90 • FARMACOVIGILANZA n. 2 • Marzo-Aprile 2004 Novità sulle reazioni avverse ■ MR LUPPINO e M FONT Farmacisti, Servizio Farmaceutico ULSS 20 Verona Riportiamo di seguito alcune tra le più importanti segnalazioni in materia di farmacovigilanza. Tali informazioni, relative al periodo gennaio-febbraio 2004, sono rilevate: • dal monitoraggio della Gazzetta Ufficiale e del sito web del Ministero della Salute; • da organi regolatori quali EMEA ed FDA; • da riviste di farmacovigilanza; • da siti web specializzati. Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori BICALUTAMIDE Casodex® - ASTRAZENECA Classe A Evento: aumento della mortalità. Il 18 febbraio 2004, tramite una Dear Doctor Letter1, il Ministero della Salute “raccomanda a tutti i medici di rivalutare con attenzione i soggetti con carcinoma prostatico in fase iniziale non metastatico e non sottoposto a terapie loco-regionali per considerare possibili alternative terapeutiche” a bicalutamide 150 mg. Tale raccomandazione fa seguito al recepimento, anche in Italia, delle informazioni sul profilo di sicurezza di bicalutamide 150 mg provenienti dalla studio multicentrico EPC2 (Early Prostate Cancer) durante il quale è stata osservata una mortalità significativamente più alta tra i soggetti trattati con il farmaco (25,2% - 196 eventi fatali) rispetto ai trattati con placebo (20,5% - 174 decessi), del quale abbiamo già dato comunicazione su DsF 6/2003, pag. 318. Nei mesi scorsi, alla luce di queste evidenze, l’Health Canada3 e l’MCA4 (Medicines Control Agency) hanno ritirato l’autorizzazione ad impiegare bicalutamide alla dose di 150 mg/die come trattamento di prima scelta nel carcinoma prostatico non metastatico. Modalità di comunicazione: Dear Doctor Letter del Ministero della Salute, pubblicata il 18 febbraio 2004. 1. Nota informativa importante del Ministero della Salute. www.ministerosalute.it /medicinali/farmacovigilanza/nota..jsp?va l=casodex 2. Risk of death in patients with localized prostate cancer taking bicalutamide (casodex). CMAJ 14 Oct 2003; 169: 813. 3. Astra Zeneca-Dear Health Care Professional letter. www.hc-sc.gc.ca/hpfbdgpsa/tdp-dtp/index_e.html 4. Committe on Safety of medicines. Casodex 150 mg (bicalutamide): no longer indicated for treatment of localised prostate cancer. In http://www.mca.gov.uk Ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA (TOS) Tutte le specialità ed i generici Classe A e C Eventi: aumento del rischio di ictus e inefficacia nella demenza. Il 2 marzo scorso il National Institutes of Health (NIH) ha dato comunicazione di avere interrotto 13 mesi prima del previsto il Women’s Health Iniziative Estrogen-Alone Trial (WHI-E-Alone Trial), condotto su 10.739 donne tra i 50 e 79 anni, isterectomizzate, in post-menopausa, che si proponeva di valutare gli effetti a lungo termine della Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS) con estrogeni equini coniugati sull’incidenza di malattie cardiovascolari e di cancro al seno invasivo1,2. L’aumentato rischio di ictus e il mancato effetto protettivo sulla funzionalità cardiaca costituiscono i motivi principali dell’interruzione del trial: su una media di 10.000 donne trattate all’anno, è stato dimostrato un aumento del rischio di sviluppare ictus fatali e non di 12 volte superiore nel gruppo randomizzato a estrogeni (44 casi) rispetto al gruppo-placebo (32 casi); il rischio di trombosi venosa profonda è stato di 6 volte superiore con gli estrogeni (21 casi) rispetto a placebo (15 casi). Incerto l’effetto della TOS sul cancro al seno mentre è stata riscontrata una diminuzione delle fratture all’anca nelle pazienti trattate (11 casi) rispetto al gruppoplacebo (17 casi)3. Il NIH ritiene inaccettabile il livello di rischio di stroke dimostrato dallo studio e i cui risultati saranno pubblicati integralmente tra un paio di mesi contestualmente a quelli del WHI-Memory Study con soli estrogeni (WHIMS-E)4, sottostudio del WHI-E-Alone Trial condotto su 2.947 donne isterectomizzate. L’end-point era determinare l’effetto della TOS sulla