Posizionamento strategico delle funzioni di Controllo e di
Compliance e la centralità dell’Internal Auditing
Giovanni Barbara
Docente a contratto Università Cattolica
Partner KStudio Associato (KPMG)
Milano, 3 luglio 2008
Sistema di Controllo Interno
Il Sistema di Controllo Interno può essere definito come “l’insieme delle regole, delle procedure e delle
strutture organizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione,
misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell’impresa sana, corretta
e coerente con gli obiettivi prefissati” [Codice di Autodisciplina].
Esso è dunque un processo diretto a perseguire:
 la massima trasparenza nella gestione della società;
 una chiara ripartizione di ruoli e responsabilità;
 l’efficienza, la conoscibilità e la verificabilità della gestione societaria;
 il rispetto di leggi e regolamenti;
 la salvaguardia dei beni aziendali.
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Quadro normativo di riferimento
fonte primaria
comunitaria:
• Basilea II
• MiFID
nazionale:
• codice civile
• TUF
• TUB
• D.Lgs. 231/2001
secondaria
• Istr. di Vigilanza
Banca d’Italia
• Reg. Intermediari
• Reg. Congiunto
Banca d’Italia/Consob
• Istr. sulla
Compliance
• Disposizioni
Banca d’Italia
in materia di
organizzazione e
governo societario
delle banche
autoregolamentare
Codice di
Autodisciplina
• Circolare
Assonime
• Codici etici
• Relazione
Corporate
governance
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Organi e funzioni
Il Sistema di Controllo Interno dovrebbe articolarsi su una pluralità di livelli e sul concorso di diversi
organi e funzioni, secondo una chiara identificazione dei rapporti gerarchici ed una corretta
suddivisione di funzioni e responsabilità.
ORGANI DI VERTICE
• Consiglio di amministrazione
• Collegio sindacale
• Alta dirigenza
FUNZIONI DI CONTROLLO
• Comitato per controllo interno
• Organismo di Vigilanza
• Internal Auditing
• Compliance
• Risk Management
• Controllo di gestione
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Organi e funzioni: organigramma
CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE
COLLEGIO
SINDACALE
COMITATO PER IL
CONTROLLO INTERNO
INTERNAL AUDITING
ORGANISMO DI
VIGILANZA
COMPLIANCE
ALTA
DIRIGENZA
RISK
MANAGEMENT
CONTROLLO
DI GESTIONE
LEGALE
FINANZA
HUMAN
RESOURCE
IT
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Organi di vertice
Il
è l’organo incaricato di realizzare e gestire il sistema di controllo
Consiglio di amministrazione
interno. Esso definisce le politiche e le procedure per assicurare l’efficace gestione dell’operatività del
sistema di controllo interno, individuando i soggetti preposti alle funzioni di controllo e definendone
l’ambito dei poteri.
Il
ha la responsabilità di vigilare sulla funzionalità del sistema dei
controlliCollegio
interni sindacale
e, nell’ambito di tale incarico, è tenuto ad accertare l’efficacia ed il coordinamento di
tutte le strutture e funzioni coinvolte, promuovendo degli interventi correttivi in caso di carenze o
anomalie.
L’
(Amministratore delegato, Direttore generale, etc.) è incaricata di
sovrintendere alla funzionalità del sistema dei controlli, in quanto ad essa è conferita la gestione
operativa
società e la cura dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile.
Altadella
dirigenza
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Le funzioni di controllo
, nominato in seno al CDA e composto da
Comitato per il controllo interno
amministratori non esecutivi, per la maggior parte indipendenti, ha funzioni istruttorie, consultive e
propositive, volte ad orientare le scelte del CDA in materia di controllo interno.
verifica, attraverso test periodici, la funzionalità del sistema ed individua
eventuali
azioni
correttive; essa fornisce l’assurance complessiva sul disegno e sul funzionamento
Internal
Auditing
del sistema di controllo interno attraverso valutazioni indipendenti.
, organo dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo,
incaricato di vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del modello adottato dagli enti ed idoneo
a prevenire
i reatidi di
cui al D.Lgs. 231/2001, disciplinante la responsabilità amministrativa delle
Organismo
Vigilanza
imprese.
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Le funzioni di controllo - segue
Compliance , o funzione di controllo sulla conformità alle norme, ha il compito di assicurare
l’idoneità delle specifiche procedure e dei codici di comportamento adottati all’interno
dell’impresa, nonché il rispetto di tutte le norme di riferimento.
è la funzione incaricata della misurazione e del controllo di tutti i rischi di
Risk management
impresa,
volta ad orientare l’attenzione del Management verso la sistematica individuazione dei
fattori che possono mettere a rischio il conseguimento degli obiettivi aziendali.
