La Depressione e i Disturbi del Comportamento nel paziente con demenza: an Up to date 7 giugno 2014, Lamezia Terme Il delirium: individuazione e trattamento Giuseppe Bellelli Clinica Geriatrica, Università Milano-Bicocca Cosa NON è il delirium? • Non è una forma di “demenza acuta” • Non è (almeno sempre) un BPSD Le prime descrizioni di Celsio • 1° secolo AC • “Talvolta, le persone ammalate, nel corso di un parossismo febbrile perdono la propria capacità di giudizio ed iniziano a parlare in modo incoerente… quando si riduce la severità della noxa, la capacità di giudizio ritorna…” La storia della ricerca sul delirium Anni Eventi 1980 Il D è descritto per la prima volta nel DSM II; iniziano ricerche nel campo 1990 Pubblicazione CAM Inizio anni 90 Pubblicati studi su modelli predittivi Fine anni 90 Pubblicati studi di intervento 2000 Delirium in ICU, effetti lungo termine Fine anni 2000 Fondata EDA Inizio anni 2010 Primo NIH P01, fondata ADS Quanto è comune il delirium? Quanto è diffuso il delirium? • Nel territorio – Community 1–2% • In ospedale – In generale 14–24% – L’incidenza varia dal 6% al 56% che può essere maggiore in reparti specifici (post-chirurgici, intensive-care, subacute care e palliative care) • Negli anziani dopo intervento chirurgico = 15–53% • Negli anziani ricoverati in ICU = 70–87% • In riabilitazione post-acuzie = 15-18% Marcantonio ER, 2012 Inouye SK 2006, Siddiqi N, 2006, Pisani M, 2009, Fong T, 2009, Girard T, 2008, Bellelli G, 2008, Morandi A, 2013 • Delirium is a very common problem in the acute hospital setting, with a point prevalence of approximately 20%. Ryan D et al BMJ Open 2013 Ryan D et al BMJ Open 2013 Perché (pre)occuparsi di delirium? “On Sunday, September 4, I woke up to find that I was no longer mad. It was 2pm, my two brothers were sitting on either side of my hospital bed, my wife between them, the sun was slanting in through the window behind me and the horror that had dominated my life for nearly a week had evaporated. But I will never forget those days and nights of terror and delusion, and will never think about madness in the same way again.” Percezione delirium (pazienti) Variable* Ricorda di essere stato confuso, (N %) Disturba non ricordarsi E’ stata un’esperienza stressante? Stress correlato all’esperienza N= 30 16 (55) 0.3 (± 1) 13 (81) 2.3 (1.8) * Non somministrati: N=1 problemi cognitivi; N=2 rifiuto; N=2 decesso Morandi A. et al, unpublished N 95% CI P Dementia 311 OR 8.7 (2.1 to 35) <0.01 Worse CDR 264 OR 3.1 (1.5 to 6.3) <0.01 Association between delirium, institutionalization and dementia Witlox J et al, JAMA 2010; 304: 443-451 Association between delirium and mortality Witlox J et al, JAMA 2010; 304: 443-451 Meta-analytic survival curve Witlox J et al, JAMA 2010 Excess of hazard (%) Delirium persistente ed ortogeriatria: Mortalità Days of postoperative delirium Bellelli, et al. J Am Geriatr Soc June 2014 2014 La sottodiagnosi di delirium Diagnosi e screening • Il delirium non è riconosciuto nel 75% dei casi, quando non è utilizzato uno strumento di diagnosi o screening • Vi è un mancato riconoscimento del delirium ipocinetico nell’88% dei casi • Il personale infermieristico documenta invece il delirium ipercinetico nel 60-90% dei casi • I sintomi e i segni di delirium sono riportati dai medici solo nel 30-50% dei casi Spronk PE, et al. Intensive Care Med 2009;35:1276-1280 Inouye SK, et al. Arch Intern Med 001;161:2467-2473 Voyer P, et al. BMC Nurs 2008;7:4 Morandi A, et al. JAMDA 2009;10:330-334 Fick DM, et al. J Gerontol Nurs 2007;33:40-47 J Am Geriatr Soc 2003; 51: 443-450 L’importanza della terminologia • 15 terms used to define major types of acute brain dysfunction • Only 54% use delirium to indicate the disorder as defined by the DSM-IV Diagnosi del Delirium: strumenti diagnostici DSM-5 was published on May 18, 2013, Delirium: criteri del DSM-5 A. Disturbo