Post-menopausa: un momento critico? Abbadia di Fiastra, Tolentino 14 aprile 2007 Insufficienza Ovarica Prematura (POF) Dott. Filiberto Di Prospero Responsabile Unità Funzionale di Endocrinologia Ginecologica Zona Territoriale 8, Civitanova Marche Questa presentazione è su SaluteDonna.it ® • La mia vita di donna è finita a 30aa davanti ad un ginecologo indaffarato che leggendo le mie analisi mi disse che ero in menopausa. Pensai al mio matrimonio, al figlio che non avrei mai avuto, a come sarei diventata… Non facevo altro che chiedermi: perchè? Errori comuni nella POF • Scarsa conoscenza della fisiopatologia e dell’etiologia • Inadeguata informazione alla paziente • Prognosi ed atteggiamenti terapeutici talvolta errati • Mancata valutazione degli aspetti non strettamente ginecologici Definizione ed epidemiologia • Sindrome che si esprime con insufficienza ovarica, deplezione ovocitaria, amenorrea primaria o secondaria (della durata di almeno 6 mesi), elevati livelli di FSH (>40 UI/L in almeno due dosaggi), ipoestrogenismo in una donna di età inferiore a 40aa • L’incidenza nella popolazione generale femminile va dall’1 al 4% Sintomi • Amenorrea primaria o secondaria • Vampate di calore e sudorazioni • Ansietà, depressione, insonnia, instabilità psicologica • Dispareunia, secchezza vaginale • Piu a lungo termine: osteoporosi, instabilità vescicale, incontinenza urinaria, aumento del rischio cardiovascolare Cause • Nella maggior parte dei casi ancora idiopatica • Genetiche: frequente storia familiare positiva (il 30% delle pazienti ha una parente stretta con POF); S. di Turner; S. X fragile; alcuni difetti enzimatici metabolici • Immunitarie: frequente riscontro di AC anti-ovaio ed associazione con malattie autoimmuni o disendocrinopatie come Morbo di Addison (AC antisurrene), Ipotiroidismo (il 33% delle pazienti presenta AC anti-tiroide), Diabete tipo 1, Vitiligine, Lupus, Artrite Reumatoide, ITP • Infettive: virus parotitico (particolarmente se durante pubertà e periodo fetale); tubercolosi e PID molto rare • Iatrogeniche: chemio e radioterapia, chirurgia pelvica (isterectomia, chirurgia ovarica) • Ambientali: fumo di sigaretta. Cause immunitarie: quale meccanismo? • Sono stati riscontrati AC organo (teca, granulosa, recettori FSH e LH, oociti e follicolo maturo) e non organo-specifici (nucleo, mitocondrio, fattore reumatoide) • Gli estrogeni determinerebbero una maggiore attivazione delle cellule B ed inibizione dei T suppressor (spiegherebbe la differente risposta immuunitaria tra uomini e donne e la maggiore incidenza patologia autoimmune in quest’ultime) • Nella POF si osserva un aumento dei CD8 e riduzione del rapporto CD4/CD8 (che nella donna solitamente è aumentato rispetto all’uomo) • Donne sottoposte a chirurgia pelvica presentano maggiore incidenza di AC anti-ovaio Nuove evidenze associative • Endometriosi (?) • Chirurgia pelvica • Variante genetica FOXL2 (David Schlessinger e Giuseppe Pila) • Variante gene BMP15 (Elisa Di Pasquale) Radioterapia e POF • Il danno ovarico si correla con l’età (maggiore in età giovanile), la dose ed il territorio irradiato • Una dose superiore a 800 rads sulle ovaie induce sterilità permanente nel 100% dei casi • Dosi di 400 rads consentono il mantenimento della funzione ovarica nel 60% dei casi • La ripresa della funzione ovarica avviene a distanza di tempo variabile e non prevedibile • Strategie di prevenzione: schermatura, dislocazione degli annessi, Analoghi GnRH(?) Chemioterapia e POF • Mentre è incerta la correlazione con la dose dei farmaci sembrano sicuramente importanti al fine di prevedere una successiva POF: tipo di molecola ed età della paziente (donne <30aa hanno