, o controllo direzionale, è la funzione deputata a guidare la gestione
operativa verso il conseguimento degli obiettivi aziendali; ad essa è affidato il compito di rilevare lo
Controllotra
di gli
gestione
scostamento
obiettivi pianificati ed i risultati conseguiti, informando di tali scostamenti gli
organi responsabili.
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Le singole funzioni: la Compliance
Compliance può essere definita come il complesso di poteri diretti a prevenire
La funzione di
ed impedire il rischio di non conformità a norme di legge o di regolamenti, ovvero di
autoregolamentazione (ad, es. statuti, codici di autodisciplina).
Essa ha la responsabilità di presidiare, implementare e consolidare, anche attraverso la salvaguardia
della reputazione aziendale, il rapporto fiduciario con la clientela e con gli stakeholders.
A tal fine:
• identifica costantemente la normativa applicabile all’impresa;
• valuta l’adeguatezza delle misure organizzative adottate per la prevenzione del rischio di
non conformità, proponendo eventuali modifiche;
• predispone adeguati flussi informativi diretti agli organi sociali ed alle altre strutture
coinvolte.
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La Compliance nella Corporate Governance
La struttura organizzativa in cui si colloca la Compliance prevede ruoli e competenze capillari.
Il Consiglio di amministrazione ha la competenza esclusiva e non delegabile in ordine alla nomina e
revoca del Responsabile della funzione di Compliance, da effettuarsi sentito l’organo di controllo.
Il Collegio sindacale è responsabile della supervisione complessiva del sistema di gestione del rischio di
non conformità e dell’approvazione delle politiche di gestione del rischio.
L’Alta dirigenza ha il compito di assicurare un’efficace gestione del rischio di conformità e definire i
flussi informativi; in particolare:
 formalizza il regolamento e le procedure;
 identifica e valuta i rischi di conformità;
 declina ruoli, mansioni, modalità operative.
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L’indipendenza della Compliance
L’operatività della funzione deve essere garantita attraverso la nomina di un Responsabile, dotato di
indipendenza (organizzativa e sostanziale), autorevolezza e professionalità, che coordini e sovrintenda
alle diverse attività, anche attraverso la predisposizione di un apposito programma.
L’indipendenza organizzativa permette, infatti, di:
 separare la Compliance dalle funzioni di gestione e di controllo;
 dotare di risorse proprie, sia professionali che economiche, il Responsabile della funzione.
L’indipendenza sostanziale:
 assicura l’assenza di relazioni gerarchiche, sia in senso formale che sostanziale,
permettendo al Responsabile di agire in piena libertà nell’esercizio della propria funzione.
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Le singole funzioni: l’Internal Auditing
Internal
Auditing incaricata da un lato di controllare
L’attività di revisione interna o
è la funzione
la regolarità dell’operatività e l’andamento dei rischi e dall’altro di valutare la funzionalità del
complessivo Sistema di Controllo interno.
Essa è una funzione “trasversale e super partes”, che consente di:
 supportare la governance aziendale;
 effettuare periodicamente delle valutazioni sul rispetto delle strategie aziendali da parte
delle strutture esecutive;
 vigilare sull’adeguatezza del sistema di rilevazione, misurazione e gestione dei rischi;
 prevenire gli impatti di potenziali conflitti di interesse individuali.
L’Internal Auditing (controllo di terzo livello) svolge dunque un’attività di verifica periodica
sull’adeguatezza e sull’efficacia delle altre funzioni di controllo (primo e secondo livello). Da ciò deriva
l’esigenza di indipendenza dall’Alta dirigenza e separatezza dalle altre funzioni di controllo.
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L’indipendenza dell’internal Auditing
Al fine di supportare il Management (Consiglio di amministrazione e Alta dirigenza) e l’organo di
controllo (Collegio Sindacale) nella verifica periodica sull’adeguatezza e sull’efficacia di tutte le
strutture coinvolte nel sistema di controlli, è necessario che il Responsabile dell’Internal Auditing non
sia subordinato gerarchicamente ai responsabili delle aree sottoposte al controllo, a qualunque livello,
compresa la direzione massima dell’azienda o del gruppo aziendale.
A tal scopo è importante:
 dotare la funzione di adeguate risorse, in modo da garantire lo svolgimento delle verifiche
pianificate;
 garantire la totale assenza di interferenze nello svolgimento degli interventi di verifica e nel
processo di valutazione;
 prevedere un flusso informativo diretto al Consiglio di amministrazione ed al Collegio
sindacale;
 approvare annualmente un piano di verifiche (Piano Audit) che tenga conto delle priorità di
intervento individuate dalla funzione.
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Conclusioni
Le conclusioni su quanto esposto risultano alquanto evidenti. Ciò che occorre indagare è
altro:
Sono i sistemi di controllo delle nostre imprese
adeguati ed in compliance alla normativa primaria e secondaria?
L’esito di un’approfondita analisi evidenzierebbe che si predilige l’aspetto formale e, spesso, il
funzionamento sostanziale dei controlli lascia a desiderare.
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