/! 4 ! "7 6 5 4 ! 7! 2& "" 1 1 ! / ! ! "# $ " "7 n mese fa, all’uscita del primo numero, il Partito Democratico stava vivendo a livello nazionale un momento critico che si è concluso con la nomina del nuovo segretario Dario Franceschini. A lui spetta ora l’impegnativo compito di dare un nuovo impulso al partito in vista dei prossimi impegni elettorali. Noi crediamo al progetto del PD, e siamo certi che il nuovo segretario meriti la più ampia fiducia degli elettori. I primi passi confortano questa convinzione e questa fiducia. Ma anche le elezioni del Parlamento Europeo non possono essere tenute in scarsa considerazione: si tratta di un appuntamento che vede chiamati alle urne circa 400 milioni di cittadini europei. La percentuale dei votanti all’ultima consultazione, purtroppo in costante calo, è stata del 45,6% (73,1% in Italia). E’ importante sottolineare che la ratifica del Trattato di Lisbona conferirà al Parlamento Europeo poteri più ampi rispetto a quelli attuali e quindi con una maggiore ricaduta sulla nostra vita concreta. Fra meno di due mesi andremo a votare per eleggere i nostri rappresentanti al Parlamento Europeo, alla Provincia e il nuovo Sindaco con l’amministrazione comunale di Cadoneghe. Appuntamenti quanto mai importanti. Non è quindi da sottovalutare la qualità delle persone che ci andranno a rappresentare in Europa, persone che devono essere competenti e disposte a dedicarsi a tempo pieno all’impegno di europarlamentari. E ci pare poco serio da parte di Berlusconi e di altri esponenti della politica nazionale il trucchetto di candidarsi come capolista per attrarre voti, ben sapendo che la loro elezione è incompatibile con il ruolo che già rivestono in Italia. Quello che ci coinvolge più direttamente è l’ultimo ed il nostro partito sta lavorando per presentarsi con una lista civica - di cui è il principale promotore - che sappia coniugare esperienza e novità, per puntare ad un programma di sviluppo armonioso e sostenibile del Comune, nella continuità dei valori e delle scelte operate dalle amministrazioni precedenti. E’ grazie alla saggia conduzione del Comune e alle amministrazioni che si sono avvicendate negli ultimi decenni, se Cadoneghe oggi può essere annoverato tra i Comuni della cintura padovana cresciuti con maggiore equilibrio e con la più ampia e completa offerta di servizi per i propri cittadini. C’è bisogno di una nuova generazione politica, che non è tanto una questione anagrafica, quanto di mentalità. Come ha detto Deborah Serracchiani nel discorso tenuto a Roma il 24 marzo 2009: “Ci illudiamo se crediamo che il cambiamento avvenga spontaneamente. Bisogna conquistarlo.” Rinaldo Contin Coordinatore del Circolo PD Cadoneghe [email protected] ! ( "( ) * + , - . + * 3 3 3 1 * "# $ " % ! & ' /! 0 1 ! "# $ " 2 ! "# $ " 2 " 2 2 2! " ! Stampato in proprio Committente: Circolo PD Cadoneghe 2 ! Aprile 2009 Mancano pochi giorni alla presentazione della Lista Cadoneghe Città e Ambiente che sostiene il candidato Sindaco MIRCO GASTALDON " 26 22" 7 " / ! ! 6 72 3 3 3 22 7 4 ! 6 77 2! 3 "8 2 8 " 2" 2 Alle elezioni per la Provincia di Padova, il Partito Democratico sostiene il candidato Presidente Antonio ALBUZIO. Il candidato al Consiglio per il collegio comprendente Cadoneghe e Vigodarzere è Letterio TURIACO 62 anni, Vicesindaco del nostro Comune e membro del Circolo del Partito Democratico di Cadoneghe. Il Comune di Cadoneghe sta organizzando una serie di interventi per fornire aiuti concreti alla popolazione dell’Abruzzo colpita, nella notte di Domenica 5 Aprile, da un violento terremoto. Chiunque può contribuire con un versamento a: BCC ALTA PADOVANA Filiale di Cadoneghe IBAN IT 79 O 08429 62410 0000AL702863 oppure C/C POSTALE n. 11266350 Intestato a COMUNE DI CADONEGHE Causale: “TERREMOTATI ABRUZZO” 2 Circolo di Cadoneghe - Aprile 2009 ( ; >> ( ; ; ; n questo periodo si parla molto del PATI e fioriscono le discussioni e gli artic o l i s u l l a s t am p a s u q u a n t o l’Amministrazione sta facendo: nulla che possa definirsi speculazione e nulla che non fosse già stato esposto alla cittadinanza. Il 9 marzo 2009 il Consiglio comunale ha adottato il PATI dopo anni di lavoro