Fenomeni elettrici. I primordi già gli antichi Greci osservarono fenomeni di «elettrizzazione», ad es. dell’ambra «ελεκτρον» Questi studi furono ripresi in modo sistematico dagli «elettricisti» del XVIII- La materia ordinaria è elettricamente neutra; tuttavia, strofinando i corpi • alcuni si caricano per strofinio (isolanti o dielettrici) • altri non mostrano fenomeni evidenti perché non trattengono la carica (conduttori) vetro - bachelite bachelite - bachelite vetro - vetro 2 tipi di «elettrizzazione»: vetrosa (positiva) e resinosa (negativa) [B. Franklin, 1747] Forza elettrostatica fra due cariche elettriche puntiformi Misure di C.A. de Coulomb con bilancia a torsione. Circa 1785. q1 q2 + caratteristiche della forza q1 segno altrimenti attrattiva • diretta lungo la congiungente • proporzionale a q1 e q2 • varia inversamente con il quadrato della distanza q2 - - q1q 2 r 2 F21 r F12 q1 + F = k F21 r F12 • repulsiva se q1,q2 hanno lo stesso in modulo: + F12 F21 r Legge di Coulomb - q 2 Legge di Coulomb Si può usare questa legge per definire l’unità di carica (es. C.G.S) F =k q1 q 2 Nel SI si la carica si definisce a partire dalla corrente elettrica (unità fondamentale, definita in base a fenomeni magnetici) a k si determina sperimentalmente. r2 [q] = C = As L’unità di carica SI è il Coulomb. E’ una grandezza scalare. Nel vuoto, la costante k vale: k = 8.9876⋅10 9 In elettrostatica 1C è una carica molto grande: Nm2 C2 Es. fra due cariche di 1C alla distanza di 1m, la forza vale 9.0.109 N In genere, la legge di Coulomb nel vuoto si scrive nella forma: F = 1 4 πε 0 q1q 2 r2 con ε0 = 8.854187817620... × 10−12 C2/Nm2 costante dielettrica del vuoto Valida a rigore per cariche puntiformi, ma anche per distribzione sferiche di carica (v. Teor. Gauss) Aspetti microscopici La materia è formata in gran parte di particelle elettricamente cariche. Tuttavia l’atomo è neutro, e quindi la materia ordinaria è neutra. qP = 1.000000001 q protone: qp= +e neutrone: qn= 0 e = 1.602176565(35)×10−19 C elettrone: qe= -e “atomo di ossigeno” 1g di materia contiene circa NA/2 protoni e altrettanti elettroni NA= 6.022.1023 è il numero di Avogadro. a 48240 C positivi e altrettanti negativi ! Es.1. Calcolare la forza elettrica fra due palline di carbonio di 1,0g, a 2,0cm di distanza, nell’ipotesi che qP=1.000000001|qe| (differenza di 1 parte per miliardo). [52 kN] Es.2. Un corpo di 1,0g di C ha carica +1,0µC. Calcolare la frazione di elettroni mancanti. (1 su 48.109) Limite attuale (“Review of Particle Physics”, 2012) : q p + qe e < 1.0 ⋅10−21 La carica è quantizzata (Millikan, ~1910) tutte le particelle conosciute hanno carica multipa di «e» alcune particelle esotiche: il “decupletto” di barioni fanno eccezione i «quark» che hanno carica frazionaria, ma non si trovano mai liberi (confinamento) up (u) down (d) charm (c) top (t) strange (s) bottom(b) +2/3 e -1/3 e La carica elettrica si conserva bachelite dopo aver caricato la bacchetta per strofinio, il panno e la bacchetta si attraggono panno Decadimento β- n → p + e +ν q=0 q = +e q = -e Annichilazione elettrone-positrone q=0 e + e+ → γ + γ Anche nei casi più complessi come in una collisione nucleare ultrarelativistica, in cui sono create migliaia di particelle esotiche, la carica complessiva resta invariata Legge di Coulomb. Effetto del “mezzo” Se le due cariche sono immerse in un mezzo omogeneo (dielettrico o materiale isolante) tutto rimane come prima, ma la costante risulta inferiore Si preferisce scrivere la legge di Coulomb nella forma: cost. dielettrica del vuoto F = 1 4 πε q1q 2 r 2 ε 0 → ε = ε 0ε R costante dielettrica relativa ε: cost. dielettrica del mezzo in pratica F = F0 εR εR è così prossimo a 1 che assumeremo ε aria = ε0 Vero in generale per i gas. Alcune costanti dielettriche relative Acqua Etanolo Benzene Olio Vetri Marmo Teflon Resina eposs. aria secca 80.1 25.7 2.28 2.2 3.8-9.5 8 2.2 4 1.000536 Il principio di sovrapposizione La forza che agisce su una carica q0 in presenza di più cariche elettriche è pari alla somma vettoriale delle forze esercitate da ogni singola carica. r r r