Corso di
 PRIMO
SOCCORSO AZIENDALE PER
LA FORMAZIONE DEGLI APS
(ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO )
Dott.ssa Nicoletta Martini
Ex DM 388/2003
Art. 37 C.9 D.Lgs 81/08

DEFINIZIONE
Il pronto soccorso è l’aiuto dato al soggetto
infortunato o malato, da personale non
sanitario, in attesa dell’ intervento
specializzato.
L’APS deve essere in grado di :

Riconoscere/valutare il tipo di

Comunicare al 118 le informazioni
evento
necessarie

Gestire l’infermo in attesa dei
soccorsi con manovre di PS

SAPERE
OBIETTIVI DELLA
FORMAZIONE
►riconoscere le situazioni
►accesso/interazione con il soccorso
►principali manovre di PS

SAPER FARE

SAPER ESSERE
►valutazione della scena
►attivare il PS
►eseguire manovre di PS
► importanza e limiti del proprio
ruolo
► emotività
Cosa faremo …




Riconoscere una situazione di emergenza e
allertare il Sistema 118
Tecniche di primo soccorso
Riconoscere le principali situazioni di
interesse medico
Manovre immediate salva vita
(bls, manovra di Heimilich, posizione laterale di sicurezza)
P.A.S.
 E’
una “filosoofia di intervento” della
protezioni civile e di tutti quelli che si
occupano di emergenza/urgenza:
 Acronimo di:
 P: Proteggere
 A: Avvertire
 S: Soccorrere
Proteggere/1
 Prima
di tutto proteggere se stessi
altrimenti le persone da soccorrere
diventano 2!
 Un soccorritore morto non è utile a
nessuno!
Proteggere/2
Proteggere se stessi e gli altri:
 Mantenere la calma
 Valutare la sicurezza dell’ambiente
 Se vi sono rischi adottare misure idonee a
rimuoverli o spostare la vittima
avvertire
Il numero unico per
l’emergenza sanitaria è il
118
•Si può chiamare da qualsiasi telefono fisso/mobile
•E’ totalmente gratuito (chiamate anche da cell privi di credito)
•Risponde direttamente la centrale operativa del territorio da dove state chiamando
QUANDO ATTIVARE IL 118
Se si deve prestare soccorso ad
una o più persone colpite da trauma
o malessere in situazioni di
emergenza/urgenza
→

Emergenza: Condizione statisticamente poco
frequente che coinvolge una o più persone
vittime di eventi che necessitano di immediato
ed adeguato intervento terapeutico
 Urgenza: Condizione statisticamente ordinaria
che riguarda uno o più individui colpiti da
processo patologico per i quali, pur non
esistendo in immediato pericolo di vita, è tuttavia
necessario adottare entro breve tempo un
opportuno intervento terapeutico
LA DIFFERENZA TRA GRAVE
e URGENTE

La differenza tra un soccorritore e una
persona qualunque sta nella capacità di
distinguere tra ciò che è grave e ciò
che è urgente.
Un soccorritore ricerca sempre
prioritariamente solo ciò che è urgente

LE TRE URGENZE
 In
medicina esistono solo tre situazioni
“urgenti”
 Arresto
cardiaco
 Arresto respiratorio
 Emorragie gravi (in genere arteriose)
Più una quarta
 Ostruzione acuta delle vie aeree
Ricorda…
 Che
l’operatore telefonico del 118 è un
infermiere professionista esperto:
Rispondi alle sue domande con calma e
precisione
COSA RIFERIRE
ALL’OPERATORE
 Cos’è
successo (malessere/infortunio)
 Numero dei soggetti coinvolti e loro
condizioni
 Dov’è successo
 Condizioni della scena
n.b. → non riagganciare se
l’operatore
non chiede di
farlo!
Soccorrere
Significa prima di tutto: non compiere azioni
che possano compromettere la sicurezza
del soggetto e aggravarne le condizioni
Primum non nocere!
soccorrere
 Mantenere
la calma
 Valutare l’ambiente
 Stabilire le azioni da intraprendere
 Effettuare le azioni nel giusto ordine
 Mettere in atto le manovre rianimatorie di
base in attesa del soccorso avanzato
Aspetti legali del soccorso
Domanda:
“Ma chi me lo fa fare?”
Risposta:
“La mia etica morale”
“La legge”
Basi legislative

