Cooperativa Sociale “La Rete onlus” Casa Maria Adelaide da Sacco di Vidor Comunità Alloggio e Centro Diurno “Il Sole” Piano annuale della formazione Documento di monitoraggio - 2012 e ripianificazione - 2013 - 1 SOMMARIO Par. N. pag. 1. SCOPO E CONTENUTI DEL DOCUMENTO 3 2. LA RILEVAZIONE DEL BISOGNO FORMATIVO 4 3. LA RILEVAZIONE DELLA QUALITA’ PERCEPITA 7 4. VERIFICA PROGETTI RIPIANIFICAZIONE 2013 FORMATIVI ATTIVATI NEL 2012 E 7 4.1. Generalità 7 4.2. Modalità 7 4.3. Le proposte concrete 8 5. Qualità tecnico-professionale 8 I programmi di formazione/supervisione 15 La formazione “facoltativa” 24 Conoscenza di altri servizi e scambio di “buone pratiche” 25 Formazione per Amministratori e Soci Cooperativa “La Rete” 26 Gli interventi formativi obbligatori per vincoli di legge 31 32 ALLEGATI 2 Casa Maria Adelaide Da Sacco di Vidor Piano annuale della formazione Documento di monitoraggio 2012 e ripianificazione 2013 1. Scopo e contenuti del documento Il presente documento è finalizzato a dare evidenza al programma formativo attuato a favore della Comunità Alloggio e del Centro Diurno siti presso Casa Maria Adelaide da Sacco di Vidor nell’anno 2012 e contestualmente contiene la pianificazione dell’attività per il 2013, allo scopo di garantirne un’aggiornata rispondenza alle esigenze tecnico-professionali e di gestione dei Servizi. Il Piano è rivolto agli operatori in servizio presso la Comunità Alloggio e il Centro Diurno ed è predisposto in modo complessivo per i due Servizi perché, pur essendo questi regolati da due diversi rapporti convenzionali con l’Azienda Ulss n. 8, la contiguità spaziale, la condivisione di gestione di alcuni ospiti, la costante opera di collaborazione tra gli operatori, l’inserimento in identico contesto territoriale e sociale inducono alla predisposizione di un unico meta progetto, dove percorsi di tipo metodologico/gestionale generale, pensati per “tutti”, vengono affiancate proposte formative finalizzate in ragione della specificità erogativa. La stesura del documento è stata preceduta dalla rilevazione del fabbisogno formativo espresso dagli operatori (nel contesto di riunioni ad hoc) e da un’approfondita riflessione da parte del gruppo dirigente della Cooperativa (èquipe centrale e coordinatrici dei Servizi). Come per gli anni precedenti, le progettualità attivate nel 2012 sono state oggetto di valutazione tramite questionari dedicati e/o incontri in èquipe; gli esiti delle valutazioni hanno costituito i mattoni fondanti da cui si è partiti per ripianificare l’attività per l’anno corrente. La metodologia di sfondo cui si intende orientare l’attività di programmazione e di monitoraggio è rappresentata allo schema descrittivo del cosiddetto ciclo PDCA, dove P sta per PLAN (pianificare in ragione degli obiettivi), D sta per Do (fare), C sta per CHECK (verificare), A sta per ACT (agire in ragione della fase CHECK e in funzione degli obiettivi da raggiungere). Stiamo parlando di un approccio articolato secondo un ciclo continuo che consente di dare evidenza all’andamento dei processi, fornendo elementi essenziali per l’individuazione delle azioni di mantenimento e di miglioramento continuo 3 Grafico n. 1 plan check do a c ti on plan do a c ti on plan do a c ti on check check do a c ti on plan check 2. La rilevazione del bisogno formativo A fine 2012 si è proceduto a rilevare il fabbisogno formativo degli operatori attraverso incontri di vario livello, e precisamente: dell’èquipe di lavoro coinvolgendo i responsabili di servizio, che a loro volta si sono confrontati con i due gruppi di lavoro della Comunità e del Centro Diurno; del CdA. Questi gli esiti: Gruppo di lavoro della Comunità Alloggio Dalle opinioni dei soggetti interessati è stata confermata anche per il 2013 la necessità di un supporto psico-pedagogico (supervisione) finalizzato a sostenere le “pratiche relazionali” e la progettualità personalizzata rivolta agli utenti, con particolare riguardo alla gestione dei casi complessi. Si valuta l’opportunità di garantire momenti dedicati di lavoro al coordinatore di servizio e all’’équipe coordinatore-educatori (che hanno il compito istituzionale di orientare/pianificare i programmi concreti di lavoro, anche sostenendo l’attività dei colleghi OSS). Inoltre è emersa la richiesta di poter godere di momenti di approfondimento su: la tematica della gestione del lutto, con particolare riguardo agli avvenimenti di decesso o grave malattia che hanno colpito alcuni ospiti della Comunità e alle conseguenti ricadute sul piano emotivo e professionale in capo agli operatori. le pratiche assistenziali sul versante sanitario, qualora si evidenzino problematiche di particolre conplessità nella gestione concreta degli utenti inseriti. 4 E’ stata confermata la positività delle sinergie con il Servizio Disabilità Età Adulta dell’AUlss n. 8 e si auspica di poter prendere parte alle iniziative che da questo eventualmente saranno attivate/proposte. Gruppo di lavoro del Centro Diunro Anche per il Centro Diurno è stata confermata la necessità di un supporto psico-pedagogico finalizzato a sostenere le “pratiche educativo riabilitative” e la progettualità personalizzata rivolta agli utenti nel 2013, con particolare riguado alla gestione dei “casi complessi”. Si valuta l’opportunità di garantire momenti dedicati di lavoro al coordinatore di servizio e all’’équipe coordinatore-educatori (che hanno il compito istituzionale di orientare/pianificare i programmi concreti di lavoro anche sostenendo l’attività dei colleghi OSS). Inoltre si individua quali priorità il bisognio di migliorare la sinergia all’interno del gruppo di lavoro, attraverso tecniche non verbali che favoriscano l’espressione personale, la comunicazione e lo scambio. A tal proposito si ritiene di poeter proseguire con l’esperienza della biodanaza che, pur rivolta in via prioritaria agli utenti, si è dimostrata già nel 2012 strumento capace di favorire la riflessività e un buon livello di integrazione tra colleghi. Si evidenzia anche in questo caso la positività delle collaborazioni, anche formative, con il Servizio Disabilità Età Adulta dell’AUlss n. 8 e si auspica di poter prendere parte alle iniziative che da questo eventualmente saranno attivate/proposte. Gruppo di coordinamento della Coop. e Consiglio di Amministrazione Le priorità formative individuate dalla Direzione per il miglioramento della qualità del servizio sono: Tematica Soggetti interessati Formazione e supervisione psico-pedagogica finalizzata a sostenere le “pratiche relazionali” e la progettualità personalizzata, con particolare riguardo alla gestione dei casi complessi Tutti gli operatori CA e CD secondo 2 progettualità distinte in base al servizio di appartenenza Formazione in contesto non verbale finalizzata al miglioramento dell’espressione