Un figlio in provetta? Prof. Paolo Merlo sdb Università Pontificia Salesiana Sezione di Torino Acqui Terme, 8 Settembre 2005 Sterilità, medicina ed etica 1 Una sofferenza antica... Rispose Abram: “Mio Signore Dio, che mi darai? Io me ne vado senza figli e l'erede della mia casa è Eliezer di Damasco” Genesi 15,2-3 Rachele, vedendo che non le era concesso di procreare figli a Giacobbe, divenne gelosa della sorella e disse a Giacobbe: “Dammi dei figli, se no io muoio!” Genesi 30,1 la sterilità vissuta come sconfitta, fallimento, mancata realizzazione… 2 2 Le risposte della medicina... Thouret inseminazion e della moglie 1785 Pancoast inseminazione eterologa Sims inseminazion e omologa 1866 Edwards e Steptoe nascita di Luise Brown da FIVET Rock e Menkin fertilizzazione in vitro 1884 1944 1978 3 3 Gli interrogativi etici e giuridici... E’ degno di esseri umani… • riprodursi in modo artificiale? • generare con gameti altrui? • affittare l’utero? • generare con i gameti di un defunto? E’ degno di esseri umani… • venire prodotti in laboratorio? • nascere da donne ultrasessantenni? • venire selezionati, usati per ricerca? La legge • deve regolamentare gli interventi sulla procreazione umana? • e in quale modo? 4 4 I richiami magisteriali alla dignità del procreare Thouret inseminazion e della moglie 1785 Pancoast inseminazione eterologa Sims inseminazion e omologa 1866 Rock e Menkin fertilizzazione in vitro 1884 1897 leciti gli interventi non sostitutivi dell’atto coniugale Edwards e Steptoe nascita di Luise Brown da FIVET S. Uffizio artificialis mulieris fecundatio: non licēre 1944 1949 1951 1956 1978 1987 1992 1995 CDF, Donum vitae no: FIVET (anche omologa) Pio XII Catechismo fecondazione umana “in vitro” della Chiesa Cattolica assolutamente illecita Pio XII no: fecondazione artificiale (fuori / nel matrimonio) sì: facilitare a) il compimento dell’atto naturale b) il raggiungimento del fine dell’atto naturale normalmente compiuto Giovanni Paolo II, Evangelium vitae 14 5 Aspetti clinici 1 La terminologia naturale riproduzione assistita riproduzione assistita qualsiasi forma di supporto al processo riproduttivo artificiale procedure ad elevata tecnologia che introducono nel processo generativoriproduzione una più o meno netta artificiosità, artificiale con passaggio in vitro degli spermatozoi e/o degli ovociti e/o dell'embrione 6 intracorporea riproduzione artificiale extracorporea passaggio in vitro omologa riproduzione artificiale eterologa uno o più elementi estranei alla coppia naturale maternità madre surrogata fornisce ovulo + utero madre portatrice fornisce utero sostitutiva 7 2 Situazioni cliniche fertilità: 80% ca subfertilità: 12-14% sterilità superabile con PMA senza ricorso a terzi: 6-8% riproduzione omologa sterilità superabile con PMA solo con ricorso a terzi: 1-2% riproduzione eterologa 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 8 3 Età della donna Fertilità relativa 20-24 100% 25-29 80-100% 30-34 50-55% 35-39 18-25% 40-44 5-7% 45-49 --- Fattori di infertilità donna Fertilità relativa età tecniche contraccettive e/o abortive m M 120 manovre diagnostiche alimentazione 100 80 60 40 alcool fumo droghe farmaci-radiazioni uomo 20 malattie sessualmente trasmesse 0 inquinamento ambiente di vita e di lavoro 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 Età 9 SPIRA frequenza COLLINS frequenza Fattore Femminile 57% 54% Difetto ovulatorio 29% 27% Fattore tubarico 16% 22% Endometriosi 7% 5% Fattore Cervicale 2% / Fattore Uterino 3% / Fattore Maschile 21% 25% 4% 17% 18% / 4% / CAUSA DI STERILITÀ sterilità inspiegata Fattore Masch-Femm. Altri 10 4 Le tecniche più diffuse IUI IntraUterine Insemination 11 GIFT Gamete IntraFalloppian Transfer