This brief excursus revision has as its topic the new TNM classification of the tumors of the gastrointestinal tract. The main acquisitions concern the preinvasive conditions of the neoplasms of the gastrointestinal system, with the introduction of the lesions that do not show the morphological characters traditionally associated with this stage of carcinogenesis (dysplasia) and the class of neuroendocrine neoplasms, with a new classification related to the histological grading of the same. Parole chiave: displasia, tumori del colon, tumori del pancreas Key words: dysplasia, tumors of the colon, tumors of pancreas CS - Vincenzo Villanacci Gabriella Canavese Marianna Salemme Gabrio Bassotti - - Servizio di Anatomia ed Istologia Patologica Spedali Civili di Brescia Servizio di Anatomia ed Istologia Patologica Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino Laboratorio di mobilità intestinale Clinica di Gastroenterologia ed Epatologia Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Perugia Introduzione Il nostro breve excursus ha come obiettivo di introdurre le principali nuove acquisizioni dell’edizione 2010 della WHO (1); tra i temi più sensibili, le lesioni pre-neoplastiche, che vengono discusse nelle singole sezioni e le neoplasie neuroendocrine. La neoplasia intraepiteliale Nella nuova classificazione viene definita l’entità di neoplasia intraepiteliale, (neoplasia intraepiteliale non invasiva/non invasive neoplasia - N.I.N.) da preferire al termine di carcinoma intraepiteliale e di carcinoma in situ. Il termine include tutte le lesioni che presentano una condizione morfologica in cui gli elementi atipici sono contenuti nell’ambito delle strutture ghiandolari senza superamento della membrana basale (vedi classificazione di Vienna). Per alcuni autori, la neoplasia intraepiteliale non invasiva non supererebbe la membrana basale in esofago (Barrett), stomaco e piccolo intestino, la muscolaris mucosae nel colon. Questa suddivisione trova le sue basi su di una semplice considerazione anatomica che riportiamo fedelmente da Morson (1). Giorn Ital End Dig 2012;35:293-296 Questo breve excursus ha come oggetto la nuova classificazione TNM delle neoplasie del tratto gastroenterico. Le principali nuove acquisizioni riguardano le condizioni neoplastiche preinvasive dei vari organi del sistema gastroenterico, con l'introduzione delle lesioni preinvasive che non presentano i caratteri morfologici tradizionalmente associati a questo stadio della carcinogenesi (displasia) e la classe delle neoplasie neuroendocrine, con una nuova classificazione correlata al grading istologico delle stesse. Comunicazione Scientifica La classificazione WHO delle neoplasie del tratto gastroenterico 293 CS Comunicazione Scientifica Vincenzo Villanacci et al > La Classificazione WHO delle neoplasie del tratto gastroenterico 294 "The mucous membrane of the stomach and small intestine has a rich supply of lymphatic channels whereas there are no lymphatics in the mucous membrane of the colorectum. They are present within the fibres of the muscolaris mucosae (MM) and there is a rich plexus in the submucosal layer (SM) (figura 1). This microanatomical fact explains why the line of the muscularis mucosae is such an important frontier in the definition of early cancer of the colon and rectum. Whereas intramucosal carcinoma of the stomach has potential, if very low, for metastasis to regional lymph nodes this is not the case in the large intestine and it follows that the diagnosis of intramucosal carcinoma of the colon or rectum should not be considered". A tale elemento si aggiungono oggi modificazioni molecolari che comportano un aumentato rischio di sviluppo di neoplasie infiltranti, con o senza atipie cariologiche. Riguardo all’uso del termine di neoplasia intraepiteliale (N.I.N.) sopra esposto, non esiste comunque un accordo univoco, ed in occidente rimane diffuso l’uso del termine displasia di basso ed alto grado; emerge comunque il concetto che alcune condizioni pre-neoplastiche possono mostrare modificazioni molecolari tali da indurre lo sviluppo di neoplasia infiltrante senza dimostrare appieno i caratteri morfologici che sono tradizionalmente considerati correlati alle