Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Scpa al 31 dicembre 2013 Relazione sulla gestione UBI Banca: principali dati e indicatori1 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2008 Crediti netti verso clientela / totale attivo 34,1% 30,8% 22,1% 20,5% 19,8% 16,9% Raccolta diretta da clientela / totale passivo 50,6% 42,7% 49,7% 49,1% 33,5% 32,2% Crediti netti verso clientela / raccolta diretta da clientela 67,2% 72,1% 44,6% 41,8% 59,0% 52,4% Patrimonio netto (incluso utile/perdita d'esercizio) / totale passivo 12,5% 11,7% 10,7% 14,6% 16,8% 16,7% 0,8% 2,6% 4,2% 2,7% 3,8% 0,2% INDICI DI STRUTTURA INDICI DI REDDITIVITÀ ROE (Utile/perdita d'esercizio / patrimonio netto incluso utile/perdita d'esercizio) ROTE (Utile/perdita d'esercizio / pn incluso utile/perdita d'esercizio al netto delle immobilizzazioni immateriali) 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale attivo) 0,10% 0,30% 0,45% 0,40% 0,64% 0,04% Cost/income (oneri / proventi operativi) 47,9% 48,1% 96,9% 59,5% 39,4% 58,9% Spese per il personale / proventi operativi 21,5% 19,5% 43,7% 28,1% 18,0% 24,8% Dividendi / proventi operativi 34,7% 51,0% 135,2% 64,6% 78,0% 141,3% Risultato netto dell'attività finanziaria / proventi operativi 32,7% 37,3% -2,1% 27,8% 17,9% -30,1% INDICI DI RISCHIOSITÀ Sofferenze nette +incagli netti / crediti netti verso clientela 4,57% 1,83% - - - - 34,93% 48,63% - - - - 1,18% 1,01% - - - - 60,13% 61,25% - - - - 2,16% 1,60% - - - - Tier 1 (patrimonio di base / totale attività ponderate) 50,36% 56,23% 59,23% 67,64% 67,04% 45,89% Total capital ratio [(patrimonio di vigilanza+Tier 3) / totale attività ponderate] 71,22% 84,49% 85,62% 90,42% 95,15% 64,25% 13.707.454 14.194.716 12.972.683 13.713.202 14.285.982 13.655.979 Rettifiche di valore su sofferenze e incagli / sofferenze+incagli lordi (grado di copertura) Sofferenze nette / crediti netti verso clientela Rettifiche di valore su sofferenze / sofferenze lorde (grado di copertura delle sofferenze) Sofferenze nette / patrimonio di vigilanza COEFFICIENTI PATRIMONIALI Basilea 2 AIRB Patrimonio di vigilanza (dati in migliaia di euro) di cui: Patrimonio di base dopo l'applicazione dei filtri prudenziali e deduzioni specifiche (Tier 1) Attività di rischio ponderate 9.693.641 9.447.070 8.973.902 10.258.059 10.064.763 9.753.795 19.247.604 16.799.510 15.151.704 15.165.464 15.013.954 21.253.805 71.340 223.496 (2.713.054) 283.720 406.317 23.886 137.718 266.742 70.124 195.474 388.152 441.574 DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI (in migliaia di euro), OPERATIVI E DI STRUTTURA (numero) Utile (perdita) d'esercizio Utile d'esercizio normalizzato Proventi operativi Oneri operativi Crediti netti verso clientela di cui: sofferenze nette incagli netti Raccolta diretta da clientela Patrimonio netto (incluso utile/perdita d'esercizio) Attività immateriali Totale attivo Sportelli in Italia Forza lavoro a fine esercizio (dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto di somministrazione) Forza lavoro media (dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto di somministrazione) (*) 713.096 664.554 262.202 465.070 708.460 640.100 (341.302) (319.622) (254.048) (276.650) (278.852) (376.816) 25.168.913 22.584.747 15.692.663 14.536.121 12.560.060 10.446.768 295.805 227.442 280 277 272 849 852.993 186.572 - - - - 37.435.005 31.302.960 35.223.005 34.790.516 21.277.596 19.942.079 9.231.816 8.607.721 7.609.829 10.328.266 10.662.230 10.358.682 410 410 448 542.792 545.893 596.756 73.914.645 73.336.254 70.895.253 70.897.601 63.450.192 61.983.318 4 3 2 2 2 2 1.588 1.412 1.250 1.380 1.405 1.566 1.569 1.393 1.212 1.349 1.451 1.509 1Gli indicatori sono stati costruiti utilizzando i dati riclassificati riportati nel capitolo “Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo”. Le informazioni relative al titolo azionario sono contenute nello specifico capitolo della presente Relazione sulla Gestione. Relativamente all’esercizio 2011, gli indici di redditività sono stati costruiti utilizzando l’utile d’esercizio ante rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo, avviamento e attività immateriali, pari a 316.723 migliaia di euro. (*) Nel calcolo della forza lavoro media i dipendenti part-time vengono convenzionalmente considerati al 50%. 372 Relazioni e Bilanci 2013 La struttura organizzativa di UBI Banca Unione di Banche Italiane Scpa, Banca cooperativa quotata alla Borsa di Milano, è a capo dell’omonimo Gruppo bancario strutturato secondo un modello organizzativo di tipo federale, polifunzionale, con un’offerta differenziata per mercato. In qualità di Capogruppo, UBI Banca svolge funzioni di indirizzo strategico (definendo il disegno imprenditoriale del Gruppo), di presidio delle funzioni di business (attraverso il supporto ed il coordinamento delle attività commerciali delle Banche Rete e delle Società Prodotto), di monitoraggio dei rischi, nonché di fornitura di servizi accentrati (direttamente o attraverso Società controllate). Sotto il profilo della governance, UBI Banca ha adottato il sistema dualistico, nel pieno rispetto delle prerogative e delle specificità dei due organi sociali cui sono in capo le responsabilità, distinte, di sorveglianza e di gestione. Nel corso del 2013 la struttura organizzativa della Capogruppo, relativamente al primo ambito presentato nell’organigramma, non ha subito significative modifiche, fatta salva la formalizzazione, avvenuta con decorrenza 1° novembre 2013, di alcuni riporti funzionali che hanno interessato la struttura in staff al Consiglio di Sorveglianza, il Direttore Affari Generali e Partecipazioni e la struttura in staff al Consiglio di Gestione, allocata nell’ambito dell’Area Affari Societari, Partecipazioni e rapporti con le Authorities. Organigramma di UBI Banca Scpa CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA CHIEF AUDIT EXECUTIVE SUPPORTO AL CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA CONSIGLIO DI GESTIONE PIANIFICAZIONE E CONTROLLO ATTIVITÀ DI AUDIT AUDIT DI CAPOGRUPPO E DI PROCESSO AUDIT RETI BANCARIE AUDIT CONTROLLI ACCENTRATI CONSIGLIERE DELEGATO AUDIT SOCIETÀ PRODOTTO CHIEF FINANCIAL OFFICER ANNUAL & PERIODIC REPORTS PRINCIPI E CONTROLLI CONTABILI E LEGGE 262 INVESTOR E MEDIA RELATIONS PIANIFICAZIONE STRATEGICA, ALM E STUDI CONTROLLO DI GESTIONE AMMINISTRAZIONE E FISCALE CHIEF RISK OFFICER RISCHI DI GESTIONE DIRETTORE AFFARI GENERALI E PARTECIPAZIONI PRESIDIO RATING DI GRUPPO CUSTOMER CARE RISCHI DI NON CONFORMITÀ AFFARI LEGALI E CONTENZIOSO AFFARI SOCIETARI, PARTECIPAZIONI E RAPPORTI CON LE AUTHORITIES RISK GOVERNANCE RISCHI DI RICICLAGGIO E DI FINANZIAMENTO AL TERRORISMO OPERAZIONI STRAORDINARIE DIRETTORE GENERALE CHIEF BUSINESS OFFICER CHIEF LENDING OFFICER PREVENZIONE E PROTEZIONE SUL LAVORO MODELLI DISTRIBUTIVI, PIANIFICAZIONE E REPORTING POLITICHE E QUALITÀ DEL PORTAFOGLIO CREDITI CHIEF OPERATING OFFICER CREDITO ANOMALO E RECUPERO CREDITI RETAIL PRIVATE & CORPORATE UNITY ORGANIZZAZIONE CANALI DIRETTI E COMUNICAZIONE FINANZA OTTIMIZZAZIONE COSTI RISORSE UMANE UBISS UBI ACADEMY GLOBAL TRANSACTION E OPERATIONS Organi di Gestione e Controllo Area Servizio Funzione Aree, Servizi e Funzioni di Staff Società in coordinamento operativo L’attività di Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR) è allocata alle dirette dipendanze del Chief Financial Officer. Relazione sulla gestione 373 Premessa Per quanto concerne i seguenti aspetti dell’informativa sull’attività di UBI Banca nel 2013: - lo SCENARIO DI RIFERIMENTO; - gli EVENTI RILEVANTI DELL’ESERCIZIO; - l’ATTIVITÀ COMMERCIALE, i CANALI A DISTANZA e la MONETICA; - l’ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO; 374 Relazioni e Bilanci 2013 - il SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI; - le NOVITÀ FISCALI; - gli ADEMPIMENTI IN TEMA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI si fa rinvio alle specifiche parti della Relazione sulla gestione consolidata. Le risorse umane COMPOSIZIONE DELL'ORGANICO PER "FORZA LAVORO" Numero 31.12.2013 Dipendenti a libro matricola di UBI Banca 31.12.2012 Variazione -467 2.171 2.638 Dipendenti distaccati presso altre Società del Gruppo -942 -1.295 -353 524 927 -403 di cui: presso UBI Sistemi e Servizi Dipendenti distaccati da altre Società del Gruppo Totale Dipendenti effettivi in servizio presso UBI Banca Collaboratori con contratto di somministrazione Totale "forza lavoro" 359 369 -10 1.588 1.712 -124 - - - 1.588 1.712 -124 La forza lavoro al 31 dicembre 2012 è stata ricostruita per tenere conto dell’incorporazione di Centrobanca avvenuta con efficacia 6 maggio 2013. Al 31 dicembre 2013 i lavoratori dipendenti a libro matricola di UBI Banca totalizzavano 2.171 risorse, in calo di 467 unità rispetto all’anno precedente. Tale dinamica è la risultante, da un lato, di 321 inserimenti – dei quali 307 per passaggi infragruppo a fronte di 14 assunzioni (10 a tempo indeterminato e 4 a tempo determinato) – e, dall’altro, di 788 cessazioni (667 per passaggi infragruppo, 86 per ingresso al fondo di solidarietà, 3 per quiescenza incentivata, 16 per dimissioni volontarie e 16 per altri motivi). Le 86 uscite per ingresso al fondo di solidarietà registrate a libro matricola si riferiscono per 55 unità a risorse operative in UBI Banca, per 7 unità a risorse precedentemente operative in Centrobanca e per 24 unità a risorse in servizio presso altre Società del Gruppo. Tutte rientrano nell’ambito delle previsioni degli Accordi Sindacali del novembre 2012/ febbraio 2013. In termini di “forza lavoro”, ovvero di personale effettivamente impiegato dalla Capogruppo, l’organico si presentava costituito da 1.588 risorse, con un decremento di 124 unità nei dodici mesi. Come si può notare dalla tabella di dettaglio, i dipendenti distaccati da UBI Banca presso altre Società del Gruppo risultavano scesi a 942, il 55% circa dei quali, per un totale di 524 risorse, rappresentato da dipendenti in servizio presso UBI Sistemi e Servizi: il decremento rispetto al dicembre 2012 (-403 unità) è dovuto principalmente al passaggio a libro paga in UBI Sistemi e Servizi, con decorrenza 1° gennaio 2013, di 369 risorse precedentemente distaccate. Si rileva contestualmente un contenuto decremento (10 unità) delle risorse distaccate da altre Società del Gruppo, legato ai processi di efficientamento. In considerazione delle peculiarità operative di Capogruppo, la composizione dell’organico per qualifica continua ad evidenziare, rispetto al dato consolidato, un relativo maggior peso delle fasce di inquadramento più elevate. COMPOSIZIONE DELL'ORGANICO PER QUALIFICA Numero 31.12.2013 Incidenza % 31.12.2012 Incidenza % Dirigenti 134 8,4% 155 9,0% Quadri Direttivi 3º e 4º livello 495 31,2% 515 30,1% Quadri Direttivi 1º e 2º livello 373 23,5% 383 22,4% 3ª Area Professionale (impiegati) 583 36,7% 654 38,2% 3 0,2% 5 0,3% Totale Dipendenti effettivi in servizio presso UBI Banca 1ª e 2ª Area Professionale (altro personale) 1.588 100,0% 1.712 100,0% A fine esercizio l’età media dei dipendenti di UBI Banca si attestava a 44 anni e 9 mesi (rispetto ai 44 anni e 4 mesi del 2012), mentre l’anzianità media risultava di 16 anni e 8 mesi (16 anni e 2 mesi il dato di raffronto). L’incidenza del personale femminile si attestava al 39,6% (era il 36,8% a fine 2012). 30 marzo 2011, tenendo conto, tra l’altro, delle modifiche previste dall’aggiornamento delle predette Disposizioni (documento posto in consultazione pubblica sino al 12 gennaio 2014). Ulteriori elementi informativi sul tema sono riportati nella Relazione sul governo societario di UBI Banca, sempre in allegato al presente fascicolo. In merito alle politiche di remunerazione ed incentivazione si rinvia alla Relazione sulla remunerazione che viene presentata in altra parte del presente fascicolo, redatta ai sensi degli artt. 123 ter del TUF e 84 quater del Regolamento Emittenti, nonché ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza in materia di politiche e prassi di remunerazione e incentivazione nelle banche e nei gruppi bancari emanate il Per quanto riguarda, infine, le politiche e gli strumenti di gestione, le relazioni sindacali, la formazione, la comunicazione interna, l’ambiente di lavoro e le iniziative di welfare, trattandosi di attività coordinate a livello di Gruppo, si rimanda agli specifici paragrafi contenuti nella Relazione sulla gestione consolidata. Relazione sulla gestione 375 Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo Stato patrimoniale riclassificato Importi in migliaia di euro 31.12.2013 31.12.2012 Variazioni Variazioni % ATTIVO 10. Cassa e disponibilità liquide 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 151.927 203.442 -51.515 -25,3% 3.191.080 4.766.163 -1.575.083 30. Attività finanziarie valutate al fair value -33,0% 208.143 123.381 84.762 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 68,7% 14.753.276 11.955.356 2.797.920 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 23,4% 3.086.815 3.158.013 -71.198 60. -2,3% Crediti verso banche 13.487.366 15.830.498 -2.343.132 -14,8% 70. Crediti verso clientela 25.168.913 22.584.747 2.584.166 11,4% 80. Derivati di copertura 215.310 925.693 -710.383 -76,7% 90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) -97,2% 100. Partecipazioni 110. Attività materiali 120. Attività immateriali di cui: avviamento 130. Attività fiscali 140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 150. Altre attività Totale dell'attivo 5.418 196.828 -191.410 10.608.614 10.911.721 -303.107 -2,8% 650.742 586.806 63.936 10,9% 410 410 - - - - - - 1.727.626 1.605.830 121.796 7,6% 2.329 2.329 - - 656.676 485.037 171.639 35,4% 73.914.645 73.336.254 578.391 0,8% -13,5% PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 10. Debiti verso banche 24.285.811 28.081.434 -3.795.623 20. Debiti verso clientela 7.223.913 7.897.195 -673.282 -8,5% 30. Titoli in circolazione 30.211.092 23.405.765 6.805.327 29,1% 40. Passività finanziarie di negoziazione 1.531.436 2.553.159 -1.021.723 -40,0% 60. Derivati di copertura 377.702 1.307.735 -930.033 -71,1% 80. Passività fiscali 323.144 230.964 92.180 39,9% 100. Altre passività 631.077 1.168.383 -537.306 -46,0% 110. Trattamento di fine rapporto del personale 40.166 43.612 -3.446 -7,9% 120. Fondi per rischi e oneri: 58.488 40.286 18.202 45,2% 130.+160.+ 170.+180.+190. 200. a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione e azioni proprie Utile (perdita) d'esercizio Totale del passivo e del patrimonio netto 1.061 - 1.061 n.s. 57.427 40.286 17.141 42,5% 9.160.476 8.384.225 776.251 9,3% 71.340 223.496 -152.156 -68,1% 73.914.645 73.336.254 578.391 0,8% I dati patrimoniali al 31 dicembre 2013 includono gli effetti della fusione per incorporazione della ex Centrobanca (efficace dal 6 maggio 2013 e dal 1° gennaio 2013 relativamente agli aspetti contabili e fiscali). I dati patrimoniale al 31 dicembre 2012 includevano gli effetti dell’incorporazione della ex B@nca 24-7 (efficace dal 23 luglio 2012 e dal 1° gennaio 2012 relativamente agli aspetti contabili e fiscali, operazione che era stata preceduta dal conferimento del ramo d’azienda CQS da B@nca 24-7 a Prestitalia, con efficacia dal 1° luglio 2012). 376 Relazioni e Bilanci 2013 Relazione sulla gestione 377 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) Partecipazioni Attività materiali Attività immateriali 90. 100. 110. 120. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Altre attività 140. 150. 1.061 a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi Totale del passivo e del patrimonio netto Utile (Perdita) del periodo 73.914.645 71.340 9.160.476 57.427 73.203.469 139.091 8.983.798 58.771 1.083 59.854 39.127 516.425 231.797 835.256 1.457.552 26.743.945 7.280.405 75.491.903 144.020 8.883.660 59.437 1.083 60.520 38.995 833.387 172.210 881.210 1.787.611 26.717.190 7.441.689 28.531.411 75.491.903 714.059 2.329 1.552.572 - 410 633.267 10.975.983 5.961 246.075 26.527.303 13.717.646 3.122.272 12.813.746 206.860 4.858.058 115.362 30.6.2013 71.569.676 96.002 8.561.643 39.133 - 39.133 35.218 608.383 284.167 950.122 1.693.378 23.238.243 7.456.576 28.606.811 71.569.676 729.573 2.329 1.630.799 - 410 581.597 11.235.287 - 108.737 21.539.134 15.283.251 3.185.071 12.192.040 125.579 4.831.209 124.660 31.3.2013 73.336.254 223.496 8.384.225 40.286 - 40.286 43.612 1.168.383 230.964 1.307.735 2.553.159 23.405.765 7.897.195 28.081.434 73.336.254 485.037 2.329 1.605.830 - 410 586.806 10.911.721 196.828 925.693 22.584.747 15.830.498 3.158.013 11.955.356 123.381 4.766.163 203.442 31.12.2012 71.527.134 161.095 8.182.213 37.180 - 37.180 41.769 690.483 257.812 1.275.490 2.266.849 22.569.813 8.980.797 27.063.633 71.527.134 411.403 2.329 1.668.500 - 416 591.993 10.963.847 194.342 925.466 23.689.628 14.345.732 3.220.200 11.449.348 121.026 3.814.263 128.641 30.9.2012 72.811.155 135.445 7.689.221 25.816 - 25.816 39.482 586.110 219.978 1.021.449 2.222.922 23.848.486 10.573.704 26.448.542 72.811.155 246.894 124.706 1.638.262 - 422 596.841 10.904.733 - 802.509 13.453.014 24.594.109 3.192.239 10.959.403 122.376 6.047.340 128.307 30.6.2012 72.163.998 -16.847 8.045.123 26.781 - 26.781 40.035 506.219 348.781 900.032 1.822.294 25.299.833 6.362.114 28.829.633 72.163.998 525.208 124.706 1.614.862 - 428 600.856 10.881.080 - 650.707 13.425.567 26.996.600 3.254.437 9.374.570 123.066 4.447.881 144.030 31.3.2012 Dal 30 giugno 2013 i dati contabili evidenziano gli effetti della fusione per incorporazione della ex Centrobanca (efficace dal 6 maggio 2013), mentre a partire dal 30 settembre 2012 i dati includevano gli effetti della fusione per incorporazione della ex B@nca 24-7 (efficace dal 23 luglio 2012). 200. 130.+160.+ 170.+180.+190. Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione e azioni proprie 58.488 Fondi per rischi e oneri: 120. 40.166 631.077 Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale 323.144 100. Passività fiscali 80. 377.702 1.531.436 30.211.092 7.223.913 26.916.219 73.203.469 73.914.645 24.285.811 420.688 2.329 1.531.234 - 410 628.686 10.976.197 5.692 231.834 26.013.350 12.491.061 3.149.620 13.968.794 207.370 3.449.192 127.012 30.9.2013 656.676 2.329 1.727.626 - 410 650.742 10.608.614 5.418 215.310 25.168.913 13.487.366 3.086.815 14.753.276 208.143 3.191.080 151.927 31.12.2013 110. Passività finanziarie di negoziazione Derivati di copertura 40. Titoli in circolazione 30. 60. Debiti verso banche Debiti verso clientela 10. 20. PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Totale dell'attivo Attività fiscali 130. di cui: avviamento Crediti verso clientela Derivati di copertura 70. 80. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti verso banche 50. 60. Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita 30. 20. 40. Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie detenute per la negoziazione 10. ATTIVO Importi in migliaia di euro Evoluzione trimestrale dei dati patrimoniali riclassificati 378 Relazioni e Bilanci 2013 Margine d'interesse Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (22.977) Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte Utile (perdita) del periodo 210. 290. 71.340 (311.175) (86) 382.601 - 223.496 (60.718) (20.051) 304.265 - 43.537 260.728 37.250 (11.106) (42.748) (67.600) 344.932 (319.622) (24.303) (165.873) (129.446) 664.554 116.735 247.705 (12.211) 339.096 (26.771) 31.12.2012 B (152.156) 250.457 (19.965) 78.336 - 203.276 (124.940) (43.420) (9.752) (2.381) 120.515 26.862 21.680 (1.326) (882) 23.888 48.542 (8.418) (14.760) 17.450 (91.891) 146.161 Variazioni A-B (68,1%) 412,5% (99,6%) 25,7% - 466,9% (47,9%) n.s. (87,8%) (5,6%) 178,3% 7,8% 6,8% (5,5%) (0,5%) 18,5% 7,3% (7,2%) (6,0%) n.s. (27,1%) n.s. Variazioni % A/B (67.751) (310.274) (86) 242.609 - 218.997 23.612 (6.152) (523) (3.103) (99.321) 132.711 (82.675) (5.692) (36.195) (40.788) 215.386 27.147 121.023 (285) 16.568 50.933 IV trimestre 2013 C 62.401 (60.718) (17.991) 141.110 - (8.312) 149.422 15.441 277 4.901 (13.158) 141.961 (90.698) (6.385) (50.633) (33.680) 232.659 32.020 115.245 (4.012) 111.854 (22.448) IV trimestre 2012 D (130.152) 249.556 (17.905) 101.499 - 227.309 (125.810) (21.593) (800) (8.004) 86.163 (9.250) (8.023) (693) (14.438) 7.108 (17.273) (4.873) 5.778 (3.727) (95.286) 73.381 Variazioni C-D n.s. 411,0% (99,5%) 71,9% - n.s. (84,2%) n.s. n.s. n.s. - (6,5%) (8,8%) (10,9%) (28,5%) 21,1% (7,4%) (15,2%) 5,0% (92,9%) (85,2%) n.s. Variazioni % C/D I dati economici al 31 dicembre 2013 includono gli effetti della fusione per incorporazione della ex Centrobanca (efficace dal 6 maggio 2013 e dal 1° gennaio 2013 per gli aspetti contabili e fiscali). I dati economici al 31 dicembre 2012 includevano gli effetti dell’incorporazione della ex B@nca 24-7 (efficace dal 23 luglio 2012 e dal 1° gennaio 2012 per gli aspetti contabili e fiscali, operazione che era stata preceduta dal conferimento del ramo d’azienda CQS da B@nca 24-7 a Prestitalia, con efficacia dal 1° luglio 2012). Oneri per il Piano di incentivi all'esodo al netto delle imposte 150.a Utile (perdita) del periodo ante oneri per incentivi all'esodo e rettifiche/riprese di valore su partecipazioni del Gruppo Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte 260. 280. 246.813 (6.170) 135.788 Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 250. (1.354) (40.367) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (188.115) Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti 371.794 (341.302) Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie Risultato della gestione operativa Oneri operativi (164.991) 210.+240. 160. 130.b+c+d 130.a 170.+180. Altre spese amministrative 150.b 713.096 (153.334) Proventi operativi Spese per il personale 108.317 232.945 5.239 247.205 119.390 31.12.2013 A Altri oneri/proventi di gestione Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value Commissioni nette Dividendi e proventi simili 150.a 190. 80.+90.+ 100.+110. 40.-50. 70. 10.-20. Importi in migliaia di euro Conto economico riclassificato Relazione sulla gestione 379 Margine d'interesse 50.933 Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte 260. 280. (67.751) Utile (perdita) del periodo 290. (4.929) - - (4.929) - 10.711 (15.640) (18) 160 (3.197) (33.552) 20.967 (84.820) (5.683) (41.325) (37.812) 105.787 25.592 50.158 (880) 1.115 29.802 III trimestre 2013 48.018 - - 48.018 - (7.086) 55.104 23 (1.609) (32.844) (30.701) 120.235 (97.423) (6.040) (48.699) (42.684) 217.658 27.487 65.469 9.831 63.705 51.166 II trimestre 96.002 (901) - 96.903 - 24.191 72.712 (23) 618 (1.223) (24.541) 97.881 (76.384) (5.562) (38.772) (32.050) 174.265 28.091 (3.705) (3.427) 165.817 (12.511) I trimestre 62.401 (60.718) (17.991) 141.110 - (8.312) 149.422 15.441 277 4.901 (13.158) 141.961 (90.698) (6.385) (50.633) (33.680) 232.659 32.020 115.245 (4.012) 111.854 (22.448) IV trimestre 25.650 - (1.845) 27.495 (13) (628) 28.136 21.815 (2.414) (383) (53.229) 62.347 (97.039) (5.969) (52.577) (38.493) 159.386 35.489 30.208 4.532 4.884 84.273 III trimestre 2012 152.292 - (60) 152.352 - 51.874 100.478 (4) (3.958) (44.339) (1.168) 149.947 (63.665) (5.943) (32.832) (24.890) 213.612 24.629 14.264 (8.504) 218.922 (35.699) II trimestre (16.847) - (155) (16.692) 13 603 (17.308) (2) (5.011) (2.927) (45) (9.323) (68.220) (6.006) (29.831) (32.383) 58.897 24.597 87.988 (4.227) 3.436 (52.897) I trimestre Dal 30 giugno 2013 i dati contabili evidenziano gli effetti della fusione per incorporazione della ex Centrobanca (efficace dal 6 maggio 2013), mentre dal 30 settembre 2012 i dati includevano gli effetti della fusione per incorporazione della ex B@nca 24-7 (efficace dal 23 luglio 2012). (310.274) Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte 210. (86) Oneri per il Piano di incentivi all'esodo al netto delle imposte 242.609 - 150.a Utile (perdita) del periodo ante oneri per incentivi all'esodo e rettifiche/riprese di valore su partecipazioni del Gruppo 23.612 218.997 (6.152) Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 250. (523) (3.103) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 132.711 (99.321) Risultato della gestione operativa Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (82.675) Oneri operativi (5.692) (36.195) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali Altre spese amministrative 215.386 (40.788) Proventi operativi Spese per il personale 27.147 121.023 (285) 16.568 Altri oneri/proventi di gestione Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value Commissioni nette Dividendi e proventi simili IV trimestre 210.+240. 160. 130.b+c+d 130.a 170.+180. 150.b 150.a 190. 80.+90.+ 100.+110. 40.-50. 70. 10.-20. Importi in migliaia di euro Evoluzione trimestrale del conto economico riclassificato 380 Relazioni e Bilanci 2013 (22.977) (6.170) 135.788 246.813 Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente Utile (perdita) d'esercizio Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte Oneri per incentivi all'esodo al netto delle imposte Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per incentivi all'esodo e rettifiche/ riprese di valore su partecipazioni del Gruppo 71.340 (311.175) (86) 382.601 - (1.354) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte (40.367) Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 371.794 (188.115) Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti Risultato della gestione operativa (341.302) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali Oneri operativi (164.991) Altre spese amministrative 713.096 Proventi operativi (153.334) Altri oneri/proventi di gestione Spese per il personale 232.945 108.317 Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 5.239 247.205 Commissioni nette 119.390 Dividendi e proventi simili 31.12.2013 Margine d'interesse Importi in migliaia di euro 311.175 311.175 - - - - - 16.136 16.136 (5.632) 21.768 21.768 - - - Rettifiche Impairment e riprese di su titoli valore su azionari, partecipazioni obbligazionari del Gruppo e quote OICR (AFS) (53.193) (53.193) (4.228) (48.965) (48.965) - (48.965) (48.965) 2.436 2.436 (1.174) 3.610 3.610 3.610 3.610 - Canone Cessione service per di azioni Intesa migrazione di Sanpaolo Centrobanca sul sistema e A2A target (AFS) (500) (500) 37 (537) (537) - (537) (537) Earn out Cerved Group (3.228) (3.228) 1.594 (4.822) (4.822) - (4.822) (4.822) 6.561 6.561 6.561 6.561 - - - (450) (450) 6 (456) (456) - - - Integrazione Utile da Cessione prezzo riacquisto della cessione di passività controllata finanziarie Banque de partecipazione (EMTN Dépôts et de UBI Insurance Broker subordinato) Gestion Sa (Svizzera) Componenti non ricorrenti Conto economico riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti: dettagli 86 86 - - - - - Incentivi all'esodo (ex Legge n. 214 del 22 dicembre 2011) (212.645) (212.645) (212.645) - - - - 137.718 - - 137.718 - 24.771 112.947 (65) (1.354) (18.599) (188.115) 321.080 (337.692) (22.977) (161.381) (153.334) 658.772 108.317 178.621 5.239 247.205 119.390 Iscrizione al netto delle DTA IRAP su componenti avviamenti non ricorrenti affrancati 31.12.2013 Relazione sulla gestione 381 (20.051) (60.718) 223.496 Oneri per incentivi all'esodo al netto delle imposte Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte Utile (perdita) d'esercizio 304.265 Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per incentivi all'esodo e rettifiche/riprese di valore su partecipazioni del Gruppo - 43.537 Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte 37.250 260.728 (11.106) Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte (42.748) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni (67.600) Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti 344.932 (319.622) Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie Risultato della gestione operativa Oneri operativi 60.718 60.718 - - - - 34.354 34.354 34.354 34.354 - - 13.869 13.869 (5.067) 18.936 18.936 - - 4.095 4.095 (1.972) 6.067 6.067 6.067 20.051 20.051 - - - - (53.230) (53.230) (2.886) (50.344) (36.816) (13.528) - (24.992) (24.992) (24.992) - - - (8.298) (8.298) (8.298) - - - (3.321) (3.321) (3.321) - - - - 651.026 116.735 266.742 - - 266.742 - (2.999) 269.741 434 (11.106) 10.542 (67.600) 337.471 (313.555) (24.303) (159.806) 6.067 - (24.303) - (165.873) (13.528) Altre spese amministrative - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali - (129.446) - (129.446) Spese per il personale - 664.554 Proventi operativi - 116.735 Altri oneri/proventi di gestione 234.177 247.705 (13.528) (12.211) (26.771) al netto delle componenti non ricorrenti (12.211) Credito Affrancamento delle deduzioni d'imposta anni extra-contabili pregressi per deduzione relative al ai fini IRES fondo rischi e svalutazioni dell'IRAP sul costo del crediti di UBI Banca ai sensi lavoro ai sensi L. 214/2011 L. 244/2007 (Quadro EC) Commissioni nette Cessione Riallineamento partecipazioni ai sensi Arca SGR, L.111/2011 UBI Insurance e L. 214/2011 Broker e dei valori fiscali parziale dell'avviamento cessione delle di BPA iscritto azioni Intesa nel bilancio Sanpaolo consolidato Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value Incentivi all'esodo (ex Legge n. 214 del 22 dicembre 2011) 339.096 Canone di service per la migrazione di B@nca 24-7 e di Centrobanca sul sistema target (26.771) Impairment su altri titoli azionari e quote OICR (AFS) 31.12.2012 339.096 Rettifiche Impairment sui di valore su titoli azionari (AFS) Intesa partecipazioni Sanpaolo e del Gruppo A2A Componenti non ricorrenti Margine d'interesse 31.12.2012 Dividendi e proventi simili Importi in migliaia di euro (segue) Conto economico riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti 31.12.2013 al netto delle componenti non ricorrenti 31.12.2012 al netto delle componenti non ricorrenti Margine d'interesse 119.390 (26.771) 146.161 n.s. Dividendi e proventi simili 247.205 339.096 (91.891) (27,1%) 5.239 (12.211) 17.450 n.s. Importi in migliaia di euro Commissioni nette Variazioni Variazioni % Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/ passività valutate al fair value 178.621 234.177 (55.556) (23,7%) Altri oneri/proventi di gestione 108.317 116.735 (8.418) (7,2%) Proventi operativi 658.772 651.026 7.746 1,2% Spese per il personale (153.334) (129.446) 23.888 18,5% Altre spese amministrative (161.381) (159.806) 1.575 1,0% (22.977) (24.303) (1.326) (5,5%) (337.692) (313.555) 24.137 7,7% 321.080 337.471 (16.391) (4,9%) (188.115) (67.600) 120.515 178,3% (18.599) 10.542 (29.141) n.s. (1.354) (11.106) (9.752) (87,8%) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali Oneri operativi Risultato della gestione operativa Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte Utile (perdita) d'esercizio 382 Relazioni e Bilanci 2013 (65) 434 (499) n.s. 112.947 269.741 (156.794) (58,1%) 24.771 (2.999) 27.770 n.s. - - - - 137.718 266.742 (129.024) (48,4%) Prospetti di raccordo CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO AL 31 DICEMBRE 2013 Importi in migliaia di euro Voci 10.-20. 70. 40.-50. Margine d'interesse Dividendi e proventi simili Commissioni nette Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, 80.+90.+ cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair 100.+110. value 190. Altri oneri/proventi di gestione Proventi operativi 150.a Spese per il personale 150.b Altre spese amministrative Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e 170.+180. immateriali Oneri operativi Risultato della gestione operativa 130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti 130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre b+c+d attività/passività finanziarie 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle 250. imposte 260. Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente Utile dei gruppi di attività in via di dismissione al netto 280. delle imposte Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per incentivi all'esodo e rettifiche/riprese di valore su partecipazioni del Gruppo Oneri per il Piano di incentivi all'esodo al netto delle 150.a imposte Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo al 210. netto delle imposte 290. Utile (perdita) d'esercizio 31.12.2013 Schema del bilancio dell'impresa Riclassifiche Recupero imposte Ammortamenti per migliorie su beni di terzi 31.12.2013 Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo Oneri per Piano di incentivi all'esodo 119.390 247.205 5.239 232.945 116.334 721.113 (153.453) (173.135) (22.850) (349.438) 371.675 (188.115) 119.390 247.205 5.239 (8.144) (8.144) 127 127 - 119 (127) (127) - - 119 119 8.144 8.144 - (40.367) (1.354) (316.390) (174.551) 245.891 310.220 - - 310.220 955 (22.977) (341.302) 371.794 (188.115) 119 (33) 135.788 246.813 - - - 311.175 86 382.601 (86) (86) (311.175) - - (311.175) 71.340 Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo Oneri per Piano di incentivi all'esodo 71.340 232.945 108.317 713.096 (153.334) (164.991) (40.367) (1.354) (6.170) 71.340 Prospetto riclassificato - - Recupero imposte Ammortamenti per migliorie su beni di terzi CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO AL 31 DICEMBRE 2012 Importi in migliaia di euro Voci 10.-20. 70. 40.-50. Margine d'interesse Dividendi e proventi simili Commissioni nette Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, 80.+90. cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair +100.+110. value 190. Altri oneri/proventi di gestione Proventi operativi 150.a Spese per il personale 150.b Altre spese amministrative Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e 170.+180. immateriali Oneri operativi Risultato della gestione operativa 130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti 130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre b+c+d attività/passività finanziarie 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni Utile (perdita) dell'operatività corrente 250. al lordo delle imposte Imposte sul reddito d'esercizio 260. dell'operatività corrente Utile dei gruppi di attività in via di dismissione 280. al netto delle imposte Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per incentivi all'esodo e rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo Oneri per il Piano di incentivi all'esodo 150.a al netto delle imposte Rettifiche di valore su partecipazioni 210. del Gruppo al netto delle imposte 290. Utile (perdita) d'esercizio 31.12.2012 Schema del bilancio dell’impresa Riclassifiche 31.12.2012 (26.771) 339.096 (12.211) 247.705 125.404 673.223 (157.103) (174.669) (24.176) (355.948) 317.275 (67.600) (26.771) 339.096 (12.211) (8.796) (8.796) 127 127 - 27.657 (127) (127) - - 27.657 27.657 8.796 8.796 - (42.748) (11.106) (23.468) 172.353 - - 60.718 (24.303) (319.622) 344.932 (67.600) 27.657 260.728 (7.606) 43.537 - - - 60.718 223.496 247.705 116.735 664.554 (129.446) (165.873) (42.748) (11.106) 37.250 60.718 51.143 223.496 Prospetto riclassificato - - (60.718) - 20.051 304.265 (20.051) (20.051) - (60.718) 223.496 Relazione sulla gestione 383 Note esplicative alla redazione dei prospetti Gli schemi di bilancio obbligatori sono stati redatti sulla base della Circolare Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, pertanto, ai fini della redazione del presente Bilancio, sono state osservate le previsioni di cui al 2° Aggiornamento emesso il 21 gennaio 2014. Per consentire una visione più coerente con il profilo gestionale vengono redatti i prospetti riclassificati, in applicazione delle seguenti regole: - i recuperi di imposte iscritti alla voce 190 dello schema contabile (altri oneri/proventi di gestione) sono riclassificati a riduzione delle imposte indirette incluse fra le altre spese amministrative; - la voce rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali include le voci 170 e 180 dello schema contabile, nonché le quote di ammortamento dei costi sostenuti per migliorie su beni di terzi classificate alla voce 190; - gli oneri per il Piano di incentivi all’esodo al netto delle imposte includono, parzialmente, la voce 150a dello schema contabile; - le rettifiche e le riprese di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte includono la quasi totalità della voce 210 dello schema contabile. La riconduzione delle voci dei prospetti riclassificati ai dati degli schemi di bilancio viene agevolata da un lato con l’inserimento, a margine di ciascuna voce, del numero corrispondente alla voce di schema obbligatorio ivi ricondotta e dall’altro, con la predisposizione di specifici prospetti di raccordo. Si evidenzia inoltre che i commenti andamentali dei principali aggregati patrimoniali ed economici vengono effettuati sulla base dei prospetti riclassificati, nonché dei prospetti riclassificati riferiti ai periodi di comparazione, cui si uniformano anche le tabelle di dettaglio inserite nei successivi capitoli. Come già indicato, in seguito all’incorporazione di Centrobanca Spa – perfezionatasi il 6 maggio 2013 ma efficace dal 1° gennaio 2013 relativamente agli aspetti contabili e fiscali – a fronte della quale non sono stati redatti prospetti riclassificati pro-forma comparativi1 , si evidenzia quanto segue: a partire dal 30 giugno 2013 i dati patrimoniali includono gli effetti della fusione di Centrobanca; i dati antecedenti non sono pertanto omogenei; a partire dal 30 giugno 2013 i dati economici includono gli effetti dell’incorporazione di Centrobanca. Le situazioni contabili precedenti si presentano disomogenee in quanto il conto economico del secondo trimestre 2013 ha recepito tutti i dati economici di Centrobanca riferiti anche al primo trimestre 2013 (stante la decorrenza degli effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2013); esattamente come il terzo trimestre 2012 aveva recepito tutti i dati economici di B@nca 24-7 riferiti anche al primo semestre 2012 (stante la decorrenza degli effetti contabili e fiscali dell’incorporazione della ex Consumer Bank dal 1° gennaio 2012). Ne discende che il confronto fra i due esercizi, come pure la disamina del quarto trimestre 2013 rispetto al quarto trimestre 2012, non consentono di cogliere la reale evoluzione di UBI Banca/Centrobanca che emerge soltanto nel raffronto fra il quarto ed il terzo trimestre 2013. • • Al fine di agevolare l’analisi dell’evoluzione economica di UBI Banca ed in ottemperanza alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, sono stati inseriti due appositi prospetti, il primo di sintesi (che consente una lettura comparata dei risultati del periodo in termini normalizzati), il secondo, di natura analitica, che evidenzia l’impatto economico dei principali eventi ed operazioni non ricorrenti – essendo i relativi effetti patrimoniali e finanziari, in quanto strettamente connessi, non significativi – che così si riassumono: Esercizio 2013: - rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo (Prestitalia, UBI Leasing, UBI Pramerica SGR e BY YOU); - impairment su titoli azionari, obbligazionari e quote OICR (AFS); - cessione delle azioni Intesa Sanpaolo e A2A (AFS); - canone di service per la migrazione della ex Centrobanca sul sistema target; - adeguamento di prezzo per la cessione della partecipazione in Centrale Bilanci (ora Cerved Group) avvenuta nel 2008; - utile dal riacquisto di titoli obbligazionari subordinati (Tier 2) emessi nell’ambito del Programma EMTN; - cessione della controllata Banque de Dépôts et de Gestion Sa (Svizzera); - integrazione di prezzo per la cessione di UBI Insurance Broker; - incentivi all’esodo (ex Legge n. 214 del 22 dicembre 2011); - iscrizione di un credito per imposte anticipate (DTA) IRAP, non stanziate nei precedenti esercizi, sugli avviamenti riallineati. Esercizio 2012: - rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo; - impairment sui titoli azionari Intesa Sanpaolo e A2A (AFS) e su altri titoli azionari e quote OICR (AFS); - canone di service per la migrazione della ex B@nca 24-7 e della ex Centrobanca sul sistema target; - incentivi all’esodo (ex Legge n. 214 del 22 dicembre 2011); - cessione di Arca SGR, di UBI Insurance Broker e parziale cessione delle azioni Intesa Sanpaolo; - riallineamento dei valori fiscali dell’avviamento di BPA iscritto nel bilancio consolidato (ai sensi L. 111/2011 e L. 214/2011); - affrancamento delle deduzioni extra-contabili relative al fondo rischi e svalutazioni crediti di UBI Banca (ai sensi L. 244/2007 – Quadro EC); - credito d’imposta per anni pregressi relativo alle deduzioni ai fini IRES dell’IRAP sul costo del lavoro (ai sensi L. 214/2011). 1 A tal proposito va tuttavia considerato che: - l’impatto di Centrobanca sullo Stato patrimoniale di UBI Banca era pari al 13,3% del totale attivo al 31 marzo 2013. L’incorporata concentrava il proprio business nell’erogazione dei crediti a clientela (l’85% del total asset di Centrobanca al 31 marzo 2013, includendo anche il complementare portafoglio corporate bond nonché la liquidità investita in titoli emessi dalla Capogruppo); l’attività veniva finanziata con l’emissione di obbligazioni (66%), per oltre un terzo sottoscritte dalla Capogruppo, e attraverso linee interbancarie a breve termine messe a disposizione da UBI Banca (21% circa), pari complessivamente all’87% del passivo di Centrobanca al 31 marzo 2013; - l’impatto di B@nca 24-7 sullo Stato patrimoniale di UBI Banca era pari al 15,7% del totale dell’attivo della Capogruppo al 30 giugno 2012. Anche la Consumer Bank concentrava il proprio business nell’erogazione dei crediti verso clientela (86% del total asset di B@nca 24-7 al 30 giugno 2012), finanziati esclusivamente con raccolta presso UBI Banca (prestiti obbligazionari, depositi interbancari e pronti contro termine, complessivamente pari all’86% del passivo dell’incorporata al 30 giugno 2012). 384 Relazioni e Bilanci 2013 Il conto economico I dati economici commentati fanno riferimento ai prospetti riclassificati – conto economico, evoluzione trimestrale e conto economico al netto delle principali componenti non ricorrenti (sintetico e analitico) – riportati nello specifico capitolo, ai quali anche le tabelle di dettaglio di seguito inserite sono state uniformate. Per la descrizione degli interventi, si rinvia alle Note esplicative che seguono i prospetti riclassificati, nonché ai prospetti di raccordo. Si precisa inoltre che il commento proposto esamina le dinamiche che hanno caratterizzato sia i dodici mesi (l’esercizio 2013 rispetto al precedente), sia il quarto trimestre (quest’ultimo – evidenziato da un leggero sfondo – viene raffrontato con il precedente terzo trimestre, in modo da cogliere fenomeni e tendenze che abbiano alimentato i risultati progressivi dell’anno). A partire dal secondo trimestre 2013, le situazioni contabili (economica e patrimoniale) della Capogruppo sono state impattate dalla fusione per incorporazione di Centrobanca, che ha ulteriormente modificato, dopo l’incorporazione di B@nca 24-7 del 2012, la natura di holding fino ad allora prevalente. Si ricorda peraltro che i dati di raffronto non sono stati riesposti per tenere conto dell’operazione societaria infragruppo. In un contesto economico che continua a manifestare la propria fragilità, caratterizzato dalla modesta domanda di credito delle imprese, dall’espansione dei crediti problematici, da un livello bassissimo dei tassi d’interesse e da una ritrovata stabilità dei mercati finanziari, culminata nella riduzione del differenziale fra i titoli decennali tedeschi e italiani ai livelli precedenti alla crisi del debito sovrano, l’esercizio 2013 si è chiuso con un risultato netto di 71,3 milioni di euro, rispetto ai 223,5 milioni registrati nel 20121. In realtà il conto economico della Capogruppo ha recepito da un lato le rettifiche di valore su alcune partecipazioni del Gruppo, quale conseguenza dei periodici test di impairment, e dall’altro l’iscrizione di un credito per imposte anticipate (DTA) IRAP, non stanziate nei precedenti esercizi, relative agli avviamenti riallineati, oltre agli effetti dell’incorporazione di Centrobanca (così come il precedente esercizio era stato interessato dall’incorporazione di B@nca 24-7). L’aggregazione ha determinato maggiori oneri operativi (+21,7 milioni) e maggiori rettifiche di valore su crediti (+120,5 milioni), evidenziando al tempo stesso valori positivi per talune voci di ricavo, quali il margine d’interesse e le commissioni nette (+163,6 milioni complessivamente), che in passato si presentavano negative per la natura stessa di holding di UBI Banca. Quale effetto del citato impairment, benché in gran parte compensato dalla componente fiscale non ricorrente, nel quarto trimestre dell’anno si è generata una perdita netta di 67,8 milioni, a fronte dei +62,4 milioni dell’analogo periodo 2012 e del risultato negativo per 4,9 milioni del terzo trimestre 2013 (influenzato dall’incasso irrisorio di dividendi, ma anche da un’operatività con la clientela molto contenuta). Il conto economico progressivo dell’esercizio mostra una crescita dei proventi operativi – espressione della gestione bancaria caratteristica – a 713,1 milioni (+48,5 milioni), grazie alle determinanti di seguito specificate. Prima di analizzare le singole voci di ricavo, è opportuno ricordare il ruolo di holding che UBI Banca svolge, da un lato gestendo i flussi di liquidità di tutte le Banche/Società del Gruppo, a cui garantisce funzionalmente i finanziamenti necessari e la possibilità di investimento degli eccessi accumulati, e dall’altro agendo quale gestore unico del portafoglio delle attività finanziarie del Gruppo. Stante tale ruolo di coordinamento e di indirizzo, conseguente alla stessa configurazione organizzativa del Gruppo, UBI Banca detiene partecipazioni in tutte le principali Società consolidate e gli utili da queste distribuiti ne hanno sempre costituito la primaria fonte reddituale. Tale ruolo non si è certo affievolito dopo le operazioni di concentrazione societaria poste in essere nell’ultimo biennio, bensì è stato affiancato da una nuova attività commerciale – creditizia specialistica, in capo alla ex Centrobanca, e quale emittente carte di credito, nonché gestore dello stock residuale di mutui extra-captive, prestiti personali e finalizzati, della ex B@nca 24-7 – riflessa anche dalla parziale modifica della struttura del conto economico. I dividendi e proventi simili si sono attestati a 247,2 milioni (-91,9 milioni rispetto al 2012), provenienti per 132,4 milioni dalle Banche Rete (di cui 107,4 milioni dalla Banca Popolare di Bergamo) e per 105 milioni dalle Società Prodotto (dei quali 45,4 milioni relativi a Lombarda Vita e 25,7 milioni a UBI Pramerica SGR). Dal portafoglio titoli di proprietà sono stati incassati 9,8 milioni, prevalentemente originati dal comparto AFS. DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI Importi in migliaia di euro Banca Popolare di Bergamo Spa 31.12.2013 31.12.2012 107.433 116.590 Lombarda Vita Spa 45.361 - UBI Pramerica SGR Spa 25.683 24.256 Banco di Brescia Spa 13.372 73.518 Banca Popolare Commercio e Industria Spa 11.551 35.307 - 39.317 Banca Carime Banca Regionale Europea Spa - 20.891 Banca Popolare di Ancona Spa - 1.910 Centrobanca Spa (incorporata il 6 maggio 2013) - 1.268 UBI Factor Spa Altre partecipazioni (voce 100) Dividendi percepiti da voce 100 Partecipazioni 2.275 1.042 31.713 11.225 237.388 325.324 Dividendi percepiti da voce 40 AFS 8.600 13.771 di cui Intesa Sanpaolo 3.880 9.011 Dividendi percepiti da voce 20 Negoziazione e voce 30 Fair Value Option Totale dividendi e proventi simili 1.217 1 247.205 339.096 1 Entrambi i periodi evidenziano componenti non ricorrenti negative – pari a -66,4 milioni nel 2013 (dovute prevalentemente agli impairment sulle partecipazioni del Gruppo, nonostante l’effetto positivo dell’iscrizione di imposte anticipate attive IRAP sugli avviamenti riallineati e della cessione delle azioni Intesa Sanpaolo) e a -43,2 milioni nel 2012 (principalmente per effetto di rettifiche su partecipazioni del Gruppo e su azioni e fondi in portafoglio, benché mitigate da cessioni di azioni e partecipazioni, nonché dall’iscrizione del riallineamento fiscale sull’avviamento di BPA e dall’affrancamento delle deduzioni del Quadro EC) – escludendo le quali il risultato dell’esercizio si attesta a 137,7 milioni, rispetto ai 266,7 milioni dei dodici mesi di raffronto. Relazione sulla gestione 385 RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE Importi in migliaia di euro Plusvalenze (A) Utile da negoziazione (B) Minusvalenze (C) Perdite da negoziazione (D) Risultato netto 31.12.2013 [(A+B)-(C+D)] 31.12.2012 1. Attività finanziarie di negoziazione 9.978 80.336 (546) (30.564) 59.204 70.745 9.647 51.263 (477) (4.749) 55.684 78.493 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 313 1.774 (40) (81) 1.966 (1.038) 1.3 Quote di O.I.C.R. 18 126 (29) (45) 70 42 1.4 Finanziamenti - - - - - - 1.5 Altre - 27.173 - (25.689) 1.484 (6.752) 2. Passività finanziarie di negoziazione 11.187 - (438) - 10.749 9.530 11.187 - (438) - 10.749 9.530 2.1 Titoli di debito 2.2 Debiti - - - - - - 2.3 Altre - - - - - - 3. Altre passività finanziarie: differenze di cambio 4. Strumenti derivati 4.1 Derivati finanziari - su titoli di debito e tassi di interesse - su titoli di capitale e indici azionari - su valute e oro - altri X X X X (1.116) 7.343 424.572 587.602 (436.119) (601.298) (23.888) (10.144) 424.572 587.602 (433.189) (596.548) (16.208) (5.018) 423.502 580.270 (432.196) (587.985) (16.409) (9.775) 37 3.115 - (4.435) (1.283) 4.313 X X X X 1.355 444 1.033 4.217 (993) (4.128) 129 - - - (2.930) (4.750) (7.680) (5.126) 445.737 667.938 (437.103) (631.862) 44.949 77.474 31.12.2013 31.12.2012 (4.182) 12.942 Risultato netto 31.12.2013 31.12.2012 2.251 4.2 Derivati su crediti Totale RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA Importi in migliaia di euro Risultato netto dell'attività di copertura UTILI (PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO Importi in migliaia di euro Utili Perdite Attività finanziarie 1. Crediti verso banche 2. Crediti verso clientela 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 166 (2.504) (2.338) (510) 192.759 (4.567) 188.192 140.036 3.1 Titoli di debito 141.615 (4.526) 137.089 125.185 3.2 Titoli di capitale 51.144 (41) 51.103 14.663 3.3 Quote di O.I.C.R. - - - 188 3.4 Finanziamenti - - - - - - - - 192.925 (7.071) 185.854 141.777 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Totale attività Passività finanziarie 1. Debiti verso banche - - - - 2. Debiti verso clientela - - - - 3. Titoli in circolazione Totale passività Totale 6.764 (3.603) 3.161 14.309 6.764 (3.603) 3.161 14.309 199.689 (10.674) 189.015 156.086 31.12.2013 31.12.2012 3.163 1.203 232.945 247.705 RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE Importi in migliaia di euro Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE, DI COPERTURA, DI CESSIONE/RIACQUISTO E DELLE ATTIVITÀ/PASSIVITÀ VALUTATE AL FAIR VALUE 386 Relazioni e Bilanci 2013 In termini di dinamiche, come si può osservare dalla tabella, la flessione generalizzata della contribuzione delle Banche Rete (-155,2 milioni) ha risentito sì dei minori utili realizzati, ma anche del venir meno della distribuzione straordinaria (110 milioni) effettuata nel 2012 dalla Popolare di Bergamo e dal Banco di Brescia a beneficio del Socio unico (UBI Banca). Si era trattato di una distribuzione di riserve (come era avvenuto anche nel 2011), giustificata dal significativo rafforzamento patrimoniale conseguito dalle due Banche sulla base della policy di Gruppo in materia di pay-out, che negli ultimi anni aveva previsto di destinare a dividendi una quota non rilevante dell'utile distribuibile. La riduzione degli utili di provenienza bancaria è stata più che compensata dalla distribuzione dei dividendi delle altre Società (+67,2 milioni, provenienti in gran parte da Lombarda Vita); mentre il portafoglio titoli ha ridotto il proprio apporto (-3,9 milioni), soprattutto per effetto della progressiva dismissione delle azioni Intesa Sanpaolo. Il risultato netto dell’attività finanziaria ha totalizzato 232,9 milioni generati dalla negoziazione, ma soprattutto dalla cessione di titoli di Stato e azioni (247,7 milioni nel 2012). In particolare: • la negoziazione ha registrato un saldo positivo prossimo ai 45 milioni (77,5 milioni nel 2012), riconducibile per -7,7 milioni ai derivati su crediti, per +1,7 milioni all’attività in valuta, per +0,7 milioni ai titoli di capitale e derivati connessi, per +55,7 milioni al comparto dei titoli di debito2 (di cui 32,9 milioni quali utili realizzati dalla chiusura di scoperti tecnici), per +10,8 milioni alle plusvalenze sui titoli di debito scoperti, nonché per -16,4 milioni ai derivati su titoli di debito e tassi d’interesse (utili, plusvalenze e ratei). Quest’ultima componente incorpora in realtà perdite su derivati riferiti a tassi d’interesse per 33,6 milioni (contabilizzate a inizio anno) rivenienti principalmente dalla manovra di ottimizzazione delle coperture del rischio tasso (IRS) sui prestiti obbligazionari di propria emissione, sui mutui della ex B@nca 24-7, ma anche sulle attività e passività delle Società del Gruppo. Tale impatto è stato bilanciato dall’effetto positivo sugli attivi e passivi delle Banche Rete e delle Società Prodotto con un esito sostanzialmente neutro sul bilancio consolidato; • la valutazione al fair value – riferita agli investimenti in fondi Tages, alla residuale posizione in hedge fund, nonché alle partecipazioni di private equity della ex Corporate Bank del Gruppo – è stata positiva per 3,2 milioni (1,2 milioni nel 2012); • la copertura – che esprime la variazione di fair value dei derivati e delle relative poste coperte – è risultata negativa per 4,2 milioni da collegarsi prevalentemente ai titoli AFS, il cui impatto è stato comunque mitigato dagli effetti rivenienti dalla “protezione” dei prestiti obbligazionari (+12,9 milioni nel 2012, riferibili per 8,9 milioni alle emissioni obbligazionarie, per 3,2 milioni ai titoli AFS in portafoglio, nonché per 0,8 milioni ai mutui e finanziamenti); • la cessione di AFS e il riacquisto di passività finanziarie hanno dato luogo a utili per 189 milioni, riconducibili: - per 137,1 milioni ai titoli di debito, di cui +138,8 milioni da titoli di Stato italiani e -1,7 milioni dalla vendita di altre obbligazioni, perlopiù di emittenti bancari; - per 51,1 milioni ai titoli di capitale, di cui 48,4 milioni la plusvalenza sulle azioni Intesa Sanpaolo, 0,6 milioni su A2A e 0,5 milioni l’integrazione di prezzo derivante dalla cessione di Cerved Group realizzata nel 2008, importi tutti oggetto di normalizzazione, ai quali si aggiungono 1,6 milioni dalla dismissione della partecipazione in Unione Fiduciaria; - per 3,2 milioni al riacquisto di proprie emissioni obbligazionarie, al cui interno figurano i 4,8 milioni, non ricorrenti, rivenienti dal buy-back attuato nel mese di settembre 2013 del prestito Lower Tier 2 callable con scadenza 2018; - per -2,3 milioni dalla cessione di diversi pacchetti di crediti, prevalentemente sofferenze chirografarie della ex B@nca 24-7 e marginali posizioni della ex Centrobanca. Nel 2012 erano stati conseguiti 156,1 milioni, di cui: 125,2 milioni dalla vendita di titoli di Stato italiani; 13,5 milioni dalla parziale vendita di azioni Intesa Sanpaolo (non ricorrenti); 1,1 milioni dalla cessione della partecipazione nella Società per i Mercati di Varese; 2,3 milioni da un certificato di deposito bancario; -0,5 milioni dalla cessione di un portafoglio di sofferenze della ex B@ nca 24-7; mentre 14,3 milioni derivavano dal riacquisto di titoli, per la maggior parte emessi all’interno del Programma EMTN. Il margine d’interesse – grazie all’attività di finanziamento rilevata dalle Banche incorporate – è divenuto positivo3 per 119,4 milioni, contro il dato negativo per 26,8 milioni del 20124. L’analisi riportata descrive la contribuzione per settore di attività al margine d’interesse, ancorché vada tenuto presente che l’operatività della Capogruppo continua ad essere caratterizzata da flussi trasversali ai singoli settori (ad esempio provvista da clientela ovvero raccolta dalle Banche Rete per impieghi alle Società Prodotto). Più precisamente5: •il portafoglio titoli di proprietà ha generato un flusso di interessi attivi pari a 406,5 milioni (399,5 milioni nel 20126), a fronte di investimenti in titoli di debito cresciuti nei dodici mesi di 1,9 miliardi. Gli acquisti di titoli di Stato italiani continuano ad assicurare un contributo rilevante al margine d’interesse (418 milioni gli interessi percepiti da AFS e 108,8 milioni dal portafoglio HTM), sebbene il comparto sconti complessivamente i costi degli scoperti tecnici e della copertura delle obbligazioni a tasso fisso (differenziali corrisposti sui derivati); • l’attività sul mercato interbancario, focalizzata prevalentemente sull’intermediazione infragruppo, ha dato luogo ad un saldo negativo di 208,7 milioni 2 Alla luce dell’attuale operatività di UBI Banca sui mercati finanziari, la lettura aggregata dei risultati dei titoli di debito e dei relativi derivati non ha più ragion d’essere, senza che ne siano inficiati i dati precedentemente pubblicati, che evidentemente rispecchiavano la situazione a suo tempo oggetto di disamina. 3 Il margine d’interesse si presentava negativo per la struttura caratteristica della holding, che incorpora il costo finanziario degli investimenti nelle partecipazioni del Gruppo fra gli interessi passivi, mentre i correlati ricavi alimentano la voce dividendi. 4 La media del tasso Euribor a 1 mese è diminuita dallo 0,338% del 2012 allo 0,131% del 2013. 5 La ricostruzione dei saldi netti è avvenuta allocando gli interessi attivi e passivi dei derivati di copertura e delle passività finanziarie di negoziazione all’interno delle diverse aree di attività (finanziaria, con banche, con clientela). 6 Il dato non include gli interessi sui titoli di debito AFS di pertinenza di Centrobanca per 20,7 milioni, riferiti ad un portafoglio di corporate bond pari a 369,8 milioni. Relazione sulla gestione 387 INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioni 31.12.2013 31.12.2012 50.127 - - 50.127 52.819 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 418.007 - - 418.007 406.356 3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 108.802 - - 108.802 96.150 4. Crediti verso banche 25.372 24.887 - 50.259 183.491 5. Crediti verso clientela 570.699 35.879 562.574 - 598.453 6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - 7. Derivati di copertura X X 3.771 3.771 5.964 8. Altre attività Totale X X 195 195 354 638.187 587.461 3.966 1.229.614 1.315.833 Debiti Titoli Altre Passività 31.12.2013 31.12.2012 INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro (67.417) - - (67.417) (97.721) 2. Debiti verso banche 1. Debiti verso banche centrali (191.583) X - (191.583) (258.515) 3. Debiti verso clientela (59.860) X - (59.860) (132.085) X (746.943) - (746.943) (814.965) (38.728) 4. Titoli in circolazione (44.003) - - (44.003) 6. Passività finanziarie valutate al fair value 5. Passività finanziarie di negoziazione - - - - - 7. Altre passività e fondi X X (418) (418) (590) 8. Derivati di copertura Totale X X - - - (362.863) (746.943) (418) (1.110.224) (1.342.604) 119.390 (26.771) Margine di interesse (-170,9 milioni nel 2012), sia per la diminuita attività di impiego (-2,3 miliardi nei dodici mesi, anche per il venir meno dei finanziamenti per oltre 4 miliardi erogati alla ex Centrobanca7), sia per la flessione del funding (-3,8 miliardi, sostanzialmente connessi all’attività infragruppo). L’aggregato ha peraltro incorporato gli effetti dell’ulteriore riduzione del costo del denaro: gli interessi corrisposti sui finanziamenti LTRO (accesi rispettivamente il 21 dicembre 2011 e 29 febbraio 2012 al tasso dell’1%) sono scesi in parallelo con le riduzioni operate sul parametro delle operazioni di rifinanziamento principale (ora allo 0,25%); • l’attività con la clientela ha significativamente ridimensionato il proprio risultato negativo a 78,1 milioni (-255 milioni nel 2012) anche grazie all’aumento, pur in un contesto di tassi medi in calo, degli interessi provenienti dai finanziamenti retail e corporate (complessivamente 598,5 milioni, contro i 570,7 milioni di raffronto, che pure non recepivano ancora i dati della ex Centrobanca). Dal lato delle componenti passive gli interessi sui debiti verso clientela (in calo di 72,2 milioni) hanno beneficiato delle manovre di ottimizzazione attuate nella prima parte dell’anno, agendo sulle componenti istituzionali e corporate a costo marginale più elevato. Benché anche il costo dei titoli in circolazione sia diminuito di 68 milioni (nonostante il relativo ammontare sia cresciuto di 6,8 miliardi nei dodici mesi, sia per l’ingresso delle passività della ex Centrobanca, sia soprattutto per la progressiva concentrazione dell’attività di emissione in Capogruppo) quest’ultimo continua a condizionare il saldo dell’operatività con la clientela. La voce include peraltro i differenziali positivi incassati prevalentemente sulla copertura dei prestiti obbligazionari di propria emissione (130,2 milioni; 121,3 milioni nel precedente esercizio). Gli altri proventi e oneri di gestione hanno totalizzato 108,3 milioni (-8,4 milioni), riflettendo una riduzione parallela dei proventi e degli oneri. Come si osserva dalla tabella, la voce sintetizza fra l’altro la flessione abbinata degli altri oneri e sopravvenienze passive (-9 milioni) e altri proventi e sopravvenienze attive (-14,8 milioni) da ricondurre: • d a • una parte, e in misura prevalente, alla ex B@nca 24-7, con riferimento alle cartolarizzazioni poste in essere; fra gli oneri del 2012 confluivano infatti le retrocessioni alla Società veicolo 24-7 Finance degli interessi attivi incassati sui mutui ceduti, mentre fra i proventi si registravano gli interessi percepiti sul titolo emesso dalla stessa SPV, ora fra le “Altre attività” di UBI Banca; dall’altra, sempre nel 2012, alla contabilizzazione di una perdita operativa conseguente ad una rapina in caveau con correlata attivazione delle coperture assicurative. La dinamica degli altri proventi di gestione ha inoltre risentito di un’ulteriore diminuzione (da 62 a 60,3 milioni) dei ricavi per servizi resi a Società del Gruppo, conseguente all’uscita dal perimetro servito di Centrobanca, B@nca 24-7, Silf e UBI Insurance Broker, oltre che alle sinergie manifestatesi per effetto della fusione del Banco di San Giorgio in BRE (efficace dal 22 ottobre 2012), diminuzione solo in parte compensata dall’allargamento del service verso altre Società (Prestitalia e UBI Academy). 7 La voce interessi su crediti verso banche al 31 dicembre 2012 (183,5 milioni) incorporava gli interessi che UBI Banca percepiva dalla ex Centrobanca per i finanziamenti erogati e le passività sottoscritte per 74,6 milioni (di cui 44,6 milioni su titoli di debito). 388 Relazioni e Bilanci 2013 ALTRI PROVENTI E ONERI DI GESTIONE Importi in migliaia di euro COMMISSIONI ATTIVE: COMPOSIZIONE 31.12.2013 31.12.2012 112.271 129.670 1 - Recupero altre spese 11.046 11.264 Recuperi di imposte 8.144 8.796 Fitti, canoni attivi e altri proventi per gestione immobili 32.804 33.513 Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo 60.334 8.086 Altri proventi di gestione Recupero spese e altri ricavi su c/c Altri proventi e sopravvenienze attive 10.426 12.071 7.845 6.599 920 590 3. gestioni di portafogli - - 62.050 3.1. individuali - - 22.843 4. custodia e amministrazione di titoli 739 745 (8.144) (8.796) (3.954) (12.935) (127) (127) (6) - (3.948) (12.935) Ammortamento migliorie su beni di terzi Altri oneri e sopravvenienze passive Riclassifica ammortamenti migliorie su beni di terzi per cespiti in affitto Totale altri proventi e oneri di gestione 31.12.2012 6.937 Riclassifica "recuperi di imposte" 127 127 108.317 116.735 a) garanzie rilasciate 31.12.2013 18.071 Altri oneri di gestione Oneri relativi ai contratti di locazione finanziaria Importi in migliaia di euro c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 5. banca depositaria 6. collocamento di titoli 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini Le commissioni nette si sono portate a +5,2 milioni (-12,2 milioni nel 2012) e sintetizzano: • da un lato, il positivo contributo dell’attività commerciale rilevata dalle Banche incorporate e allocata prevalentemente nella riga altri servizi (68,5 milioni all’attivo, di cui 36,3 milioni per l’operatività in carte di credito e 31,9 milioni per l’attività di finanziamento – mutui e prestiti), cresciuta di 13,9 milioni (variazione al netto della rispettiva voce passiva), ma anche del collocamento titoli (+1,6 milioni), dell’attività di consulenza (+3,1 milioni) e della negoziazione (+1,2 milioni netti). Al passivo si è registrata invece la riduzione delle commissioni sull’offerta fuori sede di strumenti finanziari (-4,5 milioni), riconducibili ai prodotti collocati dalle Banche Rete (principalmente carte di credito), parzialmente compensata da un aumento degli altri servizi (+2,3 milioni), in parte legati all’attività di finanziamento della clientela; • dall’altro lato, il peso delle commissioni passive per “garanzie ricevute” salite a 46,9 milioni; trattasi (per 46,5 milioni, contro i 42,8 milioni del 2012) del costo della concessione della garanzia da parte dello Stato italiano sulle emissioni obbligazionarie effettuate nel gennaio e nel febbraio 2012 da UBI Banca per un ammontare di 6 miliardi di valore nominale e finalizzate ad aumentare gli attivi stanziabili. Il costo è rappresentato da una percentuale in base annua applicata al valore nominale delle obbligazioni emesse. Essendo state emesse dalla Capogruppo, sottoscritte dalla ex Centrobanca e riacquistate in toto da UBI Banca, in base ai principi internazionali IAS/IFRS tali passività non vengono evidenziate contabilmente, analogamente agli interessi attivi e passivi ad esse riferiti; trovano tuttavia collocazione fra le attività rifinanziabili inserite nel Collateral Pool a disposizione presso la BCE. 82 7 11 8. attività di consulenza 5.933 2.821 8.1 in materia di investimenti 5.933 2.821 9. distribuzione di servizi di terzi 906 1.223 9.1. gestioni di portafogli 9.2. prodotti assicurativi 9.3. altri prodotti Va peraltro ricordato che fra i “recuperi di altre spese” sono iscritti i recuperi connessi all’attività operativa della ex B@nca 24-7: 5,5 milioni relativi a premi assicurativi, 3,1 milioni agli invii degli estratti conto sulle carte di credito e 1,4 milioni alle spese sui finanziamenti alla clientela. 1.721 d) servizi di incasso e pagamento e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione i) tenuta e gestione dei conti correnti - - 188 482 718 741 1.285 1.176 6 22 23 17 j) altri servizi 68.467 52.271 Totale 94.789 75.983 31.12.2013 31.12.2012 COMMISSIONI PASSIVE: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro a) garanzie ricevute (46.866) (42.865) c) servizi di gestione e intermediazione: (26.417) (30.796) 1. negoziazione di strumenti finanziari (2.845) (2.839) (9) (2) 3. gestioni di portafogli - - 3.1 proprie - - (1.080) (939) - - (22.483) (27.016) (4.975) (5.568) 2. negoziazione di valute 4. custodia e amministrazione di titoli 5. collocamento di strumenti finanziari 6. o fferta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi d) servizi di incasso e pagamento e) altri servizi (11.292) (8.965) Totale (89.550) (88.194) 5.239 (12.211) Commissioni nette Dal punto di vista congiunturale, i proventi operativi del quarto trimestre, 215,4 milioni (232,7 milioni nell’analogo periodo 2012) si confrontano con i 105,8 milioni realizzati nel terzo trimestre. Il raddoppio dei ricavi va ricondotto principalmente alla dinamica del margine d’interesse, nonché al risultato dell’attività finanziaria. In dettaglio: • dividendi: nel quarto trimestre sono stati incassati 16,6 milioni (1,1 milioni nel periodo lugliosettembre), pressoché interamente rivenienti da una distribuzione di riserve effettuata dalle società assicurative Aviva Vita (12 milioni) e Aviva Assicurazioni Vita (3,5 milioni) nel mese di dicembre; • attività finanziaria: il risultato conseguito è stato pari a 121 milioni (50,2 milioni nei tre mesi precedenti), di cui 24,6 milioni derivanti dalla negoziazione Relazione sulla gestione 389 (prevalentemente titoli obbligazionari e per 10,2 milioni dalla chiusura di posizioni scoperte) e 98,7 milioni relativi invece a cessioni, in particolare di titoli di Stato per 89,1 milioni e delle azioni Intesa Sanpaolo per 11,8 milioni (non ricorrenti). Nel quarto trimestre la posizione residuale in titoli di capitale della Banca con sede a Torino è stata interamente dismessa; • margine d’interesse: sostenuto dalla contribuzione del portafoglio titoli (105,5 milioni), dal flusso degli interessi attivi sui finanziamenti (153,3 milioni), nonché dalla contrazione del costo dell’indebitamento bancario (sceso da 62 a 44 milioni), il margine d’interesse del periodo non solo si è mantenuto positivo, ma è salito a 50,9 milioni dai 29,8 milioni del terzo trimestre. Il miglioramento della voce è stato favorito dal diminuito onere sui finanziamenti LTRO, dopo la riduzione del tasso di rifinanziamento principale allo 0,25% che la BCE ha attuato nel mese di novembre, e dall’aumento, benché nell’ordine di pochi punti base, dei tassi di mercato sulle scadenze a più breve termine (parametri a cui in genere sono ancorati i mutui e i finanziamenti); • altri oneri e proventi di gestione: la voce si è mostrata in linea con il dato di raffronto (27,1 milioni, rispetto ai precedenti 25,6 milioni); • commissioni nette: negli ultimi tre mesi dell’anno la voce è risultata negativa per 0,3 milioni (-0,9 milioni nel trimestre precedente), frenata sia dal costo della garanzia dello Stato sui bond emessi a inizio 2012 (11,7 milioni circa), sia dall’ammontare delle retrocessioni riconosciute ai promotori finanziari (7,3 milioni), nonostante il contributo garantito dall’attività commerciale connessa alle due Banche incorporate (circa 18 milioni). • per quanto riguarda invece la parte inferiore della tabella, si evidenzia la riduzione dei compensi agli Amministratori (-1 milione), un aumento dei rimborsi per dipendenti di terzi operativi presso UBI Banca (+2,2 milioni) ed, in termini ben più significativi, i minori recuperi di spesa per i “distaccati” presso altre Società (-23,4 milioni). Trattasi degli effetti della parziale “cessione di contratti” relativi al personale distaccato fra la Capogruppo e UBI.S, così come sancito dall’Accordo Sindacale del 29 novembre 2012, che in realtà trova esatta compensazione in una posta di segno contrario allocata fra le spese per il personale dipendente. SPESE PER IL PERSONALE: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 31.12.2013 31.12.2012 1) Personale dipendente (183.298) (183.849) a) Salari e Stipendi (128.725) (128.692) (34.135) (34.692) (7.160) (7.307) b) Oneri sociali c) Indennità di fine rapporto d) Spese previdenziali - - (681) (988) f) Accantonamento al fondo trattamento di quiescienza e obblighi simili: (29) - - a benefici definiti (29) - g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (6.068) (6.698) - a contribuzione definita (6.068) (6.698) i) Altri benefici a favore di dipendenti (6.500) (5.472) (227) (418) e) Accantonamento al TFR 2) Altro personale in attività - Spese per collaboratori con contratto di somministrazione - Altre spese 3) Amministratori 4) Personale collocato a riposo 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la Società Gli oneri operativi dell’esercizio hanno totalizzato 341,3 milioni, con una variazione di +21,7 milioni, legata in primo luogo all’ingresso della ex Centrobanca. Le spese per il personale sono salite a 153,3 milioni, con un incremento di 23,9 milioni, dovuto in realtà a fenomeni che non hanno in alcun modo alterato la dinamica discendente dell’aggregato: • innanzitutto, come emerge dalla tabella, l’esborso complessivo per il personale dipendente non è variato rispetto al 2012 (poco più di 183 milioni), nonostante l’avvenuta incorporazione - nel maggio 2013 – della ex Corporate Bank (306 risorse medie al 31 dicembre 2012, per un ammontare di spesa pari a 28,5 milioni). A parità di perimetro le spese per il personale mostrano infatti un calo di 5,5 milioni, giustificato dall’azione congiunta di più componenti: da un lato, la forza lavoro ha continuato a contrarsi8 (con un risparmio di 7,6 milioni), dall’altro lato, la diminuzione delle prestazioni lavorative (anche grazie alla riduzione e/o sospensione dell’orario di lavoro) ha permesso di massimizzare i benefici sulla struttura reddituale di UBI Banca, compensando anche la naturale evoluzione delle retribuzioni; Totale (418) (6.824) (7.809) - - 66.970 90.391 (29.955) (27.761) (153.334) (129.446) Le altre spese amministrative hanno totalizzato 165 milioni (di cui 7 milioni afferenti all’imposizione fiscale indiretta), segnando una flessione di 0,9 milioni, interamente riconducibile alle spese correnti. Va precisato che all’interno di quest’ultimo aggregato sono inclusi tutti gli oneri connessi all’attività della ex Corporate Bank, che, grazie al rigoroso impegno di riduzione dei costi, come pure agli istantanei benefici garantiti dall’incorporazione, si sono tradotti in significativi risparmi. A parità di perimetro infatti, le spese correnti mostrano una riduzione ben più accentuata (oltre 19 milioni), pur includendo: 3,6 milioni, non ricorrenti, quale canone di service per la migrazione di Centrobanca sul sistema informativo target (compresi fra i canoni per servizi riconosciuti a UBI.S); 6 milioni quali consulenze di natura progettuale e altri servizi professionali (collegati all’utilizzo dei modelli interni avanzati per la determinazione del requisito patrimoniale, come pure agli adempimenti normativi e amministrativi indispensabili per le operazioni di concentrazione societaria); 1,7 milioni di spese pubblicitarie sostenute per la campagna 8 La ricostruzione a parità di perimetro dei due periodi mostra un decremento dell’organico nei dodici mesi di 119 risorse in termini medi. 390 Relazioni e Bilanci 2013 (227) (-4,5 milioni, rivenienti dall’adozione del nuovo modello di servizio per la gestione del comparto “Monetica”). ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 31.12.2013 31.12.2012 A. Altre spese amministrative (157.978) (158.839) Affitti passivi Servizi professionali e consulenze Canoni locazione hardware, software ed altri beni Manutenzioni hardware, software ed altri beni (8.963) (9.471) (25.401) (24.888) (3.924) (3.519) (803) (534) Conduzione immobili (7.748) (7.306) Manutenzione immobili e impianti (3.412) (2.329) Contazione, trasporto e gestione valori Contributi associativi (4) (5) (2.312) (2.006) Informazioni e visure (729) (1.081) Periodici e volumi (386) (468) Postali (2.606) (2.856) Premi assicurativi (5.262) (6.218) (3.412) (1.732) Pubblicità e promozione Rappresentanza Telefoniche e trasmissione dati (939) (642) (11.449) (9.195) Servizi in outsourcing (5.981) (10.510) Spese di viaggio (3.933) (4.181) Canoni per servizi resi dalle Società del Gruppo (UBI.S) (56.967) (57.099) (10.388) (11.269) (1.042) (1.237) Spese per recupero crediti Stampati, cancelleria e materiale di consumo Trasporti e traslochi Vigilanza Altre spese B. Imposte indirette Imposte indirette e tasse Imposte di bollo (419) (452) (1.258) (1.124) (640) (717) (7.013) (7.034) (729) (897) (6.532) (6.538) IMU / ICI (5.693) (5.216) Altre imposte (2.203) (3.179) Riclassifica "recuperi di imposte" Totale 8.144 8.796 (164.991) (165.873) Va peraltro tenuto presente che il dato relativo al 2012 includeva 2,9 milioni non ricorrenti relativi al canone di service corrisposto per la migrazione della ex B@nca 24-7 sul sistema informativo target, nonché 3,2 milioni, sempre non ricorrenti, relativi alle attività propedeutiche alla migrazione della ex Centrobanca sul sistema informativo target. Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali non hanno mostrato variazioni di rilievo, quantificandosi in 23 milioni (-1,3 milioni). In termini congiunturali, gli oneri operativi, pari a 82,7 milioni (90,7 milioni nel quarto trimestre 2012), si confrontano con i precedenti 84,8 milioni, mostrando un decremento di 2,1 milioni, sintesi di andamenti difformi: le spese per il personale si sono attestate a 40,8 milioni (37,8 milioni nel terzo trimestre), in quanto incorporano alcune componenti variabili delle retribuzioni; le altre spese amministrative sono diminuite a 36,2 milioni (41,3 milioni), recependo una serie di risparmi significativi in ambiti diversi, ma soprattutto una flessione di 5,4 milioni in termini di minori canoni per servizi resi da UBI.S, sintesi delle azioni di contenimento portate a termine nel corso dell’anno; mentre le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali hanno totalizzato 5,7 milioni, senza variazioni rispetto ai tre mesi precedenti. Per effetto degli andamenti sopradescritti, il risultato della gestione operativa è cresciuto a 371,8 milioni, con un progresso del 7,8% rispetto al 2012. Su base trimestrale la gestione operativa ha dato luogo ad un risultato di 132,7 milioni, contro i 142 milioni dell’analogo periodo del 2012, ma in evidente recupero rispetto ai circa 21 milioni del terzo trimestre 2013. televisiva e radiofonica di promozione del brand UBI Banca. A fronte di tali esborsi sono proseguite per contro le azioni di contenimento che hanno interessato la maggior parte delle rimanenti voci (sempre a parità di perimetro) e in particolare i canoni per servizi resi da UBI.S (circa 9 milioni), nonché i servizi in outsourcing Nel corso dell’anno sono stati inoltre contabilizzati: • 188,1 milioni (a fronte dei 67,6 milioni del 2012) quali rettifiche di valore nette per deterioramento crediti (di RETTIFICHE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO CREDITI: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro Rettifiche /riprese di valore nette Specifiche A. Crediti verso banche 31.12.2013 Di portafoglio Rettifiche /riprese di valore nette Specifiche Di portafoglio IV trimestre 2013 - 217 217 - - - B. Crediti verso clientela (197.634) 9.302 (188.332) (98.408) (913) (99.321) C. Totale (197.634) 9.519 (188.115) (98.408) (913) (99.321) Importi in migliaia di euro Rettifiche /riprese di valore nette Specifiche A. Crediti verso banche 31.12.2012 Di portafoglio Rettifiche /riprese di valore nette Specifiche Di portafoglio IV trimestre 2012 - - - - - - B. Crediti verso clientela (91.398) 23.798 (67.600) (12.925) (233) (13.158) C. Totale (91.398) 23.798 (67.600) (12.925) (233) (13.158) Relazione sulla gestione 391 cui 99,3 milioni di pertinenza del quarto trimestre). L’incremento deriva pressoché interamente dal portafoglio della ex Corporate Bank incorporata. Come si può notare dalla tabella: 197,6 milioni si riferiscono a svalutazioni specifiche nette (che hanno beneficiato di riprese di valore – diverse dal time reversal – per 24,5 milioni) e 9,5 milioni rappresentano riprese nette sul portafoglio in bonis (riconducibili alla ex Centrobanca); • 40,4 milioni (contro i precedenti 42,7 milioni9) quali rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie derivanti per 21,8 milioni da svalutazioni durevoli, non ricorrenti, di strumenti detenuti nel portafoglio AFS: di cui 9,4 milioni relativi ad un titolo finanziario già nel portafoglio della ex Centrobanca, 3,9 milioni al fondo Centrobanca Sviluppo Impresa, 2,3 milioni ad un’obbligazione bancaria, 4,9 milioni a quote OICR e la rimanente parte a titoli azionari. Nell’aggregato sono inclusi i 18,6 milioni della voce 130d Rettifiche/riprese per deterioramento di altre operazioni finanziarie, formate da rettifiche su crediti di firma (19,9 milioni, riconducibili per 17,3 milioni all’escussione nel mese di giugno della garanzia rilasciata dalla Capogruppo a favore di UBI Banca International sulla posizione Pescanova) e da riprese su impegni (1,3 milioni, interamente di pertinenza della ex Centrobanca e riferiti ad impegni ad erogare fondi e/o finanziamenti deliberati ma non ancora in tutto o in parte erogati alla clientela); • 1,4 milioni quali accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri dovuti per 1,5 milioni agli oneri connessi alla liquidazione di una partecipata. Degli 11,1 milioni evidenziati nel 2012: 12 milioni erano stati appostati nell’ambito del processo di ristrutturazione delle reti distributive terze e 3 milioni erano stati accantonati da B@nca 24-7 nei primi sei mesi dell’anno relativamente all’insorgere di rischi nell’operatività con clientela, a fronte di rilasci per rischi nel frattempo venuti meno: 1,6 milioni per controversie ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI Importi in migliaia di euro Accantonamenti netti ai fondi per controversie legali 31.12.2013 31.12.2012 (46) 889 Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (1.308) (11.995) Totale (1.354) (11.106) su investimenti finanziari e 2,8 milioni per un contenzioso tributario con le Autorità elvetiche; • 6,2 milioni quale perdita netta dalla cessione di investimenti e partecipazioni originata per 6,6 milioni (non ricorrenti, comprensivi degli oneri di transazione) dalla dismissione di Banque de Dépôts et de Gestion, avvenuta nel quarto trimestre, a cui si è contrapposto l’aggiustamento di prezzo, 0,4 milioni, avvenuto a margine della cessione del dicembre 2012 della ex UBI Insurance Broker. Nel 2012 erano stati conseguiti utili per 37,3 milioni, rivenienti per 21,8 milioni dall’esercizio del diritto di recesso nella partecipazione Arca SGR e per 15 milioni dall’integrale dismissione della partecipazione in UBI Insurance Broker (entrambi gli importi erano stati allocati fra le componenti non ricorrenti). L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si è così attestato a 135,8 milioni, contro i 260,7 milioni del 2012. Su base trimestrale il conto economico evidenzia un risultato lordo di 23,6 milioni, rispetto ai 149,4 milioni dello stesso periodo del 2012, in evidente recupero rispetto alla perdita di 15,6 milioni registrata nel terzo trimestre 2013. Le imposte sul reddito d’esercizio si sono confermate positive per 246,8 milioni (43,5 milioni nel 201210), beneficiando di un elemento non ricorrente pari a 212,6 milioni dovuto al reassessment delle imposte differite attive IRAP non stanziate nei precedenti esercizi sugli avviamenti riallineati. Con l’art. 1, commi da 167 a 170 della Legge n. 147 del 27 dicembre 2013 (Legge di Stabilità 2014) è stata integrata la disciplina che consente di trasformare in crediti d’imposta le attività per imposte anticipate (DTA – Deferred Tax Asset) iscritte in bilancio relativamente a svalutazioni e perdite su crediti verso clientela e al riallineamento di valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali. In particolare, viene previsto, fra l’altro, che qualora la dichiarazione IRAP si chiuda con un valore della produzione netta negativo, la quota delle DTA IRAP riferita ai predetti elementi, che hanno concorso alla formazione del valore della produzione netta negativo, sia trasformata per intero in crediti d'imposta. Per effetto di tale disposizione, è automaticamente soddisfatto il cosiddetto “probability test” per l’iscrivibilità delle imposte differite attive IRAP, nella considerazione che la recuperabilità delle DTA sugli asset indicati è sempre garantita (cioè anche in ipotesi di base imponibile IRAP negativa). 9L’importo del 2012 si riferiva prevalentemente a svalutazioni durevoli di strumenti AFS, non ricorrenti: 30,8 milioni Intesa Sanpaolo; 3,5 milioni A2A e 18,9 milioni altri titoli azionari e quote di OICR (fra i quali 12,5 milioni il fondo Centrobanca Sviluppo Impresa SGR e 4,4 milioni il fondo immobiliare chiuso Polis). L’aggregato recepiva inoltre una ripresa di 10,5 milioni (voce 130 d) sostanzialmente determinata dall’estinzione di una fidejussione rilasciata dalla Capogruppo a favore della ex B@nca 24-7, nell’ambito dell’operatività infragruppo con Prestitalia. 10 Nel 2012 UBI Banca aveva beneficiato delle seguenti poste fiscali non ricorrenti: • 25 milioni rivenienti dal riallineamento dei valori fiscali dell’avviamento iscritto nel bilancio consolidato a fronte dell’acquisto della partecipazione di controllo nella BPA, ai sensi dell’art. 23, commi 12-15, D.L. n. 98 del 6 luglio 2011 (Legge 111/2011), così come integrato e modificato dall’art. 20, D.L. n. 201 del 6 dicembre 2011 (Legge 214/2011). A fronte del costo dell’imposta sostitutiva, nella misura del 16% (34,8 milioni), veniva consentita la deducibilità fiscale dell’ammortamento dell’importo affrancato (217,3 milioni) in quote costanti per 10 esercizi a decorrere dal 2018 (anziché dal 2013, stante il rinvio disposto dalla L. 228/2012). Di conseguenza erano state iscritte nella voce 260 del conto economico imposte anticipate per 59,8 milioni, corrispondenti al beneficio futuro relativo alla deducibilità degli ammortamenti dell’avviamento affrancato; • 8,3 milioni derivanti dall’affrancamento delle deduzioni extra-contabili ancora in essere alla data del 31 dicembre 2011 relativamente al fondo rischi e svalutazione crediti di UBI Banca (Quadro EC). Il conto economico aveva registrato l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta pari a 11,5 milioni (equivalente al 16% del valore affrancato, 72,1 milioni, rilevato dal Quadro EC della Dichiarazione dei redditi Modello 2012), nonché il provento per l’eliminazione delle differite passive iscritte a fronte delle deduzioni extra-contabili al fondo svalutazione crediti in essere al 31 dicembre 2011 (19,8 milioni). A partire dall’esercizio 2012 le eventuali perdite su crediti sono diventate deducibili secondo le ordinarie disposizioni fiscali; • 3,3 milioni riferiti a crediti di imposta pregressi, in virtù dell’integrale deduzione ai fini IRES dell’IRAP sul costo del lavoro a partire dal 2012, come da previsioni dell’art. 2, comma 1 quater del D.L. 201/2011, convertito con modifiche nella Legge 214/2011, e successivamente integrato dall’art. 4, comma 12 del D.L. 16/2012, convertito con modifiche nella Legge 44/2012. Seguendo le indicazioni del Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 17 dicembre 2012, con cui erano stati stabiliti i termini e le modalità per la presentazione dell’istanza, era stato rideterminato (rispetto a quanto inizialmente definito) l’importo da richiedere a rimborso per UBI Banca e per B@nca 24-7 per le annualità dal 2007 al 2011. 392 Relazioni e Bilanci 2013 UBI Banca, che nei precedenti esercizi non aveva proceduto all’iscrizione di imposte anticipate IRAP sugli avviamenti riallineati, in quanto l’ammortamento fiscale dei medesimi non avrebbe garantito per gli esercizi successivi redditi imponibili IRAP sufficienti a consentirne il recupero11, ha proceduto nel 2013 ad operare il reassessment delle DTA IRAP non iscritte. Al netto delle componenti non ricorrenti, le imposte dell’anno si presentano comunque positive per 24,8 milioni, rispetto al prelievo impositivo per 3 milioni del 2012, quale effetto della diversa composizione del risultato lordo e del nuovo regime fiscale IRAP introdotto dall’art. 1, comma 158, della Legge di Stabilità 2014 con riguardo alle rettifiche di valore su crediti a clientela. Tale disposizione ha infatti introdotto la nuova lettera c-bis) all’articolo 6, comma 1 del D. Lgs. 446/1997 (Decreto istitutivo dell’IRAP) con la quale viene previsto – per gli enti creditizi e finanziari – che le rettifiche e riprese di valore nette per deterioramento dei crediti verso la clientela iscritte in Bilancio [voce 130 a) di Conto Economico] – dal periodo d’imposta 2013 – diventino deducibili ai fini IRAP, concorrendo in particolare al valore della produzione netta in quote costanti nell’esercizio e nei 4 successivi. La suddetta previsione ha determinato per UBI Banca – con specifico riguardo al periodo d’imposta 2013 – un minor carico d’imposta per 10,4 milioni. In voci separate, indicate al netto delle imposte, vengono infine evidenziate le seguenti componenti non ricorrenti negative: • 86 mila euro di oneri per il Piano di incentivi all’esodo spesati nel quarto trimestre in relazione all’intesa del 6 marzo 2014 con le Organizzazioni Sindacali avente ad oggetto le domande di esodo anticipato rimaste in sospeso nell’ambito del Piano definito con l’Accordo del 29 novembre 2012 e ricorrendone i presupposti secondo i principi contabili internazionali; • 311,2 milioni di rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo (di cui circa 1 milione a titolo di imposta) riferite: - per -0,9 milioni alla partecipazione in BY YOU (distribuzione mutui), il cui valore di bilancio era stato azzerato nel primo trimestre dell’esercizio alla luce dello stato di liquidazione in corso; - per -309,3 milioni ai risultati degli impairment test condotti a fine esercizio: in particolare hanno subito rettifiche di valore Prestitalia (285,7 milioni) e UBI Leasing (93 milioni), mentre UBI Pramerica SGR (oggetto di impairment a fine 2011) ha registrato un’integrale ripresa di valore (69,4 milioni, con un effetto fiscale di 955 mila euro). Il conto economico del 2012 evidenziava: -o neri relativi al Piano di incentivi all’esodo per 20 milioni, al netto delle imposte, componente originatasi in termini significativi nel quarto trimestre (18 milioni), a margine della sottoscrizione degli Accordi Sindacali di fine novembre 2012. Complessivamente si trattava di 27,6 milioni lordi (di cui 7,6 milioni a titolo di imposta), dei quali: • -0,3 milioni spesati a margine della “Proposta generalizzata di incentivazione all’esodo”, varata nel marzo 2012 e rivolta ai dipendenti rientranti nella salvaguardia prevista dal Decreto “Salva Italia”; • -2,4 milioni (al netto dei costi correlati al personale che rientrava nel piano di esodi anticipati) contabilizzati nel terzo trimestre a fronte della “Manovra manageriale”; • -24,9 milioni iscritti a margine degli Accordi Sindacali del 29 novembre 2012 e del 12 febbraio 2013; - rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo per 60,7 milioni, al netto delle imposte, sorte in seguito ai periodici test di impairment eseguiti nel quarto trimestre dell’anno, di cui: • 59,3 milioni per la riduzione dei valori di carico della partecipazione in UBI Leasing; • 1,4 milioni per la svalutazione durevole della partecipazione in Capital Money (distribuzione mutui). L’utile netto ante oneri per incentivi all’esodo e rettifiche/ riprese di valore su partecipazioni del Gruppo è salito a 382,6 milioni, di cui 242,6 milioni realizzati nell’ultimo trimestre dell’anno (304,3 milioni nell’esercizio di raffronto, di cui 141,1 milioni conseguiti nel quarto trimestre). 