L’orto prof. Franco TESTA Ghedi 7-14 marzo 2014 I pilastri •Terra •Acqua •Fertilizzanti •Tecniche terra terra Il terreno agrario non è soltanto un substrato fisico,ma un vero e proprio organismo vivente, formatosi nel corso di millenni e ancora oggi in corso di trasformazione. profilo terra Strato attivo Strato inerte Roccia madre composizione Fase solida : Fase liquida: Minerale : la soluzione circa un 50%, a sua circolante volta composta da un 90-95% di particelle minerali derivate dal materiale roccioso originario (roccia madre); Organica : sostanza organica e microrganismi Parte viva: morti I microrganismi terra Fase gassosa: l'aria terra Fase solida: quella minerale Scheletro Sabbia grossa Sabbia fine Limo Argilla da 20 a 2 mm da 2 a 0,2 mm da 0,2 a 0,02 mm da 0,02 a 0,002 mm da 0,002 mm Favoriscono la circolazione dell’aria e dell’acqua e le Rendono difficili la circolazione di aria e acqua e le lavorazioni . Favoriscono la lavorazioni permeabilità In base alla percentuale che queste particelle entrano nella composizione del terreno ( detta anche tessitura o grana) questo assume la denominazione di: terreno sabbioso o sciolto ( leggero , magro) terreno argilloso o compatto ( forte, pesante) terreno di medio impasto ( terra franca) terra Fase solida: quella minerale Terreno sabbioso Terreno di medio impasto Terreno argilloso Contiene generalmente il 70% di Contiene dal 20 al 50% di argilla sabbia Contiene il 15-20% di argilla e il 30-50 % di sabbia Non possiede proprietà colloidali ( Elevata proprietà colloidale Discretaproprietà colloidale potere assorbente basso) potere assorbente) Povero di elementi nutritivi Ricco di fosforo e potassio Leggero ( struttura lacunare) Facilmente lavorabile Compatto ( struttura compatta) Difficile lavorazione ( alto Media dotazione di elementi nutritivi Tendente al sciolto Favorevole alle lavorazioni Non ha coesione e poca adesione Elevata adesione e coesione Si lascia attraversare facilmente dalle radici Contiene poca sostanza organica e si trasforma velocemente Media coesione ed adesione Permeabile Ostacola la penetrazione delle Sviluppo adeguato dell’apparato radici ( radici appiattite, tozze e ricurve) radicale Contiene sostanza Buon contenuto in sostanza organica in continua organica (Humus) decomposizione Impermeabile Si imbevono facilmente di acqua ma non la trattengono Si imbevono trattengono Contiene molta aria Contiene poca aria ( perché ricco di macropori) (perché povero di macropori) Colore chiaro Colore scuro Caldo ( perché asciutto) Freddo (perché bagnato) lentamente di acqua e la Buon contenuto in aria Colore a seconda del minerale predominante Fase solida: quella minerale terra terra Fase solida: quella minerale terreno medio impasto sabbia grossa sabbia fine limo argilla 10% calcare 5% 5% 10% 30% 40% sostanza organica terra Fase solida: quella organica sostanza organica vivente non vivente 2-5% 98% Macrorganismi Macroresidui (lombrichi, alghe nematodi, ecc) ( vegetali ,concimazioni organiche) + Microrganismi + Sostanze umiche + Sostanze non umiche (proteine, grassi, carboidrati,vitamine) HUMUS (batteri attinomiceti) terra Fase solida: quella organica % humus meno di 1 1-2 2-3 3-5 5 - 10 più di 10 Livello terreni Molto poveri Poveri Mediamente poveri Sufficientemente forniti Ricchi Umiferi Fase solida: quella organica La sostanza organica nel terreno può subire delle trasformazioni ad opera dell’acqua, dell’aria, della temperatura e dei microrganismi del terreno. Le principali sono : • umificazione: avviene con terreno mediamente umido, buona temperatura , buona aerazione • eremacausi : con poca umidità, temperatura elevata, troppa aerazione. Si ha una completa mineralizzazione della sostanza organica. Si verifica in terreni sciolti o sabbiosi. • putrefazione: con umidità elevata, temperatura bassa, poca aria. Si formano terreni torbosi e di brughiera. Si verifica in terreni compatti o eccessivamente argillosi. terra Fase solida: quella organica Cosa fa la sostanza organica ? migliora la struttura del terreno favorisce lo scambio gassoso migliora la capacità idrica influisce sulla temperatura del terreno aumenta il potere assorbente solubilizza alcuni sali fornisce elementi nutritivi alle piante aumenta la produzione favorisce il miglior habitat dei microrganismi terra terra Parte liquida traspirazione Eventi evaporazione meteorici Frangia capillare falda Parte liquida terra terra Parte liquida % di acqua disponibile TIPO DI TERRENO Sabbioso grossolano Leggero 0 Medio impasto Asciutto sciolto, particelle Asciutto, sciolto, scorre Polverulento, asciutto, distaccate , scorre tra le dita tra le dita talvolta leggermente incrostato che si sbriciola in condizioni polverulente 50 o meno Appare sempre asciutto. Non Appare sempre asciutto. In un certo modo formerà una palla con la Non formerà una palla * glomerulare ma non pressione * starà assieme per azione della pressione Da 50 a 75 Come sopra Tende a formare una Forma una palla (*) in un palla con la pressione certo modo plastica; ma raramente starà talvolta si liscerà insieme leggermente con la pressione. Da 75 al punto di saturazione Tende ad appiccicarsi Forma una palla di Forma una palla ed è insieme, talvolta formerà una debole resistenza che si molto pieghevole , si palla di debole consistenza rompe facilmente e non liscerà prontamente se sotto la pressione si liscerà ha relativamente alto il contenuto di argilla. Al punto di saturazione Pesante e molto pesante Duro, cotto, screpolato; talvolta con glomeruli sciolti in superficie In un certo modo pieghevole e formerà una palla per azione della pressione (*) Forma una palla; formerà un nastro tra il pollice e l’indice Forma facilmente un nastro tra le dita e dà la sensazione di scivolante Spremendo non compare Come il precedente Come il precedente Come il precedente acqua libera sul terreno ma sulla mano la palla lascia un’impronta umida Sopra il punto di saturazione Compare dell’acqua libera Impastando viene Si può spremere S’impantana e dell’acqua quando il terreno viene fatto liberata dell’acqua dell’acqua libera si libera alla superficie sobbalzare sulla mano * Si forma una palla strizzando una manata di terreno tenendo le dita chiuse Parte gassosa terra E’ costituita dall’aria che , assieme all’acqua riempie gli spazi vuoti ( macropori e micropori). La quantità di aria contenuta in un terreno varia con la diversità di porosità e con il quantitativo di acqua in esso contenuto. L’aria riveste importanza per la vita dei microrganismi e per certe funzioni legate alle trasformazioni chimico-biologiche che avvengono in un terreno. Nei riguardi della composizione appare evidente che • l’aria del terreno ( tellurica) sarà sempre meno ossigenata di quella dell’atmosfera, • conterrà quindi più anidride carbonica , • più vapore acqueo e più azoto. L’alto contenuto di anidride carbonica deriva dal lavoro dei microrganismi, dalla respirazione delle radici e dalla decomposizione della sostanza organica. Gli strati superficiali sono più ricchi d’aria di quelli sotterranei. Le caratteristiche fisiche terra • Tessitura Detta anche grana è rappresentata dalla grossezza delle particelle terrose. La suddivisione viene