farmacia a cura del dott. Aldo Sabato - Farmacista A proposito di allergia L’allergia è un meccanismo di difesa del sistema immunitario che cerca di neutralizzare una sostanza estranea (l’allergene), inoffensiva per la maggior parte delle persone, ma che provoca una reazione come rinite, sinusite, asma, eczema, orticaria... Le allergie iniziano soprattutto nei primi 3 o 4 anni di vita. Ma si può diventare allergici a qualunque età, dall’oggi al domani, anche se questa evenienza è più rara. Un chirurgo può ritrovarsi allergico al latex dei suoi guanti alla vigilia della pensione, una parrucchiera alle tinture che usa dopo vent’anni di mestiere. Una volta comparsa, l’allergia si “appiccica” al nostro organismo, anche se talvolta può capitare che scompaia spontaneamente. È il caso dell’allergia alle proteine del latte di vacca, che si instaura spesso tra 1 e 3 anni di età, e di certe allergie alimentari, che scompaiono, talvolta, quando il colpevole viene totalmente eliminato dalla dieta per qualche mese. Ma, in un caso come nell’altro, l’atopia - quel substrato che ci predispone a diventare allergici - resterà sempre presente. È questo che spiega la ricomparsa improvvisa di allergie che si ritenevano sconfitte. Bisogna, dunque, sempre restare vigilanti. Poiché, se i sintomi scompaiono quando si evita l’allergene, ciò non vuol dire che non si è più allergici. Le allergie respiratorie 25% DELLA POPOLAZIONE Le allergie respiratorie rappresentano da sole più dei 2/3 delle allergie. Esse fioriscono 20 www.salutare.info particolarmente in primavera, quando i pollini svolazzano provocando: • Rinite e congiuntivite Nella classifica delle allergie, la rinite si piazza al primo posto: naso che cola, starnuti, narici otturate e occhi che lacrimano... Numerosi sono gli allergeni che possono essere in causa: pollini, acari, eccetera. Essa si accompagna talvolta ad una congiuntivite allergica, con occhi rossi, lacrimazione, pruriti e gonfiori delle palpebre. • Asma L’asma è un’infiammazione cronica dei bronchi, che frena il passaggio dell’aria e rende difficoltosa la respirazione, che diventa sibilante al momento dell’espirazione. L’inalazione di allergeni (acari o loro deiezioni, spore di muffe o pollini) rappresenta spesso un fattore scatenante. L’allergia da contatto DAL 10 AL 15% DEI CASI • L’eczema Si può presentare sottoforma di vescicole (piccole sacche di acqua) o di crosticine secche, ma sarà sempre presente il prurito. Allergie da contatto sono frequentemente causate dal nickel (se ne trova nei prodotti di bigiotteria o nei bottoni dei jeans) o dai prodotti di pulizia per la casa. I profumi e i cosmetici di bassa qualità e il cromo, presente in alcuni materiali da costruzione, possono essere altre cause • L’eczema atopico Può apparire in qualunque punto del corpo e non è necessariamente legato ad una specifica allergia, ma segnala generalmente una persona dal substrato allergico. • L’orticaria Chiazze rosse, gonfie, pruriginose, come le punture di ortica, che vi tormentano e si spostano da una zona all’altra: è l’orticaria. Può apparire in seguito a certi medicamenti o alimenti (condimenti, ortaggi crudi, pesci, specie i crostacei) o al contatto di un prodotto allergizzante con la pelle. Allergie ai medicamenti Ogni medicinale, in teoria, potrebbe scatenare una reazione allergica, ma gli antibiotici, in particolare quelli appartenenti alla famiglia delle penicilline, e gli anestetici, in particolare quelli derivati dal curaro (usati solo in sala operatoria) possono essere cause più frequenti. Per questo motivo, alle persone più sensibili vengono praticati opportuni test. Allergie alimentari I più svariati cibi possono causare allergie. Quelli più frequentemente in causa sono le uova, il latte vaccino, la farina di grano, i crostacei, alcuni pesci, alcuni frutti (mele, banane, arachidi, eccetera). Non sempre è facile evitare cibi che si conoscono come cause allergizzanti per il proprio organismo, dato che spesso non ci soffermiamo a leggere la composizione di alimenti di origine industriale, che spesso sono composti da una lista lunghissima di ingredienti, alcuni dei quali possono essere dannosi per noi. • L’edema di Quincke e lo shock anafilattico - Spesso legato alle allergie alimentari o alle punture di alcuni insetti, come api, vespe o calabroni, l’edema di Quincke è un gonfiore della gola che si scatena nelle vie respiratorie e può arrivare sino all’asfissia. Lo shock anafilattico è una reazione generalizzata grave, con arrossamenti diffusi su tutto il corpo, caduta di pressione arteriosa e difficoltà a respirare. In entrambi i casi è indispensabile portare il soggetto colpito al pronto soccorso per le cure del caso, dato che viene messa a repentaglio la vita. Una iniezione di adrenalina associata talvolta a cortisone è di solito sufficiente a risolvere la crisi. GLI AGENTI RESPONSABILI • Gli acari Gli acari e le loro deiezioni sono responsabili della maggior parte dei casi di asma e rinite. Presenti nella polvere, nei tappeti, nei materassi e nei guanciali (fino a due milioni in