GNGTS – Atti del 21° Convegno Nazionale / 09.18
D. De Domenico (1), F. Giannino (1), A. Marino (1), L. Nuzzo (2) e E. Rizzo (3)
(1)
Osservatorio Sismologico, DiCTA, Università di Messina
Oss. di Fisica, Chimica e Geologia Ambientale, Dip. di Scienza dei Materiali, Università di Lecce
(3)
I.M.A.A.-C.N.R., Tito Scalo (PZ)
(2)
INDAGINI ELETTRICHE E RADAR: INTEGRAZIONE DEI METODI
NELLO STUDIO DEI RESTI SEPOLTI DEL MONASTERO
NORMANNO IN S. MARCO D’ALUNZIO (MESSINA)
Allo scopo di individuare i resti sepolti di un antico monastero di epoca normanna
adiacente la chiesa di S. Salvatore fuori le mura, a S. Marco d’Alunzio (ME), sono state
condotte indagini georadar (Basile et al., 2000) e geoelettriche.
Del monastero, costruito intorno al 1147, sono attualmente visibili solo alcuni
ruderi nel settore nordorientale, realizzati in pietrame grossolanamente lavorato, di
natura calcarea. Le caratteristiche di tali ruderi, documenti di archivio ed alcune
fotografie eseguite prima che il sito fosse interrato per la realizzazione di un piccolo
campo di calcio, lasciano presupporre che al disotto della coltre detritica antropica
sovrapposta, spessa circa 1,5 m, si trovi la rimanente parte dell’edificio (Stancampiano,
1997).
I resti del monastero sono ubicati su un rilievo collinare (600 m s.l.m.) dato in
prevalenza da terreni metamorfici dell’Unità San Marco d’Alunzio costituiti da calcari
algali grigi e calcari dolomitici (Lentini et al., 2000).
Fig. 1 - Chiesa di S.S. Salvatore (1), resti del monastero fuori terra (2), area indagata (3).
Le indagini sono state condotte utilizzando un GPR modello SIR 2000 della GSSI
equipaggiato con un’antenna monostatica da 400 MHz, ed un georesistivimetro Syscal
Junior (IRIS Instruments) con array dipolo-dipolo e distanza interelettrodica pari ad 1
m.
I profili radar ed elettrici, sono stati sviluppati lungo linee parallele al lato
Sud-Ovest della parte di edificio fuori terra e ortogonali alla direzione presunta dei resti
sepolti (Fig. 1).
L’area indagata misura 32 x 20 m nel caso della metodologia geoelettrica, e 46 x
20 m nel caso del georadar. Le indagini sono state condotte in modo da ottimizzare
l’integrazione dei due tipi di esplorazione.
GNGTS – Atti del 21° Convegno Nazionale / 09.18
Il processing dei dati acquisiti, effettuato mediante software REFLEX
relativamente al GPR, e RES2DINV (Loke, 2000) per i dati di geoelettrica, ha
consentito di ottenere radargrammi e tomografie elettriche (Fig. 2).
Dall’integrazione dell’analisi dei dati ottenuti con le due metodologie si evidenzia,
con buona definizione, la stratigrafia dei primi metri di terreno e la posizione delle
anomalie principali (Davis e Annan, 1989). Nell’area indagata si possono distinguere
due zone, una compresa tra i profili a 0 e 12 m dai resti fuori terra, ed una compresa tra
i profili a 18 e 20 m. Nella prima zona s’individuano anomalie localizzate intorno ad 8,
12 e 22 m, dall’origine dello stendimento; nella seconda è ben definita la presenza di
uno strato compreso tra 8 e 30 m, ad una profondità di 0,6 m; oltre 32 m, il georadar
mette in evidenza la presenza di una forte anomalia tra 34 e 42 m.
Dato che i materiali di riempimento utilizzati per l’interramento dell’area del
monastero hanno dimensioni variabili e riferibili a quelle dai ciottoli alle sabbie e che le
anomalie rilevate sono invece ascrivibili a corpi di dimensioni ben maggiori, si può
concludere che tali anomalie possono essere attribuite alla presenza di resti murari.
Al fine di effettuare una più precisa caratterizzazione delle anomalie evidenziate
e quindi un affinamento dell’indagine, si procederà ampliando i rilievi, diminuendo la
distanza relativa tra i singoli profili, estendendo le dimensioni della griglia di
geoelettrica e integrando con dati di sismica a rifrazione.
a
b
Fig. 2 - Immagini radar (a) ed elettriche (b) ottenute lungo il primo profilo.
BIBLIOGRAFIA
F. Lentini, S. Catalano, S. Carbone, 2000 - Carta geologica della provincia di Messina.
J.L. Davis, P. Annan, 1989 – Ground-penetrating radar for high-resolution mapping of soil and rock
stratigraphy, Geophysical Prospecting N 37,531-551.
M. H. Loke, 2000, Electrical imaging surveys for environmental and engineering studies. A practical
guide to 2-D and 3-D surveys. Manuale RES2DINV, IRIS Instruments, www.
Iris-Instruments.com.
R. Stancampiano, 1999 – Centro studi a San Marco d’Alunzio.
V. Basile, M.T. Carrozzo, S. Negri, L. Nuzzo, T. Quarta, A. V. Villani, 2000, A Ground-penetrating radar
survey for archaeological investigation in an urban area ( Lecce, Italy ), Journal of Applied
Geophysics, N 44, 15-32.
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indagini elettriche e radar: integrazione dei metodi nello studio