funzione cognitiva o probabile demenza. Anche in questo caso l’analisi preliminare dei dati suggerisce che la TOS con soli estrogeni non apporta alcun beneficio sulla funzione cognitiva. Misure adottate: l’FDA ha chiesto alle ditte produttrici di aggiornare il black box warnings dei foglietti illustrativi delle relative specialità evidenziando che la terapia ormonale sostitutiva sia estroprogestenica che con soli estrogeni aumenta il rischio di demenza in donne FARMACOVIGILANZA n. 2 • Marzo-Aprile 2004 con un’età ≥ 65 anni; la sezione “studi clinici” dovrà contenere i dati provenienti dal WHIMS5,6. Per le donne già in terapia, dovrà essere utilizzata la minima dose efficace per periodi di tempo limitati. 1. FDA Talk Paper, March 2, 2004. www.fda.gov. 2. WHI-E-Alone Study Update, March 2, 2004 Press Release-National Institutes of Health. www.nih.gov 3. The Women’s Health Initiative Steering Committee. Effects of conjugated equine estrogen in postmenopausal women with hysterectomy. JAMA 2004; 291: 1701-12 (Abstract). 4. New Alert-Estrogen-Alone Trial stop study pills and begin follow-up phase. www.wfubmc.edu/whims 5. Scrip Daily News Alert 2004; 2927: 23. 6. FDA News, February 2004. www.fda.gov nel trattamento dei disturbi gastrici nella fascia di età al di sotto dei 16 anni, e ne revoca le indicazioni pediatriche. Metoclopramide viene inoltre controindicata nel primo trimestre di gravidanza mentre prima il suo utilizzo veniva solo sconsigliato. Modalità di comunicazione: nota informativa importante del Ministero della Salute, pubblicata il 5 marzo 2004. Misure adottate: modifica del RCP e del foglietto illustrativo nelle sezioni posologia, controindicazioni, gravidanza e allattamento2. • 91 diatrico di nafazolina, infatti, alla concentrazione di 0,025 % è consentito tra i 6 e i 10 anni mentre concentrazioni superiori sono assolutamente controindicate nei bambini al di sotto dei 10 anni. Viene infine ricordato che non solo nella popolazione pediatrica ma anche negli adulti nafazolina non deve essere assunta per più di 7 giorni in quanto un uso protratto potrebbe causare un effetto rebound tipico dei simpaticomimetici. Modalità di comunicazione: nota informativa importante del Ministero della Salute, pubblicata il 18 febbraio 2004. 1. Nota informativa importante del Ministero della Salute. www.ministerosalute.it /medicinali/farmacovigilanza/nota..jsp?va l=metoclopramide 2. GU n. 65 del 18/03/04 1. Nota informativa importante del Ministero della Salute. www.ministerosalute.it /medicinali/farmacovigilanza/nota..jsp?va l=nafazolina Oftalmologici e rinologici Antivirali ad azione diretta NAFAZOLINA Tutte le specialità Classe C NEVIRAPINA Viramune® - BOEHRINGERINGER INGELHEIM Classe H Procinetici METOCLOPRAMIDE Tutte le specialità ed i generici Classe A e C Evento: reazioni avverse neurologiche nei bambini al di sotto dei 16 anni. Uno studio multicentrico coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sulla “Sorveglianza degli eventi avversi dei farmaci in pediatria” ha evidenziato che metoclopramide determina un aumento del rischio di sviluppare eventi avversi neurologici nei bambini al di sotto dei 16 anni1. In particolare, il rischio triplica nella valutazione complessiva degli eventi neurologici, mentre è pari a 73 se si considera solo la sintomatologia extrapiramidale. L’analisi, condotta dal Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica dell’ISS rileva inoltre che, nella maggior parte dei casi, il farmaco viene prescritto per il trattamento del vomito in corso di febbre e influenza. I dati presenti nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza confermano queste evidenze. La Commissione Unica del Farmaco (CUF)2, pertanto, considera “non favorevole” il rapporto rischio/beneficio di metoclopramide Evento: effetti sistemici neurologici nella popolazione pediatrica. Nafazolina, viene utilizzata, sia nella popolazione adulta che in quella pediatrica, in preparazioni per uso topico come decongestionante nasale e, in forma di collirio, nelle affezioni