CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI – Ecuador 2014 SCHEDA ECUADOR - FONTOV Volontari richiesti : N 2 SEDE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: SALINA DE GUARANDA INTRODUZIONE FOCSIV è la più grande Federazione italiana di ONG che da oltre 40 anni lavora nei sud del mondo realizzando progetti di cooperazione internazionale. Punto fermo di tutti gli interventi è stato ed è quello di contribuire, attraverso il lavoro di partenariato e la promozione dell’autosviluppo, al superamento di quelle condizioni di ingiustizia che potenzialmente sarebbero potuti essere, sono o sono stati fonte di conflitti e di maggiori ingiustizie, costruendo percorsi di pace. Per dare continuità al lavoro di prevenzione dei conflitti così intesi e volendo offrire la possibilità ai giovani italiani di sperimentarsi come operatori privilegiati della solidarietà internazionale, Volontari nel mondo FOCSIV in collaborazione con l’Associazione Papa Giovanni XXIII, la Caritas Italiana e il GAVCI ha presentato nel febbraio del 2007 all’UNSC il progetto madre “Caschi Bianchi” che intende collocare la progettualità relativa al servizio civile all’estero come intervento di costruzione di processi pace nelle aree di crisi e di conflitto (armato, sociale, economico, religioso, culturale, etnico…) con mezzi e metodi non armati e nonviolenti, attraverso l’implementazione di progetti di sviluppo. I conflitti infatti trovano terreno fertile dove la povertà è di casa, dove i diritti umani non sono tutelati, i processi decisionali non sono democratici e partecipati e dove alcune comunità sono emarginate. Il presente progetto di servizio civile vuole essere una ulteriore testimonianza dell’impegno della Federazione nella costruzione della pace nel mondo e vuol far sperimentare concretamente ai giovani in servizio civile che la migliore terapia per la costruzione di una società pacificata è lottare contro la povertà, la fame, l’esclusione sociale, il degrado ambientale; e che le conflittualità possono essere dipanate attraverso percorsi di negoziazione, mediazione e di riconoscimento della positività dell’altro. DESCRIZIONE DEL CONTESTO SOCIO POLITICO ED ECONOMICO DEL PAESE DOVE SI REALIZZA IL PROGETTO: ECUADOR La situazione politica del Paese è caratterizzata da una sostanziale dose di stabilità, nonostante dal 1996 si siano succeduti alla guida del Paese otto presidenti, destituiti da colpi di stato o da proteste popolari, che hanno rallentato, ma non fermato, la programmazione politico-economica e l’attuazione di riforme strutturali di cui lo Stato necessita. Il 30 settembre 2007 si sono tenute le elezioni per un'Assemblea Costituente così come chiesto dagli elettori con il referendum del 15 aprile dello stesso anno. Tali elezioni, le più complesse nella storia del Paese, hanno visto un enorme numero di liste (nazionali, provinciali e di emigrati) e sancito una larghissima vittoria per il socialista Rafael Correa, che si è garantito 80 dei 130 seggi in palio. Il Presidente Correa, riconfermato dopo le elezioni del 2009 e del 2013, si è autodefinito un rappresentante della politica di confronto con gli Stati Uniti, dichiarando che non firmerà il Trattato di libero commercio con gli USA e che chiederà una moratoria sul debito estero. Inoltre, è apertamente contrario alla “dollarizzazione” del paese - ovvero all'uso del dollaro come moneta nazionale, entrata in vigore il 9 gennaio del 2000 come freno agli effetti devastanti della crisi economica - pur non auspicando un ritorno al sucre, la moneta nazionale. Il suo progetto politico vede invece l'adozione di una moneta unica per tutti i paesi andini, nonostante sia consapevole della difficoltà di eliminare il dollaro in pochi anni. Secondo il rapporto UNDP 2013, l’indice di sviluppo umano nel Paese è pari a 0,724, dato che colloca l’Ecuador all’89° posto nella classifica mondiale, ben cinque posizioni in meno rispetto al rapporto del 2011. Le disuguaglianze sociali presenti nel Paese sono particolarmente evidenti in riferimento alle comunità indigene e afro-ecuadoriane, la cui situazione è abbastanza preoccupante sia dal punto di vista economico, che per la tutela dei loro diritti sociali e culturali. Queste popolazioni vivono in condizioni più disagiate rispetto al resto della popolazione e con maggiori difficoltà per l’accesso ai servizi. Nel Paese sono presenti infatti 11 diverse etnie indigene, concentrate principalmente nelle zone rurali dove risulta evidente una maggiore percentuale di povertà rispetto ai centri urbani. L’economia ecuadoriana continua ad essere fortemente dipendente dalle sue risorse petrolifere che rappresentano oltre la metà delle entrate finanziarie provenienti dalle esportazioni del Paese, dipendenza che comporta la vulnerabilità dell’economia del Paese alle fluttuazioni del prezzo del petrolio sul mercato internazionale. Se negli ultimi anni il Paese ha potuto beneficiare del rincaro del prezzo del petrolio, questo trend positivo non è stato accompagnato da una più equa distribuzione delle ricchezze tra la popolazione, per