FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA DIPARTIMENTO DI MEDICINA DEI SISTEMI MASTER BIENNALE DI II LIVELLO IN MEDICINA ESTETICA Direttore: Prof. Davide Lauro In collaborazione con: A.I.M.E. Associazione Italiana Medicina Estetica Presidente Prof. Gianluigi Bertuzzi SIMBEN Società Italiana Medicina del Benessere Presidente Prof. Tommaso Addonisio CONVEGNO “MEDICINA ESTETICA LA BIOLOGIA DELLA BELLEZZA” Diatermolipolisi ultrasonica Dott. Riccardo Giordano Frascati, Villa Mondragone, sabato 9 maggio 2015 RADIOFREQUENZA La RADIOFREQUENZA sfrutta correnti alternate per indurre nell’organismo la produzione di CORRENTI DI SPOSTAMENTO attraverso il movimento alternato (10 milioni di volte al secondo, 10 MHz) delle cariche elettriche naturalmente presenti nell’organismo (IONI) Le CORRENTI DI SPOSTAMENTO producono 3 effetti: BIOCHIMICO MECCANICO TERMICO L’energia elettromagnetica Le onde elettromagnetiche sono fenomeni oscillatori sinusoidali costituiti da due grandezze che variano nel tempo : -Tipo elettrico -Tipo magnetico MODALITA’ CAPACITIVA E RESISTIVA CAPACITIVA gli elettrodi sono protetti e quindi rivestiti da materiale isolante (normalmente ceramica) le CARICHE si concentrano IN PROSSIMITA’ dell’ELETTRODO RESISTIVA gli elettrodi non sono rivestiti, sono costituiti solo da materiale conduttore le cariche si concentrano NEI TESSUTI A PIÙ ALTA RESISTENZA; nelle cellule di questi tessuti ho un aumento della conversione di ADP in ATP, questo determina un aumento del consumo di ossigeno, soddisfatto da un aumento della vascolarizzazione N.B. I gel di conduzione possono portare un sistema resistivo ad essere nel complesso parzialmente capacitivo. RF: MODALITA’ OPERATIVA RF MONOPOLARE A parità di tutti gli altri parametri un sistema monopolare raggiunge profondità maggiori rispetto ad un sistema bipolare. RF BIPOLARE Legge di Ohm J = I2 x R x T J = quantità di energia elettrica che viene trasferita al tessuto I = corrente applicata R = resistenza del tessuto T = tempo di applicazione Quando una corrente I attraversa una resistenza R si ha il riscaldamento di quest'ultima. E' l'EFFETTO JOULE. La quantità di energia J (espressa in Joule) dissipata in calore nel tempo t (espresso in secondi) dipende dal quadrato della corrente I ed è definita dall’equazione in figura. RF: EFFETTI SUL COLLAGENE 1- EFFETTO A BREVE TERMINE: I legami tra le diverse catene sono sensibili al calore e quindi si rompono, inizialmente si aprono e determinano un cambio tridimensioale della struttura 3D del collagene, da CRISTALLINA altamente organizzata a GEL. Non è mai una liquefazione totale, è una parziale denaturazione che risulta in una CONTRAZIONE. CALORE 2- EFFETTO A LUNGO TERMINE: Produzione di nuovo collagene dai fibroblasti. I fibroblasti ricevono il danno termico come un comune danno meccanico, rispondendo quindi con la sintesi di nuovo collagene ed elastina. Basil M. Hantash et al. Lasers in Surgery and Medicine 41:1–9 (2009) RIMODELLAMENTO TRIDIMENSIONALE DEL TESSUTO Diversi tessuti sono caratterizzati da diversi valori di resistenza La resistenza opposta alla RF da parte del tessuto adiposo è maggiore rispetto a quella opposta dai setti fibrosi, che quindi assorbiranno calore in una quantità da 1,4 a 3 volte superiore rispetto al tessuto adiposo. RIMODELLAMENTO TRIDIMENSIONALE DEL TESSUTO y x X–Y Z z DERMA SETTI FIBROSI IPODERMA Il tessuto adiposo è preservato dall’azione perché assorbe una minor quantità di calore 3D REJUVENATION Dermatol Surg 2010;36:577–589 RF: ALTRI TARGET Collagene: Derma Tessuto Adiposo CONTRAZIONE DEL TESSUTO ADIPOSO con FREQUENZE MOLTO BASSE (300500 KHz) J Drugs Dermatol. 