fatta tramite la granulometria in terreni sabbiosi, argillosi e medio impasto. • Struttura E’ il modo in cui si dispongono le particelle del terreno quindi avremo : • struttura compatta: quando la percentuale degli spazi vuoti è minimo in quanto essendoci parecchie particelle a grana fine si un’elevato grado di assestamento del terreno. E’ propria del terreno argilloso • struttura lacunare: quando la percentuale degli spazi è massima e le particelle sono per lo più singole.E’ propria del terreno sabbioso. • struttura glomerulare: le particelle si aggregano a formare dei glomeruli o grumi. E’ tipica del terreno di medio impasto. Ad essa concorrono i cementi naturali organici (humus) e quelli inorganici ( argille e ossidi di ferro ed alluminio).La struttura non è comunque statica essa può essere modificata, o meglio migliorata,con l’uso di ammendanti organici ( letame , residui organici etc) inorganici ( sabbia) o chimici.L’alternanza del gelo e del disgelo,delle fasi di inumidimento e di essiccazione e le lavorazioni hanno un ruolo determinante nella correzione della struttura. Quando si usano concimi è bene tenere presente l’azione deflocculante del sodio (Na) specialmente in terreni argillosi. Le caratteristiche fisiche terra • Porosità • E’ il totale degli spazi del terreno grandi ( macropori) e piccoli ( micropori) Importantissima in quanto il contenuto in aria e acqua di un terreno facilita la crescita delle radici e quindi delle piante. • • Permeabilità • E’ la capacità di un terreno di lasciarsi attraversare dall’aria e dall’acqua. Sarà massima in un terreno sabbioso e minima in quello argilloso. • • Capacità idrica • Cioè la proprietà di trattenere l’acqua.Corrisponde alla microporosità.E’ massima nei terreni argillosi. • • Coesione • Detta anche tenacità che è la resistenza allo sviluppo delle radici e alla penetrazione degli arnesi di lavoro.Cresce col crescere della quantità delle particelle fini. E’ maggiore nei terreni argillosi, inesistente in quelli sabbiosi . Per questo occorre maggiore forza motrice per le lavorazioni. Le caratteristiche fisiche terra • Adesione Proprietà del terreno di rimanere più o meno attaccati agli arnesi di lavoro. E’ maggiore nei terreni argillosi. Nello stesso terreno è maggiore quando è bagnato. • Plasticità Quando un terreno è bagnato gli viene dato una forma che conserverà anche quando sarà asciutto. E’ massima nei terreni argillosi. • Capillarità Fenomeno per cui l’acqua dagli strati sottostanti raggiunge la superficie del terreno che non si trova allo stesso grado di umidità, cioè più asciutto.E’ maggiore quanto più fini sono i costituenti del terreno. • Temperatura O grado di calore del terreno. Quelli argillosi sono più freddi. • Colore E’ in funzione della natura dei minerali costituenti il terreno e dal quantitativo di sostanza organica. terra Le caratteristiche chimiche Potere assorbente E’ l’attitudine del terreno di trattenere gli ioni ( anioni a carica negativa e cationi a carica positiva ) degli elementi nutritivi presenti nella soluzione circolante. E’ chiamata anche capacità di scambio cationico o C.S.C. Questa proprietà è dovuta essenzialmente ai colloidi. Nel terreno sono presenti due tipi di colloidi quelli di natura organica (humus) e quelli di natura minerale (argilla). Il terreno riesce quindi a trattenere alcune sostanze minerali (apportate con le concimazioni) che si trovano nella soluzione circolante per poi cederle gradatamente. Il terreno ha potere assorbente su tutti i minerali (fosforo e potassio) escluso gli azotati nitrici. Il potere assorbente quindi è molto importante in quanto consente di evitare perdite per dilavamento operato dalle piogge e dalle irrigazioni. La particella d’argilla che è caricata negativamente si lega ai cationi I cationi sono rilasciati nella soluzione del terreno I cationi sono scambiati con ioni di idrogeno ottenuti dall’acido carbonico o dalla pianta stessa Le caratteristiche chimiche terra Reazione Nel terreno sono sempre presenti delle sostanze di natura acida e di natura alcalina. La concentrazione di queste determina la sua reazione che si misura in Ph. In base alla gradazione del Ph abbiamo terreni : Sono in genere acidi i terreni umidi e ricchi di humus, alcalini i terreni ricchi di calcare e le terre salmastre. La reazione è importantissima in quanto influenza molte caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche e la disponibilità di elementi nutritivi nel terreno. Il potere tampone è la capacità che ha un terreno di opporsi alle rapide variazioni di Ph. Ogni coltura è condizionata dal Ph del terreno; ci sono colture che crescono bene in un terreno acido e colture che crescono bene in un terreno alcalino. Generalmente, il terreno a reazione neutra, va bene per quasi tutte le colture terra Le caratteristiche chimiche Anguria 5,5 – 6,5 Asparago 6,5 – 7,5 Barbabietola da orto 6,5 – 7,5 Basilico 6,5 – 7,5 Carota 6,0 – 7,0 Cetriolo 5,5 – 7,5 Cipolla 6,0 – 7,0 Fagiolo 6,0 – 7,0 Fragola 5,5 – 6,5 Endivia 6,0 – 7,0 Lattuga 6,0 – 7,0 Melanzana 5,5 – 7,0 Melone 6,0 – 7,5 Peperone 5,5 – 7,0 Pomodoro 6,2 – 7,0 Prezzemolo 6,5 – 7,5 Ravanello 6,0 – 7,0 Sedano 6,0 – 7,5 Spinacio 6,0 – 7,0 Zucca 6,0 – 7,5 terra Le caratteristiche biologiche Protozooi (flagellati e amebe) Umificanti Ammonizzanti Collaborano al disfacimento della sostanza organica Batteri che trasformano le sostanze organiche in humus Batteri che liberano l’ammoniaca dall’humus Nitrosanti nitrificanti Fissatori dell’azoto atmosferico Batteri che Batteri che vivono trasformano liberi o in simbiosi l’ammoniaca in con le piante nitriti e poi in nitrati profilo terra Il terreno è un organismo vivente, in esso vivono miliardi di esseri : • la macrofauna rappresentata da insetti allo stato larvale, nematodi, lombrichi, alghe, licheni • la microfauna rappresentata dai batteri attinomiceti, virus e micoplasmi. Essi determinano trasformazioni chimiche diverse e quasi tutte utili come la nitrificazione Ci sono microrganismi che vivono in società ( simbiosi) sulle radici (formando i tubercoli) delle leguminose ( trifoglio, erba medica,fagiolo), i quali fissano l’azoto atmosferico o tellurico cedendolo poi alle piante ospiti in cambio di quanto necessita per la loro vita. Quando una leguminose è seminata in un terreno sprovvisto di carica batterica si fa l’inoculazione ( es. soia). Ci sono altri microrganismi simbiotici fissano l’azoto è il caso dei funghi che formano le micorrizie le quali rendono assimilabile il fosforo e a volte anche altri elementi come il potassio, lo zolfo e lo zinco. Altri vivono liberi nel terreno , utilizzando azoto atmosferico per vivere, crescere e riprodursi ( Clostridium, azotobacter) , alla loro morte le spoglie subiscono la sorte comune della sostanza organica e lasciano nel terreno quantità rilevanti di azoto. Oltre ai microrganismi utili che vivono in presenza di aria ( aerobi) ve ne sono altri che vivono anche senza aria (anaerobi) ed hanno azione dannosa. Per favorire i primi ed ostacolare i secondi giovano le lavorazioni e le sistemazioni accurate nonché le somministrazioni di letame maturo. I terricci terra Un buon terriccio deve : o essere consistente e sufficientemen-te