un letto!), gli acari si nutrono soprattutto delle nostre desquamazioni. Adorano l’umidità, temono il freddo e il sole e non sopravvivono all’altitudine. Per limitare i danni, oltre ai prodotti acaricidi venduti di norma in farmacia, sarà consigliabile ridurre la temperatura e l’umidità in casa, scegliere guanciali, coperte, coprimaterassi lavabili ad almeno 60°, arieggiare i letti, rivoltandoli e lasciandoli presso la finestra aperta per almeno 15 minuti al giorno, nonché bandire tappeti e moquettes. • I Pollini Dal punto di vista del rischio pollinico, distinguiamo tre grandi picchi annuali: - Dalla fine dell’inverno alla fine della primavera: pollini di alberi (ontano, nocciolo, betulla, carpino...) - Da metà maggio a metà luglio: graminacee, cereali, e, in misura minore, l’olivo. - Da mezza estate all’autunno: pollini di piante erbacee (artemisia, ambrosia, chenopodio). Un discorso a parte merita la parietaria: è una pianta erbacea diffusissima e il suo polline si spande nell’aria pressoché in tutte le stagioni. Il suo habitat preferenziale è nei terreni incolti e sulle rovine: due condizioni, ahimé, molto diffuse dalle nostre parti, a causa dell’incuria sia dei privati che della pubblica amministrazione. Il polline della parietaria è il responsabile della maggior parte delle allergie che affliggono le nostre latitudini. • Gli Animali Contrariamente a quanto si pensa, non sono i peli i veri allergeni, bensì le sostanze contenute nelle ghiandole sebacee da essi trasportate. Un animale a pelo lungo o a pelo corto non farà differenza. DIAGNOSTICARE PER MEGLIO CURARE Se consulterete un allergologo, questi vi chiederà di descrivere i vostri sintomi, e vi sottoporra ad una serie di test. - I Prick-test, per le allergie respiratorie o alimentari. Questo test viene praticato in laboratorio deponendo una goccia dei principali allergeni sulla pelle dell’avambraccio o della schiena. Questo test è praticamente indolore e, se si è effettivamente allergici, la zona ove si trovava l’allergene reagisce come ad una puntura di zanzara e arrossisce nel giro di 15 minuti. - Quando l’allergene sospetto è un veleno di vespa o di ape, o un medicamento suscettibile di causare edema o shock anafilattico, per prudenza i test verranno praticati in ospedale. Questi test possono essere praticati sin dal primo anno di vita e consentono di esaminare anche venti allergeni alla volta. - I patch-test sono indicati per le allergie da contatto (eczemi). L’allergologo sistema sulla parte alta della vostra schiena dei cerotti contenenti fino a 10 quadratini assorbenti impregnati di sostanze sospette: metalli, coloranti, conservanti, cosmetici, profumi. Talvolta questo metodo viene impiegato per testare alimenti, medicamenti, gli acari e persino il latex. Questi cerotti resteranno in posizione per due o tre giorni, e in caso di positività, appariranno sulle pelle dei piccoli eczemi ove erano gli allergeni colpevoli. - I test cosiddetti di provocazione indicati per individuare le allergie più difficili da scoprire, vengono impiegati in ambiente esclusivamente ospedaliero e sotto sorveglianza medica e consistono nel far inalare o ingerire la sostanza sospetta fino a causare la reazione. I test di provocazione sono particolarmente utili per diagnosticare eventuali allergie professionali. I trattamenti Evitare l’allergene è la prima regola, evidentemente, nonché il rimedio più efficace per eliminare un’allergia. Consiste nel fuggire qualsiasi contatto con l’allergene e viene generalmente consigliato nelle allergie alimentari. Talvolta, però è difficile, se non impossibile evitare le sostanze responsabili, e la desensibilizzazione si rivela la migliore opzione. Essa può essere efficace per i pollini (di graminacee e di certi alberi), per gli acari, per il veleno di api o vespe, eccetera. L’OMEOPATIA La medicina naturale può talvolta rivelarsi efficace per il trattamento del raffreddore da fieno, l’allergia alla polvere o le reazioni cutanee agli alimenti. Per quanto esistano diversi rimedi, sarà sempre opportuno evitare l’auto-medicazione e consultare un medico omeopata, che, in seguito ad una lunga indagine, prescriverà il trattamento adeguato. I FARMACI Senza guarire dall’allergia, alcuni farmaci contribuiscono validamente ad alleviarne i sintomi. Si tratta di: - Antistaminici Essi arrestano la reazione dell’organismo in presenza dell’allergene. Quelli più recenti non presentano più quel fastidioso effetto collaterale costituito da una certa sonnolenza che accompagnava i vecchi antistaminici. - Cortisonici Vengono prescritti solo per brevi trattamenti, dato che i loro effetti a lunga distanza possono essere molto dannosi. - Cromoni Principi attivi che si ritrovano negli spray (naso e bronchi) o nei colliri. Servono a bloccare la liberazione di istamina, una sostanza chimica liberata dall’organismo in risposta ad un allergene. - Antileucotrieni Nuovi medicamenti specifici per alcuni tipi di asma. - Broncodilatatori Dilatano i bronchi e ristabiliscono rapidamente la respirazione nel caso di una crisi di asma. alutare 21