personale, d comunicazione e delle sinergie gruppali Operatori CD Formazione sulla gestione del lutto in contesto istituzionale comunitario Operatori CA Buone pratiche assistenziali Operatori CA Formazione prescritta da norme cogenti (antincendio, HACCP, Primo soccorso, Protezione dei dati personali, etc.) Tutti gli operatori indicazioni di legge Argomenti di contenuto professionale/gestionale proposti da partner significativi del territorio (AUlss n. 8, Consorzio Intesa, etc) Da individuare in relazione ai contenuti e ai livelli di responsabilità secondo le Come si può notare appare elevata la corrispondenza dei bisogni espressi da tutte le componenti professionali della Cooperativa e le richieste appaiono inoltre congruenti alla Mission 5 dell’organizzazione e alle caratteristiche del servizio da erogare. In ragione di ciò si è ritenuto di dover pianificare le seguenti proposte per il 2013 (per il dettaglio vedere pagg. successive del documento). Sintesi Piano Formazione anno 2013 Area tematica Titolo/contenuti Formazione alla comunicazione non verbale e all’espressione attraverso la tecnica della biodanza Qualità tecnicoprofessionale I programmi di formazione/ supervisione Aspetti assistenziali che coinvolgono l’operatore socio-sanitario in particolari condizioni cliniche: strategie e procedure utilizzabili in un contesto comunitario Formazione sulla gestione del lutto in contesto istituzionale comunitario SHEA AUlss 8 Formazione e supervisione psicopedagogica finalizzata a sostenere le “pratiche relazionali” e la progettualità personalizzata Formatrice: Nadia Marangon – psicologaFormazione e supervisione psicopedagogica finalizzata a sostenere le “pratiche relazionali” e la progettualità personalizzata Supervisore: Nadia Marangon – psicologa- 7,5 Tutti gli operatori del Centro Diurno a sei mesi 6 Operatori della Comunità Alloggio A fine anno 6 Operatori della Comunità Alloggio / 32 Personale della Comunità Alloggio continua 27 Personale del Centro Diurno continua a sei mesi Respons.le formazione con coordinatrici servizi / Presidente Coop. La Rete come da norma Referente Sicurezza coadiuvato da coord. Servizio Visita a un servizi della rete territoriale Almeno una visita Coordinatori e selezione di Educatori e OSS di Comunità e Centro Diurno Formazione per amministratori e soci della cooperativa “Scuola giovani cooperatori” e “percorso di accompagnamento per presidenti” Completamento Seconda annualità e avvio terza In corso di pianificazione Da definirsi Come da norma L.81/2008 ed altre di settore 6 Referente monit. efficacia Personale coinvolto Conoscenza altri servizi e scambio “buone pratiche” Corsi obbligatori per legge Primo monitor. efficacia Ore formazione Come da vincoli di legge Respons.le formazione con coord.re servizio Respons.le formazione con coord.re servizio SHEA AUlss 8 Respons.le formazione con coord.ci servizi 3. La rilevazione della qualità percepita Uno degli elementi fondamentali dell’azione di monitoraggio del processo formativo risiede nella rilevazione del gradimento che, come negli anni precedenti, verrà desunta da: questionari di soddisfazione individuali (fac simile in allegato n. 1 e n. 2); contenuti desunti da momenti di analisi, riunioni d’èquipe e/o gruppi di lavoro. 4. 4.1. Verifica progetti formativi attivati nel 2012 e ripianificazione per il 2013 Generalità Il Piano formativo viene aggiornato/integrato per il 2013, previa rilevazione del fabbisogno formativo attraverso incontri e/o momenti di verifica rivolti a tutte le componenti organizzative della Cooperativa. La ripianificazione annuale, oggetto del presente documento, si sviluppa in linea con le opzioni strategiche dell’organizzazione, tenendo conto della rilevazione del gradimento e dell’efficacia di quanto attivato nel 2012. Nel corso del 2013 si intendono sviluppare, per tutte le figure professionali, proposte formative particolarmente finalizzate all’incremento delle competenze professionali, in particolare: per gli OSS con lo scopo di indurre il miglioramento delle procedure assistenziali, per gli educatori allo scopo di migliorare la capacità di lettura dei bisogni, di pianificazione e gestione dei progetti personalizzati e delle problematiche relazionali, per i coordinatori allo scopo di migliorare le competenze di pianificazione generale e gestione del Servizio. 4.2. Modalità Come per gli anni precedenti le iniziative di formazione obbligatoria, rivolte a settori specifici o alla globalità degli operatori, vengono pianificate in orario di servizio e sono a carico economico della Cooperativa per una offerta media di 24 ore pro capite nell’anno. Il contributo a ulteriori iniziative, collegate a bisogni/esigenze professionali individuali, viene valutato e diversificato in ragione dell’aderenza agli obiettivi dell’organizzazione. 7 4.3. Le proposte concrete A. Qualità tecnico professionale 2012 1. “ASPETTI ASSISTENZIALI CHE COINVOLGONO L’OPERATORE SOCIO-SANITARIO IN PARTICOLARI CONDIZIONI CLINICHE: STRATEGIE E PROCEDURE UTILIZZABILI IN UN CONTESTO COMUNITARIO” Premessa Si tratta del terzo modulo del percorso formativo attivato a partire dal 2010 (vedi dettaglio 2011 alle pagg. precedenti). La positiva valutazione di esito del primo modulo di lavoro ha indotto ad approfondire la tematica, con particolare riguardo alle pratiche correlate, nell’ottica del mantenimento delle competenze e del continuo aggiornamento. Obiettivi I contenuti trasmessi durante gli incontri programmati erano legati alle problematiche assistenziali connesse ad alcune specifiche condizioni cliniche che gli operatori si trovano spesso a fronteggiare in contesto comunitario. L’obiettivo era quello di migliorare la consapevolezza dei bisogni presentati dagli utenti e di incrementare le conoscenze/competenze a sostegno dell’operatività quotidiana. Docente Sig.ra Branka Jerkovic, Inf. Professionale che opera in diversi contesti socio sanitari comunitari, anche rivolti all’utenza adulta con disabilità. 8 Contenuti degli incontri Approccio e pratiche di competenza dell’operatore Socio Assistenziale ne caso di: 1° incontro: medicazioni, piccole ferite 2° incontro: contusioni, piccoli traumi e ustioni 3° incontro: epistassi, soffocamento e manovre salvavita 4° incontro: valutazione del dolore Nel contesto del 4° incontro è stato somministrato un test di apprendimento e gradimento. Calendario e orari N. 4 incontri di 2 ore ciascuno Luogo di svolgimento Casa Maria Adelaide da Sacco di Vidor Operatori coinvolti Il percorso era rivolto a tutti gli operatori in servizio presso la Comunità e aperto a un gruppo di 3 OSS del Centro Diurno “Il Sole” Gradimento e valutazione degli esiti Il questionario somministrato per la valutazione del gradimento del corso gestito dal dr.ssa Branca (2012) ha dato il seguente esito di dettaglio: 2 3 1 In quale misura l'incontro proposto ha corrisposto alle Sue aspettative? 