Congiuntura internazionale Produzione · Scambi · Consumi Tecnologie · Beni strumentali Schede dei Paesi leader · Dossier Brasile marmo e pietre nel mondo marble and stones in the world Bil Aldus l International situation Production · Interchange · Consumption Technology · Tools Profiles of leading countries · Dossier Brazil ua Rapporto marmo e pietre nel mondo 2013 XXIV Report marble and stones in the world 2013 XXIV Rapporto 2013 XXIV Report ing Carlo Montani Euro 39,00 Carlo Montani cop_2013.indd 1 16-09-2013 11:56:57 L’Editore ringrazia gli Enti patrocinatori della presente pubblicazione COMUNE DI MASSA Decorato di Medaglia d’Oro al Merito Civile COMUNE DI PIETRASANTA Carlo Montani Congiuntura internazionale Produzione · Interscambio · Consumi Tecnologie · Beni strumentali Schede dei Paesi leader · Dossier Brasile XXIV Rapporto 2013 XXIV Report marmo e pietre nel mondo PROVINCIA DI MASSA-CARRARA Decorata di Medaglia d’Oro al V.M. PROVINCIA DI LUCCA PROVINCIA DELLA SPEZIA marble and stones in the world International situation Production · Interchange · Consumption Technology · Tools Profiles of leading countries · Dossier Brazil © 2013 Aldus Casa di Edizioni in Carrara Tutti i diritti riservati Carlo Montani XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 XXIV World Marble and Stones Report 2013 Progetto editoriale Daniele Canali Traduzione / Translation Effeemme Lingue e Didattica Centro Servizi of Mori Erika and Furia Federica, Aulla La riproduzione è consentita per utilizzi didattici o scientifici Casa di Edizioni in Carrara Prefazione Con il patrocinio di ASSOCIAÇÃO BRASILEIRA DA INDÚSTRIA DE ROCHAS ORNAMENTAIS Avenida Paulista 1.313, 8ºAnd. Sl.805 CEP 1311-200 - São Paulo-SP Brasil Tel/Fax +55 (11) 3253-9250 E-mail: [email protected] http://www.abirochas.com.br Il settore lapideo mondiale ha continuato a crescere anche nel 2012 giungendo a nuovi massimi di produzione, interscambio e consumo, e dimostrando ancora una volta la sua idoneità a perseguire obiettivi di espansione organica e razionale. Il gradiente di sviluppo del marmo e della pietra è rimasto competitivo, nonostante il carattere relativamente elastico della domanda e le condizioni di ristagno che permangono in diversi Paesi industriali, con particolare riguardo alle economie mature dell’Unione Europea. Questo Rapporto, che giunge alla XXIV edizione annuale, intende fare il punto sulla congiuntura di un’attività economica dalle grandi tradizioni d’impiego e di cultura, e nello stesso tempo di forte rilievo socioeconomico: si tratta dell’incontro ormai irrinunciabile con una serie di informazioni e di dati che costituiscono uno strumento unico di lavoro e di orientamento strategico per quanti operano nel comparto lapideo e nella programmazione delle politiche settoriali. L’utilizzo lapideo nell’edilizia, nella grande architettura e nella tradizionale manifestazione di civiltà umana espressa dalla funeraria è una costante universale, nel senso che dura da sempre e risulta diffusa dovunque, con accelerazioni particolarmente significative negli ultimi decenni, grazie all’ottimizzazione tecnologica ed all’espansione degli scambi, in misura superiore ad ogni ragionevole previsione; oggi, i grandi Paesi produttori e distributori esportano la pietra in tutto il mondo, raggiungendo gli angoli più lontani del pianeta. Ebbene, conoscere questi fenomeni e mutuarne spunti per l’ottimizzazione delle attività settoriali è diventato un fattore strategico, assimilabile ad una moderna infrastruttura. L’ultimo mezzo secolo ha fatto registrare una crescita particolarmente significativa grazie al contenimento dei costi ed alle attenzioni per la produttività, che hanno indotto crescenti preferenze da parte della progettazione avanzata e della committenza. Il resto è stato fatto dalle politiche 6 di valorizzazione delle risorse avviate in molti Paesi, da trasporti celeri e funzionali e dalla capacità di esorcizzare l’elasticità della domanda lapidea in una straordinaria convergenza di valori decorativi, funzionali ed economici, capace di elidere le tendenze al ristagno tuttora presenti, soprattutto nel mondo occidentale. Marmi e pietre fanno parte della vita umana senza distinzioni di spazio e di tempo. Oggi, l’assunto può essere esteso alle tecnologie, il cui ruolo per lo sviluppo del comparto lapideo è fondamentale, come attestano i dati relativi a distribuzione ed interscambio di macchine e beni strumentali che trovano ampio spazio in questo Rapporto: la forza trainante degli investimenti nell’impiantistica e nella stessa ricerca di base costituisce la premessa di ulteriori ottimizzazioni della produttività e della sicurezza, e contribuisce in misura prioritaria al trend di espansione in atto da decenni, con la sola eccezione congiunturale del 2009, anno di ristagno generalizzato i cui effetti lapidei, peraltro, sono stati oggettivamente circoscritti. Le previsioni di crescita estrapolate dall’analisi delle serie storiche e dalla ripresa tangibile della domanda mondiale diventano tanto più apprezzabili nella misura in cui siano supportate da una volontà politica in grado di comprendere le potenzialità strategiche di marmi e pietre, come è già accaduto in diversi Paesi terzi, e di impostare una politica di sviluppo economico e sociale del settore che faccia salve le esigenze della promozione industriale e dell’incentivazione finanziaria alla luce di indiscutibili idoneità specifiche, nel XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 rispetto delle condizioni di lavoro e nella tutela ormai imprescindibile dell’ambiente. In questo senso, l’esempio dei grandi protagonisti di uno sviluppo lapideo quasi esponenziale, quali Cina, India, Turchia e Brasile, costituisce un modello significativo ed un paradigma di sicuro riferimento. In tale ottica specifica, il XXIV Rapporto ha voluto compiere un ulteriore salto di qualità attraverso l’analisi dettagliata delle condizioni che hanno permesso ad un grande Paese come il Brasile, esempio prioritario dell’espansione lapidea occidentale, di elidere le condizioni critiche da cui il suo slancio propulsivo era stato condizionato, e di promuovere una strategia di rinnovato sviluppo, basata sul valore aggiunto riveniente dall’export del prodotto finito che ha superato quello tradizionale del grezzo, e naturalmente, da un mercato interno in forte crescita anche sul piano della domanda qualitativa. I Paesi monitorati, che confermano il massimo storico di cento, comprendono tutte le maggiori realtà di settore, senza trascurare talune presenze minori capaci di affacciarsi sul mercato con apprezzabili contributi alla produzione od al consumo. Inoltre, qualora si tenga conto che parecchi Paesi terzi non sono in grado di rendere disponibili le informazioni statistiche di propria competenza, sia pure retrodatate, si può affermare a più forte ragione che il Rapporto esprime una descrizione esaustiva del mondo lapideo conosciuto, e nello stesso tempo, un esame oggettivo delle sue ulteriori potenzialità. L’approfondimento conoscitivo della domanda e dell’offerta nelle loro variabili di origine, tipologie produttive e sbocchi, e Carlo Montani nella loro evoluzione congiunturale di breve, ed a più forte ragione di lungo periodo, costituisce un fattore di rilievo strategico, anzitutto nella programmazione degli interventi settoriali, ma ad un tempo, nelle opzioni di strategia aziendale. In questo senso, il Rapporto intende confermare una struttura di servizio la cui funzione è consolidata, e costituire uno strumento di utile promozione industriale, ma nello stesso tempo, umana e civile. Il settore è stato capace di affrontare la congiuntura critica mondiale con risultati mediamente migliori rispetto alla concorrenza, ed in molti casi, rispetto agli stessi sistemi economici nazionali. E’ importante porre in evidenza questo aspetto perché 7 sottolinea che marmi e pietre possono contribuire apprezzabilmente allo sviluppo e che la loro domanda, sostenuta da fattori obiettivi come la competitività tecnologica e cromatica, evidenzia una singolare idoneità a soddisfare esigenze funzionali ed estetiche nell’ambito di una forte sinergia col fattore socio-economico. Quale ultima considerazione riassuntiva, conviene mettere nuovamente in luce che il comparto lapideo produce, distribuisce e promuove un materiale di pace, ed in quanto tale, idoneo ad interpretare al meglio le attese e gli auspici dell’uomo moderno. Ecco un motivo in più a favore della sua crescita e del suo ruolo propulsivo di lavoro e di valori. XXIV Rapporto marmo e pietre nel mondo 2013 1. Quadro macro-economico Il prodotto lordo mondiale, secondo le ultime indicazioni del FMI, ha quasi raggiunto i 70 mila miliardi di dollari, con un rapporto nell’ordine dei diecimila dollari pro-capite (tav. 1): in entrambi i casi, grazie ad ulteriori avanzamenti tanto più apprezzabili alla luce di una congiuntura che rimane obiettivamente difficile. Le velocità di crescita sono molto diverse da un Paese all’altro, ma la tendenza alla concentrazione si va consolidando: se è vero che gli Stati ufficialmente riconosciuti nell’ambito delle Nazioni Unite sono circa duecento, è anche vero che la maggioranza assoluta del PIL mondiale compete ai primi sei: nell’ordine, Stati Uniti, Cina, Giappone, Germania, Francia e Brasile. Si deve aggiungere che i Paesi con un reddito nazionale pari ad almeno mille miliardi di dollari non sono più di quindici. Il trend di crescita è diverso da un caso all’altro: nell’ambito dei “top 15” il tasso di crescita degli ultimi sette anni presenta un’incidenza superiore al dieci per cento in ragione annua nei soli casi di Cina e India, mentre un coefficiente competitivo rispetto alla media mondiale è stato registrato, nell’ordine, soltanto in Brasile, Turchia, Corea del Sud, Russia ed Australia (tav. 2). In altri termini, l’Europa è sostanzialmente assente nel ristretto novero dei Paesi che possono ritenersi, a buon diritto, protagonisti dello sviluppo: ne emerge un quadro macro-economico molto differenziato, tale da incidere in misura spesso decisiva sul bilancio dei singoli Stati e sulle condizioni delle rispettive industrie, anche a prescindere da un parametro importante come l’andamento dei tassi di cambio, che nel 2012 ha visto la conferma di condizioni sostanzialmente stazionarie, quanto meno nei rapporti fondamentali fra dollaro, yuan ed euro (tav. 3). Considerazioni analoghe si possono formulare per il fattore lavoro, dove le vischiosità nel processo storico di riduzione dell’orario hanno manifestato ulteriori accentuazioni, tanto da evidenziare qualche inversione significativa della tendenza di fondo (tav. 4), sia nel periodo lungo (Stati Uniti e Filippine) sia in quello breve (Giappone e Turchia): cosa che la dice lunga, fra l’altro, sul ridimensio- 10 namento del ruolo sindacale indotto da una competizione internazionale più forte, anche nei contesti economicamente meno critici. Un utile completamento del quadro macroeconomico di fondo riviene, infine, dall’analisi dei maggiori parametri sociali, con specifico riguardo ad attesa di vita, incidenza dell’imposizione fiscale, rapporto fra prodotto lordo e spesa militare, diffusione di Internet (tav. 5). Ne emergono importanti spunti di riflessione: la speranza di vita raggiunge il massimo in Giappone ed in Italia, che pure si collocano tra i Paesi più colpiti dalla congiuntura critica, mentre le maggiori quote del PIL destinate a spese per la difesa si registrano in Israele e negli Stati Uniti, dove il prelievo fiscale è relativamente ridotto mentre raggiunge i massimi in Danimarca, Svezia e nella stessa Italia. Quest’ultima, assieme a Portogallo, Grecia e Turchia figura nella retroguardia per quanto si riferisce alla diffusione del web, mentre la leadership corrispondente è appannaggio dei Paesi scandinavi, e subordinatamente, di Svizzera, Corea del Sud e Stati Uniti. Ne scaturisce un panorama in cui i fattori propulsivi e le sacche di potenziale ristagno assumono una configurazione trasversale, se non anche a macchia di leopardo, con possibili conseguenze di segno opposto sulle rispettive economie. Sta di fatto che le attese di un’espansione a tutto campo del PIL mondiale vengono ulteriormente postergate dalle permanenti difficoltà di alcune economie mature, come si verifica in Giappone, in Italia, e sia pure in misura relativa, anche negli Stati Uniti, lasciando alla cosiddetta area “BRIC” il maggiore apporto ad una crescita mondiale che resta comunque apprezzabile XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 ed in grado di avviare, se non altro a medio termine, un più ampio effetto moltiplicatore: obiettivo tanto più concreto qualora la valorizzazione delle risorse sia conforme a criteri di razionalità e di effettiva cooperazione internazionale, supportata da un incremento demografico costante e da una crescita altrettanto fisiologica della domanda. 2. Attività edilizia nel mondo La ripresa conseguita dall’economia mondiale nel corso del 2012, se non altro in alcuni Paesi trainanti, ha interessato solo marginalmente l’attività edilizia, che ha dovuto affrontare un ulteriore esercizio critico, talvolta peggiorativo: in un campione significativo di 12 consuntivi nazionali aggiornati, compresi quelli dei maggiori Stati costruttori, si è registrato un decremento complessivo nell’ordine del 10 per cento (tav. 6), dovuto in larga misura alla Cina, la cui incidenza sulle cifre globali è sostanzialmente decisiva. In effetti, in altri Paesi di notevole rilevanza settoriale, quali Stati Uniti, Giappone, Russia, Turchia e Corea del Sud, l’inversione della tendenza negativa è stata apprezzabile, mentre in Europa si è avuto un ulteriore calo, più accentuato in Spagna e nei Paesi mediterranei. L’edilizia cinese denuncia una situazione che senza essere di saturazione può definirsi di surriscaldamento, le cui avvisaglie si erano già avvertite nel 2010, anche se parvero essere state tempestivamente rimosse nell’esercizio successivo. Per le industrie operanti nell’ambito dei materiali da costruzione le conseguenze sono state ovvie, Carlo Montani anche se i prodotti da finitura non hanno sofferto in misura strettamente proporzionale ed immediata, dovendosi tenere conto dei tempi necessari alla conclusione dei lavori, che per alcuni maxi - cantieri sono naturalmente lunghi. Il massimo storico dell’attività costruttiva in Cina, che si era registrato nel 2009, appare difficilmente recuperabile a breve, ma questo Paese appartiene ugualmente al gruppo che vanta tuttora un indice positivo (tav. 7), assieme alle già menzionate Turchia, Corea del Sud e Russia, con particolare riguardo alla prima, capace di triplicare in otto anni il volume edificato nel 2004. Va aggiunto che la sola Cina esprime la maggioranza assoluta delle costruzioni realizzate nell’aggregato campione (tav. 8), sia pure in misura meno che proporzionale rispetto a quella complessiva. Quanto ai consuntivi turchi e coreani, è da sottolineare come quelli del 2012 abbiano coinciso coi nuovi massimi ascritti dall’edilizia di questi Paesi. Nell’Europa dei Quindici, la congiuntura critica resta di tutta evidenza: basti constatare che nel 2012 le costruzioni residenziali sono diminuite quasi dovunque, fatta eccezione per Germania, Francia, Austria e Lussemburgo (tav. 9), con decrementi particolarmente vistosi in Spagna e Portogallo (dove le prospettive di ripresa sono compromesse da una quota assai ampia di unità abitative invendute), ma anche in Italia, dove gli investimenti nell’edilizia sono diminuiti di oltre un quinto nel volgere di un quinquennio (tav. 10), con quali effetti sulle attività collegate, e sui valori professionali, è facile immaginare. Del resto, il bilancio italiano è molto negativo anche per quanto riguarda le 11 compravendite immobiliari, che negli ultimi sette anni hanno perduto il 48,3 per cento nel comparto residenziale, con punte ancora maggiori in quello commerciale (tav. 11). L’andamento dell’edilizia nei maggiori Paesi industriali corrisponde, con qualche approssimazione, a quello del prodotto lordo, sottolineando le correlazioni che sussistono fra sviluppo economico ed attività costruttiva, come è logico in un contesto che, avuto riguardo anche all’indotto, risulta in grado di determinare quote molto importanti del reddito nazionale. Ne consegue che la politica della casa, non disgiunta da quella delle infrastrutture e dei grandi lavori pubblici, costituisce un’opzione decisiva nelle strategie socio-economiche, con riflessi non marginali per l’interscambio dei materiali da costruzione e delle loro tecnologie. E’ logico che la complessità di questi problemi sia tale da doverne programmare le soluzioni più funzionali nell’ottica del medio e lungo periodo. In ogni caso, esprime la necessità di coinvolgervi sin dall’immediato tutte le forze sociali, con riguardo prioritario ai Paesi più compromessi dalla congiuntura. In tutta sintesi, serve una volontà politica consapevole, anche per quanto riguarda “l’ampio settore dei materiali da costruzione ed in primo luogo di marmi e pietre, fonte di un ampio valore aggiunto” e di contenuti socio-economici irrinunciabili. 3. Estrazione e trasformazione La crescita produttiva del settore lapideo non conosce soste, ad onta dei problemi di finanziamento degli investimenti, dei ri- 12 tardi nella realizzazione di infrastrutture, e delle sacche di ristagno tuttora presenti in alcune situazioni locali. Il 2012 non ha fatto eccezione, ascrivendo una maggiorazione del volume estratto, al lordo degli scarti di lavorazione, nell’ordine dei sette milioni e mezzo di tonnellate, con un incremento di oltre sei punti in aggiunta ai quattro dell’anno precedente, mentre nell’ottica decennale l’aumento complessivo si è ragguagliato a due terzi. Il prodotto netto delle attività trasformatrici è risultato pari a quasi 73 milioni di tonnellate, con un trend proporzionale a quello del materiale di cava (tav. 12). La suddivisione merceologica resta favorevole ai calcarei, ma la maggiore accelerazione del marmo e del travertino rispetto al granito non ha trovato ulteriore conferma. Anzi, il 2012 ha visto un buon recupero ponderale dei silicei, il cui volume estrattivo ha recuperato i due terzi di quello calcareo (tav. 13), mentre risulta sempre complementare il ruolo dell’ardesia, in flessione sia pure limitata anche nell’ambito delle cifre assolute. La produzione asiatica ha consolidato il proprio ruolo maggioritario, oltrepassando il 60 per cento di quella mondiale grazie all’apporto invero determinante di Cina, India e Turchia, mentre la quota europea si è ulteriormente ridotta scendendo ad un quinto di quella complessiva (tav. 14). Dal canto suo, la produzione teorica di lavorati riveniente dal nuovo volume estratto ha raggiunto il nuovo massimo storico, pari a 1.350 milioni di metri quadrati equivalenti, riferiti allo spessore convenzionale di cm. 2, con un aumento di 85 milioni rispetto all’anno precedente ed una crescita media di oltre 12 punti nel ragguaglio al 1995. XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 Nella struttura estrattiva è intervenuto un ulteriore impulso alla concentrazione in un numero relativamente circoscritto di Paesi: i primi quattro (Cina, India, Turchia e Brasile) hanno dato luogo a due terzi della produzione mondiale, mentre i primi dodici, che restano i soli ad avere posto sul mercato oltre un milione di tonnellate grezze, hanno confermato una quota complessiva nell’ordine di 85 punti percentuali (tav. 15). L’aumento marginale della produzione risulta particolarmente accentuato in India e Turchia, mentre nel periodo lungo, governato dalla crescita quasi irresistibile del mondo extra-europeo, assumono dimensioni talvolta icastiche i decrementi percentuali ascritti dai Paesi comunitari, con particolare riguardo, nell’ordine, ad Italia, Spagna, Grecia e Portogallo. Nell’ambito dei “top 12” il numero dei Paesi europei resta quantitativamente maggioritario, ma con una quota complessiva nell’ordine del 15 per cento, e quindi sempre più lontana da quella dei grandi protagonisti mondiali, nel cui novero trovano conferma la sesta posizione dell’Iran e l’ottava dell’Egitto, sia pure con una propensione allo sviluppo meno elevata rispetto a quelle dei quattro leader assoluti. Nell’Unione Europea, il primato produttivo è rimasto all’Italia, con una quota di circa un terzo quasi invariata anche nel lungo periodo (tav. 16), cui segue la Spagna, in ulteriore flessione produttiva al pari della Grecia, mentre il Portogallo sembra in grado di fronteggiare la congiuntura con un maggiore tasso di reattività. Dal canto loro, i Paesi dell’Europa orientale non sono estranei agli influssi condizionanti del ciclo: ad esempio, con qualche significativa contrazione del vo- Carlo Montani lume estratto anche in Polonia e nella Repubblica Ceca. La produzione complessiva dei manufatti è stata destinata all’edilizia nella misura di tre quarti del totale (tav. 17), confermando il suo vincolo prioritario all’attività costruttiva, mentre la quota a saldo ha trovato impiego prevalente in arte funeraria, arredo urbano ed architettura degli interni, con rinnovate preferenze per l’arredo di bagni e cucine. 4. Scambi internazionali L’interscambio mondiale del comparto lapideo ha fatto registrare, nel corso del 2012, un’ulteriore crescita, che ha consentito di superare largamente un traguardo storico importante: quello dei 50 milioni di tonnellate. Infatti, i volumi globali che bilanciano nei consuntivi dell’export e dell’import hanno avuto riguardo a 51,9 milioni di tonnellate, cui corrisponde un aumento in cifra assoluta pari a 2,3 milioni di tonnellate, ed in percentuale, a quattro punti e mezzo. Il modello input-output, assunto a base della rilevazione incrociata, evidenzia come i calcarei grezzi (blocchi e lastre a piano di sega) abbiano alimentato scambi per 14,6 milioni di tonnellate (tav. 18) con un aumento del 5,6 per cento, mentre nei silicei grezzi si è avuto un flusso pari a 12,6 milioni di tonnellate (tav. 19), con una crescita del 15,6 per cento. Mediamente, il progresso del grezzo si è ragguagliato al 9,7 per cento ed ha assorbito il 52,3 per cento del totale, recuperando la quota maggioritaria che aveva alla metà degli anni novanta, salvo perderla progressivamente a vantaggio dei lavorati: 13 in questo senso, si è compiuta un’importante modificazione strategica, completata dal buon recupero del granito. Il prodotto finito è diventato minoritario, dimostrando una scarsa propensione per ulteriori aumenti. I lavorati semplici, con un traffico di poco superiore a 3,1 milioni di tonnellate (tav. 20) hanno ascritto un decremento di circa otto punti, mentre quelli con valore aggiunto, che restano la struttura portante dell’interscambio, sono saliti a 20,3 milioni di tonnellate dai 20,1 dell’anno precedente (tav. 21), con una variazione positiva limitata ad un punto, ma comunque significativa. Il consuntivo dell’ardesia lavorata è risultato praticamente uguale a quello del 2011, confermando il precedente volume, pari a 1,25 milioni di tonnellate (tav. 22). Il totale degli scambi lapidei internazionali, al netto della quota di scarto sul volume dei grezzi, ha interessato un’aggregazione pari a 754 milioni di metri quadrati equivalenti, con un aumento di 25 milioni in cifra assoluta (tav. 23) che si è tradotto in un progresso medio del 3,4 per cento. Quanto al grado di lavorazione, è da porre in evidenza come il volume dei grezzi tradotto in lavorati abbia raggiunto due quinti di quello globale. I dati esposti dimostrano che Il settore ha consolidato bene la ripresa dell’anno precedente, anche se l’obiettivo è stato raggiunto con l’apporto determinante del grezzo, e quindi, con un apprezzabile contenimento delle strategie di valore aggiunto da parte delle economie mature. Ciò significa che i trasporti internazionali hanno dovuto programmare un carico crescente di materiali destinati a scarti di segheria e laboratorio: concettualmente, si tratta di un aggravio di 14 costo, ma all’atto pratico è stato eliso dalla naturale convenienza di potenziare le attività produttive e trasformatrici nei Paesi terzi, alla luce dei minori costi, e quindi, dei loro prezzi finali competitivi. Non a caso, è diventato sempre più apprezzabile il fenomeno delle importazioni di grezzi destinati ad essere segati e lavorati in Paesi diversi da quelli di estrazione, per alimentare fiorenti flussi del prodotto finito in uscita. Si tratta di una strategia che riguarda in modo prioritario i grandi protagonisti asiatici, quali Cina, India e Taiwan, con estensioni ragguardevoli anche altrove: ad esempio, in nuove rilevanti realtà di trasformazione industriale, come in Turchia, od in misura minore in Brasile, Libano e Polonia. Le modificazioni nella struttura merceologica dell’interscambio, che obbediscono a motivi fisiologici di carattere economico e di opportunità industriale, non elidono il ruolo fondamentale dei movimenti internazionali nel mondo lapideo. Al contrario, ribadiscono che il contributo di marmi e pietre allo sviluppo della società civile è destinato a perpetuarsi. 5. Flussi del movimento lapideo L’analisi dell’interscambio di settore per grandi aggregati geografici consente di approfondire le diverse propensioni allo sviluppo ed al consumo, di motivare le variazioni più significative, e di valutare le prospettive a breve e medio termine, assieme alle correlazioni con le variabili di base, a cominciare da prodotto lordo, attività costruttiva e condizioni demografiche. XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 Il consuntivo dell’Unione Europea, con 11,4 milioni di materiale esportato, risulta in linea con quello dell’anno precedente (tav. 24) mentre l’import ha fatto registrare acquisti per 10,1 milioni di tonnellate (tav. 25) cui corrispondono flessioni in cifra assoluta pari a due milioni di tonnellate, ed in percentuale, a ben 16 punti, quasi a sottolineare, da un lato, la tenuta della domanda estera di grezzi generalmente qualificati come quelli europei, e dall’altro, il ristagno delle attività trasformatrici nel Vecchio Continente. Tradizionalmente meno apprezzabili sono stati i movimenti del resto d’Europa, limitati a 1,25 milioni di tonnellate nell’export (tav. 26) ed oltre un milione e mezzo nell’import (tav. 27): in entrambi i casi, con indici di resistenza maggiori di quelli comunitari, e con qualche buona propensione alla crescita, come nelle esportazioni dalla Croazia o negli acquisti della Russia o della Svizzera. Carattere sempre più decisivo, invece, è quello assunto dai flussi riguardanti i maggiori Paesi lapidei extra-europei, di importanza trainante per il settore, guidati con largo vantaggio da Cina, Turchia e India nelle spedizioni, con Egitto e Brasile in ottima posizione strategica (tav. 28), mentre negli approvvigionamenti, dove la stessa Cina ha consolidato una larghissima preminenza già acquisita, hanno fatto altrettanto gli acquirenti tradizionali del grezzo, come Taiwan, e soprattutto del manufatto, come Stati Uniti, Corea del Sud, Canada e Giappone (tav. 29). Gli altri Paesi del sud-est asiatico, anche se restano assai lontani dai grandi protagonisti dell’area, esprimono una realtà complessivamente importante, attestata da 1,7 milioni di tonnellate esportate, con priorità per Vie- Carlo Montani tnam, Indonesia, Thailandia e Pakistan (tav. 30), e da circa 1,5 milioni di tonnellate importate, con consuntivi di maggiore spicco per Hong Kong e Singapore (tav. 31). Il quadro mondiale si completa con un ampio gruppo di altri Paesi extra-europei il cui singolo ruolo è sostanzialmente integrativo ma globalmente importante, sia nelle partenze (tav. 32) che negli arrivi (tav. 33): basti sottolineare la rilevanza delle spedizioni dall’Oman o dalla Palestina, e quella degli approvvigionamenti di Arabia Saudita e Libano. In effetti, esistono tuttora molti Paesi in grado di contribuire allo sviluppo del settore con una politica di attenta valorizzazione delle proprie risorse. In questo caso, diventa emblematico proprio il caso dello Stato palestinese, dove l’incidenza del lapideo sul prodotto interno lordo raggiunge la massima quota mondiale, stimata in diversi punti percentuali. La sintesi riassuntiva per grandi aggregati conferma che i maggiori protagonisti extraeuropei hanno ulteriormente sviluppato il proprio ruolo fondamentale, avendo espresso il 67,5 per cento dell’export mondiale (tav. 34) contro il 65,8 dell’anno precedente ed il 62,7 del 2010; ed il 54 per cento dell’import, contro il 50,3 del 2010 ed il 47,1 per cento del 2010 (tav. 35). Ciò, mentre l’Unione Europea ha perduto ulteriori punti, riducendosi rispettivamente al 22,1 ed al 19,5 per cento. In altri termini, la concentrazione delle maggiori attività settoriali va assumendo un carattere sempre più improntato alla struttura dell’oligopolio, in cui i Paesi leader esercitano un ruolo di controllo, e gli altri, di una sostanziale subordinazione programmata. 15 6. Un settore strategico E’ trascorso mezzo secolo da quando il Congresso europeo del marmo, svoltosi a Firenze nel 1964, riconobbe l’idoneità del settore ad avviare politiche di sviluppo, soprattutto nei distretti arretrati, e pervenne alla decisione di fondare un Soggetto comunitario preposto alla promozione industriale del comparto. A sua volta, è passato poco meno di un quarantennio da quando l’Organizzazione delle Nazioni Unite volle ribadire l’assunto, rivolgendo una raccomandazione specifica ai Governi interessati. Oggi, quegli auspici hanno trovato conferma nei grandi numeri, a cominciare da quelli della produzione, e prima ancora dell’interscambio, il cui ruolo propulsivo degli investimenti e dei consumi è generalmente riconosciuto. Sta di fatto che in un quarto di secolo il flusso dei movimenti quantitativi è aumentato di cinque volte e mezza, passando dai dieci milioni di tonnellate del 1989 ai 51,9 del 2012, con un tasso medio di sviluppo pari al 18,1 per cento in ragione annua (tav. 36), e con tre soli anni di interruzione del trend di ascesa, corrispondenti al 1998 ed al biennio 2008-2009 (tav. 37); tra l’altro, quest’ultimo è il solo periodo che abbia visto una momentanea interruzione nel trend di ascesa dei lavorati speciali, mentre quello dei calcarei grezzi non conosce soluzioni di continuità dall’ormai lontano 1992 (tav. 38), tanto da esprimere l’indice di variazione largamente più alto, con un progresso di ben 15 volte rispetto all’anno base. In ordine alla caratura ponderale dei singoli aggregati merceologici, basta confermare che nel 2012 si è verificato il sorpasso dei grezzi sui lavorati (tav. 16 39), con un ritorno a quote percentuali che risalivano all’inizio degli anni novanta. Nel lungo periodo, l’interscambio è salito dai 15 milioni di tonnellate che erano stati movimentati durante il 1994, ai 51,9 milioni del 2012, con maggiorazioni più o meno rilevanti estese a tutti i Paesi, con le sole eccezioni di Italia e Sudafrica (tav. 40). Al contrario, nel breve termine, nonostante il notevole incremento complessivo di cui si è detto, si sono avute flessioni dell’export in diversi Paesi, quali Germania, Francia, Finlandia, Norvegia, e lo stesso Sudafrica: tutti esempi della concentrazione a vantaggio dei maggiori protagonisti e della contrazione, anche in cifra assoluta, avvertita dagli altri. A livello disaggregato, spicca la flessione dell’export dalla Cina, che è venuta ad interrompere un lungo trend di ascesa, flettendo di tre punti percentuali a livello di quote e perdendo quasi un milione di tonnellate, verosimilmente per la forte pressione della domanda interna, attestata anche dalla permanente euforia dell’import. Nel contempo, debbono essere evidenziati i forti aumenti della Turchia, e soprattutto dell’India, che hanno notevolmente ridotto il distacco dalla medesima Cina, tuttora ampio. Non sono dissimili le considerazioni che si possono formulare per l’import (tav. 41), dove risultano nove i Paesi che abbiano approvvigionato oltre un milione di tonnellate nel corso del 2012, diversamente dall’export dove sono stati otto. Gli acquisti sono diminuiti in sette Paesi del campione in esame, ma la crescita complessiva, pari ad oltre 2,3 milioni di tonnellate, è stata assicurata dal forte progresso della Cina, e subordinatamente, da quelli di Taiwan e degli Stati Uni- XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 ti. Nel periodo lungo, invece, le cedenze più vistose hanno avuto riguardo al Giappone, ed in misura minore all’Italia. La crescita determinante dell’import, come si è detto, risulta essere proprio quella della Cina, che nel 2012 ha effettuato circa un terzo di tutti gli acquisti lapidei mondiali, incrementando di quattro punti la propria quota di mercato, a danno più o meno generalizzato di tutti gli altri Paesi; come si diceva, con la sola significativa eccezione degli Stati Uniti, la cui ripresa, peraltro, appare tuttora vischiosa. 7.Analisi dell’interscambio merceologico La composizione dei movimenti lapidei internazionali, dopo un lungo periodo di maggiori preferenze per il prodotto finito, sta rivalutando sensibilmente il grezzo, per effetto precipuo della domanda da parte dei Paesi trasformatori, prima fra tutti la Cina. Si tratta, per ovvie ragioni, di un’innovazione fondamentale, i cui effetti sono destinati a durare. In campo calcareo, l’aumento di maggiore impatto in sede di export è quello della Turchia (seguita a forte distanza da Italia, Spagna, Grecia e Portogallo), pervenuto a 5,2 milioni di tonnellate, con un’incidenza del 35,8 per cento sulla cifra mondiale (tav. 42), cui corrisponde un import cinese che ha superato il traguardo storico dei dieci milioni di tonnellate, con un apporto del 69,1 per cento al traffico complessivo di marmi e travertini grezzi (tav. 43): un fenomeno certamente imprevedibile sino a pochi anni orsono, nei Carlo Montani cui confronti le altre quote d’importazione mondiale diventano marginali. In campo siliceo, è da registrare il forte aumento dell’esportazione indiana, che ha superato 5,5 milioni di tonnellate, pari al 44 per cento del totale planetario ed ha incrementato il proprio vantaggio sulle spedizioni da Cina e Brasile, pur largamente superiori al milione di tonnellate cadauna (tav. 44). Specularmente, sono aumentati in modo impetuoso gli acquisti di granito grezzo da parte della stessa Cina, pervenuti a 5,8 milioni di tonnellate ed al 45,9 per cento del totale (tav. 45), mentre Taiwan ha conservato la seconda piazza con largo vantaggio sull’Italia e sulla Francia. Il Portogallo, pur aumentando la quota di mercato, ha perduto da tempo la vecchia leadership nell’export di lavorati semplici, ancora una volta a vantaggio sempre più ampio della Cina (tav. 46) cui corrispondono importazioni estese a macchia d’olio nelle economie mature, a cominciare da Germania e Francia (tav. 47). Un fatto nuovo significativo, invece, si è registrato nell’export di lavorati ad alto valore aggiunto, dove il trend di crescita della Cina si è bruscamente interrotto, con un calo di 900 mila tonnellate rispetto all’anno precedente ed una quota di mercato che, pur restando leader assoluta, è scesa dal 52,6 al 47,6 per cento. Aumenti significativi, al contrario, sono stati ascritti dalle vendite di Brasile, India e Turchia (tav. 48). Il ventaglio delle importazioni corrispondenti è molto più articolato, con sbocchi diffusi in tutti i Paesi, a cominciare da Stati Uniti, Corea del Sud, Arabia Saudita e Germania, che hanno consolidato le precedenti posizioni d’avanguar- 17 dia (tav. 49). Il panorama dell’interscambio distinto per tipologie merceologiche si completa con l’ardesia lavorata, dove la tradizionale priorità esportatrice della Spagna, seguita da Cina e Brasile, è stata ulteriormente elisa, pur conservando due quinti delle quantità spedite nel mondo (tav. 50). Dal canto loro, le importazioni restano concentrate soprattutto nell’Unione Europea, con posizioni prioritarie per Francia e Regno Unito (tav. 51). In sostanza, il 2012 ha visto un rinnovato e più convinto apporto del materiale grezzo (blocchi e lastre a piano di sega) all’interscambio lapideo, e quindi, allo sviluppo del settore. Il suo tasso di crescita, reso più significativo dalla stasi dei lavorati, ha raggiunto livelli che nelle relazioni leader sono diventati quasi esponenziali, soprattutto in campo calcareo, ed hanno costituito un volano di ulteriore espansione industriale in Paesi di antica tradizione lapidea come la Turchia, l’Iran e lo stesso Egitto, dove la fisiologica eccedenza estrattiva nei confronti della domanda estera ha indotto una crescita sia pure subordinata del consumo interno. In questo senso, il ruolo propulsivo del lapideo ha trovato ulteriori conferme nella legge del mercato globale. 8. Qualità del prodotto L’aumento dell’interscambio ha dato luogo ad effetti significativi sul piano della qualità: come è noto, la domanda estera richiede materiali di prima scelta, esenti da difetti, discrasie cromatiche, tolleranze fuori norma, e via dicendo. Ciò significa che la produzione 18 è sempre più attenta a coniugare in modo ottimale rendimenti e parametri qualitativi, con effetti estesi a macchia d’olio anche sulle commesse destinate ai mercati domestici. L’assunto vale prioritariamente per il manufatto, ma si estende al grezzo, sia per quanto riguarda la riquadratura dei blocchi e la loro programmazione su misure da telaio, sia per l’aspetto cromatico, sebbene implichi la permanenza di una significativa incidenza degli scarti sul volume estratto. Dall’export aggregato del 2012, e dal suo volume di oltre 750 milioni di metri quadrati equivalenti, al netto dei cascami di lavorazione, cui corrisponde un quantitativo paritetico di importazioni, discende che, avuto riguardo al livello produttivo del finito, il commercio estero assorbe il 55 per cento delle disponibilità quantitative totali, ragguagliate, come detto, a 1.350 milioni di metri. In altri termini, la differenza lascia al giro d’affari interno un ruolo naturalmente importante ma complementare, ed il rapporto biunivoco fra qualità ed interscambio ne risulta a più forte ragione consolidato, con effetti positivi generalizzati. La qualità del prodotto ha tratto ulteriori occasioni di ottimizzazione dal progresso tecnologico, con particolare riguardo all’aumento più che proporzionale dei lavorati ad alto valore aggiunto riveniente dalle applicazioni del controllo numerico. Ciò si traduce, fra l’altro, nella maggiore diffusione di manufatti a spessore sottile e di processi speciali come la resinatura automatica delle lastre, a sua volta promotrice di uno sviluppo dell’interscambio connesso alle economie di scala connesse al minor peso ed alla minore incidenza di un costo dei trasporti competiti- XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 vo con quello della concorrenza ceramica. In effetti, la qualità costituisce lo strumento promozionale per eccellenza, assieme al contenimento dei costi, e quindi del prezzo a carico dell’utilizzatore. Tuttavia, esistono strumenti integrativi di specifica valenza settoriale a supporto della presentazione estetica del prodotto finito, come la fruizione di un design in linea con le esigenze del gusto contemporaneo, quali emergono, fra l’altro, dai premi di architettura specialistica diffusi in parecchi Paesi a più spiccata vocazione lapidea. Lo stesso si può dire per le applicazioni di marmi e pietre nell’oggettistica e persino nella gioielleria, la cui scarsa valenza quantitativa è ampiamente compensata da valori unitari di vertice e da un buon impatto pubblicitario per gli stessi consumi tradizionali. L’iterazione dei comportamenti induce un effetto trainante a costo zero che diventa a più forte ragione comprensibile quando si prenda in esame il ventaglio mondiale delle destinazioni di un export lapideo come quelli in partenza dalla Cina o dall’Italia, diretti sostanzialmente dovunque. Nondimeno, perché questo effetto sia tangibile e soprattutto duraturo, è necessario che venga sostenuto dalla permanenza della qualità, che in un mercato internazionale fortemente selettivo come quello del marmo e della pietra assume un ruolo ineludibile. Il carattere originale ed esclusivo del prodotto di natura emargina i ricorrenti tentativi di imitazione ma ha bisogno di alti requisiti professionali per mantenere un livello qualitativo conforme alle richieste di una progettazione e di una committenza attente al prezzo, ma nello stesso tempo, alla tecnologia e Carlo Montani per l’appunto, alla qualità. Ne emergono, a più forte ragione, l’imperativo permanente di investire in ricerca, produttività, promozione e distribuzione, e nello stesso tempo, quello di adeguati supporti istituzionali. 9. Europa e pietra L’Unione Europea, assieme agli altri Paesi del Vecchio Continente, costituisce un aggregato di affinità culturali e di tradizioni civili in cui l’impiego di marmi e pietre è stato accolto con preferenze consolidate tuttora vive, sebbene siano temporaneamente affievolite dalle difficili condizioni congiunturali. In effetti, i partner comunitari, con l’aggiunta degli altri candidati all’ingresso nella “casa” comune, esprimono una realtà omogenea che nel comparto lapideo trova conferme molto significative nell’importanza degli scambi interni all’Unione, e nel fatto storico che la “piccola” Europa di marmi e pietre fu la prima ad avviare un’ipotesi concreta di cooperazione sin dagli anni cinquanta del secolo scorso. E’ importante sottolineare che la perdita di velocità dell’Europa settoriale non ha impedito all’esportazione di progredire, sia pure con qualche lentezza, anche negli anni più recenti, raggiungendo un aggregato pari a 11,5 milioni di tonnellate (tav. 52) e mettendo a segno l’aumento medio di un punto e mezzo in ragione annua, rispetto al 2001. Risultati analoghi si erano avuti anche nell’importazione fino al 2011, ma nell’ultimo esercizio sono stati azzerati da una flessione degli acquisti per circa due milioni di tonnellate, che ha riportato il volume com- 19 plessivo al livello dello stesso 2001, pari a dieci milioni di tonnellate (tav. 53). Nel periodo lungo, l’export europeo è cresciuto soltanto in nove Paesi, con un progresso particolarmente significativo della Grecia, che reagisce alla sua grave crisi strutturale col tentativo di valorizzare più compiutamente le proprie risorse; altrove, la fiducia nelle opportunità offerte dal lapideo è venuta meno in modo icastico, come nei casi emblematici di Romania, Slovacchia, Repubblica Ceca e Svezia e di altri Paesi che non sono stati in grado di partecipare allo sviluppo mondiale del settore con investimenti adeguati. L’importazione, invece, è aumentata in 12 Paesi, con risultati proporzionalmente maggiori in quelli dell’Europa Orientale, ma anche in Belgio e Regno Unito, mentre le flessioni più accentuate hanno avuto riguardo ad Italia e Spagna. In valore, le quote maggiori dell’interscambio europeo hanno riguardo al prodotto finito, che nel 2012 ha interessato un volume d’affari per 2,5 milioni di euro nell’export, e per 1,6 nell’import (tav. 54): in entrambi i casi, con una progressione mediamente migliore di quella registrata nei volumi. La quota maggioritaria delle spedizioni continua ad essere appannaggio dell’Italia, con un fatturato pari a quasi 1,4 milioni di euro, ed una quota di mercato nell’ordine del 55 per cento, cui seguono a forti distanze quelle di Spagna, Portogallo e Grecia. L’importazione, invece, vede prevalere gli acquisti comunitari della Germania, con Regno Unito e Francia nelle piazze immediatamente successive. La forza della concorrenza esercitata dai grandi Paesi produttori e distributori, quali Cina, India, Brasile e Turchia, ha ridimen- 20 sionato il ruolo dell’Europa ma nello stesso tempo ha rivalutato gli scambi interni dell’Unione, che per molti aspetti si può assimilare ad un grande mercato domestico, anche se caratterizzato da permanenti condizioni critiche, sia nei Paesi minori, sia in quelli di maggiore vocazione settoriale. In talune fattispecie di gestioni quasi marginali, più diffuse tra i lavorati semplici ed i manufatti di ardesia, lo scambio lapideo nell’ambito dei Paesi comunitari sta consolidando dimensioni maggioritarie che sembrano esprimere una tendenza innovatrice destinata verosimilmente ad ampliarsi. In ultima analisi, la riduzione delle quote di mercato appartenenti all’Europa, che si rileva in parecchi settori non soltanto strategici, deve considerarsi fisiologica, nella misura in cui vi corrisponde un diverso, motivato gradiente dello sviluppo altrui. In effetti, l’Europa continua a costituire un modello di sicuro riferimento per quanto si riferisce a valori professionali, creatività, ricerca; e più generalmente, alla diffusione di elevati livelli qualitativi, da cui nessuno può prescindere. 10. Italia: una ripresa marginale Lo sviluppo lapideo mondiale del 2012, che ha confermato il trend di lungo periodo sia nella produzione che nell’interscambio, ha coinvolto l’Italia in misura marginale, evidenziando la permanenza di condizioni critiche e la vischiosità di una ripresa che, peraltro, è riferita alla sola esportazione, dove si è registrato un aumento complessivo di 120 mila tonnellate, pari al 3,8 per cento (tav. 55), mentre le importazioni hanno ascritto XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 un calo di 250 mila tonnellate e la perdita di oltre 15 punti percentuali: con la sola eccezione del 2009, la più consistente dell’ultimo quindicennio (tav. 56). Le spedizioni all’estero, come accade da diversi anni, hanno visto una crescita significativa dei calcarei grezzi, ed in particolare dei blocchi di marmo, dove il progresso ha raggiunto il 7,1 per cento, mentre l’aumento del prodotto finito è stato circoscritto a meno di due punti. Il consuntivo non migliora nell’esame di lungo periodo, dove si rilevano flessioni del 10,7 per cento nell’export e del 35,9 per cento nell’import, ancora più alte nel ragguaglio ai rispettivi massimi, che restano quelli del 2000 per le partenze e del 2006 per gli arrivi. E’ inutile sottolineare come l’ampia riduzione degli approvvigionamenti grezzi vada a testimoniare una crisi permanente delle attività trasformatrici e della stessa domanda interna, con flessioni talvolta accentuate nell’utilizzo delle capacità produttive. Un risultato positivo, soprattutto per quanto si riferisce alla qualità della domanda estera, si è registrato nel valore medio del prodotto finito esportato, che ha raggiunto il nuovo massimo, sfiorando i 50 euro per metro quadrato equivalente (tav. 57), con un aumento pari a circa nove punti percentuali, che nel lungo periodo sale al 36,1 per cento. Il volume d’affari corrispondente, a sua volta, si è incrementato di oltre 11 punti, anche se resta lontano dai livelli del 2000, nei cui confronti permane un calo del 18,3 per cento. Il disaggregato regionale dell’export di manufatti, comprensivo di lavorati semplici e di ardesia, mette in luce comportamenti piutto- Carlo Montani sto diversi da un comprensorio all’altro: i risultati migliori sono stati conseguiti, nell’ordine, da Lazio, Puglie e Toscana, mentre si sono registrati nuovi regressi in Piemonte e Friuli-Venezia Giulia, per non dire della Sardegna, che sconta un significativo ritardo storico di verticalizzazione (tav. 58). Il consuntivo del 2012 ha confermato l’esistenza di una apprezzabile tendenza alla concentrazione: le prime due Regioni esportatrici (Veneto e Toscana), che esprimono due terzi del fatturato in uscita, hanno conservato, se non anche potenziato, un ruolo decisamente leader. L’incidenza del lapideo sull’esportazione totale italiana di beni e servizi è stata pari al 4,5 per mille, con un recupero di tre decimi che costituisce una svolta apprezzabile, non tanto in cifra assoluta, quanto perché è venuta ad interrompere il trend discendente in essere da nove anni consecutivi (tav. 59). Si deve considerare, peraltro, che proprio nel 2012 l’export globale ha conseguito un incremento piuttosto circoscritto, passando da 376 a 390 miliardi di euro, con un aumento del 3,7 per cento, notevolmente inferiore a quello del 2011. Il confronto fra il prezzo medio del lavorato italiano e quelli degli altri Paesi europei conferma l’esistenza di un significativo divario di preferenze qualitative a favore del primo (tav. 60). Tuttavia, nei confronti di alcuni concorrenti importanti, quali Spagna e Portogallo, permangono escursioni di grande ampiezza, ulteriormente accresciute nei consuntivi del 2012, che chiamano in causa forti differenze nel mix merceologico esportato e nelle opere di finitura, con ovvie conseguenze sul valore medio, ma sottolineano, ad 21 un tempo, che la competitività dell’Italia si basa in maniera ineludibile sulla qualità del prodotto e dei livelli professionali; e quindi, sulla necessità di adeguati investimenti. 11.Svolta bipolare: il caso della Cina L’economia cinese è in fase di ripensamento strategico delle opzioni di fondo, anche alla luce di un prodotto lordo che, pur crescendo in misura largamente superiore alla media mondiale, ha cominciato ad ascrivere aumenti ad una sola cifra ed a tenere d’occhio anche i decimali. Nel settore lapideo, il mercato interno ha continuato a progredire con vigore anche nel 2012, ma l’esportazione ha fatto registrare una brusca battuta d’arresto, che si è tradotta in minori spedizioni per circa 900 mila tonnellate, concentrate nei lavorati (tav. 61). Il bilancio di lungo periodo rimane largamente positivo, ma sta di fatto che si tratta della prima significativa battuta d’arresto dopo quella del 1998, ormai lontana anche sul piano psicologico (tav. 62); il fenomeno ha coinvolto in modo palese le quote valutarie del prodotto finito, che hanno perduto otto punti rispetto al massimo di cinque anni orsono (tav. 63). Nel valore, dove la trasformazione è sovrana, avendo lasciato al grezzo una quota inferiore all’uno per cento, gli effetti del regresso quantitativo non si sono avvertiti, grazie ad un ulteriore aumento nell’ordine dei 200 milioni di dollari, che ha portato il volume d’affari dell’export a 5,2 miliardi (tav. 64). Il nuovo aumento del prezzo medio spunta- 22 to dai manufatti, pervenuti ad oltre 27,50 dollari per metro quadrato equivalente, ha confermato che le imprese cinesi, ormai da qualche anno, si sono orientate ad una politica di redditività crescenti, tanto che la quotazione del lavorato spedito all’estero è più che raddoppiata (tav. 65) rispetto a quella del 2003. L’assunto trova conferma nei consuntivi disaggregati per Paesi, da cui emerge, in aggiunta, una strategia selettiva secondo le destinazioni, con un prezzo medio delle vendite cinesi negli Stati Uniti che supera di ben quattro volte quello delle spedizioni in Vietnam o nello stesso Belgio (tav. 66), con un ventaglio di ampiezza superiore alle medie altrui. Resta il fatto che tra i dodici maggiori acquirenti, ovvero quelli che nel 2012 hanno acquistato in Cina per almeno cento milioni di dollari, le cedenze sono risultate maggioritarie, con aumenti residui limitati a Giappone, Hong Kong, Arabia Saudita e Russia (tav. 66), e con sensibili regressi biennali anche nei prezzi (tav. 67). Il consuntivo bipolare della Cina emerge dal ben diverso andamento delle importazioni, in crescita del sette per cento, ed ancora una volta limitate pressoché esclusivamente ai grezzi, con un valore dei lavorati fermo a poco più di un punto (tav. 68). Va sottolineato che in questo caso, diversamente dall’export, è proseguita la flessione dei valori medi: anzi, nel caso del granito si è raggiunto il minimo storico ventennale (tav. 69): i trasformatori cinesi hanno bisogno di implementare i propri carichi di segheria per fronteggiare una domanda interna rimasta impetuosa nonostante il rallentamento dell’edilizia, ma lo fanno andando alla ricerca di opportunità XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 sempre più economiche. All’obiettivo, come emerge dai disaggregati, hanno contribuito prioritariamente, per i calcarei grezzi, la Turchia e l’Egitto, con una quota complessiva di tre quinti del totale, mentre si sono ridotti gli apporti degli altri fornitori di maggiore rilievo, quali Spagna, Italia ed Iran (tav. 70). Una concentrazione ancora più evidente si rileva nell’import dei silicei grezzi, dove India e Brasile, che figurano in testa alla graduatoria delle preferenze cinesi, hanno soddisfatto oltre il 70 per cento della domanda, con largo vantaggio su Finlandia, Norvegia e Portogallo (tav. 71). Il regresso dell’export non mette in discussione una leadership di grande ampiezza, consolidata da lunghi anni di avanzamenti. Quanto all’import, si dovrà chiarire in futuro se la contrazione dell’edilizia, visibile nei consuntivi del 2012, potrà determinare effetti proporzionali nel consumo interno, che finora non si sono avuti: la domanda di qualità è meno coinvolta nella congiuntura, mentre la pressione dell’offerta domestica, indotta dalla necessità di valorizzare i grandi investimenti effettuati nella trasformazione, si traduce in forti iniziative promozionali come la fiera settoriale di Xiamen e le altre manifestazioni cinesi a supporto del mercato. 12. Leadership asiatica La modificazione epocale di produzione, interscambio e consumi intervenuta nel mondo lapideo, e non solo in quello, si è manifestata soprattutto in Asia, in primo luogo a seguito dello straordinario effetto cinese, ma nello stesso tempo, grazie al contributo Carlo Montani di altre economie che al giorno d’oggi si possono definire certamente mature, come nei casi di India, Iran e Taiwan, cui si deve assimilare la Turchia, se non altro per evidenti motivazioni geografiche. Considerazioni analoghe valgono per il Giappone, la Corea del Sud e l’area del Golfo, limitatamente ad un uso lapideo in larga maggioranza d’importazione. Come il resto del mondo, anche l’Asia, per quanto riguarda la congiuntura di marmi e pietre, evidenzia una doppia velocità, nel senso che permangono Paesi dove lo sviluppo è più limitato, pur essendo apprezzabilmente significativo, come Indonesia, Kazakhstan, Pakistan, Thailandia o Vietnam, per non dire di quelli caratterizzati da condizioni maggiormente critiche, quali Corea del Nord, Filippine, Mongolia. Tuttavia, il ritmo impetuoso dell’espansione ascritta dai grandi leader è stato sufficiente a fare dell’Asia il continente leader, capace di esprimere maggioranze assolute sempre più consolidate. A distanza dalla Cina, la prima citazione compete all’India, che occupa il secondo posto nella graduatoria produttiva mondiale, avendo incrementato il proprio export di silicei grezzi sino a raddoppiarlo nel giro di sette anni, con un flusso valutario pari ad oltre 770 milioni di dollari, riveniente in buona maggioranza dal mercato cinese (tav. 72), con l’aggiunta di crescenti spedizioni dei grezzi calcarei. Non meno significative sono state le esportazioni di lavorati indiani, anche se nel 2012 hanno fatto registrare una notevole flessione in volume, bilanciata solo in parte dal buon recupero del prezzo medio (tav. 73) e da un volume d’affari cresciuto di oltre sette punti, per effetto prioritario della 23 domanda statunitense e di un buon incremento delle vendite negli Emirati (tav. 74). Decisamente impetuoso risulta, a sua volta, lo sviluppo di marmi, travertini ed altre pietre della Turchia, grazie a riserve per 14 miliardi di tonnellate, pari alla maggioranza relativa di quelle mondiali, e soprattutto, ad un’esportazione in quantità cresciuta di 18 volte rispetto al 1999 e di 14 volte nel valore corrispondente (tav. 75), con apporto maggioritario del volume grezzo, spedito per quattro quinti del totale ad una Cina sempre più ricettiva (tav. 76). Il valore del prodotto finito turco venduto all’estero è comunque superiore a quello dei grezzi, grazie ad un giro d’affari per circa 950 milioni di dollari, cui hanno contribuito in misura prioritaria gli Stati Uniti, anche per la maggiore redditività del prezzo medio, e subordinatamente i Paesi dell’area araba (tav. 77). L’importanza esportatrice dell’Iran, espressa soprattutto dal marmo e dal travertino grezzo, è stata elisa in misura relativamente significativa dai risultati del 2012, su cui ha inciso in misura decisiva la flessione della domanda cinese (tav. 78), che peraltro continua ad esprimere oltre nove decimi delle partenze e del relativo fatturato. In effetti, l’esportazione iraniana, diversamente da quella di altri Paesi, conserva un ruolo complementare, a fronte di un mercato interno che assorbe quantitativi maggioritari della produzione domestica. Lo stesso si può dire per la trasformazione del grezzo importato da Taiwan, tale da confermare a questo Paese la massima capacità segante pro-capite, se non altro a livello extra-europeo. Resta da dire del Giappone, che ormai da tempo ha ridotto quasi a zero gli acquisti del 24 materiale grezzo (tav. 79), un tempo destinati a fiorenti attività trasformatrici, mentre in quelli del prodotto finito, proveniente per la quasi totalità dalla Cina, persiste la fase riflessiva in atto da parecchi anni: nel 2012, il volume in parola risulta sostanzialmente dimezzato (tav. 80) rispetto a quello del 2005, evidenziando condizioni di un diffuso ristagno, sia nell’uso civile, sia in quello nei monumenti funerari, di particolare rilevanza storica per il mercato nipponico. Ciò, con ulteriori effetti depressivi anche sui prezzi (tav. 81). 13. Stati Uniti d’America Al mercato nordamericano, che resta leader nel mondo lapideo, si debbono specifiche attenzioni: da un lato, per le vicissitudini critiche da cui è stato caratterizzato nella congiuntura degli ultimi anni, e dall’altro, per l’importanza prioritaria che la clientela statunitense riveste per non pochi Paesi esportatori. A questo riguardo, giova premettere che il 2012, con acquisti complessivi pari a 2,6 miliardi di dollari, ha fatto registrare una ripresa del 10,7 per cento rispetto all’anno precedente (tav. 82) da aggiungere a quelle del 2010 e dello stesso 2011; tuttavia, permane un minore flusso di 1,3 miliardi, pari ad un terzo, rispetto al massimo del 2007, che evidenzia il carattere vischioso della ripresa e del recupero di una domanda effettivamente conforme alle potenzialità. La composizione dell’import conferma l’assoluta prevalenza dei lavorati speciali, la cui quota ponderale si è ulteriormente in- XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 crementata sino a raggiungere la cifra massima del 95,3 per cento, mentre ai grezzi è rimasto poco più di un punto, quasi a sottolineare l’esistenza di rinnovate difficoltà nel momento di trasformazione. Il consumo locale, secondo dati in valore di fonte interna, evidenzia un decremento di lungo periodo analogo a quello dell’import, mentre la produzione domestica, che peraltro riesce ad esprimere soltanto il 16 per cento della disponibilità teorica (tav. 83), mantiene le posizioni storiche e contribuisce ad alimentare un’esportazione in crescita, fino al massimo del 2012. Le provenienze disaggregate dell’import di manufatti confermano il primato del Brasile, con 635 milioni di dollari (tav. 84), seguito da Cina, Italia, Turchia ed India, i soli Paesi che abbiano conseguito un volume d’affari sul mercato statunitense superiore ai cento milioni. Quanto al Brasile, giova sottolineare l’ampliamento della sua quota, prevalente ormai da un triennio (tav. 85), che si è portata al 25,7 per cento del totale e che storicamente risulta inferiore soltanto a quelle che furono appannaggio dell’Italia fino all’ormai lontano 2004. In ogni caso, gli acquisti statunitensi vedono accrescere il coefficiente di concentrazione: non a caso, i primi cinque fornitori del 2012 hanno alimentato la domanda locale di lavorati esteri nella misura di 84 punti percentuali. La serie storica delle importazioni statunitensi mette in luce che il trend di crescita, in essere sin dall’inizio degli anni novanta, ha subito una brusca interruzione soltanto nel biennio 2008-2009, ma di tale impatto da indurre effetti quasi devastanti, tuttora ravvisabili nella difficile ripresa di cui si di- Carlo Montani ceva, ed in un consumo interno pari a 77 milioni di metri quadrati equivalenti (tav. 86), cui mancano tuttora 38 milioni di metri per recuperare il massimo del 2007. Si tratta di un obiettivo comunque perseguibile: nonostante la crisi, gli approvvigionamenti attuali degli Stati Uniti superano di circa sette volte il volume del 1992. L’attenzione che gli esportatori leader rivolgono al primo mercato lapideo mondiale anche sul piano della promozione, con significativi interventi preferenziali alle manifestazioni del settore, dimostra che la fiducia non manca, anche se la competizione si è fatta molto selettiva, chiamando in causa la necessità di combinare i fattori di successo in modo per quanto possibile ottimale: da questo punto di vista, il primato che il Brasile è riuscito ad affermare con buon vantaggio sulla stessa Cina assume un significato emblematico, in quanto attesta che il prezzo non è una variabile indipendente, ma deve coniugarsi proficuamente con qualità e valore tecnologico del prodotto. In ogni caso, è facile prevedere che il mercato statunitense continui ad essere un protagonista prioritario sulla scena lapidea mondiale, esercitando un ruolo importante nelle scelte industriali e distributive dei grandi Paesi produttori ed esportatori. 