 In
una mattina d’inverno del 1675 ebbi la
fortuna di incontrare il grande ISAAC
NEWTON matematico e scienziato,
considerato il padre di molte scoperte
importanti per la scienza odierna.
 La matematica per Newton è stata uno
strumento per avvicinare una realtà
chiusa e dimostrare l’enorme potere
attraente che suscitano da sempre le
scienze.
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D:Buongiorno,Sir Newton. Ci può raccontare
come si è avvicinato allo studio della
matematica?
R: Vede Signorina Francesca! “se non fosse stato
per il mio maestro che convinse mia madre a
farmi proseguire gli studi al Trinity College di
Cambridge dove mi trasferii nel 1661 e iniziai a
studiare ed approfondire alcuni studiosi come
Galileo e keplero,sarei diventato un agricoltore
e chissà se senza le mie scoperte ci sarebbero
state comunque quelle di oggi”……..
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D:
E nella sua infanzia e adolescenza
avrebbe mai pensato che fosse diventato
l’Isaac Newton che compare in molti libri?
R: Assolutamente no!!!! mi ritenevo un
comunissimo ragazzo e usavo il mio tempo
libero per costruire meridiane, orologi ad
acqua. Sono stati questi i primi passi per
diventare quello che sono diventato.
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D.
Invece, alcuni la definscono la mente
più geniale e brillante di tutti i tempi…
R."Non so cosa posso sembrare al mondo;
ma a me stesso sembra di essere stato come
un ragazzo che gioca sulla riva del mare e si
diverte a trovare di quando in quando un
ciottolo più liscio o una conchiglia più bella,
mentre il grande oceano della verità si stende
ignoto tutt'intorno".
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D: Quale ritiene sia la sua scoperta più
importante e quali contributi pensa che
abbia dato alla scienza successiva?
R: Ahhh… io ritengo che tutte le mie scoperte
siano state importanti .Per esempio, voi
avrete ben noto che io studiai la dispersione
ottica di un raggio di luce bianca che
attraversa un prisma di vetro notando che
questo si scompone nei vari colori.
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“Sapete, mi accorsi così che cambiando la
direzione dei raggi colorati con una lente,
in modo che convergessero in un secondo
prisma, avrei riottenuto la luce bianca, ed
invece isolando un raggio colorato e
facendolo passare per un prisma, questo
sarebbe rimasto invariato. Tutto ciò mi
portò a dedurre che la luce bianca era
formata da tutti gli altri colori messi
insieme”
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D:Se non ricordo male sir Newton, fu poi da questa sua
osservazione che lei costruì i primi TELESCOPI
RIFLETTORI?
R: Non ricorda male, infatti ottenni una risoluzione tale che i
telescopi non avevano più gli aloni colorati dovuti
ovviamente dalla rifrazione della luce bianca. E così
costruii un telescopio riflettore utilizzando un grande
specchio concavo per far convergere i raggi luminosi in
un altro specchietto più piccolo. Grazie all’utilizzo dello
specchio concavo riuscii a far ingrandire notevolmente
l'immagine dell'oggetto senza la benché minima
aberrazione cromatica. Fui io stesso a costruire degli
esemplari di questo telescopio che risultarono più piccoli
e potenti degli altri telescopi di allora.
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 D:
Questa del telescopio è stata davvero una scoperta molto
utile per le generazioni future. Di Quali altre scoperte è
orgoglioso?!
R:Sono molto orgoglioso della scoperta della legge gravitazionale!!
Certo la legge di gravità è da sempre esistita, altrimenti i nostri
antenati non avrebbero potuto camminare con i piedi a terra, ma io
fui il primo ad avere un’intuizione su questa.
 Fu molto buffa la mia scoperta, infatti ero seduto sotto un melo nella
mia tenuta a Woolsthorpe quando una mela mi cadde sulla testa. Ciò
mi fece pensare al perché la mela cadesse sempre
perpendicolarmente al terreno e mai a lato o verso l'alto, ma sempre
verso il centro della terra?! al perché la Luna non cadesse sulla terra
come la mela. Iniziai a pensare dunque a una forza che diminuisse
con l'inverso del quadrato della distanza, come l'intensità della luce.
E così formulai la mia teoria sulla legge di gravità.
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D.E pensare che a noi studenti “la storia della mela”
la fanno passare come una leggenda…
R. No!!!
è tutto vero. A me diverte molto il fatto che mi
illuminò la caduta di una mela addosso, ma per molti una
scoperta così importante non può avere origini burlesche
così iniziarono a metter voce che fosse una storia.
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 Da
alcune ricerche effettuate negli ultimi anni , si deduce
che tanti studenti che non amano la matematica. Cosa ne
pensa?
Penso che non riescono a vedere quanto la matematica sia
presente nella loro vita. Nessuno di noi può fare a meno della
matematica, in quanto questa è intrinseca nel mondo. Bisogna
dimostrargli che anche i più grandi “scienziati” hanno fatto le
loro scoperte divertendosi.
Vedete, probabilmente la difficoltà è proprio questa , molti
pensano che la matematica sia una disciplina estremamente
complicata e sostanzialmente razionale e non riescono a
capire che è solo un modo, secondo il mio parere, di affrontare
la vita!!
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 D:Quindi
se dovesse suggerirci un metodo ?
R: Mi sembra di averlo già detto. Farei matematica
divertendo!! I fanciulli sono tutti dei piccoli geni pieni di
creatività bisogna solo incoraggiarli ad usarla, tenendo
sempre conto che essendo dei fanciulli hanno esigenze
idonee alla loro tenera età.
 Quale modo migliore per imparare la forza di gravità se non
attraverso l’utilizzo della storia della mela che possa
stimolare il loro interesse? Io stesso, da piccolo, mi divertii
molto con la matematica, scoprendo quello che poi è
diventato il teorema binomiale.
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D: Ma accanto all’Isaac Newton scienziato
c’è un Isaac Newton alchimista?
R: Si , per qualche anno mi sono dedicato
all’alchimia ma come persona intento alla
“Grande Opera”, cioè sia nella ricerca di
trasmutare i metalli e sia nel caso detta opera
potesse rappresentare un percorso personale
e spirituale dal buio alla luce.
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D.Ma
il Newton alchimista ha lasciato qualche
scritto?
R: Vede,
ero estremamente cauto quando
parlavo di Alchimia e dottrine simili, perché
temevo che le mie idee potessero
danneggiarmi , per questo motivo non ho mai
pubblicato scritti che riguardassero
quest’argomento.
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D:Tra il Newton scienziato e quello alchimista lei quale
preferisce?
R: “Io sono Isaac Newton un grande
scienziato e un esperto alchimista”
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R - FrancescaReale