BARI 5 GIUGNO 2013
Coniugare e dare valore a parole come
domiciliarità e residenzialità
Come due posizioni
apparentemente antitetiche ,
incontrandosi, riescono a
generare valore aggiunto
Anna Abburrà
Direttore SOC
Servizi Sociali
CREATIVITA’
è un termine che indica genericamente
l'arte o la capacità di creare e inventare;
tuttavia esso può prestarsi a numerose
interpretazioni e significati
“Creatività è unire gli elementi
esistenti con connessioni nuove,
che siano utili”
Anna Abburrà
Direttore SOC
Servizi Sociali
Henri Poincaré
RECIPROCITA’
è una delle chiavi per vivere meglio, tutti!
“ non si parte da un'idea contabile (dare
e avere) dei rapporti,
ma ci si pone una domanda a monte, su
come ci rapportiamo con gli altri, siano
essi persone, strutture, servizi,….
in questo caso ci soffermeremo sulla
relazione tra domiciliarità e
residenzialità .”
PARTIAMO DA ESEMPI CONCRETI
proposti e supportati anche con la formazione
dall’Associazione di Promozione Sociale di
Torre Pellice (TO)
• Il Progetto “ VENIAMO A TROVARVI”
di Bernezzo (CN)
• Il Progetto “NOI CON VOI” di
Luserna San Giovanni (TO)
• Il Progetto “VENGO IO DA TE” di
Luserna San Giovanni(TO)
“ VENIAMO A TROVARVI”
Una struttura interessata e attenta a chi
vive ancora a casa propria
L' Operatore Socio Sanitario“itinerante”
Il potenziamento dei servizi interni la
struttura a favore di chi intende vivere
ancora fuori
Una relazione nuova e più costruttiva con la
comunità e la sua rete (istituzioni
pubbliche, private, medici di famiglia,
volontari, associazioni anche culturali,…)
“ VENIAMO A TROVARVI”:
gli effetti e le ricadute concrete …
• Positiva la figura di “operatore dell’ascolto che
cammina”
• Un effetto di “promozione di maggior serenità, di
salute, di ben – essere anche per i familiari”
• Un utilizzo inferiore e più razionale dei farmaci
• La diminuzione di ricoveri ospedalieri e visite
specialistiche
• Un’alimentazione più regolare……
• Una più costruttiva collaborazione con i servizi
socio sanitari pubblici
• Una maggior collaborazione del “paese” attraverso
la rete informale
• …………………………………………………………………………………..
“NOI CON VOI”
• Due ambiti specifici: disabilità e
persone con malattia di Alzheimer
• Percorso ben definito fra ASL,
Servizi Sociali e Operatori coinvolti
• Punto di riferimento anche per i
familiari e “persone significative”
• Sensibilizzazione sulle problematiche
della demenza
“NOI CON VOI” gli effetti e le
ricadute concrete
• Riduce o procrastina l’istituzionalizzazione
• Evita l’isolamento delle famiglie
• Promuove punti di riferimento precisi (riduce
dispendio economico e di energie)
• Favorisce la comunicazione fra servizi e famiglie
e medici di medicina generale
• Fornisce strumenti ed interventi utili a
sostenere il progetto
• Crea cultura sulla demenza, combattendo il senso
di vergogna e/o impotenza ….
“VENGO IO DA TE”
• Coinvolgimento diretto della Diaconia
Valdese e del COV (Coordinamento Opere
Valli): 4 strutture e 2 servizi territoriali
• Stretta collaborazione: le strutture
forniscono servizi, spazi, attività che
aiutano anche le famiglie a “respirare”
• La residenzialità non si pone come
“antagonista” ma come “PARTNER”
• L’utente può frequentare la struttura come
luogo che fornisce servizi (avvicinamento
meno traumatico)
“VENGO IO DA TE”: gli effetti e le
ricadute concrete
• Riconversione di interventi residenziali in
interventi a domicilio
• Riconversione del lavoro degli operatori (da
operatori di struttura a operatori di
territorio)
• Coordinamento del servizio cure domiciliari
ASL
• Inserimenti residenziali procrastinati e
circoscritti
• Maggiori collegamenti e riconoscimenti
reciproci fra i due servizi (residenziale e
domiciliare)
QUALE PROSPETTIVA?
• Innalzare la soglia del possibile e dell’utile
• Rilanciare nuove immagini delle strutture
residenziali
• Garantire un nuovo sostegno ai servizi
domiciliari
• Valorizzare al massimo le risorse già
disponibili
• Promuovere e coltivare modalità nuove che
sappiano produrre sinergie positive
POTREMMO INOLTRE …..
• Superare un modello organizzativo centrato
su un approccio prestazionale
• Riorganizzare il sistema dei servizi sociali e
sanitari
• Investire di più sulla relazione di aiuto
• Credere davvero in una società più capace di
accogliere e affrontare i suoi bisogni, quindi
di rispettarsi e volersi bene ………
“La FIDUCIA
è una situazione elementare
della vita sociale … … … essa rafforza il
presente nella sua potenzialità a comprendere
e……
accresce la tolleranza nei confronti
dell’ambiguità … … riveste un ruolo sempre
più rilevante, in modo da consentire che la
complessità del futuro … … possa essere
sopportata … Dove c’è la fiducia ci sono più
possibilità di esperienza e di azione … …”
( Luhmann)
DIALOGO
DIA - LOGOS
“… Parola che si lascia attraversare da una
parola altra, intrecciarsi di linguaggi e di
sensi, di culture, di etiche; via efficace
contro il pregiudizio e, di conseguenza,
contro la violenza che nasce da una
aggressività non parlata, senza dialogo
possibile … … Dialogare non è annullare le
differenze e accettare le convergenze, ma
è far vivere le differenze allo stesso titolo
delle convergenze: il dialogo non ha come
fine il consenso ma un reciproco progresso,
un avanzare insieme…”
(da “L’altro siamo noi” di Enzo Bianchi)
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