STUDIO ELETTROFORETICO DI UNA VARIANTE αS2 CASEINA NEL LATTE OVINO ELECTROPHORETIC STUDY OF AN αS2 CASEIN VARIANT IN SHEEP MILK. Di Luccia1 A., Bramante2 G., Caroli3 A., Pieragostini2 E. 1 Dipartimento Produzione Animale- Bari, Italy. 2 Dipartimento PROGESA - Bari, Italy . 3 Dipartimento SBA - Bari, Italy. Abstract. The importance of milk protein genetic polymorphism is well known, mainly for the effects on milk technological quality. Several studies were developed in cattle and goat, while the ovine milk protein polymorphism has been less extensively investigated. A first screening was performed by isoelectrofocusing in Gentile di Puglia sheep. Variations in the αs2-casein fraction were found, namely three different phenotypes supposedly controlled by two codominant alleles (A and B), based on the presence of HW equilibrium. The BB phenotypes exhibiting a more basic couple of the main αs2 bands with respect to the AA phenotype, a titration curve was carried out aiming to check a lost of negative charge due to an acid (aspartic or glutamic acid) to neutral amino acid substitution or a gain of positive charge by neutral to basic amino acid (arginine or histidine or lysine) substitution. The results suggest that αs2-A differs from αs2-B because of the replacement of a neutral amino acid by a basic one which seems to be hystidine on the basis of the comparison between the theoretical curves calculated for the ovine αs2-casein and obtained by adding an His to the deduced amino acid sequence of the αs2-cn mRNA. Key words: sheep milk, casein fractions, casein polymorphism, CSN1S2 variants, electrophoresis. Introduzione In un precedente lavoro(Chessa et al., 2002), analizzando il latte della razza ovina Gentile di Puglia, abbiamo messo in evidenza la presenza di polimorfismo a carico della frazione αs2-caseina (CSN1S2) ed in particolare sono stati evidenziati tre fenotipi che, sulla base della verifica dell’equilibrio di Hardy-Weinberg, sembrano il risultato della presenza di due alleli codominanti (A e B) al locus CSN1S2. È stata registrata una frequenza del 28% per la variante B che allo stato di omozigosi presenta un fenotipo IEF con una coppia di bande più basiche di quelle esibite dall'omozigote AA. Questo diverso comportamento elettroforetico può derivare dalla perdita di una carica negativa a seguito di una sostituzione di un amminoacido acido con un aminoacido neutro o viceversa dal guadagno di una carica positiva come conseguenza della sostiuzione di un aminoacido neutro con uno basico. Allo scopo di rispondere a questo primo interrogativo, in attesa delle analisi strutturali che consentano di delucidare la sequenza proteica della variante, in questo lavoro è stato effettuato uno studio elettroforetico mediante curve di titolazione delle caseine intere contenenti le due varianti CSN1S2 A e B allo stato omozigote ed eterozigote. Materiali e Metodi La focalizzazione isoelettrica della caseina intera ovina, con i tre genotipi s2 caseina, è stata eseguita secondo la procedura di Erhardt et al. (1998) modificata da Chessa et al. (2002). Le curve di titolazione sono state svolte secondo la procedura di Righetti et al. (1979). Il campione di caseina intera ovina è stato disciolto in urea 8 M e 5% di 2-mercaptoetanolo ad una concentrazione finale del 2% (p/v). La curva di titolazione teorica è stata calcolata mediante l’equazione di Moore (1985): Q=Σ negative charges 1+10 -(pH-pKa) + Σ positive charges 1+10 +(pH-pKa) Risultati e Discussione In figura 1 è mostrata la focalizzazione isoelettrica dei campioni di caseina intera ovina relativi ai fenotipi αs2 AA, AB and BB. Il fenotipo BB mostra due componenti principali più basici dell’αs2-Cn rispetto al fenotipo AA. Come già detto in premessa, questo fenomeno può essere dovuto ad una perdita di carica negativa per effetto di una sostituzione di un amminoacido acido (acido aspartico o glutamico ) con uno neutro, o a un guadagno di carica positiva per effetto della sostituzione di un amminoacido neutro con uno basico (arginina o istidina o lisina). I risultati dell'elettroforesi bidimensionale effettuata allo scopo di ottenere le curve di titolazione da cui valutare quale delle due possibili sostituzioni sia avvenuta, sono rappresentati in figura 2. Detta figura mostra la curva di titolazione della caseina intera ovina contenente l’eterozigote AB dell’αs2-Cn. Nella porzione del gel con pH al di sotto del punto isoelettrico si osservano tre curve, una più veloce e una più intensa per effetto della comigrazione delle curve β e αs1 caseina a pH acido mentre le altre due, che rappresentano la frazione αs2, mostrano una differente mobilità. La più lenta delle due esibisce un punto isoelettrico più basico che la identifica come αs2-Cn B. Le due curve αs2-Cn A e B si uniscono intorno a pH 7 muovendosi come una singola curva nella porzione alcalina del gel. Fig.1. Focalizzazione isoelettrica dei campioni di caseina intera ovina relativi ai fenotipi αs2 AA, AB e BB. + Fig.2. Curve di titolazione di caseina intera di un soggetto αs2 AB. − αs Punto isoelettrico delle frazioni caseiniche β1+β β2 β+α αs1 αs2 A αs2 B Punto di unione delle curve αs2 3.0 6.0 Valori approssimativi di pH 9.0 + Questo fenomeno si spiega considerando che l’His ha un pKa = 6 e che dopo tale valore di pH la carica positiva dell’His viene titolata (cioè neutralizata). Infatti, dalla determinazione delle curve teoriche mediante l’equazione di Moore (1985), aggiungendo un residuo di His alla sequenza amino acidica dedotta dall’mRNA dell’αs2 -Cn (Boisnard & Petrissant, 1985), si ottengono due curve simili come mostrato in figura 3. L’analisi bidimensionale delle curve di titolazione suggerisce che l’αs2 A differisce dalla B per una sostituzione di un residuo amminoacidico neutro con uno basico. Questa ipotesi è consistente con il differente comportamento elettroforetico dei due fenotipi della frazione caseinica ovina αs2 mostrato in figura 1. Figura 3. Rappresentazione delle curve di titolazione teoriche ottenute dalla sostituzione di un residuo di His (curva H) con un amminoacido neutro (curva N). Bibliografia Chessa S., Falcone M.G., Dario C., Caroli A., Pieragostini E. Milk protein variability in "Gentile di Puglia sheep": A screening by isoelectrofocusing. Proc. X Convegno Fe.Me.S.P.Rum. 22-24 settembre 2002 Tunisi (Tunisia), 66-67. Erhardt G., Juszczak J., Panicke L., Krick-saleck H. (1998) - Genetic polymorphism of milk proteins in Polish Red Cattle: a new genetic variant of β-lactoglobulin. J. Anim. Breed. Genet. 115: 63-71. Boisnard M, Petrissant G (1985) Complete sequence of ovine alpha s2-casein messenger RNA. Biochimie 67(9):1043-1051. Righetti PG, Krishnamoorthy F, Lapoumeroulie C, Labie D. (1979) Titration curves of polypeptide chains by combined isoelectric focusing-electrophoresis in 8M urea. J. Chromatogr. 177(2): 219-225. Moore D.S.(1985) Amino acid and peptide net charges: a simple calcunational procedure. Biochemical Education, 13: 10-11.