TOPOGRAFIA CORNEALE 2015: come analizzarla p o o . w w w t i . i Emanuela F. Legrottaglie, Paolo Vinciguerra. Humanitas Clinical and Research Center Via Manzoni 56, 20089 Rozzano (MILAN) – Italy Chairman: Paolo Vinciguerra, MD Congresso OPI 19-9-2015 Roma La topografia corneale computerizzata è un metodo d’indagine quantitativa della superficie anteriore della cornea t Principi di ottica: .i i p o o . w w w Legge della riflessione degli specchi • Misurazione del potere refrattivo della superficie anteriore della cornea • Ottenere il raggio di curvatura per ogni punto della cornea Mire t i . i • Anelli concentrici riproducono la geometria corneale ed evidenziano deformazioni e variazioni di curvatura. • Bianco-neri massimo contrasto • Posizione dell’apice corneale nota (centro) • Sensibilità a messa a fuoco e centratura p o o . w w w Superficie riflettente Uniformità e levigatezza correlati alla regolarità del film lacrimale sono alla base della refrazione e della specularità della superficie oculare. Telecamere Ad alta risoluzione e elevata sensibilità luminosa Ottenute le distanze tra i pixel d’intersezione lungo i meridiani e le circonferenze p o o . w w w t i . i formule matematiche calcolare raggio di curvatura Come è possibile trasformare un rilievo di punti disposti in modo tridimensionale in una mappa bidimensionale? Algoritmi t i . i Formule che consentono di ricostruire la superficie corneale in chiave bidimensionale mediante un procedimento ripetitivo matematico-statistico. - p o o . w w w Algoritmo Assiale Algoritmo Tangenziale o Istantaneo Algoritmo Refrattivo Algoritmo Altimetrico Algoritmo Assiale o sagittale t i . i - Primo algoritmo (modalità a riflessione più vicino all’oftalmometria) - Centro di curvatura posto sulla perpendicolare all’apice corneale. - Il raggio di curvatura coincide con la distanza assiale p o o . w w w Si considera la cornea come una superficie sferica vero per la zona ottica, mentre la cornea in periferia è asferica e questo comporta errore di stima ed approssimazione. Centro di Curvatura r c Valore del raggio Mappa assiale (o sagittale) misura la curvatura t i . i di un punto corneale in direzione assiale rispetto al centro ed approssima il potere rifrattivo medio della cornea p o o . w w w Rappresentazione di tipo refrattivo in D, buona nella zona centrale Poco attendibile in periferia oltre i 3-4 mm Ma la cornea è t i . i ASFERICA p o o . w w w Se la cornea è “regolare” l’imprecisione è di scarso rilievo centro di curvatura cade lungo l’asse cheratoscopico passante per l’apice corneale. NEL CHERATOCONO t i . i p o o . w w w L’apice del cono non coincide con l’asse cheratoscopico Algoritmo Tangenziale o istantaneo t i . i • Calcolo geometrico svincolato dalla perpendicolare all’apice. p o o . w w w • Calcola i raggi di curvatura della superficie corneale considerando la tg ad ogni punto analizzato • Asse cheratoscopico allineato con ogni punto della superficie corneale • Misura la curvatura di un punto in direzione tangenziale rispetto agli altri Approssima la cornea ad una superficie asferica t i . i Analisi non influenzata dalla distanza dal centro corneale Supera i limiti dell’algoritmo assiale fornendo rappresentazione con buona attendibilità della periferia p o o . w w w Algoritmo tangenziale Algoritmo Assiale CORNEA NORMALE - Algoritmo istantaneo. Scala assoluta. Profilo prolato. Algoritmo Refrattivo t i . i Calcolo del potere corneale determinato con la formula refrattiva (legge di Snell) per cui la cornea viene rappresentata come una superficie refrattiva. p i o o . w w w Rappresenta il valore