prof. Mauro Tonellato – ITIS Marconi – Padova Alcheni Indice delle reazioni 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. addizione di acidi alogenidrici addizione di acqua alogenazione formazione di aloidrine idrogenazione catalitica epossidazione e idrossilazione anti idrossilazione sin con KMnO4 addizione radicalica di HBr idroborazione – ossidazione ozonolisi alogenazione allilica con NBS www.pianetachimica.it 1. ADDIZIONE DI ACIDI ALOGENIDRICI Gli acidi alogenidrici, HCl, HBr, HI, si sommano agli alcheni per formare gli alogeno-alcani. La reazione è un’addizione elettrofila e segue la regola di Markovnikov. Questa afferma che l’H+ si lega al carbonio meno sostituito del doppio legame, mentre l’alogenuro si lega al carbonio più sostituito, quello che forma il carbocatione più stabile. Cl CH3 CH CH2 + HCl H CH3 CH CH2 1-propene 2-cloropropano Il meccanismo della reazione si realizza in due passaggi, il primo lento, il secondo veloce. CH2 CH3 CH + CH3 CH CH2 carbocatione 2° più stabile del 1° carbocatione 1° (non si forma) lento 1-propene _ H Cl : Cl CH3 CH CH2 + H H + CH3 CH CH2 + H H CH3 CH CH2 veloce carbocatione 2° 2-cloropropano Nel primo passaggio, lento, si forma il carbocatione più stabile tra i due possibili carbocationi, quindi si forma il carbocatione secondario che è molto più stabile del primario. Nel secondo passaggio, veloce, lo ione cloruro si lega al carbocatione 2° formando 2-cloropropano. Se però, nell’alchene di partenza c’è un carbonio 3° vicino al doppio legame, come nel 3-metil-1-butene mostrato qui sotto, il carbocatione 2° che si forma inizialmente può subire una trasposizione 1, 2 di idruro per trasformarsi in un carbocatione 3°, più stabile del 2°. Si ottiene così, oltre al normale prodotto di addizione al doppio legame, anche un prodotto inaspettato nel quale il cloro è legato al carbonio terziario. Cl CH3 CH CH CH2 + HCl Cl CH3 CH CH CH3 + CH3 C CH3 CH3 3-metil-1-butene CH2 CH3 CH3 2-cloro-3-metilbutano (40%) prodotto atteso 2-cloro-2-metilbutano (60%) prodotto inaspettato La reazione forma inizialmente il carbocatione 2° che produce regolarmente 2-cloro-3-metilbutano: H + H CH3 CH CH CH2 CH3 lento 3-metil-1-butene CH3 CH CH CH2 + CH3 _ Cl : Cl veloce carbocatione 2° H CH3 CH CH CH2 CH3 2-cloro-3-metilbutano Il carbocatione 2°, però, oltre a reagire con Cl−, può anche formare un carbocatione 3° (più stabile del 2°) attraverso una trasposizione 1,2 di idruro. La trasposizione può avvenire solo se forma un carbocatione più stabile di quello iniziale (2° → 3°). La reazione del carbocatione 3° con Cl− dà il prodotto inaspettato: 2-cloro2-metilbutano. Le due reazioni, addizione di Cl− e trasposizione, hanno circa la stessa velocità, per questo si ottengono quantità simili dei due prodotti finali. H CH3 C H + CH CH2 trasposizione 1,2 di idruro H CH3 CH3 carbocatione 2° + C CH CH2 CH3 carbocatione 3° più stabile prof. Mauro Tonellato – ITIS Marconi – Padova _ H H Cl : Cl CH3 C veloce CH2 CH2 CH3 2-cloro-2-metilbutano Alcheni 2 www.pianetachimica.it 2. ADDIZIONE DI ACQUA Gli alcheni reagiscono con acqua in ambiente acido per dare gli alcoli. La reazione è un’addizione elettrofila e obbedisce alla regola di Markovnikov. L’H+ si lega quindi al carbonio meno sostituito del doppio legame, mentre l’H2O si lega al carbonio più sostituito, quello che forma il carbocatione più stabile. OH H2SO4 CH3 CH CH2 + CH3 CH