Corso di PRIMO SOCCORSO AZIENDALE PER LA FORMAZIONE DEGLI APS (ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO ) Dott.ssa Nicoletta Martini Ex DM 388/2003 Art. 37 C.9 D.Lgs 81/08 DEFINIZIONE Il pronto soccorso è l’aiuto dato al soggetto infortunato o malato, da personale non sanitario, in attesa dell’ intervento specializzato. L’APS deve essere in grado di : Riconoscere/valutare il tipo di Comunicare al 118 le informazioni evento necessarie Gestire l’infermo in attesa dei soccorsi con manovre di PS SAPERE OBIETTIVI DELLA FORMAZIONE ►riconoscere le situazioni ►accesso/interazione con il soccorso ►principali manovre di PS SAPER FARE SAPER ESSERE ►valutazione della scena ►attivare il PS ►eseguire manovre di PS ► importanza e limiti del proprio ruolo ► emotività Cosa faremo … Riconoscere una situazione di emergenza e allertare il Sistema 118 Tecniche di primo soccorso Riconoscere le principali situazioni di interesse medico Manovre immediate salva vita (bls, manovra di Heimilich, posizione laterale di sicurezza) P.A.S. E’ una “filosoofia di intervento” della protezioni civile e di tutti quelli che si occupano di emergenza/urgenza: Acronimo di: P: Proteggere A: Avvertire S: Soccorrere Proteggere/1 Prima di tutto proteggere se stessi altrimenti le persone da soccorrere diventano 2! Un soccorritore morto non è utile a nessuno! Proteggere/2 Proteggere se stessi e gli altri: Mantenere la calma Valutare la sicurezza dell’ambiente Se vi sono rischi adottare misure idonee a rimuoverli o spostare la vittima avvertire Il numero unico per l’emergenza sanitaria è il 118 •Si può chiamare da qualsiasi telefono fisso/mobile •E’ totalmente gratuito (chiamate anche da cell privi di credito) •Risponde direttamente la centrale operativa del territorio da dove state chiamando QUANDO ATTIVARE IL 118 Se si deve prestare soccorso ad una o più persone colpite da trauma o malessere in situazioni di emergenza/urgenza → Emergenza: Condizione statisticamente poco frequente che coinvolge una o più persone vittime di eventi che necessitano di immediato ed adeguato intervento terapeutico Urgenza: Condizione statisticamente ordinaria che riguarda uno o più individui colpiti da processo patologico per i quali, pur non esistendo in immediato pericolo di vita, è tuttavia necessario adottare entro breve tempo un opportuno intervento terapeutico LA DIFFERENZA TRA GRAVE e URGENTE La differenza tra un soccorritore e una persona qualunque sta nella capacità di distinguere tra ciò che è grave e ciò che è urgente. Un soccorritore ricerca sempre prioritariamente solo ciò che è urgente LE TRE URGENZE In medicina esistono solo tre situazioni “urgenti” Arresto cardiaco Arresto respiratorio Emorragie gravi (in genere arteriose) Più una quarta Ostruzione acuta delle vie aeree Ricorda… Che l’operatore telefonico del 118 è un infermiere professionista esperto: Rispondi alle sue domande con calma e precisione COSA RIFERIRE ALL’OPERATORE Cos’è successo (malessere/infortunio) Numero dei soggetti coinvolti e loro condizioni Dov’è successo Condizioni della scena n.b. → non riagganciare se l’operatore non chiede di farlo! Soccorrere Significa prima di tutto: non compiere azioni che possano compromettere la sicurezza del soggetto e aggravarne le condizioni Primum non nocere! soccorrere Mantenere la calma Valutare l’ambiente Stabilire le azioni da intraprendere Effettuare le azioni nel giusto ordine Mettere in atto le manovre rianimatorie di base in attesa del soccorso avanzato Aspetti legali del soccorso Domanda: “Ma chi me lo fa fare?” Risposta: “La mia etica morale” “La legge” Basi legislative Norme costituzionali sulla solidarietà umana (Art 2 Costituzione) Tutela della salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della