refrattivo di ciascun punto corneale Per il principio della rifrazione il rapporto tra i seni degli angoli di incidenza e di rifrazione è uguale al rapporto tra indice di rifrazione del secondo mezzo e indice di rifrazione del primo mezzo. Legge di Snell: nisin θi = nrsin θr r Algoritmi altimetrici t i . i -Forniscono informazioni sulla forma della cornea, non sul potere diottrico p o o . w w w - Non esaminano la cornea in termini di curvatura ma di altezza di ogni punto analizzato rispetto ad una superficie di riferimento sferica (BFS), che offre la migliore approssimazione con la cornea. Forniscono informazioni strettamente morfologiche (tridimensionali) sulla superficie corneale in microns ed indirettamente informazioni funzionali. I colori Verdi rappresentano il “sea level” (Best Fit Sphere, migliore superficie sferica che approssima quella della cornea) t i . i I colori Caldi stanno sopra il “sea level” (si elevano) I colori Freddi stanno sotto il “sea level” (depressioni) p o o . w w w Colori variano d’intensità al variare della distanza dal BFS. CORNEA NORMALE - Algoritmo altimetrico. Scala normalizzata. Scale Cromatiche - Scala Assoluta p o o . w w w t i . i - Scala Relativa o Normalizzata - Scala Aggiustabile o personalizzata SCALE CROMATICHE t i . i I dati numerici vengono trasformati in una sequenza di colori p o o . w w w Ogni colore corrisponde ad un raggio di curvatura (D per la curvatura e microns per l’elevazione) • Blu = basso, piatto, profondo, spesso, o aberrato • Rosso = alto, curvo, superficiale, sottile, o focalizzato Scala assoluta t i . i Universalmente utilizzata, attribuisce un valore diottrico costante a ciascun colore p o o . w w w Range da 101,5 a 9 D con intervalli di 5 D (minore risoluzione) per estremi superiori (101,5/50,5 D) ed inferiori (9/35,5 D) ed intervalli che si riducono ad 1/1,5 D (maggiore risoluzione) per range intermedi (50/35 D), più riscontrati Valutazione globale, immediata del profilo corneale. Possibilità di confrontare con esami precedenti CORNEA NORMALE Algoritmo assiale. Scala assoluta. t i . i Profilo prolato. p o o . w w w CORNEA NORMALE - Algoritmo istantaneo. Scala assoluta. Profilo prolato. Scala relativa o normalizzata t i . i • Range diottrico dipende esclusivamente dalle caratteristiche della cornea in esame (intervalli della scala compresi tra un massimo ed un minimo in base ai valori diottrici rinvenuti nella cornea) p o o . w w w • Gli intervalli colorimetrici si riducono sensibilmente (0.4-0.5 D) consentendo di analizzare dettagliatamente la cornea ma non confrontare con esami diversi • Sovrastima minime variazioni ed intervalli cromatici soprattutto in cornee con curvature non omogenee. CORNEA NORMALE - Algoritmo istantaneo. Scala normalizzata. Profilo prolato. t i . i p o o . w w w CORNEA NORMALE - Algoritmo altimetrico. Scala normalizzata. Scala aggiustabile t i . i • L’ operatore ha la possibilità di modificare l’intervallo in D, creando una scala personalizzata a seconda delle esigenze p o o . w w w • Si possono analizzare variazioni diottriche anche di 0.10 D • E’ consigliabile attribuire il colore verde sempre a valori diottrici di 43 D per ottenere zone a potere diottrico maggiore in rosso e zone a potere diottrico minore in blu. t i . i p o o . w w w Maggiore è l’ASTIGMATISMO maggiore sarà la distribuzione cromatica ASTIGMATISMO - Elaborazione con algoritmo assiale (in alto) e con algoritmo tangenziale (in basso). Scala assoluta. La mappa cromatica di un astigmatismo regolare assume un aspetto a clessidra orientata verso il meridiano più refrattivo. t i . i p o o . w w w ASTIGMATISMO - Elaborazione con algoritmo assiale (in alto) e con algoritmo tangenziale (in basso). Scala normalizzata. Con una scala colorimetrica più sensibile meglio si colgono gli aspetti della clessidra astigmatica dell’immagine precedente INDICI NUMERICI t i . i Indici matematici che permettono di interpretare le mappe p o o . w w w Indicativi delle caratteristiche di uniformità e qualità ottica della superficie corneale SIM K: cheratometria simulata relativa alla curvatura corneale nei 3 mm centrali : - K1 valore diottrico medio sul meridiano più curvo, - K2 su quello perpendicolare a k1. Non vengono riportati astigmatismi <0.2, non significativi, considerati come sferici CYL: valore di astigmatismo riscontrato tra K1 K2 – Meridiani: valori cheratometrici sul meridiano a maggior curvatura e su quello a minor curvatura (cilindro corneale nelle zone a 3 mm, 5 mm e 7 mm ) p o o . w w w t i . i – Emimeridiani più piatti e più curvi nelle zone a 3, 5 e 7 mm Indice di asfericità Q indica quanto cambia la curvatura t i . i dal centro alla periferia. Cornea è normalmente un’ellisse prolata (più curva al centro e più piatta in periferia). Q= -0,26 p o o . w w w Indici di asfericità corneale a 8 mm, a 4.5 mm Q = 0 (cerchio) -1<Q < 0 (ellisse prolata) Q = -1 (parabola) Q < -1 (iperbole) Q > 0 (ellisse oblata) Possibilità di impostare mm o D per le misurazioni di curvatura o di esprimere l’eccentricità e, fattore di forma p ed SF INDICI CHERATOREFRATTIVI t i . i calcolati per un’area di 4,5 mm p o o . w w w LSA: aberrazione sferica longitudinale SAI (Surface Asymmetry Index): indice di asimmetria. Calcolando la somma delle differenze tra i valori diottrici di punti corrispondenti su 2 metà dello Irregolarità di stesso meridiano (emi-meridiani). curvatura: deviazione standard delle curvature <0.5, istantanee rispetto ad una 0.5-1, superficie asferica di best fit. >1 Indice di screening del cheratocono basati sulla differenza di curvatura tra metà inf e sup. t i . i KPI (Keratoconus prediction index) ottenuto dall’analisi degli indici in %di probabilità di KC p o o . w w w AK: curvatura apicale Curvatura istantanea dell’apice corneale (massima curvatura) AK<48 nei limiti AK >48<50 sospetto kcono >50 anomalo SI: Indice di Simmetria Differenza fra la curvatura istantanea media di 2 zone circolari simmetriche (sup e inf). Valori positivi indicano che la zona inferiore è più curva della superiore e viceversa. Stessa stadiazione: <1.5 normale >1.5< 2 sospetto >2 anomalo AGC: gradiente di curvatura apicale Variazione media della curvatura corneale istantanea prendendo come riferimento la curvatura apicale e quella del perimetro del cono Sommario presenta contemporaneamente tutte le informazioni calcolate per l’esame visualizzato. t i . i E’ possibile muovere il cursone su un determinato punto della topografia e rinvenire il valore di curvatura o diottrico specifico (meridiano, asse, valore in D o mm, distanza dall’apice corneale) p o o . w w w Postop. MIOPIA Cheratocono Mappe differenziali per il controllo del follow-up t i . i PRE with epithelium p o o . w w w Nelle mappe differenziali i colori non rappresenta no i poteri diottrici effettivi ma il valore in D della differenza tra le 2 cornee esaminate. 7 days post CXL A 7 gg cono appare più largo e di curvatura elevata 1 month post CXL A 1 mos cono appare ancora largo e di curvatura incrementata Analisi del fronte d’onda corneale Visus vs Diametro vs PSF t i . i • Decomposizione in polinomi di Zernike delle altimetrie corneali • Sommario di fronte d’onda corneale a pupilla impostabile Aberrazioni in miope a 7 mm e • Un sommario di qualità visiva p o o . w w w sommario di qualità visiva Aberrazioni in Kcono a 7 mm e sommario di qualità visiva ANGOLO K t i . i Distanza tra Centro pupillare e Asse visivo p o o . w w w 0.04 mm 0.61mm Asse Visivo Centro Pupillare t i . i L’Acquisizione p o o . w w w Cosa tenere in considerazione? 