14. Infrastrutture e trasporti La produzione lapidea mondiale determina scarti di estrazione e di lavorazione che una stima ragionevole permette di valutare fra due terzi e tre quarti del volume complessivo di base. A conti fatti, sono pari a 180 25 milioni di tonnellate i cascami che nel 2012 si sono dovuti avviare a discarica, con una quota maggioritaria per quelli di cava, creando un problema vitale per il comparto e per l’equilibrio delle sue gestioni aziendali, ma nello stesso tempo, per la salvaguardia dell’ambiente e per i trasporti. La collocazione ottimale degli scarti e la loro valorizzazione costituiscono una strozzatura di grande rilevanza pratica e strategica, le cui soluzioni debbono essere individuate nell’ottica del pubblico servizio, perché la discarica, al pari di strade e ferrovie, o della stessa formazione professionale, è una vera e propria infrastruttura, Eppure, prescindendo da pur significative eccezioni che confermano la regola, come quelle riferibili al Brasile, al Portogallo od ai Paesi nordici, la questione, che investe la volontà politica dei Governi nazionali o regionali interessati, è tuttora lontana dall’essere stata posta in termini efficacemente propositivi, e meno ancora risolutivi, anche per la scarsa valenza contrattuale di un settore come il lapideo, assai parcellizzato sia sul piano industriale che su quello organizzativo. Il problema delle discariche e quello dei trasporti restano affidati, soprattutto nei Paesi ad economia di mercato, alla libera iniziativa privata, che si distingue per agilità e duttilità operativa, ma nello stesso tempo, per i limiti di spazio e di tempo legati al suo intervento, governato da criteri strettamente e necessariamente economici come quelli della gestione aziendale. La strozzatura, più evidente nelle infrastrutture, viene superata meglio nel sistema dei trasporti, con misure più adeguate al bisogno, ma nello stesso tempo, con oneri signi- 26 ficativi e tali da incidere in misura spesso decisiva sul costo finale di produzione: ciò, con particolare riguardo agli scambi internazionali, nella maggioranza dei casi ad ampio raggio. La razionalizzazione degli imballaggi, la riduzione dei tempi morti e la diffusione degli spessori sottili nelle produzioni di lavorati standard hanno certamente giovato, ma sta di fatto che marmi e pietre sono materiali con alto peso specifico, ed in quanto tali, caratterizzati dai problemi fisiologici che ne derivano, e che dovrebbero essere affrontati nell’ambito di una costruttiva cooperazione tra pubblico e privato. Oggi, le fruizioni del trasporto stradale e di quello marittimo sono complementari, soprattutto nell’interscambio. Infatti, ad ogni carico su mezzi navali e relativo scarico in arrivo corrisponde un numero quanto meno paritetico di trasporti su quelli gommati: al riguardo, tenuto conto della capacità media di ogni camionata, che soprattutto nelle cave si riferisce spesso alla sola motrice, e del volume lordo prodotto, trasformato e posto in opera, non è azzardato sottolineare l’importanza di questo indotto, a cominciare da quella economica, valutandone la consistenza in parecchie decine di milioni annui di camionate. Considerazioni analoghe valgono per i trasporti ferroviari, la cui incidenza specifica nell’ambito dell’interscambio resta complementare, ma con alcune importanti eccezioni destinate ad assumere importanza strategica, come in Sudafrica, in Mauritania, o nel traffico del grezzo fra l’Europa nord-orientale e l’Estremo Oriente; e talvolta, anche nelle economie mature, ivi compresa l’Italia, sebbene il ruolo dei suoi “treni del marmo” dai XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 porti di sbarco del grezzo ai distretti industriali di trasformazione sia stato parzialmente eliso dal regresso dell’import. In ultima analisi, le opportunità di sviluppo settoriale in termini organici e funzionali passano attraverso la soluzione dei problemi di infrastrutture e trasporto, e prima ancora, la volontà di affrontarli nella consapevolezza del ruolo strategico riconosciuto al settore lapideo. 15. Ampliamento dei consumi Specularmente alla produzione, il consumo mondiale è aumentato di circa sette punti nel corso del 2012, giungendo a 1,35 miliardi di metri quadrati equivalenti e raddoppiando il quantitativo posto in opera nel 2001, quando la superficie interessata era pervenuta a 700 milioni di metri (tav. 87). Come negli altri parametri di base, anche in questo caso si è avuta una forte tendenza alla concentrazione: i primi due Paesi, Cina e India, hanno dato luogo ad oltre un terzo del consumo planetario, contro il 15,7 per cento del 2001. Del resto, quelli in cui l’impiego lapideo è stato superiore a dieci milioni di metri sono soltanto quindici, tra cui sette europei, sei asiatici e due americani. Dopo quelli dei due leader, gli altri aumenti più significativi si riferiscono ai Paesi extraeuropei, guidati dagli Stati Uniti e dal Brasile, che figurano in terza e quarta posizione, e con forti progressi anche in Corea del Sud, Taiwan ed Arabia Saudita, mentre il Giappone risulta in rilevante controtendenza, al pari dell’Unione Europea, le cui sofferenze sono diffuse in Italia come in Spagna, in Germania Carlo Montani come in Portogallo, e soprattutto in Grecia, dove si sono perduti i due terzi del consumo originario (tav. 88). L’utilizzo pro-capite di marmi e pietre mette in luce variazioni di ampia consistenza rispetto alle cifre assolute. Ne emerge il primato di alcuni Paesi di fascia media, quali Belgio, Svizzera, Taiwan ed Arabia Saudita, dove il consumo unitario è riuscito a superare la media di un metro quadrato per abitante (tav. 89), mentre Cina, Giappone e India si trovano in coda alla graduatoria, per effetto di una struttura demografica opposta. Nondimeno, la crescita cinese trae motivi di specifica evidenza anche da questa variabile, con un rapporto che è cresciuto di oltre quattro volte nel giro del decennio, mentre quello mondiale non è nemmeno raddoppiato. A proposito del Belgio e della Svizzera, è il caso di aggiungere che il loro consumo pro-capite del 2012 ha superato la media mondiale, rispettivamente, di nove e di otto volte, ponendosi in controtendenza nei confronti dell’Europa in regresso: ciò, a fronte di condizioni economiche più favorevoli, ma nello stesso tempo, alla luce di sensibilità progettuali e promozionali efficacemente moderne. Come si è rilevato a proposito della produzione e dell’interscambio, la disponibilità del materiale di natura è diffusa dovunque, e quando sia eccezionalmente carente, le infrastrutture operative, a cominciare dai trasporti celeri, si fanno carico di colmare i fabbisogni. In effetti, esistono mercati sostanzialmente puntiformi in cui la mancanza oggettiva di risorse domestiche viene elisa da un’esportazione proporzionalmente significativa, come è accaduto nel 2012 per Paesi 27 come Barbados, Bermuda, Macao, Mauritius e via dicendo, dove i notevoli acquisti di lavorati dimostrano che la propensione al consumo lapideo è veramente universale. Certo, non si tratta di contributi decisivi allo sviluppo del settore, ma il loro ruolo emblematico, esteso a tante altre realtà minori, conferma che il mondo della globalizzazione è accessibile a tutti, assumendo il carattere non troppo paradossale di un enorme mercato domestico. Nell’ottica di approccio, resta l’impressione che gli spazi di crescita avvenire del settore vadano cercati, anzi tutto, oltre i confini europei, per il tramite di adeguate strategie distributive, in cui i maggiori protagonisti stanno dimostrando di saper comunque eccellere. Quanto alla via dei consumi alternativi, l’ampio ventaglio di usi non solo tradizionali nell’edilizia, nella funeraria e nell’arredo urbano, certamente competitivo rispetto alla concorrenza, non elide l’utilità di questa opzione, affidandola ad una ricerca tuttora da potenziare, e da valorizzare ulteriormente. 16. Macchine e strutture impiantistiche L’espansione mondiale di marmi e pietre ha trovato un corrispettivo fisiologico in quella degli investimenti in macchine ed impianti, sia pure con significative eccezioni nei contesti geografici tuttora in fase di ristagno: in tal senso, il caso più importante è quello dell’Europa, dove l’interscambio quantitativo delle predette tecnologie, che soddisfa una larga maggioranza della domanda, ha 28 fatto registrare, nell’ambito dei Quindici, flessioni del 12,8 per cento nell’export (tav. 90) in cui l’apporto italiano resta largamente prevalente, e dell’otto per cento nell’import, notevolmente più equilibrato (tav. 91). La velocità di crescita delle vendite complessive si è confermata quasi dovunque, con un’eccezione importante per la Francia, mentre l’andamento degli acquisti evidenzia una sostanziale stazionarietà (tav. 92). Il consuntivo europeo non cambia estendendo l’esame all’aggregato dell’export dai Ventisette riferito al valore, dove il fatturato estero dell’Unione resta superiore ai mille milioni di euro, con una quota dell’Italia superiore al 60 per cento, e con un valore medio per unità di prodotto che sale dai 9,9 euro/kg. del 2011 ai 10,4 del 2012 e progredisce in misura più accentuata nelle spedizioni italiane (tav. 93). A proposito dell’Italia, giova aggiungere che nel giro di quindici anni il valore dell’export è quasi raddoppiato, con una crescita media di sei punti, mentre nel ragguaglio all’unità di prodotto ha raggiunto il nuovo massimo di euro/kg. 9,74 ascrivendo un aumento del 20,2 per cento rispetto al 2011, cui non è estranea la diversa articolazione del mix, e del 46,9 per cento nel periodo lungo (tav. 94). A tali risultati ha fatto riscontro un calo sensibile delle quantità spedite, che nello stesso 2011, peraltro, avevano raggiunto la cifra record di 827 mila quintali. Il maggiore acquirente mondiale continua ad essere la Cina, anche se, specularmente ai segnali di rallentamento evidenziati dall’economia generale e da quella lapidea, il flusso degli acquisti si è ridotto del 26,4 per cento rispetto al massimo dell’anno pre- XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 cedente (tav. 95), con provenienze prioritarie dai Paesi contigui quali Giappone, Taiwan e Corea del Sud. In moderata ripresa, invece, sono apparse le importazioni di macchine negli Stati Uniti, anche se, analogamente a quanto è accaduto per i materiali, i rispettivi valori restano assai lontani da quelli top (tav. 96). L’interscambio di macchine è caratterizzato da condizioni peculiari di elasticità, collegate ai diversi livelli di propensione ad investire: così, può accadere che, se in India il consuntivo del 2012 è risultato in flessione rispetto ad un 2011 a sua volta ai massimi (tav. 97), con Cina ed Italia nel ruolo di fornitori più importanti, in Russia la domanda di tecnologie abbia superato largamente il vecchio massimo del 2008, dando la preferenza al macchinario prodotto in Italia, Paese leader sul piano della distribuzione e della ricerca, ed in subordine, al macchinario tedesco (tav. 98). In sensibile calo, al pari della Cina e della stessa India, è risultata anche la Turchia, che peraltro continua a manifestare una spiccata preferenza per l’impiantistica italiana (tav. 99). Dai primi venti importatori, che hanno effettuato acquisti di macchine settoriali per almeno venti milioni di dollari, sono derivati flussi in uscita per circa 1.800 milioni, con quote largamente prevalenti per Cina, Stati Uniti, Russia e Brasile: i soli Paesi che nel 2012 hanno importato macchine di taglio, trattamento delle superfici ed altre lavorazioni, per oltre cento milioni. Dal canto suo, l’Italia ha contribuito a tali importazioni nella misura di oltre un quinto (tav. 100), con punte massime del 63 per cento nelle vendite al Brasile e del 56,7 per cento in quelle Carlo Montani alla Turchia: quote che esprimono una maggioranza assoluta assai significativa, al pari di quelle conseguite in diversi altri Paesi di seconda fascia, quali Albania, Algeria, Armenia, Croazia, Libano, Macedonia, Malta, Moldova, Palestina, Romania, Slovenia, a conferma di una qualità generalmente riconosciuta in termini di affidabilità, rendimenti e sicurezza. 17. Beni strumentali Lo sviluppo della produzione lapidea mondiale e delle strutture impiantistiche ha dato luogo ad effetti proporzionali nell’ambito dei materiali di consumo, ed in particolare degli abrasivi e degli utensili diamantati, il cui acquisto obbedisce a logiche prevalenti di mercato puntiforme senza escludere un interscambio che, pur andando a soddisfare una componente minoritaria della domanda, tende a crescere significativamente. Del resto, trattandosi di beni strumentali spesati nella gestione ordinaria, anziché essere destinati ad investimento e quindi alla struttura patrimoniale degli utilizzatori, è normale che si vada alla ricerca dell’equilibrio ottimale fra rendimento e prezzo, ricorrendo anche all’offerta estera. Nell’Europa dei Ventisette, ad esempio, il flusso delle esportazioni di consumabili è sensibilmente aumentato nel corso dell’ultimo triennio, portandosi da 1,32 milioni di euro del 2010 agli 1,52 del 2012 (tav. 101), mentre le importazioni sono state più vischiose, consuntivando un giro d’affari per 1,06 milioni di euro (tav. 102). Tale ultimo dato conferma che la congiuntura europea del 29 lapideo è stazionaria, con alcune situazioni tuttora critiche, mentre la tendenza positiva dell’export, tanto più apprezzabile alla luce della forte concorrenza asiatica, sottintende che la propensione mondiale allo sviluppo lapideo ha assunto ulteriore forza propulsiva, capace di incidere positivamente anche sulle vendite di beni strumentali da parte dei Paesi europei. L’analisi disaggregata dell’interscambio specifico riguardante l’Unione mette in luce una notevole prevalenza delle destinazioni extra-comunitarie (tav. 103), soprattutto per le partenze da Germania, Austria e Paesi Bassi; ed a più forte ragione, un’analoga distribuzione degli approvvigionamenti (tav. 104). Nel dettaglio, si è rilevato un ulteriore progresso del primato in cifra assoluta appartenente alle spedizioni tedesche, con un notevole vantaggio su quelle italiane, mentre il ventaglio degli acquisti risulta più articolato. Nell’ambito dei grandi utilizzatori extraeuropei, un ruolo di primo piano compete agli Stati Uniti, che nel 2012 hanno importato consumabili per l’industria lapidea pari a circa 339 milioni di dollari (tav. 105), con aumenti di otto punti nei confronti dell’anno precedente e di 25 punti in quelli del 2010. In effetti, la ripresa delle lavorazioni domestiche non è stata impetuosa, ma ciò non ha impedito all’import statunitense dei beni strumentali di progredire alacremente, alla luce di un’offerta interna insufficiente, se non anche poco competitiva nei confronti di quella cinese che è rimasta leader ma ha perduto qualche punto a favore di Giappone, Germania e Italia, verosimilmente più competitivi in chiave di rendimenti. 30 Tra i Paesi che hanno visto un’accelerazione accentuata della produzione nel corso del 2012, con effetti potenzialmente proporzionali sui consumabili, si può citare l’India, se non altro a titolo di esempio: in questo caso, diversamente da quanto è accaduto negli Stati Uniti od in altri mercati occidentali, l’import di beni strumentali, pur avendo progredito fino a raddoppiare l’importo globale nel giro di un biennio (tav. 106), evidenzia cifre assolute tuttora sottostimate rispetto alle opportunità oggettive, ed in ogni caso, con un’ampia quota maggioritaria delle provenienze cinesi, quasi a sottolineare l’interesse prevalente per acquisti selezionati in base al fattore prezzo. Nell’uso dei beni in questione si manifestano comportamenti notevolmente diversi secondo l’appartenenza dell’acquirente a contesti economicamente maturi o meno, e quindi ad attenzioni difformi per le politiche di qualità e di rendimento, la cui matrice va individuata, in primo luogo, nelle escursioni nazionali tra costi della manodopera, talvolta assai ampie. Ciò spiega il protagonismo della Cina ed il successo delle sue tecnologie ordinarie conseguito nei Paesi in via di sviluppo, ma nello stesso tempo ne sottolinea i limiti oggettivi quando si tratta di affrontare i mercati più sensibili al parametro qualitativo, dove la competizione rimane aperta a risultati alternativi che non siano governati soltanto dal prezzo. 18. Stato dell’arte Lo sviluppo dell’industria lapidea mondiale, testimoniato dai grandi numeri di produzio- XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 ne, scambi internazionali e consumi, non significa che i maggiori problemi siano stati risolti. Al contrario, esistono tuttora ampie sacche di depressione tecnica, organizzativa e sociale, da cui emerge un panorama in cui abbondano i contrasti, sia nella realtà dei fatti, sia nel modo di affrontare detti problemi. Il fattore lavoro, da questo punto di vista, assume rilevanza prioritaria, e non solo per la tradizionale rilevanza nella determinazione dei costi produttivi. Basti dire che, secondo gli ultimi aggiornamenti dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), ammonterebbero ad oltre un milione, con un’incidenza del quattro per cento sul totale, i minori occupati nelle miniere a cielo aperto e nelle cave di tutto il mondo. Ovviamente, il fenomeno si presenta con intensità massima nei Paesi del terzo mondo dotati di risorse significative, come in India, Perù, Sierra Leone: ciò, sebbene sia stato messo a punto il Programma internazionale per l’eliminazione del lavoro minorile, il cui iter di recepimento da parte dei Governi interessati procede con forti vischiosità. In effetti, la Convenzione internazionale sul lavoro minorile, approvata nel 2005, ha vietato di impiegare i minori di 18 anni nel settore estrattivo, ma buona parte degli oltre 170 Paesi aderenti non ha ancora provveduto alla ratifica. Nondimeno, in alcuni Stati di rilievo lapideo prioritario sta maturando una nuova sensibilità istituzionale, come dimostrano le condanne comminate in India a seguito dello sfruttamento minorile nelle cave, e l’impegno di alcuni importatori occidentali a non acquistare il granito prodotto con manodopera minorile. Carlo Montani Sul versante opposto, esistono Paesi sviluppati dove la carenza di operatori qualificati, in specie per le cave, costituisce una strozzatura talmente avvertita da avere consigliato l’adozione di offerte per il reclutamento della manodopera via internet, come dimostrano quelle formulate a più riprese in Australia, con il supporto di trattamenti interessanti e competitivi. Lo stato dell’arte continua a progredire grazie ad una ricerca tecnologicamente avanzata, soprattutto in Europa, dove la collaborazione tra il mondo lapideo e quello universitario è sempre proficua. Ad esempio, un progetto del CGT (Centro di Ricerche Geologiche dell’Università di Siena) ha appena messo a punto, nell’ambito dei programmi di ottimizzazione della sicurezza nelle cave, un modello di conoscenza dell’assetto geologico e strutturale dei versanti rocciosi basato sulle tecniche del “laser scanning” e finalizzato a valutare stabilità e continuità dei giacimenti anche laddove non siano raggiungibili con metodi di campagna tradizionale, come accade in presenza di pareti verticali. Un altro problema caratterizzato da impostazioni assai diverse, secondo il grado di sviluppo dei vari Paesi, è quello della tutela ambientale, dove le pregiudiziali ecologiste rischiano di diventare paralizzanti in diverse economie mature, mentre nel terzo mondo esistono concessioni diffuse ad una “deregulation” assai discrezionale, che finisce per diventare un fattore di successo, atipico ma importante, anche se aggrava il problema degli scarti e della loro collocazione, con effetti negativi destinati a manifestarsi nel medio e lungo termine. Considerazioni analoghe valgono per il regime dei trasporti su 31 mezzo gommato, ed in particolare per i limiti di portata, dove nei Paesi del terzo mondo le deroghe sono elevate a prassi. Questi esempi dimostrano che il mondo lapideo è profondamente diviso nell’approccio e nella soluzione dei problemi, ancor più di quanto accada nel sistema economico generale: se non altro, per la sua struttura parcellizzata, che consente di eludere meglio i controlli e di perseguire criteri di competizione extra-giuridica da cui i Paesi terzi traggono condizioni di obiettivo vantaggio. 19. Mostre e fiere La promozione di marmi e pietre attraverso lo strumento fieristico appartiene a tradizioni assai consolidate: basti dire che taluni prodotti lapidei italiani vennero premiati nell’Esposizione internazionale di Parigi del 1876, e che il forte sviluppo del settore intervenuto dalla metà del ventesimo secolo in poi fu supportato dal progresso tecnico consentito dall’applicazione del diamante ai processi produttivi, dall’euforia edilizia indotta dalla ricostruzione seguita alla seconda guerra mondiale, e dalle fiere, dapprima generali, poi intersettoriali, ed infine specializzate, a cominciare dalla svolta storica degli anni cinquanta, compiutasi in Italia con la Biennale del Marmo di Vicenza, e subito dopo, con la Mostra di Sant’Ambrogio Valpolicella, prima manifestazione ad aprirsi anche alle tecnologie. Da allora, le fiere hanno proliferato, diventando un punto d’incontro ineludibile di confronti, valutazioni ed affari: dapprima in Europa, a cominciare dalla Germania e dalla 32 Grecia, e poi in tutto il mondo lapideo. Ciò, senza dire che in alcuni Paesi di grande dimensione, come Cina, Brasile, India, Stati Uniti e Turchia sono diventate più d’una, corrispondendo a molteplici esigenze di contatti e di valorizzazione dei prodotti locali. Successivamente, il mercato ha dato qualche segnale di saturazione, che è diventato più importante quando la congiuntura si è fatta critica, consigliando non pochi operatori a rastremare il numero delle partecipazioni fieristiche, con la naturale preferenza a quelle leader per generali riconoscimenti, nel cui ambito sono emerse per dimensione mondiale, numero di espositori e visitatori, e qualità delle iniziative collaterali, le manifestazioni di Verona e Xiamen. Altre fiere hanno cessato la propria attività a fronte delle mutate esigenze locali, come è accaduto in Corea del Sud, Giappone, Singapore, ed in vari Paesi dell’Europa orientale o dell’America latina; al contrario, sono emerse quelle dell’area araba, dell’Egitto, della Russia, e più generalmente, dei Paesi che a vario titolo sono protagonisti nella produzione, nella trasformazione e nell’impiego lapideo. L’opportunità di valutare ufficialmente le fiere ha trovato riscontro prioritario nella certificazione di quella veronese da parte di un Soggetto specializzato a livello internazionale, che costituisce un riferimento oggettivo di tutta evidenza, diversamente da quanto era accaduto nelle indicazioni ufficiose formulate a livello associativo. Un parametro importante dell’organizzazione fieristica riguarda la periodicità delle manifestazioni, che in campo lapideo ha optato, nella grande maggioranza dei casi, per quella annuale, ed in altri per la biennale: XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 ciò, in funzione dei flussi storici di presenze, del mix merceologico proposto e del grado di interesse effettivo ragionevolmente prevedibile. Va aggiunto che la mondializzazione accelerata ha consentito di promuovere contatti operativi ben oltre le occasioni fieristiche; che le forniture di “know-how” sono diventate un accessorio ricorrente in ogni compravendita di tecnologie; e che le mutazioni strategiche indotte dalla crisi del 2009 hanno dato luogo a scelte calibrate anche in materia fieristica, tanto più che i costi di partecipazione sono lievitati non meno di quelli produttivi o distributivi. Ne consegue che la crescita è diventata selettiva anche in questo campo, a tutto vantaggio delle manifestazioni leader, la cui specializzazione ha trovato un importante completamento negli “Awards” di architettura: a loro volta, un importante mezzo promozionale basato sugli impieghi più significativi del marmo e della pietra da parte delle grandi firme internazionali. 20. Uno sviluppo perseguibile L’estrapolazione delle serie storiche impostata sulla media produttiva degli ultimi cinque anni consente di ipotizzare che il settore lapideo possa progredire ulteriormente, iterando una tendenza positiva di lungo termine, interrotta soltanto dalla grande crisi del 2009. Anzi, poiché la media quinquennale risente negativamente di detto fattore, è ragionevole presumere che la ripresa possa essere superiore a quella aritmetica, comunque significativa perché sconta una crescita della produzione e dei consumi, da oggi al Carlo Montani 2020, pari ad oltre 30 milioni di tonnellate nette ed a 420 milioni di metri quadrati equivalenti, in base ad un calcolo del quattro per cento composto (tav. 107). Marmi e pietre operano in un sistema selettivo dove la legge ferrea della concorrenza e della competizione appare ineludibile, ma si sono confrontati positivamente con gli altri materiali, ed in primo luogo con quello che nell’ambito delle finiture per l’edilizia può vantare le dimensioni più elevate in termini di volumi impiegati: la ceramica. Oggi, il consumo lapideo mondiale è stimabile intorno al 15 per cento di quello delle piastrelle, con un’incidenza notevolmente più alta in sede di valore; senza dire che in una prima fase del ciclo il suo tasso di sviluppo era stato inferiore, salvo recuperare sensibilmente nel corso dell’ultimo decennio (tav. 108) anche alla luce di un ventaglio d’impieghi decisamente più ampio. L’ulteriore sviluppo è perseguibile anche alla luce delle previsioni di aumento della popolazione mondiale nella prima metà del nuovo secolo, che faranno crescere gli abitanti del pianeta fino agli 8,2 miliardi del 2025 ed ai nove miliardi e mezzo del 2050, sia pure con un notevole calo della quota europea e di quella nordamericana, che ripropone l’opportunità di attenzioni prioritarie, anche dal punto di vista promozionale, ai continenti in maggiore progressione demografica come l’Asia, e subordinatamente, l’Africa e l’America Latina (tav. 109). In meno di quattro decenni, gli abitanti del globo saranno cresciuti di due miliardi e mezzo e non possono esservi dubbi sul fatto che una quota importante di questi giovani avrà bisogno di nuove abitazioni e di finiture adeguate. 33 L’esportazione mondiale di marmi e pietre è pervenuta ad un valore di circa venti miliardi di dollari (tav. 110) cui corrisponde quello paritetico dell’import, con un aumento medio superiore al venti per cento in ragione annua (tav. 111), tradotto in quote rapidamente crescenti per Cina e Turchia, ed in misura minore per India e Brasile, a danno precipuo dell’Italia (tav. 112). Laddove si tenga conto dei mercati domestici, che hanno assorbito il 45 per cento della produzione, ne consegue che, sia pure scontando il prezzo medio del fatturato interno, più basso di quello estero nella misura di circa un quinto, il giro d’affari complessivo del comparto può essere stimato in circa 35 miliardi, destinati ad incrementarsi in misura più che proporzionale rispetto ai volumi. In ultima analisi, tutti gli indicatori fondamentali convergono nel trarne il fondato convincimento che lo sviluppo del settore sia perseguibile con ragionevoli certezze, tanto più che marmi e pietre, nella storia antica e recente, hanno superato con successo momenti certamente peggiori di quello attuale. Nondimeno, è importante che vengano elise le strozzature che possono determinare condizioni di stasi o di ristagno, e che l’obiettivo sia perseguito in un’ottica di efficace cooperazione internazionale, lasciando al momento aziendale l’onere di un confronto competitivo improntato a canoni di lealtà e di “fair play” che non siano selettivi in senso patologico: assunto che vale, naturalmente, anche per la concorrenza intraspecifica, chiamata a misurarsi con marmi e pietre senza bisogno di ricorrere a strumenti opinabili anche sul piano di una promozione autentica, intesa non soltanto 34 come sostegno degli acquisti, ma prima ancora, quale investimento idoneo a perseguire obiettivi economici, umani e civili. Conclusione La crescita mondiale del settore lapideo durante l’ultimo ventennio è stata notevolmente superiore a quella del sistema economico considerato nel suo complesso ed ha confermato, anche per questo aspetto, la sua idoneità a conseguire obiettivi importanti sul piano macro-economico, tanto più perseguibili concretamente in quanto coincidono coi programmi delle maggiori aziende che operano nel comparto. Traguardi prestigiosi ed a suo tempo impensabili come quelli che hanno portato ad un consumo globale pari a 1,35 miliardi di metri quadrati annui, senza contare l’interscambio che nel 2012, avuto riguardo ai movimenti simmetrici di import ed export, ha superato per la prima volta i cento milioni di tonnellate, sono possibili, in un pianeta largamente parcellizzato come quello di marmi e pietre, soltanto alla luce di un impegno sistematico e di un lavoro costantemente improntato alle tradizionali doti di creatività e di fantasia, esaltate dalla fiducia negli investimenti. E’ ovvio porre in evidenza che l’indotto assume un rilievo altrettanto strategico, non solo per gli apporti dell’impiantistica e dei beni strumentali, destinati a sviluppare investimenti e qualità del prodotto; ma nello stesso tempo, per una rete straordinariamente diffusa di servizi, a cominciare dai trasporti, sia stradali che marittimi, ed ora anche ferroviari. XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 L’estrapolazione di serie storiche appartenenti al lungo periodo, in cui le distorsioni derivanti da fatti esogeni estranei al ciclo congiunturale assumono un ruolo piuttosto episodico con effetti sostanzialmente transeunti, conferma che il settore può continuare a crescere in misura significativa, perché caratterizzato da un ruolo strategico e da contenuti di forte impatto economico, ma nello stesso tempo, civile e sociale. E’ appena il caso di soggiungere che queste potenzialità consentiranno di pervenire a risultati oltre le stesse attese odierne, a fronte di adeguati interventi, capaci di comprendere compiutamente detto ruolo e di operare conseguentemente. Marmi e pietre appartengono alla storia ed alla cultura del mondo, con impieghi millenari che testimoniano egregiamente i loro caratteri tecnologici di durata e di resistenza, e nello stesso tempo, quelli estetici legati alla grande architettura come all’arte plastica ed all’arredo. Nondimeno, vale la pena di rammentare che il consumo quantitativo dell’ultimo cinquantennio, grazie all’avvento del diamante industriale, alla rivoluzione tecnica ed alla democratizzazione degli impieghi, ha superato quello di tutte le epoche precedenti, dai primordi alla metà del secolo scorso: è una constatazione che merita ribadire, perché sottolinea, a prescindere da tanti altri numeri ugualmente significativi, che i materiali lapidei, ormai liberi da residui contenuti elitari, costituiscono un motore di sviluppo nel vero senso della parola. Il contributo apportato a tale espansione da circa duecento Paesi sovrani è naturalmente diverso, ma sta di fatto che la risorsa lapi- Carlo Montani dea è diffusa più o meno dovunque e che l’interscambio coinvolge tutti, sia pure con quote più o meno conformi alla dimensione ed alla consistenza demografica. Caso mai, cambiano le politiche nazionali o regionali di valorizzazione delle risorse, fermo restando che le strategie di maggiore impatto positivo non sono un’esclusiva irripetibile, ma costituiscono un paradigma di riferimento, in grado di essere trasferito ed applicato altrove, sia pure con gli opportuni adeguamenti. Il progresso quasi esponenziale fatto registrare dai grandi Paesi leader, e più precisamente da Cina, Turchia, India e Brasile, non è avvenuto per caso, ma alla luce di una volontà politica capace di comprendere il ruolo di sviluppo che il settore è in grado di svolgere, e di avviare una promozione a tutto campo. Peraltro, il fatto che l’industrializzazione lapidea abbia coinvolto, accanto ai maggiori protagonisti, anche Paesi dalle dimensioni ridotte, per non dire dei consumi e dell’interscambio, dimostra il carattere universale del marmo e della pietra, che la progressiva concentrazione produttiva e trasformatrice nei predetti leader mondiali può avere eliso, ma senza pregiudicare una vocazione alla crescita obiettivamente generalizzata. L’interscambio, in specie cinese, assume ca- 35 rattere significativo anche per quanto riguarda le attese dei Paesi settorialmente piccoli, che vi sono coinvolti in misura praticamente totalitaria: basti pensare che nel 2013 le loro importazioni di lavorati dalla Cina hanno interessato la cifra record di 199 Stati, fra cui Islanda, Lesotho, Swaziland, e tutti quelli del Pacifico. Ancora più significativi nell’ottica del possibile sviluppo sono gli acquisti cinesi di materiali grezzi da 74 Paesi, tra le cui provenienze minori si segnalano quelle da Cuba, Sudan, Tanzania, Zambia, e persino da Gibuti, per non dire di nuovi approvvigionamenti dei manufatti lapidei giunti nei porti cinesi da Cambogia o Myanmar: ciò significa che nel futuro del settore anche i minori hanno la possibilità di ritagliarsi uno spazio proprio. Al comparto giovano riserve diffuse dovunque, ma prima ancora, praticamente inesauribili, come attestano i risultati, talvolta straordinari, conseguiti dai programmi di ricerca svolti nei Paesi più attenti alla valorizzazione di materiali alternativi alla monocultura petrolifera, come Arabia Saudita, Brasile e Turchia: In effetti, è da una matura consapevolezza critica delle conseguenti prospettive che possono trarre origine prioritaria i necessari impegni istituzionali ed imprenditoriali per il comune sviluppo. Preface The world stone sector kept growing in 2012, reaching new records of production, interchange and consumption and showing once again its suitability pursuing the goals of a steady and organic expansion. The development of stone and marble has been competitive, despite the instable nature of the demand and the conditions of stasis that are still characterizing several industrial Countries, above all in the European Union. This report, that came to its XXIV annual edition, wants to take stock of the situation in this economic activity that has an important cultural tradition and a relevant social-economic impact: our document is a fundamental collection of information and data representing a unique tool for the work and orientation of those operating in the stone sector and in the planning of its politics. The use of stones in the building sector, in architecture and in the traditional expression of human civilization that is the funeral art, is an universal element: it has always existed and it is spread everywhere, with a particularly relevant acceleration in the last decades, thanks to an optimization of technological improvements and spreading of exchanges that went beyond every optimistic forecast. Today, the leading Countries that produce and distribute stones, export it all over the world, even in the remotest corners of the planet. Knowing these phenomena and using them to improve the sector activities has become a strategic step, just like any other modern infrastructure. During the last fifty years, thanks to the reduction of costs and a particular attention towards the production, a particularly important growth was recorded. Some other important factors in this context were the politics of esteem of resources started in many Countries, the improvement in transports and the attempt to overcome the instability of the demand in the stone sector, thanks to its extraordinary combination of decorative, functional and economic value, that was able to avoid the tendency 38 to stagnation which is still present in the western world. Marble and stone are part of human life without any distinction in time or space. Today, this can be extended to the sector of technology too, whose role in the development of the stone sector is fundamental, as showed by the data regarding the distribution and interchange of machinery and instrumental goods, representing a big part of this Report. The leading force of investments in plants and in the basic research can be seen as a precondition for further improvements in productivity and safety, and it highly contributes to the growth taking place in the last decades (with the exception of the general stagnation in 2009, which, in every case, hit the stone sector only partially. The hypothesis of growth that can be deduced from the analysis of the past and from the tangible upswing of world demand become even more appreciable if they are supported by the political will of understanding the strategic potentiality of marble and stone, as happened in several Countries, as well as that of supporting politics of economic and social development for the sector, taking into account the needs of industrial promotion and financial incentive with its unquestionable specific characteristics, respecting work conditions and safeguarding the environment. In this context, China, India, Turkey and Brazil, protagonists of a massive development, the highest in the sector, should be seen as a reference. The XXIV Report has stepped up in class, through the detailed analysis of the XXIV Report World Marble and Stones 2013 conditions that allowed a big Country like Brazil, principal example of the western expansion in the stone sector, to overcome the difficult conditions affecting it at the beginning and to promote a strategy of renewed development, based on the added value of the exportation, especially as to processed product, which has overtaken that of raw products and, obviously, thanks to its internal market which is steadily growing also in the qualitative demand. The Countries taken into account, confirming the historical maximum rate of one hundred, embrace all the major realities of the sector, as well as some minor presences, able to participate in the market with important contributions in the production and consumption. Moreover, it should be taken into account that many third Countries cannot produce the statistical information required, not even backdated, and that’s why we can say that the Report shows a detailed description of the stone sector and, at the same time, an objective evaluation of its potential. A deep knowledge of demand and offer, of its variables of origin, productive types, endings and its evolution in the short and long term, constitutes a factor of strategic importance, above all in the planning of sector intervention and, at the same time, in the options of industrial strategy. In this perspective, this Report has an useful function, providing a consolidate service of industrial and, at the same time, human and civil promotion. The stone sector was able to face the world critical situation with average results that are better than those of its competitors and in Carlo Montani many cases, better than those of the national economic systems themselves. It is important to underline this aspect because it means that marble and stones can substantially contribute to the economic development and that their demand, supported by objective factors like technological and chromatic competitiveness, highlights a peculiar suitability to fulfill functional and aesthetic 39 needs, in a strong synergy with the social economic factor. To sum up, it is necessary to confirm that the stone sector produces, distributes and promotes a material of peace and, for this reason, able to better fulfill the requirements and desires of the modern man. That’s just another reason to support its growing and its propulsive role in terms of work and values. XXIV World Marble and Stones Report 2013 1. Macro-economic frame According to the last information of FMI, the world gross product almost reached 70 billion dollars, with a ratio in the vicinity of ten thousand dollars per capita (tab. 1): in both cases thanks to further advances that are even more appreciable considering the general situation that is still difficult. Each Country shows growth speeds that are really different, but we can say that the tendency to concentrate in few Countries is consolidating. The states officially recognized within the United Nations are about two hundred, but the absolute majority of world national gross product rely on the first six in this order: United States, China, Japan, Germany, France and Brazil. It must be added that the Countries with a national gross product equal to at least one thousand billion dollars are about fifteen. The trend of growth is different in each case: within the first fifteen Countries, the growing rate of the last seven years is higher than ten per cent every year only for China and India, while only Brazil, Turkey, South Korea, Russia and Australia present a competitive coefficient as regards to the world average rate (tab. 2). This means that Europe is substantially absent in the reduced group of Countries that can be considered the protagonists of economic development. The macro-economic frame emerging from it is very varied and it affects greatly the budget of each state and the conditions of their industries, even without taking into account an important parameter like the tendency of exchange rate, that has been basically steady during 2012, at least within the fundamental relationship between dollar, yuan and euro (tab. 3). Similar considerations can apply to the work factor. Here, the marked slowness in the process of reduction of the working hours caused a significant overturn in the general tendency (tab. 4) both in the long term (United States and Philippines) and in the short term (Japan and Turkey). This is due to the reduction of the role of trade unions caused by a stronger international competition, also in economically less difficult contexts. 42 In order to get a more complete idea of the macro-economic frame, it is necessary to analyze the main social parameters, particularly life expectancy, incidence of taxation, the ratio between gross product and military expenses, Internet diffusion (tab. 5). Important causes for reflection emerge from it: the life expectancy reaches maximum levels in Italy and Japan, which are the two Countries more affected by the economic crisis, while the highest percentage of national gross product dedicated to defense belongs to Israel and United States, where the tax pressure is relatively low while it is at the highest level in Denmark, Sweden and Italy. Italy, Portugal, Greece and Turkey are in the last places as regards to web diffusion, while the Scandinavian Countries, Switzerland, South Korea and United States are on top. The context outlined is characterized by a transversal structure of propulsive and stagnation factors, with possible opposed consequences in each economic systems. The perspectives of a generalized development of world gross product are further postponed due to the permanent difficulties of some mature economies like Japan, Italy and, even though at a reduced level, the United States. The main support to the world growth is in the hands of the so called “BRIC” area, which is still able to start a wider multiplying effect, at least in the medium term. This goal is even more concrete if the exploitation of resources is realized according to principles of rationality and effective international cooperation, supported by a steady population increase as well as the demand increase. XXIV Report World Marble and Stones 2013 2. Building activity in the world The recovery that involved the world economy during 2012, at least in some leading Countries, only partly affected the building sector, which had to face another difficult period: in a significant sample of 12 final balances including those of the major building Countries, a general decrease of about 10 per cent (tab. 6) was recorded, due mostly to China, whose incidence on the global data is decisive. The overturn in the negative tendency of some other Countries with a significant sector relevance like United States, Japan, Russia, Turkey and South Korea has been remarkable, while in Europe a further decrease occurred, more accentuated in Spain and the Mediterranean Countries. In the building industry we record a situation that if cannot be defined as saturated, can be said to be overheated. The first signs of this situation appeared in 2010, but they seemed to be eliminated in the following year. For the companies working in the field of building material, the consequences were obvious, even though the finishing materials were not affected in the short term because of the long time necessary to conclude the works, above all for huge building sites. The historical peak of the building activity in China, recorded in 2009, seems to be difficult to replay in a short time, ma China is still part of the group of Countries that can praise a positive rate (tab. 7) with Turkey, South Korea and Russia. Turkey deserves a special attention because it was able to triple the volume built in 2004 in eight years. Carlo Montani It must be added that China alone expresses the absolute majority of construction realized in the sample (tab. 8) even though in a non proportional measure as regards to the general one. As far as the Turkish and Korean final balance are concerned, it must be underlined that the rate of 2012 corresponded to the maximum rate reached by the building sector of these Countries. In the EU 15, the economic crisis is still evident: in 2012 the construction of residential buildings decreased almost everywhere, with the exception of Germany, France, Austria and Luxembourg (tab. 9), with particularly remarkable decrease in Spain and Portugal (here the perspectives of a recovery are jeopardized by a great amount of unsold housing units) as well as in Italy, where the investments in the building sector have decreased of more than one fifth throughout five years (tab. 10). It is easy to understand the effects that this has caused on linked activities and professional values. The Italian budget is negative also in relation to estate trade, that lost 48.3 per cent in the last seven years in the estate sector, with even higher peaks in the commercial one (tab. 11). The tendency of the building sector in the main industrial Countries corresponds, with some approximation, to that of the internal gross product, reflecting the correlation existing between economic development and building activity and that’s obvious if one bares in mind that it represents extremely relevant percentages of the national income, satellite activities included. That’s why the housing policy and the infrastructure policy as well as that of great public works 43 represent a crucial option in the social economic strategies, with important effects on the interchange of building materials and their technologies. Obviously, the complexity of these problems requires planning of the best solutions in the middle and long term and it accounts for the need of involving all the social forces since the beginning, above all in the Countries that are most affected by the economic crisis. To sum up, an aware political will is necessary, also in “the wide sector of building materials, above all marble and stone, source of a big added value” as well as of fundamental socio-economic contents. 3. Extraction and processing The productive growth of stone sector is ceaseless, despite the problems of investments funding, the delay in the realization of infrastructure and the stagnation still present in some local situations. 2012 was no exception, with an increase in the extracted volume equal to seven million and an half tons, net of processing waste, with an increase of more than six points added to the four points of the previous year, while in the decade term the total increase is of two-third. The net product of processing activities is equal to almost 73 million tons, with a tendency that is proportional to that of the quarry material (tab. 12). The division of goods is favorable to chalky material, but the major acceleration of marble and travertine as opposed to granite found no further confirmation. In 2012 there 44 was, instead, a good recovery of silicon material, whose extraction volume regained two-third of the chalky (tab. 13), while the role of slate is still secondary and partially in decline. The Asian production confirmed its fundamental role, overcoming the sixty per cent of world production thanks to the determinant support if China, India and Turkey, while the European rate has decreased, reaching one-fifth of the total amount (tab. 14). The theoretical production of finished products coming from the new volume extracted reached a new historical maximum rate, equal to 1,350 million squared meters, referred to the conventional thickness of two centimeters, with an increase of 85 million compared with the previous year and an average growth of more than 12 points as opposed to 1995. In the extraction sector a new impulse to concentration in a limited number of Countries applied: the first four (China, India, Turkey and Brazil) produced two-third of the world production, while the first twelve (the only ones to put on the market more than a million raw tons) confirmed a total rate of 85 percentage points (tab. 15). The secondary increase in the production is particularly evident in India and Turkey, while in the long term, characterized by an almost ceaseless growth of extra-European Countries, the percentage decrease of European Countries like Italy, Spain, Greece and Portugal become almost representative. Within the group of “top 12”, the number of European Countries is still quantitative relevant, but the total rate is of 15 per cent, that is far from that of world protagonists, XXIV Report World Marble and Stones 2013 among which we find Iran at sixth position, and Egypt at eighth position, even though their tendency to development is less evident than that of the four main leaders. In the European Union, Italy keeps the productive supremacy with a portion of one-third that remains steady also in the long period (tab. 16), followed by Spain, characterized by a further productive decrease equal to that of Greece, while Portugal seems able to face the crisis with a greater reactivity. Also eastern European Countries are affected by the influences of the situation, expressed by the contraction of the volume extracted in Poland and Czech Republic. Three-quarter of the total artifact production was dedicated to the building sector (tab. 17), and it confirms the link between the stone and the building sector, while the remaining quarter was used in funeral art, street furniture and internal design, in particular furniture for bathrooms and kitchen. 4. International exchanges The world interchange in the stone sector recorded a further increase in 2012, permitting to broadly overcome an important historical goal: 50 million tons. The total volume in the final balance of import and export, in fact, reached 51.9 million tons, with an increase in the absolute amount of 2.3 million tons, four and a half percentage points. The input-output model, used as a base of the crossed survey, highlights as the raw chalky materials (rough sawn blocks and Carlo Montani slabs) permitted exchanges for 14.6 million tons (tab. 18) with an increase of 5.6 per cent, while the flow for raw silicon materials was equal to 12.6 million tons (tab. 19), with an increase of 15.6 per cent. On the average, the increase of raw materials reached 9.7 per cent and absorbed 52.3 per cent of the total amount, coming back to the majority rate it had at half of the ninety’s and gradually loosing it to advantage of elaborated material. That was an important strategic modification, that was completed by a good recovery of granite. The finished product became secondary, showing a scarce tendency for further increase. The simple finished products, with a flow that is barely higher than 3.1 million tons (tab. 20) recorded a decrease of about eight points, while the products with an added value, that are the supporting structure of the interchange, rose to 20.3 million ton from 20.1 of the previous year (tab. 21) with a positive variation of just one point, that is still meaningful. The balance of processed slate was basically the same as in 2011, confirming the previous volume, equal to 1.25 million tons (tab. 22). The total amount of international stone exchange, net of waste on the volume of raw material, affected 754 million square meters, with an increase of 25 millions as an absolute figure (tab. 23): an average increase of 3.4 per cent. With regards to the grade of elaboration, it must be underlined that the volume of raw materials processed reached two-fifth of the total. These data show that the stone sector confirmed its recovery, started the previous year, even if this goal was reached thank 45 to the determinant role of raw material and with a significant reduction of added value by mature economies. It means that international transport had to plan growing loads of materials dispatched to lab and sawmill waste. It is, in theory, an increase in the expenses, but from the practical point of view the rise of costs was absorbed by the natural convenience derived by strengthening of productive activities in third Countries, because of contained costs and, therefore, competitive final prices. It is not by chance that the phenomenon of the importation of raw material that are then sent to different Countries to be sawed and processed, incite important flows of finished product. This strategy concerns in particular the big Asian, like China, India and Taiwan, but it has also wider implications in new realities of industrial transformation like Turkey, Brazil, Lebanon, Poland. The modifications in the product structure of the interchange, depending on physiological reason of economic nature and industrial opportunity, do not erase the fundamental role of international interchange in the stone world. On the contrary, they just confirm that the contribution of marble and stone in the development of civil society is destined to continue. 5. Trend in the stone market The analysis of the sector interchange within big geographical areas allows to better understand the different tendencies to development and consumption, to find a reason for the most significant variations and 46 to elaborate hypothesis about short and long time perspectives, taking into account the basic variables like internal gross product, building activity and the demographic conditions. The final balance of European Union, with 11.4 millions of exported material, corresponds to that of the previous year (tab. 24), while the importation recorded purchase for 10.1 million tons (tab. 25), corresponding to a decrease equal to two million tons, 16 percentage points. On the one hand, it emphasizes the strength of the demand of raw material abroad, as the European one is usually of good quality, on the other hand, it stresses the stagnation of processing activities in the Old Continent. The movements in the rest of Europe were traditionally less significant: 1.25 million tons in exportation (tab. 26) and more than 1.5 million in importation (tab. 27). In both cases, there were more difficulties than within the European Union, with just a few exceptions like the Croatian exports, the Russian and Swiss purchases. The flow of the main extra-European Countries presents more and more significant characteristics, they are of basic importance for the sector, above all China, Turkey and India in the exportation, with Egypt and Brazil in a good strategic position (tab. 28), while in the importation, where China itself confirmed its supremacy, the traditional purchaser of raw material like Taiwan or the important purchaser of finished products like USA, South Korea, Canada and Japan (tab. 29) did the same. The other Countries of south-east Asia, though being far from the big protagonists XXIV Report World Marble and Stones 2013 of the area, represent an important reality with their 1.7 million tons of exported product, above all Vietnam, Indonesia, Thailand and Pakistan (tab. 30) and almost 1.5 million tons of imported product, having Hong Kong and Singapore (tab. 31) the most relevant final balance. The world frame is completed by a wide group of extra-European Countries whose single role is substantially complementary, but important from a general point of view, both in exportation (tab. 32) and importation (tab. 33). The relevance of the dispatch from Oman or Palestine or the supply of Saudi Arabia and Lebanon are good examples of this tendency. There are still many Countries that would be able to contribute to the development of the stone sector through a policy of careful enhancement of their resources. The example of Palestine is here emblematic: here the incidence of the stone sector on the internal gross product is the highest at world level, corresponding to several percentage points. The analysis of wide geographical areas confirms that the main extra-European protagonists have just further developed their crucial role, representing 67.5 per cent of the world export (tab. 34) versus 65.8 per cent of the previous year and 62.7 per cent in 2010; and 54 per cent of import versus 50.3 in 2011 and 47.1 in 2010 (tab. 35). In opposition to that, the European Union lost other points, reaching 22.1 and 19.5 per cent. To sum up, we can say that the concentration of the main activities of the sector is assuming an oligopoly structure, with the leading Countries playing a role of control while the other are in a substantial subordinate position. Carlo Montani 6. A strategic sector Fifty years passed just now, since the European Marble Congress, taken place in Florence during 1964, recognized the suitability of the sector to create development policies, above all in the underdeveloped areas, and took the decision to found an European Subject in charge of the industrial promotion of the sector. About forty years passed since United Nations Organization wanted to reiterate the concept, addressing a specific recommendation to the national and regional governments involved in the matter. Today, those premonitions were confirmed by the big figures of production and interchange, whose propulsive role in investments and consumption is broadly recognized. In twenty five years, the flow of quantitative movements increased of five times and a half, passing from ten million tons in 199 to 51.9 in 2012, with an average rate of development equal to 18.1 per cent every year (tab. 36) and with only three years of interruption of the increase trend, corresponding to 1998 and 2008-2009 (tab. 37). This two-year period is also the only one with a temporary interruption of the increase trend of special processed product, while that of raw chalky material has no continuous progress since 1992 (tab. 38) and it expresses the highest variation index, with a 15 times progress as regards to the base year. As far as the single product are concerned, in 2012 the overtaking of raw material on processed material occurred (tab. 39), with percentages equal to those of 47 the first nineties. In the long term, the interchange went from 15 million tons in 1994 to 51,9 millions in 2012, with more or less relevant increase in all the Countries, except Italy and South Africa (tab. 40). On the contrary, in the short term, despite the meaningful total increase we’ve already talked about, there was a decrease in the exportation in several Countries, like Germany, France, Finland, Norway and South Africa itself: they are all examples of the positive effect of concentration in those Countries that are the main protagonists of the decrease which affected, however, other Countries as well. If we take into account each Country individually, the decrease of China stands out, with its lost of three percentage points and almost one million tons, suspending a long ascending trend. It was caused, probably, by the strong pressure of the inner demand, confirmed also by the permanent development of the import. At the same time, the big increase of Turkey must be outlined, with that of India, both of them reducing remarkably the gap with China, which remains however wide. For the import we can record a similar situation (tab. 41), we have nine Countries that supply more than a million tons in 2012, while in the exportation they were eight. The purchase decreased in seven Countries of the examined sample, but the general growth, equal to 2.3 million tons, was assured by the strong progress of China and, to a small extent, by the progress of Taiwan and the USA. In the long period, on the contrary, the most evident decline affected Japan and Italy. 