4 5 2 Ritiene utili i contenuti elaborati nell'ambito del corso? Ritiene che i contenuti trasmessi dal formatore siano di facile 3 comprensione? 1 6 2 7 2 4 Come giudica la modalità concreta di organizzazione dell'evento? 4 3 2 9 21 6 0 valutare barrando una casella da 0 a 5 Totale % Tot. Gradimento positivo 9 1 4 22,5 52,5 17,5 77,5% 5 7,5 2. FORMAZIONE ALLA COMUNICAZIONE NON VERBALE E ALL’ESPRESSIONE ATTRAVERSO LA TECNICA DELLA BIODANZA Formatore Paolo Bressan, Operatore di Biodanza, Counselor Professionista Destinatari Equipe del Centro Diurno “Il Sole” Tempistica N. 3 incontri: nel periodo gennaio-luglio 2012 Luogo di svolgimento Casa Maria Adelaide da Sacco di Vidor Finalità La formazione agli operatori ed educatori si inserisce nel progetto di Biodanza che ha visto il coinvolgimenti di tutti gli utenti e dello stesso personale del Centro (Il progetto è iniziato nel 2011 con un ciclo di 10 incontri e si è sviluppato con uno ulteriore di 17 a partire da marzo 2012 (vedi dettaglio nel Progetto annuale 2012 - Centro Diurno “Il Sole”) . Oltre alle equipe di verifica mensile si è scelto di dare inizio al percorso parallelo rivolto agli operatori per meglio leggere vissuti e riflessioni dell’èquipe di lavoro. Gradimento e valutazione degli esiti Osservazioni e considerazioni finali di Paolo Bressan, conduttore Dalle tematiche osservate e condivise durante il progetto è emerso il bisogno di creare situazioni facilitate dove poter esprimere e condividere il " come mi sento " all'interno della comunità, composta da utenti, famiglie, colleghi, Cooperativa, e il desiderio di andare oltre alle difficoltà. Il lavoro si è focalizzato sull'offrire possibilità di espressione verbale e corporea che potessero stimolare ognuno a prendere maggiore consapevolezza delle proprie capacità e risorse riconoscendo anche quelle altrui. Nella percezione e accettazione della diversità sono emerse risorse e strategie per meglio rispondere alle sollecitazioni comunicative quotidiane attraverso l'ascolto empatico, un atteggiamento assertivo verso i colleghi e gli utenti, la capacità di esprimere in feedback le proprie emozioni. Nel maggiore riconoscimento reciproco di valore umano e di patrimonio di esperienze e capacità di ciascuno, si sono creati momenti intensi di complicità e armonia che hanno rinsaldato lo spirito di gruppo e ed il senso di appartenenza alla Comunità. 10 Osservazioni e considerazioni finali da parte degli operatori: Il questionario somministrato per la valutazione del gradimento del corso sulla BIODANZA (2012) ha dato il seguente esito di dettaglio: 0 valutare barrando una casella da 0 a 5 1 In quale misura l'incontro proposto ha corrisposto alle Sue aspettative? 1 2 3 4 5 1 7 2 Ritiene utili i contenuti elaborati nell'ambito del corso? 8 Ritiene che i contenuti trasmessi dal formatore siano di facile 3 comprensione? 3 5 4 Come giudica la modalità concreta di organizzazione dell'evento? 1 7 5 27 15,6 84,4 Totale % Tot. Gradimento positivo 100% Stimolati a offrire un’opinione di dettaglio su quanto vissuto, gli operatori hanno rilevato come l’esperienza della biodanza abbia permesso a tutti gli operatori di mettersi in gioco in prima persona, con il proprio vissuto e impronta sia personale che professionale (La condivisione di un percorso così articolato ha svelato parti del ‘se’ di ognuno nascoste o assopite). Queste le osservazioni espresse: “La biodanza si è rivelato strumento utile ad aprire nuovi spazi di comunicazione, ha rotto barriere, intrecciato nuove vite ed emozioni”. “Ha dato la possibilità di permetterci di sentirci libere nel confronto con sé e con l’altro”. “La biodanza arriva dritta al cuore, esalta l’essere umano per ciò che è, dà il valore di unicità, da voce alle passioni, istinti”. “Durante questi tre incontri svolti solo per l’equipe degli operatori, ci siamo sentite parte di una squadra multi variegata; questo percorso ha rafforzato e ha permesso ad ognuno di dire all’altro “ci sono anch’io”! Prospettive Gli operatori del Centro hanno valutato l’opportunità di procedere con l’esperienza formativa anche nel 2013. 11 3. IMPARARE A GESTIRE NEGOZIAZIONE I CONFLITTI: LE TECNICHE DI Formatore Marin Rodolfo Destinatari Coordinatrici Comunità Alloggio e Centro Diurno Tempistica N. 1 incontro di 8 ore il 19 ottobre 2012 Luogo di svolgimento Sede Confcooperative Treviso Finalità Il seminario ha avuto l’obiettivo di aiutare i partecipanti a riconoscere i conflitti e fornire le informazioni basilari per gestire le situazioni di disaccordo attraverso le tecniche di negoziazione. Si è facilitata la capacità di capire come possa essere possibile prevenire i conflitti e contenerli. Sono stati forniti strumenti per svolgere l’analisi del contesto e la gestione dei problemi relazionali attraverso l’uso di una comunicazione efficace. 2013 1. “ASPETTI ASSISTENZIALI CHE COINVOLGONO L’OPERATORE SOCIO-SANITARIO IN PARTICOLARI CONDIZIONI CLINICHE: STRATEGIE E PROCEDURE UTILIZZABILI IN UN CONTESTO COMUNITARIO” Premessa Si tratta del quarto modulo del percorso formativo attivato a partire dal 2010 (vedi dettaglio 2011 alle pagg. precedenti). La valutazione di esito complessiva induce a ritenere opportuna una focalizzazione sugli aspetti di gestione concreta che sono correlati ad utenti con particolari bisogni 12 di tipo sanitario, passando da un approccio prevalentemente teorico a uno maggiormente orientato alla supervisione. I momenti formativi verranno attivati su richiesta motivata da parte del gruppo di lavoro della Comunità Alloggio. Obiettivi Migliorare la consapevolezza dei bisogni presentati dagli utenti e di incrementare le conoscenze/competenze a sostegno dell’operatività quotidiana. Docente Sig.ra Branka Jerkovic, Inf. Professionale che opera in diversi contesti socio sanitari comunitari, anche rivolti all’utenza adulta con disabilità. Contenuti degli incontri Buone pratiche assistenziali riferite ad utenti che presentino un quadro di relativa complessità gestionale. Calendario e orari Max 3 incontri di 2 ore ciascuno, sulla base delle richiesta poste dal gruppo di lavoro della Comunità Alloggio Luogo di svolgimento Casa Maria Adelaide da Sacco di Vidor Operatori coinvolti Il percorso è rivolto agli operatori in servizio presso la Comunità Alloggio. 