Le organizzazioni
non governative
Un nuovo modello
di «business
sociale»
Roberto Randazzo
Genova, 16 Novembre 2013
Il social business come «motore»
della cooperazione

Negli ultimi anni l’attività degli enti che
operano nell’ambito della cooperazione
con i paesi in via di sviluppo si è evoluta
in maniera rilevante assumendo delle
connotazioni
prettamente
«imprenditoriali»

«Un impresa con finalità sociali deve essere
concepita e condotta come una vera
azienda, con prodotti, servizi, clienti, mercati,
spese e ricavi, ma con l’imperativo del
vantaggio sociale al posto di quello della
massimizzazione dei profitti». M.Yunus
Attività di Impresa vs Finalità
Sociale
SOCIAL BUSINESS
LA NORMA ED I LIMITI

La legge 49/87 individua i requisiti di cui devono essere in possesso le
organizzazioni non governative ai fini dell’ottenimento del
riconoscimento di idoneità da parte del MAE.

Alcuni di essi rappresentano, ormai, un freno alle attività poste in essere
dalle ONG.

Un forte limite è rappresentato, ad esempio, dall’articolo articolo 28
comma 4 lettera d) della legge 47/87, che stabilisce come le ONG per
ottenere il riconoscimento di idoneità non debbano avere rapporti di
dipendenza con enti con finalità di lucro ne essere collegate in alcun modo agli
interessi di enti pubblici o privati, italiani o stranieri aventi scopo di lucro.
Tale previsione comporta, di fatto, per le ONG l’impossibilità di:
(i)
partecipare alla costituzione di veicoli societari ad hoc per lo
svolgimento di attività funzionali al raggiungimento dei propri scopi
(ii)
Effettuare investimenti nel capitale di enti (profit), in grado di
supportare la realizzazione dei propri progetti
Un caso
Le istanze delle ONG Italiane in Uganda

Accedere al «mercato» tramite
la costituzione di nuove imprese
(sociali)

Sviluppare nuove forme di
collaborazione con il mondo
«profit»

Reperire
nuove
fonti
di
finanziamento
per
la
realizzazione delle proprie attività
CHE FARE?
PARTECIPAZIONE A VEICOLI SOCIETARI
Attenuare i limiti imposti dalla norma consentendo alle ONG di partecipare alla costituzione di
veicoli societari che svolgano un’attività «strumentale» al proprio business

NORMATIVA ONLUS
Rivedere l’impostazione della normativa Onlus, con riferimento alle attività (commerciali) poste
in essere dalle Ong

IMPRESA SOCIALE
Estendere anche alle NGO l’applicazione della sulle imprese sociali ex lege

INCENTIVI
Creare incentivi, anche di natura fiscale, che possano agevolare la creazione di partnership
virtuose tra mondo “profit” e “non profit”

FINANZIAMENTO
Individuare nuove fonti di finanziamento «alternative»

Una nuova fonte di finanziamento
L’impact investing
 Un nuovo processo di investimento il cui
scopo è quello di generare un impatto sociale
positivo, oltre che un ritorno finanziario
 Si tratta di un processo che associa il
ritorno economico a quello sociale (cd.
blended value) rispettando requisiti predefiniti
di sostenibilità finanziaria
 NB: l’impact investment non sostituisce le
fonti di finanziamento «tradizionali» ma si
inserisce in un ottica di «complementarietà»
rispetto ai meccanismi esistenti
Alcuni esempi
Il crowdfunding
* I. Pais, intervento al convegno «Crowdfunding: opportunità di sviluppo per innovatori e innovazioni sociali», Milano 11 luglio 2013
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