11 Si rammenta al riguardo che per l’IRAP, a differenza dell’IRES, non è consentito il riporto a nuovo delle perdite, né l’applicazione dell’istituto del consolidato fiscale. Relazione sulla gestione 393 L’attività di intermediazione La raccolta Al 31 dicembre 2013 la raccolta diretta da clientela di UBI Banca aveva raggiunto i 37,4 miliardi, evidenziando una crescita di 6,1 miliardi nei dodici mesi. L’evoluzione è stata trainata dai “Titoli in circolazione”, in aumento di 6,8 miliardi, a fronte di una contenuta riduzione dei “Debiti verso clientela”. Come si può notare dalla tabella, i DEBITI VERSO CLIENTELA sono scesi a 7,2 miliardi, dai 7,9 miliardi di fine 2012, quale sintesi della contrapposta evoluzione che ha caratterizzato le due forme tecniche principali. Da una parte i conti correnti, 0,7 miliardi a fronte dei precedenti 2,9 miliardi, sono risultati in progressiva contrazione – più significativa nel primo semestre – per effetto delle manovre di ottimizzazione del costo del funding poste in essere. Nel corso del 2013 sono stati infatti attuati a livello di Gruppo alcuni interventi di ottimizzazione degli stock, attraverso azioni selettive sulle componenti marginali a costo più elevato. Nel caso di UBI Banca tali interventi hanno interessato la clientela istituzionale e large corporate ed hanno portato ad una riduzione delle disponibilità liquide a supporto dei fondi comuni di UBI Pramerica (-1,1 miliardi, quasi totalmente concentrati nel primo semestre), nonché al venir meno dei depositi della clientela corporate (-1 miliardo) e della Cassa di Compensazione e Garanzia (-0,2 miliardi), pressoché azzerati già al 31 marzo 2013. Per contro i pronti/termine con Cassa di Compensazione e Garanzia sono saliti a 5,5 miliardi, dai 3,9 miliardi del dicembre 2012, con un andamento sostanzialmente correlato all’uso di questa forma tecnica per il finanziamento di parte del portafoglio titoli di Stato di proprietà. RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA Importi in migliaia di euro Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Finanziamenti - pronti contro termine passivi di cui: pct passivi con la CCG - altri Altri debiti Totale debiti verso clientela 31.12.2013 Incidenza % 31.12.2012 Incidenza % Variazioni in valore in % -76,8% 671.987 1,8% 2.890.798 9,2% -2.218.811 - - - - - - 6.535.873 17,5% 4.983.912 15,9% 1.551.961 31,1% 5.499.671 14,7% 3.944.510 12,6% 1.555.161 39,4% 5.499.671 14,7% 3.944.510 12,6% 1.555.161 39,4% 1.036.202 2,8% 1.039.402 3,3% -3.200 -0,3% 16.053 0,0% 22.485 0,1% -6.432 -28,6% 7.223.913 19,3% 7.897.195 25,2% -673.282 -8,5% Obbligazioni 30.161.233 80,6% 23.405.765 74,8% 6.755.468 28,9% 11.865.463 31,7% 13.437.248 42,9% -1.571.785 -11,7% 4.157.406 11,1% 7.091.040 22,6% -2.933.634 -41,4% - obbligazioni sottoscritte da clientela istituzionale di cui: EMTN (*) Covered Bond - obbligazioni sottoscritte da clientela ordinaria di cui: clientela extra captive (ex Centrobanca) - obbligazioni sottoscritte da Banche del Gruppo (infragruppo) Altri titoli 7.708.057 20,6% 6.346.208 20,3% 1.361.849 21,5% 16.420.296 43,9% 7.812.713 25,0% 8.607.583 110,2% 3.683.725 9,8% - - 3.683.725 n.s. 1.875.474 5,0% 2.155.804 6,9% -280.330 -13,0% 49.859 0,1% - - 49.859 n.s. Totale titoli in circolazione 30.211.092 80,7% 23.405.765 74,8% 6.805.327 29,1% Totale raccolta da clientela 37.435.005 100,0% 31.302.960 100,0% 6.132.045 19,6% 4.955.561 13,2% 5.538.467 17,7% -582.906 -10,5% 572.479 1,5% 572.464 1,8% 15 0,0% 4.383.082 11,7% 4.966.003 15,9% -582.921 -11,7% - - 181.566 0,6% -181.566 -100,0% di cui: passività subordinate di cui: depositi subordinati (**) titoli subordinati di cui: EMTN (*) (*)I corrispondenti valori nominali ammontano a 4.125 milioni (tutti di natura non subordinata) al 31 dicembre 2013 e a 6.995 milioni (di cui 182 milioni subordinati) al 31 dicembre 2012. Gli importi indicati in tabella non includono i collocamenti privati di natura “infragruppo” e pertanto elisi in sede di consolidamento (azzerati al 31 dicembre 2013 e pari a 88 milioni al 31 dicembre 2012). (**) L’importo si riferisce ai depositi costituiti da BPB Funding Llc per nominali 300 milioni, da BPCI Funding Llc per nominali 115,001 milioni e da Banca Lombarda Preferred Capital Co. Llc per nominali 155 milioni. Si segnala al riguardo che tale importo, in precedenza classificato nei depositi vincolati, è ora allocato nella voce “Finanziamenti-altri”, così come previsto dalla normativa di Vigilanza. 394 Relazioni e Bilanci 2013 I TITOLI IN CIRCOLAZIONE, che costituiscono la componente più consistente della raccolta della Capogruppo, totalizzavano 30,2 miliardi, in aumento di 6,8 miliardi nei dodici mesi. La favorevole dinamica è riconducibile essenzialmente al funding da clientela ordinaria dal momento che la raccolta istituzionale, interessata da quattro sole emissioni nel 2013, non ha potuto compensare le scadenze del periodo ed ha pertanto registrato una flessione. anche dell’emissione pubblica da 1 miliardo di inizio febbraio, alla data della presente Relazione i Covered Bond in circolazione risultano saliti a 11. È inoltre operativo un Secondo Programma, sempre “multioriginator”, di massimi 5 miliardi di euro, garantito da mutui commerciali e da mutui residenziali non utilizzati nel primo Programma (3,2 miliardi il portafoglio segregato a fine esercizio). Ad oggi il Programma è stato utilizzato soltanto per emissioni self-retained3. In dettaglio, a fine esercizio la raccolta istituzionale di UBI Banca, scesa da 13,4 miliardi a 11,9 miliardi (-11,7%), si presentava così composta: Sia i Covered Bond che i titoli EMTN sono ammessi a negoziazione sulla piazza finanziaria di Londra (con la sola eccezione, per questi ultimi, dei titoli a suo tempo emessi dalla ex Banca Lombarda e Piemontese, quotati in Lussemburgo). • titoli EMTN per 4,2 miliardi emessi nell’ambito di un Programma con massimale 15 miliardi di euro. Lo stock in essere mostra una diminuzione di 2,9 miliardi dovuta alla limitata attività di emissione effettuata nell’esercizio (un “private placement” da 200 milioni in gennaio ed un collocamento pubblico da 750 milioni in ottobre): la positiva situazione di liquidità e di equilibrio strutturale del Gruppo hanno infatti consentito di posticipare il ritorno sui mercati internazionali in attesa di condizioni più coerenti con i livelli di costo prefissati. Le due emissioni sono andate pertanto solo parzialmente ad integrare/sostituire le scadenze, i rimborsi e i riacquisti dell’anno per complessivi 3,82 miliardi nominali. Successivamente alla chiusura dell’esercizio, in data 10 febbraio 2014 UBI Banca ha emesso un bond senior a 5 anni a tasso fisso per un ammontare di 1 miliardo di euro. • Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bond) per 7,7 miliardi (+1,4 miliardi nei dodici mesi). Nel corso del 2013 sono state effettuate emissioni per 1,5 miliardi nominali (un collocamento pubblico da 1,25 miliardi in ottobre con una successiva riapertura per 0,25 miliardi in dicembre) a fronte di marginali diminuzioni (50,5 milioni) legate alle quote di ammortamento annue di due titoli del tipo “amortising”. Nell’ambito del Primo Programma “multioriginator”, garantito da mutui residenziali, di massimi 10 miliardi, al 31 dicembre 2013 UBI Banca aveva in essere 10 Covered Bond per un valore nominale di 7,165 miliardi1(al netto di ammortamenti per complessivi 84,6 milioni), a fronte di un portafoglio segregato di 14,6 miliardi2. Tenendo conto La raccolta obbligazionaria dalla clientela ordinaria – costituita per lo più da obbligazioni destinate alla clientela delle Banche Rete – è più che raddoppiata a 16,4 miliardi, riflettendo da un lato la scelta strategica di accentrare in Capogruppo, a partire dal 2013, le emissioni destinate alla clientela ordinaria; dall’altro l’inclusione di tutto il funding obbligazionario di natura extra captive (3,7 miliardi) della ex Centrobanca, incorporata il 6 maggio 2013. Complessivamente l’attività di collocamento, rivolta esclusivamente alla clientela captive, ha riguardato 122 prestiti per complessivi 6,2 miliardi nominali compensando ampiamente le scadenze e i riacquisti (1,4 miliardi nominali). Si ricorda che fra i titoli scaduti nell’esercizio rientra il prestito obbligazionario convertibile con facoltà di rimborso in azioni emesso da UBI Banca nel luglio 2009 e scaduto il 10 luglio 2013 - in circolazione per un valore nominale complessivo di 639.132.255 euro, per il quale si è proceduto al rimborso in contanti. La raccolta obbligazionaria infragruppo – rappresentata da obbligazioni sottoscritte da alcune Banche del Gruppo a titolo di investimento della liquidità – si è attestata a 1,9 miliardi sostanzialmente in linea con i 2,2 miliardi di fine 2012. In realtà, nel corso del secondo trimestre l’aggregato aveva evidenziato una significativa contrazione dovuta principalmente all’elisione, a margine della fusione, di prestiti a suo tempo sottoscritti dalla ex Centrobanca (1,6 miliardi nominali). Nel quarto trimestre, invece, UBI Banca ha effettuato quattro nuove emissioni per complessivi 1,2 miliardi nominali. SCADENZE DEI TITOLI OBBLIGAZIONARI IN ESSERE AL 31 DICEMBRE 2013 (esclusi i titoli infragruppo) Importi nominali in milioni di euro Totale di cui: EMTN Covered bond I trimestre 2014 II trimestre 2014 III trimestre 2014 IV trimestre 2014 2015 2016 2017 Anni successivi Totale 417 2.295 1.010 1.395 5.331 7.290 2.774 7.105 27.617 35 870 690 481 965 100 800 184 4.125 - 25 - 25 551 1.801 1.051 3.712 7.165 1 L’elenco è riportato nella Nota Integrativa, Parte E, Sezione 1. A valere sul medesimo Programma sono inoltre in essere quattro emissioni self-retained per complessivi 1,75 miliardi nominali: in dettaglio tre emissioni per 0,75 miliardi effettuate nel febbraio 2012 e una per 1 miliardo realizzata nel dicembre 2013. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile. 2 Le informazioni relative alla composizione del portafoglio di mutui residenziali segregato presso UBI Finance sono dettagliate nella Relazione sulla gestione consolidata, alla quale si rimanda. 3 Due emissioni effettuate nel 2012 per complessivi 2,12 miliardi nominali (al netto delle quote di ammortamento nel frattempo maturate). In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile. Relazione sulla gestione 395 Gli impieghi COMPOSIZIONE DEI CREDITI VERSO CLIENTELA Importi in migliaia di euro 31.12.2013 Incidenza % di cui deteriorate 31.12.2012 Incidenza % di cui deteriorate Variazioni in valore in % Conti correnti 1.297.643 5,2% 2.306 746.791 3,3% 440 550.852 73,8% Pronti contro termine attivi 1.053.956 4,2% - 2.084.224 9,2% - -1.030.268 -49,4% 11.334.202 45,0% 1.161.847 6.347.628 28,1% 403.598 4.986.574 78,6% 1.209.478 4,8% 117.507 1.656.983 7,4% 87.872 -447.505 -27,0% Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto Factoring 6.054 0,0% - - - - 6.054 n.s. 9.926.369 39,4% 111.946 11.427.683 50,6% 25.008 -1.501.314 -13,1% Titoli di debito 341.211 1,4% - 321.438 1,4% - 19.773 6,2% di cui: titoli strutturati 339.944 1,4% - 321.438 1,4% - 18.506 5,8% 1.267 0,0% - - - - 1.267 n.s. 25.168.913 100,0% 1.393.606 22.584.747 100,0% 516.918 2.584.166 11,4% Altre operazioni altri titoli di debito Totale crediti verso clientela I dati al 31 dicembre 2012 sono stati interessati da una riclassificazione di prestiti subordinati attivi per 98.073 migliaia di euro dalla voce “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/ lungo termine” alla voce “Altre operazioni”, in coerenza con quanto previsto dalla normativa di Vigilanza. Al 31 dicembre 2013, gli impieghi della Capogruppo si attestavano a circa 25,2 miliardi di euro, in significativo aumento nel confronto con i 22,6 miliardi del dicembre 2012 (+11,4%), ma in flessione rispetto sia al picco di 26,5 miliardi raggiunto in giugno (-5,1%), sia ai 26 miliardi di fine settembre (-3,2%). Tenuto conto di una tendenziale riduzione dei finanziamenti alle Società del Gruppo – da leggersi anche in relazione agli impatti sui volumi operativi del difficile contesto economico – e di una fisiologica contrazione dello stock di impieghi della ex B@nca 24-7, la variazione positiva su base annua deve essere letta principalmente in relazione agli effetti della fusione per incorporazione in UBI Banca di Centrobanca – specializzata nei servizi di Corporate ed Investment Banking – avvenuta in maggio, con la conseguente acquisizione da parte della Capogruppo del portafoglio crediti della Banca incorporata. A fine dicembre, la citata operazione incideva sulle masse di UBI Banca per 5,5 miliardi (5,8 miliardi a settembre e 5,9 miliardi a giugno), dei quali: • 5 miliardi riconducibili alla forma tecnica dei “Mutui e altri finanziamenti a medio/lungo termine” (5,2 miliardi a settembre; 5,3 miliardi a giugno); • 0,5 miliardi riferibili alle Altre operazioni (0,6 miliardi sia settembre che a giugno); • 6,1 milioni per operazioni di factoring (5,1 milioni a settembre e 4,6 milioni a giugno). Anche per effetto di quanto sopra, nei dodici mesi è risultata conseguentemente in diminuzione l’incidenza dell’attività di finanziamento di UBI Banca ad UBI Leasing e ad UBI Factor, destinatarie di crediti rispettivamente per 7,1 miliardi e 2,2 miliardi, equivalenti al 37% degli impieghi totali4. A dicembre 2012, i finanziamenti concessi alle Società del Gruppo operanti nel settore del leasing e del factoring ammontavano rispettivamente ad 8,1 miliardi e a 2,2 miliardi, pari al 45,7% dei crediti verso clientela (7,2 miliardi e 2 miliardi a settembre; 7,4 miliardi e 2,1 miliardi a giugno). A partire da luglio 2012 anche Prestitalia – Società controllata dedicata all’attività di finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio/pensione (CQS) – è divenuta destinataria di finanziamenti diretti per un importo che a fine 2013 si attestava a circa 2,7 miliardi di euro dei quali circa 1,4 miliardi contabilizzati fra i “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine” e 1,3 miliardi fra le operazioni a breve5. L’ammontare complessivo dei crediti verso Prestitalia si presentava in flessione nei dodici mesi di 0,2 miliardi (-0,3 miliardi da giugno) evidenziando nel quarto trimestre una parziale ricomposizione da forme di finanziamento a breve termine (-0,6 miliardi su base annua, dei quali -0,5 miliardi nel quarto periodo), ai “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio lungo termine” (+0,4 miliardi6 rispetto a fine 2012, dei quali +0,2 miliardi nell’ultimo trimestre). La dinamica degli impieghi di UBI Banca risulta parzialmente influenzata anche dall’evoluzione dello stock rimanente di prestiti della ex B@nca 24-7, che a dicembre ammontava globalmente a 6 miliardi (-0,7 miliardi nei dodici mesi; -0,4 miliardi da giugno; -0,2 miliardi nel quarto trimestre), dei quali: • 4,7 miliardi riconducibili alla forma tecnica dei “Mutui e altri finanziamenti a medio/lungo termine”. Benché in progressivo e fisiologico calo stante il carattere di residualità dell’attività di gestione, nei dodici mesi la variazione della voce (-0,1 miliardi) incorpora gli effetti dell’adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica che a dicembre 2012 risultava allocato a voce propria (voce 90 dell’attivo patrimoniale), conseguenza della manovra di chiusura dei derivati di copertura posta in essere nel primo trimestre; • 1,2 miliardi riferibili alle diverse forme di credito al consumo (-0,4 miliardi su base annua; -0,2 miliardi rispetto a giugno; -0,1 miliardi nel quarto trimestre); • 0,1 miliardi inclusi fra le Altre operazioni (-110 milioni su base annua). 4 Il sostegno finanziario ad UBI Leasing viene fornito principalmente nella forma tecnica dei PCT attivi (titoli stanziabili emessi nell’ambito delle cartolarizzazioni interne), dei mutui, ma soprattutto delle altre operazioni a breve termine. Il finanziamento ad UBI Factor è invece tutto a breve termine (c/c e Altre operazioni). 5 Fatta eccezione per 200 milioni di “Mutui” erogati dalla ex Centrobanca, trattasi di finanziamenti precedentemente in essere nei confronti della ex B@nca 24-7. 6 Inclusi i 200 milioni rivenienti dall’incorporazione di Centrobanca. 396 Relazioni e Bilanci 2013 Lo stock complessivo dei crediti di UBI Banca continua ad incorporare, seppure marginalmente, anche esposizioni di natura tecnica, soggette per loro natura ad una certa variabilità nel corso dell’anno: • l’operatività ordinaria con la Cassa di Compensazione e Garanzia a fine anno totalizzava complessivamente 0,5 miliardi (-0,1 miliardi su base annua; -0,2 miliardi nel quarto trimestre), rappresentati dalle marginazioni richieste a garanzia dei pronti contro termine passivi sui titoli di Stato. Risultavano invece pressoché estinti i p/t attivi, aventi quale sottostante titoli di Stato italiani, in essere a dicembre 2012 quale investimento temporaneo della liquidità; • le marginazioni sull’operatività in derivati, solo parzialmente riconducibili agli swap che assistono il Programma di Covered Bond e le cartolarizzazioni interne, ammontavano a circa 0,7 miliardi, (+0,2 miliardi nei dodici mesi; -0,1 miliardi rispetto a giugno), integralmente rappresentati da conti correnti. Si segnala infine il venir meno, nel primo trimestre, dell’operatività in pronti contro termine con una controparte appartenente ad un gruppo bancario (0,2 miliardi) che era stata avviata nel terzo trimestre 2012, da porre in relazione alle passività finanziarie di negoziazione. Quale conseguenza del diverso andamento dei due aggregati, il rapporto impieghi/raccolta si è ridotto al 67,2% dal 72,1% di fine 2012. CREDITI VERSO CLIENTELA AL 31 DICEMBRE 2013 Importi in migliaia di euro Esposizione lorda Rettifiche di valore Valore di bilancio Grado di copertura (*) Crediti deteriorati (7,96%) 2.063.185 669.579 (5,54%) 1.393.606 32,45% (2,86%) 741.845 446.040 (1,18%) 295.805 60,13% - Sofferenze - Incagli (3,95%) 1.023.514 170.521 (3,39%) 852.993 16,66% - Crediti ristrutturati (0,88%) 227.803 50.367 (0,70%) 177.436 22,11% - Esposizioni scadute/sconfinate Crediti in bonis (0,27%) 70.023 2.651 (0,27%) 67.372 3,79% (92,04%) 23.872.034 96.727 (94,46%) 23.775.307 0,41% 25.935.219 766.306 25.168.913 2,95% Totale crediti verso clientela Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale. CREDITI VERSO CLIENTELA AL 31 DICEMBRE 2012 Importi in migliaia di euro Esposizione lorda Rettifiche di valore Valore di bilancio Grado di copertura (*) Crediti deteriorati (3,97%) 913.994 397.076 (2,29%) 516.918 43,44% - Sofferenze (2,55%) 586.953 359.511 (1,01%) 227.442 61,25% (0,95%) 218.967 32.395 (0,83%) 186.572 14,79% - - - - - - (0,47%) 108.074 5.170 (0,45%) 102.904 4,78% 22.133.332 65.503 (97,71%) 22.067.829 0,30% 23.047.326 462.579 22.584.747 2,01% - Incagli - Crediti ristrutturati - Esposizioni scadute/sconfinate Crediti in bonis (96,03%) Totale crediti verso clientela Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale. (*) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda. Per le sofferenze, le rettifiche e le esposizioni lorde sono al netto degli stralci delle posizioni oggetto di procedura concorsuale. Anche in conseguenza dell’incorporazione di Centrobanca, a fine dicembre le attività deteriorate al lordo delle svalutazioni risultavano più che raddoppiate a circa 2,1 miliardi di euro (+1,1 miliardi nei dodici mesi). Nel corso del secondo semestre l’aggregato è rimasto sostanzialmente stabile avendo beneficiato di cessioni di sofferenze per 89 milioni. Al netto delle rettifiche di valore, i crediti deteriorati ammontavano a 1,4 miliardi, riferibili per oltre l’83% ai “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine”. Come si può notare dalla tabella, l'incidenza rispetto all’ammontare complessivo dei crediti è salita dal 3,97% al 7,96% in termini lordi e dal 2,29% al 5,54% in termini netti. L’ingresso del portafoglio di Centrobanca – che ha determinato anche la valorizzazione della categoria dei crediti ristrutturati in precedenza non presente – si è accompagnato ad una riduzione del grado di copertura complessivo dal 43,44% al 32,45%. Nel quarto trimestre si è tuttavia registrato un miglioramento rispetto al 29,99% di fine settembre – che era stato influenzato dalla citata cessione di sofferenze – anche per effetto di maggiori rettifiche. Per quanto riguarda i grandi rischi, a fine dicembre UBI Banca evidenziava 2 posizioni eccedenti il 10% del patrimonio di vigilanza (erano 3 fine 20127) per complessivi 74,1 miliardi, in diminuzione rispetto agli 88,4 miliardi di dodici mesi prima: • circa 55,1 miliardi verso Società consolidate (66,9 miliardi a fine 2012); • 19 miliardi verso il Ministero del Tesoro in relazione agli investimenti in titoli di Stato (17 miliardi un anno prima). Anche in considerazione dell’applicazione di un fattore di ponderazione pari a zero ai rapporti con lo Stato, l’effettiva esposizione al rischio della Capogruppo dopo le ponderazioni risulta pari a 483 milioni (riferita a una sola posizione), in diminuzione rispetto ai 618,7 milioni di fine 2012, e con un’incidenza sul patrimonio di vigilanza inferiore rispetto ai limiti previsti dall’attuale normativa (le banche appartenenti ai gruppi bancari sono sottoposte ad un limite individuale pari al 40% del proprio patrimonio di vigilanza). 7 A fine 2012 la segnalazione includeva anche 4,5 miliardi riferibili all’operatività complessiva della Capogruppo con la CCG. Relazione sulla gestione 397 CREDITI PER CASSA VERSO CLIENTELA: DINAMICA DELLE ESPOSIZIONI DETERIORATE LORDE NEL 2013 Importi in migliaia di euro Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2013 586.953 218.967 - 108.074 Variazioni in aumento 693.958 1.082.808 323.464 530.429 491.530 ingressi da esposizioni in bonis 5.615 253.402 9.959 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 119.920 457.752 59.363 580 operazioni di aggregazione aziendale 508.452 333.946 246.377 30.920 altre variazioni in aumento Variazioni in diminuzione 59.971 37.708 7.765 7.399 -539.066 -278.261 -95.661 -568.480 -119.372 uscite verso esposizioni in bonis -707 -79.078 -61 cancellazioni -426.416 -6.828 -3.636 - incassi -107.922 -60.925 -9.688 -20.480 realizzi per cessioni -2.699 - -2.858 - perdite da cessione -1.021 - -1.083 -428.628 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate -301 -130.352 -78.335 operazioni di aggregazione aziendale - - - - altre variazioni in diminuzione - -1.078 - - 741.845 1.023.514 227.803 70.023 Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute Esposizione lorda finale al 31 dicembre 2013 CREDITI PER CASSA VERSO CLIENTELA: DINAMICA DELLE ESPOSIZIONI DETERIORATE LORDE NEL 2012 Importi in migliaia di euro Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2012 Variazioni in aumento Sofferenze 5.530 - - - 833.980 498.444 - 331.235 248.370 ingressi da esposizioni in bonis 40.000 184.034 - trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 95.714 158.891 - 844 operazioni di aggregazione aziendale 640.430 125.918 - 67.332 altre variazioni in aumento Variazioni in diminuzione uscite verso esposizioni in bonis cancellazioni 57.836 29.601 - 14.689 -252.557 -279.477 - -223.161 -21.290 -180 -6.232 - -16.201 - - - incassi -101.074 -39.170 - -18.421 realizzi per cessioni -103.170 - - - trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate -5.347 -67.110 - -182.993 -26.585 -166.965 - -457 - - - - 586.953 218.967 - 108.074 operazioni di aggregazione aziendale altre variazioni in diminuzione Esposizione lorda finale al 31 dicembre 2012 La variazione rispetto al precedente esercizio riflette sostanzialmente il venir meno della posizione nei confronti della Cassa di Compensazione e Garanzia in relazione ad una più precisa interpretazione delle disposizioni di vigilanza (-141,2 milioni). Per quanto riguarda infine le garanzie rilasciate alla clientela, esse ammontavano a 1,69 miliardi di euro, complessivamente in lieve aumento rispetto agli 1,64 miliardi di fine 2012 (+2,9%), e si presentavano costituite: • pressoché integralmente da fidejussioni di natura finanziaria per 1,68 miliardi (1,61 miliardi a dicembre 2012). In termini di destinatari l’aggregato evidenziava un incremento delle fidejussioni verso clientela ordinaria a fronte di una sostanziale stabilità per quelle destinate alle Società del Gruppo. Queste ultime ammontavano a 168,7 milioni (168,9 milioni a fine 2012) così ripartiti: 123,3 milioni in favore di BPCI Funding Llc, 25 milioni di Lombarda Vita, 10,5 milioni di UBI Leasing e 9,9 milioni di UBI Factor; • solo in via residuale per 5,7 milioni da garanzie di natura commerciale (31,5 milioni nel 2012) integralmente rivolte a Società del Gruppo. Di esse, 4,2 milioni risultavano infatti rilasciate ad UBI Leasing, 1,3 milioni ad UBI Factor, 150 mila euro a Coralis Rent ed il residuo ad UBI.S. L’operatività sul mercato interbancario Al 31 dicembre 2013 la posizione interbancaria netta di UBI Banca si presentava negativa per 10,8 miliardi, in riduzione rispetto ai -12,3 miliardi di dodici mesi prima, e alimentata dal saldo positivo dell’operatività infragruppo per 0,6 miliardi e dal saldo negativo dell’interscambio sul mercato per 11,4 miliardi (comprensivo delle operazioni di rifinanziamento LTRO con la BCE per 12 miliardi). 398 Relazioni e Bilanci 2013 La variazione rispetto al dicembre 2012 è riconducibile alla dinamica opposta evidenziata dalle due componenti: in miglioramento di 2,4 miliardi le transazioni concluse con controparti interne, che a fine esercizio hanno espresso una posizione creditizia, dopo essersi mantenute negative per tutti i trimestri precedenti, e in aumento di oltre 900 milioni la posizione debitoria verso banche esterne al Gruppo. MERCATO INTERBANCARIO: EVOLUZIONE TRIMESTRALE Importi in migliaia di euro Crediti verso banche 13.487.366 30.9.2013 B 30.6.2013 C 12.491.061 13.717.646 31.3.2013 D 15.283.251 31.12.2012 E 15.830.498 Variazioni A/E in valore in % -2.343.132 -14,8% di cui: - crediti verso Banche Centrali - infragruppo di cui: titoli infragruppo Debiti verso banche 31.12.2013 A 776.842 560.036 737.251 606.308 917.703 -140.861 -15,3% 10.880.101 9.740.765 10.401.624 12.180.521 12.203.596 -1.323.495 -10,8% 3.094.120 1.948.538 1.647.346 3.835.593 4.116.884 -1.022.764 -24,8% 24.285.811 26.916.219 28.531.411 28.606.811 28.081.434 -3.795.623 -13,5% di cui: - debiti verso Banche Centrali 12.166.333 12.155.083 12.139.750 12.121.417 12.098.917 67.416 0,6% - infragruppo 10.295.663 12.786.631 14.179.303 14.629.652 13.989.211 -3.693.548 -26,4% -100,0% di cui: depositi subordinati Posizione interbancaria netta di cui: infragruppo banche esterne al Gruppo Posizione interbancaria netta escluse Banche Centrali e operatività infragruppo - 201.035 200.319 201.060 200.332 -200.332 -10.798.445 -14.425.158 -14.813.765 -13.323.560 -12.250.936 -1.452.491 -11,9% 584.438 -3.045.866 -3.777.679 -2.449.131 -1.785.615 2.370.053 132,7% -11.382.883 -11.379.292 -11.036.086 -10.874.429 -10.465.321 917.562 8,8% 6.608 215.755 366.413 640.680 715.893 -709.285 -99,1% Escludendo l’attività infragruppo e con Banche Centrali, permane una modesta posizione creditizia nei confronti del mercato interbancario, benché in progressiva flessione rispetto al dicembre 2012. Quale effetto dell’incorporazione dapprima della ex B@nca 24-7 (avvenuta nel terzo trimestre 2012) e poi della ex Centrobanca (nel secondo trimestre 2013), il saldo infragruppo di UBI Banca è divenuto sempre più negativo per la minore attività di finanziamento verso le Controllate incorporate. Entrambe le Banche venivano infatti sostenute con erogazioni nella forma tecnica, rispettivamente, dei c/c, dei depositi vincolati, dei titoli di debito e dei p/t attivi (nel caso della ex Consumer Bank) e tramite depositi vincolati e titoli di debito (per la ex Corporate Bank). Tale effetto è andato tuttavia affievolendosi poiché il prevalente accentramento in UBI Banca delle emissioni dei prestiti obbligazionari destinati alla clientela ordinaria e collocati dalle Banche Rete ha parzialmente modificato la struttura patrimoniale della Capogruppo, che dalla seconda metà del 2013 accoglie fra i crediti verso banche (nella voce titoli infragruppo) le sottoscrizioni – nuove e in crescita – di titoli emessi dalle Controllate bancarie (prevalentemente Banco di Brescia, Banca Popolare di Bergamo e Banca Popolare di Ancona), registrando al contempo un calo della raccolta infragruppo, quale riflesso della mutata strategia di gestione del funding obbligazionario e della liquidità. In base alla configurazione organizzativa che vede UBI Banca svolgere un ruolo di indirizzo e di coordinamento per l’intero Gruppo bancario, l’operatività infragruppo assume una rilevanza strategica nell’ambito dell’attività complessiva, assicurata proprio dalla gestione accentrata della liquidità, nonché dalla regolazione dei flussi intercompany. Ad eccezione di IW Bank e delle Controllate estere, le policy interne stabiliscono infatti che la composizione dell’attivo e del passivo con controparti bancarie delle Banche Rete e delle Società Prodotto sia costituita esclusivamente da rapporti con la Capogruppo. Le stesse policy ne definiscono le condizioni economiche. A fine esercizio, i crediti verso banche si attestavano a 13,5 miliardi, evidenziando una flessione di 2,3 miliardi nei dodici mesi, riconducibile per -0,1 miliardi alle diminuite disponibilità presso Banche Centrali, relativamente al conto accentrato della Riserva Obbligatoria, e per -2,2 miliardi agli impieghi verso altre istituzioni creditizie. Quest’ultimo aggregato sintetizza in realtà andamenti variegati delle forme tecniche riepilogate in tabella. La crescita dei conti correnti (+0,7 miliardi), pressoché totalmente infragruppo, è stata infatti ampiamente compensata dalle riduzioni: • dei depositi vincolati per -1 miliardo, originato dall’attività con controparti interne al Gruppo e in CREDITI VERSO BANCHE: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 31.12.2013 Incidenza % 31.12.2012 Incidenza % Variazioni in valore Crediti verso Banche Centrali Riserva obbligatoria Crediti verso banche Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Altri finanziamenti - pronti contro termine attivi - altri Titoli di debito - titoli strutturati (*) - altri titoli di debito Totale in % 776.842 5,8% 917.703 5,8% -140.861 -15,3% 776.842 12.710.524 3.072.078 1.994.591 4.545.725 4.110.910 434.815 3.098.130 402.486 2.695.644 13.487.366 5,8% 94,2% 22,8% 14,7% 33,7% 30,5% 3,2% 23,0% 3,0% 20,0% 100,0% 917.703 14.912.795 2.340.057 3.011.579 5.394.208 4.622.451 771.757 4.166.951 603.873 3.563.078 15.830.498 5,8% 94,2% 14,8% 19,0% 34,1% 29,2% 4,9% 26,3% 3,8% 22,5% 100,0% -140.861 -2.202.271 732.021 -1.016.988 -848.483 -511.541 -336.942 -1.068.821 -201.387 -867.434 -2.343.132 -15,3% -14,8% 31,3% -33,8% -15,7% -11,1% -43,7% -25,6% -33,3% -24,3% -14,8% (*) Trattasi di titoli aventi nella maggior parte dei casi un’opzione di rimborso anticipato. I dati al 31 dicembre 2012 sono stati interessati da una riclassificazione di depositi subordinati per 200.050 migliaia di euro dalla voce “Depositi vincolati” alla voce “Altri finanziamenti – altri” in coerenza con quanto previsto dalla normativa di Vigilanza. Relazione sulla gestione 399 particolare dall’estinzione del rapporto con la ex Centrobanca (1,5 miliardi); • degli altri finanziamenti per -0,8 miliardi, concentrati soprattutto nei pronti contro termine attivi con Banche del Gruppo (-0,5 miliardi), ma anche nelle altre tipologie di finanziamenti (-0,3 miliardi, per lo più rivenienti dalla chiusura dell’operatività con la ex Corporate Bank). Va peraltro rilevato che sempre all’interno degli altri finanziamenti sono allocati i pct attivi con controparti di mercato (959 milioni, stabili rispetto al 31 dicembre 2012), da leggersi anche in correlazione con le passività finanziarie di negoziazione per cassa (scoperti tecnici su titoli di Stato europei); • dei titoli di debito per -1,1 miliardi, derivanti dall’annullamento di un titolo di Centrobanca (-2,3 miliardi) a margine dell’operazione di fusione, progressivamente sostituito dalle emissioni delle Banche Rete, sottoscritte dalla Capogruppo a titolo di impiego della liquidità (+1,2 miliardi, concentrati soprattutto nel quarto trimestre) in seguito all’accentramento in UBI Banca dell’attività di emittente obbligazioni destinate alla clientela delle stesse Banche. Per quanto riguarda la raccolta da banche, pari complessivamente a 24,3 miliardi, si evidenzia una flessione di 3,8 miliardi rispetto al 31 dicembre 2012, da riportare alla dinamica dei debiti verso banche (scesi a 12,1 miliardi), mentre l’esposizione verso Banche Centrali (12,2 miliardi, comprensivi del rateo interessi) appare praticamente invariata. La disaggregazione dell’indebitamento verso banche mostra una contrazione, seppur con diversa intensità delle principali forme tecniche, fortemente influenzate dalla dinamica dei rapporti infragruppo, quale conseguenza del sopracitato accentramento delle emissioni obbligazionarie. Tale processo ha infatti contribuito a drenare la liquidità in eccesso di alcune Banche Rete, come evidenziano le flessioni dei conti correnti (-2,5 miliardi) e dei depositi vincolati (-1,5 miliardi), modificando il profilo finanziario delle Banche stesse, ma garantendo un’ulteriore razionalizzazione dei flussi interni a beneficio dell’intero Gruppo. I finanziamenti hanno per contro mostrato un leggero incremento (+0,1 miliardi), sintesi di una marginale flessione dei pct passivi infragruppo e della crescita degli altri finanziamenti, al cui interno sono incluse le erogazioni a m/l termine della BEI (salite nei dodici mesi da 523 a 910 milioni, anche in seguito all’ingresso di Centrobanca) da porre in relazione all’attività di sostegno finanziario alle PMI. Gli altri debiti (242 milioni), essenzialmente rivenienti dall’operatività esterna al Gruppo, non hanno mostrato variazioni di rilievo rispetto al dicembre 2012; va peraltro precisato che in quest’ultima voce rientra il rapporto di regolamento delle carte di credito con l’Istituto Centrale Banche Popolari (in moderato aumento nel corso dell’esercizio). DEBITI VERSO BANCHE: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 31.12.2013 Incidenza % 31.12.2012 Incidenza % Variazioni in valore in % Debiti verso Banche Centrali 12.166.333 50,1% 12.098.917 43,1% 67.416 0,6% Debiti verso Banche Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Finanziamenti: - pronti contro termine passivi - altri Altri debiti Totale 12.119.478 2.648.228 7.548.582 1.681.052 770.153 910.899 241.616 24.285.811 49,9% 10,9% 31,1% 6,9% 3,2% 3,7% 1,0% 100,0% 15.982.517 5.114.460 9.077.737 1.565.811 842.524 723.287 224.509 28.081.434 56,9% 18,2% 32,3% 5,6% 3,0% 2,6% 0,8% 100,0% -3.863.039 -2.466.232 -1.529.155 115.241 -72.371 187.612 17.107 -3.795.623 -24,2% -48,2% -16,8% 7,4% -8,6% 25,9% 7,6% -13,5% I dati al 31 dicembre 2012 sono stati interessati da una riclassificazione di depositi subordinati per 200.332 migliaia di euro dalla voce “Depositi vincolati” alla voce “Finanziamenti – altri” in coerenza con quanto previsto dalla normativa di Vigilanza. *** Il prospetto “Principali rapporti patrimoniali con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e influenza notevole”, riportato nella Parte H della Nota Integrativa, evidenzia il ruolo di UBI Banca quale datore netto ovvero prenditore netto di fondi nei confronti delle Banche del Gruppo, tenuto conto anche dell’eventuale sottoscrizione di titoli infragruppo. Al 31 dicembre 2013 il saldo interbancario netto della Capogruppo è risultato positivo verso: Banca Regionale Europea (2,1 miliardi), Banco di Brescia (2 miliardi), Banca Popolare Commercio e Industria (1,5 miliardi), Banca Popolare di Ancona (1,1 miliardi) e Banca di Valle Camonica (0,5 miliardi). Si presentava invece negativo nei confronti di: UBI Banca International (-4 miliardi), Banca Carime8 (-1,3 miliardi), IW Bank8 (-1,3 miliardi) e UBI Banca Private Investment (-0,1 miliardi). *** Il dettaglio delle attività rifinanziabili trova illustrazione nella Relazione sulla gestione consolidata, alla quale pertanto si rimanda. Per ulteriori informazioni in merito alla gestione del rischio liquidità si veda anche la Nota Integrativa Consolidata, Parte E, Sezione 3. 8 Al 31 dicembre 2013, l'esposizione debitoria di UBI Banca verso Banca Carime e IW Bank era inoltre costituita da titoli in circolazione sottoscritti dalle due Banche rispettivamente per 0,7 miliardi e per 1,1 miliardi. 400 Relazioni e Bilanci 2013 L’attività finanziaria Al 31 dicembre 2013 le attività finanziarie di UBI Banca totalizzavano 21,2 miliardi di euro, in crescita del 6,2% rispetto a fine 2012. Escludendo le passività finanziarie, pari a 1,5 miliardi e in diminuzione del 40% nell’esercizio, le attività finanziarie nette si sono attestate a 19,7 miliardi (17,5 miliardi a dicembre 2012). ATTIVITÀ/PASSIVITÀ FINANZIARIE Importi in migliaia di euro Att. fin. detenute per la negoziazione di cui: contratti derivati finanziari Att. fin. valutate al fair value Att. fin. disponibili per la vendita Att. fin. detenute sino alla scadenza Attività finanziarie (a) 30.9.2013 30.6.2013 31.3.2013 31.12.2012 Variazioni (A) / (E) Valore di bilancio (A) Incid. % Valore di bilancio (B) Incid. % Valore di bilancio (C) Incid. % Valore di bilancio (D) Incid. % Valore di bilancio (E) 3.191.080 15,0% 3.449.192 16,6% 4.858.058 23,1% 4.831.209 23,8% 4.766.163 605.151 2,8% 652.820 3,1% 740.620 3,5% 501.537 2,5% 1.425.977 7,1% 208.143 1,0% 207.370 1,0% 206.860 1,0% 125.579 0,6% 123.381 0,6% 84.762 68,7% 14.753.276 69,5% 13.968.794 67,2% 12.813.746 61,0% 12.192.040 59,9% 11.955.356 59,8% 2.797.920 23,4% 3.086.815 14,5% 3.149.620 15,2% 3.122.272 14,9% 3.185.071 15,7% 3.158.013 15,8% -71.198 -2,3% Incid. % in valore in % 23,8% -1.575.083 -33,0% -820.826 -57,6% 21.239.314 100,0% 20.774.976 100,0% 21.000.936 100,0% 20.333.899 100,0% 20.002.913 100,0% 1.236.401 6,2% 19.988.096 94,1% 19.655.044 94,6% 19.729.124 93,9% 19.407.576 95,4% 18.095.330 90,5% 1.892.766 10,5% 19.058.777 89,7% 18.522.467 89,2% 18.591.657 88,5% 18.567.368 91,3% 17.037.093 85,2% 2.021.684 11,9% 216.395 1,0% 247.182 1,2% 310.660 1,5% 207.340 1,0% 265.098 1,3% -48.703 -18,4% 429.672 2,0% 217.917 1,0% 218.426 1,0% 215.250 1,1% 214.223 1,1% 215.449 100,6% di cui: - titoli di debito di cui: titoli di Stato italiani - titoli di capitale - quote O.I.C.R. Passività fin. di negoziazione (b) 31.12.2013 di cui: contratti derivati finanziari Attività finanziarie nette (a-b) 1.531.436 100,0% 551.829 19.707.878 1.457.552 100,0% 36,0% 587.547 40,3% 19.317.424 Il 2013, dopo un inizio ancora caratterizzato dalla volatilità dei mercati finanziari per la perdurante incertezza sull’evolversi del quadro congiunturale europeo aggravato, a livello nazionale, dalla fragilità politica interna, a partire dai mesi estivi ha mostrato segni di miglioramento grazie anche alle politiche attuate dalle Banche Centrali in ottica di riduzione del rischio sistemico e delle volatilità. Lo spread fra BTP e Bund tedeschi è andato via via normalizzandosi scendendo dai 320 punti base di fine 2012 ai 215 punti base del 30 dicembre 2013, la curva dei rendimenti italiana ha evidenziato un tendenziale appiattimento nel tratto fino a 5 anni unitamente ad un restringimento degli spread nelle scadenze a breve termine. In questo contesto la Banca ha proceduto a prese di beneficio operando non solo sul portafoglio di negoziazione ma anche effettuando operazioni di switch all’interno del portafoglio AFS (complessivamente 9 manovre nel corso dell’esercizio con un saldo netto incrementale di +500 milioni nominali), finalizzate ad un moderato 1.787.611 100,0% 683.638 19.213.325 38,2% 1.693.378 100,0% 486.181 18.640.521 28,7% 2.553.159 100,0% -1.021.723 -40,0% 1.389.289 17.449.754 54,4% -837.460 -60,3% 2.258.124 12,9% allungamento delle scadenze per trarre vantaggio da rendimenti più elevati. La linea d’azione perseguita è evidente nell’evoluzione del portafoglio di negoziazione che, dopo aver raggiunto la consistenza più elevata a metà esercizio, ha poi evidenziato un graduale calo, segnando, su base annuale, una diminuzione del 33%: l’evoluzione è stata anche determinata dalla flessione dei derivati finanziari in relazione alla manovra di razionalizzazione delle coperture posta in essere da UBI Banca per conto delle Banche Rete ad inizio 2013 (si veda in proposito la Relazione sulla gestione consolidata). Il portafoglio AFS ha invece evidenziato un progressivo incremento in corso d’anno, per effetto sia di nuovi investimenti (acquisti di BTP per nominali 600 milioni nel primo trimestre, di CTZ per 1,2 miliardi nel terzo trimestre e di BOT e BTP per circa 200 milioni netti1 nel quarto trimestre, oltre al sopra ricordato risultato degli switch riferibile per 200 milioni nominali al secondo trimestre e per 300 milioni al quarto) sia dell’accresciuta valorizzazione dei titoli in portafoglio. 1 Acquisti per 400 milioni a fronte di scadenze per 200 milioni. Relazione sulla gestione 401 Le Attività finanziarie disponibili per la vendita Le “Attività finanziarie disponibili per la vendita” (Available for sale – AFS), voce 40 dell’Attivo, vengono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni nell’apposita riserva da valutazione del patrimonio netto, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore ritenute significative o prolungate. In tal caso la riduzione di valore intervenuta nel periodo viene rilevata a conto economico con rigiro contabile dell’eventuale riserva negativa/positiva precedentemente iscritta a patrimonio netto. Successivamente agli impairment, i recuperi di valore continuano ad essere iscritti nell’apposita riserva da valutazione del patrimonio netto se riferiti a titoli di capitale e a conto economico se riferiti a titoli di debito. Le eventuali riduzioni al di sotto dei valori di precedenti impairment vengono rilevate a conto economico. Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.4, della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa. ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 31.12.2013 31.12.2012 Variazioni L1 L2 L3 Valore di bilancio L1 L2 L3 Valore di bilancio in valore in % Titoli di debito 13.470.640 845.777 4.050 14.320.467 10.622.435 984.442 1.550 11.608.427 2.712.040 23,4% 12.963.648 428.129 - 13.391.777 10.156.182 399.247 - 10.555.429 2.836.348 26,9% 1.426 - 126.717 128.143 150.081 - 107.076 257.157 -129.014 -50,2% Quote O.I.C.R. 254.639 50.027 - 304.666 37.894 51.878 - 89.772 214.894 239,4% Finanziamenti - - - - - - - - - - 13.726.705 895.804 130.767 14.753.276 10.810.410 1.036.320 108.626 11.955.356 2.797.920 23,4% di cui: titoli di Stato italiani Titoli di capitale Totale A fine 2013 le attività finanziarie disponibili per la vendita ammontavano a 14,8 miliardi con una crescita nell’esercizio di 2,8 miliardi, quasi totalmente riconducibile alla dinamica dei titoli di debito, ed in particolare dei titoli di Stato italiani, interessati da nuovi investimenti (acquisti per complessivi nominali 2 miliardi effettuati nel primo, terzo e quarto trimestre ed un saldo netto nominale di +0,5 miliardi riveniente dalle già menzionate operazioni di switch concluse nel secondo e quarto trimestre) effettuati nell’ottica di rafforzare la contribuzione al margine d’interesse. I titoli corporate e i titoli di Stato esteri sono invece scesi da 1,1 a 0,9 miliardi, incorporando variazioni nette di -0,2 miliardi nel primo trimestre, +0,3 miliardi nel secondo e -0,2 miliardi nel quarto. In termini di gerarchia del fair value, i titoli di debito si presentavano come segue: 13,5 miliardi risultavano iscritti nel livello 1 di fair value (13 miliardi rappresentati da titoli di Stato italiani e la rimanente parte da titoli corporate2) mentre 0,8 miliardi erano classificati nel livello 2 ed includevano 0,4 miliardi di Republic of Italy e 0,4 miliardi di obbligazioni bancarie emesse in prevalenza da primarie aziende di credito italiane. L’importo residuale nel livello 3 si riferiva ad un titolo di Banca Lombarda Preferred Capital Company Llc per 1,6 milioni e a un titolo di una società di gestione immobiliare per 2,5 milioni. Gli investimenti in titoli di capitale si sono dimezzati a 128 milioni, in conseguenza degli smobilizzi che hanno interessato il livello 1 di fair value: nel primo trimestre è stata ceduta l’intera partecipazione in A2A (4,9 milioni la valorizzazione a dicembre 2012) e parallelamente si è proceduto alla progressiva e totale vendita delle n. 111.007.749 azioni Intesa Sanpaolo detenute a fine 2012 (144,3 milioni la loro valorizzazione alla data). La vendita delle azioni Intesa Sanpaolo si è così articolata: n. 33.400.000 azioni tra gennaio e febbraio, n. 46.983.896 azioni ad agosto, n. 13.500.000 azioni a settembre e n. 17.123.853 tra ottobre e dicembre. Si ricorda che lo smobilizzo era stato autorizzato dal Consiglio di Gestione, nel presupposto della non rilevanza strategica della partecipazione, nell’ambito di una più ampia manovra volta a ridurre la volatilità degli investimenti in azioni quotate. I titoli di capitale non quotati, classificati nel livello 3 di fair value, hanno viceversa mostrato una crescita di 19,6 milioni a 126,7 milioni per l’ingresso di alcune partecipazioni della ex Centrobanca (circa 5 milioni) e per variazioni positive fair value di alcuni titoli (tra le più rilevanti: S.A.C.B.O. +12,6 milioni, SIA Spa +5 milioni). Si ricorda che nell’aprile 2013 è stata venduta l’intera partecipazione in Unione Fiduciaria Spa (valorizzata 3,2 milioni nel dicembre 2012). Le quote O.I.C.R. sono salite a 304,7 milioni rispetto ai precedenti 89,8 milioni a seguito della sottoscrizione, nel quarto trimestre, di un nuovo ETF quotato per 209,5 milioni (valorizzazione contabile di fine esercizio). I restanti investimenti iscritti al livello 2 di fair value sono invece rimasti sostanzialmente stabili a 50 milioni. Complessivamente a dicembre 2013 i fondi immobiliari inclusi nel portafoglio ammontavano a 16,1 milioni (15,5 milioni dodici mesi prima). 2 Inclusa la cartolarizzazione propria (elisa in sede di consolidamento) Lease Finance 4 per 2,9 milioni. 402 Relazioni e Bilanci 2013 Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza Tali attività sono valutate al costo ammortizzato con imputazione a conto economico delle eventuali perdite durevoli di valore o delle eventuali riprese di valore registrate in seguito al venir meno delle motivazioni che le avevano determinate. La voce 50 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute sino alla scadenza” (Held to maturity – HTM) comprende gli strumenti finanziari che si ha intenzione e capacità di mantenere fino alla scadenza. ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA: COMPOSIZIONE 31.12.2013 Importi in migliaia di euro 31.12.2012 Fair Value Valore di Bilancio L1 L2 Variazioni Fair Value L3 Totale Valore di Bilancio L1 L2 L3 Totale in valore in % Titoli di debito 3.086.815 3.153.553 - - 3.153.553 3.158.013 3.243.103 - - 3.243.103 -71.198 -2,3% 3.086.815 3.153.553 - - 3.153.553 3.158.013 3.243.103 - - 3.243.103 -71.198 -2,3% di cui: titoli di Stato italiani Finanziamenti Totale - - - - - - - - - - - - 3.086.815 3.153.553 - - 3.153.553 3.158.013 3.243.103 - - 3.243.103 -71.198 -2,3% d’interesse utilizzando parte delle disponibilità ottenute nelle due operazioni LTRO con la BCE. Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza – categoria non più presente dal 2009 e che per un biennio non era stata alimentata in ossequio alla “tainting rule” prevista dallo IAS 39 – accolgono gli investimenti posti in essere nel primo trimestre del 2012 a sostegno del margine L’aggregato è costituito esclusivamente da BTP per nominali 3 miliardi aventi scadenza nel novembre 2014. Gli strumenti finanziari di negoziazione Le Attività finanziarie di negoziazione economico – Fair Value Through Profit or Loss – FVPL.. Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.4, della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa. La voce 20 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (Held For Trading – HFT) comprende gli strumenti finanziari di trading “utilizzati al fine di generare un utile dalle fluttuazioni di prezzo a breve termine”. Essi vengono valutati al fair value rilevato a conto ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 31.12.2013 31.12.2012 Variazioni L1 L2 L3 Valore di bilancio L1 L2 L3 Valore di bilancio in valore in % 2.580.188 8 618 2.580.814 3.323.666 - 5.224 3.328.890 -748.076 -22,5% 2.580.185 - - 2.580.185 3.323.651 - - 3.323.651 -743.466 -22,4% 3.864 - 445 4.309 2.573 - 5.368 7.941 -3.632 -45,7% -24,7% A. Attività per cassa Titoli di debito di cui: titoli di Stato italiani Titoli di capitale Quote O.I.C.R. 168 - 638 806 - - 1.070 1.070 -264 Finanziamenti - - - - - - - - - - 2.584.220 8 1.701 2.585.929 3.326.239 - 11.662 3.337.901 -751.972 -22,5% Totale (a) B. Strumenti derivati Derivati finanziari 158 604.993 - 605.151 1.744 1.424.233 - 1.425.977 -820.826 -57,6% Derivati su crediti - - - - - - 2.285 2.285 -2.285 -100,0% 158 604.993 - 605.151 1.744 1.424.233 2.285 1.428.262 -823.111 -57,6% 2.584.378 605.001 1.701 3.191.080 3.327.983 1.424.233 13.947 4.766.163 -1.575.083 -33,0% Totale (b) Totale (a+b) Al 31 dicembre 2013 le attività finanziarie detenute per la negoziazione erano scese a 3,2 miliardi di euro, mostrando un decremento di 1,6 miliardi nei dodici mesi. All’interno dell’aggregato, i titoli di Stato italiani classificati nel livello 1 di fair value, dopo un investimento iniziale di 1 miliardo nel primo trimestre, nei trimestri successivi sono stati oggetto di prese di beneficio sulle scadenze a più breve termine e di reinvestimenti su scadenze moderatamente più allungate (disinvestimenti netti per 0,2 miliardi nel secondo trimestre, per 1,3 miliardi nel terzo trimestre e per ulteriori 0,2 miliardi nel quarto trimestre). Le consistenze relative ai titoli di capitale continuano a mantenersi esigue, 4,3 milioni rispetto ai 7,9 milioni di raffronto, con una diminuzione riconducibile alla riclassificazione nella categoria “Attività finanziarie Relazione sulla gestione 403 valutate al fair value”, avvenuta nel secondo trimestre, di due partecipazioni detenute per l’attività di private equity e merchant banking, a fine 2012 iscritte nel livello 3 di fair value (Medinvest International per 2,3 milioni e Manisa per 3,1 milioni). Le quote O.I.C.R. – relative agli investimenti residuali in hedge fund acquistati prima del 30 giugno 2007 ed ancora in essere – si attestavano a 0,8 milioni rispetto agli 1,1 di fine 2012, incorporando rimborsi parziali per 0,5 milioni. Nel portafoglio erano infine presenti strumenti derivati per 0,6 miliardi, totalmente di natura finanziaria, più che dimezzatisi nell’arco dei dodici mesi in seguito alla ricordata manovra di razionalizzazione delle coperture effettuata ad inizio 2013. La loro evoluzione è da leggersi in correlazione alla corrispondente voce iscritta fra le passività finanziarie di negoziazione. Si rimanda al medesimo paragrafo della Relazione sulla gestione consolidata per gli aggiornamenti relativi alle azioni intraprese nei confronti delle società statunitensi del Gruppo Lehman Brothers. Le Passività finanziarie di negoziazione A fine 2013, le passività finanziarie di negoziazione risultavano diminuite a 1,5 miliardi (2,6 miliardi un anno prima) riflettendo essenzialmente la dinamica dei derivati finanziari ed in particolare la manovra di razionalizzazione delle coperture posta in essere nel primo trimestre. Nell’ambito delle passività per cassa, i debiti verso banche continuavano ad essere rappresentati da scoperti tecnici su titoli di Stato esteri (francesi e tedeschi) per circa 958 milioni, mentre gli scoperti tecnici su titoli di Stato italiani, pari a 21 milioni, erano iscritti per 2 milioni tra i debiti verso banche e per circa 19 milioni tra i debiti verso clientela (a fine 2012 erano in essere 1.110 milioni di scoperti tecnici su titoli di Stato francesi e tedeschi e 54 milioni su titoli di Stato italiani, tutti contabilizzati tra i debiti verso banche). PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 31.12.2013 L1 31.12.2012 L2 L3 Valore di bilancio L1 L2 Variazioni L3 Valore di bilancio in valore in % A. Passività per cassa Debiti verso banche 959.994 - - 959.994 1.163.870 - - 1.163.870 -203.876 -17,5% Debiti verso clientela 18.968 - - 18.968 - - - - 18.968 n.s. Titoli di debito - - - - - - - - - - 978.962 - - 978.962 1.163.870 - - 1.163.870 -184.908 -15,9% 52 551.777 - 551.829 69 1.389.220 - 1.389.289 -837.460 -60,3% - - 645 645 - - - - 645 n.s. 52 551.777 645 552.474 69 1.389.220 - 1.389.289 -836.815 -60,2% 979.014 551.777 645 1.531.436 1.163.939 1.389.220 - 2.553.159 -1.021.723 -40,0% Totale (a) B. Strumenti derivati Derivati finanziari Derivati creditizi Totale (b) Totale (a+b) Le Attività finanziarie valutate al fair value La voce “Attività finanziarie valutate al fair value” comprende gli strumenti finanziari classificati in tale categoria in applicazione della Fair Value Option (FVO). Tali attività vengono valutate al fair value con imputazione delle variazioni a conto economico. Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.4, della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa. ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 31.12.2013 31.12.2012 Variazioni L1 L2 L3 Valore di bilancio L1 L2 L3 Valore di bilancio in valore Titoli di debito - - - - - - - - - - Titoli di capitale - 927 83.016 83.943 - - - - 83.943 100,0% 0,7% in % Quote O.I.C.R. 117.129 - 7.071 124.200 109.664 - 13.717 123.381 819 Finanziamenti - - - - - - - - - - 117.129 927 90.087 208.143 109.664 - 13.717 123.381 84.762 68,7% Totale 404 Relazioni e Bilanci 2013 Al 31 dicembre 2013 le attività finanziarie valutate al fair value, pari a 208 milioni di euro, mostravano una significativa crescita rispetto al dicembre 2012 (+84,8 milioni) dovuta all’ingresso – a margine dell’incorporazione di Centrobanca – del portafoglio partecipativo detenuto dalla ex Controllata, ma anche alla già menzionata riclassificazione da HFT di un portafoglio marginale di UBI Banca. Nel dettaglio, la categoria si presentava costituita da: - titoli di capitale per 83,9 milioni, detenuti nell’ambito dell’attività di merchant banking e di private equity (quasi totalmente allocati nel livello 3 di fair value); - quote di O.I.C.R. per 124,2 milioni, di cui 117,1 milioni riferiti ai fondi quotati Tages classificati nel livello 1 (+7,5 milioni l’incremento di fair value nell’anno) e 7,1 milioni relativi ai residui investimenti in Hedge Fund classificati nel livello 3 (-6,6 milioni per effetto di alcuni rimborsi parziali/totali e di valorizzazioni nette negative). Considerando anche l’importo di 0,6 milioni contabilizzato nella categoria HFT, gli Hedge Fund, diversi dai fondi Tages, complessivamente detenuti dalla Capogruppo (livello 3 di fair value HFT e FVO) al 31 dicembre 2013 ammontavano a 7,7 milioni (14,8 milioni a dicembre 2012). Le evidenze contabili mostrano nell’anno rimborsi per un controvalore, al netto delle redemption fee, pari a 2 milioni di euro (principalmente concentrati nel terzo trimestre). Si rimanda al medesimo paragrafo della Relazione sulla gestione consolidata per gli aggiornamenti relativi ai contenziosi in essere conseguenti al crack Madoff. L’esposizione al rischio sovrano UBI BANCA: ESPOSIZIONI AL RISCHIO SOVRANO Paese / portafoglio di classificazione importi in migliaia di euro - Italia attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) 31.12.2013 31.12.2012 Valore nominale Valore di bilancio Fair Value Valore nominale Valore di bilancio Fair Value 18.191.069 19.066.235 19.132.973 16.409.771 17.010.350 17.095.440 2.595.001 2.559.110 2.559.110 3.310.003 3.269.599 3.269.599 12.570.005 13.391.777 13.391.777 10.075.005 10.555.429 10.555.429 3.000.000 3.086.815 3.153.553 3.000.000 3.158.013 3.243.103 26.063 28.533 28.533 24.763 27.309 27.309 -600.000 -646.519 -646.519 -399.997 -433.971 -433.971 attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) -600.000 -646.519 -646.519 -399.997 -433.971 -433.971 - Francia -300.000 -311.368 -311.368 -650.000 -675.846 -675.846 attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) -300.000 -311.368 -311.368 -650.000 -675.846 -675.846 10 10 10 10 10 10 crediti 10 10 10 10 10 10 - Argentina 2 1 1 2 - - attività finanziarie disponibili per la vendita attività finanziarie detenute sino alla scadenza crediti - Germania - Olanda attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) Totale esposizioni per cassa 2 1 1 2 - - 17.291.081 18.108.359 18.175.097 15.359.786 15.900.543 15.985.633 Il dettaglio delle esposizioni di UBI Banca viene declinato tenendo presente che, secondo le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza europea (European Securities and Markets Authority, ESMA), per "debito sovrano" devono intendersi i titoli obbligazionari emessi dai Governi centrali e locali e dagli Enti governativi, nonché i prestiti agli stessi erogati. Al 31 dicembre 2013 il valore di bilancio delle esposizioni al rischio sovrano di UBI Banca risultava in crescita a 18,1 miliardi rispetto ai 15,9 miliardi di fine 2012. L’incremento è riconducibile all’Italia – 19,1 miliardi – ed in particolare agli investimenti in titoli di Stato che incorporano, da un lato, la crescita delle attività finanziarie disponibili per la vendita a sostegno del margine d’interesse, e dall’altro l’alleggerimento delle attività detenute per la negoziazione per trarre vantaggio dall’apprezzamento dei titoli in portafoglio. Continua invece a mantenersi del tutto marginale (28,5 milioni) l’attività di finanziamento diretto alle amministrazioni pubbliche italiane. Anche a fine 2013 UBI Banca evidenziava esposizioni verso Germania (646,5 milioni) e Francia (311,4 milioni) riferite a scoperti su titoli di Stato emessi dai due Paesi, rientranti nell’ambito della normale attività di trading. Relazione sulla gestione 405 Nella tabella successiva è riportata la distribuzione per scadenza dei titoli di Stato italiani in portafoglio. UBI BANCA: MATURITY DEI TITOLI DI STATO ITALIANI Importi in migliaia di euro 31.12.2013 Attività finanziarie detenute per la negoziazione (*) Fino a 6 mesi Attività finanziarie disponibili per la vendita 31.12.2012 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Valore di bilancio Incidenza % Attività finanziarie detenute per la negoziazione (*) Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Valore di bilancio Incidenza % - - - - - 299.106 - - 299.106 1,8% Da 6 mesi fino a un anno 1.437.603 163.870 3.086.815 4.688.288 24,6% 2.725.032 351.138 - 3.076.170 18,1% Da un anno fino a 3 anni 1.126.778 6.019.350 - 7.146.128 37,5% 245.458 3.461.575 3.158.013 6.865.046 40,4% - 4.053.721 - 4.053.721 21,3% - 1.208.964 - 1.208.964 7,1% -21.075 1.251.004 - 1.229.929 6,5% - 3.107.723 - 3.107.723 18,3% Da 3 anni fino a 5 anni Da 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni Totale complessivo 15.804 1.903.832 - 1.919.636 10,1% 3 2.426.029 - 2.426.032 14,3% 2.559.110 13.391.777 3.086.815 19.037.702 100,0% 3.269.599 10.555.429 3.158.013 16.983.041 100,0% (*) al netto dei relativi scoperti tecnici. Le vendite effettuate sui titoli a breve ed il moderato allungamento delle scadenze hanno azzerato la fascia temporale fino a 6 mesi, portando ad una concentrazione di oltre l’83% delle scadenze nell’arco temporale tra i 6 mesi e i 5 anni, con uno stock di titoli pari a 11,8 miliardi aventi maturity fino a 3 anni. la propria esposizione ovvero per acquisire protezione – fatto salvo per quanto riportato in Nota Integrativa, parte E, Derivati Creditizi, relativamente agli acquisti di protezione correlati all’emissione delle Preference Shares (trattasi peraltro di derivati infragruppo elisi in sede di consolidamento). Si segnala da ultimo che al 31 dicembre 2013 il portafoglio di negoziazione aveva una vita media pari a 1,6 anni, il portafoglio AFS a 6 anni ed il portafoglio HTM a 0,9 anni. TITOLI DI DEBITO DIVERSI DAI TITOLI DI STATO ISCRITTI NELL'ATTIVO DI BILANCIO Importi in migliaia di euro 31.12.2013 *** Nazionalità Valore di bilancio Fair Value Valore Nominale Corporate Italia 251.803 244.168 245.190 Corporate Francia 44.436 44.436 40.000 Corporate Lussemburgo 30.972 30.972 27.753 Corporate Olanda 58.126 58.126 55.000 Corporate Regno Unito 9.708 9.708 8.396 Corporate Spagna 32.748 32.748 29.596 Emittente Nell’ottica di una maggiore trasparenza sulle esposizioni al rischio di credito rappresentate da titoli di debito diversi dal debito sovrano – così come sollecitato dalla European Securities and Markets Authority (ESMA) nel documento n.725/2012 del 12 novembre 2012 – viene proposta una tabella riepilogativa dei titoli di debito diversi dal debito sovrano complessivamente iscritti nell’attivo patrimoniale di UBI Banca (Attività finanziarie disponibili per la vendita, Attività finanziarie detenute per la negoziazione, Crediti verso banche e Crediti verso clientela). Il valore di bilancio di tali investimenti totalizzava 4,4 miliardi (5,5 miliardi al 31 dicembre 2012), con una netta prevalenza di titoli di emittenti bancari italiani che per 3,1 miliardi sono stati sottoscritti nell’ambito dell’attività interbancaria infragruppo. A completamento dell’informativa richiesta dall’ESMA, si precisa infine che a dicembre 2013 (così come a dicembre 2012), UBI Banca non aveva in essere contratti derivati su credito (Credit Default product) – né tantomeno ha operato su tali strumenti nel corso dell’esercizio, per incrementare 406 Relazioni e Bilanci 2013 Corporate Ungheria 10.286 10.286 10.000 Corporate Stati Uniti 242.322 237.188 243.803 Totale Corporate 680.401 667.632 659.738 Bancario Francia 56.503 56.503 50.000 Bancario Germania 2 2 3 Bancario Italia 3.515.633 3.409.090 3.507.073 Bancario Lussemburgo 56.556 56.556 50.000 Bancario Regno Unito 21.163 21.163 20.000 Bancario Cipro 83 83 9.500 Bancario Svezia 38.314 38.314 33.488 3.688.254 3.581.711 3.670.064 7 7 7 7 7 7 4.368.662 4.249.350 4.329.809 Totale Bancario B.E.I. Totale Sovranazionali Totale Titoli di debito Lussemburgo Il patrimonio netto e l’adeguatezza patrimoniale milioni inerenti alle attività finanziarie disponibili per la vendita, -1,4 milioni afferenti a perdite attuariali su piani a benefici definiti e +1,7 milioni inerenti a leggi speciali di rivalutazione; Al 31 dicembre 2013 il patrimonio netto contabile di UBI Banca, comprensivo dell’utile dì esercizio, si attestava a 9.231,8 milioni di euro che si raffrontano agli 8.607,7 milioni di fine 2012. Come si può evincere dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2013 e dal Prospetto della redditività complessiva riportati fra gli Schemi del bilancio dell’impresa, l’aumento di 624,1 milioni intervenuto nei dodici mesi può essere ricondotto a: • l’acquisto • la destinazione dell’utile d’esercizio 2012 e della Riserva RISERVE DA VALUTAZIONE: COMPOSIZIONE di azioni proprie per 1,7 milioni effettuato nel primo trimestre al servizio del sistema incentivante per il Top Management del Gruppo; • l’appostazione dell’utile d’esercizio per 71,3 milioni. utili portati a nuovo al pagamento del dividendo e ad altre attribuzioni per complessivi 45,6 milioni1; Importi in migliaia di euro Attività finanziarie disponibili per la vendita • una variazione positiva delle riserve altre per 240,1 milioni, riferibile pressoché integralmente alla fusione per incorporazione di Centrobanca; 31.12.2013 31.12.2012 -167.049 -526.707 -243 -243 Differenze di cambio • una variazione complessivamente positiva delle riserve Utili (Perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti -6.265 -4.921 Leggi speciali di rivalutazione 30.993 29.297 -142.564 -502.574 Totale da valutazione per 360 milioni di euro di cui: +359,7 RISERVE DA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA: VARIAZIONI ANNUE Importi in migliaia di euro Titoli di debito Titoli di capitale Quote di OICR Finanziamenti Totale -526.707 1. Esistenze iniziali al 1° gennaio 2013 -599.300 72.765 -172 - 2. Variazioni positive 407.941 18.055 15.843 - 441.839 2.1 Incrementi di fair value 384.633 17.774 14.138 - 416.545 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative 23.294 62 1.705 - 25.061 4.586 62 1.705 - 6.353 18.708 - - - 18.708 - da deterioramento - da realizzo 2.3 Altre variazioni 2.4 Operazioni di aggregazione aziendale 3. Variazioni negative 3.1 Riduzione di fair value 3.2 Rettifiche da deterioramento 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive 3.4 Altre variazioni 3.5 Operazioni di aggregazione aziendale 4. Rimanenze finali al 31 dicembre 2013 - - - - - 14 219 - - 233 -59.986 -21.789 -406 - -82.181 -883 -14 -285 - -1.182 - -1 -2 - -3 -30.542 -21.774 - - -52.316 - - - - - -28.561 - -119 - -28.680 -251.345 69.031 15.265 - -167.049 Come si può notare dalla tabella di dettaglio, la variazione di +359,7 milioni complessivamente evidenziata dalle “Riserve da valutazione delle attività disponibili per la vendita” riflette prevalentemente i significativi incrementi di fair value che hanno interessato i titoli di debito in portafoglio (al netto dell’effetto fiscale) grazie al progressivo miglioramento delle quotazioni sui mercati finanziari. In particolare la riserva relativa a tale categoria ha più che dimezzato il proprio saldo negativo rispetto a dodici mesi prima (+348 milioni), mostrando incrementi di fair value per 384,6 milioni riferibili per il 92% a titoli di Stato italiani. La riserva sui titoli di Stato è così passata dai -577 milioni di fine 2012 ai -244 milioni del dicembre 2013. 1 L’Assemblea dei Soci ha inoltre deliberato l’attribuzione di 157,7 milioni di euro a Riserva Straordinaria sia per la ricostituzione integrale della Riserva, dopo l’utilizzo in occasione della distribuzione del dividendo 2011, sia soprattutto per il rafforzamento patrimoniale alla luce della regolamentazione prudenziale in materia di capitale. Relazione sulla gestione 407 RISERVE DA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 31.12.2013 31.12.2012 Riserva positiva Riserva negativa Totale Riserva positiva Riserva negativa Totale 1. Titoli di debito 82.218 -333.563 -251.345 32.388 -631.688 -599.300 2. Titoli di capitale 71.290 -2.259 69.031 75.072 -2.307 72.765 3. Quote di O.I.C.R. 15.478 -213 15.265 2.232 -2.404 -172 - - - - - - 168.986 -336.035 -167.049 109.692 -636.399 -526.707 4. Finanziamenti Totale La voce “Rigiro a conto economico di riserve negative”, valorizzata per 23,3 milioni, è riconducibile per 18,7 milioni alla vendita di titoli e per 4,6 milioni (al netto dell’effetto fiscale) alla svalutazione durevole di due titoli finanziari dei quali uno proveniente dal portafoglio AFS dell’incorporata Centrobanca. Tra le variazioni negative si segnalano rigiri a conto economico di riserve positive da realizzo per 30,5 milioni, quasi integralmente relative a titoli di Stato, mentre la voce “Operazioni di aggregazione aziendale” per 28,6 milioni si correla all’incorporazione delle riserve sui titoli di Centrobanca. Per quanto attiene ai titoli di capitale, si segnalano incrementi di fair value per 17,8 milioni, dei quali 12,4 milioni riferibili alla partecipazione in S.A.C.B.O. e 4,9 milioni a SIA. Tra le variazioni negative emergono invece rigiri a conto economico da riserve positive per 21,8 milioni, dei quali 20,2 milioni imputabili alla partecipazione in Intesa Sanpaolo e 1,4 milioni ad Unione Fiduciaria. In merito alle quote O.I.C.R., la relativa riserva è divenuta positiva in virtù di incrementi di fair value per 14,1 milioni e rigiri a conto economico di riserve negative da deterioramento per 1,7 milioni. Come evidenziato nella Sezione 2, Parte F della Nota Integrativa, il patrimonio di vigilanza di UBI Banca a fine 2013 totalizzava circa 13.708 milioni di euro, dei quali 9.694 milioni come patrimonio di base (Tier 1). Il dato relativo al 31 dicembre 2012 era invece pari a 14.195 milioni di euro, inclusivi di 9.447 milioni di Tier 1. Gli assorbimenti patrimoniali per rischio di credito e di controparte, per rischi di mercato e rischio operativo – dettagliati nella medesima Sezione della Parte F – totalizzavano 1.540 milioni di euro, determinando un Tier 1 ratio pari al 50,36% (56,23% a fine 2012) ed un Total capital ratio del 71,22% (84,49%). Il capitale sociale di UBI Banca Nella tabella vengono riepilogati i movimenti che hanno interessato il capitale sociale della Capogruppo nell’esercizio 2013. Le variazioni registrate sono riconducibili alle seguenti operazioni: • le richieste di conversione parziale del Prestito “UBI 2009/2013 convertibile con facoltà di rimborso in azioni” pervenute da parte dei sottoscrittori dell’obbligazione nel corso dei mesi di gennaio, giugno e luglio 2013: complessivamente sono state presentate per la conversione n. 220 obbligazioni del valore nominale unitario di 12,75 euro che hanno dato luogo all’emissione di n. 221 azioni ordinarie del valore nominale di 2,5 euro (16 azioni, emesse in febbraio, con godimento 1° gennaio 2012 e 205 azioni, emesse in luglio, con godimento 1° gennaio 2013) ed il riconoscimento in contanti delle frazioni residuali2. Il prestito in oggetto è scaduto il 10 luglio 2013 e, come deliberato dai Consigli di Gestione e di Sorveglianza, rispettivamente il 28 e 30 maggio 2013, alla luce della solidità patrimoniale e della buona situazione di liquidità del Gruppo, le n. 50.128.020 obbligazioni ancora in circolazione in tale data sono state rimborsate in contanti per un controvalore complessivo di 639.132.255 euro (unitamente all’ultima rata annuale degli interessi)3; • il non totale esercizio da parte degli azionisti di minoranza di Centrobanca del diritto di vendita ovvero di recesso loro spettante in relazione alla delibera di incorporazione della Società in UBI Banca, in conseguenza del quale la Capogruppo ha emesso in data 22 maggio 2013 n. 1.346 nuove azioni con godimento 1° gennaio 2013 (per maggiori dettagli si rimanda al capitolo “L’area di consolidamento” della Relazione sulla gestione consolidata); 2 La distribuzione del dividendo 2011 a valere sulla Riserva Straordinaria aveva comportato la ridefinizione del rapporto di conversione (originariamente fissato in 1 nuova azione per ogni obbligazione) nella nuova misura di 1,01497 (arrotondato a 1,01) azioni UBI Banca per ogni obbligazione convertibile del valore nominale di 12,75 euro presentata per la conversione. 3 In seguito all’avvenuto rimborso totale del prestito, i commi 5 e 6 dell’art. 5 dello Statuto di UBI Banca, inerenti all’eventuale emissione di nuove azioni al servizio del prestito, sono stati soppressi. 408 Relazioni e Bilanci 2013 • l’acquisto di n. 500.000 azioni proprie al servizio del sistema incentivante per il Top Management del Gruppo effettuato da UBI Banca il 28 febbraio 2013 in esecuzione della delibera assembleare del 28 aprile 2012. Gli acquisti sono stati effettuati ad un prezzo medio di 3,4911 euro per azione. Le operazioni sono avvenute sul mercato regolamentato in osservanza dei limiti indicati dall’autorizzazione assembleare e delle disposizioni di legge e di regolamento applicabili, ivi incluse le norme di cui al Regolamento CE n. 2273/2003 e le prassi di mercato ammesse. Per effetto di detti acquisti, UBI Banca detiene un totale di n. 1.700.000 azioni proprie, pari a circa lo 0,19% dell’attuale capitale sociale. A fronte degli acquisti effettuati, totalmente asserviti ai piani di incentivazione, le azioni da attribuire, in considerazione dei risultati raggiunti nell’ambito dei piani di incentivazione 2011 e 2012, sono attualmente pari a circa un terzo del totale e la loro assegnazione avverrà con un differimento temporale dai 3 ai 5 anni dalla maturazione del premio. Il restante numero di azioni potrà essere utilizzato a copertura dei piani di incentivazione relativi agli esercizi successivi, subordinatamente alla maturazione dei relativi sistemi incentivanti da parte dei singoli Dirigenti nelle rispettive Aziende. CAPITALE - NUMERO AZIONI DELLA CAPOGRUPPO: VARIAZIONI NELL'ESERCIZIO Azioni ordinarie A. Azioni esistenti al 1° gennaio 2013 901.747.005 2.254.367.512,50 - interamente liberate 901.747.005 2.254.367.512,50 - non interamente liberate A.1 Azioni proprie (-) A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali B. Valore Nominale 2,50 euro Aumenti B.1 Nuove emissioni - - -1.200.000 -3.000.000,00 900.547.005 2.251.367.512,50 1.567 3.917,50 1.567 3.917,50 - a pagamento: 1.567 3.917,50 1.346 3.365,00 221 552,50 - operazioni di aggregazioni di imprese - conversione di obbligazioni - esercizio di warrant - - - altre - - - a titolo gratuito: - - - - - a favore dei dipendenti - a favore degli amministratori - - - altre - - B.2 Vendita di azioni proprie - - B.3 Altre variazioni - - 500.000 1.250.000 C. Diminuzioni C.1 Annullamento C.2 Acquisto di azioni proprie - - 500.000 1.250.000 C.3 Operazioni di cessione di imprese - - C.4 Altre variazioni - - D. Azioni in circolazione: rimanenze finali al 31 dicembre 2013 D.1 Azioni proprie (+) D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio - interamente liberate - non interamente liberate 900.048.572 2.250.121.430,00 1.700.000 4.250.000,00 901.748.572 2.254.371.430,00 901.748.572 2.254.371.430,00 - - I rapporti verso le imprese del Gruppo I rapporti verso le Società del Gruppo, distinguendo fra imprese controllate (consolidate integralmente) e imprese collegate (consolidate con il metodo del patrimonio netto), sono dettagliatamente riportati nella Parte H della Nota Integrativa, nell’ambito dell’informativa sui rapporti con le parti correlate. Relazione sulla gestione 409 Le operazioni con parti correlate e con soggetti collegati Parti correlate Con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 – modificata con successiva delibera n. 17389 del 23 giugno 2010 – la Consob ha approvato un Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate. La normativa disciplina le procedure da seguire per l’approvazione delle operazioni poste in essere dalle società quotate - quale è UBI Banca - con i soggetti in potenziale conflitto d’interesse, tra cui azionisti di riferimento o di controllo, componenti degli organi amministrativi e di controllo e alti dirigenti, inclusi i loro stretti familiari. L’informativa ai sensi dell’articolo 5, comma 8 della suddetta Delibera Consob 17221/2010, ed in particolare quella sulle operazioni di maggiore rilevanza concluse da UBI Banca con parti correlate nel corso del 2013, è riportata nella Relazione sulla gestione consolidata, alla quale si rimanda. Nella Nota Integrativa, Parte H, vengono inoltre fornite le informazioni, ai sensi dello IAS 24, sui rapporti patrimoniali ed economici che UBI Banca intrattiene con le sue parti correlate, nonché le incidenze che tali rapporti hanno sulle singole voci del proprio bilancio. Ulteriori informazioni sono contenute nella “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di UBI Banca Scpa” riportata in allegato al presente fascicolo. Soggetti collegati In attuazione dell’articolo 53, commi 4 e seguenti del TUB e della Deliberazione del CICR del 29 luglio 2008, n. 277, il 12 dicembre 2011 Banca d’Italia ha emanato il 9° aggiornamento delle “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” (pubblicate nella Gazzetta Ufficiale del 16 gennaio 2012) in materia di attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati alla banca o al gruppo bancario, dove per soggetti collegati deve intendersi l’insieme costituito da una parte correlata e da tutti i soggetti ad essa connessi. La nuova disciplina mira a presidiare il rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali possa compromettere l’oggettività e l’imparzialità delle deliberazioni relative a finanziamenti e/o altre transazioni nei confronti dei medesimi soggetti. Il primo presidio riguarda pertanto l’introduzione di limiti prudenziali per le attività di rischio (della banca e/o del gruppo) verso i soggetti collegati. I limiti si presentano differenziati in funzione delle diverse tipologie di parti correlate, con livelli più stringenti nel caso di relazioni banca-industria. Ad integrazione dei limiti prudenziali la normativa prevede apposite procedure deliberative, unitamente a specifiche indicazioni in merito ad assetti organizzativi e controlli interni. In ragione di quanto previsto dal Titolo V, Capitolo 5, della Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006, UBI Banca ha 410 Relazioni e Bilanci 2013 adottato uno specifico “Regolamento per la disciplina delle operazioni con Soggetti Collegati del Gruppo UBI” recante disposizioni in materia di “attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati”, che disciplina le procedure dirette a preservare l’integrità dei processi decisionali riguardanti le operazioni con soggetti collegati poste in essere da UBI Banca. Il Consiglio di Sorveglianza in data 15 maggio 2012 ha deliberato che in UBI Banca il nuovo “Comitato Soggetti Collegati” coincida con il già vigente “Comitato Parti Correlate”, istituito ai sensi delle disposizioni Consob e del Regolamento che disciplina le operazioni con Parti Correlate (con delibera del medesimo Consiglio di Sorveglianza in data 24 novembre 2010), che ha assunto pertanto la denominazione di “Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati”. In tutte le segnalazioni trimestrali all’Organo di Vigilanza effettuate a partire dal 31 marzo 2013 e fino al 31 dicembre 2013, UBI Banca è sempre risultata nei limiti indicati dalla normativa prudenziale. Nella “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di UBI Scpa” trova esposizione l’informativa relativa alle politiche interne in materia di controlli a presidio delle attività di rischio e dei conflitti di interesse nei confronti dei soggetti collegati. Il titolo azionario e la compagine sociale Il titolo azionario Il titolo azionario UBI Banca è negoziato al Mercato Telematico Azionario (MTA) della Borsa Italiana, segmento Blue Chip ed è incluso fra i 40 titoli del paniere FTSE/Mib Index. PERFORMANCE COMPARATA DEL TITOLO AZIONARIO UNIONE DI BANCHE ITALIANE Importi in euro 30.12.2013 A 30.9.2013 B 28.6.2013 C 28.3.2013 D 28.12.2012 E Var. % A/E 2.4.2007 F Var. % A/F Azioni Unione di Banche Italiane - prezzo ufficiale 4,924 3,748 2,814 2,880 3,505 40,5% 21,486 -77,1% - prezzo di riferimento 4,936 3,738 2,782 2,874 3,506 40,8% 21,427 -77,0% - - 100,010 100,800 101,300 - - - Indice FTSE Italia All-Share 20.204 18.480 16.250 16.389 17.175 17,6% 42.731 -52,7% Indice FTSE Italia Banche 12.553 10.747 8.539 8.338 9.429 33,1% 54.495 -77,0% Obbligazioni convertibili 2009/2013 (1) Fonte Datastream (1) Negoziate sull'MTA dal 20 luglio 2009 (quotazione del 20 luglio 2009: 107,190). rimborsate alla pari in contanti il 10 luglio 2013. I mercati azionari, dopo due anni difficili, hanno chiuso il 2013 in decisa ripresa. La prima parte dell’anno è stata ancora condizionata a livello europeo da incertezze legate all’evoluzione congiunturale con un continuo rinvio temporale delle previsioni di ripresa economica ed accresciuti timori degli investitori soprattutto in merito alla tenuta dei conti pubblici dei paesi periferici dell’Eurozona, sintetizzati anche da un andamento ancora altalenante degli spread. Successivamente ed in particolare dalla fine del terzo trimestre, grazie anche alle dichiarazioni della BCE e della Fed sul mantenimento di una politica monetaria accomodante, la propensione al rischio degli investitori è aumentata e si è spostata sulle borse europee innescando un trend rialzista. L’indice del settore bancario, il FTSE Italia Banche, ha registrato nell’esercizio un rialzo del 33,1% – quasi doppio rispetto al +17,6% dell’indice FTSE Italia All-Share – con gli indicatori di mercato riferiti alle maggiori banche italiane che, pur risentendo di una situazione ancora caratterizzata da incertezze sia sul piano economico che politico, hanno beneficiato della riduzione degli spread sovrani e del rinnovato interesse degli investitori internazionali. In questo contesto il titolo UBI Banca con un progresso di oltre il 40% nell’anno, ha evidenziato una performance superiore sia all’indice generale che al settoriale di riferimento segnando il ritorno in zona 5 euro, con un massimo toccato a fine ottobre di 5,22 euro. Andamento del titolo azionario UBI Banca dal 2 aprile 2007 (*) e volumi scambiati (*) prezzi di riferimento in euro 23 22 21 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Volumi 60.000.000 55.000.000 50.000.000 45.000.000 40.000.000 35.000.000 30.000.000 25.000.000 20.000.000 15.000.000 10.000.000 5.000.000 0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 AMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFM * Primo giorno di quotazione dell’azione UBI Banca, post operazione di fusione per incorporazione di Banca Lombarda e Piemontese Spa in BPU Banca Scpa. Relativamente ai volumi scambiati, si segnala che i picchi registrati nel 2011 riflettono l’annuncio, l’esecuzione ed il perfezionamento dell’aumento di capitale da 1 miliardo di UBI Banca. Relazione sulla gestione 411 Andamento comparato del FTSE Italia All-Share, del FTSE Italia Banche e del titolo azionario UBI Banca (*) dal 2 aprile 2007 110 105 100 95 90 85 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 (*) prezzi di riferimento in euro UBI Banca FTSE Italia All-Share FTSE Italia banche 2007 2008 2009 2011 2010 2012 2013 2014 AMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFM * Primo giorno di quotazione dell’azione UBI Banca post operazione di fusione per incorporazione di Banca Lombarda e Piemontese Spa in BPU Banca Scpa. Tale livello non era stato più raggiunto da fine maggio 2011, ossia dall’ultima quotazione antecedente l’annuncio delle condizioni dell’aumento di capitale da 1 miliardo lanciato e perfezionato nel giugno/luglio 2011: rispetto ai 3,808 euro fissati come prezzo unitario delle azioni di nuova emissione, l’azione UBI Banca a fine 2013 mostrava un recupero del 30% circa. Grazie alla positiva dinamica sopra descritta, la capitalizzazione di Borsa (calcolata sul prezzo ufficiale) è salita a 4,4 miliardi rispetto ai 3,2 miliardi di fine 2012, posizionando UBI Banca al 5° posto tra i gruppi bancari italiani ed al 1° posto tra i gruppi a matrice popolare. A livello europeo, in base alla classifica stilata dall’ABI nell’European Banking Report – comprendente i Paesi dell’Unione Monetaria più la Svizzera – il Gruppo UBI Banca si conferma tra le prime 45 istituzioni1. Nel corso del 2013 gli scambi azionari sul titolo UBI Banca hanno superato gli 1,8 miliardi di titoli per un controvalore di circa 7 miliardi di euro (1,5 miliardi di titoli scambiati per un controvalore di 4,3 miliardi di euro nel 2012). Nelle prime settimane del 2014 ed in particolare dal mese di febbraio la quotazione è andata stabilizzandosi sopra quota 5,5 euro. Di seguito si riepilogano le principali informazioni relative al titolo azionario UBI Banca, nonché i più importanti indicatori di borsa che, per una migliore significatività, sono stati costruiti utilizzando grandezze consolidate. Titolo azionario UBI Banca e principali indicatori di Borsa Numero di azioni in essere a fine periodo Prezzo medio titolo UBI (media dei prezzi ufficiali rilevati giornalmente da Borsa Italiana Spa) - in euro Prezzo minimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro Prezzo massimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro Dividendo unitario - in euro Dividend Yield (dividendo unitario/prezzo medio) Dividendi totali - in euro (*) Book Value (Patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile di periodo / n. azioni) - in euro Anno 2013 Anno 2012 901.748.572 901.747.005 3,734 2,636 5,220 0,06 1,61% 54.002.914 11,19 2,917 1,821 4,116 0,05 1,71% 45.002.351 10,71 Book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato gli avviamenti di pertinenza del Gruppo - in euro 8,50 7,99 Book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato tutte le attività immateriali di pertinenza del Gruppo - in euro 8,09 7,56 4.441 0,44 3.160 0,33 Capitalizzazione di Borsa di fine periodo (prezzi ufficiali) - in milioni di euro Price / book value [Capitalizzazione di Borsa di fine periodo / (patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile di periodo)] Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato gli avviamenti di pertinenza del Gruppo 0,58 0,44 Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato tutte le attività immateriali di pertinenza del Gruppo 0,61 0,46 0,2689 0,0937 EPS - Earning per share (utile netto consolidato per azione ai sensi dello IAS 33) - in euro annualizzato (*) Il monte dividendi relativo al 2013 è stato calcolato sulle n. 900.048.572 azioni in circolazione alla data di approvazione della proposta di dividendo da parte del Consiglio di Gestione; tale numero esclude le n. 1.700.000 azioni proprie in portafoglio alla medesima data. Il monte dividendi relativo al 2012 era stato calcolato sulle n. 900.047.021 azioni in circolazione al netto delle azioni proprie riacquistate (n. 1.700.000). 1 EBR International Flash, gennaio 2014. 