2. FORMAZIONE ALLA COMUNICAZIONE NON VERBALE E ALL’ESPRESSIONE ATTRAVERSO LA TECNICA DELLA BIODANZA Formatore Paolo Bressan, Operatore di Biodanza, Counselor Professionista Destinatari Equipe del Centro Diurno “Il Sole” Tempistica 13 N. 3 incontri pomeridiani della durata di 2 h e 30 minuti con cadenza trisettimanale. Luogo di svolgimento Casa Maria Adelaide da Sacco di Vidor Strumenti utilizzati: Biodanza Sistema Rolando Toro, Counseling di gruppo Finalità • • • Facilitare la comunicazione in gruppo formando i discenti ad utilizzare modalità affettive ed assertive Facilitare l'incontro tra operatori e utenti utilizzando la dimensione espressiva e corporea Potenziare l'identità individuale e di gruppo/squadra Metodologia Attraverso una condivisione preliminare con la coordinatrice del Centro Diurno verrà delineata la lettura della situazione e dei bisogni del gruppo, tenuto conto dell’esito di analoghe esperienze precedenti. Verrà così concordata una linea di intervento definendone gli obiettivi specifici, sui quali si svilupperanno gli incontri. 3. FORMAZIONE SULLA GESTIONE ISTITUZIONALE COMUNITARIO DEL LUTTO IN CONTESTO Premessa L’esperienza del lutto attraversa il Servizio residenziale come momento di vita critico e doloroso che può riguardare tanto gli utenti quanto i loro più stretti familiari. Gli operatori vengono fortemente coinvolti nella gestione di tali eventi e dei vissuti ad essi correlati e quindi necessitano di un supporto “esperto” per meglio analizzarne l’impatto e i possibili approcci “positivi”. Obiettivi Migliorare la consapevolezza dei vissuti e bisogni presentati dagli utenti rispetto all’esperienza del lutto, migliorare la capacità di lettura e di azione supportiva. Docente Dr.ssa Maria Caterina Girardello, Psicologa AUlss 8, già responsabile SHEA.. Contenuti degli incontri Esperienza del lutto, potenzialità del gruppo di lavoro, metodologia e pratiche possibili per una efficace azione di supporto agli utenti. 14 Calendario e orari 2 incontri di circa 3 ore ciascuno, nel primo semestre 2013. Luogo di svolgimento Casa Maria Adelaide da Sacco di Vidor Operatori coinvolti Il percorso è rivolto agli operatori in servizio presso la Comunità Alloggio. B. I programmi di formazione/supervisione 2012 1. PROGETTO DI SUPERVISIONE E FORMAZIONE PSICOPEDAGOGICA ANNO 2012 Formatore Dr.ssa Nadia Marangon, psicologa. Destinatari a) Equipe del Centro Diurno “Il Sole” b) Equipe della Comunità Alloggio di Casa Maria Adelaide Da Sacco c) Coordinatori ed educatori servizi di Casa Maria Adelaide da Sacco Tempistica Nell’arco del 2012 si prevedono: 33 ore di supervisione con l’equipe della Comunità Alloggio 27 ore di supervisione con l’equipe del Centro Diurno 10 ore di formazione rivolta ai gruppi di coordinamento (coordinatore ed educatori) dei due servizi di Casa Maria Adelaide Finalità 15 Le attività di formazione e di supervisione sono rivolte al raggiungimento dell’obiettivo generale che i due Servizi di Casa Maria Adelaide da Sacco si pongono, ovvero il benessere psicofisico dell’utenza attraverso l’attuazione di interventi assistenziali, educativi e riabilitativi orientati al mantenimento e allo sviluppo delle abilità della persona. a) Supervisione psicopedagogica rivolta all’èquipe del Centro Diurno “Il Sole” La supervisione verterà su aspetti pedagogici – educativi e avverrà su tre “ livelli” (coordinatore, gruppo di coordinamento composto da coordinatore ed educatori, l’intera equipe) per supportare le diverse figure professionali nell’attuazione del proprio ruolo e nelle specifiche responsabilità ad esso connesse. Obiettivi Gli incontri rivolti al gruppo di coordinamento e al coordinatore avranno i seguenti obiettivi: sostenere il gruppo nell’elaborazione, monitoraggio e verifica dei Progetti Personalizzati; sostenere il gruppo nell’analisi e nel monitoraggio della documentazione e degli strumenti progettuali; favorire la consapevolezza del proprio ruolo e la capacità di leggere e analizzare la propria pratica; professionale, contestualizzandola all’interno del gruppo di lavoro Gli incontri rivolti all’equipe avranno i seguenti obiettivi: supportare il gruppo nell’analisi, elaborazione, comprensione dei bisogni espliciti e/o impliciti manifestati dall’utenza; attivare processi di riflessione condivisa per decidere modalità di intervento sempre più consapevoli ed intersoggettive; sostenere la capacità di introdurre dei cambiamenti migliorativi in relazione all’analisi dell’esistente e alle criticità rilevate; potenziare la capacità di autoanalisi del proprio agire professionale, favorendo così la crescita professionale di ciascuno. Metodologia Per gli incontri rivolti al gruppo di coordinamento: “Circle time”: discussione e approfondimento degli aspetti progettuali e operativi inerenti al Progetto di Centro e ai Progetti Personalizzati; lavoro di gruppo: elaborazione di documenti e strumenti da utilizzare nel campo e verifica della loro applicazione; colloqui individuali con il coordinatore. Per gli incontri rivolti all’equipe: “Circle time”: discussione e approfondimento di singoli casi in funzione dell’individuazione dei loro bisogni e degli interventi a loro favore; riflessione guidata circa il proprio ruolo all’interno della discussione di gruppo e della gestione dei casi 16 Tempistica e organizzazione degli incontri I colloqui con il coordinatore e gli incontri con il gruppo di coordinamento saranno concentrati nella prima parte dell’anno, dedicata all’elaborazione del Progetto di Centro e dei Progetti Personalizzati. Sono stati pianificati i seguenti incontri: nel mese di gennaio: colloquio individuale con il coordinatore (n. 2 ore – 20 gennaio 2012) e incontro con il gruppo di coordinamento (n. 2 ore – 20 gennaio 2012); nel mese di febbraio colloquio con il coordinatore (n. 2 ore – 13 febbraio 2012) Saranno inoltre effettuate n. 15 ore suddivise in tre giornate formative (24 febbraio; 18 maggio; 28 settembre) rivolte all’intera equipe per la supervisione dei casi. Ciascuna giornata prevede due distinti momenti: un primo momento dedicato all’analisi del/i caso/i e alla elaborazione di interventi educativi e riabilitativi “personalizzati”; un secondo momento dedicato alla riflessione e all’auto-analisi del proprio contributo all’interno della discussione di gruppo e per quanto concerne la gestione del/i caso/i trattati Nel mese di gennaio si prevede un incontro rivolto all’intera equipe in cui si presenterà il percorso di “supervisione” per l’anno 2012 (n. 1 ora – 20 gennaio 2012). In relazione alle esigenze che emergeranno nel corso dell’anno, verranno calendarizzati altri incontri di supervisione rivolti al gruppo di coordinamento e/o all’equipe per ulteriori n. 5 ore. Gradimento Il questionario (allegato n. 2) somministrato per la valutazione del gradimento del corso gestito dal dr.ssa Marangon ha dato il seguente esito di dettaglio: 0 valutare barrando una casella da 0 a 5 1 2 3 1 In quale misura l'incontro proposto ha corrisposto alle Sue aspettative? 2 Ritiene utili i contenuti elaborati nell'ambito del percorso? 