Italo Svevo
L’incontro tra letteratura e
psicoanalisi
Lezioni d'Autore
Dal romanzo
positivista/verista
a quello moderno
I protagonisti sono uomini in crisi, che si
avviano verso il passaggio di secolo consapevoli
della propria inadeguatezza e di essere
destinati alla sconfitta.
L’immagine è tratta dal sito www.gliamantideilibri.it
Biografia dell’autore
Vero nome: Aron Hector Schmitz
Luogo e data di nascita: Trieste, 1861
Famiglia di origine ebraica appartenente alla
borghesia mercantile. Quinto di nove figli.
Vive nella Trieste mitteleuropea: viene a
contatto con lingue, culture e intellettuali di
tutta l’Europa.
Studi svolti in Baviera.
Doppia facies culturale dell’autore: sceglie
uno pseudonimo che la renda palese.
Le prime prove letterarie
In seguito al fallimento dell’azienda di famiglia
inizia a lavorare in banca e, parallelamente, a
dedicarsi alle prime prove letterarie
(recensioni, racconti, un testo teatrale).
Con lo pseudonimo di Italo Svevo pubblica nel
1892 Una vita (titolo iniziale poi scartato: Un
inetto) e nel 1898 Senilità, ignorati dalla
critica.
La delusione lo spinge a entrare nell’azienda
del suocero e abbandonare la letteratura.
L’incontro con Joyce e con la psicoanalisi
Si dedica alla scrittura solo sporadicamente
fino al 1907, anno in cui conosce James
Joyce, che lo spinge a ricominciare.
La psicoanalisi: il cognato in cura da Freud,
successivamente traduce il saggio La scienza
dei sogni).
 La coscienza di Zeno (1923)
Joyce e Montale portano la figura di Svevo
all’attenzione della critica: il romanzo è
apprezzato in tutta l’Europa.
Un personaggio e tre volti
Alfonso Nitti, Emilio Brentani e Zeno
Cosini sono l’evoluzione di uno stesso
personaggio, l’inetto a vivere.
Tendenza alla ‘noia esistenziale’ poi tipica della
riflessione filosofica europea degli anni Trenta.
In Italia, Moravia, Gli indifferenti (1929)
Incapacità di vivere con pienezza.
Relazioni complesse con il femminile: ne
rimangono ammaliati o spiazzati, incapaci di
costruire una relazione.
Il confronto perdente con uomini di successo,
brillanti, risolti, felici.
Zeno e la psicoanalisi
La terapia psicoanalitica intrapresa da Zeno
non gli gioverà in alcun modo.
La psicoanalisi risulterà un valore
infinitamente più significativo dal punto
di vista letterario che da quello
terapeutico.
La Coscienza: l’approdo al romanzo
moderno
In Una vita e in Senilità: impianto narrativo
tradizionale, narratore classico, descrizioni
realistiche, la vicenda procede secondo un
ordine cronologico.
Nella Coscienza  polverizzazione degli
istituti narrativi tradizionali: insieme di
memorie scritte a scopo terapeutico.
I capitoli hanno una loro autonomia,
potrebbero essere letti in un ordine altro  la
libertà di un pensiero svincolato dai rapporti
logici o cronologici, libertà dai vincoli narrativi
 la tecnica joyciana del flusso di
coscienza.
Dalla prima
edizione…
…all’audiobook
L’impossibilità di guarire
L’esperienza di Svevo dimostra la positività
degli strumenti della psicoanalisi più dal
punto di vista narrativo che dal punto di
vista terapeutico.
Zeno Cosini interrompe la terapia, contro il
parere del suo terapeuta, e ritiene che sia
impossibile “guarire” da un malessere
esistenziale che viene ormai percepito
come male sociale, di un’epoca,
generalizzato e di fatto non curabile.
FINE
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