412 Relazioni e Bilanci 2013 Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari Al 31 dicembre 2013 il capitale sociale di UBI Banca (invariato alla data della presente Relazione) era pari a 2.254.371.430 euro costituito da n. 901.748.572 azioni ordinarie del valore nominale di 2,5 euro. Tutte le azioni in circolazione hanno godimento regolare 1° gennaio 2013. Le disposizioni legislative vigenti in materia di banche popolari (art. 30 del TUB, D.Lgs. 385/1993) sono state modificate dall’art. 23 quater della Legge n. 221 del 17 dicembre 2012 di conversione del D.L. n. 179 del 18 ottobre 2012 “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese” (cosiddetto “Sviluppo Bis”). I cambiamenti più rilevanti hanno riguardato: - l’innalzamento del limite di possesso azionario, diretto o indiretto, dallo 0,50% all’1% del capitale sociale. Il limite non si applica agli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari, per i quali valgono i limiti previsti dalla disciplina propria di ciascuno di essi; - la previsione che, per favorire la patrimonializzazione, le società possano statutariamente subordinare l’ammissione a socio, oltre alla presenza dei requisiti soggettivi, al possesso di un numero minimo di azioni, il cui venir meno comporta la decadenza della qualità di socio. Ogni Socio ha un voto, qualsiasi sia il numero delle azioni possedute. Ai sensi dell’art. 120 del TUF (D.Lgs. 58/1998), coloro che partecipano in un’emittente azioni quotate avente l'Italia come Stato membro d'origine in misura superiore al 2% del capitale ne danno comunicazione alla società partecipata ed alla Consob. Sulla base delle comunicazioni ricevute, alla data della presente Relazione le partecipazioni superiori al 2% risultano essere le seguenti: - Silchester International Investors LLP, con il 5,001% del capitale detenuto per finalità di gestione del risparmio (comunicazione del 1° novembre 2011); - BlackRock Inc., con il 4,951% del capitale sociale detenuto attraverso proprie società di gestione del risparmio (comunicazione del 26 marzo 2013); - Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo con il 2,230%2. Si ricorda che la Fondazione Banca del Monte di Lombardia ha comunicato, in data 23 settembre 2013, di essere scesa dal 2,207% all’1,93% del capitale sociale di UBI Banca mentre Norges Bank (la Banca Centrale di Norvegia), dopo aver oscillato più volte sopra e sotto il livello del 2%, in data 13 giugno 2013 ha reso noto di detenere a titolo di proprietà l’1,999% del capitale di UBI Banca (1,998% sul capitale sociale attuale). Si ricorda che l’articolo 119 bis (“Esenzioni”) del Regolamento Emittenti ai commi 7 e 8 prevede che le società di gestione e i soggetti abilitati che hanno acquisito, nell’ambito dell’attività di gestione, partecipazioni in misura superiore al 2% e inferiore al 5% del capitale di un emittente azioni quotate, non siano tenute ad obblighi di comunicazione verso la Consob e la società partecipata. Tale esenzione si applica anche ai soggetti extracomunitari a condizione che gli stessi, nell’ambito delle attività di gestione, siano sottoposti, nel paese di origine, a forme di vigilanza da parte di un’autorità di controllo pubblica o riconosciuta da un’autorità pubblica. Da quanto sopra, consegue che le percentuali di partecipazione indicate potrebbero non essere più quelle effettive qualora fosse nel frattempo intervenuta una variazione che non comporta obblighi di comunicazione in capo agli azionisti. Sulla base delle evidenze relative all’incasso del dividendo, la Banca ha proceduto ad inviare a tutti i soggetti interessati la comunicazione relativa al divieto di detenere azioni in misura superiore all’1% del capitale, chiedendo l’alienazione della parte eccedente entro 12 mesi dalla suddetta notifica. In base agli aggiornamenti del Libro Soci, al 31 dicembre 2013 i Soci iscritti risultavano pari a 94.544 (83.690 a fine 2012)3. Tenendo conto dei possessori di azioni non iscritti a Libro Soci (informazioni rilevate in occasione dell’incasso del dividendo), l’insieme dei soci/azionisti risultava di poco superiore alle 151 mila unità. Secondo le risultanze dell'ultima indagine sulla composizione dell'azionariato conclusa a fine gennaio 2014, la quota detenuta da investitori istituzionali identificati nominalmente rappresenta oltre il 40% del capitale sociale. Tale quota risulta geograficamente distribuita come segue: 34,2% nel Regno Unito, 23% USA e Canada, 20,1% Italia, 6,4% Francia, 2,7% Germania, 8,5% nel resto dell'Europa continentale e 5,1% nel resto del mondo. Per quanto riguarda le altre informazioni previste dall’articolo 123-bis del D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 (TUF), tra le quali anche l’adesione al Codice di Autodisciplina delle Società Quotate promosso da Borsa Italiana e l’accessibilità al pubblico delle relative informazioni, si rimanda alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari riportata in allegato al presente fascicolo ed altresì consultabile sul sito aziendale www.ubibanca.it, nella sezione Corporate Governance, Documenti societari. Azioni proprie Al 31 dicembre 2013 UBI Banca deteneva 1.700.000 azioni proprie del valore nominale di 2,5 euro, pari allo 0,19% del capitale sociale. Come già anticipato nel capitolo “Il patrimonio netto e l’adeguatezza patrimoniale”, nel corso dell’esercizio, in esecuzione della delibera assembleare del 28 aprile 2012 relativa all’acquisto di azioni proprie al servizio del sistema incentivante per il Top Management del Gruppo, UBI Banca ha proceduto in data 28 febbraio 2013 all’acquisto di n. 500.000 azioni proprie, ad un prezzo medio di 3,4911 euro per azione. 2 Partecipazione calcolata sul capitale sociale attuale (2,278% la partecipazione originariamente comunicata, generatasi a margine della fusione per incorporazione di Banca Lombarda e Piemontese nell’aprile 2007). La Legge n. 10 del 26 febbraio 2011 di conversione del D.L. n. 225 del 29 dicembre 2010 (Milleproroghe) ha disposto un ulteriore differimento fino al 31 dicembre 2014 del termine annuale entro il quale alienare le azioni del capitale sociale delle banche popolari detenute in eccesso rispetto al limite di possesso azionario, qualora il superamento del limite sia conseguente ad operazioni di concentrazione tra banche oppure tra investitori. 3 Alla data della presente Relazione i Soci iscritti risultano saliti a 96.859. Relazione sulla gestione 413 Relazione sull’ammissione di nuovi Soci (ai sensi dell’art. 2528, comma quinto, del Codice Civile) Nel 2013 le domande di ammissione a Socio presentate al Consiglio di Gestione sono state complessivamente 14.213 (8.081 nel 2012 e 3.731 nel 2011), totalmente accolte. Nel dettaglio, 13.824 richieste sono pervenute dalle Banche del Gruppo, mentre le restanti 389 da altri intermediari. Le ammissioni dei nuovi Soci sono state deliberate dopo preventiva valutazione delle domande con riferimento agli articoli 6 e 9 dello Statuto Sociale. In osservanza dell’art. 8, comma 2 del medesimo Statuto, si è altresì provveduto a verificare, per tutti gli aspiranti Soci, la dimostrazione del possesso di almeno 250 azioni UBI Banca. La differenza rilevabile tra la variazione annua nel numero di Soci (10.854) e le nuove ammissioni (14.213) è riferibile al saldo netto tra le cancellazioni effettuate ai sensi degli articoli 15 e 19 dello Statuto, nonché per iniziativa personale del Socio, e gli eventuali reintegri per dimostrato possesso azionario. Relazione sullo scopo mutualistico (ai sensi dell’art. 2545 del Codice Civile) UBI Banca si pone come attore di rilievo nel sistema di relazioni economiche e sociali delle comunità in cui opera, in coerenza con i propri obiettivi strategici e i valori e i principi del Codice Etico. Con particolare riferimento allo scopo mutualistico del proprio modello istituzionale, la Banca attua iniziative di agevolazione a favore dei componenti del corpo sociale e iniziative commerciali e filantropiche per le fasce più deboli del tessuto economico e sociale dei territori di riferimento. Sotto il primo profilo, UBI Banca offre ai Soci UBI Club, un insieme di agevolazioni bancarie e protezioni assicurative, mentre la partecipazione attiva allo sviluppo economico e sociale dei territori poggia su una diffusione capillare delle filiali e un’attività commerciale spiccatamente orientata al servizio delle famiglie, delle piccole e medie imprese e delle organizzazioni non profit. Fra le iniziative commerciali intraprese (dettagliatamente illustrate nel Bilancio Sociale, al quale si rimanda) si segnalano in particolare: • la collaborazione con le Associazioni di Categoria e gli Enti di Garanzia, per meglio finalizzare l’attività aziendale a favore del tessuto imprenditoriale locale attraverso convenzioni per l’erogazione di finanziamenti ordinari e di finanziamenti specifici per lo sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese; • la partecipazione a iniziative di sistema e/o specifiche del territorio per il supporto alle famiglie e alle imprese in difficoltà a causa della ancora non risolta crisi economica o di calamità naturali; • l’offerta del modello di servizio UBI Comunità dedicato alle organizzazioni laiche e religiose del Terzo Settore, importanti attori di promozione dello sviluppo e della coesione sociale, con cui il Gruppo intende accrescere ulteriormente la 414 Relazioni e Bilanci 2013 consolidata capacità di relazione (testimoniata da quote di raccolta e di impieghi che si mantengono costantemente superiori al dato medio di sistema); • l’emissione nel corso del 2013 di 24 Social Bond per un controvalore di 238 milioni di euro a cui hanno corrisposto 1,18 milioni di erogazioni liberali (di cui 0,5 milioni da UBI Banca) a sostegno di iniziative ad alto valore sociale, promosse da soggetti non profit pubblici e privati (41 Social Bond emessi dal lancio dell’iniziativa nell’aprile 2012 per un controvalore complessivo di 436,5 milioni e correlate erogazioni liberali per 2,18 milioni totali); • le iniziative in favore delle persone con difficoltà nell’accesso ai servizi bancari per rimuovere le barriere fisiche (es. ATM bancomat e siti internet commerciali con caratteristiche idonee per persone ipovedenti e non vedenti) e le barriere linguistiche (es. attraverso l’offerta multilingue del sito commerciale di Gruppo e il supporto multilingue di un numero verde dedicato); • il sostegno agli investimenti su energie rinnovabili e ambiente, attraverso i servizi di Project Finance e i prodotti di finanziamento verde e di leasing. Nell’ambito delle attività filantropiche e di investimento nella comunità, UBI Banca, le Banche Rete e le Fondazioni di emanazione del Gruppo (si veda in proposito anche il Bilancio Sociale) contribuiscono alla vita di centinaia di enti e associazioni laiche e confessionali sparse sul territorio attraverso interventi in ambito sociale, culturale, scientifico, solidaristico e ambientale. La maggior parte delle Banche Rete, per previsione statutaria, destinano una parte degli utili a questa attività e alla dotazione patrimoniale delle Fondazioni costituite in seno al Gruppo. Anche le attività di sponsorizzazione, connesse alla promozione dell’immagine, sono realizzate privilegiando, ove possibile, iniziative che consentano di unire il marchio ad associazioni e personalità del mondo del volontariato, della cultura e dello sport, quali esempi positivi per la comunità. Nel corso del 2013 complessivamente, al netto delle erogazioni connesse ai Social Bond, sono stati realizzati interventi in ambito sociale per un totale di 11,3 milioni di euro (2,4 milioni da UBI Banca), di cui il 28,3% nell’ambito di impegni pluriennali o per attività ricorrenti. A questi si aggiungono circa 7 milioni di contributi erogati dalle varie Banche Rete agli Enti locali nell’ambito dei servizi di tesoreria e cassa, destinati ai loro programmi di intervento sociale. Poteri degli organi societari e deleghe loro attribuite (Raccomandazione Consob n. 97001574 del 20 febbraio 1997) L’informativa sulle deleghe conferite ai componenti degli organi societari di Unione di Banche Italiane Scpa, prevista dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa con Raccomandazione n. 97001574 del 20 febbraio 1997, è contenuta nella “Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di UBI Banca” allegata al presente fascicolo. Altre informazioni La gestione delle controversie Ad UBI Banca, in materia di gestione delle controversie, compete il ruolo di coordinamento e di indirizzo delle strutture dedicate ai reclami nelle Banche Rete e nelle Società Prodotto, oltre alla specifica gestione delle contestazioni legate alle carte di credito, per le quali risulta emittente diretta, e ai finanziamenti acquisiti in seguito all’incorporazione nel 2012 di B@nca 24-7 e nel 2013 di Centrobanca. Nel corso dei dodici mesi nel Registro Reclami sono stati annotati 3.888 reclami di prima istanza, con un incremento rispetto al 2012 da ricondurre all’area di business delle carte di credito (avviata dal luglio 2012, ma che è risultata pienamente operativa nel 2013). I reclami ad essa relativi sono stati 3.038. L’altra componente di rilievo – i finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio – è stata invece interessata, nello stesso periodo, da 387 contestazioni di prima istanza. Le rimanenti contestazioni si riferiscono, in termini del tutto residuali, a mutui, prestiti personali e altri servizi. La struttura dei reclami in base al Prodotto e/o Servizio erogato rispecchia chiaramente le aree di business della Capogruppo con la concentrazione sui due raggruppamenti di riferimento. Analizzando le motivazioni sottostanti alle controversie aperte, emerge il quadro di riferimento sintetizzato nel grafico esposto, dove viene nuovamente evidenziata la concentrazione specifica delle aree di business di UBI Banca. *** Accanto ai reclami di prima istanza, la gestione è stata interessata anche dalle relative pratiche di reiterazione: 179 repliche, 87 ricorsi agli organismi (Arbitro Bancario Finanziario e Ombudsman Giurì Bancario), nonché 47 esposti alle Autorità di Vigilanza. I dati complessivi esposti per la Capogruppo annoverano le controversie riconducibili ai rapporti acquisiti in seguito all’incorporazione della ex Centrobanca. UBI Banca, nel corso dell’anno, ha registrato 18 richieste di partecipazione a tavoli di Mediazione. Reclami per Motivazioni sottostanti Reclami per Prodotto/Servizio 80% Durante l’anno, UBI Banca ha evaso 3.843 pratiche, pari al 97% delle controversie in gestione, con soluzioni a favore della clientela reclamante nel 68% dei casi. 0% 78,1% Frodi e smarrimenti 60% Altro 50% Esecuzione operazioni 40% Condizioni 30% Motivazioni 70% 21,4% 0,1% 0,1% 0,1% 0% 0,1% Prodotti assicurativi Aspetti generali Altro Finanziamenti e mutui Conti correnti e D/R 0,1% Carte di credito e debito 0% Titoli e servizi di investimento 10% Servizi di incasso e pagamento 20% Segnalazione a centrale rischi 10% 30% 40% 50% 60% 56,6% 21,8% 12,7% 3,8% 3,0% Applicazione delle condizioni 1,1% Comunicazione ed informazione al cliente 0,8% Anatocismo 20% 0,2% Merito del credito o simili 0% Personale 0% peso % 2013 Relazione sulla gestione 415 Principali rischi e incertezze cui è esposta UBI Banca A UBI Banca, in qualità di Capogruppo, fa capo la responsabilità del processo di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale a livello consolidato (ICAAP – Internal Capital Adequacy Assessment Process) ed è suo compito assolvere alle funzioni di misurazione, controllo e gestione dei rischi elencati nel corrispondente capitolo della Relazione sulla gestione consolidata, al quale pertanto si rimanda per una descrizione puntuale dei medesimi nonché delle principali incertezze. Dopo l’incorporazione, nel 2012, di B@nca 24-7 e di parte delle linee di business ad essa in precedenza attribuite, l’incorporazione di Centrobanca nel 2013 ha determinato un ulteriore aumento del rischio di credito per UBI Banca, senza tuttavia intaccarne la solidità patrimoniale. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione I principali fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio sono riportati nella Nota Integrativa, Parte A – Politiche contabili, in conformità a quanto previsto dalla Circolare della Banca d’Italia n. 262 del dicembre 2005 e successivi aggiornamenti. 416 Relazioni e Bilanci 2013 Con riferimento invece alla prevedibile evoluzione della gestione, si rimanda a quanto illustrato nel corrispondente capitolo della Relazione sulla gestione consolidata. Proposta di destinazione dell’utile d’esercizio e di distribuzione del dividendo Signori Soci, conformemente a quanto previsto dall’articolo 2364 bis del Codice Civile e dall’articolo 52 dello Statuto Sociale si formula la seguente proposta di destinazione dell’utile d’esercizio e di distribuzione del dividendo: Utile d'esercizio Euro 71.339.740,73 10% alla Riserva Legale Euro -7.133.974,07 quota imputata a Riserva Straordinaria Euro -1.450.000,00 Utile residuo Euro 62.755.766,66 a disposizione per scopi benefici, umanitari, sociali, culturali ed artistici ex art. 52 dello Statuto Sociale Euro -941.336,50 Euro 61.814.430,16 variazione della quota imputata a riserva indisponibile ex art. 6, D.Lgs. 38/2005 (*) Euro -7.861.447,89 da utili portati a nuovo Euro 98.533,97 Utile distribuibile Euro 54.051.516,24 Euro 0,06 per ciascuna delle n. 900.048.572 azioni ordinarie con godimento 1° gennaio 2013 (**) Euro -54.002.914,32 a utili portati a nuovo Euro 48.601,92 (*) Plusvalenze nette riferibili a strumenti finanziari non di negoziazione. (**) Totale delle azioni in circolazione alla data di delibera del Consiglio di Gestione escluse le n. 1.700.000 azioni proprie detenute in portafoglio alla medesima data. Il Consiglio di Gestione ha deliberato di proporre all’Assemblea dei Soci la distribuzione di un dividendo unitario di 0,06 euro a ciascuna delle azioni ordinarie in circolazione alla data di stacco della cedola (escluse le azioni proprie detenute in portafoglio alla stessa data), dopo gli accantonamenti previsti dalla Legge e l’attribuzione di una quota pari a 1,45 milioni di euro alla Riserva Straordinaria. Il pagamento del dividendo, se deliberato, avrà luogo a partire dal 22 maggio 2014 – contro stacco della cedola n. 15 – con rispettivamente data di stacco il 19 maggio 2014 e record date 21 maggio 2014. Per effetto della riforma fiscale entrata in vigore il 1° gennaio 2004 al dividendo non compete alcun credito d’imposta e, a seconda dei percettori, è soggetto a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o concorre limitatamente alla formazione del reddito imponibile1. Il monte dividendi sarà pari a 54 milioni di euro, a valere, una volta effettuate le attribuzioni di Legge e di Statuto, sull’utile della Capogruppo. Bergamo, 11 marzo 2014 IL CONSIGLIO DI GESTIONE 1 Dal punto di vista fiscale si precisa che: - ai sensi del D.M. 2 aprile 2008, l’intero ammontare del dividendo unitario si considera formato con utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007 e concorre pertanto alla base imponibile IRPEF delle persone fisiche residenti detentrici di partecipazioni qualificate, degli imprenditori individuali residenti e delle società di persone residenti per il 40% del suo ammontare; - nel caso di percipienti non residenti fiscalmente in Italia, ai fini dell’applicazione della ritenuta alla fonte dell’1,375% nei confronti delle società e degli enti non residenti indicati dall’art. 27, comma 3-ter del D.P.R. 600/1973, il dividendo unitario si considera formato per l’intero importo da utili prodotti dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007. Relazione sulla gestione 417 Attestazione del Consigliere Delegato e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Relazione della Società di Revisione Schemi del Bilancio dell'Impresa Stato Patrimoniale (Importi in unità di euro) 31.12.2013 31.12.2012 ATTIVO 10. Cassa e disponibilità liquide 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 30. Attività finanziarie valutate al fair value 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 50. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 151.927.476 203.441.643 3.191.080.275 4.766.162.654 208.142.641 123.381.468 14.753.276.202 11.955.355.919 3.086.814.895 3.158.013.234 60. Crediti verso banche 13.487.366.105 15.830.498.053 70. Crediti verso clientela 25.168.913.254 22.584.746.524 215.310.404 925.692.662 80. Derivati di copertura 90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica 100. Partecipazioni 110. Attività materiali 120. Attività immateriali 130. Attività fiscali: a) correnti b) anticipate b1) di cui alla Legge 214/2011 140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 5.417.724 196.827.527 10.608.613.890 10.911.720.906 650.741.768 586.806.041 409.807 409.807 1.727.625.788 1.605.830.111 322.535.986 412.799.646 1.405.089.802 1.193.030.465 1.238.385.604 920.811.489 2.328.961 2.328.961 150. Altre attività 656.675.528 485.038.317 Totale dell'attivo 73.914.644.718 73.336.253.827 31.12.2013 31.12.2012 28.081.434.487 (Importi in unità di euro) PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 10. Debiti verso banche 24.285.811.395 20. Debiti verso clientela 7.223.912.675 7.897.194.935 30. Titoli in circolazione 30.211.092.155 23.405.765.186 40. Passività finanziarie di negoziazione 60. Derivati di copertura 1.531.435.686 2.553.158.583 377.701.575 1.307.735.147 80. Passività fiscali: 323.144.216 230.963.608 a) correnti 232.645.454 165.766.050 b) differite 90.498.762 65.197.558 631.076.359 1.168.382.946 110. Trattamento di fine rapporto del personale 40.166.437 43.612.449 120. Fondi per rischi e oneri: 58.488.048 40.286.113 100. Altre passività a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 1.060.768 - 57.427.280 40.286.113 130. Riserve da valutazione (142.563.966) (502.574.408) 160. Riserve 2.337.923.506 1.919.944.736 170. Sovrapprezzi di emissione 4.716.866.301 4.716.861.355 180. Capitale 2.254.371.430 2.254.367.512 190. Azioni proprie (6.120.840) (4.375.290) 200. Utile (perdita) d'esercizio 71.339.741 223.496.468 73.914.644.718 73.336.253.827 Totale del passivo e del patrimonio netto 428 Relazioni e Bilanci 2013 Conto Economico (Importi in unità di euro) 10. Interessi attivi e proventi assimilati 31.12.2013 31.12.2012 1.229.613.722 1.315.832.786 (1.110.223.926) (1.342.603.532) 30. Margine di interesse 119.389.796 (26.770.746) 40. Commissioni attive 94.789.398 75.983.474 50. Commissioni passive (89.550.299) (88.193.993) 20. Interessi passivi e oneri assimilati 60. Commissioni nette 5.239.099 (12.210.519) 247.204.849 339.095.874 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 44.948.538 77.473.667 90. Risultato netto dell'attività di copertura (4.181.723) 12.942.132 189.014.881 156.086.456 70. Dividendi e proventi simili 100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita d) passività finanziarie 110. Risultato netto delle attività passività finanziarie valutate al fair value (2.338.139) 1.741.090 188.191.727 140.036.108 3.161.293 14.309.258 3.162.666 1.203.184 604.778.106 547.820.048 130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (228.481.440) (110.347.940) a) crediti (188.114.597) (67.600.361) b) attività finanziarie disponibili per la vendita (21.768.167) (53.289.858) d) altre operazioni finanziarie (18.598.676) 10.542.279 376.296.666 437.472.108 150. Spese amministrative (326.588.853) (331.771.935) a) spese per il personale (153.453.485) (157.102.885) b) altre spese amministrative (173.135.368) (174.669.050) (1.354.332) (11.106.456) (22.849.575) (24.137.573) 120. Margine di intermediazione 140. Risultato netto della gestione finanziaria 160. Accantonamenti netti fondi per rischi e oneri 170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali 180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - (38.400) 116.334.872 125.404.039 200. Costi operativi (234.457.888) (241.650.325) 210. Utili (perdite) delle partecipazioni (316.397.366) (23.508.392) 190. Altri oneri/proventi di gestione 240. Utili (perdite) della cessione di investimenti 250. Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 7.293 40.318 (174.551.295) 172.353.709 245.891.036 51.142.759 270. Utile (perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 71.339.741 223.496.468 290. Utile (Perdita) d'esercizio 71.339.741 223.496.468 Schemi del Bilancio dell’Impresa 429 Prospetto della redditività complessiva Importi in unità di euro 31.12.2013 31.12.2012 71.339.741 223.496.468 (564.965) (2.838.130) 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita 388.088.698 619.033.350 130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 387.523.733 616.195.220 140. Redditività complessiva (Voce 10 + 130) 458.863.474 839.691.688 10. UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 40. Piani a benefici definiti Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico Il risultato positivo delle “Altre componenti reddituali” è da ascrivere essenzialmente al miglioramento delle riserve da valutazione su titoli di debito classificati nella voce 40 – Attività finanziarie disponibili per la vendita. Per quanto concerne il dettaglio delle diverse componenti si rimanda a quanto riportato in calce al prospetto analitico riportato nella parte D – Redditività Complessiva. 430 Relazioni e Bilanci 2013 Schemi del Bilancio dell’Impresa 431 2.254.367.512 b) altre azioni 1.483.811.752 a) di utili b) altre - b) copertura flussi finanziari Patrimonio Netto Utile (perdita) di esercizio Azioni proprie 8.607.720.373 223.496.468 -4.375.290 - e) altre Strumenti di capitale 29.297.305 -4.922.234 d) leggi speciali di rivalutazione -242.544 -526.706.935 a) disponibili per la vendita c) differenze di cambio -502.574.408 Riserve da valutazione: 436.132.984 1.919.944.736 Riserve: 4.716.861.355 Sovrapprezzi di emissione - 2.254.367.512 a) azioni ordinarie Esistenze al 31.12.2012 Capitale: Importi in unità di euro 31 dicembre 2013 - - - - - - - - - - - - - - Modifica saldi apertura 8.607.720.373 223.496.468 -4.375.290 - -4.922.234 29.297.305 -242.544 - -526.706.935 -502.574.408 436.132.984 1.483.811.752 1.919.944.736 4.716.861.355 - 2.254.367.512 2.254.367.512 Esistenze al 01.01.2013 - -177.842.415 - - - - - - - - 177.842.415 177.842.415 - - - Riserve -45.654.053 -45.654.053 - - - - - - - - - - - - Dividendi e altre destinazioni Allocazione risultato esercizio precedente 212.623.064 - - - -777.548 1.695.663 - - -28.431.406 -27.513.291 240.136.355 - 240.136.355 - - - Variazioni di riserve Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto 8.864 - - - - - - - - - - 4.946 - 3.918 3.918 Emissioni nuove azioni -1.745.550 - -1.745.550 - - - - - - - - - - - Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - - - - Distribuzione straordinaria dividendi - - - - - - - - - - - - - - Variazione strumenti di capitale Operazioni sul patrimonio netto Variazioni dell'esercizio - - - - - - - - - - - - - - Derivati su proprie azioni - - - - - - - - - - - - - - - Stock options 458.863.474 71.339.741 - - -564.965 - - - 388.088.698 387.523.733 - - - - - Redditvità complessiva 9.231.816.172 71.339.741 -6.120.840 - -6.264.747 30.992.968 -242.544 - -167.049.643 -142.563.966 676.269.339 1.661.654.167 2.337.923.506 4.716.866.301 - 2.254.371.430 2.254.371.430 Patrimonio netto al 31.12.2013 432 Relazioni e Bilanci 2013 -2.713.053.965 7.609.828.759 Utile (perdita) di esercizio Patrimonio Netto Azioni proprie - - - - - -4.375.290 - -1.980.563 - 29.297.305 - - e) altre Strumenti di capitale -1.118.666.087 232.805.290 1.528.839.090 1.761.644.380 7.429.912.824 - 2.254.366.897 2.254.366.897 Esistenze al 01.01.2012 7.609.828.759 -2.713.053.965 -4.375.290 - -1.980.563 29.297.305 -242.544 - - -1.145.740.285 - - d) leggi speciali di rivalutazione -242.544 - b) copertura flussi finanziari c) differenze di cambio -1.145.740.285 a) disponibili per la vendita b) altre -1.118.666.087 232.805.290 a) di utili Riserve da valutazione: 1.761.644.380 1.528.839.090 Riserve: - - - 7.429.912.824 Sovrapprezzi di emissione b) altre azioni - 2.254.366.897 2.254.366.897 Modifica saldi apertura a) azioni ordinarie Esistenze al 31.12.2011 Capitale: Importi in unità di euro 31 dicembre 2012 - 2.713.053.965 - - - - - - - - - - -45.027.338 - - - - - - - - - -45.027.338 -45.027.338 - - - Dividendi e altre destinazioni -2.713.053.965 - Riserve Allocazione risultato esercizio precedente 203.224.153 - - - -103.541 - - - - -103.541 203.327.694 - 203.327.694 - - - Variazioni di riserve Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto 3.111 - - - - - - - - - - 2.496 - 615 615 Emissioni nuove azioni - - - - - - - - - - - - - - Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - - - - Distribuzione straordinaria dividendi - - - - - - - - - - - - - - Variazione strumenti di capitale Operazioni sul patrimonio netto Variazioni dell'esercizio - - - - - - - - - - - - - - Derivati su proprie azioni - - - - - - - - - - - - - - - Stock options 839.691.688 223.496.468 - - -2.838.130 - - - 619.033.350 616.195.220 - - - - - Redditvità complessiva 8.607.720.373 223.496.468 -4.375.290 - -4.922.234 29.297.305 -242.544 - -526.706.935 -502.574.408 436.132.984 1.483.811.752 1.919.944.736 4.716.861.355 - 2.254.367.512 2.254.367.512 Patrimonio netto al 31.12.2012 Rendiconto Finanziario (metodo indiretto) Importi in unità di euro 31.12.2013 31.12.2012 162.032.679 71.339.741 -12.176.945 4.181.723 228.481.441 22.849.575 1.354.332 -245.891.036 91.893.848 9.351.827.132 2.139.196.301 -4.908.024 -2.170.541.427 4.536.751.987 3.500.604.196 1.350.724.099 -9.353.068.630 -6.127.039.902 -682.482.850 648.626.664 -1.504.809.045 -1.687.363.497 160.791.181 267.553.941 223.496.468 -33.625.507 -12.942.132 110.347.941 24.175.973 11.106.456 -51.142.759 -3.862.499 10.228.015.686 -1.223.614.195 1.429.411 -4.227.165.870 14.290.188.024 1.128.335.503 258.842.813 -7.570.826.006 3.005.284.499 -116.246.029 -9.774.407.345 676.571.719 -1.362.028.850 2.924.743.621 290.638.826 53.245.002 237.388.487 5.337 -455.568.746 -427.275.653 -28.293.093 -164.929.920 375.732.081 50.367.337 325.323.856 40.888 -3.236.030.097 -46.352.171 -3.188.072.615 -1.605.311 -2.860.298.016 -1.736.686 -45.654.053 -47.390.739 -51.529.478 3.111 -45.027.338 -45.024.227 19.421.378 31.12.2013 31.12.2012 Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'anno Operazioni di aggregazione aziendale 203.441.643 15.311 184.014.418 5.847,00 Liquidità totale generata / assorbita nell'esercizio Cassa e disponibilità liquide: effetto delle variazioni dei cambi Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio -51.529.478 151.927.476 19.421.378 203.441.643 A. ATTIVITÀ OPERATIVA 1. Gestione - risultato d'esercizio (+/-) - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su att.pass.finanziarie al FV (-/+) - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e altri costi/ricavi (+/-) - imposte e tasse non liquidate (+) - rettifiche/riprese di valore nette gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-) - altri aggiustamenti (+/-) 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie - attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie valutate al Fair Value - attività finanziarie disponibili per la vendita - crediti verso banche: a vista - crediti verso banche: altri crediti - crediti verso clientela - altre attività 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie - debiti v/banche a vista - debiti v/banche altri debiti - debiti v/clientela - titoli in circolazione - passività finanz.di negoziazione - passività finanziarie valutate al FV - altre passività Liquidità generata/assorbita dall'attività operativa B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da - vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendite di attività finanzierie detenute sino alla scadenza - vendite di attività materiali - vendite di attività immateriali - vendite di rami d'azienda 2. Liquidità assorbita da - acquisti di partecipazioni - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - acquisti di attività materiali - acquisti di attività immateriali - acquisti di rami d'azienda Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA - emissioni/acquisti di azioni proprie - emissioni/acquisti di strumenti di capitale - distribuzione dividendi e altre finalità Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO Legenda: (+) Generata (-) Assorbita Riconciliazione rendiconto finanziario Voci di bilancio Schemi del Bilancio dell’Impresa 433 Nota Parte A – Politiche contabili A.1 - Parte generale A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio A.3 - Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie A.4 - Informativa sul Fair Value A.5 - Informativa sul c.d. “Day One Profit/Loss” Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale Attivo Passivo Altre informazioni Parte C – Informazioni sul Conto Economico Parte D – Redditività complessiva Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Parte F – Informazioni sul patrimonio Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda Parte H – Operazioni con parti correlate Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali Parte L - Informativa di settore I dati contenuti nelle tabelle di Nota Integrativa sono espressi, ove non diversamente segnalato, in migliaia di euro. Integrativa Parte A - Politiche Contabili A.1 – PARTE GENERALE SEZIONE 1 - Dichiarazione di conformità agli IAS/IFRS Il bilancio di UBI Banca Scpa è redatto in conformità ai principi contabili IAS/IFRS1 emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e alle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 31 dicembre 2013, recepiti dal nostro ordinamento dal D. Lgs. n. 38/2005 che ha esercitato l’opzione prevista dal Regolamento CE n. 1606/2002 in materia di principi contabili internazionali. Non sono state effettuate deroghe all’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS. Il bilancio, costituito da Stato Patrimoniale, Conto Economico, Prospetto della Redditività Complessiva, Rendiconto Finanziario, Prospetto di variazione del Patrimonio Netto, e dalla Nota Integrativa e corredato dalla Relazione sull’andamento della gestione, rappresenta il Bilancio separato di UBI Banca Scpa, capogruppo del Gruppo bancario Unione di Banche Italiane. Nella Relazione sull’andamento della gestione e nella Nota integrativa sono fornite le informazioni richieste dai principi contabili internazionali, dalle Leggi, dalla Banca d’Italia e dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa – Consob, oltre ad altre informazioni non obbligatorie ma ritenute ugualmente necessarie ai fini di una rappresentazione corretta e veritiera della situazione. Il progetto di bilancio, approvato dal Consiglio di Gestione dell’11 marzo 2014 e sottoposto all’approvazione del Consiglio di Sorveglianza del 26 marzo 2014, è corredato dall’Attestazione del Consigliere Delegato e del Dirigente Preposto ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs. 58/1998 e sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione Deloitte & Touche Spa. SEZIONE 2 - Principi generali di redazione La redazione del bilancio è avvenuta in base ai criteri di valutazione, adottati nell’ottica della continuità aziendale ed in ossequio ai principi di competenza, rilevanza dell’informazione, nonché di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria, il risultato economico dell’esercizio, la variazione del patrimonio netto ed i flussi di cassa. Le informazioni riportate nel presente fascicolo di bilancio, se non diversamente specificato, sono espresse in euro quale moneta di conto e le situazioni finanziarie, patrimoniali, economiche, le note informative di commento e le tabelle esplicative sono esposte in migliaia di euro. I relativi arrotondamenti sono stati effettuati tenendo conto delle disposizioni indicate da Banca d’Italia. Gli schemi di bilancio utilizzati nel presente bilancio sono conformi a quelli definiti dalla Circolare di Banca d’Italia n. 262/2005 e successive modifiche e integrazioni pertanto, ai fini della redazione del presente bilancio, sono state osservate le previsioni di cui al 2° aggiornamento2 della succitata Circolare emesso, in data 21 gennaio 2014, da Banca d’Italia. Detti schemi forniscono, oltre al dato contabile al 31 dicembre 2013, l’analoga informazione comparativa al 31 dicembre 2012 (che non necessita di modifiche rispetto ai dati pubblicati in tale bilancio) e non riportano le voci non valorizzate per l’esercizio corrente e precedente. Per completezza si segnala che nella redazione del presente fascicolo di bilancio si è inoltre preso atto del documento ESMA3 dell’11 novembre 2013, “European common enforcement priorities for 2013 financial statements” volto a promuovere un'applicazione omogenea dei principi contabili IAS/IFRS, per assicurare la trasparenza e il corretto funzionamento dei mercati finanziari, individuando talune tematiche ritenute particolarmente significative per i bilanci delle società quotate europee, anche in considerazione delle attuali condizioni di mercato. Principi contabili I principi contabili esposti nella Parte A.2, relativamente alle fasi di classificazione, valutazione e cancellazione, sono sostanzialmente i medesimi adottati per la redazione del bilancio relativo all’esercizio 2012, salvo per quanto eventualmente di seguito esposto nella sezione 5. “Altri aspetti”. L’applicazione di tali principi, nell’impossibilità di valutare con precisione alcuni elementi di bilancio, comporta talora l’adozione di stime ed assunzioni in grado di incidere anche significativamente sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico. Nel ribadire che l’impiego di stime ragionevoli è parte essenziale della predisposizione del bilancio, si segnalano qui di seguito le voci di bilancio in cui è più significativo l’utilizzo di stime ed assunzioni: valutazione dei crediti; valutazione di attività finanziarie non quotate su mercati attivi; • • 1 Tali principi, nonché le relative Interpretazioni, sono applicati in funzione del verificarsi degli eventi da questi disciplinati a far tempo dalla data di applicazione obbligatoria dei medesimi, se non diversamente specificato. Per completezza informativa si veda, in proposito, l’“Elenco dei principi IAS/IFRS omologati dalla Commissione Europea”. 2 Tale aggiornamento, sostanzialmente, recepisce gli emendamenti allo IAS 1 “Presentation of items in Other comprehensive income”, all’IFRS 7 “Offsetting Financial Assets and Financial Liabilities”, la nuova versione dello IAS 19 “Employee benefits”, il nuovo IFRS 13 “Fair value measurement” e l’”Annual improvements to IFRSs 2009-2011 Cycle applicabili dal bilancio 2013 nonché le lettere “roneate” emesse da Banca d’Italia successivamente al primo aggiornamento della Circolare in parola del novembre 2009. 3 European Securities Market Authority. 436 Relazioni e Bilanci 2013 • valutazione di attività immateriali a vita utile indefinita e di partecipazioni; • quantificazione degli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri; • quantificazione della fiscalità differita; • definizione della quota di ammortamento delle attività materiali ed immateriali a vita utile definita; • valutazione del fondo trattamento di fine rapporto. Si evidenzia come la rettifica di una stima possa avvenire a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali la stessa si era basata o in seguito a nuove informazioni o, ancora, di maggiore esperienza. L’eventuale mutamento della stima è applicato prospetticamente e genera quindi impatto sul conto economico dell’esercizio in cui avviene il cambiamento ed, eventualmente, su quello degli esercizi futuri. A tal proposito si segnala che l’esercizio 2013 non è stato caratterizzato da mutamenti nei criteri di stima già applicati per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2012. Con particolare riguardo all’evoluzione normativa dei principi contabili internazionali IAS/IFRS si segnala quanto segue. Principi contabili internazionali in vigore dal 2013 Come già anticipato nell’informativa infrannuale, nell’esercizio in corso sono entrate in vigore talune previsioni di cui ai Regolamenti emanati dall’Unione Europea di seguito riportate con riguardo agli aspetti di maggior rilevanza ed agli impatti riferibili al Gruppo UBI. § il Regolamento UE 475/2012 ha apportato modifiche: - allo IAS 1 “Presentazione del bilancio” con riguardo al “Prospetto della redditività complessiva”, le cui voci vengono suddivise a seconda che le medesime possano successivamente avere impatto sul conto economico, oppure, per loro stessa natura, siano destinate a rimanere rilevate a patrimonio netto. La novazione in parola è stata recepita nel 2° aggiornamento della Circolare Banca d’Italia 262/2005 e trova pertanto applicazione negli schemi del bilancio dell’impresa con riferimento al “Prospetto della redditività complessiva” e nella parte D della Nota Integrativa del presente Bilancio; - allo IAS 19 con riguardo, principalmente, all’eliminazione dei differenti trattamenti contabili applicabili per la rilevazione degli utili/ perdite attuariali, i quali, in base alle nuove previsioni, devono essere rilevati in un’unica soluzione nel “Prospetto della redditività complessiva”. La novazione del principio non ha generato impatti sul Gruppo UBI poste le modalità, già in uso, di rilevazione degli utili/perdite attuariali, descritte nei criteri di valutazione di cui alla Nota Integrativa del presente Bilancio. § il Regolamento UE 1255/2012 ha introdotto il principio contabile IFRS 13 “Valutazione al fair value” applicabile alle attività e passività per le quali è prevista la valutazione al fair value ovvero l’indicazione del medesimo a livello di informativa di bilancio. Come già anticipato nella Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2013, il principio non estende l’ambito d’applicazione della misurazione al fair value bensì fornisce un framework comune dei principi guida da utilizzare per la determinazione del fair value di tutte le poste per le quali tale valore deve essere quantificato. Tra gli aspetti di maggior rilievo chiariti dalla citata normativa è la circostanza che il fair value assuma la configurazione di exit price ossia del prezzo che sarebbe incassato alla data di valutazione dalla vendita di un’attività oppure del prezzo che si dovrebbe pagare per trasferire una passività. L’introduzione del principio contabile IFRS 13 ha comportato, pertanto, la necessità di prevedere alcuni affinamenti metodologici nella valutazione al fair value, con riguardo soprattutto agli strumenti finanziari, che il Gruppo UBI Banca ha definito nell’ambito di uno specifico progetto, avviato nel secondo semestre 2012, volto innanzitutto all’identificazione, per le diverse famiglie di strumenti finanziari, dei principali impatti derivanti dall’adozione del principio IFRS 13, nonché alla realizzazione dei conseguenti interventi in termini di modelli metodologici, procedure e sistema informativo. Gli impatti più significativi connessi all’introduzione delle previsioni di cui all’IFRS 13 sono di seguito sintetizzati: a) fair value titoli non quotati: la prassi di mercato, nella stima del non performance risk dell’emittente, considera sia il rischio di credito che lo spread di illiquidità associato al titolo; premesso che tali parametri erano già oggetto di ponderazione anche prima dell’introduzione dell’IFRS 13, si è ulteriormente affinata la metodologia di stima dello spread di illiquidità quantificandolo in ragione dello spread di credito dell’emittente al fine di stimare l’exit price dello strumento. b) fair value derivati non quotati: l’affinamento metodologico della stima del non performance risk della controparte contrattuale (Credit Value Adjustment – CVA) è sostanzialmente un’evoluzione della metodologia basata sui modelli interni in uso per la stima del rischio controparte (Credit Risk Adjustment). La stima del non performance risk proprio di UBI Banca (Debit Value Adjustment – DVA) rappresenta la sostanziale innovazione introdotta dal citato principio. Per completezza, richiamando la necessità evidenziata dall’IFRS 13 di utilizzare dati di input, inclusi quindi i fattori di sconto, che riflettano le condizioni di mercato, si segnala che il Gruppo UBI, allineandosi peraltro alla prassi di mercato attualmente in uso, adotta, a partire dall’esercizio 2013, nella determinazione del fair value di derivati non quotati collateralizzati la curva Eonia quale fattore di attualizzazione. L’allineamento in parola ha generato complessivamente un impatto negativo (stimabile) a conto economico pari a 5 milioni di euro. § il Regolamento UE 1256/2012 emenda l’IFRS 7 “Strumenti finanziari: informazioni integrative” relativamente all’informativa integrativa in materia di compensazione di attività e passività finanziarie con particolare riguardo a: tutti gli strumenti finanziari oggetto di compensazione secondo le previsioni dello IAS 32; quegli strumenti finanziari che sono soggetti a “master netting agreements” - o accordi similari - in modo da potere indicare agli utilizzatori gli effetti – o i potenziali effetti – dei medesimi sulla posizione finanziaria dell’entità. Le previsioni in parola sono state recepite dal 2° aggiornamento della Circolare Banca d’Italia 262/05 e pertanto trovano applicazione nella Nota Integrativa del presente Bilancio. • • Principi contabili internazionali con applicazione obbligatoria successiva al bilancio 2013 Per quanto concerne l’introduzione dei nuovi principi in parola si rimanda a quanto riportato nella parte relativa al bilancio consolidato. Si segnala peraltro che relativamente all'esercizio 2014 non è prevista l'adozione di nuovi principi per cui si rilevi un impatto sul bilancio separato della banca. Nota Integrativa 437 Parte A - Politiche contabili SEZIONE 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente al 31 dicembre 2013, data di riferimento del bilancio, e fino all’11 marzo 2014, data in cui il progetto di bilancio è stato autorizzato dal Consiglio di Gestione alla presentazione al Consiglio di Sorveglianza, non sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in bilancio. A titolo informativo si segnalano i seguenti eventi: il 29 gennaio 2014 UBI Banca ha lanciato un’emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite benchmark a 10 anni a tasso fisso (3,125%) per 1 miliardo di euro a valere sul Programma Covered Bond del Gruppo. L’operazione ha ricevuto ordini da oltre 170 investitori istituzionali, per un totale di oltre 4 miliardi di euro ed è stata prezzata a 118 punti base sopra il tasso mid-swap a 10 anni. Il bond è stato sottoscritto per il 70% da investitori esteri e per il 30% da investitori italiani. È stata prevalente la sottoscrizione da parte dei fondi comuni d’investimento (65%), seguiti da banche (17%), assicurazioni e fondi pensione (16%); il 10 febbraio 2014 UBI Banca ha poi lanciato un’emissione obbligazionaria senior unsecured benchmark a 5 anni a tasso fisso (2,875%) per 1 miliardo di euro, a valere sul Programma EMTN del Gruppo. L’operazione, che ha ricevuto ordini da circa 300 investitori per un totale di oltre 4 miliardi di euro, ha potuto essere prezzata a 187 punti base sopra il tasso mid-swap a 5 anni. Il titolo è stato sottoscritto per il 55% da investitori esteri e per il 45% da investitori italiani. È stata prevalente la sottoscrizione da parte dei fondi comuni d’investimento (53%), seguita da quella delle assicurazioni (19%), delle banche (16%) e di altri investitori (12%); il 13 febbraio 2014, a margine del provvedimento autorizzativo dell’Organo di Vigilanza ed in base ai poteri attribuitigli dall’articolo 46 dello Statuto, il Consiglio di Sorveglianza di UBI Banca ha approvato modifiche statutarie di adeguamento alle previsioni in materia di ammissione e decadenza dalla qualità di Socio contenute nell’art. 30, comma 5-bis del T.U.B., confermando il possesso minimo di 250 azioni, al di sotto del quale viene meno la qualità di Socio, e prevedendo un periodo transitorio fino al 19 aprile 2014 (si veda in proposito il capitolo “Gli eventi rilevanti dell’esercizio” della Relazione sulla gestione consolidata); il 6 marzo 2014 UBI Banca ha firmato con le Organizzazioni Sindacali l’intesa per l’accoglimento integrale delle domande di esodo anticipato rimaste in sospeso nell’ambito del Piano definito dagli accordi del novembre 2012/febbraio 2013. Gli oneri a fronte degli esodi concordati, pari a 86 mila euro al netto delle imposte, incontrando i presupposti di cui allo IAS 37 sono già stati contabilizzati nel conto economico del quarto trimestre 2013. L’informativa di dettaglio è contenuta nel capitolo “Gli eventi rilevanti dell’esercizio” della Relazione sulla gestione consolidata, cui si rimanda; il 7 marzo 2014 UBI Banca, ottenute le necessarie autorizzazioni e previa comunicazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha proceduto all’estinzione anticipata di proprie obbligazioni aventi garanzia dello Stato per un importo nominale complessivo di 3 miliardi di euro: - 1 miliardo di obbligazioni a tasso fisso con scadenza 27 febbraio 2015 (IT0004796634) emesse in data 27 febbraio 2012; - 1 miliardo di obbligazioni a tasso fisso con scadenza 2 gennaio 2017 (IT0004785371) emesse in data 2 gennaio 2012; - 1 miliardo di obbligazioni a tasso fisso con scadenza 27 febbraio 2017 (IT0004796675) emesse in data 27 febbraio 2012. • • • • • SEZIONE 4 - Altri aspetti Forbearance La denominazione “Forbearance” non è propria dei principi contabili internazionali secondo i quali esistono due macrocategorie in cui gli strumenti finanziari possono essere ricondotti ossia performing/non performing. La definizione di “forbearance”, l’impatto di questa sulla svalutazione delle attività finanziarie e la disclosure necessaria a descrivere adeguatamente la situazione in argomento è stata oggetto del pronunciamento n. 853 emesso dall’ESMA4 il 20 dicembre 2012. Con tale documento l’ESMA esprime l’aspettativa che la valutazione delle attività finanziarie eseguita ai sensi dello IAS 39 copra anche le situazioni di forbearance posto che queste ricorrono quando “the borrower is considered unable to meet the terms and conditions of the contracts due to financial difficulties. Based on these difficulties, the issuer decides to modify the term and condition of the contract to allow the borrower sufficient ability to service the debt or refinance the contract, either totally or partially”. Infatti, il paragrafo 59(c) dello IAS 39 riporta fra gli indicatori di possible deterioramento della posizione creditizia la casistica in cui “the lender, for economic or legal reasons relating to the borrower’s financial difficulty, granting to the borrower a concession that the lender would not otherwise consider”. Da ciò l’ESMA deduce che la concessione di misure di forbearance costituisca un indicatore della necessità di eseguire un assessment ai fini di evidenziare una possibile perdita di valore dell’attività. Nella visione dell’ESMA la forbearance ricorre nel momento in cui si manifestano contemporaneamente due condizioni: • una concessione fatta alla controparte (in termini di modifica del contratto); • la difficoltà finanziaria (attuale o in procinto di manifestarsi) della controparte. Il documento esplicita in modo inequivocabile che la concessione delle modifiche contrattuali deve essere accordata alla controparte in ragione di difficoltà finanziarie attuali oppure già presenti ma non ancora manifeste. La mancanza di tale requisito prefigura tale concessione alla stregua di un normale accordo commerciale, senza ricadere quindi nella casistica delle forbearance. La determinazione dell’effettiva difficoltà finanziaria da parte della controparte è lasciata al giudizio della banca. Al fine di contribuire alla standardizzazione delle definizioni, l’EBA5, in linea con la definizione introdotta dall’ESMA, ha emesso le “Recommendation on asset quality review” in cui, all’art. 163, si specifica che: “Forbearance measures consist of concessions towards a debtor facing or about to face difficulties in meeting its financial commitment.” Inoltre, l’EBA nel “Final Draft dell’”Implementation Technycal Standard”, prevede una duplice classificazione per le posizioni forborne: forborne non performing; forborne performing. • • 4 European Securities and Markets Autohority. 5 European Banking Authority. 438 Relazioni e Bilanci 2013 In sintesi, dalla lettura congiunta del documento ESMA e del documento EBA, le pratiche di forbearance sono contraddistinte dai seguenti aspetti peculiari e caratterizzanti, sia in termini di individuazione sia in termini di classificazione, ossia: l’individuazione è guidata dalla presenza simultanea di: - concessione di una modifica degli accordi contrattuali favorevole al debitore; - difficoltà finanziaria del debitore manifesta o in procinto di manifestarsi nel caso in cui le concessioni non fossero estese allo stesso. la classificazione della posizione individuata come “forborne” può essere: - performing; - non performing. • • Identificazione del forborne L’identificazione delle situazioni che possono essere qualificate come forborne è effettuata sulla base delle linee guida definite dalle competenti aree aziendali. Regole per la classificazione dei forborne nelle categorie performing/non performing Come detto le pratiche di forbearance possono essere classificate tra le posizioni performing o non performing in ragione dell’eventuale presenza di impairment ai sensi dello IAS 39 lett. c) del paragrafo 59 secondo cui è un indicatore di possibile impairment la circostanza che: “the lender, for economic or legal reasons relating to the borrower’s financial difficulty, granting to the borrower a concession that the lender would not otherwise consider”. Pertanto, per classificare nel modo più idoneo le pratiche di forbearance è necessario verificare che la concessione delle modifiche contrattuali comporti o meno una perdita per la banca che potrebbe manifestarsi con una rinuncia a parte del capitale, agli interessi, oppure con la concessione di dilazioni etc.. Il Gruppo UBI ha quindi proceduto all’analisi delle diverse fattispecie verificabili, in particolare: moratorie ABI impresa; moratoria ABI famiglie; moratorie Capitale UBI; moratorie Rata UBI; ristrutturazioni. • • • • • L’analisi condotta ha portato a identificare nella “Ristrutturazione” la sola circostanza che dà luogo ad uno stato di “Forborne non performing” stante il fatto che si tratta di una concessione, modificativa del contratto originario, accordata ad una controparte in stato di difficoltà, per la quale a fronte della concessione concessa al debitore si genera una previsione di perdita per la banca. Iscrizione delle imposte differite attive (DTA) IRAP Come noto con l’art. 1, commi da 167 a 170 della Legge di stabilità 2014 è stata integrata la disciplina che consente di trasformare, qualora ricorrano le condizioni previste dalla legge, in crediti d’imposta le attività per imposte anticipate (DTA) iscritte in bilancio, relativamente a svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela e al riallineamento del valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali. In particolare, è stato previsto - tra gli altri - che nel caso in cui la dichiarazione IRAP chiuda con un valore della produzione netta negativo, la quota dell’IRAP che si riferisce ai predetti elementi che hanno concorso alla formazione del valore della produzione netta negativo sia trasformata per intero in crediti d'imposta. Per effetto di tale disposizione, si configura anche con riferimento all’IRAP una nuova modalità di recupero, aggiuntiva ed integrativa rispetto agli ordinari criteri di iscrivibilità, idonea ad assicurare il recupero delle imposte anticipate indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa e verrebbe pertanto automaticamente soddisfatto il cd. “probability test” per l’iscrivibilità delle imposte differite attive IRAP, nella considerazione che la recuperabilità delle differite attive sugli asset indicati sia sempre garantita (i.e. anche in ipotesi di base imponibile IRAP negativa). Pertanto, UBI Banca che nei passati esercizi non aveva proceduto alla valorizzazione di imposte differite attive sugli avviamenti fiscalmente riallineati a causa delle aspettative di reddito imponibile negativo dei successivi esercizi, che ne rendevano di fatto incerto il recupero, ha proceduto nel 2013 ad operare il reassessment delle DTA IRAP non iscritte sugli avviamenti affrancati, e quindi a rilevare attività fiscali per imposte anticipate per un importo pari a circa 212 milioni di euro. Valutazioni collettive sui crediti in bonis: aggiornamento dei Modelli interni di rating e Lgd A partire dalle segnalazioni relative al 30 giugno 2013, a seguito dell’autorizzazione rilasciata dall’Organo di Vigilanza, ad utilizzare il sistema interno avanzato per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito del portafoglio delle piccole e medie imprese, incluse nel segmento SME retail, e delle esposizioni garantite da immobili residenziali, il Gruppo UBI ha aggiornato, anche per il calcolo delle rettifiche collettive sui crediti in bonis (che già venivano calcolate con i parametri Basilea 2): i modelli interni di Rating e Lgd inerenti ai nuovi portafogli validati; le serie storiche delle PD al fine di cogliere solamente la storia più recente dei passaggi a default a seguito del perdurare della congiuntura economica iniziata nel 2008. • • Tale aggiornamento ha comportato un impatto negativo nella determinazione delle rettifiche di valore sul portafoglio crediti, già recepito nel conto economico della Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2013, principalmente dovuto all’aggiornamento delle serie storiche delle PD, sostanzialmente compensato dall’affinamento dei modelli applicati al portafoglio crediti “acquisition finance”. Nel secondo semestre dell'esecizio il gruppo ha inoltre esteso la profondità delle serie storiche delle PD anche alle esposizioni vantate nei confronti della clientela Corporate. Fondo interbancario tutela dei depositi Nel mese di novembre u.s. Banca d’Italia ha richiesto l’intervento di sostegno del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) a favore di Banca Tercas a copertura del deficit patrimoniale accertato dal Commissario straordinario, riferibile al periodo precedente all'amministrazione straordinaria. Nota Integrativa 439 Parte A - Politiche contabili Il FITD ha inviato alle associate lo scorso gennaio una lettera in cui rappresenta in un massimo di euro 280 milioni l’impegno finanziario a carico del sistema bancario. Sulla base delle aliquote vigenti l’onere a carico di UBI Banca Scpa (bilancio separato) è non significativo. Per quanto riguarda l’impatto a livello di gruppo si rimanda alla parte descrittiva analoga del bilancio consolidato. Tasso di attualizzazione passività IAS 19 a benefici definiti Il principio contabile IAS 19 “Benefici per i dipendenti” stabilisce, al par. 78, che le obbligazioni per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro (tipicamente TFR, fondi pensione interni) devono essere attualizzate utilizzando un tasso che deve essere determinato con riferimento ai rendimenti di mercato, alla data di riferimento del bilancio, di titoli obbligazionari di aziende primarie (c.d. high quality corporate bond - HQCB). Il principio non definisce però quale sia il rating che qualifica il concetto di high quality corporate bond lasciando tale determinazione alla discrezionalità del valutatore. Sino al Bilancio al 31 dicembre 2012 il tasso di attualizzazione adottato dal Gruppo UBI Banca si riferiva a corporate bond con rating “A”; tuttavia recentemente, taluni approfondimenti operati dall’International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC), anche a seguito di alcune precisazioni dell’International Accounting Standards Board (IASB), che ad oggi non hanno comunque comportato modifiche in materia dello IAS 19, hanno evidenziano come, da un lato, il concetto di high quality corporate bond sia da intendersi in senso “assoluto” (ossia non relativo ad una popolazione di titoli) e, dall’altro, che il mercato di riferimento da considerare sia quello dell’area valutaria di riferimento (ossia non quello del singolo Paese). In tale contesto il Gruppo UBI, in linea con l’orientamento di settore, ha ritenuto opportuno riposizionare il concetto di high quality assumendo come tasso di attualizzazione la curva dei tassi “Eur Composite AA” applicata ai flussi di cassa netti riferiti all’intera vita dell’obbligazione. Impairment di strumenti finanziari Afs Al 31 dicembre 2013 la valutazione al fair value degli strumenti finanziari AFS ha comportato rettifiche di valore iscritte a conto economico per 21,8 milioni di euro al lordo delle imposte. Tali rettifiche sono ascrivibili: § per 10,1 milioni a titoli di capitale ed in particolare, in larga parte, a investimenti in OICR il cui fair value è ottenuto sulla base dei NAV periodicamente comunicati dalle società di gestione. Le rettifiche sono state rilevate, in ossequio alla policy di Gruppo in materia di impairment su titoli di capitale AFS, allorquando il fair value dei titoli è risultato inferiore al costo storico di acquisto per un periodo superiore a 18 mesi ovvero inferiore al medesimo per più del 35%, ovvero in caso di ulteriori diminuzioni di valore successive ad impairment già rilevati in precedenza, § per 11,7 milioni a titoli di debito, di cui: - 9,4 milioni riferibili al titolo Cyprus Popolar BK 06/16 TV (già nel portafoglio di Centrobanca Spa) la cui rettifica di valore è causata dalla constatazione dell’attuale assenza dei presupposti per il rimborso alla pari del titolo in relazione alla solvibilità dell’emittente; - 2,3 milioni riferibili ad un titolo Banca Marche 05/15 TV emesso in ragione della situazione dell’emittente e della significativa diminuzione di valore del medesimo. Un’eventuale ripresa di valore oggettivamente attribuibile ad un evento manifestatosi successivamente alla contabilizzazione dell’impairment e strettamente connesso alla causa che ha generato l’impairment stesso verrà iscritta a conto economico se riferita a strumenti di debito, ovvero in apposita riserva di patrimonio netto se riferita a strumenti di capitale. Opzione per il consolidato fiscale Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) prevede la possibilità, per le società appartenenti ad uno stesso gruppo, di determinare un unico reddito complessivo globale corrispondente, in linea di principio, alla somma algebrica degli imponibili delle diverse società (controllante e società direttamente e/o indirettamente controllate in misura superiore al 50% secondo certi requisiti) e, conseguentemente, di determinare un’unica imposta sul reddito delle società del gruppo (c.d. “consolidato fiscale nazionale”, disciplinato dagli artt. 117-129 del TUIR). In virtù di questa opzione, le società italiane del gruppo hanno aderito al consolidato fiscale nazionale della capogruppo UBI Banca e determinano l’onere fiscale di propria pertinenza trasferendo il corrispondente reddito imponibile alla capogruppo. A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO 1. Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazione e Attività e Passività finanziarie valutate al Fair Value La categoria comprende: 1.1. Definizione di Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazione Un’attività o una passività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione (c.d. Fair Value Through Profit or Loss – FVPL), ed iscritta nella voce “20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione” o voce “40 Passività finanziarie di negoziazione”, se è: acquisita o sostenuta principalmente al fine di venderla o riacquistarla a breve; parte di un portafoglio di identificati strumenti finanziari che sono gestiti unitariamente e per i quali esiste evidenza di una recente ed effettiva strategia rivolta all’ottenimento di un profitto nel breve periodo; un derivato (fatta eccezione per un derivato che sia designato ed efficace strumento di copertura – vedasi successivo specifico paragrafo). • • • 440 Relazioni e Bilanci 2013 1.1.1. Strumenti finanziari derivati Si definisce “derivato” uno strumento finanziario o altro contratto con le seguenti caratteristiche: il suo valore cambia in relazione al cambiamento di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito o di indici di credito o di altra variabile prestabilita; non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di quanto sarebbe richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una risposta simile a cambiamenti di fattori di mercato; è regolato a data futura. • • • La Banca detiene strumenti finanziari derivati sia per finalità di negoziazione che per finalità di copertura (per questi ultimi si veda successivo specifico paragrafo). 1.1.2. Strumenti finanziari derivati incorporati Si definisce “strumento finanziario derivato incorporato” la componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non derivato, con l’effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento combinato variano in maniera similare a quelli del derivato preso a sé stante. Il derivato implicito viene separato dal contratto primario e contabilizzato come un derivato a sé stante se e soltanto se: le caratteristiche economiche ed i rischi del derivato incorporato non sono strettamente correlati alle caratteristiche economiche e ai rischi del contratto primario; uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato; lo strumento ibrido (combinato) non è iscritto fra le attività o passività finanziarie detenute per la negoziazione. • • • 1.2. Definizione di Attività e Passività finanziarie valutate al fair value Un’attività e passività finanziaria può essere designata all’atto della rilevazione iniziale tra le “Attività e passività finanziarie valutate al fair value” ed iscritta rispettivamente nella voce 30 “Attività finanziarie valutate al fair value” e 50 “Passività finanziarie valutate al fair value”. Un’attività/passività finanziaria viene designata al fair value rilevato a conto economico in sede di rilevazione iniziale solo quando: a) si tratta di un contratto ibrido contenente uno o più derivati incorporati e il derivato incorporato modifica significativamente i flussi finanziari che altrimenti sarebbero previsti dal contratto; b) la designazione al fair value rilevato a conto economico consente di fornire una migliore informativa in quanto: elimina o riduce notevolmente una mancanza di uniformità nella valutazione o nella rilevazione che altrimenti risulterebbe dalla valutazione di attività o passività o dalla rilevazione dei relativi utili e perdite su basi diverse; o un gruppo di attività finanziarie, passività finanziarie o entrambi è gestito e il suo andamento viene valutato in base al fair value secondo una documentata gestione del rischio o strategia di investimento, e l’informativa sul gruppo è fornita internamente su tale base ai dirigenti con responsabilità strategiche. • • 1.3. Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari “Attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione e attività e passività finanziarie valutate al fair value” sono iscritti rispettivamente: al momento di regolamento, se titoli di debito o di capitale; o alla data di sottoscrizione, se contratti derivati. Il valore di prima iscrizione è pari al costo inteso come il fair value dello strumento, senza considerare eventuali costi o proventi di transazione direttamente attribuibili agli strumenti stessi. • • 1.4. Criteri di valutazione Successivamente all’iscrizione iniziale, gli strumenti finanziari in questione sono valutati al fair value con imputazione delle variazioni riscontrate a conto economico, per quanto attiene alle attività/passività di negoziazione, nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione” e, per quanto riguarda le attività/passività valutate al fair value, nella voce “110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. La determinazione del fair value delle attività o passività in parola è basata su prezzi rilevati in mercati attivi o su modelli interni di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria come più dettagliatamente descritto nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa. 1.5. Criteri di cancellazione Le “Attività e Passività finanziarie detenute per negoziazione e le attività e passività finanziarie valutate al fair value” vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività o passività finanziarie o quando l’attività o passività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà delle stesse. Il risultato della cessione di attività o passività finanziarie detenute per la negoziazione è imputato a conto economico nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”, diversamente il risultato della cessione di attività o passività finanziarie valutate al fair value è imputato a conto economico nella voce “110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. Nota Integrativa 441 Parte A - Politiche contabili 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2.1. Definizione Si definiscono disponibili per la vendita (c.d. Available for Sale – AFS) quelle attività finanziarie non derivate che sono designate come tali o non sono classificate come: (1) crediti e finanziamenti (vedasi successivo paragrafo); (2) attività finanziarie detenute sino alla scadenza (vedasi successivo paragrafo); (3) attività finanziarie detenute per la negoziazione e valutate al fair value rilevato a conto economico (vedasi paragrafo precedente). Tali attività finanziarie sono iscritte nella voce “40 Attività finanziarie disponibili per la vendita”. 2.2. Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari disponibili per la vendita sono iscritti inizialmente quando, e solo quando, l’azienda diventa parte nelle clausole contrattuali dello strumento, ossia al momento del regolamento, ad un valore pari al fair value generalmente coincidente con il costo degli stessi. Tale valore include i costi o i proventi direttamente connessi agli strumenti stessi. L’iscrizione delle attività finanziarie disponibili per la vendita può derivare anche da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie detenute fino alla scadenza” oppure, solo e soltanto in rare circostanze e comunque solamente qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dal comparto “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”; in tali circostanze il valore di iscrizione è pari al fair value dell’attività al momento del trasferimento. 2.3. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al fair value con imputazione a conto economico della quota interessi (come risultante dall’applicazione del costo ammortizzato) e con imputazione a patrimonio netto nella voce “140 Riserve da valutazione” delle variazioni di fair value, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore, fino a quando l’attività finanziaria è eliminata, momento in cui l’utile o la perdita complessiva rilevata precedentemente nel patrimonio netto deve essere rilevata a conto economico. I titoli di capitale per cui non può essere definito in maniera attendibile il fair value, secondo le metodologie esposte, sono iscritti al costo. La determinazione del fair value delle attività disponibili per la vendita è basata su prezzi rilevati in mercati attivi o su modelli interni di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria come più dettagliatamente descritto nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore che, nel caso di titoli di capitale, si ritengano inoltre significative o prolungate. Con riferimento alla significatività della riduzione di valore, si è in presenza di significativi segnali di impairment nel caso in cui il valore di mercato del titolo azionario risulti inferiore di più del 35% rispetto al costo storico di acquisto. In questo caso si procede, senza ulteriori analisi, alla contabilizzazione dell’impairment a conto economico. Nel caso di riduzione di valore di entità inferiore, si contabilizza l’impairment solo se la valutazione del titolo effettuata sulla base dei suoi fondamentali non confermi la solidità dell’azienda ovvero delle sue prospettive reddituali. Con riferimento alla durevolezza della riduzione di valore, questa è definita come prolungata qualora il fair value permanga continuativamente al di sotto del valore del costo storico di acquisto per un periodo superiore a 18 mesi: in tal caso si procede alla contabilizzazione dell’impairment a conto economico senza ulteriori analisi. Nel caso di permanenza continuativa del fair value al di sotto del valore del costo storico di acquisto per periodi di durata inferiore a 18 mesi, l’eventuale impairment da imputare a conto economico viene individuato anche in considerazione del fatto che la riduzione di valore sia imputabile ad un generalizzato andamento negativo di borsa piuttosto che allo specifico andamento della singola controparte. In presenza di perdite di valore, la variazione cumulata, inclusa quella precedentemente iscritta a Patrimonio nella voce anzidetta, è imputata direttamente a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di b) attività finanziarie disponibili per la vendita”. La perdita di valore è registrata nel momento in cui il costo di acquisizione (al netto di qualsiasi rimborso di capitale e ammortamento) di un’attività finanziaria disponibile per la vendita eccede il suo valore recuperabile. Eventuali riprese di valore, possibili solo a seguito della rimozione dei motivi che avevano originato la perdita di valore, sono così contabilizzate: se riferite a investimenti in strumenti azionari, con contropartita diretta a riserva di patrimonio; se riferite a investimenti in strumenti di debito, sono contabilizzate a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di b) attività finanziarie disponibili per la vendita”. • • In ogni caso, l’entità della ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo strumento, in assenza di precedenti rettifiche, avrebbe avuto a quel momento. In funzione del fatto che UBI Banca applica lo IAS 34 “Bilanci intermedi” alle relazioni finanziarie semestrali, con conseguente identificazione di un “interim period” semestrale, le eventuali riduzioni di valore registrate vengono storicizzate in sede di chiusura del semestre. 2.4. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando l’attività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà dell’attività stessa. Il risultato della cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita è imputato a conto economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di b) attività finanziarie disponibili per la vendita”. In occasione della cancellazione si procede inoltre all’azzeramento, contro conto economico, per la quota eventualmente corrispondente, di quanto in precedenza imputato nella riserva di patrimonio “140 Riserve da valutazione”. 442 Relazioni e Bilanci 2013 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.1. Definizione Si definiscono detenute sino alla scadenza (c.d. Held to maturity - HTM) le attività finanziarie non derivate, aventi pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa che si ha l’oggettiva intenzione e capacità di possedere sino alla scadenza. Fanno eccezione quelle: (a) detenute per la negoziazione e quelle designate al momento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a conto economico (vedasi paragrafo precedente); (b) designate come disponibili per la vendita (vedasi paragrafo precedente); (c) che soddisfano la definizione di crediti e finanziamenti (vedasi paragrafo successivo). In occasione della redazione del bilancio o di situazioni contabili infrannuali, vengono valutate l’intenzione e la capacità di detenere l’attività finanziaria sino alla scadenza. Le attività in parola sono iscritte nella voce “50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. 3.2. Criteri di iscrizione Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono iscritte inizialmente quando, e solo quando, l’azienda diventa parte nelle clausole contrattuali dello strumento, ossia al momento del regolamento, ad un valore pari al costo, comprensivo degli eventuali costi e proventi direttamente attribuibili. Qualora l’iscrizione delle attività in questa categoria derivi da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie disponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare circostanze qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”, il fair value dell’attività, rilevato al momento del trasferimento, è assunto quale nuova misura del costo ammortizzato dell’attività stessa. 3.3. Criteri di valutazione Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo (per la definizione si rinvia al successivo paragrafo “Crediti e Finanziamenti”). Il risultato derivante dall’applicazione di tale metodologia è imputato a conto economico nella voce “10 Interessi attivi e proventi assimilati”. In sede di redazione di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore dell’attività. In presenza di perdite di valore, la differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario, è imputata a conto economico alla voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. Nella stessa voce di conto economico sono iscritte le eventuali riprese di valore registrate a seguito del venir meno dei motivi che hanno originato le precedenti rettifiche di valore. Il fair value delle attività finanziarie detenute sino alla scadenza è determinato per finalità informative ovvero nel caso di coperture efficaci per il rischio di cambio e rischio di credito (in relazione al rischio oggetto di copertura) ed è stimato come più dettagliatamente descritto nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa. 3.4. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando l’attività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà dell’attività stessa. Il risultato della cessione di attività finanziarie detenute sino alla scadenza è imputato a conto economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. 4. Crediti e Finanziamenti 4.1. Definizione Si definiscono Crediti e finanziamenti (c.d. Loans and Receivables – L&R) le attività finanziarie non derivate, aventi pagamenti fissi o determinabili, che non sono state quotate in un mercato attivo. Fanno eccezione: (a) quelle che si intendono vendere immediatamente o a breve, che vengono classificate come possedute per la negoziazione, e quelle eventualmente iscritte al momento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a conto economico; (b) quelle rilevate inizialmente come disponibili per la vendita; (c) quelle per cui il possessore può non recuperare sostanzialmente tutto l’investimento iniziale per cause diverse dal deterioramento del credito; in tal caso sono classificate come disponibili per la vendita. I Crediti e finanziamenti sono iscritti nelle voci “60 Crediti verso banche” e “70 Crediti verso clientela”. 4.2. Criteri di iscrizione I crediti e finanziamenti sono iscritti in bilancio inizialmente quando l’azienda diviene parte di un contratto di finanziamento ossia quando il creditore acquisisce il diritto al pagamento delle somme contrattualmente pattuite. Tale momento corrisponde alla data di erogazione del finanziamento. L’iscrizione in questa categoria può derivare anche da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie disponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare circostanze qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”. Il valore di iscrizione iniziale è pari al fair value dello strumento finanziario che corrisponde all’ammontare erogato comprensivo dei costi o proventi direttamente riconducibili allo stesso e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati. Nota Integrativa 443 Parte A - Politiche contabili Non sono inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o che sono riconducibili a costi interni di carattere amministrativo. Qualora l’iscrizione derivi da riclassificazione, il fair value dell’attività rilevato al momento del trasferimento è assunto quale nuova misura del costo ammortizzato dell’attività stessa. Nel caso di crediti e finanziamenti erogati a condizioni non di mercato, il fair value iniziale è calcolato mediante l’applicazione di apposite tecniche valutative descritte nel prosieguo; in tali circostanze, la differenza tra il fair value così determinato e l’importo erogato è imputata direttamente a conto economico nella voce interessi. I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l’importo corrisposto a pronti. 4.3. Criteri di valutazione I crediti e finanziamenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria è il valore a cui la stessa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall’ammortamento complessivo utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, e dedotta qualsiasi riduzione (a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità). Il criterio dell’interesse effettivo è il metodo di calcolo del costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria (o gruppo di attività e passività finanziarie) e di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la relativa durata. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario. Al fine della determinazione del tasso di interesse effettivo è necessario valutare i flussi finanziari tenendo in considerazione tutti i termini contrattuali dello strumento finanziario (per esempio, il pagamento anticipato, un’opzione all’acquisto o simili), ma non vanno considerate perdite future su crediti. Il calcolo include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo, i costi di transazione, e tutti gli altri premi o sconti. Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie abbia subito una riduzione di valore. Tale circostanza ricorre quando è prevedibile che l’azienda non sia in grado di riscuotere l’ammontare dovuto, sulla base delle condizioni contrattuali originarie ossia, ad esempio, in presenza: (a) di significative difficoltà finanziarie dell’emittente o debitore; (b) di una violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale; (c) del fatto che il finanziatore per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria del beneficiario, estende al beneficiario una concessione che il finanziatore non avrebbe altrimenti preso in considerazione; (d) della probabilità che il beneficiario dichiari procedure di ristrutturazione finanziaria; (e) della scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie; (f) di dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari stimati per un gruppo di attività finanziarie similari sin dal momento della rilevazione iniziale di quelle attività, sebbene la diminuzione non possa essere ancora identificata con le singole attività finanziarie nel gruppo. La valutazione dei crediti non performing (crediti che, in funzione delle definizioni previste dalla vigente normativa di vigilanza da parte della Banca d’Italia, si trovano in stato di sofferenza, incaglio, ristrutturati, esposizioni scadute) avviene secondo modalità analitiche. La valutazione dei restanti crediti avviene secondo tecniche collettive, mediante raggruppamenti in classi omogenee di rischio. I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti non performing si basano sull’attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale ed interessi, tenendo conto delle eventuali garanzie che assistono le posizioni e di eventuali anticipi ricevuti. Ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare. L’entità della perdita risulta pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari attesi, scontati al tasso di interesse effettivo originario. La valutazione dei crediti performing riguarda portafogli di attività per le quali non sono riscontrati elementi oggettivi di perdita e che pertanto vengono assoggettati ad una valutazione collettiva. Ai flussi di cassa stimati delle attività, aggregate in classi omogenee con caratteristiche simili in termini di rischio di credito, vengono applicate le percentuali di perdita desumibili dalle serie storico-statistiche stimate secondo la metodologia valutativa basata sulla normativa di Basilea 2, cui vengono opportunamente applicati fattori correttivi al fine di esprimere una valutazione coerente con quanto richiesto dal principio contabile di riferimento. Se un credito assoggettato a valutazione analitica non evidenzia obiettive riduzioni di valore, lo stesso è inserito in una categoria di attività finanziarie con caratteristiche similari di rischio di credito e quindi sottoposto a valutazione collettiva. Le perdite di valore riscontrate sono iscritte immediatamente a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti” così come i recuperi di parte o tutti gli importi oggetto di precedenti svalutazioni. Le riprese di valore sono iscritte sia a fronte di una migliorata qualità del credito tale da far sorgere la ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale e degli interessi, secondo i termini contrattuali originari del credito, sia a fronte del progressivo venir meno dell’attualizzazione calcolata al momento dell’iscrizione della rettifica di valore. Nel caso di valutazione collettiva, le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento a ciascun credito in bonis alla data di valutazione. Il fair value di crediti e finanziamenti a medio lungo termine è determinato considerando i flussi di cassa futuri, attualizzati al tasso di sostituzione ossia al tasso di mercato in essere alla data di valutazione relativo ad una posizione con caratteristiche omogenee al credito oggetto di valutazione. Il fair value è determinato per tutti i crediti ai soli fini di informativa. Nel caso di crediti e finanziamenti oggetto di coperture efficaci, viene calcolato il fair value in relazione al rischio oggetto di copertura per fini valutativi. 444 Relazioni e Bilanci 2013 4.4. Criteri di cancellazione I crediti e finanziamenti vengono cancellati dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari dagli stessi derivanti, quando tali attività finanziarie sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà, nonché in dipendenza di eventi estintivi secondo la definizione fornita dalla vigente normativa di vigilanza. In caso contrario i crediti e finanziamenti continuano ad essere rilevati in bilancio, sebbene la loro titolarità giuridica sia trasferita ad un terzo, per un importo pari al coinvolgimento residuo. Le attività in parola sono cancellate dal bilancio anche quando la banca mantiene il diritto contrattuale a ricevere i flussi finanziari derivanti dalle stesse, ma contestualmente assume l’obbligazione contrattuale a pagare i medesimi flussi ad un soggetto terzo. Il risultato economico della cancellazione di crediti e finanziamenti, qualora derivante da operazioni di cessione, è imputato a conto economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di a) crediti” ovvero, in occasione dei succitati eventi estintivi, nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti”. In tale ultimo caso gli eventi estintivi sono contraddistinti da atti formali assunti dai competenti organi aziendali dai quali risulta la definitiva irrecuperabilità totale o parziale dell’attività finanziaria oppure la rinuncia all’attività di recupero per motivi di convenienza economica. 5. Derivati di copertura 5.1. Definizione Le operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare le perdite rilevabili su un determinato elemento (o gruppo di elementi) attribuibili ad un determinato rischio tramite gli utili rilevabili su un diverso elemento (o gruppo di elementi) nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi. La Banca pone in essere le seguenti relazioni di copertura, che trovano coerente rappresentazione contabile, e che sono descritte nel prosieguo: Fair Value Hedge: l’obiettivo è quello di contrastare variazioni avverse del fair value dell’attività o passività oggetto di copertura; Cash Flow Hedge: l’obiettivo perseguito è quello di contrastare il rischio di variabilità dei flussi finanziari attesi rispetto alle ipotesi iniziali. • • I prodotti derivati stipulati con controparti esterne all’azienda sono designati come strumenti di copertura. 5.2. Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari derivati di copertura, al pari di tutti i derivati, sono inizialmente iscritti e successivamente misurati al fair value e sono classificati nella voce di bilancio di attivo patrimoniale “80 Derivati di copertura” e di passivo patrimoniale “60 Derivati di copertura”. Una relazione si qualifica come di copertura, e trova coerente rappresentazione contabile, se e soltanto se tutte le seguenti condizioni sono soddisfatte: all’inizio della copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi della società nella gestione del rischio e della strategia nell’effettuare la copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, l’elemento o l’operazione coperta, la natura del rischio coperto e come l’impresa valuta l’efficacia dello strumento di copertura nel compensare l’esposizione alle variazioni di fair value dell’elemento coperto o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto; la copertura è attesa altamente efficace; la programmata operazione oggetto di copertura, per le coperture di flussi finanziari, è altamente probabile e presenta un’esposizione alle variazioni di flussi finanziari che potrebbe incidere sul conto economico; l’efficacia della copertura può essere attendibilmente valutata; la copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità ed è considerata altamente efficace per tutti gli esercizi di riferimento per cui la copertura era designata. • • • • • 5.2.1. Metodologie di esecuzione test efficacia La relazione di copertura è giudicata efficace, e come tale trova coerente rappresentazione contabile, se all’inizio e durante la sua vita i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa dell’elemento coperto, riferiti al rischio oggetto di copertura, sono quasi completamente compensati dai cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa del derivato di copertura. Tale conclusione è raggiunta qualora il risultato effettivo si colloca all’interno di un intervallo compreso tra 80% e 125%. La verifica dell’efficacia della copertura avviene in fase iniziale, e ad ogni data di reporting, mediante l’esecuzione del test prospettico volto a dimostrare l’attesa efficacia della copertura durante la vita della stessa. Ulteriormente, con cadenza mensile, viene inoltre condotto il test retrospettivo su base cumulata che si pone l’obiettivo di misurare il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo di riferimento e quindi verificare che nel periodo trascorso la relazione di copertura sia stata effettivamente efficace. Gli strumenti finanziari derivati che sono considerati di copertura dal punto di vista economico, ma che non soddisfano i requisiti per essere considerati efficaci strumenti di copertura, sono registrati nella voce “20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione” ovvero “40 Passività finanziarie detenute per la negoziazione” e gli effetti economici nella corrispondente voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”. Se i succitati test non confermano l’efficacia della copertura, il contratto derivato, se non oggetto di cancellazione, viene riclassificato tra i derivati di negoziazione e lo strumento coperto riacquisisce il criterio di valutazione di cui alla sua classificazione di bilancio. 