Carlo Goldoni rapidi cenni sul teatro di Goldoni Goldoni Argomenti chiave La commedia dell’Arte Le maschere La rivoluzione teatrale La commedia dell’Arte 1 Detta anche “Teatro dell’Improvviso” Gli attori erano dei professionisti che recitavano senza un copione ben preciso Uso del “canovaccio” Uso delle maschere che divennero popolarissime anche in Francia e nelle corti europee Arlecchino e Pulcinella su tutti La commedia dell’Arte 2 I temi erano soprattutto divertenti Alcune gag erano famose e richieste dal pubblico Si ironizzava sui potenti Ispirò grandi artisti come Molière La decandenza Col passare del tempo quelle che erano le sue qualità divennero dei difetti Si replicavano sempre le scene che piacevano al pubblico e quindi non ci si rinnovava Al popolo piacevano poi le battute pesanti, le trame semplici, i soliti personaggi La qualità divenne sempre + scadente e le opere sempre + ripetitive e volgari Le maschere 1 Erano utilizzate per comodità: quando si vedeva apparire in scena Arlecchino già si conoscevano le caratteristiche del personaggio: Servo comico Sempre affamato Sempre senza un soldo Fifone… Le maschere 2 Divennero quindi elementi della ripetitività delle Commedie Tutti volevano vedere Arlecchino e sempre con le medesime caratteristiche Le gag si ripetevano di continuo Le maschere 3 La Rivoluzione teatrale 1 Goldoni si rese conto che il Teatro dell’Arte era in forte crisi Cercò di modificarlo facendo attenzione a non deludere però i suoi spettatori Iniziò inserendo personaggi della vita reale accanto alle maschere (Il Bugiardo-1750) Poi piano piano le maschere sparirono completamente (La Locandiera-1752) La Rivoluzione teatrale 2 Quindi cominciò a lavorare sulle storie Non + le solite trame ripetute, ma vicende di vita reale Rispecchia la situazione sociale del 700: Crisi della nobiltà Nascita e sviluppo della borghesia Cambiamenti socio-economici in atto Scontro fra tradizione e rinnovamento La Rivoluzione teatrale 3 Lavorò anche sul linguaggio Continuò sulla tradizione della commedia dell’Arte che utilizzava il dialetto Prima opera è in veneziano: Il Momolo Cortesan (1738) Poi passa gradatamente all’Italiano Ma mantiene scene e gag della commedia dell’arte: Arlecchino servitor di due padroni (1753) La Rivoluzione teatrale 4 Infine abbandonò gradatamente il canovaccio Cominciò a scrivere le parti principali lasciando all’improvvisazione solo le parti di contorno Finì per scrivere l’intero testo della commedia con La donna di garbo (1743) Principali opere Scrisse tantissimo: commedie comiche (d’ambiente e di carattere), libretti d’opera, Tragicommedie. Scrisse in 3 lingue: veneziano, Italiano e Francese (Il Burbero benefico) Opere d’ambiente Opere di carattere + moderne, illustrano la società del tempo La Locandiera, Le baruffe chiozzotte, La bottega del caffè, Il Campiello + vicine alla commedia dell’Arte Costruite su alcuni personaggi e sulle loro caratteristiche Il Bugiardo, Sor Todero brontolon, I Rusteghi, La vedova scaltra… Approfondimenti nel sito del Polo Valboite: http://www.polovalboite.it/materiali/goldoni/Goldoni_file/frame.htm