Introduzione alle coniche in coordinate polari W δ A P ρ V2 O F H θ R V1 D fig. 1 Nella figura accanto è rappresentata un’ ellisse E , il cui fuoco destro è posizionato nell’origine di un sistema di riferimento polare: ρ è il raggio vettore mentre θ è l’anomalia. Una conica, l’ellisse ne è un tipo particolare, si definisce come quella curva piana i cui punti verificano la relazione, con ε costante: PF , PH in cui se ε = 0 si ottiene una circonferenza; 0 < ε < 1 si ottiene un’ellisse; ε = 1 si ottiene una parabola; 1 < ε si ottiene un’iperbole. La costante ε è chiamata eccentricità della conica, δ è chiamata direttrice della conica. Otteniamo l’equazione in coordinate polari della generica conica, e utilizziamo , per questo la definizione precedente PF = = , PH FD FR FD cos da cui, esplicitando ρ discende che FD cos FD = cos 1 cos FD . 1 cos La grandezza costante al numeratore è generalmente sostituita da un’altra costante, la misura della lunghezza della semicorda focale FA - chiamata anche parametro della conica - indicata con p o con l , nel seguente modo: 2 l = FD FD = = FD . (1) 1 cos 2 1 0 Segue che la forma generale dell’equazione di una conica è: l . 1 cos pantaprofGennaio2013/ConicheInCoordinatePolari/pagina 1 di 4 (1) Ogni conica, per le sue caratteristiche, ha una forma particolare dell’equazione (1) . Vediamole. Ellisse : E Indichiamo con 2a la distanza tra i vertici V1 e V2 (O è il centro dell’ellisse). Nel sistema polare le coordinate dei vertici sono l l = ; 1 cos 0 1 l l 2 = . 1 cos 1 V 0, 1 1 0 V , 2 V1V2 1 2 l l 1 1 2l l 2a . 2 1 1 1 1 2 Da qui si ricava che l a 1 2 , per cui la (1) diventa a 1 2 1 cos (2) . Dalla (2) si ricava che FV1 0 a 1 2 1 = a 1 , FV2 a 1 2 1 = a 1 . Si può riscrivere l’eccentricità nel seguente modo: c OF =OV1 FV1 a a 1 = a a a a , per cui c . a (3) Utilizzando l’eccentricità possiamo ricavare una relazione fra i coefficienti a , b , c , dove b è la lunghezza del semiasse minore dell’ellisse, nella fig. 1 è la misura del segmento OW . Infatti, poiché V1 appartiene a E allora FD a c ac , per cui V1 D . V1 D V1D Anche W appartiene a E , quindi FW FW , dist W , OV1 V1 D per cui ac a a c FW OV1 V1D a = ca c a . = pantaprofGennaio2013/ConicheInCoordinatePolari/pagina 2 di 4 La relazione pitagorica 2 2 2 FW OW OF , può finalmente riscriversi così a 2 b2 c2 , (4) come pure, ricordando la (3) , b a 2 c 2 = a 2 a 2 2 = a 1 2 . (5) La (5) è valida se 1 2 0 , cioè 1 1 e quindi 0 1 , trattandosi di valori solo positivi dell’eccentricità. Circonferenza : C Si ottiene dall’equazione di E se ε = 0 , quindi a a. 1 Il parametro caratteristico è il raggio, il fuoco coincide con il centro della circonferenza, infatti dalla (3) si ricava c 0a 0 . (2) Parabola : P In questo caso ε = 1 , e l’equazione (1) diviene l . 1 cos (6) La P può considerarsi caso limite di E quando 1 . Infatti, poiché il parametro l dell’ellisse diviene quello della parabola, e quest’ultimo pure è una costante - rappresenta infatti la lunghezza costante della semicorda focale FA - allora l a 1 2 costante da cui a l 1 1 l . 2 1 1 1 Il valore di a diviene a l 1 1 1 = l . 1 11 1 2 Il vertice V1 dista ρ(0) = l 2 dal fuoco F , il secondo vertice dista ρ(π) = ∞ da F . Iperbole in fieri … Note (1) Si può ricavare la distanza tra il fuoco e la direttrice cioè FD l . pantaprofGennaio2013/ConicheInCoordinatePolari/pagina 3 di 4 (2) La direttrice δ si trova a distanza infinita, infatti - vedi nota (1) - se l’eccentricità tende a zero, allora il rapporto l tende a divenire infinitamente grande, così come il segmento FD diviene infinitamente lungo. in fieri … pantaprofGennaio2013/ConicheInCoordinatePolari/pagina 4 di 4