più probabilità di mantenere la funzione ovarica). La POF può insorgere subito ma anche dopo anni. • Farmaci molto tossici per le ovaie: agenti alchilanti (ciclofosfamide, busulfan), mostarde azotate • Farmaci poco tossici per le ovaie: Methotrexate, 5fluorouracile, 6-mercaptopurina • Farmaci il cui effetto è poco noto: vincristina, vinblastina, cisplatino, doxorubicina, bleomicina, nitrosurea, citosina arabinoside • Prevenzione: buoni risultati con Analoghi GnRH Condotta diagnostica • Valutare sempre molto attentamente l’anamnesi (storia familiare, patologia endocrina ed autoimmune, chirurgia pelvica, terapie radianti e/o chemioterapiche) • Esame ginecologico, Pap Test, ecografia pelvica transvaginale • Esame senologico con eco mammaria (eventuale mammografia) • Verifare il pattern mestruale e la presenza di sintomi da carenza estrogenica • FSH superiore a 40UI/L in almeno due distinte determinazioni • Cariotipo su sangue periferico; eventuale ricerca X fragile • Funzionalità tiroidea e AC anti-Tiroide, cortisolemia • Non indicata la biopsia ovarica • Mineralometria Ossea Possibilità di previsione e prevenzione • In molte situazioni è facile prevedere una futura POF • E’ possibile talvolta tentare anche una prevenzione • In presenza di fattori di rischio in donna regolarmente mestruata è possibile una previsione a distanza della POF mediante valutazione di FSH tra il 3° ed il 5° giorno del ciclo (valori superiori a 10UI/L sono fortemente predittivi) Sessualità e riproduzione • La sessualità frequentemente (per fattori psicologici e poi anatomici) viene compromessa; l’alterazione della propria immagine corporea si accompagna a sensazione di inadeguatezza (svalutazione), gelosia, ansietà • L’unica vera chance riproduttiva (30% circa di successi) è legata alla ovodonazione • Considerare l’adozione • Calo della libido: supporto sessuologico ed eventuale intervento farmacologico Guida alla terapia (1): ripristino della funzione ovarica • Non esiste una terapia che abbia dimostrato la capacità certa di un ripristino della funzione ovarica • Sono stati utilizzati corticosteroidi in quelle forme nelle quali il coinvolgimento immunitario è apparso molto evidente ma i risultati sono deludenti e non scevri da rischi • Tentativi eroici di stimolazione non sono giustificati • Si è assistito talvolta a remissioni spontanee e più raramente a gravidanze nel corso dei primi mesi di terapia E/P sostitutiva (ripristino recettori FSH precedentemente inibiti per down-regulation?) Guida alla terapia (2): terapia ormonale sostitutiva • Indicazioni: pazienti con POF, indipendentemente dalla sintomatologia • Caratteristiche peculari: sicurezza, praticità d’uso, lunga durata; mantenere un adeguato trofismo uterino • Controindicazioni: quelle tipiche dei trattamenti E/P • Trattamento standard: E/P in schema sequenziale-ciclico per os, pillola • Valutare la necessità di somministrare piccole dosi di androgeni (escludendo controindicazioni) per un eventuale calo della libido • Altre terapie specifiche: apparato osseo, cardiovascolare, endocrino (es. Tiroide); distretto vaginale e vescicale • Da non trascurare: problemi estetici e psicologici • Non solo terapia medica: considerare sempre la dieta ed un programma di attività fisica Conclusioni • La POF è una situazione clinica complessa • La terapia ha caratteristiche peculiari e deve essere articolata secondo le esigenze della singola paziente • Talvolta è possibile una prevenzione o comunque una previsione • E’ mandatoria sempre una adeguata informazione • Gli aspetti internistici, psicologici, estetici, sessuologici e riproduttivi richiedono necessariamente una collaborazione multidisciplinare