DIDATTICA Le sospensioni QUESTA E QUELLA PARI NON SONO Una volta per i rimorchi agricoli le sospensioni erano un optional. Oggi sono un contenuto irrinunciabile per abbinare produttività e sicurezza. Un excursus tecnico fra i sistemi di sospensione oggi più in uso con i “pro” e i “contro” di ciascuno A prima vista i sottocarri dei rimorchi sembrano tutti uguali. Tali Macchine cambiamo in effetti molto a livello di organi di trasporto, nel senso che si spazia dal semplice pianale di carico alle cisterne crossando i mille cassoni disponibili sul mercato, ma al di sotto di tali sistemi di contenimento, che cambiano in base alle esigenze di carico e trasporto, poco si nota di diverso da un trailer all’altro. La realtà invece è ben diversa e racconta di equipaggiamenti quanto mai vari per numero di assali, sistemi di frenatura, impianti di assistenza alle manovre e, soprattutto, sistemi di sospensione. Sono questi ultimi in effetti a fare la differenza fra un rimorchio e l’altro enfatizzandone o meno funzionalità e prestazioni. A conferma, la miriade di sistemi oggi disponibili sul mercato, dai boogie ai tandem, dalle balestre multilama o paraboliche alle sospensioni pneumatiche, oleodinamiche e idrauliche, ciascuno dei quali avanza aspetti positivi e negativi. Da qui l’idea di un excursus tecnico nel settore effettuato grazie alla collaborazione con Adr Axles, uno dei più importanti costruttori del settore e anche quello che, offrendo sottocarri sospesi sulla base di tutti gli schemi oggi in auge, può esprimere su ciascuno valutazioni equilibrate e assolutamente oggettive. © RIPRODUZIONE RISERVATA BOOGIE O CANTILEVER Sono sospensioni robuste e semplici nella concezione, prerogative che le rendono particolarmente indicate per equipaggiare le macchine operanti in ambito off road. Normalmente basate su balestre multilama di elevata rigidezza e di dimensionamento generoso, sopportano forti sovraccarichi e importanti sollecitazioni operando in sicurezza anche in presenza di forti dislivelli. Di solito si abbinano ad assi posteriori autosterzanti che 72 07-08 / 2014 TENDEM E TRIDEM Sono le sospensioni di uso più generale. Più flessibili dei boogie, sono anche caratterizzate dalla possibilità di realizzare escursioni degli assi di minor ampiezza, cosa che le orienta ai terreni con dislivelli modesti. Gli elementi elastici possono essere balestre multilama o paraboliche, a seconda delle esigenze di esercizio, con le più orientate all’heavy duty e le seconde, più leggere e flessibili, più adatte agli impieghi stradali. Comune alle due soluzioni il comportamento dinamico, generalmente più stabile e più equilibrato rispetto al boogie anche se la maggior flessibilità può indurre qualche problema di aderenza in frenata su fondi irregolari in mancanza di specifici sistemi di correzioni quali, per esempio, le barre di reazione degli assi che compensano le reazioni dei freni sul telaio e assicurano una frenatura equilibrata in tutte le condizioni di marcia. Per migliorare la tenuta di strada in curva dei rimorchi con baricentro alto le sospensioni possono anche disporre di balestre multilama o paraboliche di larghezza maggiorata e di elevata rigidezza torsionale, atte ad agire quali stabilizzatori del telaio. Plus specifico dei tandem e dei tridem inoltre la modularità, nel senso che lasciano al costruttore del veicolo la libertà di comporre sottocarri con tutti gli elementi portanti necessari per distribuire il carico sugli assi sia in funzione della circolazione stradale sia della manovrabilità del veicolo fuori strada. I gruppi forniti da Adr possono inoltre essere di tipo pre assemblato su controtelaio, soluzione che permette agli allestitori di operare su sottocarri già pronto all’uso, geometricamente controllati in fabbrica dai tecnici Adr su banchi appositamente realizzati. collaborano ad attenuare gli sforzi trasversali dinamici innescati dalle curve. La necessità di equipaggiare il rimorchio con pneumatici di grandi dimensioni a bassa pressione può essere un fattore di condizionamento per il loro uso imponendo distanze tra le balestre ridotte che vanno a scapito della stabilità trasversale. Questa