Pedagogia interculturale e della
cittadinanza
a.a. 2013-2014
Appunti sparsi.....
CALENDARIO
OTTOBRE
• 14 Intercultura dal 1989
• 15 Migrazione e
Educazione comparata
• 21 Cittadinanza –
Convenzioni
internazionali - Diritti
• 22 Cipro
• 28 Famiglia
• 29 Cultura di origine
NOVEMBRE
•04 Etnocentrismo
•05 Stereotipi
•11 Articolo
•12 Quadro riepilogativo
•18 Lisbona
•19 Rendiconto ricerche
•25 Preparazione
•26 lezione
DICEMBRE
•02 verifica scritta
Si comincia da Rousseau e
dall’illuminismo del Settecento
• Dichiarazione dell’indipendenza americana 1776
• Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino 1789 art. 1
• Dichiarazione universale dei diritti umani 1948 art. 26
• Convenzione sui diritti dell’infanzia 1989 art. 30
• Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea 2000 art 14
• Carta europea dei diritti umani nella città 2000 art. 24
•Costituzione italiana 1948 articoli 1-2-3-4
PROMEMORIA
- Dichiarazioni internazionali sui diritti
- Costituzione italiana
- La lingua
- La cultura d’origine
- Le ricerche in aula: il contributo di ciascuno di
noi
- Stereotipi e pregiudizi
- 2 Video su BHM
INTERCULTURA
- Definizioni teoriche e pratiche
- Lampedusa: Chi sei?
- Insegnamento del greco a stranieri: Come parlo?
- La Famiglia: Chi sono io?
- Intervista ad un insegnante? Che
cosa si fa?
- Gli stereotipi: A chi assomigli?
- I libri di scuola : Come ti presento?
Attività
• Raccolta disegni: Lampedusa
• La concezione dell’intercultura da una
comunicazione proveniente da Cipro
• Domande ad un insegnante
- È stato posto l’obiettivo dell’intercultura
nell’insegnamento nella sua scuola?
- Esiste una attenzione della scuola per preservare
l’identità culturale di provenienza di bambini con
famiglia immigrata?
- Che cosa lei intende per «intercultura»?
9 anni quarta elementare
9 anni quarta elementare
1.
Testo: a cura di Guido Petter, Il nuovo Come Quando Perché.
Sussidiario per la scuola elementare, Firenze, Giunti Marzotto,
1978.
Classe: Quarta elementare
Titolo dell'argomento: Le invasioni dei Barbari
Contenuto evidenziato: "Chi erano i barbari?
I Romani chiamavano barbari, cioè stranieri, i popoli che
vivevano al di là dei confini dell'impero. Siccome però i barbari
erano meno civili dei Romani, la parola barbaro acquistò il
significato di selvaggio, rozzo, cattivo" (p. 30).
Immagine associata al contenuto: Tre uomini, armati di lance e
vestiti umilmente, la didascalia li descrive come "Barbari in
cammino".
Stereotipo possibile: I barbari erano degli incivili.
2.
Testo: Aldo Negri, Diecipiù. Sussidiario per la classe quarta, Torino,
SEI, 1975.
Classe: Quarta elementare
Titolo dell'argomento: Le Crociate
Contenuto evidenziato: "Dio lo vuole.
Fin dai tempi di Costantino gruppi di fedeli si erano recati in Palestina,
in devoto pellegrinaggio, per visitare i luoghi dove Cristo era nato,
vissuto e crocifisso. Quando i musulmani occuparono la Terra Santa,
non molestarono i pellegrini, perché consideravano Cristo un
precursore di Maometto. Ma nel secolo XI tutto il Medio Oriente fu
invaso dai Turchi, genti barbare di razza mongolica, i quali
cominciarono a perseguitare ferocemente i pellegrini cristiani. Alcuni
di essi, sfuggiti dalle mani dei Turchi, raggiunsero i loro paesi in
Europa e raccontarono le inaudite crudeltà a cui erano stati
sottoposti, suscitando sdegno e indignazione" (p. 50).
Immagine associata al contenuto: Elmo e scimitarra turchi.
Stereotipo possibile: I Turchi sono cattivi, i Cristiani sono buoni.
8.
Testo: Antonio Barbanera, Il mio quadernone di matematica. Schede di
matematica e scienze, Firenze, Giunti Marzocco, Giunti Gruppo Editoriale,
1996.