CH3 H2O 1-propene 2-propanolo Il meccanismo della reazione si realizza in due passaggi: il primo lento, il secondo veloce. + H CH2 CH3 CH lento 1-propene CH3 CH CH2 + + CH3 CH CH2 carbocatione 2° più stabile del 1° carbocatione 1° (non si forma) + OH H 2 .. H2O H H H + CH3 CH CH2 _ CH3 CH CH2 veloce OH H + H CH3 CH CH2 carbocatione 2° 2-propanolo Nel primo passaggio, lento, si forma il carbocatione più stabile, quello secondario, molto più stabile del primario. Nel secondo passaggio, veloce, l’ossigeno dell’acqua si lega al carbocatione 2° formando 2-propanolo. Dato che i carbocationi possono trasporre, se nell’alchene di partenza c’è un carbonio 3° vicino al doppio legame, come nel 3-metil-1-butene mostrato qui sotto, il carbocatione 2° che si forma inizialmente può subire una trasposizione 1, 2 di idruro per trasformarsi in un carbocatione 3° (più stabile del 2°). Quindi, oltre al normale prodotto di addizione al doppio legame, si ottiene anche un altro prodotto, inaspettato, nel quale il gruppo OH è legato al carbonio terziario. CH3 CH CH CH2 + OH OH H2SO4 H2O CH3 CH CH CH3 CH3 C + CH3 CH3 CH3 3-metil-1-butene CH2 CH3 3-metil-2-butanolo 2-metil-2-butanolo La reazione forma inizialmente il carbocatione 2°, ma questo può fare due cose, sommare acqua o trasporre formando un carbocatione 3°. Nel primo caso si forma il normale prodotto di addizione, 3-metil-2-butanolo. + H CH3 CH CH CH2 CH3 CH3 lento H + CH CH CH2 .. H2O _ H veloce CH3 CH CH CH2 CH3 CH3 3-metil-1-butene OH H + carbocatione 2° 3-metil-2-butanolo Nel secondo caso il carbocatione 2° si trasforma in un carbocatione 3° (più stabile del 2°) attraverso una trasposizione 1,2 di idruro. La reazione del carbocatione 3° con H2O dà il prodotto inaspettato: 2-metil-2butanolo. Le due reazioni, addizione di H2O e trasposizione hanno circa la stessa velocità, per questo si ottengono quantità simili dei due prodotti finali. H CH3 C H + CH CH2 CH3 carbocatione 2° trasposizione 1,2 di idruro H CH3 + C H CH CH2 CH3 .. H2O _ H+ CH3 C veloce CH2 CH2 CH3 carbocatione 3° più stabile prof. Mauro Tonellato – ITIS Marconi – Padova H OH 2-metil-2-butanolo Alcheni 3 www.pianetachimica.it 3. ALOGENAZIONE Gli alogeni reagiscono facilmente con gli alcheni per formare dialogeno-alcani. La reazione è un’addizione elettrofila ed è anti-coplanare, cioè i due atomi di alogeno si legano da parti opposte rispetto al piano dell’alchene. Cl CH3 CH3 C H CCl4 Cl2 + C CH3 H CH3 H H cis 2-butene H + C C Cl CH3 C C H Cl Cl CH3 (2R,3R)-2,3-diclorobutano (2S,3S)-2,3-diclorobutano L’addizione anti-coplanare viene spiegata ammettendo la formazione di un intermedio a ponte cloronio. Dopo che l’alchene ha attaccato Cl2 (legandosi a Cl+ ed espellendo Cl−), il carbocatione risultante può stabilizzarsi accettando gli elettroni del cloro che si è appena legato e formando un anello a tre atomi nel quale tutti hanno l’ottetto elettronico. L’intermedio a ponte cloronio (cloro positivo) è più stabile di un normale carbocatione dato che la carica positiva è distribuita un po’ sul carbonio e un po’ sul cloro, per questo la reazione avviene più velocemente. Il ponte cloronio impedisce al carbocatione di ruotare e inoltre, dato che occupa una faccia della molecola, costringe l’alogenuro che deve attaccare il catione intermedio ad entrare dalla parte opposta (anti). Come solvente si usa etere o CCl4 perché non deve stabilizzare il carbocatione