oculari allergiche o nelle congiuntiviti. Dallo studio coordinato dall’ISS (“Sorveglianza degli eventi avversi dei farmaci in pediatria”), menzionato anche per metoclopramide, emerge che nafazolina, in bambini con un’età inferiore ai 10 anni, è responsabile di reazioni avverse neurologiche rappresentate da spiccata sedazione, ipotonia, pallore, ipercinesia, extrasistolia, bradipnea/apnea e da segni di grave depressione respiratoria1. Lo studio evidenzia, inoltre, un uso non appropriato delle specialità medicinali contenenti nafazolina (alcune dispensabili in regime di autoprescrizione, altre dietro presentazione di ricetta medica) relativamente ai dosaggi somministrati e all’età dei soggetti trattati. L’uso pe- Evento: grave epatotossicità associata a reazioni cutanee pericolose per la vita. Nel febbraio 2004 il CPMP (Comitato Scientifico dell’EMEA) ha implementato il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) di nevirapina con nuove evidenze provenienti dal X rapporto periodico sulla sicurezza1,2, relativo al periodo di osservazione luglio 2002/luglio 2003. Contestualmente, anche negli Stati Uniti è stato aggiunto un Boxed Warning all’RCP e, così come in Europa, è stata concordata una Dear Doctor Letter2,3 tra la ditta produttrice e l’FDA4. La sorveglianza post-marketing e le analisi retrospettive dei clinical trial mettono in evidenza un aumento dell’incidenza del rischio, peraltro già noto fin dal 20001, di: • gravi reazioni epatiche, talvolta fatali, quali epatiti fulminanti e colestatiche, necrosi ed insufficienza epatica; • reazioni cutanee di grado severo e pericolose per la vita incluse 92 • FARMACOVIGILANZA la Sindrome di Stevens Johnson, necrolisi tossica epidermica, reazioni di ipersensibilità caratterizzate da rash e disfunzione d’organo. Spesso le reazioni epatotossiche sono associate a quelle cutanee. Durante gli studi clinici è stato osservato che l’incidenza di tali eventi avversi gravi è maggiore nelle prime 6 settimane di trattamento anche se il periodo critico si estende alle prime 18 settimane in cui è richiesto un intenso monitoraggio della funzionalità epatica. Non sempre tali eventi avversi sono accompagnati da sintomi, infatti si sono verificati casi asintomatici di epatite che poi è degenerata in insufficienza epatica. I nuovi dati evidenziano che i soggetti maggiormente a rischio di sviluppare reazioni epatotossiche associate a rash sono le donne ed in genere i pazienti con elevata conta di CD4 +. In particolare, il rischio è 3 volte maggiore nelle donne rispetto agli uomini (4,6% vs 1,5%). Tra le donne è stato osservato un incremento del rischio di 9 volte (12 secondo l’FDA) nelle pazienti con conta di CD4 + > 250 cellule/mm3 rispetto a quelle con conta linfocitaria inferiore (8,4% vs 0,9%). Gli uomini con conta di CD4 + > 400 cellule/mm3 sono più esposti rispetto ai soggetti con valori inferiori (4,5% vs 0,7%). Sono tassativamente esclusi dalla terapia con nevirapina i soggetti con AST/ALT > 5 i valori normali. Modalità di comunicazione: la ditta produttrice di nevirapina ha concordato una Dear Doctor Letter con le Autorità Regolatorie Europee e il Ministero della Salute, pubblicata il 20 febbraio 2004. Misure adottate: modifica del RCP nelle sezioni controindicazioni, avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego, effetti indesiderati. 1. Nevirapine European Public Assessment Report (EPAR) - Steps taken after authorisation. www.emea.eu.int/humandocs /Humans/EPAR/Viramune/Viramune.htm 2. Dear Doctor Letter del Ministero della Salute. www.ministerosalute.it/medicinali/farmacovigilanza/nota..jsp?val=viramune n. 2 • Marzo-Aprile 2004 3. Réactions hépatiques et cutanées graves associées à Viramune®. http://agmed.sante.gouv.fr 4. Medwatch - February 2004 Safety Information Alerts: Viramune (nevirapine). www.fda.gov/medwatch/SAFETY/2004/s afety04.htm Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina PAROXETINA Tutte le specialità ed i generici Classe A Evento: definizione delle dosi efficaci e sicure negli adulti. L’11 