cui risultano ancora molto forti le divisioni sociali ed i differenti livelli di povertà presenti nel Paese. Nonostante ciò gli effetti positivi della crescita economica e della rinegoziazione del debito estero iniziano a farsi sentire: la spesa pubblica sta aumentando, mentre diminuiscono povertà (che si attesta attualmente intorno al 30%, dopo aver toccato il picco del 52% alla fine degli anni’90) e disoccupazione (al 6,3% nel 2011, al 4,8% all’inizio del 2014). Come negli altri paesi dell’America Latina, in Ecuador ci sono numerosi bambini di strada, che vivono in condizioni di povertà estrema. Essi provengono da famiglie non in grado di sostenere le spese per cibo, alloggio, istruzione e cure mediche, di conseguenza questi bambini non vanno a scuola e 227.599 bambini di età compresa tra i 5 e i 14 anni, pari all’8% del totale, sono costretti a lavorare. In un Paese che sta lottando contro sottoccupazione e disoccupazione, spesso la sola occasione di guadagno è il lavoro informale e la prostituzione, che li espone allo sfruttamento da parte di trafficanti e turisti sessuali. Una fonte di preoccupazione ulteriore è rappresentata dalla condizione della donna: la società ecuadoriana è ancora pervasa da un forte sentimento machista, che ne ostacola il percorso di totale emancipazione e di piena partecipazione alla vita sociale, economica e politica. I primi interventi statali in questo senso vennero attuati nel 1994 con la creazione delle prime “Commissioni per le donne e la famiglia”, che hanno portato poi nel 1995 alla prima legge sulla violenza domestica. Il fenomeno della violenza sulle donne varca la soglia domestica e viene presentato e condannato nella sua interezza solo tra il 2007 e il 2008, con il “Piano di sradicamento della violenza di genere su bambine, adolescenti e donne” e con la nuova Costituzione. Nonostante questi sforzi il fenomeno è ancora radicato: 6 donne su 10, indifferentemente dal loro livello di istruzione, sono state, o sono, vittime di violenza. Un discorso a parte meritano i fenomeni migratori che dagli anni ’80 interessano il Paese e in particolare la capitale: la migrazione interna permanente dalle zone rurali ai centri urbani, conseguenza diretta di un sostenuto processo di urbanizzazione; la migrazione internazionale, caratterizzata dai flussi sud-nord, dai paesi in via di sviluppo a quelli industrializzati (secondo i dati 2,2 milioni di ecuadoriani vivono all’estero); l’immigrazione, soprattutto di cittadini peruviani e colombiani in cerca di migliori condizioni di vita (il Paese riceve circa 1000 domande di asilo ogni mese). Quello dell’emigrazione, in particolare, è un fenomeno drammatico che include sempre più anche le donne e che vede coinvolto circa il 25% dell’attuale popolazione ecuadoriana, con conseguenze gravi sul tessuto sociale del paese. Molte associazioni e istituzioni si stanno occupando del problema, tramite eventi di sensibilizzazione e un costante lavoro di networking, che ha permesso di creare reti anche extra nazionali per orientare le politiche pubbliche in tema di migrazione e tratta di esseri umani. Il governo Correa sta cercando di rispondere a quest’emergenza seguendo due direttrici: la prima tramite la diffusione di strumenti di integrazione e di tutela legale per i rifugiati (come ad esempio una nuova legge sulle vittime di tratta); la seconda, proponendo l’Ecuador come un paese mediatore tra i richiedenti asilo e paesi terzi disposti ad accogliere la popolazione sfollata. L’Ecuador è inoltre un Paese ad “emergenza sanitaria” continua, come afferma lo stesso Presidente Correa, dove è possibile ricevere cure adeguate solamente previo pagamento. Questo a causa della carenza di strutture pubbliche adeguate e del proliferare di cliniche private, che danno vita ad un vero e proprio “mercato della salute”, in cui spesso vengono negate cure mediche fondamentali a chi non può permettersele. Infine si registra un interessante processo di sensibilizzazione della società rispetto alle tematiche ambientali: negli ultimi anni sono nate diverse organizzazioni territoriali che si battono per la difesa della Pacha Mama, la madre terra, e contro i grandi gruppi nazionali e internazionali che invece vorrebbero sfruttare le risorse naturali del Paese (petrolio e altre materie prime come oro e argento), sede di una biodiversità che lo rende uno tra i 17 paesi cosiddetti megadiversi, con la più alta concentrazione di biodiversità per km. Tra i più conosciuti patrimoni ambientali del Paese, il Parco Nazionale di Yasuni che si estende su un'area di 9.820 km (noto per avere in 1 ettaro, ben 644 specie di alberi diversi) e le Isole Galapagos con la riserva marina. La richiesta di maggiore difesa e protezione ambientale si è intensificata anche a seguito della decisione del Governo Correa del 15 Agosto 2013, di abbandonare l’iniziativa Yasuni ITT, per la quale l’Ecuador si impegnava a non sfruttare le risorse naturali (in particolare il petrolio) di questa regione, a patto di ricevere dalla comunità nazionale il 50% delle entrate previste in caso di sfruttamento. Una tutela ambientale che era in sintonia con la nuova costituzione del 2008, dove all’Art 71 e 72 si sancisce che: “la natura o Pacha Mama, ha diritto al rispetto della sua esistenza e al mantenimento e rigeneramento dei suoi cicli vitali [..] Tutte le persone, comunità, popoli e nazionalità possono esigere dallo Stato il rispetto dei diritti della natura [..]”