così da costringere l’alogeno a formare il ponte cloronio. Meccanismo: Cl Cl CH3 :Cl CH3 C CH3 C Il Cl2 può reagire con l'alchene sopra o sotto il piano molecolare Cl CH3 H C a _ : Cl b CH3 H H il Cl chiude subito il ciclo senza permettere al carbocatione di ruotare + C CH3 H H H + C C Cl H C CH3 H Cl CH3 C attacco anti CH3 + CH3 C CH3 H H C CH3 H a C intermedio a ponte cloronio Cl H Cl C + Cl b − Il Cl attacca sempre il carbonio più sostituito, cioè quello con una maggior percentuale di carica positiva. In questo caso i due carboni sono equivalenti e quindi entrambi gli attacchi (a e b) sono possibili. Cl CH3 H C Cl C CH3 H Per chiarezza nei disegni si usa la seguente convenzione: il dicloro derivato deve essere disegnato come nel disegno qui a lato, in modo da permettere di riconoscere facilmente la struttura dell’alchene di partenza. Il vecchio piano dell’alchene è riconoscibile visto dall’alto, in prospettiva e senza torsioni. prof. Mauro Tonellato – ITIS Marconi – Padova Alcheni 4 www.pianetachimica.it 4. FORMAZIONE DI ALOIDRINE Si formano aloidrine, quando l’addizione di alogeni agli alcheni avviene in presenza di piccole quantità di acqua. Si tratta di una addizione elettrofila anti-coplanare, perchè alogeno e acqua entrano da parti opposte rispetto al piano dell’alchene. La reazione segue la regola di Markovnikov, infatti, l’OH si lega al carbonio più sostituito. HO H CH3 C H Cl2 + C H H H + H2 O C CH3 H + C H C C H H HO Cl (2S)-1-cloro-2-propanolo propene Cl CH3 (2R)-1-cloro-2-propanolo In questa reazione, dopo che il doppio legame ha attaccato Cl2 (legandosi a Cl ed espellendo Cl−), si forma un intermedio a ponte cloronio. Questo ingombra un lato della molecola e rallenta così l’attacco del Cl− che deve avvenire sul lato opposto. Le molecole d’acqua che si trovano già sul lato opposto, possono attaccare con successo l’intermedio a ponte cloronio prima che arrivi Cl−. L’attacco avviene sul carbonio più sostituito, quello che regge meglio la carica positiva. Si ottengono due cloridrine, S e R, che si formano dai due intermedi a ponte cloronio generati dai due attacchi del Cl2 sopra e sotto il piano dell’alchene. + Meccanismo: Cl Cl CH3 :Cl H C CH3 H H H Il Cl2 può reagire con l'alchene sopra o sotto il piano molecolare + Cl CH3 H C + C C C H H H H H C C H H C C H H Cl C H H HO attacco anti sul C 2° H H C CH3 H H2 O + C + intermedio a ponte cloronio Cl CH3 C H CH3 CH3 H il Cl chiude subito il ciclo senza permettere al carbocatione di ruotare H2O: C Cl (2R)-1-cloro-2-propanolo .. + H2O HO H H2O H H C H C C CH3 Cl + CH3 H H Cl Cl (2S)-1-cloro-2-propanolo intermedio a ponte cloronio ottenuto per attacco del Cl2 sotto il piano molecolare dell'alchene prof. Mauro Tonellato – ITIS Marconi – Padova C Alcheni 5 www.pianetachimica.it 5. IDROGENAZIONE CATALITICA Questa reazione può avvenire solo in presenza di un catalizzatore metallico di transizione come Pt, Pd, Ni. Il metallo adsorbe sulla sua superficie sia l’idrogeno sia l’alchene. Questi si vengono così a trovare legati alla superficie del metallo uno di fronte all’altro e possono reagire in modo concertato. Il legame labile che l’alchene realizza inizialmente col metallo è chiamato complesso π. La reazione è una sin-addizione di idrogeno al doppio legame degli alcheni, infatti, i due atomi di H si legano sullo stesso lato del piano dell’alchene. Il meccanismo di reazione è