comunità (Art 32 Costituzione) Art 893 codice penale: il reato è consumato da chiunque “trovando persona incapace di provvedere a se stessa…omette di darne avviso alle Autorità” “alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso alle Autorità” L’addetto al PS L’addetto al Ps, rispetto al cittadino/lavoratore che ha l’obbligo di avvisare l’autorità preposta, deve eseguire, se è in grado un soccorso “attivo”, o quanto meno “dare assistenza” alla vittima In ogni caso le operazioni di soccorso devono il limite di non invasione di operazioni professionali riservate a medici/infermieri RESPONSABILITA’ DELL’ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO Non può rispondere di reati propri perché la legge non ne prevede Potrebbe colpa dover rispondere per Responsabilità per colpa? Colpa specifica: non è ipotizzabile, in quanto non esistono norme o regolamenti in materia Colpa generica: imprudenza, imperizia, negligenza Profili di colpa generica IMPRUDENZA: è possibile se l’addetto vuole strafare NEGLIGENZA: coincide essenzialmente con omissione di soccorso, che incombe su qualunque cittadino IMPERIZIA: praticamente non ipotizzabile. L’addetto non è libero di scegliere la propria preparazione né di astenersi dall’agire quando consapevole della propria inadeguatezza QUINDI, PER RIASSUMERE…. NON STRAFARE NON ANDARSENE MAI VIA, ANCHE SE MAGARI NON SI PUO’ FARE NIENTE CHIAMARE PRONTAMENTE I SOCCORSI!!!!! 1° regola del soccorritore Non morire lui!!!!! 1° regola di sicurezza Potenzialmente tutti possono avere l’AIDS!!!!! AUTOPROTEZIONE!!!!!! !! prima di agire, Il primo soccorritore, deve badare alla propria incolumità. I pericoli possono provenire Dalla scena del soccorso Dal sangue e dai fluidi biologici Dal comportamento della vittima I principali presidi di protezione individuale che evitano il contatto diretto con il sangue e gli altri fluidi biologici sono: guanti monouso visiera paraschizzi pocket mask COME ATTIVARE IL 118 → da qualsiasi telefono (pubblico/privato/cellulare) La chiamata è completamente gratuita ARRESTO CARDIORESPIRATORIO È un’emergenza medica assoluta: in pochi minuti si verificano alterazioni delle cellule cerebrali che nel tempo diventano irreversibili Come si presenta il soggetto colpito: Privo di conoscenza Assenza di polso Midriasi progressiva o fissa Cenni di anatomia/fisiologia Cosa ci interessa: Cervello Cuore/circolo Polmone BLS Basic Life Support La corsa contro il tempo 35 Arresto cardiaco Ogni anno colpisce 1 persona su 1000 Le malattie cardiovascolari sono la causa più frequente obiettivo Prevenzione dei danni anossici cerebrali attraverso procedure standard di rianimazione cardiopolmonare (RCP) atte a: A (Airway): mantenere pervietà vie aeree B (Breathing): sostenere la respirazione C (Circulation): sostenere il circolo Obiettivo: prevenzione del danno anossico cerebrale •No coscienza Il danno neurologico inizia dopo 4-5 minuti • No respiro • No circolo 5’ Morte clinica No ossigeno Il danno neurologico dopo 10 minuti diventa irreversibile 10’ Morte biologica •Lesioni cerebrali •Morte TEMPESTIVITA’ 100 OGNI MINUTO CHE PASSA PERDIAMO IL 10% DI POSSIBILITA’ DI RECUPERO. 80 70 60 50 40 100 90 % Sopravvivenza % Sopravvivenza 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Tempo 30 20 10 0 1 2 3 4 5 6 7 Tempo 8 9 10 11 La morte cardiaca improvvisa 85% 15% L’evento che causa la Morte Cardiaca improvvisa è nell’ 85% dei casi un ritmo di Fibrillazione Ventricolare (FV) o di Tachicardia Ventricolare (TV) senza polso (complicanze aritmiche dell’infarto miocardico): ritmi definiti Defibrillabili. Come intervenire Obiettivo BLS • Mantenere la perfusione dei tessuti nobili (Cuore e Cervello) LA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA Allarme Precoce RCP precoce Defibrillazione Precoce (DP) ALS Precoce BLS Fase di valutazione Fase dell’azione SICUREZZA NEL SOCCORSO MAI Intervenire MAI Avvicinarsi SE non è Garantita la propria incolumità! Se la scena non è sicura Allertare sempre la C.O. 118 per idoneo supporto tecnico Accertarsi che non esistano rischi Ambientali!! SEQUENZA DEL BLS Le procedure del BLS prevedono: A irway : B reathing: C irculation: Apertura delle vie aeree Respiro Circolo ATTENZIONE: Le manovre sono invasive, per cui occorre procedere ad un’attenta valutazione! Valutazione della coscienza Signore, mi sente? Scuotere e chiamare la vittima Chiamate il 118 Se non risponde Porre la vittima su un piano rigido, con capo, tronco ed arti allineati e scoprire il torace Fase A: Ispezione del cavo orale Ispezione della bocca Si devono togliere solo i corpi estranei VISIBILI!!! Fase A: Apertura delle vie aeree mani sulla fronte e sulla punta del mento iperestensione del capo sollevamento del mento Fase B e C: Breathing (respiro) G uarda A scolta S enti Per quanto tempo? S A G 10 sec. FARE ATTENZIONE ALLA RESPIRAZIONE Posizione Laterale di Sicurezza Presente Se il Paziente non risponde e non è cosciente Fase B e C: Attività respiratoria FASE B: Se l’attività respiratoria è presente Porre la vittima in: Posizione Laterale Sicurezza con iperestensione del capo di • Impedisce alla lingua di ostruire le vie aeree • Favorisce la fuoriuscita delle eventuali secrezioni dalla bocca • Consente di respirare Fase B e C SE L’ATTIVITA’ RESPIRATORIA E’ASSENTE INIZIARE IL MASSAGGIO CARDIACO Fase C: Massaggio Cardiaco PORRE LE MANI SULLO STERNO AL CENTRO DEL TORACE Fase C: Massaggio Cardiaco FARE FULCRO CON IL BACINO Fase C: Massaggio Cardiaco FREQUENZA 100 AL MINUTO PROFONDITA’ 4-5 CM Fase C: Massaggio Cardiaco ALTERNA 30 COMPRESSIONI TORACICHE A 2 VENTILAZIONI (UN CICLO) SEMPRE!! Fase C: Massaggio Cardiaco • CONSENTIRE AL TORACE DI RIESPANDERSI DOPO OGNI COMPRESSIONE Compressione • STESSO TEMPO PER COMPRESSIONE E RILASCIAMENTO Rilasciamento Fase C: Massaggio Cardiaco OGNI 5 CICLI IL SOCCORRITORE CHE ESEGUE LE COMPRESSIONI TORACICHE DOVREBBE CAMBIARE Respirazione Artificiale Insuffla 2 volte (1 vent. : 1 sec.) tenendo aperte le vie aeree Apertura delle vie aeree Consigliato posizionamento della Cannula orofaringea NON INSERIRE SE I RIFLESSI OROFARINGEI SONO PRESENTI!!! Presidi per la respirazione Respirazione bocca-maschera (pocket mask) nsufflazione senza contatto diretto (boccaglio tra soccorritore e paziente) ar aderire la maschera al viso della vittima Presidi per la respirazione Respirazione bocca a bocca Il soccorritore: di lato alla vittima esegue una inspirazione normale ppoggia la propria bocca su quella della vittima espira lentamente ontrolla che il torace della vittima si espanda ALGORITMO BLS Sicurezza ambientale Contatta C. O. 118 NO SI FASE A Valutazione stato di coscienza NO • Chiama 118 • Posiziona / Allinea / Scopri il torace • Ispezione della bocca / Iperestensione della testa FASE B e C • G.A.S. PER 10 SEC. Respiro ASSENTE • RCP : compressioni toraciche/insufflazioni rapporto 30/2 Continuare fino alla ricomparsa di evidenti segni di vita dell’ALS Respiro presente Posizione Laterale di Sicurezza L’RCP può essere interrotta solo per: L’arrivo del DAE Esaurimento fisico dei soccorritori L’arrivo del soccorso avanzato (ALS) Ripresa dell’attività cardio-respiratoria ALGORITMO BLS DUE SOCCORRITORI SI NO Sicurezza ambientale Contatta 118 Pz. privo di Coscienza 1° Soccorritore 2° Soccorritore A: - Ispez. Cavo Orale • Allerta 118 • Prepara materiale: ambu con reservoir e maschera, ossigeno e cannula di Guedel • Si prepara per Massaggio Cardiaco - Iperestensione testa B/C: - GAS (10 sec) Se Respira: Se NON respira Posiz. Lat. Sicurezza NO Inizia MCE (RCP 30:2 – 5 cicli) Continuare fino a comparsa segni vitali e/o arrivo ALS QUALI SONO I FATTORI CHE POSSONO INFLUENZARE LA CAPACITÀ OPERATIVA DEL SOCCORRITORE? Soccorritore Persona da soccorrere C.O. C.O.