spermatozoi ovuli spermatozoi 12 FIV-ET Fertilization In Vitro and Embryo Transfer 13 FIV-ET Fertilization In Vitro and Embryo Transfer 14 ICSI IntraCitoplasmic Sperm Injection 15 United Kingdom 5 L'efficacia delle tecniche 1991-1999 16 United Kingdom 1991-1999 FIVET ICSI 19.6 Inseminazione eterologa 17 Italia, CRA Catania 1998-aprile 2003 18 United Kingdom 1991-1999 Trasferimento embrioni, gravidanze iniziate, nascite e… “bimbi in braccio” nati morti: 988- 834 = 154 aborti: 1037- 988 = 49 trasferimenti trasferimenti di embrioni di embrioni 100 100 gravidanze bimbi in braccio 17 14 19 Embrioni “freschi” trasferiti in utero / embrioni impiantati (battito cardiaco a 6 settimane) Age Cases No. Pateints with FH Pregnacy <30 419 141 33.7 763 188 24.6 30-34 1257 394 31.3 2323 506 21.8 35-37 838 220 26.3 1515 280 18.5 38-40 848 152 17.9 1480 183 12.4 41-43 551 49 8.9 965 51 5.3 44+ 93 5 5.4 153 5 3.3 All 4006 961 24 7199 1213 16.9 FH P.R% No. of Embryos No. of FH FH I.R.% This table shows the effect of age on 'Foetal Heart Implantation Rate' (FH I.R.) for fresh embryo transfers in 2002 and 2003. Melbourne IVF Success Rates embrioni trasferiti 100 embrioni annidati 17 20 6 Frequenza del ricorso alle tecniche, costi… United Kingdom General statistics: 1 April 2000 – 31 March 2001 One in six couples have fertility problems IVF births in the UK account for 1% of all births Since the first IVF baby was born in 1978, more than 68,000 children have been born through IVF Costs of IVF treatment range from £2,000 - £4,000 per cycle and the drugs can cost an additional £1,000 In the UK, about 25% of IVF treatments are provided by the NHS. Funding is at the discretion of local health authorities who decide which treatments are available, the patient eligibility criteria and how much funding to allocate Female infertility accounts for 40% of all cases and male infertility accounts for 30%. The remaining 30% is down to infertility in both partners and unexplained infertility 21 Advanced Fertility Center of Chicago 2005 Costo standard FIVET omologa: $ 7.900 Non include: Farmaci ($ 1.500-5.000), congelamento embrioni (+ un anno di crioconservazione: $ 600), crioconservazione ($ 500/anno), scongelamento e trasferimento embrioni congelati ($ 2.900), … Altri centri USA: $ 8.000-10.000, anche $ 15.000 Costo di un ciclo di donazione ovuli: circa $ 20.000 Di cui: $ 12.650 per il Centro, $ 2.000 per una tassa amministrativa non rimborsabile, $ 5.000 per la donatrice, $ 350 di assicurazione medica. Non inclusi: Farmaci per la donatrice ($ 1.500-2.500) e per la ricevente ($ 500-1.000). 22 7 Problematiche mediche iperstimolazione ovarica sindrome, cisti ovariche, tumori? eliminazione embrioni soprannumerari sperimentazione donazione ? cross-contaminazione seme di donatore screening malattie genetiche impatto sulla psiche del nascituro sottopeso salute dei neonati difetti cromosomici, muscoloscheletrici e neurologici il doppio rispetto alle nascite naturali 24 L'insegnamento della Donum vitae 1 I Oggetto dell'Istruzione Il rispetto degli embrioni umani aspetti morali II Interventi sulla procreazione umana criteri per valutare anche il ricorso ad altre tecniche • Inseminazione artificiale • FIVET III Valori e obblighi che la legislazione civile deve rispettare e sancire aspetti giuridici 25 2 1 Indicazioni etiche: articolazione e contenuto Articolazione A fecondazione artificiale eterologa B fecondazione artificiale omologa L’ordine scelto pare tradire la preoccupazione di trattare anzitutto gli aspetti su cui era prevedibile un maggior consenso: • il matrimonio quale ambito proprio del procreare umano • la fecondazione eterologa come attentato al patto nuziale • l’illiceità della maternità