Norme costituzionali sulla solidarietà umana (Art
2 Costituzione)
 Tutela della salute come diritto fondamentale
dell’individuo e interesse della comunità (Art 32
Costituzione)
Art 893 codice penale: il reato è consumato da chiunque “trovando
persona incapace di provvedere a se stessa…omette di darne avviso
alle Autorità” “alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo inanimato,
ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare
l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso alle Autorità”
L’addetto al PS
L’addetto al Ps, rispetto al cittadino/lavoratore
che ha l’obbligo di avvisare l’autorità preposta,
deve eseguire, se è in grado un soccorso
“attivo”, o quanto meno “dare assistenza” alla
vittima
 In ogni caso le operazioni di soccorso devono il
limite di non invasione di operazioni
professionali riservate a medici/infermieri

RESPONSABILITA’
DELL’ADDETTO AL PRIMO
SOCCORSO
 Non
può rispondere di reati propri
perché la legge non ne prevede
 Potrebbe
colpa
dover rispondere per
Responsabilità per colpa?
 Colpa
specifica: non è ipotizzabile,
in quanto non esistono norme o
regolamenti in materia
 Colpa
generica: imprudenza,
imperizia, negligenza
Profili di colpa generica
 IMPRUDENZA:
è possibile se l’addetto
vuole strafare
 NEGLIGENZA: coincide essenzialmente
con omissione di soccorso, che incombe
su qualunque cittadino
 IMPERIZIA: praticamente non
ipotizzabile. L’addetto non è libero di
scegliere la propria preparazione né di
astenersi dall’agire quando consapevole
della propria inadeguatezza
QUINDI, PER
RIASSUMERE….
 NON
STRAFARE
 NON
ANDARSENE MAI VIA, ANCHE
SE MAGARI NON SI PUO’ FARE
NIENTE
 CHIAMARE
PRONTAMENTE I
SOCCORSI!!!!!
1° regola del soccorritore
Non
morire
lui!!!!!
1° regola di sicurezza
Potenzialmente
tutti possono
avere l’AIDS!!!!!
AUTOPROTEZIONE!!!!!!
!! prima di agire,
 Il primo soccorritore,
deve badare alla propria incolumità.
 I pericoli possono provenire
Dalla
scena del soccorso
Dal sangue e dai fluidi biologici
Dal comportamento della
vittima
I principali presidi di protezione
individuale che evitano il contatto
diretto con il sangue e gli altri
fluidi biologici sono:
guanti monouso
visiera paraschizzi
pocket mask
COME ATTIVARE IL 118
→ da qualsiasi telefono
(pubblico/privato/cellulare)

 La
chiamata è completamente
gratuita
ARRESTO
CARDIORESPIRATORIO
È un’emergenza medica assoluta: in pochi
minuti si verificano alterazioni delle cellule
cerebrali che nel tempo diventano irreversibili

 Come
si presenta il soggetto colpito:
 Privo di conoscenza
 Assenza di polso
 Midriasi progressiva o fissa
Cenni di anatomia/fisiologia
Cosa ci interessa:
Cervello
Cuore/circolo
Polmone
BLS
Basic Life Support
La corsa contro il tempo
35
Arresto cardiaco


Ogni anno colpisce
1 persona su 1000
Le malattie cardiovascolari
sono la causa più frequente
obiettivo
Prevenzione dei danni anossici cerebrali
attraverso procedure standard di
rianimazione cardiopolmonare (RCP) atte
a:
A (Airway): mantenere pervietà vie aeree
B (Breathing): sostenere la respirazione
C (Circulation): sostenere il circolo
Obiettivo: prevenzione del danno
anossico cerebrale
•No coscienza
Il danno
neurologico inizia
dopo 4-5 minuti
• No respiro
• No circolo
5’ Morte clinica
No ossigeno
Il danno
neurologico dopo
10 minuti diventa
irreversibile
10’ Morte biologica
•Lesioni cerebrali
•Morte
TEMPESTIVITA’
100
OGNI MINUTO
CHE PASSA
PERDIAMO IL 10%
DI POSSIBILITA’
DI RECUPERO.
80
70
60
50
40
100
90
% Sopravvivenza
% Sopravvivenza
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9 10 11
Tempo
30
20
10
0
1
2
3
4
5
6
7
Tempo
8
9 10 11
La morte cardiaca improvvisa
85%
15%
L’evento che causa la
Morte Cardiaca improvvisa
è nell’ 85% dei casi un
ritmo di Fibrillazione
Ventricolare (FV) o di
Tachicardia Ventricolare
(TV) senza polso
(complicanze aritmiche
dell’infarto miocardico):
ritmi definiti Defibrillabili.
Come intervenire
Obiettivo BLS
• Mantenere la perfusione dei
tessuti nobili (Cuore e Cervello)
LA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA
Allarme
Precoce
RCP
precoce
Defibrillazione
Precoce (DP)
ALS
Precoce
BLS

