La Terapia Medica Nutrizionale EBM strizza un occhio…. al gusto! RACCOMANDAZIONI NUTRZIONALI E INTERVENTI PER IL DIABETE Posizione ufficiale dell’ American Diabetes Association, 2008 “Dieta” deriva dal greco e significa STILE DI VITA “NON DIGIUNO” La Terapia Medica Nutrizionale è finalizzata alla gestione e all’autogestione ottimale del diabete. Perseguire una condizione di euglicemia con il minor quantitativo di insulina possibile. • Utilizzare la migliore evidenza scientifica senza sottovalutare il soggetto, la sua storia e il nucleo familiare del quale fa parte. • Il team diabetologico deve avere conoscenze specifiche di MNT ed è necessaria la presenza di un Dietista e di uno Psicologo opportunamente formati. Obiettivi della MNT (1) Raggiungere e mantenere: • Valori glicemici il più vicini possibile alla normalità e in un range di sicurezza. • Profili lipidici e lipoproteici di sicurezza per ridurre le vasculopatie e il rischio di complicanze cardiovascolari. • Valori pressori il più vicino possibile alla norma . Obiettivi della MNT (2) • Fornire strumenti di conoscenza in campo nutrizionale per indirizzare e permettere scelte consapevoli e corrette. • Modificare permanentemente lo stile di vita rallentando l’insorgenza delle complicanze croniche. • Non esiste alcuna raccomandazione nutrizionale per la prevenzione del diabete di tipo 1.(E) • Sono fortemente consigliati programmi STRUTTURATI di cambiamento dello stile di vita: determinante la motivazione al cambiamento, il coinvolgimento e l’addestramento della famiglia SOPRATTUTTO all’esordio. CARBOIDRATI E’ strategico che il soggetto impari a monitorare la quantità e la qualità di CHO assunti ai pasti, attraverso il carbocounting (A) o l’utilizzo di liste di scambio. Polialcoli e dolcificanti non nutritivi dovrebbero essere sconsigliati , l’utilizzo del fruttosio che nei diabetici produce una risposta glicemica postprandiale più bassa rispetto al saccarosio ha delle ripercussioni negativi sul quadro plasmatico, mentre non ci sono controindicazioni al fruttosio contenuto naturalmente nella frutta che costituisce il 3-4% delle calorie totali assunte. 55-60% delle calorie giornaliere assunte INDICE GLICEMICO Definisce la qualità di CHO introdotti che dipende da: • La varietà, il grado di maturazione, la zona geografica di produzione. • La modalità di preparazione (alimenti crudi hanno un IG inferiore). • I sistemi di cottura degli alimenti e il tempo di cottura. INDICE GLICEMICO Area di incremento della glicemia dopo assunzione, in condizioni controllate, di 50g di CHO contenuti in un certo alimento, espressa come % dell’area corrispondente ottenuta dopo l’assunzione di un alimento di riferimento. INDICE GLICEMICO • Il rapporto amilosio-amilopectina: gli alimenti a più elevata quantità di amilosio tendono ad essere digeriti più lentamente e x contro hanno un IG più basso. • La presenza di fibra alimentare: la fibra solubile rallenta l’assorbimento dei CHO e pertanto abbassa l’IG. • L’IG non influenza la quantità di insulina somministrata con il bolo pre-prandiale. INDICE GLICEMICO INDICE GLICEMICO BASSO: <55 MEDIO: 55-70 ELEVATO: 70 Indice glicemico di alcuni alimenti 20% Soia, fagioli, noccioline, yogurt a basso tenore di lipidi con aspartame Indice glicemico di alcuni alimenti 30-40% Lenticchie, piselli secchi, latte intero, Pompelmo. Indice glicemico di alcuni alimenti 40-50% Spaghetti, ravioli, pera, succo di mela, mela, yogurt standard. Indice glicemico di alcuni alimenti 50-60% Succo di pompelmo, succo di ananas, riso parboiled, uva, pesche, piselli freschi, cioccolato fondente. Indice glicemico di alcuni alimenti 60-70% Riso integrale, pane di segale, grano saraceno, popcorn, musli, succo di arancia, kiwi, banana, gelato ipolipidico, fiocchi di cerali integrali. Indice glicemico di alcuni alimenti 70-80% Gnocchi di patate, cous