. La vicenda ha creato malumore all’interno delle comunità indigena della selva amazzonica, che continua a subire i danni ambientali, economici e sanitari provocati dallo sfruttamento petrolifero incontrollato dell’Amazzonia, in atto da oltre 40 anni per mano dalle multinazionali straniere, tra le quali spicca la Texaco. DESCRIZIONE DELLE ONG E DEI PARTNER TERRITORIALI CHE COLLABORANO CON LE ONG: FONTOV - Fondazione “Giuseppe Tovini” (FONTOV), istituita il 10 giugno 1957, dal 1961 ha avviato le prime iniziative di informazione e sensibilizzazione sui problemi dello sviluppo e dal luglio 1968 gestisce progetti mirati alla promozione umana e al rafforzamento delle comunità locali favorendo forme di partenariato con diversi soggetti nei PVS, ovvero in Africa (Egitto, Etiopia, Ghana, Kenya, Mozambico, Rwanda, R.D.Congo, Somalia, Tanzania), Asia (Filippine, India, Palestina) e America Latina (Argentina, Bolivia, Brasile, Ecuador). Attualmente è presente in Mozambico, Ecuador, India e Tanzania con progetti che muovono dalla condivisione della realtà locale, comprendente una presa di coscienza dell’ambiente, la conoscenza dei problemi reali, il rispetto radicale dei valori sociali e culturali delle popolazioni con cui ogni progetto interagisce con l’obiettivo di stimolare la formazione di una coscienza e la partecipazione delle comunità locali ai processi di sviluppo, miranti all’auto-promozione. Quale Organizzazione Non Governativa, la Fondazione ha l’idoneità del Ministero Affari Esteri per la realizzazione di progetti nei PVS e per la selezione, formazione e impiego di volontari in servizio civile. E’ inoltre riconosciuta idonea alle attività di cooperazione dalla Commissione Europea. La mission della Fondazione è di contribuire alla formazione e al perfezionamento dei docenti, educatori, animatori, ed operatori sociali, secondo i principi pedagogici cristiani e il progresso delle scienze umane. Promuove e sostiene un servizio di volontariato e cooperazione internazionale; attività rivolte alla preparazione e all'aggiornamento degli educatori nel campo educativo, scolastico, culturale e sociale, mediante istituti, corsi, seminari, premi, borse di studio e biblioteche; iniziative intese a favorire studi, ricerche e specializzazioni universitarie e post-universitarie, tirocini di perfezionamento in Italia e all'estero. Con questa vocazione di carattere educativo, FONTOV sostiene in particolare progetti mirati alla promozione umana e al rafforzamento delle comunità locali in partenariato con diverse espressioni della società civile locale, missionaria e laica. FONTOV è presente in Ecuador, e in particolare nella realtà di Salinas, dal 2005 con la realizzazione di uno scambio culturale (poi ripetuto nel 2009) fra giovani di Salinas e i pari età di diversi Istituti superiori di Brescia, secondo il progetto “Il mio paese è il mondo”. L’esperienza aveva lo scopo di aprire ai giovani bresciani e ecuadoriani nuovi orizzonti di mondialità e cittadinanza globale, favorendo quel dialogo e quella comprensione interculturale sempre più urgenti anche nella nostra città, meta di crescente immigrazione. Successivamente FONTOV ha cominciato a sostenere allo studio uno studente di Salinas, al fine di frequentare corsi universitari presso la Facoltà di Scienza della Formazione dell’Università Cattolica di Brescia. Dal 2009 è stato avviato un progetto pilota cofinanziato dal Comune di Brescia per il rafforzamento del sistema integrale di comunicazione nelle comunità di Salinas, attraverso l’attivazione di una radio comunitaria, di una biblioteca multimediale e la formazione di tecnici e reporteros comunitari, al fine di favorire lo sviluppo sociale attraverso la partecipazione attiva della popolazione locale. All’interno dell’azione sul territorio, FONTOV ha un ruolo di monitoraggio e verifica grazie alla sua esperienza in loco e alla presenza di personale espatriato. Partner Partner di FONTOV del presente progetto sono: ¾ La Corporación de Desarrollo Comunitario “GRUPPO SALINAS”(Corporazione di sviluppo comunitario “ Gruppo Salinas”) è un organismo cooperativo che rappresenta gli interessi comuni e specifici della popolazione di Salinas e delle distinte associazioni che fanno parte del Gruppo. Il Gruppo Salinas si occupa di promuovere ed appoggiare iniziative locali per rafforzare il processo di lavoro e sviluppo comunitario. E’ un organismo tecnico, che collabora con le autorità locali per la promozione umana e lo sviluppo delle comunità sui temi dell’uguaglianza di classe, della partecipazione cittadina, dell’attenzione e protezione ambientale, delle condizioni di genere, dello sviluppo di attività produttive e della valorizzazione