Reg. 834/2007 •Individua i presupposti e le motivazioni, definire limiti e le eventuali concessioni per definire le regole per le produzioni biologiche. Reg 889/2008 •Stabilisce le modalità di applicazione del Reg.834 •Normativa nazionale • Norme attuative, attribuzione competenze e chiarimenti. D.M. 18354 27/11/2010, D.M. 481 29/10/2010 Origine animali •Consentita la conversione degli alveari esistenti •La formazione tramite sciamature e divisione colonie, nonché l'acquisto di alveari o animali certificati biologici. •In caso di mancanza di tali capi è consentito il rinnovo degli apiari nella quota massima del 10% di api regine e sciami convenzionali all'anno su favi o fogli cerei bio. Periodo di conversione •Periodo di sostituzione di tutta la cera presente in fase d'avvio con cera biologica o con cera convenzionale da opercoli e analisi •La durata minima è di 1 anno o al termine della sostituzione della cera con un massimo di 3 anni. •Non richiedono periodo di conversione gli alveari introdotti annualmente (max10%) su cera bio. Benessere animale • Vietata spuntatura ali delle api regina •Consentita la soppressione della covata maschile per controllo varroa • Vietata estrazione di miele da favi con covata. • Vietato l'uso di repellenti chimici per smielatura. • Condizioni ambientali adeguate, acqua, zone di bottinatura. • Lasciare ampie scorte di polline e miele per periodo invernale . ALIMENTAZIONE Art. 19 e D.M. 18354 • Basata sulle scorte naturali, consentita solo se rischio sopravvivenza della famiglia tra ultima raccolta e 15 gg prima dell'inizio della bottinatura. •Usare solo prodotti biologici:miele, zucchero e sciroppo. (registrare quantità e epoche di somministrazione). TRATTAMENTI SANITARI •Consentito l'uso di ac. formico, ossalico, lattico, acetico, mentolo, timolo, eucalipto o canfora, preparati biodinamici. • E' ammesso ricorrere a trattamenti allopatici con successiva sostituzione della cera e periodo di conversione di 1 anno. Ammessa la presenza di alveari declassati a convenzionali per le attività di impollinazione. Tali alveari ad esclusione della loro posizione geografica non conforme devono rispettare totalmente il disciplinare di produzione biologico. Documenti • Documento giustificativo - attività svolte dall'azienda •Certificato di conformità - autorizza l'azienda a vendere con riferimenti al biologico e specifica per quali prodotti. • Autorizzazione all'etichettatura Documenti aziendali • Registro apistico • Programma annuale di produzione apistica • Registri materie prime, preparazione prodotti, vendite A COSA SERVONO LE GABBIETTE PER REGINE??? • Inserire una nuova regina • Ingabbiare una regina di una colonia molto piccola volendola rafforzare con telaini di api e covata • Trasportare eventuali regine vergini nate da celle eliminate • Trasferire una regina da una colonia ad un’altra •Blocco di covata BISOGNA SEMPRE AVERE DEL CANDITO FRESCO E MORBIDO CON CUI TAPPARLE Nutrizione di soccorso NUTRIZIONE STIMOLANTE (vietata) INSTALLAZIONE DELL'APIARIO CORRETTA ESPOSIZIONE LONTANANZA CON LA SEDE AZIENDALE E ACCESSO AL FONDO PRESENZA DI FIORITURE NETTARIFERE E POLLINIFERE A “DISTANZA D'APE” (COSTITUITE ESSENZIALMENTE DA COLTIVAZIONI BIOLOGICHE, FLORA SPONTANEA O FORESTE GESTITE IN MODO NON BIOLOGICO O COLTURE TRATTATE SOLO CON METODI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE) RAPPORTI DI “BUON VICINATO” (DISTANZE CON ALTRI APICOLTORI,STRADE DI PASSAGGIO,ECC...) LE API TEMONO L'UMIDITÀ PIÙ CHE LE BASSE TEMPERATURE: ARNIE RIALZATE DA TERRA, ECC..) FENOMENO DELLA DERIVA: PROBLEMI DI PRODUZIONE E SANITARI (SPICCATO CON RAZZA LIGUSTICA) PERCHÉ E COME COLORARE LE ARNIE Le api non vedono i colori come noi, sono in grado di riconoscere il giallo, il verde, l’azzurro ma non distinguono il rosso, Il colore per le api è fondamentale, per questo spesso le arnie vengono colorate di colori diversi per far sì che le api riconoscano la propria arnia, se un’ape operaia sbaglia arnia poco male spesso sono accettate, ma una regina che ritorna dal volo nuziale o di orientamento se entra nell’alveare sbagliato viene uccisa sicuramente. ACQUISTO NUCLEI E LORO TRAVASO Da apicoltura biologica certificata