Conferenza di servizio
febbraio – marzo 2015
Il Sistema Nazionale di Valutazione
M.R.Turrisi
I Parte
Il SNV: Normativa e tempistica
Autovalutazione e Valutazione esterna
Le azioni delle scuole e del DS
Le azioni dell’USR a sostegno delle scuole
M.R.Turrisi
II Parte
Il RAV: struttura e procedure
Analisi degli strumenti e degli
indicatori del RAV
Focus sul Questionario scuole
M.R.Turrisi
La normativa
DPR n. 80 del 28 marzo 2013, G. U.
4/07/2013
Avvio del SNV: condizione per
l’attuazione dell’autonomia
Individuazione dei soggetti
Obiettivi
M.R.Turrisi
La normativa
DPR n. 80 del 28 marzo 2013,
L’autonomia responsabilizza le scuole “ nella
progettazione e nella realizzazione di interventi di
educazione, formazione e istruzione mirati allo
sviluppo della persona umana (…) al fine di garantire il
successo formativo coerentemente con le finalità e gli
obiettivi generali del sistema d’istruzione e con
l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di
insegnamento apprendimento” e il SNV ha come fine
il “ miglioramento della qualità dell’offerta formativa e
degli apprendimenti”
M.R.Turrisi
La normativa
DPR n. 80 del 28 marzo 2013
I SOGGETTI:
Le scuole
INVALSI
INDIRE
Contingente Ispettivo
M.R.Turrisi
La normativa
DPR n. 80 del 28 marzo 2013
AUTONOMIA- VALUTAZIONE- MIGLIORAMENTO
L'idea di fondo alla base della Direttiva è quella di
favorire, in ogni fase della valutazione e fin dal suo
avvio, un coinvolgimento attivo e responsabile
delle scuole, fuori da logiche di mero adempimento
formale. Un buon processo valutativo, infatti,
consente a ciascuna istituzione scolastica di
regolare e qualificare il proprio servizio educativo
M.R.Turrisi
La direttiva n.11 del 18-9-2014
Priorità strategiche del SNV per il triennio 2014-2015 / 2016-2017
La valutazione e’ finalizzata al :
miglioramento offerta formativa
riduzione dispersione scolastica
riduzione dei GAP geografici e tra scuole
rafforzamento competenze di base rispetto al punto di
partenza
valorizzazione degli esisti a distanza (universita’ e lavoro)
M.R.Turrisi
La direttiva n.11 del 18-9-2014
e CM n.47 21/10/2014
Tempi e Fasi:
A.S. 2014/15
Autovalutazione.
- Marzo-giugno 2015 Elaborazione del R.A.V. secondo un quadro di riferimento comune
a c. dell’INVALSI con descrittori ed indicatori predefiniti.
Luglio 2015: Pubblicazione del RAV e individuazione azioni di miglioramento
A.S. 2015/16
Valutazione esterna: visita dei team campione di scuole (un DT dell’area ispettiva +
due esperti selezionati e formati da INVALSI).
Confronto fra A.V. e Val. esterna, ricalibratura degli obiettivi di miglioramento e del
Piano di Miglioramento (PdM).
Azione di miglioramento: definizione e attuazione dei piani migliorativi.
AS 2016/17
Valutazione esterna estesa
Azioni di miglioramento
Rendicontazione sociale
M.R.Turrisi
Ottica: dall’autovaluazione
al miglioramento
Autovalutazione
Valutazione esterna
Miglioramento
M.R.Turrisi
Modello teorico
M.R.Turrisi
Qualche riflessione sulla
valutazione
interna….
“Le sue potenzialità sono strettamente
connesse alla sua accettazione come
strumento professionale a
disposizione del singolo docente e
della scuola per indagare e
ripensare le proprie azioni
organizzative ed educative” FGA
M.R.Turrisi
Qualche riflessione sulla
valutazione
interna…
Per una buona valutazione interna…
Senso di appartenenza
Adesione convinta dei singoli attori
Legami forti
Comunità morale
Convinzione di cogliere un’occasione di crescita professionale e
di miglioramento
Non mero adempimento formale
Agire sulle leve motivazionali e organizzative
L’adesione non può essere di una minoranza
M.R.Turrisi
Qualche riflessione sulla valutazione
interna…
La sola V.I. è autoassolutoria e
autoreferenziale
La sola V.E. non permette di entrare nella
black box della scuola con il solo ausilio di
prove standardizzate e visite ispettive.