marzo 2004 il Committee on Safety of Medicines (CSM)1 inglese ha pubblicato i risultati della revisione dei clinical trial sull’efficacia e sulla sicurezza di paroxetina negli adulti, definendone le dosi appropriate nelle varie condizioni per cui il farmaco è approvato: depressione, disturbo d’ansia generalizzata (GAD), da ansia sociale (SAD), da stress post-traumatico (PTSD), disturbo ossessivo compulsivo (OCD), disturbo da attacchi di panico. Tale revisione è stata effettuata dallo stesso gruppo di esperti sugli SSRI, nominato dal CSM nell’aprile 2003, che aveva già espresso parere sfavorevole sull’impiego di paroxetina nella depressione in soggetti al di sotto dei 18 anni di età (DsF 4/2003, pag. 264). Le più importanti Autorità Regolatorie internazionali (FDA negli Stati Uniti, MCA in Inghilterra, Ministero della Salute in Italia), nei mesi scorsi, hanno ufficialmente controindicato l’uso di paroxetina, peraltro off label, in questa fascia di età. Le recenti informazioni provenienti da studi condotti sulla popolazione adulta confermano che per il trattamento della depressione, SAD, GAD e PTSD la dose giornaliera raccomandata è di 20 mg e di 40 mg nell’OCD e nel disturbo da attacchi di panico. Durante lo studio sulla depressione, molti pazienti a cui sono state somministrate dosi iniziali di 30 o 40 mg di paroxetina hanno abbandonato precocemente lo studio a causa degli eventi avversi. Il CSM richiama l’attenzione dei medici su alcuni punti fondamentali: • non esiste alcuna evidenza che incrementando la dose di paroxetina aumenti l’efficacia ma al contrario si viene esposti ad un maggiore rischio di seri eventi avversi. Fino ad ora, infatti, era consentito un incremento di dosaggio fino a un massimo di 60 mg nell’OCD e di 50 mg nelle altre patologie; • gli eventi avversi che si manifestano all’inizio della terapia spesso sono indistinguibili dai sintomi della patologia stessa; • l’aumento improvviso della dose espone a serie reazioni avverse così come la brusca interruzione. 1. 11 March 2004 - Paroxetine (Seroxat): reminder to use the recommended dose. www.mca.gov.uk Antiparkinsoniani PERGOLIDE Nopar® - ELI LILLY Classe A Evento: improvvisi colpi di sonno durante le attività quotidiane. La ditta produttrice di pergolide ha concordato la modifica del RCP e la stesura di una Dear Health Care Professional Letter con le Autorità Regolatorie statunitensi (FDA - dicembre 2003)1-3 e canadesi (Health Canada - gennaio 2004)4 nella quale rende noto che il farmaco può causare improvvisi colpi di sonno durante il normale svolgimento delle attività quotidiane. Ciò diventa particolarmente pericoloso perché, in molti casi, tale evento avverso non è preceduto da segnali come sonnolenza o sedazione. L’eziologia di questo effetto non è nota e non esistono sufficienti evidenze per stabilire se si verifichi esclusivamente con pergolide oppure anche con gli altri agenti dopaminergici utilizzati nel Morbo di Parkinson. Viene, inoltre, evidenziato che l’insorgenza di improvvisi colpi di sonno è avvenuta anche dopo 1 anno dalla FARMACOVIGILANZA n. 2 • Marzo-Aprile 2004 somministrazione di pergolide e non solo all’inizio della terapia. In realtà, già nel 2002, il CPMP5 aveva pubblicato i risultati di una revisione delle evidenze disponibili relative agli episodi improvvisi di colpi di sonno causati dai nuovi agenti dopaminergici. Sulla base delle informazioni provenienti da studi clinici, report spontanei e letteratura pubblicata, il CPMP aveva concluso che l’evento avverso in questione era più frequente con ropinirolo e pramipexolo e raramente con pergolide. 1. Medwatch - December 2003 Safety Information Alerts: Permax (pergolide mesylate). www.fda.gov/medwatch/SAFETY /2003/safety03.htm 2. Pergolide Mesylate (Permax): Warning about falling asleep and auto accidents. Worst Pills Best Pills February 2004; 10: 14-5. 3. Pergolide- Danger of falling asleep during daily activities. WHO Pharmaceuticals Newsletter 2004; 1: 7. 