= CAPACITA’ OPERATIVA Condizioni climaticoambientali Angoscia MAGGIORE È IL COINVOLGIMENTO PSICOLOGICO DEI SOCCORRITORI, MINORE SARÀ LA LORO CAPACITÀ DI ANALISI CON SCARSA EFFICACIA DELL’OPERAZIONE DI SOCCORSO. Ostruzione per ingestione accidentale di corpo estraneo La presenza di corpi estranei nelle vie aeree ne provoca una brusca, parziale o totale, ostruzione. Ne consegue una drastica riduzione dell'apporto di O2 all'organismo CAUSE: PARTICOLARMENTE ESPOSTI SONO I BAMBINI PER L'INTRODUZIONE VOLONTARIA DI OGGETTI QUALI: Monete Pezzi di giocattoli Bottoni Ostruzione parziale Il soggetto respira, tossisce, tenta di espellere il corpo estraneo Chiamare soccorso (l’ostruzione potrebbe diventare completa) Incoraggiare Non la vittima a tossire effettuare alcuna manovra!!! Ostruzione completa La vittima non respira, non tossisce e perde rapidamente conoscenza Cosa fare? Se il paziente è ancora cosciente Aiutarlo a piegarsi in avanti Colpire tra le scapole (fino a 5 colpi) Se ciò non risulta efficace MANOVRA DI HEIMLICH LE EMORRAGIE Con il termine “emorragia “ si intende in senso generale la fuoriuscita, in massa, di sangue dai vasi sanguigni ESTERNA: quando il sangue defluisce all’esterno del corpo INTERNA: quando il sangue si versa in cavità preformate dell’organismo ESTERIORIZZATA: quando il sangue si versa in cavità del corpo comunicanti con l’esterno (epistassi, otorragia) COSA SUCCEDE? L’ organismo entro certi limiti compensa la perdita di sangue mettendo in atto una serie di meccanismi: •Contrazione vasale diffusa •Richiamo di sangue dai capillari •Diminuzione dell’eliminazione di liquidi Se il sanguinamento è abbondante e a rapido sviluppo può provocare l’insorgenza di uno SHOCK IPOVOLEMICO e nei casi estremi , un arresto cardiocircolatorio L’ ADULTO MEDIO HA CIRCA 5 LITRI DI SANGUE CIRCOLANTE; LA PERDITA DI QUESTO VOLUME AVVIENE PER STADI, OGNUNO CARATTERIZZATO DA SEGNI CLINICI PARTICOLARI: EMORRAGIA LIEVE: perdita di sangue < o = al 15% (circa 750ml). Non segni clinici rilevanti, modesto aumento frequenza cardiaca EMORRAGIA IMPONENTE: perdita di sangue = 2550% (>1000 ml). I segni clinici: - tachicardia FC>120 btm - tachipnea FR>24 min - diminuzione pressione sistolica - pallore - sopore -perdita di coscienza COSA FARE?? EMOSTASI: (arresto dell’emorragia.) L’organismo mette in atto l’emostasi naturale, noi possiamo provvedere ad arrestare la perdita di sangue con mezzi artificiali. I metodi utilizzabili sono i seguenti: Compressione manuale diretta sulla ferita Sollevamento dell’arto Compressione a monte dell’emorragia Laccio emostatico Fasciatura compressiva La fasciatura compressiva si realizza ponendo un cuscinetto di garze sterili sul punto d’emorragia, esercitando una compressione diretta. Maggiore è l’altezza del cuscinetto tanto più facile è la focalizzazione della compressione sulla zona sanguinante, occludendo così i soli vasi sanguinanti ed evitando il ristagno di sangue venoso Emorragie dell’arto superiore Emorragia del braccio: il punto di compressione è il cavo ascellare Emorragia dell’avambraccio e della mano: il punto di compressione è la faccia interna del braccio Emorragie dell’arto inferiore Emorragie della coscia: se è interessata l’arteria femorale bastano pochi min perché il soggetto muoia dissanguato. Il punto di compressione è la piega inguinale Emorragie della gamba e del piede: i punti di compressione utilizzabili sono 2: A- faccia interna della coscia B- cavo popliteo (parte posteriore del ginocchio Laccio emostatico è uno strumento pericoloso, da utilizzare eccezionalmente •INDICAZIONI ALL’USO: -Gravissime emorragie degli arti -Fratture esposte -Emorragie da ferite in cui sono incuneati corpi estranei -Amputazioni anche parziali di un arto NB: indicare sulla fronte del paziente il momento in cui è stato applicato Emorragie esteriorizzate 1. 