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Dal fenomeno delle frodi non è escluso il settore della GDO
Frodi alimentari
e controlli.
Il punto di vista
dei NAS
di Emanuela Giorgi
Responsabile di redazione della rivista “Alimenti&Bevande”
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Intervista
al generale
Cosimo Piccinno,
comandante
dei Carabinieri
per la Tutela della Salute,
meglio conosciuti come NAS
S
ono stati istituiti nel 1962, nel momento in
cui si è cominciato a prendere coscienza
del fenomeno delle frodi alimentari.
I NAS, Nuclei Antisofisticazioni e Sanità, oggi Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, da
oltre 40 anni operano sul territorio italiano a difesa della sicurezza alimentare.
Abbiamo intervistato il generale Cosimo Piccinno, neocomandante dei Carabinieri per la Tutela
della Salute.
• Generale, nel 1986 in Italia scoppiò il primo grande scandalo alimentare: il “vino
al metanolo”…
Il “vino al metanolo” segnò profondamente
ALIMENTI&BEVANDE
l’opinione pubblica verso le potenziali conseguenze provocate dalle frodi alimentari, non solo come danno economico, ma soprattutto per
gli effetti letali sulla salute pubblica.
Tuttora gli alimenti più diffusi e tradizionali sono
i principali obiettivi di un ristretto numero di
aziende e commercianti non onesti che, attraverso metodiche semplici, depauperano degli elementi nutrizionali caratteristici un prodotto o
una bevanda, oppure ne millantano la tipicità di
origine e produzione.
• Le attuali tecniche di sofisticazione sono
cambiate rispetto a quelle passate?
Le tecniche di sofisticazione, facilmente accessibili e realizzabili (annacquamento del latte, sofisticazione di olio extravergine di oliva, vini DOC
sostituiti con vini da tavola ed imbottigliati con
etichette false) non hanno avuto un’evoluzione,
ma si sono spostate sui nuovi prodotti di qualità,
che il mercato richiede con maggiore insistenza.
Gli episodi di illegalità portati alla luce dalle attività dei Carabinieri dei NAS hanno evidenziato
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Intervista
che spesso si tratta di truffe commerciali per realizzare illeciti guadagni. Ovviamente, accanto ai
prodotti di qualità inferiore rispetto a quella reclamizzata, sono stati sequestrati anche generi
alimentari potenzialmente nocivi per la salute dei
cittadini.
• Quali sono i settori più colpiti dalle frodi
alimentari?
Tra i settori più vulnerabili, figurano i prodotti di
nicchia, che consentono di realizzare consistenti
guadagni illeciti, per l’alto valore aggiunto conferito dalla falsa tipicità, dall’origine e dalla denominazione loro attribuita.
Tuttavia, dai circuiti della criminalità alimentare
non è escluso il settore della grande distribuzione, dove taluni imprenditori, con minore fedeltà
aziendale, tentano di inserirsi nei circuiti commerciali con prodotti non conformi, rischiando di
compromettere, oltre che la salute dei cittadini,
anche l’immagine di prodotti di prestigio.
Il generale Cosimo Piccinno,
comandante dei Carabinieri
per la Tutela della Salute
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• Quali azioni state portando avanti per
contrastare il fenomeno in questo particolare settore?
Negli ultimi mesi sono stati intensificati i controlli proprio nella grande distribuzione organizzata:
dal 2007 ad oggi è stato operato il sequestro, e
quindi la contestuale sottrazione al mercato, di
oltre 40.000 tonnellate di alimenti a base di carne, prodotti ittici, caseari, dolciari, vegetali, cereali e conserve. Una parte di questi alimenti erano stati contraffatti, altri riscontrati in carenti
condizioni igienico-sanitarie, invasi da parassiti o
escrementi di roditore, altri ancora scaduti di validità o privi della etichettatura obbligatoria.
• Sul fronte della produzione primaria, invece, alcuni mesi fa avete stretto un accordo di collaborazione con l’organizzazione agricola Coldiretti. Che cosa prevede?
L’accordo è finalizzato al contrasto di frodi alimentari e prevede la realizzazione di iniziative
ALIMENTI&BEVANDE
volte alla sicurezza alimentare, alla pianificazione
di attività formative, nonché l’avvio di azioni investigative di controllo di prodotti, anche di importazione, per verificarne la non nocività per la
salute. Tra l‘altro, sarà costituita una rete di punti di contatto sul territorio in grado di fornire un
qualificato supporto alle attività investigative e/o
amministrative dei NAS, consentendo l’accesso
on line alle banche dati di Coldiretti. I controlli,
eseguiti con il concorso delle varie associazioni di
tutela e di promozione dei prodotti alimentari di
alta qualità, garantiscono che il prodotto italiano
sia in tutto il mondo sinonimo di affidabilità e di
originalità.