UN BUON RAV E’ L’ANELLO DI
CONGIUNZIONE FRA VALUTAZIONE
INTERNA E VALUTAZIONE ESTERNA
M.R.Turrisi
Le azioni delle scuole
e del DS
1. Presentazione al collegio dell’attività di
Autovalutazione: condivisione e costruzione
del senso di appartenenza
2. Costituzione del Nucleo di Auto Valutazione
3. Compilazione del RAV : momento
conoscitivo e riflessivo
4. Pubblicazione del RAV ; scelta delle priorità
e degli obiettivi
5. Elaborazione del Piano di Miglioramento
M.R.Turrisi
Le azioni dell’USR a
sostegno delle scuole
Costituzione dello Sfaff regionale
Individuazione di Sfaff provinciali a
supporto
Conferenze di servizio a cura dello
Sfaff regionale
Seminari di formazione e supporto a
cura dellgli Sfaff provinciali
M.R.Turrisi
II Parte
La struttura del RAV
Il format del RAV
4 Parti:
Descrittiva
Valutativa
Riflessiva
Proattiva
M.R.Turrisi
Il RAV: parte descrittiva
Descrizione delle risorse e del contesto
(variabili indipendenti che consento di
“spiegare” le scelte della scuola):
Popolazione scolastica
Territorio e capitale sociale
Risorse economiche e materiali
Risorse professionali
M.R.Turrisi
RAV Parte descrittiva
Popolazione scolastica
Provenienza socio-economica e culturale degli studenti e
caratteristiche della popolazione
Es:
Indicatori:Status socio-economico e culturale
delle famiglie degli studenti
Fonte: Questionario Invalsi-Prove SNV
Altro: indicatori elaborati dalla scuola
M.R.Turrisi
RAV Parte descrittiva
Risorse economiche e materiali
Definizione dell'area - Situazione della scuola e grado di
diversificazione delle fonti di finanziamento (es. sostegno delle
famiglie e dei privati alle attività scolastiche, impegno finanziario
degli enti pubblici territoriali). Qualità delle strutture e delle
infrastrutture scolastiche
Es:
Indicatore: Finanziamenti all’istituzione scolastica
Fonte: MIUR
Indicatore: Edilizia e rispetto delle norme sull’edilizia
Fonte: INVALSI - Questionario scuola
M.R.Turrisi
RAV Parte descrittiva
Risorse professionali
Definizione dell'area - Quantità e qualità del
personale della scuola (es. conoscenze e
competenze disponibili).
Es:
Indicatore Caratteristiche degli insegnanti
Fonte:MIUR-INVALSI - Questionario scuola
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa Esiti
Risultati scolastici
Definizione dell'area – I risultati scolastici
rimandano agli esiti degli studenti nel breve e
medio periodo. E' importante che la scuola
sostenga il percorso scolastico di tutti gli
studenti garantendo ad ognuno il successo
formativo.
Es.
Descrittore: Esiti degli scrutini
Fonte:MIUR
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa Risultati
scolastici
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza
Quanti studenti non sono ammessi alla classe successiva e
perché? Ci sono concentrazioni di non ammessi in alcuni anni
di corso o indirizzi di studio per le scuole superiori?
Quanti sono gli studenti sospesi in giudizio nelle scuole
superiori? I debiti formativi si concentrano in determinate
discipline, anni di corso, indirizzi o sezioni?
I criteri di valutazione adottati dalla scuola (studenti non ammessi
alla classe successiva, studenti con debiti formativi) sono
adeguati a garantire il successo formativo degli studenti?
Quali considerazioni si possono fare analizzando la distribuzione
degli studenti per fascia di voto conseguito all'Esame di Stato
(es. una parte consistente si colloca nelle fasce più basse, ci
sono distribuzioni anomale per alcune fasce, cosa emerge dal
confronto con il dato medio nazionale)?
Quanti e quali studenti abbandonano la scuola e perché?
M.R.Turrisi
M.R.Turrisi
Le descrizioni non sono una fotografia
della situazione di ciascuna singola
scuola.
Esse servono come guida per
capire dove meglio collocare la propria
scuola lungo la scala.
M.R.Turrisi
Le situazioni non descritte permettono di
posizionare le scuole che riscontrano solo
per alcuni aspetti una corrispondenza tra
la descrizione e la situazione effettiva
M.R.Turrisi
La Rubrica di valutazione
• La rubrica di valutazione si compone di:
▫ Un criterio di qualità
▫ Una scala di possibili situazioni da 1 a 7.
▫ Le situazioni 1 (Molto critica), 3 (Con qualche
criticita), 5(Positiva) e 7 (Eccellente) sono
corredate da una descrizione analitica.
▫ Le situazioni 2, 4 e 6 non sono descritte
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa Esiti
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
Definizione dell'area - L’analisi dei risultati conseguiti nelle
prove standardizzate nazionali consente di riflettere sul
livello di competenze raggiunto dalla scuola in relazione alle
scuole del territorio, a quelle con background socioeconomico simile e al valore medio nazionale. Tale analisi
permette anche di valutare la capacità della scuola di
assicurare a tutti gli studenti il raggiungimento dei livelli
essenziali di competenza. L’azione della scuola dovrebbe
quindi essere volta a ridurre l’incidenza numerica e la
dimensione del gap formativo degli studenti con livelli di
apprendimento sotto una determinata soglia, considerando
la variabilità di risultati interna alla scuola (tra le classi, tra le
sedi, tra gli indirizzi), così come la distribuzione degli
studenti nei diversi livelli di rendimento.