radicalico. H Cl CH3 C + C H2 CH3 Cl CH3 Cl H Pt trans 2,3-dicloro-2-butene C C + Cl CH3 H3C Cl Cl C C H CH3 H (2S,3S)-2,3-diclorobutano (2R,3R)-2,3-diclorobutano Meccanismo: CH3 Cl C. CH3 Cl H. .H Cl Pt H C . C . complesso π CH3 Cl H . H . . . . Pt Cl CH3 CH3 C Cl . . . . . CH3 .C Cl Cl C . C CH3 H CH3 C H . H . . Pt Pt In questi disegni sono rappresentati il piano dell’alchene e il piano della superficie del catalizzatore. I due atomi di idrogeno adsorbiti sulla superficie del catalizzatore sono ancora parzialmente legati tra loro, anche se qui per semplicità è mostrato solo il loro legame col metallo. La stessa osservazione vale anche per i due atomi di carbonio del doppio legame. Questo meccanismo produce la molecola (S,S). La molecola (R,R) si forma, quando l’alchene si avvicina alla superficie del Pt porgendo l’altra faccia. prof. Mauro Tonellato – ITIS Marconi – Padova Alcheni 6 www.pianetachimica.it 6. EPOSSIDAZIONE E IDROSSILAZIONE ANTI Gli alcheni reagiscono con acido perossiacetico per dare gli epossidi. Questa reazione è un’addizione elettrofila al doppio legame nella quale la specie elettrofila che attacca l’alchene è il secondo ossigeno del perossiacido (evidenziato in grassetto) che è parzialmente positivo. CH3 CH3 C + C H O O CH3 C H OH O C H acido perossiacetico cis 2-butene C CH3 O + CH3 CH3 C OH H cis (2S,3R)-2,3-dimetilossirano L’acido perossiacetico è più efficace dei semplici perossidi, come l’acqua ossigenata, nel condurre questa reazione perchè possiede due “braccia”. Da una parte c’è l’ossigeno parzialmente positivo (evidenziato in grassetto) che attacca il doppio legame, ma poi deve perdere H+ per stabilizzarsi nella molecola. Dall’altra c’è l’ossigeno del carbonile che può accogliere l’H+. Si parla di catalisi intramolecolare, quando una parte della molecola ne aiuta un’altra a reagire nello stadio lento della reazione. L’epossido ottenuto è una specie molto reattiva, quindi può dare reazioni di apertura d’anello con una serie di nucleofili come acqua, alcol, ammoniaca, ammine, reattivi di Grignard, ecc. La reazione con acqua è interessante perchè produce dioli. Si ottengono dioli con un’addizione anti-coplanare, rispetto all’alchene di partenza, cioè la molecola d’acqua entra nell’epossido dalla parte opposta rispetto al primo ossigeno. O H C CH3 C H + CH3 HO + H2O CH3 H cis 2,3-dimetilossirano CH3 H C C H + H OH CH3 OH C C HO CH3 H (2R,3R)-2,3-butandiolo (2S,3S)-2,3-butandiolo Il meccanismo è simile a quello dell’alogenazione. L’acido perossiacetico assume una struttura a pentagono nella quale l’ossigeno del carbonile si vene a trovare vicino all’H+ che deve essere estratto dall’OH+ che attacca per primo l’alchene. Per chiarezza la reazione è stata rappresentata in due diversi stadi, mostrando nel primo i movimenti 1, 2 e 3 di elettroni, nel secondo, i successivi movimenti 4 e 5. La reazione, in realtà, avviene in un unico stadio. CH3 3 O C vicini 2 H O C O .. H CH3 CH3 C H H O O O 5 C + C CH3 CH3 C C CH3 H H Seconda parte del meccanismo Il carbossilato strappa l'H+ e aiuta l'ossigeno a formare l'epossido. 