4. Health Canada-Warnings/Advisories: Important safety information regarding the antiparkinson drug Permax (pergolide mesylate): sudden onset of sleep. www.hcsc.gc.ca 5. CPMP Position Statement-Dopaminergic substances and sudden sleep onset. www.emea.eu.int Sostanze ipolipemizzanti ROSUVASTATINA Crestor® - ASTRAZENECA Provisacor® - ASTRAZENECA Simestat® - SIMESA Classe A nota 13 Eventi: rabdomiolisi e insufficienza renale. Il poco rassicurante profilo di sicurezza di rosuvastatina è emerso chiaramente dagli studi clinici prima della sua immissione in commercio negli Stati Uniti. Infatti, già durante i clinical trial di pre-registrazione, si sono verificati 7 casi di rabdomiolisi e 3 di insufficienza renale in soggetti trattati con la dose di 80 mg/die. Un elevato numero di pazienti, inoltre, presentava proteinuria ed ematuria non accompagnate da danno renale1. La ditta produttrice del farmaco ha, quindi, interrotto lo sviluppo della dose di 80 mg ottenendo, invece, l’autorizzazione per gli altri dosaggi che negli Stati Uniti sono 5, 10, 20 e 40 mg (in Europa la dose di 5 mg non é commercilaizzata). Alla luce di questi eventi, Public Citizen, sin dal luglio 2003, aveva formalmente preso posizione contro la commercializzazione di rosuvastatina che è l’unica statina ad aver provocato rabdomiolisi negli studi clinici pre-registrazione (non era accaduto neanche per cerivastatina) ed è anche l’unica ad aver causato insufficienza renale, evento mai osservato con le altre statine, se non come conseguenza della rabolomiolisi? A 5 mesi dalla sua commercializzazione, le segnalazioni post-marketing provenienti dal Inghilterra e Canada mettono in evidenza come questi gravi eventi avversi si verifichino anche con le dosi più basse del farmaco2: 5 casi di danno renale (con 10 o 20 mg); 3 casi di ematuria (10 e 20 mg); 3 casi di rabdomiolisi (in due di questi casi la dose era sia di 20 che 40 mg). Due tra le più importanti compagnie di assicurazione americane si sono rifiutate di rimborsare rosuvastatina dato che “non offre alcun vantaggio rispetto alle altre statine, la sua efficacia nella prevenzione cardiovascolare non è stata studiata, la sicurezza a lungo termine non è nota”. Le autorità sanitarie svedesi, all’unanimità, non hanno ammesso la nuova statina alla rimborsabilità poiché non risponde a documentati criteri di sicurezza e di costo-efficacia. Il 4 marzo 2004, Public Citizen, inoltra alla FDA una petizione con la quale chiede il ritiro dal commercio del farmaco sulla base di un aggiornamento dei dati di sicurezza provenienti dalla FDA stessa e dalle agenzie inglese e canadese3. Il numero totale delle segnalazioni postmarketing degli Stati Uniti, Inghilterra e Canada comprende: • 7 casi di rabdomiolisi (alle dosi da 10 a 80 mg); • 9 casi di danno renale di cui 4 di insufficienza renale acuta (alle dosi di 10, 20 e 40 mg); • 6 casi di sanguinamento o di • 93 alterazioni nei valori di laboratorio dovuti all’interazione rosuvastatina-warfarin. Particolarmente rilevanti i 3 report provenienti dagli Stati Uniti dove si è verificato 1 decesso: una donna di 39 anni che assumeva 20 mg al giorno di rosuvastatina è morta per rabdomiolisi e insufficienza renale. Gli altri 2 casi riguardano un uomo di 63 anni che ha sviluppato insufficienza renale acuta alla dose di 10 mg/die e un paziente nel quale la somministrazione di 10 mg di rosuvastatina, ha provocato insufficienza renale e necrosi tubulare. Nell’aprile scorso un’altra importante compagnia di assicurazione statunitense ha deciso di non rimborsare rosuvastatina4. 1. Worst Pills Best Pills October 2003; 10: 73-6. 2. Worst Pills Best Pills March 2004; 10: 179. 