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
Es.
Indicatore:Risultati degli studenti nelle prove di
italiano e matematica
Fonte: INVALSI - Prove SNV
M.R.Turrisi
Risultati nelle prove
standardizzate nazionali
M.R.Turrisi
Risultati nelle prove
standardizzate nazionali
M.R.Turrisi
Risultati nelle prove standardizzate
nazionali
Le prove enfatizzano le competenze più che le
mere conoscenze scolastiche:
• riferimento ai traguardi fissati dalle Indicazioni Nazionali
per i gradi scolastici oggetto di rilevazione
• stimoli cognitivi – a cui lo studente è sollecitato a
rispondere mobilitando le proprie conoscenze – e non
quiz nozionistici a cui predisporsi tramite esercizi di tipo
mnemonico
• avvio verso la differenziazione delle prove per la scuola
secondaria di II grado
M.R.Turrisi
Risultati nelle prove standardizzate
nazionali
I dati restituiti dall’INVALSI riguardano fondamentalmente
tre aspetti:
• l’andamento complessivo dei livelli di apprendimento
degli studenti della scuola rispetto alla media dell’Italia,
dell’area geografica e della regione di appartenenza;
• l’andamento delle singole classi nelle prove di italiano e
di matematica nel loro complesso;
• l’andamento della singola classe e del singolo studente
analizzato nel dettaglio di ogni singola prova
M.R.Turrisi
Risultati nelle prove standardizzate
nazionali
Quali sono gli elementi di interesse per una lettura
“generale” dei dati sui punteggi della singola materia?
• Differenza dalla media della ripartizione geografica di
appartenenza (regione o Area geografica) e dalla media
nazionale
• Differenza tra classi (eterogeneità interna alla scuola)
• Differenza con il punteggio di classi simili (o meglio, con
background degli studenti simile)
• Eventuale presenza di cheating
M.R.Turrisi
Risultati nelle prove standardizzate
nazionali
Qualche riflessione a partire dalla lettura dei dati:
Una elevata variabilità fra le classi riconduce a :
Mancato rispetto del criterio di equieterogeneità nella
formazione delle classi ( corsi di serie “A” e di serie
“B”)
Debole collegialità nella progettazione didattica e
nella valutazione
Scarso funzionamento dei Dipartimenti disciplinari
M.R.Turrisi
Area dei Risultati
Qualche indicazione per il DS
Il DS agisce sul versante organizzativo per garantire a tutti gli
alunni uguali opportunità rispetto agli esiti di apprendimento
(cuore del processo di autovalutazione) attraverso:
Orientamento delle pratiche progettuali e valutative dei
Dipartimenti e dei Consigli di classe
Formazione delle classi
Attribuzione dei docenti alle classi
Procedure di controllo nella gestione del curricolo”agito”
Sviluppo delle risorse professsionali
………
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa Esiti
Competenze chiave e di cittadinanza
Definizione dell'area - Si parla di competenze chiave per
indicare un insieme di competenze, anche di natura
trasversale, ritenute fondamentali per una piena
cittadinanza. Tra queste rientrano ad esempio le
competenze sociali e civiche (rispetto delle regole,
capacità di creare rapporti positivi con gli altri,
costruzione del senso di legalità, sviluppo dell’etica della
responsabilità e di valori in linea con i principi
costituzionali) e le competenze personali legate alla
capacità di orientarsi e di agire efficacemente nelle
diverse situazioni1. Appare inoltre importante
considerare la capacità degli studenti di autoregolarsi
nella gestione dei compiti scolastici e dello studio.
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Competenze chiave e
di cittadinanza
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza
La scuola valuta le competenze di cittadinanza degli studenti (es.
il rispetto delle regole, lo sviluppo del senso di legalità e di
un’etica della responsabilità, la collaborazione e lo spirito di
gruppo)?
La scuola adotta criteri di valutazione comuni per l'assegnazione
del voto di comportamento?
La scuola valuta le competenze chiave degli studenti come
l’autonomia di iniziativa e la capacità di orientarsi? In che modo
la scuola valuta queste competenze (osservazione del
comportamento, individuazione di indicatori, questionari, ecc.) ?
Qual è il livello delle competenze chiave e di cittadinanza
raggiunto dagli studenti nel loro percorso scolastico? Ci sono
differenze tra classi, sezioni, plessi, indirizzi o ordini di scuola?