1 Ritiene che i contenuti trasmessi dal formatore siano di facile 3 comprensione? Ritiene utili i contenuti trasmessi/elaborati per la gestione dei progetti 4 rivolti agli utenti? Ritiene che l’attività di formazione/supervisione abbia facilitato la 5 comunicazione professionale con i colleghi? % Tot. Gradimento positivo 17 5 5 1 2 3 6 1 4 Come giudica la modalità concreta di organizzazione dell'attività? Totale 4 2 5 1 1 4 5 1 18 16 5,6 50,0 44,4 100% Osservazioni: Programmare incontri più frequenti Valutazione degli esiti La valutazione, condivisa con la formatrice, ha rilevato come buona la disponibilità alla riflessione e alla condivisione di metodi e strumenti di lavoro da parte del gruppo. Buona anche la partecipazione individuale delle singole persone coinvolte, capaci di interventi costruttivi e collaborativi. b) Supervisione psicopedagogica rivolta all’èquipe della Comunità Alloggio Per il 2012 si intende offrire all’equipe una supervisione pedagogico-educativa, fatta da un professionista esterno che può così aiutare a mantenere lo sguardo di insieme e creare uno spazio in cui poter esplicitare fatiche e dubbi e dove poter ritrovare energie e motivazione per affrontare e gestire le situazioni “complesse”. Obiettivi Sostenere il gruppo nell’attuazione dei Progetti Personalizzati degli utenti: favorendo una lettura completa e operativa di fronte a casi ritenuti particolarmente complessi; supportando l’analisi, l’elaborazione, la comprensione e la ricerca di strategie a fronte di “situazioni problematiche” Riflettere sulla propria attività professionale e confrontarsi circa gli interventi attuati, da attuare o da ottimizzare. L’attivazione di processi di riflessione condivisa consente di: promuovere la crescita e la maturazione personale e professionale degli operatori; adottare modalità di intervento sempre più consapevoli e intersoggettive; (ri)orientare costantemente la struttura interessata in modo da mantenere la rotta verso le finalità della struttura e l’attuazione del Progetto di Centro Rafforzare la coesione di gruppo, attraverso la condivisione dei propri vissuti e delle proprie fatiche educative e promuovendo la cultura della collaborazione tra colleghi e tra Servizi Metodologia “Circle time”: discussione e approfondimento di “casi complessi”in funzione dell’individuazione dei loro bisogni e degli interventi a loro favore, in linea con il Progetto Personalizzato Tempistica e organizzazione degli incontri Nel corso dell’anno saranno effettuati n. 11 incontri (indicativamente uno al mese ad eccezione del mese di agosto) così organizzati: 18 un’ora di supervisione/colloquio con il gruppo di coordinamento (coordinatore ed educatori); due ore di supervisione all’intera equipe della struttura Per il primo mese, si prevede una strutturazione diversa, dettata dalla necessità di coinvolgere e motivare le diverse figure professionale: un incontro di due ore con il gruppo di coordinamento (9 gennaio 2012) un secondo incontro di presentazione del progetto di supervisione all’equipe della struttura(23 gennaio 2012). Gradimento Il questionario somministrato per la valutazione del gradimento del corso gestito dal dr.ssa Marangon ha dato il seguente esito di dettaglio: 0 valutare barrando una casella da 0 a 5 2 3 4 5 5 4 5 4 4 4 2 3 2 6 3 5 1 5 3 5 2 1 5 4 3 3 1 3 4 8 1 3 24 26 27 16 1 1 In quale misura l'incontro proposto ha corrisposto alle Sue aspettative? 2 Ritiene utili i contenuti elaborati nell'ambito del percorso? Ritiene che i contenuti trasmessi dal formatore siano di facile 3 comprensione? Ritiene utili i contenuti trasmessi/elaborati per la gestione dei progetti 4 rivolti agli utenti? Ritiene che l’attività di formazione/supervisione abbia facilitato la 5 comunicazione professionale con i colleghi? 4 Come giudica la modalità concreta di organizzazione dell'attività? Totale % 0,0 3,1 25,0 27,1 28,1 16,7 Tot. Gradimento positivo 71,9% Osservazioni: Contenere gli interventi in modo che siano maggiormente mirati agli argomenti trattati Valutazione degli esiti La valutazione, condivisa con la formatrice, ha rilevato buona sinergia all’interno del gruppo di coordinamento (coordinatore ed educatori), ottima capacità di messa in discussione da parte degli educatori del servizio; orientamento preferenziale da parte degli operatori ad una formazione di “taglio pratico”; clima informale e solidale durante il lavoro. 19 c) Formazione rivolta ai gruppi di coordinamento dei due servizi di Casa Maria Adelaide Partendo da fattori di ordine operativo e funzionale, e in particolare dal progetto sperimentale “progetto lavoro”, si è offerto ai gruppi di coordinamento (coordinatori ed educatori) dei due Servizi lo spazio, concreto e mentale, per progettare, monitorare e verificare l’andamento di un progetto gestito in comune da Ca e CD. Obiettivi L’obiettivo generale è stato quello di favorire la collaborazione tra i due servizi e tra i singoli professionisti operanti in essi. Gli obiettivi specifici erano i seguenti: favorire la conoscenza degli aspetti organizzativi e gestionali legati alle attività proposte dai due servizi e quindi una presa di coscienza delle diversità e delle esigenze di ciascuno e allo stesso tempo l’abbattimento di eventuali pregiudizi; potenziare la capacità di “problem-solving relazionale” partendo da eventuali “situazioni problema” che potrebbero emergere durante la verifica del progetto; monitorare e riflettere sulle caratteristiche degli strumenti tecnici inerenti la gestione dei singoli progetti educativi/riabilitativi (in particolare format di progettazione, format di verifica, schede di osservazione); riflettere sul ruolo del coordinatore nell’ambito dei progetti “complessi” che vedono la partecipazione di più attori/servizi. Metodologia “Circle time”: discussione e approfondimento degli aspetti progettuali e operativi inerenti al “progetto lavoro” presentazione di documenti cartacei e/o slide: al termine di alcuni incontri verrà presentato al gruppo del materiale teorico specifico inerente la gestione di “progetti complessi” lavoro di gruppo: il gruppo stenderà concretamente il progetto (nel primo incontro) e documenterà le verifiche che verranno effettuate successivamente colloquio di verifica finale con i coordinatori rispetto alle modalità relazionali attivate ed osservate nel corso della formazione Tempistica e organizzazione degli incontri Si sono effettuati n. 5 incontri così distribuiti nel corso dell’anno: un primo incontro dedicato alla progettazione della durata di n. 3 ore (16 gennaio 2012) tre incontri successivi dedicati al monitoraggio e alla verifica del progetto della durata di n. 2 ore ciascuno (6 febbraio 2012; maggio 2012; settembre/ottobre 2012) un incontro finale di restituzione, con i due coordinatori della durata di n. 1 ora (al termine del percorso) 20 Valutazione degli esiti Il percorso ha individuato come oggetto di lavoro comune l’implementazione e il monitoraggio del progetto occupazione