dell’attenzione (i.e., ridotta capacità a dirigere, focalizzare, sostenere e shiftare l’attenzione) e consapevolezza (ridotto orientamento del se nell’ambiente). B. Il deficit si sviluppa in un periodo di tempo relativamente breve (generalmente ore o pochi giorni ), rappresenta un cambiamento dai livelli di attenzione e consapevolezza di base, e tende a fluttuare in gravità nel corso della giornata. C. É presente un altro deficit cognitivo (es, memoria, disorientamento, linguaggio, abilità visuospaziali, o dispercezioni). D. I deficit di cui ai criteri A e C non sono spiegabili sulla base di un preesistente (stazionario o in evoluzione) disturbo neurocognitivo e non si verificano in un contesto di grave riduzione dei livelli di arousal (es coma) E. Vi è evidenza per storia clinica, esame obiettivo o risultati di laboratorio che il delirium è una diretta conseguenza di un problema clinico, intossicazione o sospensione di farmaci, esposizione a tossine, o è dovuto a molteplici eziologie. Il delirium è presente se tutti e 5 i criteri sono soddisfatti Come approcciare praticamente la diagnosi di delirium? Core features Acute onset Fluctuating course Inattention Additional features Altered alertness (eg. drowsiness) Other cognitive deficits, eg. in memory Poor comprehension Psychotic features Sleep-wake cycle disturbance Initial approach [1] Assess alertness [2] Test cognition [3] Acute onset and/or fluctuating course? Initial approach [1] Assess alertness [2] Test cognition [3] Acute onset and/or fluctuating course? Assess alertness: the modified Richmond Agitation Sedation Scale, m-RASS Score Termine +4 Combattivo +3 Molto agitato +2 +1 0 -1 -2 -3 -4 -5 Descrizione Disattento, apertamente ostile, aggressivo e violento, procura danno immediato allo staff Estremamente distraibile, per ottenere il contatto oculare è necessario chiamarlo o toccarlo continuamente, non è in grado di mantenere attenzione, tira o rimuove tubi/cateteri; aggressivo nei confronti dell’ambiente non delle persone Lievemente agitato Facilmente distraibile, perde rapidamente l’attenzione, resistente alle cure, non collaborante. Frequenti movimenti afinalistici, Irrequieto Lievemente distraibile, in grado di mantenere l’attenzione il più delle volte, ansioso ma collaborante, movimenti non aggressivi o vigorosi Sveglio e calmo In grado di mantenere l’attenzione, consapevole dell’ambiente circostante, risponde prontamente e correttamente se lo si chiama o lo si tocca Facilmente Lievemente assopito, mantiene contatto oculare > 10 secondi; non completamente sveglio, ma con risvegliabile risveglio duraturo (apertura degli occhi/contatto visivo allo stimolo verbale > 10 secondi) Lentamente Molto assopito, in grado di prestare attenzione per qualche tempo, brevi risvegli con contatto risvegliabile visivo allo stimolo verbale <10 secondi Difficile da risvegliare Sono necessari richiami o contatti ripetuti per ottenere attenzione/contatto visivo; necessari stimoli verbali o fisico per ottenere attenzione; movimento o apertura degli occhi allo stimolo verbale ma non contatto visivo Incapace di stare Risvegliabile ma non in grado di prestare attenzione; nessuna risposta allo stimolo verbale ma sveglio movimenti o apertura degli occhi allo stimolo fisico Non risvegliabile Nessuna risposta allo stimolo verbale né allo stimolo fisico Chester JG, et al. J Hosp Med. 2012;7:450-453 Initial approach [1] Assess alertness [2] Test cognition [3] Acute onset and/or fluctuating course? Conclusioni: Il MMSE può essere utile a screenare il delirium ma l’alta percentuale di falsi positivi fa si che il suo potenziale diagnostico sia alquanto limitato Dem Ger Cogn Disord 2011 The CAM (Confusion Assessment Method)* Criteria Cambiamento acuto dello stato mentale Evidence Osservazione da parte di un familiare, caregiver, o medico I sintomi fluttuano nello spazio di minuti o