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Competenze chiave e di cittadinanza
Tutta questa parte va costruita da parte della
scuola
Le domande-guida possono servire per
ragionare sulle “competenze di cittadinanza”
come traguardi formativi il cui
raggiungimento rimanda a:
Didattica per competenze
Trasversalità/disciplinarietà
Valutazione qualitativa/descrittiva
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Risultati a distanza
Definizione dell'area - L’azione della scuola può definirsi
efficace quando assicura risultati a distanza nei percorsi
di studio a seguito o nell’inserimento nel mondo del
lavoro. E', pertanto, importante conoscere i percorsi
formativi degli studenti usciti dalla scuola del primo e del
secondo ciclo ad un anno o due di distanza, e
monitorare inoltre i risultati sia all'interno del primo ciclo,
sia nel passaggio al secondo ciclo.
Per le scuole del secondo ciclo gli indicatori disponibili
centralmente riguardano la quota di studenti iscritti
all'università e i crediti universitari conseguiti dagli
studenti nel primo e nel secondo anno dopo il diploma;
per le scuole del primo ciclo gli indicatori disponibili
riguardano l'adozione del consiglio orientativo.
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Esiti Risultati a distanza
Es:
Indicatore: Prosecuzione negli studi universitari
Fonte: MIUR
Indicatore: Successo negli studi secondari di II
grado
Fonte: MIUR
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Risultati a distanza
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di
debolezza
Per la scuola primaria - Quali sono gli esiti degli studenti usciti dalla scuola primaria al termine
del primo anno di scuola secondaria di I grado? [Nel caso in cui la grande maggioranza
degli studenti della primaria si iscriva nella secondaria del medesimo Istituto Comprensivo
si può utilizzare l'indicatore 2.1.a sugli Esiti degli scrutini]
Per la scuola secondaria di I grado - Quali sono i risultati dei propri studenti nel percorso
scolastico successivo? In che misura il consiglio orientativo è seguito? In che misura il
consiglio orientativo è efficace?
Per la scuola secondaria di II grado - Qual è la riuscita dei propri studenti nei successivi
percorsi di studio? Quanti studenti iscritti all'università non hanno conseguito crediti?
Coloro che hanno conseguito crediti universitari ne hanno conseguiti in misura adeguata
(tenendo conto che andrebbero conseguiti in media 60 crediti per ciascun anno di corso)?
Per la scuola secondaria di II grado - Qual è la riuscita dei propri studenti nel mondo del
lavoro? (La scuola potrebbe considerare, se in possesso dei relativi dati, la quota di ex
studenti occupati dopo 3 o 5 anni dal diploma, la coerenza tra il titolo di studio conseguito e
il settore lavorativo, o ancora esaminare quanti studenti hanno trovato un impiego nella
regione di appartenenza e quanti al di fuori di essa).
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Pratiche educative e didattiche
Curricolo, progettazione e valutazione
Definizione dell'area - Individuazione del curricolo
fondamentale a livello di istituto e capacità di
rispondere alle attese educative e formative
provenienti dalla comunità di appartenenza.
Definizione di obiettivi e traguardi di apprendimento
per le varie classi e anni di corso. Attività opzionali ed
elettive che arricchiscono l’offerta curricolare. Modalità
di progettazione didattica, monitoraggio e revisione
delle scelte progettuali effettuate dagli insegnanti.
Modalità impiegate per valutare le conoscenze e le
competenze degli allievi
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Pratiche educative e didattiche
Curricolo, progettazione e valutazione
L’area è articolata al suo interno in tre sottoaree:
Curricolo e offerta formativa – definizione e
articolazione del curricolo di istituto e delle attività di
ampliamento dell’offerta formativa
Progettazione didattica – modalità di progettazione
Valutazione degli studenti – modalità di valutazione e
utilizzo dei risultati della valutazione
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Pratiche educative e didattiche
Curricolo, progettazione e valutazione
Es.
Indicatore: Curriculo
Fonte: INVALSI – Questionario scuola
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Pratiche educative e didattiche
Curricolo,
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di
debolezza
A partire dai documenti ministeriali di riferimento, in
che modo il curricolo di istituto risponde ai bisogni
formativi degli studenti e alle attese educative e
formative del contesto locale?
La scuola ha individuato quali traguardi di competenza
gli studenti nei diversi anni dovrebbero acquisire?
Vengono individuate anche le competenze trasversali
(es. educazione alla cittadinanza, competenze sociali
e civiche)?
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Pratiche educative e didattiche
Curricolo,
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di
debolezza
A partire dai documenti ministeriali di riferimento, in
che modo il curricolo di istituto risponde ai bisogni
formativi degli studenti e alle attese educative e
formative del contesto locale?
La scuola ha individuato quali traguardi di competenza
gli studenti nei diversi anni dovrebbero acquisire?
Vengono individuate anche le competenze trasversali
(es. educazione alla cittadinanza, competenze sociali
e civiche)?
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Pratiche educative e didattiche
Curricolo
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza
Gli insegnanti utilizzano il curricolo definito dalla scuola come
strumento di lavoro per la loro attività?
Le attività di ampliamento dell’offerta formativa sono
progettate in raccordo con il curricolo di istituto?
Vengono individuati in modo chiaro gli obiettivi e le
abilità/competenze da raggiungere attraverso i progetti di
ampliamento dell'offerta formativa?