48 The most important increase in the import, as we have already said, is that of China, that realized in 2012 about one-third of all the world stone purchase, augmenting its market share of four points. If affected in a more or less generalized way all the other Countries with the exception of the USA, whose recovery seems to be still slow. 7. Analysis of the product interchange In the international stone interchange, after a period in which the finished product played a central role, it is now significantly reconsidering the raw material, due to the demand from processing Countries, China above all. This is, obviously, a fundamental innovation, whose effects are destined to last for a long time. For the chalky materials, the most significant increase in the export is that of Turkey (followed at a long distance by Italy, Spain, Greece and Portugal) equal to 5.2 million tons, with an incidence of 35.8 per cent on the world figure (tab. 42). The Chinese importation overcame the historical goal of ten million tons, with a contribution of 69.1 per cent to the overall interchange of marble and raw travertine (tab. 43): an unpredictable phenomenon until a few years ago, compared to which all the other world import rates are secondary. As far as the silicon material is concerned, the strong increase of the Indian exportation that overcame 5.5 million tons must be recorded, it is equal to 44 per cent of the world total, increasing its advantage on XXIV Report World Marble and Stones 2013 expeditions from China and Brazil, widely higher than a million tons each (tab. 44). At the same time, China purchase of raw granite has remarkably increased, reaching 5.8 million tons and 45.9 per cent of total (tab. 45), while Taiwan preserved its second position with a broad advantage on Italy and France. Portugal, despite increasing its market share, has lost its old leadership in the export of simple finished products for a long time, once again to advantage of China (tab. 46) that exports pell-mell in the mature economies, starting from Germany and France (tab. 47). A remarkable and new phenomenon, on the other hand, was recorded in the exportation of finished products with a high added value, where the positive trend of China abruptly stopped, with a decrease of nine hundred thousand tons compared to that of the previous year and a market share that, still being the absolute leader, passed from 52.6 to 47.6. The selling of Brazil, India and Turkey, on the other hand, recorded an important increase (tab. 48). The range of corresponding importation is far more articulated, with outlets in all the Countries, from United States, South Korea, Saudi Arabia and Germany, that confirmed their previous positions of leadership (tab. 49). To conclude the overview of the interchange on the basis of the different types of products, let’s consider the role of processed slate, where the traditional prominent role of Spain in the export and those of China and Brazil suffered further limitation, still preserving two-fifth of goods sent in the world (tab. 50). On the other hand, importation is Carlo Montani concentrated above all within the European Union, having France and United Kingdom in the first positions (tab. 51). To conclude, 2012 recorded a renewed and more significant intervention of raw material (rough sawn blocks and slabs) in the stone interchange, participating in the development of the sector. The growth rate, that has become more remarkable due to the stagnation of the processed goods, reached levels that became almost exponential in the leader relations, above all in the field of chalky material and represented an engine of further industrial expansion in those Countries with an old stone tradition like Turkey, Iran and Egypt itself, where the exceeding extraction as compared to the foreign demand caused an increase in the internal consumption. In this case, the propulsive role of the stone sector found further confirmation in the law of global market. 8. Quality of the product The increase in the interchange caused significant effects on the quality of the products: as it is known, the foreign demand requires first choice, flawless materials, with no chromatic snags, or imperfections of every sort. That means that during the production more and more attention is paid to combine in the best way the output and the qualitative parameters, with effects that interest the products destined to domestic markets as well. This is true above all for the artifacts, but it can be applied to raw materials too, both for the square off of 49 block and their setting on the measure of the frame, and for the chromatic aspect, although it means a significant effect on the quantity of waste in the abstract volume. From the data concerning the exportation in 2012 and its volume of more than 750 million square meters, net of production waste, and its corresponding quantity in importation, we can deduce that, talking about the finished product, the foreign trade absorb 55 per cent of the total available quantity, equal to about 1.350 million meters. It means that the difference lets to the internal business an important role which is, however, secondary and the bi-univocal relation between quality and interchange is consolidated by that phenomenon and has general positive effects. The quality of the product could be enhanced also thanks to the improvement of technology, with reference to the increase more than proportional of finished product with high added value, coming from the numeric control. This is expressed also in the increasing spread of manufactured products with reduced thickness and of special processes like automatic resin treatment of slabs which also contributes to the development of the interchange within economies of scale thanks to the reduction of weight and a reduction of costs of transport, competitive with that of ceramics. Quality represents, actually, the promotional tool par excellence, as well as the limitation of costs and consequently the reduction of price for the client. Complementary tools of specific sector value can nevertheless be found to enhance the esthetic aspect of the finished product, like the use of 50 a design corresponding to the needs of contemporary style emerging from the contests of specialized architecture taking place in several Countries with an old stone tradition. The same thing can be said about the use of marble and stones for little objects or even in jewelry, whose low quantitative value is highly compensated by extreme single values and a good ad impact for the traditional consumption. The repetition of the trend leads to a zero cost driving effect becoming more and more understandable if we consider the world range of destinations of the stone exportation coming from China or Italy and sent basically everywhere. In order for this effect to be evident and long-lasting, it must be supported by the permanence of quality, playing an ineludible role in the highly competitive international market of stone. The original and exclusive nature of the product automatically restricts the recurring attempts of imitation, but it requires high professional standards in order to maintain a qualitative level in compliance to the design and a client that is careful of the prices and, at the same time, interested in the technology and quality. From this, the need comes to invest in research, productivity, promotion and distribution and, at the same time, to establish the right institutional relations. 9. Europe and stone The European Union with the other Countries of the Old Continent, is an aggregate made up of Countries with cultural affinities and civil traditions where the use of marble and XXIV Report World Marble and Stones 2013 stones was welcomed with consolidated preferences still valid, though being temporarily abated by the difficult conditions of the present economic situation. All the Countries of the Union, in fact, as well as the candidates to make part of the EU, represent a homogeneous reality finding very significant confirmations in the stone sector like the importance of interchange within the Union and in the historical fact that the “little” Europe of stone and marble was the first to start a policy of cooperation since the fifties, during the 20th century. It is important to underline that the slowdown of stone Europe did not prevent exportation to improve, although with some difficulties, even in the recent years, reaching a goal of 11.5 million tons (tab. 52) and 1.5 points every year, compared to 2001. In the importation, the results were similar until 2011, while in the past year they were reset by a decrease in the purchase of almost two million tons, taking the general volume back to the level of 2001, equal to about ten million tons (tab. 53). In the long term, the European exportation increased only in nine Countries, with a particularly significant growth of Greece, reacting to its serious structural crisis with an attempt to improve its resources. In the rest of Europe, the confidence in the opportunities offered by the stone sector failed, for example in Romania, Slovakia, Czech Republic and Sweden, as well as other Countries, which were not able to participate to the development of the sector with adequate investments. The importation, on the contrary, increased in 12 Countries, with proportionally better results Carlo Montani in Eastern Europe, but also in Belgium and United Kingdom, while the most significant decrease occurred in Spain and Italy. From the point of view of the value, the highest rate of European interchange were referred to the finished product, reaching in 2012 a turnover of 2.5 million euro in the export and 1.6 million for the import (tab. 54): in both cases with an average progression which was better than that of volume. The highest amount of the expeditions is still that of Italy, with a sales volume equal to almost 1.4 million euro and a market share of 55 per cent followed at a long distance by Spain, Portugal and Greece. In the importation, on the contrary, Germany, United Kingdom and France prevail. The competition of the great production and distribution Countries like China, India, Brazil and Turkey reshaped the role of Europe and at the same time changed the situation of the interchange within the EU, that can be considered in many aspects like a big internal market, even though it is characterized by permanent critical conditions both in secondary Countries and in those with a more evident role in the sector. In some management almost marginal, more spread between simple finished products and slate artifacts, the stone interchange within European Countries is confirming important dimensions, seeming to express a new tendency destined to improve. The reduction of the market share belonging to Europe that is recorded in several sectors that are not only strategic, must be considered a natural phenomenon, when a different level of development of the other corresponds to it. Europe keeps building 51 a reference model as far as professional values are concerned as well as creativity and investigation, or, more generally speaking, as far as high qualitative levels are concerned. 10. Italy: a marginal condition The development of the stone sector in the world in 2012, that confirmed the long term trend both in the production and in the interchange, affected Italy only in a marginal way, underlining the permanence of critical conditions and the slowness of a recovery that is referred only to exportation, with a total increase of 120,000 tons, equal to 3.8 per cent (tab. 55). In the exportation, a decrease of 250,000 tons was recorded with a loss of more than 15 percentage points; 2009 was the only exception, the most significant of the last fifteen years (tab. 56). The expeditions abroad, as has happened for several years, recorded a remarkable growth of raw chalky materials, in particular of the marble blocks, where the increase reached 7.1 per cent, while the increase in the finished product was less than two points. The situation is not better in the long term analysis, with a decrease of 10.7 per cent in the exportation and 35.9 in the importation, even more important compared to its respective maximum rates which are the same as those of 2000 in the expedition and those of 2006 in the arrival. It is superfluous to highlight that this wide reduction of the purchase of raw materials is just a demonstration of the permanent crisis of the processing activities and of 52 the internal demand itself, with important slowdown in the use of productive capacity. A positive result, above all in the field of the external demand, was recorded in the average value of exported finished product, reaching a new maximum rate: almost 50 euro per equivalent squared meter (tab. 57) with an increase of about nine percentage points, reaching 36.1 per cent in the long period. The corresponding turnover increased of more than 11 points, still remaining far from the levels reached in 2000 (it shows a decrease of 18.3 per cent compared to 2000). Taking into account the single regions and their rate of exportation of artifacts, including simple finished products and slate, we can say that different areas has different situations. The best results are those of Lazio, Puglia and Tuscany, while in Piedmont and Friuli-Venezia Giulia new decreases were recorded, with an even more difficult situation for Sardinia and its delay in the process of “verticalization” (tab. 58). The final balance of 2012 confirmed the existence of a significant tendency to concentration: the first two exporting regions (Veneto and Tuscany), comprehending two thirds of the sales volume, did not improve but maintained their decisive role. The incidence of the stone sector on the total Italian exportation of products and services was equal to 4.5 per mil, with a recovery of three-tenth that represents an appreciable change, above all by virtue of the fact that it suspended the descending trend that has lasted for nine years (tab. 59). It should be borne in mind that in 2012 the global export reached a quite contained increase, passing from 376 to 390 billion euro, with an XXIV Report World Marble and Stones 2013 increase of 3.7 per cent, notably lower than that of 2011. The comparison between the average price of Italian finished product and that of the other European Countries confirms the existence of a remarkable gap of qualitative preferences in favor of the former (tab. 60). Broad ranges are still present with regards to some important competitors like Spain and Portugal and they increased even more in the final balance of 2012. Here we note important differences in the range of products exported and in the finishing process, with obvious consequences on the average value, underlining at the same time that the competition in Italy is ineludibly based on the quality of the product and on the professional levels and, therefore, on the need of adequate investments. 11.A bipolar change: the case of China The Chinese economy is living a phase of strategic modification of the basic options, also in the light of an internal gross product that, still growing in a far greater measure compared with the world average, started to record one-figure increase, keeping an eye also to decimals. In the stone sector, the internal market kept growing strongly also in 2012, but the exportation recorded an abrupt stop, translated in smaller expeditions, equal to about 900,000 tons, concentrated on finished products (tab. 61). The long term budget is still widely positive, but we cannot deny that this is the first significant stop after that of Carlo Montani 1998, which is now perceived as something far even from a psychological point of view (tab. 62). This phenomenon affected in an evident way also the value rates of finished product, that lost eight points compared to the maximum of five years ago (tab. 63). From the point of view of the value, where the transformation has a central role, having left a rate lower than one per cent to raw materials, the effects of quantitative decrease were not perceived, thanks to a further increase of 200 million dollars that took the turnover to 5.2 billion (tab. 64). The new increase in the average price of artifacts, reaching over 27.50 dollar per square meter, confirmed that the Chinese companies have pointed for quite a long time towards a policy of growing profitability. The quotation of finished product sent abroad, in fact, has more than doubled (tab. 65) compared to that of 2003. This is confirmed in the final balance of each Country, from where a selective strategy based on the different destination can be deduced. The average price of Chinese sales in the United States is four times that of the expeditions in Vietnam or Belgium, with a range higher than that of other verage rates. The fact remains that among the twelve main buyers, for those that purchased in 2012 in China for at least one hundred million dollar, the slowdown is remarkable, with increases limited to Japan, Hong Kong, Saudi Arabia and Russia (tab. 66) and with important twoyear decreases also in prices (tab. 67). The bipolar final balance of China comes from the different trend of importation, increased of seven per cent, once again limited almost exclusively to raw materials, with a value of the finished products of slightly more than 53 a point (tab. 68). It is to underline that in this case, differently from the export, the decrease of average value went on, reaching the historical minimum of the last twenty years (tab. 69). The Chinese producers need to implement their sawmill load to face an internal demand that is still impetuous, despite the slowdown in the building sector, but they did it through the search of cheaper and cheaper opportunities. As emerged from the single analysis, Turkey and Egypt contributed mainly for the raw chalky materials, with a general rate equal to three-fifth of the total, while the contributions of other relevant supplier reduced, like Spain, Italy and Iran (tab. 70). An even more evident concentration has to be recorded in the importation of raw silicon materials, where India and Brazil, that appear at the top of the Chinese preferences ranking, fulfilled over 70 per cent of the demand, with a large lead on Finland, Norway and Portugal (tab. 71). The decrease of the exportation brought into question a wide leadership, consolidated by a long time of growth. With regard to the importation, only the future will tell if the concentration in the building sector, evident in the final balance of 2012, will be able to cause proportional effects in the internal consumption that haven’t occurred so far. The quality demand is less involved in the present situation, while the pressure of the internal demand, induced by the need to enhance the great investment in the processing phase, is translated in important promotional activities like the sector fair in Xiamen and other Chinese event supporting the stone market. 54 12. Asian leadership The epochal change in the production, interchange and consumption that affected the stone sector (but not only this field) arose above all in Asia, in the first place because of the extraordinary Chinese effect but, at the same time, thanks to the contribution of other economies that can now be defined as mature like India, Iran and Taiwan, to which Turkey must be added, at least for obvious geographical reasons. Similar considerations can be done for Japan, South Korea and the Gulf area, for a use of stone that is above all of importation. As for the rest of the world, Asia too shows a double speed with regard to the situation of marble and stone. It means that we have some Countries in which the development is slower, even though significant, like Indonesia, Kazakhstan, Pakistan, Thailand o Vietnam, or other where the conditions are even worse like North Korea, Philippines, Mongolia. Nevertheless, the impetuous rhythm of the expansion of the main leaders was sufficient for Asia to become the leading continent, able to express absolute maximum more and more consolidated. After China, the first mention is for India, occupying the second place in the world rankings for production, having increased its exportation of raw silicon materials until doubling it within seven years with a value flow of more than 770 million dollar, coming in great part from the Chinese market (tab. 72) with the addition of growing expeditions of raw chalky materials. The exportation of Indian finished products were XXIV Report World Marble and Stones 2013 not less significant, even though in 2012 a further decrease in volume was recorded, only partly balanced by the good recovery of the average price (tab. 73) and by a turnover that increased of more than seven points because of the primary effect of the American demand and of a good increase of the sales in the Emirates (tab. 74). Decisively impetuous is also the development of marble, travertine and other stones in Turkey, thanks to its provisions equal to 14 billion tons, corresponding to the relative maximum of the world ones and, above all, to the exportation that grew in quantity eighteen times compared to 1999 and fourteen times in the corresponding value (tab. 75), with the principal contribution of raw material, sent for four-fifth of the total to a China that is more and more receptive (tab. 76). The value of the Turkish finished product sold abroad is still higher than that of raw material, thanks to a turnover of about 950 million dollars, to which the United State have mainly contributed, also because of the main profitability of the average price and then the Countries of the Arabian area (tab. 77). The importance of Iran in the exportation, expressed above all by the marble and the raw travertine, was reduced in a relatively important way by the result of 2012, on which the decrease of the Chinese demand had a decisive weight (tab. 78). It moreover keeps representing more than nine-tenth of the sent products and the expeditions and the referred turnover. The Iranian exportation, contrary to that of the other Countries, maintains its complementary role within an internal market that absorbs the most Carlo Montani quantity of the domestic production. The same can be said about the transformation of raw material imported by Taiwan, confirming this Country as the most relevant in the processing per capita, at least at an extra-European level. The last Country taken into account is Japan, that reduced long ago the purchase of raw material almost completely (tab. 79). In the past, the raw material imported was used for flourishing processing activities, while in the purchase of finished products, coming almost completely from China, the reflecting phase continues: in 2012, the volume is basically halved (tab. 80) with regard to 2005, highlighting the conditions of a spread stagnation, both in the civil use and in the funeral monuments, particularly important from an historical point of view in the Japanese market. It caused further recessive effects also on prices (tab. 81). 13. United States of America The American market, leading Country in the stone sector, is worthy of a particular attention both for the difficult vicissitudes which characterized its situation in the last years and the priory importance that American customers assume for many exporting Countries. It is therefore important to say that in 2012, with total purchase of 2.6 billion dollars, recorded a recovery of 10.7 per cent with regard to the previous year (tab. 82) that must be added to those of 2010 and 2011. A minor flow of 1.3 billion, equal to one-third, is persisting, compared to the maximum 55 rate of 2007, highlighting the stagnating character of the recovery of a demand which corresponds to its actual possibilities. The composition of importation confirms the absolute predominance of special finished products, whose relative rate has further increased until the maximum figure of 95.3 per cent, while the raw material got slightly more than one point, seeming to underline the existence of new difficulties in the moment of processing. The local consumption, according to internal data, shows a decrease on the long period which is similar to that of importation, while the internal production, expressing only 16 per cent of theoretic availability (tab. 83), maintains its historical positions and contributes to improve an increasing export, until reaching the maximum rate in 2012. The products coming from the importation of artifacts confirm the first position of Brazil, with 635 million dollars (tab. 84), followed by China, Italy, Turkey and India, the only Countries which managed to get a turnover on the American market higher than one hundred millions. As far as Brazil is concerned, it must be underlined the improvement of its rate, prevalent from three years on (tab. 85), reaching 25.7 per cent of the total and that is historically lower only than those of Italy until 2004. In any case, the American purchase show an increase in the concentration coefficient: it’s not by chance that the first five supplier of 2012 had fomented the local demand of foreign works equal to 84 percentage points. The historical series of American importations underline the increasing trend, started at the beginning of the ninety’s, suffered an 56 abrupt stop only in 2008-2009, but it was so impressive that its effects were almost devastating, and that can still be seen in the difficult recovery we talked about previously and in an internal consumption equal to 77 million square meters (tab. 86). To reach the maximum rate of 2007, 38 million meters are necessary: this is a possible goal, because the United States overcome seven times the volume realized in 1992, despite the crisis. The attention paid to the first stone market by the main exporting Countries also on the promotional level, even through significant intervention even in the sector events, shows that the confidence in them is solid, even if the competition became very selective and involves the need to combine the factors of success in the best possible way. From this point of view, the supremacy that Brazil managed to establish with a good advantage on China, gains an important meaning because it shows that the price is not an independent variable but must be effectively combined with quality and technological value of the product. It is anyway easy to foresee that the American market is still the protagonist of the world stone scene , playing a role in the industrial and distributive choices of the main productive and exporting Countries. 14. Infrastructures and transport The world stone production creates extraction and processing waste rating sensibly between two-third and three-quarters of the basic total volume. In the end, the waste sent to the dump in 2012 correspond to XXIV Report World Marble and Stones 2013 180 million tons, with a higher portion of those came from quarries, creating a critical problem for the sector and for the balance of its company management, for the protection of the environment and transport. The best arrangement for the waste and their processing are a crucial problem from a practical and strategic point of view, whose solutions must be found in the perspective of the public service because the dump, as well as roads and railways or professional formation itself, are true infrastructures. Nevertheless, a part from significant exception confirming the trend, like the cases of Brazil, Portugal or the northern Countries, the question, regarding the political will of national or regional governments, is still far from being faced in effective nor decisive terms, also because of the low contractual value of the stone sector, which is very fragmented from the industrial and organizational point of view. The problem of dumps and transport are still in the hands of the private, above all in the Countries with market economy. The private sector stands out for its operational agility and flexibility, but at the same time for its space and time problems linked to the intervention which is ruled by strictly economical principles like those of the industrial management. The problem, more evident in the infrastructures, is better solved in the transport system, with measures more adequate to the need but, at the same time, with significant costs that affect remarkably the final price of products. It is true above all for international exchanges, most of the time in a wide range. The rational use of Carlo Montani the packaging, the reduction of downtime and the spread of thin products in the process of standard finished products have with no doubt improved the situation but it can’t be denied that marble and stone are materials with a high specific weight and for this reason they are characterized by the physiological problem deriving from it, that should be faced in the frame of a constructive cooperation between public and private sector. Today, the use of road and sea transport are complementary, above all in the interchange. For each load travelling in a navy mean and its relative download, in fact, corresponds an equivalent number of transport on wheeled means. In this case, bearing in mind the average capacity of every truck, that above all in the quarries refers only to the tractor, and the gross volume produced, processed and put into the market, it is not risky to affirm the importance of this activity from the economic point of view, that can be rated every year in several dozen millions. For railway transport, similar considerations can be made. Their specific weight on the interchange are complementary, despite few important exceptions that will assume a strategic importance like in South Africa, Mauritania or in the traffic of raw material between north-east Europe and the Far East. Sometimes also in the mature economies, including Italy, it is the same, although the role of the “marble trains” from the disembarking port of raw material to the industrial districts of processing was partially reduced by the decrease in the importation. Ultimately, the opportunities of development of the sector in organic and functional terms 57 depend of the solution of infrastructure and transport problems and the will to face them with the awareness of the strategic role of the stone sector. 15. Growing in consumption Together with the production, the world consumption increased of about seven percentage points in 2012, reaching 1.35 billion squared meters and doubling the amount of 2001, when it reached 700 million meters (tab. 87). As for the other basic parameters, in this case there was a strong tendency to concentration: the first two Countries, China and India, produced about one-third of the planet consumption, against 15.7 per cent in 2001. After all, those in which the use of stone overcame ten million meters are only fifteen, seven of which are European, six Asian and two American. After the two leading Countries, the other significant increase affected extra-Europe Countries, captained by United States and Brazil, in third and fourth position and then South Korea, Taiwan and Saudi Arabia, while Japan follows a countertrend, as well as the European Union, whose odds affected Italy, Spain, Germany and Portugal but Greece above all, where two third of the original consumption were lost (tab. 88). The per capita use of marble and stones highlights important variations as far as the absolute figures are concerned. The supremacy of some middle range Countries like Belgium, Switzerland, Taiwan and Saudi Arabia stands out, where the unitary consumption managed to overcome of one 58 square meter per inhabitant the average rate (tab. 89), while China, Japan and India are at the bottom of the rankings, because of their opposite demographic structure. The Chinese growth was caused also by its specific nature of this variable: the population growth rate increased fourfold in the last ten years, while the world one didn’t even double. Talking about Belgium and Switzerland, it must be added that their per capita consumption in 2012 overcame the world average rate, respectively eight and nine times, with a countertrend with regard to the decreasing Europe. This happens despite more favorable economic conditions but, at the same time, thanks to a more evident sensibility of projects and a promotional activity which is effectively modern. As it was recorded for production and interchange, the availability of natural material is high everywhere and, even when it is lacking, the operative infrastructure, starting from fast transport, are able to fulfill the needs. In fact, markets with a substantially point structure exist, in which the objective lack of domestic resources is reduced by a significant exportation, as happened in 2012 for Countries like Barbados, Bermuda, Macao, Mauritius and so on, where the remarkable purchase rate of finished products show that the tendency to stone consumption is actually universal. These are not decisive contributions to the development of the sector, of course, but their emblematic role, spread to many other minor realities, confirms that the globalised world is accessible for everyone, creating a huge domestic market which is not that impossible. XXIV Report World Marble and Stones 2013 We still have the perception that the possibilities of growth of the sector should be searched beyond the European borders, through adequate distributive strategies where the main protagonists showed to be able to stand out. As far as alternative uses of the stone are concerned, the wide range of use not only traditional in the building sector, the funeral activity and in the street furniture, which are undoubtedly competitive, d not reduce the utility of this option, with the need of further investigation in the field. 16. Machines and plants The world expansion of marble and stones found a physiological correspondent in that of investments in machines and plants, despite significant exceptions in geographical context that are still in a stagnant phase. The most important example in this sense is that of Europe, where the interchange of said technologies, satisfying in great majority the demand, recorded a decrease of 12.8 per cent of the exportation (tab. 90), where the Italian contribution is still prominent and eight per cent in the importation, remarkably more balanced (tab. 91). The growth speed of total purchase found a confirmation almost everywhere, with the important exception of France, while the trend of purchase highlights a substantial stagnation (tab. 92). The European final balance does not change even extending the analysis to the contribution of the Twenty seven Countries to the exportation referred to the value, where the foreign turnover of the European Carlo Montani Union is higher than one thousand million euro, with an Italian rate higher than 60 per cent and an average value per product unit passing from 9.9 euro/kg in 2011 to 10.4 in 2012 and increases in a more evident way in the Italian expeditions (tab. 93). Talking about Italy, it must be added that in the last fifteen years the value of exportation has almost doubled, with an average growth of six points, while in the analysis of each product unit, it reached a new maximum rate of 9.74 euro/kg, with an increase of 20.2 per cent with regard to 2011, involving also the different articulation of mix and 46.9 per cent in the long period (tab. 94). To these results corresponded a perceivable decrease of the quantity deliveries that reached the record figure of 827,000 quintals in 2011. The main world purchaser is still China, even though, simultaneously to the slowdown signals showed by the general economy and by the stone sector, the purchase flow was reduced to 26.4 per cent with regard to the maximum rate of the previous year (tab. 95), with the main quantities coming from near Countries like Japan, Taiwan and South Korea. A slow recovery, on the contrary, affected the importation of machines in the United States, even if, as happened for the materials, the respective values are very far from the maximum levels (tab. 96). The interchange of machines is characterized by peculiar conditions of flexibility, linked to the different levels of will to invest. It can happen that India’s final balance in 2012 was in decrease with regard to that of 2011, that was on its turn at maximum levels (tab. 97), with China and Italy playing the role of most important supplier, while in Russia the 59 demand of technologies overcame largely the old maximum rate of 2008, giving way to the machineries produced in Italy, leading Country in the distribution and research and then to the machineries produced in Germany (tab. 98). A perceivable decrease, on the same level of China and India, affected Turkey, that keeps expressing an important preference for the Italian plants (tab. 99). From the first twenty importing Countries, purchasing sector machines for at least twenty million dollar, came growing flows for about 1.800 million, with largely prevalent rates for China, United States, Russia and Brazil: the only Countries that imported in 2012 cutting machineries, for the surface processing and other processing, for more than one hundred million. Italy contributed to this importation for more than one-fifth (tab. 100), with peaks of 63 per cent in the sales to Brazil and 56.7 per cent in those to Turkey. These rates express an absolute majority which is very significant, equal to that reached by several Countries of the middle range like Albania, Algeria, Armenia, Croatia, Lebanon, Macedonia, Malta, Moldova, Palestine, Romania, Slovenia, confirming a generally acknowledged quality in terms of reliability, profit and safety. 17. Assets The development of the stone global production and the plant engineering structures created proportional effects in the consumption materials field and particularly the abrasives and diamond tools one, whose purchase follows prevailing logics 60 of a very small market without excluding an interchange which even if it satisfies a minority component of the demand, tends towards a significant increase. Anyway, since we are talking about assets paid in the ordinary management, rather than to be addressed to an investment and so to a capital structure of the users, it is normal to find an optimal balance between yield and price, appealing also to the foreign offer. In the Europe of Twenty-seven, for example, the flow of the consumable products exports is considerably increased over last three years from 1,32 millions of Euros of 2010 to 1,52 of 2012 (tab. 101), on the contrary the imports have been more sticky, achieving a turnover of 1,06 millions of Euros (tab. 102). This last datum confirms that the European stone situation is stable, with some situations which are still acute, on the contrary the positive trend of the export, much appreciable given the strong Asiatic concurrence, implies that the global inclination to the stone development assumed an additional propulsive strength, which can influence positively also the assets sales by European countries. The disaggregated analysis of the specific interchange concerning the Union highlights a remarkable prevalence of the nonEuropean destinations (tab. 103), overall for the departures from Germany, Austria and Netherlands; and all the more, an analogous distribution of the supplies (tab. 104). In detail, we observed an additional progress of the record belonging to the German forwarding, with a remarkable advantage compared to the Italian one, on the contrary the purchases array is more articulated. XXIV Report World Marble and Stones 2013 Concerning great non-European users, United States have a primary role since in 2012 have imported consumable products for the stone industry equal to about 339 millions of dollars (tab. 105), with increases of eight points compared to the previous year and of 25 points in those ones of 2010. In fact the recovery of the domestic working has not been impetuous, but that did not prevent the increase of United States assets import, given the scarce internal offer, although less competitive than the Chinese one, which remained leader but lost some points in favour of Japan, Germany and Italy, probably more competitive concerning the yield. Among countries where the production is increased fast during 2012, with effects in theory proportional on consumable products we can mention India as example: in this case, differently from what happened in the United States or in other occidental markets, the assets import, even if it is increased doubling the global amount within two years (tab. 106), highlights absolute numbers still underestimated compared to the objective opportunities, and in any case with a wide majority quota of the Chinese provenances, underlining the prevalent interest for the selected purchases according to the price. In the use of the assets in question there are different behaviours according to the ripe economy or not of the buyer and inconsistent attentions for the quality and yield policies, whose we have to find the origin, first in the national wide excursions among the labour costs. This explains the attention-seeking of China and its ordinary technologies success obtained in the developing countries, but Carlo Montani meanwhile underlines its objective limits when we have to face markets more sensible to the quality, where the competition remains opened to alternative results which are not ruled by the price. 18. Art Status The development of the stone global industry, attested by big numbers of production, international exchanges and consumptions, does not mean that the greatest problems have been solved. On the contrary wide pockets of technical, managerial, and social depression still exist and a situation full of contrasts rises either in the facts reality or in the way to face the above mentioned problems. The element of job, from this point of view, assumes a priority importance, and not only for the traditional significance in the determination of the production costs. Suffice it to say that, according to the last updating of the Job International Organization, the less employed in the open mining and in the queries of all the world, would increase of over one million, with an incidence of four per cent on the total. Obviously, the phenomenon has a great intensity in the third countries which have significant resources, as in India, Peru, Sierra Leone: that, nevertheless the international programme for the child labour elimination, has been developed with sticky procedures by interested governments. In fact, the international convention about the child labour, approved in 2005, is against the use of the under eighteen in 61 the extraction field, but a great part of over 170 adherent countries did not still provided for the ratification. Nevertheless, in some States with a priority stone importance is increasing a new institutional sensibility, as showed by the sentences inflicted in India for the child exploitation in the queries and the commitment of some occidental exploiters not to buy the granite produced by child labour. On the opposite aspect, exist developed countries where scarce qualified operators, especially for queries, constitutes a so strong necking that it has recommended the adoption of offers for the recruitment of the labour by internet, as those ones formulated different times in Australia show, with the support of interesting and competing treatments. The status of the art progresses thanks to a research technologically advanced, overall in Europe, where the cooperation between stone world and the university one is always profitable. For example concerning the optimization programs of security in the queries, a project of the Geological Researches Centre of the Siena University has just developed a knowledge model of the geological and structural set-up in the rock sides founded on the techniques of “laser scanning” and oriented to value the stability and continuity of the fields also where they are not reachable by traditional campaign methods, as happens if there are vertical walls. Another problem with very different settings, according to the degree of development of various countries, is that of environmental protection, where the prejudicial ecologists 62 risk to become crippling in several ripe economies, while in the developing world there are concessions spread to a “deregulation” much discretionary, which becomes a success element, atypical but important, although aggravates the problem of waste and their placement with negative effects oriented to occur in the medium and long term. Similar considerations are applied to the tired transports, and in particular for capacity limits, where in third world countries the exceptions are high in practice. These examples show that the stone world is deeply divided in approach and in solving problems, even more than happens in general economic system: If nothing else, because of its fragmented structure, allowing you to better control and pursue extra-juridical competition criteria from which third countries take advantage. 19. Exhibitions and Fairs The promotion of marbles and stones through the fairs belongs to very consolidated traditions: suffice it to say that certain stone Italian products were awarded stone international exhibition in Paris in 1876, and that the strong growth in the sector made by mid-twentieth century onwards was supported by technical progress allowed by the application of the diamond production process, from the euphoria building induced by reconstruction after the second world war, and by the fairs, first general, then intra building, and finally specialized starting from the historic change of the fifties, occurred in Italy with the Biennial of Vicenza Marble, XXIV Report World Marble and Stones 2013 and soon afterwards, with the Exhibition of St. Ambrogio Valpolicella (Verona), the first event opened to technologies. Since then, the fairs did really proliferate, becoming an inescapable meeting point of comparisons, reviews and business: first in Europe, starting with Germany and Greece, and then around the world. This, without saying that in some large Countries such as China, Brazil, India, Turkey and the United States have become more than one, corresponding to a lot of needs of contacts and promotion of local products. Later, the market gave some signs of saturation, which became more important when the economic situation became critical, advising a lot of operators to taper the number of trade fair participations, with the natural preference to those leaders ones for general awards, which have emerged for the world size, number of exhibitors and visitors, and the quality of the collateral initiatives, events in Verona and Xiamen. Other fairs have ceased their trading owing to the changed local requirements, as happened in South Korea, Japan, Singapore, and in various countries of Eastern Europe or Latin America; on the contrary, there were those of the Arab region, Egypt, Russia, and more generally, of the countries which in various ways are involved in the production, processing and use. The opportunity to officially the assess of leading fairs has been an important priority in the certification by a qualified Body at the international level, requested and obtained by Verona Stone Exhibition, which is an objective and absolute reference, unlike what may happen in the unofficial Carlo Montani indications made at a lower level. An important parameter of fair organization concerns the frequency of events that in the stone field chose, in the majority of cases, for that yearly one, and in others for the biennial: that, on the basis of historical patterns of attendance, the offered commodity mix and the degree of actual interest reasonably predictable. It should be added that the accelerated globalisation has helped to promote operational contacts far beyond trade opportunities; that the supply of knowhow have become a recurring accessory in every sale; and that strategic mutations induced by the crisis in 2009 led to calibrate options including trade, all the more that the participation costs increased not less than the productive or distributive ones. It follows that the growth has become selective in this field, for the benefit of the leaders, whose specialisation has found an important accomplishment in “Awards” of architecture: in their turn, an important promotional vehicle based on the most significant uses of marble and stone by large international brands. 20. A Feasible Development The extrapolation of historical series set on the average production of the past five years makes it possible to speculate that the stone industry can progress further, by iterating a positive long-term trend, interrupted only by the great crisis of 2009. Indeed, since the five-year average is affected negatively by this factor, it is reasonable to assume that the recovery is likely to be higher than the 63 arithmetic one, however significant because suffers an increase in production and consumption, from now to 2020, equivalent to more than 30 million net tons and 420 million square meters, according to a calculation of four per cent (tab. 107). Marble and stone operate in a selective system where the strict law of concurrence and competition is unavoidable, but compared favourably with the other materials, and first with what in the context of building finishing has higher dimensions in terms of volumes used: ceramics. Today, the stone world consumption is estimated at around 15 per cent of the tiles one, with a significantly higher incidence in value; without saying that at the beginning of its development rate was significantly lower, except to recover over the last decade (tab. 108) even given a range of much wider uses. The further development is also feasible given the forecasts of increase of the world population at the first half of the new century, that will make to grow the inhabitants of the planet up to the 2025 8,2 million and to the nine million and a half of 2050, even though with a notable decrease of the European and North American quota, which arises again the opportunity of priority attentions, also from the promotional point of view, to the continents in greater demographic increase as Asia, and subordinately, Africa and Latin America (tab. 109). In less than four decades, the inhabitants of the globe will be grown in the measure of two millions and a half and we cannot have any doubts about the fact that an important quota of these young people will need new houses and suitable finishing. 64 The world export of marbles and stones has reached a value of about twenty millions of dollars (tab. 110) to which the same import one corresponds, with a medium increase greater than twenty per cent yearly (tab. 111), translated in increasing quotas for China and Turkey, and in smaller measure for India and Brazil, causing a main damage for Italy (tab. 112). Concerning the domestic markets, that have absorbed the 45 percent of the production, even though discounting the middle price of the internal turnover, lower than the foreign one in the measure of about a fifth, the total turnover can be of about 35 millions, addressed to increase in a more proportional measure compared to the volumes. Finally, all fundamental indicators converge in affirming that the development of this field can be achieved with reasonable certainties, especially since marble and stone, in ancient and recent history, have successfully passed certainly worse moments than today. Nevertheless, it is important to annul the crunches, which can cause stagnation conditions, and that the objective is pursued with an effective international cooperation, leaving to the company moment the burden of a competitive comparison based on the canons of loyalty and “fair play” which are not selective in a pathological sense: assuming that this is applied also to the intra specific concurrence which measures against marbles and stones without needing questionable tools also on the level of a real promotion intended not only as purchases support, but even before, what adequate investment to pursue economic, human and civil aims. XXIV Report World Marble and Stones 2013 Conclusion The global growth of the stone sector during the last two decades has been significantly higher than that of the economic system one as a whole and confirmed, even for this aspect, its suitability to achieve important goals on the macro-economic plan, much more concretely practicable because they coincide with the programs of the major companies operating in the sector. Prestigious achievements and unthinkable at the time like those ones that have led to a global consumption equal to 1.35 billion square meters annually, without counting the interchange that in 2012, considering the symmetric movements of import and export, has for the first time exceeded 100 million tons, are possible in a widely parcelled planet such as marble and stone, only on the basis of a systematic commitment and a work constantly inspired by the traditional qualities of creativity and fantasy, exalted by the trust in investments. It is obvious to underline that the upstream and downstream activities have an equally strategic importance, not only for plant inputs and assets, which are addressed to develop investments and product quality; but at the same time, for a remarkably widespread network of services, beginning with road, sea and rail transports. The extrapolation of historical series belonging to the long period in which the distortions resulting from exogenous facts unrelated to the business cycle take a role rather episodic with effects substantially ephemeral, confirms that the sector can continue to grow significantly, because it Carlo Montani has a strategic role and contents of strong economic impact, but at the same time, social and civil. It’s just the case to add that these capabilities will allow to achieve results over the current expectations, against adequate interventions which are able to understand the above mentioned role and to work consequently. Marbles and stones belong to the history and culture of the world, with old applications that demonstrate very well their technological features of durability and resistance, and at the same time, those aesthetic ones related to the great architecture as to plastic art and furniture. Nevertheless, we have to remember that the quantity consumption of last fifty years, thanks to the coming of industrial diamond, the technical revolution and democratization of uses, has overcome that one of all previous ages, from the beginning to the middle of the last century: it is an observation that is worth repeating, because it stresses, apart from a lot of other equally significant numbers, that stone materials, now free from residual élite contents, are a development engine in the true sense of the word. The contribution to this growth by about two hundred sovereign countries is of course different, but the fact is that the stone resource has spread more or less anywhere and that the interchange involves all with quotas more or less conform to the dimension and population size. If national or regional policies of resources exploitation change, on the understanding that the greatest positive impact strategies are not an unrepeatable exclusive, but constitute a paradigm of reference, which can be 65 transferred and applied somewhere else also with the appropriate adjustments. The almost exponential progress recorded by the big leader countries, especially from China, Turkey, India and Brazil, did not happen by chance, but given the political will, which is able to understand the development role that the sector is able to perform, and to launch an all-out promotion. Moreover, the fact that stone industrialisation has involved, near the major protagonists, even small countries, not to mention consumptions and the interchange, demonstrates the universality of the marble and stone, that the progressive concentration of production and processing in these world leaders may have annulled, but without compromising a vocation to an objectively generalized growth. The stone interchange, with a special priority reference to China, assumes a significant character in relation to the expectations of developing countries, that are totally involved in its trend: suffice it to say that in 2013 their imports of processed materials from China affected a record of 199 States, including Iceland, Lesotho, Swaziland, and every other country in the Pacific area. Even more significant in view of the possible further development are Chinese purchases of raw materials from 74 countries: at this purpose, among the smallest provenances we can see Cuba, Sudan, Tanzania, Zambia, and even Gibuti, not to mention new supplies of stone manufactured articles arrived in the Chinese ports from Cambodia or Myanmar: that means that in the sector future also smaller countries have a real opportunity to retail their space. 