5.3. Criteri di valutazione 5.3.1. Copertura di Fair Value La copertura di fair value è contabilizzata come segue: l’utile o la perdita risultante dalla misurazione dello strumento di copertura al fair value è iscritto a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura”; l’utile o la perdita sull’elemento coperto attribuibile al rischio coperto rettifica il valore contabile dell’elemento coperto ed è rilevato immediatamente, a prescindere dalla categoria di appartenenza dell’attività o passività coperta, a conto economico nella voce anzidetta. • • Nota Integrativa 445 Parte A - Politiche contabili La contabilizzazione della copertura cessa prospetticamente nei seguenti casi: 1. lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, cessato o esercitato; 2. la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura sopra detti; 3. l’impresa revoca la designazione. Qualora l’attività o passività coperta sia valutata al costo ammortizzato, il maggiore o minore valore derivante dalla valutazione della stessa a fair value per effetto della copertura divenuta inefficace viene imputato a conto economico secondo il metodo del tasso di interesse effettivo, ovvero in caso di copertura di portafogli di attività e passività a quote costanti qualora tale metodo non sia praticabile, oppure in un’unica soluzione qualora la posta coperta sia oggetto di cancellazione. Le metodologie utilizzate al fine della determinazione del fair value del rischio coperto nelle attività o passività oggetto di copertura sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa. 5.3.2. Copertura di flussi finanziari Quando uno strumento finanziario derivato è designato a copertura della variabilità dei flussi finanziari attesi da una attività o passività iscritta in bilancio o di una transazione futura ritenuta altamente probabile, la contabilizzazione della copertura avviene nel seguente modo: gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte efficace della copertura sono registrate nell’apposita riserva di patrimonio denominata “130 Riserve da valutazione”; gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte inefficace della copertura sono registrate direttamente a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura”; l’attività o passività coperta è valutata secondo i criteri propri della categoria di appartenenza. • • • Se una transazione futura si verifica comportando l’iscrizione di una attività o passività non finanziaria, i corrispondenti utili o perdite imputati inizialmente nella voce “130 Riserve da valutazione” sono contestualmente stornati da tale riserva ed imputati quale costo iniziale all’attività o passività oggetto di rilevazione. Qualora la transazione futura oggetto di copertura comporti successivamente l’iscrizione di una attività o passività finanziaria, gli utili o perdite associati che erano stati inizialmente rilevati direttamente nella voce “130 Riserve da valutazione” sono riclassificati a conto economico nello stesso esercizio o negli esercizi durante i quali l’attività acquistata o passività assunta ha un effetto sul conto economico. Qualora una parte degli utili o perdite imputati alla predetta Riserva non sia considerata recuperabile, è riclassificata a conto economico nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”. In tutti i casi diversi da quelli descritti in precedenza, gli utili o le perdite inizialmente imputati nella voce “130 Riserve da valutazione” sono stornati ed imputati a conto economico con le stesse modalità ed alle stesse scadenze con cui la transazione futura incide sul conto economico. In ciascuna delle seguenti circostanze un’impresa deve cessare prospetticamente la contabilizzazione di copertura: (a) lo strumento di copertura giunge a scadenza o è venduto, cessato o esercitato (a questo scopo, la sostituzione o il riporto di uno strumento di copertura con un altro strumento di copertura non è una conclusione o una cessazione se tale sostituzione o riporto è parte della documentata strategia di copertura dell’impresa). In tal caso, l’utile (o perdita) complessivo dello strumento di copertura rimane rilevato direttamente nel patrimonio netto fino all’esercizio in cui la copertura era efficace e resta separatamente iscritto nel patrimonio netto sino a quando la programmata operazione, oggetto di copertura, si verifica; (b) la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura. In tal caso, l’utile o la perdita complessiva dello strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto a partire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta nel patrimonio netto sino a quando la programmata operazione si verifica; (c) non si ritiene più che la programmata operazione debba accadere, nel qual caso qualsiasi correlato utile o perdita complessiva sullo strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto dall’esercizio in cui la copertura era efficace va rilevata a conto economico; (d) l’impresa revoca la designazione. Per le coperture di una programmata operazione, l’utile o la perdita complessiva dello strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto a partire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta nel patrimonio netto sino a quando la programmata operazione si verifica o ci si attende non debba più accadere. Se ci si attende che l’operazione non debba più accadere, l’utile (o la perdita) complessivo che era stato rilevato direttamente nel patrimonio netto è stornato a conto economico. 5.3.3. Copertura di portafogli di attività e passività La copertura di portafogli di attività e passività (c.d. “macrohedging”) e la coerente rappresentazione contabile è possibile previa: - identificazione del portafoglio oggetto di copertura e suddivisione dello stesso per scadenze; - designazione dell’oggetto della copertura; - identificazione del rischio di tasso di interesse oggetto di copertura; - designazione degli strumenti di copertura; - determinazione dell’efficacia. Il portafoglio oggetto di copertura dal rischio di tasso di interesse può contenere sia attività che passività. Tale portafoglio è suddiviso sulla base delle scadenze previste di incasso o di “riprezzamento” del tasso previa analisi della struttura dei flussi di cassa. Le variazioni di fair value registrate sullo strumento coperto sono imputate a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura” e nello stato patrimoniale nella voce “90 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica” oppure “70 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica”. Le variazioni di fair value registrate sullo strumento di copertura sono imputate a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura” e nello stato patrimoniale attivo nella voce “80 Derivati di copertura” oppure nella voce di stato patrimoniale passivo “60 Derivati di copertura”. 446 Relazioni e Bilanci 2013 6. Partecipazioni 6.1. Definizione 6.1.1. Partecipazione controllata Si definisce “controllata” la società su cui la Capogruppo esercita il controllo. Tale condizione si configura quando quest’ultima ha il potere di determinare, direttamente o indirettamente, le scelte amministrative e gestionali dell’impresa così da poter ottenere i relativi benefici. Per determinare la presenza del controllo è valutata la presenza di diritto di voto potenziali esercitabili prontamente. 6.1.2. Partecipazione collegata Si definisce “collegata” la società in cui si detiene almeno il 20% dei diritti di voto o su cui la partecipante esercita influenza notevole e che non è né una controllata né una controllata congiunta per la partecipante. L’influenza notevole è il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. 6.1.3. Partecipazione controllata congiuntamente Si definisce “controllata congiuntamente” la società regolata da un accordo contrattuale con il quale due o più parti intraprendono un’attività economica sottoposta a controllo congiunto. 6.2. Criteri di iscrizione Le partecipazioni sono iscritte in bilancio al costo d’acquisto comprensivo, eccezion fatta per le partecipazioni di controllo acquisite in operazioni di aggregazione aziendale, degli eventuali oneri accessori. 6.3. Criteri di valutazione Le partecipazioni sono valutate al costo. Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che la partecipazione abbia subito una riduzione di valore. Si procede quindi al calcolo del valore recuperabile tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento. L’eventuale minor valore, rispetto al valore contabile, così determinato viene imputato nell’esercizio stesso a conto economico nella voce “210 Utili (Perdite) delle partecipazioni”. In tale voce confluiscono anche le eventuali future riprese di valore laddove siano venuti meno i motivi che hanno originato le precedenti svalutazioni. 6.4. Criteri di cancellazione Le partecipazioni vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla loro proprietà. Il risultato della cessione di partecipazioni è imputato a conto economico nella voce “210 Utili (Perdite) delle partecipazioni”. 7. Attività Materiali 7.1. Definizione di attività ad uso funzionale Sono definite “Attività ad uso funzionale” le attività tangibili possedute per essere utilizzate ai fini dell’espletamento dell’attività sociale ed il cui utilizzo è ipotizzato su un arco temporale maggiore dell’esercizio. Sono ricompresi anche gli immobili concessi in locazione a dipendenti, ex dipendenti e loro eredi nonché le opere d’arte. 7.2. Definizione di attività detenute a scopo di investimento Sono definite “Attività detenute a scopo di investimento” le proprietà possedute con la finalità di percepire canoni di locazione o per l’apprezzamento del capitale investito. Di conseguenza, un investimento immobiliare si distingue dall’attività detenuta ad uso del proprietario per il fatto che origina flussi finanziari ampiamente differenziati dalle altre attività possedute dalla Banca. Sono ricomprese tra le attività materiali (ad uso funzionale e detenute a scopo di investimento) anche quelle iscritte a seguito di contratti di leasing finanziario sebbene la titolarità giuridica delle stesse rimanga in capo all’azienda locatrice. 7.3. Criteri di iscrizione Le attività materiali, strumentali e non, sono iscritte inizialmente ad un valore pari al costo (nella voce “110 Attività Materiali”), comprensivo di tutti i costi direttamente connessi alla messa in funzione del bene ed alle imposte e tasse di acquisto non recuperabili. Tale valore è successivamente incrementato delle spese sostenute da cui ci si aspetta di godere dei benefici futuri. I costi di manutenzione ordinaria effettuata sull’attività sono rilevati a conto economico nel momento in cui si verificano di contro le spese di manutenzione straordinaria (migliorie) da cui sono attesi benefici economici futuri sono capitalizzate ad incremento del valore dei cespiti cui si riferiscono. Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi dalle quali si attendono benefici futuri sono iscritte: se dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività materiali”, nella categoria più idonea, sia che si riferiscano a beni di terzi utilizzati in forza di un contratto di locazione che a beni detenuti in forza di un contratto di leasing finanziario; se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività materiali”, ad incremento dell’attività cui si riferiscono, se utilizzate in forza di un contratto di leasing finanziario ovvero nella voce “150 Altre attività” qualora riferite a beni utilizzati per effetto di un contratto di locazione. • • Nota Integrativa 447 Parte A - Politiche contabili Il costo di un’attività materiale è rilevato come un’attività se, e soltanto se: è probabile che i futuri benefici economici associati al bene affluiranno all’azienda; il costo del bene può essere attendibilmente determinato. • • 7.4. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le attività materiali strumentali sono iscritte al costo, come sopra definito, al netto degli ammortamenti cumulati e di qualsiasi perdita di valore cumulata. Il valore ammortizzabile, pari al costo meno il valore residuo (ossia l’ammontare previsto che si otterrebbe normalmente dalla dismissione, dedotti i costi attesi di dismissione, se l’attività fosse già nelle condizioni, anche di vecchiaia, previste alla fine della sua vita utile), è ripartito sistematicamente lungo la vita utile dell’attività materiale adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. La vita utile, oggetto di periodica revisione al fine di rilevare eventuali stime significativamente difformi dalle precedenti, è definita come: il periodo di tempo nel quale ci si attende che un’attività sia utilizzabile dall’azienda o, la quantità di prodotti o unità similari che l’impresa si aspetta di ottenere dall’utilizzo dell’attività stessa. • • In considerazione della circostanza che le attività materiali possono ricomprendere componenti di diversa vita utile, i terreni, siano essi a sé stanti o inclusi nel valore del fabbricato, non sono soggetti ad ammortamento in quanto immobilizzazioni a cui è associata vita utile indefinita. Lo scorporo del valore attribuibile al terreno dal valore complessivo dell’immobile avviene, per tutti i fabbricati, in proporzione alla percentuale di possesso. I fabbricati sono per contro ammortizzati secondo i criteri sopra esposti. Le opere d’arte non sono soggette ad ammortamento in quanto il loro valore è generalmente destinato ad aumentare con il trascorrere del tempo. L’ammortamento di una attività ha inizio quando la stessa è disponibile per l’uso e cessa quando l’attività è eliminata contabilmente momento corrispondente alla data più recente tra quella in cui l’attività è classificata per la vendita e la data di eliminazione contabile. Di conseguenza, l’ammortamento non cessa quando l’attività diventa inutilizzata o è ritirata dall’uso attivo, a meno che l’attività non sia completamente ammortizzata. Le migliorie e le spese incrementative sono ammortizzate: - se dotate di autonoma identificabilità e separabilità, secondo la vita utile presunta come sopra descritta; - se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità, nel caso di beni utilizzati in forza di un contratto di locazione, secondo il periodo più breve tra quello in cui le migliorie e le spese possono essere utilizzate e quello di durata residua della locazione tenendo anche conto di un eventuale singolo rinnovo ovvero, nel caso di beni utilizzati in forza di un contratto di leasing finanziario, secondo la vita utile attesa dell’attività cui si riferiscono. L’ammortamento delle migliorie e delle spese incrementative su beni di terzi rilevate alla voce “150 Altre Attività” è iscritto alla voce “190 Altri oneri/proventi di gestione”. Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’eventuale esistenza di indicazioni che dimostrino la perdita di valore subita da un’attività. La perdita risulta dal confronto tra il valore di carico dell’attività materiale ed il minor valore di recupero. Quest’ultimo è il maggior valore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. La perdita viene iscritta immediatamente a conto economico nella voce “170 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali”; in tale voce confluisce anche l’eventuale futura ripresa di valore qualora vengano meno i motivi che hanno originato la precedente svalutazione. 7.4.1. Definizione e determinazione del fair value 7.4.1.1. Immobili Il fair value viene determinato con riferimento al valore di mercato inteso come il miglior prezzo al quale la vendita di un bene immobile potrà ragionevolmente ritenersi come incondizionatamente conclusa contro corrispettivo in denaro, alla data della valutazione, presupponendo: − che il venditore ed il compratore siano controparti indipendenti; − che la parte venditrice abbia la reale intenzione di alienare i beni; − che ci sia un ragionevole periodo di tempo (considerando la tipologia del bene e la situazione del mercato) per effettuare una adeguata commercializzazione, concordare il prezzo e le condizioni necessarie per portare a termine la vendita; − che il trend di mercato, il livello di valore e le altre condizioni economiche alla data di stipula del preliminare del contratto di compravendita siano identici a quelli esistenti alla data della valutazione; − che eventuali offerte da parte di acquirenti per i quali la proprietà abbia caratteristiche tali da farla considerare come “fuori mercato” non vengano prese in considerazione. Le metodologie adottate ai fini della determinazione del valore di mercato si rifanno ai seguenti metodi: metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto fra il bene in oggetto ed altri simili oggetto di compravendita o correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali; metodo reddituale basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una proprietà simile, ottenuto capitalizzando il reddito ad un tasso di mercato. • • I metodi di cui sopra sono eseguiti singolarmente ed i valori ottenuti tra loro opportunamente mediati. 7.4.1.2. Determinazione del valore del terreno La metodologia utilizzata per l’individuazione della percentuale del valore di mercato attribuibile al terreno si basa sull’analisi della localizzazione dell’immobile, tenuto conto della tipologia costruttiva, dello stato di conservazione e del costo di ricostruzione a nuovo dell’intero immobile. 7.5. Attività materiali acquisite in leasing finanziario Il leasing finanziario è un contratto che trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Il diritto di proprietà può essere trasferito o meno al termine del contratto. 448 Relazioni e Bilanci 2013 L’inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all’esercizio del suo diritto all’utilizzo del bene locato e corrisponde quindi alla data di rilevazione iniziale del leasing. Al momento della decorrenza del contratto, il locatario rileva le operazioni di leasing finanziario come attività e passività nel proprio bilancio a valori pari al fair value del bene locato o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti. Nel determinare il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti il tasso di attualizzazione utilizzato è il tasso di interesse contrattuale implicito, se determinabile; in caso contrario viene utilizzato il tasso di interesse del finanziamento marginale del locatario. Eventuali costi diretti iniziali sostenuti dal locatario sono aggiunti all’importo rilevato come attività. I pagamenti minimi dovuti sono suddivisi tra costi finanziari e riduzione del debito residuo. I primi sono ripartiti lungo la durata contrattuale in modo da determinare un tasso d’interesse costante sulla passività residua. Il contratto di leasing finanziario comporta l’iscrizione della quota di ammortamento delle attività oggetto di contratto e degli oneri finanziari per ciascun esercizio. Il criterio di ammortamento utilizzato per i beni acquisiti in locazione è coerente con quello adottato per i beni di proprietà al cui paragrafo si rinvia per una descrizione più dettagliata. 7.6. Criteri di cancellazione L’attività materiale è eliminata dal bilancio al momento della dismissione o quando la stessa è permanentemente ritirata dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Le eventuali plusvalenze o le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione dell’attività materiale, pari alla differenza tra il corrispettivo netto di cessione ed il valore contabile dell’attività, sono rilevate a conto economico nella voce “240 Utili (Perdite) da cessione di investimenti”. 8. Attività immateriali 8.1. Definizione È definita immateriale un’attività non monetaria, identificabile, priva di consistenza fisica ed utilizzata nell’espletamento dell’attività sociale. L’attività è identificabile quando: è separabile, ossia capace di essere separata o scorporata e venduta, trasferita, data in licenza, locata o scambiata; deriva da diritti contrattuali o altri diritti legali indipendentemente dal fatto che tali diritti siano trasferibili o separabili da altri diritti e obbligazioni. • • L’attività si caratterizza per la circostanza di essere controllata dall’impresa in conseguenza di eventi passati e nel presupposto che tramite il suo utilizzo affluiranno benefici economici all’impresa. L’impresa ha il controllo di un’attività se ha il potere di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dalla risorsa in oggetto e può, inoltre, limitare l’accesso a tali benefici da parte di terzi. I benefici economici futuri derivanti da un’attività immateriale possono includere i proventi originati dalla vendita di prodotti o servizi, i risparmi di costo od altri benefici derivanti dall’utilizzo dell’attività da parte dell’impresa. Un’attività immateriale è rilevata come tale se, e solo se: (a) è probabile che affluiranno all’impresa benefici economici futuri attesi attribuibili all’attività; (b) il costo dell’attività può essere misurato attendibilmente. La probabilità che si verifichino benefici economici futuri è valutata usando presupposti ragionevoli e sostenibili che rappresentano la migliore stima dell’insieme di condizioni economiche che esisteranno nel corso della vita utile dell’attività. Il grado di probabilità connesso al flusso di benefici economici attribuibili all’utilizzo dell’attività è valutato sulla base delle fonti d’informazione disponibili al tempo della rilevazione iniziale, dando un maggior peso alle fonti d’informazione esterne. Sono considerate attività immateriali prevalentemente l’avviamento, il software acquisito da terzi, oppure generato internamente, ad utilità pluriennale. 8.1.1. Attività immateriali a vita utile definita È definita a vita utile definita l’attività per cui è possibile stimare il limite temporale entro il quale ci si attende la produzione dei correlati benefici economici. Tra le attività intangibili iscritte sono considerati a vita utile definita i software. 8.1.2. Attività immateriali a vita utile indefinita È definita a vita utile indefinita l’attività per cui non è possibile stimare un limite prevedibile al periodo durante il quale ci si attende che l’attività generi benefici economici per l’azienda. L’attribuzione di vita utile indefinita del bene non deriva dall’aver già programmato spese future che nel corso del tempo vadano a ripristinare il livello di performance standard dell’attività, prolungando la vita utile. 8.2. Criteri di iscrizione L’attività, esposta nella voce di stato patrimoniale “120 Attività immateriali”, è iscritta al costo ed eventuali spese successive all’iscrizione iniziale sono capitalizzate solo se in grado di generare benefici economici futuri e solo se tali spese possono essere determinate ed attribuite all’attività in modo attendibile. Il costo di un’attività immateriale include: il prezzo di acquisto incluse eventuali imposte e tasse su acquisti non recuperabili dopo aver dedotto sconti commerciali e abbuoni; qualunque costo diretto per predisporre l’attività all’utilizzo. • • Nota Integrativa 449 Parte A - Politiche contabili 8.3. Criteri di valutazione Successivamente all’iscrizione iniziale le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti complessivi e delle perdite di valore eventualmente verificatesi. L’ammortamento è calcolato su base sistematica lungo la miglior stima della vita utile dell’immobilizzazione (vedasi definizione inclusa nel paragrafo “Attività Materiali”) utilizzando il metodo di ripartizione a quote costanti per tutte le attività immateriali eccezion fatta per le customer relationship derivanti dall’intermediazione del credito immobiliare a privati il cui processo di ammortamento è calcolato sulla base della vita media di tali relazioni ossia del portafoglio crediti erogati. Il processo di ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso e cessa alla data in cui l’attività è eliminata contabilmente. Le attività immateriali aventi vita utile indefinita (vedasi avviamento, così come definito nel paragrafo successivo qualora positivo) sono iscritte al costo al netto delle eventuali perdite di valore riscontrate periodicamente in applicazione del test condotto per la verifica dell’adeguatezza del valore di carico dell’attività (vedasi paragrafo successivo). Per tali attività, di conseguenza, non si procede al calcolo dell’ammortamento. Nessuna attività immateriale derivante da ricerca (o dalla fase di ricerca di un progetto interno) è oggetto di rilevazione. Le spese di ricerca (o della fase di ricerca di un progetto interno) sono rilevate come costo nel momento in cui sono sostenute. Un’attività immateriale derivante dallo sviluppo (o dalla fase di sviluppo di un progetto interno) è rilevata se, e solo se, può essere dimostrato quanto segue: (a) la fattibilità tecnica di completare l’attività immateriale in modo da essere disponibile per l’uso o la vendita; (b) l’intenzione aziendale di completare l’attività immateriale per usarla o venderla; (c) la capacità aziendale di usare o vendere l’attività immateriale. Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’esistenza eventuale di perdite di valore relative ad attività immateriali. Tali perdite risultano dalla differenza tra il valore d’iscrizione delle attività ed il valore recuperabile e sono iscritte, come le eventuali riprese di valore, nella voce “180 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali” ad esclusione delle perdite di valore relative all’avviamento che sono iscritte nella voce “230 Rettifiche di valore dell’avviamento”. 8.4. Avviamento Si definisce avviamento la differenza tra il costo di acquisto ed il fair value delle attività e passività acquisite nell’ambito di una aggregazione aziendale che consiste nell’unione di imprese o attività aziendali distinte in un’unica impresa tenuta alla redazione del bilancio. Il risultato di quasi tutte le aggregazioni aziendali è costituito dal fatto che una sola impresa, l’acquirente, ottiene il controllo di una o più attività aziendali distinte riferibili all’acquisito. Quando un’impresa acquisisce un gruppo di attività o di attivi netti che non costituiscono un’attività aziendale, questa alloca il costo dell’assieme alle singole attività e passività identificabili in base ai relativi fair value alla data di acquisizione. Un’aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo e controllata nel quale l’acquirente è la controllante e l’acquisito una controllata dell’acquirente. Tutte le aggregazioni aziendali sono contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto (c.d. purchase method). Il metodo dell’acquisto prevede le seguenti fasi: (a) identificazione dell’acquirente (l’acquirente è l’impresa aggregante che ottiene il controllo delle altre imprese o attività aziendali aggregate); (b) determinazione della data di acquisizione; (c) determinazione del costo dell’aggregazione aziendale inteso come il “corrispettivo” trasferito dall’acquirente ai socie dell’acquisita; (d) allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell’aggregazione aziendale mediante rilevazione, classificazione e valutazione delle attività identificabili acquisite nonché delle passività identificabili assunte; (e) rilevazione dell’eventuale avviamento. Le operazioni di aggregazione realizzate con società controllate o appartenenti allo stesso gruppo sono contabilizzate in coerenza al riscontro della significativa sostanza economica delle stesse. In applicazione di tale principio, l’avviamento derivante da tali operazioni, è iscritto: (a) a voce 120 dell’attivo di stato patrimoniale nell’ipotesi di riscontro della significativa sostanza economica; (b) a deduzione del patrimonio netto in caso contrario. 8.4.1. Allocazione del costo di un’aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunte L’acquirente: (a) rileva l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale come attività; (b) misura tale avviamento al relativo costo, in quanto costituisce l’eccedenza del costo dell’aggregazione aziendale rispetto alla quota d’interessenza dell’acquirente nel fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili. L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale rappresenta un pagamento effettuato dall’acquirente in previsione di benefici economici futuri derivanti da attività che non possono essere identificate individualmente e rilevate separatamente. Dopo la rilevazione iniziale, l’acquirente valuta l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale al relativo costo, al netto delle perdite di valore accumulate. L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale non deve essere ammortizzato. L’acquirente, invece, verifica annualmente se abbia subìto riduzioni di valore, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità che potrebbe aver subito una riduzione di valore, secondo quanto previsto dall’apposito principio contabile. Il principio stabilisce che un’attività (ivi incluso l’avviamento) ha subito una riduzione di valore quando il relativo valore contabile supera il valore recuperabile, quest’ultimo inteso come il maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il valore d’uso, definito dal par. 6 dello IAS 36. Ai fini della verifica di impairment l’avviamento deve essere allocato ad unità generatrici di flussi finanziari, o a gruppi di unità, nel rispetto del vincolo massimo di aggregazione che non può superare il segmento di attività identificato ai sensi dell’IFRS 8. 450 Relazioni e Bilanci 2013 8.4.2. Avviamento negativo Se la quota di interessenza dell’acquirente nel fair value (valore equo) netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili eccede il costo dell’aggregazione aziendale, l’acquirente: (a) rivede l’identificazione e la misurazione delle attività, passività e passività potenziali identificabili dell’acquisito e la determinazione del costo dell’aggregazione; (b) rileva immediatamente a conto economico l’eventuale eccedenza residua dopo la nuova misurazione. 8.5. Criteri di cancellazione L’attività immateriale è cancellata dal bilancio a seguito di dismissione ovvero quando nessun beneficio economico futuro è atteso per il suo utilizzo o dismissione. 9. Debiti, titoli in circolazione e passività subordinate Le varie forme di provvista interbancaria e con clientela sono rappresentate nelle voci di bilancio “10 Debiti verso banche”, “20 Debiti verso clientela”, “30 Titoli in circolazione”. In tali voci sono ricompresi anche i debiti iscritti dal locatario nell’ambito di operazioni di leasing finanziario. 9.1. Criteri di iscrizione Le passività in questione sono iscritte in bilancio nel momento corrispondente all’atto della ricezione delle somme raccolte o all’emissione dei titoli di debito. Il valore a cui sono iscritte è pari al relativo fair value, di norma pari al corrispettivo ricevuto o al prezzo di emissione, comprensivo degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili all’operazione e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati. Non sono inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della controparte creditrice o che sono riconducibili a costi interni di carattere amministrativo. 9.2. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale le passività finanziarie a medio/lungo termine sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo così come definito nei paragrafi precedenti. Le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta non significativo, sono valutate al costo. 9.3. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando estinte o scadute. Il riacquisto di titoli di propria emissione comporta la cancellazione contabile degli stessi con conseguente ridefinizione del debito per titoli in circolazione. L’eventuale differenza tra il valore di riacquisto dei titoli propri ed il corrispondente valore contabile della passività viene iscritto a conto economico nella voce “100 Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di d) passività finanziarie”. L’eventuale successivo ricollocamento dei titoli propri, oggetto di precedente annullo contabile, costituisce, contabilmente, una nuova emissione con conseguente iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico. 10. Attività e passività fiscali Le attività e le passività fiscali sono esposte nello stato patrimoniale nelle voci “130 Attività fiscali” e “80 Passività fiscali”. 10.1. Attività e passività fiscali correnti Le imposte correnti dell’esercizio e di quelli precedenti, nella misura in cui esse non siano state pagate, sono rilevate come passività; l’eventuale eccedenza rispetto al dovuto è rilevata come attività. Le passività (attività) fiscali correnti, dell’esercizio in corso e di quelli precedenti, sono determinate al valore che si prevede di versare/recuperare nei confronti delle autorità fiscali, applicando le aliquote fiscali e la normativa fiscale vigenti. Le attività e passività fiscali correnti vengono cancellate nell’esercizio in cui le attività vengono realizzate o le passività risultano estinte. 10.2. Attività e passività fiscali differite Per tutte le differenze temporanee imponibili è rilevata una passività fiscale differita, a meno che la passività fiscale differita derivi: da avviamento il cui ammortamento non sia fiscalmente deducibile o dalla rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che: - non sia un’aggregazione di imprese e - al momento dell’operazione non influisca né sull’utile contabile né sul reddito imponibile. Non sono calcolate imposte differite con riguardo a maggiori valori dell’attivo in sospensione d’imposta relativi a partecipazioni e a riserve in sospensione d’imposta in quanto si ritiene, allo stato, ragionevole che non sussistano i presupposti per la loro futura tassazione. • • Le passività fiscali differite sono rilevate nella voce di stato patrimoniale “80 Passività fiscali b) differite”. Per tutte le differenze temporanee deducibili è rilevata un’attività fiscale differita se sarà probabile che sarà utilizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile, a meno che l’attività fiscale differita derivi da: avviamento negativo che è trattato come ricavo differito; rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che: - non rappresenta una aggregazione di imprese e - al momento dell’operazione non influenza né l’utile contabile né il reddito imponibile. Le attività fiscali anticipate sono rilevate nella voce di stato patrimoniale “130 Attività fiscali b) anticipate”. • • Nota Integrativa 451 Parte A - Politiche contabili Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite sono oggetto di costante monitoraggio e sono quantificate secondo le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, tenuto conto della normativa fiscale derivante da provvedimenti attualmente in vigore. Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite vengono cancellate nell’esercizio in cui: la differenza temporanea che le ha originate diventa imponibile con riferimento alle passività fiscali differite o deducibile con riferimento alle attività fiscali anticipate; la differenza temporanea che le ha originate perde rilevanza fiscale. • • Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite non vengono attualizzate e neppure, di norma, tra loro compensate. 11. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione – Passività associate ad attività in via di dismissione Le attività e passività non correnti ed i gruppi di attività e passività non correnti per le quali il valore contabile sarà recuperato presumibilmente tramite la vendita piuttosto che attraverso l’uso continuativo sono classificate, rispettivamente, nelle voci di stato patrimoniale “140 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e “90 Passività associate ad attività in via di dismissione”. Per essere classificate nelle predette voci di bilancio, le attività o passività (o gruppo in dismissione) devono essere immediatamente disponibili per la vendita e devono essere riscontrati programmi attivi e concreti per giungere alla dismissione dell’attività o passività entro il breve termine. Tali attività o passività sono valutate al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di cessione. Gli utili e le perdite riconducibili a gruppi di attività e passività in via di dismissione sono esposti nel conto economico nella voce “280 Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte”. Gli utili e le perdite riconducibili a singole attività in via di dismissione sono iscritti nella voce più idonea di conto economico. 12. Accantonamenti a fondi per rischi ed oneri 12.1. Definizione L’accantonamento è definito come una passività con scadenza o ammontare incerti. Per contro, si definisce passività potenziale: un’obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri non totalmente sotto il controllo dell’azienda; un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché: - non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessario l’impiego di risorse finanziarie; - l’ammontare dell’obbligazione non può essere determinata con sufficiente attendibilità. • • Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile, ma solo di informativa, a meno che siano giudicate remote. 12.2. Criteri di iscrizione e valutazione L’accantonamento è rilevato in contabilità se e solo se: vi è un’obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato e è probabile che per adempiere all’obbligazione si renderà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici; e può essere effettuata una stima attendibile dell’importo derivante dall’adempimento dell’obbligazione. • • • L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. L’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere l’obbligazione laddove l’effetto del valore attuale è un aspetto rilevante. I fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere l’obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno. Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri includono il rischio derivante dall’eventuale contenzioso tributario. 12.3. Criteri di cancellazione L’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione. 13. Operazioni in valuta estera 13.1. Definizione La valuta estera è una valuta differente dalla valuta funzionale dell’impresa, che a sua volta è la valuta dell’ambiente economico prevalente in cui l’impresa stessa opera. 452 Relazioni e Bilanci 2013 13.2. Criteri di iscrizione Un’operazione in valuta estera è registrata, al momento della rilevazione iniziale, nella valuta funzionale applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio a pronti tra la valuta funzionale e la valuta estera in vigore alla data dell’operazione. Per completezza si segnala che nell’esercizio 2013, con riguardo ai possessi azionari detenuti nell’espletamento dell’attività di private equity e merchant banking, si è provveduto, al fine di fornire una miglior rappresentazione della natura del portafoglio, i cui investimenti sono gestiti e monitorati dall’azienda in una logica di fair value volta a rappresentare l’intenzione della Banca di trarre beneficio dall’apprezzamento di valore, nel medio/lungo periodo, delle società nelle quali si investe, a classificare i residui investimenti alla voce 30 dell’attivo patrimoniale “Attività finanziarie valutate al fair value” in luogo della voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”. Tale miglior rappresentazione non ha comportato alcun impatto economico nonché alcun impatto sul patrimonio netto della Banca. 13.3. Criteri di valutazione A ogni data di riferimento del bilancio: (a) gli elementi monetari6 in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di chiusura; (b) gli elementi non monetari7 che sono valutati al costo storico in valuta estera sono convertiti usando il tasso di cambio in essere alla data dell’operazione; (c) gli elementi non monetari che sono valutati al fair value in una valuta estera sono convertiti utilizzando i tassi di cambio alla data in cui il fair value è determinato. Le differenze di cambio derivanti dall’estinzione di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi differenti da quelli ai quali erano stati convertiti al momento della rilevazione iniziale durante l’esercizio o in bilanci precedenti, sono rilevate nel conto economico dell’esercizio in cui hanno origine. Le differenze di cambio derivanti da un elemento monetario che fa parte di un investimento netto in una gestione estera di un’impresa che redige il bilancio sono rilevate nel conto economico del bilancio individuale dell’impresa che redige il bilancio o del bilancio individuale della gestione estera. Quando un utile o una perdita di un elemento non monetario viene rilevato direttamente nel patrimonio netto, ogni componente di cambio di tale utile o perdita è rilevato direttamente nel patrimonio netto. Viceversa, quando un utile o una perdita di un elemento non monetario è rilevato nel conto economico, ciascuna componente di cambio di tale utile o perdita è rilevata nel conto economico. 14. Altre informazioni Azioni proprie Le azioni proprie presenti in portafoglio sono dedotte dal patrimonio netto. Nessun utile o perdita derivante da acquisto, vendita, emissione o cancellazione di azioni proprie viene iscritto al conto economico. Le differenze tra prezzo di acquisto e di vendita derivanti da tali transazioni sono registrate tra le riserve del patrimonio netto. Accantonamenti per garanzie rilasciate e impegni Gli accantonamenti su base analitica e collettiva relativi alla stima dei possibili esborsi connessi all’assunzione del rischio di credito insito nelle garanzie rilasciate e negli impegni assunti sono determinati in applicazione dei medesimi criteri esposti con riferimento ai crediti. Tali accantonamenti sono rilevati nella voce 100 “Altre passività” in contropartita alla voce di conto economico 130d “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: altre operazioni finanziarie”. Benefici ai dipendenti Definizione Si definiscono benefici ai dipendenti tutti i tipi di remunerazione erogati dall’azienda in cambio dell’attività lavorativa svolta dai dipendenti. I benefici ai dipendenti si suddividono tra: benefici a breve termine (diversi dai benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro) che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell’esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa; benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dovuti dopo la conclusione del rapporto di lavoro; benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro; altri benefici a lungo termine, diversi dai precedenti, che non si prevede siano estinti interamente entro i dodici mesi dal temine dell’esercizio in cui i dipendenti hanno svolto la relativa attività lavorativa. • • • • Trattamento di Fine Rapporto e fondi a prestazione definita Criteri di iscrizione A seguito della riforma della previdenza complementare, di cui al D.Lgs. 252/2005, le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007 configurano un “piano a contribuzione definita”. L’onere relativo alle quote è determinato sulla base dei contributi dovuti senza applicazione di alcuna metodologia di natura attuariale. Diversamente, il trattamento di fine rapporto del personale maturato sino al 31 dicembre 2006 continua a configurare un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” della serie “piano a benefici definiti” e, come tale, richiede la determinazione del valore dell’obbligazione sulla base di ipotesi attuariali e l’assoggettamento ad attualizzazione in quanto il debito può essere estinto significativamente dopo che i dipendenti hanno prestato l’attività lavorativa relativa. 6 Si definiscono “monetari” gli elementi rappresentati da importi determinati di valuta ovvero da attività e passività che devono essere incassate o pagate per un importo determinato di valuta. La caratteristica di un elemento monetario è quindi il diritto a ricevere o un’obbligazione a pagare un numero fisso o determinabile di unità di valuta. 7 Vedasi, a contrario, quanto detto per gli elementi “monetari”. Nota Integrativa 453 Parte A - Politiche contabili L’importo contabilizzato come passività è pari a: (a) il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio; (b) più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali) contabilizzati in apposita riserva di patrimonio netto; (c) meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle eventuali attività poste a servizio del piano. Criteri di valutazione Gli “Utili/perdite attuariali”, rilevati in apposita riserva da valutazione del patrimonio netto, comprendono gli effetti di aggiustamenti derivanti dalla riformulazione di precedenti ipotesi attuariali per effetto di esperienze effettive o a causa di modificazioni delle stesse ipotesi. Ai fini dell’attualizzazione viene utilizzato il metodo della “Proiezione unitaria del credito” che considera ogni singolo periodo di servizio come dante luogo ad una unità addizionale di TFR misurando così ogni unità, separatamente, per costruire l’obbligazione finale. Tale unità addizionale si ottiene dividendo la prestazione totale attesa per il numero di anni trascorsi dal momento dell’assunzione alla data attesa della liquidazione. L’applicazione di tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. Il tasso utilizzato ai fini dell’attualizzazione è determinato, con riferimento ai tassi di mercato rilevati alla data di bilancio di titoli obbligazionari di aziende primarie, come media dei tassi swap, bid e ask opportunamente interpolata per le scadenze intermedie. Stock Option/Stock Granting Si definiscono piani di stock option/stock granting i piani di remunerazione del personale ove la prestazione di un’attività da parte di un dipendente o di un terzo viene remunerata tramite strumenti rappresentativi di capitale (incluse opzioni su azioni). Il costo di tali operazioni è valutato al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati ed è imputato nella voce di conto economico “150 Spese Amministrative a) spese per il personale” in quote costanti rispetto alla durata originaria del piano. Il fair value determinato è riferito agli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla data di assegnazione e tiene conto dei prezzi di mercato, se disponibili, dei termini e delle condizioni in base ai quali tali strumenti sono stati assegnati. Informativa di Settore Con il termine informativa di settore si definisce la modalità di rappresentazione dell’informativa economico finanziaria dell’azienda per settore operativo. Nel presente documento non viene fornita evidenza dell’informativa di settore in quanto il bilancio separato di UBI Banca è pubblicato congiuntamente al bilancio consolidato del Gruppo UBI Banca che riporta tale informativa a livello di gruppo. Ricavi I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell’attività ordinaria dell’impresa, quando tali flussi determinano incrementi del patrimonio netto diversi dagli incrementi derivanti dall’apporto degli azionisti. Criteri di iscrizione I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono rilevati in contabilità quando possono essere attendibilmente stimati. Il risultato di un’operazione di prestazione di servizi può essere attendibilmente stimato quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni: l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato; è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione affluiranno alla società; lo stadio di completamento dell’operazione alla data di riferimento del bilancio può essere attendibilmente misurato; i costi sostenuti per l’operazione e i costi da sostenere per completarla possono essere attendibilmente calcolati. • • • • I ricavi iscritti a fronte della prestazione di servizi sono iscritti coerentemente alla fase di completamento dell’operazione. I ricavi sono rilevati solo quando è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dalla società. Tuttavia quando la recuperabilità di un valore già ricompreso nei ricavi è connotata da incertezza, il valore non recuperabile, o il valore il cui recupero non è più probabile, è rilevato come costo piuttosto che come rettifica del ricavo originariamente rilevato. I ricavi che derivano dall’utilizzo, da parte di terzi, di beni della società che generano interessi o dividendi sono rilevati quando: • è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dall’impresa; • l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato. Gli interessi sono rilevati con un criterio temporale che consideri il rendimento effettivo del bene. In particolare: • gli interessi attivi comprendono il valore degli ammortamenti di eventuali scarti, premi o altre differenze tra il valore contabile iniziale per un titolo e il suo valore alla scadenza. • gli interessi di mora sono contabilizzati nella voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati” per la parte ritenuta recuperabile. I dividendi sono iscritti contabilmente in corrispondenza del diritto degli azionisti a ricevere il pagamento. Gli eventuali costi o ricavi derivanti dalla compravendita di strumenti finanziari, determinati dalla differenza tra corrispettivo pagato o incassato della transazione ed il fair value dello strumento sono iscritti a conto economico in sede di iscrizione dello strumento finanziario solamente quando il fair value è determinato: facendo riferimento a transazioni di mercato correnti e osservabili del medesimo strumento; attraverso tecniche di valutazione che utilizzano, quali variabili, solamente dati derivanti da mercati osservabili. • • Costi I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della correlazione tra costi e ricavi che derivano direttamente e congiuntamente dalle medesime operazioni o eventi. I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati immediatamente nel conto economico. 454 Relazioni e Bilanci 2013 I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo per la definizione del quale si rinvia al paragrafo “Crediti e Finanziamenti”. Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell’esercizio in cui sono rilevate. A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE La Banca non ha effettuato, né nell’esercizio in corso né in quello precedente, riclassifiche di portafoglio delle attività finanziarie da categorie valutate al fair value verso categorie valutate al costo ammortizzato in base alle possibilità introdotte dal regolamento CE n. 1004/2008 della Commissione Europea. Per completezza si segnala che nell’esercizio 2013, con riguardo ai possessi azionari detenuti nell’espletamento dell’attività di private equity e merchant banking, si è provveduto, al fine di fornire una miglior rappresentazione della natura del portafoglio, i cui investimenti sono gestiti e monitorati dall’azienda in una logica di fair value volta a rappresentare l’intenzione della Banca di trarre beneficio dall’apprezzamento di valore, nel medio/lungo periodo, delle società nelle quali si investe, a classificare i residui investimenti alla voce 30 dell’attivo patrimoniale “Attività finanziarie valutate al fair value” in luogo della voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”. Tale miglior rappresentazione non ha comportato alcun impatto economico nonché alcun impatto sul patrimonio netto della Banca. A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE Informativa di natura qualitativa L’IFRS 13 – “Fair Value Measurement” definisce il fair value come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Tale valore si configura quindi come un c.d. “exit price” che riflette le caratteristiche proprie dell’attività o della passività oggetto di valutazione che sarebbero considerate da un operatore terzo di mercato (c.d. market participant view). La valutazione al fair value si riferisce ad una transazione ordinaria eseguita o eseguibile tra i partecipanti al mercato, dove, per mercato si intende: 1) il mercato principale, cioè il mercato con il maggior volume e livello di transazioni per l’attività o la passività in questione al quale la Banca ha accesso; 2) o, in assenza di un mercato principale, il mercato più vantaggioso, cioè quello nel quale è possibile ottenere il prezzo più alto per la vendita di un’attività o il prezzo di acquisto più basso per una passività, tenendo in considerazione anche i costi di transazione e i costi di trasporto. Con l’intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l’IFRS 13 statuisce una gerarchia del fair value (già introdotta dall’ IFRS 7), che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value. Tale classificazione ha l’obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all’utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione delle attività e passività. La gerarchia del fair value è definita in base ai dati di input (con riferimento alla loro origine, tipologia e qualità) utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi; in tale ottica viene data massima priorità agli input di livello 1. Fair value determinato sulla base di input di livello 1 Il fair value è determinato in base ad input osservabili, ossia prezzi quotati in mercati attivi per lo strumento finanziario, ai quali l’entità può accedere alla data di valutazione dello strumento. L’esistenza di quotazioni in un mercato attivo costituisce la migliore evidenza del fair value e pertanto tali quotazioni rappresentano gli input da utilizzare in via prioritaria nel processo valutativo. Ai sensi dell’IFRS 13 il mercato è definito attivo quando la frequenza ed il volume delle transazioni per un’attività/passività è tale da garantire, su base continuativa, le informazioni necessarie per la sua valutazione. In particolare sono considerati quotati in un mercato attivo i titoli azionari e obbligazionari quotati su mercati regolamentati (es. MOT/MTS) e quelli non quotati su mercati regolamentati per i quali sono disponibili con continuità, dalle principali piattaforme di contribuzione, prezzi che rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato. Il fair value dei titoli quotati su mercati regolamentati è rappresentato, di norma, dal prezzo di riferimento rilevato all’ultimo giorno lavorativo del periodo di reporting sui rispettivi mercati di quotazione; per quelli non quotati su mercati regolamentati il fair value è rappresentato dal prezzo dell’ultimo giorno di transazione ritenuto rappresentativo sulla base delle policy interne. Con riferimento agli altri strumenti finanziari con input di livello 1, quali ad esempio, derivati, exchange trade fund, fondi immobiliari quotati, il fair value è rappresentato dal prezzo di chiusura rilevato il giorno cui si riferisce la valutazione oppure, nel caso di quote di OICR, Fondi Comuni, SICAV e Hedge Funds, dal NAV (Net Asset Value) ufficiale se ritenuto rappresentativo secondo policy interne. Fair value determinato sulla base di input di livello 2 Qualora non si riscontrino prezzi rilevabili su mercati attivi, il fair value è determinato mediante l’utilizzo di prezzi rilevati su mercati non attivi oppure tramite modelli valutativi che adottano input di mercato. La valutazione viene effettuata attraverso l’utilizzo di parametri che siano osservabili, direttamente o indirettamente, quali ad esempio: prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività similari; parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, rischio di pagamento anticipato, tassi di default e fattori di illiquidità. • • In funzione di quanto sopra, la valutazione risultante dalla tecnica adottata prevede un’incidenza marginale di input non osservabili in quanto i più rilevanti parametri utilizzati per la sua determinazione risultano attinti dal mercato e i risultati delle metodologie di calcolo utilizzate replicano quotazioni presenti su mercati attivi. Nota Integrativa 455 Parte A - Politiche contabili Sono inclusi nel livello 2: derivati OTC; titoli di capitale; titoli obbligazionari; quote di fondi di Private Equity. • • • • Le attività e passività valutate al costo o al costo ammortizzato per cui il fair value viene fornito in nota integrativa solo ai fini di informativa, sono classificate nel livello 2 solo se gli input non osservabili non influenzano in maniera significativa gli esiti valutativi. Diversamente sono classificate nel livello 3. Fair value determinato sulla base di input di livello 3 La valutazione viene determinata attraverso l’impiego di input significativi non desumibili dal mercato che pertanto comportano l’adozione di stime ed assunzioni interne. Sono compresi nel livello 3 della gerarchia del fair value: titoli di capitale valutati: a. con utilizzo di significativi input non osservabili; b. attraverso metodi basati sull’analisi dei fondamentali della società partecipata; c. al costo. gli Hedge Funds, per i quali si è tenuta in considerazione oltre ai NAV ufficiali il rischio di liquidità e/o di controparte; le opzioni con sottostante partecipazioni finanziarie; titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti. Si precisa infine che il fair value è classificato nel livello 3 laddove risultante dall’utilizzo di parametri di mercato significativamente rettificati per riflettere aspetti valutativi propri dello strumento oggetto di valutazione. • • • • A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati Nel presente paragrafo vengono fornite informazioni relative alle tecniche di valutazione e agli input utilizzati ai fini della determinazione del fair value per quanto riguarda le attività e passività oggetto di valutazione al fair value in bilancio e quelle per le quali il fair value viene fornito solo ai fini di informativa. Attività e Passività oggetto di valutazione al fair value Derivati OTC La metodologia adottata per il calcolo del fair value dei derivati OTC prevede l’utilizzo di modelli a formula chiusa. In particolare, i principali modelli di pricing utilizzati per i derivati OTC sono: Black Yield, Black Fwd, Black Swap Yield, Cox Fwd, Trinomial, Lnormal e CMS Convexity Analytical. Gli strumenti derivati non gestiti negli applicativi target, riferibili a strumenti posti a copertura di alcune tipologie di opzioni implicite nei prestiti obbligazionari strutturati emessi, vengono valutati con modelli interni (modelli stocastici con simulazioni MonteCarlo). I modelli di pricing implementati per i derivati sono utilizzati con continuità temporale e sono soggetti a verifiche periodiche volte a valutarne la consistenza nel tempo. I dati di mercato utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati sono classificati, secondo la loro disponibilità, in: prezzi di strumenti quotati: tutti i prodotti quotati dalle principali borse internazionali o sulle principali piattaforme di data providing; parametri di mercato disponibili su piattaforme di info providing: tutti gli strumenti che, pur non quotati su un mercato ufficiale, sono prontamente disponibili presso circuiti di info providing, attraverso la contribuzione, garantita nel continuo, da parte di diversi broker/market maker. • • Sono compresi tra gli input utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati OTC le curve di tasso e le volatilità dei Cap&Floor delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF), i principali tassi di cambio con le relative volatilità e gli FX swap point. Come successivamente meglio dettagliato, il fair value di alcune tipologie di derivati OTC tiene conto della rischiosità della controparte; il calcolo di questa componente avviene tramite l’utilizzo delle probabilità di default e della percentuale di recupero dei crediti della controparte. Con riferimento al rischio di credito, si segnala che la prassi di mercato si è orientata verso l’adozione di due misure in grado di cogliere e imputare a Fair Value gli impatti generati da eventuali variazioni nel merito creditizio delle controparti: il Credit Value Adjustment (non-performance risk della controparte) e il Debt Value Adjustment (non-performance risk proprio). L’approccio adottato dal Gruppo per il calcolo di queste misure, definito “metodologia spreaded curve”, è un’evoluzione della metodologia precedentemente implementata per il calcolo del Credit Risk Adjustment (utilizzato per il calcolo del non-performance risk della controparte) e prevede l’utilizzo di curve con spread di credito per il calcolo delle due componenti. In particolare sono previsti i seguenti passaggi: - stima dei flussi futuri del derivato OTC utilizzando le curve risk free. Il flusso netto così calcolato viene poi scontato utilizzando le curve di credito delle controparti (in caso di flussi positivi) o la curva di credito di UBI Banca (in caso di flussi negativi) descritte nei punti successivi; - creazione della curva “rettificata” per la controparte, ottenuta applicando alla curva di discounting risk free, per ogni scadenza, il relativo spread di riferimento; - creazione della curva “rettificata” per UBI Banca, ottenuta applicando alla curva di discounting risk free, per ogni scadenza, il relativo spread di riferimento. La metodologia implementata dal Gruppo si applica ai derivati OTC presenti nei portafogli del Gruppo, stipulati con controparti esterne e per i quali non siano presenti accordi di CSA con marginazione giornaliera o settimanale completa. La policy del Gruppo UBI Banca prevede, per le opzioni su partecipazione, la valorizzazione del fair value tenendo conto della probabilità di esercizio stante la natura peculiare delle opzioni in parola. 456 Relazioni e Bilanci 2013 Titoli di capitale Per quanto concerne i metodi di valutazione da utilizzare per la determinazione del fair value dei titoli di capitale non quotati su un mercato attivo, il Gruppo UBI ha individuato il seguente ordine gerarchico di tecniche di valutazione: 1) Metodo delle transazioni dirette; 2) Metodo delle transazioni comparabili; 3) Metodo dei multipli di borsa; 4) Metodi finanziari e reddituali; 5) Metodi patrimoniali. Per la valutazione dei titoli di capitale si procede valutando l’applicabilità dei metodi nell’ordine sopra esposto. In ultima istanza, nell’impossibilità di utilizzare le predette tecniche, tali titoli sono valutati al costo. Si forniscono di seguito le caratteristiche delle tecniche valutative utilizzate al 31 dicembre 2013. Metodo delle transazioni dirette L’applicazione del metodo delle transazioni dirette comporta l’applicazione della valorizzazione implicita derivante dalla più recente transazione significativa registrata su quote del capitale sociale della partecipata. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia. Qualora la transazione verificatasi sul mercato abbia avuto ad oggetto una quota che comporti il controllo ovvero che comporti influenza significativa sulla partecipata da parte dell’acquirente, è possibile che il prezzo pagato incorpori un premio per il controllo; tale aspetto viene considerato attraverso l’eventuale rettifica del valore della partecipazione; pertanto il valore pro quota del capitale economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 25% e il 35%. Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia. Metodo delle transazioni comparabili L’applicazione del metodo delle transazioni comparabili comporta l’analisi delle operazioni di acquisto di quote di aziende con caratteristiche economico-patrimoniali omogenee a quelle della partecipata e successivamente la determinazione del multiplo implicito espresso dal prezzo della transazione Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia. Qualora la transazione verificatasi sul mercato abbia avuto ad oggetto una quota che comporti il controllo ovvero che comporti influenza significativa sulla partecipata da parte dell’acquirente, è possibile che il prezzo pagato incorpori un premio per il controllo; tale aspetto viene considerato attraverso l’eventuale rettifica del valore della partecipazione; pertanto il valore pro quota del capitale economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 25% e il 35% per riflettere la mancanza di poteri all’interno della partecipata. Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia. Metodo dei multipli di Borsa Tale metodo consente di valutare una società in base ai dati derivanti dalle quotazioni di società comparabili (in termini di fatturato, patrimonio netto, leverage), rilevate, sul mercato azionario di riferimento, in periodo compreso tra gli ultimi 30 giorni e l’ultimo anno a partire dalla data di riferimento della valutazione, attraverso l’elaborazione dei moltiplicatori più significativi (multipli di Borsa) risultanti dal rapporto esistente tra il valore che il mercato azionario attribuisce a queste società ed i loro indicatori economico-patrimoniali ritenuti maggiormente significativi. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia. Nel caso, non infrequente, in cui si presenti la necessità di rettificare le valutazioni ottenute applicando il metodo dei multipli di Borsa per considerare possibili differenze nella comparabilità delle società utilizzate e nelle liquidità dei titoli oggetto di valutazione, il valore pro quota del capitale economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 10% e il 40% per riflettere la limitata liquidabilità dell’investimento e/o le significative differenze dimensionali tra la partecipata e le società inserite nel campione Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia. Metodi patrimoniali I metodi patrimoniali forniscono una determinazione del fair value della partecipata a partire dal dato patrimoniale di bilancio, rettificato alla luce delle plusvalenze e minusvalenze implicite nell’attivo e nel passivo della partecipata e dell’eventuale valorizzazione delle componenti immateriali. Il fair value determinato dall’utilizzo di tali metodi, basandosi su input non osservabili, è classificato nel livello 3 della gerarchia. Titoli obbligazionari La procedura di stima del fair value adottata dal Gruppo UBI Banca per i titoli obbligazionari prevede l’utilizzo di un modello valutativo specifico, il discounted cash flow model. Il processo di valutazione in oggetto è sintetizzabile nei seguenti step operativi: 1. stima dei flussi di cassa pagati dal titolo, sia per quanto riguarda la parte interessi che il rimborso del capitale; 2. stima di uno spread rappresentativo del merito creditizio dell'emittente del titolo; 3. stima di uno spread rappresentativo dell'illiquidità del titolo, al fine di tener conto della scarsa liquidità che caratterizza il pricing di un titolo non contribuito. Stante il preponderante l’utilizzo di input osservabili il fair value così determinato viene classificato nel livello 2 della gerarchia, fatta eccezione per alcuni titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti che sono classificati nel livello 3 della gerarchia. Sono compresi tra gli input utilizzati per il calcolo del fair value dei titoli obbligazionari le curve di tasso delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF), gli spread di credito degli emittenti di cui si sta valutando il titolo (desunti da titoli quotati su mercati considerati attivi) e uno spread rappresentativo dell’illiquidità del titolo valutato, calcolato in ragione dello spread di credito dell’emittente. Quote di fondi di Private Equity Il fair value delle quote di Fondi di Private Equity è determinato partendo dall'ultimo NAV disponibile e considerando le varie comunicazioni ricevute dal Fondo (es. rimborsi, distribuzioni di dividendi), dalla data dell’ultimo NAV disponibile alla data di valutazione, ed eventualmente rettificando il NAV per tenere in considerazione situazioni di particolare rischio e non performance associato all'investimento. Quote di Hedge Funds Il fair value delle quote di Hedge Funds classificate nel livello 3 della gerarchia viene determinato partendo dal NAV ufficiale ed è rettificato con una percentuale pari ad almeno il 20% per tenere conto dei rischi di liquidità e/o di controparte. Nota Integrativa 457 Parte A - Politiche contabili Attività e Passività il cui fair value viene fornito ai fini dell’informativa integrativa Crediti La determinazione del fair value per i crediti verso la clientela, elaborato ai fini della presentazione dell’informativa della nota integrativa, avviene mediante l’utilizzo di tecniche valutative fatta eccezione per quei crediti per i quali il valore contabile è ritenuto essere un’adeguata rappresentazione del fair value quali, ad esempio, i finanziamenti in default e le operazioni non rateali (conti correnti e crediti di firma) e classificati per tale motivo nel livello 3 della gerarchia. La metodologia prevalentemente adottata dal Gruppo UBI per la stima del fair value dei crediti prevede l'attualizzazione dei cash flow, intesi come somma di capitale e interessi derivanti dalle diverse scadenze del piano di ammortamento, ridotti per la componente di perdita attesa e scontati a un tasso che incorpora la componente risk free e spread rappresentativo del costo del capitale e del funding. Sono in particolare utilizzati i seguenti input: i)discount rate base, riconducibile alla curva dei tassi Euribor; ii rischio di default e della potenziale perdita, attesa e inattesa, riscontrabile sullo specifico credito durante l’intera vita del finanziamento. Tali dimensioni vengono rappresentate dai parametri interni di misurazione del rischio di credito quali il Rating, PD e la LGD differenziati per segmento di clientela. La PD associata a ciascun rating è su base pluriennale. Infine, per la componente di perdita inattesa si tiene conto del costo del capitale del Gruppo; iii)componenti di funding del Gruppo UBI. Tali componenti sono riconducibili al costo medio di finanziamento sostenuto dal Gruppo per gli ambiti Wholesale, Retail e Covered Bond con cap a 10 anni. Ai fini dell’individuazione del corretto livello gerarchico del fair value ottenuto tramite la predetta tecnica di valutazione, deve essere opportunamente valutato il livello di significatività degli input non osservabili utilizzati. A tal proposito, il fair value risultante dall’applicazione della metodologia sopra descritta viene confrontato con un’elaborazione “benchmark” che adotta una curva di sconto composta da dati osservabili di mercato. Se dal confronto il fair value si discosta in maniera significativa dalla succitata elaborazione “benchmark” il fair value viene classificato nel livello 3; diversamente si provvede a classificare il fair value nel livello 2. Il fair value dei crediti verso banche viene di norma calcolato ai fini della presentazione dell’informativa in nota integrativa per le operazioni per cassa a scadenza con orizzonte temporale superiore ai tre mesi. La metodologia adottata prevede la determinazione del Net Present Value dei flussi finanziari di tali strumenti sulla base di un tasso corrente di mercato per operazioni di pari durata e inclusivo degli elementi di rischio impliciti nell’operazione; basandosi su input rilevabili sul mercato di riferimento, tale metodologia comporta la classificazione del fair value nel livello 2 della gerarchia. Per le operazioni non rateali (conti correnti e crediti di firma), per eventuali crediti in default e per operazioni con scadenza inferiore ai tre mesi, il valore contabile è ritenuto un’adeguata approssimazione del fair value, aspetto che comporta la classificazione nel livello 3 della gerarchia. Attività materiali detenute a scopo di investimento Ai fini della determinazione del fair value degli immobili detenuti a scopo di investimento viene fatto riferimento al valore di mercato inteso come il miglior prezzo al quale la vendita di un bene immobile potrà ragionevolmente ritenersi come incondizionatamente conclusa contro corrispettivo in denaro, alla data della valutazione, tra controparti indipendenti. Le metodologie adottate ai fini della determinazione del valore di mercato si rifanno ai seguenti metodi: metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto fra il bene in oggetto ed altri simili oggetto di compravendita o correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali; metodo reddituale basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una proprietà simile, ottenuto capitalizzando il reddito ad un tasso di mercato. • • I metodi di cui sopra vengono eseguiti singolarmente ed i valori ottenuti tra loro opportunamente mediati. Con riferimento ai terreni, la metodologia utilizzata per l’individuazione della percentuale del valore di mercato attribuibile ai medesimi è basata sull’analisi della localizzazione dell’immobile, tenuto conto della tipologia costruttiva, dello stato di conservazione e del costo di ricostruzione a nuovo dell’intero immobile. I fair value così determinati vengono classificati nel Livello 3 della gerarchia per l’assenza nel mercato italiano di indici di riferimento che possano confortare l’affidabilità della valutazione , aspetto che non consente di considerare gli input utilizzati come di livello 2. Debiti Il fair value dei debiti verso banche e clientela viene di norma calcolato ai fini della presentazione dell’informativa in nota integrativa per le passività con scadenza superiore ai tre mesi. La valutazione viene effettuata attraverso l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri scontati con un tasso di interesse che incorpora la componente relativa al proprio rischio di credito basandosi su input rilevabili sul mercato di riferimento tale metodologia comporta la classificazione del fair value nel livello 2 della gerarchia. Nel caso di passività con scadenza inferiore ai tre mesi o indeterminata, il valore contabile di iscrizione può essere considerato un’adeguata approssimazione del fair value, aspetto che comporta la classificazione nel livello 3 della gerarchia. Tale classificazione viene adottata anche per l'indebitamento con la Banca Centrale Europea derivante dalle operazioni LTRO. Titoli emessi Trattandosi di passività emesse detenute nell’attivo di soggetti terzi, le tecniche valutative utilizzate sono sviluppate dal punto di vista del market participant che detiene i titoli di debito nel proprio attivo. Nel caso specifico le componenti di cui si tiene conto sono le seguenti: il valore temporale del denaro, misurato dalla curva dei tassi risk free; il rischio di inadempimento alle proprie obbligazioni, misurato dal proprio spread di credito. • • 458 Relazioni e Bilanci 2013 Gli input utilizzati ai fini della misurazione del fair value includono le curve di tasso delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF) e gli spread di emissione di UBI Banca, rilevabili dalle condizioni di raccolta riscontrabili alla data di reporting, distinti per tipologia di controparte cui il titolo emesso è destinato. Gli input utilizzati sono osservabili e comportano la classificazione nel livello 2 della gerarchia ad eccezione dei titoli obbligazionari emessi dalla banca collegati a finanziamenti concessi alla clientela. In tali casi la determinazione del Fair Value del titolo è effettuata con gli stessi parametri del credito ed entrambi gli strumenti sono classificati nel livello 3 della gerarchia. A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni Il Gruppo UBI si è dotato di specifiche policy per la determinazione delle valutazioni al fair value che hanno trovato formalizzazione in appositi regolamenti oggetto di approvazione da parte dei compenti Organi aziendali. Tali policy hanno la finalità di garantire un’applicazione corretta e coerente nel tempo delle previsioni dell’IFRS 13. Si riporta di seguito l’analisi di sensitività relativa ai titoli di capitale la cui valutazione al fair value è classificata nel livello 3 della gerarchia a seguito dell’utilizzo di significativi input non osservabili. Tale analisi è stata condotta sviluppando, sugli input in parola, uno “stress test” che tiene conto del valore minimo e massimo che tali parametri possono assumere sulla base di quanto descritto, a riguardo, nel precedente paragrafo A.4.1 “Livelli di fair value 2 e 3”. Per i titoli di capitale classificati nel portafoglio AFS per i quali è possibile, stante il modello valutativo utilizzato, l’analisi di sensitività, in caso di utilizzo del valore massimo previsto per gli input non osservabili si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio, un minor valore lordo della riserva da valutazione per 9,5 milioni di euro senza l’emersione di ulteriori situazioni di impairment; diversamente in caso di utilizzo del valore minimo si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio, un maggior valore lordo della riserva da valutazione per 14,2 milioni di euro. Per i titoli di capitale di capitale classificati nel portafoglio FVO per i quali è possibile, stante il modello valutativo utilizzato, l’analisi di sensitività si evidenziano scostamenti marginali rispetto al valore di bilancio. Con riferimento agli altri strumenti finanziari oggetto di valutazione al fair value e classificati nel livello 3 della gerarchia del fair value (hedge funds, titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti e opzioni su partecipazioni), non viene prodotta l’analisi di sensitività perché le modalità di quantificazione del fair value non permettono di sviluppare ipotesi alternative in merito agli input non osservabili utilizzati ai fini della valutazione oppure perché gli effetti derivanti dal cambiamento di tali input non sono ritenuti rilevanti. A.4.3 Gerarchia del fair value Con riferimento alle attività e passività oggetto di valutazione al fair value su base ricorrente, la classificazione nel corretto livello di gerarchia del fair value viene effettuata facendo riferimento alle regole e metodologie previste nei regolamenti aziendali. Eventuali trasferimenti ad un diverso livello di gerarchia sono identificati con periodicità mensile. Si rileva, a titolo esemplificativo, come tali trasferimenti possono derivare dalla “scomparsa” del mercato attivo di quotazione o dall’utilizzo di un diverso metodo di valutazione in precedenza non applicabile. A.4.4 Altre informazioni Non sono presenti all’interno del Gruppo UBI situazioni in cui il massimo e migliore utilizzo di un’attività non finanziaria differisce dal suo utilizzo corrente. Non si riscontrano inoltre situazioni in cui attività e passività finanziarie gestite su base netta relativamente ai rischi di mercato e al rischio di credito sono oggetto di valutazioni al fair value sulla base del prezzo che si percepirebbe dalla vendita di una posizione netta lunga o dal trasferimento di una posizione netta corta. Informativa di natura quantitativa A.4.5 Gerarchia del fair value A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value. Attività/Passività misurate al fair value 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 31.12.2013 31.12.2012 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 2.584.378 117.129 Livello 3 605.001 1.701 3.327.983 1.424.233 13.947 927 90.087 109.664 - 13.717 108.626 13.726.705 895.804 130.767 10.810.410 1.036.320 4. Derivati di copertura - 215.310 - - 925.693 - 5. Attività materiali - - - - - - 6. Attività immateriali Totale 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Passività finanziarie valutate al fair value 3. Derivati di copertura Totale - - - - - - 16.428.212 1.717.042 222.555 14.248.057 3.386.246 136.290 979.014 551.777 645 1.163.939 1.389.220 - - - - - - - - 377.702 - - 1.307.735 - 979.014 929.479 645 1.163.939 2.696.955 - Nota Integrativa 459 Parte A - Politiche contabili Nella Relazione sulla gestione sono state riportate le principali informazioni relative alle consistenze ed alle movimentazioni delle esposizioni rispetto all’esercizio precedente; di seguito si forniscono maggiori dettagli circa le consistenze e le movimentazioni del Livello 3: - fra Attività finanziarie di negoziazione: Cogeme set 09/14 Step Coupon CV per 617,8 mila euro Xmark Opportunity Fund LTD AX1 469,7 mila euro Centro Servizi Metalli Spa MAC 444,6 mila euro - fra le Attività finanziarie valutate al fair value: quote di Hedge Fund per 7 milioni di euro circa Humanitas Spa per 36,3 milioni di euro Immobiliare Mirasole Spa ord 24,1 milioni di euro Immobiliare Mirasole Spa privilegiate cat A. 13,6 milioni di euro Manisa Srl per 3,2 milioni di euro Car testing Sa per 2,2 milioni di euro E.C.A.S. Spa per 2.2 milioni di euro Medinvest International SCA per 1,3 milioni di euro - fra le Attività finanziarie disponibili per la vendita: Banca Lombarda Llc Preferred Securities classe A per 1,6 milioni di euro Soc. Aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio per 49,9 milioni di euro Istituto Centrale Banche Popolari Italiane per 32,5 milioni di euro SIA Spa per 17,9 milioni di euro Autostrada Pedemontana Lombarda Spa per 9,3 milioni di euro GGP Greenfield azioni ordinarie A3 per 3,5 milioni di euro Net Insurance Spa AIM per 2,8 milioni di euro Autostrade Lombarde Spa ord per 2,5 milioni di euro Prelios 2013/2019 One Coupon per 2,5 milioni di euro A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3) Attività finanziarie valutate al fair value Attività finenziarie disponibili per la vendita 13.947 13.717 108.626 - - - 1.729 88.727 30.629 - - - Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti Derivati di copertura Attività materiali Attività immateriali 2.1. Acquisti 367 1.078 3.179 - - - 2.2. Profitti imputati a: 125 5.221 17.624 - - - 125 5.221 - - - - 14 4.212 - - - - X X 17.624 - - - 459 - - - - - - - - 2.2.1. Conto Economico - di cui plusvalenze 2.2.2. Patrimonio netto 2.3. Trasferimenti da altri livelli 2.4. Altre variazioni in aumento 778 82.428 9.826 778 77.059 9.650 3. Diminuzioni 13.975 12.357 8.488 - - - 3.1.Vendite 860 - 3.483 - - - - di cui operazioni di aggregazione aziendale 3.2. Rimborsi 4.729 1.527 - - - - 3.3. Perdite imputate a: 2.083 7.638 1.159 - - - 2.083 7.638 1.159 - - - 1.608 6.998 14 - - - 3.3.1. Conto Economico - di cui minusvalenza 3.3.2. Patrimonio netto 3.4. Trasferimenti ad altri livelli X X - - - - - 2.812 3.819 - - - 3.5. Altre variazioni in diminuzione 6.303 380 27 - - - 4. Rimanenze finali 1.701 90.087 130.767 - - - 460 Relazioni e Bilanci 2013 Le principali voci di movimentazione sono costituite da: - per le Attività finanziare di negoziazione: fra i movimenti in aumento, i trasferimenti a livello 3, per CS Metalli Spa per 454 mila euro e altre minori per 5 mila euro; fra i movimenti in diminuzione le perdite passate a conto economico, di Orio Finance 3 TV Classe C per 476 mila euro e le minusvalenze relative al CDS connesso alle Preference share per l’importo di 1,5 milioni di euro, le valutazioni degli HF per 29 mila euro, e quella di Cogemeset per 30 mila euro. - per le Attività finanziare valutate al fair value: fra i movimenti in aumento le rilevazioni a conto economico relativi a utili su HF per 1 milione di euro e plusvalenze sulle società Car Testing per 1,2 milioni di euro, Humanitas Spa per 2,7 milioni di euro e Manisa Srl per 150 mila euro; le altre variazioni in aumento si riferiscono a 77 milioni di euro per il valore ad inizio periodo delle posizioni rivenienti dalla fusione di Centrobanca Spa e per 5,4 milioni di euro attinenti al trasferimento dei titoli Manisa Srl (per 3,1 milioni di euro) e Medinvest (per 2,3 milioni di euro) dalle Attività finanziarie detenute per la negoziazione alle Attività finanziarie valutate al fair value; per i movimenti in diminuzione le perdite attengono a realizzi su posizioni in HF per 641 mila euro, mentre le minusvalenze sono relative a posizioni in HF per 5,3 milioni di euro, alla società Mendinvest Srl per 951 mila euro, alla Biocell Center Spa per 560 mila euro e alla E.C.A.S. Spa per 126 mila euro; I trasferimenti ad altri livelli riguardano la Pama Spa passata a livello 2 per un importo di 2,8 milioni di euro. - per le Attività finanziare disponibili per la vendita: Fra le movimentazioni in aumento si evidenziano le valutazioni positive imputate a patrimonio netto relative alle società SIA Spa per 5 milioni di euro e la SACBO Spa per 12,6 milioni di euro; le altre variazioni in aumento riguardano i titoli rivenienti dall’operazione di aggregazione di Centrobanca Spa; per i movimenti in diminuzione le perdite passate a conto economico si riferiscono agli impairment sulle società Strumenti Finanziari Partecipativi Targetti Poulsen-A per 949 mila euro e altre posizioni per importi minimi. I trasferimenti ad altri livelli riguardano il titolo Cyprus Popolar BK 06/16 TV passato a livello 2 per l’importo di 3,8 milioni di euro corrispondente al valore di bilancio di inizio anno. A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value (livello 3) In UBI Banca non sono presenti passività valutate al fair value. A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value. Attività/Passività finanziarie misurate al fair value 1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 31.12.2013 VB L1 3.086.815 3.153.553 L2 L3 2. Crediti verso banche 13.487.366 3.378.915 10.007.130 3. Crediti verso clientela 25.168.913 5.633.388 19.571.568 4. Attività materiali detenute a scopo di investimento 5. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 525.465 525.465 2.329 2.329 Totale 42.270.888 3.153.553 9.012.303 30.106.492 1. Debiti verso banche 24.285.811 2. Debiti verso clientela 7.223.913 2.540.469 21.758.898 3. Titoli in circolazione 30.211.092 17.653.559 12.551.693 61.720.816 17.653.559 15.092.162 7.224.689 4. Passività associate ad attività in via di dismissione Totale 28.983.587 A.5 - INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS” L’informativa fa riferimento al paragrafo 28 dell’IFRS che tratta le eventuali differenze tra il prezzo della transazione ed il valore ottenuto attraverso l’utilizzo di tecniche di valutazione, che emergono al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario e non sono rilevate immediatamente a Conto Economico, in base a quanto previsto dal paragrafo AG76 dello IAS 39. Laddove si dovesse presentare tale fattispecie devono essere indicate le politiche contabili adottate dalla banca per imputare a Conto Economico, successivamente alla prima iscrizione dello strumento, le differenze così determinate. UBI Banca non ha posto in essere operazioni per le quali emerge, al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario, una differenza tra il prezzo di acquisto ed il valore dello strumento ottenuto attraverso tecniche di valutazione interna. Nota Integrativa 461 Parte A - Politiche contabili Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale ATTIVO SEZIONE 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione 31.12.2013 31.12.2012 151.927 203.442 a) Cassa b) Depositi liberi presso Banche Centrali Totale - - 151.927 203.442 La consistenza delle disponibilità liquide in cassa è relativa all’attività, accentrata presso la Capogruppo, del servizio di cassa centrale per tutte le Banche del Gruppo. SEZIONE 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica Voci / Valori 31.12.2013 31.12.2012 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 2.580.188 - Livello 2 Livello 3 8 618 3.323.666 - 5.224 - 618 - - 5.224 A. Attività per cassa 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 2.580.188 8 - 3.323.666 - - 2. Titoli di capitale 1.2 Altri titoli di debito 3.864 - 445 2.573 - 5.368 3. Quote di O.I.C.R 1.070 168 - 638 - - 4. Finanziamenti - - - - - - 4.1 Pronti contro termine - - - - - - 4.2 Altri Totale A - - - - - - 2.584.220 8 1.701 3.326.239 - 11.662 B. Strumenti derivati 1. Derivati finanziari: 158 604.993 - 1.744 1.424.233 - 1.1 di negoziazione 158 604.993 - 1.744 1.424.233 - 1.2 connessi con la fair value option - - - - - - 1.3 altri - - - - - - 2. Derivati creditizi: 2.1 di negoziazione - - - - - 2.285 - - - - - 2.285 2.2 connessi con la fair value option - - - - - - 2.3 altri - - - - - - Totale B Totale (A+B) 158 604.993 - 1.744 1.424.233 2.285 2.584.378 605.001 1.701 3.327.983 1.424.233 13.947 I derivati finanziari (livello 2) si riferiscono principalmente ad operazioni OTC legate all’attività di negoziazione e sono composti prevalentemente da interest rate swap per 554,6 milioni di euro, da opzioni per 29 milioni di euro e da forward per 20,4 milioni di euro. La loro evoluzione è da leggersi in correlazione alla corrispondente voce iscritta fra le passività finanziarie di negoziazione. 