attorno ad un tavolo con altri 17 comuni della Cintura di Padova, congiuntamente con Regione Veneto e Provincia di Padova. Il risultato di questo confronto, non solo tra Comuni, ma anche tra enti di gestione dei servizi (es. Etra), di controllo (es. Genio Civile) e portatori di interessi diffusi (es. Legambiente) è stato esposto congiuntamente all’Area Metropolitana e separatamente con assemblee pubbliche. Solo oggi si stanno creando allarmismi tra i cittadini, ma ciò è legato al fatto che siamo prossimi alla scadenza elettorale e che tra pochi giorni si entrerà nel vivo della campagna elettorale. Come Partito Democratico riteniamo necessario fornire alcune precisazioni su quanto si va dicendo. Il PATI propone alcune scelte strategiche nel territorio di Cadoneghe, frutto di un confronto con Comuni ed enti sovra-ordinati, in merito a: 1) Sistema Ambientale; 2) Difesa del Suolo; 3) Servizi a scala territoriale; 4) Sistema relazionale, infrastrutturale e della mobilità; 5) Attività Produttive; 6) Fonti di Energia Rinnovabile. Tanti temi, ma oggi la discussione si concentra sul tema dei servizi a scala territoriale previsti nell’area della ex-Grosoli ed in prossimità di Villa Da Ponte ed il rio Tergola. Si deve chiarire che le indicazioni del PATI non sono prescrittive in merito a questo tema, in quanto sono indicazioni strategiche e non pongono vincolo. Si tratta di possibili destinazioni che hanno la validità di circa 10 anni. Questi servizi potranno essere realizzati, o meno, sulla base delle scelte che la prossima Amministrazione farà per riqualificare queste aree. Certamente tutti concordano che la riqualificazione dell’area della ex-Grosoli sia una priorità per il nostro territorio e che non si possa rimandarla oltre. Si tratta di un’area che è interamente di proprietà privata di numerosi soggetti (cittadini, artigiani, imprenditori, ecc). La previsione più discussa è quella della grande struttura di vendita (simbolo GS). La previsione urbanistica è comprensibile se si pensa che l’area in questione ha una superficie di 250.000 mq. circa e che la legislazione regionale (L.R. 15 - 13/08/04) definisce una grande struttura di vendita qualora vi siano almeno due esercizi commerciali inseriti in una struttura unitaria o articolati in più edifici con una superficie ) compresa tra 2.500 mq. e 15.000 mq., caso di Cadoneghe con popolazione superiore a 10.000 ab. L’amministrazione, ad oggi, ha ritenuto ragionevole che - su un’area da riqualificare così estesa - una struttura di vendita con superficie superiore a 2.500 mq. sia necessaria per insediare attività commerciali che sono già presenti nel nostro territorio, e che necessitano di ampliamento, anziché e prima di prevederne altre nuove. In particolare si vorrebbero fornire ai cittadini di Cadoneghe dei servizi per cui oggi siamo obbligati ad andare fuori Comune (es. una libreria). Per la precisione si immagina - perché nulla è definito, o peggio, già deciso - di prevedere una piazza commerciale attorno a cui diverse attività possano trovare spazio creando un luogo di aggregazione (centro civico polifunzionale) che consenta a quest’area, oggi non accessibile e degradata, di divenire un centro che si colleghi con le esistenti aree verdi e la costituenda area a parco di via Pisana-Vecellio, attraverso un nuovo parco urbano (a dimensione cittadina). Tale centro diventerà facilmente raggiungibile anche da altre zone attraverso il prolungamento della linea SIR 1 (tram). E’ fondamentale governare la riqualificazione di quest’area dimessa nell’ottica di fornire nuovi servizi e recuperare un’importante porzione del nostro territorio, già urbanizzata, e che non comporta consumo di aree agricole. 