plastico per consentire un buon an-coraggio alle radici e la stabilità del complesso contenitore-pianta; o essere poroso e soffice per permet-tere una buona circolazione dell’aria e impedire i ristagni di acqua; o essere ricco di elementi nutritivi fa-cilmente assimilabili dalle radici; o mantenere a lungo inalterate le ca-ratteristiche fisiche e, quindi, resistere al compattamento e alla riduzione di volume ( danni alle radici) , conservando buone capacità drenanti; o possedere un pH appropriato per la specie coltivata; o non presentare sostanze fitotossiche o patogeni animali e vegetali; o essere omogeneo e uniforme; o avere un costo limitato ed essere di facile reperibilità. terra I terricci organici rappresentano il materiale di base nella preparazione dei miscugli Torba Fibra di cocco Letame Compost Corteccia Pula di riso Foglia di faggio Aghi di pino inorganici plastici Aumentano la Migliorano il macroporosità, drenaggio e le modificano la capacità di caratteristiche fisiche ritenzione idrica e dei terricci troppo migliorano il drenaggio pesanti. Sabbia Polistirolo espanso Pomice Tufi vulcanici Vermiculite Perlite Zeolite Argilla espansa Lana di roccia I terricci terra Le torbe Derivano dalla decomposizione parziale di erbe palustri nel fondo di laghi e stagni. Ce ne sono di vari tipi : o torba bionda. poco decomposta, origi-nata dalla decomposizione in zone fred-de e umide (con piogge abbondanti) di piante come sfagni, muschi o graminacee, ph acido (2-3) e ridotta salinità. Per correggere il ph viene utilizzato il carbonato di calcio ( 2- 3 Kg/mc per alzare di 1 unità ph ) o torba bruna mediamente decomposta, originata dalla decomposizione di piante palustri in zone poco piovose. E’ poco omogenea rispetto a quella bionda, meno porosa,più pesante, ph 5,5,è ricca di calcio e sali. o torba nera . è molto decomposta , ha un Ph neutro-alcalino ed elevata salinità.In Germania e in Inghilterra le torbe vengono classificate in torbe alte (torba bionda), torbe basse ( bruna e nera) terra I terricci iffy acqua acqua Per rendersi conto dell’importanza dell’acqua, basti pensare che essa serve: • come sostanza alimentare; infatti fra i principali costituenti della pianta vi è l’acqua in una determinata quantità, variabile da pianta a pianta e, che in media si aggira dal 70 al 90% per le piante erbacee e dal 35 al 40 % per le piante arboree • come mezzo di trasporto degli elementi nutritivi grezzi ed elaborati • come solvente delle sostanze nutritive che si trovano nel terreno in quanto queste possono passare nelle cellule attraverso le radici solo in forma liquida. Di tutta l’acqua assorbita solo l’1-2 % viene usato, il rimanente viene traspirato dalla pianta per proteggersi dalle alte temperature. Un eccesso d’acqua provoca un aumento del numero e delle dimensioni delle foglie e pregiudica la maturazione e la qualità dei prodotti. Una carenza idrica determina un minor sviluppo fogliare ma un incremento di fioritura e allegazione con frutti molto piccoli. L’acqua quindi può influenzare : • la resa : si ha un considerevole aumento con riduzione dello scarto • la qualità : favorendo una miglior conformazione del prodotto ed aumentando la pezzatura. Troppa irrigazione influisce negativamente sulla conservabilità, trasportabilità e attitudine alla trasformazione. • epoca di immissione sul mercato : anticipando o posticipando • difesa antiparassitaria : si vengono a creare problemi di difesa in relazione ad una maggiore ricettività da parte delle piante e del terreno. Tipi di acqua acqua • piovana la migliore, ricca di ossigeno e di carbonato di calcio,presenta il problema che può trascinare con sé dei prodotti dell’inquinamento atmosferico (piogge acide). Possibilità di immagazzinare. • di sorgente fredda quindi sconsigliabile • di pozzi sotterranei fredda, sarebbe opportuno riscaldarla in serbatoi.Presenta un’alta percentuale di ferro che può essere eliminato solo con impianti di deferruginazione. • di superficie ( di torrente e di fiume) la più usata in pieno campo,fare attenzione alle acque torbide e inquinate. • acqua potabile senza dubbio la migliore, bisogna tenere sottocontrollo il Ph e la salinità. qualità acqua sostanze gassose Le acque di falda sono più ricche di anidride carbonica e più povere di ossigeno di quelle superficiali. I gas normali in esse contenuti intervengono nei processi di soluzione di sostanze nutritive del terreno ( carbonati ,fosfati ecc.) o nei processi legati alla respirazione radicale e alla vita dei microorganismi aerobici. sostanze in sospensione Sono caratteristiche delle acque di superficie ed il relativo contenuto per mc si definisce coefficente di torbida .Le sostanze in sospensione si accumulano nei canali e sul terreno specialmente in quelli argillosi peggiorandone la permeabilità ed aggravandone i difetti di tessitura e struttura.Se le sostanze sono organici biodegradabili queste per trasformarsi sottraggono ossigeno alle radici. Il terreno comunque ,per un metro di profondità ,agisce come da filtro.Le acque torbide non sono assolutamente adatte alle colture ortive specialmente per quelle di cui si utilizzano allo stato crudo gli organi epigei (ravanelli,insalate,finocchi,sedani ecc).Le acque provenienti da scarichi urbani presentano problemi dal punto di vista igienico. reazione Il valore del PH di un’acqua deve essere prossimo alla neutralità .Sono fortemente alcaline le acque ricche di carbonato sodico. qualità acqua Temperatura • Le acque superficiali hanno una temperatura in funzione della temperatura dell‘ambiente, • quelle sotterranee invece hanno temperatura relativamente costante,superiore a quella dell’aria nei mesi invernali e inferiore nei mesi estivi. Sono considerate acque fredde quelle che hanno temperatura inferiore a 15°C nelle ore più calde estive. Esse sono poco adatte all‘irrigazione per I‘abbassamento veloce che inducono alla temperatura del terreno con conseguente ritardo nello sviluppo e turbe alI‘assorbimento e al metabolismo delle piante. La salinità acqua • I sali minerali di un’acqua sono principalmente dei cloruri, carbonati, metalli alcalino-terrosi ,composti del ferro.Il contenuto in sali si definisce in genere salinità di un’acqua. La salinità può essere misurata direttamente in azienda grazie a dei semplici conduttometri a pila ben tarati in base alla temperatura. Questo dato ci darà la possibilità di pianificare le irrigazioni e le concimazioni. • Acque a bassissima salinità saranno le migliori sia perché potranno essere concimate con facilità sia perché non porteranno alle colture sali inutili, indesiderati o addirittura dannosi. • Occorre evitare che il terreno o il substrato si prosciughi: l’acqua evapora mentre i sali restano e quindi aumenta la loro percentuale nella soluzione circolante. acqua profilo Tolleranza alla salinità dei principali ortaggi % salinità Tolleranza alla salinità* ortaggi 0,5-1% 0,7-1,4 mS/cm Bassa Aglio , carota, cipolla, fava, fragola, lattuga, pisello, ravanello, rape 1-1,5% 1,4-2,1 mS/cm Media Cavoli, cetriolo, melone, patata, peperone, pomodoro, porro 1,5-2% 2,1-2,8 mS/cm Alta Asparago, bietola, carciofo, sedano, spinacio, zucchino * È minore nelle prime