Fase di valutazione

Fase dell’azione
SICUREZZA NEL SOCCORSO
MAI Intervenire
 MAI Avvicinarsi
 SE non è
Garantita la
 propria incolumità!
 Se la scena non è
sicura Allertare
sempre la C.O.
118 per idoneo
supporto tecnico

Accertarsi che
non
esistano rischi
Ambientali!!
SEQUENZA DEL BLS
Le procedure del BLS prevedono:
A irway :
B reathing:
C irculation:
Apertura delle vie aeree
Respiro
Circolo
ATTENZIONE: Le manovre sono invasive, per
cui occorre procedere ad un’attenta
valutazione!
Valutazione della coscienza
Signore, mi
sente?
Scuotere e
chiamare
la vittima
Chiamate
il 118
Se non
risponde
Porre la vittima su un piano rigido, con
capo, tronco ed arti allineati e scoprire il
torace
Fase A: Ispezione del cavo orale
Ispezione della
bocca
Si devono togliere solo i corpi estranei VISIBILI!!!
Fase A: Apertura delle vie aeree
mani sulla fronte e sulla punta del mento
iperestensione del capo
sollevamento del mento
Fase B e C: Breathing (respiro)
G uarda
A scolta
S enti
Per quanto
tempo?
S
A
G
10 sec.
FARE ATTENZIONE ALLA RESPIRAZIONE
Posizione
Laterale
di
Sicurezza
Presente
Se il Paziente
non risponde e
non è
cosciente
Fase B e C: Attività
respiratoria
FASE B: Se l’attività respiratoria è
presente
Porre la vittima in: Posizione Laterale
Sicurezza con iperestensione del capo
di
• Impedisce alla lingua di
ostruire le vie aeree
• Favorisce la
fuoriuscita delle
eventuali secrezioni
dalla bocca
• Consente di
respirare
Fase B e C
SE L’ATTIVITA’
RESPIRATORIA E’ASSENTE
INIZIARE IL MASSAGGIO CARDIACO
Fase C: Massaggio Cardiaco
PORRE LE
MANI
SULLO
STERNO
AL
CENTRO
DEL
TORACE
Fase C: Massaggio Cardiaco
FARE FULCRO CON IL BACINO
Fase C: Massaggio Cardiaco
FREQUENZA 100 AL MINUTO
PROFONDITA’ 4-5 CM
Fase C: Massaggio Cardiaco
ALTERNA 30
COMPRESSIONI
TORACICHE
A 2 VENTILAZIONI
(UN CICLO)
SEMPRE!!
Fase C: Massaggio Cardiaco
• CONSENTIRE AL
TORACE DI
RIESPANDERSI DOPO
OGNI COMPRESSIONE
Compressione
• STESSO TEMPO PER
COMPRESSIONE E
RILASCIAMENTO
Rilasciamento
Fase C: Massaggio Cardiaco
OGNI 5 CICLI IL SOCCORRITORE
CHE ESEGUE LE COMPRESSIONI
TORACICHE DOVREBBE CAMBIARE
Respirazione Artificiale
Insuffla 2 volte (1 vent. : 1 sec.)
tenendo aperte le vie aeree
Apertura delle vie aeree
Consigliato posizionamento
della
Cannula orofaringea
NON INSERIRE
