PREPARAZIONE ALLA PROFESSIONALITÀ DOCENTE E INNOVAZIONE DIDATTICA PRODID Ettore Felisatti – Responsabile scientifico del Progetto Framework di riferimento • La professionalità docente è una professionalità complessa, che si declina al plurale e si relaziona con il cambiamento: occorre entrare nella logica dell’apprendimento permanente (Ferman, 2002; Arreola, 2003) • La competenza didattica va costruita in una relazione costante con la ricerca (Boyer, 1990; Hutchings and Shulman, 1999) • La qualità della docenza richiede azioni permanenti e proposte di coinvolgimento continuo a sostegno dell’innovazione e del cambiamento (Harrison, 2002; Langevin, 2008) Motivazioni alla base del progetto • I processi di valutazione e accreditamento portano necessariamente ad un investimento verso la professionalità del docente • Molti docenti vivono un senso di inadeguatezza e richiedono un “accompagnamento” e una formazione alla didattica • Occorre sviluppare lo studio e la ricerca nel campo della didattica Obiettivi di PRODID • Sviluppare e sperimentare azioni di formazione per una crescita progressiva delle competenze nel campo della didattica e dell’insegnamento. • Elaborare modelli di intervento per il sostegno alla professionalità docente e all’innovazione • Creare le condizioni per la costituzione di un Teaching and Learning Center (TLC) a livello di ateneo • Promuovere interconnessioni dinamiche e proficue fra quattro fondamentali ambiti: – – – – la ricerca nel campo della didattica e della valutazione; l’innovazione nell’ambito della didattica; la professionalità del docente universitario; la formazione e il sostegno alla professionalità docente. Logiche di progetto • Visioni di sistema: il cambiamento e l’innovazione sono il risultato di azioni integrate che raccordano didattica, ricerca organizzazione, valutazione, accreditamento • Raccordi strutturali: vanno privilegiate al massimo le connessioni con Dipartimenti, Scuole e Corsi di studio, centri e strutture organizzative ( • Bottom-up: Occorre individuare e valorizzare le buone pratiche attive nell’ateneo, privilegiando strategie di contaminazione fra esperienze significative Strategie per l’intervento • Coniugare in forma integrata aspetti pedagogici e disciplinari • Orientare l’azione sia al soggetto sia ai gruppi valorizzando le comunità di pratiche • Combinare modelli formativi tradizionali con la formazione esperienziale svolta sul campo e l’accompagnamento (tutoring, coaching e counseling) • Promuovere la libera adesione e incentivare la partecipazione Destinatari • Docenti neoassunti che hanno bisogno di acquisire competenze di base nella progettazione, gestione e valutazione dell’azione didattica • Docenti e ricercatori incardinati con esigenze di approfondimento su tematiche inerenti l’attività di insegnamento apprendimento • Docenti esperti con competenze elevate nel campo della didattica e dell’innovazione • Gruppi di docenti che condividono esperienze di innovazione condotte sul campo Il gruppo di ricerca UR 1 Insegnamento apprendimento UR 4 Organizzazione e qualità Gruppo di ricerca a carattere interdisciplinare (22 membri) UR 3 Valutazione della didattica UR 2 Innovazione e tecnologie Le 4 unità di ricerca • UR1, Metodologie di formazione per l ’ insegnamentoapprendimento: è un ’ area chiamata a predisporre i percorsi di formazione alla didattica • UR2, Innovazione didattica e tecnologie: ha il compito di concretizzare la messa a punto di processi di innovazione didattica con particolare riferimento all ‘ uso delle tecnologie • UR3, Ricerca valutativa nel campo della didattica: è focalizzata sulla ricerca in ambito valutativo e sullo studio delle pratiche di valutazione realizzate in ateneo • UR4, Modelli organizzativo-gestionali per la qualità della didattica: è orientata a predisporre uno studio del contesto in cui si realizzano efficaci interventi didattici, sulla base di una analisi del sistema e del campo organizzativo FASE I: dalla rilevazione dei bisogni all’elaborazione del piano formativo (settembre 2013 - settembre 2014) • Analisi e approfondimento del quadro teorico di riferimento del progetto, anche in rapporto a ciascuna unità di ricerca, per delineare in forma esaustiva lo stato dell’arte della formazione della docenza universitaria • Raccordo e attivazione di rapporti con network internazionali • Rilevazione e analisi delle rappresentazioni, delle pratiche e dei bisogni dei docenti dell’ateneo patavino, tramite rilevazione a carattere quantitativo e qualitativo • Individuazione di profili di docenti e di contesti di buone pratiche su cui poter direzionare in forma privilegiata azioni formative e di accompagnamento • Elaborazione di prime ipotesi di intervento da realizzare sul campo FASE II: L’avvio del piano formativo (settembre 2014 - settembre 2015) • Perfezionamento e implementazione dei percorsi formativi progettati nella prima fase (momenti d’aula tenuti da esperti, esperienze laboratoriali, attività di simulazione e di scambio tra pari, allo scopo di costruire un “teaching commons”). • Costituzione in via sperimentale di un pool di esperti (Learning Teaching Designers-LTD) nel campo della progettazione, gestione e valutazione della didattica, che, attraverso specifici percorsi formativi, verranno preparati ad esercitare funzioni di accompagnamento (counseling, mentoring, coaching) • Coinvolgimento di gruppi di docenti/corsi di laurea con cui avviare attività di sperimentazione (“cantieri”) per migliorare e innovare aspetti della didattica. Monitoraggio e valutazione • Le attività di progetto verranno costantemente monitorate (in fase iniziale, in itinere e finale) e valutate attraverso strumenti di rilevazione dell’efficacia e dell’efficienza di processo, prodotto e impatto con dispositivi in grado di far emergere le dimensioni quantitative e qualitative • Il modello valutativo procederà verso la messa in campo di azioni valutative e autovalutative da parte di tutto il gruppo di ricerca e delle unità che lo costituiscono. • Annualmente il gruppo di ricerca metterà a disposizione un report di progetto e renderà pubblici gli esiti conseguiti attraverso un apposito convegno • L’attività del gruppo di ricerca si avvarrà della supervisione del “Comitato dei Saggi” costituito da esperti nazionali e internazionali di chiara fama con il compito di svolgere azioni di stimolo, riflessione e proposta. Il gruppo di ricerca Responsabile scientifico di progetto: Ettore Felisatti Coordinamento: Anna Serbati Componenti del Gruppo di Ricerca: • UNITA’ 1: Ettore Felisatti (coordinatore), Monica Fedeli, Anna Serbati, Michelangelo Vianello • UNITA’ 2: Luigi Castelli (coordinatore), Angelo Calò, Cecilia Dal Bon, Dario Da Re, Marina De Rossi, Mario Giampaolo, Claudio Riva • UNITA’ 3: Renata Clerici (coordinatore), Debora Aquario, Massimo Castagnaro, Sabrina Martinoia, Cristina Mazzucco, Omar Paccagnella, Adriano Paggiaro, Cristina Stocco • UNITA’ 4: Paolo Gubitta (coordinatore), Martina Gianecchini, Enzo Menna