F0 = F01 + F02 in modulo: 1 q1q 0 4πε 0 r012 q2 q1 1 q 2 q0 4πε 0 r022 r10 r 1 q1 1 q2 F0 = q 0 rˆ + rˆ 2 10 2 20 4πε 0 r20 4πε 0 r10 r F01 r20 q0 r F02 si può estendere ad un numero arbitrario di cariche, e a distribuzioni “continue” di carica definizione di densità di carica volumica, superficiale e lineare Campo Elettrico. Data distribuzione di cariche (fisse), una carica di prova q0 è soggetta in ogni punto ad una forza F (campo di forza). q1 q2 r01 r02 La forza che agisce su q0 dipende da q0 e dalla distribuzione di carica. Ad es. se q0 raddoppia ...... conviene separare i due contributi introducendo il campo elettrico Si definisce campo elettrico r F01 q0 r F02 r r F E= q0 [E ] = N C = kg ⋅ m As 3 E è un campo vettoriale (che dipende solo dalla distribuzione di carica che lo genera) r r Noto E in un punto, la forza agente su una carica q0 in quel punto vale F0 = q 0 E Campo elettrico: solo una comoda definizione? è più ccorretto interpretarlo come proprietà dello spazio modificato dalle cariche elettriche (si propaga con una velocità finita, trasporta energia, quantità di moto ....) 1. Campo elettrico generato da una carica puntiforme q1 r F10 Se q0 è a distanza r da una carica puntiforme q1, la forza agente su q0 vale: r F01 q1 q 0 F (r ) = 4πε 0 r 2 1 q0 da cui direzione e verso del campo elettrico sono E (r ) = F 1 q1 = q 0 4πε 0 r 2 • radiale uscente se q1>0 • radiale entrante se q1<0 2. Campo elettrico generato da due cariche puntiformi r r r F20 r r r r F 21 F q1 12 F0 = F01 + F02 = q0 E q 2 r F10 r r r r r r r F01 F02 F F01 q0 E = = + = E1 + E 2 r q0 q0 q0 F 02 Il campo elettrico di più cariche è la somma vettoriale dei campi elettrici generati dalle singole cariche. Linee di forza del campo elettrico Il campo elettrico si rappresenta graficamente mediante linee di forza. cioè linee che in ogni punto sono tangenti al campo e orientate come il campo stesso. le linee di forza del campo elettrico hanno origine da cariche positive e terminano su una cariche negative carica puntiforme positiva due cariche opposte due cariche identiche (positive) Campo elettrico generato da un dipolo elettrico r r p = qd d -q si chiama dipolo (o momento di dipolo) elettrico del sistema di cariche -q e +q. q La definizione di dipolo elettrico può essere generalizzata ma ci limiteremo all’esempio dato. Campo e potenziale elettrico generati da un dipolo elettrico (in P e Q) r E+ r E− -q -d/2 Q q O d/2 P) EP ≅ Q) EQ ≅ P r r E− E+ 1 2p 4πε 0 r 3 1 p 4πε 0 r 3 (r distanza da O) Campo elettrico generato da un anello circolare unif. carico (sull’asse) r dER densità lineare di carica Q = 2π R ⋅ λ θ r dE ′ r θ r dE dEZ = 1 dq cos θ 2 4πε 0 r z R dq = λdl cos θ = contribuscono solo le componenti z dq′ = λdl z r 1 dqz dE Z = 4πε 0 r 3 E TOT = 1 Qz 1 Qz = 4πε 0 r 3 4πε 0 R 2 + z 2 approssimazione a grande distanza ( ) 3/ 2 Campo elettrico generato da un disco unif. carico (sull’asse) r dE Q = πR ⋅ σ 2 dq = σ dS densità superficiale di carica θ r’ z R dE = 1 ( dS = 2πrdr r zdq 4πε 0 r 2 + z 2 dr ) E TOT 3/ 2 zσ = 2ε 0 R ∫ (r 0 rdr 2 +z ) 2 3/ 2 E TOT = σ 2ε 0 1 − 2 2 R +z z Campo elettrico generato da un piano infinito uniformemente carico r dE il campo è ortogonale al piano ... r’ θ z r ... e si calcola dal precendente per non dipende dalla distanza dal piano! R→∞ E = σ 2ε 0 Carica in un campo elettrico Abbiamo visto che una carica elettrica genera un campo elettrico nello spazio circostante. Come risponde una carica elettrica al campo elettrico generato dalle altre cariche? Una particella di carica q, in un campo elettrico E, è soggetta ad una forza Se non agiscono altre forze, e la particella ha massa m: r r F = qE r r ma = q E r E Il moto di una particella carica in un campo elettrico uniforme, la traiettoria è parabolica qE a = y m a x = 0 qE ( ) v t v t = + y 0y m v x (t ) = v0 x qE 2 ( ) y t = y + v t + t 0 0y 2m x (t ) = x0 + v0 x t http://www.scienze.unipd.it/tutorjunior/2008_2009/stam.html Lavoro della forza elettrostatica La forza elettrostatica è conservativa. (in analogia con la forza gravitazionale) r LE = −∆U − LE = ∆U = U F − U