3. Public citizen - Petition to FDA, March 4, 2004. www.citizen.org 4. Worst Pills Best Pills April 2004; 10: 28-9. Vaccini batterici e virali in associazione VACCINI ESAVALENTI (DTPa+Polio+Hep B+Haemophilus influenzae tipo b) Hexavac® - AVENTIS PATEUR MSD Infarix® Hexa - GLAXOSMITHKLINE BIOLOGICALS Classe C Evento: aggiornamento profilo di sicurezza. Il CPMP, mediante il Public Statement del 1 dicembre 2003, comunica le sue posizioni in merito al profilo di sicurezza dei vaccini esavalenti il cui rapporto rischio/beneficio rimane positivo e le attuali condizioni di impiego non subiscono variazioni1-3. Il 28 aprile 2003 era stato pubblicato un primo Public Statement (DsF 3/2003, pag.165) nel quale il Comitato Scientifico dell’EMEA affermava l’impossibilità di stabilire un nesso di causa/effetto tra la somministrazione dei vaccini esavalenti e 94 • FARMACOVIGILANZA la morte improvvisa inattesa (SUD - Sudden Unexpected Death) di 5 bambini (4 in Germania e 1 in Austria) a 24 ore dalla vaccinazione4,5. Tali segnalazioni si riferivano ad un periodo di sorveglianza post-marketing di 2 anni e mezzo dal rilascio dell’autorizzazione all’immissione in commercio dei vaccini con procedura centralizzata europea nell’ottobre del 2000. Le conclusioni a cui è giunto il CPMP, pubblicate il 1 dicembre 2003, si basano sul monitoraggio delle sospette reazioni avverse relative ai vaccini esavalenti nell’ambito dell’attività routinaria di farmacovigilanza e su un’analisi retrospettiva dei dati provenienti dalla Germania. Dalla rivalutazione delle segnalazioni è emerso che, in un arco di tempo di 3 anni, sono stati riportati 4 casi di SUD (3 in Germania e 1 in Austria) avvenuti 48 ore dopo la vaccinazione in bambini di 2 anni di età. L’analisi retrospettiva dei dati tedeschi ha ri- n. 2 • Marzo-Aprile 2004 velato che i 3 casi si sono verificati in bambini che hanno ricevuto una dose di richiamo (quarta dose) di vaccino, nel loro secondo anno di vita. A questo proposito, il CPMP dichiara che, rispetto alle analisi statistiche effettuate in Germania, il numero di eventi di SUD è stato superiore alle aspettative. Alla luce dei dati riportati, secondo gli esperti del CPMP, “non esiste alcuna causa biologica plausibile riguardo all’associazione tra i vaccini esavalenti e i casi di SUD nel secondo anno di età”. L’unico elemento accertato è tuttavia una stretta associazione temporale, 48 ore, tra gli eventi di SUD e la somministrazione di una quarta dose di vaccino nel secondo anno di vita dei bambini. Il Comitato Scientifico dell’EMEA annuncia, infine, che il continuo monitoraggio delle segnalazioni relative a tali vaccini verrà affiancato da programmi di sorveglianza attiva previsti per l’inizio del 2004. Si trat- ta di studi prospettici e retrospettivi sulla SUD, condotti da istituzioni indipendenti che poi saranno valutati dalle Autorità Regolatorie. Il Ministero della Salute precisa che “in Italia il calendario vaccinale nazionale non prevede una quarta dose durante il secondo anno di vita” ma solo 3 somministrazioni durante il primo anno (al 3°, 5° e 12° mese). Inoltre nessun caso di SUD è presente nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza. 1. EMEA Public Statement-EMEA update on hexavalent vaccines: Hexavac and Infarix Hexa, 1 Dec 2003. www.emea.eu.int 2. Reactions Weekly 2003; 980: 2. 3. Ministero della Salute-Attualità. www.ministerosalute.it/medicinali/farmacovigilanza/farmacovig.jsp 4. EMEA Public Statement-EMEA reviews hexavalent vaccines: Hexavac and Infarix Hexa, 28 Apr 2003. www.emea.eu.int 5. Reactions Weekly 2003; 950: 2. Disinfettanti, antisettici ed antiparassitari È possibile richiedere il secondo volume de “I quaderni di dialogo” dedicato ai disinfettanti, antisettici ed antiparassitari. La monografia si rivolge a tutti i professionisti della Sanità, in particolar modo, ai farmacisti al pubblico, come strumento chiaro e sintetico per la scelta e l’uso di questi prodotti. La trattazione si divide in tre parti: 1. disinfettanti e antisettici - legislazione di riferimento classificazione e descrizione delle principali classi, tipo di attività ed istruzioni per l’uso; 2. antiparassitari - trattamento di pediculosi e scabbia; 3. informazioni al cittadino. Il volume contiene anche un elenco dei principali antisettici e disinfettanti in commercio: oltre alla descrizione dei prodotti la redazione ha assegnato un giudizio alla loro efficacia e tollerabilità. Per informazioni rivolgersi alla Redazione (tel. 045.8075563).