Identità e non: tre casi esemplari
1. il tentativo di costruire un’identità assente
2. identità contesa e dilaniata
3. identità prodotto di una costruzione ideologica
“coerente”
il farsi e il disfarsi di simboli e miti
•
“dieci anni fa, avresti sventolato il tricolore in una manifestazione?”
•
“dieci anni fa mi dava fastidio anche quando era troppo insistente allo stadio durante la
partita della nazionale!”
“cosa è cambiato, oggi?”
“oggi è il simbolo della solidarietà contro coloro che vogliono dividere [rovinare] l’Italia?”
•
•
[radio popolare, sulla manifestazione del 12 marzo.]
cittadini che parlano Censimento 1846
1815 – Regno unito dei Paesi Bassi
1830 – secessione delle province
meridionali
1839 – riconoscimento internazionale
fiammingo
2.471.248
francese
1.827.141
Congresso proclama che:
«L’uso della lingua in Belgio è
facoltativo e non può essere regolato
che dalla legge e solamente per gli atti
dell’autorità pubblica e per gli affari
giudiziari»
Belgio
• SS
Charles Soubre - Le départ des volontaires liégeois pour Bruxelles - 1878
Charles Rogier alla testa dei “300 volontari”
bilinguismo definito
• letteratura francese belga riconducibile
a quella francese
• letteratura fiamminga riconducibile a
quella olandese
• solo dopo l’indipendenza
– istituzioni fiamminghe che promuovono
nazionalismo belga
• 1851 Willemsfonds
• 1874 Davisfonds (cattolica)
– mobilitazione delle arti figurative per
dare all’unità nazionale immagini
identitarie
Egide Charles Gustave Wappers (1803–74) Episode des journées de Septembre 1830 – Dipinto nel 1934
La Macedonia
a metà Ottocento “pura espressione geografica”
•
I geografi definiscono estensione e confini: 62.000 kmq
–
–
–
–
•
Olimpo e Pindo a sud
Rodope a est
lago Orchida a ovest
Sar Planina a nord
strategico crocevia a sud dei Balcani
una “macedonia” prima della Macedonia
•
Censimento della Sublime Porta del
1906:
– 1.450.000 musulmani
– 623.000 greco ortodossi;
– 626.000 bulgari ortodossi
nb. chiave di classificazione etnico religiosa
I musulmani, qualificati come «turchi»,
comprendevano in realtà i contadini discendenti dai
nomadi anatolici, gli yùrùk, e dai pastori della regione di
Konya, i konarioti, lì insediati come coloni sin dal XIV
secolo; ottomani dell’amministrazione; convertiti di
origine slava, greca o ebraica (i domnë); albanesi
musulmani nella regione nord-occidentale, pomacchi
bulgari del Rodope, circassi accolti dai sultani nel 1860
in seguito alle loro lotte con i russi nel Caucaso; e infine
gitani.
• Greco ortodosso = “chi frequentava
la chiesa greca”, ossia i cristiani fedeli
al patriarcato di “Costantinopoli”
Questa situazione aveva cominciato a evolversi
con la rivolta del 1821: vi aveva partecipato un
certo numero di abitanti della Macedonia e si
era scoperto che si poteva esser greci senza
dipendere da un patriarcato che aveva
scomunicato gli insorti.
• Bulgari ortodossi: gli aderenti
all’esarcato bulgaro, che dal 1868,
sostenuto dal denaro russo, avvia una
campagna di proselitismo …
 esarchista = bulgaro
• dal 1844 scende in campo un terzo
partner: la Serbia che ai tempi
dell’impero di Dušan aveva compreso
la parte occidentale della Macedonia
“macedonia
nell’assoluta assenza di identità
nazionale la conquista della terra fu
affidata a:
 “guerra delle scuole” tra bulgari,
serbi, greci e… rumeni
 proselitismo religioso tra chiesa
ortodossa serba, esarcato
bulgaro e patriarcato greco
• “gli osservatori dell’epoca
notavano ironicamente che padri
greci avevano un figlio «bulgaro»,
allievo di una scuola
dell’esarcato, dove aveva
imparato la lingua, la storia e la
cultura dei bulgari, mentre un
padre bulgaro vedeva suo figlio
diventare «greco» presso la
scuola patriarcale o serba, grazie
agli istitutori mandati da
Belgrado”
• > “Pasticcio macedone”
•
… “difficile per un francese non
pensare a un’insalata”.