sostitutiva 26 2 Principi di riferimento “va trattato come persona” 1. La tutela dell'essere umano fin dal concepimento 2. La procreazione umana deve aver luogo nel matrimonio 3. Il rispetto della dignità della procreazione umana 27 3 L'illiceità della fecondazione artificiale omologa principio 2 nel matrimonio Il cosiddetto "caso semplice", cioè una procedura di FIVET omologa, che sia purificata da ogni compromissione con la prassi abortiva della distruzione di embrioni e con la masturbazione, rimane una tecnica moralmente illecita perché priva la procreazione umana della dignità che le è propria e connaturale. II, B 5 principio 1 tutela principio 3 dignità 28 La fecondazione artificiale omologa e il venir meno della dignità del procreare umano si dissociano i due significati - unitivo e procreativo dell’atto coniugale ? l’unità dell’essere umano esige una procreazione in cui si esprima l’unione fisica e spirituale dei genitori la dignità personale del figlio esige che egli sia il frutto di una donazione e non il prodotto di una tecnologia 29 4 Quali alternative? La Donum vitae riconosce nella sterilità “una dura prova” Questa può essere “l’occasione per una particolare partecipazione alla croce del Signore, fonte di fecondità spirituale” Si suggerisce la prospettiva di una fecondità diversa, capace di abbracciare altre persone “La sterilità fisica può essere occasione per gli sposi per rendere altri servizi importanti alla vita delle persone umane, quali ad esempio l’adozione, le varie forme di opere educative, l’aiuto ad altre famiglie, ai bambini poveri o handicappati” 30 Non preclude interventi medici volti a curare la sterilità, a condizione che questi siano rispettosi della dignità delle persone A tale requisito risponde l’intervento medico “quando mira ad aiutare l’atto coniugale sia per facilitarne il compimento sia per consentirgli di raggiungere il suo fine, una volta che sia stato normalmente compiuto” 31 3 Indicazioni per il legislatore morale “va trattato come persona” distruzione 1. La tutela dell'essere umano embrioni fin dal concepimento eterologa 2. La procreazione umana deve aver luogo nel matrimonio omologa 3. Il rispetto della dignità della procreazione umana diritto 1. La tutela dell'essere umano fin dal concepimento 2. La procreazione umana deve aver luogo nel matrimonio la morale deve illuminare il diritto, anche se non si identifica con esso 32 Annotazioni di tipo etico 1 Etica teologica in contesto "laico" 1 Una tensione irriducibile questo agire è degno di figli di Dio? etico-teologico l’approccio liberale alle questioni etiche fede cristiana etico-filosofico questo agire è degno dell’uomo? politico-giuridico come assicurare la più ampia libertà per tutti? religioni storiche Dio natura umana autonomia assenza di costrizione 33 etico-teologico l’approccio contrattualista alle questioni etiche fede cristiana etico-filosofico vi è accordo tra le parti? etico-teologico l’approccio utilitarista alle questioni etiche fede cristiana etico-filosofico quale azione massimizza il piacere [i benefici] per il maggior numero di individui? 34 2 I "laici" e la riproduzione artificiale liberali nulla da obiettare se non c’è costrizione contrattualismo nulla da obiettare se sono d’accordo utilitarismo nulla da obiettare se la pratica non reca danno 35 2 Un paio di possibili percorsi argomentativi 1 Cos'è / chi è l'embrione umano e come va trattato? 2 L’amore “in vitro”: è genuino amore del figlio? 36 1 Cos'è / chi è l'embrione umano e come va trattato? Le domande sull'embrione e la loro rilevanza Quale statuto biologico? Quale statuto ontologico? Quale statuto morale? Quale statuto giuridico? È un organismo individuale e auto-organizzato, appartenente alla specie umana? Che tipo di essere è? un ammasso di cellule? un individuo appartenente alla specie umana? una persona? Quali responsabilità abbiamo verso di lui? Cosa deve prevedere la legge nei suoi riguardi? 