Regolamento per l’accesso
ai contributi per interventi di prevenzione dei danni
arrecati alle produzioni agricole dalla fauna selvatica
1. Soggetti beneficiari
1.
2.
Possono accedere al presente bando, ai sensi dell’art. 47 della Legge Regionale 12 Gennaio 1994 n.3, gli
imprenditori agricoli singoli o associati, proprietari o conduttori di terreni agricoli ricadenti nell’Ambito
Territoriale di Caccia Siena 17 (ATC 17).
Sono esclusi dai benefici previsti dal presente bando tutti i terreni agricoli ricadenti negli Istituti Faunistici
quali:
- Aziende Faunistico Venatorie (AFV) ed Agrituristiche Venatorie (ATV);
- Oasi di Protezione;
- Aree naturali protette ai sensi delle normative Regionali e Nazionali vigenti;
- Centri di produzione di fauna selvatica (CPS);
- Aree Addestramento Cani (AAC);
- Aree di divieto ai sensi dell’Art.14 della L.R. 3/94;
- Fondi Chiusi;
ed in ogni caso ricadenti in zone a divieto di caccia ad eccezione delle Zone di Ripopolamento e
Cattura e delle Zone di Rispetto Venatorio e di quelli in rapporto convenzionato con l’ATC 17 per lo
svolgimento di particolari progetti.
2. Modalità di presentazione della domanda
La richiesta di contributo relativa agli interventi previsti dal presente Bando dovrà essere inoltrata al Presidente del
Comitato di Gestione dell’A.T.C. Siena 17, mediante presentazione del Modello 1 (Vedi allegati), redatto in carta
semplice e sottoscritto con firma in calce. Le domande non conformi al modello 1 e non debitamente compilate saranno
ritenute non valide.
Le domande dovranno pervenire prima dell’inizio del danno.
Le domande incomplete saranno ritenute non valide ai fini dell’ammissione al bando.
Nella domanda dovranno essere indicati:
- nome e cognome, luogo e data di nascita, Codice Fiscale/Partita I.V.A. del richiedente;
- residenza ed eventuale recapito telefonico;
- titolo di conduzione dei terreni oggetto di intervento;
- denominazione, sede e Partita I.V.A. dell’Azienda;
- comune e località in cui si trovano i terreni oggetto di intervento e loro dislocazione rispetto a
strutture faunistiche e faunistico-venatorie (ZRC, ZRV, AFV, ATV, AAC, CPS, Oasi, Parchi,
strutture di ambientamento, etc.)
- l’indicazione del foglio e particelle oggetto di intervento e della loro superficie, i tipi di intervento
(facendo riferimento alle tipologie previste dal bando);
- quantità dei materiali necessari per la realizzazione del progetto di prevenzione;
- preventivo economico dei materiali necessari per la realizzazione del progetto di prevenzione;
Il richiedente deve inoltre dichiarare nella domanda, sotto la sua responsabilità:
- l’indennizzo medio per ettaro dei danni riconosciuti negli ultimi due anni da parte di Ente Pubblico
sulle particelle della coltura oggetto della richiesta di prevenzione;
- di non percepire per le stesse opere nessun altro contributo da parte dell’unione Europea e/o di
Pubbliche Amministrazioni;
- di impegnarsi nell’attivazione delle misure preventive, nella loro manutenzione e nell’ esecuzione di
tutte le opere necessarie a rendere efficaci al massimo gli interventi e secondo le prescrizioni del
bando in stretta collaborazione con il distretto di gestione degli ungulati ricadente nella zona
interessata;
- di impegnarsi altresì a non richiedere il rimborso dei danni arrecati alle produzioni agricole da
selvaggina, limitatamente agli appezzamenti oggetto di intervento, qualora provocati da imperizia,
cattiva gestione o manutenzione delle opere preventive attivate con il contributo del Comitato di
Gestione dell’ATC 17, o la non collaborazione con il consorzio di gestione degli ungulati, in questo
caso sarà proceduto come da comma 10 art.2 del Regolamento Provinciale per la prevenzione dei
danni;
Qualora per la realizzazione dell’impianto si renda necessaria l’inclusione di altre proprietà, il richiedente dovrà farsi
carico di ottenere il consenso scritto da parte dei proprietari interessati ed allegarlo alla domanda di partecipazione al
bando.