Classe: Seconda elementare
Titolo dell'argomento: Giochiamo
Contenuto evidenziato: Che cosa appare? (p. 7). Messaggi segreti (p. 27).
Somiglianze e differenze (p. 41). Al posto giusto (p. 49). Numeri incrociati
(p. 59). Rompicapo (p. 83). Dadi, parole e disegni (p. 113). I numeri
incrociati (p.119). I due bambini che giocano non sono i compagni di classe
della pagina 6.
Immagine associata al contenuto: Un bambino dalla carnagione chiara e
dai capelli rossi insieme ad una bambina dalla carnagione scura e dai capelli
neri raccolti in treccine svolazzanti giocano con i numeri nelle varie
occasioni presentate nel libro sempre alla pagina destinata al divertimento.
Stereotipo possibile: Bambini dall'aspetto fisico molto diverso si divertono
a giocare insieme, imparando l'uso dei numeri.
DEFINIZIONI DI STEREOTIPO PER CAMPO DI STUDIO
PSICOLOGICO
STORICOCULTURALE
STEREOTIPO
PEDAGOGICOEDUCATIVO
SOCIOLOGICO
LA FORMAZIONE DEL DISCORSO
INTERCULTURALE
• PRENDERE UNA CARTA DA USARE IN COPPIA
• SELEZIONARE UN TEMA RISPETTO
ALL’IMMAGINE DELLA CARTA
• PREPARARE UNA PRESENTAZIONE
SULL’INTERCULTURA DI DUE MINUTI
• LA PRESENTAZIONE DEVE CONTENERE LE
RAGIONI CHE SOSTENGONO IL PROPRIO
PENSIERO
• DIBATTITO IN AULA CON CONFUTAZIONE
• Henk van Daele, L’éducation comparée, Paris,
Presses Universitaires de France, 1993
Pedagogia comparata
Migrazioni
Educazione civica
Intercultura
Cittadinanza
Art. 26 della Dichiarazione universale dei diritti
umani (10.12.1948)
1.Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere
gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e
fondamentali. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria.
L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata
di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile
a tutti sulla base del merito.
2.L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della
personalità umana ed al rafforzamento dei diritti umani e delle
libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la
tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e
religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il
mantenimento della pace.
3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di
istruzione da impartire ai loro figli.
Art. 30 della Convenzione sui
diritti dell’infanzia
Negli Stati in cui esistono minoranze etniche,
religiose o linguistiche oppure persone di origine
autoctona, un fanciullo autoctono o che
appartiene a una di tali minoranze non può
essere privato del diritto di avere una propria
vita culturale, di professare e di praticare la
propria religione o di far uso della propria lingua
insieme agli altri membri del suo gruppo.
Autoctono: aborigeno, indigeno, stanziato da epoca remota in un territorio si ritiene nato dalla terra stessa
Art. 3 e art. 4
della Costituzione italiana
PROCESSI SOCIALI
•
•
•
•
Assimilazionismo (1965)
Integrazione (1980)
Antirazzismo (1990)
Cittadinanza (2000)
Uguaglianza delle opportunità (1944-1965)
Alunni con esigenze specifiche (1965-1976)
Educazione multi/interculturale (1976-1995)
Educazione alla cittadinanza (1995-2008) e
poi Cittadinanza e Costituzione dal 2009
Processi di etichettamento
dell’infanzia
Immigrati
Stranieri
Extracomunitari
Alunni con cittadinanza non italiana
Figli di….apolidi…rifugiati…nomadi…
1997-1998…………………………2005-2012
Definizioni di intercultura
• Integrazione di minoranze culturali nella scuola
• le educazioni ad orizzonte sovranazionale (pace, ecologia,
mondialità)
• Attenzioni ai problemi vivi e complessi del nostro convivere
(democrazia, integrazione)
• Riconosce l’importanza delle differenze e le peculiari identità
• Cerca vie di un nuovo umanesimo globale e persegue valori
universalmente condivisibili
• Fonda sul dialogo il fulcro del crescere personale e sociale e il
cambiamento
• Pedagogia interculturale pone al centro della propria
attenzione l’uomo, secondo una lettura di sistema, di
interdipendenza
Intercultura
In pedagogia esprime «l’esigenza diffusa di un approccio alla
comprensione e alla gestione dei caratteri di complessità e di
frammentarietà, di globalismo e di localismo, di omologazione e
di diversificazione che connotano la società d’oggi» p. 9
- Orientamento valoriale
- Formazione personale e civica
