Negli anni i Caschi Bianchi sono diventati strumento imprescindibile per le Ong che operano per la costruzione e lo sviluppo delle società più svantaggiate. Rappresentano il primo passo per scegliere di lavorare in modo professionale e armonizzato nella cooperazione internazionale. Ogni anno l'esercito degli operatori umanitari nel mondo (persone che a diverso titolo scelgono di dedicare parte della propria vita alla cooperazione fra popoli) cresce a un ritmo del 6%: circa 300 mila persone che per metà sono impiegate in organizzazioni non governative (Ong), per il 25% sotto l'Onu e per il restante 25% attraverso la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa. In particolare, l'avventura dei volontari in Servizio civile estero è infatti un impegno lavorativo a tutti gli effetti, riconosciuto con un assegno mensile, la copertura delle spese per vitto e alloggio, le assicurazioni e i viaggi di andata e ritorno. Le Ong bresciane seguiranno i volontari passo passo guidando concretamente il loro lavoro, affiancandoli nelle problematiche quotidiane di relazione con il personale già presente e aiutandoli nell'inserimento. Dei 48 volontari, 28 sono i giovani che partiranno per MMI, SCAIP, SVI e FONTOV di cui 11 bresciani. I restanti saranno alle dipendenze di altre realtà umanitarie italiane (Celim di Milano, Osvic di Oristano, Cvcs di Gorizia). Partner dell’iniziativa è il Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Brescia. Il Collegio ha donato i caschetti bianchi protettivi, simbolo della figura del volontario di pace, e a fine della mattinata odierna incontra il gruppo presso la sede di piazzale Cesare Battisti 12 per offrire un apporto formativo in tema di sicurezza. In collaborazione con Con il supporto