della produzione locale. Queste finalità sono realizzate ricercando costantemente la collaborazione con attori pubblici e privati, abilitati e specializzati, che condividono le loro conoscenze con il gruppo locale, le comunità e le organizzazioni partecipanti, generando a medio e lungo termine capacità locali per continuare il lavoro iniziato. Il Gruppo Salinas è inoltre sostenitore del bisogno di rafforzamento produttivo per soddisfare i bisogni della popolazione locale, così come emerso dall’analisi delle risorse disponibili. Tra i membri del Gruppo Salinas si annoverano: Governo Locale (Junta Parroquial, Cabildo e Tenencia Politica) e le Unità locali Educative e di Salute; FUNORSAL (Fundación de Organizaciones Campesinas de Salinas); FFSS (Fundación Familia Salesiana Salinas); FUGJS (Fundación Grupo Juvenil Salinas); COACSAL (Cooperativa de Ahorro y Crédito “Salinas Ltda.”); TEXAL (Asociación ¾ de Desarrollo Social de Artesanas Texal Salinas); PRODUCOOP (Cooperativa de Producción Agropecuaria “El Salinerito”). La Fundacion Familia Salesiana Salinas è una fondazione sociale che coordina, stimola e fornisce assistenza professionale e tecnica per rafforzare la rete delle cooperative locali che promuovono lo sviluppo sociale ed economico di Salinas. Inoltre, formula proposte per realizzare programmi di miglioramento delle condizioni di vita della popolazione locale nel campo della salute, dell’educazione, del lavoro e cura progetti in favore delle comunità contadine, di gruppi di donne e di giovani al fine di promuovere lo sviluppo della comunità nell’ottica del auto sostentamento. Entrambi i partner, in virtù di accordi di collaborazione pluriennale con FONTOV, si sono resi disponibili ad accogliere volontari in servizio civile nelle attività di progetto. NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI: 35 GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI: 5 MESI DI PERMANENZA ALL’ESTERO: I volontari in servizio civile permarranno all’estero mediamente dieci (10) mesi. EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO: Ai volontari in servizio, su tutte le sedi, si richiede: ¾ elevato spirito di adattabilità; ¾ flessibilità oraria; ¾ eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana; ¾ attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi sociali, ambientali e di tutela della salute; ¾ comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la quelli già programmati e previsti dal progetto; ¾ partecipazione a situazioni di vita comunitaria; ¾ rispettare i termini degli accordi con le controparti locali; ¾ trasferimenti in città e distretti diversi da quelli di residenza nell’ambito dello stesso Paese di assegnazione; ¾ partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà internazionale al termine della permanenza all’estero; ¾ scrivere almeno tre (3) articoli sull’esperienza di servizio e/o sull’analisi delle problematiche settoriali locali, da pubblicare sul sito “Antenne di Pace”, portale della Rete Caschi Bianchi; ¾ partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l’estero. ¾ partecipare alla valutazione finale progettuale PARTICOLARI CONDIZIONI DI RISCHIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Salina De Guaranda (FONTOV 109674) Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari in servizio civile impiegati nel progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di rischio: Rischi politici e di ordine pubblico ¾ Nonostante l’esperienza decennale del nostro ente a Salinas de Guaranda ci testimoni la sostanziale stabilità a livello di sicurezza siamo a conoscenza della presenza di criminalità comune ed organizzata. Quindi i volontari potrebbero ritrovarsi in contesti territoriali, soprattutto urbani, con una forte presenza di microcriminalità (rapine a mano armata, sequestri lampo a scopo di rapina per i quali vengono utilizzati taxi gialli, del tutto simili a quelli muniti di licenza; circolazione di dollari falsi; borseggiamento) e caratterizzati da contrapposizioni politiche e/o etniche, con possibili manifestazioni di protesta, che ad oggi si sono verificate in forma pacifica. Rischi sanitari: ¾ Possibile contrarre patologie endemiche quali tifo, malaria, epatite A e B, febbre gialla e tubercolosi. Altri rischi ¾ L’Ecuador è un Paese ad alto rischio sismico, che possono quindi avvenire anche nella sede. Sono frequenti incidenti automobilistici causati dal cattivo stato delle strade. ACCORGIMENTI ADOTTATI PER GARANTIRE I LIVELLI MINIMI DI SICUREZZA E DI TUTELA DEI VOLONTARI A FRONTE: Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi Politici e di ordine pubblico RISCHIO ACCORGIMENTO ¾ Si raccomanda ai volontari di tenere un atteggiamento di equidistanza tra le varie posizione politiche espresse nel paese d’invio. ¾ Si invita a non partecipare ad alcuna manifestazione di protesta, anche pacifica. ¾ Comunicare alle Rappresentanze Diplomatiche d’Italia in Ecuador l’arrivo dei volontari, la loro residenza abituale e il progetto in cui sono impegnati ¾ Adottare le consuete misure di sicurezza evitando soprattutto