Rapporto della Commissione internazionale
Fondazione Carnegie - 1914
Statistiche bulgare
Statistiche greche *
Statistiche serbe
499.200
634.000
231.000
1.181.000
332.000
57.600
Greci
228.700
652.700
201.100
Serbi
700
Turchi
Bulgari
Valacchi
80.700
Albanesi
128.700
2.048.000
25.100
69.600
165.000
Ebrei
67.800
53.100
64.600
Zigani
54.500
8.900
28.700
Diversi
16.500
18.600
3.500
Totale
2.580.000
1.724.000
2.870.000
* senza l’elâyet del Kosovo
1893 nasce l’ORIM
Organizzazione rivoluzionaria interna macedone
• fondata da intellettuali macedoni in
vista dell’insurrezione antiottomana
• scopo: garantire a tutti i cristiani la
“sicurezza personale e garanzie per
l’ordine e la giustizia
nell’amministrazione”
• “la Macedonia ai macedoni”
• il movimento autoctono si era
affermato da metà ‘800
• Dimitar e Konstantin Miladinov si
dedicano all’insegnamento della lingua
(dialetto) macedone
• sostegno di Zagabria presso la cui
università è elaborata la lingua e
pubblicata la letteratura macedone (!!)
•
1894 congresso di Tessalonica istituisce
una rete militare clandestina
– struttura gerarchica
– reclutamento volontario tra artigiani e
piccola borghesia
– ufficio finanziario che riscuote tasse tra gli
abitanti
– “polizia esecutiva” di sorveglianza interna
•
Sofia vi contrappose l’”Organizzazione
esterna macedone” [scopo: unificazione
della macedonia alla Bulgaria]
• il bilancio dell’Orim tra il 1898 e
il 1902:
– 132 scontri armati e attentati
– 4375 vittime turche
Attentato
dall’ORIM macedone,
episodio di terrorismo
internazionale
Marsiglia nel 1934.
Alessandro I Karagjeorgjević e
Louis Barthou
un vero e proprio percorso interdisciplinare:
letteratura: la narrazione del riscatto della patria
arte: la rappresentazione della
storia: contestualizzazione e pensiero critico
ITALIA
diversità dei progetti politici
–
–
–
–
laici vs neoguelfi
democratici vs moderati
repubblicani vs monarchici
unitari vs federalisti
identità definita dal “canone
risorgimentale”
• ricorrenza sistematica di temi e
figure
• tra loro connessi che delineano una
sorta di narrazione coerente della
nazione italiana
• morfologia elementare del discorso
nazionale
1801 – 1849 …
il catalogo è questo …
•
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•
•
•
•
•
Opere poetiche: le raccolte di Berchet e di Giusti; le poesie
patriottiche di Leopardi; Dei Sepolcri, di Foscolo; L'esule, di
Giannone; Fratelli d'Italia, di Mameli; Marzo 1821, di Manzoni; e
Il Risorgimento, di Poerio.
Tragedie, Giovanni da Procida e Arnaldo da Brescia, di Niccolini;
Francesca da Rimini, di Pellico; Il conte di Carmagnola e Adelchi,
di Manzoni.
Romanzi, Le ultime lettere di Jacopo Ortis, di Foscolo; Platone in
Italia, di Cuoco; L'assedio di Firenze, di Guerrazzi; Ettore
Fieramosca e Niccolò de' Lapi, di d'Azeglio.
