RISCHIO BIOLOGICO Il rischio biologico ……. A partire dal 1983, le misure di prevenzione del rischio biologico raccomandate per gli operatori sanitari si sono focalizzate sul concetto di Precauzioni Universali (oggi Precauzioni Standard) valide per tutti gli agenti patogeni trasmissibili con il sangue, in particolare HIV e virus dell’epatite B e C, e da attuare per tutti i pazienti, prescindendo dalla conoscenza o meno dello stato patologico degli stessi. Il rischio biologico ……. Una recente revisione della letteratura ha evidenziato pubblicazioni relative a 60 diversi patogeni: 26 virus, 18 batteri, 13 parassiti, e 3 miceti. Inoltre, sono stati riportati due casi di inoculazione di tumori correlati ad una puntura accidentale e nuovi casi di trasmissione soprattutto di agenti virali continuano ad essere segnalati. Settori lavorativi con uso deliberato di agenti biologici Università o Centri di ricerca Sanità Ricerca e sperimentazione nuovi materiali e processi utilizzanti agenti biologici, Laboratori di Microbiologia Farmaci contenenti agenti biologici, Laboratorio di Microbiologia, Prove biologiche Zootecnia e veterinaria Industria delle biotecnologie Farmaceutica .Vedi sopra Alimentare Produzione per biotrasformazione (vino, birra, formaggi etc) Ricerca dei patogeni 19/12/2015 Produzione di microorganiismi selezionati Vaccini, ricerca e produzione di farmaci, prove biologiche su animali e cellule Settori lavorativi con uso deliberato di agenti biologici Chimica Prodotti per biotrasformazione (es. concia del cuoio) Energia Produzione per biotrasformazione di vettori energetici (etanolo, metanolo, metano) usando residui agricoli e agroalimentari Ambiente Trattamento dei rifiuti, uso di microrganismi con funzione degradativa aerobica e anaerobica Miniere Recupero metalli, uso dei microrganismi per la concentrazione dei metalli da soluzioni acquose Agricoltura Ind. Bellica 19/12/2015 Fertilizzazione, inoculazione micorrize, sviluppo di nuovi sementi, uso di antiparassitari microbici Produzione di armi biologiche Definizioni Agente biologico: qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni. Microrganismo qualsiasi entità microbiologica, cellulare o meno, in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico. Coltura cellulare: il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari 19/12/2015 Art. 268 - Classificazione degli agenti biologici Agente biologico del gruppo 1 è un agente che presenta poche probabilità di causare malattie in soggetti umani Agente biologico del gruppo 2 è un agente che può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaghi alla comunità. Sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche e terapeutiche 19/12/2015 Classificazione degli agenti biologici Agente biologico del gruppo 3 è un agente che può causare malattie gravi in soggetti umani e costituire un serio rischio per i lavoratori. L’agente biologico può propagarsi alla comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche e terapeutiche Agente biologico del gruppo 4 è un agente che può provocare malattie gravi in soggetti umani e costituire un serio rischio per i lavoratori. Può presentare un elevato rischio di propagazione nella comunità: non sono disponibili di norma efficaci misure profilattiche e terapeutiche 19/12/2015 Caratteristiche essenziali dell’infezione da virus dell’epatite B DNA virus Non direttamente epatotossico Il danno epatocellulare è generato dalla risposta immunitaria dell’ospite Maggior parte delle infezioni asintomatiche( specie soggetti giovani) Maggior parte delle infezioni autolimitantesi con sviluppo di immunità In circa il 5% dei casi si sviluppa un’infezione persistente. Storia naturale epatite B persistente non trattata HBsAg per tutta la vita HBeAg tende a scomparire quando compare anti HBe DNA virale si riduce fortemente con comparsa anti Hbe, ma non scompare Implicazioni per immunoprofilassi:dopo puntura con ago contenente sangue di soggetto HBsAg positivo l’immunoprofilassi va fatta indipendentemente dallo status Hbe del soggetto Carrier HBeAg negativi Nella gran parte dei casi:a) bassi livelli di DNA virale;b)aminotransferasi normale;c)prognosi favorevole In Italia, nel 15-20% dei casi