di frequentare zone buie ed isolate ¾ Evitare di uscire nelle ore serali e notturne e, ove necessario, farlo in compagnia CRIMINALITA’/ ¾ Si consiglia di non fermare taxi lungo le strade, ma di prenotarli telefonicamente. SEQUESTRI A SCOPO ¾ Rivolgersi a cambia valute autorizzati. DI RAPINA ¾ Si raccomanda di evitare spostamenti a piedi nelle ore serali e notturne e di non indossare o mostrare oggetti di valore (compresi i telefoni cellulari e le macchine fotografiche) e di prestare particolare attenzione quando si preleva denaro dai distributori automatici (Bancomat). ¾ Si raccomanda, di dotarsi di fotocopie dei propri documenti personali da esibire per i frequenti controlli da parte delle autorità locali di sicurezza e a custodire inoltre in luogo sicuro gli originali. ¾ In caso di denuncia per furto o assalto, il locale Ministero del Turismo ha creato un ufficio apposito denominato “Fiscalia Especial de Turismo” (Ave. Eloy Alfaro 12-14 y Carlos Tobar, Mezanine-Quito), al quale si possono presentare le denunce e che si farà carico di seguire i vari casi. Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi sanitari: RISCHIO ACCORGIMENTO ¾ Prima della partenza, se previste dall’OMS, vengono eseguite le necessarie vaccinazioni e comunque vengono consigliate: profilassi antimalarica e antitifica, vaccinazione antitetanica e epatite A e B. ¾ Si consiglia di utilizzare repellenti contro gli insetti, di verificare di non lasciare acque stagnanti nel luogo di alloggio e di utilizzare le zanzariere per proteggersi da punture durante il sonno. tifo, malaria, epatite A e ¾ Si consigliano i volontari ad evitare: B, febbre gialla e - di consumare pasti in luoghi dove l’igiene non è assicurata (chioschi lungo le strade, venditori ambulanti ecc.); tubercolosi di mangiare verdure crude, succhi di frutta fresca; - consumare solo bibite o acqua in bottiglia e senza l’aggiunta di ghiaccio ¾ All’arrivo in Ecuador vengono fornite informazioni circa i presidi sanitari presenti in loco (indicazione di indirizzi, n. telefono e prestazioni che è possibile richiedere) e viene effettuata una visita sanitaria con un medico indicato dall’OLP locale per un colloquio informativo circa le norme igienico/sanitarie necessarie e precauzionali da adottare durante il soggiorno. I centri ospedalieri più vicini sono: ¾ Dal punto di vista sanitario, a Salinas è attivo un presidio sanitario con la presenza fissa di una infermiera e di un medico due giorni alla settimana in grado di prestare le normali cure sanitarie e di affrontare la prima emergenza. ¾ L’ospedale attrezzato più vicino è quello di Guaranda, raggiungibile facilmente in macchina in 40 minuti. MANIFESTAZIONI DI PROTESTA Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione ad altri rischi: RISCHIO ACCORGIMENTO ¾ Ai volontari viene fornito un piano di azione in caso emergenza TERREMOTO terremoto, con una lista di contatti da utilizzare, luoghi di riferimento e cose da fare in caso si verifichino scosse. ¾ Contattare l’Unità di Crisi italiana per attivare in maniera coordinata un eventuale piano di evacuazione dei volontari dalla zona colpita; ¾ l’Ente identifica eventuali sedi alternative in cui spostare i volontari in CONDIZIONI STRADALI caso quella accreditata non sia ritenuta sicura, in accordo con l’Ufficio Nazionale per il servizio Civile; ¾ L’ente, di concerto con l’UNSC ed il personale di riferimento locale, individua un eventuale modifica del piano di impiego in relazione, sia in ordine ai motivi di sicurezza che ai bisogni del contesto ed alla possibilità di risposta agli stessi da parte delle sedi e dei volontari ¾ Si raccomanda di viaggiare soltanto con autobus appartenenti a compagnie di provata affidabilità e in orari diurni, che consentano maggiore visibilità per le strade. PARTICOLARI CONDIZIONI DI DISAGIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari impiegati all’estero nelle sedi del presente progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di disagio: ¾ il disagio di ritrovarsi immersi in una realtà diversa da quella conosciuta e non avere le giuste coordinate per comprenderla, per capire come relazionarsi e comportarsi sia nei confronti delle controparti locali che delle istituzioni locali; ¾ il disagio di dover utilizzare quotidianamente particolari accorgimenti sanitari resi necessari dal vivere in territori in cui sono presenti patologie endemiche (malaria, aids e/o tubercolosi, ..) ¾ il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe situazioni, ostacolare o/e ritardare le attività previste dal progetto ¾ il disagio di vivere in territori dove le comunicazioni telefoniche ed il collegamento internet non è sempre continuo ed assicurato. DESCRIZIONE SEDE DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE: ECUADOR – SALINA DE GUARANDA L’area di Salinas de Guaranda si trova nella Provincia di Bolivar, area rurale situata nel centro del Paese a cavallo della catena andina con una superficie totale di circa 16.500 kmq ed una popolazione di 155.000 abitanti, di cui 122.000 vivono nelle aree rurali. La popolazione