37 Quale statuto ontologico? Una questione non facile… l’embrione ha dimensioni irrisorie… al momento non ha un volto, non è in grado di pensare, di decidere di sé, di relazionarsi... 38 I dati osservabili fertilizzazione Dall’osservazione del processo attraverso cui prende forma un nuovo essere umano, emergono tre caratteristiche: • coordinazione, • continuità • e gradualità. 1 cellula 2 cellule 4 cellule 8 cellule detta dette dette dette zigote blastomeri blastomeri blastomeri 39 Advanced Fertility Center of Chicago abbiamo sempre lo stesso essere umano, pur nel variare delle sue attuazioni queste sono due immagini dello stesso essere umano EVAN nato il 10/11/1999 EVAN (blastomero) Impianto il 12.02.1999 fin dalla fusione dei gameti, l'embrione non è un possibile essere umano, ma un reale essere umano 40 Advanced Fertility Center of Chicago queste sono due immagini degli stessi gemelli NICOLE & CODY (blastomeri) Impianto il 14.04.1999 NICOLE & CODY nati il 26/12/1999 fin dalla fusione dei gameti, l'embrione non è un essere umano generico, ma proprio quell’essere umano 41 embrione feto dal concepimento all'8ª settimana dalla 9ª settimana alla nascita neonato primi giorni dopo la nascita bambino 0-8/10 anni ragazzo 8/10-16/20 anni adolescente giovane 10/12-16 anni 14/16-25/30 anni adulto oltre 18 anni anziano oltre 65 anni vecchio oltre 80 anni 42 è un individuo appartenente alla specie umana EVAN (blastomero) Impianto il 12.02.1999 Se l’embrione è un essere umano, va trattato come tale… • non come una cosa… • … né come materiale biologico 43 Argomenti etici comunemente addotti comporta spreco di embrioni Se è un essere umano come noi, l'embrione reca in sé quel sigillo di nobiltà che domanda rispetto e accoglienza, e rende immorale la sua soppressione ed ogni suo uso strumentale riproduzione artificiale: NO perché... implica logiche strumentali 44 Osservazioni comporta spreco di embrioni implica logiche strumentali è vero: in media, su ogni 6 embrioni prodotti, si ha solo 1 "bambino in braccio" l'argomento però verrebbe meno qualora si approntassero tecniche in grado di evitare lo spreco degli embrioni va argomentato... (ci ritorneremo sopra) 45 2 L'amore "in vitro": è genuino amore del figlio? Il figlio desiderato: mezzo o fine? I coniugi desiderano i figli per sé, ed in essi vedono il coronamento del loro reciproco amore. Li desiderano per la famiglia, quale preziosissimo dono. È desiderio, in certa misura, comprensibile. Tuttavia, nell'amore coniugale e in quello paterno e materno deve inscriversi la verità sull'uomo, che è stata espressa in maniera sintetica e precisa dal Concilio con l'affermazione che Dio "vuole l'uomo per se stesso". Occorre, perciò, che al volere di Dio si armonizzi quello dei genitori: in tal senso, essi devono volere la nuova creatura umana come la vuole il Creatore: "per se stessa". Lettera alle famiglie 9 46 Il riconoscimento dello statuto personale del figlio esige che la relazione con lui sia estranea a intenzionalità strumentalizzanti anche nel suscitarlo alla vita. È questa un'esigenza profondamente consona con una notevole acquisizione del pensiero occidentale, nitidamente formulata da uno dei padri della laicità... 