CATETERISMO
“La grande arte di cateterizzare consiste in una
specie di intesa tra la mano che tiene il pene e
quella che tiene la sonda; perché esse devono per
così dire, sintonizzarsi in modo tale che
alternativamente la sonda venga spinta nel pene e
il pene tirato sulla sonda. Si deve introdurre il
catetere tirando il pene sullo strumento come un
pescatore mette un verme su un amo.”
Da: “Trattato delle Operazioni” Ledran 1774
CATETERISMO URETRALE
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Perché?
Chi?
Quando?
Con cosa?
Come?
Per quanto?
Cosa mi aspetto?
PERCHE’?
Cos’è un catetere?
Strumento flessibile, sottile, cilindrico, che può
essere inserito in canali corporei (uretra-vescica) e
utilizzato per vari scopi, quali l’esplorazione, la
dilatazione, la calibrazione, l’applicazione di
farmaci e soprattutto l’ estrazione di liquido
contenuto nella cavità nella quale viene inserito
PERCHE’?
(INDICAZIONI)
•  Ostruzione acuta delle vie urinarie e ritenzione urinaria
•  Disfunzione neurologica permanente della vescica
•  Monitoraggio della diuresi in pazienti critici (stato di shock, coma,
alterazione delle coscienza)
•  Intervento chirurgico che richieda la vescica vuota e assistenza al
postoperato
•  Trattamento di neoplasie vescicali con farmaci citotossici
•  Esecuzione di test di funzionalità vescicale
•  Svuotamento della vescica prima del parto
•  Incontinenza urinaria laddove non esistano metodi alternativi
•  Gravi casi di ematuria e piuria
CHI?
•  Il cateterismo uretro-vescicale è una manovra invasiva che
può causare lesioni personali previste dal codice penale
nella forma colposa (art. 582) e in quella dolosa (art.590)
all’utente che la subisce.
•  Le lesioni personali da sequele causate da scorretto
cateterismo uretro-vescicale come da scorretta gestione
della derivazione urinaria, si possono generalmente
classificare come lievissime o lievi, ma possono arrivare
alla connotazione di lesioni gravi quando la durata della
conseguente malattia supera i quaranta giorni
CHI?
•  L’indicazione alla cateterizzazione deve essere posta da un
medico
•  Il cateterismo uretro-vescicale non rientra tra i compiti
previsti per l’urgenza (respirazione artificiale, massaggio
cardiaco esterno, manovre emostatiche, defibrillazione)
che l’infermiere può compiere in autonomia senza
prescrizione medica
•  Dopo indicazione medica il cateterismo può essere
eseguito dall’infermiere autonomamente nella donna e con
cateteri molli e sotto controllo medico nell’uomo nelle
strutture sanitarie ospedaliere e distrettuali.
CHI?
•  “SOTTO CONTROLLO MEDICO”:non è necessaria la presenza fisica
del medico ma è sufficiente che il medico dia disposizioni sia “in
ordine alla posologia (e quindi, in modo simile, alla tipologia del
catetere da usare) che alla tempistica, richiedendosi solo che lo stato
di salute del paziente venga controllato nei tempi e nei modi che lo
stesso medico riterrà più opportuno” (T.A.R. Toscana, 3a Sez.,
sentenza n 46/1994)
•  In ambito assistenziale domiciliare tali prestazioni devono essere
eseguite alla presenza del medico.
•  Obbligatorietà di documentare il processo di nursing attraverso la
adozione e compilazione della cartella infermieristica
Principali registrazioni infermieristiche
sulla procedura del cateterismo
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Tipo di cateterismo
Quantità e caratteristiche delle urine
Tipologia e calibro di sonda utilizzata
Tolleranza del paziente alla procedura
Possibile prelevamento di campioni di urine
Svuotamento vescicale frazionato
Attività di ginnastca vescicale
Cura del catetere
Condizioni del meato urinario
Rimozione e/o sostituzione del catetere
Bilancio idrico entrate-uscite
Svuotamento vescicale postrimozione (tempo, quantità e qualità)
QUANDO?
(ALTERNATIVE)
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CATETERISMO INTERMITTENTE
CATETERISMO VESCICALE SOVRAPUBICO
CONDOM
PANNOLONI
CON COSA?
TIPI DI CATETERI
I cateteri differiscono per:
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Calibro
Forma della punta
Tipo di materiale
Numero di vie d’accesso
Tipo di meccanismo di ancoraggio
Calibro
•  Unità di misura: French (Fr) e Charrier (Ch)
–  Esprime la circonferenza in millimetri
–  1Fr = circonferenza di un catetere del diametro
di 0,33 mm.