fasi della crescita e maggiore a completo sviluppo Le innaffiature acqua • in estate Alla sera al tramonto,in tal modo la pianta ha davanti a sé tutta la notte per poter assorbire I‘acqua che le necessita. Annaffiare durante le ore calde significa provoca-re alla pianta delle scottature. • in inverno Annaffiare al mattino,in tal modo si evita che durante la notte l’acqua geli e rovini le radici acqua profilo coltura Periodo critico per carenza idrica Cavolo broccolo verza cappuccio durante la formazione e l’ingrossamento della infiorescenza Cavolfiore Anguria durante tutto l’arco colturale frequenti irrigazioni dalla fioritura alla raccolta Fagiolo dalla fioritura allo sviluppo del baccello Fragola dallo sviluppo dei frutti alla maturazione Lattuga richiede terreno umido particolarmente in prossimità della raccolta Patata richiede elevati livelli di acqua,dopo la forma-zione dei tuberi,dalla fioritura alla raccolta Pisello All’inizio della fioritura ed all’ingrossamento del baccello Ravanello durante l’ingrossamento della radice Pomodoro quando i fiori sono formati ed il frutto si svi-luppa rapidamente fertilizzanti Macroelementi Microelementi In base alle esigenze nutritive, gli ortaggi si suddividono in: Forti consumatori: famiglia dei cavoli, cetrioli, pomodori,patate, porri, sedani, zucche e zucchine • Medi consumatori: Cipolle, aglio, carote, barbabietole rosse, finocchio,spinaci, scorzonera, ravanelli, cavolo rapa, meloni e peperoni • Deboli consumatori: Tutte le varietà di fagioli, piselli ed erbe aromatiche e officinali. Le leguminose arricchiscono il terreno di azoto, grazie alla loro simbiosi con il batterio azotofissatore, che è in grado di organicare l'azoto atmosferico • MACROELEMENTI Dall’atmosfera e dall’acqua Carbonio Idrogeno ossigeno C H O Azoto Fosforo Potassio Calcio Magnesio Zolfo N P K Ca Mg S Dal terreno MICROELEMENTI Dal terreno Boro Cloro Rame Ferro Manganese Molibdeno Zinco B Cl Cu Fe Mn Mo Zn Sono considerati solo nel caso di concimazione carbonica nelle serre Simbolo : N Cosa fa Sviluppa la parte verde della pianta ( bene per le piante in cui si consuma la parte verde. Se manca Le foglie ingialliscono e la pianta si presenta sofferente Se è in eccesso La pianta è troppo rigogliosa e debole, facilmente attaccabile dalle malattie.Fa pochi frutti e spesso aborto fiorale Cosa somministrare L’azoto si può trovare sottoforma: • Organica ( urea calciocianamide) • Ammoniacale ( nitrato ammonico) • Nitrica (nitrato di calcio) CONSUMO DI AZOTO Elevato cavoli, cipolla invernale, bietola, melanzana, patata, peperone, pomodoro, porro, sedano, sedano rapa, zucca Medio aglio, cicoria, carota, cipolla estiva, finocchio, lattuga, melone, rapa, ravanello, spinacio, zucchino Basso fagiolo, fagiolino, fava, erbe aromatiche Simbolo : P Cosa fa • • • • • • • Esalta lo sviluppo radicale Nelle graminacee,aumenta il peso specifico dei semi. Combatte il nanismo. Stimola la formazione dei tessuti legnosi conferendo alla pianta maggiore robustezza alle malattie e agli agenti atmosferici . Favorisce I‘allegagione dei fiori. Agisce come regolatore dell’assorbimento dell‘azoto. E’ trattenuto dal potere assorbente del terreno. Se manca Si ha la formazione di tessuti molli e dalla colorazione violacea della pagina inferiore della foglia . Si ha inoltre una scadente qualità dei prodotti Se è in eccesso Anticipa la maturazione e può dar luogo a carenze di microelementi tipo ferro e zinco, Cosa somministrare È assorbito sottoforma di anidride fosforica (P2O5) solubile in acqua e acidi deboli . Perfosfato minerale e Perfosfato minerale triplo Simbolo : k Cosa fa • • • • favorisce la maturazione dei frutti , la formazione degli zuccheri la respirazione e la traspirazione della pianta ha un effetto positivo sulla colorazione della frutta e dei fiori da robustezza alla pianta Se manca Le piante ingialliscono agli apici e ai lembi fogliari e formano successivamente delle zone necrotizzate Se è in eccesso Riduce l‘assorbimento del magnesio e del calcio e fa aumentare la tossicità del sodio. Cosa somministrare Viene assorbito sottoforma di ossido di potassio ( K2 O) solubile in acqua. Solfato potassico salino potassico Simbolo : Ca Cosa fa • • E’ necessario per la formazione degli organi di sostegno della pianta. Funziona da controveleno per gli acidi organici quali l’acido ossalico Se manca I nostri terreni ne sono ricchi. Se è in eccesso Può provocare una malattia chiamata clorosi,che si manifesta con l’ingiallimento delle parti verdi e la riduzione della superficie fogliare Cosa somministrare I nostri terreni ne sono ricchi. I fertilizzanti si suddividono in : • concimi : si intende qualsiasi sostanza, naturale o sintetica, minerale od organica, idonea a fornire alle colture l’elemento o gli elementi nutritivi queste necessarie per lo svolgimento del loro ciclo vegetativo e produttivo, secondo le norme e le soluzioni prescritte per legge. • Ammendante migliora le proprietà e le caratteristiche fisiche, biologiche e meccaniche di un terreno • Correttivo : migliora le proprietà e le caratteristiche chimiche di un terreno Concimi minerali di origine sintetica Concimi organici di origine naturale Concimi organo-minerali di origine mista granulare polverulenta fluida CONCIME CE NPK Titoli globali espressi in N, P2O5 , K2O ( numeri interi o con un decimale) g 15 15 15 Indicazione consentita con un contenuto in Cl meno del 2% a basso titolo di cloro AZOTO TOTALE 15% di cui : azoto ammoniacale 5% azoto nitrico 5% azoto ureico 5% Indicazione obbligatoria se l’anidride fosforica solubile raggiunge il 2% ANIDRIDE FOSFORICA 15% solubile in citrato ammonico e acqua di cui: anidride fosforica solubile in acqua 10% OSSIDO DI POTASSIO 15% solubile in acqua CLORO Inferiore all’1% Se viene indicato il peso lordo si dovrà indicare anche la tara PESO NETTO Kg 50 ditta e stabilimento di produzione I valori delle solubilità parziali non devono essere incolonnati con i titoli globali Letame E’ il più completo dei concimi organici misti. Il suo uso va ben oltre il solo apporto di elementi nutritivi ,ma contribuisce alla formazio-ne della sostanza organica del terreno con tutti i relativi benefici. Risulta dalla mescolanza delle deiezioni solide e liquide degli animali domestici con la lettiera e non ha naturalmente composizione fissa, ma variabile a seconda della specie di animale domestico da cui si ottiene, dall’alimentazione e destinazione degli animali stessi ( latte,carne ) e della composizione della lettiera. Per esempio le deiezioni dei cavalli sono più concentrate, meno acquose di quelle dei bovini, che invece forniscono un letame lento di azione . Anche la composizione della lettiera, che può contenere paglia, foglie, torba, segatura influisce notevolmente sull’efficacia finale del letame; talvolta la lettiera, oltre a favorire l’assorbimento delle feci liquide , aumenta il valore fertilizzante per il suo alto contenuto in azoto. Il letame per essere utilizzato deve essere maturo cioè devono trascorrere alcuni mesi in modo che la decomposizione avvenga in concimaia dando modo poi ai microorganismi del terreno di accelerare la loro azione di trasformazione.E’ impiegato inoltre nella