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Castino – Antico monastero di S. Martino
- In località San Martino, fuori dal centro abitato, è localizzato un impianto relativo a una
ex abbazia benedettina di grandi dimensioni, con una chiesa a pianta longitudinale con
tre navate: era certamente un centro religioso di grande rilevanza sul territorio
-Il monastero, intitolato a S. Martino, è costruito in stile romanico: si conservano oggi
due corpi absidali realizzati in pietra arenaria di taglio abbastanza regolare. La superficie
circolare delle strutture è arricchita con tipiche monofore; quest’ultime sono distribuite
sulla superficie dell’abside più grande su due livelli e alcune di esse sono arricchite con
raffinate decorazioni floreali.
Sono inoltre presenti colonnine in arenaria, disposte in senso verticale. Altri resti
riguardano parte dei muri perimetrali e della torre campanaria, dalla struttura massiccia.
- Il monastero, fondato probabilmente nel XII secolo, non venne più utilizzato
probabilmente già a partire dal XVI secolo. Le strutture superstiti sono da tempo
inglobate all’interno di una proprietà agricola, con conseguenze disastrose per l’edificio.
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Novello – Resti della pieve di S. Maria
- In località Podio, su una collinetta e all’interno di una proprietà privata,
sorgono i resti di un edificio di ragguardevoli dimensioni.
- Si tratta di due strutture murarie che formano un perimetro rettangolare,
dalle misure di 25 per 17 metri circa: su uno dei lati lunghi il muro è continuo,
mentre dalla parte opposta è intervallato da due archi sorretti da una
massiccia colonna.
-È opinione comune che queste rovine appartengano all’antica pieve di Santa
Maria (conosciute anche come “Ruderi del Podio”): questa ipotesi è
supportata dal fatto che la chiesa viene ricordata nel 1325 come plebatus nel
"Registro della Chiesa e della Diocesi albesi", da cui dipendono le chiese di
Monforte e Barolo.
- Le strutture si trovano in condizioni di conservazione pessime: sono presenti
spaccature e lacune diffuse nella tessitura muraria, esposta così com’è
all’azione degli agenti atmosferici e coperta da vegetazione in diversi punti.
Da evidenziare l’utilizzo di materiali da costruzione diversi: insieme a blocchi
di pietra di varia pezzatura, sono presenti inserti in laterizio, visibili in
particolare all’interno del tratto di muro continuo.
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Novello – Resti della pieve di S. Maria
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Architetture romaniche 3