è composta per l’80% di indigeni di etnia quichua, 15% di bianchi meticci e da un 5% di bianchi, con un tasso di crescita annuale dell’1,9%. Grazie alla sua estensione, si ubica geograficamente in zone climatiche diverse, pertanto la provincia gode di una produzione agricola molto varia, caratterizzata sia da prodotti della sierra (patate, frumento, lenticchie, mais) che da quelli tipici delle zone sub-tropicali (canna da zucchero, caffè, cacao, arance, papaia, limoni, ecc.). Tuttavia a causa della struttura produttiva dominata dal piccolo fondo, la produttività agricola è bassa, anche per l’impoverimento del suolo dovuto a sistemi di produzione antiquati. La provincia è servita dalla strada statale che porta a Quito, ma il resto del territorio è carente di strutture viarie, il che rende difficoltose le comunicazioni e l’accesso ai servizi da parte delle popolazioni residenti. La comunità di Salinas si trova nella Serranìa Ecuadoriana, situata a 3550 metri di altitudine ed è protagonista di una interessante esperienza di autogestione realizzata da un'organizzazione di agricoltori a partire dagli anni ’70 che rappresenta il motore di sviluppo della zona. Grazie ai primi programmi di micro-credito, si è riusciti infatti a migliorare l’allevamento e ad iniziare le prime attività artigianali della lavorazione della lana e dei latticini. Il radicarsi dell’esperienza economico-sociale e la pratica di una economia solidale hanno permesso a Salinas di differenziarsi positivamente dalle altre regioni della Serranìa Ecuadoriana, consentendo alle numerose comunità locali di formulare proposte di sviluppo comunitario di tipo cooperativistico di grande interesse per lo sviluppo locale. Questo importante sviluppo produttivo ha generato un notevole cambiamento sociale, contribuendo al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione, pur nelle difficoltà del persistente isolamento strutturale della zona e nella scarsa preparazione professionale della maggioranza dei giovani della regione. L’economia locale è prettamente agricola; a Salinas però la maggior parte delle persone, ben il 60%, è impiegata nelle 20 microimprese comunitarie come il caseificio, la filanda, la fabbrica per l’essicazione dei funghi e la cioccolateria, gestite direttamente dalle quattro organizzazioni comunitarie principali (la Famiglia Salesiana, il Gruppo Giovanile, la Cooperativa e la Fondazione Salinas), che offrono circa 500 posti di lavoro. Alla città fanno riferimento 30 piccole comunità (villaggi) dislocate tra la sierra (4000 m.s.m.) e il subtropico (800 m.s.m.) che si suddividono in tre zone distinte: l’altipiano, la zona interandina e il sub-tropico. Le distanze tra questi villaggi sono notevoli e percorribili solo grazie a strade sterrate. Salinas coordina e serve queste piccole comunità di villaggio mantenendo i collegamenti e offrendo corsi di aggiornamento per gli insegnanti. Nella città è attivo anche un Istituto agrario a cui convergono i giovani dei villaggi, ospitati in due Collegi (uno maschile e uno femminile) per tutta la settimana. Nel territorio non esistono ospedali ma da alcuni anni è operativo un Centro di salute efficiente, presidiato da un servizio infermieristico e con la presenza settimanale di un medico. L’ospedale più vicino è nella città di Guaranda a 40 km di distanza. Negli ultimi anni, grazie anche alla costruzione della nuova strada asfaltata che collega la comunità con Guaranda, principale centro urbano della provincia, sta aumentando il turismo nazionale ed estero. Grazie alla spinta economica delle microimprese sono sorte inoltre 28 scuole sparse tra le varie comunità, una rete idrica per 7 comunità, 18 centri rurali di distribuzione delle medicine di uso comune e 150 km di strade asfaltate. La mortalità infantile è infine diminuita del 50%. Nel territorio di Salinas De Guaranda si interviene nel settore di Educazione ed istruzione. DESCRIZIONE DEL CONTESTO SETTORIALE: EDUCAZIONE ED ISTRUZIONE Negli ultimi 30 anni, Salinas de Guaranda è stata protagonista di un notevole sviluppo economico. Questo processo di sviluppo ha trasformato questo piccolo paese in una comunità organizzata e dotata di una rete micro-impresariale, caratterizzata per la presenza di modelli lavorativi comunitari, che promuove i valori dell’economia popolare e solidaria, e garantisce uno sviluppo sostenibile del territorio. Nonostante i miglioramenti raggiunti, nella parrocchia Salinas si registrano bassi livelli medi d’istruzione e una scarsa formazione tecnica-professionale della popolazione. A ciò va aggiunto che le microimprese di Salinas, cresciute senza una vera strategia e pianificazione, presentano problemi di gestione d’impresa, di efficienza e qualità dovuti a carenza di risorse umane adeguate, di persone qualificate in grado di amministrare le microimprese e promuovere ed espandere la rete di compratori e clienti. Il tasso di analfabetismo, per quanto riguarda i ragazzi dai 15 anni in su, è pari al 18,56%, con un 32,74% di analfabetismo funzionale (ossia relazionato a specifiche competenze, ad