preparazione di letti caldi e terricciati. tipo di concime azotato organico titolo minimo % Pennone 10 Cornunghia naturale o essicata 9 Pelli e crini 5 Cuoiattoli e cuoio torrefatto 5 Sangue secco 9 Farina di carne 4 Pannelli 3 Borlanda essicata 3 Cascami di lana 8 Tipo di concime organico azotofosfatico Guano Farina di pesce Farina d’ossa Farina d’ossa degelatinata Ruffetto d’ossa Concime d’ossa Pollina essicata Miscela di concimi organici NP titolo minimo % 3 5 2 1 3 2 2 3 Sovescio E’ un concime organico di origine vegetale.Nelle zone dove scarseggia l’acqua e il letame, gli agricoltori interrano con l’aratura una pianta erbacea al momento della Il sovescio può essere totale quando tutta la massa erbacea viene interrata, parziale quando solo una parte della coltura viene sotterrata. Colture da sovescio (graminacee, leguminose, brassicacee): migliorano le proprietà fisiche e chimiche del terreno, riducono la lisciviazione dei nitrati, limitano l’erosione, contengono la crescita delle infestanti, possono presentare attività biocida nei confronti di patogeni e parassiti. In orticoltura le specie più utilizzate per sovescio sono Trifolium incarnatum, T. alexandrinum, T. resupinatum, Lupinus luteus, L. angustifolius, Vicia faba, Vicia sativa, Vicia villosa, Sinapis alba, Brassica napus oleifera, Raphanus sativus, Secale cereale, Hordeum vulgare, Lolium spp., Phacelia tanacetifolia (fam. Hydrophillaceae). Sovesci di Calendula officinalis e Tagetes spp., per le particolari secrezioni radicali, risultano molto utili nel caso di infestazioni da nematodi.Il sovescio di Melilotus albus, per l’elevato contenuto in cumarina della pianta, può essere utile per controllare le infestazioni da arvicole Quantità media di humus ottenuta dai residui colturali di alcune ortive Resa in humus (kg/ha) Carota 430 Sedano 620 Cavolo cappuccio 65 Cavolfiore 300 Cetriolo 230 Fagiolo 530 Lattuga 30 Cipolla 100 Pisello 255 Pomodoro 255 Compost Qualsiasi tipo di sostanza organica può essere compostata: residui vegetali,che devono essere sempre presenti perché indispensabili per la produzione di humus ( paglia,residui di potatura, segatura,cortecce), residui animali ( letame,liquami scarti di macellazione), scarti industriali ( sanse,borlande) rifiuti domestici selezionati ( scarti di cucina,F.O.R.S.U frazione organica rifiuto solido urbano). Il processo di compostazione avviene in ambiente aerobico ad opera di microrganismi come muffe, fungi,batteri,protozoi,alghe,anellini,nematodi ed insetti. Esso per poter espletare i suoi effetti positivi deve essere interrato come un qualsiasi altro concime organico Cenere di legna Molto ricca in K Utile per contrastare le lumache nell'orto QUANTITA' DI SOSTANZA ORGANICA DA APPORTARE Elevata bietola da coste e da orto, cavoli, melanzana, peperone, sedano, sedano rapa Media carota, cetriolo, cicoria, fagiolo, indivia, lattuga, melone, patata, pomodoro, rapa, ravanello, zucca, zucchino Scarsa aglio, cipolla, pisello Esigenze nutritive delle colture ortive da frutto (kg/ha) Coltura Resa Tipo di terreno Elementi (t/ha) Pomodoro 60 Peperone 50 Melone 30 Cocomero 40 N P2O5 K20 N P2O5 K20 N P2O5 K20 N P2O5 K20 Sabbioso Medio impasto Argilloso 200-250 80-100 120-15 200-250 80-100 120-150 150-180 100-120 120-150 120-150 80-100 120-150 150-180 120-150 100-120 180-200 100-120 100-120 120-150 120-150 100-120 100-120 100-120 100-120 150-180 120-150 80-100 180-200 100-120 80-100 120-150 120-150 80-100 100-120 100-120 80-100 Indicazioni 1/3 al trapianto e 2/3 dopo la piena fioritura(coltura da industria) o in 2-3 volte (coltura da mensa) In 2-3 volte durante il ciclo colturale 1/3 prima della fioritura e 2/3 dopo 1/3 prima della fioritura e 2/3 dopo Esigenze nutritive delle colture ortive da legume (kg/ha) Tipo di terreno Coltura1 Resa (t/ha) Elementi Sabbioso Medio impasto Argilloso Indicazioni N 60-80 50-60 50-60 P2O5 100-120 120-150 120-150 Pisello 20 Alla semina K20 100-120 80-100 60-80 N 60-80 50-60 50-60 P2O5 100-120 120-150 120-150 Fagiolino 20 Alla semina K20 100-120 80-100 60-80 N 60-80 50-60 50-60 P2O5 60-80 50-60 50-60 Fava 20 Alla semina K20 100-120 50-80 40-50 (1) Colture in irriguo e con precessione di colture non leguminose; con precessione di leguminose le dosi di N vanno ridotte di circa 1/3 Esigenze nutritive delle colture ortive da foglia (kg/ha) Tipo di terreno Coltura1 Resa (t/ha) Elementi Sabbioso Medio impasto Argilloso Indicazioni N 120-150 100-120 100-120 1/2 al trapianto e 1/2 P2O5 60-80 80-100 80-100 Lattuga 25 20-30 giorni prima della raccolta K20 120-140 80-100 80-100 N 270-300 200-250 200-250 In più volte dopo il P2O5 120-150 150-180 150-180 Sedano 50 trapianto K20 150-180 120-150 100-120 N 150-180 120-150 120-150 1/2 alla semina e 1/2 P2O5 60-80 80-100 80-100 Spinacio 25 durante il ciclo colturale K20 100-120 80-100 60-80 N 200-250 180-200 180-200 1/2 al trapianto e 1/2 P2O5 100-120 120-150 120-150 Cicoria 40 frazionato in due volte K20 120-150 100-120 80-100 N 180-200 150-180 150-180 1/2 al trapianto e 1/2 P2O5 80-100 100-120 100-120 Finocchio 30 frazionato in due volte K20 120-150 80-100 80-100 (1) Colture in irriguo e con precessione di colture non leguminose; con precessione di leguminose le dosi di N vanno ridotte di circa 1/3 Esigenze nutritive delle colture ortive da tubero, bulbo, radice (kg/ha) Tipo di terreno 1 Coltura Resa (t/ha) Elementi Sabbioso Medio impasto Argilloso Indicazioni N 180-200 130-150 130-150 1/3 all'impianto e 2/3 P2O5 100-120 120-150 120-150 tra emergenza e inizio Patata 30 tuberificazione K20 200-250 150-180 120-150 N 150-180 120-150 120-150 1/2 alla semina e 1/2 P2O5 100-120 120-150 120-150 in copertura prima Cipolla 30 della bulbificazione K20 100-150 80-100 60-80 N 120-150 100-120 100-120 1/3 all'impianto e 2/3 P2O5 80-100 100-120 100-120 Aglio 12 durante il ciclo colturale K20 100-120 80-100 60-80 N 150-180 130-150 130-150 1/3 all'impianto e 2/3 P2O5 100-120 120-150 120-150 Carota 40 durante il ciclo colturale K20 180-200 120-150 100-120 (1) Colture in irriguo e con precessione di colture non leguminose; con precessione di leguminose le dosi di N vanno ridotte di circa 1/3 Esigenze nutritive delle colture ortive da infiorescenza (kg/ha) Tipo di terreno Coltura1 Resa (t/ha) Elementi Sabbioso Medio impasto Argilloso N 200-250 180-200 P2O5 100-120 120-150 Cavolfiore 30 K20 150-200 100-120 N 150-180 120-150 Cavolo P2O5 100-120 120-150 15 broccolo K20 100-120 80-100 N 200-250 180-200 P2O5 120-150 150-180 Carciofo 15 K20 150-180 120-150 (1) Colture in irriguo e con precessione di colture non leguminose le dosi di N vanno ridotte di circa 1/3 Indicazioni 180-200 1/3 al trapianto e 2/3 120-150 durante il ciclo colturale 80-100 120-150 1/3 al trapianto e 2/3 120-150 durante il ciclo colturale 60-80 180-200 1/3 all'impianto o al 150-180 risveglio e 2/3 durante il ciclo colturale 100-120 leguminose; con precessione di tecniche avvicendamento tecniche La ripetizione della stessa coltura sullo stesso appezzamento causa il fenomeno della “stanchezza” del terreno Ciò è dovuto a: o La secrezione, da parte delle radici delle piante, di sostanze dette essudati radicali che risultano fastidiosi per piante della stessa