2. 3. 4. Epistassi: Se segue un trauma cranico o facciale non si deve mai procedere a manovre di tamponamento delle cavità nasali per non provocare un aggravamento di eventuali fratture ossee. Se si tratta di epistassi comune si procede nel modo seguente: Inclinare la testa in avanti Comprimere la narice che sanguina per circa 10 min Praticare impacchi freddi sulla fronte e sulla nuca Evitare di soffiarsi il naso per alcune ore • Otorragia: • NON DEVE ESSERE TAMPONATA AMPUTAZIONE L’unica problematica “urgente” è l’emorragia arteriosa. In caso di amputazione completa di un arto è necessario posizionare il laccio emostatico a monte e porre il ferito in posizione antishock. La parte amputata va messa in un sacchetto con ghiaccio, dopo averla sciacquata ma non disinfettata, e va portata in ospedale. FERITE e FRATTURE FERITE SONO ALTERAZIONI DEI TESSUTI, CONSEGUENTI ALL’AZIONE DI VIOLENZE MECCANICHE, CHE POSSONO PRESENTARE CARATTERI DIFFERENTI A SECONDA DEL MEZZO CHE LE HA PRODOTTE. FERITA DA ARMA BIANCA: FERITE DA TAGLIO: la lunghezza della ferita predomina sulle altre dimensioni. I margini sono lisci, netti, rettilinei. FERITE DA PUNTA: l’arma agisce in virtù del potere penetrante. FERITE DA PUNTA E TAGLIO: i mezzi lesivi sono coltelli o temperini, mono o bitaglienti, che agiscono con un meccanismo sia di penetrazione che di recisione. FERITE DA FENDENTE: (accette, scuri) il mezzo affonda come un cuneo provocando ferite con margini rettilinei ma non lisci, contusi, e ci accompagnano a lesioni ossee o viscerali profonde. CORPO CONTUNDENTE: ECCHIMOSI: rottura dei vasi senza perdita di integrità dei tessuti. Possono essere da: COMPRESSIONE, TRAZIONE, SFORZO. L’estensione e l’entità sono in rapporto con l’intensità del trauma e con la quantità del sangue stravasato. ESCORIAZIONI: distacco, sollevamento, asportazione o distruzione parziale o a tutto spessore degli strati più superficiali della cute conseguenti ad una violenza contusiva tangenziale. FERITE LACERE: strappamento a tutto spessore della cute.irregolarità dei margini con scollamento e retrazione dai piani profondi. FERITE LACERO-CONTUSE: accanto alla lacerazione vi è appestamento dei margini CHE FARE? CONTROLLARE LE 2 PRINCIPALI COMPLICANZE EMORRAGIE INFEZIONI DISINFEZIONE: tagli, abrasioni Non utilizzare alcol etilico!!! Utilizzare acqua ossigenata, bialcol, Betadine Versare il disinfettante direttamente sulla ferita Per le abrasioni 2 possibili trattamenti: coperto (con fitostimoline) o scoperto (con mercuriocromo) PICCOLE MEDICAZIONI USO ACQUA OSSIGENATA, CITROSIL, GARZE E BENDE Corpi conficcati Non rimuovere l’oggetto!!! Potreste non essere in grado di controllare l’emorragia o potreste arrecare ulteriore danni a organi e strutture Nell’occhio: Non tentare di aprire le palpebre Coprire l’occhio con garza sterile Trasportare al Pronto Soccorsco Oculistico Ferite penetranti addominal Non dare da bere Non rimettere dentro anse intestinali (peritonite) Non rimuovere corpi estranei Proteggere e contenere i visceri senza comprimere Porre il ferito in posizione semiseduta, a gambe flesse FRATTURE PER FRATTURA SI INTENDE L'INTERRUZIONE DELLA CONTINUITA' DI UN OSSO Dolore SEGNI Impotenza funzionale Tumefazione Deformità FRATTURE E TRAUMI Regola generale per tutti i tipi di trauma: NON MUOVERE L’infortunato Le o la parte lesa. fratture possono essere anche molto