SE I RIFLESSI
OROFARINGEI
SONO
PRESENTI!!!
Presidi per la respirazione
Respirazione bocca-maschera (pocket mask)
nsufflazione senza contatto diretto (boccaglio tra soccorritore e paziente)
ar aderire la maschera al viso della vittima
Presidi per la respirazione
Respirazione bocca a bocca
Il soccorritore:
di lato alla vittima
esegue una inspirazione normale
ppoggia la propria bocca su quella della vittima
espira lentamente
ontrolla che il torace della vittima si espanda
ALGORITMO BLS
Sicurezza ambientale
Contatta C. O. 118
NO
SI
FASE A
Valutazione stato di coscienza
NO
• Chiama 118
• Posiziona / Allinea / Scopri il torace
• Ispezione della bocca / Iperestensione della testa
FASE B e C
• G.A.S.
PER 10 SEC.
Respiro ASSENTE
• RCP : compressioni toraciche/insufflazioni
rapporto 30/2
Continuare fino alla ricomparsa di
evidenti segni di vita dell’ALS
Respiro
presente
Posizione Laterale
di Sicurezza
L’RCP può essere interrotta
solo per:
 L’arrivo del DAE
 Esaurimento fisico dei soccorritori
 L’arrivo del soccorso avanzato (ALS)
 Ripresa dell’attività cardio-respiratoria
ALGORITMO BLS DUE SOCCORRITORI
SI
NO
Sicurezza ambientale
Contatta 118
Pz. privo di Coscienza
1° Soccorritore
2° Soccorritore
A: - Ispez. Cavo Orale
•
Allerta 118
•
Prepara materiale: ambu con
reservoir e maschera, ossigeno e
cannula di Guedel
•
Si prepara per Massaggio Cardiaco
- Iperestensione testa
B/C: - GAS (10 sec)
Se Respira:
Se NON respira
Posiz. Lat. Sicurezza
NO
Inizia MCE (RCP 30:2 – 5 cicli)
Continuare fino a comparsa segni vitali e/o arrivo ALS
QUALI SONO I FATTORI CHE
POSSONO INFLUENZARE LA CAPACITÀ
OPERATIVA DEL SOCCORRITORE?
Soccorritore
Persona da
soccorrere
C.O.
C.O.= CAPACITA’ OPERATIVA
Condizioni climaticoambientali
Angoscia
MAGGIORE È IL
COINVOLGIMENTO
PSICOLOGICO DEI
SOCCORRITORI, MINORE
SARÀ LA LORO CAPACITÀ DI
ANALISI CON SCARSA
EFFICACIA
DELL’OPERAZIONE DI
SOCCORSO.
Ostruzione per
ingestione accidentale
di corpo estraneo
La presenza di corpi estranei nelle vie aeree ne
provoca una brusca, parziale o totale, ostruzione.
Ne consegue una drastica riduzione dell'apporto di
O2 all'organismo
CAUSE: PARTICOLARMENTE ESPOSTI SONO
I BAMBINI PER L'INTRODUZIONE
VOLONTARIA DI OGGETTI QUALI:
Monete
Pezzi di giocattoli
Bottoni
Ostruzione parziale