462 Relazioni e Bilanci 2013 2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti Voci / Valori 31.12.2013 31.12.2012 2.580.814 2.580.186 10 618 4.309 4.309 343 3.966 806 2.585.929 3.328.890 3.323.651 15 5.224 7.941 1.557 6.384 2.282 4.102 1.070 3.337.901 407.769 1.186.302 197.382 605.151 3.191.080 241.960 1.428.262 4.766.163 A. ATTIVITÀ PER CASSA 1.Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti: - imprese di assicurazioni - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale A B. STRUMENTI DERIVATI a) Banche - fair value b) Clientela - fair value Totale B Totale (A+B) 2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue Titoli di debito Esistenze iniziali Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti Totale 3.328.890 7.941 1.070 - 3.337.901 B. Aumenti 14.398.618 24.113 1.865 - 14.424.596 B.1 Acquisti 13.323.822 13.300.041 22.026 1.755 - - di cui operazioni di aggregazione aziendale (+) 23.293 8.256 372 - 31.921 B.2 Variazioni positive di fair value 20.812 313 18 - 21.143 1.077.765 1.774 92 - 1.079.631 C. Diminuzioni B.3 Altre variazioni (15.146.694) (27.745) (2.129) - (15.176.568) C.1 Vendite (13.968.777) (22.316) - - (13.991.093) (5.668) - (2.055) - (7.723) C.3 Variazioni negative di fair value (893) (40) (29) - (962) C.4 Trasferimenti ad altri portafogli - (5.368) - - (5.368) (1.171.356) (21) (45) - (1.171.422) 2.580.814 4.309 806 - 2.585.929 C.2 Rimborsi C.5 Altre variazioni D. Rimanenze finali Nell’ambito dei titoli di debito, voce B.3 Altre variazioni in aumento, è compreso l’importo di 954,6 milioni di euro relativo alla consistenza degli scoperti tecnici esistenti alla fine dell’esercizio; per contro, nella voce C.5 Altre variazioni in diminuzione è compreso l’importo di 1.163,9 milioni di euro relativo alla consistenza degli scoperti tecnici esistenti al termine dell’esercizio precedente. Nota Integrativa 463 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale SEZIONE 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30 3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica Voci / Valori 31.12.2013 Livello 1 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 31.12.2012 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 - - - - - - - - - - - - - - - - - - 2. Titoli di capitale - 927 83.016 - - - 3. Quote di O.I.C.R. 13.717 117.129 - 7.071 109.664 - 4. Finanziamenti - - - - - - 4.1 Strutturati - - - - - - - - - - - - Totale 4.2 Altri 117.129 927 90.087 109.664 - 13.717 Costo 117.129 927 90.087 109.664 - 13.717 Gli investimenti in quote di O.I.C.R. di cui al Livello 1 sono costituiti da hedge fund della società Tages Capital Sgr. Il valore esposto al livello 3 si riferisce al valore residuo degli altri investimenti in hedge fund. 3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti Voci / Valori 1.Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti: - imprese di assicurazioni - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale 31.12.2013 31.12.2012 83.943 83.943 39.778 44.165 124.200 208.143 123.381 123.381 3.3 Attività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti Totale 123.381 Esistenze iniziali - - 123.381 - B. Aumenti - 87.465 8.727 - 96.192 B.1 Acquisti - 78.138 - - 78.138 di cui operazione di aggregazione aziendale (+) - 77.060 - - 77.060 B.2 Variazioni positive di fair value - 3.959 7.717 - 11.676 B.3 Altre variazioni - 5.368 1.010 - 6.378 C. Diminuzioni - (3.522) (7.908) - (11.430) C.1 Vendite - - - - - C.2 Rimborsi - - (1.527) - (1.527) C.3 Variazioni negative di fair value - (3.522) (5.361) - (8.883) C.4 Altre variazioni - - (1.020) - (1.020) D. Rimanenze finali - 83.943 124.200 - 208.143 464 Relazioni e Bilanci 2013 Per quanto concerne i titoli di capitale, gli acquisti sono riconducibili per 77 milioni di euro a titoli rivenienti dall’operazione di fusione per incorporazione di Centrobanca Spa. Relativamente alle quote di O.I.C.R., in merito alle movimentazioni si rimanda a quanto riportato in calce alla tabella 7.1 della Sezione 7 del Conto Economico – Variazione netta di valore delle Attività valutate al fair value. SEZIONE 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40 4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica Voci/Valori 31.12.2013 Livello 1 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 2.1 Valutati al fair value 2.2 Valutati al costo 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti Totale 31.12.2012 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 1.550 13.470.640 845.777 4.050 10.622.435 984.442 248.700 582.907 2.500 167.083 - - 13.221.940 262.870 1.550 10.455.352 984.442 1.550 1.426 - 126.717 150.081 - 107.076 1.426 - 123.195 150.081 - 103.460 3.616 - - 3.522 - - 254.639 50.027 - 37.894 51.878 - - - - - - - 13.726.705 895.804 130.767 10.810.410 1.036.320 108.626 La voce 1. Titoli di debito, relativamente ai titoli strutturati è composta, - per il livello 1 da investimenti obbligazionari emessi da primarie istituzioni bancarie e finanziarie nazionali e internazionali; - per il livello 2 da investimenti in istituti bancari italiani per un ammontare di 154,7 milioni di euro, da titoli di stato italiani per 428,1 milioni di euro e dal titolo Cyprus Popolar BK 06/16 TV per un ammontare residuo di 83 mila euro post svalutazione; - per il livello 3 dal titolo Prelios 2013/2019 One Coupon riveniente dalla ristrutturazione della posizione creditizia. Gli altri titoli di debito livello 1 sono costituiti: - per il livello 1 per 258,3 milioni di euro da investimenti in titoli obbligazionari emessi da primarie istituzioni bancarie e finanziarie e corporate nazionali e internazionali e per 13 miliardi di euro da titoli di stato italiani; - per il livello 2 i per la quasi totalità da un titolo obbligazionario Mediobanca 3,2015% 10/15 EMTN; - per il livello 3 i titoli sono costituiti dal titolo Banca Lombarda Preferred Capital Company Classe A per 1,55 milioni di euro. I principali titoli di capitale valutati al fair value - livello 3 sono rappresentati da quote partecipative, detenute per fini istituzionali o per lo sviluppo di accordi commerciali: – SACBO Spa per 49,9 milioni di euro; – Istituto Centrale Banche Popolari Spa per 32,5 milioni di euro; – SIA per 17,9 milioni di euro; – Sia Spa per 12,9 milioni di euro; – Autostrada Pedemontana Lombarda Spa per 9,3 milioni di euro. I titoli valutati al costo sono stati mantenuti al valore di carico in quanto non è possibile determinare un fair value attendibile. Il principale titolo valutato al costo è rappresentato da Net Insurance Spa AIM per 2,8 milioni di euro mentre altre società minori hanno una consistenza di 0,7 milioni di euro. I titoli di debito con clausola di subordinazione non appartenenti a Banche del Gruppo sono pari a 220,6 milioni di euro. Le quote di O.I.C.R. – Livello 1 si riferiscono ad investimenti nel fondo Polis Portafoglio Immobiliare chiuso per 10,3 milioni di euro, all’ETF ISHARES ESTOXX50 UCITS per 209,5 milioni di euro, all’ETF Trackers EURSTOXX50 per 23,1 milioni di euro e all’ETF LYXOR UCITS EMTS1 per 11,7 milioni di euro. Le quote classificate a Livello 2 si riferiscono ad investimenti in fondi di Private Equity; fra gli investimenti maggiori si segnala il fondo Centrobanca Sviluppo Impresa per 11 milioni di euro. Nota Integrativa 465 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti Voci / Valori 1.Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali 31.12.2013 31.12.2012 14.320.467 11.608.427 13.391.776 10.555.429 b) Altri enti pubblici - - c) Banche 590.036 824.007 d) Altri emittenti 338.655 228.991 2. Titoli di capitale 128.143 257.157 a) Banche 33.980 178.224 b) Altri emittenti: 94.163 78.933 - imprese di assicurazione 2.825 2.825 - società finanziarie 3.172 5.703 87.916 70.154 - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 250 251 304.666 89.772 4. Finanziamenti - - a) Governi e Banche centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - - 14.753.276 11.955.356 Totale 4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica Voci / Valori 1. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value 31.12.2013 31.12.2012 3.450.280 3.752.525 3.450.280 3.752.525 b) rischio di prezzo - - c) rischio di cambio - - d) rischio di credito - - e) più rischi - - - - a) rischio di tasso di interesse - - b) rischio di cambio - - c) altro - - 3.450.280 3.752.525 a) rischio di tasso di interesse 2. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari Totale Le attività oggetto di copertura specifica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da titoli di debito emessi dallo Stato Italiano e da primari istituti di credito. La valutazione dei titoli in questione e dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico - Risultato netto delle attività di copertura. 466 Relazioni e Bilanci 2013 4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti Totale Esistenze iniziali 11.608.427 257.157 89.772 - 11.955.356 B. Aumenti 12.133.577 55.015 229.102 - 12.417.694 B.1 Acquisti 11.767.061 8.183 207.237 - 11.982.481 369.794 6.102 1.546 - 377.442 192.285 18.016 19.514 - 229.815 9.114 di cui operazione di aggregazione aziendale (+) B.2 Variazioni positive di FV 6.763 - 2.351 - B.3 Riprese di valore - imputate al conto economico - x - - - - imputate al patrimonio netto 6.763 - 2.351 - 9.114 B.4 Trasferimenti da altri portafogli - - - - - 167.468 28.816 - - 196.284 C. Diminuzioni (9.421.537) (184.029) (14.208) - (9.619.774) C.1 Vendite (8.384.645) (182.720) - - (8.567.365) C.2 Rimborsi (449.224) - (5.005) - (454.229) C.3 Variazioni negative di FV (438.914) (15) (394) - (439.323) B.5 Altre variazioni C.4 Svalutazioni da deterioramento (11.720) (1.229) (8.761) - (21.710) - imputate al conto economico (11.720) (1.229) (8.758) - (21.707) - imputate al patrimonio netto (3) - - (3) - - - - - - (137.034) (65) (48) - (137.147) 14.320.467 128.143 304.666 - 14.753.276 C.5 Trasferimenti ad altri portafogli C.6 Altre variazioni D. Rimanenze finali Gli acquisti e le vendite di titoli di debito hanno riguardato essenzialmente il comparto dei titoli di stato italiani, in un ottica di realizzazione delle plusvalenze e di riposizionamento inteso a sostenere il margine di interesse. Per i titoli di capitale gli acquisti sono composti da titoli rivenienti dall’operazione di fusione per incorporazione per 6,1 milioni di euro, per 1,3 milioni dai titoli acquisiti nell’ambito dell’operazione di ristrutturazione della società Prelios Spa e per 0,4 milioni di euro relativi alla sottoscrizione di titoli della società Autostrade Lombarde Spa. Le vendite di titoli di capitale riguardano, principalmente, le dismissioni totali degli investimenti nella società: A2A Spa per un controvalore di 5,3 milioni di euro ed Intesa Sanpaolo Spa per un controvalore di 172,5 milioni di euro. Per quanto concerne Intesa Sanpaolo, si è registrato un utile a conto economico di 28,2 milioni di euro; aggiungendo il rigiro a conto economico delle riserve di valutazione di patrimonio netto pari a 20,2 milioni di euro il risultato complessivo positivo è stato di 48,4 milioni di euro. Nell’ambito degli acquisti di O.I.C.R. si segnala in particolare, la posizione in ETF ISHARES ESTOXX50 UCITS per circa 200 milioni di euro. SEZIONE 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50 5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica 31.12.2013 Valore di bilancio 1. Titoli di debito - strutturati - altri 2. Finanziamenti 31.12.2012 Fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Valore di bilancio Fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 3.086.815 3.153.553 - - 3.158.013 3.243.103 - - - - - - - - - - 3.086.815 3.153.553 - - 3.158.013 3.243.103 - - - - - - - - - - La voce si compone di Titoli di Stato acquisiti nel corso degli esercizi precedenti, con l’obbiettivo di sostenere il contributo al margine di interesse. Nota Integrativa 467 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione per debitori/emittenti Tipologia operazioni/Valori 31.12.2013 1.Titoli di debito 31.12.2012 3.086.815 3.158.013 3.086.815 3.158.013 b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri emittenti - - - - a) Governi e banche centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - - 3.086.815 3.158.013 a) Governi e Banche Centrali 2. Finanziamenti Totale 5.3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica Non si segnalano attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica. 5.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue Titoli di debito Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti di cui operazione di operazione aziendale (+) B.2 Riprese di valore B.3 Trasferimenti da altri portafogli B.4 Altre variazioni Finanziamenti Totale 3.158.013 - 3.158.013 - - - - - - - - - - - - - - - - - (71.198) C. Diminuzioni (71.198) - C.1 Vendite - - - C.2 Rimborsi - - - C.3 Rettifiche di valore - - - C.4 Trasferimenti ad altri portafogli - - - (71.198) - (71.198) 3.086.815 - 3.086.815 C.5 Altre variazioni D. Rimanenze finali Le altre variazioni in diminuzione riguardano lo scarto di emissione per 45 milioni di euro e la componente del costo ammortizzato negativa maturata per 116 milioni di euro. 468 Relazioni e Bilanci 2013 SEZIONE 6 - Crediti verso banche - Voce 60 6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 31.12.2013 FV 31.12.2012 FV FV VB FV FV FV Livello 1 Livello 2 Livello 3 VB Livello 1 Livello 2 - X X X - X X X 776.842 X X X 917.703 X X X 3. Pronti contro termine - X X X - X X X 4. Altri - X X X - X X X 3.378.915 9.230.287 14.912.795 A. Crediti verso banche centrali 1. Depositi vincolati 2. Riserva obbligatoria B. Crediti verso banche Livello 3 776.842 776.842 12.710.524 917.703 1. Finanziamenti 9.612.394 387.328 9.230.287 10.745.844 1.1. Conti correnti e depositi liberi 3.072.078 X X X 2.340.057 X X X 1.2. Depositi vincolati 1.994.591 X X X 3.211.629 X X X 1.3. Altri finanziamenti: 4.545.725 X X X 5.194.158 X X X - Pronti contro termine attivi 4.110.910 X X X 4.622.451 X X X - Leasing finanziario - X X X - X X X - Altri 434.815 X X X 571.707 X X X 2. Titoli di debito 2.1. Titoli strutturati 2.2. Altri titoli di debito Totale 3.098.130 2.991.587 4.166.951 402.486 X X X 603.873 X X X 2.695.644 X X X 3.563.078 X X X 13.487.366 - 3.378.915 10.007.129 15.830.498 Al 31.12.2012 il fair value dei crediti verso banche ammontava a 15,7 miliardi di euro. Per l’esercizio 2012 non viene fornita alcuna ripartizione del livello di fair value in quanto informazione non richiesta dal principio IFRS 13, entrato in vigore nel 2013 ed applicabile prospetticamente. Per quanto concerne la determinazione del livello di fair value, si rimanda alla sezione “A.4 – Informativa di Nota Integrativa – Attività e Passività il cui fair value viene fornito ai fini dell’informativa integrativa”. La voce A.2 rappresenta il deposito presso Banca D’Italia relativo alla riserva Obbligatoria. UBI Banca effettua la propria attività di finanziamento prevalentemente nei confronti di Banche del Gruppo. Fra le componenti principali si evidenziano: - conti correnti e depositi liberi - con Banche del Gruppo per 2,3 miliardi di euro e con altri istituti di credito (in prevalenza per conti di marginazione su derivati) per 801 milioni di euro (pari a 1,7 miliardi di euro al termine dell’esercizio 2012); - depositi vincolati - ammontano a 2 miliardi di euro e si riferiscono essenzialmente ad operazioni con banche del gruppo; - fra gli altri finanziamenti, i pronti contro termine attivi si riferiscono ad operazioni sottoscritte con Banche del Gruppo per 3,2 miliardi di euro e con altri istituti per 959 milioni di euro; - i titoli di debito - infragruppo per 3,1 miliardi di euro (di cui 10 milioni di euro con clausola di subordinazione) e con altri istituti di credito per 4 milioni di euro. 6.2 Crediti verso banche oggetto di copertura specifica La Banca non ha in essere relazioni di copertura specifica relative a crediti verso banche. 6.3 Leasing finanziario La Banca non ha in essere crediti per locazione finanziaria. Nota Integrativa 469 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale SEZIONE 7 - Crediti verso clientela - Voce 70 7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica 31.12.2013 31.12.2012 Valore di bilancio Fair Value Valore di bilancio Deteriorati Tipologia operazioni/Valori Finanziamenti 1. Conti correnti 2. Pronti contro termine attivi Deteriorati L1 Bonis Acquistati 23.434.096 1.295.337 - Fair Value L2 L3 Bonis Altri Acquistati 1.393.606 - 5.304.947 19.571.565 21.746.391 2.306 X X X 746.351 - L1 L2 L3 440 X X X Altri 516.918 1.053.956 - - X X X 2.084.224 - - X X X 10.172.355 - 1.161.847 X X X 6.042.103 - 403.598 X X X 1.091.971 - 117.507 X X X 1.569.111 - 87.872 X X X - - - X X X - - - X X X 6.054 - - X X X - - - X X X 9.814.423 - 111.946 X X X 11.304.602 - 25.008 X X X Titoli di debito 341.211 - - - 328.441 3 321.438 - - 8. Titoli strutturati 339.944 - - X X X 321.438 - - X X X 1.267 - - X X X - - - X X X 23.775.307 - 1.393.606 - 5.633.388 19.571.568 22.067.829 - 516.918 3. Mutui 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 5. Leasing finanziario 6. Factoring 7. Altri finanziamenti 9. Altri titoli di debito Totale Al 31.12.2012 il fair value dei crediti verso clientela era pari a 23,1 miliardi di euro. Per l’esercizio 2012 non viene fornita alcuna ripartizione del livello di fair value in quanto informazione non richiesta dal principio IFRS 13, entrato in vigore nel 2013 ed applicabile prospetticamente. Per quanto concerne la determinazione del livello di fair value, si rimanda alla sezione “A.4 – Informativa di Nota Integrativa – Attività e Passività il cui fair value viene fornito ai fini dell’informativa integrativa”. Anche per quanto concerne i finanziamenti alla clientela, UBI Banca svolge la propria attività in prevalenza verso le società appartenenti al Gruppo. Di seguito si riepilogano le consistenze più rilevanti: - i conti correnti sono costituiti da operazioni infragruppo per 1,032 miliardi di euro. I restanti 263,4 milioni di euro circa si riferiscono a rapporti con istituzioni finanziarie; la quota di deteriorate si riferisce per 1,9 milioni di euro ad un credito nei confronti della società By You Spa in liquidazione e per 0,4 milioni di euro ad operazioni rivenienti dalla incorporazione di B@nca 24-7 Spa; - i pronti contro termine attivi sono stati effettuati con UBI Leasing Spa per 1,035 miliardi di euro, per 18,8 milioni di euro con la Cassa di Compensazione e Garanzia Spa; - i mutui si riferiscono ad operazioni infragruppo per 1,8 miliardi di euro e, ad operazioni non infragruppo per 9,5 miliardi di euro; fra questi, la quota riveniente dalla fusione per incorporazione di Centrobanca Spa è pari a 4,8 miliardi di euro (di cui 629 milioni fra le partite deteriorate) mentre la quota di mutui attinente la ex B@nca 24-7 Spa è pari a 4,7 miliardi di euro (di cui 533 milioni di euro di posizioni deteriorate); - le altre operazioni riguardano finanziamenti a Società del Gruppo per 8,7 miliardi di euro, mentre le posizioni non infragruppo attengono a finanziamenti a garanzia presso la Cassa di Compensazione e Garanzia Spa per 468,2 milioni di euro, e per 509,3 milioni di euro a finanziamenti rivenienti dalla fusione di Centrobanca Spa (di cui deteriorate 83,8 milioni); - i titoli di debito sono relativi a operazioni infragruppo per 339,9 milioni di euro e sono tutti soggetti al vincolo di subordinazione. 470 Relazioni e Bilanci 2013 7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti 31.12.2013 31.12.2012 Deteriorati Tipologia operazioni/Valori Deteriorati Bonis Bonis Acquistati 1. Titoli di debito Altri Acquistati Altri - 341.211 - - 321.438 - a) Governi - - - - - - b) Altri Enti pubblici - - - - - - c) Altri emittenti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie 341.211 - - 321.438 - - 1.270 - - - - - 339.941 - - 321.438 - - - - - - - - - assicurazioni - altri 2. Finanziamenti verso: a) Governi b) Altri Enti pubblici c) Altri soggetti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri Totale - - - - - - 23.434.096 - 1.393.606 21.746.391 - 516.918 4.690 - - - - - 29.820 - - 39 - - 23.399.586 - 1.393.606 21.746.352 - 516.918 4.194.290 - 668.757 129.748 - 6.848 13.590.441 - 35.773 15.305.414 - 33 98.051 - 105 98.075 - - 5.516.804 - 688.971 6.213.115 - 510.037 23.775.307 - 1.393.606 22.067.829 - 516.918 7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica Tipologia operazioni/Valori 31.12.2013 31.12.2012 59.637 148.563 59.637 148.563 b) rischio di cambio - - c) rischio di credito - - d) più rischi - - - - a) rischio di tasso di interesse - - b) rischio di cambio - - c) altro - - 59.637 148.563 1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value: a) rischio di tasso di interesse 2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari: Totale Le attività oggetto di copertura specifica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da finanziamenti la cui valutazione unitamente a quella dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto delle attività di copertura. 7.4 Leasing finanziario Non sono state poste in essere locazioni finanziarie con clientela. Nota Integrativa 471 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale SEZIONE 8 - Derivati di copertura - Voce 80 8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli FV 31.12.2013 L1 L2 FV 31.12.2012 VN 31.12.2013 L3 L1 L2 L3 VN 31.12.2012 A. Derivati finanziari - 215.310 - 16.711.482 - 925.693 - 13.828.599 1) Fair value - 215.310 - 16.711.482 - 925.693 - 13.828.599 2) Flussi finanziari - - - - - - - - 3) Investimenti esteri - - - - - - - - B. Derivati creditizi - - - - - - - - 1) Fair value - - - - - - - - 2) Flussi finanziari - - - - - - - - Totale - 215.310 - 16.711.482 - 925.693 - 13.828.599 I derivati finanziari si riferiscono esclusivamente a coperture di tasso di interesse del tipo Interest Rate Swap. La diminuzione del fair value di tali tipologie di derivati rispetto allo scorso esercizio è spiegato principalmente dalla manovra di ottimizzazione delle coperture del rischio tasso attuata nel corso del primo trimestre dell’esercizio. 8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura Operazioni / Tipo di copertura Fair Value Flussi Finanziari Specifica 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita Generica Rischio di tasso Rischio di cambio Rischio di credito Rischio di prezzo Più rischi Specifica Generica Investimenti esteri 13.818 - - - - x - x x 2. Crediti - - - x - x - x x 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza x - - x - x - x x 4. Portafoglio x x x x x - x - x 5, Altre operazioni - - - - - x - x - 13.818 - - - - - - - - 201.492 - - x - x - x x x Totale Attività 1. Passività finanziarie 2. Portafoglio x x x x x - x - 201.492 - - - - - - - - 1. Transazioni attese x x x x x x - x x 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie x x x x x - x - - Totale Passività 472 Relazioni e Bilanci 2013 SEZIONE 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 90 9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori 1. Adeguamento positivo 31.12.2013 31.12.2012 5.418 196.828 1.1 di specifici portafogli: 5.418 196.828 a) crediti 5.418 196.828 b) attività finanziarie disponibili per la vendita - - 1.2 complessivo - - - - 2. Adeguamento negativo 2.1 di specifici portafogli - - a) crediti - - b) attività finanziarie disponibili per la vendita - - 2.2 complessivo - - 5.418 196.828 31.12.2013 31.12.2012 Totale 9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse Attività coperte 1. Crediti 130.283 1.199.726 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - 3. Portafoglio - - 130.283 1.199.726 Totale Complessivamente le attività oggetto di copertura generica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da finanziamenti la cui valutazione unitamente a quella dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto delle attività di copertura. Nota Integrativa 473 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale SEZIONE 10 - Le partecipazioni - Voce 100 10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi Denominazione A. Imprese controllate in via esclusiva Banca Carime Spa Banca di Valle Camonica Spa Banca Lombarda Preferred Capital Company Llc Banca Lombarda Preferred Securities Trust Banca Popolare Commercio e Industria Spa Banca Popolare di Ancona Spa Banca Popolare di Bergamo Spa Banca Regionale Europea Spa Banco di Brescia San Paolo CAB Spa BPB Funding Llc BPB Immobiliare Srl BPCI Funding Llc Centrobanca Sviluppo Impresa Sgr Spa Coralis Rent Srl IW Bank Spa Lombarda Lease Finance 4 Srl Prestitalia Spa Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa Società Lombarda Immobiliare Srl - SOLIMM UBI Academy Scrl UBI Banca International Sa UBI Banca Private Investment Spa UBI Factor Spa UBI Fiduciaria Spa UBI Finance CB 2 Srl UBI Finance Srl UBI Finance 2 Srl UBI Finance 3 Srl UBI Lease Finance 5 Srl UBI Leasing Spa UBI Pramerica SGR Spa UBI Sistemi e Servizi SCpA UBI SPV BBS 2012 Srl UBI SPV BPA 2012 Srl UBI SPV BPCI 2012 Srl 24-7 Finance Srl B. Imprese controllate in modo congiunto C. Imprese sottoposte a influenza notevole Aviva Vita Spa Aviva Assicurazioni Vita Spa By you Spa Lombarda Vita Spa Polis Fondi SGRpA Prisma Srl SF Consulting Srl UBI Assicurazioni Spa Zhong Ou Fund Management Co. Sede legale Quota di partecipazione % Disponibilità voti % Cosenza Breno (Bs) Delaware (Usa) Delaware (Usa) Milano Jesi (An) Bergamo Cuneo Brescia Delaware (Usa) Bergamo Delaware (Usa) Milano Milano Milano Brescia Bergamo Brescia Brescia Bergamo Lussemburgo Brescia Milano Brescia Milano Milano Brescia Brescia Milano Brescia Bergamo Brescia Milano Milano Milano Brescia 92,84% 74,24% 100,00% 100,00% 75,08% 93,00% 100,00% 79,86% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 98,87% 10,00% 100,00% 100,00% 100,00% 68,50% 91,20% 100,00% 100,00% 100,00% 60,00% 60,00% 10,00% 10,00% 10,00% 99,55% 65,00% 71,87% 10,00% 10,00% 10,00% 10,00% 92,84% 82,96% 100,00% 100,00% 75,08% 93,00% 100,00% 75,59% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 10,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 60,00% 60,00% 10,00% 10,00% 10,00% 99,55% 65,00% 98,56% 10,00% 10,00% 10,00% 10,00% Milano Milano Milano Brescia Milano Milano Bergamo Milano Shanghai (Cina) 50,00% 50,00% 10,00% 40,00% 19,60% 20,00% 35,00% 50,00% 35,00% 50,00% 50,00% 10,00% 40,00% 19,60% 20,00% 35,00% 50,00% 35,00% Per quanto concerne la Banca Regionale Europea Spa, la percentuale di possesso indicata si riferisce alla quota relativa alle azioni ordinarie. Tenendo in considerazione anche le azioni Privilegiate e le azioni di Risparmio la quota di partecipazione risulta pari al 74,74%. 474 Relazioni e Bilanci 2013 10.2 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili Denominazione A. Imprese controllate in via esclusiva Banca Carime Spa Banca di Valle Camonica Spa Banca Lombarda Preferred Capital Company Llc Banca Lombarda Preferred Securities Trust Banca Popolare Commercio e Industria Spa Banca Popolare di Ancona Spa Banca Popolare di Bergamo Spa Banca Regionale Europea Spa Banco di Brescia San Paolo CAB Spa BPB Funding Llc BPB Immobiliare Srl BPCI Funding Llc Centrobanca Sviluppo Impresa Sgr Spa Coralis Rent Srl IW Bank Spa Lombarda Lease Finance 4 Srl Prestitalia Spa Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa Società Lombarda Immobiliare Srl - SOLIMM UBI Academy Scarl UBI Banca International Sa UBI Banca Private Investment Spa UBI Factor Spa UBI Fiduciaria Spa UBI Finance CB 2 Srl UBI Finance Srl UBI Finance 2 Srl UBI Finance 3 Srl UBI Lease Finance 5 Srl UBI Leasing Spa UBI Pramerica SGR Spa UBI Sistemi e Servizi SCpA UBI SPV BBS 2012 Srl UBI SPV BPA 2012 Srl UBI SPV BPCI 2012 Srl 24-7 Finance Srl B. Imprese controllate in modo congiunto C. Imprese sottoposte a influenza notevole Aviva Vita Spa Aviva Assicurazioni Vita Spa By you Spa (*) Lombarda Vita Spa Polis Fondi SGRpA (**) Prisma Srl SF Consulting Srl UBI Assicurazioni Spa Zhong Ou Fund Management Co. Totale Totale Attivo Ricavi Totali Utile (Perdita) Patrimonio netto Valore di bilancio 8.444.935 1.993.343 156.722 155.587 9.627.143 9.420.449 21.717.189 9.909.435 14.448.453 304.469 239.025 115.487 3.168 2.585 3.794.435 79.308 3.026.400 66.033 3.104 805 4.896.317 669.630 2.380.539 3.409 90 346.017 524 391 3.271.169 7.797.528 220.605 195.071 100 100 100 87 426.069 90.274 9.661 9.660 441.257 426.108 1.109.685 450.665 665.152 20.728 9.109 8.024 440 1.628 153.881 924 167.038 6.659 27 2.225 55.163 98.218 64.298 1.942 37 48 98 90 42.244 228.997 332.102 328.091 49 49 49 71 24.010 1.860 (68) (18) 36.539 4.645 138.720 26.530 3.386 1.939 1.036 779 (407) 59 2.295 64 (20.243) 1.527 (10.328) 4.039 7.342 (307) (67.001) 30.866 - 1.559.874 114.235 (437) (377) 1.205.362 873.484 2.321.735 1.350.496 1.403.016 2.041 236.670 281 2.866 1.909 124.289 (10) 237.505 45.487 2.790 100 114.933 79.877 135.056 2.557 10 10 78 74 10 461.732 109.145 51.694 10 10 10 10 10.249.975 1.476.665 128.958 1 1 923.634 1.025.312 1.688.330 1.265.434 2.347.345 1.000 163.898 1.000 2.163 400 92.781 1 72.184 60.993 2.587 69 105.607 62.813 150.286 3.057 6 6 1 1 1 303.208 326.494 45.735 1 1 1 1 4.926.900 2.436.700 6.626 5.598.475 10.531 590 4.395 725.482 28.737 794.500 458.900 24.079 1.331.771 6.477 879 4.991 217.029 17.749 33.500 18.200 (6.625) 33.364 354 (19) 101 15.026 1.402 241.783 124.188 (3.557) 324.794 8.597 118 941 102.137 23.664 358.639 77.772 59.000 164.755 2.115 23 63 48.831 6.080 10.608.614 (*) I dati si riferiscono al bilancio 31 dicembre 2011. La società è stata posta in liquidazione volontaria il 31 luglio 2012. (**) I dati si riferiscono al bilancio 31 dicembre 2012. Nella tabella non sono indicate le colonne relative ai livelli di fair value in quanto le partecipazioni detenute in società sottoposte ad influenza notevole sono interamente rappresentative di società non quotate in mercati attivi. Nota Integrativa 475 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 10.3 Partecipazioni: variazioni annue A. Esistenze iniziali 31.12.2013 31.12.2012 10.911.721 10.889.971 B. Aumenti 477.318 350.360 B.1 Acquisti 407.233 305.045 5.109 258.693 69.439 - di cui operazioni di aggregazione aziendale B.2 Riprese di valore B.3 Rivalutazioni - - 646 45.315 C. Diminuzioni (780.425) (328.610) C.1 Vendite (394.965) (240.00) di cui operazioni di aggregazione aziendale (341.720) 189.642 C.2 Rettifiche di valore (379.659) (60.718) B.4 Altre variazioni C.3 Altre variazioni D. Rimanenze finali (5.801) (27.883) 10.608.614 10.911.721 E. Rivalutazioni totali F. Rettifiche totali - - (2.398.315) (2.348.715) Fra le principali operazioni di acquisto si segnalano le seguenti operazioni: - UBI Leasing Spa relativamente all’aumento di capitale per 300 milioni di euro; - Prestitalia Spa per l’aumento di capitale di 100 milioni di euro. Le diminuzioni riguardano: - la cessione della partecipazione della Banque de Dépôts et de Gestion Sa per l’importo di 53,2 milioni di euro; - la cancellazione della partecipazione in Centrobanca Spa per 341,7 milioni di euro. Come già anticipato nella Relazione sulla gestione, il valore di iscrizione in bilancio delle partecipazioni è soggetto a verifica sistematica di congruità. Il risultato dell’impairment test condotto sui valori delle partecipazioni alla data del 31 dicembre 2013 ha comportato la svalutazione della società UBI Leasing Spa per l’importo di 93 milioni di euro, la svalutazione della società Prestitalia Spa per l’importo di 285,7 milioni di euro, ed il ripristino di valore della società UBI Pramerica SGR Spa per l’importo di 69,4 milioni di euro, riportando il valore di carico all’importo esistente prima della svalutazione apportata nell’esercizio 2011, avendo riscontrato significativi elementi, esterni o interni, di presunzione di ripresa di valore. 10.4 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate Impegni riferiti al possibile esercizio di opzioni Banca Popolare Commercio e Industria Spa/Banca Carime Spa/Banca Popolare di Ancona Spa – Accordo di bancassicurazione con il Gruppo Aviva: l’accordo tra UBI Banca Scpa ed Aviva prevede tre opzioni call a favore di UBI Banca Scpa aventi ad oggetto le partecipazioni bancarie (BPCI, Carime e Popolare di Ancona) i cui trigger events sono legati alla performance della joint-venture o al venir meno del rapporto di distribuzione o al regime di accordo in esclusiva. In caso di mancato esercizio da parte di UBI Banca Scpa delle opzioni call, Aviva avrà la facoltà di esercitare, a partire dal 30 settembre 2016 (dal 1° gennaio 2020 nel caso della partecipazione in Popolare di Ancona), opzioni put sulle medesime partecipazioni ad un valore pari al fair value al momento di esercizio. 10.5 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto Impegni connessi al possibile pagamento di ulteriori tranche di prezzo Non esistono impegni connessi al possibile pagamento di ulteriori tranche di prezzo. 10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole Impegni riferiti al possibile esercizio di opzioni Lombarda Vita Spa: nell’ambito del rinnovo degli accordi di bancassicurazione vita con il gruppo Cattolica Assicurazioni, perfezionato al 30 settembre 2010, sono state anche rimodulate le opzioni sulle rispettive quote di partecipazione nella joint venture Lombarda Vita, prevedendo unicamente delle opzioni di acquisto, esercitabili in funzione del verificarsi di predeterminate condizioni. Zhong Ou Fund Management (ex Lombarda China Fund Management Company): l’accordo di partnership sottoscritto tra UBI Banca Scpa e Goudu Securities Banca Ltd, nell’ambito del settore dell’asset management focalizzato sul mercato cinese, prevede una serie di opzioni put/ call incrociate, esercitabili al verificarsi di predeterminati trigger events, aventi ad oggetto la rispettiva partecipazione detenuta in Zhong Ou Fund Management. Impegni alla ricapitalizzazione Non esistono impegni alla ricapitalizzazione. 476 Relazioni e Bilanci 2013 SEZIONE 11 - Attività materiali - Voce 110 11.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo 1.1 Attività di proprietà 31.12.2013 31.12.2012 125.277 80.851 a) terreni 73.321 30.523 b) fabbricati 42.993 39.011 3.029 3.822 c) mobili d) impianti elettronici e) altre 568 952 5.366 6.543 1.2 Attività acquisite in leasing finanziario - - a) terreni - - b) fabbricati - - c) mobili - - d) impianti elettronici - - e) altre - - 125.277 80.851 Totale 11.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo 31.12.2013 31.12.2012 Fair value Attività/Valori Valore di bilancio L1 Fair value L2 L3 Valore di bilancio L1 L2 L3 1. Attività di proprietà 496.151 - - 496.151 476.329 - - 476.329 a) terreni 250.816 - - 250.816 241.706 - - 241.706 b) fabbricati 245.335 - - 245.335 234.623 - - 234.623 2. Attività acquisite in leasing finanziario 29.314 - - 29.314 29.626 - - 29.626 a) terreni 15.719 - - 15.719 15.614 - - 15.614 b) fabbricati 13.595 - - 13.595 14.012 - - 14.012 525.465 - - 525.465 505.955 - - 505.955 Totale 11.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate In UBI Banca non si segnalano attività materiali ad uso funzionale rivalutate. 11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value In UBI Banca non si segnalano attività materiali detenute a scopo di investimento valutate al fair value. Nota Integrativa 477 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 11.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue Terreni Fabbricati Mobili Impianti elettronici Altre Totale A. Esistenze iniziali lorde 31.863 81.864 65.126 189.713 147.783 516.349 A.1 Riduzioni di valore totali nette (1.340) (42.853) (61.304) (188.761) (141.240) (435.498) A.2 Esistenze iniziali nette 30.523 39.011 3.822 952 6.543 80.851 B. Aumenti 45.383 10.996 279 1 2.000 58.659 B.1 Acquisti 45.383 10.988 279 1 2.000 58.651 di cui operazioni di aggregazione aziendale 45.383 10.988 24 1 333 56.729 8 B.2 Spese per migliorie capitalizzate - 8 - - - B.3 Riprese di valore - - - - - - B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: - - - - - - a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - - B.5 Differenze positive di cambio - - - - - - B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento - - - - - - B.7 Altre variazioni - - - - - (14.233) (2.585) (7.014) (1.072) (385) (3.177) C.1 Vendite C. Diminuzioni - - - (1) (5) (6) C.2 Ammortamenti - (2.346) (1.072) (384) (3.172) (6.974) C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: - - - - - - a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - - C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: - - - - - - a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - - C.5 Differenze negative di cambio - - - - - - C.6 Trasferimenti a: - - - - - - a) attività materiali detenute a scopo di investimento - - - - - - b) attività in via di dismissione - - - - - - C.7 Altre variazioni (2.585) (4.668) - - - (7.253) D. Rimanenze finali nette 73.321 42.993 3.029 568 5.366 125.277 (13.695) (56.045) (65.147) (161.750) (140.512) (437.149) 87.016 99.038 68.176 162.318 145.878 562.426 - - - - - - D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 Rimanenze finali lorde E. Valutazione al costo 478 Relazioni e Bilanci 2013 11.6 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue 31.12.2013 Terreni Fabbricati A. Esistenze iniziali 272.578 540.917 A.1 Riduzione di valore totali nette (15.258) (292.282) A.2 Esistenze iniziali nette 257.320 248.635 B. Aumenti 9.796 26.170 B.1 Acquisti 6.525 19.846 di cui operazione di aggregazione aziendale - - B.2 Spese per migliorie capitalizzate - 1.549 B.3 Variazioni positive di fair value - - B.4 Riprese di valore - - B.5 Differenze di cambio positive - - B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale - - B.7 Altre variazioni 3.271 4.775 C. Diminuzioni (580) (15.876) C.1 Vendite - - di cui operazione di aggregazione aziendale - - C.2 Ammortamenti - (15.876) C.3 Variazioni negative di fair value - - C.4 Rettifiche di valore da deterioramento - - C.5 Differenze di cambio negative - - C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività: - - a) immobili ad uso funzionale - - b) attività non correnti in via di dismissione C.7 Altre variazioni - - (580) - D. Rimanenze finali 266.536 258.929 D.1 Riduzione di valore totali nette (15.150) (307.256) D.2 Rimanenze finali lorde 281.686 566.185 E. Valutazione al fair value 287.259 399.714 Ai fini della verifica dell’impairment, sull’intero patrimonio immobiliare è stata effettuata una perizia da parte di consulenti esterni dalla quale è emersa la congruità dei valori iscritti in bilancio. In tale contesto la determinazione del fair value degli immobili è avvenuta in base a metodi e principi valutativi di generale accettazione, applicando i seguenti criteri di valutazione: - metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto tra il bene in oggetto ed altri simili oggetto di compravendita o correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali; - metodo reddituale, basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una proprietà, ottenuto capitalizzando il reddito ad un tasso di mercato. Gli ammortamenti sono calcolati sulla base della vita utile stimata del bene a partire dalla data di entrata in funzione. La vita utile stimata in mesi per le principali classi di cespiti è riportata nella tabella seguente: Descrizione Terreni relativi ad immobili Ammortamento Vita utile NO Non ammortizzati Immobili - Immobili in leasing SI Sulla base di perizia Impianti di sollevamento e pesatura SI 160 mesi Costruzioni leggere e scaffalature SI 120 mesi Mobili e arredi diversi SI 120 mesi Mobili e macchine ordinarie d'ufficio SI 100 mesi Apparecchiature ATM SI 96 mesi Mezzi forti e blindature prefabbricate SI 80 mesi Macchinari, apparecchi e attrezzature varie SI 80 mesi Impianti antincendio SI 40 mesi Macchinari vari, mobili ed arredi SI 80 mesi Banconi blindati o con cristalli blindati SI 60 mesi Personal Computer SI 60 mesi Attrezzatura mensa SI 48 mesi Impianti interni speciali di comunicazione SI 48 mesi Impianti di allarme SI 40 mesi Macchine Ufficio elettriche-elettroniche SI 30 mesi Autoveicoli da trasporto SI 30 mesi Autovetture SI 24 mesi Autovetture in leasing SI Sulla base della durata del contratto Nota Integrativa 479 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 11.7 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74.c) Attività/Valori 31.12.2013 31.12.2012 1.1 Di proprietà: - 278 - terreni - - - fabbricati - 222 A. Attività ad uso funzionale - mobili - - - impianti elettronici - - - altre - 56 1.2 In locazione finanziaria: - - - terreni - - - fabbricati - - - mobili - - - impianti elettronici - - - altre - - Totale A - 278 B. Attività detenute a scopo di investimento 2.1 Di proprietà: - - - terreni - - - fabbricati - 2.2 In locazione finanziaria: - - - terreni - - - fabbricati - Totale B - - Totale A+B - 278 SEZIONE 12 - Attività immateriali - Voce 120 12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività 31.12.2013 Attività/Valori A.1 Avviamento Durata definita 31.12.2012 Durata indefinita Durata definita Durata indefinita X - X - A.2 Altre attività immateriali 373 37 373 37 A.2.1 Attività valutate al costo: 373 37 373 37 - - - - 373 37 373 37 a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività A.2.2 Attività valutate al fair value - - - - a) Attività immateriali generate internamente - - - - b) Altre attività - - - - 373 37 373 37 Totale 480 Relazioni e Bilanci 2013 12.2 Attività immateriali: variazioni annue Avviamzento Altre attività immateriali: generate internamente Durata definita A. Esistenze iniziali A.1 Riduzione di valore totali nette Altre attività immateriali: altre Durata indefinita 31.12.2013 Durata definita Durata indefinita 569.694 - - 90.756 37 660.487 (569.694) - - (90.383) - (660.077) 410 A.2 Esistenze iniziali nette - - - 373 37 B. Aumenti - - - - - - B.1Acquisti - - - - - - di cui operazioni di aggregazione aziendale - - - - - - B.2 Incrementi di attività immateriali interne x - - - - - B.3 Riprese di valore x - - - - - B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - - - a patrimonio netto x - - - - - - a conto economico x - - - - - B.5 Differenze di cambio positive - - - - - - B.6 Altre variazioni - - - - - - C. Diminuzioni - - - - - - C.1Vendite - - - - - - C.2 Rettifiche di valore - - - - - - - Ammortamenti x - - - - - - Svalutazioni - - - - - - + patrimonio netto x - - - - - + conto economico - - - - - - C.3 Variazioni negative di fair value - - - - - - - a patrimonio netto x - - - - - - a conto economico x - - - - - C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione - - - - - - C.5 Differenze di cambio negative - - - - - - C.6 Altre variazioni - - - - - - D. Rimanenze finali nette - - - 373 37 410 D.1 Rettifiche di valore totali nette E. Rimanenze finali lorde F. Valutazione al costo (569.694) - - - - - 569.694 - - 373 37 410 - - - - - - 12.3 Altre informazioni Per le altre attività immateriali a durata limitata, di seguito si riporta la vita utile, per singola categoria, considerata ai fini della determinazione dell’ammortamento. 31.12.2013 Elenco immobilizzazioni immateriali - software Vita utile Valore netto 36 mesi 373 Si segnala che il software iscritto tra le attività immateriali non è ancora entrato in funzione, pertanto non ancora ammortizzato. Non esistono impegni contrattuali per l’acquisto di attività immateriali. Nota Integrativa 481 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale SEZIONE 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali Voce 130 dell’attivo e Voce 80 del passivo 13.1 Attività per imposte anticipate: composizione 31.12.2013 Avviamento da fusione riallineato 1.026.462 Svalutazione titoli AFS 123.674 Attività materiali - maggiori ammortamenti IAS 10.255 Svalutazione crediti non bancari e crediti di firma non dedotti 11.220 Fondi oneri personale 3.856 Fondi oneri e rischi non dedotti 12.499 Avviamento ramo banca depositaria da società del gruppo 1.445 Oneri aumento capitale sociale deducibili in 5 rate 2.504 Riserva matematica Fondo Pensione Gestione separata ex Acc. 21.03.89 372 Svalutazione crediti verso clientela 211.923 Oneri straordinari non dedotti 232 Costo ammortizzato FTA 304 Altre minori 344 Totale 1.405.090 13.2 Passività per imposte differite: composizione 31.12.2013 Purchase price allocation - Partecipazioni 39.672 Rivalutazione titoli AFS 38.814 Attività materiali - eccedenza ammortamenti dedotti extracontabilmente 4.851 Purchase price allocation - Spese di aggregazione 5.274 Immobili in leasing rilevati al fair value 1.370 Valutazione Titoli FVO 343 Valutazione TFR 175 Totale 90.499 13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) 31.12.2013 31.12.2012 1. Importo iniziale 948.805 1.051.472 2. Aumenti 347.187 192.939 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 270.622 70.872 a) relative a precedenti esercizi 212.645 - b) dovute al mutamento dei criteri contabili - - c) riprese di valore - - d) altre 57.977 70.872 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti di cui operazioni di aggregazione aziendale 3. Diminuzioni - - 76.565 - 76.565 122.067 (19.035) (295.606) 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (19.035) (19.966) a) rigiri (17.363) (19.966) b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità (1.672) - c) mutamento dei criteri contabili - - d) altre - - 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - - 3.3 Altre diminuzioni - (268.551) a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L. 214/2011 - (268.551) b) altre - di cui operazioni di aggregazione aziendale 4. Importo finale 482 Relazioni e Bilanci 2013 - (7.089) 1.276.957 948.805 Le imposte anticipate sono rilevate sulla base della probabilità di sufficienti imponibili fiscali futuri, tenuto anche conto del regime di consolidato fiscale adottato ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. n. 917/86. Non sono state rilevate imposte anticipate in corrispondenza delle svalutazioni di partecipazioni aventi i requisiti per la participation exemption. Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle attività per imposte anticipate createsi sino all'anno 2012 in effettiva contropartita al conto economico. La valorizzazione delle imposte anticipate è stata operata ai fini dell’IRES con aliquota pari al 27,5%. Ai fini dell’IRAP, si rammenta come nei passati esercizi non erano state valorizzate imposte differite attive a causa delle aspettative di reddito imponibile negativo dei successivi esercizi, che ne rendevano incerto il recupero. Con l’art. 1, commi da 167 a 170 della Legge 27.12.2013 n. 147 (Legge di stabilità 2014) è stata, invece, integrata la disciplina che consente di trasformare in crediti d’imposta le attività per imposte anticipate (DTA) iscritte in bilancio relativamente a svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela e al riallineamento del valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali. In particolare è stato previsto, tra gli altri, che nel caso in cui la dichiarazione IRAP chiuda con un valore della produzione netta negativo, la quota delle DTA IRAP che si riferisce ai predetti elementi che hanno concorso alla formazione del valore della produzione netta negativo è trasformata per intero in crediti d'imposta. Per effetto di tale disposizione, viene automaticamente soddisfatto il cd. “probability test” per l’iscrivibilità delle imposte differite attive IRAP, nella considerazione che la recuperabilità delle DTA sugli asset indicati sia sempre garantita (i.e. anche in ipotesi di base imponibile IRAP negativa). Pertanto, UBI Banca che come detto non aveva proceduto all’iscrizione di imposte anticipate IRAP in quanto non erano previsti redditi imponibili IRAP sufficienti a consentirne il recupero, ha proceduto nel 2013 ad operare il reassessment delle DTA IRAP non iscritte, per un importo pari 212.645 mila euro. La restante quota di imposte anticipate rilevate nell'esercizio, pari a 57.977 mila di euro sono costituite per 53.797 mila di euro dalla quota delle svalutazioni e delle perdite su crediti deducibili nei quattro esercizi successivi ai fini IRES e IRAP, ai sensi delle nuove disposizioni introdotte per gli enti creditizi e finanziari dall’art. 1, comma 160, lett. c), n. 1), L. 27 dicembre 2013, n. 147 per 2.248 mila di euro da accantonamenti per fondi rischi e oneri e fondi relativi al personale non deducibili, per 888 mila euro da ammortamenti non deducibili, per 998 mila di euro da svalutazione di crediti di firma e per 46 mila euro da oneri rilevati nel corrente esercizio ma deducibili nel successivo. Gli altri aumenti pari a 76.565 mila di euro sono rappresentati dalle imposte anticipate di Centrobanca Spa acquisite da UBI Banca per effetto dell’operazione di fusione per incorporazione che si è conclusa nell’esercizio. Le imposte anticipate annullate nell'esercizio per 19.035 mila di euro sono costituite per 12.060 mila di euro dal recupero di quote costanti delle svalutazioni crediti delle società incorporate B@nca 24-7 Spa e Centrobanca Spa, per 4.726 mila di euro dall'utilizzo di fondi tassati, per 250 mila euro da ammortamenti su beni materiali e altri oneri divenuti deducibili nell’esercizio, per 82 mila euro da recuperi conseguenti ad erogazioni del Fondo Pensione, per 83 mila euro dall’ammortamento di avviamenti fiscalmente riconosciuti acquisiti con l’incorporazione di Centrobanca Spa, per 10 mila euro da oneri divenuti deducibili nell’esercizio e per 152 mila euro da disallineamenti venuti meno con la presentazione della dichiarazione dei redditi del 2012. La restante quota pari a 1.672 mila di euro è dovuta allo stralcio di imposte differite attive non più recuperabili. 13.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico) 31.12.2013 31.12.2012 1. Importo iniziale 920.811 1.021.806 2. Aumenti 329.876 174.786 3. Diminuzioni (12.301) (275.781) 3.1 Rigiri (12.143) (7.230) 3.2 Trasformazione in crediti d'imposta - (268.551) a) derivante da perdite di esercizio - (268.551) b) derivante da perdite fiscali - - (158) - 1.238.386 920.811 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale Nota Integrativa 483 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico) 1. Importo iniziale 31.12.2013 31.12.2012 50.643 71.040 2. Aumenti 2.129 72 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 1.000 72 - a) relative a precedenti esercizi - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre 1.000 72 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti di cui operazioni di aggregazione aziendale - - 1.129 - 1.129 - 3. Diminuzioni (1.087) (20.469) 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio (1.087) (20.469) (364) (20.469) - - a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre (723) - - - 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale - - 51.685 50.643 Le imposte differite sono rilevate a fronte delle differenze temporanee tra valore contabile di una attività o di una passività ed il suo valore fiscale. In relazione alle rivalutazioni di partecipazioni aventi i requisiti per la partecipation exemption le imposte differite sono state rilevate sulla quota imponibile del 5%. Non sono state rilevate imposte differite sulle riserve in sospensione di imposta poiché non sono previsti eventi che ne facciano venire meno il regime di non tassabilità. Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle imposte differite createsi sino all'anno 2012 in effettiva contropartita al conto economico. Le imposte differite rilevate nell'esercizio per 1 milione di euro sono imputabili per 955 mila euro alla quota imponibile (5%) delle riprese di valore su partecipazioni, per 39 mila euro alla quota imponibile (5%) delle rivalutazione di titoli azionari classificati nel comparto fair value option e per 6 mila euro agli ammortamenti su beni materiali e immateriali relativi a precedenti esercizi. Le imposte differite annullate nell'esercizio per 1.086 mila di euro sono rappresentate per 106 mila euro dalla valutazione di prestiti obbligazionari dell’esercizio 2007 e per 257 mila euro da differenze tra gli ammortamenti civilistici e fiscali su beni materiali; la restante quota pari a 723 mila euro è dovuta allo stralcio di imposte differite passive per il venir meno dei presupposti di iscrizione. 13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) 1. Importo iniziale 2. Aumenti 31.12.2013 31.12.2012 244.225 456.025 12.719 911 357 911 a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - 357 911 - - 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 12.362 - di cui operazioni di aggregazione aziendale 12.362 - 3. Diminuzioni (128.811) (212.711) 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (128.811) (212.711) a) rigiri (126.737) (212.711) b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - - c) dovute al mutamento dei criteri contabili - - (2.074) - 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - - 3.3 Altre diminuzioni - - 128.133 244.225 d) altre 4. Importo finale 484 Relazioni e Bilanci 2013 Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle attività per imposte anticipate createsi sino all'anno 2012 in contropartita al patrimonio netto. Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio per 357 mila euro sono imputabili alla valutazione di titoli e partecipazioni classificati nel comparto AFS. Gli altri aumenti pari a 12.362 mila di euro sono rappresentati dalle imposte anticipate di Centrobanca Spa acquisite da UBI Banca per effetto dell’operazione di fusione per incorporazione che si è conclusa nell’esercizio. Le imposte annullate per 128.811 mila di euro sono imputabili per 125.374 mila di euro alla valutazione di titoli AFS, per 1.232 mila di euro alla quota di oneri sostenuti per l’aumento di capitale sociale deducibile nel 2013 e per 131 mila di euro alla quota di ammortamento dell’avviamento; le altre diminuzioni pari a 2.074 mila di euro sono dovute allo stralcio delle differite attive IRAP sulle riserve di valutazione dei titoli AFS dell’incorporata Centrobanca Spa che non vengono valorizzate dall’incorporante. 13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) 31.12.2013 31.12.2012 1. Importo iniziale 14.555 2.278 2. Aumenti 35.305 12.694 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 35.305 12.688 a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento dei criteri contabili - - c) altre 35.305 12.688 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - 2.3 Altri aumenti - - - 6 3. Diminuzioni di cui operazioni di aggregazione aziendale (11.046) (417) 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio (11.040) (417) a) rigiri (11.040) (417) b) dovute al mutamento dei criteri contabili - - c) altre - - - - 3.2 Riduzione di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale (6) - 38.814 14.555 Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle passività per imposte differite createsi sino all'anno 2012 in contropartita al patrimonio netto. Le imposte differite rilevate nell'esercizio per 35.305 mila di euro sono costituite da valutazioni di titoli e partecipazioni classificati nel comparto AFS. Le imposte differite annullate nell'esercizio pari a 11.040 mila di euro si riferiscono alla valutazione di titoli e partecipazioni AFS, mentre le altre diminuzioni pari a 6 mila euro ad aggiustamenti minori. 13.7 Altre informazioni Attività fiscali correnti Nella tabella si evidenziano le consistenze delle attività fiscali correnti: 31.12.2013 Acconti versati al Fisco Ritenute alla fonte Crediti verso erario per istanze irap Altri crediti verso erario Saldo al 31.12.2013 151.327 4.817 80.486 85.906 322.536 Nota Integrativa 485 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Passività fiscali correnti Nella tabella si evidenziano le variazioni delle passività fiscali correnti: 31.12.2013 Saldo al 31.12.2012 Accantonamento imposte Utilizzi per pagamento imposte Altre variazioni Saldo al 31.12.2013 165.766 226.212 (158.827) (506) 232.645 Probability Test sulle fiscalità differite Come riportato nella Parte A – Politiche contabili della presente Nota Integrativa - la rilevazione delle passività e delle attività fiscali differite avviene, in aderenza ai criteri previsti dal principio IAS 12, rispettivamente: – per le passività fiscali differite avendo riguardo a tutte le differenze temporanee imponibili, salve alcune specifiche fattispecie; – per le attività fiscali differite avendo riguardo a tutte le differenze temporanee deducibili se è probabile che sarà realizzato nel futuro un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata tale differenza temporanea. Per la determinazione del reddito imponibile sono presi in considerazione anche gli effetti derivanti dall’articoli 117 e segg. TUIR (Consolidato fiscale). Le attività fiscali sono quantificate secondo le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale le stesse si realizzeranno. Le attività sono periodicamente sottoposte a verifica al fine di riscontrare il grado di recuperabilità e il livello di aliquote applicabili nonché l’eventuale obbligo di rilevazione, c.d. reassessment, di attività non iscritte o cancellate per la mancanza dei requisiti nei precedenti esercizi. Alla data della presente relazione le imposte anticipate iscritte alla voce “130 Attività fiscali b) anticipate” ammontano complessivamente a Euro 1.405 milioni Euro riferibili ai seguenti eventi generatori: eccedenza rettifiche di valore crediti di cui all’art. 106 c.3 TUIR: Euro 212 milioni (di cui Euro 8,3 milioni iscritte ai fini IRAP ai sensi del nuovo regime fiscale introdotto dall’art. 1, comma 158, della Legge Stabilità 2014, che ne ha disposto la deducibilità ai fini del tributo regionale a decorrere dal 2013); avviamenti ed altre attività immateriali, anche oggetto di affrancamento ai sensi di legge, i cui ammortamenti sono deducibili in esercizi successivi: 1.026 milioni di euro, ciò con riguardo sia ai valori riportati nel bilancio separato che nel bilancio consolidato (articolo 15 c. 10 bis D.L. 185/2008 introdotto dal D.L. 98/2011 conv. Legge 111/2011); svalutazioni Titoli Portafoglio AFS e Accantonamenti e spese non deducibili per ragioni di competenza ai sensi del TUIR 167 milioni di euro. • • • Per quanto attiene le attività fiscali anticipate cui concorrono le svalutazioni crediti e gli ammortamenti di avviamenti ed attività immateriali si ricorda che la Legge n. 147 del 27.12.2013 - “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” c.d. “Legge di stabilità 2014” ha integrato le disposizioni del Decreto Legge 225/2010, successivamente modificato con il D.L.201/2011 convertito Legge 214/2011 che ha istituito il diritto/obbligo – segnatamente banche – di conversione in crediti d’imposta di tali attività al verificarsi di perdite d’esercizio accertate nel bilancio individuale e/o di perdite fiscali laddove tali attività abbiano concorso alla formazione delle medesime perdite. In particolare, l’art. 1, commi da 167 a 170 della Legge di Stabilità 2014 ponendo fine ai dubbi interpretativi sorti in proposito, ha esteso a decorrere dal periodo d’imposta 2013, la trasformazione delle DTA iscritte in bilancio anche ai fini IRAP relativamente alle predette casistiche, con ciò rendendo equivalente il comportamento per IRES e IRAP. Circa l’assimilazione alle perdite fiscali, si deve avere riguardo al valore negativo della produzione netta. Ne consegue pertanto che - al pari di quanto già accade ai fini IRES - risulta automaticamente soddisfatto il cd. “probability test” per l’iscrivibilità delle imposte differite attive anche ai fini IRAP, nella considerazione che la recuperabilità delle differite attive sugli asset indicati è sempre garantita (i.e. anche in ipotesi di base imponibile IRAP negativa). Posto che nei passati esercizi UBI banca non aveva proceduto alla valorizzazione di imposte differite attive IRAP sugli avviamenti fiscalmente riallineati a causa delle aspettative di reddito imponibile negativo dei successivi esercizi che ne rendevano incerto il recupero, nel presente bilancio si è provveduto ad operare il reassessment delle DTA IRAP non iscritte sugli avviamenti affrancati, per un importo pari a ca. 212,6 milioni di Euro. Sulla base di tali presupposti la Banca ha effettuato le seguenti verifiche: – individuazione delle diverse tipologie di imposte anticipate rilevabili e/o rilevate ed il loro periodo di recupero ordinario; – individuazione delle aliquote fiscali previste alle rispettive scadenze; – quantificazione previsionale della redditività futura, sia con riguardo ai risultati di bilancio individuale che ai risultati fiscali ai fini IRES e IRAP, considerando altresì la trasformazione automatica in crediti d’imposta al verificarsi di specifiche circostanze. L’elaborazione svolta ha evidenziato una base imponibile ampiamente capiente ed in grado di riassorbire la fiscalità iscritta nel bilancio al 31 dicembre 2013. 486 Relazioni e Bilanci 2013 SEZIONE 14 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate - Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del passivo 14.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività 31.12.2013 31.12.2012 A.1 Attività finanziarie - - A.2 Partecipazioni - - 2.329 2.329 A.4 Attività immateriali - - A.5 Altre attività non correnti - - Totale A 2.329 2.329 2.329 A. Singole attività A.3 Attività materiali di cui valutate al costo 2.329 di cui valutate al fair value livello 1 - - di cui valutate al fair value livello 2 - - di cui valutate al fair value livello 3 - - B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - B.2 Attività finanziarie valutate al fair value - - B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita - - B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - B.5 Crediti verso banche - - B.6 Crediti verso clientela - - B.7 Partecipazioni - - B.8 Attività materiali - - B.9 Attività immateriali - - B.10 Altre attività - - Totale B - - di cui valutate al costo - - di cui valutate al fair value livello 1 - - B. Gruppi di attività (unità operative dismesse) di cui valutate al fair value livello 2 - - di cui valutate al fair value livello 3 - - C.1 Debiti - - C.2 Titoli - - C.3 Altre passività - - C. Passività associate a singole attività in via di dismissione Totale C - - di cui valutate al costo - - di cui valutate al fair value livello 1 - - di cui valutate al fair value livello 2 - - di cui valutate al fair value livello 3 - - D.1 Debiti verso banche - - D.2 Debiti verso clientela - - D.3 Titoli in circolazione - - D.4 Passività finanziarie di negoziazione - - D.5 Passività finanziarie valutate al fair value - - D.6 Fondi - - D.7 Altre passività - - Totale D - - di cui valutate al costo - - di cui valutate al fair value livello 1 - - D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione di cui valutate al fair value livello 2 - - di cui valutate al fair value livello 3 - - 14.2 Altre informazioni Non si segnalano altre informazioni rilevanti. 14.3 Informazioni sulle partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole non valutate al patrimonio netto Non vi sono partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole fra le attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione. Nota Integrativa 487 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale SEZIONE 15 - Altre attività - Voce 150 15.1 Altre attività: composizione Descrizione/Valori Saldo partite illiquide di portafoglio 31.12.2013 31.12.2012 22.139 23.109 Altre attività - consolidato fiscale 223.837 149.485 Partite viaggianti attive 154.049 168.182 Appostazioni debitorie in sospeso presso servizi e sportelli 84.289 36.704 Clienti e corrispondenti per effetto titoli, cedole e competenze da addebitare 29.457 22.271 - 3.157 Assegni di c/c propri 3.217 3.018 Crediti di imposte per ritenute subite 4.140 4.107 Volumi e scorte 3.592 3.603 Crediti di imposta esercizi precedenti e relativi interessi Migliorie su beni di terzi Partite connesse ad operazioni Covered Bond e Cartolarizzazione Partite debitorie residuali Totale 488 Relazioni e Bilanci 2013 531 658 120.156 64.460 11.268 6.284 656.675 485.038 PASSIVO SEZIONE 1 - Debiti verso banche - Voce 10 1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 31.12.2013 31.12.2012 1. Debiti verso banche centrali 12.166.333 12.098.917 2. Debiti verso banche 12.119.478 15.982.517 2.1 Conti correnti e depositi liberi 2.648.228 5.114.460 2.2 Depositi vincolati 7.548.582 9.278.069 2.3 Finanziamenti 1.681.052 1.365.479 2.3.1 Pronti contro termine passivi 770.153 842.524 2.3.2 Altri 910.899 522.955 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 2.5 Altri debiti Totale - - 241.616 224.509 24.285.811 28.081.434 Fair value - livello 1 - - Fair value - livello 2 2.540.469 - Fair value - livello 3 21.758.898 - Totale Fair value 24.299.367 - Al 31.12.2012 il fair value dei debiti verso banche era pari al valore di bilancio. Per l’esercizio 2012 non viene fornita alcuna ripartizione del livello di fair value in quanto informazione non richiesta dal principio IFRS 13, entrato in vigore nel 2013 ed applicabile prospetticamente. Per quanto concerne la determinazione del livello di fair value, si rimanda alla sezione “A.4 – Informativa di Nota Integrativa – Attività e Passività il cui fair value viene fornito ai fini dell’informativa integrativa”. La voce Debiti verso banche centrali contiene il valore di bilancio dei finanziamenti ottenuti dalla BCE. Nell’ambito della voce Debiti verso banche - Conti correnti e depositi liberi si segnalano rapporti infragruppo per 2,27 miliardi di euro e finanziamenti da altri istituti di credito per 373,7 milioni di euro. Nei Depositi vincolati sono compresi finanziamenti da Banche del Gruppo per 7,5 miliardi di euro e finanziamenti da altre banche per 37 milioni di euro. I Pronti contro termine riguardano rapporti con controparti del Gruppo per 490 milioni di euro e per 280 milioni di euro attengono a posizioni aperte con altre istituzioni creditizie. I Finanziamenti - altri sono riferiti ad operazioni in essere con la BEI per 909,8 milioni di euro; la parte residuale è relativa a rapporti infragruppo. 1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati Descrizione/Valore 31.12.2013 31.12.2012 - 200.332 Debiti verso Banche Subordinati I debiti subordinati verso banche esistenti al termine dello scorso esercizio si riferivano a depositi vincolati di Banca Carime Spa che non sono stati rinnovati. 1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati La Banca non ha emesso debiti strutturati verso altre istituzioni creditizie. 1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica Non si segnalano debiti verso banche oggetto di copertura specifica. 1.5 Debiti per leasing finanziario Non si rilevano debiti verso banche per leasing finanziario. Nota Integrativa 489 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale SEZIONE 2 - Debiti verso clientela - Voce 20 2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 1. Conti correnti e depositi liberi 2. Depositi vincolati 31.12.2013 31.12.2012 671.987 2.890.798 - 572.464 3. Finanziamenti 6.535.873 4.411.448 3.1 Pronti contro termine passivi 5.499.671 3.944.510 3.2 Altri 1.036.202 466.938 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 5. Altri debiti Totale - - 16.053 22.485 7.223.913 7.897.195 Fair value - livello 1 - - Fair value - livello 2 - - Fair value - livello 3 7.224.689 - Fair value 7.224.689 - Al 31.12.2012 il fair value dei debiti verso clientela era pari al valore di bilancio. Per l’esercizio 2012 non viene fornita alcuna ripartizione del livello di fair value in quanto informazione non richiesta dal principio IFRS 13, entrato in vigore nel 2013 ed applicabile prospetticamente. Per quanto concerne la determinazione del livello di fair value, si rimanda alla sezione “A.4 – Informativa di Nota Integrativa – Attività e Passività il cui fair value viene fornito ai fini dell’informativa integrativa”. Nella voce Conti correnti e depositi liberi sono ricomprese operazioni di finanziamento poste in essere con controparti istituzionali che riguardano la liquidità depositata da UBI Pramerica SGR Fondi per 10 milioni di euro a fronte di 1 miliardo di euro dello scorso esercizio e UBI Pramerica SGR Gestioni individuali per 216,9 milioni di euro. Le operazioni infragruppo ammontano a 409,6 milioni di euro. I Pronti contro termine passivi sono relativi a operazioni di finanziamento con la Cassa di Compensazione e Garanzia. I principali Finanziamenti passivi altri riguardano per 433 milioni di euro le operazioni con la Cassa Depositi e Prestiti e per 598 milioni di euro operazioni infragruppo. 2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati Descrizione/Valore 31.12.2013 31.12.2012 572.479 572.464 Debiti verso clientela Debiti subordinati I debiti subordinati verso la clientela sono costituiti dai depositi inerenti le operazioni di preference shares con: Banca Popolare di Bergamo Funding Llc per 301,8 milioni di euro, Banca Lombarda Preferred Capital Company Llc per 155,6 milioni di euro e Banca Popolare Commercio e Industria Funding Llc per 115,1 milioni di euro. 2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati La Banca non ha emesso debiti strutturati sottoscritti da clientela. 2.4 Debiti verso clientela: debiti oggetto di copertura specifica Non vi sono operazioni in essere verso clientela oggetto di copertura specifica. 2.5 Debiti per leasing finanziario 31.12.2013 31.12.2012 - entro 1 anno 1.066 1.230 - tra 1 e 5 anni 4.482 4.189 19.954 21.003 Debito residuo verso società di leasing - oltre 5 anni 490 Relazioni e Bilanci 2013 SEZIONE 3 - Titoli in circolazione - Voce 30 3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica 31.12.2013 Tipologia titoli/Valori Valore Bilancio 31.12.2012 Fair Value Livello 1 Livello 2 Livello 3 30.161.233 17.653.559 12.501.835 - 2.828.329 303.426 2.374.354 - 27.332.904 17.350.133 10.127.481 49.859 - - - 49.859 30.211.092 Valore Bilancio Fair Value Livello 1 Livello 2 Livello 3 23.405.765 18.512.245 4.406.001 - 1.315.846 716.946 532.458 - - 22.089.919 17.795.299 3.873.543 - 49.859 - - - - - - - - - - - - 49.859 - - - - - 17.653.559 12.551.694 - 23.405.765 18.512.245 4.406.001 - A. Titoli 1. obbligazioni 1.1 strutturate 1.2 altre 2. altri titoli 2.1 stutturati 2.2 altri Totale Anche in occasione della fusione per incorporazione di Centrobanca Spa, si è provveduto ad una riconsiderazione del portafoglio obbligazionario; tale esame ha comportato una visione più stringente circa strumenti finanziari classificabili come strutturati. Per un confronto omogeneo sono state riclassificate anche le posizioni analoghe relative all’esercizio 2012. Alla fine dell’esercizio i prestiti obbligazionari emessi in relazione ad operazioni di covered bond ammontano a nominali 7,2 miliardi di euro (il controvalore di bilancio comprensivo del costo ammortizzato e del delta fair value di copertura è pari a 7,7 miliardi di euro). Le emissioni obbligazionarie costituite da emissioni sul mercato EMTN ammontano complessivamente a 4,2 miliardi di euro. 3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati Descrizione/Valore 31.12.2013 31.12.2012 4.383.082 4.966.003 Titoli in circolazione Titoli in circolazione - Subordinati L’elenco delle singole posizioni è riportato nella Sezione 2 – parte F del presente bilancio, relativa alle informazioni sul capitale. 3.3 Titoli in circolazione oggetto di copertura specifica 31.12.2013 31.12.2012 1. Titoli oggetto di copertura specifica del fair value: 13.336.929 14.717.708 a) rischio di tasso di interesse 13.336.929 14.717.708 b) rischio di cambio - - c) più rischi - - 2. Titoli oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari: - - a) rischio di tasso di interesse - - b) rischio di cambio - - c) altro - - La valutazione delle obbligazioni sottostanti e dei relativi contratti di copertura ha generato un risultato netto contabilizzato nella voce 90 di Conto Economico – risultato netto delle operazioni di copertura. Nota Integrativa 491 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale SEZIONE 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40 4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 31.12.2013 31.12.2012 FV FV FV* VN L1 L2 VN L3 FV* L1 L2 L3 A. Passività per cassa 1. Debiti verso banche 902.000 959.994 - - 959.994 1.100.000 1.163.870 - - 2. Debiti verso clientela 18.000 18.968 - - 18.968 - - - - - - - - - - - - - - - 3. Titoli di debito 1.163.870 3.1 Obbligazioni - - - - - - - - - - 3.1.1 Strutturate - - - - x - - - - x 3.1.2 Altre obbligazioni x - - - - x - - - - 3.2 Altri titoli - - - - - - - - - - 3.2.1 Strutturati - - - - x - - - - x 3.2.2 Altri Totale A - - - - x - - - - x 920.000 978.962 - - 978.962 1.100.000 1.163.870 - - 1.163.870 B. Strumenti derivati 1. Derivati finanziari x 52 551.777 - x x 69 1.389.220 - 1.1 Di negoziazione x 52 551.777 - x x 69 1.389.220 - x 1.2 Connessi con la fair value option x - - - x x - - - x x 1.3 Altri x - - - x x - - - 2. Derivati creditizi x - - 645 x x - - - 2.1 Di negoziazione x - - 645 x x - - - x 2.2 Connessi con la fair value option x - - - x x - - - x 2.3 Altri x - - - x x - - - x Totale B x 52 551.777 645 x x 69 1.389.220 - x 920.000 979.014 551.777 645 978.962 1.100.000 1.163.939 1.389.220 - 1.163.870 Totale (A+B) Legenda FV = fair value. FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione. VN = valore nominale o nozionale. La voce Debiti verso banche si riferisce a posizioni in essere per scoperti tecnici, correlati a pronti contro termine attivi di cui 646,5 milioni di euro con sottostanti titoli di stato tedeschi e 311,4 milioni di euro con titoli di stato francesi; la parte residua attiene ad operazioni analoghe con sottostanti titoli di stato italiani. I debiti verso clientela riguardano posizioni di scoperti tecnici su titoli di stato italiani correlati a pronti contro termine attivi con la Cassa di Compensazione e Garanzia. I derivati finanziari (livello 2) si riferiscono principalmente ad operazioni OTC legate all’attività di negoziazione e sono composti prevalentemente da interest rate swap per 506,6 milioni di euro, da opzioni per 23,1 milioni di euro e da forward per 21,1 milioni di euro. La loro evoluzione è da leggersi in correlazione alla corrispondente voce iscritta fra le attività finanziarie di negoziazione. I derivati di negoziazione classificati a livello 3 sono costituiti dal Fair value dei credit default swap connessi con le emissioni di preference share, per l’importo di 645 mila euro. 4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate La Banca non ha emesso passività finanziarie di negoziazione subordinate. 4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati La Banca non ha emesso passività finanziarie di negoziazione strutturate. 4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi “scoperti tecnici”) di negoziazione: variazioni annue Le passività finanziarie per cassa detenute dalla Banca sono rappresentate esclusivamente da scoperti tecnici, pertanto non viene rappresentata alcuna movimentazione di tali passività. SEZIONE 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50 La Banca non ha in essere alcuna passività finanziaria valutata al fair value. 492 Relazioni e Bilanci 2013 SEZIONE 6 - Derivati di copertura - Voce 60 6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici Fair Value 31.12.2013 L1 L2 L3 A. Derivati finanziari - 377.702 - 1) Fair value - 377.702 - 2) Flussi finanziari - - 3) Investimenti esteri - B. Derivati creditizi Fair Value 31.12.2012 VN 31.12.2013 VN 31.12.2012 L1 L2 L3 3.860.401 - 1.307.735 - 4.719.966 3.860.401 - 1.307.735 - 4.719.966 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 1) Fair value - - - - - - - - 2) Flussi finanziari - - - - - - - - Totale - 377.702 - 3.860.401 - 1.307.735 - 4.719.966 I derivati finanziari si riferiscono esclusivamente a coperture di tasso di interesse del tipo Interest Rate Swap. La diminuzione del fair value di tali tipologie di derivati rispetto allo scorso esercizio è spiegato principalmente dalla manovra di ottimizzazione delle coperture del rischio tasso attuata nel corso del primo trimestre dell’esercizio. 6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura Operazioni/Tipo di copertura Fair Value Flussi Finanziari Specifica Rischio di tasso 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2. Crediti Rischio di cambio Generica Rischio di credito Rischio di prezzo Specifica Generica Investimenti esteri Più rischi 358.729 - - - - x - x x 5.229 - - x - x - x x 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza x - - x - x - x x 4. Portafoglio x x x x x 6.445 x - x 5. Altre operazioni Totale Attività 1. Passività finanziarie 2. Portafoglio Totale Passività - - - - - x - x - 363.958 - - - - 6.445 - - - 7.299 - - x - x - x x - - - - - - - - x 7.299 - - - - - - - - 1. Transazioni attese x x x x x x - x x 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie x x x x x x x - - Relativamente alle operazioni di copertura specifica, il controvalore dei derivati di copertura su attività disponibili per la vendita si riferisce alle posizioni su titoli di debito in prevalenza emessi dallo Stato italiano. Le coperture dei crediti fanno riferimento a posizioni infragruppo nei confronti di UBI Leasing Spa, mentre per le passività finanziarie il controvalore dei derivati si riferisce alle coperture di prestiti obbligazionari. Le operazioni di copertura generica riguardano il portafoglio crediti riveniente dalla fusione per incorporazione di B@nca 24-7 Spa. SEZIONE 7 - Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 70 7.1 Adeguamento di valore delle passività finanziarie coperte La Banca non ha posto in essere contratti derivati per copertura generica di passività finanziarie. SEZIONE 8 - Passività fiscali - Voce 80 Vedi sezione 13 dell’attivo. Nota Integrativa 493 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale SEZIONE 9 - Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 90 Vedi sezione 14 dell’attivo. SEZIONE 10 - Altre passività - Voce 100 10.1 Altre passività: composizione Descrizione/Valore Altre passività - consolidato fiscale 31.12.2013 31.12.2012 219.056 290.956 Appostazioni creditorie in sospeso c/o servizi e sportelli 58.829 76.388 Partite viaggianti passive 23.797 524.821 Ritenute su redditi riconosciuti a terzi 6.666 7.115 Imposte indirette da versare 6.202 10.560 82 168 Dividendi e somme a disposizione dei soci Scarti valuta su operazioni in cambi Debiti verso fornitori Debiti per scopi di istruzioni culturali, benefici, sociali Debiti derivanti da garanzie e impegni 4.119 241 66.875 39.675 6.503 7.575 26.587 19.864 Debiti inerenti al personale 20.731 34.080 Partite creditorie residuali 191.630 156.940 Totale 631.077 1.168.383 SEZIONE 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110 11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio 31.12.2013 31.12.2012 43.612 38.827 6.766 6.446 256 4.559 B.2 Altre variazioni 6.510 406 di cui operazioni di aggregazione aziendale 5.713 1.481 C. Diminuzioni (10.212) (1.661) C.1 Liquidazioni effettuate (5.037) (1.481) C.2 Altre variazioni (5.175) (180) D. Rimanenze finali 40.166 43.612 11.2 Altre informazioni Ipotesi demografiche ed attuariali adottate per la valutazione del fondo TFR e dei premi d’anzianità METODOLOGIA UTILIZZATA AL 31.12.2013 Tasso di mortalità Sono state utilizzate le tavole RGS48 opportunamente modificate sulla base dei dati storici aziendali. Anticipazioni di TFR La probabilità di anticipazione, determinata sulla base dei dati storici aziendali, si attesta al 2% mentre l’importo medio richiesto si attesta tra il 45% e il 100% del fondo disponibile. Tassi di inflazione Lo scenario inflazionistico che si prevede si possa attestare nel lungo periodo ha portato ad utilizzare il tasso del 2%. Tassi di attualizzazione È stato utilizzato un tasso pari al 2,1780%, ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2013, utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare e anticipare fino all’estinzione della popolazione considerata. Ciò in quanto lo IAS 19 dispone di far riferimento ai rendimenti di mercato degli “high quality corporate bonds”, ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo riferimento alla definizione di titoli “Investment Grade”, per cui un titolo è definito tale se ha un rating pari o superiore a BBB di S&P o Baa2 di Moody’s, si è deciso di considerare i soli titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe “A” di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello medio di rating nell’ambito dell’insieme dei titoli “Investment Grade” ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. Considerato che lo IAS 19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico settore merceologico si è optato per una curva di mercato “Composite” che riassumesse quindi le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all’area geografica è stato fatto riferimento all’area Euro. 494 Relazioni e Bilanci 2013 METODOLOGIA UTILIZZATA AL 31.12.2012 Tasso di mortalità Sono state utilizzate le tavole RGS48 opportunamente modificate sulla base dei dati storici aziendali. Anticipazioni di TFR La probabilità di anticipazione, determinata sulla base dei dati storici aziendali, si attesta al 2% mentre l’importo medio richiesto si attesta tra il 45% e il 100% del fondo disponibile. Tassi di inflazione Lo scenario inflazionistico che si prevede si possa attestare nel lungo periodo ha portato ad utilizzare il tasso del 2%. Tassi di attualizzazione È stato utilizzato un tasso pari al 2,4481%, ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite A al 31.12.2012, utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare e anticipare fino all’estinzione della popolazione considerata. Ciò in quanto lo IAS 19 dispone di far riferimento ai rendimenti di mercato degli “high quality corporate bonds”, ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo riferimento alla definizione di titoli “Investment Grade”, per cui un titolo è definito tale se ha un rating pari o superiore a BBB di S&P o Baa2 di Moody’s, si è deciso di considerare i soli titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe “A” di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello medio di rating nell’ambito dell’insieme dei titoli “Investment Grade” ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. Considerato che lo IAS 19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico settore merceologico si è optato per una curva di mercato “Composite” che riassumesse quindi le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all’area geografica è stato fatto riferimento all’area Euro. SEZIONE 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce 120 12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione Voci/Valori 31.12.2013 1. Fondi di quiescenza aziendali 2. Altri fondi rischi e oneri 31.12.2012 1.061 - 57.427 40.286 14.703 2.1 controversie legali 27.670 2.2 oneri per il personale 11.117 9.319 2.3 altri 18.640 16.264 Totale 58.488 40.286 L’incremento dei Fondi rischi ed oneri rispetto all’esercizio precedente attiene, per la parte più significativa, alla componente riveniente dalla fusione per incorporazione di Centrobanca Spa pari a 21 milioni di euro al 31 dicembre 2013. Per quanto concerne le posizioni più rilevanti si evidenzia: - fra le controversie legali - le posizioni ex Centrobanca Spa per 18,8 milioni di euro, cause diverse per prestiti personali extra captive (ex B@nca 24-7 Spa) per 4,6 milioni di euro e altre posizioni numerose ma di entità minore; - fra gli oneri del personale - le esposizioni prevedibili ma non definite in maniera precisa circa la quantità e il momento dell’esborso; - fra i fondi rischi altri - la posizione relativa alla società By You Spa in liquidazione per 13 milioni di euro e la posizione (ex Centrobanca Spa) relativa alla società Mariella Burani Family Holding per 2 milioni di euro. 12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue A. Esistenze iniziali Fondi di quiescenza Altri fondi Totale - 40.286 40.286 1.129 36.360 37.489 - 12.327 12.327 29 45 74 - 11 11 B.4 Altre variazioni 1.100 23.977 25.077 di cui operazioni di aggregazione aziendale B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio B.2 Variazioni dovute al passare del tempo B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto 1.100 23.845 24.945 C. Diminuzioni (68) (19.219) (19.287) C.1 Utilizzo dell'esercizio (11.667) (68) (11.599) C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - (22) (22) C.3 Altre variazioni - (7.598) (7.598) 1.061 57.427 58.488 D. Rimanenze finali Le voci attinenti le operazioni di aggregazione aziendale sono riferite ai valori esistenti in Centrobanca Spa alla data di inizio anno 2013. Nota Integrativa 495 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti Trattasi di fondo di previdenza integrativo al quale risultano iscritti, ormai in forma residuale, 9 pensionati di ex Centrobanca Spa. Rispetto allo scorso esercizio non ci sono state variazioni nella popolazione degli iscritti. La contribuzione per l’anno 2013 così come stabilita dal “Regolamento del Fondo” è stata determinata in funzione del tasso medio ponderato dedotto dalla curva adottata nella valutazione svolta (pari al 2,70%). In contropartita la banca ha beneficiato dei frutti derivanti dall’impiego del patrimonio del fondo. Le consistenze del fondo non risultano investite in specifiche attività. Salvo l’importo di cui alla voce 120 a) del passivo, non risultano iscritte nel bilancio della banca altre passività e/o attività. Le principali ipotesi attuariali sulla base della valutazione del fondo al 31.12.2013 sono costituite da: - ipotesi demografiche desunte dalle tavole di mortalità elaborate dalla Ragioneria Generale dello Stato, distinte per sesso, RG48; - tasso di attualizzazione ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2013, utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo pagato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare fino all’estinzione della popolazione. Il valore attuale del fondo, determinato sulla base di dette ipotesi, ha messo in evidenza una “perdita attuariale” di 2 mila euro (punto B.2). MOVIMENTAZIONE AI FINI IAS 19 DELLE PASSIVITÀ DELL’ANNO 2013 A ESISTENZE INIZIALI B AUMENTI 1.100 31 B1 Interessi passivi 29 B2 Actuarial losses 2 B3 Accantonamenti B4 Altre variazioni C DIMINUZIONI -70 C1 Benefit paid -70 C2 Actuarial gains C3 Altre variazioni D RIMANENZE FINALI 1.061 N. ISCRITTI 9 di cui ATTIVI 0 12.4 Fondi per rischi e oneri - altri fondi Voci/Componenti 31.12.2013 31.12.2012 Altri fondi per rischi e oneri 1. Fondo per rischi su revocatorie 2. Fondo rettifiche interessi commissioni e spese 3. Fondo per bond in default 2.000 - 630 1.300 - - 4. Altri fondi per rischi e oneri 16.010 14.964 Totale 18.640 16.264 Passività potenziali Passività potenziali Fondo per contenzioso fiscale Fondo per revocatorie 151.522 992 Fondo per altre controversie legali 366.445 Totale 518.959 Il significativo incremento delle passività potenziali relative alle controversie legali rispetto all’esercizio precedente riviene dall’acquisizione delle posizioni oggetto di controversie di Centrobanca Spa, in particolare si evidenziano: - l’ammontare della richiesta notificata l’11 ottobre 2011, avanzata in sede giudiziale da parte del fallimento Burani Holding NV (BDH) per presunto danno di 134 milioni di euro; - l’ammontare di una seconda richiesta notificata il 1° marzo 2012 avanzata in sede giudiziale dal fallimento Mariella Burani Family Holding (MBFH) con richiesta risarcitoria eguale alla posizione precedente. La UBI Banca, attraverso la ex Centrobanca Spa, ha ritenuto le domande giudiziali destituite di ogni fondamento e si è costituita, argomentando sia in punto di diritto che in punto di merito, per resistere alla domanda e sostenere la piena correttezza della propria condotta. Per quanto concerne maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nella Parte E, Sezione 4 Rischi Operativi. 