questi pazienti hanno alti livelli di DNA virale in circolo e aminotransferasi elevate. In questi pazienti è indicata la terapia antivirale Epatite B cronica ed epatocarcinoma Aumento del rischio di 100 volte HBeAg positivi hanno il rischio massimo Screening semestrale con alfafetoproteina e/o ecografia Alfafetoproteina ha un alto valore predittivo negativo, ma un valore predittivo positivo compreso tra il 9 e il 30% Infezione persistente da virus B -Viremia continua (a titolo variabile) -Forme sintomatiche o asintomatiche -ALT e AST normali e biopsia normale: carriers -Alterazioni della funzione e dell’istologia: epatite cronica -Cirrosi si sviluppa nel 20% dei casi di epatite cronica Strategie per la prevenzione di HBV Evitare comportamenti ad alto rischio Prevenire l’esposizione a sangue e fluidi corporei Screening delle gravide al III trimestre Immunizzazione attiva e passiva Vaccinazione epatite B (1) L’OMS raccomanda un programma di vaccinazione per tutti i bambini e gli adolescenti Altri gruppi a rischio: lavoratori della sanità espostial sangue Disabili ospitati in strutture e lavoratori delle strutture Vaccinazione epatite B (2) Emodializzati Soggeti che ricevono trasfusioni fattori della coagulazione concentrati Conviventi e partner sessuali di soggetti HBV positivi Adottati provenienti da paesi con endemia da HBV Vaccinazione da epatite B (3) Viaggiatori che trascorrono più di 6 mesi in paesi con endemia da HBV in stretto contatto con popolazioni locali Viaggiatori che hanno contatto con sangue o rapporti sessuali in paesi con alta o intermedia diffusione di HBV Soggetti che hanno più di un partner sessuale nell’arco di 6 mesi Vaccinazione epatite B (4) Omosessuali Tossicodipendenti Ricoverati in strutture psichiatriche Rischi della vaccinazione Nessuno Virus epatite B: immunizazione passiva Candidati: neonati da madri HBsAg +,soggetti a contatto con sangue o fluidi corporei HBsAg+,partner sessuali di soggetti HBsAg+. Immunizzazione passiva: somministrazione Tempi: neonati entro 24 ore, contatto ago entro 7 giorni, rapporto sessuale entro 14 giorni Modalità: somministrato assieme alla prima dose di vaccino Efficacia: neonati 95%, altre categorie 75% Definizioni Tempi vaccinazione: 0,1,6 mesi Responders: 1-2 mesi dopo il ciclo hanno livelli di anti-HBsAg non inferiori a 10 mUI/ml Non responders: quelli con livelli inferiori a 10 mUI/ml Follow-up post-vaccinazione Responders: nulla Follow-up post-vaccinazione Non responders HBsAg/anti HBc negativi:quarta dose di vaccino e quindi nuova valutazione 1-2 mesi dopo. Se ancora non responders, quinta e sesta dose di vaccino e nuovo test 1-2 mesi dopo l’ultima dose. Possibili strategie alternative di vaccinazione (nuovi vaccini,tre dosi a dosaggio ridotto ogni 2 settimane,vaccino A e B combinato, vaccinazione standard ad alte dosi, etc…) Gestione dopo esposizione occupazionale Esposizione percutanea: incoraggiare sanguinamento e lavare con acqua e sapone (eventuale aggiunta di antisettici/disinfettanti). Contaminazione cutanea: lavare con acqua e sapone (eventuale aggiunta di antisettici/disinfettanti) Contaminazione oculare: lavaggio con acqua Valutazione del rischio dopo esposizione Valutazione dello status HBV e HCV nell’esposto e nel paziente Conservare un campione di sangue dell’esposto e del paziente Valutare la potenzialità di trasmissione in base al tipo e al materiale biologico Se lo status HBV e HCV del paziente rimane ignoto considerarlo infetto. Status HBV Anti HBs HBIg(0.0 Vaccino 6 ml/kg) HBV Non vaccinato >10mUI/ml Nulla <10mUI/ml Schema 0-1 mese Vaccinazione incompleta o non sa se ha completato >10mUI/ml Nulla <10mUI/ml Schema 0 Non responder Vaccinato. Risposta ignota Schema 0-1 mese >10mUI/ml Nulla <10mUI/ml Schema 0 Già fatte 4 dosi o 2 cicli Responder a precedente vaccinazione no commento Vaccino e HBIG Schema 0-1- simultaneamente 2-12 mesi Come sopra Completare o schema 01-2-12 mesi Schema 0-1- Come sopra 2-12 mesi Come sopra Scema 0 Schema 0-1 mese Vaccinazione alternativa? no no Status HBV Anti HBs Vaccino HBV commento Non vaccinato Schema standard Valutare risposta 1-2 mesi dopo l’ultima dose Vaccinazione incompleta o non sa se ha completato Completare o ricominciare