9 : ; adoneghe è più sicura nel 2009, rispetto al 2004? La risposta non può che essere: sì, lo è. L' amministrazione ha fortemente voluto la nuova Caserma dei Carabinieri in via E. Bedin e il sistema di videosorveglianza del territorio comunale. Sono due opere importanti, che migliorano la sicurezza dei cittadini, affidando, a chi lo fa per mestiere e con professionalità, il ruolo di tutelare la nostra incolumità. Il recente, e contraddittorio, decreto legge del governo sulle ronde è pura demagogia e afferma il principio pericoloso della giustizia "fai da te". A vigilare sulla nostra sicurezza non vogliamo associazioni para-partitiche o para-militari. Vogliamo veri rappresentanti delle forze dell' ordine, opportunamente addestrati, adeguatamente retribuiti, e con i requisiti professionali necessari per una funzione così delicata. La scelta di dotare Cadoneghe di una Stazione dei Carabinieri, quella di realizzare un moderno servizio di videosorveglianza, < = ; >> e l' attenzione puntuale alle esigenze del Corpo di Polizia Municipale, sono la manifestazione di una concreta concezione di sicurezza. Non è fumo negli occhi degli elettori, non è sterile propaganda. Il Comune di Cadoneghe, da solo, non può certo decidere di aumentare le risorse destinate alle forze dell' ordine (unico soggetto in grado di prevenire e contrastare sul serio la criminalità); non può certo cambiare la legge Bossi-Fini sull' immigrazione, che favorisce i clandestini e non consente di espellerli; non può certo potenziare gli organici della magistratura e snellire i tempi dei processi; non può certo stipulare accordi di collaborazione con i Paesi europei e del Nord Africa per governare i flussi migratori. Non rientra nelle competenze e nelle possibilità del nostro Comune. Quello che si poteva fare, però, è stato fatto. Ora non resta che sperare che, al di là di tanti dannosi proclami, si faccia seriamente, anche a livello nazionale, una vera politica per la sicurezza. Circolo di Cadoneghe - Aprile 2009 " 1 ! 3 2" "7 l Comune è il primo ente con cui si relaziona il cittadino: con l’iscrizione all' Anagrafe si diventa residenti e si acquisisce una serie di diritti e, ovviamente, di doveri. Nel Comune di residenza ogni persona stabilisce il centro della sua vita privata e familiare. Spetta al Comune erogare ai cittadini una serie di servizi previsti dalle leggi in vigore, ma il modo in cui l’ente risponde ai bisogni delle fasce deboli e più bisognose di sostegno non è sempre lo stesso e ciò connota in maniera positiva o negativa l’offerta dei servizi alla persona. Sotto questo aspetto il Comune di Cadoneghe risulta da molti anni all’avanguardia, in quanto storicamente le amministrazioni comunali di centro-sinistra hanno sempre oculatamente investito e costruito progetti in questa direzione. Alcuni esempi. In materia di accesso alla casa, il Comune di Cadoneghe è secondo solo a Padova per l' offerta di alloggi di edilizia popolare (assegnati con graduatorie ERP) ed edilizia agevolata (PEEP). Sul fronte degli anziani, la Casa Albergo per anziani “A. Spinelli” da molti anni risponde alle esigenze dei soggetti soli e non, con problemi di abitazione, cura personale, preparazione dei pasti, svago e socialità. Ma il più ampio e qualificato ventaglio di ( ; ! 6 " 77"" # " 4 " " servizi, Cadoneghe lo offre alle giovani famiglie. In primo luogo l’asilo nido comunale “Aldo Moro” che recentemente ampliato fino alla capienza di 50 posti ben risponde alle esigenze delle donne che lavorano. A seguire sono presenti dodici sezioni di Scuola dell’infanzia statali, che si aggiungono a 7 paritarie. La recente realizzazione delle nuove scuole per l' infanzia ha reso possibile accogliere decine di bambini in più, eliminando le liste d' attesa e migliorando anche qualitativamente il servizio. L' offerta di servizi per l' infanzia è completata dal Nido Blu, rivolto alla fascia 0-3 anni, con genitori, figli e operatori qualificati che sperimentano, attraverso l' esperienza del gioco, nuovi modi di stare insieme, e dalla Ludoteca “All’albero magico”, che accoglie i bambini dai 3 agli 11 anni. L’attenzione e il sostegno alla funzione genitoriale è una realtà che compie più di 10 anni con il progetto “Crescere insieme genitori e figli”, una puntuale e preziosa opportunità per tutti i genitori che desiderano confrontarsi con altri, sotto la guida di esperti, attraverso cicli di incontri formativi che hanno un largo seguito di partecipazione. Inoltre tantissime opportunità per le associazioni sportive, l’associazionismo culturale e le attività ricreative di giovani, adulti e anziani; la biblioteca “P.P. Pasolini” e ; : a Cadoneghe di