2006 Sep;5(8):714-22 È stato dimostrato che la RF, soprattutto se utilizzata in modalità PULSATA stimola il processo di NEOANGIOGENESI, portando a NEOVASCOLARIZZAZIONE dei TESSUTI (MAGGIOR NUTRIMENTO = EFFETTO ANTIAGEING) Plast Reconstr Surg 2000;105:1371-1374 Circolazione Effetto biologico Effetto termico Effetto biologico Modificazione dello stato e della costituzione della matrice extracellulare ed intracellulare Modificazione dei recettori di membrana Modificazione della funzionalità cellulare Effetto termico all’effetto Joule determinato dalla resistenza tissutale e dall’urto delle molecole polarizzate fra di loro Dovuto E’ in relazione a: Resistenza tissutale Intensità di corrente Tempo di applicazione Effetti Biologici e meccanismo di azione Il glicocalice Si tratta di una struttura che si trova sullo strato esterno della membrana cellulare, composta da glicoproteine e carica elettronegativamente, ancorata a frazioni proteiche e lipidiche della stessa,specifica per le cellule di ogni organo,in grado di trasmettere ogni informazione coerente con esso che passa attraverso la matrice Il bersaglio riceve l’informazione, l’analizza, la decodifica e si modifica dal punto di vista sterico e funzionale L’informazione decodificata turba l’omeostasi cellulare ed agisce sul DNA provocandone lo srotolamento, la variazione sterica e la sintesi di nuove proteine da usare per il ripristino dell’omeostasi cellulare Effetti Biologici e meccanismo di azione Incremento dell’espressione dell’ mRNA del collagene di tipo I dal controllo effettuato al 2° ed al 7° giorno dal trattamento Si mettono in atto delle reazioni di ossido – riduzione che agiscono sui vari neuropepetidi, neurotrasmettitori e citochine che sono i mediatori dell’azione finale Effetti Biologici e meccanismo di azione Gli esami istologici evidenziano inspessimento epidermico, aumento della densità dermica, riduzione delle dimensioni delle ghiandole sebacee Effetti biologici Intensificazione dell’attività metabolica locale Incremento dell’attività enzimatica Riequilibrio del potenziale di membrana e cellulare Incremento dell’apporto d’ossigeno e di nutrienti Notevole effetto termico locale con azione di corrugamento delle fibre collagene Stimolazione dei fibroblasti che producono nuovo Collageno di tipo 1 Cosa accade in caso di danno cellulare Aumento del sodio intracellulare con richiamo d’acqua e edema intracellulare Depolimerizzazione dei GAGs con danno a carico del collageno Riduzione dell’attività enzimatica cellulare Riduzione dell’attività respiratoria cellulare Gelosi della matrice Ostacolo al passaggio delle informazioni elettromagnetiche attraverso la sezione di transito Si ha liberazione di IL 1, IL 2, IL 6, Istamina, PgE2, Leucotrieni ed altri fattori proinfiammatori come le proteine della fase acuta e quelle da Schock Termico che antagonizzano l’azione vasocostrittrice del simpatico La diatermia induce un aumento del rilascio di CGRP (Calcitonine Gene Related Peptide) con effetto vasodilatante e inducente la degranulazione dei mastociti Effetti sugli Adipociti Pre Trattamento: Adipociti di forma globosa con nuclei eccentrici. Post Trattamento: Adipociti poliedrici con alterazione della membrana Effetti sul Microcircolo - Attivazione del microcircolo con miglioramento degli scambi cellulari - Richiamo di sangue ricco di ossigeno - Spostamento della curva di dissociazione dell’emoglobina con più rapido e completo rilascio di ossigeno ai tessuti Gli ultrasuoni La cavitazione 28 Profondità di penetrazione I parametri frequenza 28 kHz – 3 MHz potenza 1- 3 Watt/cm2 durata del trattamento 20-30 min La cavitazione 29 Gli ultrasuoni frequenza (Hertz), lunghezza d’onda (metri) Intensità (watt/cm2, Pascal, deciBel) La cavitazione 30 ultrasuoni Diagnostica per Immagini 0,0001 - 1 watt/cm2 Ambito terapeutico 1-1000 watt/cm2 La cavitazione 31 LIPOLISI 1. 2. 