specie; o L'assorbimento delle stesse sostanze nutritive e alle stesse profondità radicali Inoltre la monosuccessione provoca la specializzazione delle erbe infestanti e l'aumento delle malattie e dei parassiti, che trovano costantemente la loro pianta “ospite” tecniche avvicendamento L’avvicendamento consente di • conservare e migliorare la fertilità del terreno • prevenire le malattie e gli attacchi parassitari • limitare la crescita delle infestanti • evitare fenomeni di allelopatia ( inibiscono la crescita e lo sviluppo di piante concorrenti) avvicendamento tecniche La prevenzione delle malattie mediante l’avvicendamento si attua attraverso: • lunghi avvicendamenti • scelta di specie non interessate dai medesimi patogeni • scelta di cultivar resistenti o tolleranti • inclusione nell’avvicendamento di sovesci con specie biocide (Brassica juncea ed altre brassicacee) • impiego di materiale propagativo sano • isolamento dell’appezzamento con siepi, filari alberati avvicendamento tecniche Regole generali – specie a radici profonde (pomodoro) con quelle a radici superficiali (lattuga) – colture la cui parte edule è data da organi ipogei (carota, patata) con quelle di cui si usa la parte aerea (peperone, cavoli) – specie ad apparato radicale molto espanso (cereali) con altre a modesto sviluppo dell’apparato radicale (lattuga) – specie con ampio sviluppo della parte aerea (melanzana) con quelle a scarso sviluppo (aglio, cipolla) – colture che richiedono lavori preparatori profondi ed accurati (carciofo, pomodoro) con altre meno esigenti (zucchino, cereali) – specie azotofissatrici (fagiolo, pisello) con quelle avide di N (patata) – specie a diversa sensibilità a patogeni e fitofagi tecniche avvicendamento Esempi di precessioni favorevoli e sfavorevoli relative ad alcune ortive Coltura asparago bietola da coste e da orto carciofo carota Precessioni favorevoli Precessioni sfavorevoli cereali, fragola cipolla, fagiolino bietola, frumento, patata, pomodoro asparago, carota, patata spinacio carciofo asparago, avena, bietola, orzo, prezzemolo, sedano, trifoglio brassicacee, soia cavolo, bietola, mais dolce bietola da coste e da orto, cucurbitacee lattuga, mais dolce solanacee, cucurbitacee melanzana, patata, peperone, pomodoro aglio, cipolla, cucurbitacee, grano, patata, porro cavolo cappuccio cipolla fagiolino lattuga melone patata lattuga, cipolla, cereali, pisello, carota cetriolo, leguminose, patata, pomodoro cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cetriolo porro, spinacio leguminose, composite cavolfiore, zucchino, melone, fagiolino, pisello, cereali pomodoro bietola, cavolfiore, cereali, cipolla, crucifere, fagiolino, sovescio di graminacee, spinacio asparago, mais, melone, pomodoro, solanacee radicchio spinacio zucchino pisello, porro cavolo cappuccio cavolo, pisello, fagiolino, fava, porro, patata lattuga spinacio cucurbitacee, pomodoro tecniche avvicendamento triennale Si suddivide l'orto in 3 settori, ognuno dei quali può comprendere un vario numero di aiuole. Nel primo anno, il primo settore è destinato alle forti consumatrici, il secondo alle medie e il terzo alle deboli. Il secondo anno e poi il terzo i gruppi vengono spostati avanti di un settore e al quarto anno si tornerà alla distribuzione originaria quadriennale L'orto viene suddiviso in 4 settori, e il quarto viene destinato alle colture da sovescio. Dopo il sovescio in tale settore verranno coltivate piante forti consumatrici, che beneficiano così della “concimazione verde” pluriennale Per la loro natura di piante pluriennali, asparagi, carciofi e fragole non vanno soggette a rotazioni colturali consociazione tecniche La coltivazione di specie diverse sullo stesso appezzamento In natura non esiste un monopolio da parte di un solo tipo di pianta: nello stesso luogo si trovano contemporaneamente piante diverse che si completano a vicenda Regole generali per la consociazione - Consociare specie a diverso sviluppo radicale - Consociare specie appartenenti a famiglie diverse - Consociare specie con differente ciclo colturale - Privilegiare le leguminose ( non per aglio, cipolla, porro) Consociazione tecniche I benefici della consociazione sono : emissione di essudati radicali stimolanti: es. tra sedano e pomodoro fissazione dell’ N (da parte di leguminose) produzione di sostanze repellenti per certi parassiti (es. la carota allontana la mosca della cipolla, Hylemia antiqua, mentre la cipolla tiene lontana la mosca della carota, Psilla rosea) protezione da avversità climatiche esercitata da una coltura su un’altra (es. il cetriolo in verticale può ombreggiare il pomodoro, proteggendolo dalle scottature dei frutti) tecniche Consociazione Specie repellente Specie protetta Insetto Rosmarino, issopo, timo, menta, assenzio, salvia cavolo cavolaia Santoreggia, pomodoro fagiolo mosca Lino, fagiolo, petunia patata dorifora Tagete fava tonchio Avena, pomodoro, frumento asparago mosca Spinacio, lattuga bietola altica Porro, cipolla, aglio carota mosca Pomodoro, trifoglio cavolo mosca Sedano, carota cipolla mosca Canapa patata grillotalpa Porro, cipolla, aglio sedano mosca Consociazione tecniche Consociazioni positive –Aglio con: carota, cavolo rapa, cetriolo, fragola, lattuga, sedano – Asparago con: cavolo rapa, lattuga, ravanello – Bietola da coste con: carota, cavolo, cavolo rapa, fagiolino nano, rapa, ravanello – Carota con: aglio, bietola da coste, cipolla, menta, pisello, pomodoro, porro, ravanello – Cavolo con: bietola da coste, cetriolo, fagiolino nano, fragola, indivia, lattuga, pisello, pomodoro, porro, ravanello, sedano, spinacio – Cetriolo con: aglio, cavolo, cipolla, fagiolino nano, finocchio, lattuga, sedano, zucchino – Cipolla con: camomilla, carota, cetriolo, fagiolino nano, fragola, lattuga, pisello, zucchino – Fagiolino nano con: bietola da coste, cavolo, cavolo rapa, cetriolo, cipolla, lattuga, patata, pomodoro, porro, rapa, ravanello, sedano – Finocchio con: cavolo rapa, cetriolo, indivia, lattuga, pisello, salvia – Fragola con: aglio, cavolo, cavolo rapa, cipolla, lattuga, porro, prezzemolo, ravanello, spinacio consociazione tecniche – Lattuga con: aglio, asparago, cavolo, cavolo rapa, cetriolo, cipolla, fagiolino nano, finocchio, fragola, menta, pisello, pomodoro, porro, rapa, ravanello, sedano, spinacio – Patata con: fagiolino nano, menta, prezzemolo, spinacio – Pisello con: carota, cavolo, cavolo rapa, cipolla, finocchio, lattuga, pomodoro, rapa, ravanello – Pomodoro con: carota, cavolo, cavolo rapa, fagiolino nano, lattuga, menta, pisello, porro, prezzemolo, rapa, ravanello, sedano, spinacio – Porro con: carota, cavolo, cavolo rapa, fagiolino nano, fragola, indivia, lattuga, pomodoro, sedano – Sedano con: aglio, cavolo, cavolo rapa, cetriolo, fagiolino nano, lattuga, pomodoro, porro, spinacio – Spinacio con: cavolo, cavolo rapa, fragola, lattuga, patata, pomodoro, rapa, ravanello, sedano – Zucchino con: cetriolo, cipolla tecniche consociazione Consociazioni negative •Aglio con: cavolo, fagiolino, pisello • Carota con sedano • Cavolo con: aglio, cipolla, patata • Cetriolo con ravanello • Cipolla con cavolo • Fagiolino nano con: aglio, finocchio • Finocchio con: fagiolino, pomodoro • Lattuga con prezzemolo • Patata con: cavolo, pisello, sedano • Pisello con: aglio, patata, porro • Pomodoro con finocchio • Sedano con: camomilla, patata consociazione tecniche Alcuni esempi facili : •Cipolla e carota: reciproco vantaggio nella difesa dagli insetti nocivi. Le due specie si seminano a file alterne, distanti 20 cm, oppure la cipolla si semina ai bordi e la carota al centro. • Porro e carota: come sopra. • Patata e spinacio: gli essudati radicali dello spinacio stimolano la crescita della patata. Lo spinacio va seminato al centro del campo e sui bordi esterni. • Fagiolo rampicante/pisello e lattuga: consociazione vantaggiosa per l’N dato dalla leguminosa, che va piantata al centro del campo. • Cipolla e lattuga invernale: escreti radicali stimolanti. Impianto a file alterne • Ravanello e carota: si ha il vantaggio di utilizzare il terreno a diverse profondità. File alterne distanti 30-35 cm. Infestanti tecniche Le erbe infestanti che arrecano disturbo alle colture in quanto: Creano soffocamento (competizione spaziale) Ombreggiamento (competizione per la luce) Sottraggono nutrienti (competizione nutritiva) Sottraggono acqua (competizione idrica) Intralciano le operazioni meccaniche (la raccolta di alcune colture) Ospitano malattie ( batteri virus ecc) Infestanti tecniche Il periodo critico della competizione con le infestanti è più o meno lungo nelle varie specie. • Nelle colture seminate e in quelle che non coprono bene l’interfila (aglio, cipolla, carota, valerianella, spinacio) tale periodo è piuttosto lungo. • Nelle colture a rapida crescita ed ampia parte aerea (pomodoro, peperone, melanzana, zucchino) il periodo di massima sensibilità alle infestanti è relativamente breve E’ necessario che non ci sia competizione con le infestanti soprattutto durante le fasi giovanili. Generalmente l’infestazione deve essere contenuta fino alla metà del ciclo colturale. Con le specie a competitività media o scarsa (cipolla, sedano, finocchio, bietola da coste, porro) l’infestazione non è tollerata per ulteriori 2-4 settimane dopo la metà coltura. Negli ortaggi da taglio (spinacio, valerianella, bietola da erbette, prezzemolo) l’infestazione non è mai tollerata fino alla raccolta. Infestanti tecniche Pe evitare la loro diffusione è bene considerare: La purezza delle sementi (non devono contenere semi di piante indesiderate) L'uso di sostanza organica ben decomposta (in cui semi estranei siano stati devitalizzati) L'eliminazione delle infestanti prima che salgano a seme Le rotazioni e le consociazioni Le coperture vegetali Controllo dell’irrigazione Infestanti tecniche Falsa semina Interventi meccanici (erpicatura, sarchiatura, rincalzatura) Diserbo termico (pirodiserbo) Pacciamatura Solarizzazione Sfalcio (nelle colture poliennali quali asparago e carciofo) tecniche difesa Le principali avversità dell’orto sono : Lumache Topi Insetti Nematodi Funghi patogeni Batteri Virus difesa tecniche Si tratta di molluschi terrestri di cui esistono molte specie: - col guscio (chiocciola) - senza guscio (limaccia). Nelle annate piovose esse possono moltiplicarsi a dismisura e provocare grandi danni uscendo di notte a procurarsi il cibo, che consiste soprattutto in germogli e piantine tenere. Prevenzione: coltivare nell'orto qualche pianta a loro sgradita come la senape e il nasturzio; pacciamare con foglie di pomodoro; irrigare preferibilmente nelle ore del mattino e non della sera difesa tecniche Metodi di difesa: • Prima dell'inizio della primavera sarebbe bene aver provveduto a rastrellare il terreno: le lumache si riparano nelle cavità del terreno e in questo modo le costringiamo ad uscire • Cospargere di cenere di legna ( anche segatura) il terreno circostante ogni pianta di insalata in giornate di sole (e ripetere dopo ogni pioggia); • Cattura manuale in ore serali; • Adozione di recinti anti-lumaca, ne esiste un tipo in lamiera con il bordo superiore piegato ad angolo acuto (ostacolo meccanico) • Trappole alla birra: interriamo dei vasetti o piccoli recipienti a filo del suolo e riempiamoli per 2/3 di birra.Le lumache ne saranno attratte e ci cadranno dentro. • Tra i loro nemici naturali ci sono ricci e rospi difesa tecniche I topi Prevenzione o difesa “dolce”: Piantare nell'orto specie a loro sgradite, come il ribes nero e il narciso; Inserire nei cunicoli (a sezione ovale e non tonda come quelli delle talpe) spicchi d'aglio, foglie di noce o capelli umani Piantare nel terreno una pertica di ferro e batterla più volte al giorno Interrare obliquamente delle bottiglie vuote: il vento passandoci creerà un suono per loro fastidioso • Trappole per topi • Gatto tecniche difesa Gli afidi ( i pidocchi) • • • sottraggono la linfa coprono le foglie dei loro escrementi zuccherini, cosa che attira formiche e il fungo patogeno della fumaggine Trasmettono infezioni virali tra pianta e pianta In natura essi hanno moltissimi nemici naturali: Le crisope, soprattutto allo stadio larvale, si cibano di afidi e di altri insetti Le coccinelle, allo stadio larvale e adulto I sirfidi, allo stadio larvale. I sirfidi adulti hanno un aspetto simile a quello delle vespe, ma in realtà non sono dello stesso ordine (imenotteri) ma dell'ordine dei ditteri (come le mosche). Hanno un volo silenzioso e sono anch'essi utili per l'impollinazione. Per favorirne la presenza coltivate nell'orto delle ombrellifere (oltre a carote e sedano, anche aneto) tecniche difesa Cosa usare ? • • • • • • Estratto di ortica Estratto di tabacco Piretro Mettere delle piante di nasturzio e santoreggia Eliminare i germogli teneri apicali infestati dagli afidi Non lasciare del letame o sostanza organica non interrata difesa tecniche La cavolaia Insetto dell'ordine dei lepidotteri (farfalle),che allo stadio larvale divora fino alle nervature le foglie soprattutto di cavoli. Come misura preventiva sarebbe opportuno consociare i cavoli con i pomodori. Come prodotto casalingo per la difesa si può preparare un estratto di femminelle e foglie di pomodoro. Si mettono 25-30 kg di pianta in 100 l d'acqua e lo irroriamo non diluito sulle piante di cavoli. Bacillus Thuringensis (ceppo kurstaki)- E' un batterio Agisce per ingestione ed ha un'azione estremamente specifica(innocuo per gli altri insetti ed animali a sangue caldo). Lo si irrora, diluito, sulle piante. La sua efficacia dura circa 7 giorni, dopodiché se l'infestazione è ancora massiccia conviene ripetere il trattamento. difesa tecniche La dorifora E' un coleottero che si ciba di foglie di patata e alte solanacee sia da larva che da adulto. Sverna nel terreno e i suoi attacchi iniziano quando la temperatura del suolo aumenta, in primavera. Fa 2-3 generazioni in un anno. Cosa fare ? • la rotazione colturale come misura preventiva. • raccogliere questi insetti a mano spesso è già un'ottima misura di contenimento. • Prodotti: Piretro- Solo in caso di attacco molto forte Bacillus thuringensis (ceppo tenebrionis), indicato perché risparmia gli insetti utili difesa tecniche Altiche o pulci di terra Piccolissimi coleotteri scuri che attaccano le foglie di crucifere, soprattutto rucola, lasciandole tutte bucherellate. Si riproducono molto su terreni asciutti, quindi per ostacolarle