cous, ananas, cocomero, cornetti, nocciole, soft drink Indice glicemico di alcuni alimenti 100% Pane comune (alimento di riferimento) Purea di patate, carote, melone, patate schiacciate, patate fritte, zucca, miele Indice glicemico di alcuni alimenti 100-130% Patate al forno, wafer,chips, riso soffiato Indice glicemico di alcuni alimenti 130-140% Glucosio, maltodestrine CARICO GLICEMICO (GL) • Indice che tiene conto sia della qualità che della quantità dei CHO presenti nell’alimento. • Si ottiene moltiplicando il contenuto dei CHO di una PORZIONE di un alimento o un pasto per il suo IG. • Pasti a basso carico glicemico sono quelli che contemplano cereali integrali, legumi. CARICO GLICEMICO • Un valore di IG elevato è significativo di marcato aumento post-prandiale della glicemia. • Diete a basso IG o GL sono fortemente correlate a più bassi tassi di incidenza di complicanze. RAPPORTO Insulina/CHO • Esprime i grammi di carboidrati metabolizzati da 1unità di insulina (analogo o regolare). • Varia in base al peso corporeo, alla sensibilità insulinica, ai LAF, alla presenza di complicanze. • Il rapporto insulina/CHO si ritiene appropriato quando la glicemia post-prandiale rientra nel range stabilito entro 2-5 ore dopo il pasto. Valore ottimale: fino a 40ml/dL. Valore accettabile: non superiore 60mg/dL. Fattore di sensibilità • Ogni pz ha un suo obiettivo glicemico (glicemia pre-prandiale al quale aspirare) e il suo rapporto insulina/CHO. • Qualora si riscontrassero valori di glicemia pre-prandiale diversi da quelli ritenuti desiderabili, al bolo insulinico previsto andranno aggiunte/TOLTE una o più unità per riportare la glicemia nei range desiderati. Interazioni tra nutrienti • Contenuto in protidi, lipidi e alcool del pasto/alimento • Carico glicemico del pasto • Timing • Variazioni interpersonali PROTIDI Interazioni tra nutrienti • L’ingestione di proteine incrementa la secrezione di glucagone. • Diete iperproteiche aumentano la risposta glicemica tardiva (150300minuti) e il fabbisogno insulinico anche se ritarda l’assorbimento di CHO (incremento gluconeogenesi). Interazioni tra nutrienti • Una severa restrizione proteica riduce i fabbisogni di insulina nel diabete di tipo 1. • Fabbisogni PROTEICI per la crescita: • 0,5-0,75 mesi = 2,10 g/kg p.c /die • 1 aa =1,48 g/Kg p.c/die • 4aa= 1,3 g/kg p.c/die • 10 aa= 1,2 g /Kg p.c/die Interazioni tra nutrienti • La quota di proteine extra assunta va moltiplicata x un fattore numerico (0,6) per ottenere il valore corrispondente in CHO. LIPIDI Interazioni tra nutrienti • Pasti particolarmente ricchi in lipidi possono indurre insulino-resistenza per 8-16 ore dopo il pasto, provocando IPERGLICEMIA TARDIVA. • Fabbisogni per la crescita: 30% delle calorie giornaliere quotidiane contenendo i saturi e i trans < 8% della quota giornaliera. Interazioni tra nutrienti • Diete ricche in acidi grassi saturi inducono INSULINO RESISTENZA. • (snack salati, chips, merendine, prodotti da forno, pasticcini industriali, pizze e focacce) ALCOOL Interazioni tra nutrienti • L’ingestione di alcool non rilascia glucosio ematico anche se ai fini del conteggio dei carboidrati devono essere calcolati perché contengono CHO. • L’abuso di bevande alcoliche può indurre rialzi glicemici post-prandiali mentre l’assunzione di alcolici a DIGIUNO può provocare gravi ipoglicemie Interazioni tra nutrienti • Il contenuto in protidi, lipidi e alcool del pasto/alimento • Carico glicemico del pasto • Timing • Variazioni interpersonali TIMING • Secrezioni di maggiori ormoni controregolatori antagonisti dell’insulina che ne riducono l’efficacia. • Diversi adolescenti hanno fabbisogni insulinici diversi nell’arco della giornata (maggiore a colazione rispetto alla cena). • Preferire CHO a minor indice glicemico, modificazione del rapporto insulina-CHO del pasto interessato. Interazioni tra nutrienti • Il contenuto in protidi, lipidi e alcool