oggi è una città che sta riprogettando il proprio futuro per proiettarsi con sicurezza nel domani. Questa è in sintesi l’opera amministrativa condotta da Sindaco e Amministrazione comunale in questi cinque anni. Cadoneghe è da sempre sinonimo di qualità e di attenzione alla persona ma oggi più di ieri si impone un nuovo modo di pensare che non ci è comunque estraneo: crescita sostenibile, vivibilità, appartenenza ad una rete di servizi completa, accessibilità, qualità e tutela dell’ambiente, risparmio energetico, cura della persona, inclusione e socialità sono priorità culturali e civili, prima ancora che amministrative. Priorità che sono i pilastri su cui si fonda il nostro programma per amministrare i prossimi cinque anni. La crisi economica e i crescenti bisogni dei cittadini pongono una riflessione a tutti gli amministratori: non è più possibile fare da soli, il singolo Comune non è più in grado di rispondere a domande sempre più complesse e inderogabili, occorre realizzare insieme un nuova modalità di gestione dei servizi e di governo del territorio. I prossimi saranno gli anni dello sviluppo delle gestioni associate e in tal senso Cadoneghe ha già lavorato divenendo artefice dell’Unione dei Comuni del Medio Brenta con Vigodarzere, e parte attiva dei diciotto comuni della Città Metropolitana di Padova. Solo aprendo i propri servizi al territorio è possibile rispondere alle moderne richieste della cittadinanza: servizi soddiafcenti, opere pubbliche puntuali, viabilità moderna e rispettosa della residenza, scuole con programmi di qualità, sicurezza. Tutte opere e servizi urgenti ed indispensabili. Il momento economicamente difficile per tutti potrebbe rendere insidioso pensare e parlare di nuovi progetti. Invece l’Amministrazione Comunale ha cercato di creare le condizioni per guardare avanti. Il futuro dei servizi è stato disegnato, le opportunità di sviluppo sono state definite, la macchina comunale è stata riorganizzata riducendo le spese di gestione ed aumentando gli investimenti in opere e servizi sociali. Solo così, nonostante le difficoltà economiche del momento, Cadoneghe è pronta per affrontare i bisogni quotidiani e le sfide del domani. Tra queste ultime ve ne sono alcune oramai pressanti. In primo luogo la definizio- 22 l’ampio spazio e le risorse dedicati ai progetti culturali, sia propri che esterni, fanno di Cadoneghe una realtà alquanto vivace e attenta ad ogni aspetto della vita delle persone. Tutto ciò si aggiunge ad un efficiente servizio socio-assistenziale che va a rispondere alle esigenze delle persone con difficoltà socio-economiche mediante interventi di carattere non solo economico, ma mirati al conseguimento dell’autonomia e al superamento delle cause del disagio. Oltre alla politica per la terza età diretta ad una popolazione sempre più numerosa e longeva, che viene attuata affiancando le famiglie (quando ci sono) nello svolgimento di compiti di assistenza non sempre facili. Per questo la Cadoneghe di oggi è una cittadina molto attiva, vivibile e unita, con un passato e una identità riconoscibili, dove le persone trovano risposte puntuali ai propri bisogni, dove i cittadini si conoscono, crescono, maturano, e condividono esperienze e conoscenze, in una rete virtuosa di relazioni e contatti interpersonali che sono il presupposto fondamentale per contrastare l' isolamento e l' individualismo della società moderna. Una realtà d’eccellenza dalla quale partire per continuare a progettare un futuro sostenibile e attento ai bisogni dei cittadini. ne dell’area Ex Grosoli–PL4, che sarà il “motore” della nuova Cadoneghe se saprà dare vita a una zona ricca di servizi, di verde e plurale nell’offerta; in secondo luogo, la nuova strada di collegamento Zona Industriale e il nuovo accesso alla S.R. 308, opere che serviranno a sollevare rispettivamente Bragni e Cadoneghe dal traffico di attraversamento; infine, il prolungamento del Metrotram di Padova a Cadoneghe e la previsione di un agevole collegamento con l’SFMR di Vigodarzere e Busa di Vigonza, perché nel nostro futuro ci sia una mobilità sostenibile. Ma oltre alle importanti opere pubbliche, il Comune, l’istituzione più vicina alla gente, deve rappresentare l’opportunità in più per i propri cittadini, soprattutto per quelli più deboli. In questi anni di scarsa lungimiranza dell’economia, in cui ci siamo abituati a consumare investendo poco nel futuro, soprattutto quello delle nuove generazioni, il Comune di Cadoneghe ha cercato di guardare oltre, investendo sulle persone, perché una società cresce sana solo se pensa al proprio futuro, non limitandosi ai problemi dell’oggi e ponendo sempre la persona e le sue necessità al centro del proprio impegno. 