esempio la capacità di usare il computer). Per gli uomini si registra un tasso di analfabetismo pari al 24%, mentre per le donne si arriva a un 46%; ancora una volta, le donne sono penalizzate dall’impegno e dalla responsabilità, non solo del lavoro, ma anche della famiglia e dei figli. L’educazione primaria è garantita nella sua totalità: tutti i bambini in età scolare (971 studenti in tutta la parrocchia) frequentano la scuola primaria, solo si registra un 1% che si sposta negli istituti educativi di Guaranda. Gli anni di scolarizzazione sono in media 6,11; il 67,81% della popolazione completa la scuola primaria, il 20,73% porta a termine la scuola secondaria e solo un 8,36% possiede un’istruzione di livello superiore (Fonte: Sistema Integrado de Indicadores Sociales del EcuadorSIISE). Tra le cause principali dei bassi livelli d’istruzione della popolazione si registrano la scarsa qualità del sistema educativo, una forte diserzione scolastica e l’isolamento territoriale, in particolare per quanto riguarda le comunità rurali. I motivi per cui i giovani non riescono a portare a termine gli studi di livello superiore sono da ricercare nell’aiuto che gli stessi devono dare alla famiglia. Non è raro che i bambini/adolescenti di Salinas siano non solo studenti, ma anche lavoratori. Spesso accompagnano i genitori all’alba per accudire gli animali e poi si recano a scuola; oppure, dopo le ore in classe, aiutano i genitori nelle faccende domestiche o si prendono cura dei fratelli più piccoli. La necessità di lavorare e di contribuire al menage familiare, fa sì che le occasioni di gioco e di svago, fondamentali perché i minori sviluppino alti livelli di apprendimento fisico, affettivo, relazionale ed emotivo, siano scarse. Il tasso dei bambini dai 5 ai 14 anni che lavorano è pari a 5,39%, percentuale che si alza quando si prendono in considerazione i ragazzi dai 15 ai 17 anni: 25,79%. Prendendo come riferimento la fascia d’età 5-17 anni, i bambini che lavorano sono il 9,66%, di cui un 10,53% maschi e un 8,69% femmine (Fonte: Sistema Integrado de Indicadores Sociales del Ecuador-SIISE). Manca inoltre alla popolazione di queste comunità, che nel frattempo hanno raggiunto i 10.000 abitanti, la capacità di mettersi in rete, per aprirsi più verso l’esterno e riuscire a trattenere i propri giovani, su modello del Gruppo Salinas in ambito economico. Educare e formare professionalmente i giovani, in particolare anche attraverso l’implementazione di una radio comunitaria El Salinerito per la diffusione di notizie e di programmi educativi nel territorio e gli strumenti di comunicazione (media e internet), diventa essenziale per migliorare le prospettive sociali di sviluppo. Nel settore di Educazione ed istruzione si interviene sul territorio di Salinas De Guaranda con i seguenti destinatari diretti e beneficiari. I destinatari diretti sono: ¾ 75 giovani di Salinas e delle comunità rurali; ¾ 20 leader comunitari e giovani leader; ¾ n°300 bambini coinvolti in attività educative e interculturali. I beneficiari sono: ¾ le famiglie dei giovani interessati dalle attività ¾ l’intera popolazione delle 30 comunità che compongono Salinas, per un totale stimato di circa 7.000 persone OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO DI IMPIEGO: Salina De Guaranda (FONTOV 109674) ¾ Rafforzare la formazione di n. 20 leader comunitari e giovani leader su economia solidale, sviluppo sostenibile, comunicazione, coordinamento e gestione congiunta amministrativa, organizzativa, promozionale e sociale del Gruppo Salinas; ¾ Promuovere la formazione di n. 75 giovani nel settore della comunicazione (media, internet, con particolare riferimento alla Radio comunitaria); ¾ Promuovere attività educative e interculturali per n. 300 bambini. DESCRIZIONE DEL PROGETTO: Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Salina De Guaranda (FONTOV 109674) Azione 1. Sensibilizzazione e promozione delle attività di formazione 1. n. 2 incontri di condivisione, valutazione e programmazione con il partner locale delle attività generali del progetto; 2. n. 6 incontri pubblici di informazione, sensibilizzazione, promozione e divulgazione con i leader comunitari locali e le popolazioni; 3. n. 4 incontri per la identificazione e selezione di 20 giovani leader comunitari per l’aggiornamento dei corsi di gestione, economia, direzione, promozione (comunicazione pubblica e privata) e valorizzazione del marchio Salinas e delle diverse attività economiche collegate; 4. n. 4 incontri per la identificazione e selezione dei 75 giovani di Salinas che partecipano ai corsi nel settore della comunicazione (media, internet, radio); 5. n. 2 incontri per la programmazione delle proposte educative e interculturali nella parrocchia di Salinas; 6. definizione, elaborazione e acquisto del materiale didattico e delle attrezzature necessarie per i corsi di formazione. Azione 2. Avvio corsi di formazione ed animazione giovanile. 