Newton e la caduta infinita Nasce nel 1642, viene allevato dai nonni in campagna. Nel 1661 frequenta l’università di Cambridge, dove sarebbe dovuto diventare avvocato. Invece di studiare legge, comincia a leggere libri di scienza. Nel 1664 Isaac inizia a scrivere un taccuino che intitolò “Alcune questioni filosofiche”. Nel 1665 un’epidemia di peste si diffonde a Londra e costringe la popolazione ad allontanarsi dalle città e rifugiarsi nelle campagne. Isaac ritorna dove aveva trascorso la sua infanzia e lì rimane, solo, per due anni. Nella sua fattoria inventa un nuovo procedimento matematico: il calcolo differenziale. Nel 1667 Newton rientra all’università ed espone a tutti ciò che aveva scoperto, però trova delle opposizioni da scienziati che non erano d’accordo con ciò che diceva e così Newton scopre di avere un problema: odia essere contraddetto. Newton rifiuta qualsiasi contatto con i colleghi, ma nel 1684 l’astronomo Edmund Halley riesce a introdursi a casa sua e gli spiega che gli serve il suo aiuto per calcolare il movimento dei pianeti. Newton gli risponde che aveva risolto il problema molto tempo prima, ma che purtroppo aveva perso le carte su cui aveva scritto i suoi calcoli. Su richiesta di Halley ripete i calcoli e successivamente scrive un libro dal titolo: “Principi matematici della filosofia naturale”. Il libro oltre alla descrizione dei moti dei pianeti contiene anche le tre leggi... Isaac Newton Chiara A. Ylenia F. Sara L. Le tre leggi di Newton 1° legge 1° legge Un oggetto immobile continuerà a restare immobile. Tutti gli oggetti sono dotati di inerzia, un oggetto per muoversi ha bisogno di una forza esempio: Se si colpisce un disco da hockey con la mazza, continuerà a muoversi nello stesso modo per l’eternità, a meno che non venga influenzato da una forza. 2° legge Quando un oggetto in movimento aumenta o diminuisce la sua velocità, tale aumento o diminuzione sono proporzionali all’intensità della forza che viene applicata a esso. Esempio: Se il disco da hockey viene colpito con una forza doppia rispetto al solito, anche l’accelerazione sarà doppia. 3° legge A ogni forza corrisponde una forza contraria. Esempio: 3° legge Quando si colpisce il disco con la mazza è la forza impressa dalla mazza a far muovere il disco. Nello stesso istante in cui la mazza lo colpisce, la mazza stessa riceve un contraccolpo. È la forza contraria trasmessa dal disco.