496 Relazioni e Bilanci 2013 Più in generale, le passività disciplinate dallo IAS 37, caratterizzate dall’assenza di certezza in merito alla scadenza o all’importo della spesa futura richiesta per l’adempimento di debiti presunti, sono riconducibili alle seguenti tipologie: • passività probabili; • passività potenziali (possibili o remote). La corretta identificazione della natura delle passività è di assoluta importanza perché determina l’obbligo o meno di iscrizione a bilancio del rischio derivante dall’obbligazione. L’appostazione a fondo rischi di un accantonamento è rappresentativo di una passività probabile con scadenza o ammontare incerti8 il cui importo rilevato in bilancio rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. L’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere l’obbligazione, laddove l’effetto dell’attualizzazione è significativo. I fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere l’obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno. Periodicamente viene rivista la misura dell’accantonamento in modo da verificarne la congruità. Si indicano di seguito i parametri legali generali ed astratti che regolano il processo di attualizzazione degli accantonamenti, che viene condotto con riferimento a ciascuna singola controversia passiva ed alla durata residua della stessa: • tipologia/natura della controversia, da determinarsi alla luce del petitum, cioè delle richieste formulate dalla controparte. A tal fine potranno essere individuate delle “macro-famiglie” quali, ad esempio, controversie societarie, controversie giuslavoristiche, controversie in materia di intermediazione finanziaria, controversie genericamente definibili come di risarcimento danni (derivanti da inadempimento contrattuale, da fatto illecito, da violazione di norme imperative) etc.; • g rado di “innovatività” della controversia, da determinarsi tenendo conto del fatto che l’oggetto della stessa verta su materie già conosciute e opportunamente “ponderate” dalla Banca ovvero su materie assolutamente nuove e quindi bisognose di approfondimento (ad esempio perché scaturite da un mutamento della normativa o degli orientamenti giurisprudenziali); • g rado di strategicità della controversia per la Banca: la Banca, per ragioni di opportunità commerciale potrebbe ad esempio decidere di definire la vertenza in modo rapido anche in presenza di argomenti difensivi che consentirebbero di resistere a lungo in giudizio; • durata media della vertenza, da ponderare tenendo conto anche del dato geografico, cioè della localizzazione del foro presso il quale la causa è radicata e dello stadio evolutivo del processo. A tal riguardo si dovrà naturalmente operare una scelta della fonte statistica dalla quale ricavare i dati e ci si potrà avvalere dell’ausilio dei legali che assistono la Banca nella vertenza e che hanno una conoscenza diretta del foro di volta in volta interessato; • “natura” della controparte (ad esempio, persona fisica o giuridica, operatore qualificato o meno, consumatore o meno, etc.). Si definisce passività potenziale: • u n’obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri non totalmente sotto il controllo dell’azienda; • un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché: - non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessario l’impiego di risorse finanziarie; - l’ammontare dell’obbligazione non può essere determinato con sufficiente attendibilità. Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile, ma solo di informativa, a meno che siano giudicate remote; in tale ultimo caso, in ossequio alle previsioni dello IAS 37, non viene fornita in nota integrativa alcuna informativa a riguardo. Anche l’importo delle passività potenziali è soggetto a periodica verifica perché è possibile che le stesse, con la successione degli eventi, diventino remote oppure probabili con la necessità, in quest’ultimo caso, di provvedere eventualmente ad un accantonamento. Si riporta di seguito un elenco di passività potenziali di carattere fiscale alle quali la Banca ha attribuito un rischio ‘possibilè. 1. Verifiche fiscali Con riguardo all’argomento di cui al successivo punto 3, il 12 settembre 2013 la Guardia di Finanza Nucleo di Polizia Tributaria di Bergamo ha consegnato un processo verbale di constatazione (P.V.C.) a conclusione di un accesso relativo all’annualità 2010 in esito alla consegna da parte di UBI Banca, quale incorporante di Centrobanca Spa, di dati e documenti relativi a finanziamenti aventi durata oltre il breve termine, erogati a clientela negli anni 2010-2012 e stipulati all’estero. Nel P.V.C. viene contestato il mancato assoggettamento ad imposta sostitutiva di talune operazioni, i cui contratti sono stati stipulati all’estero nel secondo semestre 2010, quantificandosi una maggiore imposta sostitutiva sui finanziamenti pari ad euro 87 migliaia. La Banca ha formulato proprie osservazioni ai rilievi contenuti nel P.V.C. sia nel corso dell’attività ispettiva che nel corpo del P.V.C. medesimo. 2. Operazioni di rafforzamento patrimoniale mediante emissione di “preference shares” Si ricorda che i contenziosi in parola concernono l’asserita omessa effettuazione (e conseguente versamento) della ritenuta alla fonte di cui all’art. 26, comma 5, D.P.R.600/1973 (aliquota 12,5%, ora 20%) sugli interessi dovuti dalla banca italiana (ex BPU Banca, Banca Popolare 8. Per i criteri di rilevazione degli accantonamenti si rinvia alla Parte A.2 della Nota Integrativa “Parte relativa alle principali voci di bilancio”, par. 12 “Accantonamenti a fondi per rischi e oneri”. Nota Integrativa 497 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale di Bergamo, Banca Popolare Commercio e Industria, Banco di Brescia) a fronte di depositi che la Controllata società veicolo estera (Llc) residente nel Delaware, nell’ambito di complesse operazioni di rafforzamento del Patrimonio di Vigilanza, aveva effettuato nei primi anni 2000 e tuttora in essere. Nello specifico l’Agenzia ha riqualificato tali depositi quali finanziamenti da cui la presunta omessa ritenuta. Complessivamente sono state accertate maggiori ritenute, con riguardo alle annualità dal 2004 al 2008, per complessivi 22 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. Tutti gli accertamenti pervenuti sono stati ritualmente impugnati presso le competenti Commissioni Tributarie nel presupposto che: - non si verte in materia di abuso del diritto dal momento che le operazioni in parola sono state effettuate dietro apposita preventiva autorizzazione da parte della Banca d’Italia; - che appare erronea la riqualificazione ai soli fini fiscali dei depositi in parola considerandoli alla stregua di finanziamenti ricevuti per la circostanza che gli stessi risultavano allora rilevanti ai fini del computo del Patrimonio di Vigilanza. Una simile fattispecie non è infatti prevista dalla vigente normativa fiscale in tema di sostituzione tributaria. Sul punto UBI Banca è stata destinataria di una sentenza negativa per l’annualità 2004, con appello pendente preso la Commissione Tributaria Regionale della Lombardia, mentre è attesa la sentenza riguardante l’annualità 2005, oggetto di discussione il 15 gennaio 2014 presso la Commissione Tributaria Provinciale di Milano. Con riguardo alle successive annualità per i relativi ricorsi si attende tuttora la fissazione dell’udienza di trattazione. Occorre segnalare come la tematica in oggetto coinvolga altri primari gruppi bancari e che di conseguenza non si possono escludere ipotesi definitorie comuni al settore. 3. Imposta sostitutiva ex DPR 601/73 su finanziamenti a medio/lungo termine Con riferimento all’imposta sostitutiva (0,25%) prevista dagli articoli 15 e seguenti del D.P.R. 601/1973 sui finanziamenti a medio/lungo termine, l’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 20/E del 28 marzo 2013, ha affrontato il tema dell’applicazione in relazione allo specifico caso dei finanziamenti i cui contratti siano sottoscritti all’estero. In particolare, l’Agenzia ritiene non rilevante la sottoscrizione di tali atti all’estero – e perciò esclusi dall’imposta sostitutiva – mentre rileverebbe la concreta formazione dell’atto in Italia (vedi consenso delle parti). Occorre rilevare che le conclusioni cui è giunta la sopradetta Risoluzione, dalla quale sono scaturite le contestazioni dell’Amministrazione, appaiono difformi dai precedenti orientamenti della medesima in tema di territorialità dell’imposta. Sulla scorta di tale orientamento e sulla base di documentazione raccolta nel corso di verifiche fiscali effettuate anche presso altre banche partecipanti ad operazioni di finanziamento in pool, alcuni Uffici locali dell’Agenzia delle Entrate hanno notificato a talune banche del Gruppo degli avvisi di liquidazione con riguardo sia all’annualità 2009 che all’annualità 2010. Il 25 settembre 2013 l’Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Milano ha notificato alla Banca, quale successore di Centrobanca Spa, un avviso di liquidazione con riguardo all’annualità 2010 e riferito a diversi finanziamenti in pool erogati con altre primarie banche nazionali, pure raggiunte da analoghi avvisi di liquidazione, con riferimento all’imposta sostitutiva (0,25% - euro 0,8 milioni) prevista dagli articoli 15 e seguenti del DPR 601/73 sui finanziamenti a medio/lungo termine. Contro tale avviso è stato proposto motivato ricorso e si è in attesa della fissazione dell’udienza di trattazione da parte della Commissione Tributaria Provinciale. In merito alla riscossione provvisoria, la notifica dell’avviso di liquidazione ha comportato il versamento della maggiore imposta (euro 0,8 milioni) e dei relativi interessi. Si precisa altresì che i contratti di finanziamento cui la contestazione si riferisce prevedono la possibilità di riaddebitare l’onere d’imposta ai soggetti finanziati. Il 28 novembre 2013 la medesima Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Milano ha notificato alla Banca, quale successore di Centrobanca Spa, un avviso di liquidazione con riguardo all’annualità 2010 e riferito a diversi finanziamenti in pool con altre primarie banche nazionali, pure raggiunte da analoghi avvisi di liquidazione, con riferimento all’imposta sostitutiva (0,25% - euro 0,36 milioni) prevista dagli articoli 15 e seguenti del DPR 601/73 sui finanziamenti a medio/lungo termine. Contro tale avviso è stato proposto motivato ricorso e si è in attesa della fissazione dell’udienza di trattazione da parte della Commissione Tributaria Provinciale. In merito alla riscossione provvisoria, la notifica dell’avviso di liquidazione ha comportato il versamento della maggiore imposta (euro 0,36 milioni) e dei relativi interessi. Si precisa altresì che i contratti di finanziamento cui la contestazione si riferisce prevedono la possibilità di riaddebitare l’onere d’imposta ai soggetti finanziati. 4. Accertamenti IRES ed IRAP Centrobanca Spa è stata destinataria di avviso di accertamento per l’annualità 2006 da parte del competente ufficio dell’Agenzia delle Entrate ai fini IRES per una presunta omessa imposta di euro 2,74 milioni, oltre sanzioni ed interessi. Le contestazioni erano incentrate principalmente sul difetto di competenza per la deducibilità delle perdite su crediti verso clientela. Ricordato che nel giugno 2011 la Sezione 9 del Tribunale Penale di Milano aveva pronunciato sentenza di assoluzione del rappresentante legale pro tempore “in quanto il fatto non sussiste”, nello scorso mese di agosto l’Agenzia delle Entrate con circolare n. 26/E/2013 ha affrontato il generale tema della fiscalità delle perdite e delle svalutazioni dei crediti. Anche a motivo di tale ultimo documento, che ha confermato la sostanziale correttezza dell’operato di Centrobanca Spa, è in corso di definizione con la competente Direzione Regionale un accordo conciliativo per un ammontare stimato di maggior imposta e sanzioni pari a complessivi Euro 0,17 milioni oltre interessi. 498 Relazioni e Bilanci 2013 5. Conferimenti Immobiliare Serico I contenziosi in parola concernono la riqualificazione ai fini fiscali dei conferimenti di rami aziendali effettuati nel 2003, in cui sono ricompresi immobili, in cessioni immobiliari, con conseguente richiesta di maggiore IRPEG, IVA e relative sanzioni. In particolare, gli ammontari richiesti (maggiore imposta, interessi e sanzioni) sono pari rispettivamente a: a) 36,1 milioni per BPB Immobiliare; b) 38,9 milioni per Banca Carime; c) 12,4 milioni per UBI Banca. Circa l’iter processuale, le Società interessate sono risultate vittoriose sia in primo che in secondo grado (Commissione Tributaria Regionale di Milano per UBI Banca e BPB Immobiliare, Commissione Tributaria Regionale di Catanzaro per Carime). L’Avvocatura dello Stato, per conto dell’Agenzia delle Entrate, tra il novembre 2012 e il febbraio 2013 ha proposto ricorso alla Corte di Cassazione contro le tre sentenze favorevoli di secondo grado e nell’ambito di tali giudizi le Società si sono costituite presso la Suprema Corte con proprio controricorso. 6. Conferimento d’azienda bancaria Nel novembre 2011 UBI Banca (già BPU Banca ante 1° aprile 2007) è stata destinataria di un avviso di accertamento in merito al trattamento fiscale ai fin IRPEG applicato sul conferimento di azienda bancaria effettuato il 1° luglio 2003 a favore delle allora neo costituite Banca Popolare di Bergamo Spa e Banca Popolare Commercio e Industria Spa. In particolare, veniva contestata la deduzione integrale operata dalla conferente BPU Banca di fondi rischi tassati costituiti in precedenti esercizi. Da tale avviso scaturiscono presunte omesse imposte pari ad euro 17,9 milioni ed euro 25,2 milioni quali sanzioni, oltre interessi. In considerazione di tali elevati importi veniva avviata una segnalazione al Tribunale Penale di Bergamo che peraltro in data 21 luglio 2010 ne disponeva l’archiviazione sia per mancanza di dolo specifico che per l’intervenuta prescrizione penale dell’ipotizzato reato. La banca ha prontamente impugnato nelle sedi competenti l’avviso in parola evidenziando in via preliminare l’avvenuta decadenza del termine di accertamento – il termine per l’accertamento dell’esercizio 2003 spirava il 31 dicembre 2008 ai sensi dell’art. 43 DPR 600/1973 mentre l’accertamento avveniva nel 2011 -. Il raddoppio dei termini cui si riferisce la non pienamente condivisibile sentenza n. 247 del 25 luglio 2011 della Corte Costituzionale presuppone comunque che l’ufficio accertatore non abbia effettuato strumentalmente la denuncia penale all’esclusivo fine di invocare il raddoppio dei termini, il che è viceversa quanto avvenuto nel caso in esame, laddove la verifica fiscale – i cui risultati sono stati richiamati nell’avviso impugnato - fu avviata pur essendo già prescritto il reato e successivamente alla scadenza del termine ordinario di accertamento. Tale lettura è peraltro confermata dal recente disegno di legge delega fiscale sul tema “raddoppio dei termini” laddove si conferma che tale maggior termine presuppone che le attività di accertamento intervengano prima dello spirare del termine quinquennale fissato dal vigente art. 43 DPR 600/1973. In relazione a tale accertamento non è stato effettuato alcun pagamento provvisorio in pendenza di giudizio posto che nessuna cartella di pagamento è stata notificata. Anche in considerazione degli autorevoli pareri ricevuti in merito si ritiene non probabile il rischi di soccombenza. Relativamente all'informativa sul contenzioso legale, si rimanda alla sezione 4 Rischi Operativi della parte E della presente Nota Integrativa. SEZIONE 13 - Azioni Rimborsabili Non sono state emesse azioni con diritto di rimborso. SEZIONE 14 - Patrimonio d’impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200 14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione Nr azioni ORDINARIE da nominale Euro cadauna Nr azioni PROPRIE in portafoglio da nominale Euro cadauna 31.12.2013 31.12.2012 901.748.572 901.747.005 2,50 2,50 1.700.000 1.200.000 2,50 2,50 Nota Integrativa 499 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue Voci/Tipologie A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio - interamente liberate - non interamente liberate A.1 Azioni proprie (-) A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Nuove emissioni - a pagamento: - operazioni di aggregazioni di imprese - conversione di obbligazioni - esercizio di warrant - altre - a titolo gratuito: - a favore dei dipendenti - a favore degli amministratori - altre B.2 Vendita di azioni proprie B.3 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Annullamento C.2 Acquisto di azioni proprie C.3 Operazioni di cessione di imprese C. 4 Altre variazioni D. Azioni in circolazione: rimanenze finali D.1 Azioni proprie (+) D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio - interamente liberate - non interamente liberate Ordinarie Altre 901.747.005 901.747.005 (1.200.000) 900.547.005 1.567 1.567 1.567 1.346 221 (500.000) (500.000) 900.048.572 1.700.000 901.748.572 901.748.572 - - 14.3 Capitale: altre informazioni Prestito obbligazionario convertibile “UBI 2009/2013 convertibile con facoltà di rimborso in azioni” In data 18 giugno 2009 il Consiglio di Gestione di UBI Banca, facendo seguito alle deliberazioni assunte in data 27 maggio 2009 e in attuazione della delega conferita dall’Assemblea Straordinaria del 9 maggio 2009, ha approvato le condizioni definitive del prestito obbligazionario convertibile UBI 2009/2013 con facoltà di rimborso in azioni, offerte in opzione agli azionisti di UBI Banca. L’emissione delle obbligazioni convertibili è stata effettuata per l’importo nominale complessivo di Euro 639.145.872, mediante emissione di n. 50.129.088 obbligazioni convertibili del valore nominale di Euro 12,75 ciascuna, offerte in opzione agli azionisti di UBI Banca nel rapporto di n. 4 obbligazioni convertibili per ogni 51 azioni ordinarie UBI Banca possedute. Il prezzo di emissione di ciascuna obbligazione convertibile è pari a Euro 12,75. Le obbligazioni convertibili conferiscono ai loro titolari il diritto al pagamento di una cedola fissa pari al 5,75% annuo lordo del valore nominale delle obbligazioni convertibili da corrispondersi annualmente e avranno durata dal 10 luglio 2009 sino al 10 luglio 2013. Alla data di scadenza del 10 luglio 2013 il prestito obbligazionario convertibile è stato rimborsato in quanto UBI Banca non ha optato per il ricorso all’opzione di conversione con relativo aumento del capitale sociale. 500 Relazioni e Bilanci 2013 Aumento del capitale sociale e acquisto azioni proprie Di seguito si espone il dettaglio analitico delle movimentazioni del numero di azioni, del capitale sociale e del sovrapprezzo azioni intervenute nel corso dell’esercizio 2013: (Importi in unità di euro) Data Determinanti 31.12.2012 04.02.2013 22.05.2013 03.07.2013 10.07.2013 31.12.2013 Conversione POC febbraio 2013 Emissione azioni per Banca Popolare Sant'Angelo Conversione POC luglio 2013 Conversione POC luglio 2013 Numero azioni Capitale sociale Fondo Sovrapprezzo 901.747.005 16 1.346 84 121 901.748.572 2.254.367.512 40 3.365 210 303 2.254.371.430 4.716.861.355 164 2.694 861 1.227 4.716.866.301 Nel corso dell’esercizio sono state acquistate 500.000 azioni proprie. Si evidenzia la situazione al 31.12.2013: (Importi in unità di euro) Numero azioni Capitale sociale Fondo Sovrapprezzo Patrimonio netto 1.700.000 4.250.000 1.870.840 6.120.840 14.4 Riserve di utili: altre informazioni Riserva legale Riserva ex art. 22 D.Lgs. N. 153/1999 Riserva straordinaria Riserva acquisto azioni proprie Riserva tassata di utili 31.12.2013 31.12.2012 566.778 544.428 36.494 36.494 1.039.347 881.648 7.250 7.250 4 4 762 762 Riserva ex art. 6 D.Lgs n. 38/2005 8.653 10.939 Riserva di utili per ACT - polizza sanitaria 2.267 2.267 Riserva ex art. 13 c.6 D.Lgs n. 124/1993 Utili portati a nuovo 99 20 1.661.654 1.483.812 31.12.2013 31.12.2012 Riserva val. partecipazioni a patrimonio netto 12.153 12.153 Riserva da storno ammortamenti pregressi 61.649 61.649 Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/1990 75.213 75.213 Riserva ex art. 7 c. 3 Legge n. 218/1990 71.885 71.885 437.854 198.538 Riserve di utili Riserva da operazioni sottoposte a controllo comune Riserva da riforma previdenza complementare -3.618 -3.618 Altre riserve 21.134 20.313 676.270 436.133 Riserve altre Nota Integrativa 501 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 7-bis) del Codice Civile si riporta di seguito il prospetto di riepilogo delle voci di Patrimonio Netto distinte secondo l’origine e con l’indicazione della possibilità di utilizzo e di quota distribuibile (importi al centesimo di euro): Valore al 31.12.2013 Quota disponibile Possibilità Utilizzo Vincolo fiscale (1) Utilizzi negli ultimi 3 esercizi A) CAPITALE Capitale sociale B) RISERVE DI CAPITALE Riserva da sovrapprezzo Azioni B) RISERVE DI UTILI Riserva legale Riserva straordinaria Riserva ex art. 22 D.Lgs. n. 153/1999 Riserva acquisto azioni proprie Riserva ex art. 13 C. 6 D. Lgs. 124/93 Riserva indisponibile ex art. 6 D. Lgs. 38/2005 Riserva di Utili per ACT - polizza sanitaria Altre riserve di utili e utili portati a nuovo C) RISERVE ALTRE Riserva val. partecipazioni a patrimonio netto Riserva da storno ammortamenti pregressi (5) Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/1990 (5) Riserva ex art. 7 c. 3 Legge n. 218/1990 Riserva da operazioni under common control Riserva da riforma previdenza complementare Altre riserve D) RISERVE DA VALUTAZIONE Riserva di rivalutazione Legge n. 350/2003 Riserva da valutazione - attività finanziarie disponibili per la vendita Riserva da valutazione - adozione del fair value in sostituzione del costo (5) Riserva da utili/perdite attuariali fondo TFR Altre riserve da valutazione E) Azioni Proprie TOTALE Utile netto Totale patrimonio netto al 31 dicembre 2013 2.254.371.430,00 512.559.822,43 4.716.866.300,80 4.716.866.300,80 AB (2)(3) 142.676.307,98 566.777.897,86 1.039.347.246,40 36.494.083,45 7.250.000,00 762.160,51 8.653.376,05 2.266.865,22 102.537,51 566.777.897,86 1.039.347.246,40 36.494.083,45 1.129.160,00 762.160,51 B (4) ABC ABC ABC ABC 102.537,51 ABC 12.152.680,05 61.649.339,66 75.213.372,10 71.884.949,60 437.853.778,96 -3.618.366,73 21.133.585,55 12.152.680,05 61.649.339,66 75.213.372,10 71.884.949,60 AB ABC (6) AB (5) (6) AB (5) AB (7) 20.104.415,38 ABC 1.844.167,38 1.844.167,38 AB (5) 1.844.167,38 27.453.137,73 AB 27.453.137,73 2.713.053.965,45 45.027.337,95 762.160,51 12.152.680,05 61.649.339,66 65.769.618,41 71.884.949,60 39.125.309,00 -167.049.642,98 29.148.801,10 -6.264.747,18 -242.544,13 -6.120.840,00 9.160.476.431,18 71.339.740,73 9.231.816.171,91 6.631.781.448,43 935.877.492,75 A = per aumento di capitale; B = per copertura perdite; C = per distribuzione ai soci (1) Importi in sospensione d'imposta. (2) La riserva sovrapprezzo azioni è stata utilizzata nel 2012 a copertura della perdita di esercizio 2011 per un importo pari a 2.713.053.965,45. (3) A seguito della fusione con Banca Lombarda Piemontese, la Riserva da sovrapprezzo azioni si è incrementata di 5.790.132.233,70, incremento ridottosi a 3.077.078.268,25 euro nel corso del 2012 per effetto della copertura della perdita rilevata nel 2011. Tale copertura è stata operata attingendo alla quota parte del suddetto incremento,originariamente pari a 4.096.625.123 euro, relativo alla rivalutazione dei valori contabili dell’incorporata ed alla rilevazione di avviamento a seguito dell’allocazione del prezzo di acquisto (“Purchase Price Allocation”). In considerazione del non chiaro contesto legislativo in merito alla distribuibilità ai soci di una riserva emersa a seguito di operazioni di fusione contabilizzate secondo i criteri previsti dal principio IFRS 3, si ritiene distribuibile ai soci: a) la sola quota preesistente ammontante a 1.310.245.825,91; b) la quota accantonata in seguito all’aumento del capitale sociale avvenuto nel corso del 2011, pari a 329.534.764,34; ne consegue che l’importo distribuibile è pari a 1.639.780.590,25. (4) La riserva è disponibile, anche per aumento di capitale e distribuzione, solo per la parte che eccede il quinto del capitale sociale (art. 2430, comma 1, C.C.). (5) La distribuibilità ai soci è prevista con l'osservanza delle disposizioni di cui ai commi 2 e 3 dell'art. 2445 c.c.. In caso di utilizzo per copertura perdite non si può fare luogo a distribuzione fino a quando la riserva non è reintegrata. (6) La Riserva da riallineamento ex Legge 266/2005 in sospensione d'imposta per complessivi euro 90.607.559,00 risulta individuata per euro 27.453.137,73 nella "Riserva da valutazione - adozione del Fair Value in sostituzione del costo", per euro 61.649.339,66 nella "Riserva da storno ammortamenti pregressi" e per euro 1.505.081,61 nella "Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/90". (7) La riserva da operazioni under common control si è incrementata nel corso dell’esercizio per euro 239.338.214,08 per effetto dell’annullamento della partecipazione in Centrobanca Spa dovuta all’operazione di incorporazione perfezionata nel corso dell’esercizio; a fronte dell’incremento, le riserve tassabili soltanto in caso di distribuzione della società incorporata vengono ricostituite presso l’incorporante in base all’art. 172, comma 5 del TUIR (per euro 39.114.523 in forza del rinvio dell’art.1, comma 473 L.266/2005 all’art. 13 della L. 342/2000 e per euro 10.786 ai sensi dell’art. 13, comma 6, D.Lgs. 124/1993). In occasione della distribuzione del dividendo per l’esercizio 2008 è stata utilizzata la riserva straordinaria per l’importo di 273.579.193,83 euro, mentre in occasione della distribuzione del dividendo 2011 è stata utilizzata per 45.027.337,95 euro. Come già riportato il sistema di incentivazione 2011 dedicato al Top Management del Gruppo UBI prevede che la controllante UBI Banca consegni proprie azioni a propri dipendenti ed assegni azioni ai dipendenti delle sue controllate. Ai sensi delle previsioni dell’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” tale piano configura un’operazione c.d. “equity settled”, ovvero un pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di capitale. In funzione di ciò, poiché l’IFRS 2 si pone l’obiettivo di riconoscere nel conto economico sotto forma di spese per il personale, l’impatto economico della remunerazione corrisposta mediante elementi del patrimonio netto, UBI Banca, nonché le società controllate coinvolte nel piano, hanno rilevato il costo di competenza dell’esercizio alla voce 150a “Spese amministrative: spese per il personale” in contropartita ad un incremento del patrimonio netto mediante valorizzazione di un apposita riserva data la circostanza che l’obbligazione in capo all’azienda verrà estinta mediante consegna di strumenti di patrimonio netto e tale obbligazione sarà in ogni caso regolata da UBI banca. In tale contesto, nella voce Riserve - altre sono ricomprese anche le riserve di stock granting relative alla componente azionaria del piano di incentivazione, del personale di UBI Banca, per l’importo di 297 mila euro e, del personale delle società del gruppo, per 746 mila euro. 502 Relazioni e Bilanci 2013 ALTRE INFORMAZIONI 1. Garanzie rilasciate e impegni Operazioni 31.12.2013 1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 31.12.2012 10.578.953 9.424.355 a) Banche 8.894.241 7.812.765 b) Clientela 1.684.712 1.611.590 2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 412.737 3.567.386 a) Banche 407.049 3.535.901 b) Clientela 5.688 31.485 2.289.674 330.239 a) Banche 47.861 290.296 i) a utilizzo certo 47.861 290.296 3) Impegni irrevocabili ad erogare fondi ii) a utilizzo incerto - - b) Clientela 2.241.813 39.943 i) a utilizzo certo 1.071.726 38.458 ii) a utilizzo incerto 1.170.087 1.485 4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione 5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi 6) Altri impegni Totale - - 500 500 8.068.818 11.900.705 21.350.682 25.223.185 31.12.2013 31.12.2012 1.166.735 293.167 2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni Portafogli 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value - - 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 5.509.733 4.867.111 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.086.815 3.158.013 2.184 252.928 3.970.220 477.803 - - 5. Crediti verso banche 6. Crediti verso clientela 7. Attività materiali Le attività finanziarie riportate nella tabella si riferiscono a titoli di proprietà posti a garanzia di passività e impegni posti in essere dalla Banca secondo il seguente dettaglio riepilogativo: Titoli di Proprietà Portafogli A garanzia di Passività o Impegni Attività finanziarie per la negoziazione: PCT Passivi Attività finanziarie per la vendita: Anticipazioni Banca d'Italia PCT Passivi Esposizione carte di credito Altre operazioni emessi da terzi emessi da banche/società del gruppo 1.166.735 581.807 4.685.702 213.723 28.501 5.509.733 Attività finanziarie detenute fino alla scdenza: PCT Passivi Crediti verso banche: PCT Passivi Crediti verso clientela: Finanziamenti BEI 3.086.815 2.184 509.444 Emissione Covered Bond 2.023.827 Anticipazioni Banca d'Italia 1.037.004 399.945 3.570.275 Nella tabella non sono ricompresi finanziamenti posti a garanzia della cartolarizzazione ex B@nca 24-7 Spa in quanto le obbligazioni sottostanti non sono emesse da UBI Banca ma dalla società veicolo preposta. Nota Integrativa 503 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Unitamente alle sopra riportate attività, sono stati costituiti in garanzia anche titoli secondo il dettaglio riportato di seguito: Valore nominale titoli A garanzia di Passività o Impegni Anticipazioni Banca d'Italia emessi da società SPV titoli di propria emissione 5.416.972 8.870.000 5.416.972 8.870.000 I titoli - tranche senior - acquisiti per il tramite di operazioni di pronti contro termine attivi, emessi dai veicoli (SPV) delle cartolarizzazioni poste in essere dai seguenti “originator”: • UBI Leasing per un valore nominale di 1,27 miliardi di euro; • Banca Popolare di Ancona Spa per un valore nominale di 709,8 milioni di euro; • Banco di Brescia Spa per un valore nominale di 811,4 milioni di euro; • Banca Popolare di Bergamo Spa per un valore nominale di 848,2 milioni di euro; • Banca Popolare Commercio e Industria Spa per un valore nominale di 575,6 milioni di euro. Unitamente fra i titoli emessi nell’ambito dello operazione di cartolarizzazione UBI Banca (ex B@nca 24-7 Spa) sono stati posti a garanzia di anticipazioni presso la Banca d’Italia titoli per un controvalore di 1,2 miliardi di euro. I titoli emessi dalla Banca sono costituiti da obbligazioni emesse e riacquistate da UBI Banca garantite dallo Stato per un valore nominale di 6 miliardi e poste a garanzia del finanziamento della BCE di euro e da altre obbligazioni covered bond a tasso variabile per un valore nominale di 2,87 miliardi di euro. 3. Informazioni sul leasing operativo Non sono presenti operazioni di leasing operativo. 4. Gestione e intermediazione per conto terzi Tipologia servizi 31.12.2013 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela a) Acquisti 689.052 1. Regolati 688.336 2. Non regolati 716 b) Vendite 604.489 1. Regolate 564.697 2. Non regolate 39.792 2. Gestioni di portafogli a) individuali - b) collettive - 3. Custodia e amministrazione di titoli a) titoli di terzi in deposito : connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) - 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio - 2. altri titoli - b) Titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 70.714.317 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 14.272.956 2. altri titoli 56.441.361 c) titoli di terzi depositati presso terzi 70.450.818 d) titoli di proprietà depositati presso terzi 27.028.299 4) Altre operazioni 20.226.520 La custodia e amministrazione di titoli fa riferimento a strumenti finanziari di clientela ordinaria delle banche rete. 504 Relazioni e Bilanci 2013 5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari. Ammontare lordo delle attività finanziarie (a) Forme tecniche Ammontare delle attività finanziarie compensato in bilancio (b) Ammontare netto delle attività finanziarie riportato in bilancio (c=a-b) Ammontari correlati non oggetto di compensazione in Bilancio Depositi di contante ricevuti in garanzia (e) Strumenti finanziari (d) Ammontare netto 31.12.2013 (f=c-d-e) Ammontare netto 31.12.2012 1. Derivati 391.936 - 391.936 283.151 107.732 1.053 4.621 2. Pronti contro termine 977.976 - 977.976 976.747 645 584 149 3. Prestito titoli - - - - - - - 4. Altri - - - - - '- - Totale 31.12.2013 1.369.912 - 1.369.912 1.259.898 108.377 1.637 x Totale 31.12.2012 2.885.988 - 2.885.988 2.365.623 515.595 x 4.770 6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari. Ammontare lordo delle passività finanziarie (a) Forme tecniche 1. Derivati 2. Pronti contro termine 3. Prestito titoli 4. Altre operazioni Ammontare delle passività finanziarie compensato in bilancio (b) Ammontare netto delle passività finanziarie riportato in bilancio (c=a-b) Ammontari correlati non oggetto di compensazione in Bilancio Strumenti finanziari (d) Depositi di contante posti a garanzia (e) Ammontare netto 31.12.2013 (f=c-d-e) Ammontare netto 31.12.2012 55.335 798.549 - 798.549 283.151 488.801 26.597 5.779.821 - 5.779.821 5.779.821 - - - - - - - - - - - - - - - - - Totale 31.12.2013 6.578.370 - 6.578.370 6.062.972 488.801 26.597 x Totale 31.12.2012 6.448.573 - 6.448.573 5.000.699 1.392.539 x 55.335 Per quanto concerne i derivati, non sono state poste in essere compensazioni fra le medesime controparti in quanto: per i derivati quotati non sono emerse posizioni di materialità significativa, mentre, per i derivati non quotati non sono risultate previsioni contrattuali che consentissero il regolamento su base netta con le singole controparti in conformità a quanto previsto dai principi IAS. Nelle colonne relative agli ammontari correlati ma non oggetto di compensazione sono stati inseriti: fra gli strumenti finanziari, il valore del derivato correlato per singola controparte fino a capienza, mentre nella colonna dei depositi ricevuti o concessi sono riportate fino a capienza le emarginazioni, anch’esse per singola controparte correlata. Di conseguenza, poste le partite correlate di derivati attivi e passivi e l’ammontare dei rispettivi depositi di marginazione ricevuti o effettuati, la colonna dell’ammontare netto (tabella 5) rappresenta l’ esposizione residua per controparte a carico di UBI Banca per 1,6 milioni di euro, mentre, mentre l’esposizione residua a carico di terzi (tabella 6) è pari a 26,6 milioni di euro. Nella tabella sono ricompresi anche i contratti derivati connessi con l’operazione di cartolarizzazione di B@nca 24-7 Spa che sono classificati nelle altre attività (per un fair value di 2,5 milioni di euro) e nelle altre passività (per un fair value di 1 milione di euro). Anche per i pronti contro termine non sono state rilevate le condizioni tali per porre in essere compensazioni delle posizioni attive e passive con le medesime controparti nelle voci di bilancio. Nelle colonne relative agli ammontari correlati ma non oggetto di compensazione sono stati inseriti: fra gli strumenti finanziari, il fair value del titolo sottostante per singola controparte fino a capienza, mentre nella colonna dei depositi ricevuti vengono indicate le marginazioni anch’esse correlate per singola controparte analogamente fino a capienza. Nota Integrativa 505 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Parte C - Informazioni sul Conto Economico SEZIONE 1 - Gli interessi - Voci 10 e 20 1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione Voci / Forme tecniche Titoli di Debito 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Finanziamenti Altre operazioni 31.12.2013 31.12.2012 50.127 - - 50.127 52.819 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 418.007 - - 418.007 406.356 3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 108.802 - - 108.802 96.150 4. Crediti verso banche 25.372 24.887 - 50.259 183.491 5. Crediti verso clientela 570.699 35.879 562.574 - 598.453 6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - 7. Derivati di copertura X X 3.771 3.771 5.964 8. Altre attività Totale X X 195 195 354 638.187 587.461 3.966 1.229.614 1.315.833 La contribuzione degli interessi attivi relativa a crediti acquisiti a seguito della fusione di Centrobanca Spa ammonta a 158,9 milioni di euro classificati nella voce Crediti verso clientela - Finanziamenti. 1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura Voci 31.12.2013 31.12.2012 A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 276.427 501.098 B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (272.656) (495.134) 3.771 5.964 31.12.2013 31.12.2012 10.836 16.776 C. Saldo (A-B) 1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni 1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta Voci Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 1.3.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario Non vi sono interessi attivi su operazioni di leasing finanziario. 506 Relazioni e Bilanci 2013 1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione Voci/Forme tecniche 1. Debiti verso banche centrali Debiti Titoli Altre operazioni 31.12.2013 31.12.2012 (67.417) - - (67.417) (97.721) 2. Debiti verso banche (191.583) X - (191.583) (258.515) 3. Debiti verso clientela (59.860) X - (59.860) (132.085) X (746.943) - (746.943) (814.965) (38.728) 4. Titoli in circolazione (44.003) - - (44.003) 6. Passività finanziarie valutate al fair value 5. Passività finanziarie di negoziazione - - - - - 7. Altre passività e fondi X X (418) (418) (590) 8. Derivati di copertura Totale X X - - - (362.863) (746.943) (418) (1.110.224) (1.342.604) La voce interessi passivi verso le banche centrali contiene gli oneri relativi ai finanziamenti ricevuti dalla BCE: si tratta di due finanziamenti di nominali 6 miliardi di euro ciascuno, con data erogazione 22.12.2011 e 01.03.2012 e data scadenza rispettivamente 29.01.2015 e 26.02.2015. Per entrambi i finanziamenti il tasso in vigore alla data del 31.12.2013 è dello 0,25%. Gli interessi passivi maturati su tali finanziamenti nel corso dell’esercizio ammontano complessivamente a 67,4 milioni di euro. 1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura Negli interessi passivi non si rilevano differenziali relativi alle operazioni di copertura. 1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni 1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta Voci Interessi passivi su passività in valuta 31.12.2013 31.12.2012 (1.158) (2.682) 31.12.2013 31.12.2012 (418) (589) 1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario Voci Interessi passivi su passività per operazioni di locazione finanziaria Nota Integrativa 507 Parte C - Informazioni sul Conto Economico SEZIONE 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50 2.1 Commissioni attive: composizione Tipologia servizi/Valori 31.12.2013 31.12.2012 a) garanzie rilasciate 6.937 10.426 b) derivati su crediti - - 18.071 12.071 7.845 6.599 920 590 3. gestioni di portafogli - - 3.1. individuali - - 3.2. collettive - - 739 745 c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 4. custodia e amministrazione di titoli 5. banca depositaria 6. collocamento di titoli 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini - - 1.721 82 7 11 8. attività di consulenza 5.933 2.821 8.1 in materia di investimenti 5.933 2.821 8.2 in materia di struttura finanziaria 9. distribuzione di servizi di terzi - - 906 1.223 9.1. Gestioni di portafogli - - 9.1.1. individuali - - 9.1.2. collettive 9.2. prodotti assicurativi 9.3. altri prodotti d) servizi di incasso e pagamento - - 188 482 718 741 1.285 1.176 e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 6 22 f) servizi per operazioni di factoring - - g) esercizio di esattorie e ricevitorie - - h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione - - 23 17 68.467 52.271 i) tenuta e gestione dei conti correnti j) altri servizi k) operazioni di prestito titoli Totale - - 94.789 75.983 Le commissioni su garanzie includono 3,2 milioni di euro relativi a garanzie rilasciate legate all’operatività dell’incorporata Centrobanca Spa. L’importo delle commissioni per attività di consulenza include 2,3 milioni di euro di commissioni attive legate all’attività di Investment Banking (operatività accentrata in UBI Banca tramite la stessa ex Centrobanca Spa). Le commissioni attive per “Altri servizi” derivano prevalentemente da commissioni di istruttoria e strutturazione di operazioni corporate gestite dall’incorporata Centrobanca Spa (contributo annuo pari a 20,8 milioni di euro), per servizi di incasso e gestione rata (11 milioni di euro di cui 2 milioni di euro relativi a posizioni ex Centrobanca Spa) e commissioni derivanti dall’operatività in carte di credito (per 37 milioni di euro, con un contributo pari a 32,8 milioni di euro al netto delle commissioni passive). 2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi Canali/Valori a) Presso propri sportelli: 31.12.2013 31.12.2012 2.627 806 1. Gestioni di portafogli - - 2. Collocamento di titoli 1.721 82 3. Servizi e prodotti di terzi 906 724 b) Offerta fuori sede: - 499 1. Gestioni di portafogli - - 2. Collocamento di titoli - 499 3. Servizi e prodotti di terzi - c) Altri canali distributivi: - - 1. Gestioni di portafogli - - 2. Collocamento di titoli - - 3. Servizi e prodotti di terzi - - 508 Relazioni e Bilanci 2013 2.3 Commissioni passive: composizione Servizi/Valori 31.12.2013 31.12.2012 a) garanzie ricevute (46.866) (42.865) b) derivati su crediti - - c) servizi di gestione e intermediazione: (26.417) (30.796) 1. negoziazione di strumenti finanziari (2.845) (2.839) (9) (2) 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli: - - 3.1. proprie - - 3.2. delegate da terzi 4. custodia e amministrazione di titoli 5. collocamento di strumenti finanziari 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi d) servizi di incasso e pagamento e) altri servizi f) operazioni di prestito titoli Totale - - (1.080) (939) - - (22.483) (27.016) (4.975) (5.568) (11.292) (8.965) - - (89.550) (88.194) Le commissioni passive relative all’offerta fuori sede di strumenti finanziari sono composte prevalentemente da commissioni a fronte della vendita di carte di credito, da parte di Banche e Società del Gruppo e da commissioni per la distribuzione di prodotti assicurativi, nell’ambito dell’operatività riveniente da B@nca 24-7 Spa, incorporata nel corso del 2012. SEZIONE 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70 3.1 Dividendi e proventi simili: composizione Voci/Proventi 31.12.2013 Dividendi A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione B. Attività finanziarie disponibili per la vendita C. Attività finanziarie valutate al fair value 31.12.2012 Proventi da quote O.I.C.R. Dividendi Proventi da quote O.I.C.R. 93 - 1 - 6.420 2.180 10.547 3.224 1.124 - - - D. Partecipazioni 237.388 x 325.324 X Totale 245.025 2.180 335.872 3.224 Fra i dividendi percepiti su Attività finanziarie disponibili per la vendita, si evidenziano quelli di Intesa Sanpaolo Spa per 3,9 milioni di euro, che nell’esercizio 2012 ammontavano a 9,01 milioni. Nota Integrativa 509 Parte C - Informazioni sul Conto Economico Di seguito si fornisce il dettaglio dei dividendi percepiti dalle partecipazioni in Società controllate e sottoposte a influenza notevole. 31.12.2013 31.12.2012 165.363 319.189 Su partecipazioni in Società controllate Banca Carime Spa Banca Popolare Commercio e Industria Spa - 39.317 11.551 35.307 Banca Popolare di Ancona Spa Banca Popolare di Bergamo Spa - 1.910 107.433 116.590 - 20.891 13.372 73.518 Banca Regionale Europea Spa Banco di Brescia San Paolo CAB Spa BPB Immobiliare Srl Centrobanca Spa 1.168 665 - 1.268 1.225 Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa 1.610 UBI Banca Private Investment Spa 2.270 - UBI Factor Spa 2.276 1.042 UBI Insurance Broker Srl (*) - 3.200 UBI Pramerica SGR Spa 25.683 24.256 Su partecipazioni in Società sottoposte a influenza notevole 72.025 6.135 Aviva Assicurazioni Vita Spa 3.500 - Aviva Vita Spa 12.000 - Lombarda Vita Spa 45.361 3.905 Polis Fondi SGRpA 65 168 11.099 2.062 237.388 325.324 UBI Assicurazioni Spa Totale (*) Partecipazione ceduta nel corso dell’esercizio 2012 SEZIONE 4 - Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80 4.1 Il risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da negoziazione (B) Minusvalenze (C) Perdite da negoziazione (D) Risultato netto [(A+B)-(C+D)] 1. Attività finanziarie di negoziazione 9.978 80.336 (546) (30.564) 59.204 1.1 Titoli di debito 9.647 51.263 (477) (4.749) 55.684 1.2 Titoli di capitale 313 1.774 (40) (81) 1.966 1.3 Quote di O.I.C.R. 18 126 (29) (45) 70 1.4 Finanziamenti - - - - - 1.5 Altre - 27.173 - (25.689) 1.484 2. Passività finanziarie di negoziazione 11.187 - (438) - 10.749 2.1 Titoli di debito 11.187 - (438) - 10.749 2.2 Debiti - - - - - 2.3 Altre - - - - - 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio 4. Strumenti derivati x x x x (1.116) 424.572 587.602 (436.119) (601.298) (23.888) 4.1 Derivati finanziari: 424.572 587.602 (433.189) (596.548) (16.208) 423.502 580.270 (432.196) (587.985) (16.409) 37 3.115 - (4.435) (1.283) x x x x 1.355 1.033 4.217 (993) (4.128) 129 - - (2.930) (4.750) (7.680) 445.737 667.938 (437.103) (631.862) 44.949 - Su titoli di debito e tassi di interesse - Su titoli di capitale e indici azionari - Su valute e oro - Altri 4.2 Derivati su crediti Totale Le attività di negoziazione hanno registrato un risultato netto di 55,7 milioni di euro per quanto concerne i titoli di debito al quale fa riscontro, gestionalmente, una perdita di 16,4 milioni di euro nel comparto dei derivati su titoli di debito e tassi di interesse. Il risultato relativo al comparto dei titoli di capitale al netto dei derivati connessi ammonta a 683 mila euro. 510 Relazioni e Bilanci 2013 Il risultato dell’attività in cambi è da leggere in correlazione alla voce 1.5 Attività di negoziazione - Altre, ed è pari a 239 mila euro. Nella voce 2.1 Passività finanziarie di negoziazione - Titoli di debito è indicata la valutazione dei titoli oggetto di scoperti tecnici per l’importo positivo di 10,7 milioni di euro. Il risultato dei derivati su crediti è relativo alle valutazioni ed alle fee scambiate in ordine ad esposizioni infragruppo legate alle operazioni di preference share. SEZIONE 5 - Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90 5.1 Il risultato netto dell’attività di copertura: composizione Componenti reddituali/Valori 31.12.2013 31.12.2012 265.174 338.403 1.679 252.114 142.796 24.515 A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - - A.5 Attività e passività in valuta - - 409.649 615.032 B.1 Derivati di copertura del fair value (145.458) (271.987) B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (260.282) (22.584) (8.091) (307.519) B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - - B.5 Attività e passività in valuta - - (413.831) (602.090) (4.182) 12.942 A. Proventi relativi a: A.1 Derivati di copertura del fair value A.2 Attività finanziarie coperte fair value A.3 Passività finanziarie coperte fair value Totale proventi dell'attività di copertura (A) B. Oneri relativi a: B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) Totale oneri dell'attività di copertura (B) C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B) Di seguito si riporta il dettaglio del risultato delle operazioni di copertura in relazione alle rispettive posizioni sottostanti: Descrizione risultato netto Attività: Titoli di debito disponibili per la vendita Crediti verso clientela -6.757 -241 Passività: titoli obbligazionari in circolazione 2.816 Risultato della copertura -4.182 Nota Integrativa 511 Parte C - Informazioni sul Conto Economico SEZIONE 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100 6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione Voci/Componenti reddituali 31.12.2013 Utili 31.12.2012 Perdite Risultato netto Utili Perdite Risultato netto 2.251 Attività Finanziarie 1. Crediti verso banche - - - 2.251 - 166 (2.504) (2.338) - (510) (510) 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 192.759 (4.567) 188.192 140.041 (5) 140.036 2. Crediti verso clientela 3.1 Titoli di debito 141.615 (4.526) 137.089 125.185 - 125.185 3.2 Titoli di capitale 51.144 (41) 51.103 14.664 (1) 14.663 3.3 Quote di O.I.C.R - - - 192 (4) 188 3.4 Finanziamenti - - - - - - 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - - 192.925 (7.071) 185.854 142.292 (515) 141.777 Totale attività Passività finanziarie 1. Debiti verso banche - - - - - - 2. Debiti verso clientela - - - - - - 3. Titoli in circolazione 6.764 (3.603) 3.161 15.188 (879) 14.309 Totale passività 6.764 (3.603) 3.161 15.188 (879) 14.309 Il risultato netto della cessione dei crediti verso la clientela, negativo per 2,3 milioni di euro attiene all’operazione di cessione di crediti che si inserisce in un quadro operativo inteso a ridurre l’impatto di posizioni di difficile realizzo e con ingenti costi di gestione. Relativamente alle Attività finanziarie disponibili per la vendita - Titoli di debito, gli utili sono prevalentemente imputabili a cessioni di titoli di stato per 141,6 milioni di euro; le perdite si riferiscono quasi esclusivamente alla cessione del titolo di debito emesso da Banca Italease a tasso variabile subordinato. Fra i titoli di capitale la componente più rilevante riguarda l’utile relativo alle cessione di Intesa Sanpaolo Spa per 48,4 milioni di euro, Unione Fiduciaria Spa per 1,6 milioni di euro e A2A Spa per 604 mila euro. Il riacquisto di prestiti obbligazionari sottoscritti da controparti istituzionali e da clientela retail ha generato un risultato positivo netto di 3,2 milioni di euro. SEZIONE 7 - Il risultato netto delle attività e passività valutate al fair value - Voce 110 7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione Operazioni/Componenti reddituali 1. Attività finanziarie Plusvalenze (A) Utili da negoziazione (B) Minusvalenze (C) Perdite da negoziazione (D) Risultato netto [(A+B)-(C+D)] 11.676 1.009 (8.882) (640) 3.163 - - - - - 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 3.959 - (3.521) - 438 1.3 Quote di O.I.C.R. 7.717 1.009 (5.361) (640) 2.725 1.4 Finanziamenti - - - - - - - - - - 2. Passività finanziarie 2.1 Titoli in circolazione - - - - - 2.2 Debiti verso banche - - - - - 2.3 Debiti verso clientela 3. Altre attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio 4. Derivati creditizi e finanziari Totale 512 Relazioni e Bilanci 2013 - - - - - x x x x - - - - - - 11.676 1.009 (8.882) (640) 3.163 Nella tabella seguente si riportano le valutazioni più significative che hanno riguardato il portafoglio degli O.I.C.R. nel corso dell’esercizio 2013. descrizione situazione iniziale Fondi Tages rimborsi utili/perdite plus/minus 13.717 -1.527 369 -5.109 -380 7.070 123.381 -1.527 369 2.356 -380 124.199 109.664 Altri Hedge Fund Totale effetto cambi situazione finale 7.465 117.129 Nel corso dell’esercizio gli Altri Hedge Fund hanno registrato flussi per rimborsi per 1,5 milioni di euro a fronte dei quali si sono registrati utili netti per 369 mila euro. SEZIONE 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130 8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore Riprese di valore Specifiche Cancellazioni Specifiche Altre Di portafoglio Da interessi 31.12.2013 31.12.2012 Di portafoglio Altre riprese Da interessi Altre riprese A. Crediti verso banche - - - - - - 217 217 - - Finanziamenti - - - - - - 217 217 - - Titoli di debito B. Crediti verso clientela - - - - - - - - - (20.912) (214.446) - 13.239 24.485 - 9.302 (188.332) (67.600) Crediti deteriorati acquistati - - - - - - - - - - Finanziamenti - - x - - x x - - - - x - - x x - - Altri crediti - Titoli di debito (20.912) (214.446) - 13.239 24.485 - 9.302 (188.332) (67.600) - Finanziamenti (20.912) (214.446) - 13.239 24.485 - 9.302 (188.332) (67.600) - Titoli di debito - - - - - - - - - (20.912) (214.446) - 13.239 24.485 - 9.519 (188.115) (67.600) C. Totale Le rettifiche di valore specifiche su crediti verso clientela sono costituite da svalutazioni effettuate su mutui e prestiti personali, rivenienti dalle acquisizioni di B@nca 24-7 Spa e dai crediti rivenienti dalla ex controllata Centrobanca Spa. 8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore Riprese di valore Specifiche Specifiche Da interessi 31.12.2013 31.12.2012 Cancellazioni Altre Altre riprese A. Titoli di debito - (11.720) - - (11.720) - B. Titoli di capitale - (1.290) - - (1.290) (34.863) (18.427) C. Quote O.I.C.R. - (8.758) x x (8.758) D. Finanziamenti a banche - - x - - - E. Finanziamenti a clientela - - - - - - Totale - (21.768) - - (21.768) (53.290) Le rettifiche di valore dei titoli di debito attengono ai titoli di Banca Marche 05/15 TV per 2,3 milioni di euro e Cyprus Popolar Bank 06/16 TV per 9,4 milioni di euro. Tali svalutazioni sono state effettuate in ordine ai sopravvenuti rischi di solvibilità dell’emittente. Per i titoli di capitale le svalutazioni di attività disponibili per la vendita sono pari a 1,3 milioni di euro, mentre nell’ambito delle quote O.I.C.R. sono ricomprese le svalutazioni del fondo Centrobanca Sviluppo Impresa per 3,9 milioni di euro e di altri fondi di private equity per 4,9 milioni di euro. Nota Integrativa 513 Parte C - Informazioni sul Conto Economico 8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione Non sono presenti rettifiche di valore di attività finanziarie detenute fino a scadenza. 8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore Specifiche Riprese di valore Di portafoglio Cancellazioni Altre A. Garanzie rilasciate - (20.555) B. Derivati su crediti - - C. Impegni ad erogare fondi - D. Altre operazioni E. Totale Specifiche 31.12.2013 31.12.2012 Di portafoglio Da interessi Altre riprese Da interessi Altre riprese (1.260) - 646 - 1.262 (19.907) 10.542 - - - - - - - - - - - - 1.308 1.308 - - - - - - - - - - - (20.555) (1.260) - 646 - 2.570 (18.599) 10.542 Le rettifiche di valore – Altre, si riferiscono a svalutazioni su posizioni specifiche di garanzie prestate, mentre le rettifiche di portafoglio sono determinate secondo il metodo di calcolo adottato per le svalutazioni collettive di tutte le banche del gruppo. Nel corso dell’esercizio la fidejussione infragruppo prestata dalla Banca a favore della società del gruppo UBI International Sa a garanzia del credito vantato da quest'ultima nei confronti della Pescanova Sa è stata oggetto di escussione per un importo di 17,3 milioni di euro. SEZIONE 9 - Le spese amministrative - Voce 150 9.1 Spese per il personale: composizione Tipologia di spese/Valori 31.12.2013 31.12.2012 1) Personale dipendente (183.417) (211.506) a) Salari e Stipendi (128.725) (128.692) (34.135) (34.692) (7.160) (7.307) b) Oneri sociali c) Indennità di fine rapporto d) Spese previdenziali e) Accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale f) Accantonamento al fondo di trattamento di quescienza e obblighi simili: - a contribuzione definita - a benefici definiti - - (681) (988) (29) - - - (29) - g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (6.068) (6.698) - a contribuzione definita (6.068) (6.698) - a benefici definiti - - h) Costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - - (6.619) (33.129) i) Altri benefici a favore dei dipendenti 2) Altro personale in attività 3) Amministratori e sindaci 4) Personale collocato a riposo 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società Totale (227) (418) (6.824) (7.809) - - 66.970 90.391 (29.955) (27.761) (153.453) (157.103) Per quanto concerne l’analisi si rimanda a quanto riportato all’interno dell’apposita sezione in Relazione sulla Gestione. 514 Relazioni e Bilanci 2013 9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria 1) PERSONALE DIPENDENTE 31.12.2013 31.12.2012 1.569 1.393 a. numero dirigenti 141 127 b. numero quadri direttivi 853 700 c. restante personale dipendente 575 566 2) ALTRO PERSONALE Totale 32 32 1.601 1.425 9.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi Si rimanda a quanto scritto nella sezione 12, paragrafo 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti, dello Stato Patrimoniale passivo. 9.4 Altri benefici a favore di dipendenti Di seguito si riporta un dettaglio degli altri benefici a favore dei dipendenti. Incentivazione all'esodo 31.12.2013 31.12.2012 (211) (25.670) Spese relative ai buoni pasto (2.217) (2.136) Spese assicurative (2.367) (2.937) Spese per visite mediche Spese per partecipazione a corsi di formazione del personale Spese per Comunicazione interna e convention (27) (29) (345) (1.010) (423) (359) Altre spese (1.029) (988) Totale (6.619) (33.129) Nota Integrativa 515 Parte C - Informazioni sul Conto Economico 9.5 Altre spese amministrative: composizione Tipologia servizi/Valori 31.12.2013 31.12.2012 A. Altre spese amministrative (157.978) (158.839) Affitti passivi Servizi professionali e consulenze Canoni locazione hardware, software ed altri beni Manutenzioni hardware, software ed altri beni (8.963) (9.471) (25.401) (24.888) (3.924) (3.519) (803) (534) Conduzione immobili (7.748) (7.306) Manutenzione immobili e impianti (3.412) (2.329) Contazione, trasporto e gestione valori (4) (5) (2.312) (2.006) Informazioni e visure (729) (1.081) Periodici e volumi (386) (468) (2.606) (2.856) Premi assicurativi (5.262) (6.218) Pubblicità e promozione (3.412) (1.732) Contributi associativi Postali Rappresentanza (939) (642) (11.449) (9.195) Servizi di outsourcing (5.981) (10.510) Spese di viaggio (3.933) (4.181) Canoni service resi da società del Gruppo (56.967) (57.099) Spese per recupero crediti (10.388) (11.269) (1.042) (1.237) Telefoniche e trasmissione dati Stampati, cancelleria e mat. consumo Trasporti e traslochi Vigilanza Altre spese B. Imposte indirette - Imposte indirette e tasse - Imposte di bollo (419) (452) (1.258) (1.124) (640) (717) (15.157) (15.830) (729) (897) (6.532) (6.538) - IMU / ICI (5.693) (5.216) - Altre imposte (2.203) (3.179) (173.135) (174.669) Totale Per quanto concerne l’analisi si rimanda a quanto riportato all’interno dell’apposita sezione in Relazione sulla Gestione. SEZIONE 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 160 10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione Accantonamenti Riattribuzioni Accantonamenti netti al 31.12.2013 Accantonamenti Riattribuzioni Accantonamenti netti al 31.12.2012 Fondi rischi su revocatorie - - - - - - Oneri per il personale - - - - - - Fondi per bond in default Accantonamenti netti ai fondi per controversie legali - - - - - - (942) 896 (46) (2.260) 3.149 889 Fondi per rischi ed oneri (2.109) 801 (1.308) (17.017) 5.022 (11.995) Totale (3.051) 1.697 (1.354) (19.277) 8.171 (11.106) Nella voce accantonamenti ai fondi per controversi legali è compreso l’importo di euro 115 mila relativo a contenzioso legale riveniente dall’operatività acquisita da Centrobanca Spa. Per il resto trattasi di controversie numerose e di importo non rilevante. Relativamente agli accantonamenti a fondi rischi ed oneri si evidenziano: oneri derivanti dalla posizione verso la ex partecipata By You Spa in liquidazione per 1,5 milioni di euro, altri oneri per rischi connessi a penali e transazioni in corso per 600 mila euro • • I rilasci a conto economico si riferiscono a molteplici posizioni singole di importi non particolarmente significativi per le quali sono venuti meno i presupposti del mantenimento di un fondo rischi a sostegno di eventuali esborsi per UBI Banca. 516 Relazioni e Bilanci 2013 SEZIONE 11 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 170 11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione Attività/Componente reddituale Ammortamento (a) Rettifiche di valore per deterioramento (b) Riprese di valore (c ) Risultato netto (a+b-c) 31.12.2012 (23.614) A. Attività materiali (22.326) - - (22.326) - Ad uso funzionale (6.975) - - (6.975) (7.437) - Per investimento (15.351) - - (15.351) (16.177) (524) A.1 Di proprietà A.2 Acquisite in leasing finanziario - Ad uso funzionale - Per investimento Totale (524) - - (524) - - - - - (524) - - (524) (524) (22.850) - - (22.850) (24.138) SEZIONE 12 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 180 12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione Attività/Componente reddituale Ammortamento (a) Rettifiche di valore per deterioramento (b) Riprese di valore (c) Risultato netto (a+b-c) 31.12.2012 (38) A. Attività immateriali - - - - - Generate internamente dall'azienda - - - - - - Altre - - - - (38) A.1 Di proprietà A.2 Acquisite in leasing finanziario Totale - - - - - - - - - (38) SEZIONE 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190 13.1 Altri oneri di gestione: composizione Altri oneri di gestione 31.12.2013 31.12.2012 (4.081) (13.061) Ammortamento su migliorie beni di terzi (127) (127) Oneri da operazioni Cartolarizzazione/Covered Bond (255) - Oneri di gestione Social Bond (500) Altri oneri e sopravvenienze passive (3.199) (12.934) 31.12.2013 31.12.2012 120.415 138.465 13.2 Altri proventi di gestione: composizione Altri proventi di gestione Recuperi di imposte Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo Addebiti a terzi per costi su depositi e c/c Recupero premi assicurativi Altri proventi per affitti e gestione immobili infragruppo Fitti e canoni attivi -altri Altri proventi, recuperi di spese e sopravvenienze attive 8.144 8.796 60.334 62.050 1 1 5.494 5.822 31.381 32.030 1.422 1.483 13.639 28.283 Nota Integrativa 517 Parte C - Informazioni sul Conto Economico La voce “Altri proventi, recuperi di spese e sopravvenienze attive” comprende: - recuperi di spese per operatività in carte di credito per 3,1 milioni di euro, - incassi di spese connesse alla gestione di finanziamenti ex B@nca 24-7 Spa per 2,3 milioni di euro; - recuperi su pratiche in contenzioso per 3,7 milioni di euro; - recupero compensi amministratori per 416 mila euro; - altre sopravvenienze attive per 4,1 milioni di euro. SEZIONE 14 - Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 210 14.1 Utili (Perdite) delle partecipazioni: composizione Componente reddituale/Valori A. Proventi 1. Rivalutazioni 31.12.2013 31.12.2012 69.909 37.260 - - 2. Utili da cessione 470 37.260 3. Riprese di valore 69.439 - 4. Altri proventi - - (386.306) (60.768) B. Oneri 1. Svalutazioni 2. Rettifiche di valore da deterioramento 3. Perdite da cessione 4. Altri oneri Risultato netto - - (379.659) (60.718) (6.561) (5) (86) (45) (316.397) (23.508) Le rettifiche di valore da deterioramento si riferiscono principalmente alle svalutazioni apportate, a seguito dell’impairment test condotto alla data del 31 dicembre 2013, alle partecipazioni nella società UBI Leasing Spa per l’importo di 93 milioni di euro, nella società Prestitalia Spa per l’importo di 285,7 milioni di euro, e per la parte residuale alla svalutazione del possesso azionario nella società By You Spa in liquidazione. La ripresa di valore di 69,4 milioni di euro è attribuibile alla partecipazione in UBI Pramerica SGR Spa, per la quale il valore di carico è stato allineato all’importo di carico in essere prima della svalutazione apportata nell’esercizio 2011. Relativamente alle metodologie adottate ai fini dell'impairment test si rimanda a quanto descritto nella parte B della Nota Integrativa Consolidata alla Sezione 13, paragrafo 13.3 Altre informazioni. Le perdite da cessione attengono alla cessione della BDG che, unitamente agli oneri di transazione, ammontano a 6,6 milioni di euro. Gli utili da cessione, si riferiscono principalmente alla integrazione di prezzo maturata sulla cessione della società Insurance Broker Srl avvenuta nell’esercizio precedente per 456 mila euro. SEZIONE 15 - Risultato netto delle valutazioni al fair value delle attività materiali e immateriali - Voce 220 Per la Banca non esiste tale fattispecie. SEZIONE 16 - Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 230 L’avviamento è stato completamente azzerato negli esercizi precedenti. 518 Relazioni e Bilanci 2013 SEZIONE 17 - Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240 17.1 Utili (Perdite) da cessione di investimenti: composizione Componente reddituale/Valori 31.12.2013 31.12.2012 A. Immobili - 66 - Utili da cessione - 66 - Perdite da cessione B. Altre attività - - 7 (26) - Utili da cessione 12 15 - Perdite da cessione (5) (41) 7 40 Risultato netto SEZIONE 18 - Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 260 18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione Componenti reddituali/Valori 1. Imposte correnti (-) 2. Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 31.12.2013 31.12.2012 (7.042) (29.684) 1.259 9.524 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - - 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+) - 268.551 251.587 (217.645) 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 5. Variazione delle imposte differite (+/-) 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) 87 20.397 245.891 51.143 Le imposte correnti, pari a 7.042 migliaia di euro, sono costituite per 8.677 migliaia di euro dall’accantonamento dell’IRES e dell’IRAP di competenza dell’esercizio e per 250 mila euro per un accantonamento per una pratica in contenzioso in via di definizione. Tale importo è rettificato dalle componenti positive derivanti dall’adesione al consolidato fiscale per complessivi 1.313 migliaia di euro e delle valutazioni di titoli AFS per 572 mila euro. La variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi, positiva per 1.259 migliaia di euro, deriva per 949 mila euro dall’adeguamento delle imposte sulle differenze temporanee dell’incorporata Centrobanca Spa e per 310 mila euro dall’iscrizione del credito emerso per effetto della presentazione della dichiarazione integrativa a favore per UNICO 2012, per il recupero costi non dedotti per mancanza di competenza relativi all’anno 2008, in ossequio alle indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 31/E del 24 settembre 2013 (“Correzione degli errori in bilancio: effetti sull’imputazione temporale dei componenti del reddito d’impresa”). L’importo residuo della variazione delle imposte anticipate pari a 251.587 migliaia di euro è costituita, quanto a 212.645 migliaia di euro al reassessment delle DTA IRAP non iscritte nei precedenti esercizi e quanto a 38.942 migliaia di euro alla differenza tra il saldo degli aumenti e diminuzioni di cui alla tabella 13.3 (punti 2.1.d e 3). La variazione delle imposte differite, per 87 mila euro, è costituita dal saldo degli aumenti e diminuzioni di cui alla tabella 13.4 (punti 2.1 e 3). Nota Integrativa 519 Parte C - Informazioni sul Conto Economico 18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio IRES Onere fiscale IRES teorico Imponibile IRES % (174.551) 48.002 27,50% Variazioni in aumento permamenti - Interessi passivi indeducibili - Minus indeducibili e impairment 39.321 (10.813) -6,19% 392.169 (107.847) -61,79% - Altri oneri non deducibili 12.531 (3.446) -1,97% - I.C.I. 3.985 (1.096) -0,63% - Costi auto indeducibili 1.294 (356) -0,20% - Erogazioni liberali indeducibili 543 (149) -0,09% - Spese ufficio di rappresentanza 504 (138) -0,08% - Spese rappresentanza 382 (105) -0,06% - Fabbricati non strumentali 210 (58) -0,03% - Acc.to fondo imposte contenzioso - (250) -0,14% Variazioni in diminuzione permamenti - Dividendi Esenti - Sterilizzazione ripresa di valore su partecipazioni svalutate (231.618) 63.695 36,49% (65.967) 18.141 10,39% - Sterilizzazione plus cessione partecipaz. AFS in minus fiscale (48.965) 13.465 7,71% - Agevolazione ACE 2011 (17.969) 4.941 2,83% - Deduzione IRAP forfetaria 10% e costo del lavoro (5.980) 1.645 0,94% - Riprese di valore su partecipazioni FVO (3.817) 1.050 0,60% (2.455) 675 0,39% (618) 170 0,10% - Plusvalenze PEX - Altre variazioni - Altri impatti minori Onere fiscale IRES effettivo IRAP Onere fiscale IRAP teorico - 361 0,21% (101.001) 27.887 15,98% Imponibile IRAP % (174.551) 9.723 5,57% -10,10% Variazioni in aumento permamenti - Impairment su partecipazioni (voce 210) 316.397 (17.623) - Costi del personale (voce 150 a) 153.453 (8.547) -4,90% - Rettifiche di valore su AFS e cred. Firma (voce 130 b e d) 40.367 (2.248) -1,29% - Interessi passivi indeducibili 44.811 (2.496) -1,43% - Recupero tassazione proventi gestione 22.274 (1.241) -0,71% - Spese amministrative - 10% (voce 150 b) 17.314 (964) -0,55% - Ammortamenti - 10% e non funzionali (voce 170) 16.217 (903) -0,52% - Altre variazioni 9.085 (506) -0,29% - I.C.I. 5.124 (285) -0,16% 1.354 (75) -0,04% 503 (28) -0,02% 5 (3) 0,00% - Accantonamenti a fondi rischi (voce 160) - PPA - Minus strumentali (voce 240) Variazioni in diminuzione permamenti - Dividendi non tassati (121.904) 6.790 3,89% - Rettifiche di valore partecipazioni AFS cedute (124.880) 6.956 3,99% - Ricavi non tassati ai fini IRAP (voce 190) (116.335) 6.480 3,71% - rettifiche di valore su crediti ceduti (83.632) 4.658 2,67% - Amm.to avviamento (56.906) 3.170 1,82% - Cuneo fiscale (44.921) 2.502 1,43% - Reassessment DTA su avviamenti affrancati Onere fiscale IRAP effettivo Totale onere fiscale effettivo IRES e IRAP 212.645 121,82% (96.225) 218.005 124,89% (174.551) 245.892 140,87% La banca non è soggetta all'addizionale IRES dell’8,5%, introdotta per l’anno 2013 dal D.L. 133/2013, in quanto, al netto delle variazioni fiscali relative alle svalutazioni e alle perdite su crediti verso la clientela di cui all’art. 106, comma 3 del TUIR, presenta nel periodo di imposta 2013 un reddito imponibile IRES negativo. 520 Relazioni e Bilanci 2013 SEZIONE 19 - Utili (Perdite) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - Voce 280 Non si rilevano utili o perdite su gruppi di attività in via di dismissione. SEZIONE 20 - Altre informazioni Non si rilevano ulteriori informazioni di particolare interesse. SEZIONE 21 - Utile per azione 21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito Le previsioni dei principi contabili internazionali, di cui allo IAS 33, forniscono una specifica metodologia di calcolo dell’utile per azione (earning per share - EPS), e prevedono una doppia formulazione: l’utile base per azione e l’utile diluito per azione. L’EPS “base” è stato calcolato dividendo il risultato economico attribuibile ai possessori di azioni ordinarie della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio. 21.2 Altre informazioni Di seguito si riportano i valori dell’EPS “base” e dell’EPS “diluito” relativi al Bilancio Individuale di UBI Banca, mentre per maggiori approfondimenti circa le metodologie di calcolo e per i risultati a livello di Gruppo, si rimanda alla specifica sezione del Bilancio Consolidato. 31.12.2013 Risultato "attribuibile" Media ponderata azioni ordinarie 31.12.2012 Risultato per azione Risultato "attribuibile" Media ponderata azioni ordinarie Risultato per azione EPS base 62.534 900.134.245 0,0695 225.130 900.546.881 0,2500 EPS diluito 62.534 900.134.245 0,0695 225.130 900.546.881 0,2500 Nota Integrativa 521 Parte C - Informazioni sul Conto Economico Parte D - Redditività complessiva Prospetto analitico della redditività complessiva Voci 31.12.2013 Importo Lordo Imposta sul reddito Importo Netto X X 71.340 (779) 214 (565) 566.394 (151.046) 415.348 10. Utile (Perdita) d'esercizio Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 20. Attività materiali 30. Attività immateriali 40. Piani a benefici definiti 50. Attività non correnti in via di dismissione 60. Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 70. Copertura investimenti esteri: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 80. Differenze di cambio: a) variazioni di valore b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 90. Copertura dei flussi finanziari a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo 9.173 (2.823) 6.350 (35.200) 1.591 (33.609) 539.588 (152.064) 387.524 c) altre variazioni 110. Attività non correnti in via di dismissione: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 120. Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utili e perdite da realizzo c) altre variazioni 130. Totale altre componenti reddituali 140. Redditività complessiva (Voce 10 + 130) 458.864 Di seguito si fornisce il dettaglio relativo alle principali variazioni di fair value e di rigiro a Conto Economico (rettifiche da deterioramento): a) variazioni di fair value Titoli di stato variazione di riserva lorda effetto fiscale variazione di riserva netta 352.487 483.654 (131.167) Altri titoli di debito 45.619 (14.355) 31.264 Altri titoli 37.121 (5.524) 31.597 566.394 (151.046) 415.348 La variazione della riserva dei titoli di stato e titoli di debito è determinata dalla componente rischio di credito insita nel prezzo di mercato dei titoli, mentre la componente rischio di tasso per i titoli oggetto di copertura viene rilevata a Conto Economico nella voce 90- Risultato delle operazioni di copertura. Nel corso dell’esercizio si è manifestata una contrazione del rischio paese Italia che ha determinato una ripresa dei prezzi di mercato sui titoli di debito emessi dallo Stato Italiano e dalle istituzioni creditizie. Complessivamente la ripresa di valore sui titoli ha generato un miglioramento della riserva pari a 415 milioni di euro. b) rigiro a conto economico (rettifiche da deterioramento) variazione di riserva lorda effetto fiscale variazione di riserva netta 3.815 Cyprus Popolar BK 06/16 TV 5.700 (1.885) Banca Marche 05/15 TV 1.063 (292) 771 Fondi - quote di O.I.C.R. 2.410 (646) 1.764 9.173 (2.823) 6.350 522 Relazioni e Bilanci 2013 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Nel rispetto delle vigenti previsioni normative, il Gruppo UBI si è dotato di un sistema di controllo dei rischi che regola in modo integrato le linee guida del Sistema dei Controlli Interni, da intendersi come ambito organizzativo, regolamentare e metodologico a cui tutte le società del Gruppo devono attenersi al fine di consentire alla Capogruppo di poter esercitare, in modo efficace ed economico, le attività d’indirizzo e di controllo strategico, gestionale e tecnico-operativo. La Banca collabora pro-attivamente all’individuazione dei rischi cui è soggetta e alla definizione dei relativi criteri di misurazione, gestione e controllo. I principi cardine ai quali fanno riferimento l’analisi e la gestione dei rischi del Gruppo, al fine di perseguire una sempre più consapevole ed efficiente allocazione del capitale economico e regolamentare, sono: - rigoroso contenimento dei rischi finanziari e creditizi e forte presidio su tutte le tipologie di rischio; - utilizzo di logiche di sostenibile creazione del valore nel processo di definizione della propensione al rischio ed allocazione del capitale; - declinazione della propensione al rischio del Gruppo con riferimento alle specifiche fattispecie di rischio e/o specifiche attività in un corpo normativo di policy a livello di Gruppo e di singola entità. Nella presente Parte sono fornite le informazioni riguardanti i profili di rischio di seguito indicati, le relative politiche di gestione e copertura messe in atto dalla Banca, l’operatività in strumenti finanziari derivati: a) rischio di credito; b) rischi di mercato: - di tasso di interesse, - di prezzo, - di cambio, c) rischio di liquidità; d) rischi operativi. Per un quadro complessivo dei rischi e delle incertezze che gravano sulla Banca, si rimanda allo specifico paragrafo della Relazione sulla Gestione, redatto in ottemperanza a quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 32 del 2 febbraio 2007, di attuazione della direttiva 2003/51/CE. SEZIONE 1 - Rischio di credito Informazioni di natura qualitativa 1. Aspetti generali Le linee strategiche, le policy e gli strumenti per l’assunzione e per la gestione del rischio di credito sono definiti, nell’ambito della Capogruppo, dal Chief Risk Officer di concerto con il Chief Lending Officer e con il supporto e la condivisione delle strutture specialistiche preposte. Nell’elaborazione delle politiche a presidio dei rischi creditizi viene posta particolare attenzione al mantenimento di un adeguato profilo rischio/rendimento e all’assunzione dei rischi coerenti con la propensione al rischio definita dall’Alta Direzione e, più in generale, con la mission del Gruppo UBI. Le politiche a presidio dei rischi creditizi sono prioritariamente orientate al sostegno delle economie locali, delle famiglie, degli imprenditori, dei professionisti e delle piccole-medie imprese. La particolare attenzione posta al mantenimento delle relazioni instaurate con la clientela e al loro sviluppo nel tempo rappresentano un punto di forza del Gruppo, favorendo l’abbattimento di asimmetrie informative e offrendo continuità di rapporto e supporto alla clientela stessa, in una prospettiva di lungo periodo. Anche nella perdurante e complessa fase congiunturale in atto, la Banca assicura un’adeguata disponibilità di credito all’economia, aderendo fra l’altro agli “Accordi” stipulati fra l’Associazione Bancaria Italiana, il Ministero delle Finanze e le Associazioni di categoria, pur preservando la qualità degli attivi ed in particolare agendo con estrema selettività per quanto riguarda le esposizioni “non core”. Con specifico riferimento alla clientela “imprese” sono declinate e adottate regole creditizie inerenti l’erogazione e la gestione del credito, che si traducono operativamente in interventi che vanno dallo sviluppo al contenimento delle esposizioni. Tali regole si basano su una pluralità di driver rappresentati da: rating interno della controparte (rating medio ponderato in caso di gruppo economico), abbinato al grado di protezione fornito da eventuali garanzie accessorie; quota di inserimento del Gruppo UBI sulla controparte/Gruppo Economico; settore di attività economica di appartenenza della controparte/Gruppo Economico in ottica di: - livello di rischiosità del settore; - livello di concentrazione complessivo del Gruppo UBI sul singolo settore economico (con verifica anche della concentrazione a livello di singola Banca/Società). • • • Infine, viene prestata particolare attenzione alla definizione delle linee di trattamento dei nuovi prodotti, elaborando adeguata informativa ai vertici aziendali circa il rispetto degli obiettivi rischio/rendimento, calcolo dei tassi minimi di erogazione, qualità del prenditore, garanzie ricevute e tassi di recupero attesi in caso di insolvenza. Nota Integrativa 523 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti organizzativi Nello svolgimento dell’attività tradizionale di intermediazione creditizia, la Banca è esposta al rischio che i crediti erogati non vengano rimborsati dai prenditori alla scadenza e debbano essere parzialmente o integralmente svalutati. Più in dettaglio, il profilo di rischio degli impieghi è sensibile all’andamento dell’economia nel suo complesso, al deteriorarsi delle condizioni finanziarie delle controparti (mancanza di liquidità, insolvenza, etc.) o al mutamento della loro posizione competitiva, ai cambiamenti strutturali o tecnologici delle imprese debitrici, e ad altri fattori esterni (es. modifiche normative, deterioramento del valore delle garanzie finanziarie ed ipotecarie legato all’andamento dei mercati). Un ulteriore elemento di rischio cui si presta particolare attenzione, è il livello di diversificazione del portafoglio impieghi fra i diversi prenditori e fra i diversi settori in cui essi operano. Il modello organizzativo in base al quale sono state strutturate le unità che presiedono all’attività creditizia, presenta la seguente articolazione: Strutture della Capogruppo di controllo accentrato e coordinamento; Direzioni Generali delle Banche e delle Società controllate, dalle quali dipendono: - Direzioni Crediti, - Crediti territoriali, - Filiali, - Private & Corporate Unity. • • Nel complesso le caratteristiche di tale modello organizzativo consentono una forte omogeneità tra la struttura Crediti della Capogruppo e le analoghe strutture delle Banche Rete, con conseguente linearità dei processi ed ottimizzazione dei flussi informativi. La concessione del credito risulta inoltre differenziata, a livello territoriale, per segmento di clientela (Retail/Private/Corporate e Istituzionale) e specializzata per stato dello stesso: “in bonis” (gestito dalle Unità Crediti Retail, Private e Corporate) e a default (gestito dalle Unità di Credito Anomalo). La Capogruppo, attraverso le strutture riferite al Chief Lending Officer, Controllo Rischi e Sviluppo e Pianificazione Strategica e all’Audit di Capogruppo e di Gruppo, presiede alla gestione delle politiche, al monitoraggio complessivo del portafoglio, all’affinamento dei sistemi di valutazione, alla gestione del credito problematico ed al rispetto delle norme. Per tutti i soggetti (singoli o gruppi economici) con affidamenti in essere presso le Banche e Società del Gruppo (comprese le attività di rischio riconducibili al rischio emittente ed al rischio derivati) complessivamente superiori ad euro 50 Milioni (35 milioni nel caso di soggetti singoli o gruppi economici classificati a “rischio alto”), la Capogruppo deve deliberare un Limite Operativo da intendersi come limite massimo di affidabilità della controparte stessa a livello di Gruppo UBI. Le strutture attraverso le quali si articolano le Banche e le Società prodotto assumono competenze di ordine creditizio e commerciale, nonché responsabilità di controllo sull’attività svolta direttamente e su quella posta in essere dalle unità gerarchicamente dipendenti. In particolare la responsabilità della gestione e del monitoraggio del credito in bonis è attribuita, in prima istanza, ai Gestori di Relazione che intrattengono quotidianamente il rapporto con la Clientela e che hanno l’immediata percezione di eventuali segnali di difficoltà o di deterioramento della qualità del credito. Tuttavia, tutti i dipendenti delle Società del Gruppo sono chiamati a segnalare tempestivamente tutte le informazioni che possano consentire il riconoscimento precoce di difficoltà o possano consigliare diverse modalità di gestione dei rapporti, partecipando - di fatto - al processo di monitoraggio. In seconda istanza l’unità organizzativa preposta al monitoraggio del rischio di credito - denominata Presidio Monitoraggio Qualità del Credito - svolge attività di controllo, supervisione ed analisi delle posizioni “in bonis” sia in termini analitici che aggregati, con intensità e profondità graduate in funzione delle fasce di rischio attribuite alle controparti e della gravità delle anomalie andamentali rilevate. La struttura - non coinvolta nell’iter deliberativo degli affidamenti - di propria iniziativa o su proposta, valuta e dispone (o propone agli Organi decisori superiori quando la decisione eccede le proprie competenze) idonea classificazione peggiorativa di controparti “in bonis” chiedendo all’Area Crediti – Servizio Crediti Italia, nei casi previsti dal Regolamento Fidi, il rilascio di parere preventivo non vincolante. Il Servizio Politiche e Qualità del Portafoglio di UBI Banca ha compiti di coordinamento e definizione delle linee guida per il monitoraggio del portafoglio crediti, di presidio nello sviluppo degli strumenti di monitoraggio, di controllo delle policies crediti e di predisposizione della reportistica direzionale. La gestione delle posizioni a “sofferenza” risulta affidata all’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti di UBI Banca, all’interno della struttura riferita al Chief Lending Officer. Tale struttura è stata oggetto di un importante intervento organizzativo nell’ambito dell’implementazione del nuovo modello di gestione delle sofferenze, finalizzato al potenziamento dei processi di recupero del credito, tramite: - l’introduzione di logiche di segmentazione e portafogliazione delle pratiche a sofferenza, in funzione della dimensione e della complessità del credito; - la specializzazione dei processi di recupero e delle strutture preposte, coerentemente con i segmenti ed i portafogli individuati; - il monitoraggio dei processi di gestione delle pratiche; - l’assegnazione di obiettivi di recupero ai gestori e la valutazione dei risultati conseguiti; - l’attivazione di strategie mirate ad ottimizzare il recupero su specifici portafogli, quali, per esempio, il ricorso a operatori immobiliari per la valorizzazione degli immobili a garanzia dei finanziamenti ipotecari. Nell’ambito di tale iniziativa, all’interno della sopracitata Area, sono stati creati tre servizi specializzati su segmenti specifici: - Servizio Recupero Piccoli Tagli, preposto alla gestione crediti in sofferenza chirografari relativi a privati di importo inferiore ai 25.000 Euro; - Servizio Recupero Crediti Rilevanti, specializzato nella gestione dei crediti in sofferenza sia privati che imprese, di importo superiore a 1 milione di euro, o con valore netto di bilancio superiore a 500.000 Euro. Sono ricondotte a tale servizio anche specifiche tipologie di pratiche di particolare complessità (es. finanziamenti in pool, ecc.); - Servizio Recupero Crediti Privati e Aziende, preposto alla gestione delle altre tipologie di crediti che non risultano incluse nel perimetro dei due servizi di cui sopra. Tale struttura risulta articolata in 6 Funzioni specializzate con criterio territoriale. 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo La funzione Rischi di Credito della Capogruppo è responsabile della produzione dell’informativa sui rischi di credito della Banca, volta a monitorare l’andamento della rischiosità degli impieghi. I report - sottoposti trimestralmente all’attenzione del Consiglio di Gestione della Banca - illustrano le distribuzioni per classi di rating interno, LGD e Perdita Attesa e quindi l’andamento della rischiosità media del portafoglio crediti, con focus sul Mercato Corporate, ed il Mercato Retail, distintamente per le imprese e privati; descrivono l’andamento dei tassi di decadimento degli impieghi; 524 Relazioni e Bilanci 2013 contengono una sezione dedicata al monitoraggio trimestrale delle policy di concentrazione e di qualità del credito in termini di distribuzioni degli impieghi e valori dei parametri di rischio. Il complesso dei modelli che costituisce il Sistema di Rating Interni del Gruppo è gestito dell’Area Rischi di Gestione con il supporto delle Area Crediti della Capogruppo. Allo stato attuale la struttura prevede l’utilizzo di modelli automatici per le imprese medio-grandi, per i privati e per le imprese di minori dimensioni. I modelli di rating e di LGD per le imprese medio-grandi (segmento regolamentare “Imprese”) sono stati oggetto di validazione da parte dell’Autorità di Vigilanza nel corso del primo semestre 2012, mentre i modelli di rating e di LGD per i privati e le imprese di minori dimensioni (segmenti regolamentari “Dettaglio: esposizioni garantite da immobili residenziali” e “Dettaglio: esposizioni altro (SME Retail)”) sono stati oggetto di validazione a partire dal 30 giugno 2013. Il rating viene calcolato secondo un approccio per controparte ed è rivisto e aggiornato – di norma - almeno una volta l’anno. Per il portafoglio regolamentare “esposizioni verso Imprese”, i modelli di PD sviluppati dal Gruppo UBI esprimono una valutazione complessiva del rischio delle controparti attraverso la combinazione di una componente quantitativa e una componente qualitativa. La componente quantitativa è sviluppata e integrata statisticamente: la tecnica scelta è quella della regressione logistica, tipicamente utilizzata per valutare i casi in cui la variabile dipendente (target) risulta essere di tipo dicotomico default/bonis. La componente qualitativa del modello di rating, basata su informazioni raccolte dal Gestore della relazione o da una struttura centrale9 di UBI Banca per le posizioni Large Corporate, risponde all’esigenza di incorporare nello stesso aspetti qualitativi e informazioni sulla clientela che affianchino e completino le analisi quantitative per meglio intercettare le tendenze evolutive e la solidità creditizia delle controparti. Per le classi di Esposizioni al Dettaglio (per Imprese Retail e Privati), valgono le stesse considerazioni di cui sopra, fatto salvo che non viene considerata la componente qualitativa. La componente quantitativa di monitoraggio ed erogazione valuta il merito creditizio delle imprese di minori dimensioni integrando valutazioni di tipo geosettoriale, economico-finanziarie, andamentali esterne ed interne; la componente quantitativa di monitoraggio dei mutui ai privati valuta il merito creditizio integrando informazioni di tipo anagrafico e andamentale esterne ed interne; la componente quantitativa di erogazione dei mutui ai privati valuta la rischiosità della controparte integrando informazioni di tipo anagrafico e di prodotto. L’output dei modelli è rappresentato da 9 classi di rating a cui corrispondono le relative PD. Con riferimento alla LGD i parametri determinanti sono: 1) LGD Sofferenza 2) LGD Downturn 3) Danger Rate. 1)LGD Sofferenza, è calcolata come complemento ad uno del rapporto tra flussi di recupero netti osservati durante la vita della sofferenza ed esposizione al passaggio a sofferenza comprensiva del capitale girato a sofferenza e della quota di interessi capitalizzati. In allineamento alla definizione di LGD economica indicata in normativa, i flussi di recupero sono attualizzati ad un tasso risk-adjusted che riflette il valore monetario del tempo ed un premio al rischio determinato sulla base della volatilità dei recuperi osservata rispetto ad un indice di mercato prescelto. 