NOVITA’ FISCALI 2015 Dichiarazione dei Redditi Modello 730 La recente normativa per la semplificazione delle procedure fiscali ha previsto a partire dall’anno 2015 (redditi 2014): - la presentazione della dichiarazione dei redditi precompilata resa disponibile dall’Agenzia delle Entrate; - la presentazione della dichiarazione dei redditi attraverso il CAAF come per gli anni precedenti. ATTENZIONE: - la dichiarazione precompilata NON sarà recapitata a casa tramite posta, ma deve essere prelevata da Sito dell’Agenzia delle Entrate, dopo aver richiesto uno specifico codice PIN; - la dichiarazione precompilata dall’Agenzia delle Entrate non contiene tutti i dati e tutte le spese che consentono di recuperare l’eventuale credito d’imposta spettante. La presentazione del Modello 730 al CAAF – CONVIENE: Per essere più tranquillo e garantito conviene presentare il Mod. 730 attraverso il CAAF che in base alla nuova normativa risponde direttamente alle eventuali contestazioni dell’Agenzia delle Entrate delle imposte dovute, sanzioni e interessi. DELEGA OBBLIGATORIA Per presentare il Mod. 730 al CAAF occorre obbligatoriamente sottoscrivere una delega corredata da una copia di documento d’identità in corso di validità. Detta DELEGA può essere richiesta e presentata presso la sede del CAAF Co.ser Confesercenti più vicina. ASSISTENZA FISCALE - modello 730 Il modello 730 si inserisce nel quadro dell’assistenza fiscale. L’assistenza fiscale è il sistema che consente al contribuente di semplificare i propri adempimenti fiscali rivolgendosi ad un CAAF per l’elaborazione del Modello 730. ATTENZIONE Dal 2014 i lavoratori dipendenti possono presentare il Modello 730 anche in assenza di sostituto d’imposta e ricevere il rimborso dall’Agenzia delle Entrate sul proprio conto corrente bancario o postale. . Il CAAF -Centro Autorizzato di Assistenza Fiscale- elabora il modello 730 e provvede a: - verificare la conformità dei dati desunti dalla documentazione e appone il Visto di Conformità; - effettuare i calcoli delle imposte; - inviare la dichiarazione in via telematica all’Agenzia delle Entrate. L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione del sostituto d’imposta il risultato contabile della dichiarazione. In assenza del sostituto d’imposta provvede ad erogare il rimborso sul C/C del contribuente se preventivamente è stato comunicato il codice IBAN. Il Sostituto d’Imposta provvede poi a trattenere o rimborsare le imposte a partire dal mese di luglio nella busta paga (agosto / settembre per i pensionati). QUANDO E COME SI PUO’ UTILIZZARE IL MODELLO 730 • DAI LAVORATORI DIPENDENTI O DAI PENSIONATI CON SOSTUTO D’IMPOSTA (Datore Di Lavoro) che effettua il conguaglio diretto, del rimborso o pagamento delle imposte, sulla busta paga o sulla rata di pensione. • DAI LAVORATORI CHE NON HANNO SOSTITUTO D’IMPOSTA. Il versamento dell’imposta avviene tramite F24 rilasciato dal CAAF. Il rimborso viene effettuato direttamente dall’Agenzia delle Entrate sul c/c Bancario o Postale comunicando il codice IBAN. REDDITI CHE SI POSSONO DICHIARARE CON IL MODELLO 730 - redditi di lavoro dipendente e/o assimilati e di pensione; - redditi fondiari (terreni – fabbricati); - redditi di capitale; - redditi di lavoro autonomo senza partita IVA; - alcuni redditi diversi. - Può essere presentato in forma congiunta dai coniugi. - Può essere presentato per conto di persone incapaci o di minori. - Può essere presentato da un DELEGATO con Autocertificazione che attesta di aver ricevuto l’incarico da parte del Dichiarante PRINCIPALI DOCUMENTI NECESSARI Documento d’identità in corso di validità, delega firmata dal contribuente dichiarante e dell’eventuale coniuge per prelevare la dichiarazione precompilata, documento d’identità di eventuale soggetto delegato dal dichiarante alla presentazione della dichiarazione. Tesserino Sanitario o Codice Fiscale del dichiarante, del coniuge e dei familiari a carico, dati anagrafici e di residenza aggiornati (e-mail – n. cellulare – n. tel. fisso). Dichiarazione dei redditi dell’anno precedente (modello 730 o UNICO con ricevuta di presentazione) o in assenza il CUD-2014 redditi 2013. Modello CU 2015, redditi 2014 anche del coniuge e dei familiari a carico (per i contribuenti che nel 2014 hanno percepito l’indennità di disoccupazione, di mobilità, di maternità e per la Cassa Integrazione Guadagni, il mod. CU viene prelevato telematicamente dalla banca dati INPS). Dati del Datore di lavoro presso il quale l’utente ha occupazione al 31/07/2015 (denominazione, codice fiscale, sede amministrativa, e-mail, n. telefono/fax). In assenza codice IBAN per eventuale rimborso da parte A.E. Dichiarazione del Sostituto d’imposta per rimborsi non liquidati al contribuente, derivanti dal Mod. 730/2014 e non indicati nel CU 2015. Certificazione redditi e pensioni estere percepite nel 2014. Certificazione degli utili o dei proventi equiparati percepiti nel 2014. Deleghe di acconti di imposta versati autonomamente nel 2014 ed eccedenze compensate (deleghe di pagamento mod. F24). Ogni quant’altra documentazione attestante la percezione di redditi nel 2014 (borse di studio, assegno di mantenimento dall’ex coniuge, ecc.). Visura catastale. Atti notarili o contratti di compravendita, donazione, divisione, successione. Contratti di locazione Legge 431/98. Canone da immobili affittati. Certificazione dei dividendi azionari relativi all’anno 2014. Ricevute di