Osservazione da parte dello staff ore infermieristico o caregiver “Inattenzione” Storia del paziente, incapacità a effettuare il digit recall o altre prove di attenzione Alterati livelli di coscienza Iperallerta, sopore, stupore o coma Pensiero disorganizzato Confabulazioni o linguaggio incongruo * I primi 3 criteri più o il quarto o il quinto devono essere presenti per confermare la diagnosi di delirium Inouye SK et al, Ann Int Med, 1990 I limiti della CAM: Inouye et al (2001) • 2721 valutazioni appaiate (infermieri CAM vs ricercatore) …..9% delirium • Sensibilità 19%!!! • Deficit attenzione riconosciuto solo in 25 di 163 casi quando era presente (15%) Non identificato se : • Delirium ipoattivo (OR = 7.4) • Età > 80anni (OR = 2.8) • Impairment visivo (OR = 2.2) • Demenza (OR = 2.1) • Brevità (<2 minuti) • Non è richiesto uno special training • Permette l’assessment di molti pazienti definiti ‘non testabili’ (ad esempio quelli troppo soporosi o agitati per poter sostenere una valutazione) • Incorpora uno screening cognitivo generale 4 o più: possibile delirium +/- deterioramento cognitivo (necessarie informazioni più dettagliate); 1-3: possibile deterioramento cognitivo (altri test necessari); 0: improbabile delirium o deterioramento cognitivo (ma delirium può essere presente se il punto 4 è incompleto) Caratteristiche dello strumento Cut-off =>4 Whole cohort sensitivity specificity LR+ LR- AUROC 89.7% 84.1% 5.624 0.123 0.927 83.3% 91.3% 9.615 0.183 0.921 94.1% 64.9% 2.682 0.091 0.891 No dementia subgroup Dementia subgroup La specificità è più elevata nel sottogruppo di pazienti senza demenza, mentre la sensibilità è più elevata in quelli con demenza Bellelli G et al., Age Ageing 2014 Initial approach [1] Assess alertness [2] Test cognition [3] Acute onset and/or fluctuating course? Sands MB et al È possibile prevenire il delirium? Reducing delirium after hip fracture: a randomized trial • Randomized Clinical Trial of 126 patients • Intervention: – “Proactive” Geriatric Consultation with Daily Visits and structured protocols • Control Group: – Management by orthopedist + consultation on as-needed basis • Outcomes: MMSE, delirium scale (Confusion Assessment Method), Length of stay in hospital Marcantonio et al. JAGS 2001;49:516-22 Delirium in Hip fracture Intervention Control P Delirium, cumulative incidence 20 (32%) 32 (50%) 0.04 Severe delirium, cumulative incidence 7 (12%) 18 (29%) 0.02 5 5 NS 8 (13%) 12 (19%) NS Hospital Length of stay, days Delirium at discharge Marcantonio et al. JAGS 2001;49:516-22 Drug Trials for Prevention of Delirium Autori, Anno Popolazione dello studio, Intervento/ controllo Risultati dello studio Wang 2012 457 pazienti chirurgia non cardiaca in UTI 65+; età media = 74± 6 aa (229 I/229 C) Aloperidolo/ placebo Ridotta incidenza di delirium (aloperidolo 15.3% vs. placebo 23.2% p=.03); non differenze in LOS, complicanze post-op o mortalità. Kalisvaart 2005 430 Pazienti chirurgia anca Aloperidolo/ Nessuna differenza nel delirium(15.1% vs. FARMACI in PREVENZIONE placebo 16.5% NS); ma ridotta durata e gravità; 70+; età media = 79± 6 aa •Aloperidolo: non efficace in pazienti chirurgici anche (212 I/218 C) ridotto LOS Larsen 2010 Prakanrattana 2007 se riduce durata del delirium Ridotta incidenza di delirium (14% vs. 400 pazienti protesilaanca o Olanzapina/ 40%, ginocchia; età media = 74± 6 placebo inefficaci •Olanzapina e risperidone in p=.0001); pazientima maggiore gravità e aa (196chirurgici I/204 C) (ortopedia e cardiochirurgia) durata con olanzapina •Rivastigmina inefficace in pazienti cardiochirurgici 126 pazienti cardiochirurgici; età media = 61± 10 aa (63 I/63 C) Gamberini 2009 120 pazienti bypass cardiopolmonare 65+; età media = 74± 6 (59 I/61 C) Risperidone (singola dose)/ placebo Minore incidenza di delirium (11.1% vs. 31.7% RR. 0.35, 95% CI 0.16-0.77, p=.009); non differenze in LOS, ICU