2)LGD Downturn è stato adottato un approccio idoneo a dar conto degli effetti di condizioni economiche avverse sulle aspettative di recupero, partendo dall’identificazione del periodo recessivo, considerando lo scenario economico corrente e incorporando dinamiche macroeconomiche storiche e prospettiche. 3)Danger Rate tale parametro corregge la LGD stimata sulle sole sofferenze in considerazione di alcuni precisi elementi: 1) composizione del default: non tutti i nuovi default attesi sono sofferenze che provengono direttamente dallo stato di bonis; 2) migrazione fra stati di default: non tutti i default diversi dalla sofferenza arriveranno sino allo stato più grave ed assorbente di sofferenza; 3) variazione dell’esposizione: per i default che migrano sino a sofferenza l’esposizione nel tempo può cambiare. I processi del credito si articolano sulle informazioni veicolate dal sistema di rating, come sotto dettagliato. Le unità operative coinvolte nel processo di erogazione e rinnovo del credito utilizzano i rating interni, che costituiscono elementi essenziali e imprescindibili delle valutazioni formulate in sede di istruttoria e revisione dei fidi; l’articolazione delle deleghe è definita tenendo conto del profilo di rischio del cliente e della transazione così come rappresentato dal rating e dalla Perdita Attesa, e gestita tramite l’applicativo della Pratica Elettronica di Fido (PEF). I rating sono utilizzati anche nel monitoraggio del credito e nell’ambito sia del sistema di reporting direzionale, sia dei flussi informativi resi disponibili alle strutture della banca coinvolta nel processo del credito. L'attribuzione di una classe di rating diversa da quella calcolata dal Sistema di Rating Interno in base ai modelli adottati avviene attraverso la proposta di un override sul rating. Tali variazioni sono motivate dalla valutazione di informazioni non già considerate dal modello di rating, non adeguatamente pesate dal modello o la cui influenza futura si intende anticipare. Per il processo di calcolo dell’impairment collettivo sui crediti – coerentemente con le determinazioni prese dalla Capogruppo - viene utilizzata una metodologia basata sui rating interni e sulle stime interne di perdita in caso di insolvenza (LGD). Nel corso del 2013 inoltre, è proseguita l’attività di revisione, aggiornamento e adozione di policy e di regolamenti per la gestione del rischio di credito. Di seguito vengono elencate le policy in essere, con un cenno ai principali contenuti. • Policy a presidio dei Rischi Creditizi, che disciplina in un unico testo, le disposizioni relative al presidio di fattispecie di rischio di credito in precedenza trattate in diverse policy. In questa policy vengono normate le seguenti fattispecie: - clientela ordinaria, che stabilisce norme, principi e limiti per la gestione del credito a clientela ordinaria sulla base della disponibilità dei rating interni. L’articolazione dei limiti si sostanzia in una serie di indicatori espressi in termini di: allocazione di capitale, valori massimi di rischiosità (intesa come perdita attesa massima e target), limiti di assunzione dei rischi in termini di distribuzione delle esposizioni per classi di rating e in presidi qualitativi; - controparti istituzionali e ordinarie residenti in Paesi a rischio, per le quali la policy a presidio dei rischi e i relativi regolamenti attuativi e documenti di declinazione limiti stabiliscono norme e principi per la gestione del credito concesso a clientela istituzionale residente e non residente, nonché a clientela ordinaria residente in Paesi a rischio. Come nel caso della clientela ordinaria, l’articolazione dei limiti si sostanzia in una serie di indicatori espressi in termini di: allocazione di capitale, limiti di assunzione dei rischi in termini di distribuzione delle esposizioni per classi di rating e Paese e in presidi qualitativi; 9. Tale soluzione è stata adottata per garantire un presidio accentrato da parte di specialisti nella valutazione di posizioni di grandi dimensioni, con uniformità di valutazioni all’interno del Gruppo. Nota Integrativa 525 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - rischio di concentrazione single name, che stabilisce limiti massimi di esposizione sulla singola controparte, al fine di limitare i rischi di instabilità che deriverebbero da elevati tassi di concentrazione degli impieghi sui grandi prenditori nel caso di un eventuale default degli stessi; • Policy di offerta di mutui tramite intermediari, che disciplina le modalità di ricorso a reti esterne per l’offerta di mutui a clientela non captive, al fine di contenere potenziali rischi di credito, rischi operativi e rischi reputazionali; • Policy sulla portabilità, rinegoziazione, sostituzione ed estinzione anticipata dei mutui della clientela diretta delle banche reti, che fornisce le linee guida del Gruppo UBI per la realizzazione delle operazioni di portabilità attiva e passiva, di rinegoziazione, di sostituzione e di estinzione anticipata (parziale o totale) dei mutui, nell’ottica di garantire (anche attraverso la definizione di livelli minimi di servizio) la massima riduzione dei tempi, degli adempimenti e dei costi connessi, nonché di dotare il Gruppo degli opportuni processi e strumenti per il presidio dei rischi relativi (di credito, operativi e reputazionali); • Policy sulla portabilità, rinegoziazione, sostituzione ed estinzione anticipata dei mutui intermediati, con riferimento all’operatività sui mutui intermediati sulla base di convenzioni tra le società/ banche del Gruppo e specifiche reti distributive; • Policy sul rischio derivante da cartolarizzazioni, che definisce le linee guida che il Gruppo si pone con riferimento alla gestione del rischio derivante dalle attività di cartolarizzazione; • Policy sul rischio residuo, che definisce gli orientamenti strategici relativi alla gestione del “rischio residuo” definendo il processo di controllo sull’acquisizione e utilizzo delle tecniche di attenuazione del rischio di credito per la mitigazione del rischio in oggetto. • Policy in materia di controlli interni a presidio delle attività di rischio e dei conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati, che recepisce le disposizioni emanate da Banca d’Italia. La policy definisce le linee guida e i criteri per l’adozione da parte del Gruppo nel suo complesso e delle singole banche e società del Gruppo di opportuni assetti organizzativi, sistemi di controlli interni e specifiche politiche interne a presidio di tale rischio nei due ambiti definiti dalla normativa: limiti prudenziali e procedure deliberative. • Policy a presidio del rischio partecipativo - il cui iter si è concluso a gennaio 2013 - che definisce opportuni presidi diretti a: contenere il rischio di un eccessivo immobilizzo dell’attivo derivante da investimenti partecipativi in imprese finanziarie e non finanziarie e, con specifico riferimento alle imprese non finanziarie, promuovere una gestione dei rischi e dei conflitti di interesse conforme al criterio della sana e prudente gestione. 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito La Banca impiega tecniche di mitigazione del rischio tipiche dell’attività bancaria acquisendo dalla controparte, per talune tipologie di affidamenti, garanzie reali, immobiliari e finanziarie, e garanzie personali. La determinazione dell’ammontare complessivo degli affidamenti concedibili allo stesso cliente e/o gruppo giuridico ed economico tiene conto di appositi criteri per la ponderazione delle diverse categorie di rischio e delle garanzie. In particolare, al valore di stima delle garanzie reali vengono applicati “scarti” prudenziali, differenziati per tipologia di garanzia. Le principali tipologie di garanzie reali accettate dal Gruppo sono rappresentate da: - ipoteca reale; - pegno. Al fine di assicurare la sussistenza dei requisiti generali e specifici richiesti per il riconoscimento a fini prudenziali delle garanzie reali, annoverate fra le tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) – secondo quanto previsto dalla Circolare della Banca d’Italia n. 263 del 27.12.2006 e successivi aggiornamenti - il Gruppo UBI ha: - ridefinito i processi del credito relativi alla raccolta e gestione delle garanzie. Con particolare riferimento alle garanzie ipotecarie, nelle Banche Rete è previsto l’obbligo di inserimento, nell’apposito applicativo informatico a disposizione dei gestori, di tutti i dati relativi all’immobile necessari a rendere la garanzia eligible. Particolare attenzione è stata posta all’obbligatorietà della perizia ed alla tempestività di recupero delle informazioni ad essa inerenti, ivi comprese quelle notarili (estremi di registrazione notarili), elementi determinanti per il perfezionamento della garanzia; - recuperato per le garanzie ipotecarie in essere tutte le informazioni necessarie ad assicurarne l’ammissibilità in linea con le disposizioni di Basilea 2 in termini di requisiti specifici. 2.4 Attività finanziarie deteriorate La classificazione del portafoglio problematico coincide con quanto disposto dalla normativa e può essere così sintetizzata: • crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa, • crediti ristrutturati, • incagli, • sofferenze. Oltre alle suddette classi, permane la fattispecie dei crediti problematici relativi al “rischio paese” per esposizioni non garantite verso la clientela, istituzionale ed ordinaria, appartenente a paesi definiti “a rischio” come definito dall’Organo di Vigilanza. In particolare, per quanto riguarda gli “incagli”, al fine di ottimizzarne il presidio se ne effettua, ad esclusivo fine gestionale, una suddivisione fra le posizioni in cui la temporanea situazione di obiettiva difficoltà si ritenga risolvibile in brevissimo tempo (entro 9 mesi), e le restanti posizioni, per le quali si ritenga opportuno il disimpegno dalla relazione con un recupero extragiudiziale entro un periodo di tempo superiore. Inoltre i “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” sono oggetto di controlli per determinarne, entro un limite massimo gestionale di 120 giorni, il rientro “in bonis” ovvero il passaggio ad altri stati di credito anomalo. La gestione dei crediti problematici è presidiata in funzione del relativo livello di rischiosità: essa è in carico alle strutture organizzative preposte alla gestione del Credito Anomalo per quanto riguarda i “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa”, gli “incagli” ed i “crediti ristrutturati”; per quanto riguarda le posizioni a “sofferenza”, la gestione è in carico alla Capogruppo. La valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore avviene analiticamente, per singola posizione, assicurando adeguati livelli di copertura delle perdite previste. L’analisi delle esposizioni deteriorate viene costantemente effettuata dalle singole unità operative che ne presidiano i rischi e dalla Capogruppo. La risoluzione da parte delle controparti dello stato di difficoltà è il fattore determinante per il rientro delle posizioni ”in bonis”; tale evento è sostanzialmente concentrato nelle relazioni con “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” ed in quelle in “incaglio”. 526 Relazioni e Bilanci 2013 Informazioni di natura quantitativa A. Qualità del credito A.1 Esposizioni deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio) Esposizioni scadute deteriorate Esposizioni scadute non deteriorate Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - 278 - - - 3.185.687 3.185.965 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - 1 14.320.466 14.320.467 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - 3.086.815 3.086.815 4. Crediti verso banche - - - - 76.414 13.410.952 13.487.366 Portafogli/qualità Altre attività Totale 295.805 852.993 177.436 67.372 1.279.587 22.495.720 25.168.913 6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - - - 7. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - - 8. Derivati di copertura - - - - - 215.310 215.310 Totale 31.12.2013 295.805 853.271 177.436 67.372 1.356.002 56.714.950 59.464.836 Totale 31.12.2012 227.442 186.572 - 102.904 - 58.347.612 58.864.530 5. Crediti verso clientela A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti) Attività deteriorate Portafogli/Qualità 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita In bonis Esposizione Lorda Rettifiche specifiche Esposizione Netta Esposizione Lorda Rettifiche di portafoglio Esposizione Netta Totale (Esposizione netta) 308 (30) 278 X X 3.185.687 3.185.965 - - - 14.320.467 - 14.320.467 14.320.467 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - 3.086.815 - 3.086.815 3.086.815 4. Crediti verso banche - - - 13.487.366 - 13.487.366 13.487.366 2.063.185 (669.579) 1.393.606 23.872.034 (96.727) 23.775.307 25.168.913 - - - X X - - 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - - 8. Derivati di copertura - - - X X 215.310 215.310 Totale 31.12.2013 2.063.493 (669.609) 1.393.884 54.766.682 (96.727) 58.070.952 59.464.836 Totale 31.12.2012 913.994 (397.076) 516.918 52.730.270 (65.503) 58.347.612 58.864.530 Le attività finanziarie detenute per la negoziazione deteriorate si riferiscono a posizioni in derivati classificate, per la parte più rilevante, ad incaglio in correlazione con lo status dei finanziamenti con le controparti di riferimento principali. Nell’ambito della crescita dei crediti verso la clientela, l’incremento delle esposizioni deteriorate rispetto allo scorso esercizio è da ascrivere sia alla evoluzione delle posizioni della ex B@nca 24-7 Spa ma, in particolar modo, alle posizioni rivenienti dalla incorporazione della controllata Centrobanca Spa. Anche le posizioni deteriorate inerenti le controparti legate al gruppo Lehman Brothers classificate nei crediti verso la clientela sono state integrate con le posizioni rivenienti da Centrobanca Spa. Di seguito si riporta il dettaglio per singola controparte: Descrizione Lehman Brothers Special Financing Lehman Brothers International Europe Totale Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche Esposizione netta 11.987 (10.119) 1.868 575 (525) 50 12.562 (10.644 ) 1.918 Occorre precisare che l’insinuazione alla procedura concorsuale chapter 11, è comprensiva della posizione a debito da parte di UBI Banca per 1,9 milioni di euro e che si ritiene, in termini di fatto e di diritto, possa essere considerata in termini di compensazione. Nota Integrativa 527 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura A.1.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie in bonis rinegoziate e non rinegoziate per portafogli di appartenenza Esposizione oggetto di rinegoziazione nell'ambito di Accordi Collettivi Non scaduti Scaduti fino a 3 mesi Scaduti da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Scaduti da oltre 6 mesi fino a 1 anno Scaduti da oltre 1 anno Non scaduti Totale (Esposizione Netta) - - - - - - 3.185.687 3.185.687 - - - - - - - 14.320.467 14.320.467 - - - - - - - - 3.086.815 3.086.815 - - - - 76.414 - - - 13.410.952 13.487.366 - - - - 20.746 1.255.044 17.497 7.046 - 22.474.974 23.775.307 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 215.310 215.310 - - - - 20.746 1.331.458 17.497 7.046 - 56.694.205 58.070.952 Scaduti fino a 3 mesi Scaduti da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Scaduti da oltre 6 mesi fino a 1 anno Scaduti da oltre 1 anno 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - 4. Crediti verso banche - 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziarie in corso di dismissione 8. Derivati di copertura Totale Portafogli/Qualità Altre Esposizioni Si segnala che i crediti con clientela scaduti fino a 3 mesi l’importo di 1,255 miliardi di euro è composto quasi esclusivamente (1,104 miliardi di euro) da rapporti scaduti fino a 7 giorni, di cui circa 363 milioni di euro relativi ad un’operazione infragruppo verso UBI Factor Spa scaduta ed in fase di rinnovo. Tale rinnovo si è perfezionato nei primi giorni del 2014. A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione netta A. Esposizione per cassa a) Sofferenze - - X - b) Incagli - - X - c) Esposizione ristrutturate - - X - d) Esposizione scadute deteriorate - - X - e) Altre attività 14.077.408 X - 14.077.408 14.077.408 - - 14.077.408 Totale A B. Esposizione fuori bilancio a) Deteriorate b) Altre 4 (4) X - 17.414.904 X (13) 17.414.891 Totale B 17.414.908 (4) (13) 17.414.891 Totale A+B 31.492.316 (4) (13) 31.492.299 A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Non si evidenziano esposizioni deteriorate verso banche. A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive Non si evidenziano rettifiche di valore su esposizioni deteriorate verso banche. A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione netta A. Esposizione per cassa a) Sofferenze 741.845 (446.040) X 295.805 1.023.514 (170.521) X 852.993 227.803 (50.367) X 177.436 70.023 (2.651) X 67.372 e) Altre attività 43.270.082 X (96.727) 43.173.355 Totale A 45.333.267 (669.579) (96.727) 44.566.961 68.867 (13.369) X 55.498 4.117.687 X (13.230) 4.104.457 b) Incagli c) Esposizione ristrutturate d) Esposizione scadute deteriorate B. Esposizione fuori bilancio a) Deteriorate b) Altre Totale B Totale A+B 528 Relazioni e Bilanci 2013 4.186.554 (13.369) (13.230) 4.159.955 49.519.821 (682.948) (109.957) 48.726.916 A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Causali/Categorie A. Esposizione lorda iniziale - di cui esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 ingressi da esposizioni creditizie in bonis Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute 586.953 - 218.967 - 108.074 - - - 693.958 1.082.808 323.464 530.429 491.530 5.615 253.402 9.959 B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 119.920 457.752 59.363 580 B.3 altre variazioni in aumento 568.423 371.654 254.142 38.319 - operazioni di aggregazione aziendale C. Variazioni in diminuzione C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis 508.452 333.946 246.377 30.920 (539.066) (278.261) (95.661) (568.480) (119.372) (707) (79.078) (61) C.2 cancellazioni (426.416) (6.828) (3.636) - C.3 incassi (107.922) (60.925) (9.688) (20.480) C.4 realizzi per cessioni (2.699) - (2.858) - C.4.bis perdite da cessione (1.021) - (1.083) - (301) (130.352) (78.335) (428.628) C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.6 altre variazioni in diminuzione D. Esposizione lorda finale - di cui esposizioni cedute non cancellate - (1.078) - - 741.845 1.023.514 227.803 70.023 - - - - A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive Causali/Categorie A.Rettifiche complessive iniziali Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute (359.511) (32.395) - (5.170) - - - - B. Variazioni in aumento (543.082) (175.041) (83.918) (3.633) B.1 rettifiche di valore (114.936) (111.277) (24.646) (2.164) (1.021) - (1.083) - (41.002) (8.269) (5.283) (104) (1.365) - di cui: esposizioni cedute non cancellate B.1 bis perdite da cessione B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizione deteriorate B.3 altre variazioni in aumento (386.123) (55.495) (52.906) (385.956) (51.681) (52.901) (872) 456.553 36.915 33.551 6.152 - operazioni di aggregazione aziendale C.Variazioni in diminuzione C.1 riprese di valore da valutazione 15.886 1.734 25 50 C.2 riprese di valore da incasso 12.732 5.198 1.143 956 - C.2 bis utili da cessione C.3 cancellazioni C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizione deteriorate C.5 altre variazioni in diminuzione D. Rettifiche complessive finali - di cui: esposizioni cedute non cancellate 166 - - 426.416 6.828 3.636 - 24 22.824 26.664 5.146 1.329 331 2.083 - (446.040) (170.521) (50.367) (2.651) - - - - Nella voce “altre variazioni in aumento – operazioni di aggregazione aziendale” sono stati rilevati i crediti (e i relativi fondi rettificativi) acquisiti da Centrobanca Spa in occasione della fusione per incorporazione. Nella voce “perdita da cessione”- ambito sofferenze - è stato rilevato principalmente il risultato della cessione, perfezionata a luglio, di un portafoglio di sofferenze afferenti a finanziamenti di ex B@nca 24-7 Spa, per un valore lordo di 88,7 milioni di euro, rettificati per 85,9 milioni di euro; il prezzo di cessione è stato di 2 milioni di euro. Nella voce “perdita da cessione”- ambito posizioni ristrutturate - è stato rilevato il risultato della cessione di una posizione proveniente dal portafoglio acquisito da Centrobanca Spa, per un valore lordo di 4,9 milioni di euro, rettificato per 1 milione di euro, prezzo di cessione pari a 2,8 milioni di euro. Nota Integrativa 529 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Crediti verso clientela: valori lordi e netti 31.12.2013 Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute Crediti in bonis Esposizione lorda 741.845 1.023.514 227.803 70.023 23.872.034 - Finanziamenti 741.845 1.023.514 227.803 70.023 23.530.823 - - - - 341.211 Rettifiche di valore specifiche (446.040) (170.521) (50.367) (2.651) X - Finanziamenti (446.040) (170.521) (50.367) (2.651) X - Titoli - - - - X Rettifiche di valore di portafoglio - - - - (96.727) - Finanziamenti - - - - (96.727) - Titoli - - - - - Totale 295.805 852.993 177.436 67.372 23.775.307 - Titoli A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni Classi di rating esterni Esposizioni A. Esposizioni creditizie per cassa Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Classe 6 Senza rating Infragruppo Totale 144.765 4.958.740 19.292.380 71.773 13.810 - 10.773.620 23.818.959 59.074.047 B. Derivati - 145.374 - - - - 112.279 282.210 539.863 B.1 Derivati finanziari - 145.374 - - - - 112.279 282.210 539.863 B.2 Derivati creditizi - - - - - - - - - C. Garanzie rilasciate - 382.494 - - - - 1.178.211 9.430.985 10.991.690 D. Impegni a erogare fondi - - 93.341 16.893 - - 2.179.434 7.739.234 10.028.902 E. Altre - - - - - - - - - 144.765 5.486.608 19.385.721 88.666 13.810 - 14.243.544 41.271.388 80.634.502 Totale Nella seguente legenda si espone la corrispondenza tra le classi di rating esterne indicate in tabella e le classi dalla società di riferimento Moody’s. Classe Rating Moody's 1 Aaa,Aa,Aa1,Aa2,Aa3 2 A,A1,A2,A3 3 Baa,Baa1,Baa2,Baa3 4 Ba,Ba1,Ba2,Ba3 5 B,B1,B2,B3 6 Caa,Caa1,Caa2,Caa3,Ca,C,DDD,DD,D A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni Classi di rating interni Esposizioni A. Esposizioni per cassa 1 2 3 63.041 433.026 544.926 4 5 6 7 8 243.328 4.557.055 108.721 1.639.403 1.063.109 9 10 11 12 13 14 Senza rating Totale 89.249 508.681 443.147 83.977 37.535 52.943 48.776.235 58.644.376 B. Derivati - 23.036 884 733 14.746 3.299 61.529 2.586 2.318 9.050 1.211 - - - 420.471 539.863 B.1 Derivati finanziari - 23.036 884 733 14.746 3.299 61.529 2.586 2.318 9.050 1.211 - - - 420.471 539.863 B.2 Derivati creditizi - - - - - - - - - - - - - C. Garanzie rilasciate 17.044 63.199 - 24.969 631.294 - 44.574 20.082 - 11.714 1.376 D. Impegni a erogare fondi - 61.011 332 45.401 367.329 3.319 59.915 42.315 300 11.062 31.163 - - E. Altre - - - - - - - - - - - - Totale - 80.085 580.272 546.142 530 Relazioni e Bilanci 2013 314.431 5.570.424 115.339 1.805.421 1.128.092 - 10.177.438 10.991.690 9.406.755 10.028.902 - - 91.867 540.507 476.897 83.977 37.535 52.943 68.780.899 80.204.831 Nelle esposizioni per cassa non sono ricompresi gli strumenti di capitale e le quote di O.I.C.R., in coerenza con quanto esposto nelle precedenti tabelle A.1.3 e A.1.6. Si segnala che solamente il 14% delle esposizioni per cassa è dotato di rating interno. Ciò a causa della assoluta marginalità dell’attività creditizia tradizionale verso clientela ordinaria ed alla preponderanza delle posizioni in strumenti finanziari. A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite Valore esposizione netta Garanzie reali (1) Immobili Ipoteche Garanzie personali (2) Titoli Altre garanzie reali Derivati su crediti Crediti di firma Altri derivati Governi Altri Enti Banche e banche pubblici centrali CLN Leasing finanziario Totale (1)+(2) Governi e banche centrali Altri Enti pubblici Banche Altri soggetti Altri soggetti 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite 1.1. totalmente garantite 1.2. parzialmente garantite 3.069.766 65.405 - - - di cui deteriorate - 3.055.564 - - - - - - - - 7 - 3.120.976 - - - - - - - - - - - - - 1.062.580 - - 1.060.977 - - - - - - - - - - 1.060.977 - - - - - - - - - - - - - - - di cui deteriorate - 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite 2.1. totalmente garantite 2.2. parzialmente garantite 65.240 - - - 73.105 - - - - - - - - - 73.105 - - - - - - - - - - - - - - - di cui deteriorate - 42.422 - - - 47.600 - - - - - - - - - 47.600 - - - - - - - - - - - - - - - di cui deteriorate - A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite Valore esposizione netta Garanzie reali (1) Immobili Ipoteche Garanzie personali (2) Titoli Altre garanzie reali Derivati su crediti Crediti di firma Altri derivati Governi Altri Enti Banche e banche pubblici centrali CLN Leasing finanziario Totale (1)+(2) Governi e banche centrali Altri Enti Banche pubblici Altri soggetti Altri soggetti 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite 1.1. totalmente garantite 9.310.038 18.451.160 - 1.544.249 - - - - - - - 284 144.726 3.537.216 1.020.782 3.873.980 - 5.118 - - - - - - - 265 - di cui deteriorate 1.2. parzialmente garantite - di cui deteriorate 23.677.635 5.194 886.385 4.770.942 86.889 291.448 603.965 18.225 - 73.246 - - - - - - - - 113.088 33.400 2.409 - 9.887 - - - - - - - - 959 7.183 20.438 1.126.221 89.768 - 1.039.875 - - - - - - - - 262 59.439 1.189.344 4.961 8.975 - - - - - - - - - - - - 8.975 63.886 - - 2.646 70 - - - - - - - - 14.696 17.412 659 - - 183 - - - - - - - - - - 183 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite 2.1. totalmente garantite - di cui deteriorate 2.2. parzialmente garantite - di cui deteriorate Fra le esposizioni creditizie fuori bilancio si evidenzia la presenza di un’operazione infragruppo in P/T illiquida per 1 miliardo di euro con la relativa esposizione di titoli a garanzia. Nota Integrativa 531 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio) Esposizioni/ Controparti Governi Esposizione netta Altri enti pubblici Rettifiche valore specifiche Rettifiche valore di portafoglio Esposizione netta Rettifiche valore specifiche Società finanziarie Rettifiche valore di portafoglio Esposizione netta Rettifiche valore di portafoglio Rettifiche valore specifiche A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze 1 - x - - x 2.408 (1.401) x A.2 Incagli - - x - - x 23.061 (11.509) x A.3 Esposizioni ristrutturate - - x - - x 10.290 (5.145) x A.4 Esposizioni scadute - - x - - x 15 (1) x A.5 Altre esposizioni 19.063.467 x - 29.820 x (63) 14.036.682 x (2.653) Totale A 19.063.468 - - 29.820 - (63) 14.072.456 (18.056) (2.653) B.1 Sofferenze - - x - - x - - x B.2 Incagli - - x - - x 2.082 (920) x - - x - - x - - - 40.162 x - 89.734 x (266) 1.916.067 x (10.184) B. Esposizioni "fuori bilancio" B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni Totale B 40.162 - - 89.734 - (266) 1.918.149 (920) (10.184) Totale (A+B) 31.12.2013 19.103.630 - - 119.554 - (329) 15.990.605 (18.976) (12.837) Totale (A+B) 31.12.2012 17.106.910 - - 159.567 - (433) 16.763.631 (25) (7.894) B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio) Esposizioni/ Aree geografiche ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive - (77) - - - (4.836) (1) - 19.744 (1.167) - - - - - - 17.225 (4.510) 10 (1) - - - - (2.651) - - - - - - - - 42.465.968 (95.676) 446.842 (1.044) 260.513 (6) 10 - 22 (1) 43.822.596 (754.664) 483.811 (6.798) 260.523 (7) 10 (4.836) 21 (1) B.1 Sofferenze 20.881 (10.792) - - - - - - - - B.2 Incagli 17.370 (1.028) - - - - - - - - B.3 Altre attività deteriorate 17.247 (1.549) - - - - - - - - B.4 Altre esposizioni 3.842.865 (13.230) 136.613 - 124.979 - - - - - TOTALE B 3.898.363 (26.599) 136.613 - 124.979 - - - - - Totale (A+B) 31.12.2013 47.720.959 (781.263) 620.424 (6.798) 385.502 (7) 10 (4.836) 21 (1) Totale (A+B) 31.12.2012 40.946.828 (478.962) 255.136 (452) 642.408 (3.029) 10 - 6 - Esposizione netta Rettifiche valore complessive A.1 Sofferenze 295.806 (441.127) A.2 Incagli 833.249 (169.354) A.3 Esposizioni ristrutturate 160.201 (45.856) 67.372 A.5 Altre esposizioni TOTALE A Esposizione netta A. Esposizioni per cassa A.4 Esposizioni scadute B. Esposizioni "fuori bilancio" 532 Relazioni e Bilanci 2013 Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti Rettifiche valore specifiche x 196.086 (315.691) x x 430.517 (81.336) x - - x Rettifiche valore specifiche x 97.205 (128.929) x 399.415 (77.676) 167.146 (45.222) x Rettifiche valore specifiche 105 (19) - - - - x Rettifiche valore di portafoglio Esposizione netta Rettifiche valore di portafoglio Esposizione netta Rettifiche valore di portafoglio Esposizione netta - - x 4.990 (88) x 62.367 (2.562) - 108.746 x - 4.417.837 x (22.744) 5.516.803 x (71.267) 108.851 (19) - 5.086.593 (251.915) (22.744) 6.205.773 (399.589) (71.267) - - x 4.259 - x 16.622 (10.792) x - - x 15.224 (108) x 64 - x - - x 17.247 (1.549) x - - x 24.969 x (31) 1.983.391 x (2.479) 50.134 x (270) 24.969 - (31) 2.020.121 (1.657) (2.479) 66.820 (10.792) (270) 133.820 (19) (31) 7.106.714 (253.572) (25.223) 6.272.593 (410.381) (71.537) 130.525 - (50) 741.983 (25.294) (2.368) 6.941.773 (377.462) (68.919) Nota Integrativa 533 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche (valore di bilancio) Esposizioni/ Aree geografiche ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive A.1 Sofferenze - - - - - - - - - - A.2 Incagli - - - - - - - - - - A.3 Esposizioni ristrutturate - - - - - - - - - - A.4 Esposizioni scadute - - - - - - - - - - A.5 Altre esposizioni 12.460.055 - 1.596.580 - 15.268 - 4.966 - 539 - TOTALE A 12.460.055 - 1.596.580 - 15.268 - 4.966 - 539 - B.1 Sofferenze - - - - - - - - - - B.2 Incagli - - - - - - - - - - B.3 Altre attività deteriorate - (4) - - - - - - - - B.4 Altre esposizioni 5.279.492 - 12.135.371 (13) - - 28 - - - TOTALE B 5.279.492 (4) 12.135.371 (13) - - 28 - - - Totale (A+B) 31.12.2013 17.739.547 (4) 13.731.951 (13) 15.268 - 4.994 - 539 - Totale (A+B) 31.12.2012 23.405.667 - 17.703.655 - 3.801 - 2.789 - 479 - A. Esposizioni per cassa B. Esposizioni "fuori bilancio" B.4 Grandi rischi Sulla base degli aggiornamenti della circolare Banca d’Italia n. 263 del 27 dicembre 2006 e dei successivi chiarimenti normativi emessi dall’Organo di Vigilanza il numero dei grandi rischi esposto in tabella è stato determinato facendo riferimento alle “esposizioni” non ponderate, incluse quelle verso controparti del Gruppo, di importo nominale pari o superiore al 10% del Patrimonio di Vigilanza, dove per “esposizioni” si intende la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio (escluse quelle dedotte dal patrimonio di vigilanza) nei confronti di un cliente o di un gruppo di clienti connessi, senza l’applicazione dei fattori di ponderazione. Tali criteri espositivi portano a ricomprendere nella tabella di Bilancio relativa ai grandi rischi anche soggetti che – pur con ponderazione pari allo 0% - presentano un’esposizione non ponderata pari o superiore al 10% del patrimonio valido ai fini dei grandi rischi. Le singole banche appartenenti a gruppi bancari sono sottoposte ad un limite individuale pari al 40% del proprio Patrimonio di Vigilanza. Quest’ultimo limite è riferito alla “posizione di rischio” ovvero l’esposizione ponderata secondo le regole previste dalla presente disciplina. 31.12.2013 Numero posizioni 2 Esposizione 74.076.061 55.038.701 di cui infragruppo Posizione di rischio 483.027 483.027 di cui infragruppo Le esposizioni nei confronti di altre società del Gruppo ammontano a 55.039 milioni (483 milioni considerando i fattori di ponderazione). Gli altri “grandi rischi” sono rappresentate da esposizioni verso il Ministero del Tesoro per 19.037 milioni (0 milioni considerando i fattori di ponderazione) principalmente in relazione agli investimenti in titoli di Stato. C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione della attività C.1 Operazioni di cartolarizzazione Informazioni di natura qualitativa Operazioni Albenza, Albenza 2 e Albenza 3 Nel corso degli esercizi 1999, 2000 e 2001, sono state realizzate dalla ex Banca Popolare di Bergamo – Credito Varesino, ora UBI Banca, tre cartolarizzazioni ai sensi della L.130/99 aventi ad oggetto crediti in bonis derivanti da mutui ipotecari concessi a privati residenti in Italia. Tali operazioni sono state effettuate al fine di sostenere la rilevante espansione allora in atto nel settore dei mutui residenziali. Tutte le cartolarizzazioni sopra descritte sono state attuate con il concorso di società veicolo (Spv) all'uopo costituite, così come previsto dalla L. 130/99. Con tali società, nell’ordine Albenza Srl, Albenza 2 Società per la Cartolarizzazione Srl, Albenza 3 Società per la Cartolarizzazione Srl, la Banca non ha interessenze. 534 Relazioni e Bilanci 2013 Le società veicolo cessionarie dei crediti cartolarizzati hanno affidato a UBI l’attività di servicing. UBI a sua volta ha sottoscritto un contratto di sub-servicing con la controllata Banca Popolare di Bergamo Spa, delegandole principalmente il compito di gestire la relazione con la clientela, di curare gli incassi delle rate dei mutui e di gestirne i recuperi sia in via giudiziale che stragiudiziale. Le operazioni Albenza ed Albenza 2 sono state chiuse anticipatamente, come da previsioni contrattuali, rispettivamente nell’esercizio 2008 e 2009; l’operazione Albenza 3 è stata chiusa anticipatamente, nel corso del secondo trimestre 2013 in considerazione del ridotto valore residuo del portafoglio cartolarizzato. In seguito alla rinuncia alla prelazione da parte di UBI Banca, la Banca Popolare di Bergamo ha riacquistato l’intero portafoglio di mutui Albenza 3, in considerazione anche del fatto che essa, in qualità di Sub-servicer, ha gestito con continuità i crediti cartolarizzati, detenendo la relazione commerciale con la relativa clientela. Il riacquisto, che ha interessato un portafoglio di circa 9,3 milioni di euro (debito residuo capitale) ha avuto efficacia contabile ed economica a far data dal primo maggio 2013, mentre l’estinzione dei titoli Albenza 3 è avvenuta in data 14 maggio 2013. Nell’esercizio 2013 l’attività di servicing è stata pertanto svolta in relazione alla sola operazione Albenza 3, fino alla data di chiusura della stessa. Il compenso corrisposto ad UBI Banca nell’esercizio in esame per lo svolgimento della suddetta attività ammonta a 15 mila euro. Altre Operazioni Le altre operazioni di cartolarizzazione con sottostanti portafogli originati da banche del Gruppo UBI non sono oggetto di trattazione nella presente sezione, in quanto la totalità dei titoli cartolarizzati sono stati interamente sottoscritti da ciascun originator all’atto dell’emissione. Come previsto dalla normativa, non vengono pertanto compilate le relative sezioni della Nota integrativa; per completezza d’informazione, riportiamo comunque di seguito le principali caratteristiche delle operazioni in essere alla data di redazione della presente nota. Operazione UBI Finance 2 Nel primo semestre del 2009 è stata effettuata un’operazione di cartolarizzazione mediante cessione ad una società veicolo denominata UBI Finance 2 S.r.l. di finanziamenti prevalentemente a piccole medie imprese, classificati in bonis, detenuti dalla controllata Banco di Brescia Spa. Il portafoglio ceduto, originariamente pari a oltre 2 miliardi di euro, si attesta a fine 2013, in virtù del progressivo ammortamento dei mutui sottostanti, ad un valore pari a circa 707 milioni di euro di debito residuo capitale. Nelle tabelle seguenti si riporta la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia qualitativa dei crediti al 31.12.2013 in base alla classificazione della reportistica dell’operazione (in termini di debito residuo capitale “vista cliente”). Debito residuo capitale (migliaia di euro) TIPOLOGIA DI CREDITI Crediti Performing Crediti Delinquent COLLATERAL PORTFOLIO Crediti Defaulted TOTALE PORTAFOGLIO UBI FINANCE 2 613.439 6.316 619.755 87.651 707.406 ed in base alla classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio): TIPOLOGIA DI CREDITI Crediti in bonis Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni Crediti ristrutturati Crediti incagliati Crediti in sofferenza TOTALE Attivi ceduti da BBS a UBI FINANCE 2 Valore di bilancio (migliaia di euro) 624.743 10.733 14.852 33.553 21.955 705.836 Di seguito si espongono le principali caratteristiche dei titoli UBI Finance 2, emessi in data 27 febbraio 2009: Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 1.559.500.000,00 a tasso variabile, scadenza 2046; tali titoli, interamente sottoscritti all’emissione dall’originator, sono stati messi a disposizione di UBI Banca da parte del Banco di Brescia, tramite operazioni di Pronti contro Termine, per utilizzarli come collateral in operazioni di rifinanziamento con gli Istituti Centrali. Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 519.850.000,00, scadenza 2046, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione; la Tranche Junior è stata interamente sottoscritta ed è detenuta dall’originator. • • I titoli classe A sono stati dotati all’emissione di massimo rating da parte di Fitch, a cui è stata aggiunta nel 2011 (al fine di ottemperare ai nuovi requisiti per la stanziabilità dei titoli cartolarizzati nelle operazioni con la BCE), l’attribuzione di un secondo rating da parte dell’agenzia Moody’s; il rating attribuito è stato inizialmente Aaa. A partire dal 20 luglio 2011 si è proceduto al progressivo ammortamento del titolo Classe A, per circa 1,393 miliardi di euro. Alla data del 31 dicembre 2013, pertanto, le Senior Tranches ammontano a nominali euro166.838.320, mentre è immutato il valore del titolo Classe B che, in virtù della subordinazione, non ha ricevuto alcun rimborso. Segnaliamo, per completezza di informazione, che la successiva data di ammortamento è stata il 20 gennaio 2014; in tale occasione si sono rimborsati ulteriori 44 milioni di euro circa sul titolo Classe A, mentre il titolo classe B in virtù delle clausole di subordinazione, non ha ricevuto alcun rimborso. Nell’ambito dell’operazione di cartolarizzazione, il ruolo di Cash Manager ed English Account Bank è svolto da The Bank of New york Mellon, mentre UBI Banca, in qualità di Capogruppo, ricopre il ruolo di Italian Account Bank, Calculation Agent e Servicer. L’originator Banco di Brescia svolge, in qualità di Sub-servicer, l’attività di incasso e la gestione dei rapporti cartolarizzati (con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, che sono presi in carico dall’Area Crediti della Capogruppo). Nota Integrativa 535 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Per le attività sopra indicate UBI Banca riceve un compenso che, per l’esercizio 2013, ammonta complessivamente a 206 mila euro. Come già indicato in precedenza, ricordiamo che a partire dal secondo semestre 2011 UBI Banca è stata oggetto di azioni di riduzione dei rating attribuiti da parte delle tre Agenzie Moody’s, Fitch e Standard and Poor’s, a seguito principalmente del declassamento del rating dell’Italia. La progressiva riduzione del rating di UBI Banca, che, come sopra descritto, riveste alcuni ruoli chiave nella struttura delle operazioni di cartolarizzazione ha determinato nel tempo l’attivazione di alcuni meccanismi di garanzia quali la sostituzione di UBI Banca International con Bank of New York Mellon quale Account Bank dell’operazione, la marginazione dei contratti di swap in cui la Capogruppo o la Banca sono controparte, la costituzione di depositi a garanzia. In merito a questo ultimo punto ricordiamo in particolare la somma di 16,3 milioni di euro messi a disposizione dalla Capogruppo in qualità di Liquidity Facility Provider, sui conti della Società per fronteggiare il rischio di eventuali temporanee carenze di liquidità e l’ammontare depositato a garanzia del c.d. “rischio di commingling” pari a circa 46 milioni di euro al 31 dicembre 2013 (per la definizione del rischio di “commingling” vedi quanto indicato più oltre nella sezione C.3. Operazioni di Covered Bond); tali somme non sono state finora utilizzate. La riduzione del rating del Paese e della Capogruppo ha comportato inoltre ulteriori azioni da parte delle stesse Agenzie direttamente sui titoli emessi, che hanno progressivamente ridotto il rating attribuito alle emissioni Senior, all’attuale livello di A+ per Fitch (nuovamente confermato lo scorso dicembre) ed A2 per Moody’s. I nuovi rating assegnati ai titoli classe A rimangono comunque compatibili con i requisiti per la stanziabilità in operazioni di rifinanziamento presso gli Istituti Centrali. Operazione UBI Finance 3 La strutturazione dell’operazione UBI Finance 3, è stata avviata alla fine del 2010 mediante cessione ad una società veicolo denominata UBI Finance 3 S.r.l. di un portafoglio di circa 2,8 miliardi di euro di finanziamenti prevalentemente a piccole medie imprese, classificati in bonis, detenuti dalla Banca Popolare di Bergamo Spa; i titoli cartolarizzati sono stati quindi emessi dalla Società Veicolo nel successivo esercizio 2011. L’operazione era finalizzata alla costituzione di titoli da utilizzarsi quali poste stanziabili: a tal fine i titoli emessi sono stati interamente riacquistati dall’originator Banca Popolare di Bergamo, che successivamente ha messo i titoli Senior a disposizione di UBI Banca - tramite operazioni di Pronti contro Termine – per essere utilizzati in operazioni di rifinanziamento con gli Istituti Centrali. Di seguito si espongono le caratteristiche dei titoli emessi: Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 1.863.600.000,00 a tasso variabile, scadenza 2050, dotati all’emissione di rating AAA da parte di Fitch e Aaa da parte di Moody’s. Facciamo rimando a quanto indicato più sopra in merito all’evoluzione dei rating dell’operazione, segnalando che per UBI Finance 3 l’attuale livello di rating è pari ad A+ (Fitch) ed A2 (Moody’s). Tali titoli, interamente sottoscritti all’emissione dall’originator come sopra indicato, sono utilizzati dalla Capogruppo come collateral in operazioni di rifinanziamento con gli Istituti Centrali; Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 897.300.000,00, scadenza 2050, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione; questi titoli sono interamente detenuti dall’originator Banca Popolare di Bergamo Spa. • • In virtù delle clausole contrattuali e della durata del periodo di preammortamento del titolo Senior fino al 18° mese successivo all’emissione, l’ammortamento del titolo classe A è iniziato alla data di pagamento dello scorso 24 aprile; nel corso del 2013 sono stati ammortizzati 1,015 miliardi di euro circa. Alla data del 31 dicembre 2013 il Titolo Classe A ammonta quindi ad euro 848.196.220. Segnaliamo, per completezza di informazione, che alla successiva data di pagamento del 24 gennaio 2014 sono stati rimborsati ulteriori 119 milioni di euro sul titolo Classe A, mentre il titolo classe B, in virtù delle clausole di subordinazione, non ha ricevuto finora alcun rimborso. La cartolarizzazione UBI Finance 3 è un’operazione “revolving”: prima dell’inizio del periodo di ammortamento, nel corso dell’esercizio 2012, sono state fatte due ulteriori cessioni di crediti con cui la Banca Popolare di Bergamo ha trasferito ad UBI Finance 3 nuovi attivi, con caratteristiche analoghe a quelli del portafoglio ceduto inizialmente. Tali operazioni, perfezionatesi nei mesi di marzo e di settembre 2012, hanno interessato crediti rispettivamente per circa 594 milioni di euro e circa 125 milioni di euro di debito residuo capitale. Il portafoglio cartolarizzato, originariamente pari a circa 3,5 miliardi di euro (incluse le cessioni “revolving” di cui sopra), si attesta quindi a fine 2013, in virtù del progressivo ammortamento dei mutui sottostanti, ad un valore pari a circa 1,8 miliardi di euro di debito residuo capitale. Nelle tabelle seguenti si riporta la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia qualitativa dei crediti al 31.12.2013 in base alla classificazione della reportistica dell’operazione (in termini di debito residuo capitale “vista cliente”). TIPOLOGIA DI CREDITI Crediti Performing Crediti Delinquent COLLATERAL PORTFOLIO Crediti Defaulted TOTALE PORTAFOGLIO UBI FINANCE 3 Debito residuo capitale (migliaia di euro) 1.589.092 54.473 1.643.564 164.883 1.808.447 ed in base alla classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio): TIPOLOGIA DI CREDITI Crediti in bonis Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni Crediti ristrutturati Crediti incagliati Crediti in sofferenza TOTALE Attivi ceduti da BPB a UBI FINANCE 3 536 Relazioni e Bilanci 2013 Valore di bilancio (migliaia di euro) 1.647.196 12.483 2.623 82.040 55.032 1.799.375 Anche per l’operazione UBI Finance 3 il ruolo di Cash Manager ed English Account Bank è svolto da The Bank of New York Mellon, mentre UBI Banca, in qualità di Capogruppo, ricopre il ruolo di Italian Account Bank, Calculation Agent e Servicer; le attività di incasso e la gestione dei rapporti cartolarizzati sono state demandate all’originator Banca Popolare di Bergamo, in qualità di Sub-servicer (anche in questo caso con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, che vengono presi in carico dall’Area Crediti della Capogruppo). Il compenso spettante ad UBI Banca nell’anno 2013 per le attività sopra indicate ammonta a 342 mila euro. Ricordiamo inoltre che UBI Banca, in qualità di Liquidity Facility Provider, e come effetto dell’abbassamento del proprio rating a fine 2011, ha provveduto a mettere a disposizione sui conti della Società Veicolo la somma di 28 milioni, per fronteggiare il rischio di eventuali temporanee carenze di liquidità oltre a depositare a garanzia del c.d. “rischio di commingling” un ulteriore importo che alla data del 31 dicembre 2013 è pari a circa 44 milioni di euro (per la definizione dei rischi di “set-off” e di “commingling” vedi quanto indicato più oltre nella sezione C.3. Operazioni di Covered Bond); anche in questo caso tali somme non sono state finora utilizzate. In merito agli effetti dell’abbassamento del rating di UBI Banca, oltre a quanto indicato più sopra ed agli effetti sulla marginazione dei contratti derivati e sulla sostituzione dell’Account Bank, già descritti per l’operazione UBI Finance 2, segnaliamo che anche l’originator Banca Popolare di Bergamo nell’ultimo trimestre 2011 ha erogato a favore della società veicolo un Finanziamento Subordinato di 50 milioni di euro volto a coprire i potenziali esborsi legati ad alcuni specifici rischi (c.d. “rischio di set-off”); tale finanziamento è stato successivamente integrato di ulteriori 72,6 milioni di euro per far fronte ai medesimi rischi sottostanti i portafogli revolving ceduti nel corso del 2012. Operazioni di Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012, UBI SPV BPCI 2012 e UBI SPV BBS 2012 Nel corso dell’esercizio 2012 è stata completata la contemporanea strutturazione di tre nuove operazioni di cartolarizzazione, mediante cessione a tre nuove società veicolo denominate UBI SPV BPA 2012 S.r.l., UBI SPV BPCI 2012 S.r.l. e UBI SPV BBS 2012 S.r.l. di finanziamenti a piccole medie imprese, classificati in bonis, detenuti rispettivamente da Banca Popolare di Ancona, Banca Popolare Commercio ed Industria e Banco di Brescia. Anche queste nuove cartolarizzazioni sono state strutturate con l’obiettivo di costituire per il Gruppo poste stanziabili presso gli Istituti Centrali, secondo il modello sopra descritto; di conseguenza anche in questa occasione le banche originator hanno sottoscritto all’atto dell’emissione l’intero ammontare dei titoli cartolarizzati, per poi mettere a disposizione di UBI Banca, tramite operazioni di pronti contro termine, i soli titoli di classe A. Riportiamo di seguito, per ciascuna cartolarizzazione, le caratteristiche dei titoli, emessi, contestualmente per tutte e tre le operazioni, in data 30 ottobre 2012. 1) Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012: Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 709.800.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS; Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 307.800.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione. 2) Cartolarizzazione UBI SPV BPCI 2012: Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 575.600.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS; Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 277.100.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione. 3) Cartolarizzazione UBI SPV BBS 2012: Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 644.600.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS; Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 244.400.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione. • • • • • • Anche in questo caso, i rating assegnati ai titoli di cui sopra sono compatibili con i requisiti per la stanziabilità presso la Banca Centrale. In virtù delle clausole contrattuali e della durata del periodo di preammortamento del titolo Senior fino al 18° mese successivo all’emissione, i titoli cartolarizzati non sono ancora stati rimborsati e pertanto il debito residuo al 31.12.2013 corrisponde all’intero valore nominale emesso. Il portafoglio ceduto ammontava complessivamente a circa 2,76 miliardi di euro, così ripartiti fra le tre banche originator: 1,017 miliardi Banca Popolare di Ancona, 852 milioni Banca Popolare Commercio ed Industria e 889 milioni Banco di Brescia. Alla data del 31.12.2013 il portafoglio complessivo si attesta ad euro 1,9 miliardi. Nelle tabelle seguenti si riporta, per ciascun originator, la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia qualitativa dei crediti al 31.12.2013 in base alla classificazione della reportistica dell’operazione (in termini di debito residuo capitale “vista cliente”) ed in base alla classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio): 1) Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012 TIPOLOGIA DI CREDITI Crediti Performing Crediti Delinquent COLLATERAL PORTFOLIO Crediti Defaulted TOTALE Debito residuo capitale (migliaia di euro) 673.183 13.589 686.772 36.431 723.203 Nota Integrativa 537 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura TIPOLOGIA DI CREDITI Crediti in bonis Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni Crediti ristrutturati Crediti incagliati Crediti in sofferenza TOTALE Attivi ceduti da BPA a UBISPV BPA 2012 Valore di bilancio (migliaia di euro) 680.129 12.075 1.843 23.764 3.340 721.151 2) Cartolarizzazione UBI SPV BPCI 2012 TIPOLOGIA DI CREDITI Crediti Performing Crediti Delinquent COLLATERAL PORTFOLIO Crediti Defaulted TOTALE TIPOLOGIA DI CREDITI Crediti in bonis Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni Crediti ristrutturati Crediti incagliati Crediti in sofferenza TOTALE Attivi ceduti da BPCI a UBISPV BPCI 2012 Debito residuo capitale (migliaia di euro) 555.303 6.501 561.804 18.551 580.355 Valore di bilancio (migliaia di euro) 566.533 2.428 8.899 2.356 580.216 3) Cartolarizzazione UBI SPV BBS 2012 TIPOLOGIA DI CREDITI Crediti Performing Crediti Delinquent COLLATERAL PORTFOLIO Crediti Defaulted TOTALE TIPOLOGIA DI CREDITI Crediti in bonis Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni Crediti ristrutturati Crediti incagliati Crediti in sofferenza TOTALE Attivi ceduti da BBS a UBISPV BBS 2012 Debito residuo capitale (migliaia di euro) 590.138 10.668 600.806 25.095 625.901 Valore di bilancio (migliaia di euro) 597.520 4.622 2.289 13.146 4.804 622.381 Le operazioni in esame sono cartolarizzazioni “revolving”: è pertanto prevista la possibilità, entro 18 mesi dall’emissione, di ulteriori cessioni di mutui da parte degli originator, da finanziarsi da parte delle tre società veicolo con gli incassi di ciascun portafoglio cartolarizzato. Alla data del 31.12.2013 non sono però ancora state fatte nuove cessioni, mentre segnaliamo, per completezza di informazione che successivamente alla chiusura dell’esercizio 2013, al fine di migliorare la qualità del portafoglio, da parte di ciascuna banca originator è stata effettuata un’operazione di riacquisto volontario di crediti in bonis a rischio alto. L’operazione di riacquisto, perfezionatasi lo scorso 7 febbraio, ha interessato complessivamente 136 milioni di euro di crediti, di cui 67 milioni di pertinenza del portafoglio originato dal Banco di Brescia, 27 milioni dalla Banca Popolare Commercio ed Industria e 42 milioni dalla Banca Popolare di Ancona. La struttura dell’operazione, conformemente al modello adottato anche per le altre operazioni, prevede che UBI Banca in qualità di Capogruppo, svolga il ruolo di Servicer mentre le attività di incasso e la gestione dei rapporti cartolarizzati sono state demandate alle tre banche originator, in qualità di Sub-servicer (anche in questo caso con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Crediti della Capogruppo). Il compenso spettante UBI Banca per l’esercizio 2013 per le attività di servicing sopra indicate ammonta in totale ad euro 442 mila. Le tre banche originator svolgono inoltre il ruolo di Subordinated Loan Provider: al fine di costituire una riserva di cassa per fronteggiare alcuni rischi connessi con le operazioni, nel 2012 sono stati infatti erogati da ciascuna banca originator dei finanziamenti subordinati, del valore rispettivamente di: - 23 milioni di euro da parte del Banco di Brescia, incrementati successivamente nel 2013 di ulteriori 2,8 milioni; - 26,6 milioni di euro da parte della Banca Popolare di Ancona, incrementati nel 2013 di altri 8,8 milioni; - 26,3 milioni di euro da parte della Banca Popolare Commercio ed Industria. 538 Relazioni e Bilanci 2013 Come già per le altre operazioni sopra descritte, il ruolo di Cash Manager ed English Account Bank è svolto, per tutte e tre le operazioni da Bank of New York Mellon. Operazione 24-7 Finance L’operazione di cartolarizzazione 24-7 Finance Srl è stata effettuata nel corso dell’esercizio 2008 con sottostanti attivi detenuti da B@nca 24-7 Spa, società come noto incorporata in UBI Banca nell’esercizio 2012. Le tipologie di attivi a suo tempo cartolarizzati mediante cessione ad una unica società veicolo, 24-7 Finance Srl., erano rappresentate da tre diversi portafogli: 1)Mutui: crediti in bonis derivanti da Mutui ipotecari concessi a privati residenti in Italia, garantiti da ipoteca di primo grado su beni immobili residenziali situati in Italia ed interamente edificati; 2)Cessioni del Quinto: crediti in bonis derivanti da Cessioni del Quinto dello stipendio a privati residenti in Italia, garantiti da clausola “riscosso per non riscosso” e da assicurazione su perdita di impiego; 3)Prestiti al consumo: crediti in bonis derivanti da Prestiti Personali e Prestiti Finalizzati rilasciati a privati residenti in Italia. Su tali attivi erano state strutturate da parte di 24-7 Finance tre diverse emissioni di titoli cartolarizzati. L’operazione di cartolarizzazione avente per oggetto Finanziamenti contro Cessione del Quinto dello stipendio è stata chiusa anticipatamente nel corso dell’esercizio 2011. Analogamente nel corso dell’esercizio 2012 è stata chiusa anticipatamente anche l’operazione avente per sottostante il portafoglio di Prestiti al consumo. Al 31.12.2013 pertanto è ancora in essere soltanto l’operazione Mutui, il cui portafoglio ammonta, a tale data, a 1.532 miliardi di euro. Nelle tabelle seguenti si riporta la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia qualitativa dei crediti al 31.12.2013 in base alla classificazione della reportistica dell’operazione (in termini di debito residuo capitale “vista cliente”). Debito residuo capitale (migliaia di euro) TIPOLOGIA DI CREDITI Crediti Performing 1.306.931 Crediti Delinquent 44.415 COLLATERAL PORTFOLIO 1.351.346 Crediti Defaulted 180.426 TOTALE 1.531.772 ed in base alla classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio): TIPOLOGIA DI CREDITI Crediti in bonis Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni Crediti ristrutturati Crediti incagliati Crediti in sofferenza TOTALE Attivi ceduti a 24-7 FINANCE Valore di bilancio (migliaia di euro) 1.375.899 17.931 113.950 72.611 1.580.391 Di seguito riportiamo le caratteristiche dei titoli emessi: Titoli di classe A (titoli senior): nominale 2.279.250.000 euro, a tasso variabile, a cui è stato inizialmente attribuito rating Aaa da parte di Moody’s; l’attuale livello di rating per Moody’s è A2, mentre il secondo rating - attribuito da DBRS nell’esercizio 2011 per ottemperare ai requisiti di stanziabilità - è pari ad A (high). Titoli di classe B (titoli junior): nominale 225.416.196 euro, scadenza 2055, senza rating e con rendimento pari all’additional return del portafoglio sottostante. Il titolo classe A, in ammortamento a partire dal febbraio 2010, presenta al 31.12.2013 un valore nominale di euro 1.202.633.775, mentre il Titolo classe B, in virtù delle clausole di subordinazione, non è stato ammortizzato. La successiva data di ammortamento è stata il 20 febbraio 2014; in tale occasione è stato fatto un ulteriore ammortamento del titolo classe A di 33 milioni di euro circa, mentre il titolo classe B non ha ricevuto alcun rimborso in considerazione delle clausole di subordinazione. • • I titoli cartolarizzati sono interamente posseduti da UBI Banca che utilizza le tranche senior, come per i titoli delle cartolarizzazioni sopra descritte, quale poste stanziabili per il rifinanziamento presso gli Istituti Centrali. Nell’ambito delle operazioni, il ruolo di Cash Manager e Calculation Agent è svolto da Bank of New York Mellon che agisce anche in qualità di Account Bank; B@nca 24-7 Spa ricopriva, oltre al ruolo di originator, anche la funzione di Servicer dell’operazione, ruolo che adesso è svolto da UBI Banca a seguito della intervenuta fusione delle due entità. Il compenso spettante ad UBI Banca per le attività di servicing, svolte nel corso dell’esercizio 2013, ammonta complessivamente ad euro 366 mila. Segnaliamo per completezza che Banca 24-7 Finance svolgeva anche il ruolo di Subordinated Loan Provider avendo erogato un finanziamento subordinato atto a costituire una riserva di cassa destinata a fronteggiare eventuali carenze di liquidità dell’operazione; al momento della fusione in UBI Banca nel 2012 era in essere un finanziamento subordinato di ca. 24,4 milioni di euro, incrementato nel corso del 2013 di ulteriori 73 milioni. Nota Integrativa 539 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Informazioni di natura quantitativa C.1.1 Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività sottostanti Qualità attività sosttostanti / Esposizioni Esposizioni per cassa Senior A. Con attività sottostanti proprie: Mezzanine Junior Esposizione lorda Esposizione netta Esposizione lorda Esposizione netta Esposizione lorda Esposizione netta - - - - - - a) Deteriorate - - - - - - b) Altre - - - - - - - - 2.938 2.938 . . a) Deteriorate - - - - - - b) Altre - - 2.938 2.938 . . B. Con attività sottostanti di terzi: C.1.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni Non si evidenziano esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazioni proprie. C.1.3 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizione Tipologia attività sosttostanti / Esposizioni Esposizioni per cassa Senior Mezzanine Junior Valore di bilancio Rettifiche/ riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/ riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/ riprese di valore - - 2.938 463 - - A. Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio A.1 LOMB LEASE F4 Titoli ABS C.1.4 Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione ripartite per portafoglio e per tipologia Esposizione/portafoglio Attività finanziarie detenute per negoziazione Attività finanziarie fair value option Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 1. Esposizioni per cassa - - 2.938 - - " Senior" - - - - - " Mezzanine" - - 2.938 - - " Junior" - - - - - - - - - " Senior" - - - - - " Mezzanine" - - - - - " Junior" - - - - 2. Esposizioni fuori bilancio C.1.5 Ammontare complessivo delle attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre forme di sostegno creditizio Non si rilevano attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre forme di sostegno creditizio. C.1.6 Interessenze in società veicolo Denominazione Lombarda Lease Finance 4 UBI Lease Finance 5 24-7 Finance Sede legale Interessenza % Via XX Settembre, 8 - Brescia 10% Via Foro Bonaparte, 70 - Milano 10% Via XX Settembre, 8 - Brescia 10% Via Foro Bonaparte, 70 - Milano 60% UBI Finance 2 Via XX Settembre, 8 - Brescia 10% UBI Finance 3 Via XX Settembre, 8 - Brescia 10% Via Foro Bonaparte, 70 - Milano 60% UBI Finance UBI Finance CB 2 UBI SPV BBS 2012 Srl Via Foro Bonaparte, 70 - Milano 10% UBI SPV BPCI 2012 Srl Via Foro Bonaparte, 70 - Milano 10% UBI SPV BPA 2012 Srl Via Foro Bonaparte, 70 - Milano 10% 540 Relazioni e Bilanci 2013 Garanzie rilasciate Senior Linee di credito Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Esposizione lorda Esposizione netta Esposizione lorda Esposizione netta Esposizione lorda Esposizione netta Esposizione lorda Esposizione netta Esposizione lorda Esposizione netta Esposizione lorda Esposizione netta - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Garanzie rilasciate Senior Linee di credito Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Valore di bilancio Rettifiche/ riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/ riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/ riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/ riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/ riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/ riprese di valore - - - - - - - - - - - - Crediti 31.12.2013 31.12.2012 - 2.938 8.031 - - 412 - 2.938 2.395 - - 5.224 - - - - - - - - - - - - C.1.7 Attività di servicer – incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo Come indicato nella parte C.1, l’operazione è stata chiusa nel corso del mese di aprile 2013. Nota Integrativa 541 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura C.2 Operazioni di cessione A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente Informazioni di natura quantitativa C.2.1 Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e valore intero rilevate parzialmente (intero valore) rilevate per intero (VB) rilevate parzialmente (VB) Attività finanziarie disponibili per la vendita rilevate parzialmente (intero valore) rilevate per intero (VB) rilevate parzialmente (VB) Attività finanziarie valutate al fair value rilevate parzialmente (intero valore) rilevate parzialmente (VB) Attività finanziarie detenute per la negoziazione rilevate per intero (VB) Forme tecniche/ Portafoglio A. Attività per cassa 1.166.735 - - - - - 4.685.702 - 1. Titoli di debito 1.166.735 - - - - - 4.685.702 - - 2. Titoli di capitale - - - - - - - - - 3. O.I.C.R. - - - - - - - - - 4. Finanziamenti - - - - - - - - - B. Strumenti derivati - - - x x x x x x Totale 31.12.2013 1.166.735 - - - - - 4.685.702 - - - - - - - - - - - di cui deteriorate Totale 31.12.2012 - 293.167 - - - - - 3.930.902 - - - - - - - - - - - di cui deteriorate C.2.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio Passività/Portafoglio attività Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita 1. Debiti verso clientela 1.165.110 - 4.085.231 a) a fronte di attività rilevate per intero 1.165.110 - 4.085.231 b) a fronte di attività rilevate parzialmente - - - 2. Debiti verso banche - - 561.315 a) a fronte di attività rilevate per intero - - 561.315 b) a fronte di attività rilevate parzialmente - - - Totale 31.12.2013 1.165.110 - 4.646.546 Totale 31.12.2012 293.059 - 3.894.875 C.2.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute: fair value Forme tecniche/Portafoglio Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita A B A B A B Attività finanziarie detenute sino alla scadenza (fair value) A B A. Attività per cassa 1. Titoli di debito 1.166.735 - - - 4.685.702 - - - 2. Titoli di capitale - - - - - - X X 3. O.I.C.R. - - - - - - X X 4. Finanziamenti - - - - - - - - B. Strumenti derivati - - X X X X X X 1.166.735 - - - 4.685.702 - - - 1.165.110 - - - 4.085.231 - - - - - - - 561.315 - - - 1.165.110 - - - 4.646.546 - - - valore netto 31.12.2013 1.625 - - - 39.156 - - - valore netto 31.12.2012 108 - - - 36.027 - - - Totale attività C. Passività associate 1. Debiti verso clientela 2. Debiti verso banche Totale passività B. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento Non si rilevano attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento. 542 Relazioni e Bilanci 2013 31.12.2012 31.12.2013 Totale rilevate parzialmente (intero valore) rilevate per intero (VB) rilevate parzialmente (VB) Crediti v/clientela rilevate parzialmente (intero valore) rilevate per intero (VB) rilevate parzialmente (VB) Crediti v/banche rilevate parzialmente (intero valore) rilevate parzialmente (VB) rilevate per intero (VB) Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - 2.184 - - - - - 5.854.621 4.426.929 - - - 2.184 - - - - - 5.854.621 4.426.929 x x x x x x x x x - - x x x x x x x x x - - - - - - - - - - - - - x x x x x x x x x - - - - - 2.184 - - - - - 5.854.621 x - - - - - - - - - - x - - - 202.860 - - - - - x 4.426.929 - - - - - - - - - x - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti v/banche Crediti v/clientela Totale - - - 5.250.341 - - - 5.250.341 - - - - - 1.998 - 563.313 - 1.998 - 563.313 - - - - - 1.998 - 5.813.654 - 178.644 - 4.366.578 Crediti verso banche (fair value) A Crediti verso clientela (fair value) B A Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012 B 2.194 - - - 5.854.631 4.412.200 X X X X - - X X X X - - - - - - - - X X X X - - 2.194 - - - 5.854.631 4.412.200 X X - - - - X X 1.998 - - - X X 1.998 - - - 5.813.654 4.366.577 196 - - - 40.977 X 9.488 - - - X 45.623 Nota Integrativa 543 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura C.3 Operazioni di covered bond Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 10 miliardi - “Programma Residenziale” Gli Obiettivi Nell’esercizio 2008 il Consiglio di Gestione di UBI Banca ha deliberato di procedere nella realizzazione di un programma di emissione di obbligazioni bancarie garantite strutturato, finalizzato al beneficio in termini di funding contestualmente al contenimento del costo della raccolta. In particolare, il Consiglio di Gestione ha: individuato gli obiettivi del programma; individuato la struttura base di un’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite alla luce della normativa, enucleando ed esaminando i principali elementi, tra cui il portafoglio iniziale di crediti e i criteri di selezione dello stesso nonché la struttura finanziaria dell’operazione ed i test; valutato ed approvato gli impatti ed i necessari adeguamenti collegati di natura organizzativa, informatica e contabile. Tali adeguamenti sono stati realizzati per garantire il corretto presidio dei rischi anche sulle singole banche partecipanti. Nella predisposizione delle relative procedure si è altresì tenuto conto dei requisiti fissati dalla normativa emanata dalla Banca d’Italia; valutato i rischi connessi con l’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite; valutato gli assetti organizzativi e gestionali della società veicolo al fine di verificare che i documenti contrattuali dell’operazione contenessero clausole atte ad assicurare un regolare ed efficiente svolgimento delle proprie funzioni da parte della società veicolo stessa; valutato i profili giuridici, attraverso un’approfondita disamina delle strutture e degli schemi contrattuali impiegati, con particolare attenzione alle caratteristiche della garanzia prestata dalla società veicolo e al complesso dei rapporti intercorrenti tra la banca emittente, le banche cedenti e la società veicolo. • • • • • • La struttura La struttura base dell’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite prevede che vengano realizzate le seguenti attività: • U na banca (la Banca Cedente o originator) trasferisce un insieme di asset aventi determinate caratteristiche ad un veicolo, formando un patrimonio segregato (cover pool); tale patrimonio, in virtù dei vigenti principi contabili internazionali, non viene però cancellato dal bilancio della banca cedente. La stessa banca cedente (qui come Banca Finanziatrice) eroga al veicolo un prestito subordinato finalizzato a finanziare il pagamento del prezzo di acquisto degli asset da parte del veicolo; La banca (la Banca Emittente) emette obbligazioni bancarie garantite supportate da una garanzia primaria, non condizionata e irrevocabile emessa dal veicolo ad esclusivo beneficio degli investitori detentori delle obbligazioni bancarie garantite e delle controparti di hedging coinvolte nella transazione. La garanzia è supportata da tutti gli asset ceduti al veicolo e che fanno parte del cover pool. • • Nell’ambito del modello sopra descritto, il Gruppo UBI Banca ha avviato un programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da dieci miliardi di euro di emissioni; la struttura che è stata adottata prevede peraltro che i portafogli che costituiscono il patrimonio separato della società veicolo siano ceduti da più Banche Originator (le Banche Cedenti) . A tal fine è stata costituita un’apposita società veicolo, UBI Finance Srl che in qualità di garante delle emissioni fatte da UBI Banca ha assunto un portafoglio di mutui ipotecari residenziali ceduti dalle banche rete del Gruppo, partecipanti al programma sia come Banche Originator, che come Banche Finanziatrici; ad esse nell’esercizio 2013 si è aggiunta come Banca Cedente e Finanziatrice anche UBI Banca, che in qualità di Capogruppo, riveste inoltre il ruolo di Master Servicer, Calculation Agent e Cash Manager dell’operazione. Il ruolo di Paying Agent è svolto da The Bank of New York Mellon (Luxembourg) Sa, mentre il Rappresentante degli Obbligazionisti è BNY Mellon Corporate Trustee Services Limited. UBI Banca ha poi delegato alle Banche Originator, in qualità di Sub-servicer, le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto da ciascun Originator (con esclusione della gestione dei portafogli di propria pertinenza dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Crediti della Capogruppo). Riportiamo di seguito una sintesi delle principali caratteristiche della struttura del Programma Covered Bond di UBI Banca: Coupon (fisso) annuale Asset Monitor OBG Accensione Prestito Obbligazionario Interessi Prestito Obbligazionario (mensile) Investitori Raccolta da OBG Emissione Garanzia Covered Bond Interessi sul Finanziamento Subordinato Euribor + spread Sellers Asset SWAP UBI Finance SRL SPE Interessi Cover Pool Accensione Finanziamento Subordinato Portafoglio mutui 544 Relazioni e Bilanci 2013 Euribor + spread variabile LIABILITY SWAPS Coupon (fisso) A). Obbligazioni Bancarie Garantite. UBI Banca Scpa emette obbligazioni bancarie garantite a valere sul Programma. B). Prestito Obbligazionario. Per permettere la retrocessione alle banche originator del funding raccolto sui mercati istituzionali con l’emissione dei Covered Bond, è previsto che le Banche Cedenti abbiano la facoltà di emettere, nei limiti della propria quota di partecipazione al Programma, prestiti obbligazionari e il diritto di richiederne la sottoscrizione da parte di UBI Banca. Tali prestiti obbligazionari avranno la medesima scadenza delle Obbligazioni Bancarie Garantite e remunerazione stabilita secondo le politiche di funding aziendale. C). Finanziamento Subordinato. Le Banche Cedenti, per finanziare l’acquisto dei mutui da parte della Società Veicolo, erogano a quest’ultima dei prestiti subordinati; la remunerazione di tali finanziamenti subordinati è calcolata come “Premium” ovvero “Extra-spread” che sarà dato dall’ammontare degli interessi incassati che rimane nei conti della Società Veicolo una volta dedotti gli importi previsti come prioritari nella cascata dei pagamenti, relativi ad esempio ai costi sostenuti dal veicolo, ai pagamenti alle controparti swap ed agli accantonamenti per “reserve accounts”. D). Swap a copertura di rischio di tasso. Qualora l’emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite sia a tasso fisso, UBI Banca provvede ad effettuare la copertura del rischio tasso, con la stipula di uno swap con controparti di mercato trasformando la sua esposizione a tasso variabile. Tale swap è al di fuori del perimetro del Programma ed è stipulato in ottica di gestione del rischio tasso in sede di ALM della Capogruppo. E). Asset swap e Liability swap: La copertura totale delle obbligazioni tramite contratti derivati era condizione necessaria all’ottenimento del rating “AAA” sul Programma. Pertanto fino al mese di aprile 2013 il Programma prevedeva la presenza di asset swap stipulati tra ciascuna Banca Cedente e la Società Veicolo al fine di normalizzare i flussi finanziari che derivano alla Società Veicolo dall’incasso delle rate interessi dei portafogli ceduti. Ognuno di questi swap aveva inizialmente un valore nozionale pari al valore del portafoglio ceduto ad UBI Finance da ciascun originator; tale valore nozionale veniva poi adeguato mensilmente in decremento sulla base del tasso di decadimento del portafoglio ed in incremento delle eventuali integrazioni di nuovi mutui ceduti dai diversi originator. Poiché le banche rete cedenti sono soggetti non dotati di rating proprio, e di conseguenza non rispetterebbero come controparti swap i criteri fissati dalle Agenzie di Rating per la valutazione del Programma, era stato previsto che UBI Banca garantisse i pagamenti tra le banche cedenti ed UBI Finance mediante la sottoscrizione di apposita garanzia. Ad ogni emissione di Covered Bond a tasso fisso inoltre è stato stipulato un contratto di Liability swap tra UBI Banca e UBI Finance, finalizzato a proteggere dal rischio di tasso, che potrebbe interessare i flussi ricevuti dalla Società Veicolo e quanto dovuto dalla stessa Società Veicolo agli investitori (cedole a tasso fisso sulle Obbligazioni Bancarie Garantite) nel caso in cui si verifichi un evento di default di UBI Banca. La struttura dei liability swap prevede lo scambio di flussi tra UBI Banca e la Società Veicolo solo al verificarsi di un evento di default di UBI Banca oppure al momento dell’assegnazione dello swap da UBI Banca ad altra controparte eligible. I livelli di rating di UBI Banca al tempo della strutturazione del programma erano tali da consentirle di essere controparte diretta di questi swap con la Società Veicolo (direttamente sul liability swap, indirettamente sugli asset swap fornendo la garanzia alle Banche Cedenti), come sopra illustrato. Alla luce dei downgrade di UBI Banca intervenuti nel corso dell’esercizio 2012, che avevano di fatto limitato la possibilità di UBI Banca e delle Banche Cedenti di agire come controparti swap, nel primo semestre dell’esercizio 2013 si è proceduto alla ristrutturazione complessiva degli strumenti derivati che assistono il Programma. È stata pertanto operata: la chiusura anticipata degli asset swap, mediante la sottoscrizione di uno specifico Termination Agreement fra la SPV UBI Finance e ciascun Asset Swap Provider; la modifica dei liability swap al fine di ridurre il notional amount al livello necessario a garantire la copertura del rischio di tasso correlata alla quota di rendimento a tasso variabile dei portafogli sottostanti il patrimonio separato di UBI Finance, in considerazione che la quota di portafoglio mutui a tasso fisso costituisce di per sé una parziale copertura naturale rispetto alle Obbligazioni Bancarie Garantite a tasso fisso. La quota ritenuta necessaria per mantenere un adeguato livello rating dell’operazione è attualmente pari al 70%; inoltre si è modificato il rating trigger della controparte swap mantenendo per UBI la possibilità di essere controparte del veicolo. • • • F). Conti correnti. L’Operazione prevede un’articolata struttura di conti correnti sui quali sono appoggiati i flussi finanziari dell’Operazione. Al riguardo sono aperti una serie di conti intestati alla Società Veicolo per ciascuna Banca Cedente ed in particolare: • Collection Account presso UBI Banca Scpa collegati a ciascuna Banca Cedente sui quali verranno accreditate le somme incassate, per interesse e capitale, sul portafogli di pertinenza di ciascun Originator, e, ove applicabile, degli altri assets ceduti alla Società Veicolo nel contesto del Programma (cd. Eligible Assets e Top-Up Assets); • Interest Account presso Bank of New York Mellon, London Branch, collegati a ciascuna Banca Cedente sul quale vengono trasferiti con cadenza giornaliera tutti gli importi in linea interessi accreditati sui Collection Account nonché tutti gli importi pagati alla Società Veicolo dalle Controparti dei Contratti di Swap; • P rincipal Account presso Bank of New York Mellon, London Branch collegati a ciascuna Banca Cedente, sul quale saranno trasferiti giornalmente tutti gli importi in linea capitale accreditati sui Collection Account; • u n Reserve Fund Account, presso Bank of New York Mellon, London Branch, (sul quale vengono accreditati mensilmente i ratei di interesse maturati sulle Obbligazioni Bancarie Garantite emesse, a garanzia del pagamento delle cedole in corso. • u n Expense Account, sul quale vengono versate mensilmente, a valere sui fondi disponibili in linea interessi e proporzionalmente alla quota di partecipazione al Programma di ogni Banca Cedente, le somme necessarie per le spese della Società Veicolo. I Test di Efficacia Su base mensile vengono eseguiti i test di efficacia, sia a livello complessivo che separatamente in relazione ai portafogli ceduti da ciascun Originator, per determinare la tenuta finanziaria del portafoglio di ciascuna banca. Come previsto dalla normativa, essendo il Programma multioriginator, caratterizzato da una cross-collateralization dei portafogli delle Banche Cedenti, l’unico test valido per gli Investitori è il test Nota Integrativa 545 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura di tenuta del portafoglio calcolato a livello complessivo, mentre i test calcolati a livello di singolo portafoglio servono per determinare la tenuta del portafoglio di pertinenza di ciascun cedente ai fini della cross-collateralization fra le diverse banche cedenti. In particolare: il Nominal Value Test verifica se il Valore Nominale dei Crediti rimanenti nel portafoglio ceduto è maggiore del Valore Nominale delle Obbligazioni Bancarie Garantite emesse; al fine assicurare un adeguato livello di overcollateralization nel portafoglio, è disposto che mentre le Obbligazioni sono considerate al loro valore nominale, i crediti in portafoglio sono ponderati con riferimento al valore della relativa garanzia e l’importo complessivo è ulteriormente ridotto di una c.d. Asset Percentage. Il calcolo del Nominal Value Test tiene inoltre conto di potenziali rischi aggiuntivi, quali ad esempio il rischio di compensazione (c.d. “rischio di set-off”) o il “rischio di commingling”; il Net Present Value Test verifica se il valore attuale dei Crediti rimanenti nel portafoglio è maggiore del valore attuale delle Obbligazioni Bancarie Garantite emesse; l’Interest Cover Test verifica se gli interessi incassati e giacenti sui conti e i flussi di interessi da incassare, al netto dei costi del veicolo, sono maggiori degli interessi da riconoscere ai titolari delle Obbligazioni Bancarie Garantite; l’Amortisation Test (segue logiche analoghe al Nominal Value Test, ma viene fatto soltanto qualora UBI Banca dovesse subire un downgrade da parte delle Agenzie di Rating); il Top-up Assets Test verifica se, prima del default di UBI Banca, l’ammontare complessivo degli attivi integrativi e della liquidità non sia superiore al 15% del Valore Nominale dei Crediti rimanenti nel portafoglio ceduto, in conformità a quanto previsto dal Decreto MEF e dalle Istruzioni di Banca d’Italia. • • • • • Qualora tutti i test siano contemporaneamente rispettati, la Società Veicolo può procedere al pagamento di tutti gli attori del processo, ivi comprese le Banche Originator in qualità di prestatrici del Finanziamento Subordinato, secondo l’ordine indicato nella “cascata dei pagamenti”. Diversamente, qualora i test non siano rispettati, la documentazione contrattuale prevede a carico del Gruppo UBI Banca un obbligo di integrazione della collateralization del portafoglio attraverso la cessione di nuovi mutui, ovvero di attivi integrativi. Il mancato rispetto dei test, una volta trascorso il termine concesso al Gruppo per procedere all’integrazione, comporta il verificarsi di un inadempimento dell’emittente (Issuer Event of Default) con conseguente azionamento della garanzia rilasciata da UBI Finance; in tal caso le Banche Originator riceverebbero i pagamenti a valere sul Finanziamento Subordinato solo dopo l’avvenuto rimborso delle Obbligazioni Bancarie Garantite da parte della Società Veicolo, e nei limiti dei fondi residui. Gli adeguamenti organizzativi e le procedure di controllo Nel corso dell’esercizio 2013 è stato completata da parte delle competenti strutture di UBI Banca l’attività di revisione organizzativa dei macro processi che sovraintendono la nascita e la gestione dei Programmi di Obbligazioni Bancarie Garantite del Gruppo UBI Banca. Tale attività [di revisione organizzativa] si è resa necessaria al fine di definire un percorso di evoluzione dei precedenti processi di emissione e gestione (di cui si è dato conto nella Nota Integrativa dei precedenti esercizi) anche in considerazione della crescente complessità e pervasività sulle strutture del Gruppo delle attività di gestione del primo programma di Obbligazioni Bancarie Garantite e della strutturazione nel corso del 2012 di un secondo programma. Tale revisione organizzativa ha innanzitutto definito due ambiti di intervento: il primo che comprende le attività necessarie per l’allestimento del Programma ed il secondo relativo ai Macro processi necessari per le attività di gestione, monitoraggio e controllo del Programma in essere. In merito ai processi per l’allestimento di un Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite, che vengono attuati una tantum nella fase propedeutica all’emissione de titoli, essi prevedono lo svolgimenti delle attività necessarie per: - l’avvio del Programma: le ipotesi strutturazione di un nuovo Programma vengono valutate dai competenti Comitati interni di UBI Banca ed approvate nelle loro linee di indirizzo dal Consiglio di Gestione; segue l’individuazione dei soggetti esterni che dovranno assistere la Capogruppo nella strutturazione e l’emissione del Programma (Studi Legali, Arranger, Asset Monitor, Agenzie di Rating); la definizione degli asset che dovranno far parte del portafoglio e la definizione della contrattualistica relativa all’operazione da parte di strutture interne ed esterne alla banca. - la costituzione della Società Veicolo e le attività necessarie alla cessione degli attivi al veicolo ed alla corretta segregazione patrimoniale del portafoglio a garanzia; - l’attribuzione del Rating al Programma, inclusa la site visit da parte delle Agenzie di Rating; - la presentazione della Relazione di Compliance del Programma. Più sostanziale è stato invece il ridisegno dei processi per le attività di gestione, monitoraggio e controllo, che adesso sono organizzate nei quattro macro processi che descriviamo di seguito: 1) Pianificazione annuale: la definizione delle emissioni di Covered Bond da effettuarsi nell’anno viene fatta dalla competenti strutture di UBI Banca nell’ambito della più generale definizione delle modalità di copertura delle esigenze di liquidità, sulla base degli indirizzi strategici e con gli obiettivi di crescita e di rischio espressi dai competenti Organi Aziendali. Alla definizione del planning annuale sulle emissioni segue la fase di analisi annuale volta a definire l’ammontare del collateral che il Gruppo dovrà essere in grado prospetticamente di assicurare per garantire le emissioni in essere e quelle future previste. Il Consiglio di Gestione della Capogruppo, previa verifica da parte dei competenti Comitati interni, è quindi chiamato a deliberare annualmente in merito a: - Cessioni di nuovi mutui da parte delle Banche Originator partecipanti al Programma ed eventuali riacquisti; - Nuove emissioni di Covered Bond. 2) Cessioni periodiche di attivi alla Società Veicolo: in base alle linee guida definite come da punto precedente, vengono identificati in dettaglio i portafogli di attivi da cedere. Le competenti strutture della Capogruppo, con il supporto degli Studi Legali e degli Arranger ove necessario -, predispongono quindi la documentazione contrattuale, effettuano i controlli preventivi e procedono agli adempimenti tecnici necessari per la segregazione e corretta gestione dei portafogli da parte dei servicer e sub-servicer. Le Banche originator inoltre, provvedono ad integrare i Finanziamenti Subordinati per quanto necessario in relazione all’ammontare dei nuovi portafogli ceduti. 3) Emissione di nuove Obbligazioni Bancarie Garantite: nell’ambito delle emissioni pianificate secondo quanto descritto ai punti precedenti, le competenti strutture di UBI Banca definiscono le caratteristiche dell’emissione costituiscono Sindacato di Banche partecipanti all’emissione; con il supporto degli Studi Legali e degli Arranger, predispongono la documentazione contrattuale necessaria per la nuova emissione, a cui segue la fase di contrattazione sui mercati e quindi il settlement del titolo stesso. 546 Relazioni e Bilanci 2013 4) Gestione on going del Programma di emissione: questo macro processo regola le attività necessarie alla gestione nel quotidiano dei portafogli ceduti alla SPV, al regolamento dei flussi finanziari, all’espletamento dei controlli previsti dalla normativa ed alla produzione dell’informativa obbligatoria e per i mercati. Questi i principali sottoprocessi, attuati dalle competenti strutture della Capogruppo (che agisce in qualità di Master Servicer e Calculation Agent del Programma), o delle Banche Rete (in qualità di Sub-Servicer): - Regolamento giornaliero dei flussi finanziari rivenienti dal portafoglio a garanzia; - Determinazione mensile dei Test di Efficacia; - Determinazione della cascata dei pagamenti mensile e gestione della liquidità; - Produzione dell’informativa periodica alle varie controparti, agli investitori ed alle Agenzie di Rating; - Regolamento delle cedole delle emissioni in essere (con cadenza annuale o infraannuale a seconda dell’emissione); - Determinazione (con cadenza semestrale) dei controlli previsti dalla normativa per monitorare i requisiti atti a garantire la qualità e l’integrità degli attivi ceduti a garanzia e valutazione dell’eventuale riacquisto di attivi non più eligible. I regolamenti e le normative interne di Gruppo disciplinano in dettaglio gli attori e le singole attività dei processi sopra delineati. I rischi connessi con l’operazione Nel corso degli esercizi 2012 e 2013 la Banca ha provveduto ad una revisione dell’analisi dei rischi individuati in sede di approvazione del Programma nel giugno 2008, e ha elaborato una nuova mappatura degli stessi. L’elenco di rischi qui di seguito individuati è derivato dell’attuale framework regolamentare (comunitario ed italiano) e fa riferimento alle attuali metodologie delle agenzie di rating. Le diverse tipologie di rischio sono ricondotte alle 4 seguenti macro categorie: 1. Rischio downgrade di UBI Banca, che comprende il rischio relativo ai contratti swap in cui UBI Banca è controparte ed il rischio relativo alle attività di Account Bank svolte da UBI Banca, in quanto in entrambi i casi un eventuale downgrade potrebbe comportare per UBI Banca la perdita della qualità di controparte “eligible” nei ruoli sopra indicati. In particolare, per quanto riguarda il ruolo di Account Bank, in caso di downgrade che comporti il trasferimento dei conti correnti della SPV ad una società terza, il mancato trasferimento immediato su tali conti delle somme incassate rappresenta il c.d. “commingling risk” di cui si tiene conto, come indicato, in sede di calcolo dei Test Normativi. 