66 Reserves spread anywhere are good for the sector, but before that, practically inexhaustible, as the results sometimes extraordinary, achieved by research programs carried out in developing countries more attentive to the development of alternative materials to the oil monoculture, as Saudi XXIV Report World Marble and Stones 2013 Arabia, Brazil and Turkey, attest: in fact, it is from a mature critical awareness of the consequent perspectives from which the necessary institutional and entrepreneurial commitments for the common development can originate. Documentazione statistica Statistical documents XXIV World Marble and Stones Report 2013 69 1. Prodotto interno lordo mondiale (000 MLD.USD) Gross world product (000 BILL.USD) COUNTRIES TOTAL % USD INDEX 15.075,7 21.56 48.328 484.0 CHINA 7.298,1 10.44 5.417 45.8 JAPAN 5.866,5 8.39 45.870 459.3 GERMANY 3.607,4 5.16 44.111 441.7 FRANCE 2.778,1 3.97 44.007 440.7 BRAZIL 2.492,9 3.57 12.789 128.1 UN. KINGDOM 2.431,3 3.48 38.811 388.7 ITALY 2.198,7 3.14 36.267 363.2 RUSSIA 1.850,4 2.65 12.993 130.1 INDIA 1.826,8 2.61 1.514 15.2 CANADA 1.739,0 2.49 50.496 505.7 AUSTRALIA 1.486,9 2.13 66.371 664.6 SPAIN 1.479,6 2.12 32.077 321.2 MEXICO 1.154,0 1.65 10.146 101.6 SOUTH KOREA 1.116,2 1.60 22.424 224.5 OTHERS 17.497,6 25.03 ... ... WORLD 69.899,2 100.00 9.986 100.0 USA (Fonte: Elaborazione dati FMI) 000 BILL PER CAPITA (Source: IMF data processing) 70 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 XXIV World Marble and Stones Report 2013 71 3. Cambi medi delle maggiori monete Average exchange rates: leading currencies 2. Trend del prodotto interno lordo: Paesi leader (2005=100) Trend of gross national product: leading countries (2005=100) COUNTRIES 2006 2007 2008 2009 2010 2011 AVER. CHINA 112.2 128.6 141.0 154.0 169.9 185.8 14.3 INDIA 109.6 118.8 127.8 138.6 150.2 159.9 BRAZIL 104.0 110.3 116.0 115.6 124.3 TURKEY 106.9 111.9 112.6 107.2 SOUTH KOREA 105.2 110.5 113.1 RUSSIA 108.2 117.4 AUSTRALIA 102.7 GERMANY YUAN/USD YEN/USD POUND/USD CHF/USD EURO/USD YEAR ABS. INDEX ABS. INDEX ABS. INDEX ABS. INDEX ABS. INDEX 10.0 2005 8,07 100.0 118,00 100.0 0,58 100.0 1,31 100.0 0,85 100.0 127.7 4.6 2006 7,81 96.8 118,95 100.8 0,51 87.9 1,22 93.1 0,76 89.4 117.0 126.9 4.5 2007 7,30 92.5 114,00 96.6 0,50 86.2 1,13 86.3 0,68 80.0 113.5 120.6 125.0 4.2 2008 6,83 84.6 90,75 76.9 0,69 119,0 1.06 80.9 0,72 84.7 123.5 113.9 118.8 124.0 4.0 2009 6,83 84.6 92,06 78.0 0,62 106.9 1,03 78.6 0,69 81.2 107.5 110.4 111.9 114.9 117.7 2.9 103.9 107.4 108.3 102.8 106.4 109.7 1.6 2010 6,62 82.0 81,45 69.0 0,64 110.3 0,94 71.8 0,75 88.2 CANADA 102.8 105.1 105.8 102.9 106.2 108.7 1.5 2011 6,30 78.1 77,72 65.9 0,65 112.1 0,94 71.8 0,77 90.6 USA 102.7 104.6 104.3 101.1 103.5 105.4 0.9 2012 6,29 77.9 82,45 69.8 0,62 106.9 0,93 71.0 0,77 90.6 SPAIN 104.1 107.7 108.7 104.6 104.5 105.3 0.9 FRANCE 102.6 105.0 104.3 101.6 103.2 104.9 0.8 UN. KINGDOM 102.6 106.3 108.7 101.1 102.9 103.7 0.6 JAPAN 101.7 103.9 102.8 97.1 101.6 101.1 0.2 ITALY 102.3 103.9 102.6 97.0 98.9 99.2 -0.2 (Fonte: Elaborazione dati FMI) (Source: IMF data processing) (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) 72 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 4. Ore di lavoro/settimana nei maggiori Paesi Week labour hours: leading countries 73 5. Significativi parametri sociali nei Paesi leader (2011-2012) Social main parameters in leading countries (2011-2012) Countries 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2012/06 Singapore 50,5 50,4 50,2 49,4 50,5 50,2 50,1 99.2 Turkey 53,8 51,9 51,8 50,2 50,2 50,0 51,2 95.2 Philippines 43,7 43,9 44,4 43,4 44,4 47,3 47,3 Hong-Kong 48,0 48,0 46,5 48,0 48,0 46,3 Japan 43,5 42,9 42,4 40,9 42,2 Greece 42,8 42,6 42,4 42,1 USA 40,0 40,0 39,8 Poland 41,6 41,5 Italy 39,0 Germany 37,5 (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) XXIV World Marble and Stones Report 2013 COUNTRIES Taxation: GNP % Military Expense Life average Internet INDEX MLD.USD % GNP YEARS INDEX MILL.US. % INH. Denmark 48,2 200.8 4,5 1.4 77,96 95.1 4,8 85.9 Sweden 46,4 193.3 6,1 1.3 80,62 98.3 8,4 92.4 108.0 Italy 43,5 181.3 37,4 1.7 82,00 100.0 30,1 49.2 46,0 95.8 Belgium 43,2 180.0 5,7 1.2 78,92 96.2 8,1 77.8 42,2 42,3 97.2 Finland 43,1 179.6 3,8 1.3 78,66 95,9 4,7 89.4 42,2 41,9 41,8 97.7 Austria 42,8 178.3 3,7 0.9 79,21 96.6 6,1 74.8 39,0 41.9 40,4 40,6 100.5 France 41,9 174.6 67,3 2.3 80,53 98.2 45,3 69.5 41,0 40,6 40,2 40,4 40,0 96.2 Norway 41,0 170,8 6,1 1.3 79,78 97.3 4,6 97.2 39,9 39,6 38,9 39,2 39,2 38,6 98.9 Netherlands 39,1 162.9 12,6 1.4 79,11 96.5 14,9 88.3 37,8 38,1 36,8 37.7 38,0 36,9 98.4 Hungary 39,1 162.9 1,9 1.2 73,32 89.4 6,2 61,9 Luxembourg 37,5 156.3 0,4 0.7 79,03 96.4 0,5 90.9 Germany 37,5 156.3 48,0 1.3 78,95 96.3 65,2 79.9 Portugal 35,2 146.7 4,9 2.0 77,87 95.0 5,2 48.0 Poland 34,3 142.9 10,9 2.0 75,19 91.7 22,5 58.4 Un. Kingdom 34,3 142.9 69,3 2.5 78,70 96.0 51,4 82.0 Israel 31,4 130.8 14,3 7,0 79,78 97.3 5,3 70.4 Canada 31,1 129.6 20,6 1.3 80,20 97.8 27,0 79.2 Spain 30,7 127.9 19,4 1.2 79,78 97.3 29,1 62.2 Switzerland 30,3 126.3 4,1 1.8 80,59 98.3 6,2 80.5 Greece 29,4 122.5 13.9 3.6 79,38 96.8 5,0 46.2 Japan 28,1 117.1 46,9 0.9 82,02 100.0 99,2 78.4 Australia 27,1 112.9 20,1 1.8 80,62 98.3 17,0 78.3 South Korea 25,6 106.7 27,1 2.8 79,10 96.5 39,4 80.9 Turkey 24,6 102.5 19,0 2.2 74,30 90.6 35,0 44.4 USA 24,0 100.0 663,2 4.3 78,06 95.2 245,0 78.2 --- --- 1.738,0 2.5 65,82 80.3 2.095,0 30.2 (Source: Comtrade data processing) World (Fonte: OCSE/SIPRI/CIA WORLD/IWS) (Source: OCSE/SIPRI/CIA WORLD/IWS) 74 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 75 Turkey France Poland Germany Australia Portugal South Korea Total YEAR China Japan Russia Turkey France Portugal South Korea Total 31 30,6 20,1 29,4 7,3 35,2 13,2 9,3 3,6 ... ‘00 ... 85,3 104,8 77,5 73,9 147,8 94,5 80,2 178,7 97,8 178,8 94,7 ... ‘01 ... 157 104 32 30,5 20,3 27,5 8,8 24,2 10,2 9,4 6,2 ... ‘01 ... 85,3 100,0 80,0 73,7 749,3 88,4 96,7 122,8 75,6 180,8 163,2 ... ‘02 ... 165 102 33 35,0 13,5 26,0 8,1 20,7 12,1 10,2 7,5 ... ‘02 ... 89,7 98,1 82,5 84,5 99,3 83,6 89,0 105,1 89,6 196,2 197,4 ... ‘03 ... 168 102 36 38,1 13,2 27,2 13,6 22,3 12,7 7,2 5,2 ... ‘03 ... 91,3 98,1 90,0 92,0 97,1 87,5 149,5 113,2 94,1 138,5 136,8 ... ‘04 289 184 104 40 41,4 13,6 31,1 9,1 19,7 13,5 5,2 3,8 754,4 ‘04 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 ‘05 333 161 108 43 43,7 20,1 34,9 9,5 17,6 13,7 5,2 3,2 792,9 ‘05 115,2 87,5 103,8 107,5 105,6 147,8 112,2 104,4 89,3 101,5 100,0 ‘06 360 165 112 51 48,7 20,6 36,1 9,6 18,0 12,1 4,5 4,4 842,0 ‘06 124,6 89,7 107,7 127,5 117,6 152,9 116,1 105,5 91,4 89,6 ‘07 396 125 83 60 53,4 25,7 36,4 11,1 13,1 12,7 6,0 6,1 828,5 ‘07 137,0 67,9 79,8 150,0 129,0 189,0 117,0 122,0 66,5 94,1 115,4 160,5 109,8 ‘08 398 93 95 64 51,2 41,9 30,7 13,8 12,6 12,1 6,1 6,4 824,8 ‘08 137,7 50,5 91,3 160,0 123,7 308,1 98,7 151,6 64,0 89,6 117,3 168,4 109,3 ‘09 481 66 63 58 33,1 32,4 29,2 12,7 12,5 11,6 7,1 6,1 809,7 ‘09 166,4 35,9 60,6 145,0 80,0 238,2 84,2 139,6 63,5 85,9 136,5 160,5 107,3 ‘10 368 55 67 60 19,3 28,8 28,4 9,3 13,8 10,7 4,7 5,2 656,2 ‘10 127,3 29,9 64,4 150,0 46,6 175,0 91,3 102,2 70,1 79,3 90,4 136,9 87,0 ‘11 399 48 69 47 14,1 39,5 32,8 10,1 16,7 12,5 3,5 8,1 700,3 ‘11 138,1 26,1 66,3 117,5 34,1 290,4 105,4 110,9 84,8 92,6 67,3 213,2 92,8 ‘12 325 53 73 48 7,6 43,9 28,1 11,3 15,8 12,2 2,1 8,5 627,9 ‘12 112,5 28.8 70.2 120.0 18.4 322.8 80.2 90.4 40.4 223.7 83.2 (Fonte: ONU Monthly Bulletin) (Source: UNO Monthly Bulletin) (Fonte: Elaborazione dati ONU) 90.4 124.2 Australia Spain 109 Germany Russia 157 Poland Japan ... Spain USA ‘00 USA China 7. Attività edilizia residenziale nel mondo (indici 2004=100) Residential building in the world (index 2004=100) YEAR 6. Attività edilizia residenziale nel mondo (medie mensili x 1000 abitazioni) Residential building in the world (monthly average x 1000 dwellings) XXIV World Marble and Stones Report 2013 84,2 105,1 86,6 115,8 111,6 (Source: UNO data processing) 76 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 8. Attività edilizia residenziale nel mondo (2012) Residential building in the world (2012) COUNTRIES DWELLINGS ABS. FIG. 77 9. Unione Europea (15): investimenti in costruzioni (∆% quantità) European Union (15): building investment (∆% quantity) MILL. PEOPLE % ABS. FIG. XXIV World Marble and Stones Report 2013 AV.INHAB. x 1000 % ASB. FIG. ±∆% 2011 COUNTRIES RESID. 2012 OTHER TOTAL RESID. OTHER TOTAL CHINA 3.900 51.7 1.321,3 58.1 2,95 -11.2 AUSTRIA 3.8 1.9 2.6 0.5 0.7 0.6 JAPAN 876 11.6 127,8 5.6 6,85 +106.3 BELGIUM -1.5 10.6 -0.5 -2.6 2.5 -1.5 USA 636 8.4 301,6 13.3 2,11 -36.4 DENMARK 8.7 -6.0 1.7 -2.0 13.4 4.9 RUSSIA 576 7.6 142,0 6.2 4,06 +22.3 FINLAND 4.4 0.0 2.4 -1.4 -1.1 -1.3 TURKEY 527 7.0 73,0 3.2 7,22 +117.5 FRANCE 0.8 -1.4 -0.3 2.5 -1.3 0.6 FRANCE 337 4.5 61,5 2.7 5,48 -65.1 GERMANY 6.3 5.1 5.8 2.4 0.2 1.4 GERMANY 190 2.5 82,4 3.6 2,31 -30.4 GREECE -23.6 -19.1 -21.4 -11.0 -4.0 -7.4 POLAND 136 1.8 38,1 1.7 0,57 +7.5 IRELAND -28.0 -6.5 -15.9 -13.0 -6.9 -9.2 AUSTRALIA 146 7.,9 21,0 0.9 6,95 +109.3 ITALY -2.9 -7.9 -5.3 -4.5 -7.7 -6.0 SOUTH KOREA 102 1.4 48,5 2.1 2,10 -36.7 LUXEMBOURG 0.0 5.4 3.7 9.0 2.0 4.1 SPAIN 91 1.2 44,9 2.0 2,03 -38.9 NETHERLANDS 6.3 2.9 4.6 -7.5 -2.3 -4.9 PORTUGAL 25 0.3 10,6 0.5 2,36 -28.9 PORTUGAL -14.0 -10.4 -11.5 -14.3 -11.0 -12.0 7.542 100.0 2.272,7 100.0 3,32 - SPAIN -4.9 -11.2 -8.1 -4.0 -14.2 -9.1 SWEDEN 12.8 6.0 8.9 -1.0 2.0 0.7 UN.KINGDOM 5.7 -4.2 -0.8 -1.0 -1.6 -1.4 TOTAL EU (15) 1.1 -2.0 -0.5 -0.6 -2.5 -1.6 SUB-total (Fonte: Elaborazione dati ONU) (Source: UNO data processing) (Fonte: Elaborazione dati ANCE/CE) (Source: ANCHE/EC data processing) 78 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 10. Italia: investimenti in costruzioni (∆% quantità) Italy: building investment (∆% quantity) 2010 2011 79 11. Italia: trend delle vendite immobiliari Italy: building sales trend GROUPS 2008 NEW RESIDENTIAL -3.7 -18.7 -12.4 -7.5 -12.3 -44.4 -8.9 RESTRUCT 3.5 3.1 1.1 0.5 0.8 9.3 1.6 TOTAL RESIDENTIAL -0.4 -8.1 -5.1 -2.9 -4.5 -19.4 -3.2 PRIVATE NOT RES. -2.2 -10.7 -5.4 -6.0 -7.1 -27.9 -4.7 PUBLIC NOT RES. -7.2 -7.0 -11.5 -10.5 -8.5 -37.5 -6.3 TOTAL NOT RES. -4.4 -9.1 -8.1 -7.9 -7.7 -32.1 -5.4 BUILDING TOTAL -2.4 -8.6 -6.6 -5.3 -6.0 -25.8 -4.3 (Fonte: Elaborazione dati ANCE) 2009 XXIV World Marble and Stones Report 2013 2012 progr. aver. SHOPS YEAR (Source: ANCE data processing) OFFICES RESIDENTIAL INDUSTRIAL UN. index UN. index UN. index UN. index 2005 56.660 100.0 22.648 100.0 858.476 100.0 17.397 100.0 2006 54.061 95.4 21.913 96.8 869.307 101.3 17.436 100.2 2007 51.281 90.5 21.262 93.9 808.828 94.2 16.830 96.7 2008 45.095 79.6 17.865 78.9 684.033 79.7 15.276 87.8 2009 39.192 69.2 16.147 71.3 615.154 71.7 12.783 73.5 2010 36.296 64.1 15.434 68.1 619.183 72.1 11.692 67.2 2011 34.899 61.6 14.470 63.1 598.225 69.7 12.477 71.7 2012 26.281 46.4 10.624 46.9 444.017 51.7 10.021 57.6 (Fonte: Elaborazione dati ADE) (Source: ADE data processing) 80 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 000 tons 000 cub. mt. YEAR GROSS QUARRYING QUARRYING WASTE 1 RAW PRODUCTION 81 13. Industria lapidea mondiale: produzione storica World stone industry: historical production outline 12. Industria lapidea mondiale: produzione netta World stone industry: net production PAR. XXIV World Marble and Stones Report 2013 PROCESSING WASTE 1 PROCESSED PRODUCTION CALCAREOUS YEARS SILICEOUS OTHER TOTAL 000 tons % 000 tons % 000 tons % 000 tons % 2003 153.750 78.750 75.000 30.750 44.250 1926 1.175 65.6 175 3.3 440 24.6 1.790 10.1 2004 166.500 85.250 81.250 33.300 47.950 1976 13.600 76.4 3.400 19.1 800 4.5 17.800 100.0 2005 174.750 89.500 85.250 34.950 50.300 1986 13.130 60.5 7.380 34.0 1.190 5.5 21.700 122.0 2006 190.250 87.500 92.750 38.000 54.750 1990 26.450 56.8 17.625 37.9 2.425 5.2 46.500 261.2 2007 212.000 108.500 103.500 42.500 61.000 1997 27.650 55.8 19.350 39.1 2.500 5.1 49.500 278.0 2008 215.000 110.000 105.000 43.000 62.000 1998 29.400 57.6 19.000 37.3 2.600 5.1 51.000 286.5 2009 213.750 100.250 104.500 42.850 61.650 1999 31.300 57.4 20.350 37.3 2.850 5.3 54.500 306.2 2010 228.000 116.500 111.500 45.715 65.785 2000 34.500 57.3 21.700 36.3 3.450 5.9 59.650 335.1 2011 237.200 121.200 116.000 47.560 68.440 2001 38.500 53.2 23.250 35.8 3.250 5.0 65.000 365.2 2012 252.500 129.000 123.500 50.630 72.870 2002 39.000 57.8 25.000 37.0 3.500 5.2 67.500 379.2 2003 57.000 29.200 27.800 11.400 16.400 2003 42.500 56.7 28.500 38.0 4.000 5.3 75.000 421.3 2004 61.650 31.550 30.100 12.300 17.800 2004 43.750 53.9 33.000 40.6 4.500 5.5 81.250 456.5 2005 64.750 33.150 31.600 12.950 18.850 2005 46.750 34.8 34.000 39.9 4.500 5.3 85.250 478.9 2006 70.450 36.100 34.350 14.100 20.250 2006 53.350 37.5 34.300 37.5 4.600 5.0 92.750 521.1 2007 78.500 40.200 38.300 15.750 22.550 2007 60.500 58.5 37.500 36.2 5.500 5.3 103.500 581.5 2008 79.600 40.700 38.900 15.950 22.950 2008 62.000 58.0 38.000 36.5 5.700 5.5 105.000 589.9 2009 79.150 40.450 38.700 15.900 22.300 2009 60.350 58.2 38.000 36.4 5.650 5.4 104.500 587.0 2010 84.450 43.150 41.300 12.350 28.950 2010 63.230 58.5 40.500 36.3 5.750 5.2 111.500 626.4 2011 87.850 44.900 42.950 17.600 25.350 2011 68.500 59.0 41.700 36.0 5.800 5.0 116.000 651.6 2012 93.500 47.800 45.700 18.700 27.000 2012 72.250 58.5 45.750 37.0 5.500 4.5 123.500 693.8 (Fonte: Elaborazione propria) (1) - Compresi materiali di risulta destinati a sottoprodotti (granulati e polveri) (Source: own data processing) (1) - Waste material destined for granules, powders and similar uses are included (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) 82 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 14. Produzione mondiale e rese teoriche (2012) World quarrying production and theorical yield (2012) ZONES 000 tons XXIV World Marble and Stones Report 2013 15. Maggiori produzioni mondiali e rese teoriche (2012) Leading quarry production and theorical yield (2012) mill. eq. sq. mt. / cm. 2 abs. figures shares total waste net COUNTRIES 22.500 18.2 416 171 245 2.500 2.0 46 19 27 25.000 20.2 462 190 272 NORTH AMERICA 4.000 3.2 74 30 44 LATIN AMERICA 11.000 8.9 204 83 SUB-TOTAL 15.000 12.1 278 CHINA 38.000 30.8 INDIA 17.500 OTHERS ASIA SUB-TOTAL EU/27 OTHERS EUROPE SUB-TOTAL AFRICA OCEANIA WORLD (Fonte: Elaborazione propria) 83 1996 2012 2012/96 000 tons shares 000 tons shares index CHINA 7.500 16.1 38.000 30.8 506.7 INDIA 3.500 7.5 17.500 14.2 500.0 TURKEY 900 1.9 11.500 9.3 1278.0 BRAZIL 1.900 4.1 7.500 6.1 394.7 121 ITALY 8.250 17.7 7.250 5.8 87.9 113 165 IRAN 2.500 5.4 7.000 5.7 280.0 703 288 415 SPAIN 4.250 9.1 5.250 4.3 123.5 14.2 323 132 191 EGYPT 1.000 2.2 3.000 2.4 300.0 19.500 15.7 361 148 213 PORTUGAL 1.950 4.2 2.750 2.3 141.0 75.000 60.7 1.387 568 819 USA 1.350 2.9 2.500 2.0 185.2 8.000 6.5 148 60 88 GREECE 1.800 3.9 1.400 1.1 77.8 500 0.5 10 4 6 FRANCE 1.150 2.5 1.100 0.9 95.7 123.500 100.0 2.285 935 1.350 SUB-TOTAL 36.050 77.5 104.750 84.8 290.6 OTHERS 10.450 22.5 18.750 15.2 179.4 WORLD 46.500 100.0 123.500 100.0 265.6 (Source: own data processing) (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) 84 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 16. Unione Europea: produzione di cava (000 tonn) European Union: quarrying production (000 tons) QUANTITY COUNTRIES SHARES 2010 2011 2012 2001 2012 AUSTRIA 400 450 400 350 1,7 1.6 BELGIUM 900 800 850 800 3,8 3.6 BULGARIA 200 250 250 250 0,8 1.1 CZECH REP. 500 200 150 150 2,1 0.7 FINLAND 600 600 650 600 2,5 2.7 1.250 1.150 1.250 1.100 5,2 4.8 700 650 750 650 2,9 2.9 1.600 1.650 1.500 1.400 6,7 6.2 100 150 100 100 0,4 0.4 8.400 7.800 7.500 7.250 35,0 32.2 600 650 600 550 2,5 2.4 PORTUGAL 2.400 2.750 2.650 2.750 10,0 12.2 ROMANIA 100 200 150 150 0,4 0.7 SLOVAKIA 150 50 50 50 0,6 0.2 SLOVENIA 50 150 200 250 0,2 1.1 5.000 5.750 5.500 5.250 20,8 23.3 SWEDEN 350 350 250 200 1,5 0.9 UN.KINGDOM 200 300 300 250 0,8 1.1 OTHERS 400 350 400 400 1,7 0.9 24.000 24.250 23.500 22.500 100,0 100.0 GERMANY GREECE IRELAND ITALY POLAND SPAIN TOTAL EU-27 (Fonte: Elaborazione propria) 85 17. Industria lapidea mondiale: produzione netta di lavorati e principali applicazioni del manufatto World stone industry: net finished production and main uses of processed material 2001 FRANCE XXIV World Marble and Stones Report 2013 (Source: own data processing) ‘000 sq. m/2 Applications ‘000 net tons ‘95 ‘12 175.750 rivestimenti esterni external wall cladding Index ‘12 ‘95 ‘12 432.000 9.500 23.350 38.0 32.0 245.8 55.500 108.000 3.000 5.840 12.0 8.0 194.7 scale steps 18.500 40.500 1.000 2.190 4.0 3.0 219.0 rivestimenti interni internal wall cladding 27.750 162.000 1.500 8.750 6.0 12.0 583.3 lavori speciali special works 46.250 270.000 2.500 14.600 10.0 20.0 584.0 323.750 1.1012.500 17.500 54.730 70.0 75.0 312.7 3.650 10.0 5.0 146.0 3.750 11.670 15.0 16.0 311.2 2.920 5.0 4.0 233.6 30.0 25.0 243.2 100.0 100.0 291.9 pavimenti floors and paving Subtotale edilizia Subtotal building ‘95 % arredo urbano civil external uses 46.250 67.500 arte funeraria memorial art 69.375 216.000 altri impieghi other uses 23.125 54.000 subtotale usi diversi Subtotal other uses 183.750 337.500 7.500 18.240 total 462.500 1.350.000 25.000 72.970 (Fonte: Elaborazione propria) 2.500 1.250 (Source: own data processing) 27 11 167 586 58 317 TOTAL 14 25 231 31 197 Others 0 0 0 6 Brazil 0 0 0 6 Mexico 0 3 0 4 USA 8 9 1 3 China 0 10 1 12 Iran 0 - 0 0 5 India 0 10 41 5 5 Egypt 0 33 100 0 30 Turkey 0 3 2 6 Greece 0 0 0 0 3 Belgium 0 0 1 0 11 15 Portugal 1 9 11 25 1 0 0 0 1 0 34 0 0 1 0 1 1 0 2 1 0 10 0 1 0 5 0 - 12 4 28 3 0 0 0 0 0 0 0 3 1 0 15 - 4 27 2 0 32 0 0 0 0 0 0 11 0 0 0 0 0 8 0 0 0 2 0 2 0 3 0 - 8 3 4 11 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 2 2 2 3 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 52 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 90 5 0 0 0 0 1 0 5 1 0 0 7 0 0 55 0 2 0 0 0 0 0 0 0 Hong-Kong 1 0 8 6 0 1 47 Taiwan 46 2 9 0 62 6 0 1 0 1 21 335 17 135 212 726 167 460 297 115 252 USA Brazil Others TOTAL (Fonte: Elaborazione propria) 0 10 Canada 10 0 0 2 1 30 1 0 6 7 0 0 0 0 39 13 1 0 14 98 44 0 11 2 3 0 0 4 31 26 6 0 0 China 16 0 1 0 1 23 9 3 24 Finland 2 12 0 0 3 3 Sweden 4 0 - 2 1 12 87 18 27 Norway 0 0 - 3 3 159 7 0 Netherlands 0 35 162 34 0 - 101 16 1 Portugal 0 Belgium India 52 0 Belgium 6 Spain 0 5 Netherlands 2 0 0 0 80 27 0 0 0 9 0 2 0 0 0 0 8 Un.Kingdom 84 128 1 0 0 0 22 13 0 0 0 1 - 5 0 0 1 36 5 Austria 71 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 1 9 4 51 24 Switzerland 44 162 31 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 6 5 S.Arabia 8 2 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 Singapore 40 19 0 0 0 20 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Singapore India 0 Hong-Kong 302 101 1 0 560 778 36 20 - 60 1704 5773 0 42 0 0 78 320 7 187 0 0 133 6 0 0 17 152 3631 24 5 0 10 0 0 0 5 1 0 5 Taiwan 8 1098 6 0 2 0 0 0 0 2 0 0 0 China 1 2 1 0 0 9 0 2 0 2 4 0 2 27 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 2 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 137 0 0 0 0 0 2 143 0 2 0 0 0 1 2 0 0 1 0 0 0 0 7 865 1 42 0 - 565 75 2066 4181 401 0 396 940 8 1 74 5 0 0 0 52 13 0 0 0 0 0 0 1 1 1 0 0 43 0 0 0 0 42 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 81 4 2 37 - 5 12 2 0 0 1 0 0 0 0 0 0 18 1 1853 10 66 145 118 618 229 2269 5227 525 21 522 1364 30 214 1379 2505 14590 425 1 4 1 9 20 117 130 716 110 5 48 295 0 7 0 8 82 38 84 48 5 33 20 94 0 75 365 30 8 10 36 9 2255 1 0 0 0 5 3 1319 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 158 12576 1979 1142 101 70 1413 5537 355 399 99 319 35 126 374 250 48 171 (Source: own data processing) 104 2 0 - 30 8 51 9 0 0 1 0 0 0 1 1 0 Others 607 XXIV World Marble and Stones Report 2013 South Africa 10 7 Portugal 0 1 31 Spain - 2 10 0 France 21 29 0 Germany Italy - Germany Italy EXPORT France IMPORT South Korea Total (Source: own data processing) 0 0 0 0 139 4 1 0 1 401 76 292 10080 0 0 0 0 4 1 26 0 29 103 0 0 8 0 0 5 3 Japan 19. Input-Output dell’interscambio quantitativo ‘12 (‘000 tonn.): silicei grezzi (cod. 25.16) Input-Output of quantity trade ‘12 (‘000 tons): raw siliceuos products (code 25.16) (Fonte: Elaborazione propria) 0 0 0 0 0 1 1 8 0 1 1 0 3 15 Spain 0 0 0 0 0 - 0 5 0 0 - 9 Italy France 0 1 0 0 0 45 1 4 Germany 0 6 France 9 5 Spain 0 3 Portugal 0 4 Belgium 0 3 Netherlands 5 1 Un.Kingdom 1 1 Austria Germany 4 52 210 1 16 Switzerland - S.Arabia 5 Lebanon Kuwait Italy China Canada EXPORT South Korea Australia IMPORT Japan 18. Input-Output dell’interscambio quantitativo ‘12 (‘000 tonn.): calcarei grezzi (cod. 25.15) Input-Output of quantity trade ‘12 (‘000 tons): raw calcareous products (code 25.15) Canada USA USA Others XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 Total 86 87 6 0 0 77 0 25 52 33 1 5 55 408 0 0 0 China Canada 10 82 5 8 0 0 0 20 0 0 0 1 0 0 0 0 Portugal Belgium 76 0 0 0 43 - 34 0 1 1 0 7 0 0 0 - 60 30 0 0 5 0 Netherlands 35 1 0 0 7 0 0 0 2 0 0 0 26 75 0 0 0 0 0 20 0 0 0 0 Un.Kingdom 3 351 235 123 1 0 0 0 0 160 126 0 0 0 0 0 0 - 2 0 0 0 Austria 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 7 0 8 60 25 Switzerland 62 103 1 2 0 0 5 1 0 0 12 0 0 0 0 0 35 6 Hong-Kong 2 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Taiwan 25 23 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 China 2 2 0 0 0 - 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 South Korea 4 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 Japan 12 14 0 0 Canada 36 3 0 2 - 27 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 85 0 28 2 92 0 0 0 0 7 9 4 48 2 0 66 502 0 9 0 1 0 2 37 221 842 322 Turkey Egypt India Iran Taiwan China Canada USA Mexico Brazil Others TOTAL 5 0 0 0 0 23 10 62 0 Spain 0 0 2 Portugal 0 0 49 0 12 0 - 8 5 5 3 0 0 14 1 1 0 0 0 17 0 0 39 1 15 0 43 5 1 0 6 4 Netherlands 3 188 110 1 0 0 0 2 236 0 0 1 0 0 1 2 - Belgium 11 Un.Kingdom 2 3 1 0 0 53 0 1 61 6 60 0 4 15 7 2 4 11 S. Arabia Switzerland Austria 15 0 0 0 0 76 0 0 16 1 11 1 0 4 1 4 18 14 0 75 27 1 1 5 4 32 27 5 1 0 0 0 70 2 0 0 0 0 342 0 0 1 0 2 222 1 1 6 5 9 35 36 101 151 Kuwait 50 0 0 0 0 62 0 2 11 3 11 2 0 1 5 1 0 42 Lebanon 97 0 0 0 0 80 0 0 22 63 21 0 0 9 7 0 0 13 63 3 0 1 0 63 0 0 - 7 7 5 0 2 2 0 0 25 1 0 0 0 2 1 0 0 2 0 0 7 Hong-Kong - 0 9 0 3 0 0 0 0 0 0 3 36 0 0 0 0 1 0 0 0 0 333 64 78 83 105 199 400 8 24 147 15 1 0 350 70 3 4 93 601 3145 0 0 7 2 8 3 0 0 5 0 1 10 0 0 9 1 1 1 0 2 2 0 0 5 1 0 2 0 50 0 0 4 0 13 2 0 1 0 - 2080 789 22 2 59 29 27 4 0 0 12 0 0 77 13 210 0 0 0 0 57 169 236 1 0 5 0 10 15 0 0 2 0 0 12 Taiwan 88 30 532 242 230 183 167 973 190 312 178 138 183 264 445 2170 826 5 2 0 0 0 37 0 0 11 3 15 1 0 35 - 18 1 2 6 India 149 10 1041 5 11 53 35 30 63 96 3 7 31 81 3 247 1 - 4 5 77 0 0 0 0 1 0 0 2 0 0 Canada USA 314 697 75 - 168 585 25 0 240 7 449 8 0 13 68 5 2 184 Australia 3 90 515 86 868 279 75 115 397 41 40 512 Others 12 0 0 0 0 886 2152 590 85 304 170 9663 59 107 1460 254 1928 341 211 363 614 107 118 1484 127 1 246 1 92 3929 0 6 20 2 42 0 0 0 2 0 0 15 Total (Source: own data processing) 794 2840 191 7915 20306 254 37 8 35 - 105 2 0 190 0 43 1 0 2 7 0 0 110 XXIV World Marble and Stones Report 2013 (Fonte: Elaborazione propria) 0 2 2 Greece 15 70 1 Belgium 64 4 3 Portugal 16 10 13 Spain - 6 32 France 5 - 110 1 37 Germany Germany Italy EXPORT Italy France IMPORT Singapore Total (Source: own data processing) 10 151 5 0 0 0 5 119 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 China 21. Input-Output dell’interscambio quantitativo ‘12 (‘000 tonn.): lavorati speciali (cod. 68.02) Input-Output of quantity trade ‘12 (‘000 tons): special finished products (code 68.02) (Fonte: Elaborazione propria) 94 735 412 5 Others TOTAL 21 0 Brazil USA India Turkey Poland 0 14 45 36 0 Czech Rep. 0 8 24 0 Netherlands 0 67 0 7 Belgium Portugal 5 - 0 88 0 3 - - - 0 14 18 Italy 0 18 Germany 0 0 France 7 113 Spain France Germany Italy EXPORT Spain IMPORT USA 20. Input-Output dell’interscambio quantitativo ‘12 (‘000 tonn.): lavorati semplici (cod. 68.01) Input-Output of quantity trade ‘12 (‘000 tons): simple finished products (code 68.01) Others South Korea XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 Japan 88 89 1 - 0 - 0 0 19 0 0 0 0 14 0 0 4 2 0 0 0 0 0 7 0 0 4 4 17 112 237 Portugal Belgium Norway Turkey India China Canada USA Brazil Others TOTAL 2 0 3 3 0 0 0 2 5 0 0 4 0 0 0 0 5 Belgium 33 7 5 0 3 2 0 0 0 - 0 14 0 2 0 Netherlands 0 0 2 Un.Kingdom 9 31 0 2 16 1 0 0 0 0 12 169 0 9 0 0 0 0 0 0 3 0 0 108 0 0 0 Switzerland 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 3 2 Singapore 2 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Hong-Kong 3 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Taiwan 8 0 0 0 0 8 0 0 0 0 0 0 0 0 0 China 3 3 0 0 0 - 0 0 0 0 0 0 0 0 0 South Korea 2 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Japan 11 2 0 0 0 9 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Canada 38 12 - 6 55 11 0 3 0 0 6 0 0 1 880 3.4 1.070 3.6 1.252 3.8 1.256 3.5 1.369 3.4 1.568 3.4 1.500 3.3 1.242 3.1 1.306 2.7 1.254 2.5 1.251 2.5 (Source: own data processing) 220,2 100.0 307,3 100.0 338.7 100.0 356.2 100.0 376.7 100.0 444.5 100.0 488.8 100.0 541.6 100.0 628.4 100.0 705.8 100.0 682,9 100.0 320,6 100.0 716.2 100.0 728.9 100.0 753,5 100.0 Mill. eq. sq. mt. (Fonte: Elaborazione propria) 15,083 100.0 20.805 100.0 22.751 100.0 24.102 100.0 25.381 100.0 29.586 100.0 31.847 100.0 36.058 100.0 41.368 100.0 46.232 100.0 45.193 100.0 41.078 100.0 48.498 100.0 49.550 100.0 51.868 100.0 GENERAL TOTAL Mill. eq. sq. mt. 135.7 (61.6) 195,8 (63.7) 220,6 (65.1) 227.3 (63.8) 243.2 (64.6) 296.6 (66.7) 317.8 (65.0) 361.2 (66.7) 431.3 (68.6) 490.8 (59.5) 462,4 (67.7) 420,0 (67.7) 455.7 (63.6) 458.7 (62.9) 457,0 (60.6) 4.0 7,337 48.7 10.585 50.9 11.926 52.4 12.289 51.0 13.149 51.8 16.034 54.2 17.180 52.3 19.527 54.2 23.311 56.4 26.532 57.4 24.993 55.3 22.703 55.3 24.633 50.8 24.793 50.0 24.702 47.7 967 Total 887 4.3 1.086 4.7 581 3.9 68.03 XXIV World Marble and Stones Report 2013 6.1 % 2012 000 tons 5,029 33.4 7.214 34.7 7.845 34.5 8.651 35.9 9.610 37.9 11.758 39.7 13.202 40.2 14.582 40.5 18.138 43.8 21.150 45.8 19.791 43.8 18.375 44.3 20.026 41.3 20.124 40.6 20.306 39.1 % 2011 000 tons 68.02 2010 1,727 11.4 2.484 11.9 2.995 13.2 2.671 11.1 2.659 10.5 3.206 10.8 2.726 8.3 3.689 10.2 3.804 9.2 3.814 8.2 3.702 8.2 3.262 7.9 3.301 6.8 3.415 6.9 3.145 2009 68.01 2008 84,5 (34.8) 111,55 (36.3) 118.1 (34.9) 128.9 (36.2) 133.5 (35.4) 147.9 (33.3) 171.0 (35.0) 180.4 (33.3) 197.1 (31.4) 215.0 (30.5) 220,5 (32.3) 200,6 (32.3) 260.5 (36.4) 270.2 (37.1) 296.5 (39.4) 2007 Mill. eq. sq. mt. 2006 7,746 51.3 10.220 49.1 10.825 47.6 11.813 49.0 12.232 48.2 13.552 45.8 15.667 47.7 16.531 45.8 18.057 43.6 19.700 42.6 20.200 44.7 18.375 44.7 23.865 49.2 24.757 50.0 27.166 52.3 2005 Total 2004 6,356 42.1 7.901 38.0 7.754 34.1 8.576 35.6 8.426 33.2 8.346 28.2 10.237 31.2 10.266 28.4 10.563 25.5 11.429 24.7 10.816 23.9 8.909 21.7 10.531 21.7 10.945 22.1 12.576 24.2 2003 25.16 2002 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % 1,390 9.2 2.319 11.1 3.071 13.5 3.237 13.4 3.806 15.0 5.206 17.6 5.430 16.5 6.265 17.4 7.495 18.1 8.271 17.9 9.384 20.8 9.466 23.0 13.334 27.5 13.812 27.9 14.590 28.1 % 2001 25.15 2000 1251 176 110 8 15 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons 1999 95 35 4 1 13 456 2 1 0 0 362 21 3 11 9 14 497 1 14 10 CODES 1994 7 3 8 4 2 60 0 9 3 Others 8 225 1 0 0 0 0 1 0 0 0 Total (Source: own data processing) 17 132 4 2 4 - 6 1 0 0 0 0 0 0 0 0 USA 23. Industria lapidea mondiale: andamento storico e tipologie dell’interscambio World stone industry: historical outline and types of import-export (Fonte: Elaborazione propria) 3 5 2 2 Spain 5 90 215 0 France 0 0 Germany Italy - 0 2 Germany Italy EXPORT Spain France IMPORT Australia 22. Input-Output dell’interscambio quantitativo ‘12 (‘000 tonn.): Ardesia (cod. 68.03) Input-Output of quantity trade ‘12 (‘000 tons): slate (code 68.03) Grezzi/Raw XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 LAVORATI/PROCESSED 90 91 92 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 24. Interscambio lapideo per Paesi e tipologie (000 tonn./2012): export UE/27 Stone exchange for Countries and types (000 tons/2012): export EU/27 XXIV World Marble and Stones Report 2013 93 25. Interscambio lapideo per Paesi e tipologie (000 tonn./2012): import UE/27 Stone exchange for Countries and types (000 tons/2012): import EU/27 25.15 25.16 68.01 68.02 68.03 TOTAL AUSTRIA 3 44 62 183 4 296 566 BELGIUM 27 252 351 532 34 1.196 1 66 BULGARIA 9 2 - 24 - 35 - - - CYPRUS 1 - 1 34 1 37 83 46 - 138 CZECH REP. 1 14 9 37 3 64 6 1 7 - 14 DENMARK 1 51 82 23 7 164 - - - 3 - 3 ESTONIA - 1 1 10 1 13 - 399 - 17 - 14 FINLAND - 18 20 18 1 57 30 48 24 107 1 210 FRANCE 25 460 412 322 237 1.456 GERMANY 214 171 147 118 14 664 GERMANY 58 167 735 842 112 1.914 GREECE 525 10 1 341 2 879 GREECE 64 27 2 46 - 139 HUNGARY - - - 2 1 3 HUNGARY 4 12 3 26 - 45 IRELAND - 21 - 18 6 45 IRELAND 1 14 9 44 13 81 1.379 158 149 1.484 10 3.180 317 726 94 221 17 1.375 LATVIA - - - 11 - 11 LATVIA - 32 6 4 - 42 LITHUANIA - 1 - 3 - 4 LITHUANIA - 72 9 17 1 99 LUXEMBOURG - 3 1 1 1 6 LUXEMBOURG 2 27 38 89 5 161 MALTA - - - - - - MALTA - 3 - 10 - 13 13 35 105 2 2 157 NETHERLANDS 32 84 235 242 12 605 1 114 78 5 - 198 POLAND 4 429 52 243 5 733 PORTUGAL 522 374 400 363 14 1.673 PORTUGAL 28 115 3 30 2 178 ROMANIA 2 1 2 2 - 7 ROMANIA 4 5 15 87 1 112 SLOVAKIA - - 4 - - 4 SLOVAKIA 3 2 - 36 1 42 SLOVENIA 4 - - 23 - 27 SLOVENIA 1 3 4 19 1 28 1.364 250 8 614 497 2.733 34 297 20 88 19 458 SWEDEN - 99 1 2 1 103 1 22 51 31 1 106 UN. KINGDOM - 6 3 5 13 27 UN.KINGDOM 16 128 123 230 169 666 Total EU-27 4.168 1.904 1.209 3.612 572 11.465 Total EU-27 636 3.007 2.337 3.488 647 10.115 25.15 25.16 68.01 68.02 68.03 TOTAL AUSTRIA 61 67 3 17 - 148 BELGIUM 21 126 199 211 9 BULGARIA 32 6 - 27 CYPRUS - - - CZECH REP. - 9 DENMARK - ESTONIA FINLAND COUNTRIES FRANCE ITALY NETHERLANDS POLAND SPAIN (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) COUNTRIES ITALY SPAIN SWEDEN (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) 94 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 26. Interscambio lapideo per Paesi e tipologie (000 tonn./2012): export altri Europa Stone exchange for Countries and types (000 tons/2012): export other Europe 95 27. Interscambio lapideo per Paesi e tipologie (000 tonn./2012): import altri Europa Stone exchange for Countries and types (000 tons/2012): import other Europe 25.15 25.16 68.01 68.02 68.03 TOTAL Albania 21 72 1 11 - 105 armenia 3 6 - 21 - belarus - - - 1 bosnia 1 2 2 croatia 365 26 georgia - iceland COUNTRIES XXIV World Marble and Stones Report 2013 25.15 25.16 68.01 68.02 68.03 TOTAL Albania 5 3 - 12 - 20 30 armenia - 1 - 13 - 14 - 1 belarus 2 13 - 19 - 34 8 - 13 bosnia 8 14 - 28 - 50 10 26 - 427 croatia 3 6 2 50 - 61 2 1 - - 3 georgia - 20 1 28 - 49 - - - - - - iceland - - - 1 - 1 52 - 1 10 - 63 macedonia 3 2 - 17 - 22 moldova - - - - - - moldova - 1 - 9 - 10 montenegro 6 - - 2 - 8 montenegro 1 2 - 11 - 14 norway 1 319 3 1 11 335 norway 1 24 - 50 7 82 russia 4 11 4 16 - 335 russia 5 129 89 418 8 649 serbia 1 - - 5 - 6 serbia 1 6 - 14 - 21 switzerland 1 36 1 6 - 44 52 162 103 167 6 490 ukraine - 71 57 51 - 179 1 2 - 40 1 44 455 545 80 158 11 1249 82 385 195 877 22 1561 macedonia total (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) COUNTRIES switzerland ukraine total (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) 96 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 28. Interscambio lapideo per Paesi e tipologie: extra-europei leader (000 tonn./2012). Export Stone exchange for Countries and types: leading extra-european (000 tons/2012). Export XXIV World Marble and Stones Report 2013 97 29. Interscambio lapideo per Paesi e tipologie: extra-europei leader (000 tonn./2012). Import Stone exchange for Countries and types: leading extra-european (000 tons/2012). Import COUNTRIES 25.15 25.16 68.01 68.02 68.03 TOTAL COUNTRIES 25.15 25.16 68.01 68.02 68.03 TOTAL AUSTRALIA 1 39 - 5 - 45 AUSTRALIA 1 9 41 191 13 255 10 1.142 70 886 110 2.218 24 2 - 72 - 98 4 70 4 170 15 263 143 81 36 794 17 1.071 CHINA 118 1.413 1.041 9.663 362 12.597 CHINA 10.080 5.773 2 4445 3 16.303 EGYPT 2.269 2 - 254 - 2.525 EGYPT 68 2 1 29 1 101 INDIA 229 5.537 333 1.460 21 7.580 INDIA 586 36 1 178 1 802 IRAN 617 6 1 107 - 731 IRAN 2 2 - 165 1 170 JAPAN 4 17 - 1 - 22 JAPAN 2 43 151 826 11 1.033 SOUTH AFRICA - 355 - 35 1 391 SOUTH AFRICA - 6 - 59 6 71 SOUTH KOREA 3 3 - 2 - 8 SOUTH KOREA 7 74 10 2.170 2 2.263 TAIWAN 3 4 - 59 1 67 TAIWAN 292 1.704 25 264 8 2.293 TURKEY 5.227 778 64 1.928 3 8.000 TURKEY 4 37 4 315 1 361 145 101 3 304 8 561 27 104 93 2.840 132 3.196 8.630 9.467 1.516 14.874 521 35.008 11.236 7.873 364 8.348 196 28.017 BRAZIL CANADA USA TOTAL (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) BRAZIL CANADA USA TOTAL (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) 98 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 30. Interscambio lapideo per Paesi e tipologie: altri Sud-Est asiatico (000 tonn./2012). Export Stone exchange for Countries and types: others South-East Asia (000 tons/2012). Export 25.15 25.16 68.01 68.02 68.03 TOTAL AFGHANISTAN 2 1 39 - - 42 BHUTAN - 107 - 3 - 110 HONG-KONG 6 17 - 7 - 123 23* 7 121 - - - MALAYSIA 31 6 MALDIVES - XXIV World Marble and Stones Report 2013 99 31. Interscambio lapideo per Paesi e tipologie: altri Sud-Est asiatico (000 tonn./2012). Import Stone exchange for Countries and types: others South-East Asia (000 tons/2012). Import 25.15 25.16 68.01 68.02 68.03 TOTAL - - 25 - - 25 BHUTAN 11 2 - - - 13 30 HONG-KONG 76 60 2 183 3 324 - 274 INDONESIA 83 47 1 68 - 199 - - - MACAO - - - 18 - 18 2 86 3 128 MALAYSIA 8 96 - 31 - 135 31 - 2 - 33 MALDIVES - - - - - - 179 - - 1 20 - - 5 - 25 - - - - - - NORTH KOREA - - - - - - 195 - - 3 - 228 PAKISTAN 2 - - 51 - 53 PHILIPPINES 17 - - 43 - 60 PHILIPPINES - 5 - 126 2 133 SINGAPORE 1 2 - 17 - 20 SINGAPORE 27 40* 1 138 2 208 SRI LANKA - 4 - 15 - 19 SRI LANKA 19 4 - 4 - 27 THAILAND 44 177 3 3 2 229 THAILAND 1 12 1 184 - 198 VIETNAM 18 2 220 42 58 340 VIETNAM 8 16 - 62 2 88 616 370 271 373 63 1.693 255 282 30 870 9 1.446 COUNTRIES INDONESIA MACAO NEPAL NORTH KOREA PAKISTAN TOTAL (Fonte: Elaborazione propria) * Non è compreso l’export di silicei poveri a Singapore 180 (Source: own data processing) * Poor siliceous stone export to Singapore is not included COUNTRIES AFGHANISTAN NEPAL TOTAL (Fonte: Elaborazione propria) * Non è compreso l’import di silicei poveri da Indonesia (Source: own data processing) * Poor siliceous stone import to Indonesia is not included 100 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 32. Interscambio lapideo per Paesi e tipologie: altri extra-europei (000 tonn./2012). Export Stone exchange for Countries and types: other extra-european (000 tons/2012). Export COUNTRIES 25.15 25.16 68.01 68.02 68.03 TOTAL XXIV World Marble and Stones Report 2013 101 33. Interscambio lapideo per Paesi e tipologie: altri extra-europei (000 tonn./2012). Import Stone exchange for Countries and types: other extra-european (000 tons/2012). Import COUNTRIES 25.15 25.16 68.01 68.02 68.03 TOTAL ALGERIA 1 - - - - 1 ALGERIA 106 7 - 93 - 206 BOTSWANA - - - - - - BOTSWANA - 1 - 1 - 2 CAPE VERDE - - - - - - CAPE VERDE - - 1 2 - 3 GHANA - - - - - - GHANA - 1 - 4 4 9 GUINEA - - - - - - GUINEA - 21 - - - 21 MAURITIUS - 7 - - - 7 MAURITIUS - - - 35 7 42 SENEGAL - 21 - - - 21 SENEGAL - - - 2 - 2 TUNISIA 95 - - 10 - 105 TUNISIA 90 14 - 22 - 126 UGANDA - - - - - - UGANDA - - - 4 - 4 ZIMBABWE - 79 - - - 79 ZIMBABWE - - - - - - ARGENTINA 28 3 3 15 1 50 ARGENTINA - 7 - 45 2 54 BARBADOS - - - - - - BARBADOS - - - 25 - 25 BERMUDA - - - - - - BERMUDA - - 1 5 - 6 BOLIVIA - - - - - - BOLIVIA - - - 3 - 3 CHILE - - - - - - CHILE 6 1 1 18 13 39 COLOMBIA 1 - - 4 - 5 COLOMBIA 14 4 - 39 1 58 4 2 - 4 - 10 66 96 1 85 - 248 PARAGUAY - - - - - - PARAGUAY SALVADOR - - - - - - SALVADOR AZERBAIJAN - 1 - - - 1 AZERBAIJAN GUATEMALA MEXICO LEBANON KAZAKHSTAN GUATEMALA - - - 5 - 5 MEXICO 8 30 2 165 5 210 - - - 5 1 6 4 1 - 2 - 7 2 13 10 71 - 96 23 - - 18 - 41 LEBANON 167 6 2 312 1 488 1 11 - 3 - 15 KAZAKHSTAN - - 25 - - 25 3 - 2 52 8 65 379 48 1 184 4 616 OMAN PALESTINA - 3 1 175 - 179 PALESTINA - 2 1 104 - 107 SAUDI ARABIA - 13 28 135 8 184 SAUDI ARABIA 90 8 60 973 15 1.146 N. CALEDONIA - - - - - - N. CALEDONIA 105 - - 1 - 106 N. ZEaLAND - - - 1 - 1 N. ZEaLAND - 1 3 16 2 22 SAMOA - - - - - - SAMOA - - - 1 - 1 SUB-TOTAL 598 284 34 634 13 1.563 588 117 108 2.023 59 2.895 OTHERS 123 6 35 655 71 890 OTHERS 1.793 912 111 4.700 318 7.834 TOTAL 721 290 69 1.289 84 2.453 TOTAL 2.381 1.029 219 6.723 377 10.729 OMAN (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) SUB-TOTAL (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 34. Interscambio lapideo mondiale (000 tonn./2012): export World stone exchange (000 tons/2012): export PAR. ABS. FIGURES TOTAL 25.15 25.16 68.01 68.02 68.03 EUROPE/27 4.168 1.904 1.209 3.612 572 11.465 455 545 80 158 11 1.249 8.630 9.467 1.516 14.874 521 35.008 SOUTH EAST ASIA 616 370 271 373 63 1.693 OTHERS EXTRA/EU 721 290 69 1.289 84 2.453 14.590 12.576 3.145 20.306 1.251 51.868 28.6 15.1 38.4 17.8 45.7 22.1 3.1 4.3 2.5 0.8 0.9 2.4 LEADING EXTRA/EU 59.2 75.3 48.2 73.2 41.6 67.5 SOUTH EAST ASIA 4.2 2.9 8.6 1.8 5.0 3.3 OTHERS EXTRA/EU 4.9 2.4 2.3 6.4 6.8 4.7 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 LEADING EXTRA/EU TOTAL EUROPE/27 OTHERS EUROPE SHARES PROCESSED COUNTRIES/ZONES OTHERS EUROPE TOTAL (Fonte: Elaborazione propria) 103 35. Interscambio lapideo mondiale (000 tonn./2012): import World stone exchange (000 tons/2012): import RAW PAR. (Source: own data processing) COUNTRIES/ZONES PROCESSED TOTAL 25.15 25.16 68.01 68.02 68.03 636 3.007 2.337 3.488 647 10.115 82 385 195 477 22 1.561 11.236 7.873 364 8.348 196 28.017 SOUTH EAST ASIA 255 282 30 870 9 1.446 OTHERS EXTRA/EU 2.381 1.029 219 6.723 377 10.729 14.590 12.576 3.145 20.306 1.251 51.868 EUROPE/27 4.4 23.9 74.3 17.2 51.7 19.5 OTHERS EUROPE 0.6 3.1 6.2 4.3 1.8 3.0 LEADING EXTRA/EU 77.0 62.6 11.6 41.1 15.7 54.0 SOUTH EAST ASIA 1.7 2.2 1.0 4.3 0.7 2.8 OTHERS EXTRA/EU 16.3 8.2 6.9 33.1 30.1 20.7 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 EUROPE/27 OTHERS EUROPE ABS. FIGURES RAW XXIV World Marble and Stones Report 2013 LEADING EXTRA/EU TOTAL SHARES 102 TOTAL (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) 104 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 World stone trade: historical outline World stone trade: quantity (000 tons) Years Calcareous Siliceous Processed materials Total Simple 105 37. Interscambio lapideo mondiale: variazioni storiche 36. Interscambio lapideo mondiale: quantità (000 tonn.) Raw materials XXIV World Marble and Stones Report 2013 Special Slate GENERAL Total TOTAL Raw materials Years Calcareous Siliceous Processed materials Total Simple Special Slate Total GENERAL TOTAL 1989 988 4.140 5.128 1.260 2.904 425 4.589 9.717 1990 -7.4 +9.2 +6.0 +5.3 +4.2 +5.4 +4.6 +5.3 1990 915 4.519 5.434 1.327 3.025 448 4.800 10.234 1991 +14.7 +9.9 +10.7 +5.4 +0.3 5.1 +2.2 +6.7 1991 1.050 4.968 6.018 1.398 3.035 471 4.904 10.922 1992 -4.8 +1.5 +0.4 +6.6 +26.7 +6.6 +19.0 +8.8 1992 1.000 5.043 6.043 1.490 3.845 502 5.837 11.880 1993 +7.4 +3.5 +4.1 +9.3 +9.2 +9.2 +9.2 +6.6 1993 1.074 5.218 6.292 1.628 4.200 548 6.376 12.668 1994 +29.4 +21.8 +23.1 +6.1 +19.7 +6.0 +15.1 +19.1 1994 1.390 6.356 7.746 1.727 5.029 581 7.337 15.083 1995 +0.5 -5.2 -4.2 +10.2 +11.5 +10.8 +11.1 +3.2 1995 1.396 6.024 7.420 1.903 5.606 644 8.153 15.573 1996 +9.8 +8.9 +9.1 +19.7 +11.8 +8.7 +13.4 +11.3 1996 1.533 6.562 8.095 2.278 6.267 700 9.245 17.340 1997 +29.6 +14.5 +17.4 -1.4 +6.5 +9.9 +4.8 +10.7 1997 1.987 7.515 9.502 2.245 6.675 769 9.689 19.191 1998 +4.3 -9.3 -6.8 -4.6 +2.9 +6.0 +1.4 -2.7 1998 2.073 6.785 8.858 2.142 6.866 815 9.823 18.681 1999 +11.9 +16.4 +15.4 +16.0 +5.1 +8.8 +7.8 -11.4 1999 2.319 7.901 10.220 2.484 7.214 887 10.585 20.805 2000 +32.4 -1.9 +5.9 +20.6 +8.7 +22.4 +12.7 +9.4 2000 3.071 7.754 10.825 2.995 7.845 1.086 11.926 22.751 2001 +5.4 +10.6 +9.1 -10.8 +10.3 -11.0 +3.0 +5.9 2001 3.237 8.576 11.813 2.671 8.651 967 12.289 24.102 2002 +17.6 -1.7 +3.5 -0.4 +11.1 -9.0 +7.0 +5.3 2002 3.806 8.426 12.232 2.659 9.610 880 13.149 25.381 2003 +36.8 -0.9 +10.8 +20.6 +22.4 +21.6 +21.9 +16.6 2003 5.206 8.346 13.552 3.206 11.758 1.070 16.034 29.586 2004 +4.3 +22.6 +15.6 -15.0 +12.3 +17.0 +7.1 +11.0 2004 5.430 10.237 15.667 2.726 13.202 1.252 17.180 32.847 2005 +15.4 +0.3 +5.5 +35.3 +10.5 +0.3 +13.7 +9.8 2005 6.265 10.266 16.531 3.689 14.582 1.256 19.527 36.058 2006 +19.6 +2.9 +9.2 +3.1 +24.3 +9.0 +19.4 +14.7 2006 7.495 10.562 18.057 3.804 18.138 1.369 23.311 41.368 2007 +10.4 +8.2 +9.1 +0.3 +16.6 +14.5 +13.8 +11.8 2007 8.271 11.429 19.700 3.814 21.150 1.568 26.532 46.232 2008 +13.5 -5.4 +2.5 -2.9 -6.4 -4.3 -5.8 -2.2 2008 9.384 10.816 20.200 3.702 19.791 1.500 24.993 45.193 2009 -0.9 -17.6 -9.0 -11.9 -8.0 -17.2 -9.2 -9.1 2009 9.466 8.909 18.375 3.262 18.199 1.242 22.703 41.078 2010 +40.9 +18.2 -29.8 +1.2 +10.0 +5.1 +8.5 +18.1 2010 13.334 10.531 23.865 3.301 20.026 1.306 24.633 48.498 2011 +3.6 +3.9 +3.7 +3.5 +0.5 -4.0 +0.6 +2.2 2011 13.812 10.945 24.757 3.415 20.124 1.254 24.793 49.550 2012 +5.6 +14.9 +9.7 -7.9 +0.9 -0.2 -0.4 +4.7 2012 14.590 12.576 27.166 3.145 20.306 1.251 24.702 51.868 (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) 106 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 38. Interscambio lapideo mondiale: indici Years Calcareous Siliceous 107 39. Interscambio lapideo mondiale: quote World stone exchange: index Raw materials XXIV World Marble and Stones Report 2013 World stone trade: shares Processed materials Total Simple Special Slate Total GENERAL TOTAL Raw materials Years Calcareous Siliceous Processed materials Total Simple Special Slate Total GENERAL TOTAL 1989 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 1989 10.2 42.6 52.8 13.0 29.9 4.3 47.2 100.0 1990 92.6 109.2 106.0 105.3 104.2 105.4 104.6 105.3 1990 8.9 44.1 53.0 13.0 31.8 4.2 47.0 100.0 1991 106.3 120.0 117.4 111.0 104.5 110.8 106.9 112.4 1991 9.6 45.5 55.1 12.8 27.8 4.3 44.9 100.0 1992 101.2 121.8 117.8 118.3 132.4 118.1 127.2 122.3 1992 8.4 42.5 50.9 12.5 32.4 4.2 49.1 100.0 1993 108.7 126.0 122.7 129.2 144.6 128.9 138.9 130.4 1993 8.5 41.2 49.7 12.9 33.2 4.2 50.3 100.0 1994 140.7 153.5 151.0 137.1 173.2 136.7 159.8 155.2 1994 9.2 42.1 51.3 11.4 33.3 4.0 48.7 100.0 1995 141.3 145.5 144.7 151.0 193.0 151.5 177.7 160.3 1995 9.0 38.7 47.7 12.2 36.0 4.1 52.3 100.0 1996 155.2 158.5 157.8 180.8 215.8 164.7 201.5 178.5 1996 8.8 37.8 46.6 13.1 36.1 4.2 53.4 100.0 1997 201.1 181.5 185.3 178.2 229.9 108.9 211.1 197.5 1997 10.3 39.2 49.5 11.7 34.8 4.0 50.5 100.0 1998 209.8 163.9 172.7 170.0 236.4 191.8 214.1 192.3 1998 11.0 36.3 47.3 11.5 36.8 4.4 52.7 100.0 1999 234.7 190.8 199.3 197.1 248.4 208.7 230.7 214.1 1999 11.1 38.0 49.1 11.9 34.7 4.3 50.9 100.0 2000 310.8 187.3 211.1 237.6 270.1 255.5 259.9 234.1 2000 13.5 34.1 47.6 13.2 34.5 4.7 52.4 100.0 2001 327.6 207.1 230.4 212.0 297.9 227.5 267.8 248.0 2001 13.4 35.6 49.0 11.1 35.9 4.0 51.0 100.0 2002 385.2 203.5 238.5 211.0 330.9 207.1 286.5 261.2 2002 15.0 33.2 48.2 10.5 37.9 3.4 51.8 100.0 2003 526.9 201.6 264.3 254.4 404.9 251.8 349.4 304.5 2003 17.6 28.2 45.8 10.8 39.7 3.6 54.2 100.0 2004 549.6 247.3 305.5 216.3 454.6 294.6 374.4 338.0 2004 16.5 31.2 47.7 8.3 40.2 3.8 52.3 100.0 2005 634.1 248.0 322.4 292.8 502.1 295.5 425.5 371.1 2005 17.4 28.4 45.8 10.2 40.5 3.5 54.2 100.0 2006 758.6 255.1 352.1 301.9 624.6 322.1 508.0 425.7 2006 18.1 25.5 43.6 9.2 43.8 3.4 56.4 100.0 2007 837.1 276.1 384.2 302.7 728.3 368.9 573.2 475.8 2007 17.9 24.7 42.6 8.2 45.8 3.4 57.4 100.0 2008 949.8 261.3 393.9 293.8 681.5 352.9 544.6 465.1 2008 20.8 23.9 44.7 8.2 43.8 3.3 55.3 100.0 2009 958.1 215.2 358.3 258.9 626.9 292.2 494.7 422.7 2009 23.0 21.7 44.7 7.9 44.3 3.1 55.3 100.0 2010 1349.6 254.4 465.4 262.0 689.6 307.3 530.8 499.1 2010 27.5 21.7 49.2 6.8 41.3 2.7 50.8 100.0 2011 1398.0 264.4 482.8 271.0 693.0 295.1 540.3 510.0 2011 27.9 22.1 50.0 6.9 40.6 2.5 50.0 100.0 2012 1476.7 303.8 529.8 249.6 699.2 294.4 538.3 533.8 2012 28.1 24.2 52.3 6.1 39.1 2.5 47.7 100.0 (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) 306 2.0 255 1.7 2.218 14.7 2.268 13.7 3.156 15.2 4.095 18.0 4.692 19.5 5.700 22.5 6.992 23.6 7.534 22.9 8.896 24.7 10.338 25.0 11.533 25.0 11.793 26.1 11.733 28.6 12.496 25.8 13.507 27.3 12.597 24.3 1.197 7.9 1.724 9.2 1.888 9.1 2.307 10.1 2.294 9.5 2.431 9.6 3.192 10.8 3.875 11.8 4.044 11.2 4.522 10.9 5.571 12.1 5.426 12.0 5.311 12.9 5.005 10.3 5.200 10.5 7.580 14.6 520 3.4 266 1.8 637 4.2 3.278 21.7 4.357 23.3 25.7 25.7 4.904 21.6 5.612 23.2 5.445 21.5 6.834 23.1 7.434 22.6 8.020 22.2 9.925 24.0 11.276 24.4 11.306 25.1 8.941 21.6 11.844 24.6 10.777 21.7 10.431 20.1 15.083 100.0 18.681 100.0 100.0 100.0 22.751 100.0 24.102 100.0 25.381 100.0 29.586 100.0 32.847 100.0 36.058 100.0 41.368 100.0 46.232 100.0 45.193 100.0 41.078 100.0 48.498 100.0 49.550 100.0 51.868 100.0 Norway China India South Africa USA Brazil Others TOTAL 336 1.6 947 4.6 249 1.2 376 1.8 243 1.1 960 4.2 297 1.3 340 1.5 658 2.9 376 0.8 359 0.9 748 1.5 257 0.5 812 1.6 354 0.7 879 1.7 210 0.4 253 1.0 903 3.7 315 1.3 325 1.3 267 1.1 936 3.7 352 1.4 326 1.3 267 0.9 742 2.5 362 1.2 338 1.1 276 0.8 687 2.1 412 1.3 352 1.1 364 1.0 660 1.8 365 1.0 385 1.1 371 0.9 620 1.5 330 0.8 385 0.9 387 0.8 551 1.2 379 0.8 380 0.8 287 0.6 513 1.1 311 0.7 319 0.7 369 0.9 380 0.9 350 0.9 241 0.6 449 0.9 403 0.8 412 0.8 331 0.7 475 0.9 406 0.8 369 0.7 431 0.8 561 1.1 391 0.8 335 0.6 416 0.8 2.241 14.9 1.735 9.3 1.744 8.4 1.738 7.6 1.805 7.5 1.755 6.9 1.674 5.7 1.680 5.1 1.735 4.8 1.563 3.8 1.459 3.2 1.238 2.7 1.223 3.0 1.037 2.1 1.015 2.0 1.033 2.0 837 5.5 1.429 7.6 1.796 8.6 1.471 6.4 1.459 6.1 1.458 5.7 1.048 3.5 1.768 5.4 1.896 5.3 1.938 4.7 1.608 3.5 1.484 3.3 1.312 3.2 1.597 3.3 2.169 4.4 2.293 4.4 118 0.8 205 1.4 184 1.2 140 0.9 731 4.8 1.320 7.1 1.640 7.9 1.815 8.0 2.006 8.3 2.083 8.2 2.871 9.7 3.273 10.0 3.727 10.3 4.943 11.9 5.277 11.4 3.956 8.8 3.147 7.7 3.389 7.0 2.929 5.9 3.196 6.2 5.254 34.8 5.895 31.5 6.525 31.4 7.721 33.8 7.551 31.3 8.753 34.5 10.051 34.0 11.078 33.7 13.124 36.4 13.926 33.7 16.819 36.3 17.969 39.9 16.645 40.4 19.294 39.8 18.251 36.8 18.864 36.4 15.083 100.0 18.681 100.0 20.805 100.0 22.751 100.0 24.102 100.0 25.381 100.0 29.586 100.0 32.847 100.0 36.058 100.0 41.638 100.0 46.232 100.0 45.193 100.0 41.078 100.0 48.498 100.0 49.550 100.0 51.868 100.0 Taiwan China South Korea Singapore Canada USA Others TOTAL 456 2.0 511 2.1 495 2.0 459 1.8 193 0.8 469 1.6 651 2.2 205 0.7 529 1.6 931 2.8 181 0.6 176 0.4 177 0.4 140 0.3 539 1.5 575 1.4 620 1.3 594 1.3 994 2.8 1.336 3.2 1.387 3.0 1.185 2.6 156 0.4 109 0.2 113 0.2 717 1.4 570 1.4 516 1.1 502 1.0 991 2.4 1.238 2.6 1.186 2.4 128 0.3 829 1.7 490 0.9 666 1.3 178 0.3 458 0.9 (Fonte: Elaborazione propria) 198 1.1 148 0.8 189 1.0 180 0.9 227 1.1 276 1.3 190 0.8 164 0.7 444 2.0 178 0.7 190 0.8 198 0.8 135 0.6 219 0.7 173 0.6 307 0.9 210 0.6 423 1.2 276 0.8 464 1.1 272 0.7 596 1.3 283 0.6 505 1.1 423 0.9 542 1.3 370 0.9 308 0.6 932 1.9 1.071 2.1 196 0.4 (Source: own data processing) 547 1.1 396 0.8 705 2.9 1.541 6.1 1.857 6.3 1.824 5.6 1.833 5.1 2.110 5.1 2.526 5.5 2.528 5.6 2.470 6.0 2.518 5.2 2.653 5.3 2.263 4.4 908 4.8 1.202 5.8 1.741 7.7 2.196 9.1 2.546 10.0 3.410 11.5 4.197 12.8 4.554 12.6 6.007 14.5 7.245 15.7 8.207 18.2 8.166 19.9 12.312 25.4 13.582 27.4 16.303 31.4 486 2.3 436 1.8 203 0.8 858 2.1 933 2.8 1.093 3.0 1.340 3.2 1.331 2.9 1.286 2.8 1.095 2.7 1.256 2.6 1.337 2.7 1.456 2.8 973 3.8 1.553 5.3 1.344 4.1 1.430 4.0 1.573 3.8 1.653 3.6 1.273 2.8 926 3.1 Japan 391 2.1 341 1.5 153 0.7 843 3.7 1.073 4.5 751 3.0 372 2.5 278 1.3 130 0.6 795 3.8 944 4.5 1.082 4.8 1.049 4.4 XXIV World Marble and Stones Report 2013 267 1.4 122 0.7 713 3.8 834 4.5 Switzerland 2012 251 1.7 2011 Un. Kingdom 2010 44 0.3 2009 Portugal 2008 377 2.5 2007 Spain 2006 782 5.2 2005 France 2004 1.864 12.4 2.400 12.8 2.386 11.5 2.223 9.8 2.416 10.0 1.871 7.4 2.478 8.3 1.911 5.8 1.795 5.0 2.407 5.8 2.596 5.6 2.098 4.6 1.967 4.8 1.762 3.6 2.339 4.7 1.914 3.7 2003 Germany 2002 1.683 11.2 2.132 11.4 2.196 10.5 2.359 10.4 2.324 9.6 2.170 8.5 2.271 7.7 2.681 8.2 2.483 6.9 2.738 6.6 2.655 5.7 2.307 5.1 1.594 3.9 1.698 3.5 1.629 3.3 1.375 2.7 2001 Italy 2000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % 1999 (Source: own data processing) COUNTRIES 1998 Quantity exchange variation in leading importer Countries 41. Variazioni dell’interscambio quantitativo nei principali Paesi importatori (Fonte: Elaborazione propria) XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 1994 365 0.8 246 0.6 985 4.1 1.470 5.8 2.065 7.0 2.633 8.0 3.045 8.4 4.041 9.8 4.736 10.2 4.886 10.8 4.868 11.9 6.603 13.6 7.165 14.5 8.000 15.4 404 1.0 266 0.6 898 4.8 1.020 4.9 1.084 4.8 1.222 5.1 1.412 5.6 1.508 5.1 1.800 5.5 2.157 6.0 2.536 6.1 2.475 5.4 1.990 4.4 1.651 4.0 2.226 4.6 2.170 4.4 2.218 4.3 364 1.9 867 4.6 236 1.3 301 1.6 426 2.0 349 1.0 285 0.6 664 1.3 Finland 469 2.5 377 1.1 255 0.6 814 1.6 214 1.4 370 1.3 225 0.6 731 1.5 Turkey 340 1.3 237 0.7 737 1.8 1.002 6.6 1.064 5.7 1.133 5.4 1.217 5.3 1.217 5.0 1.054 4.2 1.046 3.5 1.147 3.5 1.235 3.4 1.335 3.2 1.532 3.3 1.266 2.8 1.089 2.7 1.381 2.8 1.411 2.8 1.673 3.2 277 1.1 181 0.6 855 1.9 Portugal 331 1.5 194 0.8 785 1.7 1.409 9.3 1.586 8.5 1.659 8.0 2.028 8.9 1.861 7.7 1.843 7.3 2.213 7.5 2.460 7.5 2.442 6.8 2.403 5.8 2.635 5.7 2.445 5.4 1.968 4.8 2.468 5.1 2.597 5.2 2.733 5.3 251 1.2 248 1.0 642 1.6 Spain 267 1.4 241 1.1 749 2.1 196 1.3 234 1.1 534 1.6 Greece 228 1.2 405 1.4 179 1.2 420 1.7 France 348 1.4 Germany 411 1.8 285 1.9 Italy 340 1.6 3.121 20.7 3.508 18.7 3.429 16.5 3.635 16.0 3.550 14.7 3.191 12.6 3.071 10.4 3.089 9.4 3.122 8.7 3.261 7.9 3.342 7.2 3.154 7.0 2.835 6.9 3.144 6.5 3.062 6.2 3.180 6.1 COUNTRIES 244 1.3 1994 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % 000 % tons tons tons tons tons tons tons tons tons tons tons tons tons tons tons tons Quantity exchange variation in leading exporter Countries 40. Variazioni dell’interscambio quantitativo nei principali Paesi esportatori 108 109 2.7 0.5 2.7 0.5 3.3 0.5 810 10.8 250 35 2001 9.7 3.1 0.3 735 313 28 45 6 42 261 153 11.0 54 96 79 131 19 413 29.5 Germany Greece Hong-Kong Italy Lebanon Netherlands Spain Switzerland Taiwan United States Others 4.9 1.9 3.0 2.3 5.6 667 63 169 103 112 98 154 522 17 9.7 1364 3.5 0.1 9.3 3.6 0.1 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 000 tons % 2010 000 tons % 2011 000 tons % 2012 (Source: own data processing) 3.7 1.9 2.0 2.4 68 129 94 153 72 106 2.2 4.2 3.1 5.0 2.3 3.5 368 12.0 114 59 62 73 3.9 0.4 1.2 3.5 3.9 4.1 2.7 5.0 2.1 3.3 152 107 92 169 30 79 368 112 139 36 29 4.0 2.8 2.4 4.4 0.8 2.1 9.7 2.9 3.6 0.9 0.8 67 148 88 334 97 100 431 129 183 47 37 1.3 2.8 1.7 6.4 1.8 1.9 8.3 2.5 3.5 0.9 0.7 61 183 132 140 47 89 495 125 225 47 31 1.1 3.4 2.4 2.6 0.9 1.6 9.1 2.3 4.1 0.9 0.6 38 186 120 206 18 96 470 112 236 32 21 0.6 3.0 1.9 3.3 0.3 1.5 7.5 1.8 3.8 0.5 0.3 38 195 107 209 40 86 608 75 259 56 20 0.5 2.6 1.4 2.8 0.5 1.1 8.1 1.0 3.5 0.7 0.3 18 230 113 261 76 96 678 39 316 119 20 0.2 2.8 1.4 3.2 0.9 1.2 8.2 0.5 3.8 1.4 0.2 55 233 104 307 149 110 664 17 228 87 26 0.5 2.5 1.1 3.3 1.6 1.2 7.1 0.2 2.4 0.9 0.3 21 202 105 93 156 100 402 101 189 58 22 0.2 2.1 1.1 1.0 1.6 1.0 4.2 1.0 2.0 0.6 0.2 18 261 90 54 66 138 427 168 141 60 20 0.1 2.0 0.7 0.4 0.5 1.0 3.2 1.3 1.1 0.4 0.1 812 25.1 1.260 33.1 1.769 34.0 1.679 30.9 2.317 37.0 2.404 32.1 1.829 22.1 2.312 24.6 2.884 30.8 3367 25.3 125 132 89 163 69 106 431 13.3 125 12 39 114 0.1 1.8 0.4 0.5 0.3 0.7 2.5 1.1 0.8 0.5 0.2 27 292 52 34 32 167 317 76 64 58 25 0.2 2.0 0.4 0.2 0.2 1.1 2.2 0-5 0-4 0-4 0-2 3472 25.1 3366 23.1 10 249 55 65 44 97 351 155 117 73 24 746 24.3 1.020 31.5 1.233 32.4 1.776 34.1 2.176 40.1 2.413 38.5 3.398 45.3 4.476 54.1 5.092 54.3 5.133 54.2 8.524 63.9 8.100 65.9 10.080 69-1 28 1.027 33.4 2.7 7.3 4.4 4.8 4.2 6.6 310 13.4 113 44 70 54 362 481 8 8.4 1340 3.6 0.1 9.5 4.2 1.6 3.6 1.5 2.5 (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) 1.396 100.0 2.319 100.0 3.071 100.0 3.237 100.0 3.806 100.0 5.206 100.0 5.430 100.0 6.265 100.0 7.495 100.0 8.271 100.0 9.384 100.0 9.466 100.0 13.334 100.0 13.812 100.0 14590 100.0 1.4 9.4 5.7 6.9 3.9 18. 3.0 0.4 3.2 2.3 32 France 4.7 65 478 10 7.8 1117 3.3 0.3 617 229 525 214 9.3 1379 6.2 0.5 3.4 2.4 365 XXIV World Marble and Stones Report 2013 Total 2000 906 293 27 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % China COUNTRIES 1999 3.5 0.3 956 11.6 286 28 850 65 470 327 9.9 1287 6.1 1.2 3.1 1.8 0.7 0.1 955 25.1 1.462 28.1 1.280 23.6 1.715 27.4 2.101 28.0 2.700 32.6 3.340 35.7 2.643 27.8 3850 28.9 3775 27.3 4049 27.8 World exchange of raw calcareous stones (code 25.15): import (000 tons) 1995 817 166 411 234 100 21 0.4 624 16.4 1.148 22.0 1.363 25.1 1.569 25.0 2.130 28.4 1.718 20.8 2.184 23.3 3.198 33.8 4680 35.1 5012 36.3 5227 35.8 985 15.7 169 31 5.5 2.1 2.5 1.4 1.0 0.2 61 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 43. Interscambio mondiale di calcarei grezzi (cod. 25.15): import (000 tonn.) (Fonte: Elaborazione propria) 732 22.7 371 11.5 149 29 518 203 233 128 129 23 0.5 1.396 100.0 2.319 100.0 3.071 100.0 3.237 100.0 3.806 100.0 5.206 100.0 5.430 100.0 6.265 100.0 7.495 100.0 8.271 100.0 9.384 100.0 9.466 100.0 13334 100.0 13812 100.0 14590 100.0 6.1 881 31.8 187 1.9 0.7 785 15.1 1.024 18.9 101 34 6.3 2.3 2.5 1.2 1.0 0.1 74 Total 473 20.3 5.3 2.1 598 15.7 80 0.8 595 218 239 116 101 18 0.8 226 16.2 124 2.3 481 14.9 76 29 6.9 2.5 2.9 1.5 1.1 1.4 971 11.7 1.007 10.7 1.075 11.4 1321 568 210 240 120 105 128 103 Others 4.4 454 14.8 2.8 1.9 5.2 2.3 3.8 885 11.8 389 173 282 1.2 1.4 2.1 1.7 62 359 15.5 87 63 5.8 1.9 3.7 786 12.5 364 117 230 93 118 198 163 Turkey 6.7 3.2 1.3 9.0 6.4 2.9 4.5 1.2 1.5 3.0 1.7 94 75 40 490 345 159 243 78 110 248 156 Spain 7.6 2.7 5.2 3.3 688 13.2 268 174 4.7 1.4 1.2 2.1 1.3 106 62 5.3 3.6 706 18.5 201 138 244 75 74 156 108 Portugal 4.9 6.3 755 23.3 205 3.5 5.0 1.0 2.1 1.2 1.1 68 3.5 769 25.0 107 114 191 54 112 75 81 Philippines 616 26.5 44 2.6 4.2 1.4 0.8 1.1 1.1 588 42.1 101 80 136 54 42 62 72 Italy 1.5 2.5 5.7 1.7 1.4 2.2 1.8 21 59 174 54 54 115 99 Iran 3.9 4.0 1.6 1.7 2.6 1.8 54 93 49 55 99 91 India 2.4 2.0 1.6 3.7 2.0 34 47 50 120 77 Greece 1.9 4.7 3.9 2.3 26 110 119 75 Germany 2.3 4.6 2.4 32 108 74 Croatia 1.1 4.0 15 92 Belgium 5.0 70 Austria COUNTRIES 1995 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % World exchange of raw calcareous stones (code 25.15): export (000 tons) 42. Interscambio mondiale di calcarei grezzi (cod. 25.15): export (000 tonn.) 110 111 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 181 3.0 141 2.3 678 11.3 574 9.5 61 1.0 Portugal South Africa Spain United States 169 2.0 295 3.5 716 8.6 312 3.7 344 4.1 178 1.7 329 3.2 660 6.4 310 3.0 394 3.8 216 2.1 193 1.9 311 3.0 637 6.2 380 3.7 351 3.4 205 2.0 136 1.3 327 3.1 573 5.4 333 3.2 294 2.8 189 1.8 151 1.3 349 3.1 506 4.4 469 4.1 311 2.7 197 1.7 118 1.1 383 3.5 464 4.3 254 2.3 298 2.8 170 1.6 366 3.4 98 1.1 217 2.4 338 3.8 138 1.5 330 3.7 162 1.8 324 3.6 122 1.2 296 2.8 363 3.4 212 2.0 395 3.8 175 1.7 229 2.2 308 2.9 130 1.2 101 0.8 271 2.5 250 2.0 352 3.2 355 2.8 248 2.3 374 3.0 344 3.1 319 2.5 162 1.5 158 1.3 154 1.4 171 1.4 413 3.8 399 3.2 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 176 2.9 203 3.4 272 4.5 117 1.9 736 12.2 1.426 18.0 1.146 14.8 1.150 13.4 1.051 12.5 45 0.7 937 15.6 1.648 20.9 1.585 20.4 1.979 23.1 2.313 27.5 1.958 23.5 2.846 27.8 2.912 28.4 2.356 22.3 3.526 30.8 3.474 32.1 2.752 30.8 3240 30.8 2814 25.7 2730 21.7 6.024 100.0 7.901 100.0 7.754 100.0 8.576 100.0 8.426 100.0 8.346 100.0 10.237 100.0 10.266 100.0 10.562 100.0 11.429 100.0 10.816 100.0 8.909 100.0 10.531 100.0 10945 100.0 12576 100.0 South Korea Spain Switzerland Taiwan United States Others Total (Fonte: Elaborazione propria) 263 3.3 183 2.3 502 6.4 140 1.8 125 1.6 252 2.0 Netherlands 258 2.4 315 4.1 151 1.9 527 6.8 67 0.9 142 1.8 267 3.4 349 4.5 332 4.3 310 3.6 210 2.4 665 7.8 44 0.5 155 1.8 231 2.7 527 6.1 290 3.4 301 3.6 195 2.3 653 7.7 52 0.6 94 1.1 135 1.6 372 4.4 201 2.4 200 2.0 898 8.8 38 0.4 78 0.8 69 0.7 386 3.8 203 2.0 154 1.5 890 8.7 50 0.5 358 3.5 54 0.5 187 1.8 196 1.9 160 1.5 735 7.0 58 0.5 445 4.2 45 0.4 265 2.5 205 1.9 178 1.6 801 7.0 66 0.6 279 2.4 48 0.4 303 2.7 312 2.7 374 4.5 331 3.3 303 3.0 408 3.9 241 2.1 640 7.7 1.134 11.0 1.262 12.3 1.256 11.9 1.014 8.9 185 2.2 943 11.3 63 0.8 63 0.8 84 1.0 386 4.6 224 2.7 262 2.4 904 8.4 169 1.6 546 5.0 41 0.4 359 3.3 30 0.3 243 2.2 337 3.1 125 1.4 759 8.5 154 1.7 425 4.8 112 1.3 180 2.0 32 0.4 784 8.8 184 2.1 297 3.3 164 1.5 329 3.0 31 0.3 92 0.1 16 0.1 868 7.9 308 2.8 330 3.0 162 1.3 297 2.4 74 0.6 84 0.7 43 0.3 726 5.8 167 1.3 460 3.7 155 1.4 104 0.8 (Source: own data processing) 215 2.0 990 9.4 1601 14.6 1.704 13.5 179 1.7 485 4.6 80 0.8 42 0.4 18 0.2 883 8.4 186 1.8 297 2.8 XXIV World Marble and Stones Report 2013 362 4.6 180 1.7 818 13.6 176 2.0 Japan 223 2.1 1.698 28.2 1.701 21.5 1.830 23.6 1.726 20.1 1.608 19.1 1.589 19.0 1.800 17.6 1.547 15.1 1.660 15.7 1.538 13.5 1.187 11.0 456 4.0 Italy 416 5.3 471 4.5 407 6.8 274 2.7 Germany 269 3.4 288 2.8 244 4.1 272 3.2 834 10.8 1.078 12.6 1.244 14.7 1.565 18.8 1.966 19.2 2.079 20.3 2.498 23.7 2.667 23.3 3.041 28.1 2.929 32.9 3.736 35.5 3979 36.4 5773 45.9 207 2.5 France 596 7.5 211 2.5 53 0.8 209 2.7 China 270 3.4 318 5.3 Belgium COUNTRIES 1999 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % 1995 World exchange of raw calcareous stones (code 25.15): import (000 tons) (Source: own data processing) XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 45. Interscambio mondiale di silicei grezzi (cod. 25.16): import (000 tonn.) (Fonte: Elaborazione propria) 6.024 100.0 7.901 100.0 7.754 100.0 8.576 100.0 8.426 100.0 8.346 100.0 10.237 100.0 10.266 100.0 10.562 100.0 11.429 100.0 10.816 100.0 8.909 100.0 10.531 100.0 10945 100.0 12576 100.0 166 2.0 298 3.5 905 10.7 370 4.4 323 3.8 175 2.1 357 3.1 207 2.3 Total 168 2.0 299 3.5 885 10.3 310 3.6 286 3.3 155 1.8 283 2.7 301 2.7 1.264 21.0 1.962 24.8 1.501 19.4 1.927 11.5 2.010 23.9 1.982 23.7 2.747 26.8 2.216 21.6 2.858 27.1 2.800 24.7 2.650 24.6 1.902 21.5 2865 27.2 2352 21.5 2287 18.2 158 2.0 375 4.8 937 12.1 199 2.6 265 3.4 185 2.2 337 3.3 325 2.8 Others 198 2.5 353 4.5 921 11.7 216 2.7 235 3.0 131 1.7 225 2.2 312 3.0 70 0.6 Norway 193 2.4 173 2.1 342 3.3 58 0.5 588 5.6 1310 12.0 1413 11.2 76 0.7 178 3.0 183 2.2 324 3.2 379 4.3 68 0.8 Italy 140 1.6 313 3.8 713 6.6 57 0.5 1.077 17.9 1.437 18.2 1.762 22.7 1.659 19.3 1.812 21.5 2.110 25.3 2.553 24.9 2.492 24.3 2.934 27.8 3.773 33.0 4.136 38.2 3.960 44.4 3720 35.3 3970 36.3 5537 44.0 147 1.9 303 3.6 942 8.2 73 0.6 India 157 2.0 295 3.4 960 9.1 115 1.1 214 3.6 314 4.0 189 1.8 776 9.3 1.279 12.5 1.569 15.3 190 1.9 Germany 352 4.5 801 9.5 162 1.9 786 8.8 1182 11.2 1181 10.8 1142 9.1 265 4.4 916 11.8 1.289 15.0 88 1.0 906 8.4 Finland 818 10.4 253 3.0 832 8.1 1.044 10.2 1.248 11.8 1.176 10.3 722 12.0 245 3.2 819 9.8 China 228 2.9 880 10.3 1.012 12.0 65 1.1 804 10.4 Canada 831 10.5 604 10.0 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % 1999 Brazil COUNTRIES 1995 World exchange of raw calcareous stones (code 25.15): export (000 tons) 44. Interscambio mondiale di silicei grezzi (cod. 25.16): export (000 tonn.) 112 113 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 11 0.6 232 12.2 1.903 100.0 2.484 100.0 2.995 100.0 2.671 100.0 2.659 100.0 3.206 100.0 2.726 100.0 3.689 100.0 3.804 100.0 3.814 100.0 3.702 100.0 3.262 100.0 3.301 100.0 3415 100.0 3145 100.0 Others Total 299 10.0 33 1.1 598 22.4 10 0.4 526 19.7 339 12.7 28 1.1 353 13.3 411 12.8 10 0.4 354 11.0 202 6.3 12 0.3 397 10.8 45 1.2 11 0.3 441 11.6 153 4.0 195 5.1 13 0.3 440 11.5 101 2.6 218 5.7 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 ... ... 