47 Agisci sempre in modo da trattare l’umanità in te stesso e nell’altro come un fine e mai solo come un mezzo I. Kant Si tratta di un criterio che - senza scomodare la filosofia kantiana riesce agevole sottoscrivere se solo riandiamo alla nostra esperienza di soggetti cui non piace essere usati, strumentalizzati, ridotti al rango di mezzo, di cose… 48 La persona umana – anche quella del figlio – va voluta/amata “per se stessa”. Volerla per altri fini – anche solo per appagare il proprio desiderio di maternità o di paternità – implica inevitabilmente la sua riduzione a rango di mezzo, di strumento. Solo il dono disinteressato consente alla persona di iniziare la sua esistenza il desiderio di un in modo consono alla sua dignità. figlio dice sempre L’amore autentico dice al figlio: amore disinteressato? “Come è bello che tu sia!” e non, invece: “Come è bello che tu sia per me!” 49 La regola fondamentale della bioetica tratta sempre l’uomo come un fine. aggancio con l’agape cristiana Prendere qualcuno come un fine significa sempre, è gratuita… in qualche modo, donarsi a lui in forma disinteressata. è da Dio… ... questo dono disinteressato è possibile quale risposta umana solo sulla base del dono gratuito e redentore di Dio. Al di fuori di tale dono, al di fuori di questo impegno di Dio per l’uomo che solo giustifica una fiducia senza limiti, l’uomo è sempre tentato da una forma di utilitarismo. 50 Indizi di una relazione spersonalizzante elementi messi in luce dall'indagine psicologica sul piano dei fini Sappiamo che non tutto è sempre autentico e cristallino in fatto di generazione. In ogni desiderio si agitano fantasmi e vissuti emozionali che hanno radici lontane. Così esiste anche un'ambivalenza nei confronti della maternità. Avere un figlio significa per la donna coronare la propria femminilità e insieme, talvolta, soddisfare ambizioni egocentriche o colmare un vuoto. Vale a dire che un figlio può essere voluto per se stesso ma anche o nel medesimo tempo quale "oggetto": oggetto riparatore di un lutto , di una difficoltà coniugale, di un'ambizione frustrata; oggetto narcisistico di gratificazione personale o di rassicurazione della funzionalità del corpo; oggetto infine espiatorio di una colpa presunta. G. Zuanazzi 51 ll ricorso alla riproduzione artificiale pare difficilmente dissociabile dalla logica del “figlio a tutti i costi”... Provate a chiedere: Perché un figlio “vostro” e non uno adottivo? È forte il sospetto che la volontà di aggirare la condizione di sterilità risponda non tanto alla logica di un "dono", quanto a quella di un "bisogno" dai molti volti: bisogno di maternità/paternità , di coronare la propria femminilità/ mascolinità , di colmare un vuoto, di superare la propria non accettata infertilità… In ciascuno di questi casi, la tensione al figlio si abbina a una palese caduta nella spersonalizzante logica dell'avere: non è il figlio ad essere anzitutto cercato, ma un bisogno del proprio "io" (o del "noi" della coppia) mediante la persona del figlio. 52 Indizi di una relazione spersonalizzante sul piano dei mezzi La riproduzione medicalmente assistita - che scinde l’accendersi di una nuova vita umana dal dono d’amore dei suoi genitori assimila il concepito a un "prodotto"... da una parte, essa implica la spersonalizzazione del concepito , che affiora alla vita non come “dono” (come si addice a una persona), ma come “prodotto” di una manipolazione bio-medica altamente sofisticata; dall'altra, essa comporta la riduzione dei coniugi al rango di semplici “donatori di gameti” per una fecondazione operata da altri. 53 Una palese logica strumentale soggiace anche a talune prassi (ora proibite dalla legge italiana): Si pensi alla produzione dei cosiddetti embrioni soprannumerari, esseri umani dal gelido e incerto destino, prodotti per evitare alla donna ulteriori iperstimolazioni ovariche e perché – a differenza degli oociti – sono facilmente crioconservabili… Ma si pensi pure all'eventuale discriminazione dei concepiti in base alla salute, al sesso, o ad altri tratti somatici... è difficile pensare ...o alla pratica della cosiddetta riduzioneaembrionale: un figlio si sta sviluppando qualche embrioneamato in più del previsto; per se stesso! per questo si interviene, riducendone il numero (= aborto)... 