1^ e 2^ parte, in realtà, avvengono contemporaneamente. H O H C H H .. C O O H Prima parte del meccanismo I 5 atomi H-O-O-C-O hanno una conformazione ad anello che permette la catalisi intramolecolare: l'H si trova vicino all'ultimo O. CH3 CH3 C 4 O 1 CH3 CH3 _ O+ + H C CH3 H H2O: CH3 H C a C b H CH3 H C C CH3 H HO a prof. Mauro Tonellato – ITIS Marconi – Padova HO OH CH3 Alcheni + C C CH3 H CH3 H OH b 7 www.pianetachimica.it 7. IDROSSILAZIONE SIN CON KMnO4 In soluzione diluita e basica, il permanganato ossida gli alcheni formando i dioli. La reazione è un’addizione elettrofila sin-coplanare, cioè i due ossidrili si legano sullo stesso lato del piano dell’alchene. Se la reazione fosse condotta a pH acido, il permanganato ossiderebbe ulteriormente i dioli e la reazione proseguirebbe con la rottura del legame carbonio-carbonio e la formazione di acidi carbossilici, come nell’ozonolisi. C HO _ H H3 C _ + MnO4 C C H3 C CH3 H OH H3 C H OH C H CH3 H trans 2-butene oppure H CH3 C C HO OH (2R,3R)-2,3-butandiolo (2S,3S)-2,3-butandiolo Il permanganato attacca il doppio legame in modo concertato con due ossigeni, uno parzialmente positivo e l’altro negativo. In questo modo l’attacco è molto veloce perché non si forma il carbocatione. Per chiarezza l’attacco è stato mostrato in due passaggi, anche se avviene in un’unica fase. Si forma, come intermedio, un estere ciclico dell’acido manganico che, in ambiente basico acquoso, si idrolizza liberando il diolo. _ O _ O O Mn + O _ Mn O .. H C C H CH3 1^ parte. Attacco degli elettroni del doppio legame sull'ossigeno parzialmente positivo. Mn O O _ :OH C CH3 CH3 H O H + C C CH3 _ O .. O CH3 _ O O H 2^ parte. L'ossigeno negativo attacca il carbocatione che non ha il tempo di formarsi completamente. 1^ e 2^ parte avvengono contemporaneamente C H CH3 estere ciclico dell'acido manganico O _ O Mn O H _ O .. _ :O: O OH H2O C CH3 C + C H CH3 H C CH3 H H _ O O Mn O CH3 _ O OH HO OH H2O C CH3 H C H CH3 C CH3 H prof. Mauro Tonellato – ITIS Marconi – Padova C H CH3 Alcheni 8 www.pianetachimica.it 8. ADDIZIONE RADICALICA DI HBr L’acido bromidrico HBr può sommarsi agli alcheni in modo ionico o radicalico secondo le condizioni sperimentali: HCl e HI, invece, reagiscono solo con addizione ionica. L’addizione ionica, descritta a pagina 2, segue la regola di Markovnikov e si ottiene operando in assenza di perossidi, al buio, a temperatura ambiente. assenza di perossidi H CH3 C Br + HBr C H CH3 CH CH2 H H propene 2-bromopropano (unico prodotto, resa 90%) L’addizione radicalica di HBr agli alcheni, invece, avviene con orientazione anti-Markovnikov e si realizza in presenza di perossidi e luce o calore. I perossidi possono essere aggiunti intenzionalmente o per errore. Per questo le reazioni vanno sempre eseguite con reattivi e solventi freschi. Solventi o reattivi vecchi, infatti, possono contenere tracce di perossidi del tipo ROOH o ROOR che si formano spontaneamente nel tempo per esposizione all’aria e alla luce. La reazione è a catena e si svolge in tre momenti: inizio, propagazione, terminazione. Non dà trasposizioni. H CH3 C H ROOR + HBr C CH3 CH CH2 luce H H propene Br 1-bromopropano (unico prodotto, resa 95%) Meccanismo: .. Inizio .. .. R O .. . .. luce . .. R R O .. . O 2 R O .. . H . .Br + R OH Br + . Propagazione CH3 .. C C H H Br + Br . . CH3 CH CH2 H radicale 2° più stabile Br . H CH3 CH CH2 H . .Br + Br CH3 CH CH2 + prodotto finale Br . continua la reazione Terminazione: accoppiamento di radicali Br . + . Br . Br2 Br CH3 CH CH2 . + Br Br CH3 CH CH2 Br CH2 CH CH CH2 CH3 CH3 . Br CH3 CH CH2 + . Br Br Br CH3 CH CH2 Una reazione di inizio produce due catene di reazioni costituite da migliaia di propagazioni concatenate. Alla fine