3 0.1 333 10.6 91 2.8 47 1.4 78 2.5 21 0.6 28 0.8 8 0.3 2009 2010 2011 2012 (Source: own data processing) 517 15.8 897 27.2 929 27.2 508 16.2 13 0.4 398 12.2 359 10.9 368 10.8 400 12.7 69 2.1 212 3.7 215 6.5 180 5.3 105 3.3 296 15.6 134 7.0 43 2.3 26 1.4 86 4.5 9 0.5 140 7.4 1.903 100.0 2.484 100.0 2.995 100.0 2.671 100.0 2.659 100.0 3.206 100.0 2.726 100.0 3.689 100.0 3.804 100.0 3.814 100.0 3.702 100.0 3.262 100.0 3.301 100.0 3415 100.0 3145 100.0 Netherlands Norway Sweden Switzerland Taiwan Others Total (Fonte: Elaborazione propria) 278 11.2 89 3.6 95 3.8 43 1.7 45 1.8 221 8.9 214 8.6 524 17.5 97 3.2 98 3.3 56 1.9 54 1.8 241 8.0 210 7.0 219 8.2 90 3.4 97 3.6 67 2.5 51 1.9 287 10.7 214 8.0 69 2.6 345 13.0 104 3.9 92 3.5 68 2.6 66 2.5 357 13.4 198 7.4 97 3.6 310 9.7 125 3.9 76 2.4 55 1.7 60 1.9 473 14 183 5.7 115 3.6 427 15.7 166 6.1 62 2.3 38 1.4 72 2.6 435 16.0 29 1.1 124 4.5 828 22.4 153 4.1 124 3.4 53 1.4 88 2.4 586 15.9 21 0.6 211 5.7 ... 938 24.7 151 4.0 133 3.5 ... 92 2.4 403 10.6 185 4.8 151 4.0 846 22.2 374 9.8 796 20.9 118 3.1 133 3.5 48 1.3 70 1.8 408 10.7 184 4.8 140 3.7 978 25.6 397 10.4 144 3.8 748 20.2 147 4.0 133 3.6 54 1.5 131 3.5 373 10.1 153 4.1 161 4.3 907 24.5 334 9.0 156 4.2 45 1.4 ... 82 2.6 64 1.9 51 1.6 ... 58 1.8 37 1.1 25 0.8 (Source: own data processing) 753 23.1 800 24.2 797 23.3 762 24.2 50 1.5 126 3.9 107 3.2 116 3.4 103 3.3 58 1.8 101 3.1 122 3.7 290 8.9 391 11.8 317 9.3 235 7.5 25 0.8 134 4.1 136 4.0 151 4.8 156 4.8 132 4.0 136 4.0 94 3.0 865 26.5 615 18.6 930 27.2 735 23.4 255 7.8 357 10.8 314 9.2 412 13.1 118 3.6 101 3.1 115 3.4 82 2.6 318 9.7 344 10.4 354 10.4 351 11.2 99 2.9 62 2.0 Japan 55 1.8 735 19.9 314 8.5 138 3.6 302 8.2 95 2.9 XXIV World Marble and Stones Report 2013 56 2.2 757 27.8 237 8.7 160 4.3 282 7.4 147 4.5 25 1.3 194 6.0 869 32.7 1.237 38.6 143 5.4 120 4.4 281 7.4 103 2.8 Italy 174 6.5 98 3.1 306 8.3 116 3.0 865 45.5 1.019 41.0 1.124 37.5 1.021 38.2 240 8.0 120 4.5 167 6.1 112 2.9 Germany 186 7.5 145 5.4 179 5.6 110 3.0 98 5.1 90 3.0 125 4.7 92 3.4 France 61 2.5 147 5.5 101 3.2 50 2.6 130 4.3 75 2.8 Denmark 112 4.5 90 3.4 106 5.6 76 2.5 Belgium 65 2.6 25 1.3 Austria COUNTRIES 2000 ... 168 5.2 160 4.8 153 4.5 149 4.7 ... 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % 1999 World exchange of simple processed stones (code 68.01): import (000 tons) 1995 18 0.5 447 12.1 83 2.2 168 4.5 180 4.9 385 14.1 1.165 31.5 1.172 30.8 1.094 28.8 1.301 35.1 20 0.7 393 14.4 93 3.4 267 7.2 208 5.5 ... XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 47. Interscambio mondiale di lavorati semplici (cod. 68.01): import (000 tonn.) (Fonte: Elaborazione propria) 306 12.3 15 0.6 665 22.2 172 6.5 278 10.2 201 5.3 ... 24 0.8 83 2.6 Spain 598 24.1 221 8.3 195 6.1 198 5.4 509 13.3 32 0.9 65 1.9 156 4.8 149 4.5 205 6.0 147 4.7 34 1.0 57 1.7 490 25.7 236 7.9 119 4.5 210 7.7 480 12.6 239 6.5 30 0.9 75 2.3 Portugal 245 9.9 127 4.8 208 6.5 485 13.2 176 4.6 35 0.9 91 2.5 152 8.0 78 2.6 223 8.4 306 11.2 155 4.1 30 0.8 106 2.8 70 2.2 846 22.8 1.442 44.2 1.038 31.4 103 32.3 1.041 33.1 95 2.9 101 3.1 102 3.0 178 5.5 179 5.4 200 5.9 199 6.3 Poland 122 4.9 221 8.3 226 7.1 209 5.7 23 0.6 113 3.0 558 14.6 113 3.1 181 4.9 58 3.0 231 7.7 145 5.5 153 5.6 20 0.5 73 2.0 419 11.0 148 3.9 213 5.6 Netherlands 213 8.6 151 5.7 112 3.5 20 0.7 126 4.6 250 6.8 135 3.5 306 8.0 232 12.2 123 4.1 113 4.2 16 0.5 166 5.2 198 7.3 130 3.5 438 11.9 Italy 99 4.0 80 3.0 23 0.9 161 6.1 852 26.6 121 4.4 423 15.5 31 1.6 137 4.6 28 1.0 204 7.6 591 22.2 90 2.8 364 11.4 India 79 3.2 20 0.7 208 6.9 205 7.7 62 2.3 330 12.4 26 1.4 16 0.6 188 7.6 770 25.7 56 2.1 244 9.1 Germany 104 5.5 Czech Rep. 354 14.3 40 1.3 155 5.2 5 0.3 418 22.0 China 33 1.3 216 8.7 France 8 0.4 136 7.1 Brazil Belgium COUNTRIES 1999 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % 1995 World exchange of simple processed stones (code 68.01): export (000 tons) 46. Interscambio mondiale di lavorati semplici (cod. 68.01): export (000 tonn.) 114 115 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 46 0.8 Canada 153 2.1 104 1.4 108 1.6 178 2.3 168 2.1 125 1.6 235 2.7 201 2.3 125 1.4 223 2.3 240 2.5 113 1.2 189 1.6 467 4.0 150 1.3 170 1.3 661 5.0 185 1.4 160 1.1 767 5.3 206 1.4 319 1.8 927 5.1 223 1.2 170 0.8 917 4.3 252 1.2 2008 2009 660 11.8 1.085 15.0 5.606 100.0 7.214 100.0 7.845 100.0 8.651 100.0 9.610 100.0 11.758 100.0 13.202 100.0 14.582 100.0 18.138 100.0 21.150 100.0 19.791 100.0 18.199 100.0 20.026 100.00 20124 100.0 20306 100.0 Total 724 8.4 443 5.1 502 3.4 529 2.9 661 3.1 332 1.6 2001 525 323 554 303 125 8.4 1772 2.6 1.6 0.4 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 614 363 85 2010 2011 2012 95 1.7 365 6.5 66 1.2 108 1.9 791 14.1 1.217 16.9 1.438 16.7 1.483 15.4 2.264 19.3 2.691 20.4 3.080 21.1 4.180 23.0 4.727 22.4 3.411 17.2 2.804 15.4 2.804 15.4 1.681 30.0 2.282 31.6 2.914 37.0 2.938 34.0 3.418 35.6 3.983 33.9 4.557 34.5 5.163 35.4 6.461 35.6 8.876 42.1 9.664 48.7 8.646 52.5 10.540 52.6 9907 49.2 10622 52.3 5.606 100.0 7.214 100.0 7.845 100.0 8.651 100.0 9.610 100.0 11.758 100.0 13.202 100.0 14.582 100.0 18.138 100.0 21.150 100.0 19.791 100.0 18.199 100.0 20.026 100.0 20124 100.0 20306 100.0 Saudi Arabia South Korea Spain United States Others Total (Fonte: Elaborazione propria) 170 2.4 125 1.7 353 4.9 121 1.7 144 1.8 358 4.6 391 5.0 145 1.8 448 4.7 125 1.3 447 3.8 115 1.8 457 3.5 266 2.0 248 1.9 426 2.9 332 2.3 240 1.6 589 3.2 402 2.2 302 1.7 158 0.9 511 2.4 427 2.0 275 1.3 135 0.6 485 2.5 285 1.4 272 1.4 156 0.8 669 3.7 242 1.3 234 1.3 240 1.3 226 2.6 130 1.4 250 2.1 263 2.0 270 1.9 537 2.9 490 2.3 348 1.8 283 1.6 655 7.6 1.423 14.8 1.784 15.2 1.745 13.2 1.715 11.8 1.991 11.0 2.434 11.5 2.467 12.5 2.315 12.7 414 4.8 182 2.1 126 1.1 238 1.6 748 4.1 748 4.1 973 4.8 242 1.2 826 4.1 221 1.1 183 0.9 842 4.1 322 1.6 88 0.4 (Source: own data processing) 3004 15.0 2581 12.8 2840 14.0 214 1.1 262 1.3 2340 11.7 2487 12.4 2170 10.7 513 2.6 807 4.0 242 1.2 317 1.6 869 4.3 846 4.2 243 1.2 255 1.3 265 1.3 260 1.3 809 4.0 905 4.5 309 1.5 354 1.8 445 2.2 Netherlands 90 0.9 241 1.8 763 3.9 256 1.3 48 0.2 499 2.5 987 17.6 1.135 15.7 1.222 15.6 1.322 15.3 1.383 14.4 1.378 11.7 1.540 11.7 1.628 11.2 1.307 7.2 1.204 5.7 1.034 5.2 1.138 6.3 91 1.1 203 1.7 734 5.0 1.073 6.0 1.073 5.1 263 1.2 101 0.6 Japan 100 1.3 212 2.2 597 4.5 424 2.3 70 0.4 532 2.6 XXIV World Marble and Stones Report 2013 126 1.7 192 2.2 675 5.7 245 1.7 95 0.4 630 3.1 644 3.2 57 1.0 211 2.7 480 5.0 166 1.3 106 0.6 528 2.9 Italy 323 4.5 710 8.2 170 1.5 60 0.4 580 2.9 306 5.5 540 6.9 122 1.3 53 0.4 640 3.0 Hong-Kong 738 10.2 164 1.9 65 0.6 583 3.2 754 13.4 143 1.8 64 0.7 451 3.1 Germany 168 2.3 90 1.0 378 2.9 141 2.5 139 1.8 298 2.5 France 241 3.3 232 2.4 159 2.8 229 2.6 China 218 2.8 96 1.7 215 3.0 14.7 9.5 3.0 1.8 0.4 (Source: own data processing) 13.0 2994 8.8 1928 2.8 1.5 0.6 Belgium COUNTRIES 2000 457 2.5 234 1.3 87 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % 1999 World exchange of processed stones (code 68.02): import (000 tons) 1995 510 2.6 267 1.3 105 0.6 796 6.8 1.080 8.2 1.281 8.8 1.646 9.1 2.651 12.5 2.360 11.9 1.471 8.1 1.677 470 3.6 306 1.7 151 0.8 928 9.7 1.299 11.0 1.246 9.4 1.391 9.5 2.202 12.1 2.966 14.0 2.567 13.0 2.735 15.0 2.926 14.6 2624 543 5.7 524 4.5 285 2.0 198 0.9 7.3 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 49. Interscambio mondiale di lavorati speciali (cod. 68.02): import (000 tonn.) (Fonte: Elaborazione propria) 917 11.7 290 3.7 456 4.7 292 2.2 172 0.9 7.2 1484 7.2 1.7 0.5 Others 238 3.3 493 5.1 270 2.3 140 1.0 7.4 1450 341 5.7 1460 1.6 170 123 2.2 448 5.7 248 2.6 128 1.0 327 5.3 1146 1.6 0.5 Turkey 396 5.5 302 3.5 118 1.0 322 110 371 6.6 263 3.4 139 1.5 113 0.6 885 4.9 1.023 4.8 1.038 5.2 1.114 6.1 1065 121 0.6 0.6 Spain 242 3.4 108 1.2 839 5.8 112 0.5 128 213 3.8 112 1.4 742 5.6 118 0.7 111 0.6 Portugal 103 1.4 605 5.1 113 0.8 133 0.7 115 2.1 266 2.8 127 1.0 145 0.7 Mexico 324 3.7 112 0.9 119 0.7 2.357 42.0 2.370 32.9 2.471 31.5 2.356 27.2 2.076 21.6 1.976 16.8 2.150 16.3 1.912 13.1 1.965 10.8 1.948 9.2 1.784 9.0 1.420 7.8 1478 312 4.0 121 1.3 78 0.5 Italy 267 3.7 132 1.5 80 0.6 47.6 0.8 4.4 1.0 168 3.0 150 1.9 85 0.7 170 886 211 526 9663 0.8 3.8 1.1 India 153 2.1 90 0.9 154 761 221 155 2.8 110 1.3 0.6 3.9 1.1 Greece 114 1.5 126 778 213 % 2012 000 tons 92 1.6 117 1.6 119 0.7 610 3.4 206 1.1 % 2011 000 tons 49.3 2.7 9.504 52.2 10378 51.8 10577 143 0.7 744 3.8 217 1.1 % 2010 France 1.203 21.5 1.878 26.0 2.297 29.3 3.098 35.8 4.167 43.4 5.167 43.9 5.871 43.9 6.908 47.4 8.727 48.1 9.775 46.2 55 1.0 Brazil China 48 0.9 Belgium COUNTRIES 1999 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons 1995 World exchange of processed stones (code 68.02): export (000 tons) 48. Interscambio mondiale di lavorati speciali (cod. 68.02): export (000 tonn.) 116 117 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 464 72.0 10 1.6 10 1.6 5 0.8 27 4.2 644 100.0 100.0 1.086 100.0 967 100.0 880 100.0 1.070 100.0 1.252 100.0 1.256 100.0 1.369 100.0 1.568 100.0 100.0 1.500 100.0 1.242 100.0 1.306 100.0 1254 100.0 1251 100.0 Spain Taiwan Un. Kingdom United States Others Total 53 4.9 15 1.4 15 1.4 18 1.7 718 66.1 18 1.7 49 5.1 14 1.4 13 1.3 25 2.6 578 59.8 17 1.8 28 3.2 22 2.5 9 1.0 23 2.6 463 52.6 17 1.9 31 3.5 45 4.2 18 1.7 16 1.5 27 2.5 597 55.8 10 0.9 24 2.2 73 5.8 20 1.6 20 1.6 30 2.4 617 49.3 8 0.6 23 1.8 115 9.2 70 5.6 12 1.0 25 2.0 25 2.0 632 50.3 5 0.4 21 1.7 111 8.8 128 9.3 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 324 20.8 16 1.0 2008 103 6.6 7 0.5 18 1.2 1 0.1 628 41.9 7 0.5 13 0.9 30 2.0 13 0.9 7 0.5 10 0.8 52 4.0 13 1.0 12 1.0 10 0.8 16 1.3 15 1.2 5 0.4 11 0.9 10 0.8 21 1.7 14 1.1 1 0.1 2009 8 0.6 15 1.2 1 0.1 8 0.6 13 1.0 1 0.1 86 6.5 124 9.9 188 15.0 6 0.5 21 1.6 2 0.2 2010 2011 2012 (Source: own data processing) 65 5.2 9 0.7 24 1.9 1 0.1 546 44.0 509 39.0 504 40.2 497 39.7 6 0.5 10 0.8 30 2.4 19 1.5 2 0.2 6 0.9 229 35.6 155 24.1 10 1.6 18 2.8 - 4 0.6 11 1.7 51 7.9 50 7.8 60 9.3 644 100.0 Canada France Germany Ireland Netherlands Saudi Arabia South Africa Switzerland Taiwan Un. Kingdom United States Others Total 92 10.4 62 7.0 18 2.0 5 0.6 10 1.1 287 26.4 99 9.1 95 8.7 15 1.4 9 0.8 11 1.0 10 0.9 19 1.7 37 3.4 158 14.5 294 27.1 14 1.3 38 3.5 887 100.0 1.086 100.0 155 17.5 (Fonte: Elaborazione propria) - 32 3.6 12 1.4 33 3.7 143 16.1 267 30.1 11 1.2 47 5.3 967 100.0 159 16.4 118 12.2 124 12.8 7 0.7 7 0.7 10 1.0 11 1.1 20 2.1 40 4.1 119 12.3 307 31.7 7 0.7 38 3.9 - 182 17.0 134 12.5 170 15.9 7 0.7 7 0.7 4 0.4 10 0.9 17 1.6 50 4.7 133 12.4 301 28.1 9 0.8 46 4.3 288 23.0 167 13.3 212 16.9 16 1.3 8 0.6 1 0.1 10 0.8 39 3.1 36 2.9 124 9.9 296 23.6 13 1.0 42 3.4 291 23.2 170 13.5 218 17.4 15 1.2 8 0.6 2 0.2 7 0.6 14 1.1 48 3.8 107 8.5 317 25.2 16 1.3 43 3.4 290 21.2 227 16.6 209 15.3 10 0.7 8 0.6 8 0.6 17 1.2 22 1.6 52 3.8 142 10.4 317 23.2 18 1.3 49 3.6 522 33.4 173 11.0 210 13.4 10 0.6 10 0.6 9 0.6 8 0.5 36 2.3 61 3.9 123 7.8 339 21.7 16 1.0 51 3.2 515 34.4 175 11.7 206 13.7 7 0.5 9 0.6 11 0.7 10 0.7 33 2.2 39 2.6 98 6.5 333 22.2 20 1.3 44 2.9 24 1.8 42 3.2 23 1.8 17 1.4 41 3.3 34 2.7 - 7 0.6 8 0.6 10 0.8 - 17 1.3 17 1.3 7 0.6 7 0.6 7 0.6 8 0.6 6 0.5 6 0.5 17 1.3 15 1.2 23 1.8 12 1.0 18 1.4 13 1.0 92 7.0 123 9.8 112 9.0 428 34.5 491 37.6 413 32.9 490 39.2 116 9.3 134 10.3 130 10.4 132 10.6 170 13.7 191 14.6 187 14.9 169 13.5 7 0.6 8 0.6 11 0.9 6 0.5 35 2.8 22 1.8 112 9.0 270 21.7 273 20.9 258 20.6 237 18.9 15 1.2 44 3.4 (Source: own data processing) 880 100.0 1.070 100.0 1.252 100.0 1.256 100.0 1.369 100.0 1.568 100.0 1.500 100.0 1.242 100.0 1.306 100.0 1254 100.0 1251 100.0 153 17.4 129 14.7 135 15.3 10 1.1 8 0.9 - 12 1.4 12 1.4 6 0.7 114 13.0 256 29.1 7 0.8 38 4.3 XXIV World Marble and Stones Report 2013 - 50 7.8 Belgium COUNTRIES 1999 ... 17 1.1 ... 656 41.9 7 0.4 18 1.1 56 3.6 13 0.8 2 0.2 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % 1995 World exchange of processed slates (code 68.03): import (000 tons) 8 0.6 13 0.9 18 1.3 726 53.0 9 0.7 21 1.5 50 3.7 11 0.8 1 0.1 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 51. Interscambio mondiale di ardesia (cod. 68.03): import (000 tonn.) (Fonte: Elaborazione propria) 32 3.6 26 2.9 15 1.7 45 5.1 536 60.4 10 1.1 33 3.4 77 7.2 10 0.8 2 0.1 15 1.2 340 57.4 412 31.5 402 32.1 362 28.9 22 1.8 16 2.5 33 3.0 70 8.0 10 0.8 3 0.2 409 27.3 26 2.0 Norway 37 4.2 46 4.8 10 0.9 4 0.3 162 10.3 36 2.9 36 5.6 30 2.8 10 1.1 4 0.3 146 10.7 50 3.3 Italy 26 2.9 13 1.3 4 0.4 103 8.2 69 4.4 154 12.4 160 12.2 120 9.6 110 8.8 5 0.8 13 1.2 5 0.6 120 9.6 21 1.5 220 14.7 India 10 1.1 6 0.6 85 7.9 35 2.8 228 14.5 7 1.1 4 0.4 86 9.8 32 2.6 215 15.7 Germany 6 0.7 75 7.8 34 3.2 203 16.2 9 1.4 70 6.4 28 3.2 180 14.4 France 69 7.8 19 2.0 123 11.5 35 5.4 30 2.8 88 10.0 China 25 2.8 79 8.2 8 1.2 69 6.4 Canada 50 5.6 12 1.9 Brazil COUNTRIES 1999 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % tons % 1995 World exchange of processed slates (code 68.03): export (000 tons) 50. Interscambio mondiale di ardesia (cod. 68.03): export (000 tonn.) 118 119 120 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 52. Interscambio lapideo di lungo periodo/UE (000 tonn.): export Stone exchange in the long period/ue (000 tons): export COUNTRIES XXIV World Marble and Stones Report 2013 121 53. Interscambio lapideo di lungo periodo/UE (000 tonn.): import Stone exchange in the long period/ue (000 tons): import 2001 2009 2010 2011 2012 12/01 COUNTRIES AUSTRIA 131 314 224 158 148 112.9 BELGIUM 615 707 580 591 566 BULGARIA 46 53 65 60 - 2 - CZECH REP. 277 144 DENMARK 28 ESTONIA 2001 2009 2010 2011 2012 12/01 AUSTRIA 254 379 327 388 296 116.5 92.0 BELGIUM 649 1091 1180 1325 1196 184.3 66 143.5 BULGARIA 46 54 42 47 35 76.1 1 - - - 69 67 55 37 - 120 130 138 49.8 CZECH REP. 27 60 58 52 64 273.0 20 17 8 14 50.0 DENMARK 209 253 200 242 164 78.5 - 2 3 15 3 - ESTONIA - 13 9 13 13 - FINLAND 325 241 331 431 416 128.0 FINLAND 37 52 42 22 57 154.1 FRANCE 248 246 257 354 210 84.7 FRANCE 1049 1095 126 1337 1456 138.8 GERMANY 348 737 731 814 664 190.8 GERMANY 2416 1967 1762 2339 1914 79.2 GREECE 277 359 748 812 879 317.3 GREECE 72 415 328 217 139 193.1 HUNGARY 5 1 3 3 3 60.0 HUNGARY 55 60 52 43 45 81.8 IRELAND 49 35 33 40 45 91.8 IRELAND 87 117 113 91 81 93.1 3550 2835 3144 3062 3180 89.6 ITALY 2324 1594 1698 1629 1375 59.2 LATVIA - - 7 5 11 - LATVIA - 24 93 8 42 - LITHUANIA - 1 2 3 4 - LITHUANIA - 32 32 58 99 - LUXEMBOURG 1 12 11 3 6 600.0 56 259 245 228 161 287.5 MALTA - - - - - - - 14 14 13 13 - NETHERLANDS 171 315 408 419 157 91.8 NETHERLANDS 713 903 758 742 605 84.9 POLAND 326 168 207 199 198 60.7 POLAND 255 508 544 779 733 287.4 PORTUGAL 1217 1089 1381 1411 1673 137.5 PORTUGAL 203 128 109 113 178 87.7 ROMANIA 26 11 20 12 7 26.9 ROMANIA 16 107 98 129 112 700.0 SLOVAKIA 10 1 1 5 4 40.0 SLOVAKIA 20 48 52 110 42 210.0 SLOVENIA 13 9 9 34 27 207.7 SLOVENIA 7 43 42 53 28 400.0 1861 1968 2468 2597 2733 146.9 SPAIN 1073 858 829 717 458 42.7 245 208 236 94 103 42.0 SWEDEN 127 112 115 127 106 83.5 UN. KINGDOM 31 44 62 126 27 87.1 UN. KINGDOM 436 991 1238 1186 666 152.8 TOTAL EU-27 9.800 9.522 11.068 11.387 11.465 116.9 TOTAL EU-27 10.131 11.248 11.341 12.063 10.115 99.8 CYPRUS ITALY SPAIN SWEDEN (Fonte: Elaborazione dati Eurostat) (Source: Eurostat data processing) CYPRUS LUXEMBOURG MALTA (Fonte: Elaborazione dati Eurostat) (Source: Eurostat data processing) 122 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 Countries 123 55. Italia: export lapideo (000 tonn.) Italy: stone export (000 tons) 54. Interscambio lapideo di lavorati (cod. 68.02): UE-27 (mill. euro) Stone exchange of processed stone (cod. 68.02): EU-27 (mill euros) EXPORT XXIV World Marble and Stones Report 2013 IMPORT Years Raw 25.15 25.16 Processed Total 68.01 68.02 TOTAL 68.03 Total Vol. Index Δ% 2.503 36 2.763 3.563 100.0 - 205 2.415 36 2.656 3.508 98.5 - 1.5 809 213 2.370 37 2.620 3.429 96.2 - 2.3 131 900 231 2.471 33 2.735 3.635 102.0 6.0 755 185 940 221 2.356 33 2.610 3.550 99.6 - 2.3 2002 706 155 861 223 2.076 31 2.330 3.191 89.5 - 10.1 2003 688 175 863 208 1.976 24 2.208 3.071 86.2 - 3.8 2004 490 216 706 210 2.150 23 2.383 3.089 86.7 0.6 2005 786 205 991 198 1.912 21 2.131 3.122 87.6 1.1 12,3 2006 885 189 1.074 201 1.965 21 2.187 3.261 91.5 4.5 20,5 18,7 2007 971 197 1.168 208 1.948 18 2.174 3.342 93.8 2.5 108,1 110,0 98,7 2008 1.007 170 1.177 180 1.784 13 1977 3.154 88.5 - 5.6 5,8 2,5 2,7 4,1 9,4 5,9 5,4 8,3 6,9 2009 1.075 162 1.237 168 1.420 10 1.598 2.853 79.6 -10.1 2,5 2,5 2,6 11,1 14,1 12,7 2010 1.321 175 1.496 160 1.478 10 1.648 3.144 88.2 10.9 0,2 ... ... 4,3 4,8 4,1 2011 1.287 162 1.449 153 1.450 10 1.613 3.062 85.9 -2.6 NETHERLANDS 50,1 40,4 54,4 107,0 100,6 100,5 2012 1.379 158 1.537 149 1.484 10 1.643 3.180 89.3 +3.8 POLAND 15,9 15,7 18,6 102,4 98,5 88,5 PORTUGAL 159,3 156,7 168,5 21,5 19,7 17,9 ROMANIA 3,7 4,0 3,0 25,0 29,7 28,5 SLOVAKIA 32,8 42,2 12,0 15,2 15,9 27,1 SLOVENIA 13,4 21,1 10,3 16,8 14,7 15,5 268,4 289,6 318,5 82,9 56,5 44,4 1,6 2,1 2,6 14,7 16,6 16,4 UN. KINGDOM 13,4 9,5 9,6 192,5 168,0 181,0 TOTAL EU-27 2.203,4 2.291,9 2.469,5 1.699,2 1.609,0 1.627,9 2010 2011 2012 2010 2011 2012 AUSTRIA 16,8 20,8 24,0 92,6 97,4 106,4 1997 596 204 800 224 BELGIUM 94,7 86,6 82,9 185,8 181,4 169,3 1998 635 217 852 BULGARIA 6,9 7,0 7,7 9,0 10,0 7,8 CYPRUS 0,2 0,6 0,2 23,4 19,3 16,1 1999 616 193 CZECH REP. 15,2 36,4 47,5 23,3 44,2 46,0 2000 769 DENMARK 8,9 6,7 7,1 21,9 21,0 18,5 2001 ESTONIA 3,4 4,2 6,4 5,9 6,9 7,9 FINLAND 37,2 36,0 29,8 7,7 9,0 9,0 FRANCE 59,0 54,6 58,3 178,3 166,6 175,4 GERMANY 83,8 90,5 96,2 347,8 336,9 353,5 GREECE 87,8 108,8 105,8 29,0 15,7 17,0 HUNGARY 24,0 12,3 19,6 38,4 20,0 IRELAND 7,7 8,3 8,5 26,7 1.187,3 1.224,6 1364,0 LATVIA 1,8 1,3 LITHUANIA 6,4 LUXEMBOURG MALTA ITALY SPAIN SWEDEN (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) (Fonte: Elaborazione dati Eurostat) (Source: Eurostat data processing) 124 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 56. Italia: import lapideo (000 tonn.) Italy: stone import (000 tons) Years Raw XXIV World Marble and Stones Report 2013 125 57. Italia: export lapideo di lavorati (cod. 68.02) Italy: processed stone export (cod. 68.02) Processed TOTAL 25.15 25.16 Total 68.01 68.02 68.03 1997 334 1.692 2.026 46 68 4 1998 317 1.692 2.009 49 69 1999 310 1.701 2.011 56 2000 368 1.830 2.198 2001 431 1.726 2002 368 2003 Total Vol. Index Δ% 118 2.144 100.0 - 5 123 2.132 99.4 126 3 185 2.196 55 100 6 161 2.157 69 91 7 1.608 1.976 97 90 431 1.589 2.020 115 2004 495 1.800 2.295 2005 470 1.547 2006 608 2007 YEARS Quantity Value Average price 000 tons Index mill. e Index e/ton e/sq.mt./2 Index 2000 2.471 100.0 1.668,9 100.0 675,4 36,50 100.0 - 0.6 2001 2.356 95.3 1.584,5 94.9 672,5 36,35 99.6 102.4 3.0 2002 2.076 84.0 1.548,8 92.8 746,1 40,33 110.5 2.359 110.0 7.4 2003 1.976 80.0 1.661,5 99.6 840,8 45,45 124.5 167 2.324 108.4 - 1.5 2004 2.150 87.0 1.530,3 91.7 711,8 38,47 105.4 7 194 2.170 101.2 - 6.6 2005 1.912 77.4 1.452,0 87.0 759,4 41,05 112.5 126 10 251 2.271 105.9 4.7 2006 1.965 79.5 1.566,2 93.8 797,0 43,08 118.0 124 248 14 386 2.681 125.0 18.1 2007 1.948 78.8 1.564,0 93.7 802,9 43,90 118.9 2.017 211 240 15 466 2.483 115.8 - 7.4 2008 1.784 72.2 1.447,7 86.7 811,5 43,84 120.2 1.660 2.268 151 302 17 470 2.738 127.7 10.3 2009 1.420 57.5 1.116,9 66.9 786,5 42,52 116.5 678 1.538 2.216 140 275 24 439 2.655 123.8 - 3.0 2010 1.478 59.8 1.187,5 73.5 829,5 43,42 119.0 2008 664 1.187 1.851 161 272 23 456 2.307 107.6 - 13.1 2011 1.450 58.7 1.224,6 73.4 844,6 45,65 125.1 2009 402 784 1.186 156 234 18 408 1.594 74.3 -30.9 2012 1.484 60.1 1.364,0 81,7 919,1 49,68 136.1 2010 427 883 1.310 132 243 13 388 1.698 79.2 6.5 2011 351 868 1.219 136 255 19 410 1.629 76.0 -4.1 2012 317 726 1.043 94 221 17 332 1.375 64.1 -15.6 (Fonte: Elaborazione dati Eurostat) (Source: Eurostat data processing) (Fonte: Elaborazione dati Eurostat) (Source: Eurostat data processing) 126 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 58. ITALIA: export disaggregato di lavorati lapidei (cod. 68.01/02/03) ITALY: disaggregated export of processed stones (cod. 68.01.02.03) 2011 2012 XXIV World Marble and Stones Report 2013 59. Italia: export lapideo ed export totale (Valore) Italy: stone and total export (Value) 12/11 Stone Codes REGIONI mill. Euro % mill. Euro % ∆% YEARS VENETO 424,8 33.3 459,7 32.7 8.2 2000 157,4 TOSCANA 396,5 31.2 455,3 32.4 14.8 2001 LOMBARDIA 110,0 8.6 122,3 8.7 11.2 SICILIA 79,0 6.2 84,9 6.0 7.5 TRENTINO-A.A. 60,6 4.8 67,9 4.8 12.0 PIEMONTE-V.A. 44,6 3.5 43,3 3.1 LAZIO 30,6 2.4 39,8 FRIULI-V.G. 34,4 2.7 EMILIA-ROMAGNA 28,7 PUGLIA LIGURIA Global export 68.02 68.03 Stone Index 56,8 45,4 1.668,9 21,2 1.949,7 100.0 260.413 0.75 153,5 46,3 43,6 1.584,5 21,7 1.849,6 94.9 272.990 0.69 2002 162,6 46,2 42,6 1.548,8 22,3 1.822,5 93.5 269.064 0.68 2003 162,9 57,5 45,3 1.661,5 17,9 1.945,1 99.8 264.616 0.73 -3.0 2004 164,6 68,4 40,4 1.530,3 14,7 1.818,4 93.3 284.413 0.64 2.8 30.1 2005 151,6 55,3 37,6 1.452,0 13,0 1.709,5 87.7 299.923 0.57 33,6 2.4 -2.3 2006 172,5 49,2 37,9 1.566,2 13,1 1.838,9 94.3 332.013 0.55 2.3 29,6 2.1 3.1 2007 188,6 46,5 40,8 1.564,0 11,1 1.851,0 94.9 364.744 0.51 16,8 1.3 20,0 1.4 19.0 2008 198,4 45,3 35,5 1.447,7 8,7 1.735,6 89.0 369.016 0.47 16,7 1.3 17,1 1.2 2.4 3,0 0.2 3,0 0.2 ... 2009 204,4 38,8 32,6 1.116,9 6,2 1.398,9 71.7 290.800 0.47 26,8 2.2 29,3 2.2 9.3 2010 259,9 41,8 32,3 1.187,5 6,8 1.528,3 78.4 336.750 0.45 1.272,5 100.0 1.405,8 100.0 10.5 2011 288,3 39,5 34,9 1.224,6 6,7 1.594,0 81,8 375.829 0.42 2012 305,1 40,9 35,2 1.364,0 6,6 1.751,8 89.8 389.725 0.45 ALTRE (Fonte: Elaborazione dati Veronafiere) (Source: Veronafiere data processing) 25.15 25.16 Sector export 68.01 SARDEGNA TOTALE 127 (Fonte: Elaborazione propria) Total Stone sh. (Source: own data processing) 128 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 60. Valori medi dell’interscambio lapideo storico (cod. 68.02) nei maggiori Paesi europei (Euro/mq. eq./2) Average value of historical stone exchange (cod.68.02) in the leading EU countries (Euro/sq. mt./2) Year Italy France Germany Spain Portugal import 129 61. Cina: export lapideo. Cifre assolute (000 tonn.) China: stone export. Absolute figures (000 tons) YEARS 25.15 25.16 68.01 68.02 68.03 Total 1994 13 925 375 870 22 2.205 1995 15 722 418 1.203 35 2.393 1996 39 875 732 1.398 51 3.095 1997 49 1.006 489 1.540 49 3.130 1998 35 709 274 1.477 73 2.568 1999 37 818 354 1.878 69 3.156 export import export import export 1991 40,00 36,70 44,43 33,68 43,78 36,22 26,81 34,20 40,05 26,32 2000 36,50 29,68 54,97 30,70 41,20 35,35 26,32 24,70 33,62 20,48 2001 36,35 29,78 58,27 29,50 51,73 30,60 24,00 31,95 34,76 15,95 2002 40,33 28,32 56,65 36,81 52,86 31,57 24,81 31,24 36,00 20,16 2000 42 916 770 2.297 70 4.095 2003 45,45 22,81 54,59 32,00 57,56 22,32 23,35 17,84 34,27 18,22 2001 25 1.289 205 3.098 75 4.692 2004 38,47 16,55 57,30 33,89 52,27 26,22 22,43 27,89 33,08 15,30 2002 55 801 591 4.167 86 5.700 2005 41,05 18,48 59,51 25,78 35,90 22,81 22,38 29,95 32,10 1762 2003 112 776 852 5.167 85 6.992 2006 43,08 21,50 37,73 28,38 45,40 24,27 24,32 29,30 33,24 19,62 2004 66 1.279 198 5.871 120 7.534 2007 43,40 20,92 32,18 29,84 41,08 23,22 23,73 31,24 30,27 15,57 2005 66 1.569 250 6.908 103 8.896 2006 86 960 419 8.727 146 10.338 2008 43,84 21,19 32,00 32,26 41,78 23,08 30,59 17,42 32,32 17,40 2007 96 942 558 9.775 162 11.533 2009 42,52 21,07 31,70 30,43 44,68 21,52 30,58 14,18 28,37 15,52 2008 69 713 846 9.756 409 11.793 2010 43,42 23,96 24,95 30,85 40,84 21,95 27,73 21,07 26,36 17,15 2009 68 379 1.442 9.504 340 11.733 2011 45,65 23,31 26,80 25,44 43,33 20,13 31,48 21,65 27,95 39,30 2010 80 588 1.038 10.378 412 12.496 2012 49,68 26,90 29,45 29,44 44,06 22,69 34,64 27,27 25,10 36,16 2011 115 1.310 1.103 10.577 402 13.507 2012 118 1.413 1.041 9.663 362 12.597 (Fonte: Elaborazione propria) import export import export XXIV World Marble and Stones Report 2013 (Source: own data processing) (Fonte: Elaborazione dati ICE) (Source: ICE data processing) 130 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 XXIV World Marble and Stones Report 2013 131 63. Cina: export lapideo. Quote per tipologie (%) China: stone export. Shares for types (%) 62. Cina: export lapideo. Indici (quantità) China: stone export. Index (quantity) YEARS 25.15 25.16 68.01 68.02 68.03 Total YEARS 25.15 25.16 68.01 68.02 68.03 Total 1994 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 1994 0.59 41.95 17.00 39.45 1.01 100.0 1995 115.4 78.1 111.5 138.3 159.1 108.5 1995 0.63 30.17 17.47 50.27 1.46 100.0 1996 300.0 95.0 195.2 160.7 231.8 140.4 1996 1.26 28.27 23.65 45.17 1.65 100.0 1997 376.9 108.8 129.6 177.0 222.7 142.0 1997 1.56 32.14 15.53 49.20 1.57 100.0 1998 269.2 76.6 73.1 169.8 331.8 116.5 1998 1.36 27.61 10.67 57.52 2.84 100.0 1999 284.6 88.4 94.4 215.9 313.6 185.7 1999 1.17 25.92 11.21 59.50 2.20 100.0 2000 323.1 99.0 205.3 264.0 318.2 185.7 2000 1.03 22.37 18.80 56.09 1.71 100.0 2001 192.3 139.4 54.7 356.1 340.9 212.8 2001 0.53 27.47 4.37 66.03 1.60 100.0 2002 423.1 86.6 157.6 479.0 390.9 258.5 2002 0.96 14.05 10.36 73.11 1.52 100.0 2003 861.5 83.9 227.2 593.9 386.4 317.1 2003 1.60 11.10 12.19 73.93 1.21 100.0 2004 507.7 138.3 52.8 674.8 545.5 341.7 2004 0.88 16.98 2.63 77.93 1.58 100.0 2005 507.7 169.6 66.7 794.0 468.2 403.4 2005 0.74 17.64 2.81 77.65 1.16 100.0 2006 661.5 103.8 111.7 1003.1 663.6 468.8 2006 0.83 9.29 4.04 84.42 1.42 100.0 2007 738.5 101.8 148.8 1123.6 736.4 523.0 2007 0.83 8.17 4.83 84.76 1.41 100.0 2008 530.8 77.1 225.6 1121.4 1859.1 534.8 2008 0.59 6.05 7.17 82.73 3.46 100.0 2009 523.1 41.0 384.5 1092.4 1545.5 532.1 2009 0.58 3.23 12.29 81.00 2.90 100.0 2010 615.4 63.6 276.8 1192.8 1872.7 566.7 2010 0.64 4.71 8.31 83.05 3.29 100.0 2011 884.6 141.6 294.1 1215.7 1827.3 612.6 2011 0.85 9.70 8.16 78.31 2.98 100.0 2012 907.7 152.8 277.6 1110.7 1645.4 571.3 2012 0.93 11.22 8.26 76.71 2.88 100.0 (Fonte: Elaborazione dati ICE) (Source: ICE data processing) (Fonte: Elaborazione dati ICE) (Source: ICE data processing) 132 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 64. Cina: export lapideo (mill. USD) China: stone export (mill. USD) YEARS XXIV World Marble and Stones Report 2013 133 65. Cina: prezzi medi dell’interscambio lapideo (export) China: stone exchange average prices (export) 25.15 25.16 68.01 68.02 68.03 Total 1994 3,4 68,9 15,8 341,2 5,8 435,1 1995 4,2 57,9 21,2 528,4 13,9 625,6 1996 6,2 65,4 19,7 597,1 17,9 706,3 1997 4,8 49,5 28,2 639,0 18,8 740,3 1998 3,1 43,9 23,9 568,1 22,6 661,6 1999 3,8 39,2 16,4 608,4 21,0 2000 4,7 49,5 53,8 708,6 2001 3,8 38,7 15,7 2002 10,2 43,1 2003 9,4 2004 25.15 YEARS 25.16 68.01 68.02 68.03 Total USD/ index USD / index USD/ index USD/ index USD / index USD/ cub.mt. cub.mt. sq.mt. sq.mt. sq.mt. ton. index 1994 700,6 100.0 201,2 100.0 2,28 100.0 21,19 100.0 14,24 100.0 197,3 100.0 1995 751,7 107.3 216,8 107.8 2,74 120.2 23,74 112.0 21,52 151.1 261,5 132.5 1996 429,3 61.3 202,0 100.4 1,46 688,8 1997 262,2 37.4 132,8 66.0 3,12 136.8 22,43 105.9 20,75 145.7 236,5 119.9 20,2 836,8 1998 237,9 34.0 167,4 83.2 4,71 206.6 20,79 98.1 16,74 117.6 257,7 130.6 849,1 18,8 926,1 1999 274,1 39.1 129,6 64.4 2,51 110.1 17,51 82.6 16,42 115.3 218,3 110.6 32,2 1.031,9 21,6 1.139,0 2000 305,1 43.5 145,8 72.5 3,78 165.8 16,68 78.7 15,61 109.6 204,3 103.5 40,1 11,6 1,249,6 20,7 1.331,4 2001 413,6 59.0 121,3 60.3 4,15 182.0 14,82 70.0 13,57 95.3 197,4 100.1 8,8 42,2 15,2 1.535,6 27,9 1.627,7 2005 8,8 52,1 17,1 2.064,9 28,7 2.171,6 2002 498,9 71.2 145,2 72.2 2,94 128.9 13,38 63.1 13,55 95.2 199,8 101.2 2006 10,4 51,8 22,6 2.654,1 48,5 2.787,4 2003 225,6 32.2 139,6 69.4 0,73 2007 12,6 34,3 16,0 3.160,5 111,8 3.335,2 2004 358,4 51.2 89,1 44.3 4,16 182.4 14,13 66.6 12,57 88.3 216,3 109.6 2008 11,3 32,2 27,0 3.648,7 124,6 3.843,8 2005 361,1 51.5 89,6 44.5 3,70 162.3 16,15 76.2 15,04 105.6 261,4 132.5 2009 10,4 19,9 48,7 3.380,7 102,8 3.562,5 2006 327,2 46.7 145,6 72.4 2,91 127.7 16,44 77.5 17,96 126.1 269,6 136.7 2010 8,8 24,8 61,2 3.870,6 131,6 4.097,0 2007 354,5 50.6 98,3 48.9 1,55 67.9 17,48 82.5 37,32 262.1 289,2 146.5 2011 9,7 28,6 67,6 4.762,8 139,3 5.008,0 2008 442,1 63.1 122,0 60.6 1,72 75.4 20,22 95.4 16,47 115.6 325,9 165.2 2012 9,6 35,3 91,9 4.920,9 151,3 5.209,0 2009 419,5 58.7 141.7 70.5 1.82 79.8 19.23 90.8 16.34 114,7 303.6 153.9 2010 297,0 42,4 113,9 56,6 3,19 139,9 20,16 95,1 17,26 121,2 327,8 166,1 2011 277,7 32.5 59,0 29.3 3,31 145.3 24,34 114.8 18.73 131.5 370.7 187.9 2012 219,6 31,3 67,5 33,5 4,25 186.5 27,52 129.9 22.58 158,6 413,5 209,6 (Fonte: Elaborazione dati ICE) (Source: ICE data processing) (Fonte: Elaborazione propria) 64.1 23,09 109.0 19,02 133.5 228,2 115.7 32.1 13,07 61.7 13,17 92.5 190,4 96.5 (Source: our data processing) 134 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 66. CINA: export disaggregato di lavorati speciali (cod. 68.02) CHINA: diosaggregated export of processed stones (code 68.02) 2011 COUNTRIES 000 USD XXIV World Marble and Stones Report 2013 67. CINA: export disaggregato (cod. 68.02). quote e variazioni prezzi. CHINA: disaggregated export (code 68.02). shares and price difference. 2012 mill. tons. USD/sq.mt. 000 USD 135 2011 mill. tons. USD/sq.mt. 2012 ±∆% av. price COUNTRIES value quantity value quantity ‘11 ‘12 SOUTH KOREA 829.245 2.193,8 20,43 789.593 2.080,0 20,52 SOUTH KOREA 17.41 20.74 16.05 21.52 -16.1 -25.4 JAPAN 660.319 1.024,7 34,83 695.316 962,9 39,03 JAPAN 13.86 9.69 14.12 9.96 43.1 41.8 USA 617.612 449,1 74,33 541.837 481,6 60,80 USA 12.97 4.25 11.01 4.98 205.4 120.9 GERMANY 201.574 665,7 16,37 192.039 549,4 18,90 GERMANY 4.23 6.29 3.90 5.68 -32.7 -31.3 84.316 223,3 20,41 136.159 232,7 31,63 HONG-KONG 1.77 2.11 2.77 2.41 -16.1 14.9 SAUDI ARABIA 110.923 311,9 19,23 133.128 354,3 20,31 SAUDI ARABIA 2.33 2.95 2.71 3.67 -21.0 -26.2 NETHERLANDS 117.645 379,9 16,74 118.992 335,5 30,45 NETHERLANDS 2.47 3.59 2.42 3.47 -31.2 10.6 VIETNAM 126.362 514,6 13,27 112.045 392,8 15,42 VIETNAM 2.65 4.87 2.28 4.06 -45.5 -44.0 TAIWAN 139.179 250,4 30,04 111.375 236,4 25,47 TAIWAN 2.92 2.37 2.26 2.45 23.4 -7.4 RUSSIA 87.584 210,4 22,50 106.854 235,9 24,48 RUSSIA 1.84 1.99 2.17 2.44 -7.6 -11.0 BELGIUM 110.921 471,1 12,73 102.913 366,8 15,17 BELGIUM 2.33 4.45 2.09 3.80 -47.7 -44.9 EMIRATES 108.449 208,8 28,07 101.608 185,5 29,61 EMIRATES 2.28 1.97 2.06 1.92 15.3 7.6 OTHERS 1.568.689 3.673,3 23,08 1.779.042 3.250,0 29,58 OTHERS 32.94 34.76 36.15 33.63 -5.2 7.5 TOTAL 4.762.818 10.577,0 24,34 4.920.901 9.663,8 27,52 TOTAL 100.0 100.0 100.0 100.0 = = HONG-KONG (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) 136 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 68. Cina: import lapideo (mill. USD) China: stone import (mill. USD) YEARS XXIV World Marble and Stones Report 2013 137 69. Cina: prezzi medi dell’interscambio lapideo (import) China: stone exchange average prices (import) 25.15 25.16 68.01 68.02 68.03 Total 1994 6,6 4,4 2,8 57,2 0,3 71,3 1995 10,1 11,6 0,9 99,5 0,8 1996 16,4 19,7 1,1 117,4 1997 24,3 45,6 1,1 1998 33,3 53,4 1999 86,8 2000 25.15 25.16 68.02 TOTAL YEARS USD/cub. mt. index USD/cub. mt. index USD/ sq.mt. index USD/ton. index 122,9 1994 686,6 100.0 839,7 100.0 41,79 200.0 604,9 100.0 2,3 156,9 1995 419,0 61.0 590,0 70.3 33,82 80.90 435,6 72.0 133,0 0,9 204,9 1996 528,7 77.0 842,4 100.3 21,09 50.5 345,6 57.1 3,4 128,8 0,7 219,6 1997 496,3 72.3 533,0 63.5 14,18 33.9 231,0 38.2 115,1 0,3 81,3 0,3 283,8 1998 561,3 81.8 456,6 54.4 16,90 40.4 241,9 40.0 188,4 166,7 5,4 39,3 0,5 400,3 1999 647,7 94.3 521,6 62.1 18,23 43.6 236,1 39.0 2001 216,2 199,7 0,7 31,9 0,2 448,7 2000 681,7 99.3 539,7 64.3 15,30 36.6 229,9 38.0 2002 212,7 211,7 0,4 15,9 0,1 440,8 2001 572,1 83.3 503,5 60.0 19,15 45.8 204,3 33.8 2003 287,7 278,2 0,3 17,8 0,1 584,1 2002 465,8 67.8 459,5 54.7 13,45 32.2 173,3 28.6 2004 348,7 372,1 0,4 22,8 0,5 744,5 2003 437,3 63.7 480,4 57.2 14,78 35.4 171,3 28.3 2005 387,6 405,5 0,9 23,0 0,2 817,2 2004 432,6 63.0 511,0 60.8 23,25 55.6 177,4 29.3 2006 535,5 485,4 0,8 24,8 0,2 1.046,7 2005 433,6 63.2 526,6 62.7 20,76 49.7 179,4 29.7 2007 718,1 511,3 0,5 22,4 0,5 1.252,8 2006 425,5 62.0 524,6 62.5 12,63 30.2 174,2 28.8 2008 868,7 644,2 0,2 27,0 1,4 1.541,5 2007 433,2 63.1 517,6 61.6 12,72 30.4 172,9 28.6 2009 860,6 566,2 0,2 23,3 0,3 1.450,6 2008 460.6 67.1 572,0 68.1 20,83 19.8 187,8 31.1 2010 1.487,0 739,9 0,7 28,0 0,2 2.225,8 2009 452.5 65.9 521.9 62.2 28,05 67.1 177,6 29.4 2011 1.630,6 815,3 0,5 33,3 0,5 2.480,2 2010 471,0 68,6 534,7 63,7 31,53 75.5 183.2 30.3 2012 1.663,9 947,9 0,6 28,7 0,7 2.641,8 2011 483,8 70.5 553,2 65.9 36,07 86.3 182.6 30.2 2012 445,6 64.9 443,5 52.8 34,87 83.4 162,1 26.8 (Fonte: Elaborazione dati ICE) (Source: ICE data processing) (Fonte: Elaborazione propria) (Source: our data processing) 138 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 70. Cina: importazioni disaggregate di grezzi calcarei (cod. 25.15) China: disaggregated import of calcareous raw stones (cod. 25.15) 2009 COUNTRIES 2010 2011 XXIV World Marble and Stones Report 2013 139 71. Cina: importazioni disaggregate di grezzi silicei (cod. 25.16) China: disaggregated import of calcareous raw stones (cod. 25.16) 2012 2009 mill. USD share mill. USD share mill. USD share mill. USD share COUNTRIES TURKEY 336,99 39.2 659,81 44.4 658,05 40.4 760,20 45.7 EGYPT 129,31 15.0 177,60 11.9 206,60 12.7 227,69 13.7 SPAIN 79,02 9.2 122,51 8.2 163,02 10.0 146,48 8.8 ITALY 85,98 10.0 125,99 8.5 143,54 8.8 133,70 IRAN 71,30 8.3 118,83 8.0 102,27 6.3 PORTUGAL 31,96 3.7 52,98 3.6 56,08 PAKISTAN 13,01 1.5 28,34 1.9 GREECE 45,68 5.3 81,43 GERMANY 5,92 0.7 INDONESIA 13,76 INDIA 2010 2011 2012 mill. USD share mill. USD share mill. USD share mill. USD share INDIA 258,42 45.7 340,65 46.0 378,96 46.5 458,32 48.3 BRAZIL 112,60 19.9 180,34 24.4 165,11 23.9 211,15 22.3 FINLAND 21,64 3.8 37,39 5.1 52,91 6.5 60,73 6.4 8.0 NORWAY 43,59 7.7 53,81 7.3 46,54 5.7 50,54 5.3 111,13 6.7 PORTUGAL 12,60 2.2 23,15 3.1 25,28 3.1 34,52 3.6 3.4 64,33 3.9 SAUDI ARABIA 30,49 5.4 12,06 1.6 21,20 2.6 21,47 2.3 58,89 3.6 64,32 3.9 ANGOLA 6,31 1.1 7,27 1.0 7,99 1.0 21,13 2.2 5.5 81,36 5.0 42,40 2.5 SPAIN 7,51 1.3 9,91 1.3 16,39 2.0 17,24 1.8 23,63 1.6 43,52 2.7 23,75 1.4 SOUTH AFRICA 15,06 2.7 17,30 2.3 13,69 1.7 13,40 1.4 1.6 19,23 1.3 26,42 1.6 16,55 1.0 AUSTRALIA 3,95 0.7 6,95 0.9 7,82 1.0 9,05 1.0 10,85 1.3 17,61 1.2 16,69 1.0 4,02 0.2 USA 9,73 1.7 10,19 1.4 12,89 1.6 9,01 1.0 OTHERS 36,98 4.3 59,02 4.0 74,19 4.5 69,29 4.2 OTHERS 43,91 7.8 40,88 5.5 36,53 4.5 41,40 14.0 TOTAL 860,76 100.0 1.630,63 100.0 1.663,63 100.0 TOTAL 565,81 100.0 739,90 100.0 815,31 100.0 947,96 100.0 (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) 100.0 1.486,98 (Source: Comtrade data processing) (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) 140 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 72. India: esportazione di silicei grezzi (cod. 25.16) India: raw siliceous stone export (cod. 25.16) COUNTRIES 2005 2006 2007 2008 XXIV World Marble and Stones Report 2013 141 73. India: esportazione di lavorati speciali (cod. 68.02) India: processed special stone export (cod. 68.02) 2009 2010 2011 2012 YEAR QUANTITY VALUE AV. PRICE 000 tons index mill. USD index USD/ sq.mt./2 index 2005 770 100.0 575,0 100.0 40,37 100.0 33.737 2006 979 127.1 700,8 121.8 38,70 95.8 33.902 29.715 2007 1.038 134.8 772,1 134.3 40,21 99.6 35.005 29.394 29.706 2008 1.114 144.7 785,2 136.6 38,10 94.4 14.529 17.707 26.775 25.195 2009 1.064 138.2 683,0 118.8 34,70 86.0 18.778 12.352 8.016 14.840 14.251 2010 1.145 148.7 842,2 146.5 39,76 98.4 6.206 4.769 3.185 4.383 5.886 7.649 2011 1.600 207.8 840,3 146.1 28,39 70.3 8.115 10.484 4.963 6.307 6.832 8.069 6.956 2012 1.460 189.6 901,0 156.7 33,36 82.6 19.315 20.486 19.851 17.953 4.585 7.906 7.321 4.728 4.260 5.089 6.670 3.873 4.534 4.159 3.926 3.212 Others 42.388 83.759 88.810 49.886 78.150 60.905 71.126 67.181 Total 395.785 571.047 653.253 532.818 474.705 506.578 680.030 772.334 China 125.644 193.893 223.497 244.612 219.252 257.852 381.114 474.995 Un. Kingdom 42.803 74.934 98.166 33.813 52.432 52.862 62.977 75.009 Hong-Kong 22.409 32.230 32.980 39.832 35.376 30.513 34.700 Taiwan 21.641 28.616 32.435 25.118 19.679 20.438 Italy 70.037 90.140 90.709 70.330 24.324 Belgium 18.624 19.682 24.939 18.891 USA 18.810 9.537 18.506 France 4.000 4.566 Germany 5.854 Spain Netherlands (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) 142 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 XXIV World Marble and Stones Report 2013 74. India: esportazione di lavorati speciali. 000 USD (cod. 68.02) India: processed special stone export. 000 USD (cod. 68.02) COUNTRIES 2005 2006 2007 2008 259.362 285.697 283.013 Germany 31.304 41.722 46.367 58.296 Un. Kingdom 30.936 42.407 60.751 Emirates 24.790 39.511 Belgium 18.404 Italy 143 75. Turchia: export lapideo totale Turkey: total stone export 2009 2010 2011 2012 208.307 139.921 158.076 193.800 214.972 57.044 54.845 63.995 59.984 49.056 45.848 42.305 46.796 51.763 42.187 51.264 44.642 39.546 39.331 24.884 34.272 33.340 33.216 35.601 14.527 21.626 17.353 22.243 31.554 Netherlands 23.381 24.570 24.571 28.339 Canada 18.172 22.154 22.703 China 13.345 14.056 Australia 13.799 Spain YEAR QUANTITY VALUE AVERAGE VALUE 000 tons index mill. USD index USD/ton index 1999 446 100.0 137,2 100.0 307,6 100.0 2000 520 116.5 189,0 137.8 363,5 118.2 2001 985 220.9 223,1 162.6 266,5 73.6 45.032 2002 1.469 329.4 303,0 220.8 206.3 67.1 35.990 33.853 2003 2.065 463.0 430,7 313.9 208,5 67.8 35.514 38.149 29.981 2004 2.635 590.8 626,1 456.3 273,6 77.2 27.550 27.791 30.730 27.235 2005 3.045 682.7 734,5 535.3 241,2 78.4 24.284 20.595 22.279 28.410 24.994 2006 4.041 906.1 1027,4 748.8 254,2 82.6 19.383 25.507 20.795 130.036 20.762 20.001 2007 4.631 1038.3 1242,5 905.6 268,3 87.2 11.332 12.334 12.291 10.400 12.279 9.675 9.825 2008 4.951 1110.0 1402,1 1021.9 283,2 92.1 13.085 22.535 19.089 11.504 6.489 10.173 7.285 7.635 2009 4.868 1091.5 1222,7 891.2 251,2 81.7 Others 113.660 150.370 190.068 260.824 244.964 273.638 325.355 375.712 2010 6.603 1480.5 1585,8 1155.8 240,2 78.1 Total 575.035 700.864 772.091 785.255 683.018 842.233 840.278 900.987 2011 7.175 1608.7 1690,9 1232.4 235,7 76.6 2012 8.000 1793.7 1897,5 1383.0 237,2 77.1 USA (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) 144 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 76. TURCHIA: export lapideo di calcarei grezzi (cod. 25.15) TURKEY: raw calcareous stone export (cod 25.15) 2011 XXIV World Marble and Stones Report 2013 145 77. TURCHIA: export lapideo di lavorati (cod. 68.02) TURKEY: processed stone export (cod 68.02) 2012 2011 COUNTRIES 000 USD mill. USD USD/ton. 000 USD mill. USD USD/ton. CHINA 3.547,5 630,4 177,7 4.180,9 779,9 186,5 INDIA 119,3 31,9 267,4 176,4 47,4 TAIWAN 79,3 17,0 214,4 103,3 SYRIA 697,6 24,9 35,7 ITALY 40,8 10,4 INDONESIA 19,7 HONG-KONG 000 USD mill. USD USD/ton. 000 USD mill. USD USD/ton. USA 423,9 236,0 30,09 448,9 251,4 30,27 268,7 IRAK 297,3 78,3 14,24 356,2 97,1 14,73 22,6 218,8 SAUDI ARABIA 173,3 61,9 19,31 222,1 84,9 20,66 323,3 9,9 30,6 UN.KINGDOM 67,8 45,0 35,88 65,7 45,1 37,10 254,9 30,4 9,3 305,9 FRANCE 77,4 41,7 29,12 82,2 41,5 27,29 5,3 269,0 29,0 6,9 237,9 EMIRATES 52,4 29,0 29,92 66,1 41,3 33,77 25,1 5,9 235,1 29,1 6,5 223,4 CANADA 51,0 43,2 45,79 43,1 36,5 45,78 EGYPT 74,6 4,7 63,0 98,6 6,1 61,9 ISRAEL 84,9 34,7 22,09 86,4 34.0 21,27 LEBANON 22,1 3,2 144,8 32,8 4,8 146,3 AZERBAIJAN 29,6 24,1 44,00 37,0 25,6 37,40 THAILAND 21,5 5,1 237,2 15,9 4,1 257,9 AUSTRALIA 37,8 22,1 31,60 42,9 24,6 31,00 BRAZIL 8,4 4,0 476,2 6,5 3,1 476,9 RUSSIA 31,6 21,2 36,26 28,5 22,6 42,86 SPAIN 13,3 3,2 240,6 13,9 2,9 208,6 LYBIA 13,5 6,3 25,22 44,9 18,5 22,27 GREECE 52,5 4,9 93,3 27,8 2,9 93,5 GERMANY 32,1 16,3 27,45 37,7 16,6 23,80 JORDAN 50,0 1,7 34,0 64,3 2,6 34,2 TURKMENISTAN 20,8 15,2 39,50 17,3 12,3 38,43 VIETNAM 8,8 2,0 22,7 8,0 2,2 21,3 GEORGIA 9,6 5,4 30,41 9,4 10,1 58,07 OTHERS 88,3 15,7 177,8 86,7 1,7 211,0 OTHERS 364,6 183,4 27,19 339,7 180,0 28,64 TOTAL 4.868,8 770,3 158,2 5.226,9 18,3 177,6 TOTAL 1.767,6 863,8 26,42 1.928,1 942,1 26,41 (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) COUNTRIES 2012 (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) 1.378 TAIWAN 5.977 11.109 OTHERS TOTAL 172.381 65.956 1.392 - 29 872 630 29.096 7.147 6.284 28.317 32.658 tons 49.386 3.664 23 20 1.453 426 326 525 1.415 962 4.639 35.933 000 USD 2006 567.787 28.976 185 309 5.929 1.200 5.147 4.326 22.092 9.467 42.587 447.569 tons 147.371 1.334 289 226 454 281 1.083 737 3.953 2.144 5.158 131.712 000 USD 2011 849.307 2.118 2.008 1.344 1.495 1.204 5.425 4.194 20.644 11.564 22.482 776.929 tons 111.496 1.382 118 165 540 320 1.011 1.110 1.253 1.721 2.884 100.992 000 USD 2012 93,4 ‘96 97,2 ‘97 60,1 ‘98 19,7 84,4 31,2 1,3 41,1 123,2 0,3 20,9 85,5 541,8 1.157,1 807,5 638,6 547,1 416,2 361,8 266,8 230,7 135,8 Others Total (Fonte: Elaborazione dati ICE/Contrade) 24,6 19,3 62,5 22,9 16,3 51,1 71,8 20,0 40,5 51,6 15,7 20,9 47,7 29,9 15,0 7,8 58,0 56,7 11,0 10,8 20,8 9,0 44,7 9,2 9,0 25,5 6,5 33,5 3,7 5,4 28,1 4,5 3,6 3,5 10,0 4,5 3,6 1,1 3,6 3,2 2,7 10,5 Finland 22,7 46,7 11,9 6,5 20,2 3,0 48,9 18,0 49,4 35,3 0,5 Brazil 3,7 22,7 22,4 43,4 2,0 0,2 36,9 43,1 54,3 3,1 Canada 63,1 41,9 62,8 4,1 68,7 11,3 2,5 1,1 2,8 2,5 2,4 10,5 0,7 17,5 17,4 ‘04 53,9 6,1 1,8 0,5 3,8 2,2 6,7 4,4 0,3 16,9 11,6 ‘05 45,0 8,5 0,7 1,0 2,6 1,8 1,2 3,8 0,4 14,5 10,5 ‘06 72.6 329.1 34.3 73.7 79.3 131.2 95.7 140.7 32.6 87.8 55.1 72.7 val. 48,2 13,9 0,6 6,0 1,3 0,5 1,2 2,3 2,7 10,6 9,1 ‘07 21,0 3,2 0,3 2,2 0,2 0,7 0,4 0,7 0,1 5,4 7,8 ‘09 18,3 3,7 0,2 0,1 0,2 0,6 0,5 0,3 0,1 5,3 7,3 ‘10 15,7 3,2 0,2 0,3 0,4 0,5 0,5 1,0 1,1 4.2 4,3 ‘11 17,2 2,5 0,3 0,4 0,4 0,5 0,8 0,2 2,0 4,6 5,5 ‘12 (Source: ICE/Comtrade data processing) 30,1 5,8 0,4 1,5 0,8 0,7 1,1 2,0 0,3 8,8 8,7 ‘08 XXIV World Marble and Stones Report 2013 17,1 69,2 62,6 4,4 0.9 69,9 94,7 8,0 Portugal 93,9 7,9 4,6 129,1 266,0 128,1 93,2 13,0 19,8 19,7 ‘03 South Korea 64,5 26,2 30,0 24,3 ‘02 44,8 32,0 36,7 31,0 ‘01 South Africa 29,0 57,4 44,6 ‘00 - 94,4 57,3 ‘99 United States 61,4 254,1 255,1 211,5 156,3 120,8 2,1 China ‘95 8,7 171,8 232,7 118,9 ‘90 India ‘80 ‘70 Countries 75.7 103.6 40.8 73.0 118.9 113.8 93.3 150.6 31.7 80.3 55.9 76.7 quant. (Source: Comtrade data processing) 617.043 6.970 688 991 1.186 1.580 5.190 5.902 6.722 10.151 12.391 565.272 tons 2012/11 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 79. Giappone: importazioni di grezzi silicei. Provenienze degli acquisti in quantità (000 tonn.) Japan: imports of siliceous raw materials. Origin of purchases by quantity (000 tons) (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) 58 - LEBANON JAPAN 5 AFGHANISTAN 122 302 MALAYSIA TURKEY 270 INDIA 26 1.670 ITALY BANGLADESH 1.301 000 USD 2001 CHINA COUNTRIES 78. IRAN: export di calcarei grezzi (cod. 25.15) IRAN: raw calcareous stone export (cod. 25.15) 146 147 825,7 868,9 845,5 911,9 930,3 1.135,3 1.222,4 1.321,6 1.383,0 1.377,6 1.540,0 1.628,0 1.307,3 1.203,5 1.034,0 (Fonte: Elaborazione dati ICE/contrade) Total 297,0 891,5 969,8 1.091,4 (Source: ICE/Comtrade data processing) 17,7 15,0 17,2 61,8 40,6 36,9 Others 6,8 20,5 44,8 21,4 36,6 43,0 43,7 36,8 33,0 37,4 32,0 24,0 16,5 0,5 0,8 1,2 3,4 14,7 51,5 South Korea 158,1 86,2 86,5 27,6 27,9 10,3 7,0 5,3 5,0 5,2 2,3 1,4 1,1 1,1 0,9 0,9 1,6 Taiwan 2,4 6,9 6,4 6,6 2,2 9,9 8,2 6,4 6,0 4,5 3,0 1,2 1,1 1,3 1,1 1,8 1,5 1,3 3,7 6,1 5,9 Portugal 1,1 6,7 0,8 1,3 1,2 3,7 4,9 5,8 7,0 4,7 4,4 2,4 1,5 2,2 1,9 2,1 7,5 16,5 13,6 5,4 Spain 5,0 10,4 6,8 3,1 12,0 21,8 14,9 15,0 13,5 7,2 3,7 1,7 5,0 5,2 5,5 17,2 37,6 41,7 19,9 Italy 76,5 46,7 32,5 13,6 33,0 46,7 39,6 29,0 23,1 15,6 8,5 5,0 8,6 7,1 6,1 9,2 10,8 12,9 32,7 India 6,5 30,5 32,2 10,4 12,7 13,1 11,2 12,0 9,9 8,9 9,6 6,5 788,8 983,1 1.202,9 1.132,0 813,1 999,5 1.084,8 1.084,8 1.175,4 1.254,8 1.260,0 1.533,0 1.202,9 1.132,0 937,1 China 40,6 683,6 759,8 850,8 ‘08 ‘07 ‘06 ‘05 ‘04 ‘03 ‘02 ‘01 ‘00 ‘99 ‘98 ‘97 ‘96 ‘95 ‘89 Countries 80. GIAPPONE: importazioni di lavorati speciali. Provenienze degli acquisti in quantità (000 tonn.) JAPAN: import of special finished products. Origin of purchases by quantity (000 tons) ‘09 ‘10 ‘12 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 ‘11 148 XXIV World Marble and Stones Report 2013 149 81. GIAPPONE: maggiori importazioni di prodotti lapidei (quantità, valori e prezzi) JAPAN: leading imports of stone products (quantity, value and prices) Siliceous raw materials YEARS ‘000 tons mill. yen yen/ton Special processed products pr./ind. ‘000 tons mill. yen yen/ton pr./ind. 1989 1.191,8 31.083 26.080 100.0 297,0 50.468 169.925 100.0 1990 1.157,1 34.509 29.824 114.3 305,8 55.533 181.600 106.9 1991 1.160,4 33.601 28.956 111.0 358,5 59.262 165.305 97.3 1992 1.0474 28.815 27.521 105.5 414,3 55.140 133.092 78.3 1993 1.011,2 22.693 22.442 86.1 450,6 44.591 98.960 58.2 1994 1.078,1 24.550 22.771 87.3 593,5 50.632 85.310 50.2 1995 807,5 18.201 22.540 86.4 891,5 63.752 71.510 42.1 1996 683,6 16.433 25.732 98.7 969,8 71,876 74.114 43.6 1997 574,1 17.019 31.108 119.3 1.091,4 82.958 76.010 44.7 1998 416,2 11.895 28.580 109.6 930,3 71.983 77.376 45.5 1999 361,8 7.763 21.457 82.3 1.135,3 75.433 66.443 39.1 2000 266,8 5.930 22.226 85.2 1.222,4 77.377 63.300 37.2 2001 230,7 5.021 21.764 83.5 1.321,6 92.177 69.747 41.0 2002 135,8 3,422 25,200 96,6 1.383,0 97.252 70.320 41.4 2003 84,4 2.137 25.310 97.0 1.377,6 85.843 62.312 36.7 2004 68,7 1,730 25.180 96.5 1.540,0 80.850 52.500 30.9 2005 53,9 2.156 40.000 153.4 1.628,0 87.148 53.530 31.5 2006 45,0 1.951 43.397 166.4 1.307,3 84.098 64.330 37.9 2007 48,2 2.024 41.995 161.0 1.203,5 83.170 69.170 40.6 2008 30,1 1.178 39.145 150.1 1.034,0 92.672 89.625 52.7 2009 21,0 733 34.891 133.8 911,9 85,073 93.292 54.9 2010 18,3 669 36.570 140.2 868,9 84,478 97,223 57.2 2011 15,7 548 34.912 133.8 845,5 82.202 92.850 54.6 2012 17,2 477 27,697 106,2 825,7 71.727 86.868 51.1 (Fonte: Elaborazione dati ICE/Comtrade) (Source: ICE/Comtrade data processing) 150 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 82. STATI UNITI. Import di marmi e pietre (000 USD) USA: total stone import (000 USD) INDEX 151 83. STATI UNITI: produzione lapidea interscambio e consumo (mill. usd) usa: stone production eximport and domestic use (mill. usd) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 25.15 14.857 8.226 4.131 3.518 4.651 25.16 60.116 50.022 23.149 24.023 68.01 18.371 17.911 12.932 68.02 3.635.053 3.072.005 68.03 154.705 TOTAL year production import availabil. export dom. use 7.757 2007 346 2.540 2.886 74 2.812 22.673 22.366 2008 326 2.150 2.476 66 2.410 8.392 10.260 18.367 2009 328 1.350 1.678 48 1.630 1.945.882 2.160.842 2.230.816 2.471.059 2010 323 1.500 1.823 55 1.768 123.271 75.209 75.365 74.563 74.199 2011 323 1.590 1.913 66 1.847 3.883.102 3.271.435 2.061.303 2.272.140 2.342.963 2.593.748 2012 340 1.700 2.040 90 1.950 25.15 0.38 0.25 0.20 0.15 0.20 0.30 2007 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 25.16 1.55 1.53 1.12 1.06 0.97 0.86 2008 94.2 84.6 85.8 89.2 85.7 68.01 0.47 0.55 0.63 0.37 0.44 0.71 2009 94.8 53.1 58.1 64.9 58.0 68.02 93.61 93.90 94.40 95.10 95.21 95.27 2010 93.4 59.1 63.2 74.3 62.9 68.03 3.99 3.77 3.65 3.32 3.18 2.86 2011 93.4 62.6 66.3 89.2 65.7 TOTAL 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 2012 98.3 66.8 70.7 121.6 69.4 25.15 100.00 55.37 27.81 23.68 31.31 52.21 25.16 100.00 83.21 38.51 39.96 37.72 37.20 68.01 100.00 97.50 70.39 45.68 55.85 99.98 68.02 100.00 84.51 53.53 59.45 61.35 67.98 68.03 100.00 79.68 48.61 48.72 48.20 47.96 TOTAL 100.00 84.24 53.09 58.50 60.32 66.80 (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) var. ABS. FIGURES codes INDEX SHARES ABS. FIGURES par. XXIV World Marble and Stones Report 2013 (Fonte: Elaborazione dati USGS) (Source: USGS data processing) 152 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 XXIV World Marble and Stones Report 2013 84. USA: importazioni di lavorati (cod. 68.02). Paesi di origine (mill. USD) USA: import of processed stones (code 68.02). Origin Countries (mill. USD) 153 85. USA: importazioni di lavorati (cod. 68.02). Paesi di origine (quote di mercato) USA: import of processed stones (code 68.02). Origin Countries (shares) COUNTRIES 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 COUNTRIES Brazil 104,4 150,6 209,7 310,2 451,1 617,0 631,8 507,0 308,2 553,7 564,6 634,6 Brazil 7.9 10.3 12.2 14.1 16.9 19.6 19.7 18.5 15.8 25.6 25.3 25.7 China 75,6 100,5 139,7 229,3 330,4 432,0 507,4 479,9 406,4 416,4 411,0 467,7 China 5.7 6.9 8.1 10.5 12.4 13.7 15.7 17.5 20.9 19.3 18.4 18.9 Italy 499,2 498,5 535,3 589,8 611,5 644,3 617,1 524,8 394,1 303,1 320,7 371,6 Italy 37.9 34.2 31.0 26.8 22.9 20.5 19.0 19.2 20.3 14.0 14.3 15.0 Turkey 83,2 123,8 182,8 258,7 364,3 424,3 441,8 352,2 257,5 278,6 304,4 321,5 Turkey 6.3 8.5 10.6 11.8 13.7 13.5 13.7 12.9 13.2 12.9 13.6 13.0 India 93,3 112,8 151,8 214,2 261,2 310,6 297,1 266,3 186,5 232,8 247,7 276,6 India 7.1 7.7 8.8 9.7 9.8 9.9 9.2 9.7 9.6 10.8 11.1 11.2 Canada 95,9 90,9 83,3 92,8 90,0 96,9 102,6 96,9 77,0 75,3 79,9 91,6 Canada 7.3 6.2 4.8 4.2 3.4 3.1 3.2 3.5 4.0 3.5 3.6 3.7 Mexico 96,0 101,0 106,0 115,2 130,1 149,4 145,2 107,9 65,1 69,4 70,9 71,3 Spain 8.1 7.3 6.9 6.7 5.6 4.8 4.1 3.6 3.2 2.8 3.0 2.9 106,5 106,3 119,6 147,1 149,4 149,9 133,1 98,3 62,4 60,1 67,0 63,6 Mexico 7.3 6.9 6.2 5.2 4.9 4.8 4.5 3.9 3.3 3.2 3.2 2.6 Taiwan 22,1 25,2 30,6 47,9 46,4 58,3 52,3 37,8 30,6 32,7 29,6 31,4 Taiwan 1.7 1.7 1.8 2.2 1.7 1.9 1.6 1.4 1.6 1.5 1.3 1.3 Portugal 12,5 11,0 11,4 15,4 18,7 19,5 22,2 27,4 15,4 15,1 17,1 15,7 Portugal 0.9 0.8 0.6 0.7 0.7 0.6 0.7 1.0 0.8 0.7 0.8 0.6 Israel 19,3 23,2 23,9 26,8 33,3 36,2 42,2 34,7 17,8 13,2 13,3 15,1 Israel 1.5 1.6 1.4 1.2 1.3 1.2 1.3 1.3 0.9 0.6 0.6 0.5 6,4 8,2 12,7 17,6 22,5 28,2 30,1 27,4 14,2 13,8 13,2 13,3 Peru 0.5 0.6 0.7 0.8 0.8 0.9 1.0 1.0 0.7 0.6 0.6 0.5 France 24,7 20,6 22,4 22,1 22,4 18,3 23,2 22,5 20,4 11,0 11,5 12,7 Greece 1.3 1.3 1.0 0.9 0.8 0.7 0.8 0.8 0.8 0.4 0.5 0.5 Greece 16,8 18,8 17,3 19,5 21,1 21,6 25,6 23,0 16,3 9,7 11,1 12,0 France 1.9 1.4 1.3 1.0 0.8 0.6 0.7 0.8 1.0 0.5 0.5 0.5 9,9 8,6 12,2 14,0 8,3 10,7 10,8 11,7 4,8 4,1 6,6 3,8 Germany 0.8 0.6 0.7 0.6 0.3 0.3 0.3 0.4 0.2 0.2 0.3 0.2 50,5 56,4 64,6 80,6 106,7 127,4 142,4 119,1 69,2 71,8 62,2 68,6 Others 3.8 3.9 3.7 3.7 4.0 4.1 4.3 4.4 3.7 3.3 2.8 2.8 Spain Peru Germany Others Total 1.316,1 1.456,7 1.723,3 2.201,3 2.667,2 3.144,8 3.224,9 2.736,9 1.945,9 2.160,8 2.230,8 2471,1 (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) Total 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) 154 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 Years abs. fig. Yearly variation index abs. fig. 2011 Domestic use ± D% ml.sq.mt. 155 87. USA: importazioni di lavorati (cod. 68.02). Volumi e valori medi USA: import of processed stones (code 68.02). Quantity and average value 86. USA: importazioni di lavorati (cod. 68.02). Evoluzione storica USA: import of processed stones (code 68.02). Historical outline Mill. USD XXIV World Marble and Stones Report 2013 ± D% 2012 Index COUNTRIES extra EU intra EU extra EU intra EU AUSTRIA 27.335 38.887 66.222 6.07 25,1 27.324 23.560 BELGIUM 3.430 5.022 8.452 0.77 10,3 8.232 BULGARIA 1,646 451 2.097 0.19 8,4 48 - 48 ... TOTAL share euro/ kg share euro/ kg 50.884 4.84 28,3 13.125 21.357 2.03 8,4 1.964 256 2.220 0.21 12,6 8,0 - - - - - 4,8 1.879 6.966 8.845 0.84 12,1 27,1 113.490 51,364 164,854 15.68 27,6 TOTAL 1992 376,6 100.0 – – 20,50 – 100.0 1993 372,5 98.9 -4,1 -1.1 20,35 -0.7 99.3 1994 414,7 110.1 42,2 11.3 22,57 10.9 110.1 1995 458,2 121.7 43,5 10.5 28,84 27.8 140.7 CZECH REP. 2.770 8,167 10,937 1.00 1996 517,6 137.5 59,4 13.0 25,29 -12.3 123.4 DENMARK 1.446 520 1.966 0.18 1997 631,5 167.7 113,9 21.9 32,10 26.9 156.6 ESTONIA 76 35 111 0.01 8,5 201 44 245 0.02 9,8 1998 825,2 219.1 193,7 30.7 35,41 10.3 172.7 FINLAND 1.394 145 1.539 0.14 24,0 2.394 675 3.069 0.29 26,2 1999 958,4 254.4 133,2 16.1 41,92 18.4 204.5 FRANCE 4.862 6.711 11.573 1.06 14.3 3.249 5.052 8.301 0.79 15,0 2000 978,7 259.8 20,3 2.1 46,63 11.2 227.5 122.493 55,113 177.606 16.29 27,1 113.490 51,364 164.854 15.68 27,6 GREECE 721 878 1.599 0.15 2,8 834 242 1.076 0.10 2,8 2001 1.316,1 349.5 337,4 34.4 53,45 14.6 260.7 HUNGARY 664 767 1.431 0.13 5,1 1.683 1.904 3.587 0.34 6,7 2002 1.456,7 386.7 40,6 10.7 58,46 9.4 285.2 IRELAND 674 5 679 0.06 7,5 112 230 342 0.03 9,2 2003 1.723,3 457.6 266,6 18.3 70,89 21.3 345.8 ITALY 526.102 143.674 669.776 61.41 8,1 494,919 137.613 632,532 60.17 9,7 2004 2.201,3 584.5 478,0 27.7 79,12 11.6 386.0 LATVIA 2005 2.667,2 708.2 465,9 21.2 87,97 11.2 429.1 2006 3.144,8 835.1 477,6 17.9 107,35 22.0 523.7 2007 3.224,9 856.3 80,1 2.5 115,14 7.2 561.6 2008 2.736,9 726.7 -488,0 -15.1 88,02 -23.5 2009 1.945,9 516.7 -791,0 -28.9 70,91 2010 2.160,8 573.7 214,9 11,0 2011 2.230,8 592.3 70,0 2012 2.471,1 656.2 240,3 (Fonte: Elaborazione propria) CYPRUS GERMANY 230 260 790 0.07 16,8 635 404 1.039 0.10 7,7 2.155 1.199 3,354 0,31 7,4 2.389 470 2.859 0.27 7,2 LUXEMBOURG 96 6,852 6.948 0.64 5,9 405 4.671 5,076 0.48 5,1 MALTA 10 - 10 ... ... - - - - - NETHERLANDS 5.129 12.999 18.128 1.66 13,9 15.027 13.483 28,510 2.71 5,1 429.4 POLAND 2.542 768 3.310 0.30 5,8 2.624 1.443 4.067 0.39 6,4 -19.4 345.9 PORTUGAL 4.113 553 4.666 0.43 4,4 3.652 461 4.113 0.39 5,6 74,17 4.6 361.8 ROMANIA 55 433 488 0.04 3,3 333 734 1.067 0.10 7,3 3.2 71,20 -4.0 347.3 SLOVAKIA 245 45 290 0.03 13,1 259 37 296 0.03 15,6 10.8 76,90 8.0 375.1 SLOVENIA 1.608 823 2.431 0.22 7,6 1.848 601 2.449 0.23 6,6 SPAIN 32.330 23.928 56.258 5.16 6,9 41.707 18.039 29.746 5.68 5,0 SWEDEN 14.788 12.197 26.985 2.47 20,7 17.724 12.066 29.790 2.83 20,5 UN. KINGDOM 11.079 2.809 13.888 1.27 16,5 10.617 2.826 13.443 1.28 14,8 9,9 754.455 296.725 1.051.180 100.00 10,4 (Source: own data processing) LITHUANIA Total eu/27 768.339 322.243 1.090.582 100.00 (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) 156 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 XXIV World Marble and Stones Report 2013 89. Consumo lapideo mondiale (2001=100) World stone use (2001=100) 88. Consumo lapideo mondiale (mill. mq. eq./2) World stone use (mill. sq. mt./2) 2001 2007 2008 2009 2010 2011 2012 COUNTRIEs Vol. China 73,3 10.3 163,6 14.5 178,1 15.5 214,6 18.8 268,9 22.1 305,9 24.2 358,0 26.5 India 36,9 5.2 70,9 6.2 83,1 7.3 82,5 7.2 87,2 7.2 94,5 7.5 104,6 7.7 USA 50,8 7.2 111,9 9.9 88,0 7.7 71,0 6.2 74,2 6.1 71,2 5.6 76,9 5.7 Brazil 12,3 1.7 26,1 2.4 41,5 3.6 42,1 3.7 42,8 3.5 49,7 3.9 51,2 3.8 Italy 59,8 8.4 63,9 5.7 65,4 5.7 59,3 5.2 59,8 4.9 57,2 4.5 49,5 3.7 South Korea 25,4 3.6 50,4 4.5 50,1 4.4 47,8 4.2 49,6 4.1 52,5 4.2 44,4 3.3 France 26,2 3.7 30,8 2.7 29,2 2.5 26,1 2.3 29,3 2.4 29,6 2.3 32,0 2.4 Germany 43,1 6.1 42,1 3.7 32,3 2.8 30,9 2.7 27,8 2.3 37,2 2.9 31,5 2.3 Taiwan 19,3 2.7 22,8 2.0 21,7 1.9 19,2 1.7 22,9 1.9 27,6 2.2 29,4 2.2 Saudi Arabia 14,9 2.1 15,4 1.4 16,7 1.5 15,9 1.4 18,0 1.5 20,4 1.6 28,9 2.1 Spain 45,1 6.4 49,2 4.4 44,9 3.9 39,5 3.5 39,1 3.2 32,6 2.6 24,9 1.8 Japan 34,5 4.9 28,6 2.5 24,2 2.1 25,0 2.2 21,3 1,8 20,3 1.6 21,2 1.6 Belgium 10,5 1.5 18,9 1.7 15,9 1.4 16,1 1.4 20,2 1.7 21,9 1.7 19,4 1.4 Un. Kingdom 8,5 1.2 23,3 2.1 20,3 1.8 17,0 1.5 20,9 1.7 19,2 1.5 15,9 1.2 Switzerland 10,6 1.5 12,7 1.1 12,5 1.1 12,1 1.1 11,3 0.9 11,8 0.9 11,3 0.8 Portugal 9,4 1.3 12,1 1.1 11,6 1.0 11,7 1.0 11,1 0.9 9,9 0,8 8,0 0.6 Netherlands 8,5 1.2 12,8 1.1 13,1 1.1 9,3 0.8 6,1 0.5 5,4 0.4 7,7 0.6 14,3 2.0 17,6 1.5 15,8 1.4 13,8 1.2 11,9 1,0 7,8 0.6 5,0 0.4 Greece % Vol. % Vol. % Vol. % Vol. % Vol. % Vol. % Others 206,4 29.1 356,9 31.5 381,7 33.3 386,1 33.9 394,6 32.4 390,3 30.8 430,2 31.8 World 709,5 100.0 1.129,7 100.0 1.146,1 100.0 140,0 100.0 1217,0 100.0 1265,0 100.0 1.350,0 100.0 (Fonte: Elaborazione propria) 157 (Source: own data processing) COUNTRIEs 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 CHINA 158,7 175.6 223.2 243.0 292.3 366.8 417.3 488.4 BRAZIL 147.2 192.7 212.2 337.4 342.3 348.0 404.1 416.2 INDIA 149.6 136.4 192.1 225.2 223.6 236.3 256.1 283.4 SAUDI ARABIA 94.6 120.0 103.4 112.1 106.7 120.8 136.9 194.0 UN. KINGDOM 209.4 268.2 274.1 238.8 200.0 245.9 225.9 187.1 BELGIUM 135.2 176.2 180.0 151.4 153.3 192.4 208.6 184.8 SOUTH KOREA 157.5 172.0 198.4 197.2 188.2 195.3 206.7 174.8 TAIWAN 135.2 137.8 118.1 112.4 99.5 118.6 143.0 152.3 USA 173.2 211.4 220.3 173.2 139.7 146.1 140.2 151.4 FRANCE 110.7 121.4 117.6 111.5 99.6 111.8 113.0 122.1 SWITZERLAND 107.5 116.0 119.8 117.9 114.2 106.6 111.3 106.6 NETHERLANDS 158.8 162.4 150.6 154.1 109.4 71.8 64.7 90.5 PORTUGAL 114.9 133.0 128.7 123.4 124.5 118.1 105.3 85.1 ITALY 104.2 108.4 106.9 109.4 99.2 100.0 95.7 82.8 GERMANY 75.4 94.4 97.7 74.9 71.7 64.5 86.3 73.1 JAPAN 99.1 89.6 82.9 70.2 72.5 61.7 58.8 61.4 SPAIN 115.1 114.4 109.1 99.5 87.6 86.7 72.3 55.2 GREECE 106.3 111.9 123.1 110.5 96.5 83.2 54.5 35.0 OTHERS 135.7 141.4 172.9 184.9 187.1 191.2 189.1 208.4 WORLD 131.1 142.7 159.2 161.5 160.6 171.5 178.3 190.0 (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) Italy Spain Greece Portugal 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Belgium 1.029 1.397 1.765 1.802 1.518 1.537 1.929 2.102 1.862 Switzerland 1.493 1.599 1.656 1.708 1.681 1.627 1.519 1.585 1.518 Taiwan 891 1.087 1.168 1.002 953 843 1.005 1.205 1.283 Saudi Arabia 779 736 772 662 716 682 375 871 1.233 South Korea 556 877 877 1.023 1.017 970 889 1.098 928 1.040 1.084 1.102 1.088 1.113 1.010 1.055 985 852 938 1.188 1.182 1.147 1.102 1.112 1.018 943 840 1.147 1.319 1.174 1.119 1.021 898 1.006 757 578 France 447 496 522 505 480 429 482 489 529 Netherlands 543 864 847 786 803 570 772 340 485 1.367 1.451 1.439 1.583 1.426 1.245 1.073 702 450 Germany 525 396 494 511 392 375 337 450 381 Un. Kingdom 144 304 379 387 338 283 348 322 308 Brazil 78 112 129 142 225 228 232 267 275 China 60 94 98 125 137 165 206 227 265 USA 190 329 362 377 297 240 251 230 238 Japan 273 271 242 223 189 195 166 159 166 India 38 58 63 65 76 75 79 86 113 Others 72 98 107 137 140 139 142 140 154 World 117 153 165 184 187 186 195 202 215 (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) 74 141 1.592 3.912 164 – Denmark Finland France Germany Greece Ireland 56 378 6.349 2.115 108 183 1.872 5 166 4.470 1.651 84 64 1.018 1.771 38 1.267 5.065 1.404 165 369 1.664 1.509 2002 14 571 4.365 1.966 125 176 1.666 1.344 2003 23 382 7.247 1.922 221 337 1.999 2.369 2004 – 588 7.610 2.696 362 285 1.766 1.834 2005 22 1.158 7.105 2.645 306 253 674 2.085 2006 167 2.657 201 810 Portugal Spain Sweden Un. Kingdom 896 261 7.479 397 1.445 609 277 3.729 559 949 707 431 4.871 2.647 795 606 1.173 3.565 520 701 900 471 5.636 513 1.115 1.177 580 5.217 614 919 1.834 508 4.928 627 1.213 1.095 860 3.454 1.897 685 2.375 1.343 4.479 4.841 1.649 63.004 89 638 14.719 7.311 311 325 1.206 2.781 2007 27 177 5.128 534 153 224 778 1.266 89 359 5.725 758 19 229 943 1.484 2.521 843 8.112 4.557 3.289 644 476 7.884 699 1.144 1.087 1.210 9.349 1.136 987 64.459 45.203 68.251 - 316 19.184 4.022 157 289 756 3.076 844 1.302 8.080 1.070 1.299 82.739 90 576 6.541 811 64 244 819 2.633 (Fonte: Elaborazione dati Eurostat) (Source: Eurostat data processing) 67.552 69.379 76.231 75.436 66.966 87.003 92.352 89.321 82.703 105.071 111.581 64.337 91.626 107.112 760 Netherlands Total EU/15 20 240 3.621 1.863 160 76 1.792 1.743 2001 52.035 48.888 57.304 56.756 48.920 68.141 69.345 65.070 60.464 3.843 Belgium 2.241 2000 93.352 907 1.456 11.924 740 1.609 64.946 32 384 5.981 554 117 353 2.551 1.798 2012 XXIV World Marble and Stones Report 2013 Italy 1.196 Austria 1999 2011 2006 2010 2005 2009 2001 2008 COUNTRIEs 1998 90. Consumo lapideo mondiale pro-capite (mq. eq./2 x 1000 abitanti) World stone use per capita (sq.mt./2 x 1000 inh.) COUNTRIEs XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 91. Interscambio di tecnologie per la pietra: esportazioni UE/15: quantità (tonn.) International exchange of stone technology: EU/15 export : quantity (tons) 158 159 XXIV World Marble and Stones Report 2013 161 (Source: Eurostat data processing) 93. Export di tecnologie settoriali UE: valore (000 euro) Stone technology export from EU: value (000 euros) 2011 2012 COUNTRIES Euro/ kg extra EU intra EU total share Euro/ kg 23.560 50.884 4.84 28,3 8.232 13.125 21.220 2.03 8,4 8,4 1.964 256 2.220 0.21 12,6 ... 