54 Per concludere... Nel dono d'amore che rende i due "una sola carne" una nuova persona può sorgere alla vita come dono disinteressato. ll concepimento "naturale" non è buono ex opere operato... ... tuttavia offre le condizioni perché una nuova persona umana possa iniziare ad esistere ed essere accolta all'insegna del dono e non della produzione. 55 3 1 Riproduzione eterologa: aggravanti etiche Un attentato alla verità del patto nuziale ...coinvolgendo altri nell'intimità del procreare, il dono di sé al proprio coniuge non è più totale ed esclusivo (la possibilità di generare un figlio viene infatti trasferita ad altri), così come non è totale l'accettazione della sua persona (è quanto accade quando, non rassegnandosi alla sua sterilità, ci si rivolge ad altri per farsi "donare" dei gameti). 56 2 Un attentato alla verità della relazione genitore-figlio Non può che riuscire carente una genitorialità in cui non si rifletta l'unitotalità dell'essere umano, "persona corporeizzata" e "corpo personalizzato". All'integrale umanità del generare umano non può che addirsi il convergere di tutte le dimensioni della persona umana, inclusa quella biologica: il ricorso a gameti estranei alla coppia o a una madre "sostitutiva" comporta inevitabilmente il darsi di una genitorialità strutturalmente deficitaria, circoscritta al Anche versante, quello del figlio, manca qualcosa solo pianodall'altro affettivo. perché si possa parlare di una figliolanza integralmente umana . Evacuata della dimensione biologico-corporea, la relazione filiale risulta anch'essa deficitaria. 57 Appendice 1 Il percorso degli argomenti spiccioli... di tipo conseguenzialista 1 In genere La scarsa "resa" delle tecniche necessità di vari (e costosi) tentativi… ...con incremento di aborti spontanei e mortalità perinatale 58 Le conseguenze dell’iperstimolazione delle ovaie sindrome da iperstimolazione possibile incremento di successive patologie tumorali? La salute dei bambini nati da FIVET e ICSI nascono assai sovente sottopeso… ...e con una percentuale doppia di difetti cromosomici e muscoloscheletrici 59 2 Sulla riproduzione eterologa Le conseguenze nella relazione di coppia "...alla fine, questo figlio non è tuo!" Che ne penseranno i figli? Pare che circa l’85% delle coppie riveli ad altri l’origine del bambino, e questo perché è troppo difficile mantenere il segreto. Il bambino è così esposto al rischio di venire malamente a conoscenza della propria origine, senza peraltro avere la possibilità di conoscerla realmente. 60 i risultati di una ricerca... TURNER A.D. - COYLE A., What does it mean to be a donor offspring? The identity experiences of adults conceived by donor insemination and the implications for counselling and therapy, Human Reproduction 15 (2000) n. 9, 2041-2051. Si tratta di uno studio su 13 donne e 3 uomini, di età compresa tra i 26 e i 55 anni, di cultura medio-alta, residenti in paesi anglofoni (negli USA la maggior parte; altri in UK, Canada e Australia), paesi nei quali non è riconosciuto il diritto di conoscere l'identità del "donatore". I quesiti si soffermavano, in particolare, sulle circostanze in cui era avvenuta la conoscenza delle modalità del concepimento, sull'estensione di questo segreto e su una loro eventuale percezione, sulla eventuale ricerca del genitore genetico (il "donatore") e sulle conseguenze di queste esperienze sulla loro identità, sulla loro opinione circa le tecniche di fecondazione eterologa e la gestione familiare di tale situazione, sulla comunicazione con altri. 