Il soggetto respira, tossisce, tenta di
espellere il corpo estraneo
 Chiamare
soccorso (l’ostruzione
potrebbe diventare completa)
 Incoraggiare
 Non
la vittima a tossire
effettuare alcuna manovra!!!
Ostruzione completa
La
vittima non
respira, non tossisce
e perde rapidamente
conoscenza
Cosa fare?

Se il paziente è ancora cosciente
 Aiutarlo
a piegarsi in avanti
 Colpire tra le scapole (fino a 5
colpi)
Se ciò non risulta efficace
MANOVRA DI HEIMLICH
LE EMORRAGIE
Con il termine “emorragia “ si intende
in senso generale la fuoriuscita, in
massa, di sangue dai vasi sanguigni
ESTERNA: quando il sangue defluisce
all’esterno del corpo
INTERNA: quando il sangue si versa
in cavità preformate dell’organismo
ESTERIORIZZATA: quando il
sangue si versa in cavità del corpo
comunicanti con l’esterno (epistassi,
otorragia)
COSA SUCCEDE?
L’ organismo entro certi limiti compensa la perdita
di sangue mettendo in atto una serie di
meccanismi:
•Contrazione vasale diffusa
•Richiamo di sangue dai capillari
•Diminuzione dell’eliminazione di liquidi
Se il sanguinamento è abbondante e a
rapido sviluppo può provocare l’insorgenza
di uno SHOCK IPOVOLEMICO e nei casi
estremi , un arresto cardiocircolatorio
L’ ADULTO MEDIO HA CIRCA 5 LITRI DI SANGUE
CIRCOLANTE; LA PERDITA DI QUESTO VOLUME
AVVIENE PER STADI, OGNUNO
CARATTERIZZATO DA SEGNI CLINICI
PARTICOLARI:
 EMORRAGIA LIEVE: perdita di sangue < o = al 15%
(circa 750ml). Non segni clinici rilevanti, modesto
aumento frequenza cardiaca
 EMORRAGIA IMPONENTE: perdita di sangue = 2550% (>1000 ml). I segni clinici:
- tachicardia FC>120 btm
- tachipnea FR>24 min
- diminuzione pressione sistolica
- pallore
- sopore
-perdita di coscienza
COSA FARE??





EMOSTASI: (arresto dell’emorragia.)
L’organismo mette in atto l’emostasi
naturale, noi possiamo provvedere ad
arrestare la perdita di sangue con mezzi
artificiali. I metodi utilizzabili sono i
seguenti:
Compressione manuale diretta sulla ferita
Sollevamento dell’arto
Compressione a monte dell’emorragia
Laccio emostatico
Fasciatura compressiva
La fasciatura compressiva si
realizza ponendo un cuscinetto
di garze sterili sul punto
d’emorragia, esercitando una
compressione diretta. Maggiore
è l’altezza del cuscinetto tanto
più facile è la focalizzazione
della compressione sulla zona
sanguinante, occludendo così i
soli vasi sanguinanti ed evitando
il ristagno di sangue venoso

Emorragie dell’arto superiore
Emorragia del
braccio: il punto di
compressione è il cavo
ascellare
Emorragia
dell’avambraccio e della
mano: il punto di
compressione è la faccia
interna del braccio
Emorragie dell’arto inferiore
Emorragie della coscia: se è
interessata l’arteria femorale
bastano pochi min perché il soggetto
muoia dissanguato. Il punto di
compressione è la piega inguinale
Emorragie della gamba e del
piede: i punti di compressione
utilizzabili sono 2: A- faccia interna
della coscia
B- cavo popliteo (parte posteriore del
ginocchio
Laccio emostatico
è uno strumento pericoloso, da utilizzare
eccezionalmente
•INDICAZIONI ALL’USO:
-Gravissime emorragie degli arti
-Fratture esposte
-Emorragie da ferite in cui sono incuneati corpi
estranei
-Amputazioni anche parziali di un arto
NB: indicare sulla fronte del paziente il momento in cui è stato
applicato
Emorragie esteriorizzate


1.
2.
3.
4.
Epistassi:
Se segue un trauma cranico o facciale non si deve
mai procedere a manovre di tamponamento delle
cavità nasali per non provocare un aggravamento di
eventuali fratture ossee. Se si tratta di epistassi
comune si procede nel modo seguente:
Inclinare la testa in avanti
Comprimere la narice che sanguina per circa 10
min
Praticare impacchi freddi sulla fronte e sulla
nuca
Evitare di soffiarsi il naso per alcune ore
• Otorragia:
• NON DEVE ESSERE TAMPONATA
AMPUTAZIONE
 L’unica
problematica “urgente” è
l’emorragia arteriosa. In caso di
amputazione completa di un arto è
necessario posizionare il laccio
emostatico a monte e porre il ferito in
posizione antishock. La parte
amputata va messa in un sacchetto
con ghiaccio, dopo averla sciacquata
ma non disinfettata, e va portata in
ospedale.
FERITE
e
FRATTURE
FERITE
SONO ALTERAZIONI DEI TESSUTI,
CONSEGUENTI ALL’AZIONE DI
VIOLENZE MECCANICHE, CHE
POSSONO PRESENTARE CARATTERI
DIFFERENTI A SECONDA DEL MEZZO
CHE LE HA PRODOTTE.
FERITA DA ARMA BIANCA:




FERITE DA TAGLIO: la lunghezza della
ferita predomina sulle altre dimensioni. I margini
sono lisci, netti, rettilinei.
FERITE DA PUNTA: l’arma agisce in virtù del
potere penetrante.
FERITE DA PUNTA E TAGLIO: i mezzi
lesivi sono coltelli o temperini, mono o bitaglienti,
che agiscono con un meccanismo sia di
penetrazione che di recisione.
FERITE DA FENDENTE: (accette, scuri) il
mezzo affonda come un cuneo provocando ferite
con margini rettilinei ma non lisci, contusi, e ci
accompagnano a lesioni ossee o viscerali profonde.
CORPO CONTUNDENTE:




ECCHIMOSI: rottura dei vasi senza perdita di
integrità dei tessuti. Possono essere da:
COMPRESSIONE, TRAZIONE, SFORZO. L’estensione e
l’entità sono in rapporto con l’intensità del trauma
e con la quantità del sangue stravasato.
ESCORIAZIONI: distacco, sollevamento,
asportazione o distruzione parziale o a tutto
spessore degli strati più superficiali della cute
conseguenti ad una violenza contusiva tangenziale.
FERITE LACERE: strappamento a tutto spessore
della cute.irregolarità dei margini con scollamento
e retrazione dai piani profondi.
FERITE LACERO-CONTUSE: accanto alla
lacerazione vi è appestamento dei margini
CHE FARE?
CONTROLLARE LE 2 PRINCIPALI
COMPLICANZE
EMORRAGIE
INFEZIONI
DISINFEZIONE: tagli, abrasioni
Non

utilizzare alcol etilico!!!
Utilizzare acqua ossigenata, bialcol,
Betadine
Versare il disinfettante direttamente sulla
ferita
 Per le abrasioni 2 possibili trattamenti:
coperto (con fitostimoline) o scoperto (con
mercuriocromo)

PICCOLE MEDICAZIONI USO ACQUA
OSSIGENATA, CITROSIL, GARZE E BENDE
Corpi conficcati
Non
rimuovere l’oggetto!!!
Potreste non essere in grado di controllare
l’emorragia o potreste arrecare ulteriore danni a
organi e strutture

 Nell’occhio:
Non tentare di aprire le palpebre
 Coprire l’occhio con garza sterile
 Trasportare al Pronto Soccorsco Oculistico

Ferite penetranti addominal
 Non
dare da bere
 Non rimettere dentro anse intestinali
(peritonite)
 Non rimuovere corpi estranei
 Proteggere e contenere i visceri senza
comprimere
 Porre il ferito in posizione semiseduta, a
gambe flesse
FRATTURE
PER FRATTURA SI
INTENDE
L'INTERRUZIONE DELLA
CONTINUITA' DI UN
OSSO
Dolore
SEGNI
Impotenza
funzionale
Tumefazione
Deformità
FRATTURE E TRAUMI
 Regola
generale per tutti i tipi di
trauma:
 NON
MUOVERE
 L’infortunato
 Le
o la parte lesa.
fratture possono essere anche molto
gravi ma non sono mai, di per sé, urgenti
L’IMMOBILIZZAZIONE è un' operzione delicata,
pertanto
sarà sufficiente tranquillizzare il ferito impedendo che
compia movimenti pericolosi prima
che arrivino i soccorsi
I soccorritori in ogni caso non devono tentare
la riduzione
della frattura,
perchè tale manovra può aggravare le condizioni generali e
locali del paziente.
L'immobilizzazione di un segmento corporeo deve avvenire
posizionandolo nel modo più comodo e meno doloroso per
l'infortunato.
COMPLICANZE LOCALI E GENERALI
DELLE FRATTURE
Esposizione della frattura con inquinamento del
focolaio e infezione
Lesioni viscerali (pleura, polmoni)
Lesioni vascolari
Lesioni nervose (contusione o stiramento, più rara
lacerazione del nervo periferico, con paralisi motoria e
sensitiva)
Shock emorragico
Embolia adiposa
PRINCIPALI PATOLOGIE DI
INTERESSE MEDICO
Dolore
cardiaco
Malessere
Convulsioni
diabetico
DOLORE CARDIACO

Quando sospettare un infarto?

