P. Picasso: “Saltimbanchi” P. Picasso: Pittore e scultore spagnolo (Malaga 1881-Mougines 1973). Stanziatosi definitivamente a Parigi nel 1904, appena tre anni dopo divenne l’alfiere della più audace avanguardia pittorica europea; un posto che egli saprà conservarsi per lunghi decenni, nelle varianti che offrirà del linguaggio cubista anche quando, a più riprese, se ne staccherà per ritornare apertamente alla figurazione.Nei periodi trascorsi fra Barcellona e Parigi, detti "blu"(19021904) e "rosa" (1904-1905), per l’intonazione dominante, Picasso aveva dipinto con nobile partecipazione sentimentale quadri di poveri e saltimbanchi, resi con una linea castigata ed espressiva, ove si colgono reminescenze degasiane e atteggiamenti simbolisti. Poi, dopo la rivelazione di Cezanne e il grande exploit delle "demoiselles d’Avignon"egli elabora, intorno al 1910, insieme con Braque, la formula del"cubismo analitico", nel quale gli oggetti risultano analizzati nelle loro componenti plastiche mentre anche lo spazio avvolgente si materializza in linee e piani decisi. E’la fase ascetica del cubismo, caratterizzata dall’intensa azione sulla forma e, per contrapposto, dal misurato, quasi secondario intervento del colore, tenuto in gamme basse di terre, ocre e grigi. La decisione di gruppo La modalità di funzionamento ottimale: il confronto • Piena condivisione ed integrazione di informazioni e competenze parziali e differenti • Processi di influenza paritari fondati su informazioni e competenze • Volonta’ di rivedere percezioni, giudizi e posizioni • Persuasione reciproca La decisione di gruppo Vantaggi: cognitivi e motivazionali • • • • • aumento della capacità di elaborare informazioni utilizzo di una gamma di prospettive più ampia maggiore comprensione dei motivi della decisione maggiore accettazione della decisione maggiore coinvolgimento e impegno nell’ implementazione • sviluppo professionale • soddisfazione di bisogni psicologici La decisione di gruppo Svantaggi • Tempi richiesti per giungere a una decisione (molto lunghi) • Costi delle decisioni (elevato impegno di risorse; costi-opportunita’) Condizioni di efficacia ed efficienza del gruppo come meccanismo decisionale • natura delle decisioni (complessita’alta, basso grado di strutturazione, importanza elevata, elevata importanza del consenso e del commitment nella realizzazione della decisione) • assenza di pressioni di tempo • piccola dimensione (forte limite) • assenza di conflitti di interesse (divergenze non sugli obiettivi ma sui metodi per raggiungerli) Struttura e processi di gruppo MECCANISMI DI INFLUENZA: • Norme • Ruoli PATOLOGIE DEL GRUPPO: • conformismo, groupthink e polarizzazione Le norme di gruppo: caratteristiche • Sintetizzano e semplificano l’influenza del gruppo sui singoli, fornendo degli standard di comportamento • Si basano sulla compliance (comportamenti) e sull’interiorizzazione (atteggiamenti, convinzioni profonde) • Si sviluppano in modo graduale e informale o accelerato e consapevole • Possono non applicarsi in maniera uniforme (credito idiosincratico) Le norme: modalita’ di sviluppo FONTI: • Eventi critici (successi, fallimenti, contrasti) • Precedenti forniti da comportamenti passati nella stessa situazione • Precedenti forniti da situazioni simili ed esterne al gruppo (basati sull’analogia) • Formulazione esplicita (norme formali) I ruoli: caratteristiche Svolgono un ruolo analogo alle norme nel fornire degli standard di comportamento e nel coordinare le azioni e le aspettative reciproche. Si differenziano dalle norme per il fatto di essere idiosincratici (i.e., diversi da persona a persona) Le patologie della decisione di gruppo • 1) Conformismo (puo’ influire sui comportamenti e/o sulle credenze) • 2) Groupthink • 3) Polarizzazione • 4) Social loafing e diffusione delle responsabilità 1) Il conformismo Uniformita’ eccessiva di comportamento all’interno del gruppo (con riferimento alle norme: assenza totale di “devianza”) • Puo’ riguardare solo i comportamenti oppure anche le credenze (“beliefs”) Cause: 1. sensibilita’ ai