del pasto/alimento • Carico glicemico del pasto • Timing • Variazioni interpersonali VARIAZIONI INTERPERSONALI • Differenze personali individuali nelle risposte glicemiche all’assunzione di alimenti. • Educare il soggetto all’autocontrollo per identificare il bolo più adeguato al pasto • Lista di alimenti “a rischio” e “temibili” FABBISOGNI PER LA CRESCITA ENERGIA • • • • • • • • DA 0 A 3 MESI: 116 Kcal/Kg p.c/die Da 3 a 6 mesi: 100 Kcal/Kg p.c/die Da 6 a 12 mesi: 105 Kcal/kg p.c/die Da 1 a 3 anni: 95 Kcal/Kg p.c/die Da 4 a 6 anni: 85 Kcal/Kg p.c/die Da 7 a 9 anni: 76 Kcal/Kg p.c/die Da 10 a 12 anni: 70Kcal/Kg p.c/die Da 13 a 15 anni. 55 Kcal/Kg p.c./ die FABBISOGNI PER LA CRESCITA acqua • • • • • • DA 0 A 6 MESI: 130-150ml/ Kg p.c/die Da 6 a 12 mesi: 120-140ml /Kg p.c/die Da 1 a 2 anni : 110-120ml /kg p.c/die Da 4 a 6 anni: 100 /Kg p.c/die Da 7 a 10 anni: 70ml /Kg p.c/die Dopo i 10 anni: 40-50ml/kg p.c./die Diabete, dieta e DCA La Prevalenza di Eating Disorder tra gli adolescenti affetti da diabete di tipo 1 è compresa tra l’8 e il 30%, valore comunque superiore rispetto ai loro coetanei sani. Disturbi più frequenti nelle femmine (38%) rispetto ai maschi (16%). Diabete, dieta e DCA Il disturbo più frequente risulta essere un Binge eating che nel caso specifico si manifesta come una NON assunzione di insulina. Dall’esordio (dimagrimento) l’assunzione di insulina determina un recupero del peso corporeo che si traduce in una insoddisfazione della propria immagine corporea, atteggiamenti ossessivi nei confronti del peso e rifiuto dell’assunzione della terapia insulinica per la fobia di aumentare di peso. Diabete di tipo 1 e DCA popolazione a rischio: • Soggetti di sesso femminile di età compresa tra 13-15 anni e di sesso maschile di età compresa tra i 15-17 anni. • Pensieri ossessivi sul peso, preoccupazione e livelli elevati di ansia. • Famigliarità per disturbi bipolari o patologie psichiatriche di un genitore, soprattutto mamma. • Abuso si sostanze stupefacenti, alcolici • Frequenti episodi di ketoacidosi o nelle forme restrittive severe crisi di ipoglicemia importante. Diabete di tipo 1 e DCA Percorso educativo che deve portare al “saper fare” ovvero saper scegliere gli alimenti relativamente alle glicemie. Approccio NON PUNITIVO alla dieta ma MOTIVAZIONALE (ascolto, rinforzo, motivazione) per poter passare competenze al soggetto. Non diete ipoglucidiche, rigide, standardizzate ma consigli personalizzati sulle abitudini, sul LAF e sulle preferenze del ragazzo. “CRESCERE IN SALUTE” PESO E ALTEZZA ENTRO VALORI DI SICUREZZA ADEGUARE LE CALORIE ALL’ETÀ E AL TIPO DI VITA CHE SI CONDUCE COME STRUTTURARE UN PIANO ALIMENTARE: •ENERGIA: SECONDO I FABBISOGNI PER ETA’ •Fibra alimentare: 0,5g/kg p.c./die o 10g/1000Kcal •LIPIDI: 30% delle calorie giornaliere di cui <10% da acidi grassi saturi r trans. •Colesterolo: <100mg/1000Kcal •Protidi: secondo fabbisogni per età. Particolare attenzione ai sovraccarichi proteici per la prevenzione delle complicanze da iperfiltrazione renale. Promuovere l’abitudine al frazionamento della giornata alimentare con almeno n.4/5 pasti giornalieri in cui la colazione copre il 20%, gli spuntini il 10%,pranzo e cena il 35% delle calorie giornaliere assunte •CHO: 55-60% delle calorie giornaliere introdotte •RAPPORTO ANIMALI/VEGETALI 1:1 Calcio: 1200mg/die Ferro. 10mg/die scegli con intelligenza e … MUOVITI…. Diamo i numeri….. 