rivolto ad alcuni utenti del Centro Diurno e della Comunità. Sono emersi i seguenti punti di forza: - sperimentazione di una “efficace” collaborazione tra i servizi, in seguito a iniziale strutturazione dei diversi ruoli e responsabilità; - buona disponibilità alla riflessione, soprattutto educativa, da parte del gruppo di lavoro; - avvio dell’elaborazione di strumenti di monitoraggio e strutturazione del lavoro utilizzabili anche per altre progettualità. La partecipazione del personale è stata costante e caratterizzata da un buon livello di coinvolgimento 2013 2013 1. PROGETTO DI FORMAZIONE PEDAGOGICO-DUCATIVA CENTRO DIURNO “IL SOLE” Premessa In seguito alla verifica del percorso di formazione/supervisione effettuato l’anno scorso, si propone anche per il 2013 un progetto ad approccio pedagogico-educativo incrementato, per il gruppo di coordinamento, con aspetti relativi alla gestione del gruppo di lavoro. Formatore Dr.ssa Nadia Marangon, psicologa. Destinatari Equipe del Centro Diurno “Il Sole”. Tempistica Il progetto sarà attuato nel corso del 2013. Si prevedono 27 ore di attività di cui: 19 rivolte all’intera equipe; 7 rivolte al gruppo di coordinamento; 1 rivolta al coordinatore. 21 Nello specifico, si prevede quanto segue: Moduli per gruppo coordinamento (7 ore) Data Ore orario Titolo 22/03/2013 2 9.00-11.00 Il ruolo dell’educatore all’interno del gruppo di lavoro Modalità di comunicazione efficace all’interno dell’equipe: 24/05/2013 2 9.00-11.00 l’intervento normativo e supportivo Dinamiche e processi all’interno del gruppo: mediare e risolvere i 28/06/2013 2 10.00-12.00 conflitti Il gruppo contestualizzato: l’apertura all’esterno 27/09/2013 1 9.00-10.00 Moduli per l’intera equipe (19 ore) Data Ore orario 22/03/2013 4 11.00-15.00 12/04/2013 2,5 13.30-16.00 24/05/2013 4 27/09/2013 4 25/10/2013 2,5 11.00-15.00 10.00-12.00 e 13.00-15.00 13.30-16.00 29/11/2013 2 13.30-15.30 Titolo La relazione d’aiuto con la persona disabile: i comportamenti problema Modalità di intervento: le dinamiche adolescenziali nella persona con disabilità Modalità di intervento: la gestione delle condotte aggressive Modalità di intervento: la gestione delle condotte ansiose La presa in carico: aspetti sistemico familiari Esercitazione pratica sui contenuti emersi Finalità Favorire l’acquisizione di modalità relazionali con l’utenza e strategie operative sempre più efficaci e flessibili. Obiettivi specifici Per il gruppo di coordinamento: implementare strumenti relazionali e di gestione del gruppo degli operatori (incontri di febbraio e ottobre); favorire la presa di consapevolezza delle modalità relazionali adottate da parte dell’equipe all’interno di situazioni ritenute di difficile gestione (incontri di preparazione alle equipe svolti nelle tre giornate di formazione). Per l’equipe allargata si mantengono gli obiettivi stabiliti per il 2012, ovvero: supportare il gruppo nell’analisi, elaborazione, comprensione dei bisogni espliciti e/o impliciti manifestati dall’utenza; attivare processi di riflessione condivisa per decidere modalità di intervento sempre più consapevoli ed intersoggettive; sostenere la capacità di introdurre dei cambiamenti migliorativi in relazione all’analisi dell’esistente e alle criticità rilevate; potenziare la capacità di autoanalisi del proprio agire professionale, favorendo così la crescita professionale di ciascuno. 22 Attività e metodologia Per il gruppo di coordinamento e per l’intera equipe: Circle time, ovvero discussione e approfondimento circa le modalità relazionali e operative di gestione dei casi, a partire sia dal caso specifico, sia dalle situazioni concrete vissute da uno o più membri dell’equipe. In questo ultimo caso si utilizzeranno sia strategie bottom-up (all’interno dell’equipe allargata) sia top-down (per il gruppo di coordinamento). Per il gruppo di coordinamento inoltre si prevedono degli spazi di discussione relativi alle modalità di gestione del gruppo di lavoro. Per il coordinatore: Colloquio individuale di verifica dell’intervento e feed-back relativi al gruppo di lavoro. 2. PROGETTO DI FORMAZIONE PEDAGOGICO-EDUCATIVA COMUNITÀ ALLOGGIO “CASA MARIA ADELAIDE DA SACCO” Premessa In seguito alla verifica del percorso di formazione e supervisione effettuato l’anno precedente, si propone per il 2013 un progetto di formazione pedagogico-educativa che si concretizzerà attraverso momenti formativi rivolti, sia all’intera equipe, sia al gruppo di coordinamento. Formatore Dr.ssa Nadia Marangon, psicologa. Destinatari Equipe della Comunità Alloggio. Tempistica Il progetto sarà attuato nel corso del 2013, a partire da febbraio. Si prevedono 32 ore di attività di cui: 12 rivolte all’intera equipe (6 incontri di 2h ciascuno); 18 rivolte al gruppo di coordinamento (9 incontri di 2h ciascuno); 2 rivolte al coordinatore (2 incontri di 1 ora ciascuno). Finalità Favorire l’acquisizione di modalità relazionali con l’utenza e strategie operative sempre più efficaci e flessibili. 23 Obiettivi specifici Per il gruppo di coordinamento: Implementare metodologie e strumenti relazionali finalizzati alla gestione del gruppo degli operatori; Permettere un confronto tra strategie e metodologie educative utilizzabili nel contesto di lavoro, al fine di favorire una maggior coerenza negli interventi del gruppo di coordinamento Per l’equipe allargata: Supportare il gruppo nell’analisi, elaborazione, comprensione dei bisogni espliciti e/o impliciti manifestati dall’utenza; Attivare processi di riflessione condivisa per decidere modalità di intervento sempre più consapevoli ed intersoggettive; Sostenere la capacità di introdurre dei cambiamenti migliorativi in relazione all’analisi dell’esistente e alle criticità rilevate; Potenziare la capacità di autoanalisi del proprio agire professionale, favorendo così la crescita professionale di ciascuno. Attività e metodologia Per il gruppo di coordinamento e per l’intera equipe: circle time, ovvero discussione e approfondimento circa le modalità relazionali e operative di gestione dei casi e/o del gruppo di lavoro, a partire sia dal caso specifico, sia dalle situazioni concrete vissute da uno o più membri dell’equipe. Si prevede inoltre la possibilità di utilizzare la tecnica del role-playng, ovvero delle esercitazioni nelle quali si richiede ai partecipanti di svolgere, per un tempo limitato, il ruolo di “attori” mentre altri partecipanti fungono da “osservatori” dei contenuti e dei processi che la rappresentazione manifesta. È in pratica una rappresentazione improvvisata e quasi teatrale di una scena simile a quello che può accadere nella quotidianità professionale. Per il coordinatore: colloquio individuale volto, sia alla verifica dell’intervento, sia alla lettura delle dinamiche che emergono all’interno del gruppo di lavoro. D. La formazione “facoltativa” 2013 Le richieste di formazione facoltativa poste dai singoli operatori saranno analizzate dalla Direzione della Cooperativa che valuterà grado e tipologia di sostegno da accordare (in termini economici e di utilizzo dell’orario di servizio) in ragione del livello di rispondenza alla Mission e alle priorità tecnico professionali collegate all’erogazione del servizio. 