3. Processo mediante il quale è possibile usare i grassi a scopo energetico; Cessione degli stessi all’esterno con conseguente “svuotamento” dell’adipocita; In seguito a questo fenomeno l’adipocita risulta di dimensioni inferiori ma con invariate funzioni. LIPOCLASIA Rottura della membrana citoplasmatica dell’adipocita attraverso un danno artificiale o meccanico prodotto da una forza esterna. In seguito a questo fenomeno sopraggiunge la morte della cellula adiposa. Effetti biologici prodotti delle onde US Micromeccanico termico Chimico Cavitario La cavitazione 35 GLI EFFETTI DEGLI ULTRASUONI Oltre agli effetti propri della cavitazione, con la sua bassa frequenza, la sua potenza modulabile fino a 3 watt/cmq e la possibilità di utilizzare una modalità pulsata, determina una serie di azioni biologiche sul tessuto trattato in perfetta sinergia con l’obiettivo della diatermia. AZIONE TERMICA Le onde ultrasonore determinano movimenti molecolari che aumentano l’energia cinetica delle molecole stesse. Per la legge di Joule, le cariche in movimento cedono una parte della loro energia sotto forma di calore; tutto questo porta a un aumento della temperatura del tessuto trattato che va ad incidere sull’attività della lipasi (enzima per la scissione dei grassi), che come è noto dipende dall’aumento della temperatura. AZIONE CHIMICA Le onde ultrasonore determinano variazioni del ph in loco con influenza diretta sulla permeabilità della membrana cellulare. Si e’ valutato che la pressione che trae origine dallo scoppio di una bollicina formatasi a seguito del fenomeno di cavitazione può raggiungere in loco anche 1000 atmosfere; quindi un‘energia d’urto considerevole tale da frammentare un globulo di grasso. Da queste considerazioni e’ necessario operare su tessuti opportunamente preparati in modo da aumentare le possibilità di spazi intracellulari e soprattutto ben idratati. Variazioni delle dimensioni della bolla compressione e implosione La cavitazione 40 Tensione di vapore saturo La cavitazione 41 Cavitazione La cavitazione 42 In seguito all’aumento di permeabilità di membrana tutto il contenuto dell’adipocita si riversa all’esterno emulsionandosi al liquido interstiziale. Da qui nasce l’importanza per il corpo di smaltire queste sostanze nel più breve tempo possibile • EVAQUAZIONE ATTRAVERSO IL SISTEMA VENOSO E IL SISTEMA LINFATICO. • CIRCOLAZIONE SANGUIGNA • FUNZIONE EPATICA • CLEARENCE RENALE TRATTAMENTI SHDB VALORI MEDI SU SETTE PAZIENTI ANALIZZATI 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 HDL LDL COL TOT TRIGLIC PRETRAT DOP4-5H DOP48-H Controindicazioni • Malattie, disordini e disturbi legati alla funzione epatica. • Dislipidemie: ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia. • Insufficienza venosa profonda cronica, flebolinfedemi, • malattie metaboliche, disordini metabolici. • Obesità, diabete, insufficienza renale. • Affezioni dell'orecchio medio ed interno, acufeni. • Protesi metalliche in prossimità della zona da trattare. • Pace-maker. • Stati infiammatori e febbrili. • Gravidanza e allattamento. • Affezioni della cute che interessano la zona trattata: lesioni, eritemi, infezioni, ecc. • Nelle pazienti mastectomizzate è vietato trattare il braccio dalla parte asportata. CONCLUSIONI Molti mezzi fisici utilizzati in medicina estetica e riabilitativa svolgono azioni sinergiche e spesso vengono utilizzati in modo sequenziale. In molti casi, però, l’erogazione di due o più forze fisiche contemporanee ne può aumentare significativamente l’effetto applicativo. CONCLUSIONI In particolare la Cavitazione Ultrasonica trova la sua azione attivata proprio dall’uso contemporaneo con la radiofrequenza. Altresì si riscontra un aumento della fluidità dei depositi grassi all’interno degli adipociti. Quindi l’aumento della fase fluida dei tessuti oltre agli effetti sul drenaggio aumenta anche la capacità di propagazione delle turbolenze cavitazionali, che raggiungono facilmente notevoli profondità pur con modesta quantità di energia. Dal punto di vista pratico i vantaggi sono notevoli sia per gli effetti sinergici sopraccennati sia per la praticità e per la tempistica applicativa Prima Dopo Prima Dopo Prima Dopo GRAZIE PER L'ATTENZIONE! www.ilmedicoestetico.com [email protected]