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Posizione del paziente e della mentoniera Fissazione Ombra del naso Film lacrimale Ammiccamento Copertura topografica Arcata sopracigliare Film lacrimale t i . i Topografia mostra la riflessione del film lacrimale… p o o . w w w No film No topo! Creare anelli nuovi Rimuovere gli artefatti Tener conto di : - Regolarità e continuità degli anelli Buon contrasto Circolarità e simmetria degli anelli Assenza di anelli Focalizzazione Centratura p o o . w w w t i . i - Distanza tra anelli : maggiore è la distanza fra gli t i . i anelli minore sarà il potere diottrico corneale (anelli più ravvicinati indicano zone a maggior curvatura, anelli più distanziati zone a maggior appiattimento) p o o . w w w • Sferico Stima dell’eccentricità corneale Più vicini = più curvo In cornea prolata la distanza aumenta dal centro alla periferia, nel cheratocono si accentua tale eccentricità t i . i p o o . w w w OD CHERATOCONO - Videocheratoscopia. Avvicinamento degli anelli in sede infero-temporale sede del cheratocono. Bassa copertura p o o . w w w t i . i Arcata sopracigliare + film insoddisfacente + messa a fuoco p o o . w w w t i . i Arcata sopraccigliare p o o . w w w t i . i L’obiettivo: p o o . w w w t i . i Distinzione tra: p o o . w w w t i . i • Patologia • Artefatto • Alterazione del film lacrimale p o o . w w w t i . i CHERATOCONO t i . i p o o . w w w OD CHERATOCONO in algoritmo assiale. Scala assoluta. zona di maggior curvatura localizzata nel settore infero-temporale con poteri diottrici progressivamente decrescenti verso la periferia. t i . i p o o . w w w CHERATOCONO - Algoritmo assiale. Scala Normalizzata. Aumento di curvatura localizzato nel settore IT con estensione maggiore rispetto all’elaborazione con algoritmo tangenziale. t i . i p o o . w w w CHERATOCONO con algoritmo Tangenziale. Scala Normalizzata. L’estensione del cheratocono appare minore rispetto all’elaborazione assiale. p o o . w w w t i . i CHERATOCONO Algoritmo altimetrico. Scala normalizzata. I colori caldi rappresentano le zone che si trovano al di sopra della Superficie di riferimento, cornea normale. Cxl nel tempo: da cheratocono ad astigmatismo irregolare Pre cxl (44,57 D) 1 mos post cxl (+1,02 D) t i . i 3 mos post cxl (-0,37 D) p o o . w w w 1.0 -2.25@7 0,9 -0,75 -2.00@20 0,9 -2,50@15 6 mos post cxl (-0,14 D) 1 yrs post cxl (-3,42 D) Mappe Differentiali Tangentiali Da pre op a 1yrs post cxl -3,42 D 0,9 con -2,50 @15 1.0 con -2.00@10 ARTEFATTI.. p o o . w w w t i . i Videocheratoscopia. t i . i p o o . w w w ARTEFATTI - Elaborazione delle precedenti videocheratoscopie con algoritmo assiale. La prima è acquisita correttamente. Scala assoluta. Artefatto? p o o . w w w t i . i Alterazione film? t i . i p o CONTACT o LENS SCAR!! . w w w Paolo Vinciguerra M.D. CHERATOCONO? p o o . w w w t i . i CHERATOCONGIUNTIVITE LAGOFTALMO p o o . w w w t i . i Take home messages t i . i 1. Acquisizione è fondamentale 2. Non demandare a tecnici o ortottisti se non di fiducia 3. Sempre valutare la cheratoscopia che rappresenta la base della topografia 4. Saper riconoscere gli artefatti 5. Importanza anche per specialisti non esclusivamente della cornea p o o . w w w t i Grazie per l’attenzione . i p o o . w w w