Nel caso che i terreni siano sottoposti a vincoli (vincolo idrogeologico, forestale, urbanistico, ecc.) le eventuali istanze
agli organi competenti per il conseguimento del nulla osta alla realizzazione degli interventi saranno richiesti da parte
del beneficiario del contributo.
Il Comitato di Gestione dell’A.T.C. SI 17 non si assume nessuna responsabilità per inadempienze o infrazioni
commesse nella realizzazione dei lavori e delle opere eseguite in difformità alle vigenti norme.
3. Documenti da allegare alla domanda
Alla domanda dovrà essere allegata la seguente documentazione:
1. descrizione delle caratteristiche dell’azienda agricola e delle produzioni, tipologia dei danni subiti, specie
selvatiche che producono il danno, colture agrarie prevalentemente danneggiate;
2. relazione tecnico-descrittiva delle opere di prevenzione che si intendono realizzare e relativo programma di
utilizzazione;
3. computo metrico-estimativo delle opere di prevenzione;
4. preventivo economico;
5. carta d’insieme in scala 1:25.000 o 1:10.000 dei terreni oggetto d’intervento;
6. visura catastale e planimetria catastale 1:2.000 dei terreni oggetto d’intervento;
7. copia di idoneo documento comprovante il dichiarato titolo di possesso o conduzione dei fondi;
8. copia di necessari atti di autorizzazione rilasciati dagli organi competenti se richiesti dalla normativa vigente;
9. consenso scritto da parte dei proprietari dei terreni inclusi nell’ impianto;
10. sottoscrizione dell’obbligo di mantenimento dell’impianto ove previsto nel presente bando.
4. Regime di aiuti
Il contributo massimo finanziabile per azienda non può superare il 80% del costo dei materiali Iva esclusa.
La liquidazione avverrà dietro presentazione di regolare fattura intestata all’Azienda che dovranno pervenire all’A.T.C.
entro e non oltre il 31.12 di ciascun anno.
Per i materiali di consumo quali pile, sostanze o mezzi dissuasivi ammessi l’A.T.C. rimborserà, a semplice richiesta, le
spese dietro presentazione di documentazione fiscale.
5. Procedure di attuazione
Le richieste pervenute verranno esaminate dall’Ufficio di Presidenza dell’ATC 17 dopodichè verrà data comunicazione
al richiedente sull’esito dell’istanza.
Nell’esamina delle richieste pervenute si dovranno tenere in considerazione i danni sostenuti nell’appezzamento in
oggetto negli ultimi due anni.
L’ATC 17 potrà provvedere ad effettuare un sopralluogo preventivo degli interventi ammessi, tramite un proprio
incaricato, per verificare le rispondenze del progetto presentato.
I lavori e le opere inerenti il progetto presentato potranno essere eseguiti esclusivamente dopo il ricevimento della
comunicazione scritta di ammissione a contributo rilasciata dall’ATC 17 che comunque si riserva la facoltà di dare
prescrizioni vincolanti l’approvazione dei progetti stessi.
I lavori e le opere dovranno essere eseguiti prima che si verifichino i danni. Eventuali modifiche al progetto autorizzato
dovranno essere preventivamente comunicate all’ATC 17 che si riserva la facoltà di concordarle e approvarle.
Gli interventi realizzati dovranno essere segnalati da apposite tabelle fornite dall’ATC17 indicanti la partecipazione
dell’ATC 17 alla realizzazione delle opere.
Al termine dei lavori il richiedente dovrà presentare domanda di collaudo al Presidente dell’ATC 17 corredata del
consuntivo dei lavori e copie delle fatture di acquisto.