Dolore che insorge dietro lo sterno e si
irradia al collo, alla mandibola e alla spalla

Soggetto > 45 anni

Senso di cattiva digestione, talvolta nausea
e vomito

Ortopnea
Cosa fare?
 Tranquillizzare
il soggetto e metterlo
nel riposo più assoluto
 Evitare
che abbia freddo
 Non
sdraiarlo, ma metterlo in
posizione comoda, seduto (ortopnea)
 Se
assume farmaci per il cuore,
aiutarlo ad assumerli
MALESSERE DIABETICO

Quando sospettare un malessere legato alla
glicemia?
 Quando
insorgono disturbi della
coscienza, preceduti da sonnolenza o
agitazione, in un soggetto
notoriamente diabetico, soprattutto
se in terapia insulinica
Cosa fare?
 Applicare
la REGOLA DEL GLUCOSIO,
in tutti i casi
 Se
il soggetto è cosciente
somministrare bevanda di acqua e
zucchero
 Se
il soggetto ha perso i sensi
introdurre lo zucchero in bocca, sotto la
lingua
CONVULSIONI
 Contrazioni
muscolari non
volontarie, che possono
coinvolgere singoli distretti o
tutti i muscoli del corpo,
talvolta con perdita di urina e
feci, provocate da
un’alterazione dell’attività
elettrica cerebrale
Cosa fare?
 Proteggere
il paziente da urti o cadute,
senza bloccarne i movimenti
 Non
infilare alcun tipo di oggetto in
bocca
 Se
al termine della crisi permane uno
stato di incoscienza, metterlo in
posizione laterale di sicurezza
ALTERAZIONI
DELLO STATO
DI
COSCIENZA:
LIPOTIMIA
Comunemente nota come SVENIMENTO
E' una sensazione di improvvisa debolezza
che NON comporta la completa perdita di
coscienza
Notevole affaticamento
Digiuno
Calore eccessivo
Permanenza in ambienti chiusi
.......
L SEGNI E SINTOMI
I
Pallore e sudorazione
P
fredda
O
Visione confusa
T
Vertigini
I
Alterazioni del sensorio
M
Polso debole e lento
Perdita dell'equilibrio e
I
caduta
A
SINCOPE
PERDITA COMPLETA ED IMPOROVVISA DELLA
COSCIENZA
CAUSE:
RIDUZIONE IMPROVVISA E
DIFFUSA DELL'APPORTO DI OSSIGENO AL
CERVELLO
Malattie cardiache
Malattie vascolari cerebrali
.........
SEGNI E SINTOMI:
S
I
N
C
O
P
E
Pallore e sudorazione
fredda
Perdita di coscienza brusca
o preceduta da sintomi
premonitori
Perdita del tono muscolare
Diminuzione P.A.
Polso debole
Respiro superficiale
Arresto respiratorio
Cosa fare?
Liberare
il paziente da cinture
o indumenti stretti
Adagiarlo
a terra in posizione
antishock
LO SHOCK

È un’emergenza medica ASSOLUTA
 EMORRAGICO (emorragie imponenti,
esterne, interne, ferite multiple..)

IPOVOLEMICO (ustioni estese..)
 SETTICO (legato a stato settico)
 CARDIOGENO (insufficienza cardiaca)
 ANAFILATTICO (reazioni di
ipersensibilità)
DOPO LA PRIMA VALUTAZIONE è
FONDAMENTALE
Riferire
trattamenti
prestati sul
luogo
Segnalare
variazioni dello
stato generale
Segnalare
eventuali
variazioni delle
condizioni degli
arti lesi

USTIONI
Sono lesioni che possono essere
indotte da:
 CALORE
 AGENTI
CHIMICI
 CORRENTE
ELETTRICA
Valutare la gravità
I
parametri includono
profondità
estensione
In base alla profondità:
•1° GRADO: lesione patognomonica
ERITEMA
•2° GRADO: lesione patognomonica
FLITTENE
•3° GRADO: lesione patognomonica
NECROSI
Cosa NON fare
 Mettere
ghiaccio o acqua fredda sulla
lesione: IL GHIACCIO USTIONA!!!
 Rimuovere
gli abiti o eventuali corpi
estranei appiccicati alla zona ustionata
 BUCARE
LE FLITTENE!!!
 Utilizzare
polveri o pomate di alcun tipo
E il FOILLE??
SOLO
se l’ustione è
piccola e piuttosto
superficiale, RITARDA
LA GUARIGIONE!!!!
(anche se ha il vantaggio
di attenuare il dolore)
Ustioni chimiche
Sciacquare
abbondantemente
con acqua
PROTEGGERE
LE PROPRIE
MANI
FOLGORAZIONE
Effetti della corrente elettrica:

 CUORE
Interferenza con la
funzione elettrica
 APPARATO
RESPIRATORIO
FIBRILLAZIONE
VENTRICOLARE
Tetanizzazione dei
muscoli respiratori
Inibizione dei
centri bulbari
ARRESTO
RESPIRATORIO
Nb: le USTIONI nel punto di ingresso della scarica (marchi elettrici)
possono essere anche molto gravi!
LA
VALUTAZIONE
DELLA SICUREZZA
DELLA SCENA è
PRIORITARIA
RISPETTO A
QUALUNQUE ALTRA
AZIONE
PER TENSIONI > 1000 Volts:
NON AVVICINARSI PRIMA DI AVERE
INTERROTTO LA CORRENTE ELETTRICA!!!!!
(l’operazione viene svolta in urgenza dall’ ENEL)
PER TENSIONI < 1000 Volts:
• TOGLIERE LA CORRENTE
• Staccare la vittima dall’elemento
in tensione utilizzando MATERIALI
ISOLANTI (tubi di gomma, bastoni di
legno..)
DOPO AVER STACCATO L’INFORTUNATO
DALL’ELEMENTO IN
TENSIONE, VALUTARE LE FUNZIONI
VITALI E,
SE NECESSARIO, INIZIARE LA RCP
NB: se non fosse possibile aprire la bocca dell’infortunato
per tetanizzazione dei muscoli della masticazione,
praticare la respirazione bocca-naso
LESIONI DA
ALTE
TEMPERATURE
COLPO DI SOLE
COLPO DI CALORE
COLPO DI SOLE
• volto congestionato
•Mal di testa
•fotofobia
• crampi muscolari
• Nausea e vomito
• Perdita di coscienza
COLPO DI CALORE

Malessere diffuso

Cute fredda, umida e pallida

Nausea, vomito, svenimento
È causato dalla permanenza in ambienti
Eccessivamente caldi e umidi, che provocano
eccessiva sudorazione
Che fare?
TENERE
ALL’ OMBRA
TESTA
GHIACCIO
ALTA
SULLA NUCA
AVVELENAMENTO/
INTOSSICAZIONE
Il trattamento dipende dalla sostanza
e dalla via di penetrazione
nell’organismo.
In generale
•Valutare bene la scena per non esporsi
a rischi
•Sostenere le funzioni vitali
•INDIVIDUARE LA SOSTANZA
TOSSICA
CASSETTA PRIMO SOCCORSO
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5 paia di guanti sterili
1 visiera paraschizzi
A flacone da 1L di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio
3 flaconi da 500ml di soluzione fisiologica
2 confezioni di compresse di garza sterile 18x40 in buste singole
10 confezioni di compresse di garza sterile 10x10 in buste singole
2 teli sterili monouso
2 pinzette da medicazione sterili monouso
1 confezione di rete elastica di media misura
1 confezione di cotone idrofilo
1 confezione di cerotti di varia misura pronti all’uso
1 confezione di cerotto alto 2,5 cm
1 paio di forbici
3 lacci emostatici
2 confezioni di ghiaccio pronti uso
2 sacchetti monouso per la raccolta dei rifiuti sanitari
1 termometro
1 apparecchio per la misurazione della pressione
PACCHETTO DI MEDICAZIONE
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2 paia di guanti sterili
1 flacone da 250mL di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di
iodio
1 flaconi da 250 ml di soluzione fisiologica
1 confezioni di compresse di garza sterile 18x40 in buste singole
3 confezioni di compresse di garza sterile 10x10 in buste singole
1 pinzetta da medicazione sterili monouso
1 confezione di cotone idrofilo
1 confezione di cerotti di varia misura pronti all’uso
1 confezione di cerotto alto 2,5 cm
1 paio di forbici
1 lacci emostatici
1 confezioni di ghiaccio pronti uso
1 sacchetti monouso per la raccolta dei rifiuti sanitari
GRAZIE
PER
L’ATTENZIONE!
!!!!!!!!!!
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