4 Circolo di Cadoneghe - Aprile 2009 ; * > !"#$ !% #0 # ! #$ !% %! " 0 + ! . # " 6 " 00# 7 3 %! $ &% '( ) "!*#+,# - "!. / 1 ' 2 ) "% "!*#+,# ! 7! "# $ " arga copertura di tutte le reti TV alla tragedia del terremoto, com’è ovvio. Berlusconi fa su e giù fra Roma e l’Abruzzo, gira con l’elmetto, promette, si informa, consola le vedove e gli orfani. Molto bene, sia detto senza ironia. Promette tre delle sue case agli sfollati. Facile per lui, verrebbe da dire, però benissimo anche questo. Ma dieci ministri in visita i primi tre giorni dal disastro? Schifani e gli altri con megascorta... Non si era detto di non intralciare i soccorsi? Era proprio necessario? Malfidente chi pensa che questo c’entri anche solo un po’ con la rincorsa all’esposizione mediatica, in vista delle prossime Elezioni Europee. Da un testimone oculare si apprende che il ministro Zaia si materializza ad Onna scendendo dall’elicottero e si precipita davanti alle telecamere della Rai senza nemmeno voltarsi a guardare i luoghi della tragedia. Speriamo l’abbia fatto dopo! Beh, qualche dubbio viene eccome… = non conosce. Quale energia e volontà deve investire, la stessa che devono aver impiegato anche i tanti italiani emigranti, in tempi non molto lontani. Poi ci sono i bambini. Loro non si distinguono dai nostri, hanno perso l’accento del loro paese di origine, hanno le abitudini e i comportamenti dei bambini e adolescenti italiani, persone che diverranno adulte e contribuiranno alla crescita del nostro paese. Una politica di accoglienza responsabile è nell’interesse degli italiani, soprattutto. Gli stranieri residenti a Cadoneghe dicono per la maggior parte di trovarsi bene nel nostro comune. Si sentono ben accolti e seguiti dall’Amministrazione. Presentando al Comune apposita richiesta, potranno votare alle elezioni comunali, sentendosi così maggiormente parte della comunità in cui vivono. ! la paura di essere rimandati indietro, al nulla e alla miseria. Ragazzi venuti qui giovanissimi, magari diplomati o laureati adattarsi al lavoro in cantiere, donne che lasciano parenti e famiglia per fare le badanti dei nostri vecchi. Proviamo soltanto ad immaginare cosa deve significare per una persona adulta, lasciare il suo paese, la sua lingua, i suoi affetti per un paese che : 2 ! " 2! ivono in mezzo a noi, sempre più numerosi. Alcuni si distinguono per il colore della pelle o la forma degli occhi, ma la maggior parte passa quasi inosservata. I nuovi cittadini comunitari, rumeni soprattutto, si sono stabiliti nel nostro paese colmando i vuoti della nostra società, adattandosi a lavori poco richiesti e retribuiti, spinti dalla necessità e dal sogno di costruirsi un futuro. Ce ne sono tanti anche a Cadoneghe, più di 800, per la massima parte volenterosi ed onesti, desiderosi soltanto di ritagliarsi il loro pezzo di vita dignitosa. A volte sembra che chiedano scusa di esistere, per la brutta fama che alcuni criminali del loro paese hanno gettato su tutto un popolo, con la complicità di certa politica e comunicazione italiana. Ne abbiamo conosciuti alcuni, arrivati inizialmente come clandestini, terrorizzati per &#"# "#0 ; > < 2 2! " ! 7 ! ! 9 9 Agostini Maria Chiara Bano Sandra Barbieri Alessandra Beccaro Federico Beccaro Paolino Bedin Tino Calore Carlo Cassol Roberta Cibin Paola Cocchiarella Maria Contin Rinaldo Favero Mara Favero Roberto Guzzon Marco Iarrera Saverio Lion Alberto Lovato Emanuele Michelon Lino Nania Enrico Parizzi Augusta Savio Alberto Scacco Enrico Schiavo Michele Turiaco Letterio Valentini Cinzia Vettore Lucia Zorzi Renato "!*#+,#3 * . $ &% '(34 # +0 &% #" 00# 7 3 # 0 " ! $ # * % $ * " 00# 7 3 00# 7 3 & $ 55 *