bisogna mantenere umido il terreno utilizzando anche la pacciamatura. La consociazione con insalata e spinaci sembra tenere lontano questo parassita. In caso di attacchi forti usare piretro. difesa tecniche Il ragnetto Non è un insetto ma un aracnide, di cui in natura esistono antagonisti tra gli acari predatori, le coccinelle, le crisope, le cimici predatrici. Sulle foglie colpite compaiono maculature argentate o bronzee, sullapagina inferiore una finissima ragnatela con colonie di questi piccolissimi ragnetti. Cosa fare? Infuso o macerato di aglio: 70 g di bulbi tritati in 10 l di acqua. Piretro difesa tecniche I nematodi Sono minuscoli vermi che vivono nel terreno, svolgendo una funzione utilissima per l'humus. Poche specie attaccano le piante, danneggiandone le radici e gli steli a seconda della specie. Contro molti di essi è utile la presenza del tagete nell'orto: i suoi essudati radicali sono nocivi ai nematodi. Anche la calendula sembra avere un'azione repellente. Le piante colpite da nematodi devono essere eliminate difesa tecniche Peronospora si manifesta con macchie inizialmente gialle e poi più scure sulle foglie. In caso di attacco forte queste si accartocciano e seccano, e anche i frutti non maturano e cadono. Prevenzione Non coltivare patate, pomodori e altre solanacee vicine; irrorare le piante con decotti di aglio e cipolle o di equiseto. Difesa In caso di attacchi gravi si possono usare . • Politiglia bordolese, molto usata ad esempio nei vigneti. Si tratta di solfato di rame e calce, ed è efficace anche contro altre malattie fungine. E' leggermente tossica per le api. • Idrossido di rame, a effetto più pronto. • Eliminare e distruggere le parti di piante infette e non ripetere, l'anno successivo, la stessa coltura o una coltura della stessa famiglia botanica in quell'appezzamento di terreno. difesa tecniche Difesa In caso di attacchi gravi si possono usare . • Politiglia bordolese, molto usata ad esempio nei vigneti. Si tratta di solfato di rame e calce, ed è efficace anche contro altre malattie fungine. E' leggermente tossica per le api. • Idrossido di rame, a effetto più pronto. • Eliminare e distruggere le parti di piante infette e non ripetere, l'anno successivo, la stessa coltura o una coltura della stessa famiglia botanica in quell'appezzamento di terreno. difesa tecniche difesa tecniche Oidio o mal bianco Si manifesta sotto forma di patina bianca farinosa coprente foglie, steli, gemme, fiori e frutti, fino alla morte delle parti colpite. Il fungo si diffonde sia in condizioni di umidità che di clima asciutto. E' una patologia molto diffusa tra specie da orto, specie ornamentali,vite e alberi da frutto Prevenzione e difesa Irrorazioni con decotti di aglio e coltivazione di aglio vicino alle piante a rischio; arieggiare serre e tunnel e usare varietà resistenti Usare prodotti a base di zolfo. difesa tecniche La muffa grigia E' un fungo che ricopre foglie e fruttidi una coltre color grigio topo. L'infezione si insinua laddove la pianta è indebolita o ferita e ne distrugge i tessuti. Oltre alla vite, le specie colpitesono soprattutto fragole, lamponi, cetrioli, fagioli, insalate, pomodori e specie ornamentali. Si diffonde in situazioni climatiche caldo-umide, quindi sarebbe preferibile scegliere per le colture posizioni soleggiate ed arieggiate, come misura preventiva. • Evitare ristagni di umidità e eccessi di concimazione. • Pacciamare le fragole con paglia e tutorare i cetrioli di modo che i frutti restino puliti; • Eliminare le parti infette. difesa tecniche Ticchiolatura Fungo che si propaga in presenza di pioggia e temperature fresche. Sulle foglie compaiono delle macchie nero-brune dai bordi frastagliati. Il fogliame si tinge di giallo e cade, con indebolimento della pianta. Colpisce molto le rose e le specie appartenenti alla famiglia delle rosacee, come fragole fruttiferi (meli, peri...), ma anche ortaggi come sedano. difesa tecniche Septoriosi I sintomi con i quali si manifesta questo fungo sono generalmente costituiti da macchie rotondeggianti del diametro di 2-5 mm che compaiono sulle foglie, fusti e piccioli, più raramente sui frutti. Le alterazioni sono di colore brunastro con una zona centrale più chiara, nella quale risultano ben evidenti le fruttificazioni (picnidi) del fungo, rappresentate da punteggiature nere leggermente in rilievo. Piante colpite: Sono prevalentemente interessate il pomodoro, il sedano e il prezzemolo, più sporadicamente il pero. Danni causati: La pianta subisce un sensibile rallentamento dello sviluppo e successivo deperimento; forti attacchi su giovani piantine possono causarne la morte. Sul sedano, dove la parte edule è rappresentata anche dalle foglie, si assiste ad un considerevole danno. Cura: Intervenire alla comparsa dei sintomi con prodotti rameici difesa tecniche Batteri e virus I batteri sono tra gli organismi utili nel terreno e ne esistono moltissime specie; alcuni però causano malattie alle piante, provocando loro delle infezioni neoplastiche e comparsa di marciumi. Non esistono però prodotti efficaci contro le loro infezioni. I virus sono ancora più piccoli dei batteri unicellulari e si sviluppano all'interno delle cellule vive. Indicazioni di infezioni virali sono malformazioni, nanismo e alterazioni nel colore delle nervature fogliari, macchie a mosaico. Non ci sono neanche prodotti chimici che salvino da virus. Eliminare accuratamente le parti colpite, e, nel caso di alberi da frutto, disinfettare le forbici di potatura dopo aver tagliato rami infetti tecniche difesa Misure preventive per la difesa dalle principali avversità biotiche delle ortive Misure preventive Fitopatie Fitofagi alternariosi, antracnosi, batteriosi, botrite, fusariosi, peronospora, oidio, marciume radicale, ruggine, nematodi septoriosi, verticilliosi, virosi Impiego di semente alternariosi, antracnosi, batteriosi, cercosporiosi, aleurodidi, altiche, curculionidi, sana fusariosi, sclerotinia, septoriosi, virosi insetti gallicoli, afidi, nematodi antracnosi, cercosporiosi, fusariosi, peronospora, cecidomie, larve defoliatrici, Lunghi avvicendamenti sclerotinia, marciume radicale, rizottoniosi, mosche, dorifora septoriosi, verticilliosi alternariosi, batteriosi, botrite, cercosporiosi,fusariosi, curculionidi, minatrici fogliari, Eliminazione residui peronospora, sclerotinia, ruggine, septoriosi, tignola della patata, nematodi colturali infetti verticilliosi Uso di sost. organica antracnosi, marciume radicale, sclerotinia,rizottoniosi ben decomposta Limitati apporti di batteriosi, botrite, oidio acari, altiche, mosche varie, concimi azotati afidi, tripidi alternariosi, batteriosi, botrite, peronospora, sclerotinia, Irrigazione localizzata marciume radicale, rizottoniosi Uso di substrato sano fusariosi, sclerotinia o disinfettato Uso di agrotessili a virosi trasmesse da afidi afidi, aleurodidi, cecidomie, difesa dai fitofagi tripidi Trappole aleurodidi, afidi, tripidi cromotropiche Anticipo o ritardo altiche, tortricidi, mosche varie, dell'impianto dorifora antracnosi, botrite, cladosporiosi, fusariosi, oidio, Aerazione delle serre peronospora, sclerotinia Cv resistenti tecniche difesa Grazie prof. Franco Testa