Il collaudo delle opere, al fine di definirne la congruità, verrà effettuato, entro 20 giorni dal ricevimento della richiesta,
da parte di un incaricato dall’ATC 17.
Entro 30 giorni dalla data del verbale di collaudo predisposto dal tecnico dell’ATC 17 il Comitato di Gestione
procederà alla approvazione del finanziamento e alla sua erogazione.
Entro il 31.12. di ciascun anno le aziende sono tenute a presentare la documentazione che da diritto al risarcimento
(copie fatture).
In mancanza o in ritardo non si procede al rimborso del contributo.
Qualora siano rilevate inadempienze nella cura e manutenzione delle opere e degli interventi da parte del
proprietario/conduttore o del distretto di gestione degli ungulati, l’ATC 17 si riserva il diritto di non assegnare o
assegnare solo parzialmente i contributi previsti e qualora questi siano già stati liquidati di richiederne la totale o
parziale restituzione.
INTERVENTO 1 – Predisposizione di fili elettrificati per la prevenzione dei danni da cinghiali
Tipologia di intervento – Si tratta di strutture mobili da collocare a protezione di colture agricole oggetto di attenzione
prevalentemente da parte di cinghiali. Il contenuto costo dell’impianto ne giustifica la collocazione a protezione di varie
tipologie di colture, oltre alle arboree (vite in particolare) ed alle orticole anche a cereali ed a seminativi in genere.
Finalità dell’intervento – Prevenzione danni da ungulati su una vasta gamma di colture agricole.
Tecniche da adottare – Sistemazione da 2 a 3 ordini di fili elettrificati sorretti da palificazione di altezza variabile e
alimentati da idoneo sistema di elettrificazione (batteria, centralina etc.)
Prescrizioni – Obbligo di mantenimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’impianto per anni 5.
Temporizzazione della funzione dell’impianto dal tramonto all’alba. Disattivazione dell’impianto al termine della
raccolta del prodotto. Utilizzo di materiali e sistemazione dell’impianto secondo le prescrizioni Cei EN 61011. Obbligo
di apposizione di tabelle riportanti la dicitura “Recinto elettrico” e relativo simbolo di avvertimento.
Localizzazione dell’intervento – Vigneto, frutteto, colture orticole, seminativi in genere.
INTERVENTO 2 – Predisposizione di recinzione elettrificate per la prevenzione dei danni da cervidi
Tipologia di intervento – Si tratta di strutture fisse da collocare a protezione di colture agricole oggetto di attenzione
prevalentemente da parte di capriolo, daino e cervo. L’elevato costo dell’impianto ne giustifica la collocazione a
protezione di colture ad elevato reddito e laddove i danni arrecati dalla specie in oggetto si sono ripetuti per almeno due
anni e dove altre forme di prevenzione non abbiano dato risultati.
L’intervento è da ritenersi una misura eccezionale e ad insindacabile giudizio del Comitato di Gestione dell’ATC 17.
Finalità dell’intervento - Prevenzione dei danni da cervidi su colture ad elevato reddito.
Tecniche da adottare – Sistemazione da 4 a 5 ordini di fili elettrificati sorretti da palificazione di altezza variabile e
alimentati da idoneo sistema di elettrificazione (batteria, centralina etc.)
Prescrizioni – Obbligo di mantenimento dell’impianto senza cambio di destinazione per anni 10, pena l’esclusione da
qualsiasi altra forma di contributo da parte dell’ATC 17. Temporizzazione della funzione dell’impianto dal tramonto
all’alba. Utilizzo di materiali e sistemazione dell’impianto secondo le prescrizioni Cei EN 61011. Obbligo di
apposizione di tabelle riportanti la dicitura “Recinto elettrico” e relativo simbolo di avvertimento.
Localizzazione dell’intervento – Vigneto, frutteto, oliveto, impianti arborei.
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BANDO DI ACCESSO