secondo schema standard Come sopra Non responder Schema standard Come sopra Nulla 1 booster e test a 1-2 mesi. Se ancora <10 schema standard Come sopra Vaccinato. Risposta ignota >10mUI/ml <10mUI/ml Già fatte 4 dosi o 2 cicli Responder a precedente vaccinazione Vaccinazione alternativa? no no Rischio di trasmissione con ago contaminato HBV: 30% HCV: 3% HIV: 0.3% HBV DNA virus Cronicizzazione: rara Contagiosità: elevata Trasmissione perinatale: frequente Contagio sessuale:frequente Vaccino: si HCV RNA virus frequente bassa Rara Raro no Caratteristiche del virus dell’epatite C Centosettanta milioni di persone infette (2% popolazioni mediterranee) Cronicizza nella gran parte dei casi Trasmissione via ago o trasfusioni (in alcuni casi non identificabile la via di trasmissione) Trasmissione materno-fetale e sessuale rara Genotipi HCV 6 genotipi, denominati in numeri arabi da 1 a 6 Genotipo 1a e 1b: i più comuni in USA ed Europa Occidentale Genotipo 2 e 3: predittivi di migliore risposta alla terapia Genotipo 4: comune in Egitto, genotipo 5 comune in Sud-Africa, genotipo 6 comune nel Sud-Est Asiatico Caratteristiche essenziali del virus C Non direttamente epatotossico Infezione per lo più asintomatica Cronicizzazione frequentissima (80%), con epatite cronica Nel 20% degli infetti si sviluppa cirrosi Fattori che accelerano la progressione della malattia: alcool, coinfezione con HBV,sesso maschile, infezione in età avanzata. Manifestazioni extraepatiche HCV Crioglobuline nel 50%. Vasculite (porpora, altralgia, astenia) nel 10-15%. Glomerulonefrite membrano-proliferativa Manifestazioni neurologiche Crioglobulinemia essenziale mista (tipo II) Tests diagnostici per HCV Enzyme immunoassay: in popolazioni a basso rischio, i falsi negativi sono meno dell’1%. Rischio di falsi negativi in immunocompromessi, insufficienza reanale, crioglobulinemia essenziale mista. Rischio di falsi positivi in soggetti senza fattori di rischio e senza segni di epatopatia quali donatori e lavoratori dela sanità. Tests confermativi per HCV Immunoblot ricombinante: può essere indicato nei positivi a basso rischio Test qualitativo per HCV-RNA con PCR: indicato nei pazienti con enzyme immunoassay con sospetta epatite acuta, in soggetti con epatite da causa non identificata, e in quelli con cause note di falsa negatività al test anticorpale Linee guida europee prevenzione epatite B e C in lavoratori sanità Programmi educazionali e training Protocolli scritti per una rapida trasmissione dei casi, valutazione, consulenza,trattamento e follow-up in caso di esposizione occupazionale che può porre i lavoratori della sanità a rischio di contrarre l’infezione Training e programmi educazionali Informazione Implementazione delle precauzioni standard Fornitura di mezzi di protezione adeguati Miglioramento delle procedure di sicurezza Vaccinazione Gestione post-esposizione Training e programmi educazionali Formale identificazione di un addetto a cui il lavoratore può fare urgente riferimento in caso di esposizione e che è responsabile del management post-esposizione,della somministrazione della profilassi e del follow-up clinico e sierologico Training e programmi educazionali L’accesso a medici che possono provvedere alla cura post-esposizione dovrebbe essere possibile durante tutte le ore lavorative, incluse notti e week-end I lavoratori dovrebbero essere informati dell’importanza clinica e medico-legale di riportale l’esposizione, come riportarla e a chi riportarla Vaccinazione Tutti i lavoratori della sanità dovrebbero essere vaccinati contro l’HBV secondo uno schema standard. Prima dell’assunzione sul lavoro è fortemente raccomandata la vaccinazione o la dimostrazione di immunizzazione Lo screening pre-vaccinazione non ha indicazione routinaria Vaccinazione Il titolo anticorpare anti HBsAg dovrebbe essere valutato 1-2 mesi dopo il completamento delle tre dosi di vaccino La vaccinazione combinata A e B è raccomandata in lavoratori suscetibili con HCV o altre epatopatie Esposizione ad HCVAb+ o non identificabile Testare il lavoratore esposto per HCVAb (EIA) a 0-3(?)-6 ed ev. 12 mesi. Confermare test positivo con HCV RNA ALT a tempo 0 e quindi mensilmente per 4 mesi (Se aumenta HCV RNA)