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Pratiche educative e didattiche
Valutazione
Indicatore:Presenza di prove strutturate per classi parallele
Fonte: INVALSI Questionario scuola
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di
debolezza
Quali aspetti del curricolo sono valutati?
Gli insegnanti utilizzano criteri comuni di valutazione
per i diversi ambiti/discipline? In quali discipline, indirizzi
o ordini di scuola è più frequente l’uso di criteri comuni di
valutazione e in quali invece vengono meno utilizzati?
?
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Pratiche educative e didattiche
Valutazione
Indicatore:Presenza di prove strutturate per classi parallele
Fonte: INVALSI Questionario scuola
Domande guida
La scuola utilizza prove strutturate per classi parallele
costruite dagli insegnanti? Per quali discipline? Per quali classi?
Sono adottati criteri comuni per la correzione delle prove?
Nella scuola vengono utilizzati strumenti quali prove di
valutazione autentiche o rubriche di valutazione? Quanto è
diffuso il loro utilizzo?
La scuola progetta e realizza interventi didattici specifici a
seguito della valutazione degli studenti
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Ambiente di apprendimento
Definizione dell'area - Capacità della scuola di creare un ambiente di
apprendimento per lo sviluppo delle competenze degli studenti. La cura
dell'ambiente di apprendimento riguarda sia la dimensione materiale e
organizzativa (gestione degli spazi, delle attrezzature, degli orari e dei
tempi), sia la dimensione didattica (diffusione di metodologie didattiche
innovative), sia infine la dimensione relazionale (attenzione allo sviluppo
di un clima di apprendimento positivo e trasmissione di regole di
comportamento condivise).
Dimensione organizzativa - flessibilità nell'utilizzo di spazi e tempi in
funzione della didattica (laboratori, orario scolastico, ecc.)
Dimensione metodologica - promozione e sostegno all’utilizzo di
metodologie didattiche innovative (gruppi di livello, classi aperte, ecc.)
Dimensione relazionale - definizione e rispetto di regole di
comportamento a scuola e in classe, gestione dei conflitti con gli
studenti
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Dimensione organizzativa
Indicatore: Durata delle lezioni
Fonte: INVALSI Questionario
scuola
Indicatore: Organizzazione oraria
Fonte: INVALSI Questionario
scuola
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Dimensione organizzativa
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza
In che modo la scuola cura gli spazi laboratoriali (individuazione di figure di
coordinamento, aggiornamento dei materiali, ecc.)? Gli studenti hanno pari
opportunità di fruire degli spazi laboratoriali (ci sono sedi, indirizzi o sezioni che vi
accedono in misura minore)?
In che modo la scuola cura la presenza di supporti didattici nelle classi (biblioteca di
classe, computer, materiali per le attività scientifiche, materiali per le attività
espressive, ecc.)?
In che modo la scuola cura la gestione del tempo come risorsa per l'apprendimento?
L'articolazione dell'orario scolastico è adeguata alle esigenze di apprendimento
degli studenti? La durata delle lezioni risponde alle esigenze di apprendimento degli
studenti?
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Dimensione metodologica
Indicatore: Attività e strategie didattiche
Fonte: INVALSI Questionario insegnanti
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza
La scuola promuove l’utilizzo di modalità didattiche innovative?
La scuola promuove la collaborazione tra docenti per la
realizzazione di modalità didattiche innovative?
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Dimensione relazionale
Indicatore: Episodi problematici
Fonte:INVALSI Questionario scuola-Miur
Indicatore: Clima scolastico
Fonte: INVALSI Questionario insegnanti, genitori, studenti
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Dimensione relazionale
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza
In che modo la scuola promuove la condivisione di regole di
comportamento tra gli studenti?
In caso di comportamenti problematici da parte degli studenti quali azioni
promuove la scuola? Queste azioni sono efficaci?
La scuola adotta strategie specifiche per la promozione delle competenze
sociali (es. assegnazione di ruoli e responsabilità, attività di cura di spazi
comuni, sviluppo del senso di legalità e di un’etica della responsabilità,
collaborazione e lo spirito di gruppo, ecc.)? Queste attività coinvolgono
gli studenti di tutte le sezioni, ordini di scuola, plessi o indirizzi di scuola?
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Inclusione e differenziazione
Definizione dell'area – Strategie adottate dalla scuola per la promozione dei
processi di inclusione e il rispetto delle diversità, adeguamento dei processi di
insegnamento e di apprendimento ai bisogni formativi di ciascun allievo nel
lavoro d’aula e nelle altre situazioni educative. L’area è suddivisa in due
sottoaree:
Inclusione – modalità di inclusione degli studenti con disabilità, con bisogni
educativi speciali e degli studenti stranieri da poco in Italia. Azioni di
valorizzazione e gestione delle differenze.
Recupero e Potenziamento – modalità di adeguamento dei processi di
insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo.