0,33 mm
1 Fr.
CALIBRO
Per ridurre il rischio di lesioni utilizzare il catetere
di calibro più piccolo possibile in grado di
assicurare un buon drenaggio
Calibro
Tipo di urina
12-14 Ch
Urine chiare
16-18 Ch
Urine torbide
20-24 Ch
Piuria e macroematuria
???
TIPO DI MATERIALE
•  Cateteri rigidi
–  Policloruro di vinile (Neoplex) termomalleabile (rigido a 20° e
morbido a 37°)
•  Cateteri semirigidi
–  Materiale gommoso o lattice
–  Siliconato con armatura metallica
•  Cateteri molli
–  Lattice
–  Silicone
Numero di vie d’accesso
•  1 via
–  Unica via per il deflusso di urina
•  2 vie
–  1° via per il deflusso di urina
–  2° via per introdurre liquido (acqua) per il gonfiaggio del
palloncino per fissazione autostatica
•  3 vie
–  1° via per il deflusso di urina
–  2° via per introduzione liquido di lavaggio
–  3° via per gonfiaggio palloncino
CATETERI MOLLI
•  LATTICE
–  Costo ridotto e morbidezza naturale
–  Può essere ricoperto da materiale per esaltarne le caratteristiche e può
essere rinforzato per evitarne lo schiacciamento
–  Possono rimanere in sede anche 15 gg
•  SILICONE
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Biocompatibile ma più rigido e più costoso del lattice
Dallo smaltimento si ottiene silice (sabbia) e acqua
Può rimanere in sede 1 mese ed oltre
Maggiori fuoriuscite per sgonfiamento prematuro del palloncino
(membrana semipermeabile). Usare soluzione ipertonica (2.5 – 5%) per
gonfiare palloncino
Tipi di punta
NOME
USO
Nelaton
Normali cateterismi soprattutto in donne
Thièmann
Adenoma prostatico con stenosi uretrale
Mercier
Per superare curva fisiologica uretra bulbare
Couvelaire
Per drenaggio urine torbido-ematiche
Conico-Olivare
Nelle stenosi uretrali
Doufour
Drenaggio di coaguli dopo resezione
Malecot
Ematuria nella donna o fistola urinosa
MECCANISMI DI ANCORAGGIO
•  PALLONCINO DI FOLEY
–  Usare la quantità di acqua (ipertonica se catetere al silicone)
indicata sulla valvola (2 tipi di valvola)
–  Prima di gonfiare il palloncino essere sicuri che lo stesso sia in
vescica e non in uretra
•  TECNICA DI FISSAGGIO DEL CATETERE AL PENE
•  FISSAGGIO CON IL METODO DEI CEROTTI
COME?
•  Per primo ottenere il consenso del paziente spiegando ciò
che ci appresta a fare e rispettare la sua privacy;
•  Tecnica asettica (lavaggio antisettico delle mani e uso di
materiale sterile;
•  Paziente su letto o lettino con piano rigido;
•  Preparare tutto l’occorrente vicino al paziente;
•  Disinfezione accurata della zona genitale con garza
imbevuta di soluzione antisettica non saponosa iniziando
dal meato urinario alla periferia senza ritornare sulle parti
già disinfettate;
COME?
•  Lubrificare abbondantemente l’estremo distale del catetere
ed il meato uretrale;
COME?
Inserzione del catetere nella donna
COME?
Inserzione del catetere nell’uomo
Ricordarsi di ricoprire il glande con i prepuzio
COME?
•  Accertarsi che il catetere sia arrivato in vescica (fuoriuscita
di urina); se ritenzione acuta non superare il 500 cc;
•  Riempire il palloncino di Foley con soluzione ipertonica
sterile;
•  Ritirare il catetere in modo di ancorare il palloncino al
collo vescicale;
•  Fissare la parte esterna del catetere in modo opportuno;
•  Raccordare il catetere a una borsa urinaria sterile (circuito
chiuso); possibilità di utilizzo del tappo;
•  Preferire se possibile circuito chiuso con utilizzo di borsa
provvista di rubinetto
COME?
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La borsa va svuotata ogni otto ore circa;
La borsa deve essere sollevata dal pavimento;
La borsa va mantenuta sotto il livello della vescica;
Le sacche a circuito chiuso vanno sostituite ogni 20 giorni
se non contaminate;
PER QUANTO TEMPO?