61 Le risposte pervenute ai ricercatori hanno descritto unanimemente con toni drammatici il ricordo del momento della conoscenza della verità: un ricordo che rifletteva un groviglio di sentimenti contrapposti tra cui predominava la perdita di sicurezza e di fiducia nella famiglia che si rifletteva in tutte le relazioni interpersonali e la sensazione che la consapevolezza della discontinuità genetica familiare avesse compromesso l'identità personale. Alcuni di loro riferirono sentimenti anche molto aggressivi spesso nei confronti della madre, ritenuta colpevole di aver ridotto la loro esistenza ad una bugia e di aver minato così anche la propria autostima. Solo qualcuno, già profondamente deluso dal "padre putativo", si sentì sollevato dalla certezza di non esserne geneticamente legato. Un altro elemento frequente tra i partecipanti era aver percepito che quel "segreto" aveva condizionato negativamente le dinamiche familiari tra gli stessi coniugi e tra loro e il figlio, spesso in modo irreversibile, determinando disistima e addirittura il rigetto verso lo stesso genitore. Solo alcuni erano riusciti, dopo lo shock iniziale, a operare una rivalutazione in senso positivo della scelta dei genitori, cercando una giustificazione sia alla loro scelta sia ai loro errori nel relazionarsi. Generalmente condivisa è risultata anche la rivendicazione del diritto di conoscere la propria origine genetica, la persona con cui confrontare le proprie caratteristiche fisiche ma anche i tratti del proprio temperamento e della personalità, le eventuali predisposizioni a malattie. E molti, anche per fronteggiare questa percezione difettiva avevano rivelato di aver costruito con la propria fantasia questa persona e le sue caratteristiche. Alcuni partecipanti riferirono particolarmente forte questa sensazione di "perdita", attribuendola non solo alla mancanza del padre biologico ma anche al sentirsi parte e prodotto di procedure mediche prive di emozioni, alla depersonalizzazione del proprio concepimento, e perciò riportarono una rappresentazione brutale di quei momenti immaginati in un laboratorio. Qualcuno aveva addirittura tentato, invano, di intraprendere un contatto con il genitore biologico e tale rifiuto ne ispirava sentimenti di disprezzo e allo stesso tempo di denuncia, nei confronti delle istituzioni, per il diniego alla responsabilità genitoriale concessa al "donatore" e per l'accondiscendenza dei medici, ritenuti ugualmente irresponsabili nel sostenere tale scelta. Per quanto concerne la ricerca del genitore biologico predominava la sensazione di una contrapposizione tra desiderio di conoscenza della propria storia genetica, oltre che del genitore, e percezione di una società - rappresentata da amici e vicini ma anche dagli stessi medici che non supportava, anzi scoraggiava, tale desiderio non comprendendone il significato e l'importanza. D'altronde tale difficoltà a far condividere la propria storia e a farne conoscere i risvolti era evidenziata da molti partecipanti, alcuni dei quali avevano timore di rivelare ad altri il loro segreto, frustrati da esso fino a considerarsi "un mostro", un prodotto di sperimentazioni scientifiche. Gli Autori dello studio concludono che negare a queste persone il diritto di conoscere completamente la propria storia genetica potrebbe comportare serie minacce all'identità personale e varie importanti conseguenze sul piano terapeutico, e perciò invitano gli psicologi ad un approccio molto attento a queste persone "in qualche modo tipiche", mirante soprattutto a instaurare fiducia e comunicazione e raggiungere una capacità liberatoria di dialogo.