24 E. Conoscenza di altri servizi e scambio di “buone pratiche” 2012 2012 Comunità Alloggio L’èquipe di coordinamento di un analogo servizio che sorge nel territorio dell’AUlss n. 9 (Casa Le Nuvole di Ponte di Piave gestito dalla Cooperativa Sociale Alternativa) ha visitato Casa Maria Adelaide rivolgendo particolare attenzione ai piani di lavoro attuati giornalmente per coinvolgere l’utenza (progetti centrati sulle attività domestiche, di cura della persona e dell’ambiente). La coordinatrice della Comunità, ha contraccambiato la visita con l’obiettivo di confrontare le modalità gestionali e operative di lavoro (risorse a disposizione e loro utilizzo). In due successivi incontri coordinatrice, educatore ed un OSS si sono confrontati con il personale di quel servizio per un’analisi/confronto degli strumenti operativi a supporto dello programmazione personalizzata. Centro Diurno Coordinatrici e operatori hanno incrementato la collaborazione e la conoscenza reciproca con la coop. sociale B “Il Portico”, partner nel progetto di laboratorio occupazione rivolto a un gruppo selezionato di utenti del Centro e della Comunità. 2013 Nel 2013 si intende proseguire con proposte di visite (almeno una nell’arco dell’anno sia per la Comunità, sia per il Centro Diurno). Per entrambe i servizi si ipotizza di approfondire la conoscenza di realtà cooperative impegnate nello sviluppo culturale del territorio sulle problematiche del welfare e del lavoro comunitario. 25 G. Formazione per Amministratori e Soci Cooperativa “La Rete” 2012 1. “SCUOLA GIOVANI COOPERATORI FEDERSOLIDARIETÀ TREVISO” (attivato sinergicamente da Confcooperative/Federsolidarietà Treviso, Euricse, Aiccon, Irecoop Veneto, Camera di Commercio Treviso) Obiettivi generali del progetto Costruzione delle competenze necessarie per lo sviluppo del movimento cooperativo locale attraverso il sostegno all’acquisizione di competenze per il ricambio generazionale (CdA, ruoli di rappresentanza e coordinamento) Metodologia Il progetto si rifà una pluralità di metodologie formative, che potrebbero schematicamente essere riassunte in: - Didattica in aula: un docente o esperto del settore cooperativo ha avuto il compito di trasferire conoscenze e incoraggiare riflessioni e dibattiti circa gli argomenti oggetto dell’azione formativa. L’inquadramento teorico dei temi è avvenuto anche attraverso lo studio guidato di materiale didattico, l’approfondimento di alcune tematiche attraverso letture e indicazioni bibliografiche, la comparazione e il posizionamento delle organizzazioni iscritte alla Scuola attraverso l’analisi di casistudio reali; - Workshop: si è chiesto ai corsisti presenti di rileggere la propria esperienza imprenditoriale alla luce delle docenze seguite. Tale auto-analisi è stata presentata in aula in modo da favorire la reciproca conoscenza e, attraverso il confronto, la maggiore consapevolezza dei limiti e delle potenzialità della propria organizzazione. Il tutto è stato guidato da un docente/facilitatore, nonché da alcuni imprenditori esperti/leader del territorio, che hanno avuto il compito di definire il contesto di riferimento e proporre buone prassi, anche attraverso una rilettura storica delle proprie esperienze; - Laboratorio: con l’aiuto di un docente/facilitatore, il laboratorio ha assolto il compito di colmare la distanza tra teoria e prassi, di riempire il vuoto tra il disegno attuale della propria organizzazione e il disegno futuro (come dovrebbe/potrebbe essere). Obiettivo del laboratorio era quello di stimolare i corsisti a sviluppare competenze progettuali, nonché discutere proposte e azioni concrete. 26 Il percorso formativo, iniziato nel 2011 con un percorso articolato in 97 ore di docenza, ha sviluppato i seguenti argomenti: “Il contesto e le opportunità” TEMA AZIONE ESPERTO Docenza: Ruolo della cooperazione del contesto socio-economico C. Borzaga Workshop: Buone prassi imprenditoriali e analisi di casi di successo L. Fazzi Laboratorio: Quali strategie per quali opportunità di sviluppo L. Fazzi “Le politiche territoriali e le strategie” “I valori e le persone” Docenza: I Valori e le competenze delle leadership G.L. Greggio Workshop: Verso un nuovo “Patto generazionale” dalla storia al futuro G. Maino Laboratorio: Le strategie operative per una nuova classe dirigente G. Maino Docenza: Cooperazione e sviluppo locale, le politiche possibili S. Goglio Workshop: Il ruolo delle reti e della rappresentanza P. Tomasin Laboratorio: La progettazione di nuove azioni imprenditoriali P. Tomasin Successivamente nel 2012 è stato attuato il secondo modulo formativo che ha visto impegnati attivamente in fase di progettazione proprio i discenti coinvolti. A tale scopo sono stati organizzati n. 3 focus group (finanza, servizi e lavoro) che si sono periodicamente incontrati per definire il Piano di lavoro andando ad individuare le problematiche ritenute di maggior rilevanza nel momento attuale: a) INSERIMENTO LAVORATIVO ESPERTO ARGOMENTO DATA SEDE Marco Valentini Lettura del contesto macro economico 23 novembre 2012 Confcoop Treviso Sergio Rosato Andamento del mercato del lavoro 30 novembre 2012 Confcoop Treviso b) LA FINANZA A SOSTEGNO DELLO SVILUPPO COOPERATIVO ESPERTO ARGOMENTO DATA SEDE Francesco Abbà Il Bilancio 16 novembre 2012 Confcoop Treviso Francesco Abbà Soggetti e strumenti della finanza 4 dicembre 2012 Confcoop Treviso Mario Mazzoleni Il business plan 14 gennaio 2013 Confcoop Treviso 27 c) GESTIONE E SVILUPPO DEI SERVIZI ESPERTO ARGOMENTO DATA SEDE Luca Fazzi Territorio, mercato, ruoli e spazi della cooperazione sociale 8 novembre 2012 Villa Flangini Asolo Luoghi di svolgimento Sede Federsolidarietà Treviso, Villa Flangini Asolo Operatori coinvolti Coordinatrice Comunità Alloggio di Vidor, socio lavoratore della Cooperativa “La Rete” e componente del CdA. Il percorso è stato integrato con un modulo di approfondimento (8 ore) sul bilancio delle competenze e con un incontro conclusivo di sintesi con i Presidenti (5 ore). 