8,0 - - - - - 10.937 1.00 4,8 1.879 6.966 8.845 0.84 12,1 520 1.966 0.18 27,1 954 459 1.413 0.13 4,0 76 35 111 0.01 8,5 201 44 245 0.02 9,8 Finland 1.394 145 1.539 0.14 24,0 2.394 675 3.069 0.29 26,2 France 4.862 6.711 11.873 1.06 14,3 3.249 5.052 8.301 0.79 15,0 122.493 55.113 177.606 16.29 27,1 113.490 51.364 164.854 15.68 27,6 Greece 721 878 1.599 0.15 2,8 834 242 1.076 0.10 2,8 Hungary 664 767 1.431 0.13 5,1 1.683 1.904 3.587 0.34 6,7 Ireland 674 5 679 0.06 7,5 112 230 342 0.03 9,2 526.493 143.674 669.776 61.41 8,1 494.919 137.613 632.532 60.17 9,7 530 260 790 0.07 16,8 635 404 1.039 0.10 7,7 2.155 1.199 3.354 0.31 7,4 2.389 470 2.859 0.27 7,2 Luxembourg 96 6.852 6.948 0.64 5,9 405 4.671 5.076 0.48 5,1 Malta 10 - 10 ... ,,, - - - - - Netherlands 5.129 12.999 18.128 1.66 13,9 15.027 13.483 28.510 2.71 5,1 Poland 2.542 768 3.310 0.30 5,8 2.624 1.443 4.067 0.39 6,4 Portugal 4.113 553 4.666 0.43 4,4 3.652 461 4.113 0.39 5,6 Romania 55 433 488 0.04 3,3 333 734 1.067 0.10 7,3 Slovakia 245 45 290 0.03 13,1 259 37 296 0.03 15,6 Slovenia 1.608 823 2.431 0.22 7,6 1.848 601 2.449 0.23 6,6 Spain 32.330 23.928 56.258 5.16 6,9 41.707 18.039 59.746 5.68 5,0 Sweden 14.788 12.197 26.985 2.47 20,7 17.724 12.066 29.790 2.83 20,5 Un. Kingdom 11.079 2.809 13.888 1.27 16,5 10.617 2.826 13.443 1.28 14,8 Total EU/27 768.339 322.243 1.090.582 100.00 9,9 754.455 296.725 1.051.180 100.00 10,4 extra EU intra EU total share Austria 27.335 38.887 66.222 6.07 25,1 27.324 Belgium 3.430 5.022 8.452 0.77 10,3 Bulgaria 1.646 451 2.097 0.19 48 - 48 Czech rep. 2.770 8.167 Denmark 1.446 Estonia Cyprus Germany Italy Latvia Lithuania (Fonte: Elaborazione dati Eurostat) 100.0 24.897 32.550 29.947 100.0 29.333 22.107 30.216 32.943 22.768 26.518 28.370 26.407 26.048 47.574 Total EU/15 5.918 9.388 1.268 Un. Kingdom 2.770 1.776 2.557 2.758 2.039 3.696 4.456 2.801 3.175 6.132 19.9 5.2 1.063 954 1.008 352 Sweden 362 814 532 268 446 436 472 619 2.236 2.6 3.2 1.492 1.844 2.305 3.711 Spain 8.132 6.089 9.488 4.380 4.528 3.985 4.546 2.421 7.581 16.2 8.2 1.032 550 645 1.521 Portugal 2.789 2.601 2.637 2.090 1.475 1.230 946 1.202 1.936 2.3 3.2 1.440 844 1.423 931 Netherlands 1.207 782 990 1.070 1.194 1.188 1.483 911 2.892 2.4 6.7 5.611 4.887 5.305 1.467 Italy 1.584 1.647 2.185 1.370 1.588 1.892 1.789 1.873 3.222 6.1 9.7 116 174 85 Ireland 290 98 462 399 284 342 675 233 347 380 0.2 1.1 186 420 1.456 754 Greece 1.286 739 1.529 933 1.284 1.086 977 1.466 4.019 6.4 5.8 5.079 5.516 4.217 4.523 Germany 4.772 5.711 5.180 4.023 4.075 4.336 6.080 5.364 6.490 12.7 20.6 4.712 5.000 3.494 3.142 France 2.758 3.738 3.744 3.032 4.370 4.362 3.132 4.126 4.123 17.4 17.4 362 376 Finland 336 222 253 227 275 276 211 201 298 1.373 3.1 1.2 209 714 601 509 229 Denmark 256 360 348 367 547 894 606 1.210 921 0.8 2.0 953 883 1.948 2.552 Belgium 1.876 3.082 1.688 1.802 1.853 2.855 2.505 2.244 3.632 6.9 12.6 1.269 1.113 1.025 3.1 3.0 2.637 792 636 764 844 835 1.238 829 Austria 915 1.381 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 COUNTRIEs 92. Interscambio di tecnologie per la pietra: importazioni UE/15: quantità (tonn.) International exchange of stone technology: EU/15 import : quantity (tons) 2008 2009 2010 2012 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 2011 160 (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) (Fonte: Elaborazione dati Eurostat) 000 € Index €/ kg. Index 1998 52.035 100.0 344.712 100.0 6,63 100.0 1999 48.888 94.0 339.398 98.5 6,94 104.7 2000 57.304 110.1 414.476 120.2 7,23 109.0 2001 56.756 109.1 408.677 118.5 7,20 108.6 2002 48.920 94.0 360.838 104.7 7,38 111.3 2003 68.141 131.0 460.174 133.5 6,75 101.8 2004 69.345 133.3 504.457 146.3 7,27 109.7 2005 65.070 125.0 503.267 146.0 7.73 116.6 2006 60.464 116.2 501.091 145.4 8,29 125.0 2007 63.004 121.0 549.967 159.5 8,73 131.7 2008 64.459 123.9 593.279 172.1 9,20 138.7 2009 45.203 83.0 393.400 114.1 8,70 131.3 2010 68.251 131.2 613.147 177.8 8,98 135.4 2011 82.739 159.0 669.776 194.3 8,10 122.1 2012 64.946 124.8 632.532 183.5 9,74 146.9 (Source: Eurostat data processing) 11.873 2.462 USA Australia (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) 5.2 14.394 20 4.5 114.245 ... 12.150 137 3.400 24.5 ... 2.7 0.3 2.1 4.4 ... ... 0.2 1.6 32.068 40 676 1.077 11.809 5.3 ... 0.1 0.2 2.0 2.7 5.2 5.7 16.0 (Source: Comtrade data processing) 35.924 329 205 1.275 13.401 16.285 31.510 34.650 96,477 474.296 100.0 467.343 100.0 316.890 100.0 453.624 100.0 818.642 100.0 603.427 100.0 24.386 6 ... ... 2.7 27.9 6.5 8.3 8.9 Total 6.7 - 99 45 8.537 52.835 68.089 23.4 228.696 18.8 2.3 72.597 16.9 31.178 - 0.1 ... 3.1 85.485 10.518 42.3 106.113 6.2 11.3 2.5 10.6 101.766 Others ... 414 136 14.482 19.420 30.6 134.188 6.8 35.898 11.222 86.578 7 0.1 0.5 2.5 30.7 142,840 31.758 8.1 6.6 6.2 Canada 176 145.843 Switzerland 6.4 38.059 20.833 27.950 XXIV World Marble and Stones Report 2013 Spain 30.255 Italy 13.1 5.5 7.5 45.9 62.194 25.678 23.610 31.6 277,069 Germany 9.5 9.7 16.8 258.713 45.445 45.397 76.204 South Korea 7.1 18.8 33.681 59.702 Taiwan 30.9 111.182 Japan 23.4 144.188 000 usd Share 000 usd Share 000 usd Share 000 usd share 000 usd share 000 usd share Av. Price COUNTRIES 2012 Index 2011 000 kg. 2010 YEAR 2009 Value 2008 Quantity 2007 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 95. China: import di tecnologie settoriali (cod. 84.64) China: stone technology import (cod. 84.64) 162 163 94. Italia: export di tecnologie settoriali Italy: stone technology export (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) 9.0 17.483 8.2 8.3 1.2 1.5 1.5 1.9 2.4 2.6 5.2 7.4 8.8 8.9 (Source: Comtrade data processing) 16.074 5.9 8.760 6.3 10.016 2.520 0.9 320.900 100.0 286.893 100.0 162.286 100.0 152.225 100.0 198.632 100.0 206.223 100.0 26.353 1.811 2.0 2.978 1.0 1.630 TOTAL 8.1 0.2 3.002 0.7 25.874 562 1.295 9.3 14.136 1.2 1.918 OTHERS 0.4 0.6 3,003 2.8 1.251 1.759 5.610 2.2 3.374 0.7 1.102 S. KOREA 0.7 1.2 3.928 2.4 2.177 3.307 4.823 1.9 2.890 0.8 1.258 SPAIN 0.5 0.8 4.903 2.3 1.482 2.349 4.589 2.1 3.261 1.1 UKRAINE 1.9 1.7 1.866 6.005 4.782 5.315 2.6 UN. KINGDOM 0.8 5.258 3.2 4.914 1.6 2.538 2.597 0.9 2.539 10.655 4.0 ISRAEL 0.8 7.968 1.7 2.627 12.2 19.888 2.690 12.0 34.439 15.218 10.2 SWEDEN 4.8 20.259 15.1 23.057 14.3 23.284 15.334 5.7 16.311 18.046 13.0 SWITZERLAND 5.3 25.915 8.0 12.222 5.5 8.977 17.095 10.1 28.863 18.445 13.1 TAIWAN 7.7 25.952 6.9 10.553 11.6 18.815 23.2 24.614 11.8 33.736 47.842 16.7 27.1 JAPAN 15.9 33.257 12.8 19.489 18.7 30.393 55.863 23.1 51.105 45.821 28.9 43.964 25.0 40.601 2012 000 USD Share GERMANY 28.9 24.5 2011 000 USD Share 92.856 70.190 2010 000 USD Share ITALY 21.5 61.703 2009 000 USD Share 77.820 24.2 2008 000 USD Share CHINA COUNTRIES 000 USD Share 2007 96. USA: import di tecnologie settoriali (cod. 84.64) USA: stone techology import (cod. 84.64) 164 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 XXIV World Marble and Stones Report 2013 COUNTRIES usa spain (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) 165 97. INDIA: import di tecnologie settoriali (cod. 84.64). 000 USD INDIA: stone techology import (cod. 84.64). 000 USD 2007 2008 2009 2010 2011 2012 CHINA 18.635 40.919 13.342 21.088 38.855 32.226 ITALY 31.680 40.407 12.119 31.343 44.294 29.625 israel 3.665 2.276 2.051 4.608 4.830 7.864 germany 7.704 6.161 17.312 6.329 12.634 5.852 japan 371 2.659 4.365 2.084 1.615 3.271 belgium 735 205 177 65 1.019 2.874 2.224 1.321 176 3.191 3.009 2.343 105 271 16 337 521 2.016 netherlands 135 860 16 36 1.133 switzerland 3.009 1.319 1.077 2.717 599 983 others 5.651 8.818 4.538 6.936 6.116 5.323 total 73.797 104.491 56.033 78.714 113.528 93.510 (Source: Comtrade data processing) 166 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 98. RUSSIA: import di tecnologie settoriali (cod. 84.64) 000 USD RUSSIA: stone techology import (cod. 84.64) 000 USD COUNTRIES XXIV World Marble and Stones Report 2013 167 99. TURCHIA: import di tecnologie settoriali (cod. 84.64) 000 USD TURKEY: stone techology import (cod. 84.64) 000 USD 2007 2008 2009 2010 2011 2012 ITALY 16.207 44.925 11.591 14.744 29.858 36.646 GERMANY 13.326 27.651 10.077 9.033 13.594 CHINA 10.381 19.908 8.152 13.487 POLAND 2.080 7.352 1.338 SWITZERLAND 8.464 8.005 AUSTRIA 9.008 JAPAN 2007 2008 2009 2010 2011 2012 ITALY 42.797 36.365 16.205 21.008 71.719 38.688 22.879 CHINA 7.513 12.496 3.602 7.633 15.411 17.514 15.295 17.528 GERMANY 19.482 10.752 9.025 2.030 8.738 3.164 1.158 2.536 6.266 USA 273 1.751 371 823 1.116 2.559 1.086 1.353 2.637 4.664 AUSTRIA 1.859 4.927 785 1.132 637 1.316 3.330 295 866 2.854 2.760 FRANCE 6.657 1.338 985 1.347 1.722 1.309 1.124 1.118 207 855 2.986 1.588 SPAIN 2.567 1.781 962 1.508 989 895 669 1.727 624 1.151 835 1.014 SOUTH KOREA 465 511 219 447 798 795 CZECH REP. 3.850 522 116 264 514 989 JAPAN 2.200 1.182 465 810 664 305 SPAIN 1.433 1.731 660 529 673 890 SWITZERLAND 868 477 236 225 815 262 OTHERS 8.417 11.669 3.191 4.119 7.233 47.793 2.624 1.315 797 2.172 1.569 1.401 74.959 127.938 37.337 47.559 79.015 143.017 87.305 72.895 33.652 39.135 104.178 68.208 USA TOTAL (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) COUNTRIES OTHERS TOTAL (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) 168 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 100. Tecnologie per la pietra: importazioni leader e quote di provenienza italiana (2012) Stone technology leading imports and italian shares (2012) TOTAL COUNTRIES 000 USD FROM ITALY tons 000 USD Share XXIV World Marble and Stones Report 2013 101. Beni strumentali per la pietra: export totale UE (valore) Instrumental goods for stone: export total EU (value) 2010 COUNTRIES USD/kg 169 2011 2012 mill. Euro share mill. Euro share mill. Euro share AUSTRIA 182,4 13.8 225,6 15.2 229,5 15.1 CHINA 603.427 ... 31.510 5.2 ... BELGIUM 22,6 1.7 25,4 1.7 25,6 1.7 USA 206.223 ... 47.842 23.2 ... BULGARIA 3,8 0.3 4,6 0.3 5,0 0.3 RUSSIA 143.016 10.975 36.646 25.6 15,88 - - - - - - BRAZIL 100.711 7.055 62.984 63.0 15,95 CZECH REP. 18,5 1.4 20,1 1.4 27,6 1.8 INDIA 93.509 ... 29.625 31.7 ... DENMARK 7,3 0.6 2,2 0.1 2,6 0.2 ESTONIA 0,3 ... 0,4 ... 0,5 ... GERMANY 91.331 5.079 23.917 26.2 20,56 FINLAND 5,5 0.4 6,3 0.4 6,8 0.4 THAILAND 70.569 ... 5.265 7.5 ... FRANCE 47,5 3.6 49,2 3.3 52,3 3.4 TURKEY 68.208 7.476 38.688 56.7 11,47 436,7 33.0 491,8 33.2 503,1 33.0 CANADA 64.232 ... 15.116 23.5 ... GREECE 2,8 0.2 1,7 0.1 0,5 ... VIETNAM 62.238 ... 23.150 37.2 ... HUNGARY 4,6 0.3 4,4 0.3 6,3 0.4 IRELAND 24,8 1.9 19,6 1.3 21.5 1.4 POLAND 36.140 2.127 7.598 21.0 23,82 ITALY 221,2 16.7 233,5 15.8 243,5 16.0 SWITZERLAND 36.109 1.306 6.624 18.3 25,19 LATVIA 0,9 0.1 0,9 0.1 1.5 0.1 AUSTRALIA 32.621 2.741 15.102 46.3 17,26 LITHUANIA 2,0 0.2 2,0 0.1 2,6 0.2 UN. KINGDOM 31.434 5.918 8.117 25.8 19,01 15,1 1.1 12,6 0.9 9,1 0.6 INDONESIA 27.635 5.631 4.065 14.7 15,16 - - - - - - NETHERLANDS 64,3 4.8 89,3 6.0 90,0 5.9 MEXICO 27.324 ... 5.495 20.1 ... POLAND 74,4 5.6 80,1 5.4 86,7 5.7 IRAN 25.220 4.204 6.890 27.3 8,14 PORTUGAL 8,0 0.6 9,3 0.6 12,3 0.8 MALAYSIA 24.641 ... 2.215 9.0 ... ROMANIA 1,0 0.1 0,7 ... 0,8 0.1 BELGIUM 22.849 953 8.645 37.8 13,72 SLOVAKIA 0,9 0.1 0,8 0.1 1,0 0.1 ALGERIA 20.159 1.892 10.049 49.8 12,97 SLOVENIA 57,8 4.4 66,0 4.5 67,1 4.4 SPAIN 52,7 4.0 60,2 4.1 61,1 4.0 1.787.626 ... 389.543 21.8 ... SWEDEN 41,4 3.1 43,8 3.0 40,5 2.7 UN.KINGDOM 27,7 2.1 30,7 2.1 25,3 1.7 TOTAL EU-27 1.323,9 100.0 1.481,0 100.0 1.524,8 100.0 SUB-TOTAL (Fonte: Elaborazione esclusiva) (Source: own data processing) CYPRUS GERMANY LUXEMBOURG MALTA (Fonte: Elaborazione dati Eurostat) (Source: Eurostat data processing) 170 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 102. Beni strumentali per la pietra: import totale UE (valore) Instrumental goods for stone: import total EU (value) 2010 COUNTRIES mill. Euro mill. Euro 2012 share 171 103. Beni strumentali per la pietra: export UE (mill. euro) Instrumental goods for stone: export EU (mill. euros) 2011 share XXIV World Marble and Stones Report 2013 mill. Euro EXTRA-EU share COUNTRIES 2010 2011 INTRA-EU 2012 2010 2011 2012 AUSTRIA 51,8 5.3 68,0 6.3 68,9 6.5 AUSTRIA 56,9 71,7 76,2 125,5 153,9 153,3 BELGIUM 35,5 3.6 41,8 3.9 39,8 3.8 BELGIUM 4,0 3,6 4,3 18,6 21,8 21,3 BULGARIA 5,2 0.5 6,0 0.6 6,4 0.6 BULGARIA 2,5 2,7 3,2 1,3 1,9 1,8 CYPRUS 0,9 0.1 1,0 0.1 0,7 0.1 CYPRUS - - - - - - CZECH REP. 35,1 3.6 40,8 3.8 44,1 4.2 CZECH REP. 2,7 3,8 4,3 15,8 16,3 23,3 DENMARK 13,9 1.4 10,9 1.0 13,0 1.2 DENMARK 1,4 0,8 1,2 5,9 1,4 1,4 ESTONIA 3,9 0.4 3,0 0.3 3,0 0.3 ESTONIA 0,1 0,1 0,2 0,2 0,3 0,3 FINLAND 16,1 16.5 16,6 1.5 16,6 1.6 FINLAND 2,8 3,1 3,3 2,7 3,2 3,5 FRANCE 109,0 11.1 111,3 10.4 108,9 10.3 FRANCE 10,2 10,4 14,1 37,3 38,8 38,2 GERMANY 251,0 25.7 276,9 25.9 278,0 26.3 GERMANY 176,3 203,4 219,3 260,4 288,4 283,8 9,7 1.0 8,2 0.8 6,2 0.6 GREECE 2,2 1,3 0,3 0,6 0,4 0,2 HUNGARY 15,5 1.6 18,5 1.7 18,8 1.8 HUNGARY 1,8 1,5 1,9 2,8 2,9 4,4 IRELAND 5,7 0.6 10,4 1.0 6,7 0.6 IRELAND 5,7 4,0 4,7 19,1 15,6 16,8 ITALY 91,1 9.3 91,4 8.5 85,8 8.1 ITALY 126,2 128,6 140,7 95,0 104,9 102,8 LATVIA 2,3 0.2 3,1 0.3 3,6 0.3 LATVIA 0,3 0,2 0,9 0,6 0,7 0,6 LITHUANIA 4,0 0.4 4,6 0.4 5,0 0.5 LITHUANIA 1,7 1,6 2,4 0,3 0,4 0,2 10,2 10.4 10,0 0.9 6,9 0.7 LUXEMBOURG 1,5 1,4 1,4 13,6 11,2 7,7 0,5 ... 1,4 0.1 1,1 0.1 MALTA - - - - - - NETHERLANDS 49,3 5.0 58,3 5.4 62,0 5.9 NETHERLANDS 16,6 28,6 30,4 47,7 60,7 59,6 POLAND 53,5 5.5 59,8 5.6 57,3 5.4 POLAND 28,4 30,2 34,5 46,0 49,9 52,2 PORTUGAL 20,5 2.1 17,3 1.6 18,9 1.8 PORTUGAL 3,4 3,6 6,5 4,6 5,7 5,8 ROMANIA 21,3 2.2 22,2 2.1 22,8 2.2 ROMANIA 0,2 0,2 0,2 0,8 0,5 0,6 SLOVAKIA 15,1 1.5 17,4 1.6 17,5 1.7 SLOVAKIA 0,2 0,3 0,3 0,7 0,5 0,7 SLOVENIA 7,4 0.8 8,2 0.8 8,1 0.8 SLOVENIA 30,6 36,2 37,8 27,1 29,8 29,3 SPAIN 61,8 6.3 67,1 6.3 64,9 6.1 SPAIN 12,8 16,7 16,3 39,9 43,5 44,8 SWEDEN 34,1 3.5 36,5 3.4 34,8 3.3 SWEDEN 23,6 25,4 22,8 17,8 18,4 17,7 UN.KINGDOM 53,7 5.5 60,4 5.6 57,7 5.5 UN.KINGDOM 11,0 11,8 10,6 16,7 18,9 14,7 TOTAL EU-27 978,1 100.0 1.071,1 100.0 1.057,5 100.0 TOTAL EU-27 523,1 591,2 639,8 800,8 889,8 885,0 GREECE LUXEMBOURG MALTA (Fonte: Elaborazione dati Eurostat) (Source: Eurostat data processing) (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) 172 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 104. Beni strumentali per la pietra: import UE (mill. euro) Instrumental goods for stone: import EU (mill. euro) EXTRA-EU XXIV World Marble and Stones Report 2013 173 105. Beni strumentali per la pietra: import USA (cod. 68.04) Instrumental goods for stone: import USA (cod. 68.04) INTRA-EU 2010 2011 COUNTRIES 2010 2011 2012 2010 2011 2012 COUNTRIES mill. USD AUSTRIA 19,5 29,2 29,6 32,3 38,8 39,3 CHINA 65.130 24.1 69.977 22.3 61.484 18.1 BELGIUM 8,6 11,7 11,8 26,9 30,1 28,0 JAPAN 33.221 12.3 40.802 13.0 44.161 13.2 BULGARIA 1,3 1,3 1,6 3,9 4,7 4,8 GERMANY 28.834 10.7 34.850 11.1 41.829 12.3 CYPRUS 0,1 0,1 0,1 0,8 0,9 0,6 ITALY 23.536 8.7 25.608 8.2 30.454 9.0 CZECH REP. 5,0 5,5 6,4 30,1 3,53 37,7 SOUTH KOREA 23.271 8.6 26.290 8.4 30.204 8.9 DENMARK 1,8 1,6 1,8 12,1 9,3 11,2 MEXICO 13.451 5.0 16.555 5.3 19.329 5.8 ESTONIA 0,5 0,6 0,6 3,4 2,4 2,4 AUSTRIA 11.918 4.4 18.212 5.8 19.329 5.7 FINLAND 3,4 3,2 3,0 12,7 13,4 13,6 CANADA 12.626 4.7 13.127 4.2 14.251 4.2 FRANCE 23,9 22,6 21,6 85,1 88,7 87,3 SWEDEN 8.018 3.0 5.843 1.9 7.750 2.3 114,8 118,9 123,4 136,2 158,0 154,6 ISRAEL 6.630 2.4 6.664 2.1 6.983 2.1 GREECE 1,0 0,7 0,2 8,7 7,5 6,0 TAIWAN 7.511 2.8 6.258 2.0 6.665 2.0 HUNGARY 2,8 3,3 3,3 12,7 15,2 15,5 SWITZERLAND 5.404 2.0 5.956 1.9 6.438 1.9 IRELAND 2,2 4,8 2,3 3,5 5,6 4,4 ITALY 25,7 24,8 24,3 65,4 66,6 61,5 OTHERS 30.923 11.4 43.111 13.8 49.030 14.5 LATVIA 0,5 0,5 0,5 1,8 2,6 3,1 TOTAL 270.473 100.0 313.253 100.0 338.763 100.0 LITHUANIA 1,3 1,5 1,6 2,7 3,1 3,4 LUXEMBOURG 5,1 4,2 2,5 5,1 5,8 4,4 MALTA 0,1 0,7 0,5 0,4 0,7 0,6 NETHERLANDS 16,6 20,5 22,5 32,7 37,8 39,5 POLAND 17,9 15,6 17,7 35,6 44,2 39,6 PORTUGAL 1,6 1,6 1,7 18,9 15,7 17,2 ROMANIA 3,3 3,3 3,1 18,0 18,9 19,7 SLOVAKIA 0,7 0,9 1,0 14,4 16,5 16,5 SLOVENIA 1,3 1,4 1,8 6,1 6,8 6,3 SPAIN 15,8 15,7 16,2 46,0 51,4 48,7 SWEDEN 10,0 10,6 11,0 24,1 25,9 23,8 UN.KINGDOM 18,4 19,7 19,3 35,3 40,7 38,4 TOTAL EU-27 303,3 329,4 329,4 674,8 746,5 728,1 GERMANY (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) share mill. USD 2012 share mill. USD share (Source: Comtrade data processing) 174 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 106. Beni strumentali per la pietra: import India (cod. 68.04) Instrumental goods for stone: import India (68.04) 2010 COUNTRIES 2011 XXIV World Marble and Stones Report 2013 175 107. Ipotesi di sviluppo mondiale di produzione ed impieghi Forecast of world development in stone production and uses 2012 Production Uses mill. USD share mill. USD share mill. USD share YEARS Gross Waste Net CHINA 26.798 43.9 34.695 39.4 55.288 43.2 1996 46.500 19.070 27.430 507,5 100.0 JAPAN 6.175 10.1 12.345 14.0 13.704 10.7 THAILAND 5.420 8.9 8.721 9.9 11.268 8.8 1997 49.500 20.300 29.200 540,2 106,4 GERMANY 5.409 8.9 6.145 7.0 10.095 7.9 1998 51.000 20.910 30.090 556,7 109.7 ITALY 1.842 7.5 5.318 6.0 7.088 5.5 1999 54.500 22.345 32.155 595,0 117.2 USA 1.174 3.0 3.379 3.8 4.437 3.5 2000 59.650 24.450 35.200 651,0 128.3 SWEDEN 2.620 1.9 2.069 2.3 3.750 2.9 SWITZERLAND 1.522 4.3 3.467 3.9 3.598 2.8 2001 65.000 26.650 38.350 709,5 139.8 12 2.5 2.325 2.6 2.991 2.3 2002 67.500 27.675 39.825 736,7 145.2 1.014 ... 719 0.8 2.223 1.7 2003 75.000 30.750 44.250 818,6 161.3 865 1.7 2.259 2.6 1.881 1.5 2004 81.250 33.300 47.950 886,3 174.6 3.575 1.4 1.301 1.5 1.765 1.4 OTHERS 61.035 5.9 5.315 6.0 9.792 7.7 2005 85.250 34.950 50.300 930,5 183.3 TOTAL 61.035 100.0 88.058 100.0 127.880 100.0 2006 92.750 38.000 54.750 1.012,3 199.5 2007 103.500 42.500 61.000 1.129,7 222.6 2008 105.000 43.000 62.000 1.146,1 225.8 2009 104.500 42.850 61.650 1.140,0 224.6 2010 111.500 45.715 65.785 1.217,0 239.8 2011 116.000 47.560 68.440 1.265,0 249.3 2012 123.500 50.630 72.870 1.350,0 266.0 2015 133.500 54.760 78.740 1.456,5 287.0 2020 162.500 66.650 95.850 1.773,2 342.5 AUSTRA PHILIPPINES TAIWAN SOUTH KOREA (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) (Fonte: Elaborazione propria) mill.sq.mt. (1) Index (2) (Source: own data processing) (1) Spessore convenzionale di cm. 2 (produzione x mq. 18.5/tonn) Conventional thickness of cm. 2 (production x 18.5 sq. mt./ton) (2) Tasso di sviluppo del 4% annuo (media storica dell’ultimo quinquennio) Compound growth rate equal to 4% per year (Historical average of production over the last five years) 176 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 108. Consumi mondiali di ceramica e lapidei World uses of ceramic tiles and stone 1990 2.150 100.0 1995 3.650 2000 par. AREA 1950 1975 2000 2025 2050 ASIA 1.402 2.406 3.672 4.853 5.459 AFRICA 221 406 794 1.408 2.020 LATIN AMERICA 167 322 519 684 769 EUROPE 547 676 727 768 757 NORTH AMERICA 172 243 314 415 484 13 21 31 44 55 2.522 4.074 6.057 8.172 9.544 55.6 59.0 60.6 59.4 57.2 AFRICA 8.8 10.0 13.1 17.2 21.2 LATIN AMERICA 6.6 7.9 8.6 8.4 8.1 21.7 16.6 12.0 9.4 7.8 NORTH AMERICA 6.8 6.0 5.2 5.1 5.1 OCEANIA 0.5 0.5 0.5 0.5 0.6 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 index % 285 100.0 13.2 170.0 462 162.1 12.7 5.320 247.4 651 228.4 12.2 2005 6.500 302.3 930 326.3 14.3 2006 7.090 329.8 1.012 355.1 14.2 2007 7.800 362.7 1.130 396.5 14.5 OCEANIA 2008 8.150 379.1 1.150 403.5 14.1 WORLD 2009 8.510 395.8 1.140 400.0 13.4 ASIA 2010 8.640 401.7 1.217 427.0 14.0 2011 8.750 407.0 1.265 443.9 14.5 2012 9.250 430.2 1.350 473.7 14.6 (Fonte: Elaborazione propria da fonti varie) mill. sq. mt./2 stone/tiles (Source: own processing on various sources) ABS. FIGURES index stone SHARES mill. sq. mt. 177 109. Popolazione mondiale: dati storici e prospettive (mill.) World population: historical outline and possible development ceramic tiles YEAR XXIV World Marble and Stones Report 2013 EUROPE WORLD (Fonte: Elaborazione dati ONU) (Source: UNO data processing) 178 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 110. Export lapideo mondiale: valore (mill. USD) Stone world export: value (mill. USD) XXIV World Marble and Stones Report 2013 179 111. Export lapideo mondiale: valore (index) Stone world export: value (index) YEARS CHINA ITALY TURKEY INDIA BRAZIL OTHERS TOTAL YEARS CHINA ITALY TURKEY INDIA BRAZIL 2001 926,1 1.603,4 223,1 424,5 227,6 1.925,3 5.330 2001 100.0 100.0 100.0 100.0 2005 2.171,5 2.150,4 734,5 882,7 776,7 2.634,2 9.350 2005 234,5 134,1 329.2 2006 2.787,4 2.206,6 1.027,4 991,6 911,5 3.135,5 11.060 2006 301,0 137.6 2007 3.335,2 2.537,6 1.242,5 1.363,0 1.093,0 3.628,7 13.200 2007 360,1 2008 3.843,8 2.551,2 1.402,1 1.455,1 954,5 5.063,3 15.270 2008 2009 3.562,5 1.902,5 1.222,7 1.367 715,7 5.309,2 14.080 2010 4.097,0 2.023,6 1.585,8 1.182,4 955,2 6.506,0 2011 5.008,0 2.218,8 1.690,9 1.380,8 996,4 2012 5.209,0 2.274,1 1.897,5 1.926,9 1.057,8 (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) OTHERS TOTAL 100.0 100.0 100.0 207.9 341,3 136.8 175.4 460.5 233,6 400.5 162.9 207.5 158.3 556.9 321.0 480.2 188.5 247.6 415.1 159.1 628.5 342.8 419.3 263.0 286.5 2009 384.7 118.7 548.1 322.2 314.5 275.7 264.2 16.350 2010 442.4 126.2 710.8 278.5 419.7 337.9 306.8 6.665,1 17.960 2011 540.8 138.4 757.9 325.3 437.8 346.2 337.0 6.994,7 19.360 2012 562.5 141.8 850.5 453.9 464.8 363.3 363.2 (Source: Comtrade data processing) (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) 180 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 112. Export lapideo mondiale: valore (shares) Stone world export: value (shares) YEARS CHINA ITALY TURKEY INDIA BRAZIL OTHERS TOTAL 2001 17.4 30.1 4.2 8.0 4.3 36.0 100.0 2005 23.2 23.0 7.8 9.4 8.3 28.3 100.0 2006 25.2 20.0 9.2 9.0 8.2 28.4 100.0 2007 25.2 19.2 9.4 10.3 8.3 27.6 100.0 2008 25.1 16.7 9.2 9.5 6.3 33.2 100.0 2009 25.3 13.5 8.7 9.7 5.1 37.7 100.0 2010 25.1 12.4 9.7 7.3 5.8 39.7 100.0 2011 27.9 12.4 9.4 7.7 5.5 37.1 100.0 2012 26.9 11.7 9.8 9.9 5.5 36.2 100.0 (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) Appendice critica La documentazione posta a base del Rapporto, al pari di quelle utilizzate nelle edizioni precedenti, è stata oggetto di una complessa ricerca ad ampio spettro, basata integralmente su fonti ufficiali per quanto riguarda l’interscambio, mentre le produzioni ed i consumi sono valutati alla luce di stime ragionate (in alcuni casi con la collaborazione di Soggetti locali). Ciò, nell’ambito di criteri omogenei di rilevazione, elaborazione ed interpretazione, in modo da garantire il carattere omogeneo, e quindi comparabile, dei dati statistici. Le fonti da cui sono desunti, con ogni possibile aggiornamento, i dati propedeutici di carattere macro-economico, sono quelle degli Organi competenti, quali Fondo Monetario Internazionale, OCSE ed ONU, mentre le informazioni sulla congiuntura dell’edilizia nei maggiori Paesi industriali sono di provenienza ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili). Quanto alla produzione estrattiva, le cifre dell’Europa rivengono dall’elaborazione di precedenti stime ufficiose di fonte Eurostat, calibrate in funzione dell’interscambio di materiali e di tecnologie, mentre quelle di altri Paesi leader, fermo restando il modulo già illustrato, sono state utilmente confrontate con le valutazioni di fonte USGS (Servizio Geologico degli Stati Uniti): in alcuni casi, le sole disponibili, e comunque attendibili in tema di evoluzione storica, in specie per diversi Stati del terzo mondo. I dati produttivi del Brasile, oggetto di approfondimento specifico nel “Dossier” presente in appendice, sono omogenei a quelli dei Rapporti precedenti, previa indicazione delle maggiori quantità estratte, relative a materiali per uso strutturale, di cui alle rilevazioni dell’Associazione lapidea brasiliana (Abirochas). La natura monografica del documento assume carattere esaustivo con una serie di rilevazioni esclusive circa l’interscambio di tecnologie e di beni strumentali, ed una comparazione tra prezzi medi dei manufatti lapidei esportati, in un’ottica di benchmark. Il volume globale dei lavorati è stato oggetto di rilevazioni conformi a quelle storiche, 182 con coefficienti invariati relativi alle perdite di lavorazione, pur essendo ragionevole presumere un aumento della produttività media collegato alle più recenti ottimizzazioni tecnologiche: stante l’impossibilità di effettuarne un’elaborazione probante, si è optato per la formula più idonea dal punto di vista della comparabilità omogenea, confermando la tradizionale quota di perdita nella misura di due quinti del carico di segheria, al netto del rispettivo interscambio grezzo. Le cifre in quantità e valori riferite al traffico internazionale del settore provengono, per quanto di competenza e salvo eccezioni, dall’Organizzazione statistica dell’ONU (Comtrade), e per l’Europa dei Ventisette, da Eurostat: in qualche caso, come quelli riguardanti alcuni Paesi asiatici, con gli aggiustamenti resi necessari dalla diversa articolazione del calendario (al riguardo, si deve comunque aggiungere che i consuntivi dell’India sono stati utilmente perequati a quello occidentale). Alla provenienza delle fonti è fatto riferimento specifico nelle note in calce alle tavole. Come negli anni precedenti, stanti l’importanza determinante della Cina nel panorama lapideo mondiale, ed il livello decisivo delle sue quote di produzione, interscambio e consumo, i consuntivi dell’export ed import di questo Paese sono stati verificati, tramite la collaborazione dell’ufficio ICE di Pechino, con i dati ufficiali di fonte locale. Anche per questo, in qualche caso di significativa differenza negli incroci dell’interscambio, il dato cinese è stato oggetto di motivata preferenza. Il riferimento ai valori deve ritenersi complementare, in specie nel giudizio di lungo XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 periodo, mentre il fattore quantitativo permette confronti omogenei e conseguenti valutazioni strategiche non influenzate dai problemi di cambio e dagli oneri extragestionali. Sulla base di una prassi consolidata, sono stati espunti dai flussi di movimentazione, e dalle stesse stime produttive, volumi talvolta cospicui di materiali correnti, che in alcune situazioni raggiungono livelli di grande ampiezza ma di scarso valore unitario: ancora una volta, i casi più significativi in partenza riguardano Cina, Croazia, Danimarca, Indonesia, Malaysia, Norvegia, Pakistan, e per quanto concerne i consumi, Paesi Bassi, Regno Unito e Singapore, oltre a diverse realtà africane ed asiatiche. Del pari, nelle rilevazioni riguardanti l’Italia, diversamente da altre fonti si è ritenuto di prescindere dalle cifre riguardanti i sottoprodotti (granulati e polveri), che soprattutto nell’export sono di forte rilevanza quantitativa ma di apporto valutario sostanzialmente marginale. Il modello standard nella rilevazione degli scambi lapidei, tanto più importante perché interessa la maggioranza del fatturato mondiale, resta il sistema input-output. Vi permangono notevoli problemi di elaborazione, interpretazione e perequazione dei dati, relativi ai tradizionali codici a quattro cifre (calcarei grezzi, silicei grezzi, lavorati semplici, manufatti con valore aggiunto, ardesia lavorata): ebbene, nei casi non infrequenti di escursioni apprezzabili, si è optato, sempre in linea di omogeneità con le rilevazioni precedenti, per considerare prevalente il dato di maggiore affidabilità o consistenza. Carlo Montani In questo senso, una fattispecie di particolare e perdurante ampiezza, tale da suggerire l’opportunità di un accenno specifico, riguarda l’export di grezzi calcarei dall’Egitto verso la Cina, in cui il dato di partenza è largamente sottostimato rispetto a quello di arrivo corrispondente. Al riguardo, nell’ipotesi che il primo possa essere condizionato dall’incidenza parziale di spedizioni in regime di sottofatturazione, si è ritenuto più attendibile il consuntivo dell’import corrispondente, confermato dalle verifiche di cui si è detto, a proposito dell’interscambio cinese. Nelle classificazioni originarie del prodotto finito, ed in qualche caso anche del grezzo, come in quelli rispettivi di India e Sudafrica, esistono riferimenti a carattere disomogeneo suffragati dai valori medi: cosa che ha consentito di apportare i necessari correttivi, ferma restando la cifra complessiva dei volumi scambiati dal Paese in riferimento. Il fenomeno ha richiesto qualche aggiustamento anche nei casi, peraltro minimi, di escursioni abnormi da un esercizio all’altro. Discrasie talvolta rilevanti possono sussistere nei dati in valore riferiti a flussi dell’interscambio tra Paese esportatore e Paese importatore: al riguardo, casi ragguardevoli sono rilevabili nell’import cinese di grezzi, a fronte del relativo export calcareo dalla Turchia, o di quello siliceo da India e Brasile, fermo restando il rispetto delle tendenze evolutive di base. Le motivazioni di queste differenze possono essere riferibili al diverso valore doganale di carico od all’attribuzione imprecisa del codice di riferimento. Ferma restando la maggiore congruità comparativa dei dati in volume, nel caso di escursioni in valore tra dati cor- 183 rispondenti di Paesi leader, cui si fa cenno nei testi e nei documenti statistici, si è preferito mantenere invariata l’informazione originaria, dando atto della differenza. Le schede dei maggiori Paesi settoriali sono conformi al modulo in uso nei Rapporti pregressi. Al riguardo, l’astrazione più significativa riguarda, sin dal primo Rapporto del 1990, gli scarti di segheria e di laboratorio. In mancanza di riferimenti certi, detti scarti sono stati assunti in una quota percentuale unitaria, riveniente da esperienze storiche, dando luogo ad una sovrastima del prodotto a favore dei Paesi meno sviluppati dove la quota di cascami è verosimilmente più alta; ovvero, a qualche sottostima nel caso di quelli caratterizzati da livelli competitivi di produttività o dalla maggiore presenza di lavorati semplici, dove lo scarto è verosimilmente inferiore. Comunque sia, si tratta di escursioni contenute che non inficiano il giudizio di sintesi quale emerge dalle schede. L’utilizzazione del sistema input-output per le tecnologie, ed in particolare per macchine, impianti e beni strumentali, rimane impraticabile, tanto più che per molti Paesi le unità di misura quantitativa non hanno carattere omogeneo, in quanto sono riferite al numero di pezzi anziché al peso. In ogni caso, il numero dei Paesi monitorati, compreso il controllo di quelli minori, è stato oggetto di un utile potenziamento comparativo, in modo da ampliare anche per queste tipologie il ventaglio delle rilevazioni. L’apporto dei Paesi di terza fascia, aventi rilevanza significativa ma complementare, è riportato globalmente nella tradizionale definizione aggregata di “others”: ciò, iterando le maggiorazioni convenzionali 184 applicate al subtotale dei Paesi rilevati singolarmente nei modelli input-output. Tali maggiorazioni sono ragguagliate al tre per cento del subtotale stesso, che è rimasto invariato come da modulo applicato nei precedenti Rapporti. Ciò, con le sole eccezioni dei lavorati semplici (codice 68.01) e dell’ardesia (codice 68.03), dove il notevole incremento di flussi tra Paesi terzi, nell’ambito di una movimentazione merceologica relativamente contenuta rispetto a quelle dei grezzi calcarei (codice 25.15), dei grezzi silicei (codice 25.16), e dei lavorati speciali (codice 68.02), ha suggerito la ragionevole opportunità di aggiornare la predetta maggiorazione convenzionale, elevandola ad una quota doppia. Circa la componente propedeutica a carattere macro-economico, è congruo precisare che alcuni consuntivi, con riferimento prio- XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 ritario a quelli del prodotto interno lordo, sono stati tratti dalle informazioni disponibili all’atto di predisposizione del Rapporto (aprile 2013): pertanto, le cifre esposte sono suscettibili di qualche scostamento, peraltro marginale, rispetto ai correttivi ufficiali apportati in tempi posteriori dai rispettivi Governi o dalle Istituzioni economiche competenti. Quanto ai problemi organizzativi e giuridici del lavoro, con riguardo prioritario a quello minorile nelle cave, ed alle prospettive di collaborazione internazionale di settore, anche a livello associativo, stante la carenza di fatti innovativi rilevanti, si rinvia alle considerazioni specifiche del Rapporto precedente. Critical Appendix The documentation of the report like those used in previous editions, has been the subject of a complex spectrum research, based entirely on official sources regarding the interchange, while the productions and consumptions are assessed given the reasoned estimates (in some cases with the cooperation of local subjects). This, in the context of homogeneous criteria for detection, processing and interpretation in order to ensure the homogeneous character, and then comparable, of statistic data. The sources from which they are derived, with every possible updating, macroeconomic preparatory data are those of the competent bodies, such as the International Monetary Fund, OECD and the UN, while the information on the building situation in the major industrial Countries come from ANCE (National Association of building constructors). As regards the mining production, Europe numbers come from earlier unofficial estimates processing of Euro-stat source, calibrated according to the exchange of materials and technologies, while those ones of other leading Countries, considering the form already showed, have been usefully compared with estimates of USGS (Geological Service of the United States): in some cases, the only available and reliable in terms of historical evolution in particular for different States of third world. Brazil production data, object of close examination in the “Dossier” in the Appendix, are consistent with those of previous Reports, prior indication of greater quantities extracted concerning materials for structural use, referred to Brazilian stone Association surveys (Abirochas). Monographic nature of the document is exhaustive with exclusive gathering about the interchange of technology and assets, as well as a comparison among the average prices of exported stone manufactured articles, in a benchmark point of view. The global volume of finished products has been object of gathering in accordance with historical one, with the same coefficients relating to the losses, although reasonable 186 to assume an increase of average productivity linked to the latest technological optimizations: given the impossibility to perform a convincing process, we opted for the most appropriate formula in terms of homogeneous comparability, confirming the traditional share of loss in the measure of two fifths of the sawmill load, net of the corresponding raw interchange. The numbers in quantities and values related to the field international traffic come from statistical organisation of the UN (Comtrade), and for the Europe of twentyseven, from Euro-stat: in some cases, such as those relating to some Asian countries, with the adjustments that the articulation of different calendar made necessary (concerning that we have to add that the final balances of India have been usefully adjusted to the Occidental one). The specific reference to the provenance is in the notes at the bottom of the tables. As in previous years, given the importance of China role in the stone world, and the decisive level of its production quotas, interchange and final consumption, the import and export final balances of this country have been verified, through the cooperation of the ICE Office of Beijing with the official data of the local source. For this reason, in some cases of significant difference in crossings of the interchange, the Chinese datum has been the favourite one. The reference to the values must be considered complementary, especially in long-term rating, while the quantitative factor allows homogeneous comparisons and consequent strategic evaluations not influenced by exchange problems and extra- XXIV Report World Marble and Stones 2013 managerial charges. On the basis of an established procedure, volumes sometimes substantial of current materials, that in some situations reach levels of large extent but of low unit value, have been erased from handling flows and the same production estimations: once again, the most significant cases concern China, Croatia, Denmark, Indonesia, Malaysia, Norway, Pakistan, and with regard to the consumption, Netherlands, United Kingdom and Singapore, in addition to several African and Asian realities. Similarly, in gathering concerning Italy, differently from other sources we did not consider the numbers about by-products (granules and powders), which especially in export have a strong quantitative significance but a currency contribution essentially marginal. The standard model in the detection of the stone exchanges, all the more important because it affects the majority of the world turnover, remains the input-output system. There, significant problems of processing, interpretation and adjustment of data concerning the traditional four-digits codes (raw calcareous, raw siliceous, simple finished products, manufactured articles with surplus value, finished slate) remain: well, in cases of common appreciable excursions, we opted, always homogeneously with the previous gathering, to consider mainly the datum of greater reliability or consistency. In this sense, a case of particular and continuing extent, that suggests the opportunity of a specific mention concerns the export of raw calcareous stones from Egypt to China, where the starting datum is widely underestimated compared to the Carlo Montani corresponding arrival one. Concerning that, assuming that the first can be conditioned by a partial occurrence of forwarding in under invoicing system, we considered more reliable the final balance of the corresponding import, confirmed by above-mentioned controls about the Chinese exchange. In the original classifications of the finished product and in some cases even of the raw one, like in those ones of India and South Africa, there are inconsistent references supported by average values: it allowed to correct them even if the global numbers of volumes exchanged from the reference country remained. The phenomenon needed some adjustment also in the smaller cases of abnormal excursions from one financial year to another one. Discrepancies may sometimes exist in value data related to the interchange flows between the exporting country and the importing one: in this regard, important cases are detectable in Chinese import of raw materials, against the corresponding limestone export from Turkey, or siliceous one from India and Brazil, respecting the basic development trends. The reasons for these differences may be referred to different customs load value or the imprecise attribution of the reference code. Considering the greater consistency of data in volume, in the case of value excursions among corresponding data of leader countries, to which we refer in texts and statistic documents, we preferred to maintain the original information, acknowledging the difference. The dossiers of the leading sector countries are in accordance with the form in use in 187 previous reports. In this respect, the most significant abstraction involves sawmill and laboratory scraps since the first report of 1990. Without reliable references, these scraps have been adopted in a unit percentage quota coming from historical experiences, creating an overstatement of the product in favour of the least developed countries where the share of waste is likely to be higher; that is, any underestimation in the case of those ones characterized by competing levels of productivity or by the increased presence of simple finished products, where the gap is likely to be lower. However, these are contained excursions which do not affect the synthesis judgement which emerges from the files. The use of input-output system for technologies, and in particular for machinery, equipment and assets remains unfeasible especially since in a lot of countries the quantitative units are not homogeneous, as they are related to the number of pieces rather than to the weight. In any case, the number of monitored countries, including the supervision of those smaller ones, had a useful comparative enhancement in order to expand the array of gathering also for these types. The contribution of third countries, which had a significant relevance but complementary, is reported globally in the traditional aggregate definition of “others”: this, by iterating the conventional surcharges applied to the subtotal of countries individually detected in input-output models. These surcharges correspond to three per cent of the same subtotal, which remained unchanged as we 188 can see in the applied form in the previous reports. This, with the only exceptions of simple finished products (code 68.01) and slate (68.03), where the increase of flows among third countries, within the context of a commodity handling relatively contained compared to the raw calcareous stones (25.15), raw siliceous (25.16), and the special processed products (68.02), suggested the reasonable opportunity to update the abovementioned conventional surcharge, elevating it to a double share. About preparatory macro-economic component, it is appropriate to clarify that some actual final balances, with priority to XXIV Report World Marble and Stones 2013 those ones of the gross domestic product, have been taken from the information available at the time of preparation of the report (April-May 2013): therefore, the numbers presented are subject to some variations, however marginal, compared to the official corrections made in latter times by their respective Governments or economic institutions. As regards the organisational and legal issues of the work, with a priority regard to the child labour in the quarries, and the prospects for international cooperation in the field, including associative level, given the deficiency of innovative relevant facts, please refer to the specific considerations of the previous report. Schede dei maggiori Paesi 1994-2012 Nelle tavole che seguono viene riportato, con riferimento storico ad uno spazio ventennale, il compendio omogeneo della dinamica settoriale per un maxi-gruppo di 24 Paesi leader, divisibili in tre aggregati dalle caratteristiche affini. Si tratta di schede facilmente consultabili che permettono di analizzare in maniera immediata ma compiutamente sintetica la congiuntura di lungo e di breve periodo, estrapolandone valutazioni probanti anche in ordine alle potenzialità di sviluppo. Questi Paesi esprimono oltre quattro quinti della produzione mondiale che il comparto lapideo ha conseguito nel 2012, ed un volume ancora più significativo dell’interscambio, dando luogo ad un campione ampiamente esaustivo. Il primo gruppo si riferisce ai Paesi che hanno conseguito livelli produttivi superiori al milione di tonnellate in ragione annua: Brasile, Cina, Francia, Grecia, India, Italia, Portogallo, Spagna, Turchia. Il secondo comprende quelli che si sono distinti per l’ampiezza del consumi, con riguardo prioritario a quelli d’importazione: Canada, Corea del Sud, Germania, Giappone, Stati Uniti, Taiwan. L’ultimo gruppo aggrega altri Paesi di apprezzabile consistenza produttiva o distributiva: Australia, Austria, Belgio, Finlandia, Norvegia, Polonia, Russia, Singapore, Sudafrica. Dal punto di vista geografico, l’aggregato comprende undici Paesi europei, sette asiatici e tre americani, mentre gli altri appartengono al resto del mondo. L’incidenza ponderale di ciascun Paese, secondo logica, è nettamente diversa: basti ricordare che la Cina, nell’attuale congiuntura lapidea, esprime circa un terzo della produzione mondiale e dell’import, nonché un quarto dei consumi e dell’export. L’andamento storico dei processi industriali di estrazione e trasformazione mette in evidenza la diversa propensione allo sviluppo di ciascun Paese, confermando che il trend di crescita più consistente è stato quello dei Paesi extra-europei, e segnatamente di quelli asiatici. Nondimeno, le potenzialità di espansione sono comuni a tutti, perché la 190 domanda mondiale è stata costantemente in aumento, con la sola eccezione del 2009. I volumi prodotti sono stimati in base alla metodologia illustrata nell’Appendice critica, mentre quelli relativi all’interscambio hanno carattere ufficiale, con qualche correzione integrativa contestuale all’applicazione del modello input-output. Come nei precedenti Rapporti, la quota attribuita agli scarti di segheria e di laboratorio, stante l’impossibilità di rilevazioni analitiche, rimane unificata nella misura convenzionale di due quinti. Ciò comporta l’esistenza di possibili eccedenze del manufatto destinato all’impiego, in favore dei Paesi caratterizzati da livelli più avanzati di produttività, ma il fenomeno appare circoscritto perché lo sviluppo tecnologico è diffuso dovunque. Il dato finale di ciascuna tavola riguarda il consumo domestico apparente di ciascun Paese, espresso sia in peso, sia in metri quadrati equivalenti allo spessore convenzionale di cm. 2 utilizzando la formula di trasformazione con criteri ugualmente omogenei. Nella fattispecie, può sussistere qualche minusvalenza in termini di metri quadrati effettivi, soprattutto nei Paesi che hanno impieghi nella funeraria o nell’arredo urbano superiori alla media, quali Germania e Giappone. Non si è tenuto conto dei materiali correnti destinati ad uso strutturale, che alimentano taluni flussi importanti di produzione, interscambio e consumo: a quelli più significativi si è fatto riferimento nel testo. XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 Indice delle schede Australia Austria Belgio / Belgium Brasile / Brazil Canada Cina /China Corea del Sud / South Korea Finlandia / Finland Francia / France Germania / Germany Giappone / Japan Grecia / Greece India Italia / Italy Norvegia / Norway Polonia / Poland Portogallo / Portugal Russia Singapore Spagna / Spain Sudafrica / South Africa Taiwan Turchia / Turkey USA Dossiers of the leading Countries 1994-2012 The following tables show, with twenty year historical reference, the homogeneous compendium of the sector dynamics for a maxi-group of the main 24 leaders countries, divisible into three similar aggregates. We are talking about dossiers that you can easily consult and that allow to analyze immediately but fully synthetic the long and short economic situation, extracting convincing assessments also according to the developments capabilities. These countries are expressing over fourfifths of world production that the stone sector has achieved in 2012, and an even more significant volume of interchange, giving rise to a largely comprehensive sample. The first group refers to the countries that have achieved production levels exceeding one million tons yearly: Brazil, China, France, Greece, India, Italy, Portugal, Spain, Turkey. The second one includes those who excelled for the extent of consumption, with priority to those ones concerning import: Canada, South Korea, Germany, Japan, United States, Taiwan. The last group aggregates other countries of significant production or distribution consistency: Australia, Austria, Belgium, Finland, Norway, Poland, Singapore, South Africa. Geographically, the aggregate includes eleven European countries, seven Asian and three American countries, while others belong to the rest of the world. The ponderal incidence of each country according to the logic, is markedly different: suffice it to recall that China, in the current stone situation, expresses about one third of world production and import, as well as a quarter of consumption and export. The historical trend of industrial extraction and transforming processes highlights the different attitude to the development of each country, confirming that the most consistent growth trend was that one of non-European countries, in particular Asian ones. Nevertheless, the capabilities to expand are common to all, because global 192 demand is constantly increasing, with the sole exception of 2009. The volumes produced are estimated according to the methodology described in the Appendix, while those ones relating to the interchange have an official nature, with some supplementary corrections contextual to the application of the input-output model. As in previous reports, the quota attributed to sawing and processing waste, given the impossibility of analytical findings, remains unified in a conventional measure of twofifths. This implies the existence of possible surplus of the manufactured article addressed to the use, in favour of the countries with the most advanced levels of productivity, but the phenomenon appears limited because the technological development has spread everywhere. The final datum of each table relates to the apparent domestic consumption of each country, expressed both in weight, both in square meters equivalent to the conventional thickness of 2 cm using the formula of transformation with homogeneous criteria, too. In this case, there may be some loss in terms of real square meters, especially in countries that have uses in the funerary or street furniture above the average, such as Germany and Japan. We did not consider the current materials intended for structural use, feeding certain important flows of production, consumption and interchange: we referred to the most significant ones in the text. XXIV Report World Marble and Stones 2013 Index of the Dossiers Australia Austria Belgium Brazil Canada China South Korea Finland France Germany Japan Greece India Italy Norway Poland Portugal Russia Singapore Spain South Africa Taiwan Turkey USA Documentazione statistica dei maggiori Paesi 1994-2012 Leading Countries statistical documents 1994-2012 5 130 17 113 46 67 40 107 5 102 1.890 4 129 14 115 47 68 41 109 5 104 1.920 (Fonte: Elaborazione propria) Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 250 86 336 72 264 108 156 141 297 14 283 5.240 250 87 337 65 272 112 160 146 306 10 296 5.470 1994 1995 125 1995 125 1994 114. AUSTRIA (000 tons) (Fonte: Elaborazione propria) Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 113. AUSTRALIA (000 tons) 5.400 292 15 307 139 168 116 284 99 383 83 300 1996 2.220 119 3 122 39 83 58 141 18 159 9 150 1996 5.740 310 22 332 172 160 110 270 121 391 41 350 1997 2.160 117 11 128 45 83 57 140 20 160 10 150 1997 6.050 327 16 343 147 196 135 331 103 434 34 400 1998 2.180 118 23 141 53 88 62 150 13 163 13 150 1998 6.120 331 22 353 163 190 131 321 109 430 30 400 1999 2.240 121 13 154 69 85 59 144 12 156 6 150 1999 6.620 358 29 387 196 191 133 324 110 434 34 400 2000 2.480 134 7 141 49 92 64 156 56 212 12 200 2000 7.190 389 13 408 216 192 134 326 112 438 38 400 2001 2.420 131 4 135 42 93 64 157 14 171 21 150 2001 6.570 355 22 377 185 192 133 325 106 431 31 400 2002 3.030 164 4 168 60 108 76 184 15 199 24 175 2002 8.510 460 28 488 238 250 173 423 174 597 97 500 2003 3.180 172 5 177 58 119 83 202 13 215 15 200 2003 7.800 421 109 530 226 304 212 516 176 692 92 600 2004 4.230 229 3 232 105 127 89 516 26 242 17 225 2004 8.670 469 56 525 261 264 183 447 128 575 75 500 2005 4.700 254 4 258 113 145 100 245 26 271 21 250 2005 8.490 459 55 514 249 265 184 449 179 628 78 550 2006 5.270 285 5 290 141 149 103 252 32 284 34 250 2006 9.300 503 63 566 291 275 192 467 247 714 114 600 2007 5.84 316 6 322 154 168 116 284 27 311 11 300 2007 8.560 461 50 511 258 253 175 428 268 696 96 600 2008 7.060 382 3 385 222 163 113 276 33 309 34 275 2008 6.790 367 4 371 204 467 116 283 48 331 331 325 2010 8.380 453 5 458 260 198 138 336 50 386 36 350 2011 1.920 104 5 109 41 68 47 115 14 129 4 125 2012 7.920 428 39 467 288 179 125 304 185 489 39 450 2010 7.380 399 39 438 288 150 104 254 185 439 39 400 2011 7.180 388 20 408 249 159 110 269 128 397 47 350 2012 (Source: own data processing) 8.160 441 62 503 325 178 124 302 252 554 54 500 2009 (Source: own data processing) 6.010 325 3 328 166 162 112 274 34 308 8 300 2009 890 162 728 298 430 252 682 186 496 9.180 830 157 673 276 397 177 574 163 411 7.600 1995 190 180 1994 700 1995 650 1994 1996 9.430 510 190 700 269 431 300 731 134 865 165 700 1996 629 210 839 354 485 337 822 176 998 248 750 1998 596 329 925 376 549 381 930 159 1.089 289 800 1999 597 285 882 386 496 344 840 237 1.077 227 850 2000 567 345 942 414 528 367 895 240 1.135 235 900 2001 1997 1998 1999 2000 2001 9.650 11.620 11.030 11.040 10.500 522 269 791 311 480 334 814 131 945 245 700 1997 598 523 1.121 523 598 416 1.014 234 1.248 298 950 2003 632 616 1.248 587 661 460 1.121 200 1.321 321 1.000 2004 770 654 1.424 800 624 433 1.507 208 1.265 315 950 2005 999 542 1.541 913 628 436 1.064 288 1.352 502 850 2006 1.020 477 1.497 973 524 365 889 391 1.280 480 800 2007 920 410 1.330 926 404 280 684 417 1.101 251 850 2008 871 396 1.267 888 379 263 642 311 953 203 750 2009 1.090 414 1.504 1.016 488 338 826 176 1002 202 800 2010 1.184 430 1.614 1.039 575 400 975 161 1.136 286 850 2011 1.048 419 1.467 917 550 382 932 147 1.079 279 800 2012 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 (Source: own data processing) 9.350 11.060 11.690 14.240 18.480 18.870 17.020 16.110 20.160 21.900 19.390 505 450 955 395 560 389 949 178 1.127 227 900 2002 (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) Produzione di cava 1.980 1.950 1.900 2.000 1.950 2.100 2.250 2.500 2.750 3.200 4.000 4.500 5.500 5.750 6.400 6.000 6.750 7.250 7.500 Quarry production Import grezzo 2 2 8 6 6 3 4 3 2 6 7 9 11 14 21 16 3 24 26 Raw import Disponibilità grezzo 1.982 1.952 1.908 2.006 1.956 2.103 2.254 2.503 2.752 3.206 4.007 4.509 5.511 5.764 6.421 6.016 6.753 7.274 7.526 Raw availability Export grezzo 584 620 637 778 759 833 807 886 1.022 828 838 1.057 1.259 1.182 913 792 1.187 1.187 1.152 Raw export Carico di lavoro 1.398 1.332 1.271 1.228 1.197 1.270 1.447 1.617 1.730 2.378 3.169 3.452 4.252 4.582 5.508 5.224 5.566 6.087 6.374 Work load Sfrido di lavoro 573 546 521 503 491 520 593 663 709 975 1.300 1.415 1.743 1.879 2.258 2.142 2.282 2.496 2.613 Processing waste Produzione manufatti 825 786 750 725 706 750 854 954 1.021 1.403 1.869 2.037 2.509 2.703 3.250 3.082 3.284 3.591 3.761 Finished production Import lavorati 7 9 34 55 63 51 47 48 38 33 35 42 49 77 70 51 68 80 72 Finished import Disponibilità finiti 832 795 784 780 769 801 901 1.002 1.059 1.436 1.904 2.079 2.558 2.780 3.320 3.133 3.352 3.671 3.833 Finished availability Export lavorati 53 62 87 121 140 187 277 336 390 680 962 1.100 1.277 1.293 1.077 859 1.039 983 1.066 Finished export Consumo interno 779 733 697 659 629 614 624 666 669 756 942 979 1.281 1.410 2.243 2.274 2.313 2.688 2.767 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 14.410 13.560 12.900 12.190 11.640 11.360 11.540 12.320 12.380 13.980 17.430 18.120 23.700 26.090 41.500 42.070 42.800 49.730 51.200 Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 116. BRAZIL (000 tons) (Fonte: Elaborazione propria) Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 115. BELGIUM (000 tons) 65 246 101 145 44 189 56 133 2.460 98 218 89 129 74 203 32 171 3.160 (Fonte: Elaborazione propria 6.730 364 344 708 294 414 287 701 119 820 170 650 2006 595 160 755 443 312 218 530 69 599 99 500 2009 618 156 774 422 352 245 597 78 675 125 550 2010 98 7.342 3.378 3.964 6.575 3.137 3.438 69 55 62 111 102 74 104 5.737 6.104 6.136 6.189 6.287 7.261 6.954 8.842 9.624 11.601 9.292 10.495 11.011 11.286 14.533 11.828 26.361 52 16.537 12.082 28.619 503 28.116 19.538 47.654 1.425 49.079 13.079 36.000 2011 19.354 11.066 30.420 450 30.870 21.452 52.322 1.531 53.853 15.853 38.000 2012 (Source: own data processing) 63.600 73.340 82.160 106.130 113.520 116.310 128.650 163.580 178.050 214.620 268.860 305.930 358.000 4.441 4.844 9.285 11.841 12.325 13.548 16.246 19.337 20.635 22.887 69 26.309 161 9.216 11.772 12.270 13.486 16.135 19.235 20.561 22.783 9.371 11.215 13.370 14.290 15.832 7.244 8.527 782 6.414 8.181 1.038 18.283 6.405 1.046 5.040 1.635 8.133 4.458 1.345 7.143 44.592 888 5.896 10.872 12.284 15.621 19.953 20.797 22.857 27.350 32.605 34.851 38.615 856 4.492 668 1.314 4.142 447 958 3.341 45.260 2010 11.830 13.598 16.477 20.841 22.142 24.492 28.396 33.643 35.633 39.062 2009 12.260 2008 8.062 2.477 963 189 1.152 857 295 205 500 74 574 224 350 2012 (Source: own data processing) 1.580 2.098 867 179 1.046 782 364 246 610 60 550 150 400 2011 9.510 11.000 11.430 16.040 17.800 514 192 710 371 339 235 574 60 634 134 500 2008 33.000 2007 9.970 539 244 783 371 412 286 698 77 775 325 450 2007 10.250 11.500 14.000 17.500 18.000 20.000 22.500 26.500 27.500 31.000 2006 6.680 361 201 562 171 391 272 663 189 852 252 600 2005 2005 5.100 276 206 482 143 339 235 574 190 764 164 600 2004 2004 3.050 165 226 391 79 312 216 528 162 690 140 550 2003 2003 2.480 134 253 387 66 321 223 544 88 632 132 500 2002 2002 1.950 104 256 360 52 308 214 522 254 776 126 650 2001 2001 2.260 122 209 331 93 238 163 401 246 647 97 550 2000 2000 2.240 121 178 299 81 218 152 370 229 599 99 500 1999 1999 2.330 126 155 281 101 180 125 305 242 547 97 450 1998 1998 2.510 136 115 251 85 166 115 281 196 477 77 400 1997 1997 2.970 161 88 249 68 181 126 307 74 381 81 300 1996 1996 311 316 1995 61 66 1994 250 1995 250 1994 Produzione di cava 6.500 7.250 7.500 7.750 8.150 9.000 Quarry production Import grezzo 40 118 147 363 476 958 Raw import Disponibilità grezzo 6.540 7.368 7.647 8.113 8.626 9.958 Raw availability Export grezzo 938 737 914 1.055 744 855 Raw export Carico di lavoro 5.602 6.631 6.733 7.058 7.882 9.103 Work load Sfrido di lavoro 2.297 2.719 2.760 2.894 3.252 3.732 Processing waste Produzione manufatti 3.350 3.912 3.973 4.164 4.630 5.371 Finished production Import lavorati 78 164 307 524 432 244 Finished import Disponibilità finiti 3.383 4.076 4.280 4.688 5.062 5.615 Finished availability Export lavorati 1.045 1.656 2.181 2.075 1.824 2.301 Finished export Consumo interno 2.238 2.420 2.099 2.613 3.238 3.314 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 43.250 44.770 38.840 48.300 59.900 61.310 Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 118. CHINA (000 tons) (Fonte: Elaborazione propria) Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 117. CANADA (000 tons) 287 118 169 5 174 22 152 218 89 129 5 134 21 113 1994 1995 1996 155 22 177 8 169 117 286 267 1997 164 24 188 10 178 124 302 354 656 1998 153 26 179 11 168 116 284 275 559 9 1999 141 24 165 15 150 103 253 352 605 5 600 1999 2000 167 26 193 18 175 123 298 314 612 12 600 2000 2001 184 30 214 30 184 128 312 295 607 7 600 2001 23 173 22 151 104 255 303 558 8 550 2002 25 162 18 144 100 244 313 557 7 550 2003 2002 2003 2.530 265 285 553 6 550 1998 2.090 2.810 2.870 3.030 2.830 2.610 3.090 3.400 2.780 552 503 3 650 1997 137 2 3 550 1996 150 550 1995 500 1994 2004 2.590 140 28 168 29 139 96 235 324 559 9 50 2004 2005 2.830 153 43 196 38 158 110 268 342 610 10 600 2005 2006 2.560 138 73 211 37 174 121 295 312 607 7 600 2006 2007 3.030 164 55 219 53 166 115 281 325 606 6 600 2007 208 34 242 67 175 120 295 207 502 2 500 2009 189 23 212 35 177 122 299 308 607 7 600 2010 141 18 159 17 142 100 242 413 655 5 650 2011 2008 2790 151 17 168 39 129 90 219 399 618 18 600 2012 2009 2010 2011 2012 (Source: own data processing) 3.580 3.850 3.500 2.610 194 10 204 51 153 106 259 301 560 10 550 2008 (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) Produzione di cava 1.050 1.100 1.150 1.200 1.250 1.200 1.200 1.250 1.200 1.250 1.300 1.250 1.150 1.200 1.150 1.100 1.150 1.250 1.100 Quarry production Import grezzo 369 276 252 283 305 323 405 404 230 261 234 217 225 332 363 319 317 354 485 Raw import Disponibilità grezzo 1.419 1.376 1.402 1.483 1.555 1.523 1.605 1.654 1.430 1.511 1.534 1.467 1.375 