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Inclusione e differenziazione
Indicatore:Attività di inclusione
Fonte: INVALSI - Questionario scuola -
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Inclusione e differenziazione
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza
La scuola realizza attività per favorire l’inclusione degli studenti con
disabilità nel gruppo dei pari? Queste attività riescono a favorire
l’inclusione degli studenti con disabilità?
Gli insegnanti curricolari e di sostegno utilizzano metodologie che
favoriscono una didattica inclusiva? Questi interventi sono
efficaci? Alla formulazione dei Piani Educativi Individualizzati
partecipano anche gli insegnanti curricolari? Il raggiungimento
degli obiettivi definiti nei Piani Educativi Individualizzati viene
monitorato con regolarità?
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Inclusione e differenziazione
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza
In che modo la scuola si prende cura degli altri studenti con bisogni educativi
speciali? I Piani Didattici Personalizzati sono aggiornati con regolarità?
La scuola realizza attività di accoglienza per gli studenti stranieri da poco in Italia?
Questi interventi riescono a favorire l’inclusione degli studenti stranieri?
La scuola realizza percorsi di lingua italiana per gli studenti stranieri da poco in
Italia? Questi interventi riescono a favorire il successo scolastico degli studenti
stranieri?
La scuola realizza attività su temi interculturali e/o sulla valorizzazione delle
diversità? Qual è la ricaduta di questi interventi sulla qualità dei rapporti tra gli
studenti?
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Recupero e potenziamento
Indicatore: Attività di recupero
Fonte: MIUR INVALSI - Questionario scuola
Indicatore: Attività di potenziamento
Fonte: INVALSI - Questionario scuola
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Recupero e potenziamento
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza
Quali gruppi di studenti presentano maggiori difficoltà di apprendimento?
Quali interventi sono realizzati per rispondere alle difficoltà di apprendimento
degli studenti?
Sono previste forme di monitoraggio e valutazione dei risultati raggiunti dagli
studenti con maggiori difficoltà?
Gli interventi che la scuola realizza per supportare gli studenti con maggiori
difficoltà sono efficaci?
In che modo la scuola favorisce il potenziamento degli studenti con particolari
attitudini disciplinari?
Gli interventi di potenziamento realizzati sono efficaci?
Nel lavoro d’aula quali interventi individualizzati in funzione dei bisogni
educativi degli studenti vengono utilizzati?
Quanto è diffuso l'utilizzo di questi interventi nelle varie classi della scuola?
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Continuità e orientamento
Definizione dell’area - Attività per garantire la continuità dei percorsi
scolastici. Attività finalizzate all’orientamento personale, scolastico e
professionale degli allievi. L’area è articolata al suo interno in due
sottoaree:
Continuità – azioni intraprese dalla scuola per assicurare la continuità
educativa nel passaggio da un ordine di scuola all’altro
Orientamento – azioni intraprese dalla scuola per orientare gli studenti
alla conoscenza del sé e alla scelta degli indirizzi di studio successivi
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Continuità
Indicatore:Attività di continuità
Fonte: INVALSI - Questionario scuola
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza
Gli insegnanti di ordini di scuola diversi si incontrano per parlare della
formazione delle classi?
Quali azioni realizza la scuola per garantire la continuità educativa per gli
studenti nel passaggio da un ordine di scuola all’altro?
La scuola monitora i risultati degli studenti nel passaggio da un ordine di
scuola all’altro?
Gli interventi realizzati per garantire la continuità educativa sono efficaci?
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Orientamento
Indicatore: Attività di orientamento
Fonte: INVALSI - Questionario scuola
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza
La scuola realizza percorsi di orientamento per la comprensione di sé e delle
proprie inclinazioni? Quali classi sono coinvolte? Questi percorsi coinvolgono tutte
le sezioni/plessi della scuola?
La scuola realizza attività di orientamento finalizzate alla scelta del percorso
scolastico/universitario successivo? Queste attività coinvolgono le realtà
scolastiche/universitarie significative del territorio?
La scuola realizza attività di orientamento al territorio e alle realtà produttive e
professionali?
La scuola organizza incontri/attività rivolti alle famiglie sulla scelta del percorso
scolastico/universitario successivo?
Le attività di orientamento coinvolgono tutte le sezioni/plessi della scuola?
La scuola monitora quanti studenti seguono il consiglio orientativo? I consigli
orientativi della scuola sono seguiti da un elevato numero di famiglie e studenti
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Pratiche gestionali e organizzative
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Definizione dell’area:
Identificazione e condivisione della missione, dei valori e della visione di
sviluppo dell’istituto. Capacità della scuola di indirizzare le risorse
verso le priorità, catalizzando le energie intellettuali interne, i contributi
e le risorse del territorio, le risorse finanziarie e strumentali disponibili
verso il perseguimento degli obiettivi prioritari d’istituto
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
L’area è articolata al suo interno in quattro sottoaree:
Missione e obiettivi prioritari – individuazione della missione, scelta delle
priorità e loro condivisione interna e esterna
Controllo dei processi - uso di forme di controllo strategico e monitoraggio
dell'azione intrapresa dalla scuola per il conseguimento degli obiettivi
individuati (es. pianificazione strategica, misurazione delle performance,
strumenti di autovalutazione).