gravi ma non sono mai, di per sé, urgenti L’IMMOBILIZZAZIONE è un' operzione delicata, pertanto sarà sufficiente tranquillizzare il ferito impedendo che compia movimenti pericolosi prima che arrivino i soccorsi I soccorritori in ogni caso non devono tentare la riduzione della frattura, perchè tale manovra può aggravare le condizioni generali e locali del paziente. L'immobilizzazione di un segmento corporeo deve avvenire posizionandolo nel modo più comodo e meno doloroso per l'infortunato. COMPLICANZE LOCALI E GENERALI DELLE FRATTURE Esposizione della frattura con inquinamento del focolaio e infezione Lesioni viscerali (pleura, polmoni) Lesioni vascolari Lesioni nervose (contusione o stiramento, più rara lacerazione del nervo periferico, con paralisi motoria e sensitiva) Shock emorragico Embolia adiposa PRINCIPALI PATOLOGIE DI INTERESSE MEDICO Dolore cardiaco Malessere Convulsioni diabetico DOLORE CARDIACO Quando sospettare un infarto? Dolore che insorge dietro lo sterno e si irradia al collo, alla mandibola e alla spalla Soggetto > 45 anni Senso di cattiva digestione, talvolta nausea e vomito Ortopnea Cosa fare? Tranquillizzare il soggetto e metterlo nel riposo più assoluto Evitare che abbia freddo Non sdraiarlo, ma metterlo in posizione comoda, seduto (ortopnea) Se assume farmaci per il cuore, aiutarlo ad assumerli MALESSERE DIABETICO Quando sospettare un malessere legato alla glicemia? Quando insorgono disturbi della coscienza, preceduti da sonnolenza o agitazione, in un soggetto notoriamente diabetico, soprattutto se in terapia insulinica Cosa fare? Applicare la REGOLA DEL GLUCOSIO, in tutti i casi Se il soggetto è cosciente somministrare bevanda di acqua e zucchero Se il soggetto ha perso i sensi introdurre lo zucchero in bocca, sotto la lingua CONVULSIONI Contrazioni muscolari non volontarie, che possono coinvolgere singoli distretti o tutti i muscoli del corpo, talvolta con perdita di urina e feci, provocate da un’alterazione dell’attività elettrica cerebrale Cosa fare? Proteggere il paziente da urti o cadute, senza bloccarne i movimenti Non infilare alcun tipo di oggetto in bocca Se al termine della crisi permane uno stato di incoscienza, metterlo in posizione laterale di sicurezza ALTERAZIONI DELLO STATO DI COSCIENZA: LIPOTIMIA Comunemente nota come SVENIMENTO E' una sensazione di improvvisa debolezza che NON comporta la completa perdita di coscienza Notevole affaticamento Digiuno Calore eccessivo Permanenza in ambienti chiusi ....... L SEGNI E SINTOMI I Pallore e sudorazione P fredda O Visione confusa T Vertigini I Alterazioni del sensorio M Polso debole e lento Perdita dell'equilibrio e I caduta A SINCOPE PERDITA COMPLETA ED IMPOROVVISA DELLA COSCIENZA CAUSE: RIDUZIONE IMPROVVISA E DIFFUSA DELL'APPORTO DI OSSIGENO AL CERVELLO Malattie cardiache Malattie vascolari cerebrali ......... SEGNI E SINTOMI: S I N C O P E Pallore e sudorazione fredda Perdita di coscienza brusca o preceduta da sintomi premonitori Perdita del tono muscolare Diminuzione P.A. Polso debole Respiro superficiale Arresto respiratorio Cosa fare? Liberare il paziente da cinture o indumenti stretti Adagiarlo a terra in posizione antishock LO SHOCK È un’emergenza medica ASSOLUTA EMORRAGICO (emorragie imponenti, esterne, interne, ferite multiple..) IPOVOLEMICO (ustioni estese..) SETTICO (legato a stato settico) CARDIOGENO (insufficienza cardiaca) ANAFILATTICO (reazioni di ipersensibilità) DOPO LA PRIMA VALUTAZIONE è FONDAMENTALE Riferire trattamenti prestati sul luogo Segnalare variazioni dello stato generale Segnalare eventuali variazioni delle condizioni degli arti lesi USTIONI Sono lesioni che possono essere indotte da: CALORE AGENTI CHIMICI CORRENTE ELETTRICA Valutare la gravità I parametri