Opere storiche, il Saggio sulla rivoluzione di Napoli del 1799, di
Cuoco; la Storia del reame di Napoli, di Colletta; la Storia d'Italia
dal 1789 al 1814, la Storia dei popoli italiani e la Storia d'Italia.
Continuata da quella del Guicciardini sino al 1789, di Botta; e La
guerra del Vespro siciliano, di Amari.
Saggi politici, Del primato morale e civile degli italiani, di
Gioberti; e Delle speranze d'Italia, di Balbo.
Memorialistica, Le mie prigioni, di Pellico; e le Memorie, di Pepe.
Melodrammi, L'assedio di Corinto, Mosè e Guglielmo Tell, di
Rossini; Donna Caritea, di Mercadante; Norma, di Bellini; Marino
Faliero, di Donizetti; Nabucco, I Lombardi alla prima crociata,
Emani, Attila, Macbeth e La battaglia di Legnano, di Verdi'.
Dell'Alfieri «patriotico” il Misogallo.
Noi fummo da secoli
calpesti, derisi,
perché non siam popolo,
perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
bandiera, una speme:
di fonderci insieme
già l'ora suonò.
The darkened glance of the beauty in this
painting is not really directed at the
viewer. She is sunk in thought, looking out
of the canvas in a preoccupied way. In her
right hand she holds a folio bearing the
words "Storia d'Italia", this is to say a
symbol of knowledge. Her left hand holds
the symbol of faith, the Cross, that has
played so great a part in Italy's history. Her
naked breast is highly provocative when
seen with the black cross of mourning. She
is perhaps the allegory of Italy in the 19th
century, and the gaze with which this
figure of "Italia" confronts the viewer
creates a suggestive, almost hypnotic
effect. She seems to be in a state between
waking and dreaming. This is meditation
that has not yet reached a solution,
meditation in which grief predominates.
Meditazione sulla “Storia d’Italia”
Chi è quel greco che guarda e sospira,
là seduto nel basso del lido?
par che fissi rimpetto a Corcira
qualche terra lontana nel mar.
Chi è la donna che mette uno strido
in vederlo una ròcca additar?
Dal poemetto di G. Berchet che rievoca la vicenda degli abitanti di Parga, la città albanese dal 1815 sotto la protezione
dell'Inghilterra, e da questa consegnata ai turchi nei 1819: immagine simbolo di un popolo che difende la patria e la fede
L’inno di Mameli
Dall'Alpe a Sicilia,
Dovunque è Legnano;
Ogn'uom di Ferruccio
Ha il core e la mano;
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla;
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.
Ricorderemo che col nome di Dio sulla bocca e
colle insegne della loro fede nel centro della
battaglia, i nostri fratelli lombardi vincevano, nel
dodicesimo secolo, gl'invasori tedeschi, e
riconquistavano le loro libertà manomesse.
Ricorderemo che i repubblicani delle città
toscane si radunavano a parlamento nei tempii.
Ricorderemo gli Artigiani Fiorentini che,
respingendo il partito di sottomettere all'impero
della famiglia Medici la loro libertà democratica,
elessero, per voto solenne, Cristo capo della
Repubblica – e il frate Savonarola predicante a
un tempo il dogma di Dio e quello del Popolo – e i
Genovesi del 1746 liberatori, a furia di sassate, e
nel nome di Maria protettrice, della loro città
dall'esercito tedesco che la occupava - e una
catena d'altri fatti simili a questi ne' quali il
pensiero religioso protesse e fecondò il
pensiero popolare Italiano.
G. Mazzini, Dei doveri dell’uomo.
storia e miti
i protagonisti recitano nella storia una parte
affatto diversa da quella che le ideologie
nazionali fanno loro recitare nei monumenti
La storia
L'imperatore, il lunedì 26 marzo, […] ordinò ai Lodigiani di
distruggere tutta porta Orientale, che volgarmente è detta Renza;
ai Cremonesi diede da demolire porta Romana, ai Pavesi porta
Ticinese, ai Novaresi porta Vercellina, ai Comaschi porta
Comacina, a quelli del Seprio e della Martesana porta Nuova.