1.532 1.513 1.419 1.467 1.604 1.585 Raw availability Export grezzo 78 80 97 141 94 95 103 104 76 76 133 123 110 108 97 103 93 207 78 Raw export Carico di lavoro 1.341 1.296 1.305 1.342 1.461 1.428 1.502 1.550 1.354 1.435 1.401 1.344 1.265 1.424 1.416 1.316 1.374 1.393 1.507 Work load Sfrido di lavoro 550 531 535 550 600 585 616 636 555 588 574 551 518 584 580 589 563 571 618 Processing waste Produzione manufatti 791 765 770 792 861 843 886 914 799 847 827 793 747 840 836 777 811 822 889 Finished production Import lavorati 413 468 407 512 429 621 677 645 521 665 699 876 1.115 999 923 776 939 926 971 Finished import Disponibilità finiti 1.024 1.233 1.177 1.304 1.290 1.464 1.563 1.559 1.320 1.512 1.526 1.669 1.862 1.839 1.759 1.553 1.750 1.748 1.860 Finished availability Export lavorati 101 106 101 131 124 139 138 144 118 105 104 102 145 177 169 143 164 147 132 Finished export Consumo interno 1.103 1.127 1.076 1.173 1.166 1.325 1.425 1.415 1.202 1.407 1.422 1.567 1.717 1.662 1.580 1.410 1.586 1.601 1.728 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 20.400 20.850 19.910 21.700 24.570 24.510 26.360 26.180 22.240 26.030 26.310 28.990 31.760 30.750 29.230 26.080 29.340 29.620 31.970 Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 120. FRANCE (000 tons) (Fonte: Elaborazione propria Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 119. FINLAND (000 tons) 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 (Fonte: Elaborazione propria) 91 1.491 535 956 392 564 48 612 344 268 4.960 161 1.661 483 1.178 483 695 56 751 329 422 7.810 (Source: own data processing) 1.400 2012 1.500 2011 (Source: own data processing) Produzione di cava 1.700 1.750 1.800 1.850 1.750 1.650 1.700 1.600 1.500 1.450 1.400 1.350 1.400 1.250 1.300 1.250 1.650 Quarry production Import grezzo 7 6 30 50 52 68 82 50 175 229 291 312 355 542 355 284 209 Raw import Disponibilità grezzo 1.707 1.756 1.830 1.900 1.802 1.718 1.782 1.650 1.675 1.679 1.691 1.662 1.755 1.792 1.655 1.534 1.859 Raw availability Export grezzo 51 34 49 98 84 95 175 137 213 251 246 234 284 252 254 245 424 Raw export Carico di lavoro 1.656 1.722 1.781 1.802 1.718 1.623 1.607 1.513 1.462 1.428 1.445 1.428 1.471 1.540 1.401 1.289 1.435 Work load Sfrido di lavoro 679 706 730 739 704 665 659 620 600 585 592 585 603 631 574 528 588 Processing waste Produzione manufatti 977 1.016 1.051 1.063 1.014 958 948 893 862 843 853 843 868 909 827 761 847 Finished production 751Import lavorati 1 2 5 14 19 15 59 22 34 52 81 93 114 153 149 114 119 Finished import Disponibilità finiti 978 1.018 1.056 1.077 1.033 973 1.007 915 896 895 934 936 982 1.062 976 875 966 Finished availability Export lavorati 145 155 185 207 183 156 156 140 127 119 131 115 120 113 122 131 324 Finished export Consumo interno 833 863 871 870 850 817 851 775 769 776 803 821 862 949 854 744 642 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 15.410 15.960 16.110 16.100 15.730 15.120 15.750 14.340 14.230 14.360 14.850 15.190 15.950 17.550 15.800 13.760 11.880 Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 122. GREECE (000 tons) (Fonte: Elaborazione propria) Produzione di cava 650 700 650 700 750 750 750 700 650 700 750 850 700 750 750 600 650 750 650 Quarry production Import grezzo 514 452 445 451 534 486 411 566 408 433 433 219 321 422 330 242 246 381 225 Raw import Disponibilità grezzo 1.164 1.152 1.095 1.151 1.284 1.236 1.161 1.266 1.058 1.133 1.183 1.269 1.021 1.172 1.080 842 896 1.131 875 Raw availability Export grezzo 207 240 149 137 136 204 196 194 227 227 300 415 376 477 482 452 463 481 385 Raw export Carico di lavoro 957 912 946 1.014 1.148 1.032 965 1.072 831 906 883 854 645 695 598 390 433 650 490 Work load Sfrido di lavoro 392 374 388 416 471 423 395 440 340 372 362 350 264 285 245 160 178 267 200 Processing waste Produzione manufatti 565 538 558 598 677 609 570 632 491 534 521 504 381 410 353 230 255 383 290 Finished production Import lavorati 1.350 1.774 1.730 1.688 1.866 1.901 1.822 1.850 1.463 2.045 1.478 1.576 2.086 2.174 1.768 1.725 1.516 1.958 1.689 Finished import Disponibilità finiti 1.915 2.312 2.288 2.286 2.543 2.510 2.392 2.482 1.954 2.579 1.999 2.080 2.467 2.584 2.121 1.955 1.771 2.341 1.979 Finished availability Export lavorati 78 92 100 111 108 136 215 154 183 178 234 324 266 308 373 285 268 333 279 Finished export Consumo interno 1.837 2.220 2.188 2.175 2.435 2.374 2.177 2.328 1.771 2.401 1.765 1.756 2.201 2.276 1.748 1.670 1.503 2.008 1.700 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 33.980 41.070 40.480 40.240 45.050 43.920 40.270 43.060 32.760 44.420 32.650 32.490 40.720 42.100 32.340 30.900 27.810 37.150 31.450 Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 121. GERMANY (000 tons) 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 622 18.122 5.766 12.356 5.066 7.290 180 7.470 1.814 5.656 474 14.474 4.035 10.439 4.280 6.159 112 6.271 1.165 5.106 2010 2011 2012 (Source: own data processing) 94.460 104.600 17.500 2012 14.000 2011 (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) Produzione di cava 7.650 8.000 8.250 8.500 8.350 8.250 8.500 8.400 8.000 7.850 7.650 7.500 7.650 7.750 7.900 7.500 7.800 7.500 7.250 Quarry production Import grezzo 1.624 1.959 1.830 2.026 2.009 2.011 2.198 2.157 1.976 2.020 2.295 2.017 2.268 2.216 1.851 1.186 1.310 1.219 1.043 Raw import Disponibilità grezzo 9.274 9.959 10.080 10.526 10.359 10.261 10.698 10.557 9.976 9.870 9.945 9.517 9.918 9.966 9.751 8.686 9.110 8.719 8.293 Raw availability Export grezzo 659 766 804 800 852 809 900 940 861 863 706 991 1.074 1.168 1.177 1.237 1.496 1.449 1.537 Raw export Carico di lavoro 8.615 9.193 9.276 9.726 9.507 9.452 9.798 9.617 9.115 9.007 9.239 8.526 8.844 8.798 8.574 7.449 7.614 7.270 6.756 Work load Sfrido di lavoro 3.532 3.769 3.803 3.988 3.898 3.875 4.018 3.943 3.737 3.693 3.788 3.495 3.626 3.607 3.515 3.054 3.122 2.980 2.769 Processing waste Produzione manufatti 5.083 5.424 5.473 5.738 5.609 5.577 5.780 5.674 5.378 5.314 5.451 5.031 5.218 5.191 5.059 4.395 4.492 4.290 3.987 Finished production Import lavorati 59 85 116 118 123 185 161 167 194 251 386 466 470 439 456 408 388 410 332 Finished import Disponibilità finiti 5.142 5.509 5.589 5.856 5.732 5.762 5.941 5.841 5.572 5.565 5.837 5.497 5.688 5.630 5.515 4.803 4.880 4.700 4.319 Finished availability Export lavorati 2.442 2.625 2.634 2.763 2.656 2.620 2.735 2.610 2.330 2.208 2.383 2.131 2.187 2.174 1.977 1.598 1.648 1.613 1.643 Finished export Consumo interno 2.700 2.884 2.955 3.093 3.076 3.142 3.206 3.231 3.242 3.357 3.454 3.366 3.501 3.456 3.538 3.205 3.232 3.084 2.676 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 49.950 53.350 54.670 57.220 56.910 58.130 59.310 59.780 59.980 62.100 63.900 62.270 64.760 63.940 65.450 59.300 59.800 57.150 49.500 Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 124. ITALY (000 tons) (Fonte: Elaborazione propria) Produzione di cava 3.000 3.250 3.500 4.000 4.250 4.600 5.200 6.000 6.500 8.500 9.500 10.000 11.500 13.000 13.500 13.200 13.250 Quarry production Import grezzo 11 19 32 42 23 20 18 35 55 60 55 70 141 172 202 286 374 Raw import Disponibilità grezzo 3.011 3.269 3.532 4.042 4.273 4.620 5.218 6.035 6.555 8.560 9.555 10.070 11.641 13.172 13.702 13.486 13.624 Raw availability Export grezzo 985 1.131 1.168 1.737 1.349 1.496 1.842 1.773 1.950 2.284 2.712 2.609 3.058 3.983 4.454 4.163 3.886 Raw export Carico di lavoro 2.026 2.138 2.364 2.305 2.924 3.124 3.376 4.262 4.605 6.276 6.843 7.461 8.583 9.189 9.248 9.323 9.738 Work load Sfrido di lavoro 831 877 970 945 1.200 1.280 1.384 1.748 1.888 2.574 2.805 3.059 3.519 3.767 3.790 3.822 3.993 Processing waste Produzione manufatti 1.195 1.261 1.394 1.360 1.724 1.844 1.992 2.514 2.717 3.702 4.038 4.402 5.064 5.422 5.458 5.501 5.745 Finished production Import lavorati – 1 – – 1 1 1 4 12 13 15 18 68 97 96 106 86 Finished import Disponibilità finiti 1.195 1.262 1.394 1.360 1.725 1.845 1.993 2.518 2.729 3.715 4.053 4.420 5.132 5.519 5.564 5.607 5.831 Finished availability Export lavorati 212 199 178 333 375 392 465 521 481 908 1.163 1.435 1.415 1.590 1.072 1.148 1.119 Finished export Consumo interno 983 1.063 1.216 1.027 1.350 1.453 1.528 1.997 2.248 2.807 2.890 2.985 3.717 3.832 4.492 4.459 4.712 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 18.190 19.670 22.490 19.000 24.970 26.880 28.270 36.940 41.590 51.930 53.460 55.220 68.760 70.900 83.100 82.500 87.170 Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 123. INDIA (000 tons) 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 (Fonte: Elaborazione propria) Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 174 72 102 46 148 22 126 110 45 65 33 98 8 90 121 26 147 40 107 74 181 235 142 20 162 43 119 83 202 218 420 149 21 170 47 123 86 209 215 424 24 146 13 159 50 109 76 185 236 421 21 400 1999 150 27 177 61 116 80 196 270 466 16 450 2000 169 26 195 59 136 97 233 289 522 22 500 2001 193 26 219 74 145 100 245 326 571 21 550 2002 195 14 209 74 135 94 229 348 577 27 550 2003 208 13 221 86 135 93 228 399 627 27 600 2004 238 11 249 111 138 96 234 354 588 38 550 2005 228 31 259 124 135 93 228 299 527 27 500 2006 191 64 255 79 176 121 297 315 612 12 600 2007 16 311 165 146 101 247 303 550 50 500 2008 13 247 127 120 83 203 337 540 40 500 2009 4.510 244 15 259 152 107 75 182 397 579 29 550 2010 5550 300 23 323 156 167 116 283 346 629 29 600 2011 4.670 252 15 267 57 210 145 355 320 675 25 650 2012 (Source: own data processing) 4.320 186 247 416 20 400 1998 1.670 2.330 2.240 2.630 2.760 2.740 2.780 3.120 3.570 3.610 3.850 4.400 4.220 3.530 5.450 360 357 16 400 1997 234 10 7 400 1996 (Source: own data processing) 295 350 1995 350 1994 126. NORWAY (000 tons) (Fonte: Elaborazione propria) Produzione di cava 500 550 500 450 400 400 350 300 250 200 250 300 300 250 200 300 250 200 250 Quarry production Import grezzo 1.171 875 707 576 455 391 300 262 163 103 95 78 62 61 43 40 25 23 45 Raw import Disponibilità grezzo 1.671 1.425 1.207 1.026 855 791 650 562 413 303 345 378 362 311 243 340 275 223 295 Raw availability Export grezzo 2 – 2 2 5 11 18 27 30 38 53 63 56 47 43 47 47 21 Raw export Carico di lavoro 1.671 1.423 1.207 1.024 853 786 639 544 386 273 307 325 299 255 196 297 228 176 274 Work load Sfrido di lavoro 685 583 495 420 350 323 262 223 158 112 126 133 122 105 80 122 93 72 113 Processing waste Produzione manufatti 986 840 712 604 503 463 377 321 228 161 181 192 173 150 116 175 135 104 161 Finished production Import lavorati 1.070 1.298 1.826 1.509 1.280 1.353 1.438 1.543 1.592 1.571 1.585 1.657 1.501 1.398 1.195 1.183 1.012 992 988 Finished import Disponibilità finiti 2.056 2.138 2.538 2.113 1.783 1.816 1.815 1.864 1.820 1.732 1.766 1.849 1.674 1.548 1.311 1.358 1.147 1.096 1.149 Finished availability Export lavorati 2 1 1 3 2 13 5 2 2 1 1 2 2 4 5 6 2 1 1 Finished export Consumo interno 2.054 2.137 2.537 2.110 1.781 1.803 1.810 1.862 1.818 1.731 1.765 1.847 1.672 1.544 1.306 1.352 1.149 1.095 1.148 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 38.000 39.530 46.930 39.040 32.950 33.360 33.480 34.450 33.630 32.020 32.650 34.170 30.930 28.560 24.160 25.010 21.250 20.260 21.240 Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 125. JAPAN (000 tons) 113 563 49 514 210 304 15 319 241 78 1450 100 500 45 455 185 270 12 292 220 72 1330 (Fonte: Elaborazione propria) Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 1.950 49 1.999 247 1.752 718 1.034 19 1.053 707 346 6.400 2.000 34 2.034 259 1.775 728 1.047 10 1.057 743 314 5.810 1994 1995 450 1995 400 1994 128. PORTUGAL (000 tons) (Fonte: Elaborazione propria) Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 127. POLAND (000 tons) 7.710 417 634 1.051 28 1.023 710 1.733 269 2.002 52 1.950 1996 1240 67 258 325 17 308 213 521 54 575 125 450 1996 9.970 539 613 1.152 30 1.122 780 1.902 301 2.203 53 2.150 1997 1630 88 257 345 23 322 223 545 85 660 160 500 1997 9.560 517 595 1.112 46 1.066 741 1.807 469 2.276 76 2.200 1998 2330 126 252 378 28 350 243 593 51 644 194 450 1998 8.670 469 842 1.311 46 1.265 878 2.143 291 2.434 84 2.350 1999 2740 148 278 426 38 388 269 657 51 708 208 500 1999 9.140 494 931 1.425 71 1.354 942 2.296 286 2.582 82 2.500 2000 3790 205 270 475 45 430 300 730 57 787 237 550 2000 631 604 1.235 72 1.163 808 1.971 450 2.421 121 2.300 2002 6050 327 218 545 73 472 328 800 80 880 330 550 2002 620 633 1.253 118 1.135 789 1.924 413 2.337 87 2.250 2003 8100 438 239 677 85 592 412 1004 93 1097 597 500 2003 626 688 1.314 77 1.237 858 2.095 459 2.554 104 2.450 2004 6570 355 207 562 101 461 321 782 89 871 371 500 2004 586 686 1.272 71 1.201 835 2.036 549 2.585 85 2.500 2005 5090 275 206 481 123 358 250 608 104 712 262 450 2005 673 752 1.425 104 1.321 918 2.239 583 2.822 72 2.750 2006 6700 362 193 555 202 353 245 598 124 722 272 450 2006 629 108 737 300 437 304 741 67 808 308 500 2008 584 90 674 253 421 293 714 76 790 240 550 2009 683 84 767 302 465 323 788 80 868 218 650 2010 821 92 913 398 515 358 873 108 981 381 600 2011 729 83 812 300 512 356 868 115 983 433 550 2012 653 777 1.430 75 1.355 942 2.297 755 3.052 102 2.950 2007 629 719 1.348 58 1.290 895 2.185 547 2.732 82 2.650 2008 632 638 1.270 36 1234 857 2.091 451 2.542 92 2.450 2009 601 691 1.292 30 1.262 877 2.139 690 2.829 79 2.750 2010 8.030 434 777 1.211 35 1.176 818 1.994 896 2.890 143 2.750 2012 (Source: own data processing) 9.850 532 682 1.214 32 1.182 820 2.002 729 2.731 81 2.650 2011 (Source: own data processing) 9940 11640 10800 12640 15190 13.500 537 140 677 249 428 298 726 93 819 319 500 2007 9.380 11.670 11.470 11.580 10.840 12.450 12.080 11.640 11.690 11.120 507 823 1.338 71 1.267 879 2.146 386 2.532 132 2.400 2001 4850 262 248 510 52 458 318 776 77 853 253 600 2001 50 700 16 684 280 404 45 449 8 441 15 665 22 643 264 379 31 348 10 338 (Fonte: Elaborazione propria) Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 511 7 518 59 459 319 778 10 788 88 700 1996 464 3 467 62 405 280 685 8 693 43 650 1997 384 10 394 39 355 247 602 9 611 11 600 1998 340 9 349 35 314 218 532 14 546 46 500 1999 369 8 377 54 323 224 547 8 555 55 500 2000 400 3 403 89 314 319 533 9 542 42 500 2001 413 3 416 94 322 223 545 10 555 55 500 2002 436 3 439 121 318 221 539 13 552 52 500 2003 475 5 480 150 330 229 559 13 572 72 500 2004 407 21 428 59 369 257 626 8 634 34 600 2005 413 6 419 44 375 261 636 13 649 49 600 2006 396 4 400 73 327 226 553 13 566 16 550 2007 393 1 399 69 330 229 559 10 569 19 550 2008 23 9 14 146 160 30 130 52 21 31 128 159 27 132 161 26 187 163 24 17 41 6 137 20 157 137 20 14 34 6 40 116 14 130 112 18 13 31 5 36 36 121 8 129 112 17 11 28 7 35 35 - 1999 140 7 147 127 20 14 34 3 37 37 - 2000 125 8 133 113 20 14 34 17 51 51 - 2001 103 9 112 97 15 11 26 12 38 38 - 2002 116 12 128 67 61 43 104 2 106 106 - 2003 137 10 147 64 83 58 141 5 146 146 - 2004 178 12 190 71 119 82 201 4 205 205 - 2005 189 11 200 103 97 68 165 4 169 169 - 2006 198 15 213 113 100 67 167 3 170 170 - 2007 10 323 173 150 104 254 4 250 250 - 2008 12 327 143 184 128 312 5 317 317 - 2009 858 20 878 515 363 251 614 15 629 129 500 2012 5.290 286 10 296 156 140 97 237 3 240 240 - 2010 5.180 280 14 294 153 141 98 239 4 243 243 - 2011 4.090 221 17 238 141 97 67 164 3 167 167 - 2012 (Source: own data processing) 5.830 8 4 47 40 - 1998 2.440 2.410 2.980 2.530 2.150 2.240 2.590 2.310 1.910 2.150 2.530 3.290 3.500 3.660 6.160 31 56 47 - 1997 696 18 714 395 319 220 539 9 548 98 450 2011 (Source: own data processing) 315 31 56 - 1996 701 16 717 375 342 238 580 9 589 89 500 2010 8.270 12.970 12.870 15.870 447 7 454 154 300 207 507 8 515 15 500 2009 333 - - 1994 1995 6.250 8.160 9.450 8.580 7.100 6.290 6.830 7.400 7.640 8.070 8.790 7.530 7.640 7.330 7.360 650 1995 650 1994 130. SINGAPORE (000 tons) (Fonte: Elaborazione propria) Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 129. RUSSIA (000 tons) 2 852 678 174 71 103 5 108 30 78 1.450 2 652 518 134 54 80 2 82 20 62 1.150 1994 1996 3.630 196 65 261 8 253 175 428 775 1.203 3 1.200 1996 1997 3.640 197 55 252 10 242 168 410 845 1.255 5 1.250 1997 1998 3.680 199 27 226 11 215 148 363 840 1.203 3 1.200 1998 1999 4.010 217 26 243 19 224 155 379 921 1.300 – 1.300 1999 2000 4.490 243 23 266 23 243 170 413 937 1.350 – 1.350 2000 2001 5.440 294 18 312 7 305 212 517 885 1.402 2 1.400 2001 2002 4.460 241 31 272 8 264 183 447 905 1.352 2 1.350 2002 2003 5.160 279 25 304 34 270 187 457 717 1.174 24 1.150 2003 2004 5.090 275 27 302 31 271 189 460 660 1.120 20 1.100 2004 2005 5.020 271 23 294 34 260 179 439 637 1.076 16 1.050 2005 2006 5.640 305 47 352 90 262 182 444 573 1.017 17 1.000 2006 2007 5.920 320 45 365 90 275 190 465 506 971 21 950 2007 2008 5.610 303 48 351 88 263 183 446 465 911 11 900 2008 322 40 362 69 293 203 496 363 859 9 850 276 53 329 62 267 185 452 353 805 5 800 338 36 302 65 237 164 401 355 756 6 750 2009 2010 2001 2012 (Source: own data processing) 5.090 5.950 5.100 6.250 275 64 319 41 278 192 470 339 809 9 800 2009 2010 2011 2012 (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) Produzione di cava 1.450 1.400 1.400 1.350 1.250 1.500 1.400 1.250 1.000 750 700 650 500 400 350 300 350 350 300 Quarry production Import grezzo 164 204 213 197 113 144 82 46 94 66 57 90 79 71 46 125 90 41 81 Raw import Disponibilità grezzo 1.614 1.604 1.613 1.547 1.363 1.644 1.482 1.296 1.094 816 757 740 579 471 396 425 440 391 381 Raw availability Export grezzo 179 122 76 72 57 62 25 63 9 5 7 12 5 5 6 12 10 5 6 Raw export Carico di lavoro 1.435 1.482 1.537 1.475 1.306 1.582 1.457 1.233 1.085 811 750 728 574 466 390 413 430 386 375 Work load Sfrido di lavoro 588 608 630 605 535 648 597 505 445 332 308 298 235 191 160 169 176 158 154 Processing waste Produzione manufatti 847 874 907 870 771 934 860 728 640 479 442 430 339 275 230 244 254 228 221 Finished production Import lavorati 41 73 165 233 76 132 362 659 1.447 1.791 1.767 1.743 2.031 2.455 2.482 2.345 2.428 2612 2182 Finished import Disponibilità finiti 888 947 1.072 1.103 847 1.066 1.222 1.387 2.087 2.270 2.209 2.173 2.370 2.730 2.712 2.589 2.682 2.840 2.403 Finished availability Export lavorati 121 94 73 51 33 31 27 16 10 7 9 10 8 7 3 4 3 2 2 Finished export Consumo interno 767 853 999 1.052 814 1.035 1.195 1.371 2.077 2.263 2.200 2.163 2.362 2.723 2.709 2.585 2.679 2.838 2.401 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 14.190 15.780 14.480 19.460 15.060 19.150 22.100 25.360 38.420 41.860 40.700 40.020 43.690 50.380 50.120 47.820 49.620 52.500 44.420 Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 1995 850 1995 650 1994 132. south korea (000 tons) (Fonte: Elaborazione propria) Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 131. SOUTH AFRICA (000 tons) 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 (Source: own data processing) (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) Produzione di cava 300 300 350 400 400 350 300 300 250 250 300 300 300 350 350 300 350 300 300 Quarry production Import grezzo 778 867 1.009 1.554 1.273 1.595 1.275 1.282 1.158 788 1.317 1.448 1.451 1.244 1.137 961 1.251 1.850 1.996 Raw import Disponibilità grezzo 1.078 1.167 1.359 1.954 1.673 1.945 1.575 1.582 1.408 1.038 1.617 1.748 1.751 1.594 1.487 1.261 1.601 2.150 2.296 Raw availability Export grezzo 2 17 35 26 29 41 48 21 14 9 9 9 7 16 6 5 7 9 7 Raw export Carico di lavoro 1.076 1.150 1.324 1.928 1.644 1.904 1.527 1.561 1.394 1.029 1.608 1.739 1.742 1.578 1.481 1.256 1.608 2.141 2.289 Work load Sfrido di lavoro 441 470 543 790 674 781 626 640 572 422 660 713 715 647 607 515 660 878 938 Processing waste Produzione manufatti 635 680 781 1.138 970 1.123 901 921 822 607 948 1.026 1.027 931 874 741 948 1.263 1.351 Finished production Import lavorati 59 88 110 160 156 201 196 177 300 260 451 458 487 364 347 351 346 319 267 Finished import Disponibilità finiti 694 768 891 1.298 1.126 1.324 1.097 1.098 1.122 867 1.399 1.484 1.514 1.295 1.221 1.092 1.294 1.582 1.648 Finished availability Export lavorati 38 42 99 192 147 139 79 57 55 77 71 75 76 63 49 57 52 87 60 Finished export Consumo interno 656 726 792 1.106 979 1.185 1.018 1.041 1.067 790 1.328 1.409 1.438 1.232 1.172 1.035 1.242 1.495 1.588 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 12.140 13.430 14.650 20.460 18.110 21.920 18.840 19.250 19.740 14.620 24.570 26.070 26.600 22.800 21.680 19.150 22.980 27.650 29.380 Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 134. TAIWAN (000 tons) (Fonte: Elaborazione propria) Produzione di cava 4.050 4.200 4.250 4.350 4.600 5.000 5.850 5.500 5.350 5.750 6.250 6.300 6.000 6.000 5.800 5.200 5.750 5.500 5.250 Quarry production Import grezzo 321 368 435 473 565 614 680 828 822 1.277 1.038 1.096 944 1.062 853 518 539 394 331 Raw import Disponibilità grezzo 4.371 4.568 4.685 4.823 5.165 5.614 6.530 6.328 6.172 7.027 7.288 7.396 6.944 7.062 6.653 5.718 6.289 5.894 5.581 Raw availability Export grezzo 616 668 635 757 693 712 829 780 896 1.080 1.353 1.296 1.137 1.305 1.289 952 1.414 1.611 1.614 Raw export Carico di lavoro 3.755 3.900 4.050 4.066 4.472 4.902 5.701 5.548 5.276 5.947 5.935 6.100 5.807 5.757 5.364 4.766 4.875 4.283 3.967 Work load Sfrido di lavoro 1.540 1.600 1.660 1.667 1.834 2.010 2.337 2.275 2.163 2.438 2.433 2.500 2.380 2.360 2.200 1.955 1.998 1.756 1.627 Processing waste Produzione manufatti 2.215 2.300 2.390 2.399 2.638 2.892 3.364 3.273 3.113 3.509 3.502 3.600 3.427 3.397 3.164 2.811 2.877 2.527 2.340 Finished production Import lavorati 57 114 106 90 148 181 163 245 151 276 306 334 629 591 420 340 290 323 127 Finished import Disponibilità finiti 2.272 2.414 2.496 2.489 2.786 3.073 3.527 3.518 3.264 3.785 3.808 3.934 4.056 3.988 3.584 3.151 3.167 2.850 2.467 Finished availability Export lavorati 793 846 862 836 893 947 1.199 1.081 947 1.133 1.017 1.146 1.266 1.330 1.156 1.016 1.054 1.086 1.119 Finished export Consumo interno 1.479 1.568 1.634 1.653 1.893 2.126 2.328 2.437 2.317 2.652 2.791 2.788 2.790 2.658 2.428 2.135 2.113 1.764 1.348 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 27.360 29.000 30.230 30.580 35.020 39.330 43.070 45.080 42.870 49.060 51.630 51.580 51.620 49.180 44.920 39.500 39.100 32.630 24.940 Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 133. Spain (000 tons) 641 262 379 7 386 125 261 553 227 326 5 331 110 221 2001 2002 1994 1995 2003 2004 2005 2006 32 49 52 58 49 59 68 112 170 220 1996 275 217 492 18 474 330 804 141 225 204 276 410 789 1.266 1.538 1997 315 286 601 20 581 403 1998 401 244 645 41 604 420 1999 501 242 743 36 707 491 775 725 841 1.137 39 42 61 87 2000 401 244 575 680 2001 2002 629 170 712 874 1287 1.706 1999 2.580 133 1866 2.410 1296 1.675 3162 4.085 1758 2.335 1035 1725 2764 241 2523 1754 4277 2906 7183 183 1324 1639 2963 240 2723 1893 4616 3312 7928 128 7800 2008 2010 2011 2012 71 73 41 1.821 1.495 3.316 253 3.063 2.129 5.192 3.373 1.611 1.731 3.342 275 3.067 2.132 5.199 4.872 1.551 1.925 3.476 276 3.200 2.223 5.423 5.250 1.592 1.995 3.587 320 3.267 2.269 5.536 6.005 8.565 10.071 10.673 11.541 65 8.500 10.000 10.600 11.500 2009 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 (Source: own data processing) 3.750 11.640 13.170 16.160 19220 24500 33.690 29.800 28.700 29.450 473 799 1.095 645 1.153 1.087 1.272 1.724 41 904 1.114 1.045 1.211 1.637 628 984 1.024 1.198 1.532 1.889 1.770 2.052 2.774 148 945 1.132 1.249 1.402 1.808 2.299 2.559 3.318 4.312 4.920 6.420 45 7000 2007 (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) Produzione di cava 1.200 1.300 1.350 1.500 1.650 1.700 1.750 1.850 2.000 2.250 2.300 2.400 2.250 2.000 1.950 1.800 1.850 2.350 2.500 Quarry production Import grezzo 94 64 179 231 214 326 383 435 453 441 392 341 446 259 317 146 233 165 131 Raw import Disponibilità grezzo 1.294 1.364 1.529 1.731 1.864 2.026 2.133 2.285 2.453 2.691 2.692 2.741 2.696 2.259 2.267 1.946 2.083 2.515 2.631 Raw availability Export grezzo 208 87 170 207 249 226 179 191 188 192 204 282 210 202 166 133 177 188 246 Raw export Carico di lavoro 1.086 1.277 1.359 1.525 1.565 1.800 1.954 2.094 2.265 2.499 2.488 2.459 2.486 2.057 2.101 1.813 1.906 2.327 2.385 Work load Sfrido di lavoro 445 524 557 624 642 738 801 859 929 1.024 1.020 1.008 1.019 843 861 743 781 955 978 Processing waste Produzione manufatti 641 753 802 900 923 1.062 1.153 1.235 1.336 1.475 1.468 1.451 1.467 1.214 1.240 1.070 1.125 1.372 1.407 Finished production Import lavorati 637 856 678 933 1.106 1.314 1.432 1.716 1.903 2.430 2.881 3.386 4.497 5.018 3.639 3.001 3.156 2.764 3.065 Finished import Disponibilità finiti 1.278 1.609 1.480 1.833 2.029 2.376 2.585 2.951 3.239 3.905 4.349 4.837 5.964 6.232 4.879 4.071 4.281 4.136 4.472 Finished availability Export lavorati 58 50 113 98 115 110 64 62 79 73 72 82 161 185 121 236 572 287 315 Finished export Consumo interno 1.220 1.559 1.367 1.735 1.914 2.266 2.521 2.889 3.160 3.832 4.277 4.755 5.803 6.047 4.758 3.835 4.009 3.849 4.157 Internal uses Ragguaglio a 000 mq. 22.570 28.840 25.290 32.100 35.410 41.920 46.630 53.450 58.460 70.890 79.120 87.970 107.350 111.870 88.020 70.950 74.170 71.210 76.900 Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 2000 7.530 132 104 1999 4.090 4.830 5.090 5.830 3.420 3.420 3.420 10.700 773 657 1998 407 23 7 1997 900 1.100 1.200 1.350 1.750 2.250 2.500 3.250 4.200 4.750 6.200 1996 578 750 1995 650 1994 136. UNITED STATES (000 tons) (Fonte: Elaborazione propria) Produzione di cava Quarry production Import grezzo Raw import Disponibilità grezzo Raw availability Export grezzo Raw export Carico di lavoro Work load Sfrido di lavoro Processing waste Produzione manufatti Finished production Import lavorati Finished import Disponibilità finiti Finished availability Export lavorati Finished export Consumo interno Internal uses Ragguaglio a 000 mq. Equiv. in 000 sq.mt. PARAMETERS 135. TURKEY (000 tons) 218 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 137. Paesi leader: evoluzione della disponibilità lorda (000 tonn.) Leading countries: gross availability trend (000 tonn.) XXIV World Marble and Stones Report 2013 219 138. Paesi leader: evoluzione del consumo (000 tonn.) Leading countries: net consuption trend (000 tonn.) COUNTRIEs 1994 2001 2009 2010 2011 2012 COUNTRIEs 1994 2001 2009 2010 2011 2012 AUSTRALIA 68 93 162 167 198 189 AUSTRALIA 104 131 325 367 453 429 AUSTRIA 160 192 178 178 150 159 AUSTRIA 296 389 442 441 399 388 BELGIUM 397 528 379 488 575 550 BELGIUM 411 567 871 1.090 1.184 1.048 BRAZIL 825 954 3.082 3.284 3.591 3.761 BRAZIL 779 668 2.274 2.313 2.688 2.767 CANADA 129 308 312 352 364 295 CANADA 171 104 595 618 867 963 3.350 7.244 22.783 26.309 28.116 30.870 2.238 3.964 11.601 14.533 16.537 19.354 FINLAND 129 184 175 177 142 129 FINLAND 113 184 208 189 141 151 FRANCE 791 914 777 811 822 889 FRANCE 1.103 1.415 1.410 1.586 1.601 1.728 GERMANY 565 632 230 255 383 290 GERMANY 1.837 2.328 1.670 1.503 2.008 1.700 GREECE 977 893 761 847 695 594 GREECE 833 775 744 642 422 268 INDIA 1.195 2.514 5.501 5.745 6.159 7.290 INDIA 983 1.997 4.459 4.712 5.106 5.656 ITALY 5.083 5.674 4.395 4.492 4.290 3.987 ITALY 2.700 3.231 3.205 3.232 3.084 2.676 986 321 175 135 104 161 JAPAN 2.054 1.862 1.352 1.149 1.095 1.148 NORWAY 65 136 120 107 167 210 NORWAY 90 169 234 244 300 252 POLAND 270 458 421 465 515 512 POLAND 72 262 584 683 821 729 1.047 1.267 1.234 1.262 1.182 1.176 PORTUGAL 314 507 632 601 532 434 379 314 300 342 319 515 RUSSIA 338 400 447 701 696 858 SINGAPORE 31 20 184 140 141 97 SINGAPORE 132 125 315 286 280 221 SOUTH AFRICA 80 305 278 293 267 237 SOUTH AFRICA 62 294 275 322 276 338 SOUTH KOREA 847 728 244 254 228 2.182 SOUTH KOREA 767 1.371 2.585 2.679 2.838 2.401 2.215 3.173 2.811 2.877 2.527 2.340 SPAIN 1.479 2.437 2.135 2.113 1.764 1.348 TAIWAN 635 921 741 948 1.263 1.351 TAIWAN 656 1.041 1.035 1.242 1.495 1.588 TURKEY 326 1.114 3.063 3.067 3.200 3.267 TURKEY 221 578 1.821 1.611 1.551 1.592 USA 641 1.235 1.125 1.125 1.372 1.407 USA 1.220 2.889 3.835 4.009 3.849 4.157 CHINA JAPAN PORTUGAL RUSSIA SPAIN (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) CHINA (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) Dossier Brasile / Brazil Brasile: leader occidentale della pietra 1. Considerazioni generali 2. Parametri di base 3. Produzione e verticalizzazione 4. Export: punto di forza 5. Tecnologie 6. Utensili e accessori 7. Struttura competitiva 8. Prospettive di crescita Considerazioni generali luppo brasiliano è di forte rilievo, perché la sua incidenza sul prodotto lordo nazionale si ragguaglia a circa 50 miliardi di dollari, pari al 4,5 per cento, con proiezioni ampiamente positive in alcuni settori strategici di prima categoria, caratterizzati dall’esistenza di riserve accertate praticamente inesauribili: è il caso, fra gli altri, del minerale di ferro, del caolino e dell’uranio, ma sono almeno 32 la risorse del sottosuolo che possono contare su riserve importanti, la cui idoneità ad impostare politiche di ulteriore espansione è suffragata da attendibili rilevazioni locali ed internazionali. Nel comparto dei materiali di seconda categoria, coltivati essenzialmente in attività di cava, i volumi delle riserve disponibili sono oggetto di valutazioni non meno positive, suffragate da una produzione nazionale che negli ultimi anni è stata caratterizzata da un elevato tasso di crescita cui hanno contribuito in modo decisivo non soltanto l’ampiezza delle risorse, ma nello stesso tempo, l’alto livello qualitativo, sia dal punto di vista tecnologico che da quello cromatico; Lo sviluppo economico del mondo contemporaneo, nonostante i problemi significativi indotti dalla congiuntura internazionale, continua a procedere velocemente, ed il prodotto lordo aumenta in tutti i maggiori Paesi industriali. Un contributo fondamentale alla crescita è fornito dal Brasile, il cui apporto al PIL mondiale si colloca nell’ordine dei quattro punti percentuali, con un tasso di crescita che nel consolidato degli ultimi sei anni è stato pari al 28 per cento, cui corrisponde una media del 4,6 per cento in ragione annua: si tratta del risultato migliore in assoluto, con le sole eccezioni della Cina e dell’India che esprimono, peraltro, un prodotto lordo procapite di gran lunga inferiore. In tale ottica, è possibile affermare che il processo di espansione economica del Brasile sta esprimendo una leadership occidentale tale da consentire previsioni ampiamente favorevoli, quanto meno nel breve e nel medio termine. L’apporto dell’industria mineraria allo svi- 224 e naturalmente, la propensione ad investire, tanto nella fase estrattiva in senso stretto, quanto in quelle a valle, con particolare riguardo alla verticalizzazione del granito e dell’ardesia, fino al momento distributivo e promozionale. Il ruolo della pietra nello sviluppo economico del Brasile è di grande impatto economico e sociale. La produzione netta annuale viene stimata in una “forchetta” che oscilla fra sette milioni e mezzo e dieci milioni di tonnellate, avuto riguardo al fatto che siano computati, o meno, i materiali di pregio per uso strutturale, ma in entrambi i casi si colloca al quarto posto della graduatoria quantitativa mondiale, dopo Cina, India e Turchia, confermando senza ombra di dubbi che il Brasile è leader lapideo dell’Occidente. Due terzi del volume produttivo sono concentrati negli Stati di Espirito Santo e Minas Gerais, ma le risorse sono ampiamente diffuse su tutto il territorio federale, dove hanno già dato luogo ad importanti iniziative di valorizzazione, in specie negli Stati di Bahia e di Cearà. In alcuni casi, la crescita è stata quasi esponenziale, avvalendosi anche del contributo di investimenti esteri, sia nel comparto estrattivo sia in quelli di trasformazione e della stessa produzione di beni strumentali per l’industria lapidea. La forza del consumo domestico e della domanda internazionale, indotta da un manufatto la cui competitività è attestata da adeguate analisi comparative, ha fatto il resto, permettendo al comparto lapideo del Brasile di superare la tendenza al ristagno innescata dalla crisi del 2009 e di pervenire a nuovi massimi nei consuntivi più recenti di produzione e distribuzione. XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 Parametri di base Il comparto lapideo brasiliano si distingue per la disponibilità di una struttura operativa poliedrica e duttile, in grado di corrispondere alle esigenze di una domanda di beni durevoli come quella dei materiali per edilizia, resa relativamente elastica dal fattore estetico e quindi, dalla concorrenza internazionale, che il Brasile è in grado di fronteggiare con successo alla luce di un ventaglio produttivo particolarmente ampio e di referenze tecnologiche documentate ai massimi livelli scientifici. Le stime più recenti di fonte imprenditoriale accreditano il Paese di mille tipologie di prodotto con relativa nomenclatura, estratte in almeno 1400 cave, che secondo altre fonti salgono a 1800. Le cave risultano coltivate da 900 Aziende in possesso di un’occupazione media pari a venti unità, con squadre di circa dieci addetti per ciascun punto di cava, notevolmente superiore allo standard europeo. Dal punto di vista merceologico, prevalgono in modo netto il granito, le quarziti e gli altri silicei, con un aggregato nell’ordine dei sei milioni di tonnellate, seguiti da calcarei, ardesie e materiali diversi. Quanto alle attività di trasformazione, le stesse fonti valutano in duemila le Aziende ivi operanti, circa un terzo delle quali sono esportatrici abituali. Tale ampio complesso industriale conta sulla collaborazione di 32 mila addetti, con una media di 16 unità per Azienda, anch’essa notevolmente più alta di quella europea. In altri termini, il livello occupazionale diretto di cava e di laboratorio assomma a 50 mila unità, destinato quanto meno a raddoppiare laddove si tenga conto Carlo Montani dell’indotto, con riguardo prioritario ad artigianato, distribuzione e servizi. In effetti, le unità lavorative globali sono stimate nell’ordine delle 120 mila. L’industria lapidea brasiliana è particolarmente giovane, cosa che contribuisce a spiegare l’alta propensione all’investimento. I primi telai cominciarono ad operare nello scorcio conclusivo del secolo decimo nono, grazie all’apporto determinante dell’emigrazione italiana ed all’avviamento degli impieghi nell’edilizia residenziale e civile che inducevano una modifica fondamentale dei precedenti utilizzi strutturali nelle costruzioni militari ed in quelle religiose. Tuttavia, l’impulso ad una rapida crescita si è manifestato soltanto negli ultimi decenni del secolo scorso, con la diffusione di trasporti internazionali celeri e con la scoperta del granito grezzo da parte dei mercati europei, e poi di quello lavorato, da parte dei consumatori nordamericani. Valutazioni tendenziali circa la produttività del lavoro possono essere formulate con margini circoscritti di errore soprattutto per le cave, dove il rapporto fra occupazione e volume estratto consente di fare riferimento ad un volume di 500 tonnellate per addetto, certamente competitivo rispetto a quello dei Paesi in via di sviluppo; non altrettanto nei confronti di quelli europei maggiori, ma dovendosi tenere conto di una larga prevalenza silicea della produzione brasiliana. Resta da aggiungere che le condizioni medie di lavoro, agevolate da programmi significativi di 225 formazione soprattutto negli Stati con maggiore vocazione settoriale, sono quelle di un moderno Paese tecnicamente organizzato ed attento alla tutela della professionalità in tutte le sue forme. La dimensione geografica del Brasile, che è pari a quella di un continente, sottolinea la rilevanza prioritaria dei costi di trasporto, e quindi delle infrastrutture di servizio: sia ai fini del percorso, talvolta assai impegnativo, dal luogo di cava a quello di lavorazione, e poi dell’impiego nel mercato interno; sia ai fini delle destinazioni oltremare, che coprono una larghissima maggioranza dell’export, muovendo dai tradizionali porti d’imbarco del grezzo e del prodotto finito. A questo riguardo è congruo sottolineare che l’incidenza di detta variabile sulla competitività del prodotto lapideo brasiliano è più alta della media internazionale, costituendo un condizionamento oggettivo per le produzioni maggiormente periferiche, ma eliso dalla qualità. Produzione e verticalizzazione Il volume estratto, come evidenziato in premessa, riviene da buona parte degli Stati brasiliani, anche se la sua concentrazione, nella misura di tre quarti del totale, si colloca nei soli Espirito Santo, Minas Gerais, Bahia e Cearà. E’ quanto emerge dall’aggiornamento delle stime ufficiali di Abirochas (1) per il 2013, relative all’aggregato di mate- (1) - Le stime dell’Associazione brasiliana di settore, necessariamente elastiche in un contesto di grande ampiezza geografica e talvolta di notevoli difficoltà della rilevazione statistica, sono suffragate da altre fonti scientifiche, tra cui si segnala quella del Servizio Geologico statunitense (USGS), di notevole utilità per la va- 226 riali per uso decorativo nell’edilizia civile e nelle opere di struttura, con l’integrazione di quelle concernenti la prima trasformazione, con riguardo prioritario alla produzione di lastre da telaio (tav. 1). Il confronto tra condizione produttiva di cava e verticalizzazione mette in luce con tutta evidenza un divario importante, sia nel rapporto fra estrazione e trasformazione, sia nelle dotazioni di taglio primario. Da una parte, è facile osservare che nel solo Stato di Espirito Santo, cui vengono accreditati due quinti dell’estrazione netta, si concentra la maggioranza assoluta della capacità produttiva a valle; dall’altra, che oltre quattro quinti delle prime trasformazioni avvengono con telai di prima generazione, caratterizzati da ammortamenti in fase di completamento, lasciando ai mezzi diamantati il residuo 18 per cento. Si deve tenere presente che accanto ad un numero relativamente minoritario di Soggetti produttivi a ciclo integrale, in grado di operare in modo regolare sia sui mercati internazionali sia in un mercato interno caratterizzato da dimensioni straordinarie, anche in Brasile esiste una base artigianale assai ampia, costituita da imprese con potenzialità di investimento necessariamente limitate: un fattore che, da un lato, consente al prodotto lapideo di promuovere impieghi capillari ma idonei ad assicurare l’evasione di commesse ridotte dal punto di vista dimensionale, e dall’altro sottolinea la necessità ad agevolare gli investimenti anche nelle strutture produttive minori. XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 L’esame dei dati di cava e di quelli di laboratorio conferma che in Brasile esiste una notevole concentrazione estrattiva collegata alla presenza geografica delle risorse ed alla disponibilità di infrastrutture, non disgiunta da una concentrazione ancora più consistente delle segherie e dei laboratori. Ciò sottolinea che le potenzialità di sviluppo sono particolarmente diffuse e richiama l’attenzione sul fatto che nelle economie mature, non meno che nei Paesi terzi, esiste un ricorrente problema promozionale, tanto più urgente alla luce del trend di crescita della domanda mondiale. L’incidenza della produzione brasiliana su quella planetaria vede punte maggiori per il granito e l’ardesia, mentre incidenze minori competono a marmo, travertino, quarzite, basalto ed arenaria. La quota mondiale spettante al Brasile è andata crescendo sensibilmente nel lungo periodo, avvantaggiandosi della disponibilità di nuove strutture trasformatrici del siliceo a condizioni competitive, e conseguentemente del maggiore spazio conquistato dal granito in prestigiosi impieghi civili e commerciali. Negli ultimi anni, tale processo ha subito qualche rallentamento fisiologico, ma senza pregiudizi per cifre assolute e preferenze funzionali ormai consolidate. In effetti, dal 1994 ad oggi, il Brasile ha visto quintuplicare la sua produzione lapidea di cava, non diversamente da quanto è accaduto per quella mondiale; nel caso, anche alla luce delle più moderne tecnologie di trasformazione del granito. Giova ripetere, pe- lutazione delle produzioni minerarie in molti Paesi terzi, comprese quelle dei materiali di seconda categoria. Carlo Montani raltro, che il massimo apporto alla crescita è venuto dai Paesi asiatici e che lo sviluppo brasiliano è stato notevolmente superiore a quello occidentale, evidenziando anche da questo punto di vista la propensione a svolgere un ruolo leader in grado di trovare utile ed esaustivo completamento in un’articolazione più omogenea della produzione e della verticalizzazione. Export: punto di forza L’esportazione lapidea dal Brasile, fatta eccezione per il regresso del 2009 comune a molti Paesi leader, è stata contraddistinta da un trend di ascesa superiore alla pur significativa media mondiale, che nel 2012 ha portato ad un nuovo massimo, assai vicino a quello assoluto del 2007 (il divario residuo si pone nell’ordine di tre punti percentuali), ed al superamento della soglia non soltanto simbolica del miliardo di dollari (tav. 2). Componente maggioritaria di questo importante flusso valutario è il fatturato del prodotto finito, che nell’aggregato totale, comprensivo dei manufatti semplici e dei lavorati in ardesia, supera i tre quarti del volume d’affari realizzato dalla pietra brasiliana sui mercati esteri. In volume, invece, resta lievemente maggioritaria la spedizione dei grezzi, con partenze per 1,15 milioni di tonnellate a fronte dei 2,21 dell’export globale. Dal canto loro, le importazioni sono quasi ininfluenti, col risultato che anche il saldo attivo dell’interscambio assomma alla medesima cifra di un miliardo. Il ritmo impetuoso assunto dalla concorrenza internazionale, con particolare riferimen- 227 to a quella asiatica, non ha impedito al Brasile di conservare il ruolo di leader lapideo dell’Occidente, ed in taluni casi di migliorarlo sensibilmente, sia nelle cifre assolute che nei valori medi per unità di prodotto. In particolare, se nel 2012 si è registrata una contrazione frizionale nelle spedizioni e nel giro d’affari del grezzo, i lavorati hanno visto un notevole incremento, che ha permesso di recuperare i massimi del 2006 e del 2007, e di superarli nel prezzo medio, pari ad oltre 45 dollari per metro quadrato equivalente, riferito allo spessore convenzionale di due centimetri (tav. 3). Soltanto l’ardesia non è ancora riuscita ad elidere gli effetti della recente congiuntura critica. Le destinazioni dell’export lapideo brasiliano restano assai concentrate confermando una struttura comportamentale ormai consolidata. Quelle del granito grezzo sono dirette per nove decimi del valore in quattro soli Paesi (Cina, Italia, Taiwan ed Hong - Kong), lasciando al resto del mondo ruoli sostanzialmente episodici (tav. 4), mentre quelle del finito vedono una forte ripresa della domanda statunitense, vicina a riportarsi sul massimo storico del 2007. Va aggiunto che i primi sei mercati di sbocco del lavorato sono americani, cosa che ribadisce il forte vincolo di collaborazione continentale (tav. 5), con una prassi oggettivamente tipica. Tuttavia, il ventaglio delle destinazioni minori è molto ampio, sottolineando le ampie potenzialità di sviluppo distributivo che si aprono per l’avvenire del valore aggiunto brasiliano. Gli Stati Uniti continuano a ricevere i tre quarti delle vendite di prodotti finiti in valore, mentre quelle sui mercati europei, che peraltro sono molto aperti alla concorrenza 228 cinese e indiana, restano assolutamente marginali (tav. 6). Non va trascurato, invece, un discreto flusso di approvvigionamenti, segnatamente di materiali calcarei, proprio dall’Europa ed in particolare da Spagna, Italia e Grecia, con apporti sinora minoritari da Cina, Turchia e India (tav. 7). Tuttavia, il fenomeno si mantiene circoscritto, con una configurazione sostanzialmente elitaria, propensa ad integrare il volume dei consumi domestici, in specie con varietà di marmo e travertino indisponibili a livello di produzione locale. Resta da accennare all’ardesia, che negli ultimi sette anni ha ridotto il valore dell’export nella misura di un terzo (tav. 8) pur potendo contare su un ventaglio distributivo maggiormente variegato in cui prevalgono le tradizionali destinazioni dell’Europa settentrionale quali Regno Unito, Paesi Bassi e Germania, mentre fra quelle sudamericane in lusinghiera controtendenza si va affermando il Cile. Tecnologie Il dato da cui emerge in maniera più evidente la propensione allo sviluppo settoriale del Brasile è quello che si riferisce all’import di macchine ed impianti per le lavorazioni della pietra, che nel 2012 ha superato i cento milioni di dollari (tav. 9) collocandosi al terzo posto nel mondo, dopo Cina e Russia. Diversamente da quanto accade in molti Paesi acquirenti, la maggioranza assoluta degli acquisti dall’estero è di provenienza italiana, a conferma di una scelta media in chiave di qualità, intesa come durata, sicurezza ed XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 alte prestazioni unitarie. L’analisi quantitativa conferma l’assunto con cifre a più forte ragione significative, mettendo in luce che, a parte l’Italia e la Cina, sua maggiore concorrente, gli altri fornitori hanno consegnato quote frizionali (tav. 10). La graduatoria per Paesi, che non vede apprezzabili risultati nemmeno nell’ambito americano (tav. 11), trova un’importante integrazione nell’analisi dei valori medi per unità di prodotto, dove il prezzo pagato per la tecnologia italiana è pervenuto nel 2012 al massimo storico di circa 1600 dollari per quintale, superiore del 12 per cento a quello complessivo, e soprattutto, pari al triplo di quello degli acquisti dalla Cina, fermi a 550 dollari per quintale (tav. 12). Le importazioni dall’Italia, sempre nel 2012, hanno avuto riguardo a macchine di segheria e fresatura quanto al 41,2 per cento del valore ed a macchine di lucidatura o trattamento alternativo delle superfici quanto al 20,2 per cento, mentre la differenza a saldo è stata costituita dalle altre tecnologie: si tratta di un ventaglio omogeneo a quello degli anni precedenti, distribuito in tutti i momenti essenziali del processo produttivo, a conferma del carattere organico assunto dall’investimento medio. Del resto, anche nel 2009, l’anno più critico della congiuntura settoriale, l’import di macchine aveva fatto registrare un rallentamento contenuto. Non debbono costituire motivo di sorpresa i valori medi molto alti degli acquisti dalla Germania, ed in misura minore dagli Stati Uniti, perché fanno riferimento, come detto, a movimentazioni quantitative assai ridotte. Scarsa consistenza riveste l’export di tecnologie, che nel 2012 si è attestato su un valore Carlo Montani di circa 1,4 milioni di dollari, pari a poco più di un centesimo dell’import, con destinazioni maggioritarie nei Paesi dell’America Latina, guidati da Bolivia, Perù, Argentina e Paraguay (tav. 13). Le escursioni da un anno all’altro, come è accaduto nel caso delle vendite in Colombia, sono piuttosto significative, alla luce dei limitati quantitativi dell’interscambio specifico. In effetti, le produzioni locali di macchine sono state soppiantate, ormai da tempo, da quelle d’importazione ed in primo luogo dalle italiane, rese competitive dal ruolo della ricerca e dalla garanzia di rendimenti elevati; tuttavia, il ruolo dell’export, sebbene complementare, resta apprezzabile nel quadro del suo apporto allo sviluppo settoriale degli altri Paesi latino-americani. La collaborazione tecnologica fra il Brasile e l’Italia, che in tempi relativamente recenti era stata suffragata da accordi di natura istituzionale, ed in epoche più lontane dal già ricordato apporto degli emigranti pionieri, trova completamento attuale soprattutto nelle forniture di “know-how” senza esclusione di quelle professionali in senso stretto, specialmente durante le fasi di avviamento e di collaudo impiantistico; e nella politica di servizio perseguita dalle Case italiane, con particolare riguardo alla tempestività degli interventi di manutenzione straordinaria e di fornitura dei ricambi. Ne è scaturito un rapporto di consolidata fiducia reciproca idoneo a proseguire nel lungo termine. Utensili e accessori Nel campo della tecnologia integrata per la pietra, un comparto che in Brasile è stato 229 interessato da rapida crescita è quello dei materiali di supporto alle lavorazioni, con particolare riguardo agli utensili diamantati ed agli abrasivi, dove la crescita fisiologica della domanda ha dato luogo a sviluppi significativi delle produzioni domestiche, cui hanno contribuito ancora una volta gli investimenti esteri, estesi ad importanti iniziative a ciclo continuo come nel caso delle lame; e prima ancora, ad una crescita degli acquisti d’importazione, il cui volume d’affari del 2012 è stato pari al quadruplo delle corrispondenti esportazioni. Fra gli approvvigionamenti dall’estero primeggiano quelli da Cina, Italia e Stati Uniti, che esprimono i due terzi del totale (tav. 14) con una propensione allo sviluppo più accentuata per il prodotto italiano, affermatosi in modo specifico nei confronti di quello tedesco. Al momento, la leadership cinese sembra comunque inattaccabile, anche se la sua quota di mercato è stazionaria, risultando pari ad un terzo della domanda complessiva. Il fatto che non esista, diversamente da quanto accade per le macchine, un fornitore estero leader in senso assoluto, attesta che gli operatori brasiliani seguono con attenzione selettiva l’offerta dei mercati alla luce di un’esigenza, del resto diffusa dovunque, di coniugare al meglio il fattore economico e la qualità di prodotto in termini di rendimento. In ogni caso, giova evidenziare che la totalità degli acquisti proviene da Paesi industrialmente avanzati, nel cui novero è d’uopo considerare, ormai da tempo, anche la Cina. Il ventaglio delle esportazioni costituisce una conferma del grado di espansione consegui- 230 to dalle produzioni brasiliane di beni strumentali per la pietra (tav. 15). La stragrande maggioranza del volume d’affari riguarda le spedizioni nei Paesi latino-americani, guidati da Argentina, Cile, Bolivia, Ecuador e Perù, in cui si concentra circa metà delle vendite. Tutti questi Paesi, nel corso dell’ultimo triennio, hanno evidenziato propensioni più o meno accentuate all’aumento degli acquisti che deve ritenersi proporzionale a quello dei rispettivi comparti lapidei, con un progresso particolarmente elevato nel caso di Panama. Invece, gli altri acquirenti, sia pure con volumi relativamente ridotti, tra cui si distinguono Stati Uniti ed Austria, hanno ridimensionato le proprie quote di consumabili brasiliani. A differenza di quanto accade nel mercato lapideo, sia grezzo che lavorato, ed in quello delle macchine, l’interscambio dei beni strumentali copre la minoranza del fabbisogno, in quanto la maggior parte dei marmisti, con riguardo prioritario a quelli di consistenza artigianale, trova fisiologicamente opportuno approvvigionarsi presso i produttori locali, dove è più facile programmare acquisti minuti secondo le esigenze legate alle piccole commesse immediate ed all’opportunità di pagamenti elastici. Nondimeno, l’offerta più qualificata, proposta dai Paesi leader, trova sbocchi crescenti quando la domanda è sistematica ed il flusso delle consegne può essere organizzato in maniera programmata, come accade anche in Brasile nell’ambito delle attività produttive e trasformatrici più avanzate. Del resto, l’alto livello tecnologico della produzione lapidea, imposto da mercati assai esigenti e selettivi ed in primo luo- XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 go da quello statunitense, ma nello stesso tempo da una domanda interna abituata ad impieghi “top” (compresi quelli del marmo d’importazione), rende necessaria la disponibilità di strutture impiantistiche e di beni strumentali altrettanto funzionali e capaci di garantire un’offerta ottimale, esente da difetti, discrasie cromatiche, tolleranze fuori misura, imballaggi perfettibili, ed all’insegna di tempestività esecutiva e puntualità di consegne: in una parola, della qualità. Struttura competitiva Il settore lapideo del Brasile costituisce una componente importante del sistema produttivo e distributivo, in modo speciale nei distretti leader, dove alimenta un indotto altrettanto significativo. L’assunto trova conferma nell’analisi dell’export, con particolare riguardo a quello del prodotto finito e del valore aggiunto, dal punto di vista della competitività internazionale: negli ultimi sette anni, il prezzo medio spuntato dagli operatori brasiliani è aumentato del 3,2 per cento in ragione annua, mentre quello dell’India, maggiore concorrente specifico nella linea di benchmark riferita ai lavorati di granito, è sceso del 2,5 per cento (tav. 16). Le letture di questo dato possono essere effettuate in un’ottica differenziata. Da una parte, ne emerge la capacità dell’industria brasiliana di mettere a segno una migliore redditività delle proprie vendite, mentre dall’altra trova conferma la propensione della concorrenza ad elidere la sua, promuovendo una politica di quotazioni progressivamente ridotte. Ciò si deve, fra l’altro, alla Carlo Montani diversità delle destinazioni prevalenti: per il Brasile, quella statunitense, molto selettiva dal punto di vista della qualità richiesta ma più disponibile nei confronti di prezzi ad essa proporzionali; per l’India, quelle dell’Europa e del Giappone, certamente più attente al fattore economico (2). L’analisi, sebbene meno omogenea sul piano merceologico, avuto riguardo alla diversa composizione del mix esportato, può estendersi al confronto con la Cina e coi maggiori esportatori europei, ma è necessario tenere conto che i prezzi dell’export cinese, pur avendo fruito di una rivalutazione più alta, erano partiti da livelli di base particolarmente bassi tanto da rimanere sempre competitivi nei confronti di tutti i concorrenti. Quanto all’Europa, è da notare che l’adeguamento storico del prezzo medio brasiliano risulta paritetico rispetto a quello dell’Italia, massima esportatrice del Vecchio Continente, e notevolmente competitivo nei confronti della Spagna. Un altro parametro che mette in rilievo l’importanza ponderale del settore è dato dall’incidenza dell’export lapideo su quello complessivo, che nel caso del Brasile si è ragguagliata al 4,4 per mille del 2012, per- 231 dendo parecchi punti rispetto al massimo del 2006, che era stato del 7,6 per mille (tav. 17). Anche in questo caso, si nota un comportamento assai simile a quello della medesima incidenza italiana, che nel 2012 è risultata pari al 4,5 per mille contro il 7,3 fatto registrare nel 2003. Nonostante la tendenza riflessiva, si tratta di incidenze che si collocano ai massimi livelli mondiali, unitamente a quelle della Turchia e di qualche realtà minore come la Palestina. Del resto, il fatto che la velocità di crescita dell’export globale sia inferiore a quella dell’export lapideo è una realtà statistica che non si traduce necessariamente in giudizio di valore: altri comparti strategici, come quelli dei derivati dal petrolio o di alcuni beni di largo consumo, sono in grado di progredire più celermente per ragioni fisiologiche. Tuttavia, è lecito chiedersi quale avrebbe potuto essere il tasso di crescita del lapideo nell’ipotesi di supporti finanziari e promozionali più adeguati al suo ruolo strategico (3). Negli anni più critici per la congiuntura economica internazionale, con riguardo prioritario al 2009, l’export lapideo del Brasile ha (2) - L’esportazione di lavorati ad alto valore aggiunto dall’India e dalla Cina, diretti in Europa, è stata oggetto di importanti rilievi storici circa l’inadeguatezza dei prezzi rispetto ai costi, tradottasi persino nell’avviamento di una procedura antidumping in sede UE, poi ritirata, ma idonea a sottolineare il disagio dell’industria lapidea operante nelle economie mature a fronte di una competizione che in ogni caso resta un fenomeno fondamentale nella modifica dei vecchi equilibri strategici. (3) - In alcuni Paesi lapidei, il settore della pietra è stato dichiarato di importanza strategica uguale a quella dei materiali minerari di prima categoria, innovando in maniera determinante una vecchia ed ormai anacronistica posizione di subordine: tra gli altri, ciò è avvenuto proprio in India (ed in realtà minori quali Bulgaria o Nigeria), in accoglimento di raccomandazioni ufficiali rivolte da tempo ai Governi interessati (cfr. ONU, The development potential of dimension stone, a cura di Asher Shadmon, New York 1976). 