Teoria I segreti della vista: Avete mai provato a guardare gli occhi di uno spettatore a teatro? O di qualcuno intento a studiare un quadro in un museo? Le pupille guizzano qua e là a velocità altissime (ogni spostamento dura al massimo un decimo di secondo) e si fermano per appena 2-4 decimi di secondo poi ripartono per un nuovo spostamento. Per esempio nel quadro di Degas "Ritratti in un ufficio" qui a destra è stato riportato quello che è il percorso dello sguardo di una persona intenta ad ammirarlo. E' stato registrato da un'apparecchiatura particolare appoggiata all'occhio e che riesce a rilevare i movimenti della pupilla. • Le pupille tra l'altro non stanno ferme nemmeno quando si dorme: tant'è che hanno dato il nome a una delle fasi del sonno quella REM (Rapid Eyes Moviments "movimenti rapidi degli occhi"). E' un po' come se l'occhio volesse catturare più informazioni possibili nel minor tempo! E in effetti è proprio così: solo la fovea una piccola zona al centro della retina coglie in modo nitido con dettagli precisi. E' uno spioncino largo appena mezzo millimetro simile a un buco in un vetro smerigliato: se si tiene lo sguardo puntato in avanti infatti gli oggetti che stanno ai lati del campo visivo e che si possono vedere "con la coda dell'occhio" appaiono sfocati come rappresentato nell'immagine a sinistra e per vederli bene dovrebbero essere molto grandi come le lettere dello schema in basso. La fovea e le saccadi E' difficile accorgersi della ridotta dimensione del campo visivo "utile" dal momento che il cervello corregge l'immagine portandola a fuoco proprio grazie ai continui movimenti oculari di esplorazione dell'ambiente. Se il cervello non intervenisse in questo processo gli occhi non basterebbero: è stato calcolato che se tutta la retina avesse il potere visivo della fovea il nervo ottico che porta le informazioni dagli occhi al cervello dovrebbe essere grosso come la proboscide di un elefante! Il mondo contiene troppo informazioni visive ma l'evoluzione ha risolto il problema inventando la fovea che vede bene solo piccole porzioni lasciando ad altre parti del cervello il compito di ricomporre l'immagine! Non possiamo fissare lo sguardo neanche se ci sforziamo: dopo pochi decimi di secondo la pupilla "traballa" come se se fosse scomoda in quella posizione e devia di qualche frazione di millimetro per poi ritornare magari nella posizione originaria. • L'effetto telecamera • Durante gli spostamenti oculari il cervello ha anche il compito di "spegnere" la visione per evitare l'effetto telecamera cioè le "strisciate" che si vedono talvolta in tv quando i cameramen spostano velocemente l'obiettivo della telecamera da un punto all'altro. Ciò significa che per un quarto del tempo che passiamo da svegli siamo ciechi: una saccade media dura infatti 50-100 millisecondi mentre le pause di fissazione (durante le quali l'occhio vede perfettamente) sono un po' più lunghe: 200-400 ms. Se consideriamo allora una normale giornata di veglia di 16 ore quindi per circa 4 ore non vediamo nulla! • Per verificarlo basta guardarsi allo specchio e muovere lo sguardo rimanendo sempre nello spazio dello specchio: è impossibile vedere gli occhi che si spostano sembrano sempre fissi anche se di volta in volta in punti diversi! Per forza! Durante lo spostamento siamo ciechi! Se invece guardiamo qualcun altro compiere la stessa operazione vedremo i suoi occhi che si muovono. • Questi brevissimi black-out della vista possono provocare anche degli errori grossolani di valutazione delle distanze! Le saccadi infatti possono ingannare per esempio i guardalinee durante una partita di calcio o i giudici di gara al traguardo di una corsa. Scherzi della vista In quest'area però a causa del chiasma ottico cioè l'incrocio dei nervi oculari arrivano soprattutto le immagini provenienti dalla metà sinistra del campo visivo! • anche se si tratta di un fotomontaggio e le due foto sono uguali ma speculari. Nella foto B infatti la parte sorridente è a sinistra ed è quella che verrà maggiormente tenuta in considerazione perchè recepita dalla metà destra del cervello maggiormente predisposta all'elaborazione delle immagini. Stessa cosa allora dicasi per le foto in alto! Il paesaggio preferito sarà preferibilmente quello della foto a destra perchè il mare ossia il centro di attenzione è posto a sinistra della foto! Lettura e guida • Gli occhi di chi è intento alla lettura si muovono a balzi si spostano verso destra di 7-9 caratteri per volta e poi tornano bruscamente indietro all'inizio della riga successiva. Perchè? Perchè vediamo come raffigurato nello schema in basso: • • inquadriamo bene 4-5 caratteri alla volta e quelli ai lati risultano sfocati. Si pensava che durante la lettura l''occhio atterrasse su ogni parola ma si è scoperto che non è così: il punto in cui lo sguardo si ferma è quasi sempre casuale. Anche se vediamo meglio al centro del campo visivo la nostra vita è abbastanza buona e tale da cogliere anche quello che sta ai lati e per questo bastano poche lettere per capire di che parola si tratta! • E gli occhi di un automobilista? Una ricerca ha dimostrato che la direzione dello sguardo di chi sta per affrontare una curva coincide con la direzione che le ruote devono prendere per completarla correttamente. I guidatori cercano un punto sul ciglio della strada (a sinistra se la curva è a sinistra e viceversa) già un paio di secondi prima di girareil volante poi lo muovono in modo che le ruote siano parallele alla linea immaginaria che va dal punto che stanno osservando al muso dell'auto.