condizioni preinvasive (displasia). Per dovere di chiarezza ci riferiamo sostanzialmente alla nuova categoria delle lesioni serrate del colon che esamineremo più avanti. Per semplicità di esposizione passeremo in rassegna i diversi segmenti dell’apparato gastroenterico con particolare attenzione alle nuove entità. Neoplasie preinvasive dell'esofago-stomaco e piccolo intestino Nella classificazione delle neoplasie preinvasive di esofago, stomaco e piccolo intestino, la WHO assume nel complesso i principi della classificazione di Vienna (schematizzata nella tabella 1), che prevede il termine di “indefinito per neoplasia” quando fenomeni reattivi o artefattuali non permettano di definire con certezza la presenza di displasia e definisce le categorie di “neoplasia intraepiteliale” di basso grado e di alto grado da preferire, come già detto in introduzione, all’uso del termine di carcinoma, e quindi di neoplasia limitata alla lamina propria (adenocarcinoma intramucoso) o alla sottomucosa (sottomucoso). Va specificato a questo proposito che le neoplasie pre-invasive di questi segmenti dell'apparato gastroenterico costituiscono un argomento molto dibattuto: cruciale è l'inquadramento diagnostico dello spettro di lesioni che vanno dalla neoplasia intraepiteliale figura 1: rappresentazione schematica della distribuzione dei linfatici della mucosa e della sottomucosa colorettale di alto grado al carcinoma intramucoso, passando per le lesioni ancora contenute nell'epitelio, ma con caratteristiche morfologiche, immunofenotipiche e molecolari già proprie dei carcinomi invasivi, ben descritte da Rugge et al (2), in cui rientrano le vecchie entità di carcinoma intraepiteliale e carcinoma in situ. A nostro parere, il patologo deve cercare di ottenere la più precisa definizione di queste lesioni, valutazione complessa e caratterizzata da scarsa concordanza, cercando la adeguatezza del materiale bioptico e delle tecniche di processazione e chiedendo la collaborazione dell'endoscopista, del chirurgo e del clinico per la corretta interpretazione del materiale bioptico, per evitare situazioni di overtreatment o undertreatment. Classificazione delle lesioni pre-invasive nell'esofago di Barrett Può fare riferimento ai principi della classificazione di Vienna, in cui si prevede il termine di neoplasia intraepiteliale per le lesione neoplastiche non invasive, o della classificazione proposta dall’Inflammatory Bowel Disease Dysplasia Morphology Study Group (IBDDMSG), che mantiene il termine di displasia (tabella 1). Adenocarcinoma intramucoso nel Barrett È un'entità che comprende le lesioni neoplastiche limitate all'epitelio ed alla lamina propria della mucosa, senza superamento della muscularis mucosae. La concordanza diagnostica riguardo a tali lesioni è molto scarsa e la diagnosi differenziale verso le displasie di alto grado è spesso molto difficile nella diagnosi differenziale con fenomeni iperplastico-reattivi. In letteratura sono stati proposti i seguenti criteri morfologici: • presenza di cellule isolate o clusters di cellule atipiche nella lamina propria • pattern cribriforme-solido con addensamento e compressione delle ghiandole adiacenti • proliferazione di ghiandole irregolari, di aspetto "neoformato". CS Vienna classification Inflammatory Bowel Disease Dysplasia Morphology Study Group Indefinito per displasia Indefinito per displasia Neoplasia intraepiteliale non invasiva di basso grado Positivo per displasia di basso grado Neoplasia intraepiteliale non invasiva di alto grado • displasia adenoma di alto grado Positivo per displasia di alto grado • carcinoma non invasivo (carcinoma in situ) • sospetto per invasione Adenocarcinoma intramucoso Adenocarcinoma sottomucoso Neoplasie del colon-retto La nuova classificazione WHO delle neoplasie del colon-retto assume le nuove acquisizioni circa gli aspetti molecolari della carcinogenesi, che si sonno affiancati ai tradizionali concetti morfologici nella definizione delle condizioni neoplastiche preinvasive (vedi sopra per il concetto di neoplasia intraepiteliale) (1-2). Lesioni preneoplastiche Alcune lesioni preneoplastiche del colon seguono percorsi di carcinogenesi non usuali e non sono assimilabili alla condizione morfologica