Questi tutti si sforzarono tanto nella distruzione, che entro la
seguente domenica delle Palme (1 aprile) spianarono un tratto di
mura della città così grande, che all'inizio da nessuno si credeva
che potesse esserne distrutto almeno in due mesi. E, come
credo in verità, non rimase che la cinquantesima parte di Milano
da demolire.
Bernardino Poccetti, Pier Capponi straccia i capitolari di Carlo VIII
Acerbo Morena, Continuazione della storia di Federico I
Il mito
L’han giurato. Gli ho visti in Pontida
Convenuti dal monte , dal piano
L’han giurato; e si strinser la mano
Cittadini di venti città.
Oh, spettacol di gioia! I lombardi
Son concordi, serrati a una lega.
G Berchet, Le fantasie
Tommaso Minardi (1787-1871), Episodio della Disfida di Barletta, Pin. Civ. di Faenza
la struttura del “canone”
trasfigurazione del contenuto
• fatti storici autentici
– non invenzioni simboliche
– né “pure allegorie”
• FIGURE
– anticipazioni [prefigurazioni]
di un evento che deve ancora
compiersi
– l’evento: riscatto nazionale
cfr: Erich Auerbach
i caratteri della narrazione
• l’oppressione della nazione da
parte di popoli o tiranni stranieri;
• la divisione interna degli italiani
che favorisce tale oppressione;
• la minaccia al nucleo più
profondo dell’onore nazionale,
che tale oppressione comporta;
• gli eroici, quanto sfortunati
tentativi di riscatto;
posti l’uno di fianco all’altro … contribuiscono alla definizione di un discorso ricco, di
rimandi e coerenze, una sorta di pensiero unico della nazione
Battaglia di Legnano. Particolare da un quadro di Amos Cassioli (1832-1891)
Il controverso rapporto
con la mitologia
risorgimentale
“Nelle letture che c'insegnavano la
religione della patria il cuore ci
batteva d'insolito affetto; e Italia
diventava per noi una madre cara,
una madre in catene, e l'amavamo
come si ama la madre, e portavamo
invidia ai sofferenti per lei, e ci
avvezzavamo a riguardare come il
più bel giorno di nostra vita quello in
cui ci fosse dato combattere la
battaglia della redenzione
nazionale”.
Giuseppe Montanelli
[toscano, nonno di Indro] Memorie sull’Italia
•
1850 – 1914: recezione elitaria via via
estensiva con coinvolgimento del popolo;
esempi:
–
–
–
libro Cuore
funerali, di Verdi e di Carducci
inaugurazione monumento a Vittorio Emanuele II
le tappe post risorgimentali
1914 – 1922: la nazionalizzazione delle
masse passa attraverso la retorica del
fronte e del Piave [“quarta guerra di
indipendenza”]
1922 – 1943: la retorica fascista occupa
gli spazi della memoria [ fascismo =
“compimento del Risorgimento”]
dopoguerra – 1 gennaio 2001: dubbi (…
e più) e rimozioni alla “luce”
dell’internazionalismo e del pacifismo
non spingete scappiamo anche noi
alla pelle teniam come voi
meglio essere becchi e figli di boia
che far l’eroe per casa Savoia
Una discreta rivalutazione
presso i media
2001 – 17 marzo 2011: dieci
anni di una controversa e
faticosa [impossibile] ricerca
della memoria identitaria?
La banda del Corpo di Polizia Penitenziaria esegue il Canto degli
Italiani (Inno di Mameli - Fratelli d' Italia) nella splendida cornice del
Colosseo a Roma in occasione del XII Congresso ICCPPC.
8 Settembre 2007
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L`intervento del 14 marzo in PowerPoint: seconda