L'economia e la societa‘ feudale L’Europa di Carlo Magno VIII-X secolo Indice L’economia altomedievale Il feudalesimo VIII-XI secolo • Preponderanza assoluta dell’agricoltura • Circuiti economici prevalentemente locali • Scarsa monetazione soprattutto argentea L’attività economica ristagna e ha perso in gran parte quell’intensità di scambi che aveva conosciuto nel mondo romano. Il motore fondamentale ne è l’agricoltura attorno alla quale ruota qualsiasi altra attività economica, ma il lavoro dei campi produce rese molto basse né sono molto vaste le superfici coltivate cosicché il mondo dell’alto medioevo vive sempre sotto l’incubo della carestia. VIII-XI secolo : i commerci La «curtis» • È l’unità agricola fondamentale • Azienda agraria a conduzione mista • Occupa manodopera servile, salariata e libera • È inserita in circuiti di commercio locali • È un’unità di controllo del territorio e degli uomini dominicum massaricium piccoli proprietari o dipendenti di altre curtes pascoli e boschi Il feudalesimo Dal punto di vista socio-politico la società curtense è organizzata mediante rapporti «feudali» Il feudalesimo Il legame tra i contraenti è personale, fondato su reciproci obblighi e diritti destinato a terminare con la morte di uno dei due. È una forma di collegamento che per i servizi chiesti e offerti riguarda esclusivamente gli strati più alti della società. Alle origini di questa istituzione non esiste minimamente quella che verrà poi definita la «piramide feudale» che comparirà solo tra XII e XIII secolo. Il feudalesimo Non disponendo di strutture amministrative proprie né concependo un’amministrazione pubblica come quella romana, i sovrani carolingi sono costretti ad utilizzare i propri fedeli come funzionari pubblici: il legame vassallatico fonda la capacità amministrativa del vassallo che opera in nome del re. Poteri del feudatario Poteri di banno Sono poteri di comando: il feudatario controlla, ordina, punisce, impone tasse a tutti coloro che vivono nel feudo che egli amministra Immunità Il feudatario ottiene dal re che le proprie terre siano sottratte al controllo degli ufficiali pubblici, i missi dominici Il feudalesimo Con il passar del tempo: • I vassalli divengono «funzionari» statali • Tendono ad incorporare il beneficio nella proprietà privata • Fanno difficoltà di distinguere sfera di azione pubblica e privata La difficoltà di controllare i propri uomini, la scarsità di mezzi economici, le lotte interne per le successioni, determinano una sempre maggiore autonomia dei vassalli ed il venire meno di una organizzazione amministrativa dei regni nel senso autentico della parola. L’ereditarietà dei feudi I poteri dei feudatari divennero ereditari con due documenti legislativi: • Il capitolare di Quierzy (877) che garantì l’ereditarietà ai feudi maggiori • La constitutio de feudis (1037) che garantì l’ereditarietà anche ai feudi più piccoli Il feudalesimo Attorno al X secolo l’Europa occidentale conosce solo rade zone dove le autorità legittime fanno valere la propria autorità: la società è fondamentalmente organizzata attorno ai centri di potere locali delle signorie territoriali incentrate sui loro castelli dai quali controllano l’intera vita del territorio circostante. La piramide feudale TEST Rispondi alle seguenti domande in max 8 righi 1. Quali territori sono compresi nell’impero feudale di Carlo Magno (diap.2)? 2. Che tipo di rapporti si stabiliscono tra Re e vassalli ( diap. 8 e 14)? 3. Quali sono le caratteristiche essenziali dell’economia della “curtis” ( diap. 45-6) 4. Quali obblighi rispettivi esistono tra vassalli minori e popolo (uomini liberi e servi) – diap.14 5. Quali sono le tappe principali del processo che portò ad accrescere il potere dei feudatari e ad indebolire quello del re o imperatore ( diap. 9-12) 6. Quale tesi sostiene lo storico Henry Pirenne a proposito del feudalesimo? (Ascolta il file sonoro collegato alla diap.13 e sintetizza )