si ha una reazione di terminazione. I prodotti di reazione si ottengono solo dalle propagazioni. Le molecole ottenute con le terminazioni sono presenti solo in tracce e sono ininfluenti ai fini della resa. prof. Mauro Tonellato – ITIS Marconi – Padova Alcheni 9 www.pianetachimica.it 9. IDROBORAZIONE – OSSIDAZIONE Idroborazione e ossidazione sono due reazioni distinte. Nel totale si ottengono alcoli con orientazione antiMarkovnikov pur rispettando la regola del carbocatione più stabile. Questo è possibile per la particolare natura della molecola del borano. In BH3 il boro è meno elettronegativo dell’idrogeno (Bδ+, Hδ−), così gli elettroni del doppio legame attaccano il boro positivo, mentre lo ione idruro H− attacca il carbocatione che si forma. Visto che l’idrogeno entra come H− e non come H+, si lega al doppio legame sul carbonio opposto a quello delle normali reazioni secondo Markovnikov. L’attacco di boro e idrogeno al doppio legame è concertato: si ha una sin-addizione. Il solvente è un etere, tetraidrofurano THF. Il trialchilborano ottenuto viene poi fatto reagire con acqua ossigenata alcalina. In questo modo si introduce un gruppo OH al posto del boro e si ottiene l’alcol finale. Durante la reazione avviene una trasposizione della catena alchilica che si stacca dal boro negativo per legarsi all’ossigeno positivo che si è formato per rottura del legame perossido R instabile. CH3 3 H C H C _ H OH H OH 3 H2O2 3 C C CH3 H H H tripropilborano + H R C H propene R B R C C CH3 H H CH3 BH3 + C B H THF H tripropilborano + H B(OH)3 H 1-propanolo Meccanismo: H H B H H H CH3 B_ H C C + H H C H 3 volte C CH3 C H H H B H CH3 C H H H H H Tra parentesi, è mostrato un dettaglio della 2a parte dell’attacco. Il boro si è già legato al C 1° in modo da formare il carbocatione 2°, più stabile. La trasposizione di H− avviene istantaneamente prima che il carbocatione possa ruotare: in realtà, gli attacchi di boro e idrogeno sono contemporanei. R R B H C CH3 C H R _ :O H OH H CH3 C _ B O C CH3 C H C H H H CH3 _ :OH H B + O C C O H 3 volte H CH3 H H Il carbonio traspone come carbanione C C H H H tripropilborato OH RO B_ B O _ B R OR RO OR H RO R OH H H il legame perossido si rompe H RO R Idrolisi dell'estere O H CH3 OH OH H 3 volte C H prof. Mauro Tonellato – ITIS Marconi – Padova C H H C CH3 H Alcheni C H H B + HO OH 10 www.pianetachimica.it 10. OZONOLISI L’ozonolisi spezza le molecole degli alcheni in corrispondenza del doppio legame. E’ una reazione di addizione elettrofila molto veloce a causa della particolare struttura di O3 che può legarsi al doppio legame senza formare un carbocatione. La reazione forma inizialmente un ozonuro che non può essere isolato perchè è esplosivo. L’ozonuro viene fatto reagire subito idrolizzandolo in ambiente acido acquoso. Se l’idrolisi avviene in condizioni ossidanti (H2O2), si ottengono acidi carbossilici e chetoni. Se l’idrolisi avviene in condizioni riducenti (Zn), si ottengono aldeidi e chetoni. CH3 O O C CH3 CH3 C CH3 C CH3 O3 + C H 2-metil-2-butene O O C CH3 CH3 C O O H ozonuro H2O / H + CH3 C O O OH CH3 CH3 acetone H + H2 O / H CH3 Zn acido acetico O C O H O .. CH3 C C + H2O / H CH3 O CH3 C + O C CH3 CH3 C CH3 CH3 H frammenti HO + O O: C C CH3 CH3 H _ O: H CH3 molozonuro instabile H O C CH3 H O O: O C CH3 :O O CH3 C CH3 acetaldeide O O+ CH3 C CH3 acetone _ CH3 C H2O2 ozonuro Meccanismo: CH3 O + O CH3 O H H2O2 CH3 