1. Programmazione, organizzazione e realizzazione di n. 4 corsi di formazione di 6 mesi per 20 leader comunitari (gestione, direzione, promozione, commercializzazione); 2. Organizzazione e realizzazione del corso di formazione di 6 mesi per 75 giovani sui mezzi di comunicazione (media, internet e radio), con focus sul loro impiego nell’ambito delle imprese comunitarie di Salinas operanti nei settori caseario, tessile, alimentare e del credito. 3. realizzazione di n. 4 laboratori quotidiani pomeridiani di doposcuola per 300 minori su animazione sociale, teatro giovanile, attività ludico-ricreative. Azione 3. Supervisione, monitoraggio e verifica. 1. Preparazione e diffusione di questionari e interviste per i partecipanti ai corsi di formazione per il raggiungimento dei risultati prefissati dal progetto ed un eventuale loro adattamento o cambiamento del contesto; 2. analisi dei questionari e delle interviste (coinvolgimento, frequenza e partecipazione dei beneficiari); 3. elaborazione e redazione di un report finale; 4. n. 2 incontri per presentazione report finale alla popolazione. Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività ¾ n. 1 responsabile generale del Gruppo Salinas - Azione 1-2-3; ¾ n. 1 responsabile amministrativo-contabile - Azione 1-3; ¾ n. 1 responsabile Radio comunitaria di Salinas – Azione 1-2-3; ¾ n. 2 insegnati per corsi di formazione in comunicazione pubblica e privata – Azione 2; ¾ n. 2 insegnanti per corsi di formazione in economia e gestione aziendale e amministrativa – Azione 2; ¾ n. 2 insegnanti per attività educative e interculturali – Azione 2. Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto: Salina De Guaranda (FONTOV 109674) Il volontario/a in servizio civile n°1 verrà coinvolto nelle seguenti attività: ¾ Collaborazione alle attività di informazione, sensibilizzazione e promozione delle attività di formazione da proporre ai giovani e ai leader comunitari ¾ Collaborazione alla selezione dei corsisti. ¾ Supporto alle attività di formazione per 75 giovani di Salinas nel campo della comunicazione con particolare attenzione all’utilizzo della Radio comunitaria ¾ Affiancamento nell’elaborazione del materiale didattico. ¾ Affiancamento alle attività di programmazione delle lezioni previste dai corsi di comunicazione pubblica e privata per i 20 giovani leader comunitari. ¾ Collaborazione nella realizzazione dei laboratori quotidiani pomeridiani di: animazione sociale, teatro giovanile, attività ricreative. ¾ Supporto alla preparazione e diffusione dei questionari e interviste per i corsisti. Il volontario/a in servizio civile n°2 verrà coinvolto nelle seguenti attività: ¾ Collaborazione alla selezione dei corsisti. ¾ Affiancamento nell’elaborazione del materiale didattico. ¾ Supporto alla programmazione delle proposte educative ed interculturali nella parrocchia di Salinas. ¾ Affiancamento alla programmazione delle lezioni previste per i corsi di economia e gestione aziendale per i 20 giovani leader comunitari. ¾ Collaborazione nella realizzazione dei laboratori quotidiani pomeridiani di: animazione sociale, teatro giovanile, attività ricreative. ¾ Supporto alla preparazione e diffusione dei questionari e interviste per i corsisti ¾ Raccolta ed elaborazione dati per report finale. REQUISITI: I seguenti requisiti sono suddivisi tra requisiti generici, ricercati genericamente in tutti i candidati, e i preferibili requisiti specifici, inerenti aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i volontari andranno ad implementare. Generici: ¾ Esperienza nel mondo del volontariato; ¾ Conoscenza della FOCSIV o di uno degli Organismi soci e delle attività da questi promossi; ¾ Competenze informatiche di base e di Internet. Specifici: Salina De Guaranda (FONTOV 109674) Volontario/a n°1: ¾ Preferibile formazione in ambito educativo (licenza superiore o laurea). ¾ Preferibile buona conoscenza dello spagnolo. ¾ Preferibile esperienza nel campo della formazione professionale e dell’animazione sociale. Volontario/a n°2: ¾ Preferibile formazione in ambito economico-amministrativo (licenza superiore o laurea). ¾ Preferibile buona conoscenza dello spagnolo. ¾ Preferibile esperienza nel campo della formazione professionale e dell’animazione sociale. DOVE INVIARE LA CANDIDATURA ¾ ¾ tramite posta “raccomandata A/R”: la candidatura dovrà pervenire direttamente all’indirizzo sotto riportato.(Nota Bene: non farà fede il timbro postale di invio, ma la data di ricezione in sede delle domande) ENTE CITTA’ INDIRIZZO TELEFONO SITO FONTOV Brescia Via Galileo Galilei, 71 - 25128 030305462/302581 www.fondazionetovini.it tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l'interessato, allegando la documentazione richiesta in formato pdf, a [email protected] e avendo cura di specificare nell'oggetto il paese e il titolo del progetto (es. CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI – Est Europa 2014 - Albania - CELIM). Nota Bene: per inviare la candidatura via PEC • è necessario possedere un indirizzo PEC di invio (non funziona da una mail normale), • non è possibile utilizzare indirizzi di pec gratuiti con la desinenza "postacertificata.gov.it", utili al solo dialogo con gli Enti pubblici.