di displasia: • le lesioni serrate senza evidenza di displasia (SSA/P serrated/sessile adenoma polyp) e con displasia (TSA - traditional serrated adenoma). In particolare, i SSA/P, caratterizzati da cripte con anomalie del comparto proliferativo, con conseguente espansione in direzione basale, ed ectasia del lume, sono strettamente correlati a mutazioni del gene BRAF. A tali mutazioni si può sovrapporre la metilazione del promoter del gene di MLH-1, coinvolto nel mismatch repair, che induce la così detta instabilità microsatellitare (MSI) e successivamente displasia e adenocarcinomi con instabilità dei microsatelliti, con un percorso carcinogenetico simile a quello descritto per i carcinomi sviluppati nella sindrome di Linch • la displasia nelle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), in cui spesso si hanno mutazioni precoci del gene p53 e mutazioni tardive del gene FAP, al contrario di quanto accade nella carcinogenesi dei carcinomi sporadici del colon. La classificazione della displasia in queste lesioni fa riferimento alle indicazioni dell’Inflammatory Bowel Disease Dysplasia Morphology Study Group (vedi neoplasie della giunzione esofago gastrica). Ridefinizione degli istotipi Nella nuova classificazione sono stati introdotti nuovi istotipi di carcinoma del colon. Comunicazione Scientifica Il carcinoma micro papillare È caratterizzato da colonne di cellule disposte in strutture papillari. L’istotipo ha caratteristiche immunofenotipiche peculiari come l’espressione di Muc 1, villina etc. Molto raramente si tratta di un istotipo puro, ma anche una parziale rappresentazione dell’istotipo nel contesto del processo tumorale è da considerare un fattore prognostico sfavorevole. I carcinomi serrati Hanno le caratteristiche morfologiche degli adenomi di questo tipo, associate spesso ad aspetti di necrosi di tipo ascessuale. Il pattern molecolare è caratterizzato da mutazioni del gene BRAF, la instabilità dei microsatelliti divide l’istotipo in lesioni a decorso indolente (MSIH alta instabilità) e lesioni a decorso aggressivo (MSI-L/ MSS bassa o assente instabilità). I carcinomi mucinosi e/o a cellule ad anello con castone Il gruppo di tali tumori è stato riesaminato; mentre in passato venivano considerate lesioni di alto grado, ora si dividono in alto e basso grado con criteri simili a quelli usate per quelli serrati a decorso indolente (MSI-H alta instabilità) e lesioni a decorso aggressivo (MSI-L/MSS bassa o assente instabilità) come nella sindrome di Linch. Fattori predittivi EGFR - KRAS EGFR è un recettore di membrana che attiva una cascata di trasmettitori (RAS, RAF, PI3K) che inducono attività di replicazione e di sopravvivenza cellulare. È frequentamene mutata nei carcinomi del colon-retto e rappresenta il target di cetuzimab. Instabiltà dei micro satelliti Una classe di carcinomi sporadici del colon (attraverso mutazioni di hMLH1) ed i carcinomi nella sindrome di Linch (con mutazioni dei geni di mismatch repair (MMR) sono correlati alla instabilità dei microsatelliti, che inducono mutazione di K-RAS, beta-catenine e BRAF, e quindi attivazione della carcinogenesi. Queste caratteristiche molecolari sono associate ad istotipo mucinoso e comportano prognosi più favorevole ma minore risposta alla terapia. Neoplasie del pancreas Adenocarcinoma duttale È il tipo di neoplasia più frequente nel pancreas, con prognosi infausta. Ha immunofenotipo positivo per CK7/8/18/19 - CK20 (raro); MUC1, MUC3, MUC4 e MUC5AC. La diagnosi differenziale più complessa risulta quella con le pancreatiti croniche, in particolare con la pancreatite autoimmune; in quest'ultima sono Giorn Ital End Dig 2012;35:293-296 tabella 1: confronto nella terminologia delle lesioni tra la classificazione di Vienna e l’IBDDMSG 295 CS Comunicazione Scientifica caratteristici l'incremento dell'infiltrato plasmacellulare (> plasmacellule IgG4 +) e la venulite obliterante. Varianti dell'adenocarcinoma duttale possono essere gli istotipi squamoso, mucinoso non cistico, midollare-epatoide, carcinoma misto. In questa ultima entità devono essere indicate le componenti non duttali (neuroendocrine, acinari etc se superano un terzo della neoplasia). I precursori dell'adenocarcinoma duttale