Organizzazione delle risorse umane – individuazione di ruoli di
responsabilità e definizione dei compiti per il personale
Gestione delle risorse economiche – assegnazione delle risorse per la
realizzazione delle priorità
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Missione e obiettivi prioritari
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza
La missione dell'istituto e le priorità sono definite chiaramente?
La missione dell'istituto e le priorità sono condivise all'interno
della comunità scolastica? Sono rese note anche all'esterno,
presso le famiglie e il territorio?
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Controllo dei processi
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza
In che modo la scuola pianifica le azioni per il raggiungimento
dei propri obiettivi?
In che modo la scuola monitora lo stato di avanzamento per il
raggiungimento degli obiettivi? Quali meccanismi e strumenti
di controllo sono adottati?
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Organizzazione delle risorse umane
Indicatore: Gestione delle funzioni strumentali
Fonte:
INVALSI - Questionario scuola
Indicatore: Gestione del Fondo di istituto
Fonte:
INVALSI - Questionario scuola
Indicatore: Processi decisionali
Fonte:
INVALSI - Questionario scuola
Indicatore: Impatto delle assenze degli insegnanti sull’organizzazione
Fonte: INVALSI - Questionario scuola
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Organizzazione delle risorse umane
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza
C'è una chiara divisione dei compiti (o delle aree di attività) tra i docenti con
incarichi di responsabilità?
C’è una chiara divisione dei compiti (o delle aree di attività) tra il personale
ATA?
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Gestione delle risorse economiche
Indicatore: : Progetti realizzati
Fonte INVALSI - Questionario scuola
Indicatore:
Progetti prioritari
Fonte: INVALSI - Questionario scuola
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Gestione delle risorse economiche
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di
debolezza
Quale coerenza tra le scelte educative adottate (es. Piano
dell’Offerta Formativa) e l’allocazione delle risorse
economiche (es. programma annuale)?
Le spese per i progetti si concentrano sulle tematiche
ritenute prioritarie dalla scuola?
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Definizione dell'area - Capacità della scuola di prendersi cura delle
competenze del personale, investendo nella formazione e promuovendo
un ambiente organizzativo per far crescere il capitale professionale
dell’istituto. L’area è articolata al suo interno in tre sottoaree:
Formazione – azioni intraprese, finanziate dalla scuola o da altri soggetti,
per l’aggiornamento professionale del personale
Valorizzazione delle competenze - raccolta delle competenze del
personale e loro utilizzo (l'assegnazione di incarichi, formazione tra pari,
ecc.)
Collaborazione tra insegnanti – attività in gruppi di lavoro e condivisione di
strumenti e materiali didattici
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Indicatore:Offerta di formazione per gli insegnanti
Fonte:
INVALSI - Questionario scuola
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza
La scuola raccoglie le esigenze formative dei docenti e del
personale ATA?
Quali temi per la formazione la scuola promuove e perché (es.
curricolo e competenze, bisogni educativi speciali, tecnologie
didattiche, ecc.)?
Qual è la qualità delle iniziative di formazione promosse dalla
scuola?
Quali ricadute hanno le iniziative di formazione nell'attività ordinaria
della scuola?
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Valorizzazione delle competenze ( indicatori scelti dalla scuola)
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza
• La scuola raccoglie le competenze del personale (es. curriculum,
esperienze formative, corsi frequentati)?
• Come sono valorizzate le risorse umane?
• La scuola utilizza il curriculum o le esperienze formative fatte dai
docenti per una migliore gestione delle risorse umane (es.
assegnazione di incarichi, suddivisione del personale)?
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Collaborazione tra insegnanti
Indicatore: Gruppi di lavoro degli insegnanti
Fonte:
INVALSI - Questionario scuola
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Collaborazione tra insegnanti
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza
• La scuola incentiva la partecipazione dei docenti a gruppi di lavoro? Su
quali tematiche? Con quali modalità organizzative (es. Dipartimenti,
gruppi di docenti per classi parallele, gruppi spontanei, ecc.)?
• I gruppi di lavoro composti da insegnanti producono materiali o esiti utili
alla scuola?
• La scuola mette a disposizione dei docenti spazi per la condivisione di
strumenti e materiali didattici?
• La condivisione di strumenti e materiali tra i docenti è ritenuta
adeguata?
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Definizione dell'area - Capacità della scuola di proporsi come
partner strategico di reti territoriali e di coordinare i diversi
soggetti che hanno responsabilità per le politiche dell’istruzione
nel territorio. Capacità di coinvolgere le famiglie nel progetto
formativo. L’area è articolata al suo interno in due sottoaree:
Collaborazione con il territorio – promozione di reti e accordi con il
territorio a fini formativi.
