Pisa 1 marzo 2014
Il welfare che vorremmo e quello che
verrà…. attrezzarsi per il cambiamento
Pensare a un nuovo welfare per le
donne
Rita Biancheri
Dipartimento di scienze politiche
Università di Pisa
[email protected]
Italia 71°posto……….
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Percentuale del carico di lavoro femminile
Il grave ritardo dell’occupazione femminile
(tasso di occupazione 20-64 anni Fonte Istat)
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PROSPETTIVA MACRO
PRIME EVIDENZE EMPIRICHE (2)
•
le obbligazioni di cura rimangono ancora oggi fortemente concentrate sulle spalle
femminili senza che siano adeguatamente supportate da un efficace welfare locale,
che in Toscana risulta quanto mai sperequato, e/o da un processo di ripensamento
della costruzione sociale dei ruoli all’interno della coppia allo scopo di promuovere
una migliore e più equa distribuzione nella coppia genitoriale delle responsabilità di
mantenimento e di cura. Tra l’altro la femminilizzazione dei congedi genitoriali, che
si sommano all’astensione obbligatoria per maternità, rappresenta un ostacolo alla
costruzione sociale del valore di queste assenze e favorisce la stigmatizzazione
dell’astensione dal lavoro per ragioni di cura, rappresentando terreno fertile per i
fenomeni di mobbing;
L’occupazione in Toscana
Variazioni negli ultimi 3 anni:
I tassi di occupazione (M-F) nelle
Province toscane
80
70
MS
60
MS
50
40
30
20
10
0
F
M
Le direttive europee…….
• L’obiettivo è quello di promuoverne il
capitale
culturale,
migliorare
l’organizzazione del lavoro e favorire la
conciliazione tra i diversi tempi di vita.
Mete ancora lontane che la nuova
strategia Europa 2020 rilancia
trasversalmente nei diversi ambiti:
economici, culturali e sociali.
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Il Quaderno è a cura di Rita Biancheri, Annalaura Carducci, Rudy Foddis e Antonella Ninci
Gruppo
del
progetto
di
ricerca
coordinato
da
Rita
Biancheri
composto da Elisa Caponi, Annalaura Carducci, Silvia Cervia, Giulia Ficini, Rudy Foddis
Spesa in milioni di euro Fonte Istat
Famiglia
Dal 3,4
al 4,0
Malattia
Dal 26,8 (1992) Al
25,1% (2012)
Vecchiaia
Dal 47,8 (1992) Al 51,1% (2012)
Modalità di erogazione delle
prestazioni assistenziali
75,2 %
Trasferimen
ti monetari
Beni e
servizi
24,8%
Relazione Corte dei Conti 2013
“per un contesto di particolare complessità e
rilevanza quale quello delle politiche per la
famiglia…va recuperata una capacità strategica
di disegnare effettive azioni di sistema che
mettano i potenziali beneficiari nella
condizione di fare scelte appropriate,
consentendo da un lato la conciliazione dei
tempi di vita e, dall’altro la possibilità concreta
di condurre un’attività lavorativa continuativa”
Un riformismo incompleto…. Confronto
della spesa per il welfare aziendale
1,9
Germania
6,3
Regno
Unito
0,6
2,6
Italia
Francia
2,4
Svezia
Nuovi soggetti, promozione, co-gestione,
integrazione
Terzo
settore
Sindacato
Privato
Aziende
Risorse
pubbliche
La sfida è un ulteriore processo di
dualizzazione o una ricalibratura con una rideclinazione del paradigma della
cittadinanza
Conciliazione
carichi di lavoro familiare
Formazione e misure di reinserimento lavorativo
• Forme efficace di integrazione pubblico- privatoterzo settore-aziende
• Ruolo dei sindacati
• Ma soprattutto continuità e crederci…..
Illich (1984)
“sono arrivato alla conclusione
che la lotta per pervenire a
un’eguaglianza economica tra
esseri umani neutri di due sessi
differenti assomiglia agli sforzi
fatti per quadrare il cerchio con la
riga e la squadra”
Maynard Keynes (1925)
“… posizione economica delle donne,
organizzazione economica della famiglia: su
tutti questi problemi lo stato della legge e dei
principi vigenti è ancora medioevale…Un
partito che affrontasse apertamente e con
intelligenza questi problemi nei suoi congressi,
raccoglierebbe nuove correnti di interesse
vivo nell’elettorato, poiché in tal modo la
politica tornerebbe ad occuparsi di problemi
che incidono profondamente nella vita di
ciascuno”
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Rita Biancheri - Provincia di Pisa