Le neoplasie intraduttali del pancreas Le caratteristiche immunoistochimiche delle lesioni che rappresentano lo stadio intraduttale dell'adenocarcinoma sono elencate di seguito. Le neoplasie intraduttali si dividono in mucinose papillari (IPMN - intraductal papillary mucinous neoplasm), con sottogruppi definiti dall'immunofenotipo (vedi tabella 2) e tubulo papillari (ITPN - intraductal tubulo papillary neoplasm). Si tratta di lesioni macroscopicamente evidenti, con differenziazione duttale, che si sviluppano all’interno di strutture duttali. tabella 2: istotipi e profilo immunofenotipico delle neoplasie intraduttali pancreatiche Istotipo Vincenzo Villanacci et al > La Classificazione WHO delle neoplasie del tratto gastroenterico IPMN intestinale pancreatico biliare gastrico oncocitico ITPN MUC1 MUC2 MUC5AC MUC6 CDX2 ++ ++ - ++ ++ + ++ - + - ++ + ++ - + - - ++ - Le neoplasie intraduttali papillari mucinose (IPMN) possono dividersi in base al tipo di cellularità in gastriche, intestinali, oncocitiche e pancreatobiliari. Il grado di displasia è suddiviso in tre stadi: lieve, moderata, severa. Le neoplasie intraduttali tubulo papillari (ITPN) sono costituite macroscopicamente da lesioni solide intraduttali, prive di aspetti cistici e di raccolte di mucina. Istologicamente sono costituite da strutture ghiandolari con aspetti cribriformi - tubulari con aspetti back to back. Le caratteristiche immunofenotipiche di queste lesioni sono elencate nella tabella 2. tabella 3: grado di differenziazione dei Tumori Neuroendocrini Basso grado Tumore neuroendocrino, grado 1 NET G1 Grado intermedio Tumore neuroendocrino, grado 2 NET G2 Alto grado Tumore neuroendocrino, grado 3 a piccole cellule NET G3 small cells Tumore neuroendocrino, grado 3 a grandi cellule NET G3, large cells 296 Carcinoma misto adeno-neuroendocrino MANEC La classificazione dei tumori neuroendocrini La classificazione WHO 2010 ha adottato la unificazione dei sistemi classificativi delle neoplasie neuroendocrine del sistema gastroenterico, in accordo con il sistema classificativo ETNETS, con lievi differenze riguardo alla definizione delle lesioni ben differenziate, che vengono definite neoplasie neuroendocrine dal WHO e tumori neuroendocrini da ENETS. Nella classificazione si è ritornati alla definizione di tumore neuroendocrino, precedentemente abbandonata. I tumori vengono classificati in base al grado di differenziazione (tabella 3). I tumori ben differenziati (NET G1-2) hanno struttura organoide ben riconoscibile di tipo cribriforme, trabecolare, etc. cellule di struttura uniforme, con granuli secretori e nucleo ovalare. Le lesioni scarsamente differenziate non presentano segni di differenziazione neuroendocrina, mentre sono caratterizzate da severe atipie citologiche. Il sistema di grading si basa su indice di espressione del Mib 1 e conta mitotica: • G1: < 2 mitosi x 10 HPF e < 3% di indice Mib • G2: 2-20 mitosi x 10 HPF e 3-10% di indice Mib • G1: > 20 mitosi x 10 HPF e > 10% di indice Mib. Quanto sopra esposto in maniera succinta ci auguriamo possa rendere più chiara la complessità dei processi oggi in esame risolvibili solo avendo come base una stretta costante collaborazione tra patologi e gastroenterologi (2-5). Corrispondenza Vincenzo Villanacci Anatomia Patologica Spedali Civili Piazzale Spedali Civili, 1 - 25100 Brescia Tel. + 39 030 3995 479 Fax + 39 030 3995 053 e-mail: [email protected] Bibliografia essenziale 1.Morson BC. Colour Atlas of Gastrointestinal Pathology. Harvey Miller LTD1988. 2.Rugge M, Nitti D, Farinati F, Di Mario F and Genta RM. Noninvasive neoplasia of the stomach. Eur J Gastroenterol Hepatol 2005;17:1191-1196. 3.Bosman FT, Carneiro F, Hruban RH et al. (Hrsg) WHO classification of tumours of the diges¬tive system. IARC, Lyon 2010. 4.Aust DE. WHO-Klassifikation 2010 für den unteren Gastrointestinaltrakt. Was ist neu? Der Pathologe 2011;32(2):326-331. 5.Haugk B. Pancreatic intraepithelial neoplasia - can we detect early pancreatic cancer? Histopathology 2010;57:503-514. 6.Klimstra DS, Modlin IR, Coppola D, Lloyd RV and Suster S. The pathologic classification of neuroendocrine tumors a review of nomenclature, Grading, and Staging Systems. Pancreas 2010;39(6):707-12.