Coinvolgimento delle famiglie – capacità di confrontarsi con le
famiglie per la definizione dell’offerta formativa e sui diversi
aspetti della vita scolastica.
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Collaborazione con il territorio
Indicatore:Reti di scuole
Fonte: INVALSI - Questionario scuola
Indicatore: Accordi formalizzati
Fonte: INVALSI - Questionario scuola
Indicatore: Raccordo scuola-territorio
Fonte: INVALSI - Questionario scuola
Indicatore: Raccordo scuola e lavoro
Fonte: MIUR e INVALSI - Questionario scuola
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Collaborazione con il territorio
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza
Quali accordi di rete e collaborazioni con soggetti pubblici o privati
ha la scuola? Per quali finalità?
Qual è la partecipazione della scuola nelle strutture di governo
territoriale?
Quali ricadute ha la collaborazione con soggetti esterni sull’offerta
formativa?
Qual è la presenza nelle scuole del secondo ciclo di stage, di
collegamenti o di inserimenti nel mondo del lavoro
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Coinvolgimento delle famiglie
Indicatore:Partecipazione formale dei genitori
Fonte: INVALSI –Questionario scuola
Indicatore: Partecipazione informale dei genitori
Fonte: INVALSI - Questionario scuola
Indicatore: Partecipazione finanziaria dei genitori
Fonte: INVALSI - Questionario scuola
Indicatore: Capacità della scuola di coinvolgere i genitori
Fonte: INVALSI - Questionario scuola
M.R.Turrisi
RAV Parte valutativa
Processi
Coinvolgimento delle famiglie
Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza
In che modo le famiglie sono coinvolte nella definizione dell’offerta
formativa?
Ci sono forme di collaborazione con i genitori per la realizzazione di
interventi formativi?
La scuola coinvolge i genitori nella definizione del Regolamento
d’istituto, del Patto di corresponsabilità o di altri documenti rilevanti
per la vita scolastica? La scuola realizza interventi o progetti rivolti
ai genitori (es. corsi, conferenze)?
La scuola utilizza strumenti on-line per la comunicazione con le
famiglie (es. registro elettronico)?
M.R.Turrisi
La rubrica di valutazione
CONSENTE DI ESPRIMERE LA VALUTAZIONE
SULL’AREA CON UN PUNTEGGIO DA 1 A 7
1: molto critica
3: qualche criticità
5: positiva
7: eccellente
I punteggi 2-4-6 consentono alla scuola di esprimere una
valutazione personalizzata che non corrisponde esattamente
con quella già prevista
M.R.Turrisi
Individuazione
delle priorità
Priorità e Traguardi orientati agli Esiti degli studenti
Le priorità si riferiscono agli obiettivi generali che la scuola si prefigge
di realizzare nel lungo periodo attraverso l’azione di miglioramento.
Le priorità che la scuola si pone devono necessariamente
riguardare gli esiti degli studenti. Si suggerisce di specificare quale
delle quattro aree degli Esiti si intenda affrontare (Risultati
scolastici, Risultati nelle prove standardizzate nazionali,
Competenze chiave e di cittadinanza, Risultati a distanza) e di
articolare all'interno quali priorità si intendano perseguire (es.
Diminuzione dell'abbandono scolastico; Riduzione della variabilità
fra le classi; Sviluppo delle competenze sociali degli studenti di
secondaria di I grado, ecc.).
Si suggerisce di individuare un numero limitato di priorità (1 o 2)
all'interno di una o due aree degli Esiti degli studenti.
M.R.Turrisi
Individuazione
delle priorità
Obiettivi di processo
Gli obiettivi di processo rappresentano una definizione
operativa delle attività su cui si intende agire concretamente
per raggiungere le priorità strategiche individuate. Essi
costituiscono degli obiettivi operativi da raggiungere nel breve
periodo (un anno scolastico) e riguardano una o più aree di
processo.
Si suggerisce di indicare l'area o le aree di processo su cui si
intende intervenire e descrivere gli obiettivi che la scuola si
prefigge di raggiungere a conclusione del prossimo anno
scolastico
M.R.Turrisi
Individuazione delle
priorità
Obiettivi di processo
Curricolo, progettazione e valutazione
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione
Continuità e orientamento
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
M.R.Turrisi
88
Esempio di restituzione
M.R.Turrisi 10/03/2015
Esempio di restituzione
M.R.Turrisi
Esempio di restituzione
90
M.R.Turrisi 10/03/2015
Parafrasando Magritte
Il RAV non è un
documento:
È la guida per avviare
nella scuola un
processo di
riflessione e di
miglioramento
M.R.Turrisi
Grazie per l’attenzione e buon
lavoro !
Fonti: Documenti MIUR e INVALSI – Seminario 27 e 28 novembre 2014
M.R.Turrisi
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