includono profondità estensione In base alla profondità: •1° GRADO: lesione patognomonica ERITEMA •2° GRADO: lesione patognomonica FLITTENE •3° GRADO: lesione patognomonica NECROSI Cosa NON fare Mettere ghiaccio o acqua fredda sulla lesione: IL GHIACCIO USTIONA!!! Rimuovere gli abiti o eventuali corpi estranei appiccicati alla zona ustionata BUCARE LE FLITTENE!!! Utilizzare polveri o pomate di alcun tipo E il FOILLE?? SOLO se l’ustione è piccola e piuttosto superficiale, RITARDA LA GUARIGIONE!!!! (anche se ha il vantaggio di attenuare il dolore) Ustioni chimiche Sciacquare abbondantemente con acqua PROTEGGERE LE PROPRIE MANI FOLGORAZIONE Effetti della corrente elettrica: CUORE Interferenza con la funzione elettrica APPARATO RESPIRATORIO FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE Tetanizzazione dei muscoli respiratori Inibizione dei centri bulbari ARRESTO RESPIRATORIO Nb: le USTIONI nel punto di ingresso della scarica (marchi elettrici) possono essere anche molto gravi! LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA DELLA SCENA è PRIORITARIA RISPETTO A QUALUNQUE ALTRA AZIONE PER TENSIONI > 1000 Volts: NON AVVICINARSI PRIMA DI AVERE INTERROTTO LA CORRENTE ELETTRICA!!!!! (l’operazione viene svolta in urgenza dall’ ENEL) PER TENSIONI < 1000 Volts: • TOGLIERE LA CORRENTE • Staccare la vittima dall’elemento in tensione utilizzando MATERIALI ISOLANTI (tubi di gomma, bastoni di legno..) DOPO AVER STACCATO L’INFORTUNATO DALL’ELEMENTO IN TENSIONE, VALUTARE LE FUNZIONI VITALI E, SE NECESSARIO, INIZIARE LA RCP NB: se non fosse possibile aprire la bocca dell’infortunato per tetanizzazione dei muscoli della masticazione, praticare la respirazione bocca-naso LESIONI DA ALTE TEMPERATURE COLPO DI SOLE COLPO DI CALORE COLPO DI SOLE • volto congestionato •Mal di testa •fotofobia • crampi muscolari • Nausea e vomito • Perdita di coscienza COLPO DI CALORE Malessere diffuso Cute fredda, umida e pallida Nausea, vomito, svenimento È causato dalla permanenza in ambienti Eccessivamente caldi e umidi, che provocano eccessiva sudorazione Che fare? TENERE ALL’ OMBRA TESTA GHIACCIO ALTA SULLA NUCA AVVELENAMENTO/ INTOSSICAZIONE Il trattamento dipende dalla sostanza e dalla via di penetrazione nell’organismo. In generale •Valutare bene la scena per non esporsi a rischi •Sostenere le funzioni vitali •INDIVIDUARE LA SOSTANZA TOSSICA CASSETTA PRIMO SOCCORSO 5 paia di guanti sterili 1 visiera paraschizzi A flacone da 1L di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio 3 flaconi da 500ml di soluzione fisiologica 2 confezioni di compresse di garza sterile 18x40 in buste singole 10 confezioni di compresse di garza sterile 10x10 in buste singole 2 teli sterili monouso 2 pinzette da medicazione sterili monouso 1 confezione di rete elastica di media misura 1 confezione di cotone idrofilo 1 confezione di cerotti di varia misura pronti all’uso 1 confezione di cerotto alto 2,5 cm 1 paio di forbici 3 lacci emostatici 2 confezioni di ghiaccio pronti uso 2 sacchetti monouso per la raccolta dei rifiuti sanitari 1 termometro 1 apparecchio per la misurazione della pressione PACCHETTO DI MEDICAZIONE 2 paia di guanti sterili 1 flacone da 250mL di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio 1 flaconi da 250 ml di soluzione fisiologica 1 confezioni di compresse di garza sterile 18x40 in buste singole 3 confezioni di compresse di garza sterile 10x10 in buste singole 1 pinzetta da medicazione sterili monouso 1 confezione di cotone idrofilo 1 confezione di cerotti di varia misura pronti all’uso 1 confezione di cerotto alto 2,5 cm 1 paio di forbici 1 lacci emostatici 1 confezioni di ghiaccio pronti uso 1 sacchetti monouso per la raccolta dei rifiuti sanitari GRAZIE PER L’ATTENZIONE! !!!!!!!!!!