giorni o complicanze post op. Rivastigmina/ placebo Nessuna differenza nella percentuale di delirium (rivastigmina 32%, placebo 30%, p=.8); non differenze nella cognitività Inouye S Lancet 2013 La terapia Think delirium “Il delirium dovrebbe essere sospettato in ogni paziente anziano ospedalizzato (ogni reparto), soprattutto se già fragile prima del ricovero. Nel dubbio, è sempre meglio escludere come prima azione il delirium piuttosto che attribuire la confusione ad un altro disturbo sottostante, come ad esempio la demenza” Marcantonio et al, Ann Intern Med 2011 I farmaci nella terapia del delirium • I farmaci non vanno usati come alternativa al riconoscimento, trattamento o eliminazione delle cause scatenanti (soprattutto mediche) • Comportamenti a rischio (per la sicurezza del paziente o dei proxy, interferenza con i trattamenti in atto) • Comportamenti stressanti (per il paziente e per l’ambiente) A Model for Managing Delirious Older Inpatients • • • • • • • • • Drugs Eye, ears Low oxygen Ischemia Retention Infections Underhydration Metabolic Subdural Farmaci Deficit sensoriali Ipossia IMA, ictus, etc Stipsi, ritenzione urinaria Infezioni Disidratazione Disordini metabolici Ematoma subdurale Flaherty, JAGS 2003 Knowledge on delirium among Italian healthcare professionals Bellelli G et al for the AIP delirium group, Int Psychoger, submitted Quali strumenti per sospendere i farmaci inappropriati ? • The Anticholinergic Risk Scale (Rudolph 2008) • The Anticholinergic Cognitive Burden Scale (Boustani 2008): http://www.indydiscoverynetwork.org • The updated Beers’ criteria (AGS 2012): http://www.americangeriatrics.org/health_care_ professionals/clinical_practice/clinical_guidelines _recommendations/2012 Rudolph JL et al. 2008 Arch IntMed 168: 508-513 Boustani MA et al. AgingHealth 2008;4: 311-320 AGS 2012 J Am Geriatr Soc 2012; 60: 616-631 Non pharmacological treatment Pharmacological treatment Benzodiazepine use in ICU and delirium Pandharipande P.P Anesthesiology 2008 Controllare i sintomi: gli antipsicotici • There was evidence from one moderate quality RCT, but did not wish to make a recommendation on the basis of a single study which had a risk of bias (Hu 2004) • On balance, weighing up the effects of reduced mortality and dementia, versus possible increased risk of stroke, and taking into account the cost effectiveness analysis, the GDG decided that the benefits outweighed the risks, and that they should recommend drug treatment after other treatment interventions had been tried. NCGC Guidelines on delirium 2010 Controllare i sintomi: gli antipsicotici-2 • This treatment should only be given to patients who had distressing symptoms and whose behavior meant their safety or the safety of those around them was compromised • If a person with delirium is distressed or considered a risk to themselves or others and verbal and non-verbal deescalation techniques are ineffective or inappropriate, consider giving short-term (usually for 1 week or less haloperidol or olanzapine). Start at the lowest clinically appropriate dose and titrate cautiously according to symptoms NCGC Guidelines on delirium 2010 Se gli antipsicotici, a quali dosaggi? JAMA Psychiatry. doi:10.1001/jamapsychiatry.2013.3320 Published online February 19, 2014. Conclusioni • Il delirium è un’entità sindromica frequente ancorché spesso misconosciuta • Il riconoscimento del delirium (difficile) deve avvenire mediante l’uso di combinato di strumenti di screening e di valutazione standardizzati – Attenzione – Abilità visuospaziali – Variazioni repentine dello stato funzionale Il delirium è gravato da un eccesso di morbilità e mortalità che richiede un approccio clinico intensivo ed efficiente • La prevenzione e la terapia del delirium sono il prototipo dell’agire geriatrico http://www.europeandeliriumassociation.com http://www.psicogeriatria.it/congressi/