Altrimenti conversione (minimo un’ anno) Arnie in legno CONTROLLO SCIAMATURA Vietato il clippaggio della regina (taglio estremità ala) Consentita la soppressione di celle reali CLIPPAGGIO DELLA REGINA DOPO LA CATTURA DELLO SCIAME Cercare di stabilire da quale colonia lo sciame sia partito per non perdere le informazioni genetiche della regina o per ottenere un’ottima produzione di miele. Trattare con acido ossalico dopo 4-5 giorni, sfruttando l’assenza di covata opercolata per ripulire la colonia dalla Varroa. Eventualmente nutrire la nuova colonia per accellerarne lo sviluppo. Aggiungere gradualmente telaini con foglio cereo (BIO) per sfruttare la produzione di cera delle api sciamanti e ottenere favi nuovi e sani. Dopo una settimana controllare la regina, la sua ovideposizione e stabilire se si tratta di regina vecchia o vergine di uno sciame secondario. PRELIEVO MELARI Apiscampo (due viaggi ma poco disturbo alle api) Soffiatore (permette di ridurre le visite agli apiari, può disturbare le api, ma in genere non le danneggia). NUTRIZIONE ESTIVA Negli ultimi anni si registrano estati molto calde e secche. Inoltre i cambiamenti del paesaggio agrario hanno ridotto ulteriormente le possibili fonti di alimento per le api. Occorre perciò garantire alle api una adeguata alimentazione estiva, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo. Questo si può ottenere in tre modi: 1. Fornendo alimenti alle api (zuccherini e non solo) 2. Seminando presso gli apiari miscugli di piante nettarifere 3. Trasferendo le api in montagna con molti prati fioriti o in pianura ove sia presente melata NUTRIZIONE(RIEPILOGO) Periodo invernale(di supporto): rubare ai ricchi per dare ai poveri: favi di miele “sicuri”; candito: 2 parti zucchero 1 parte miele Periodo primaverile(stimolante): (es. 40 gg prima raccolto principale)- sciroppo: 1parte zucchero 1 parte acqua Periodo estivo-autunnale(di supporto): favi sicuri – sciroppo: 2parti zucchero 1 parte acqua VARROASI Monitoraggio dell’infestazione Biotecniche Acidi organici Oli essenziali METODI DI MONITORAGGIO DEL LIVELLO DI INFESTAZIONE DELLA VARROA MONITORAGGIO INFESTAZIONE Danno economico Soglia di intervento LOTTA BIOLOGICA ALLA VARROASI •Consentito l'uso di acidi organici ( formico, ossalico, lattico, acetico), mentolo, timolo, eucalipto o canfora, preparati biodinamici. PRODOTTI DISPONIBILI IN COMMERCIO Apibioxal (ac. Ossalico) Apilifevar (timolo,mentolo, eucaliptolo e canfora) Thimovar Apiguard (timolo) BIOTECNICHE Eliminazione covata maschile Formazione di nuclei Blocco di covata Asportazione di covata ELIMINAZIONE COVATA MASCHILE Sfrutta lo spiccato tropismo della varroa per la covata maschile può essere applicato in primavera (produzione covata da fuco) in maniera sistematica; i telaini per la costruzione della covata da fuco devono essere inseriti nelle immediate vicinanze dei telaini di covata; la covata maschile deve essere asportata prima che sfarfalli; BLOCCO DELLA COVATA Naturale Artificiale ASPORTAZIONE DELLA COVATA •TUTTA la covata •Due interventi con ossalico sgocciolato in una settimana •Trattamento del nucleo dopo 24 giorni ACIDI ORGANICI Acido ossalico sublimato sgocciolato STRATEGIA PER IL CENTRO-NORD Blocco naturale della deposizione in inverno (trattamento con acido ossalico) Blocco artificiale della covata in estate (trattamento con acido ossalico) oppure asportazione covata STRATEGIA PER IL CENTRO-NORD Blocco naturale della deposizione in inverno (trattamento con acido ossalico) Trattamento/i con acido formico STRATEGIA PER IL CENTRO-NORD Blocco naturale della deposizione in inverno (trattamento con acido ossalico) Trattamento con timolo STRATEGIA PER IL CENTRO-NORD Blocco naturale della deposizione in inverno (trattamento con acido ossalico) Blocco artificiale della covata in estate (trattamento con acido ossalico) oppure asportazione covata PESTE AMERICANA Malattia ubiquitaria diffusa in tutto il mondo (dove ci sono api è presente la malattia) Le spore sono presenti nella maggior parte degli alveari Un alveare è ammalato quando presenta i sintomi PESTE AMERICANA Eliminazione degli alveari ammalati Uso di griglie escludiregina, melari senza esuvie