sua caratteristica fa anche sì che boogie o cantilever siano sospensioni poco adatte a veicoli con baricentro alto. La loro cinematica, inoltre, ne condiziona il comportamento dinamico in frenata che non è mai ottimale, neanche se si installa un correttore di frenata, a causa della estrema rigidezza delle balestre e alla loro scarsa sensibilità alle variazioni di carico sugli assi. 07-08 / 2014 73 DIDATTICA Le sospensioni SOSPENSIONI PNEUMATICHE Sono le sospensioni oggi più diffuse sui veicoli commerciali in quanto costruttivamente molto semplici e molto funzionalmente molto versatili. Le molle ad aria controllate da un impianto pneumatico non si limitano infatti ad assorbire le sollecitazioni che si innescano fra rimorchio e fondo, ma possono variare l’assetto del rimorchio stesso stabilizzandolo in funzione del carico, compensare le reazioni in frenata tra i vari assi, correggere l’assetto in curva, interagire con i sistemi di sicurezza di bordo quali, per esempio, abs e esp, e permettere la costruzione di sotto carri cin un numero di assi illimitato senza dover ricorrere ad accorgimenti costruttivi specifici. La loro diffusione da un punto di vista tecnico è quindi più che giustificata, fermo restando che per poterla applicare su una macchina agricola è necessario che il trattore disponga di un adeguato impianto pneumatico, optional non è molto gettonato nel settore. Inoltre, ammesso che sia garantita l’alimentazione delle molle, le esigenze di stabilità trasversale delle macchine agricole pongono grossi problemi di controllo in quanto i sistemi pneumatici hanno inerzie ridottissime e come tali necessitano di sistemi di correzione sofisticati e progettati ad hoc per ogni tipo di veicolo. SOSPENSIONI OLEODINAMICHE È la tipologia di sospensione che più adatta per gli impieghi agricoli ed era nata quale variante idraulica delle sospensioni pneumatiche tesa a superare la frequente mancanza di sistemi pneumatici sui trattori. Di fatto è quindi strutturata come una sospensione pneumatica, ma anziché operare mediante molle ad aria opera con i cilindri idraulici. Sua caratteristica principale l’impiego di due fluidi, un liquido e un gas per gestire separatamente assetto e molleggi con i primi che possono essere variati o stabilizzati agendo sul volume del liquido attivo nel sistema. Le sospensioni oleopneumatiche permettono anche di compensare le reazioni in frenata tra i vari assi, stabilizzare il veicolo in curva impiegando un sistema oleodinamico di compensazione tra i cilindri del lato destro e del lato sinistro del telaio, sollevare dal suolo uno più assi senza dovere implementare sistemi supplementari, come avviene invece sulle sospensioni pneumatiche, interagire con i sistemi di bordo di sicurezza ed equipaggiare i veicoli con un numero di assi praticamente illimitato. Tali plus hanno portato i progettisti a realizzare una grande varietà di applicazioni e in tale ottica rientrano i sistemi multilink “Sst” e la sospensione a ruote indipendenti “HydroEvo” di Adr. La prima è stata progettata per equipaggiare i dumper ed è caratterizzata da una gestione completamente oleodinamica della stabilità laterale, senza i tradizionali bracci longitudinali di chiara derivazione automotive e caratteristici di tutte le sospensioni oleodinamiche classiche. Questa soluzione consente di avere una grande oscillazione trasversale degli assi e con essa la possibilità di operare su terreni scoscesi senza compromettere la stabilità del veicolo, anche nel caso di dumper nel corso del ribaltamento del cassone. “HydroEvo” è invece una sospensione a ruote indipendenti appositamente progettata per assicurare la massima stabilità ai veicoli equipaggiati con pneumatici a bassa pressione e con assi sterzanti. L’impiego di sospensioni oleodinamiche classiche impongono in questi casi di costruire telai stretti per rispettare i limiti di sagoma, obbligo HydroSafe non pone invece vincoli in quanto propone ingombri ridotti già di suo. I cilindri oleodinamici sono infatti posizionati al di sotto dei longheroni del telaio che può essere così sensibilmente più largo rispetto alle soluzioni tradizionali. 74 07-08 / 2014