H2O : C C CH3 H CH3 CH3 ozonuro esplosivo O C O + O CH3 C O C CH3 CH3 C + HO CH3 H Zn CH3 C H2O OH CH3 OH + O + O C CH3 + ZnO + H2O H CH3 L’acqua ossigenata H2O2 ossida le aldeidi ad acidi carbossilici. Lo zinco metallico Zn riduce H2O2 ad H2O e quindi salva le aldeidi dall’ossidazione. prof. Mauro Tonellato – ITIS Marconi – Padova Alcheni 11 www.pianetachimica.it Per determinare i prodotti di una reazione di ozonolisi, conviene immaginare di rompere la molecola in corrispondenza dei doppi legami e sostituirli con doppi legami con l’ossigeno. Se la seconda parte della reazione è fatta in condizioni ossidanti con H2O2, si ottengono acidi carbossilici e chetoni come negli esempi seguenti. CH3 O3 H2O2/H+ CH3 O CH3 CH3 O O HO O O CH3 C CH2 C OH O COOH OH HO COOH Si sono ottenuti acido ossalico e acido acetacetico (acido 3-oxo-butanoico). CH3 O3 H2O2/H+ H3C CH3 CH3 CH3 O O H3 C H3 C H3 C O HO CH3 O O O O O C CH CH2 C C CH2 CH2 CH2 C CH3 HO acido 2-metil-4,5,9-trioxodecanoico La reazione di ozonolisi ha avuto importanza in passato per determinare la struttura di molecole complesse. Oggi queste determinazioni si fanno prevalentemente con la cristallografia a raggi X o con la spettroscopia NMR. In reazioni preparative, l’ozonolisi può essere sostituita, con rese migliori, dalla reazione con KMnO4 e NaIO4. Prima l’alchene reagisce con KMnO4 (o con OsO4) per produrre dioli, poi questi reagiscono con sodio periodato NaIO4 che taglia e ossida la molecola tra i due OH vicinali (vedi dispensa carboidrati pag 26). CH3 HO KMnO4 OH NaIO4 HO O CH3 CH3 HCOOH O CH3 C CH2 C O H - HCOOH HCOOH HO O OH prof. Mauro Tonellato – ITIS Marconi – Padova H Alcheni HCOOH 12 www.pianetachimica.it 11. ALOGENAZIONE ALLILICA CON NBS Cloro e Bromo, possono dare due diverse reazioni con gli alcheni, addizione elettrofila al doppio legame oppure sostituzione radicalica sulla posizione allilica. La prima reazione, ionica, è favorita a temperatura ambiente. La seconda reazione, radicalica, è favorita a temperature maggiori di 500°C. Queste sono condizioni realizzabili solo a livello industriale e solo con molecole stabili a quella temperatura. Per le molecole termolabili o per le reazioni condotte su piccola scala in laboratorio, si utilizza la reazione con NBS, N-bromosuccinimmide, che ha la caratteristica di fornire concentrazioni molto basse ma, costanti, di Br 2. Il bromo molecolare viene generato a partire da HBr vicino ad un radicale allilico che è molto più reattivo di un normale doppio legame. Le concentrazioni di HBr e Br2 sono troppo basse perchè avvenga la normale reazione di somma al doppio legame. Entrambi, invece possono reagire col radicale allilico (molto reattivo). HBr dà una reazione ininfluente (la prima delle propagazioni) che genera ancora HBr, mentre Br 2 dà la terza reazione di propagazione e produce il bromuro allilico. CH3 CH CH2 Cl2 + Cl 25°C CH3 CH CH2 propene 1,2-dicloropropano Cl 500°C Cl2 + CH3 CH CH2 3-cloropropene Br luce + Su N Br CH2 CH CH2 25°C propene Meccanismo: HCl + CH2 CH CH2 propene CH3 CH CH2 Cl + 3-bromopropene NBS O Su N H succinimmide O luce N . .Br Inizio: N. O + Br . O Propagazione: H. . CH2 CH CH2 + Br . . . CH2 CH CH2 CH2 CH CH2 + H Br radicale allilico O O _ N Br :Br + + H + Br Br + N O . CH2 CH CH2 H O Br + Br . .Br CH2 CH CH2 + Br . Terminazione: (accoppiamento di radicali) prof. Mauro Tonellato – ITIS Marconi – Padova Alcheni 13