versamento di acconto dell’IRPEF Mod. F24 e relativa dichiarazione dei redditi. Documentazione attestante attività finanziarie possedute all’estero. FIGLI Tasse scolastiche e universitarie. Ricevute o quietanze di versamento per l’iscrizione annuale e l’abbonamento, per ragazzi di età compresa tra i 5 e 18 anni, ad associazioni sportive, palestre, piscine e ad altre strutture sportive destinate alla pratica sportiva dilettantistica. Spese per canoni di locazione sostenute per studenti universitari fuori sede o convitti, anche all’estero. Rette pagate per l’asilo nido (privato o pubblico) EX CONIUGE . assegni periodici versati all’ex-coniuge – sentenza di separazione – codice fiscale dell’ex coniuge – bonifici o ricevute attestanti il versamento. SPESE Fatture o ricevute per visite mediche generiche o specialistiche. Medicinali: scontrini “parlanti” della farmacia (tickets, farmaci da banco, medicinali, omeopatia) con codice fiscale dell’acquirente, natura e quantità del farmaco (i parafarmaci e gli integratori alimentari NON sono detraibili). Spese per acquisto o affitto di dispositivi medici contrassegnati dalla marcatura CE (es. occhiali, lenti a contatto). Spese odontoiatriche o oculistiche. Spese per assistenza infermieristica e riabilitativa. Tickets ospedalieri/sanitari o per esami di laboratorio. Ricevute per interventi chirurgici, degenze e ricoveri. Ricevute per acquisto o affitto protesi sanitarie. Prestazioni rese da un medico generico. Ricevute per spese sanitarie sostenute all’estero. Fatture o ricevute fiscali per spese sanitarie per portatori di handicap (mezzi necessari all’accompagnamento, deambulazione, sollevamento o sussidi informatici); certificazione relativa al riconoscimento dell’handicap. Spese per veicoli per i portatori di handicap (autoveicoli o motoveicoli), certificazione relativa al riconoscimento dell’handicap. Spese per addetti all’assistenza personale, documentazione comprovante il costo per la badante. Erogazioni liberali (Onlus, Ong, Istituzioni religiose, Partiti politici, Istituti scolastici ecc…). Spese per l’acquisto di cani guida. Spese funebri. Spese veterinarie. Contratto stipulato e quietanza di versamento assicurazione rischio morte/vita o infortuni. Contributi versati per assicurazione obbligatoria INAIL contro gli infortuni domestici (assicurazione casalinghe). Ricevute versamento contributi previdenziali obbligatori o facoltativi (prosecuzione volontaria, ricongiunzione periodi assicurativi, riscatto anni di laurea, fondo casalinghe). Quietanza di versamento per forme pensionistiche complementari e individuali. Contributi per addetti ai servizi domestici e familiari (colfbadanti ,baby sitter). CASA Contratto di locazione relativo all’abitazione principale, per le persone che vivono in affitto (libero mercato o convenzionali, alloggi sociali) con eventuale F23 utilizzato per il pagamento dell’imposta di registro. Quietanza di versamento degli interessi per mutui ipotecari (acquisto o ristrutturazione/costruzione abitazione principale), atto di acquisto, atto di mutuo. Fatture pagate al notaio per l’atto di acquisto e la stipula del mutuo stesso. Fattura pagata ad agenzie immobiliari per l’acquisto della prima casa. Concessione edilizia e fatture lavori eseguiti nel caso di mutui per ristrutturazione – costruzione abitazione principale. Atti notarili per recupero credito d’imposta riacquisto prima casa. Tutta la documentazione per la detrazione del 36% – 50% o 65% (per le spese sostenute per interventi relativi all’adozione di misure antisismiche in zone ad alta pericolosità) relativa alla ristrutturazione edilizia (fatture, bonifici, concessioni edilizie, DIA, comunicazione al Centro Operativo di Pescara, ricevuta della raccomandata). Per i lavori iniziati successivamente al 14 maggio 2011, in luogo della comunicazione di inizio lavori, il contribuente deve indicare: - i dati catastali identificativi dell’immobile desumibili dalle VISURE CATASTALI (anche nel caso di acquisti di box e posti auto pertinenziali); - gli estremi di registrazione del CONTRATTO DI LOCAZIONE o di comodato se i lavori sono effettuati dal conduttore (o comodatario); - se l’immobile non è ancora stato censito gli estremi della domanda di accatastamento. Spese (bonifici) per l’ acquisto di mobili e di elettrodomestici (detrazione 50%) finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Tutta la documentazione del 55 % – 65%, fatture, bonifici, certificazione inviata all’ENEA e relativa ricevuta di avvenuta ricezione. Spese per l’acquisto o la costruzione di abitazioni date in locazione. SCELTE 8 - 5 - 2 PER MILLE Dal 2015 ciascun contribuente può utilizzare una scheda unica per la scelta della destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef. Il contribuente può destinare: – l’otto per mille del gettito Irpef allo Stato oppure a una Istituzione religiosa; – il cinque per mille della propria Irpef a determinate finalità; – il due per mille della propria Irpef in favore di un partito politico. Le scelte della destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’Irpef non sono in alcun modo alternative tra loro e possono, pertanto, essere tutte espresse. Tali scelte non determinano maggiori imposte dovute. Per esprimere le scelte, il contribuente deve compilare l’apposita scheda (Mod. 730-1), da presentare integralmente anche nel caso in cui sia stata operata soltanto una delle scelte consentite.