232 sofferto più di quanto sia accaduto a quello totale, senza dire che la ripresa è stata relativamente meno veloce. Ciò conferma che la domanda rimane condizionata da alcune sacche di permanente elasticità, ovvero di maggiore sensibilità alle fluttuazioni del ciclo; e ribadisce la necessità di opportune misure incentivanti. Prospettive di crescita Nel 2012 la produzione lapidea brasiliana, assunta in 7,5 milioni di tonnellate quanto a graniti, marmi, travertini, ardesie ed altri silicei per uso civile e commerciale (4) è stata destinata ad export grezzo nella misura di 1,15 milioni di tonnellate, e per la quota rimanente, ad attività di lavorazione che hanno dato luogo a scarti per circa 2,60 milioni di tonnellate. Ne è conseguita una disponibilità di lavorato pari a 3,76 milioni, a sua volta destinata ad export di valore aggiunto, quanto a 1,06 milioni, ed a consumo interno, quanto a 2,70 milioni (5). In altri termini, il mercato domestico assorbe oltre un terzo della disponibilità lorda iniziale e porta un contributo fondamentale all’equilibrio gestionale del comparto lapideo brasiliano, tanto più che la sua incidenza è andata XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 sensibilmente crescendo col passare degli anni (tav. 18). Il vecchio assunto secondo cui il consumo interno esercita un ruolo di rilievo perché idoneo ad assorbire le seconde scelte che non siano adatte all’esportazione, se può conservare qualche residuo motivo di attualità complementare nella strategia del grezzo, è certamente superato nella politica del manufatto, dove il fattore qualità assume carattere inderogabile anche nella vendita interna, caratterizzata da esigenze del momento progettuale analoghe a quelle della committenza estera. In Brasile, l’integrazione distributiva tra esportazione e mercato interno costituisce un imperativo di razionalità organizzativa e di una moderna politica di servizio a supporto del cliente, dovunque esso operi. Si tratta di una filosofia imprenditoriale adeguata ai tempi, che trova completamento nell’offerta di una formazione professionale e tecnologica d’avanguardia ed in strumenti promozionali aggiornati, tra cui si ricordano le manifestazioni settoriali di Vitoria e Cachoeiro, quella intersettoriale di San Paolo, e le forti presenze brasiliane alle fiere estere più importanti, come quella di Verona. Nell’ultimo ventennio, il mondo lapideo ha progredito alacremente ma il Brasile non è stato da meno, con un tasso di sviluppo pro- (4) - La produzione effettiva è notevolmente superiore laddove si tenga conto delle altre pietre per impieghi strutturali, come il basalto, l’arenaria ed alcune tipologie di quarzite, nel qual caso la produzione medesima si colloca oltre i nove milioni di tonnellate. Tali materiali integrativi sono destinati in larghissima maggioranza al mercato interno e quindi ad incrementare il consumo domestico in misura proporzionale ai rispettivi rendimenti: la stima aggregata, nella fattispecie, sale ad oltre 70 milioni di metri quadrati equivalenti. (5) - Il consuntivo ufficiale è lievemente più alto perché tiene conto delle importazioni, che nell’ultimo esercizio hanno avuto riguardo a 72 mila tonnellate di manufatti, cui corrispondono 1,3 milioni di metri quadrati nel ragguaglio allo spessore convenzionale di cm. 2. Carlo Montani duttivo pari ad oltre il 15 per cento in ragione annua. Nel periodo lungo, il progresso è stato ancora più visibile: basti pensare che alla metà del secolo decimo nono la produzione planetaria ammontava a pochi milioni di tonnellate, con una presenza episodica del Brasile; e che in tempi precedenti la domanda lapidea del Paese, rigidamente elitaria, veniva soddisfatta quasi integralmente dall’importazione, soprattutto di marmo italiano. Si è così compiuta una grande rivoluzione non soltanto industriale, ma prima ancora umana e civile, che ha coinciso con un’impetuosa democratizzazione degli impieghi lapidei, oggi irreversibile, e con tutta l’aria di poter continuare indefinitamente. L’effetto più tangibile e di maggiore rilevanza socio-economica è stato quello occupazionale, e prima ancora, della rivalutazione psicologica del mestiere. Le cifre della 233 manodopera impiegata nelle cave, nelle segherie e nei laboratori sono importanti in assoluto, ma lo diventano a più forte ragione quando si tenga conto dell’indotto, a cominciare da quello delle piccole unità di finitura che nella loro espressione globale assicurano la più ampia copertura della domanda ed un numero maggioritario dei 120 mila posti di lavoro, attuale patrimonio professionale del Brasile lapideo. Non basta. Il successo della pietra nell’architettura contemporanea e l’affermazione dei suoi valori culturali costituiscono un buon motivo, in Brasile come altrove, per confidare che lo stile di vita dell’uomo contemporaneo possa trovare ulteriori spunti di progresso grazie all’impiego lapideo, ed avvalersi costruttivamente della prerogativa di materiale di pace, riconosciuta ad ogni pietra. Brazil: western stone leader 1. General considerations 2. Core parameters 3. Production and industrial development 4. Export: strong point 5. Technologies 6. Tools and accessories 7. Competing structure 8. Growth perspectives General considerations product levels to about 50 billion dollars, equal to 2,3 percent, with projections widely positive in some strategic fields of first category, characterized by the existence of verified reserves virtually endless: it is the case, among the others, of the iron mineral, kaolin, and uranium, but there are at least 32 mineral resources which can count on important reserves, whose the suitability to set up additional expansion policies is born out by reliable national and international gathering. In the group of second category materials, essentially worked in the quarry activity, the volumes of the available reserves are object of estimation not less positive, born out by a national production which the last years has been characterized by a high growth rate. Regarding natural stones, not only the resources volume but also their high quality level either from the technological point of view or the chromatic one; and naturally the inclination to invest, both in the extraction stages strictly and in the downstream ones, with particular consideration of the granite, quartzite and slate processing development, The economic development of the contemporaneous world, although, the relevant problems caused by the international situation, goes on fast, and the gross product increases in all greatest industrialized countries. A fundamental contribution to this growth is given by Brazil, whose contribution to the global GDP (gross domestic product) places in the order of four points percentage, with an increase rate that in the consolidated balance of the last six years has been equal to 28 percent, an average of 4,6 percent corresponds to it yearly: it is the best result, except China and India which express a definitely lower procapita gross product. From this point of view, we can affirm that the Brazil economic expansion process is expressing an occidental leadership which allows expectations widely favourable at least in the short and medium term. The contribution of the mining industry to the Brazilian development is very important, because its incidence on the national gross 236 up to the distribution and promotion, contribute to this growth, decisively. The role of the stone in the economic development of Brazil has a big social and economic impact. The yearly net production is estimated in a “fork” which swings between seven million and a half and ten million of tons, considering the fact that the valuable materials for structural use are calculated or not, but in both cases it puts at fourth place of the global quantitative list, after China, India and Turkey confirming without any doubts that Brazil is the Occident stone leader. Two third of the productive volume are concentrated in the States of Espírito Santo and Minas Gerais, but the resources are widely spread over all federal territory, where they have already created important initiatives of improvement, especially in the States of Bahia and Ceará. In some cases the growth has been almost sky-high, making also use of the foreign investments contributions, either in the extraction section or the transformation and assets production for the stone industry ones. The power of the domestic consumption and the international demand induced by a manufactured article whose competitiveness is verified by comparative adequate analysis, allowed to the Brazil stone section to overcome the inclination to the stagnation triggered off by the crisis of 2009 and to arrive to new maximum results in the more recent balance sheets of distribution and production. Core parameters The Brazilian stone section distinguished XXIV Report World Marble and Stones 2013 itself for the availability of a ductile and polyhedral operating structure which can correspond to the needs of a durable goods demand as the materials for building one, made relatively elastic by the aesthetic factor and so by the international concurrence that Brazil can face with successfully given a productive array particularly wide and technological references documented at the scientific maximum levels. The most recent estimations of a business source credit the Country of thousand types of product with the corresponding nomenclature, extracted in about 1500-1600 quarries, that according to other sources rise to 1800. The quarries are worked by 900 companies which have a medium occupation equal to twenty units, with teams of about ten operators per each point of quarry, remarkably greater than the European standard. From the commodity point of view, the granite, the quartzite, the slate and other siliceous materials prevail widely with an aggregate in the order of six million tons, followed by calcareous, sandstones and different materials. Concerning the transformation activities, the same sources estimate in two thousand the companies which work there, about a third of them are usual exporters. This wide industrial complex counts on the cooperation of 32 thousand workers with an average of 16 workers per company, an average remarkably greater than the European one. In other words the job level of quarry and laboratory amounts to 50 thousand workers, which should double where we have to consider the suppliers, focusing on the craftsmanship, distribution and services. Indeed, the global working units Carlo Montani are estimated in the order of 120 thousand. The Brazilian stone industry is particularly young, that explains the high inclination to the investment. First frames began to work towards the end of the tenth ninth century, thanks to the decisive contribution of the Italian immigrants and to the start up of the uses in the residential and civil building that induced a fundamental change of the previous structural uses in the military building and in the religious ones. However, the impulse to a fast growth manifests only the last ten years of the previous century with the spread of international fast transports and the discovery of the raw granite by the European markets and then the finished one by the North American consumers. Trend estimations about the productivity of the job can be formulated with fault limited margins overall for quarries, where the ratio between job and extracted volume allows to refer to a volume of 500 tons per operator, certainly competitive compared to that one of the developing countries; but not compared to the European major ones, but considering the wide siliceous prevalence of the Brazilian production. We have to add that the job medium conditions facilitated by significant programs of training overall in the States with a greater sector vocation, are those ones of a modern country technically organized and that pays attention to the safeguard of the professionalism in all its shapes. The geographical dimension of the Brazil, 237 equal to one continent, highlights the main relevance of the transport freight and so of service facilities: either for the way sometimes difficult from the quarry to the working place or for the use in the internal market; or for overseas destinations, which cover a wide majority of export, moving from the traditional ports of embarkation some raw material and some finished one. Concerning that we have to highlight that the incidence of this variable on the competitiveness of the Brazilian stone product is higher than the international average, constituting an objective conditioning for the productions greatly marginal, but detached from the quality. Production and industrial development The extracted volume as highlighted in the introduction comes overall from the Brazilian states, even if its concentration, in the measure of three fourth of the total, places only in Espírito Santo, Minas Gerais, Bahia and Ceará. It comes from the updating official estimations of Abirochas (1) for 2013, concerning the aggregate of materials for decoration use in the civil building and in the structure works with the integration of those ones concerning first transformation considering mainly the production of slabs for frame (tab. 1). (1) – The appraisals of the sector Brazilian Association, necessarily elastic in a contest of great geographical range and sometimes with remarkable difficulties of the statistic survey, are supported by other scientific sources, among them the United States Geological Service one (USGS), which helps to evaluate the mining productions in a lot of third countries, including the second category materials one. 238 The comparison between quarry productive condition and processing industry focuses on an important gap either in the ratio between extraction and transformation, or in the supplies of primary cutting. From one side, we can easily observe that in the Espírito Santo State, in which two fifth of the net extraction are given to, the majority of the downstream productive capacity concentrates; on the other side that over four fifth of the first transformations are through first generation frames, characterized by depreciations during the finishing stage, leaving to the diamond means the remaining 18 percent. We have to consider that next to a number relatively lower of productive full cycle subjects, which are able to work regularly either on the international markets or in an internal one characterized by extraordinary dimensions, also in Brazil an enough handmade basis exists and is made up of companies which have investments capabilities necessarily limited: a factor that, from one side allows the stone product to promote widespread uses which assure the outstanding of orders reduced from a dimensional point of view and on the other side it highlights the need to facilitate the investments also in the lower productive structures. The exam of the quarry and laboratory data confirms that in Brazil exists a remarkable extractive concentration connected to the geographical existence of resources and to the availability of facilities and a more consistent concentration of sawmill and laboratories. It highlights that the capabilities of development are particularly spread and attracts the attention on the fact that in the ripe economies, as in the third XXIV Report World Marble and Stones 2013 countries, exists a recurring promotional problem more urgent given the growth trend of the global demand. The Brazilian production incidence on the planetary one sees major tops for the granite and the slate, on the contrary lower incidences concern marble, travertine, quartzite, basalt and sandstone. The global quota due to Brazil grew sensibly in the long period, taking advantage of the availability of new transforming structures of the siliceous with competitive conditions and consequently of the major space conquered by the granite in valuable civil and commercial uses. Last years, this process has had some physiological slowdown, but without any prejudices for absolute numbers and functional preferences almost consolidated. Indeed, since 1994 Brazil has seen that its quarry stone production is quintupled not differently from what happened for the global one; given the more modern transforming technologies of granite. We have to repeat, that the maximum contribution to the growth came from the Asiatic countries and that the Brazilian development has been remarkably greater than the occidental one, highlighting also from this point of view the inclination to carry out a leader role which completes itself usefully and exhaustively in a more homogeneous articulation of production and processing industrial system. Export: strong point The Brazil stone export, except for the recession of 2009 common to a lot of leader Carlo Montani countries, has been marked by a rise trend greater than the significant global average, that in 2012 has brought to a new record, enough near to the absolute one of 2007 (the remaining gap is in the order of three points percentage), and to the overcoming of the not only symbolic threshold of the billion of dollars (tab. 2). Majority component of this important currency flow is the turnover of the finished product that in the total aggregate, included of simple manufactured articles and the finished products in slate, overcomes three fourth of the turnover realized by the Brazilian stone on the foreign markets. On the contrary, in the volume, the forwarding of raw materials with departures for 1,15 million tons against 2,21 of the global export, remains lightly greater. For their part, the imports are irrelevant, with the result that the credit balance of the interchange amounts to the same number of a billion. The international concurrence impulse, referring to the Asiatic one particularly, did not prevent Brazil from having the Occident stone leader role and in some case to improve it sensibly either in the absolute numbers or in the medium values per unit of product. In particular, if in 2012 we registered a frictional contraction in the forwarding and in the turnover of raw materials, the finished products saw a remarkable increase which allow to recover the records of 2006 and 2007, and to overcome them in the medium price, equal to over 45 dollars per square meter, referred to the conventional thickness of two centimetres (tab. 3). Only slate has not annulled the recent critic situation effects, yet. 239 The Brazilian stone export destinations remain well concentrated confirming a behavioural structure almost consolidated. The raw granite ones are addressed for nine tenth of the value only to four countries (China, Italy, Taiwan and HongKong), leaving at the rest of the world roles substantially occasional (tab. 4). On the contrary, the finished product ones see a strength recovery of the American demand, near the historical record of 2007. We have to add that first six end markets of the finished product are American. It confirms the strong obligation of continental cooperation (tab. 5), with a standard procedure. However, the lower destinations array is very wide, highlighting the great capabilities of distribution development that open to the future of the Brazilian surplus value. The United States continue to receive three fourth of finished products sales in value, on the contrary those ones on the European markets, which are very opened to the Chinese and Indian concurrence, remain absolutely marginal (tab. 6). We must not neglect a decent flow of supplies notably of calcareous materials, just from Europe and particularly from Spain, Italy and Greece, with contributions up to now lower from China, Turkey and India (tab. 7). However, the phenomena remains limited, with an elite configuration, inclined to integrate the volume of the domestic consumptions, especially with ranges of marble, and travertine not available at the local production level. We also have to mention the slate, which reduced the export value of one third the last seven years (tab. 8) even if it could count on 240 a distributive array greatly varied where the traditional destinations of northern Europe such as United Kingdom, Netherlands and Germany prevail, on the contrary among the south American ones Chile is affirming in a gratifying opposing trend. Technologies The element from which the inclination to the sector development of Brazil obviously emerges is that one refers to the import of machines and plants which need to work the stone, that in 2012 overcame one hundred million dollars (tab. 9) placing at third place in the world after China and Russia. Differently, from what happens in a lot of buyer countries, the absolute majority of the purchases abroad come from Italy, in confirmation of a medium choice from a quality point of view, interpreted as duration, safety and other unit performances. The quantity analysis confirms it with significant numbers focusing on the fact that the other suppliers delivered frictional quotas except Italy and China its major competing country (tab. 10). The list per countries, which does not see any appreciable results in the American area (tab. 11), integrates in the analysis of medium values per unit of product, where the price paid for the Italian technology has reached in 2012 the historical record of about 1600 dollars per 100 kg., higher of 12 percent than the global one, and overall, equal to the triple of the purchases one from China, with 550 dollars per 100 kg. (tab. 12). The imports from Italy, always in 2012, XXIV Report World Marble and Stones 2013 concerned sawmill and milling machines for 41,2 percent of the value and polishing or alternative treatment machines of the surfaces for 20,2 percent, on the contrary the full difference has been made up by other technologies: it is an array unified to that one of previous years, distributed in all essential moments of the production process, in confirmation of the organic feature assumed by the medium investment. Anyway, also in 2009, the most critical year of the sector situation, the machines import had registered a contained slowdown. Very high values of the purchases from Germany and in a lower measure of the United States have not to surprise us because refer, as above mentioned, to quantitative handling very reduced. The technologies export , that in 2012 attests on a value of about 1,4 million dollars, equal to little more of a penny of the import, with majority destinations in the countries of Latin America, guided by Bolivia, Peru, Argentina and Paraguay (tab. 13) is rather considerable. The excursions from one year to another one, as happened for the sales in Colombia, are rather significant, given the limited quantities of the specific interchange. Indeed, the local productions of machines have been displaced, for a long time, by the import ones and first by the Italian ones, made competitive by the role of the research and by the guarantee of high yields; however, the role export, although complementary, remains appreciable in the context of its contribution to the sector development of the other Latin-American countries. The technological cooperation between Carlo Montani Brazil and Italy, that recently was been born out by institutional agreements, and in the past by the already mentioned contribution of the emigrant pioneers, completes itself overall in the supplies of “know-how” without excluding strictly the professional ones, especially during the start up and plant engineering test stages; and in the service policy pursued by Italian labels, with particular attention to the timeliness of the emergency maintenance and spare parts supply investments. It created a relationship of mutual consolidated trust able to continue in the long run. Tools and accessories In the field of the integrated technology for the stone, Brazil has had a fast growth of working support materials with particular attention to the diamond articles and abrasives, where the physiological growth of the demand has created significant developments of the domestic productions, in which foreign investments contributed to, extended to important initiatives with continuing cycle as in the case of blades; and first, to an import purchases growth, whose turnover of 2012 has been equal to quadruple of corresponding exports. Among the supplies from abroad, those ones from China, Italy and United States excel and express two third of the total (tab. 14) with an inclination to the development more marked for the Italian product, become apparent especially compared to the German one. However, at the moment, the Chinese leadership seems to be unchallengeable, 241 even if its market quota is stable, being equal to one third of the global demand. Differently from what happens for machines, since a foreign leader does not exist, the Brazilian operators follow with a selective attention the markets offer given the need all over the world to unify economy and the product quality in terms of yield. In any case we have to highlight that all purchases come from the developed countries, included China for a long time. The exports array constitutes a confirmation of the expansion degree obtained by the Brazilian productions of assets for the stone (tab. 15). The vast majority of the turnover concerns the forwarding in the LatinAmerican countries, guided by Argentine, Chile, Bolivia, Ecuador and Peru, where there are about half of the sales. All these countries during the last three years have highlighted inclinations more or less marked to the increasing of purchases which must be proportional to the corresponding stone sections, with a higher progress for Panama. On the contrary, other purchasers, with volumes relatively reduced, among them United States and Austria distinguished themselves, have put their quota of Brazilian consumables in its right perspectives. Differently from what happens in the stone market, either raw or finished one, and in the machines one, the interchange of the assets covers the minority of needs since the majority of marble cutters, with a particular attention to the handcrafts consistence one, lays in supplies of them by local producers, where it is easier to plan small purchases according to the needs connected to small prompt orders and to the opportunity of 242 flexible payments. Nevertheless the more qualified offer proposed by the leader countries finds new growing outlets when the demand is systematic and the deliveries flow can be organized in a planned way, as in Brazil in the production and transforming more advanced activities. Besides, the technological high level of the stone production, imposed by the selective and exigent markets and first by the American one, but at the same time by an internal demand used to “top” uses (including the imported marble) , makes necessary the availability of all plant engineering structures and assets which are functional and guarantee an optimal offer, without any faults, chromatic difference, tolerances out measure, perfectible packages, a timeless carrying out and punctuality deliveries: in one word of quality. Competitive structure The Brazil stone field constitutes an important component of the production and distribution system, especially in the leader areas where feeds significant suppliers as much. We can see that in the export analysis, with particular attention to the finished product and surplus value one, from the point of view of the international competitiveness: the last seven years XXIV Report World Marble and Stones 2013 the medium price fetched by the Brazilian operators is increased of 3,2 percent yearly, on the contrary the India one, great competing country especially in the benchmark referred to the granite finished products, is decreased of 2,5 percent (tab. 16). The reading of this datum can be executed from a differentiated point of view. From one side, the Brazilian industry reaches a better profitability of own sales, on the contrary on the other side the concurrence inclination annuls it, promoting a quotations policy progressively reduced. It happens for the difference of the destinations: for Brazil, the American one, very selective from the point of view of the demanded quality but more available towards the prices proportional to it; for India the European and Japan ones, which pay a lot of attention to the economic factor (2). The analysis, although homogeneous, concerning the commodity, paying attention to the different composition of the exported mix, can extend to China and major European exporters, but it needs to consider that prices of the Chinese export, even if they have benefited from a higher revaluation, were started from low levels so much that they remain always competitive towards all competing ones. Concerning Europe, we have to note that the historical adjustment of the Brazilian medium price is equal to the (2) – The high surplus value finished products export from India and China to Europe, has been object of important historical surveys about the prices unsuitableness compared with costs, resulted even in the start up of an anti-dumping procedure at EU, after withdrawn, but suit to highlight the disadvantage of the stone industry working in the ripe economies against a competition that anyway remains a fundamental phenomenon in the modification of the old strategic balances. Carlo Montani Italy one, greater exporter of the old country, and remarkably competitive towards Spain. Another parameter which highlights the weight importance of the field is given by the incidence of the stone export on the global one, that concerning Brazil reached 4,4 percent of 2012, losing different points compared to 2006, that was been of 7,6 percent (tab. 17). Also in this case, we note a behaviour similar to the Italian incidence that in 2012 was equal to 4,5 percent against 7,3 registered in 2003. In spite of the reflexive trend, we are talking about incidences that place at global maximum levels together with Turkey and some lower reality like Palestine. Moreover, the fact that the growth velocity of the global export is lower than the stone export, is a statistic reality which does not concern the value necessarily: other strategic sections like those derivative ones from the oil or some great consumption goods, can progress fast for physiological reasons. However, we can demand ourselves what could have been the stone growth rate if there have been financial and promotional supports more adequate to its strategic role (3). In the most critical years of the international 243 economic situation, with particular attention to 2009, Brazil stone export suffered more than what is happened to the total one without saying that the recovery has been relatively less fast. It confirms that the demand remains conditioned by some pockets of permanent elasticity, in other words of a greater sensibility to the fluctuation of the cycle; and restate the necessity of adequate incentive measures. Growth perspectives In 2012 the Brazilian stone production, assumed in 7,5 million tons concerning granites, marbles, travertine, slates and other siliceous materials for civil and commercial use (4) has been addressed to a raw export of 1,15 million tons, and for the remaining quota, to working activities which create spare parts for about 2,60 million tons. So we have had a finished product availability equal to 3,76 million, in turn addressed to the export of surplus value concerning 1,06 million, and to an internal consumption concerning 2,70 million (5). In other words, the domestic market absorbs (3) – In some stone countries, the stone section has been declared having a strategic importance like the first category mining materials one, making innovations in an old and almost anachronistic alternative position, in a decisive manner: among the others, it happened just in India (and in minor realities such as Bulgaria or Nigeria), accepting the official advices given to interested Governments for a long time (UNO, The development potential of dimension stone, edited by Asher Shadmon, New York 1976). (4) – The real production is notably greater where we consider the other stones for structural uses, as basalt, sandstone and some types of quartzite, when the same production places over nine million tons. These integrative materials are addressed overall to the internal market and help to increase the domestic consumption proportionally to the corresponding yields: the aggregated estimate, in the matter in question, rises to over 70 million square meters. (5) – The official balance is lightly higher because considers the imports which in the last financial year 244 over one third of the starting gross availability and takes a fundamental contribution to the managerial balance of the Brazilian stone section, so that its incidence is growing sensibly as the years go (tab. 18). The old assumption according to which the internal consumption has a significance role because can absorb the second choices that are not suitable for the export, if it can conserve some residual reason of complementary news in the raw material strategy, it will be of course overcome in the product policy, where the quality factor assumes a binding feature also in the internal sale, characterized by needs of the planning moment analogous to the foreign costumers. In Brazil, the distribution integration between export and internal market constitutes an imperative of an organization rationality and of a modern service policy which supports the customer anywhere works. It is an entrepreneurial attitude adapted to times that completes in the offer of a professional training and a stateof-the-art technology, among them the sector events of Vitoria and Cachoeiro, the San Paolo inter-sector and the strong Brazilian presences at the most important foreign exhibitions like the Verona one. The last twenty years, the stone world progresses in a busy manner but Brazil has not been any less, with a production development rate equal to over 15% yearly. In the long run, the progress has been more XXIV Report World Marble and Stones 2013 visible: in fact in the middle of the tenth ninth century the planetary production amounted to few million tons with an occasional presence of Brazil and that previously the country stone demand strictly select was satisfied almost completely by the import of Italian marble. So there has been a great revolution not only industrial but first again human and civil which coincided with a strong democratization of the stone uses, today unchangeable, and with the aim to continue indefinitely. The most tangible effect and with a greatest socio-economic importance has been the occupational one, and first again, the work psychological appreciation. The numbers of the labour used in the quarries, sawmills and laboratories are very important and become more important when we talk about activities, starting from the little finishing units which assure the widest covering of the demand and a greater number than 120 thousand work places, current professional assets of the stone Brazil. It is not enough. The success of the stone in the contemporary architecture and the affirmation of its cultural values constitutes a good reason, in Brazil, as anywhere, to confide that the lifestyle of the contemporary human being can find additional progress starting points thanks to the stone use, and avails itself in a constructive manner of the peace material prerogative given to each stone. concerned 72 thousand tons of products, in which 1,3 million square meters correspond to, considering the conventional thickness of two centimetres. Brasile Documentazione statistica 2012 Brazil Statistical documents 2012 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 000 tons % ESPIRITO SANTO 3.600 40,0 1.100 6 75 6 52,0 71,2 minas gerais 2.000 22.2 22 4 - - 2,5 3.4 bahia 700 7.8 18 16 - 6 3,0 4.1 cearà 570 7.8 18 16 - 6 5,0 6.8 paraiba 430 4.8 9 - 1 2 0,6 0.8 goiàs 280 3.1 8 - - - 0,7 1.0 rio de janeiro 200 2.2 8 - 3 - 1,0 1.4 alagoas 150 1.7 9 - - - 0,5 0.7 paranà 130 1.4 8 1 2 - 1,5 2.1 pernambuco 130 1.4 6 - 1 - ... ... santa catarina 130 1.4 8 - 5 - 1,4 1.9 r.g do norte 120 1.3 2 1 - 2 0,2 0,3 r.g do sul 120 1.3 16 - 2 - 2,5 3.4 piauì 100 1.1 - - - - ... ... sao paulo 100 1.1 15 - 4 - 1,5 2.1 others 240 2.9 22 3 - 1 0,6 0.8 BRAZIL 9.000 100.0 1.276 31 93 23 73,0 100.0 (Fonte: Elaborazione dati Abirochas) (1) Sono compresi materiali per uso strutturale (Source: Abirochas data processing) (1) Materials with use in structure only are included types net prod. standard diamond diamond diamond capacity multibl. multibl. multiwire multidisk gangsaws gangsaws sawings sawings mill. sq. % mt.2 (un.) (un.) (un.) (un.) codes absolute figures shares av. value 000 tons USD quantity value USD/ton 25.14 3.255 1.312.983 0.15 0.12 403,37 25.15 3.588 9.729.638 0.16 0.92 2.711,54 25.16 1.141.725 234.081.328 51.56 22.13 204,97 TOTAL 1.148.568 245.123.949 51.87 23.17 213,42 68.01 69.776 23.948.158 3.15 2.27 343,21 68.02 886.361 738.019.429 40.03 69.77 832,64 68.03 109.529 50.697.761 4.95 4.79 462,87 TOTAL 1.065.666 812.665.348 48.13 76.83 762,59 total export 2.214.234 1.057.755.297 100,00 100,00 477,72 25.14 1 814 - - - 25.15 23.763 12.762.363 24.06 20.98 537,07 25.16 2.418 1.485.111 2.44 2.44 614,19 TOTAL 26.182 14.248.288 26.50 23.42 544,20 68.01 309 159.359 0.31 0.26 515,72 68.02 72.156 46.272.592 73.05 76.07 641,29 68.03 135 149.054 0.14 0.25 1.104,10 TOTAL 72.600 46.581.005 73.50 76.58 641,61 total import 98.782 60.829.293 100.00 100.00 615,79 RAW gross production 1 PROCESSED STATES 247 2. Brasile: interscambio lapideo totale (2012) Brazil: total stone exchange (2012) RAW 1. Brasile: produzione di cava e verticalizzazione per Stati (2012) Brazil: quarrying production and processing development for States (2012) XXIV World Marble and Stones Report 2013 PROCESSED 246 (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) 248 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 Year sp. processed (68.02) 249 4. Brasile: esportazione di silicei grezzi (cod. 25.16) Brazil: raw siliceous stone export (code 25.16) 3. Brasile: maggiori esportazioni di pietra. Cifre assolute. Brazil: leading stone exports. Absolute figures. raw siliceous (25.16) XXIV World Marble and Stones Report 2013 sp. pr. slate (68.03) 000 tons 000 USD USD/ton 000 tons 000 USD USD/s. mt. 000 tons 000 USD USD/s. mt. value (000 USD) COUNTRIES 2006 2007 2008 2009 index (‘06=100) 2010 2011 2012 ‘11 ‘12 186.3 192.4 2005 1008 155.694 154,5 768 522.683 36,79 192 65.584 18,46 China 74.662 67.870 75.395 73.851 115.581 139.129 143,653 2006 1248 200.274 160,5 927 711.257 41,47 215 80.924 20,35 Italy 66.478 62.251 51.424 26.189 47.373 52.539 40.740 79.0 61.3 2007 1176 194.417 165,3 917 754.406 44,47 229 94.244 22,25 Taiwan 11.887 13.139 9.813 9.110 17.679 17.046 19.486 143.4 163.9 2008 886 178.020 200,9 742 625.630 45,58 214 113,100 28.57 Hong-Kong 11.027 11.264 8.595 9.934 15.304 14.059 9.647 127.5 87.5 2009 786 135.536 172,4 610 486.307 43,09 154 65.322 22.93 Spain 17.985 17.114 9.059 3.064 5.440 5.026 5.686 27.9 31.6 2010 1171 219.195 187,2 777 633.481 44,07 160 69.375 23,44 Belgium 5.355 5.397 4.277 2.197 4.021 4.960 3.203 92.6 59.8 2011 1181 246.979 209,1 761 651.588 46,28 120 57.429 25,86 France 2.590 2.958 3.089 1.581 2.423 2.720 2.190 105.0 84.6 2012 1142 234.081 205,0 886 738.019 45,03 110 50.698 24,91 682 912 1.323 870 1.084 1.424 1.659 208.8 243.3 1.938 1.007 719 281 340 619 719 31.9 37.1 Indonesia 437 ... 383 12 403 92 640 21.1 146.5 Poland 335 481 289 692 545 548 352 163.6 105.1 Germany 337 320 337 577 231 160 302 47.5 89.6 1.952 4.372 442 1.768 541 - 216 0.0 11.0 436 591 324 653 336 218 212 50.0 48.6 Greece 1.105 393 231 265 475 94 72 8.5 6.5 Others 3.068 6.348 12.320 4.492 7.419 8.345 5.304 272.0 172.9 200.274 194.417 178.020 135.536 219.195 246.979 234.081 123.3 116.9 (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) Argentina Canada Turkey USA Total (Fonte: Elaborazione dati Abirochas/Comtrade) (Source: Abirochas/Comtrade data processing) 250 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 XXIV World Marble and Stones Report 2013 5. Brasile: esportazione di lavorati speciali (cod. 68.02) 6. Brasile: maggiori esportazioni di lavorati speciali (quote) Brazil: processed special stone export (code 68.02) Brazil: leading special stone exports (shares) VALUE (000 USD) 2007 2008 2012 ‘11 ‘12 616.409 622.226 491.960 357.508 493.595 500.996 571.518 81.3 92.7 Canada 20.579 26.775 30.079 23.895 39.232 38.010 41.081 184.7 199.6 Mexico 10.998 15.104 16.372 15.201 18.831 18.915 22.035 172.0 200.3 Venezuela 7.197 17.646 16.709 17.272 7.175 12.752 15.245 177.2 211.8 Colombia 3.135 4.123 4.487 5.408 5.963 7.901 8.535 252.0 272.2 Argentina 2.635 4.625 4.128 4.445 5.328 6.696 7.430 254.1 282.0 Germany 4.615 4.647 3.387 4.899 3.769 3.339 3.769 72.4 81.7 Un. Kingdom 1.948 2.250 2.838 2.287 1.993 2.464 2.649 126.5 136.0 Israel 1.526 1.120 1.150 1.008 1.121 1.838 2.424 120.4 158.8 Italy 3.978 5.629 4.116 2.691 4.026 3.207 2.1863 80.6 54.9 Chile 1.876 1.863 2.392 1.455 1.785 1.958 2.080 104.4 110.9 Spain 4.435 3.948 5.224 4.030 2.725 2.825 1.854 63.7 41.8 Libya 1.340 1.630 2.203 3.427 2.858 343 1.756 25.5 131.0 Belgium 3.583 3.549 1.761 1.194 1.036 916 441 25.6 12.3 South Africa 1.973 1.763 642 472 325 644 268 32.6 13.6 Others 25.030 37.508 38.182 41.115 43.719 48.784 54.751 194.9 218.7 Total 711.257 754.406 625.630 486.307 633.481 651.588 738.019 91.6 103.8 USA (Fonte: Elaborazione dati Abirochas/Comtrade) 2009 INDEX (‘06=100) 2006 COUNTRIES 251 2010 2011 (Source: Abirochas/Comtrade data processing) 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 86.66 82.48 78.63 73.51 77.92 76.89 77.44 Canada 2.89 3.55 4.81 4.91 6.19 5.83 5.57 Mexico 1.55 2.00 2.62 3.13 2.97 2.90 2.99 Venezuela 1.01 2.34 2.67 3.55 1.13 1.96 2.07 Colombia 0.44 0.55 0.72 1.11 0.94 1.21 1.16 Argentina 0.37 0.61 0.66 0.91 0.84 1.03 1.01 Germany 0.65 0.62 0.54 1.01 0.59 0.51 0.51 Un. Kingdom 0.27 0.30 0.45 0.47 0.31 0.38 0.36 Israel 0.21 0.15 0.18 0.21 0.18 0.28 0.33 ITALY 0.56 0.75 0.66 0.55 0.64 0.49 0.30 Others 5.39 6.65 8.06 10.64 8.29 8.52 8.26 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 COUNTRIES USA Total (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) 252 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 7. Brasile: importazioni di lavorati speciali (cod. 68.02) Brazil: processed special stone import (cod. 68.02) COUNTRIES 2010 2011 XXIV World Marble and Stones Report 2013 253 8. Brasile: esportazione di ardesia lavorata (cod. 68.03) Brazil: processed slate export (code 68.03) 2012 COUNTRIES VALUE (000 USD) INDEX (’06=100) 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 ‘11 ‘12 Un. Kingdom 16.517 20.481 23.640 16.641 17.868 12.176 12.522 73.7 75.8 Netherlands 4.670 7.365 9.890 7.227 6.750 6.385 4.000 136.7 85.7 13.624 12.082 10.586 5.013 6.071 5.600 6.154 41.1 45.2 Germany 6.457 6.801 7.536 4.855 5.429 5.582 4.181 86.4 74.6 Belgium 4.279 4.190 3.718 4.339 4.067 4.064 2.754 95.0 64.4 Spain 11.475 14.788 11.129 5.835 5.655 3.816 2.270 33.3 19.8 4.1 Chile 1.991 2.670 4.206 2.840 4.888 3.771 5.074 189.4 254.8 867 1.9 Italy 3.977 4.813 5.069 3.563 3.740 2.598 2.098 65.3 52.8 0.7 367 0.8 France 1.036 1.652 2.471 1.245 1.411 1.346 1.350 129.9 130.3 295 0.5 322 0.7 797 958 1.008 978 1.557 1.280 882 160.6 110.7 0.1 94 0.2 269 0.6 1.268 1.580 1.747 1.112 1.548 1.225 1.048 96.6 82.6 858 1.088 1.196 1.058 1.422 973 686 113.4 80.0 259 0.7 189 0.4 256 0.6 Portugal 1.856 1.996 2.990 1.572 1.019 875 569 47.1 30.7 - - 58 0.1 180 0.4 Norway 1.353 1.449 1.244 794 575 740 446 54.7 33.0 OTHERS 1.757 4.5 5.874 10.9 1.073 2.3 Ireland 4.241 3.865 2.753 1.803 1.148 500 368 11.8 8.7 Total 39.322 100.0 53.983 100.0 46.273 100.0 Others 6.525 8.466 23.917 6.447 6.227 6.498 5.659 99.6 86.7 Total 80.924 94.244 113.100 65.322 69.375 57.429 50.698 71.0 62.6 000 USD share 000 USD share 000 USD share SPAIN 14.368 36.5 14.145 26.2 12.982 28.1 ITALY 8.288 21.1 11.812 21.9 10.446 22.6 GREECE 8.653 22.0 10.381 19.2 8.137 17.6 CHINA 2.842 7.2 5.757 10.7 7.285 15.7 PORTUGAL 1.220 3.1 2.307 4.3 2.201 4.8 TURKEY 1.135 2.9 1.864 3.5 1.888 INDIA 321 0.8 850 1.6 URUGUAY 320 0.8 357 OMAN 113 0.3 HONG-KONG 46 INDONESIA COLOMBIA (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) USA Colombia Canada Mexico (Fonte: Elaborazione dati Abirochas/Comtrade) (Source: Abirochas/Comtrade data processing) 254 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 9. Brasile: importazione di tecnologie settoriali. valore (ooo USD) 255 10. Brasile: importazione di tecnologie settoriali. quantità (tons) Brazil: stone technology import. value (000 USD) COUNTRIES XXIV World Marble and Stones Report 2013 Brazil: stone technology import. quantity (tons) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 COUNTRIES 2007 2008 2009 2010 2011 2012 ITALY 22.315 32.394 20.063 29.235 52.978 62.984 ITALY 3.265 2.357 1.489 2.124 3.893 3.948 CHINA 1.447 2.766 3.659 9.010 10.993 12.387 CHINA 446 704 930 1.705 2.095 2.264 JAPAN 294 2.482 650 2.027 5.156 5.836 ARGENTINA 46 105 96 269 239 140 GERMANY 780 4.180 6.305 3.102 6.651 4.695 JAPAN 4 83 7 60 134 132 2.502 2.815 2.568 3.074 2.851 3.676 USA 43 56 43 69 60 83 USA 131 1.107 1.501 1.428 1.218 2.224 GERMANY 30 80 86 62 242 53 AUSTRIA 125 1.014 761 780 984 1.959 SPAIN 21 18 93 35 110 41 5600 1.192 1.138 3.200 2.826 1.552 AUSTRIA 19 35 46 33 24 39 SWITZERLAND 387 929 2.235 1.942 1.398 971 FRANCE 21 29 22 27 21 31 SPAIN 225 541 877 635 1.719 945 SWITZERLAND 10 42 44 62 27 17 OTHERS 1.477 3.088 6.243 1.234 2.403 3.482 Others 79 142 262 36 211 307 Total 30.183 50.508 46.000 55.667 89.177 100.711 3.984 3.651 3.118 4.482 7.056 7.055 FRANCE ARGENTINA (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) Total (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) 256 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 11. Brasile: importazione di tecnologie settoriali (quote valore) XXIV World Marble and Stones Report 2013 257 12. Brasile: importazioni di tecnologie settoriali. valori medi (USD/kg) Brazil: stone technology import (value shares) Brazil: stone technology import. average value (USD/kg) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 ITALY 73.93 64.14 43.62 52.52 59.41 62.53 2007 6,83 3,24 10,87 26,00 30,46 7,56 CHINA 4.79 5.48 7.95 16.19 12.33 12.30 2008 13,74 3,93 11,35 52,25 19,77 13,83 JAPAN 0.97 4.91 1.41 3.64 5.78 5.79 2009 13,47 3,93 11,85 73,30 34,90 14,75 GERMANY 2.58 8.28 13.71 5.57 7.46 4.66 2010 13,76 5,28 11,90 50,03 20,70 12,42 FRANCE 8.29 5.57 5.58 5.52 3.20 3.65 2011 13,61 5,25 11,82 27,48 30,30 12,63 USA 0.43 2.19 3.26 2.57 1.37 2.21 2012 15,95 5,47 11,09 88,58 26,79 14,28 AUSTRIA 0.41 2.01 1.65 1.40 1.10 1.95 2007 100,0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 ARGENTINA 1.66 2.36 2.47 5.75 3.17 1.54 2008 201.2 121.3 110.5 201.0 64.9 182.9 SWITZERLAND 1.28 1.84 4.86 3.49 1.57 0.96 2009 197.2 121.3 115.4 281.9 114.6 195.1 SPAIN 0.75 1.07 1.91 1.14 1.93 0.94 2010 201.5 163.0 115.9 192.4 68.0 164.1 Others 4.89 6.11 13.57 2.22 2.69 3.46 2011 199,3 162.0 144.9 105.7 99.5 167.1 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 100.00 2012 233,5 168,8 108.0 340.7 88,0 188.9 Total (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) par. index absolute figures COUNTRIES year ITALY (Fonte: Elaborazione propria) CHINA ARGNTINA GERMANY USA TOTAL (Source: own data processing) 258 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 13. Brasile: export di tecnologie settoriali (cod. 84.64) Brazil: stone technology export (cod. 84.64) 2010 COUNTRIES 2011 2012 share USD share USD share 372.123 25,8 328.793 9.8 315.311 22.6 INDIA - - - - 214.039 PERU 114.974 8.0 193.365 5.8 ARGENTINA 41.337 2.9 278,880 PARAGUAY 72.887 5.1 GERMANY 17.465 POLAND ECUADOR COLOMBIA 259 14. Brasile: importazione di beni strumentali per la pietra (cod. 68.04) Brazil: import of instrumental goods for stone (cod. 68.04) USD BOLIVIA XXIV World Marble and Stones Report 2013 COUNTRIES 2010 2011 2012 000 USD share 000 USD share 000 USD share CHINA 31.810 30.3 46.405 34.8 48.346 33.8 15.3 ITALY 19.810 18.9 22.413 16.8 31.700 22.2 156.564 11.2 USA 7.634 7.3 10.972 8.2 12.675 8.9 8.3 138.576 9.9 GERMANY 11.619 11.1 10.761 8.1 8.346 5.8 114.353 3.4 129.769 9.3 PORTUGAL 2.192 2.1 3.460 2.6 6.479 4.5 1.2 2.310 0.1 107.500 7.7 ARGENTINA 3.097 3.0 3.313 2.5 4.607 3.2 25.546 1.8 34.988 1.0 58.303 4.2 POLAND 3.313 3.2 5.991 4.5 4.456 3.1 4.786 0.3 137.631 4.1 45.008 3.2 SPAIN 4.112 3.9 4.209 3.2 4.213 2.9 19.5 1.113.309 33.1 42.228 3.0 JAPAN 3.087 2.9 5.117 3.8 3.615 2.5 AUSTRIA 3.266 3.1 4.067 3.1 3.529 2.5 280.157 CUBA 2.624 0.2 - - 41.502 3.0 ITALY 19.586 1.4 558.442 16,6 - - SOUTH KOREA 4.069 3.8 2.577 1.9 2.601 1.8 SPAIN - - 328.901 9.8 - - SWITZERLAND 3.939 3.7 4.880 3.7 2.420 1.7 488.634 33.9 270.809 8.1 148.319 10.6 Others 7.019 6.8 9.134 6.9 9.839 6.9 100.0 1.397.119 100.0 Total 104.967 100.0 133.299 100.0 142.826 100.0 OTHERS Total 1.440.119 (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) 100.0 3.361.781 (Source: Comtrade data processing) (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) (Source: Comtrade data processing) 260 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 15. Brasile: esportazioni di beni strumentali per la pietra (cod. 68.04) Brazil: export of instrumental goods for stone (cod. 68.04) COUNTRIES 2010 2011 2012 share 000 USD share 000 USD share ARGENTINA 5.400 19.8 5.522 17.2 5.886 16.9 CHILE 4.363 16.0 4.910 15.2 5.309 15.3 BOLIVIA 1.857 6.8 2.319 7.2 2.926 8.4 ECUADOR 2.505 9.2 2.924 9.1 2.877 8.3 PERU 1.509 5.5 2.328 7.2 2.696 7.8 PARAGUAY 2.096 7.7 2.589 8.0 2.380 6.9 COLOMBIA 313 3.3 1.217 3.8 1.695 4.9 28 0.1 835 2.6 1.606 4.6 2.359 8.6 1.308 4.1 1.464 4.2 658 2.4 713 2.2 1.329 3.8 1.457 5.3 1.854 5.8 1.081 3.1 726 2.7 892 2.8 950 2.7 Others 3.470 12.7 4.787 14.9 4.538 13.1 Total 27.341 100.0 32.198 100.0 34.737 100.0 USA VENEZUELA AUSTRIA URUGUAY (Fonte: Elaborazione dati Comtrade) 261 16. Esportazioni di lavorati in pietra (cod.68.02). Indici di variazione del prezzo medio. Special processed stone export (cod. 68.02). Average prices historical variation 000 USD PANAMA XXIV World Marble and Stones Report 2013 (Source: Comtrade data processing) year USD/sq. mt.2 Euro/sq. mt.2 BRAZIL INDIA CHINA ITALY SPAIN 2005 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 2006 112.7 95.8 101.8 104.9 108.7 103.5 126.4 2007 120.9 99.6 108.2 105.7 106.0 94.3 114.4 2008 123.9 94.4 125.2 106.8 136.7 100.7 116.4 2009 117.1 86.0 119.1 103.6 136.6 88.4 124.5 2010 119.8 98.5 124.8 105.8 123.9 82.1 113.8 2011 125.8 95.0 150.7 111.2 154.1 87.1 120.7 2012 122.4 82.6 170.4 121.0 154.7 78.2 122.7 (Fonte: Elaborazione propria) PORTUGAL GERMANY (Source: own data processing) 262 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 17. Brasile: export totale e lapideo Brazil: total and stone export year total export XXIV World Marble and Stones Report 2013 263 18. Brasile: consumo domestico di pietra ornamentale Brazil: dimension stone domestic use stone export shares % mill. USD index mill. USD index Brazil cfr. Italy 2002 60.362 100.0 338,8 100.0 0,56 0.68 2003 73.084 121.1 429,4 126.7 0.59 2004 96.475 159.8 601,0 177.4 2005 118.308 196.0 790,0 2006 137.470 227.7 2007 160.649 2008 year absolute figures shares mill. sq. mt. index sq. mt./pc. ind./pc World net prod. 2001 12,3 100.0 78 100.0 1.7 26.6 0.73 2005 18,1 147.2 112 143.5 1.9 23.5 0.62 0.64 2006 23,7 192.7 129 165.3 2.3 23.3 233.2 0.67 0.57 2007 26,1 212.2 142 182.1 2.4 24.5 1.045,1 308.5 0.76 0.55 2008 41,5 337.4 225 288.5 3.6 35.0 286.1 1.093,5 322.7 0.68 0.51 2009 42,1 342.3 228 292.3 3.7 37.9 197.942 327.9 954,5 281.7 0.48 0.47 2010 42,8 348.0 232 297.4 3.5 34.3 2009 152.995 253.5 724,1 213.7 0.47 0.47 2011 49,7 404.1 267 342.3 3.9 37.1 2010 201.915 334.5 959,2 283.1 0.48 0.45 2012 51,2 416.2 275 352.6 3.8 36.9 2011 256.040 424.2 999,8 295.1 0.39 0.42 2012 242.580 401.9 1.057,8 312.2 0.44 0.45 (Fonte: Elaborazione dati Abirochas) (Source: Abirochas data processing) (Fonte: Elaborazione propria) (Source: own data processing) Ringraziamenti L’Editore, consapevole del ruolo di utile consultazione offerto dal Rapporto quale strumento di lavoro professionale, sente il dovere di ringraziare i Soggetti che hanno consentito di realizzare questa nuova edizione. In primo luogo, intende esprimere la propria gratitudine all’Unione Europea ed all’Organizzazione delle Nazioni Unite per avere reso disponibile un patrimonio fondamentale di dati statistici, attraverso i rispettivi servizi di supporto specialistico, Eurostat e Comtrade. Lo stesso dicasi per la fornitura delle informazioni macro-economiche introduttive, da parte del Fondo Monetario Internazionale e dell’OCSE; per quelle in materia di attività edilizia, a cura dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili; e per la verifica dei dati relativi all’interscambio cinese tramite l’Ufficio ICE di Pechino. Un ringraziamento speciale deve essere rivolto ad Abirochas, l’Associazione di categoria del comparto lapideo brasiliano, per la significativa sponsorizzazione del Dossier e per le informazioni statistiche in materia estrattiva e distributiva. Analoghe espressioni sono indirizzate ai vari sponsor istituzionali e privati per la rinnovata fiducia nei confronti dell’iniziativa, con riguardo prioritario all’Ente Fiere di Verona, a Confindustria Marmo-Macchine ed ai Gruppi aziendali che hanno onorato questo XXIV Rapporto mondiale con il proprio prestigioso Marchio. Acknowledgements The editor is aware of the role of the useful consultation offered by the report as a tool for professional work, feels a duty to thank people who helped to make this new edition. Firstly, he intends to express its gratitude to the European Union and the United Nations having made available a wealth of statistical data, through their respective specialist support services, Euro-stat and Comtrade. The same applies to the provision of introductory macro-economic information from the International Monetary Fund and the OECD; for those in building sector, by the Building National Association; and for the verification of data concerning the Chinese interchange via the ICE Office in Beijing. Special thanks should be directed to Abirochas, the Association of Brazilian stone sector category, for the significant sponsorship of Brazil Dossier and for statistical information regarding the distribution and mining. Similar expressions are addressed to various institutional and private sponsors for the renewed confidence in the initiative with a special priority regard to the Organization of Verona Fiere, to Confindustria Marmomacchine, and to the corporate Groups that have honoured this XXIV World Report with their prestigious brand. Indice dei nomi geografici Geographical Names Index A C Africa 33, 47, 57, 63, 187, 190, 191, 192 Cambodia 65 Albania 29, 59 Cambogia 35 Algeria 29, 59 Canada 14, 46, 189, 190, 191, 192 America 24, 32, 33, 55, 62, 63, 229, 240 Cearà 224, 225 Arabia Saudita 15, 17, 22, 26, 27, 35 Chile 240, 241 Argentina 229, 230, 240 China 38, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 62, 64, 65, 190, 191, 192, 235, 236, 239, 240, 241, 242 Armenia 29, 59 Asia 22, 23, 33, 46, 54, 63 Australia 9, 31, 41, 61, 189, 190, 191, 192 Cile 228, 230 B Cina 6, 9, 10, 11, 12, 14, 16, 17, 18, 19, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 30, 32, 33, 35, 182, 183, 189, 190, 223, 224, 227, 228, 229, 231 Bahia 224, 225, 236, 237 Colombia 229, 240 Barbados 27, 58 Corea del Nord 23 Belgio 19, 22, 27, 189, 190 Corea del Sud 9, 10, 11, 14, 17, 23, 26, 28, 32, 189, 190 Belgium 51, 53, 57, 58, 190, 191, 192 Bermuda 27, 58 Bolivia 229, 230, 240, 241 Brasile 3, 6, 9, 12, 14, 17, 19, 22, 24, 25, 26, 28, 32, 33, 35, 181, 183, 189, 190, 223, 224, 225, 226, 227, 228, 229, 230, 231, 232, 233 Brazil 3, 38, 41, 44, 45, 46, 48, 51, 53, 55, 56, 57, 59, 62, 64, 65, 66, 185, 187, 190, 191, 192, 235, 236, 237, 238, 239, 240, 241, 242, 243, 244 Bulgaria 231, 243 Croatia 59, 186 Croazia 14, 29, 182 Cuba 35, 65 Czech Republic 44, 50 D Danimarca 10, 182 Denmark 42, 186 270 E Ecuador 230, 241 Egitto 12, 14, 17, 22, 32, 183 Egypt 44, 46, 49, 53, 62, 86, 89, 186 Emirates 54 Emirati 23 Espirito Santo 224, 225, 226 Estremo Oriente 26 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 Greece 42, 44, 48, 50, 51, 57, 62, 190, 191, 192, 239 H Hong - Kong 227 I Iceland 85 Europe 41, 42, 46, 50, 51, 57, 58, 60, 61, 62, 185, 186, 239, 240, 242 India 6, 9, 12, 14, 16, 17, 19, 22, 23, 24, 26, 27, 28, 30, 32, 33, 35, 38, 41, 44, 45, 46, 47, 48, 51, 53, 54, 55, 57, 58, 59, 60, 61, 62, 64, 65, 182, 183, 186, 187, 189, 190, 191, 192, 223, 224, 228, 230, 231, 235, 236, 239, 242, 243 European Union 37, 44, 46, 49, 50, 57, 58 Indonesia 15, 23, 46, 54, 182, 186 Europa 9, 10, 11, 12, 14, 19, 20, 26, 27, 29, 31, 32, 228, 231 Iran 12, 17, 22, 23, 44, 49, 53, 54 F Islanda 35 Far East 57 Israel 42 Filippine 9, 23 Israele 10 Finland 47, 53, 190, 191, 192 Italia 10, 11, 12, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 24, 26, 28, 29, 31, 33, 182, 189, 190, 227, 228, 229, 231 Finlandia 16, 22, 189, 190 Firenze 15 Florence 47 France 41, 43, 47, 48, 49, 51, 58, 190, 191, 192 Italy 42, 43, 44, 47, 48, 50, 51, 52, 53, 55, 57, 59, 60, 62, 64, 186, 190, 191, 192, 239, 240, 241, 243 XXIV World Marble and Stones Report 2013 271 Lesotho 35, 65 Pakistan 15, 23, 46, 54, 182, 186 Libano 14, 15, 29 Palestina 15, 29, 231 Lussemburgo 11 Panama 230, 241 Luxembourg 43 Paraguay 229, 240 Parigi 31 M Paris 62 Macao 27, 58 Pechino 182 Macedonia 29, 59 Peru 61, 240, 241 Malaysia 182, 186 Philippines 41, 54 Malta 29, 59 Piemonte 21 Mauritania 26, 57 Poland 44, 45, 190, 191, 192 Mauritius 27, 58 Polonia 13, 14, 189, 190 Minas Gerais 224, 225, 236, 237 Portogallo 10, 11, 12, 16, 17, 19, 21, 22, 25, 27, 189, 190 Moldova 29, 59 Mongolia 23, 54 Myanmar 35, 65 N Netherlands 60, 186, 240 New York 231, 243 Nigeria 231, 243 North Korea 54 Francia 9, 11, 16, 17, 19, 28, 189, 190 J Norvegia 16, 22, 182, 189, 190 Norway 47, 53, 186, 190, 191, 192 G Japan 41, 42, 46, 47, 53, 54, 55, 57, 58, 59, 60, 62, 190, 191, 192, 242 Germania 9, 11, 16, 17, 19, 26, 29, 31, 189, 190, 228 K Portugal 42, 43, 44, 48, 51, 52, 53, 56, 57, 190, 191, 192 Puglie 21 R Regno Unito 17, 19, 182, 228 Repubblica Ceca 13, 19 Romania 19, 29, 50, 59, 161 Russia 9, 10, 11, 14, 22, 28, 32, 41, 42, 53, 59, 62, 189, 190, 192, 228, 240 S O Sardegna 21 Oman 15, 46 Saudi Arabia 46, 48, 53, 57, 66 Germany 41, 43, 47, 48, 51, 57, 59, 60, 62, 190, 191, 192, 240 Kazakhstan 23, 54 Giappone 9, 10, 14, 16, 22, 23, 26, 27, 28, 29, 32, 189, 190, 231 L Pacific 65 Singapore 15, 32, 46, 62, 182, 186, 189, 190, 191, 192 Gibuti 35, 65 Lazio 21, 52 Pacifico 35 Slovacchia 19 Grecia 10, 12, 16, 19, 27, 32, 189, 190, 228 Lebanon 45, 46, 59 Paesi Bassi 29, 182, 228 Slovakia 50 Siena 31, 61 P 272 Slovenia 29, 59 South Africa 47, 57, 187, 190, 191, 192 South Korea 41, 42, 46, 48, 54, 57, 59, 62, 190, 191, 192 Spagna 10, 11, 12, 16, 17, 19, 21, 22, 26, 189, 190, 228, 231 Spain 42, 43, 44, 48, 51, 52, 53, 57, 190, 191, 192, 214, 239, 243 Stati Uniti 9, 10, 14, 16, 17, 22, 23, 24, 25, 26, 28, 29, 30, 32, 181, 189, 227, 228, 229, 230 XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 Turchia 6, 9, 10, 11, 12, 14, 16, 17, 19, 22, 23, 24, 28, 29, 32, 33, 35, 183, 189, 190, 224, 228, 231 Turkey 38, 41, 42, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 51, 53, 54, 55, 59, 62, 64, 65, 66, 187, 190, 191, 192, 236, 239, 243 Tuscany 52 U Unione Europea 5, 12, 14, 15, 17, 19, 26 Sudafrica 16, 26, 183, 189, 190 United Kingdom 49, 51, 186 Sudan 35, 65 United States 41, 42, 48, 53, 55, 56, 57, 59, 60, 62, 185, 191, 237, 239, 240, 241 Svezia 10, 19 Svizzera 10, 14, 27 Swaziland 35, 65 Sweden 42, 50 Switzerland 42, 57, 58 T Taiwan 14, 16, 17, 23, 26, 27, 28, 45, 46, 47, 48, 54, 55, 57, 59, 189, 190, 191, 192, 227, 239 Tanzania 35, 65 Thailand 46, 54 Thailandia 15, 23 Toscana 21 USA 46, 47, 48, 190, 192, 218, 219 V Veneto 21, 52 Verona 32, 62, 232, 244 Vicenza 31, 62 Vietnam 14, 22, 23, 46, 53, 54 X Xiamen 22, 32, 53, 62 Z Zambia 35, 65 N.B. - Non sono elencati i nomi geografici delle tavole fuori testo. R. - The geographical names reported in the statistical tables are not listed. Sommario XXIV Rapporto Marmo e Pietre nel Mondo 2013 Prefazione 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. Quadro macro-economico Attività edilizia nel mondo Estrazione e trasformazione Scambi internazionali Flussi del movimento lapideo Un settore strategico Analisi dell’interscambio merceologico Qualità del prodotto Europa e pietra Italia: una ripresa marginale Svolta bipolare: il caso della Cina Leadership asiatica Stati Uniti d’America Infrastrutture e trasporti Ampliamento dei consumi Macchine e strutture impiantistiche Beni strumentali Stato dell’arte Mostre e fiere Uno sviluppo perseguibile 5 9 10 11 13 14 15 16 17 19 20 21 22 24 25 26 27 29 30 31 32 Conclusione 34 Documentazione statistica 67 Appendice critica Schede dei maggiori Paesi 1994-2012 Dossier Brasile 181 189 221 Ringraziamenti 265 Indice dei nomi geografici 269 Table of contents XXIV World Marble and Stones Report 2013 Preface 37 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 41 42 43 44 45 47 48 49 50 51 52 54 55 56 57 58 59 61 62 63 Macro-economic frame Building activity in the world Extraction and processing International exchanges Trend in the stone market A strategic sector Analysis in the product interchange Quality of product Europe and stone Italy: a marginal condition A bipolar change: the case of China Asian leadership United States of America Infrastructure and transport Growing in consumption Machines and plants Assets Art Status Exhibitions and Fairs A Feasible Development Conclusion 64 Statistical documents Critical Appendix Leading Countries files 1994-2012 Dossier Brazil 67 184 191 221 Acknowledgements 267 Geographical Names Index 269 Aziende sponsor del XXIV Rapporto Companies sponsoring the XXIV Report Il XXIV Rapporto Marmi e Pietre nel Mondo 2013 è su World Stone Magazine e su MarbleintheWorld Data Bank www.marbleintheworld.com XXIV World Marble and Stones Report 2013 is on World Stone Magazine and on MarbleintheWorld Data Bank www.worldstonemagazine.com La rivista internazionale del settore lapideo The international magazine of the stone sector Datemi della materia e con essa io creerò un mondo (Immanuel Kant) R.E.D. Graniti S.p.A. Via Dorsale, 12 · 54100 Massa (MS) Italy · tel. +39 0585 88471 · fax +39 0585 884848 · [email protected] · www.redgraniti.com www.gasparimenotti.com www.thetis.tv MADE IN ITALY The Gaspari World re re ore ore MoT MoInnovation echnology M Design M Customer Care Visit us at 26/29 SETTEMBRE 2012 | VERONA | ITALY HALL 2 | STAND C6/D6 GASPARI MENOTTI Discover the Gaspari World Gaspari Menotti S.p.A. | Viale Zaccagna, 18/F | 54033 - CARRARA (MS) - IT | Tel.: +39 0585 64551 | Fax.: +39 0585 645555 | [email protected] Oltre ad inventare il filo diamantato e le lame diamantate per telai di segagione, siamo stati pionieri anche nella produzione di fili diamantati per macchine multifilo. 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