1 Aprile 2010- 31 dicembre 2010 n. 400 soggetti (ambulatoriali e DH) 6 Gennaio 2011- 6 febbario 2011 n. 71 soggetti (ambulatoriali e DH) n.1 dietista clinico a tempo parziale, 1 Dietista Clinico neolaureato a frequenza Volontaria, due studenti laureandi in Scienza della Nutrizione n. 78 valutazioni dietistiche per il Servizio di Infettivologia Pediatrica. n. 17 valutazioni dietetico- ponderali per lo studio TIBODY 5 oltre che alla preparazione di diete a contenuto noto di CHO sul quale calcolare i boli di insulina. Ampliamento del database degli alimenti del commercio, per l’infanzia e integratori, (work in progress) Attualmente il nostro data base alimentare contempla 7000 referenze merceologiche suddivise tra alimenti freschi, surgelati, confezionati, piatti pronti, fast food, snack e merendine delle principali marche industriali, ricette tipiche regionali, ricette etniche, prodotti per l’infanzia, prodotti aproteici, gluten free, linea valsoia, energy drink, integratori dietetici, diete per nutrizione enterale. Valutazione stato nutrizionale Ambulatorio Dietistico Primo accesso: 1. Valutazione ponderale (misure, circonferenze, BIA) per valutazione composizione corporea e stima dispendi energetici. BILANCIA TANITA BODY ANALIZATER con modulo pediatrico per la valutazione segmentale e total body della composizione corporea (bioimpedenza). PLICOMETRIA, CIRCONFERENZE CORPOREE. 2. Valutazione ADEGUATEZZA NUTRIZIONALE attraverso la raccolta della storia dietetica del paziente (recall 24 h +diario alimentare con questionario food frequency ). SOFTWARE METEDA, interattivo con atlante fotografico on line per una stima il più attendibile possibile delle abitudini quali/quantitative, dell’organizzazione della giornata alimentare, delle preferenze. Il programma permette poi di elaborare diete personalizzate che vengono inviate on line alla famiglia. 3. Valutazione e stima LIVELLI di ATTIVITA’ MOTORIA SOFTWARE METEDA (ricettario motorio che esprime in METS i dispendi energetici orari delle principali attività sportive effettuabili). HOLTER METABOLICO (arm band/ accelerometro) consente di calcolare con accuratezza i REALI dispendi calorici del soggetto (n. 2 attualmente in dotazione alla Clinica) Il successo terapeutico si basa quasi esclusivamente sulla capacità di modificare stili di vita SEDENTARI. Ambulatorio Dietistico In base all’indicazione del Medico inviante e ai risultati delle valutazioni si identificano: 1. Obiettivi ponderali RAGIONEVOLI . 2. Obiettivi alimentari (scelta, introduzione di alimenti non contemplati/correzione errori di organizzazione e/o gestione della spesa). NB: Eventuali carenze nutrizionali (deficit calorico proteici, calcio/vit. D, zinco, ferro, oligoelementi, acidi grassi essenziali) vengono segnalate nella cartella nutrizionale al Medico Inviante. Si consegna materiale informativo in accordo con le posizioni di SINU, SIP, SINUPE ADA e SINPE. • • Norme per il Divezzamento (elaborate e revisionate con Dr. Di Lillo) Norme una sana alimentazione nell’età evolutiva con frequenze e porzioni di riferimento per età. • Norme dietetiche specifiche in corso di patologie specifiche (diabete, IBD, allergie, celiachia, dislipidemie) Ambulatorio Dietistico • Per i soggetti diabetici vengono forniti i primi rudimenti di CONTEGGIO DEI CHO e carico glicemico del pasto, si istruisce la famiglia nella compilazione del diario alimentare degli intake e della autovalutazione delle porzione e dei carboidrati assunti. • Un ulteriore supporto in aiuto al processo di AUTOEDUCAZIONE risulta essere la consegna di mini atlanti alimentari contenenti fotografie per la valutazione rapida del contenuto di CHO per porzione e della densità energetica degli alimenti. • Da dicembre 2010 in distribuzione ai pazienti afferenti all’ambulatorio il libro “La merenda di Lenny” che affronta attraverso il recupero della sana abitudine alla merenda, i concetti base di una nutrizione equilibrata. Tutto il materiale è in rete a disposizione del Personale della Clinica su PEDIATRIA CITRON/DIETISTA/NORME DIETETICHE/norme generali e norme per patologie specifiche ). DARE GUSTO…AI NUMERI…. Come si elabora un piano alimentare equilibrato? • Si valutano i fabbisogni ritenuti desiderabili per sesso/età secondo i LARN di riferimento e si effettua un BILANCIO NUTRIZIONALE. • Priorità nutrizionali: – Copertura