Angela Perucca, Pedagogia interculturale e dimensione europea
dell’educazione, Pensa, Lecce, 1996
Pedagogia interculturale
- Nuova dimensione di senso
- Ricognizione sui valori emergenti dal diverso al
nuovo, oltre che dal diverso all’uguale
- Appartenenza trascende le radici locali anche
se parte da queste per il confronto
sovranazionale e mondiale
- Costruzione della cultura europea per una
nuova cittadinanza
- Prospettiva di studio interdisciplinare
Pedagogia interculturale
- Incontro con gli studi di peace research per la
risoluzione dei conflitti
- Cultura dell’accoglienza per costruire una
cultura di pace
- Progetto umano condiviso per una comune
cittadinanza
- Forma mentis antirazzista
Intercultura come conoscenza
L’educazione interculturale investe ogni ambito del vivere civile,
sociale e lavorativo e per questo va intesa come «attenzione e cura
per l’altro, migrazione verso realtà diverse, disponibilità al dialogo,
alla comprensione, alla donazione, flessibilità e duttilità nei
confronti del mutamento e del divenire relazionale, culturale,
professionale» essa permea « ogni attività e ogni espressione
umana che abbiano come fine ultimo il progresso e l’ulteriorità
delle qualità più squisitamente umanizzanti» per questo la
concezione della Pedagogia interculturale rinvia a un problema di
conoscenza della nostra società pluralista e post-industriale.
Superare i particolarismi culturali, nazionalistici ed etnici.
Dario De Salvo, La conoscenza come presupposto della pedagogia
interculturale, in Matteo Venza, Le nuove frontiere della pedagogia
interculturale, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2007, p. 37
Due categorie della Pedagogia interculturale
Duccio Demetrio, Graziella Favaro, Immigrazione e pedagogia
interculturale, Scandicci, La Nuova Italia, 1992
Integrazione e interazione
Processo che cerca le azioni educative più idonee per porre
l’ospite in situazioni di vantaggio (1989), con riduzione dei fattori
di rischio di una possibile dis-integrazione che si verifica quando
il soggetto non può mantenere un legame totale con la propria
appartenenza etnica (lingua, religione, cultura, valori) perché
vive in un nuovo territorio e non vuole apprendere quanto viene
proposto di nuovo.
La scuola «dispositivo pedagogico per l’inserimento»
Una integrazione riuscita è la creazione di nuove mentalità e
ordini sociali, vuol dire anche diritti comuni (interazione positiva
Cfr. pp. 29-30
«Compito della pedagogia interculturale è.... Quello di fare in
modo che culture diverse convivano senza ignorarsi: dal
momento che la non conoscenza del pensiero dell’altro, da
sempre, scava fossati, aggrava pregiudizi e stereotipi, alimenta i
conflitti sotterranei. L’interazione non è semplice tolleranza: in
quanto questo principio illuministico, sovente, ha ingenerato più
eventi di distacco che di avvicinamento e comprensione,
intendimento delle forme di vita e di pensiero altrui» pp. 30-31.
La pedagogia interculturale promuove (cfr. p. 31)
- Strategie di comunicazione per conoscersi
- Occasioni per aprirsi alle altre culture
Giuseppe Flores d’Arcais
L’uomo frazionato non può farsi mai universale nel
senso di identico, analogo all’altro, poiché i ruoli, gli
status dipendono dalla storia e dalla tradizione dei
costumi, degli atteggiamenti, dei comportamenti.
I vertice dell’umanità è una pienezza irraggiungibile e
mai si arriva all’identità.
La vita è tra il contrasto della teoreticità del pensare,
del conoscere, e la praticità dell’esistere.
Compito dell’educazione oggetto della pedagogia che
pur parte dalla teoria guardi alla prassi per una
realizzazione quanto più ampia possibile. Cfr. in L.
Corradini, Pedagogia: ricerca e formazione, 2000, p.
149
La Rinnovata Pizzigoni
Classe quinta femminile – Diario 1935-36
Quaderni della Rinnovata Pizzigoni, 6 maggio 1936 – L’Etiopia è italiana
Tracce in Erasmo da Rotterdam
Per una libera educazione
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Il concetto di libertà
Il concetto di umanesimo
Il concetto di pace e le ragioni della discordia
Il concetto di educazione
Il concetto di tolleranza
Affermazione di principi
Il compito degli educatori
Intelligenza, negligenza, responsabilità
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