i la variazione di energia potenziale elettrica è uguale al lavoro della forza elettrica cambiato di segno l’energia potenziale è definita a meno di una costante. In genere, si pone Se le cariche sono inizialmente a distanza infinita Ui=0, U (∞ ) = 0 − LE = U F L’energia potenziale del sistema è pari al lavoro compiuto dalle forze elettriche per portare le cariche da distanza infinita alla posizione finale, cambiato di segno. LApp = U F L’energia potenziale è pari al lavoro compiuto dalle forze esterne per portare le cariche dall’infinito alla posizione finale. Energia potenziale di un sistema di due cariche puntiformi q1 q2 + F12 ponendo F21 r q1q2 U (r ) = 4πε 0 r 1 U (∞ ) = 0 si trova: con segno! + questa si può interpretare come: • energia potenziale di q nel campo della carica q • energia potenziale di q nel campo della carica q • energia potenziale del sistema di cariche q e q 1 2 2 1 1 2 Potenziale Elettrico In presenza di più cariche puntiformi, il principio di sovrapposizione implica che q1 U 0 = U 10 + U 20 + K = ∑ U k 0 q2 (somma algebrica) k r01 r F01 r02 Analogamente al campo elettrico si definisce il potenziale elettrico: q0 r F02 U0 V= q0 J kg ⋅ m 2 [V ] = = =V 3 C As U 0 = q0V Energia potenziale della carica q0 nel campo generato dalle altre cariche. Potenziale elettrico nella posizione di q0 (generato dalle altre cariche) V è il potenziale generato dalle altre cariche nella posizione di q0 Numericamente, esso rappresenta l’energia potenziale di una carica di 1C nel punto considerato V è un campo scalare, definito a meno di una costante additiva. Potenziale Elettrico Generato da una carica puntiforme. Generato da 2 o più cariche puntiformi q1 q q2 r01 r F01 q0 U0 = V = 1 qq0 = q0V 4πε 0 r U0 1 q = q0 4 πε 0 r r02 q0 r F02 1 q1q0 1 q 2 q0 U0 = + +K 4πε 0 r01 4πε 0 r02 U0 1 q1 1 q2 V= = + +K q 4πε 0 r01 4πε 0 r02 V = V1 + V 2 + K somma algebrica dei potenziali generati da q1, q2, ... Rappresentazione di campo elettrico e potenziale elettrico V è un campo scalare Rappresentazione: curve di livello (2D), superfici di livello (3D) Si chiamano curve / superfici equipotenziali Relazione fra Potenziale e Campo elettrico nello spostamento infinitesimo, di una carica q il lavoro della forza elettrica vale dalla definizione di potenziale ovvero r r dL = qE ⋅ ds dL = − dU = − qdV r r dV = − E ⋅ ds se lo spostamento avviene lungo una linea di forza, nello stesso verso del campo elettrico dV = − Eds < 0 il potenziale elettrico diminuisce lungo una linea di forza. se lo spostamento è ortogonale al campo elettrico r r E ⋅ ds = 0 cioè dV = 0 siamo dunque su una superficie equipotenziale, viceversa una superficie equipotenziale è in ogni punto ortogonale al campo elettrico. Relazione fra Potenziale e Campo elettrico Se una carica q0 si sposta da A a B nel campo generato da altre cariche. B r r ∆U = U B − U A = −LC.E. = −∫ FEl ⋅ ds ma r r FEl = q0 E B r r ∆U = −q0 ∫ E ⋅ ds A ricordando che A B r r ∆V = VB −VA = −∫ E ⋅ ds U = q0V A Se ds è lo spostamento lungo una linea di forza: dV = −Eds ⇒ dV E=− ds B più rapidamente varia V, maggiore è il campo elettrico (in modulo) Ciò si esprime dicendo che il campo elettrico è il gradiente del potenziale. A In una regione in cui E=0 V è costante, e viceversa (v. conduttori in equilibrio). Dipolo elettrico r r p = qd d -q si chiama dipolo (o momento di dipolo) elettrico del sistema di cariche -q e +q. q La definizione di dipolo elettrico può essere generalizzata ma ci limiteremo all’esempio dato. Campo e potenziale elettrico generati da un dipolo elettrico (in P e Q) r E+ r E− -q -d/2 P) Q Q) q O d/2 P r r E− E+ 2p EP ≅ 4πε 0 r 3 1 EQ ≅ p 4πε 0 r 3 1 1 p VP = 4πε 0 r 2 VQ = 0 Dipolo elettrico Comportamento di un Dipolo elettrico in un campo elettrico uniforme Se il campo elettrico è uniforme r r r F = qE + − qE − = 0 d sul dipolo agisce una coppia di momento r r r τ = p×E momento nullo, equilibrio stabile, U min. momento nullo, equilibrio instabile, U max. momento massimo Il momento tende ad orientare il dipolo parallelamente al campo elettrico Energia potenziale del dipolo r r U = −p⋅E