2. NUOVA DISCIPLINA DELL’APPRENDISTATO, RIFORMA LAVORO 2012, CONTRATTI DI RETE (Confcooperative Veneto) DEL Docenti Dott. Alessandro Monzani dell’Unicaf, Dr.ssa Elena Della Bella dell’Irecoop Veneto, Avv. Stefano Lupatin della Confcooperative Veneto. Destinatari Coordinatrice Comunità Alloggio, altro componente volontario CdA della Coop. Tempistica N. 1 incontro di 5 ore il 19 luglio 2012 Luogo di svolgimento Villa Braida, Mogliano Veneto Tematiche affrontate La nuova disciplina dell’apprendistato ai sensi del Testo Unico sull’apprendistato (D. lgs 167/2011): inquadramento generale e specifiche discipline previste dal CCNL di settore con particolare attenzione ai CCNL cooperative sociali, multiservizi, trasporto merci e logistica; 28 la disciplina regionale in materia di formazione per l’apprendistato; la riforma del lavoro introdotta dalla legge n. 92 del 28 giugno 2012: inquadramento generale e alcuni spunti di riflessione; la disciplina dei contratti di rete per le Imprese Cooperative. 3. CORSO BASE WINDOWS ED APPLICATIVI Obiettivi Migliorare/incrementare le conoscenze e le competenze di tipo informatico (pacchetto Office) e Metodologia Corso teorico-pratico, di primo livello che prevede, nel corso delle lezioni, l’utilizzo concreto del computer e la sperimentazione dei diversi programmi nell’ambito del sistema operativo Windows. Vengono messe a disposizione dispense cartacee che sinteticamente affrontano i diversi argomenti e ripropongono linee guida e procedure operative per consentire l’esercitazione personale oltre il contesto didattico. Docente Sig.ra Laura Gasparetto, operatore esperto in informatica, socio lav. Coop. “La Rete” di Treviso Contenuti degli incontri Lezioni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Argomento Presentazione del corso Storia del personal computer, hardware e software Uso del sistema operativo, controllo delle finestre Creare, gestire e rinominare cartelle e files Prova pratica Personalizzare il desktop, sfondo e screen saver Scaricare, aggiungere e rimuovere un programma Mettere ordine nel desktop Trovare documenti o files Prova pratica Pulitura e scan disk del disco fisso La deframmentazione del disco fisso Usare i comandi rapidi della tastiera Personalizzare il pulsante “start” Personalizzare icone, data, ora e audio Prova pratica Word: come usarlo Excell: fare calcoli e creare elenchi Creare video Creare DVD La posta elettronica e i programmi peer to peer Il fantastico mondo di internet 29 Dispense Disp. 1 (pagg. n. 7) Disp. 2 (pag. n. 22) Disp. 3 (pagg. n. 7) Disp. 4 (pagg. n. 15) Disp. 5 (pagg. n. 3) Disp. 6 (pagg. n. 9) Disp. 7 (pagg. n. 23) Disp. 8 (pagg. n. 5) Disp. 9 (pagg. n. 8) Luogo di svolgimento Casa Maria Adelaide da Sacco Vidor Operatori coinvolti Soci lavoratori della Cooperativa “la Rete” (n. 7), la partecipazione, gratuita, è avvenuta fuori orario di servizio. Gradimento e valutazione degli esiti Il questionario somministrato per la valutazione del gradimento del corso gestito dalla sig.ra Gasparetto ha dato il seguente esito di dettaglio: 0 valutare barrando una casella da 0 a 5 1 In quale misura l'incontro proposto ha corrisposto alle Sue aspettative? 1 2 3 4 5 1 2 2 4 1 3 1 3 2 1 2 2 2 3 5 17 2 Ritiene utili i contenuti elaborati nell'ambito del corso? Ritiene che i contenuti trasmessi dal formatore siano di facile 3 comprensione? 4 Ritiene utile il materiale didattico che le è stato consegnato? Ritiene che il materiale didattico che le è stato consegnato sia di facile 5 comprensione? 6 Come giudica la modalità concreta di organizzazione dell'evento? Totale % Tot. Gradimento positivo Osservazioni Incontri di durata inferiore (1 pers.) e più ravvicinata nel tempo (4 pers.). 30 1 8 16,7 56,7 26,7 100% 2013 1. “SCUOLA GIOVANI COOPERATORI” – TERZO modulo Prospettive Sempre utilizzando la metodologia dei focus group e del coinvolgimento diretto dei discenti, si pianificherà il terzo e ultimo modulo del percorso formativo, che dovrebbe concludersi con l’anno 2013. Il Piano di lavoro, che andrà a dettagliarsi entro aprile 2013, prevede: 1. una serie di visite a realtà nazionali che costituiscano un esempio di buona pratica nei tre settori oggetto di attenzione nel corso del 2012: “finanza”, “servizi alla persona”, “lavoro”; 2. l’attivazione di momenti laboratori ali che permettano un approfondimento “sperimentale”di quanto precedentemente elaborato/acquisito sul piano teorico. H. Gli interventi formativi obbligatori per vincoli di legge La Cooperativa ha attivato percorsi formativi collegati a norme cogenti secondo le modalità e i tempi previsti dalla legge: Normativa di riferimento Percorso formativo Operatori interessati L. 81/2008 Corso antincendio Tutti i dipendenti in servizio presso CD e CA Dlgs 155/1997 HACCP OSS e Educatori L. 81/2008 Primo soccorso Tutti i dipendenti in servizio presso CD e CA Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 Protezione dei dati personali Tutti gli operatori incaricati del trattamento dati Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 Formazione obbligatoria in riferimento all’ accordo Stato regioni Tutti i dipendenti e i volontari della Cooperativa “La Rete” 31 Allegati 32 Allegato n. 1 data Cooperativa Sociale "La Rete" Corso di formazione “titolo” Questionario di valutazione - operatori DATI GENERALI barrare la casella corrispondente il proprio profilo 1 Eta' meno di 30 2 Sesso 3 tra i 30 e i 40 tra i 40 e i 50 tra i 50 e i 60 maschio oltre i 60 femmina Profilo professionale/ruolo ricoperto valutare barrando una casella da 0 a 5 In quale misura l'incontro 1 proposto ha corrisposto alle Sue 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 QUALITA' DELL'EVENTO aspettative? 2 Ritiene utili i contenuti elaborati nell'ambito del corso? Ritiene che i contenuti trasmessi 3 dal formatore siano di facile comprensione? 4 Ritiene utile il materiale didattico che le è stato consegnato? Ritiene che il materiale didattico 5 che le è stato consegnato sia di COMPONETI LOGISTICHE facile comprensione? Come giudica la modalità di organizzazione dell'evento? 6 concreta SPAZIO PER I SUOI SUGGERIMENTI: 33 valutare barrando una casella da 0 a 5 Allegato n. 2 Supervisione psico pedagogica Dr.ssa Nadia Marangon Questionario di valutazione - operatori DATI GENERALI barrare la casella corrispondente il proprio profilo 1 Eta' meno di 30 2 Sesso 3 tra i 30 e i 40 tra i 40 e i 50 tra i 50 e i 60 maschio oltre i 60 femmina Profilo professionale/ruolo ricoperto valutare barrando una casella da 0 a 5 In quale misura l'attività 1 proposta ha corrisposto alle Sue 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 3 dal formatore siano di facile 0 1 2 3 4 5 Ritiene utili i contenuti trasmessi/elaborati per la 4 gestione dei progetti rivolti agli utenti? 0 1 2 3 4 5 Ritiene che l'attività di formazione/supervisione abbia 5 facilitato la comunicazione professionale con i colleghi? 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 aspettative? COMPONETI LOGISTICHE QUALITA' DELL'EVENTO Ritiene utili i contenuti elaborati 2 nell'ambito del percorso? Ritiene che i contenuti trasmessi comprensione? Come giudica la modalità 6 concreta di organizzazione dell'attività? SPAZIO PER I SUOI SUGGERIMENTI: 34