fabbisogni calorico-proteici. – Ripartizione della quota calorica giornaliera da assumere tra i principali macronutrienti. DIETA EQUILIBRATA • Le ripartizioni caloriche tra i nutrienti devono sempre essere rispettate in ogni età. • Solo in condizioni particolari (PEM, ipercatabolismo, IBD, dislipidemie severe, Nefropatie, patologie respiratorie croniche) si rende necessario “modificare questa ripartizione. • Per correggere e migliorare SOVRAPPESO, OBESITA’, SINDROME METABOLICA è necessaria una minima riduzionie dell’apporto calorico giornaliero che , nel caso dell’età evolutiva, corrisponde all’energia necessaria alle spese energetiche vitali (MB). • Valutare la qualità nutrizionale della dieta: – – – – – – Rapporto tra CHO semplici e complessi Carico glicemico del pasto Consumo di Fibra alimentare Rapporto tra Protidi vegetali/animali Carico proteico della dieta (su peso reale) Apporto di Sodio, Potassio, Fosforo (mEq/mg) DIETA EQUILIBRATA – Calcio e Vitamina D (nel caso di integrazioni dare la preferenza a preparati a base di calcio citrato più facilmente assorbibile e meno implicato nella formazione di calcolosi ossalica) – Ferro (Biodisponibilità) – Acidi grassi saturi – Acidi grassi essenziali e loro rapporto DIETA EQUILIBRATA – Promuovere la ripartizione in almeno n. 5 pasti quotidiani. – Non escludere arbitrariamente alimenti (solo in caso di accertata allergia) ma proporre liste di scambio isocaloriche o isoproteiche per favorire maggiore scelta e autonomia. – Lo schema dietetico suggerito prevede una GIORNATA TIPO con una serie molto allargata di possibili sostituzioni, comprese le opzioni possibili per le occasioni speciali (feste, ricorrenze, pizza, pranzo della domenica in famiglia…) DIETA EQUILIBRATA – Non uno schema punitivo ma una traccia propositiva per orientare meglio le scelte di tutta la famiglia. – Programma RINEGOZIABILE per quanto attiene il tipo di proposte alimentari e le scelte di piatti/ricette. – Ricettari regionali, personali, “rivisitati” in declinazioni nutrizionali più equilibrate. – Mediazione culturale . – CRESCERE IN SALUTE…un percorso più articolato e duttile che “fare la dieta” vissuta sempre come una punizione e una restrizione (alla quale troppo spesso segue una disinibizione alimentare e un peggioramento degli outcome). – Droup out alla dietoterapia “classica”: 65% a 2 anni dall’inizio del trattamento con diete punitive e drasticamente ipocaloriche (ISTAT, 2009). Ambulatorio Dietistico TEAM Se si ravvisano aspetti patologici nella relazione con il cibo, prima della consegna di uno schema dietetico si richiede una valutazione NPI e psicologica. Viene chiesta alla famiglia o al bambino la compilazione di un diario di autosservazione degli intake giornalieri di alimenti e bevande in attesa degli approfondimenti psicometrici o nel sospetto di un DCA. Non sempre uno schema dettagliato è indicato nel trattamento dell’obesità e del sovrappeso. Come accedere all’ambulatorio dietistico: • In seconda battuta dopo una valutazione del Medico Pediatra con impegnativa per VALUTAZIONE DIETISTICA (codice 97S001) se primo accesso o codice 97S002 se controllo con quesito diagnostico. • Attualmente NON tramite CUP ma agenda on line su GOOGLE, condivisibile da tutti dove poter prenotare: – Lunedi dalle ore 13 alle 18.00 (ultima visita alle 17.00) – Martedi dalle ore 13 alle 18.00 (ultima visita alle 17.00) – Mercoledi un solo accesso alle ore 13.00 Come accedere all’ambulatorio dietistico: – Giovedi dalle ore 9.00 alle 11.10 (ultima visita alle 10.00). – Durata media di una prima visita: 1 ora. – Durata media di una vista di controllo: 45 minuti. – La consegna del programma nutrizionale NON è immediata ma avviene online a distanza di circa 7-10gg dalla prima vista. – Alla famiglia viene offerto un servizio di consulenza online per le problematiche relative al programma nutrizionale. Grazie!!