•  Rimuovere al più presto il catetere vescicale in base alle
condizioni cliniche del paziente,
•  I cateteri a permanenza non devono essere sostituiti a
intervalli prefissati;
•  Gli intervalli di sostituzione devono essere personalizzati;
•  Se ci sono incrostazioni è preferibile la sostituzione e non
effettuare irrigazioni;
•  Quando si rimuove il catetere osservare sempre tutto il
catetere rimosso;
•  Problema della possibile difficoltà o impossibilità di
recupero del liquido contenuto nel palloncino Foley;
COSA MI APSETTO?
COMPLICANZE
1. 
2. 
3. 
4. 
INFEZIONI URINARIE
OSTRUZIONE DEL CATETERE
EMATURIA e/o URETRORRAGIA
INCONTINENZA
Catetere = batteriuria
In presenza di catetere uretrale
Rischio di infezione urinaria del 5% al giorno
Dopo una sola settimana un paziente su tre è
infetto; dopo tre settimane la contaminazine
urinaria è certa in tutti i pazienti
Vie di ingresso dei microrganismi
Extraluminale:
-All’atto dell’inserimento (mani dell’operatore)
-Tardivamente attraverso il biofilm che riveste il catetere
Intraluminale:
-Aperture nel sistema di denaggio chiuso
(punti di connessione)
-contaminazione della sacca di raccolta
Diagnosi di IVU nel paziente
cateterizzato
•  Batteriuria!
•  La maggior parte dei pazienti cateterizzati con
infezione urinaria (batteriuria) sono asintomatici e
non sviluppano urosepsi!
•  febbre bassa con brivido, anoressia, ipotensione e
confusione mentale possono segnalare una sepsi.
•  Importante la tecnica di prelievo!
Nel paziente cateterizzato:
batteriuria significativa = qualunque batteriuria!
In presenza di un catetere infetto:
3-4 UFC/ml
100.000 UFC/ml
24h !!!
Sterili o NON sterili…questo è il problema!
Linee guida per prevenire le IVU
associate a cateterizzazione uretrale
•  Evitare cateterizzazioni non necessarie e/o
inutilmente prolungate
•  Inserire il catetere sterilmente
•  Sistema di drenaggio chiuso e declive
•  Cateteri impregnati di antibiotici o di
sostante che prevengono la formazione del
biofilm (?)
PROFILASSI ANTIBIOTICA?
Prevedere la durata della cateterizzazione!
•  L’antibiotico “di copertura” di solito non é necessario nella
cateterizzazione “dentro-fuori”. I pazienti con IPB però
rientrano spesso in una categoria a maggior rischio
(ostruzione, incompleto svuotamento vescicale) in cui
l’antibiotico è giustificato
•  Nella cateterizzazione a lungo termine: induzione di
antibiotico-resistenza
•  fluorchinolonico efficace in presenza di manovre invasive
e nelle cateterizzazioni a breve termine (< 4 giorni)
TERAPIA ANTIBIOTICA?
•  Nella maggior parte dei casi l’infezione è
asintomatica e si risolverà spontaneamente alla
rimozione del catetere
•  Permanendo il catetere, anche una terapia
antibiotica mirata è destinata all’insuccesso
•  Il trattamento è giustificato in pazienti:
–  Granulocitopenici o immunodepressi
–  Prossimi ad un interventi sulle vie urinarie
–  In procinto di rimuovere il catetere
Antibiotico
non
giustificato
OSTRUZIONE DEL CATETERE
•  Le incrostazioni si formano per l’attività di germi
produttori di ureasi e per l’elevata concentrazione di calcio
urinario;
•  Importanti sono il calibro del catetere e l’introduzione di
liquidi del paziente;
•  Un catetere occluso deve essere sostituito prontamente e
non è consigliabile la sua disostruzione
EMATURIA
•  Presenza di calcoli vescicali -> litotrissia endoscopica
•  Cistite emorragica -> antibiotici
•  Neoplasia vescicale -> resezione endoscopica
URETRORRAGIA
•  Creazione di false strade
•  Lesione uretrale all’angolo peno-scrotale
•  Decubito del palloncino sul collo vescicale
Possono causare uretriti, ascessi, infezioni e stenosi
RISOLUZIONE: cistostomia sovrapubica o cateterismo
intermittente
Punti di decubito
del catetere
INCONTINENZA
La continenza assicurata dal catetere non è proporzionale al
suo calibro
Può essere dovuta a:
•  Ostruzione del catetere
•  Comparsa di contrazioni non inibite (vescica instabile)
•  Perdita della funzione di serbatoio della vescica
•  Sclerosi delle pareti uertrali
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CATETERISMO tecnica - Scuola di Medicina Generale