Tra i settori
più vulnerabili
al fenomeno
delle frodi alimentari
figurano i prodotti di nicchia,
che consentono
di realizzare consistenti
guadagni illeciti
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Intervista
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Sono allo studio progetti
di costituzione
e implementazione
di banche dati europee,
per alimentare e condividere
notizie investigative
in possesso
degli enti di vigilanza
dell’Unione europea
o aspiranti all’ingresso
stenti, attraverso organismi centrali e periferici
è possibile individuare e prevenire potenziali
emergenze sanitarie legate ad alimenti non
conformi e contribuire allo scambio informativo
su aziende e soggetti gravati da precedenti irregolarità.
Allo stato attuale, sono allo studio numerosi
progetti di costituzione e implementazione di
banche dati europee, per alimentare e condividere notizie investigative in possesso dei vari
enti di vigilanza appartenenti dell’Unione europea o aspiranti all’ingresso.
• Di recente, si è appreso che i NAS stanno
studiando delle soluzioni per impedire
che persone condannate in Italia per frode alimentare possano successivamente
aprire attività in altri Paesi anche extra
europei. È così?
• Per un consumatore è difficile accorgersi
che un prodotto sia contraffatto. Ci sono
dei campanelli di allarme cui prestare attenzione?
Innanzitutto una precisazione. La recente attenzione destata dall’ingresso nei mercati europei
di prodotti alimentari extracomunitari con carenze sanitarie e bassa qualità commerciale ha
messo in luce il corretto funzionamento del dispositivo di sicurezza alimentare presente nei
Paesi dell’Unione europea.
In Italia, il ministero del Lavoro, della Salute e
delle Politiche Sociali è collegato al sistema comunitario di allerta rapido, attivato tra gli Stati
membri in caso di individuazione di prodotti potenzialmente nocivi o a rischio per la salute
umana e animale. Il Comando Carabinieri per la
Tutela della Salute, insieme ad altri organi ministeriali di vigilanza (ASL, i Posti di ispezione
frontaliera e gli Uffici di sanità marina, aerea e
di frontiera), svolge una funzione operativa nell’esecuzione di provvedimenti di rintraccio e sequestro preventivo di prodotti pericolosi.
Il quadro normativo attuale è fortemente indirizzato dal legislatore europeo che, attraverso
regolamenti e direttive comunitarie, influenza le
discipline di produzione e commercializzazione
degli alimenti dei vari Stati membri dell’Unione
europea. Il ministero del Lavoro, della Salute e
delle Politiche Sociali è tra i principali protagonisti della costante formazione legislativa comunitaria e della sua omogeneizzazione tra gli
Stati membri. Proprio in virtù di leggi già esi-
ALIMENTI&BEVANDE
I consumatori possono fare molto per difendersi
dalle potenziali insidie.
Un attento esame delle etichettature obbligatorie sui prodotti alimentari consente di tracciare
puntualmente tutti i passaggi che l’alimento ha
compiuto prima di arrivare sulle nostre tavole.
Un ulteriore livello di difesa è sicuramente nel
proprio patrimonio sensoriale (gusto, olfatto
ecc.), che consente di individuare nell’immediato
la qualità insita nel prodotto.
Si suggerisce, inoltre, di privilegiare gli esercizi
specializzati nella sola distribuzione alimentare e
comunque quelli con cui si sia già instaurato un
rapporto fiduciario.
Sono certamente da evitare gli estemporanei
venditori ambulanti o “porta a porta” che, oltre
a non possedere autorizzazioni sanitarie indispensabili nella corretta manipolazione di sostanze alimentari, possono celare l’incognita sull’effettiva natura e genuinità del prodotto, in assenza di qualsiasi forma di tracciabilità di filiera.
• E nel caso in cui si individui un’anomalia
nel prodotto, cosa fare?
Le eventuali anomalie che inducono al sospetto
possono essere tempestivamente segnalate ai
NAS, alle stazioni Carabinieri e al numero telefonico 112, per attivare le immediate verifiche del
caso.
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