premi e alle punizioni 2. eccessiva fiducia nei processi di valutazione dei membri del gruppo Perche’i soggetti davano risposte scorrette? • Trattamento 2: il soggetto ascolta le risposte dei membri del gruppo e poi da’ la sua risposta IN PRIVATO il tasso di risposte corrette e’ uguale a quello degli esperimenti individuali • la pressione del gruppo in questo caso ha effetto sui comportamenti osservabili (conformismo) ma non sulle credenze dei soggetti Le patologie della decisione di gruppo Il conformismo (Sherif) Esperimento: valutare l’ampiezza del movimento di un puntino luminoso in una stanza buia (task ambiguo e difficile) 1. Esperimenti individuali: stabilizzazione delle valutazioni attorno a valori medi eterogenei 2. Esperimenti di gruppo: convergenza verso un unico valore (la “norma” di gruppo); aggiustamenti dei valori individuali in direzione della norma di gruppo 3. Quando i soggetti vengono testati nuovamente in privato, danno come risposta la `norma’ del gruppo conformismo a livello di credenza e non solo di comportamento 2) Il groupthink vi è tendenza in un gruppo coesivo all’ unanimità e alla non considerazione realistica di corsi di azione alternativi (Irving Janis) “the more amiability and esprit de corps among members of a policy-making in-group, the greater is the danger that independent critical thinking will be replaced by groupthink...the social constraint consists of the members’ strong wish to preserve the harmony of the group, which inclines them to avoid creating any discordant arguments or schisms” Esempi famosi di groupthink • Fallita invasione di Cuba (“Baia dei Porci”, 1961) • Escalation in Vietnam (Johnson) • Il lancio del Challenger (1986) Il groupthink: caratteristiche • Eccessivo ottimismo ed illusione di invulnerabilita’ (overconfidence) rischi eccessivi • Sottovalutazione sistematica di segnali negativi (razionalizzazione collettiva) • Convincimento sulla moralita’ del gruppo • Visione stereotipata degli esterni al gruppo • Pressioni sui membri dissenzienti e/o dubbiosi • Auto-censura (causata dal conformismo) • Sovrastima del grado di consenso (silenzio=assenso) • Presenza di filtri alle informazioni (“tutori delle opinioni collettive”) Il groupthink: conseguenze • Limitazione delle alternative considerate • Mancato riesame dell’opzione preferita e delle opzioni inizialmente scartate alla luce di nuove informazioni • Mancato ricorso ad esperti (overconfidence) • Tendenza al confirmation bias (ricerca di evidenza a supporto di un’ipotesi o di un’alternativa e mancata ricerca di evidenza che falsifichi l’ipotesi) • Mancata predisposizione di piani per fare fronte a contingenze sfavorevoli Conseguenze di un’eccessiva diffusione della responsabilita’ • I membri si sentono poco responsabilizzati individualmente • Tendenza del gruppo ad assumere decisioni molto rischiose od “estreme” (polarizzazione) • Tendenza individuale al free-riding (sforzo limitato perche’ non osservabile, o mancata azione da parte del singolo nella convinzione che altri lo faranno) Consigli per una migliore efficacia del gruppo • chiarezza degli obiettivi e coinvolgimento del gruppo nella loro definizione (vantaggi cognitivi e motivazionali) • considerazione di un numero elevato di alternative (sotto-gruppi, brainstorming, indagine dialettica, avvocato del diavolo) • conflitto sui fatti (cognitivo) e non sulle persone (emotivo) • tecnica del gruppo nominale (discussione aperta e voto segreto) Il clan (Ouchi, 1981) • E’ unparticolare gruppo (e una forma di governo) che si caratterizza per: 1. L’adesione a valori comuni che aiuta a risolvere i problemi legati all’opportunismo 2. Una norma tacita di equita’ seriale: “sono disposto nel breve periodo a dare all’organizzazione piu’ di quanto ricevo perche’ so che nel lungo periodo verro’ ripagato” Il clan • Richiede una lunga consuetudine di rapporto • L’auto-controllo si sostituisce al controllo esterno • Grande importanza assegnata alla cultura organizzativa (norme, valori condivisi) • Obiettivi individuali e obiettivi organizzativi coincidono