2. Rischio legato ai mutui sottostanti (Collateral); l’emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite poggia le basi del suo rating sul credit enhancement fornito dal portafoglio di mutui ceduto a garanzia alla Società Veicolo. I criteri delle agenzie di rating prevedono infatti che l’ammontare del portafoglio mutui a garanzia si mantenga su livelli più alti rispetto al valore delle obbligazioni emesse (c.d. over collateralization). Una diminuzione del livello di over collateralization porterebbe in primis a un downgrade dell’operazione e, nei casi più gravi, al default dell’emittente, nel caso non fosse garantito il livello minimo previsto contrattualmente e/o non fossero superati i test regolamentari. Per fronteggiare questi rischi sono previsti diversi meccanismi all’interno del Programma, quali il Nominal Value Test e e vari gradi di over-collateralisation, che mirano ad assicurare che la Società Veicolo sia in grado di garantire integralmente le Obbligazioni Bancarie Garantite emesse anche a fronte di alcuni default sugli asset sottostanti; la possibilità di apportare denaro liquido a garanzia delle emissioni (nei limiti del 15% dell’importo complessivo degli attivi detenuti dalla Società Veicolo); la possibilità di inserire nel Portafoglio anche asset con rating più elevato, ed infine, per quanto riguarda il rimborso del capitale a scadenza da parte della Società Veicolo (in caso di default di UBI Banca), è stata prevista la possibilità di estendere la scadenza delle Obbligazioni Bancarie Garantite di un anno (c.d. soft bullet maturity). In ogni caso è previsto che, con cadenza periodica, le strutture preposte di UBI Banca procedano alla verifica dell’adeguata disponibilità di mutui negli attivi delle banche del Gruppo per garantire la dovuta over collateralisation a fronte delle Obbligazioni Bancarie Garantite già emesse e di quelle che saranno emesse negli anni a venire. 3. Rischi connessi con la gestione del Programma nel continuo: il Programma coinvolge alcuni soggetti terzi (l’Asset Monitor, i Bank Account Providers, i Trustees, eventuali Swap Providers), per ciascuno dei quali sussiste il rischio che possa divenire insolvente; al fine di limitare tale rischio sono state previste regole di sostituzione delle controparti al ricorrere di determinati eventi. Il Programma richiede poi una gestione nel continuo di tematiche quali l’attività di servicing, l’attività di investimento, la gestione degli eventuali contratti swap, il calcolo dei test regolamentari e la produzione di reportistica. La recente revisione organizzativa di cui si è dato conto nelle pagine precedenti ha apportato un ulteriore miglioramento nella gestione dei processi e dei rischi operativi correlati ed ha incrementato i punti di presidio e controllo grazie ad una più dettagliata attribuzione di responsabilità formalizzate sulle competenti strutture di Capogruppo. 4. Rischi legali, fra i quali si segnala, per la particolare struttura Multi Originator del Programma UBI Banca, il Rischio di cross-collateralization: la partecipazione al Programma di più Banche Originator fa sì infatti che tutte le Banche Cedenti concorrano, pari passu tra loro, quali creditori subordinati della Società Veicolo e, soprattutto, assumano l’obbligo di ripristinare il portafoglio ai livelli previsti dai test in caso di violazione degli stessi, anche qualora la violazione non sia dovuta ad asset di propria pertinenza. Per mitigare tale rischio, la documentazione contrattuale prevede che, qualora la Banca Cedente tenuta a reintegrare gli attivi non adempia a tale obbligo, sarà tenuta in prima istanza la Capogruppo ad integrare il portafoglio fino al raggiungimento del livello di over-collateralization richiesto, mentre le altre Banche Cedenti si troveranno a dover integrare il portafoglio solo qualora anche la Capogruppo non vi provveda. L’evoluzione del Programma Residenziale di Covered Bond UBI Banca Nell’ambito del modello sopra descritto, il Gruppo UBI Banca, ha avviato il programma da dieci miliardi di emissioni di obbligazioni bancarie garantite nel luglio 2008 effettuando le prime cessioni di mutui da parte di due banche del Gruppo, Banco di Brescia e Banca Regionale Europea, per un valore complessivo, a tale data, di circa 2 miliardi di euro. Successivamente, nel corso degli esercizi 2008 – 2010, tutte le banche rete del Gruppo sono entrate a far parte del programma cedendo progressivamente quote dei propri attivi; ulteriori cessioni di attivi sono state poi concluse in ciascuno degli esercizi successivi. In particolare, nel corso dell’esercizio 2013, sono state effettuate due cessioni di attivi: la prima, perfezionata in data 1 giugno 2013, per complessivi 1,245 miliardi di euro, di cui circa 629 milioni ceduti dal Banco di Brescia, circa 168 milioni da Banca Popolare Commercio ed Industria, 311 milioni da Banca CARIME e circa 138 milioni di Banca Popolare di Ancona; la seconda, in data 1 novembre 2013, per complessivi 3,244 miliardi di euro, di cui 2,039 miliardi ceduti dalla Capogruppo UBI Banca che, come già indicato più sopra, nel 2013 ha aderito al Programma di Covered Bond anche in qualità di Banca Cedente. La restante parte di attivi ceduti a novembre è così ripartita fra le altre banche originator: circa 1,119 miliardi ceduti da Banca Popolare di Bergamo, circa 25 milioni da Banca di Valle Camonica e circa 60 milioni da UBI Banca Private Investment; segnaliamo per completezza che nel corso del 2013 Banca Regionale Europea non ha conferito attivi al Programma residenziale. Alla data del 31 dicembre 2013 il portafoglio di mutui ceduto a garanzia delle emissioni, che contabilmente è rimasto iscritto negli attivi di ciascuna banca cedente, ammontava ad oltre 14,6 miliardi di euro complessivi. Nota Integrativa 547 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Nella tabella seguente si riporta, nel totale e per ciascuna Banca Originator, la distribuzione del portafoglio (debito residuo capitale) per classe qualitativa dei crediti al 31.12.2013: Tipologia di crediti di cui UBI Banca di cui Banca Pop. Comm. e industria di cui Banca Carime di cui Banca di Valle Camonica di cui UBI Banca Private 1.059.118 1.868.065 1.835.551 873.886 214.230 205.634 171.019 154.773 224.819 93.761 43.190 25.772 1.230.137 2.022.838 2.060.370 967.647 257.420 231.406 45.117 33.151 7.469 7.814 2.105.487 1.000.798 264.889 239.220 di cui di cui Banca Banca Pop. Pop. Ancona Bergamo Portafoglio complessivo di cui Bre di cui Banco di Brescia Crediti performing 12.637.165 1.345.576 2.257.690 2.977.415 Crediti delinquent 1.644.445 201.628 372.108 357.375 14.281.610 1.547.204 2.629.798 3.334.790 (Importo Debito residuo capitale dati in migliaia di euro) Collateral Portfolio (1+2) Crediti defaulted Totale portafoglio UBI Finance 325.025 55.444 78.172 71.995 24.707 1.156 14.606.635 1.602.648 2.707.970 3.406.785 1.254.844 2.023.994 Per completezza d’informazione nella tabella seguente si riporta la distribuzione del portafoglio cartolarizzato ceduto da UBI Banca in base alla classificazione nel bilancio di quest’ultima (in termini di valore netto di bilancio): Tipologia di crediti Valore di bilancio (migliaia di euro) Crediti in bonis 2.153.186 Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni 1.596 Crediti ristrutturati 0 Crediti incagliati 122 Crediti in sofferenza 0 TOTALE Attivi ceduti da UBI BANCA ad UBI Finance 2.154.904 Nel corso dell’esercizio 2013 tale portafoglio ha generato incassi complessivi per ca. 1,4 miliardi di euro, così ripartiti fra i portafogli dei diversi Originator: Tipologia di crediti Portafoglio complessivo di cui Bre di cui Banco di Brescia 1.385.192 189.006 275.291 di cui di cui Banca Banca Pop. Pop. Ancona Bergamo di cui UBI Banca di cui Banca Pop. Comm. e industria di cui Banca Carime di cui Banca di Valle Camonica di cui UBI Banca Private 24.806 231.545 124.258 29.401 21.234 (dati in migliaia di euro) Incassi esercizio 2013 335.928 153.723 Nell’ambito dei 10 miliardi di emissioni previste dal Programma, UBI Banca ha emesso Obbligazioni bancarie garantite per complessivi 9 miliardi di euro; nella tabella seguente si riportano le caratteristiche delle singole emissioni: N. serie ISIN Denominazione Data di emissione Data di scadenza Capitale (*) 1 (pubblica) IT0004533896 UBI BANCA 3,625% CB due 23/9/2016 23/09/2009 23/09/2016 1.000.000.000 2 (pubblica) IT0004558794 UBI BANCA 4,000% CB due 16/12/2019 16/12/2009 16/12/2019 1.000.000.000 3 (privata) IT0004599491 UBI BANCA TV CB due 30/04/2022 30/04/2010 30/04/2022 193.181.820 4 (pubblica) IT0004619109 UBI BANCA 3,375% CB due 15/09/2017 15/09/2010 15/09/2017 1.000.000.000 5 (pubblica) IT0004649700 UBI BANCA 3,125% CB due 18/10/2015 18/10/2010 18/10/2015 500.000.000 6 (pubblica) IT0004682305 UBI BANCA 5,250% CB due 28/01/2021 28/01/2011 28/01/2021 1.000.000.000 7 (pubblica) IT0004692346 UBI BANCA 4,500% CB due 22/02/2016 22/02/2011 22/02/2016 750.000.000 8 (privata) IT0004777444 UBI BANCA TV CB due 18/11/2021 18/11/2011 18/11/2021 222.200.000 9 (privata) IT0004799331 UBI BANCA TV CB due 17/02/2014 22/02/2012 17/02/2014 250.000.000 10 (privata) IT0004799349 UBI BANCA TV CB due 18/02/2014 22/02/2012 18/02/2014 250.000.000 11 (privata) IT0004799091 UBI BANCA TV CB due 19/02/2014 22/02/2012 19/02/2014 250.000.000 12.a (pubblica) IT0004966195 UBI BANCA TV CB due 14/10/2020 (tranche 1) 14/10/2013 14/10/2020 1.250.000.000 12.b (privata) IT0004983216 UBI BANCA TV CB due 14/10/2020 (tranche 2) 19/12/2013 14/10/2020 250.000.000 13 (privata) IT0004983760 UBI BANCA TV CB due 23/12/2018 23/12/2013 24/12/2018 1.000.000.000 Note: (*) per le obbligazioni in ammortamento si indica il valore nominale residuo alla data di riferimento del presente bilancio. Tutte le obbligazioni sopra indicate presentano, alla data del 31 dicembre 2013, rating pari ad A+ (negative watch) da parte di Fitch e A2 (negative watch) da parte di Moody’s. Per completezza di informazione segnaliamo che nel mese di febbraio 2014 è stata perfezionata una nuova emissione pubblica di 1 miliardo di euro, che ha ricevuto anch’essa i rating sopra indicati. Queste la caratteristiche della nuova emissione: N. serie 14 (pubblica) ISIN IT0004992878 548 Relazioni e Bilanci 2013 Denominazione UBI BANCA 3,125% CB due 05/02/2024 Data di emissione Data di scadenza Capitale 05/02/2014 05/02/2024 1.000.000.000 Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 5 miliardi - “Programma Retained” Nel corso del primo semestre 2012 è stata perfezionata la strutturazione di un nuovo programma di Obbligazioni Bancarie Garantite, finalizzato ad emettere nuovi titoli obbligazionari che saranno “retained”, ovvero sono sottoscritti dalla stessa UBI Banca e saranno utilizzati per la stanziabilità in Banca Centrale Europea andando a rafforzare il pool di attivi rifinanziabili a disposizione del Gruppo. A tal fine è stata appositamente costituita una nuova Società Veicolo, denominata UBI Finance CB2 S.r.l., con funzione di garante delle emissioni della nuova serie di Covered Bond. Ad UBI Finance CB2 S.r.l. vengono ceduti dalle banche del Gruppo principalmente mutui commerciali e, in aggiunta, mutui residenziali eleggibili per la normativa nazionale ma non contemplati nelle metodologie delle Agenzie di rating per il primo programma. Infatti, diversamente da quanto effettuato in relazione al Programma Residenziale, il Programma Retained è stato inizialmente strutturato senza prevedere una valutazione da parte delle Agenzie di Rating e pertanto ha beneficiato soltanto dei rating senior della Capogruppo UBI Banca. A valere su tale programma, UBI Banca potrà emettere Obbligazioni Bancarie Garantite per un importo complessivo di tempo in tempo in essere non superiore ad Euro 5 miliardi. Nel corso dell’esercizio 2013, è stata però prevista la possibilità che nell’ambito del Programma siano effettuate emissioni di Obbligazioni Bancarie Garantite “pubbliche”. A tal fine è stata chiesta all’agenzia Fitch di attribuire un rating anche al Programma da 5 miliardi; il rating, attribuito a fine 2013, è pari a BBB+ (negative watch). Anche per questo secondo programma, il Consiglio di Gestione ha: individuato gli obiettivi del programma e della prima emissione; individuato la struttura base dell’operazione , esaminando il portafoglio iniziale di crediti e i criteri di selezione dello stesso nonché la struttura finanziaria dell’operazione ed i test; valutato ed approvato gli impatti ed i necessari adeguamenti di natura organizzativa, informatica, considerando che tali interventi erano già stati realizzati per garantire il corretto presidio dei rischi relativi al primo programma; valutato i rischi connessi con l’operazione di emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite; valutato gli assetti organizzativi e gestionali della società veicolo valutato i profili giuridici del Programma. • • • • • • Facciamo rimando a quanto indicato più sopra in merito al Programma Residenziale per quanto riguarda gli aspetti strutturali, organizzativi ed i rischi dell’operazione, mentre ci limitiamo a segnalare di seguito i soli punti per i quali il programma da 5 miliardi differisce da quanto indicato in precedenza: A. Asset Swap: in considerazione della natura retained del programma e dell’assenza di un rating specifico sulle emissioni, non sono stati stipulati contratti di swap relativi al portafoglio. B. Liability Swap: al momento non sono state fatte emissioni a tasso fisso e non sono presenti pertanto contratti di liability swap tra la Società Veicolo e controparti terze. C. Conti correnti: per il secondo programma i conti Interest e Principal Collection sono aperti presso UBI Banca International e non su Bank of New York Mellon. D. La liquidità generata dal Programma: in considerazione della tipologia di operazione posta in essere dal Gruppo con il Programma Retained, funzionale ad aumentare la quantità di attivi disponibili per operazioni di rifinanziamento con l’Eurosistema, non era stata prevista in questo caso l’emissione di prestiti obbligazionari per la retrocessione del funding alle banche cedenti. Qualora invece si dovesse procedere a delle emissioni “pubbliche”, come indicato più sopra, a ciascuna Banca Originator verrà riconosciuta, nei limiti della propria quota di partecipazione al Programma, la facoltà di emettere prestiti obbligazionari e il diritto di richiederne la sottoscrizione da parte di UBI Banca, in analogia con quanto avviene per il Programma da 10 miliardi. L’evoluzione del Programma Retained di Covered Bond UBI Banca Il portafoglio iniziale a garanzia delle emissioni del Programma Retained è stato ceduto in due tranches nel corso del primo semestre 2012, ed ha interessato attivi per complessivi 3 miliardi di euro. Hanno ceduto i propri attivi Banca Regionale Europea, Banca Popolare di Ancona, Banca Popolare Commercio ed Industria, Banca di Valle Camonica Banca Popolare di Bergamo, Banco di Brescia, Banco di San Giorgio (poi incorporato in Banca Regionale Europea) e Banca CARIME, mentre UBI Banca Private ha aderito anch’essa al secondo programma di Covered Bond, ma non ha effettuato finora alcuna cessione di attivi. Nel corso dell’esercizio 2013 sono state perfezionate nuove cessioni per circa 700 milioni di euro; anche in questo caso il conferimento dei nuovi portafogli è avvenuto in due tranches: la prima, in data 1 aprile 2013, cui hanno aderito il Banco di Brescia (per circa 104 milioni di euro), la Banca Popolare di Ancona (per circa 97 milioni di euro), la Banca Popolare Commercio ed Industria (per circa 69 milioni di euro) e Banca Carime (per circa 52 milioni di euro); la seconda, in data 1 dicembre 2013, alla quale hanno partecipato Banca Regionale Europea (153 milioni di euro), Banca Popolare di Bergamo (249 milioni di euro) e Banca di Valle Camonica (46 milioni di euro). Il portafoglio ceduto, che – come già per il primo programma - è rimasto contabilmente iscritto negli attivi di ciascuna banca cedente, ammontava al 31 dicembre 2013 a poco meno di 3,2 miliardi di euro complessivi. Nella tabella seguente si riporta, nel totale e per ciascuna Banca Originator, la distribuzione del portafoglio (debito residuo capitale) per classe qualitativa dei crediti al 31.12.2013: Tipologia di crediti Portafoglio complessivo di cui Bre di cui Banco di Brescia di cui Banca Pop. Bergamo di cui Banca Pop. Ancona di cui Banca Pop. Comm. e Industria di cui Banca Carime di cui Banca di Valle Camonica 2.640.088 426.644 3.066.732 110.463 3.177.195 532.554 68.500 601.054 11.319 612.373 482.404 86.584 568.988 23.625 592.613 618.423 69.069 687.492 19.598 707.090 374.600 114.987 489.587 25.978 515.565 275.452 32.650 308.102 13.328 321.430 253.054 40.659 293.713 11.119 304.832 103.601 14.195 117.796 5.497 123.293 (Importo Debito residuo capitale - dati in migliaia di euro) Crediti performing Crediti delinquent Collateral Portfolio (1+2) Crediti defaulted Totale portafoglio UBI Finance Anche per il portafoglio ceduto a UBI Finance CB 2, il Master Servicer UBI Banca ha delegato alle Banche Originator, in qualità di Subservicer, le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto da ciascun Originator, con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Crediti della Capogruppo. Nota Integrativa 549 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Di seguito si riporta l’ammontare delle somme complessivamente incassate su ogni portafoglio nel’esercizio 2013: Tipologia di crediti Portafoglio complessivo di cui Bre di cui Banco di Brescia di cui Banca Pop. Bergamo di cui Banca Pop. Ancona di cui Banca Pop. Comm. e Industria di cui Banca Carime di cui Banca di Valle Camonica 398.360 66.440 95.821 68.702 62.854 49.123 42.283 13.137 (dati in migliaia di euro) incassi esercizio 2013 Nell’ambito del Programma sono state fatte due emissioni di Covered Bond, entrambe nell’esercizio 2012, per complessivi 2,3 miliardi di euro. Riportiamo di seguito le rispettive caratteristiche: N. serie ISIN Denominazione Data di emissione Data di scadenza Capitale 1 (retained) IT0004818701 UBI BANCA TV CB2 due 28/05/2018 28/05/2012 28/05/2018 1.620.000.000 2 (retained) IT0004864663 UBI BANCA TV CB2 due 29/10/2022 29/10/2012 29/10/2022 500.000.000 D. Modelli per la misurazione del rischio di credito In merito alla misurazione del rischio di credito, il Gruppo UBI ha sviluppato un modello di Portfolio Credit Risk attraverso il motore di calcolo PCRE di Algorithmics: esso considera il rischio complessivo di un portafoglio di crediti modellizzando e catturando la componente derivante dalla correlazione dei default delle controparti, calcolando le perdite creditizie e il capitale a rischio di credito a livello di portafoglio. Il modello annovera, fra i vari input, le variabili di PD e LGD utilizzate per finalità di vigilanza. SEZIONE 2 - Rischi di mercato 2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vigilanza Informazioni di natura qualitativa Per quanto riguarda gli aspetti generali e organizzativi si rimanda alla corrispondente informativa relativa al “rischio di tasso di interesseportafoglio di negoziazione” presente nel bilancio consolidato. Di seguito si riportano i principali limiti operativi per il 2013 (incluse riallocazioni e eventuali nuovi limiti definiti nel corso del secondo semestre): Massima Perdita Accettabile UBI Trading Book Euro 119,2 milioni Early Warning su Massima Perdita Accettabile 70% MPA Limite di VaR a 1 giorno UBI Trading Book Euro 24,8 milioni Early Warning su VaR 80% VaR • • • • Informazioni di natura quantitativa 1.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione EURO Tipologia/Durata residua 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito - con opzione rimborso anticipato - altri 1.2 Altre attività 2. Passività per cassa 2.1 P.C.T. passivi 2.2 Altre passività 3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni + Posizioni lunghe + Posizioni corte - Altri derivati + Posizioni lunghe + Posizioni corte 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + Posizioni lunghe + Posizioni corte - Altri derivati + Posizioni lunghe + Posizioni corte 550 Relazioni e Bilanci 2013 A vista - Fino a 3 mesi 622 622 Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi 49.946 49.946 Da oltre 6 mesi fino a 1 anno 1.437.605 1.437.605 Da oltre 1 anno fino a 5 anni 1.076.582 1.076.582 Da oltre 5 anni fino a 10 anni - Oltre 10 anni 15.568 15.568 Durata indeterminata - (73.118) - 618 4 326.592 (1.010) 75.850 75.850 (1.010) 89.468 90.478 49.946 600.202 652 652 41.280 40.628 1.437.605 309.165 309.165 87.365 31 31 1.076.582 624.513 624.513 (483.507) 356 356 1.290 934 20.926 20.926 151.891 - 15.568 261.099 - - (73.118) (73.118) 222.511 295.629 327.602 49.698 3.902.227 3.852.529 277.904 25.061.964 24.784.060 599.550 (554) 170.132 170.686 600.104 5.944.709 5.344.605 87.365 (83.269) 311.320 394.589 170.634 3.268.434 3.097.800 (483.863) (25.612) 232.299 257.911 (458.251) 8.341.435 8.799.686 151.891 (10.552) 85.401 95.953 162.443 6.403.542 6.241.099 261.099 (18.813) 3.567.587 3.586.400 279.912 1.872.968 1.593.056 - 1.2 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione DOLLARO STATI UNITI Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni Durata indeterminata 1. Attività per cassa - - - - - - - - 1.1 Titoli di debito - - - - - - - - - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 1.2 Altre attività - - - - - - - - 2. Passività per cassa - - - - - - - - 2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - (144.432) (12.755) 140.344 (101.008) (362) 22.478 - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - (144.432) (12.755) 140.344 (101.008) (362) 22.478 - - 2.704 - 80.769 - - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - 108.628 106.187 234.218 60.981 - - - + Posizioni corte - 105.924 106.187 153.449 60.981 - - - - Altri derivati - (147.136) (12.755) 59.575 (101.008) (362) 22.478 - + Posizioni lunghe - 658.524 6.465 101.226 148.999 36.256 22.478 - + Posizioni corte - 805.660 19.220 41.651 250.007 36.618 - - 1.3 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione STERLINA INGLESE Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni Durata indeterminata 1. Attività per cassa - - - - - - - - 1.1 Titoli di debito - - - - - - - - - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 1.2 Altre attività - - - - - - - - 2. Passività per cassa - - - - - - - - 2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - (6.448) - (678) - - - - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - (6.448) - (678) - - - - - 7.930 - - - - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - 19.700 6.402 1.241 - - - - + Posizioni corte - 11.770 6.402 1.241 - - - - - Altri derivati - (14.378) - (678) - - - - + Posizioni lunghe - 45.633 - 71 - - - - + Posizioni corte - 60.011 - 749 - - - - Nota Integrativa 551 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 1.4 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione FRANCO SVIZZERO Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni Durata indeterminata 1. Attività per cassa - - - - - - - - 1.1 Titoli di debito - - - - - - - - - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 1.2 Altre attività - - - - - - - - 2. Passività per cassa - - - - - - - - 2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - (444.029) (190.008) (367) 358 - - - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - (444.029) (190.008) (367) 358 - - - - - - - - - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - 4.777 290 387 - - - - + Posizioni corte - 4.777 290 387 - - - - - Altri derivati - (444.029) (190.008) (367) 358 - - - + Posizioni lunghe - 206.814 - - 358 - - - + Posizioni corte - 650.843 190.008 367 - - - - 1.5 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione DOLLARO CANADESE Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni Durata indeterminata 1. Attività per cassa - - - - - - - - 1.1 Titoli di debito - - - - - - - - - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 1.2 Altre attività - - - - - - - - 2. Passività per cassa - - - - - - - - 2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - (282) - - - - - - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - (282) - - - - - - - - - - - - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - 2.809 1.916 - 100 - - - + Posizioni corte - 2.809 1.916 - 100 - - - - Altri derivati - (282) - - - - - - + Posizioni lunghe - 12.729 - - - - - - + Posizioni corte - 13.011 - - - - - - 552 Relazioni e Bilanci 2013 1.6 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione YEN GIAPPONE Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni Durata indeterminata 1. Attività per cassa - - - - - - - - 1.1 Titoli di debito - - - - - - - - - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 1.2 Altre attività - - - - - - - - 2. Passività per cassa - - - - - - - - 2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - (11.545) (59) 96 - - - - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - (11.545) (59) 96 - - - - - (2.744) - - - - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - 1.290 1.777 69 - - - - + Posizioni corte - 4.034 1.777 69 - - - - - Altri derivati - (8.801) (59) 96 - - - - + Posizioni lunghe - 194.108 - 96 - - - - + Posizioni corte - 202.909 59 - - - - - 1.7 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione ALTRE VALUTE Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni Durata indeterminata 1. Attività per cassa - - - - - - - - 1.1 Titoli di debito - - - - - - - - - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 1.2 Altre attività - - - - - - - - 2. Passività per cassa - - - - - - - - 2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - (118.362) 233 (2.635) (324) - - - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - (118.362) 233 (2.635) (324) - - - - - - - - - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - 4.301 4.016 539 60.247 - - - + Posizioni corte - 4.301 4.016 539 60.247 - - - - Altri derivati - (118.362) 233 (2.635) (324) - - - + Posizioni lunghe - 21.466 15.617 310 931 - - - + Posizioni corte - 139.828 15.384 2.945 1.255 - - - Nota Integrativa 553 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione Quotati Tipologia operazioni/Indice quotazione Non quotati ITALIA A. Titoli di capitale 3.864 445 - posizioni lunghe 3.864 445 - - - posizioni corte B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale (1) - 6 - 7 - - posizioni lunghe - posizioni corte C. Altri derivati su titoli di capitale 59 - - posizioni lunghe 59 - - posizioni corte - D. Derivati su indici azionari - - - posizioni lunghe - - - posizioni corte - - La voce A. Titoli di capitale posizioni lunghe, si riferisce ai titoli di capitale di proprietà in valute diverse dall’euro; i derivati si riferiscono a contratti futures su indici azionari e su titoli di capitale. 3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi di sensitività Il grafico seguente mostra l’andamento del VaR nel corso del 2013 per i portafogli di Trading di UBI Banca. Si riporta di seguito il VaR distinto per fattori di rischio, calcolato sul portafoglio di negoziazione totale di UBI Banca al 31 dicembre 2013. Evoluzione rischi di mercato: Market VaR giornaliero UBI Banca nel 2013 17.000.000 16.000.000 15.000.000 14.000.000 13.000.000 12.000.000 11.000.000 10.000.000 9.000.000 13 13 20 2. .1 31 .1 1. 20 13 Portafoglio di Trading di UBI Banca 30 .1 0. 20 13 31 .0 9. 20 13 30 .0 8. 20 13 31 .0 7. 20 13 31 .0 6. 20 13 30 31 .0 5. 20 13 30 .0 4. 20 13 31 .0 3. 20 13 28 .0 2. 20 13 20 1. .0 31 31 .1 2. 20 12 8.000.000 31.12.2013 Rischio cambio 1.096.412 Rischio tasso 1.644.863 Rischio azionario Rischio credito Rischio volatilità 161.084 14.012.264 296.668 Effetto diversificazione(1) (1.980.313) Totale 15.230.978 (1) L'effetto di diversificazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio del Gruppo. Analisi di Backtesting L’analisi di backtesting, finalizzata a verificare la capacità previsionale del modello di VaR adottato, utilizza un Profit & Loss effettivo calcolato sulla base dei rendimenti delle posizioni del portafoglio alla giornata precedente. 554 Relazioni e Bilanci 2013 Viene presentata di seguito l’analisi di backtesting sul portafoglio di negoziazione di UBI Banca per il 2013. UBI Banca Trading Book: Backtesting 2013 Milioni VaR 9 P&L 6 3 0 -3 -6 -9 -12 -15 -18 02.01 23.01 13.02 06.03 27.03 17.04 08.05 29.05 19.06 10.07 31.07 21.08 11.09 02.10 23.10 13.11 04.12 25.12 Analisi di Stress Test Il Gruppo dispone di un programma di stress testing, volto ad analizzare la reazione dei portafogli a shock dei fattori di rischio, con l’obiettivo di verificare la capacità del patrimonio di vigilanza di assorbire ingenti perdite potenziali e di individuare le eventuali misure necessarie a ridurre i rischi e a preservare il patrimonio stesso. Le prove di stress basate su shock teorici hanno ad oggetto movimenti estremi creati ad hoc delle curve di tasso (a breve, medio e lungo termine), dei credit spread, dei tassi di cambio, dei prezzi delle azioni e delle volatilità. Nella tabella sottostante vengono riportati i risultati degli stress test teorici effettuati sui portafogli di UBI Banca. Effetto degli shock teorici sui portafogli di Trading e Banking Book UBI Banca Dati al 31.12.13 UBI TRADING BOOK 31.12.13 UBI BANKING BOOK 31.12.13 TOTALE UBI 31.12.13 Variazione NAV Variazione NAV Variazione NAV Risk Factors Shock IR Shock +1bp -267.810 -0,01% -2.747.609 -0,02% -3.015.419 -0,02% Risk Factors Shock IR Shock -1bp 260.151 0,01% 2.747.517 0,02% 3.007.668 0,02% Risk Factors Shock IR Shock +100bp -23.692.088 -0,78% -275.479.348 -2,48% -299.171.436 -2,11% Risk Factors Shock IR Shock -100bp 15.136.599 0,50% 206.864.701 1,86% 222.001.300 1,57% Risk Factors Shock IR Bear Steepening 1.303.309 0,04% 30.752.671 0,28% 32.055.980 0,23% Risk Factors Shock IR Bull Steepening 4.557.900 0,15% 70.535.028 0,63% 75.092.928 0,53% Risk Factors Shock IR Bear Flattening -3.928.750 -0,13% -77.103.676 -0,69% -81.032.426 -0,57% Risk Factors Shock IR Bull Flattening 8.394.125 0,28% -2.686.575 -0,02% 5.707.550 0,04% Risk Factors Shock Equity +10% 455.517 0,02% 26.152.060 0,24% 26.607.577 0,19% Risk Factors Shock Equity -10% -455.517 -0,02% -26.152.060 -0,24% -26.607.577 -0,19% Risk Factors Shock Volatility +20% 58.212 0,00% 1.855.257 0,02% 1.913.469 0,01% Risk Factors Shock Volatility -20% 20.746 0,00% -1.969.901 -0,02% -1.949.155 -0,01% Risk Factors Shock Forex +15% 10.758.101 0,36% -845.052 -0,01% 9.913.049 0,07% Risk Factors Shock Forex -15% -19.648.430 -0,65% 845.052 0,01% -18.803.378 -0,13% Risk Factors Shock Credit Spread Flight to quality scenario -33.897.876 -1,12% -617.111.341 -5,55% -651.009.217 -4,60% -41.248.616 -1,36% -641.500.523 -5,77% -682.749.139 -4,83% L’analisi evidenzia una spiccata sensibilità dei portafogli di UBI Banca a shock sui credit spread (coerentemente con la presenza di titoli governativi italiani e di titoli corporate) e a shock dei tassi di interesse (coerentemente con la presenza di titoli obbligazionari e derivati su tasso all’interno dei portafogli di UBI). Il sistema dei controlli per i portafogli di Trading Book è ripreso anche per alcuni portafogli appartenenti al Banking Book. Nota Integrativa 555 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Il grafico seguente mostra l’andamento del VaR nel corso del 2013 per i portafogli di Banking di UBI Banca. Evoluzione rischi di mercato: Market VaR giornaliero dei portafogli bancari di UBI Banca nel 2013 240.000.000 230.000.000 220.000.000 210.000.000 200.000.000 190.000.000 180.000.000 170.000.000 31 .1 2. 20 13 30 .1 1. 20 13 31 .1 0. 20 13 30 .0 9. 20 13 31 .0 8. 20 13 31 .0 7. 20 13 30 .0 6. 20 13 31 .0 5. 20 13 30 .0 4. 20 13 31 .0 3. 20 13 31 .0 1. 20 13 28 .0 2. 20 13 31 .1 2. 20 12 160.000.000 Il market VaR non comprende il VaR sui titoli classificati nella categoria contabile Held to Maturity e il VaR sugli Hedge Fund. Si riporta di seguito il VaR distinto per fattori di rischio, calcolato sul portafoglio bancario totale di UBI Banca al 31 dicembre 2013. Portafoglio di Banking di UBI Banca Rischio cambio Rischio tasso Rischio azionario Rischio credito Rischio volatilità 31.12.2013 58.633 25.766.718 7.399.063 178.354.430 441.772 Effetto diversificazione(1) (26.464.679) Totale 185.555.937 (1) L'effetto di diversificazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio del Gruppo. 556 Relazioni e Bilanci 2013 2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo - Portafoglio bancario Il portafoglio bancario è costituito da tutti gli strumenti finanziari attivi e passivi non compresi nel portafoglio di negoziazione di cui alla sezione 2.1. Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono: sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili della banca (cash flow risk); sul valore attuale netto degli assets e delle liabilities, impattando sul valore attuale dei cash flows futuri (fair value risk). • • Il controllo e la gestione del rischio di tasso di interesse strutturale - da fair value e da cash flow - vengono effettuati in modo accentrato dalla Capogruppo, all’interno del framework definito annualmente della Policy a presidio dei Rischi Finanziari del Gruppo UBI Banca che individua metodologie e modelli di misurazione e limiti o soglie di attenzione, riguardo al margine di interesse e alla sensitivity del valore economico del Gruppo. La misurazione, il monitoraggio ed il reporting dell’esposizione al rischio tasso di interesse sono effettuati a livello consolidato ed individuale dall’Area Rischi di Gestione della Capogruppo, che provvede su base mensile: ad effettuare un’analisi di sensitività finalizzata alla misurazione della variazione del valore del patrimonio sulla base di shocks paralleli dei livelli dei tassi su tutti i bucket temporali della curva; ad effettuare, attraverso un’analisi di gap statico (assumendo cioè che le posizioni siano costanti nel corso del periodo), una simulazione di impatto sul margine di interesse dell’esercizio in corso, considerando l’effetto derivante dall’elasticità delle poste a vista. Sulla base dell’informativa periodicamente prodotta, il servizio ALM della Capogruppo provvede a porre in essere le opportune manovre al fine di evitare lo sconfinamento dei limiti ed eventualmente delle soglie di early warning. L’esposizione al rischio di tasso viene misurata, attraverso modelli di Gap analysis e Sensitivity analysis, su tutti gli strumenti finanziari, attivi e passivi, non inclusi nel portafoglio di negoziazione ai sensi della normativa di vigilanza. L’analisi di sensitivity del valore economico include una stima degli impatti derivanti dal fenomeno di estinzione anticipata di mutui e prestiti, indipendentemente dalla presenza di opzioni di rimborso anticipato definite contrattualmente. Ad essa è affiancata una stima della variazione del margine di interesse. L’analisi di impatto sul margine di interesse viene sviluppata su un orizzonte temporale di 12 mesi, tenendo in considerazione sia la variazione del margine sulle poste a vista (comprensiva del fenomeno della vischiosità) sia quella sulle poste a scadenza. In tale analisi viene inoltre inclusa una stima dell’effetto reinvestimento/rifinanziamento dei flussi in scadenza. La Policy a presidio dei Rischi Finanziari del Gruppo UBI Banca 2013 stabilisce, per la Sensitivity delle poste a scadenza e delle poste a vista rappresentate mediante il modello comportamentale, un livello Target pari al 7,5% del Patrimonio di Vigilanza individuale ed un Early Warning pari al 10% (soglia definita dall’Autorità di Vigilanza con riferimento al rischio tasso del Banking Book). Il valore da confrontare con la soglia di attenzione è dato dal valore assoluto della Sensitivity negativa che deriva dalla applicazione di due scenari distinti di tasso (shock parallelo di +/-100 b.p. della curva dei tassi). Il rispetto dei limiti individuali è perseguito dalle Società del Gruppo tramite contratti derivati di copertura conclusi con la Capogruppo. UBI Banca procede eventualmente alla chiusura delle posizioni con controparti esterne al Gruppo, operando coerentemente con gli indirizzi strategici e nell’ambito dei limiti consolidati definiti dagli Organi di Governo societario. Per ulteriori dettagli, si rimanda al corrispondente paragrafo presente nella Nota Informativa del Bilancio consolidato. • • B. Attività di copertura del fair value Nel corso dell’esercizio 2013 sono state poste in essere coperture specifiche per il tramite di strumenti finanziari derivati al fine di ridurre l’esposizione a variazioni avverse di fair value (fair value hedge) dovute al rischio di tasso di interesse. In particolare, hanno formato oggetto di copertura: • le attività finanziarie available for sale a tasso fisso per complessivi circa 3,04 miliardi di euro di nominale; • impieghi (copertura specifica) per circa 64 milioni di euro di nominale; • e missioni obbligazionarie (copertura specifica) a tasso fisso per complessivi circa 13,18 miliardi di euro di nominale, di cui Covered Bond circa 1,5 miliardi di euro nominale. I contratti derivati utilizzati sono stati del tipo Interest Rate Swap. L’attività di verifica dell’efficacia delle coperture è svolta dall’Area Risk Management della Capogruppo. Nel dettaglio, le verifiche di efficacia vengono effettuate secondo quanto previsto dai Principi contabili internazionali attraverso test prospettici all’attivazione della copertura, cui seguono test prospettici e retrospettivi svolti con cadenza mensile. C. Attività di copertura dei flussi finanziari Per UBI Banca non sono presenti relazioni di copertura di flussi finanziari (Cash Flow Hedge). Nota Integrativa 557 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Informazioni di natura quantitativa 1.1 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione EURO Tipologia/Durata residua 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito - con opzione rimborso anticipato - altri 1.2 Finanziamenti a banche - Riserva obbligatoria - altri 1.3 Finanziamenti a clientela Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni A vista Fino a 3 mesi Durata indeterminata 13.233.213 15.280.374 4.657.624 3.616.224 13.098.500 1.877.650 2.860.754 - 163.647 2.635.779 1.486.714 3.270.087 10.469.911 875.689 1.881.065 - 13.038 835.349 10.016 10.413 43.501 56.839 - - 150.609 1.800.430 1.476.698 3.259.674 10.426.410 818.850 1.881.065 - 3.097.460 6.027.893 407.542 71.234 8 - - - x 776.842 x x x x x x 3.097.460 5.251.051 407.542 71.234 8 - - - 9.972.106 6.616.702 2.763.368 274.903 2.628.581 1.001.961 979.689 - - c/c 1.282.727 - - - - 2.306 - - - altri finanziamenti 8.689.379 6.616.702 2.763.368 274.903 2.628.581 999.655 979.689 - - con opzione di rimborso anticipato 145.852 3.126.152 713.717 244.200 2.418.051 628.635 914.684 - 8.543.527 3.490.550 2.049.651 30.703 210.530 371.020 65.005 - 2. Passività per cassa 4.604.479 31.587.758 6.876.880 1.946.282 11.983.959 3.741.044 43.869 - 1.200.869 5.840.661 239 91.789 4.492 7.387 12.905 - - altri 2.1 Debiti verso clientela - c/c 608.996 - - - - - - - - altri debiti 591.873 5.840.661 239 91.789 4.492 7.387 12.905 - - con opzione di rimborso anticipato - altri 2.2 Debiti verso banche - - - - - 91.789 4.492 7.387 12.905 - 18.397.656 1.413.656 861.860 - - - - - - - - - - - - altri debiti 872.460 18.397.656 1.413.656 861.860 - - - - 2.3 Titoli di debito 243.223 7.349.441 5.462.985 992.633 11.979.467 3.733.657 30.964 - - con opzione di rimborso anticipato - altri 2.4 Altre passività - altri 3. Derivati finanziari 239 3.160.026 - c/c 5.840.661 2.287.566 591.873 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni - Posizioni lunghe 856 111.145 247.628 11.131 36.850 37.709 30.964 - 242.367 7.238.296 5.215.357 981.502 11.942.617 3.695.948 - - 361 - - - - - - - 361 - - - - - - - (7.861) (10.200.683) 2.842.695 696.197 6.159.910 1.156.316 (1.347.641) - - - 11.640 1.646 (216.188) (344.578) (102.332) - - - 11.640 1.646 (216.188) (344.578) (102.332) - - - 11.640 1.646 101 - 96 - - Posizioni corte - - - - 216.289 344.578 102.428 - - - - - - - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - (7.861) (10.200.683) 2.831.055 694.551 6.376.098 1.500.894 (1.245.309) - (7.861) (1.746.788) (94.430) (88.433) 1.289.215 107.129 489.913 - 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + Posizioni lunghe + Posizioni corte - Altri derivati + Posizioni lunghe + Posizioni corte - 52.313 1.081 187.589 2.047.502 166.108 489.913 - 7.861 1.799.101 95.511 276.022 758.287 58.979 - - - (8.453.895) 2.925.485 782.984 5.086.883 1.393.765 (1.735.222) - - 4.089.476 3.567.249 817.051 5.855.678 1.895.181 - - - 12.543.371 641.764 34.067 768.795 501.416 1.735.222 (50.568) 50.568 - - - - - - + Posizioni lunghe 1.942.298 1.039.845 - - - - - - + Posizioni corte 1.992.866 989.277 - - - - - - 4. Altre operazioni fuori bilancio 558 Relazioni e Bilanci 2013 1.2 Portafoglio Bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: DOLLARO STATI UNITI Tipologia/Durata residua 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito - con opzione rimborso anticipato - altri 1.2 Finanziamenti a banche - Riserva obbligatoria - altri 1.3 Finanziamenti a clientela - c/c - altri finanziamenti - con opzione di rimborso anticipato - altri 2. Passività per cassa 2.1 Debiti verso clientela - c/c - altri debiti A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni 26.309 533.680 25.004 725 24.515 - - - 593 9.576 - - 24.248 - - - 593 9.576 - - 24.248 - - - - - - - - - - - 15.054 104.113 5.173 725 - - - - x - x x x x x x Oltre 10 anni Durata indeterminata 15.054 104.113 5.173 725 - - - - 10.662 419.991 19.831 - 267 - - - 2 - - - - - - - 10.660 419.991 19.831 - 267 - - - 6 15.135 - - - - - - 10.654 404.856 19.831 - 267 - - - 362.510 89.439 - - - - - - 61.661 - - - - - - - 61.661 - - - - - - - - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.2 Debiti verso banche 300.849 89.439 - - - - - - 300.841 - - - - - - - - altri debiti 8 89.439 - - - - - - 2.3 Titoli di debito - - - - - - - - - c/c - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.4 Altre passività - - - - - - - - - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - altri - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - 21.753 - - (21.753) - - - 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - 21.753 - - (21.753) - - - 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - 21.753 - - (21.753) - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - 21.753 - - - - - + Posizioni corte - - - - 21.753 - - - 4. Altre operazioni fuori bilancio - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - Nota Integrativa 559 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 1.3 Portafoglio Bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: STERLINA INGLESE Tipologia/Durata residua 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito - con opzione rimborso anticipato - altri 1.2 Finanziamenti a banche - Riserva obbligatoria - altri 1.3 Finanziamenti a clientela - c/c - altri finanziamenti - con opzione di rimborso anticipato - altri 2. Passività per cassa 2.1 Debiti verso clientela - c/c - altri debiti Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni A vista Fino a 3 mesi Durata indeterminata 1.745 8.002 4.103 - 24.497 - - - 715 - 4.103 - 24.497 - - - - - - - - - - - 715 - 4.103 - 24.497 - - - 950 - - - - - - - x - x x x x x x 950 - - - - - - - 80 8.002 - - - - - - - - - - - - - - 80 8.002 - - - - - - - - - - - - - - 80 8.002 - - - - - - 24.854 1.199 - - - - - - 1.164 - - - - - - - 1.164 - - - - - - - - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.2 Debiti verso banche 23.690 1.199 - - - - - - 23.690 - - - - - - - - altri debiti - 1.199 - - - - - - 2.3 Titoli di debito - - - - - - - - - c/c - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.4 Altre passività - - - - - - - - - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - altri - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - 26.388 - - (26.388) - - - 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - 26.388 - - (26.388) - - - 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - 26.388 - - (26.388) - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - 26.388 - - - - - + Posizioni corte - - - - 26.388 - - - 4. Altre operazioni fuori bilancio - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 560 Relazioni e Bilanci 2013 1.4 Portafoglio Bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: FRANCO SVIZZERO Tipologia/Durata residua 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi 9.923 614.110 29.284 - - - - - - - - - - - - - Oltre 10 anni Durata indeterminata - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 9.765 612.904 6.517 - - - - - x - x x x x x x 9.765 612.904 6.517 - - - - - 158 1.206 22.767 - - - - - 1.2 Finanziamenti a banche - Riserva obbligatoria - altri 1.3 Finanziamenti a clientela - c/c - altri finanziamenti - con opzione di rimborso anticipato - altri 2. Passività per cassa 2.1 Debiti verso clientela - c/c - altri debiti - - - - - - - - 158 1.206 22.767 - - - - - - - - - - - - - 158 1.206 22.767 - - - - - 23.931 - - - - - - - 119 - - - - - - - 119 - - - - - - - - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.2 Debiti verso banche 23.812 - - - - - - - 23.812 - - - - - - - - c/c - altri debiti - - - - - - - - 2.3 Titoli di debito - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.4 Altre passività - - - - - - - - - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - altri - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - - - - - - - - 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 4. Altre operazioni fuori bilancio - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - Nota Integrativa 561 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 1.5 Portafoglio Bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: DOLLARO CANADESE Tipologia/Durata residua 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni A vista Fino a 3 mesi Durata indeterminata 1.613 1.363 - - - - - - - - - - - - - - - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 1.613 1.363 - - - - - - x - x x x x x x 1.613 1.363 - - - - - - - - - - - - - - 1.2 Finanziamenti a banche - Riserva obbligatoria - altri 1.3 Finanziamenti a clientela - c/c - - - - - - - - - altri finanziamenti - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 1.880 1.022 - - - - - - 20 - - - - - - - 2. Passività per cassa 2.1 Debiti verso clientela - c/c - altri debiti 20 - - - - - - - - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.2 Debiti verso banche 1.860 1.022 - - - - - - 1.860 - - - - - - - - altri debiti - 1.022 - - - - - - 2.3 Titoli di debito - - - - - - - - - c/c - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.4 Altre passività - - - - - - - - - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - altri - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - - - - - - - - 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 4. Altre operazioni fuori bilancio - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 562 Relazioni e Bilanci 2013 1.6 Portafoglio Bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: YEN GIAPPONE Tipologia/Durata residua 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi 4.515 4.257 69 - - - - - - - - - - - - - Oltre 10 anni Durata indeterminata - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 4.515 4.257 69 - - - - - x - x x x x x x 4.515 4.257 69 - - - - - - - - - - - - - 1.2 Finanziamenti a banche - Riserva obbligatoria - altri 1.3 Finanziamenti a clientela - c/c - - - - - - - - - altri finanziamenti - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2. Passività per cassa 2.1 Debiti verso clientela 531 - - - - - - - 5 - - - - - - - - c/c 5 - - - - - - - - altri debiti - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.2 Debiti verso banche 526 - - - - - - - 526 - - - - - - - - c/c - altri debiti - - - - - - - - 2.3 Titoli di debito - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.4 Altre passività - - - - - - - - - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - altri - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - - - - - - - - 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 4. Altre operazioni fuori bilancio - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - Nota Integrativa 563 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 1.7 Portafoglio Bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: ALTRE VALUTE Tipologia/Durata residua 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni A vista Fino a 3 mesi Durata indeterminata 23.797 106.840 - - - - - - - - - - - - - - - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 10.680 7.400 - - - - - - x - x x x x x x 1.2 Finanziamenti a banche - Riserva obbligatoria - altri 1.3 Finanziamenti a clientela - c/c - altri finanziamenti - con opzione di rimborso anticipato - altri 2. Passività per cassa 2.1 Debiti verso clientela - c/c - altri debiti 10.680 7.400 - - - - - - 13.117 99.440 - - - - - - 12.609 - - - - - - - 508 99.440 - - - - - - - - - - - - - - 508 99.440 - - - - - - 6.461 3.765 - - - - - - 23 - - - - - - - 23 - - - - - - - - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.2 Debiti verso banche 6.438 3.765 - - - - - - 6.437 - - - - - - - - altri debiti 1 3.765 - - - - - - 2.3 Titoli di debito - - - - - - - - - c/c - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.4 Altre passività - - - - - - - - - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - altri - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - - - - (2.426) - - - 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni - - - - (2.426) - - - - - - - (2.426) - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - 2.426 - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - (3.279) (3.279) - - - - - - - (3.279) - - - - - - 3.279 - - - - - - - 4. Altre operazioni fuori bilancio + Posizioni lunghe + Posizioni corte 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività Per UBI Banca, l’indicatore di sensitivity da considerare, includendo nel calcolo anche il profilo comportamentale delle poste a vista secondo il modello interno stimato, è associato ad uno scenario di shift parallelo della curva dei tassi pari a -100 b.p. L’indicatore, al netto dell’impatto derivante dal fenomeno relativo alle estinzioni anticipate, si attesta a -115,79 milioni di euro (-125,83 milioni di euro al 31 dicembre 2012). L’indicatore risente dell’incorporazione di B@nca 24-7 Spa e Centrobanca Spa in UBI Banca. 564 Relazioni e Bilanci 2013 La tabella sottostante riporta le misure di rischio rilevate nei periodi citati in uno scenario di variazione parallela dei tassi di riferimento pari a +200 bp, coerentemente con quanto richiesto dalla normativa prudenziale, rapportate al patrimonio di vigilanza di fine periodo. Indicatori di rischiosità - valori puntuali 31.12.2013 31.12.2012 2,90% 5,68% shift parallelo di +200 bp sensitivity/patrimonio di vigilanza Al 31 dicembre 2013, l’impatto sul margine di interesse, in ipotesi di shift della curva dei tassi di riferimento pari a +100 basis point, è pari a -136,97 milioni di euro, mentre in ipotesi di riduzione degli stessi (-100 bp) l’impatto sul margine di interesse è stimato in 38,88 milioni di euro. Di seguito è riportato il profilo dei capitali per data di repricing in input al modello interno per il calcolo dell’esposizione al rischio tasso di interesse. Profilo del Gap di periodo (Milioni) 10000 Sbilancio Attivo/Passivo Derivati copertura Estinzioni anticipate Gap Complessivo 5000 0 -5000 -10000 -15000 -20000 VISTA 1M 3M 6M Sbilancio 2.434,35 -13.677,07 4.011,33 -1.023,40 Attivo/Passivo Derivati di - -5.002,48 -5.057,61 1.552,88 copertura Estinzioni 7,24 12,80 17,75 Anticipate Gap 2.434,35 -18.679,55 -1.046,28 529,48 Complessivo 1Y 1.058,88 813,59 28,36 1.872,47 3Y 5Y 7Y 10Y 15Y 20Y Oltre 692,07 -2.709,53 -156,60 420,57 922,70 1.025,48 4.056,60 1.773,48 1.892,75 -18,98 -4,16 -2,67 -3,39 12,19 12,23 17,73 -13,89 -51,89 -97,40 3.906,11 2.465,55 -816,79 -175,59 416,41 920,03 1.022,09 -150,49 54,89 2.3 Rischio di cambio Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio Il rischio di cambio è determinato sulla base della metodologia proposta da Banca Italia ed è quantificata nell’8% della posizione netta in cambi. Quest’ultima è determinata come la componente più elevata (in valore assoluto) fra la sommatoria delle posizioni nette lunghe e la sommatoria delle posizioni nette corte (posizione per singola valuta), cui si aggiunge l’esposizione al rischio cambio implicita negli investimenti in OICR. B. Attività di copertura del rischio di cambio Per quanto attiene l’analisi della copertura del rischio di cambio si rimanda a quanto esposto nel paragrafo relativo all’analisi del rischio di tasso di interesse. Nota Integrativa 565 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Informazioni di natura quantitativa L’assorbimento per il rischio cambio di fine esercizio è nullo. 1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati Voci A. Attività finanziarie A.1 Titoli di debito A.2 Titoli di capitale A.3 Finanziamenti a banche A.4 Finanziamenti a clientela A.5 Altre attività finanziarie B. Altre attività C. Passività finanziarie C.1 Debiti verso banche C.2 Debiti verso clientela C.3 Titoli di debito C.4 Altre passività finanziarie D. Altre passività E. Derivati finanziari - Opzioni + Posizioni Lunghe + Posizioni Corte - Altri derivati + Posizioni Lunghe + Posizioni Corte Totale attività Totale passività Sbilancio (+/-) Valute Dollari usa Sterline Yen Dollari canadesi Franchi svizzeri Altre valute Totale 617.401 34.418 7.168 125.063 450.752 5.207 451.951 390.290 61.661 83.472 510.014 426.542 (179.205) 579.730 758.935 1.712.352 1.637.428 74.924 38.347 29.315 950 8.082 3.226 26.053 24.890 1.163 7.930 27.343 19.413 (15.056) 45.704 60.760 114.620 106.226 8.394 8.841 8.841 312 532 527 5 (2.744) 3.137 5.881 (8.764) 194.204 202.968 206.494 209.381 (2.887) 2.977 2.977 512 2.903 2.883 20 4.825 4.825 (282) 12.729 13.011 21.043 20.739 304 653.317 629.185 24.132 4.826 23.931 23.812 119 5.455 5.455 (634.044) 207.173 841.217 870.771 870.603 168 130.645 18.079 112.566 1.104 10.227 10.203 24 69.104 69.104 (121.087) 35.221 156.308 236.074 235.639 435 1.451.528 63.733 7.168 785.095 595.532 15.187 515.597 452.605 62.992 88.658 619.878 531.220 (958.438) 1.074.761 2.033.199 3.161.354 3.080.016 81.338 2. Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività Si veda quanto riportato nella analoga parte relativa al “rischio di tasso di interesse e di prezzo” (sezione 2.1- 2.2). 2.4 Gli strumenti derivati A. Derivati finanziari A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi Attività sottostanti/Tipologie derivati 1. Titoli di debito e tassi d'interesse a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 2. Titoli di capitale e indici azionari a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 3. Valute e oro a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 4. Merci 5. Altri sottostanti Totale Valori medi 566 Relazioni e Bilanci 2013 31.12.2013 31.12.2012 Over the counter Controparti Centrali Over the counter Controparti Centrali 56.901.293 8.481.760 48.419.533 4.704.640 2.427.028 2.277.612 21.820 61.627.753 61.839.886 1.240.405 75.850 1.164.555 109 109 1.240.514 994.355 70.996.463 4.865.791 66.130.672 2.898.374 22.855 2.875.519 73.894.837 70.775.830 693.493 693.493 54.703 42.600 12.103 748.196 686.321 A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi A.2.1 Di copertura 31.12.2013 Attività sottostanti/Tipologie derivati 1. Titoli di debito e tassi d'interesse a) Opzioni b) Swap 31.12.2012 Over the counter Controparti Centrali Over the counter Controparti Centrali 20.571.883 - 18.548.565 - 4.299.106 - 125.000 - 16.272.777 - 18.423.565 - c) Forward - - - d) Futures - - - - e) Altri - - - - 2. Titoli di capitale e indici azionari - - - a) Opzioni - - - - b) Swap - - - - c) Forward - - - - d) Futures - - - - - - - 3. Valute e oro e) Altri - - - - a) Opzioni - - - - b) Swap - - - - c) Forward - - - - d) Futures - - - e) Altri - - - - - - - - 4. Merci 5. Altri sottostanti - - - - Totale 20.571.883 - 18.548.565 - Valori medi 18.015.906 - 17.563.325 - Nella tabella vengono riportati i valori nozionali dei contratti derivati distinti per tipologia contrattuale. I contratti swap si riferiscono a operazioni derivate per lo scambio di tasso di interesse effettuate essenzialmente per le coperture di attività disponibili per la vendita e prestiti obbligazionari di propria emissione. A.2.2 Altri derivati 31.12.2013 Attività sottostanti/Tipologie derivati 1. Titoli di debito e tassi d'interesse a) Opzioni 31.12.2012 Over the counter Controparti Centrali Over the counter Controparti Centrali - - - - - - - - b) Swap - - - c) Forward - - - - d) Futures - - - - e) Altri 2. Titoli di capitale e indici azionari a) Opzioni b) Swap - - - - 1.141.654 - 1.729.434 - 1.141.654 - 1.729.434 - - - - - c) Forward - - - - d) Futures - - - - - - - 3. Valute e oro e) Altri - - - - a) Opzioni - - - - b) Swap - - - - c) Forward - - - - d) Futures - - - e) Altri - - - - - - - - 4. Merci 5. Altri sottostanti - - - - Totale 1.141.654 - 1.729.434 - Valori medi 1.141.417 - 1.765.539 - Nota Integrativa 567 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti Portafogli/Tipologie derivati A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri B. Portafoglio bancario - di copertura a) Opzioni b) Interest rate swap Fair value positivo Fair value positivo 31.12.2013 31.12.2012 Over the counter Controparti Centrali Over the counter Controparti Centrali 604.993 158 1.424.233 1.744 29.005 86 418 1.675 554.554 - 1.397.652 - - - - - - - - - 20.401 - 26.163 69 - 72 - 1.033 - - - 215.310 - 925.693 - - - - - 215.310 - 925.693 - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri C. Portafoglio bancario - altri derivati - - - - - - - - a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap - - - - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri Totale 568 Relazioni e Bilanci 2013 - - - - 820.303 158 2.349.926 1.744 A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti Portafogli/Tipologie derivati Fair value negativo Fair value negativo 31.12.2013 31.12.2012 Over the counter Controparti Centrali Over the counter Controparti Centrali 551.777 52 1.389.220 69 23.116 3 1.454 - 506.613 - 1.362.065 - A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - 21.054 - 25.701 - - 49 - 69 e) Forward f) Futures g) Altri B. Portafoglio bancario - di copertura a) Opzioni b) Interest rate swap 994 - - - 377.702 - 1.307.735 - - - - - 377.702 - 1.307.735 - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri C. Portafoglio bancario - altri derivati - - - - - - - - a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap - - - - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri Totale - - - - 929.479 52 2.696.955 69 A.5 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione Contratti non rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Centrali Altri enti pubblici Banche Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti - valore nozionale - - 19.568.673 12.702.096 - 1.385.130 - - fair value positivo - - 201.486 69.379 - 117.850 - - fair value negativo - - 55.438 50.520 - 930 - - esposizione futura - - 82.918 53.081 - 13.320 - - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - - - valore nozionale - - 2.709.445 633.718 592 - - - fair value positivo - - 30.413 200 - - - - fair value negativo - - 5.815 17.478 24 - - - esposizione futura - - 27.063 6.337 6 - - - valore nozionale - - 10.917 - - - - - fair value positivo - - 877 - - - - - fair value negativo - - 150 - - - - - esposizione futura - - 1.113 - - - - 1) Titoli di debito e tassi di interesse 2) Titoli di capitale e indici azionari 3) Valute e oro 4) Altri valori Nota Integrativa 569 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura A.6 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione Contratti rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Centrali Altri enti pubblici Banche Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti - valore nozionale - - 21.984.694 1.220.650 - 40.050 - - fair value positivo - - 172.281 8.735 - - - - fair value negativo - - 370.069 34.674 - 2.213 - - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - valore nozionale - - 1.057.406 303.478 - - - - fair value positivo - - 2.514 1.103 - - - - fair value negativo - - 11.762 1.861 - - - - valore nozionale - - 9.518 1.385 - - - - fair value positivo - - 100 56 - - - - fair valure negativo - - 739 104 - - - 1) Titoli di debito e tassi di interesse 2) Titoli di capitale e indici azionari 3) Valute e oro 4) Altri valori A.7 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti contratti non rientranti in accordi di compensazione Contratti non rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Centrali Altri enti pubblici Banche Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti 1) Titoli di debito e tassi di interesse - valore nozionale - - 5.000 - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - 1.662 - - - - - esposizione futura - - 75 - - - 3.275 2) Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - - 6.637 8.290 682.821 440.631 - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - 661 33.854 37.583 195 3) Valute e oro - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - - 4) Altri valori - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - - 570 Relazioni e Bilanci 2013 A.8 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti contratti rientranti in accordi di compensazione Contratti rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Centrali Altri enti pubblici Banche Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti - valore nozionale - - 17.739.214 2.337.669 - 490.000 - - fair value positivo - - 197.705 17.605 - - - - fair value negativo - - 272.414 102.233 - 1.393 - - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - 1) Titoli di debito e tassi di interesse 2) Titoli di capitale e indici azionari 3) Valute e oro 4) Altri valori A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali Sottostanti/Vita residua A) Portafoglio di negoziazione di vigilanza A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro A.4 Derivati finanziari su altri valori Fino a 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale 19.624.764 20.701.982 21.301.006 61.627.752 15.391.482 20.208.805 21.301.006 56.901.293 - - - - 4.213.632 491.007 - 4.704.639 19.650 2.170 - 21.820 3.868.875 12.942.038 4.902.624 21.713.537 B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 3.817.668 12.488.463 4.265.752 20.571.883 B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 51.207 453.575 636.872 1.141.654 B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro - - - - B.4 Derivati finanziari su altri valori - - - - B) Portafoglio bancario Totale 31.12.2013 23.493.639 33.644.020 26.203.630 83.341.289 Totale 31.12.2012 31.133.089 39.403.839 23.635.911 94.172.839 A.10 Derivati finanziari OTC: rischio di controparte/rischio finanziario - Modelli interni UBI Banca non utilizza modelli interni per la valutazione del rischio finanziario di controparte dei derivati finanziari OTC. Nota Integrativa 571 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura B. Derivati creditizi B.1 Derivati creditizi: valori nozionali di fine periodo e medi Categorie di operazioni Portafoglio di negoziazione di vigilanza su un singolo soggetto Portafoglio bancario su più soggetti (basket) su un singolo soggetto su più soggetti (basket) 1. Acquisti di protezione a) Credit default products 415.000 - - - b) Credit spread products - - - - c) Total rate of return swap - - - - d) Altri - - - - Totale 31.12.2013 415.000 - - - Valori medi 415.000 - - - Totale 31.12.2012 415.000 - - - 2. Vendite di protezione a) Credit default products - - - - b) Credit spread products - - - - c) Total rate of return swap - - - - d) Altri - - - - Totale 31.12.2013 - - - - Valori medi - - - - Totale 31.12.2012 - - - - I Credit default products si riferiscono a contratti derivati creditizi stipulati nell’ambito delle emissioni delle preference shares di Banca Popolare di Bergamo Llc per 300 milioni di euro, Banca Popolare Commercio e Industria Funding Llc per 115 milioni di euro. B.2 Derivati creditizi OTC: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti Portafogli/Tipologie derivati Fair value positivo Fair value positivo 31.12.2013 31.12.2012 A) Portafoglio di negoziazione di vigilanza a) Credit default products - 2.285 b) Credit spread products - - c) Total rate of return swap - - d) Altri - - B. Portafoglio bancario a) Credit default products - - b) Credit spread products - - c) Total rate of return swap - - d) Altri - - - 2.285 Totale 572 Relazioni e Bilanci 2013 B.3 Derivati creditizi OTC: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti Non si segnalano derivati creditizi OTC con fair value lordo negativo. B.4 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Centrali Altri enti pubblici Banche Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti - valore nozionale - - - 415.000 - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - (645) - - - - esposizione futura - - - (41.500) - - - - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - - - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - Contratti non rientranti in accordi di compensazione Negoziazione di vigilanza 1) Acquisto protezione 2) Vendita protezione Portafoglio bancario 1) Acquisto protezione 2) Vendita protezione B.5 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione Non si rilevano derivati creditizi OTC con contratti rientranti in accordi di compensazione. B.6 Vita residua dei derivati creditizi: valori nozionali Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale A) Portafoglio di negoziazione di vigilanza A.1 Derivati su crediti con "reference obligation" "qualificata" A.2 Derivati su crediti con "reference obligation" "non qualificata" - - - - 415.000 - - 415.000 B) Portafoglio bancario B.1 Derivati su crediti con "reference obligation" "qualificata" - - - - B.2 Derivati su crediti con "reference obligation" "non qualificata" - - - - Totale 31.12.2013 415.000 - - 415.000 Totale 31.12.2012 - - 415.000 415.000 Nota Integrativa 573 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura B.7 Derivati creditizi: rischio di controparte e finanziario - Modelli interni UBI Banca non utilizza modelli interni per la valutazione del rischio finanziario e di controparte dei derivati creditizi. C. Derivati finanziari e creditizi C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti Non si rilevano derivati finanziari e creditizi OTC con contratti rientranti in accordi di compensazione. SEZIONE 3 - Rischio di liquidità Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità Le Policy interne prevedono che la gestione della liquidità per conto delle Società del Gruppo - fatta eccezione per IW Bank Spa e per le controllate estere - sia accentrata presso l’Area ALMO e Funding della Capogruppo. Il monitoraggio ed il controllo del rischio di liquidità sono effettuati dall’Area Risk Management della Capogruppo, principalmente tramite la verifica dell’equilibrio strutturale delle poste attive e passive e del grado di copertura del fabbisogno di liquidità della banca. Quest’ultimo è determinato a partire dai gap per scadenza fra poste sensibili attive e passive (ad eccezione delle poste attive prontamente liquidabili che costituiscono la liquidità disponibile). Per una descrizione dettagliata del processo di gestione e dei metodi di misurazione del rischio di liquidità si rinvia alla specifica sezione del Bilancio Consolidato. 574 Relazioni e Bilanci 2013 Nota Integrativa 575 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - - Posizioni corte - - Posizioni lunghe C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - - Posizioni corte - C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - Posizioni lunghe 19.777 1.992.866 8.809 (1.984.057) - 989.277 C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - Posizioni corte - Posizioni lunghe C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi - Posizioni corte - Posizioni lunghe 989.277 504.758 - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere 560.619 - Posizioni lunghe 55.861 - - Posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - - - Posizioni lunghe C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale (919.141) 433.653 B.3 Altre passività Operazioni "fuori bilancio" 2.111 B.2 Titoli di debito 3.359.334 B.1 Depositi e conti correnti 608.996 3.795.099 Passività per cassa - Clientela 9.919.927 - Clientela 2.750.339 3.097.439 - Banche - Banche 13.017.366 423.731 A.3 Quote OICR A.4 Finanziamenti 10.176 - A.2 Altri titoli di debito 13.451.273 A.1 Titoli di Stato A vista Attività per cassa Voci/Scaglioni temporali - - - - - - - - - - - - - - 1.268 179 (1.089) 369.594 534.532 164.937 163.848 3.514.246 3.288 - 1.816.562 1.816.562 5.334.097 1.064.463 2.122.616 3.187.079 - 4 - 3.187.083 Da oltre 1 giorno a 7 giorni - - - - - - - - - - - 100.450 - (100.450) 6.061 39 (6.023) 17.169 26.001 8.832 (97.641) 525.409 4.220 - 2.425.891 2.425.891 2.955.520 57.169 331.012 388.181 - 1.956 10.013 400.150 Da oltre 7 giorni a 15 giorni - - - - - - - - - 1.044.668 1.044.668 888.827 - (888.827) 5.650 8.389 2.739 715.430 853.141 137.711 296.291 1.553.953 213.722 - 974.525 974.525 2.742.200 354.996 1.480.341 1.835.337 - 1 - 1.835.338 Da oltre 15 giorni a 1 mese - - - 415.000 415.000 - - 2.082 - 32.606 32.606 - - - 35.034 48.585 13.551 183.469 596.412 412.942 461.182 622.498 371.851 - 374.024 374.024 1.368.373 631.928 938.267 1.570.195 - 257.671 67.456 1.895.322 Da oltre 1 mese fino a 3 mesi - - - - - - - 1.493 - 2.455 2.455 - - - 45.931 58.460 12.529 170.500 385.248 214.748 231.226 186.286 2.680.220 - 540.860 540.860 3.407.366 847.975 485.430 1.333.405 - 36.421 251.714 1.621.540 Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi - - - - - - - - - 181.896 181.896 - - - 99.537 106.145 6.608 235.721 178.153 (57.568) 130.936 427.674 3.002.160 - 862.430 862.430 4.292.264 923.329 132.925 1.056.254 - 56.154 4.934.755 6.047.163 Da oltre 6 mesi fino a 1 anno 1.1 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: EURO Informazioni di natura quantitativa - - - - - - - 8.767 - 680.132 680.132 - - - - - - 278.596 64.634 (213.962) 474.937 13.362.854 18.499.459 - - - 31.862.313 5.163.744 232.796 5.396.540 - 2.906.296 10.728.805 19.031.641 Da oltre 1 anno fino a 5 anni - - - - - - - - - 42.306 42.306 - - - - - - 447.093 165 (446.927) (404.622) 1.006.663 5.466.698 - - - 6.473.360 5.363.946 13.432 5.377.378 - 1.074.432 2.815.001 9.266.811 Oltre 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 776.842 776.842 - - 1 776.843 Durata indeterminata 576 Relazioni e Bilanci 2013 362.510 362.510 Passività per cassa B.1 Depositi e conti correnti - - Posizioni corte - - Posizioni lunghe C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - - Posizioni corte - C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi - - Posizioni lunghe - 10.153 - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere 10.233 - Posizioni lunghe 80 - - Posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - - - Posizioni lunghe C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale 80 - B.3 Altre passività Operazioni "fuori bilancio" - B.2 Titoli di debito 61.661 34.826 - Clientela - Clientela 15.023 - Banche 300.849 49.849 A.4 Finanziamenti - Banche 5.940 A.3 Quote OICR 196 - A.2 Altri titoli di debito 55.986 A.1 Titoli di Stato A vista Attività per cassa Voci/Scaglioni temporali - - - - - - - - - - - - - - - - - 229.821 119.745 (110.076) (110.076) - - - 45.683 45.683 45.683 197.244 181 197.424 - - - 197.424 Da oltre 1 giorno a 7 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 31.825 63.817 31.992 31.992 - - - 16.167 16.167 16.167 - 20.594 20.594 - - - 20.594 Da oltre 7 giorni a 15 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 454.191 405.760 (48.431) (48.431) - - - - - - 118.992 26.651 145.643 - - - 145.643 Da oltre 15 giorni a 1 mese - - - - - - - - - - - - - - 530 14 (515) 101.953 83.673 (18.280) (18.795) - - - 27.595 27.595 27.595 1.401 56.733 58.134 - 680 - 58.814 Da oltre 1 mese fino a 3 mesi - - - - - - - - - - - - - - - 15 15 119.500 106.745 (12.755) (12.740) - - - - - - 2.806 5.181 7.987 - - - 7.987 Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi - - - - - - - - - - - - - - 526 20 (506) 167.356 230.113 62.757 62.251 - - - - - - 11.490 727 12.217 - 680 - 12.897 Da oltre 6 mesi fino a 1 anno 1.2 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: USD - - - - - - - - - - - - - - - - - 59.847 58.904 (943) (943) - - - - - - 39.698 - 39.698 - 30.641 - 70.339 Da oltre 1 anno fino a 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 50.775 - 50.775 - - - 50.775 Oltre 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Durata indeterminata Nota Integrativa 577 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - - Posizioni corte - - Posizioni lunghe C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - - Posizioni corte - C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi - - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - - - Posizioni lunghe C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - - C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - Posizioni corte - Operazioni "fuori bilancio" - - B.3 Altre passività - Posizioni lunghe - 119 B.2 Titoli di debito - Clientela 23.812 23.932 B.1 Depositi e conti correnti - Banche 23.932 159 - Clientela Passività per cassa 9.643 - A.3 Quote OICR - Banche - A.2 Altri titoli di debito 9.802 - A.4 Finanziamenti 9.802 A.1 Titoli di Stato A vista Attività per cassa Voci/Scaglioni temporali - - - - - - - - - - - - - - - - - 226.778 205.953 (20.826) (20.826) - - - - - - - 219.623 219.623 - - - 219.623 Da oltre 1 giorno a 7 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 22.512 - (22.512) (22.512) - - - - - - - 4.890 4.890 - - - 4.890 Da oltre 7 giorni a 15 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 3.519 3.772 254 254 - - - - - - - 1.711 1.711 - - - 1.711 Da oltre 15 giorni a 1 mese - - - - - - - - - - - - - - - - - 402.758 1.814 (400.944) (400.944) - - - - - - - 386.808 386.808 - - - 386.808 Da oltre 1 mese fino a 3 mesi - - - - - - - - - - - - - - - - - 190.298 290 (190.008) (190.008) - - - - - - - 6.520 6.520 - - - 6.520 Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi - - - - - - - - - - - - - - - - - 754 387 (367) (367) - - - - - - 1.218 - 1.218 - - - 1.218 Da oltre 6 mesi fino a 1 anno 1.3 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: CHF - - - - - - - - - - - - - - - - - - 358 358 358 - - - - - - - - - - - - - Da oltre 1 anno fino a 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 22.809 - 22.809 - - - 22.809 Oltre 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Durata indeterminata 578 Relazioni e Bilanci 2013 - - Posizioni corte - - Posizioni lunghe C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - - Posizioni corte - C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi - - Posizioni lunghe - 57 - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere 57 - - Posizioni lunghe C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - - C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - Posizioni corte - Operazioni "fuori bilancio" - - B.3 Altre passività - Posizioni lunghe - 1.163 - Clientela B.2 Titoli di debito 23.690 24.853 B.1 Depositi e conti correnti - Banche 24.853 80 - Clientela Passività per cassa 950 - A.3 Quote OICR - Banche - A.2 Altri titoli di debito 1.031 - A.4 Finanziamenti 1.031 A.1 Titoli di Stato A vista Attività per cassa Voci/Scaglioni temporali - - - - - - - - - - - - - - - - - 20.959 2.771 (18.188) (18.188) - - - - - - - - - - - - - Da oltre 1 giorno a 7 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 420 467 47 47 - - - - - - - - - - - - - Da oltre 7 giorni a 15 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 39.415 39.996 581 581 - - - - - - 5.998 - 5.998 - - - 5.998 Da oltre 15 giorni a 1 mese - - - - - - - - - - - - - - 300 56 (244) 5.504 16.617 11.112 10.868 - - - 1.200 1.200 1.200 - - - - 699 - 699 Da oltre 1 mese fino a 3 mesi - - - - - - - - - - - - - - 228 47 (180) 3.886 3.886 - (180) - - - - - - - - - - 238 - 238 Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi - - - - - - - - - - - - - - 512 95 (417) 1.990 1.312 (678) (1.095) - - - - - - 1.429 - 1.429 - 655 - 2.084 Da oltre 6 mesi fino a 1 anno 1.4 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: GPB - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 630 - 630 - 22.790 - 23.420 Da oltre 1 anno fino a 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 3.598 - 3.598 Oltre 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Durata indeterminata Nota Integrativa 579 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - - Posizioni corte - - Posizioni lunghe C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - - Posizioni corte - C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi - - Posizioni lunghe - 23 - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere 23 - - Posizioni lunghe C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - - B.3 Altre passività - Posizioni corte - B.2 Titoli di debito - 5 - Clientela - Posizioni lunghe 527 531 B.1 Depositi e conti correnti - Banche 531 - Passività per cassa - Clientela 4.515 - A.3 Quote OICR - Banche - A.2 Altri titoli di debito 4.515 - A.4 Finanziamenti 4.515 A.1 Titoli di Stato A vista Attività per cassa Voci/Scaglioni temporali - - - - - - - - - - - - - - - - - 2.054 1.644 (410) (410) - - - - - - - 346 346 - - - 346 Da oltre 1 giorno a 7 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 10.050 75 (9.975) (9.975) - - - - - - - 118 118 - - - 118 Da oltre 7 giorni a 15 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 190.871 193.218 2.347 2.347 - - - - - - - 1.209 1.209 - - - 1.209 Da oltre 15 giorni a 1 mese - - - - - - - - - - - - - - - - - 3.673 166 (3.507) (3.507) - - - - - - - 2.585 2.585 - - - 2.585 Da oltre 1 mese fino a 3 mesi - - - - - - - - - - - - - - - - - 1.836 1.777 (59) (59) - - - - - - - 69 69 - - - 69 Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi - - - - - - - - - - - - - - - - - 69 165 96 96 - - - - - - - - - - - - - Da oltre 6 mesi fino a 1 anno 1.5 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: JPY - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Da oltre 1 anno fino a 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Oltre 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Durata indeterminata 580 Relazioni e Bilanci 2013 - C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - - Posizioni corte - - Posizioni lunghe C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - - Posizioni corte - C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi - - Posizioni lunghe - 144 - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere 144 - - Posizioni lunghe C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - - Operazioni "fuori bilancio" - Posizioni corte - B.3 Altre passività - - B.2 Titoli di debito - Posizioni lunghe 20 - Clientela 1.861 1.881 B.1 Depositi e conti correnti - Banche 1.881 - Passività per cassa - Clientela 1.613 - A.3 Quote OICR - Banche - A.2 Altri titoli di debito 1.613 - A.4 Finanziamenti 1.613 A.1 Titoli di Stato A vista Attività per cassa Voci/Scaglioni temporali - - - - - - - - - - - - - - - - - 2.870 2.823 (47) (47) - - - 1.023 1.023 1.023 - 1.363 1.363 - - - 1.363 Da oltre 1 giorno a 7 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Da oltre 7 giorni a 15 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 10.326 10.090 (235) (235) - - - - - - - - - - - - - Da oltre 15 giorni a 1 mese - - - - - - - - - - - - - - - - - 285 285 - - - - - - - - - - - - - - - Da oltre 1 mese fino a 3 mesi - - - - - - - - - - - - - - - - - 308 308 - - - - - - - - - - - - - - - Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Da oltre 6 mesi fino a 1 anno 1.6 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: CAD - - - - - - - - - - - - - - - - - 100 100 - - - - - - - - - - - - - - - Da oltre 1 anno fino a 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Oltre 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Durata indeterminata Nota Integrativa 581 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 6.461 6.461 Passività per cassa B.1 Depositi e conti correnti - B.3 Altre passività - - Posizioni corte - - Posizioni lunghe C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - - Posizioni corte - C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - Posizioni lunghe - 3.279 - C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - Posizioni corte - Posizioni lunghe (3.279) - - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi - - Posizioni lunghe - 450 - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere 454 - Posizioni lunghe 3 - - Posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - - - Posizioni lunghe C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale (3.276) - B.2 Titoli di debito Operazioni "fuori bilancio" 24 - Clientela 6.437 13.067 - Clientela - Banche 10.678 - A.3 Quote OICR - Banche - A.2 Altri titoli di debito 23.744 - A.4 Finanziamenti 23.744 A.1 Titoli di Stato A vista Attività per cassa Voci/Scaglioni temporali - - - - - - - - - 2.269 2.269 - - - - - - 19.824 4.771 (15.052) (12.783) - - - 3.766 3.766 3.766 - 6.196 6.196 - - - 6.196 Da oltre 1 giorno a 7 giorni - - - - - - - - - 1.010 1.010 - - - - - - 16.731 8.061 (8.670) (7.660) - - - - - - - - - - - - - Da oltre 7 giorni a 15 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 101.498 8.480 (93.018) (93.018) - - - - - - 87.450 304 87.754 - - - 87.754 Da oltre 15 giorni a 1 mese - - - - - - - - - - - - - - - - - 2.232 611 (1.621) (1.621) - - - - - - - 901 901 - - - 901 Da oltre 1 mese fino a 3 mesi 1.7 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie – Altre valute - - - - - - - - - - - - - - - - - 14.417 14.650 234 234 - - - - - - 621 - 621 - - - 621 Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi - - - - - - - - - - - - - - - - - 2.868 233 (2.635) (2.635) - - - - - - 9.647 - 9.647 - - - 9.647 Da oltre 6 mesi fino a 1 anno - - - - - - - - - - - - - - - - - 2.696 - (2.696) (2.696) - - - - - - 1.862 - 1.862 - - - 1.862 Da oltre 1 anno fino a 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Oltre 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Durata indeterminata 2. Informativa sulle attività impegnate iscritte in bilancio Forme tecniche 1. Cassa e disponibilità liquide 2. Titoli di debito 3. Titoli di capitale Impegnate VB Non Impegnate FV VB 31.12.2013 FV - x 151.927 x 151.927 9.774.016 9.840.654 13.653.422 13.534.211 23.427.438 - - 10.825.008 10.825.008 10.825.008 7.462.501 x 27.754.436 x 35.216.937 5. Altre attività finanziarie - x 1.255.551 x 1.255.551 6. Attività non finanziarie - x 3.037.784 x 3.037.784 17.236.517 9.840.654 56.678.128 24.359.219 73.914.645 4. Finanziamenti Totale 31.12.2013 La voce 2. Titoli di debito contiene tutti i titoli di proprietà impegnati per 9.765,5 milioni di euro (come specificato in calce alla tabella relativa alle Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni) e, in aggiunta, i titoli relativi a depositi cauzionali per assegni circolari per 1,4 milioni di euro e per il cosiddetto mercato NEW MIC per 7,1 milioni di euro. Per quanto concerne i finanziamenti impegnati la composizione attiene: - attività cedute e non cancellate sottostanti l’emissione di Covered Bond per 2,1 miliardi di euro; - attività cedute e non cancellate sottostanti l’operazione di cartolarizzazione ex B@nca 24-7 Spa per 1,6 miliardi di euro; - attività cedute e non cancellate sottostanti il sistema di regolamento ABACO per 1 miliardo di euro; - i crediti oggetto di finanziamento a garanzia dei finanziamenti BEI per 0,9 miliardi di euro; - depositi di marginazioni relative ai derivati ed ai PCT per 1,2 miliardi di euro; - depositi cauzionali per 0,6 miliardi di euro. 3. Informativa sulle attività di proprietà impegnate non iscritte in bilancio Forme tecniche Impegnate Non Impegnate 31.12.2013 1. Attività finanziarie 14.286.972 1.225.416 15.512.388 - Titoli 14.286.972 1.225.416 15.512.388 - Altre - - - 2. Attività non finanziarie - - - 14.286.972 1.225.416 15.512.388 Totale 31.12.2013 I titoli impegnati non iscritti in bilancio si compongono di: - titoli classe A inerenti l’ operazione di cartolarizzazione ex B@nca 24-7 Spa e nettati in bilancio con i debiti correlati per 1,2 miliardi di euro; - titoli acquisiti tramite operazioni di P/T attivi con le banche del gruppo emessi dai veicoli attinenti le operazioni di cartolarizzazione ed utilizzati per operazioni di rifinanziamento per l’importo di 4,2 miliardi di euro; - titoli obbligazionari Covered Bond emessi, riacquistati e posti in garanzia per operazioni di rifinanziamento per 2,9 miliardi di euro; - titoli obbligazionari emessi, riacquistati e posti in garanzia per il finanziamento BCE per 6 miliardi di euro. Con riferimento alle medesime forme tecniche dei titoli posti a garanzia, le quote non impegnate si riferiscono a: - titoli classe B inerenti l’ operazione di cartolarizzazione ex B@nca 24-7 Spa e nettati in bilancio con i debiti correlati per 0,2 miliardi di euro; - titoli obbligazionari Covered Bond emessi, riacquistati non a garanzia per 1 miliardo di euro. 582 Relazioni e Bilanci 2013 SEZIONE 4 - Rischi operativi Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo Per rischio operativo s’intende il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esterni. Rientrano in tale definizione il rischio legale10 e di non conformità11, mentre sono esclusi il rischio reputazionale12 e strategico13. Con il fine di garantire un profilo di rischio coerente con la propensione definita dall’Organo di supervisione strategica, il Gruppo ha definito un Modello Organizzativo basato sulla combinazione di diverse componenti individuate in funzione del ruolo ricoperto e dalla responsabilità assegnata dall’organigramma aziendale. Le diverse componenti sono individuate centralmente, presso la Capogruppo, e localmente, presso le singole entità giuridiche, in coerenza con il modello federale del Gruppo. Il modello prevede l’accentramento presso la Capogruppo delle funzioni di indirizzo e del sistema dei controlli di secondo e terzo livello come di seguito descritti: - Comitato Rischi Operativi (CRO): è l’organo consultivo e informativo per l’intero processo di gestione dei Rischi Operativi. La composizione, le regole di funzionamento e le attribuzioni sono disciplinate dal Regolamento Generale Aziendale. - Funzioni di Controllo di II livello: in coerenza con la normativa vigente14 tali attività sono demandate alle Funzioni Rischi Operativi e Convalida Interna. - Funzione di Controllo di III livello: in coerenza con le prescrizioni della Banca d’Italia tali attività sono demandate alla funzione di revisione interna. In ciascuna entità giuridica sono stati individuati più livelli di responsabilità, di seguito elencati, attribuiti in funzione dell’ambito di operatività: - Referente Rischi Operativi (RRO): presso la Capogruppo è individuato nella figura del Direttore Generale. Nelle altre entità giuridiche è individuato nella figura dell’Amministratore Delegato o del Direttore Generale, secondo il proprio regolamento aziendale. Il Referente Rischi Operativi è il responsabile, nell’ambito della propria entità giuridica, dell’intero sistema di gestione dei rischi operativi definito dalla Policy di Gruppo; - Supporto Rischi Operativi Locale (SROL): tale ruolo è individuato nella figura del responsabile della struttura preposta al controllo rischi locale. Nell’ambito della propria entità giuridica supporta il Referente Rischi Operativi nella realizzazione e nel coordinamento del sistema di gestione dei rischi operativi definito dalla Policy di Gruppo; - Risk Champion (RC): tale ruolo è attribuito ai responsabili delle strutture a diretto riporto della Direzione Generale, ai responsabili delle Direzioni (incluse quelle Territoriali ove presenti), ai responsabili delle strutture a cui sono demandate attività specialistiche quali la gestione di: - sicurezza logica; - sicurezza fisica; - disaster recovery e continuità operativa; - prevenzione e protezione sul lavoro come definita dalla normativa 81/2008; - attività di antiriciclaggio e antiterrorismo; - controlli contabili come definiti dalla normativa 262/2005; - reclami; - intermediazione titoli; - pratiche legali e fiscali. Ad essi è demandata la responsabilità di presidiare operativamente il corretto svolgimento del processo di gestione dei rischi operativi in relazione all’attività di competenza e di coordinare i Risk Owner di riferimento; - Risk Owner (RO): tale ruolo è attribuito ai responsabili delle strutture con riporto gerarchico a un Risk Champion. Ad essi è demandato il compito di riconoscere e segnalare gli eventi di perdita e/o potenziali riconducibili a fattori di rischio operativo che si manifestano nel corso delle attività quotidiane; - Addetto Contabile: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate nell’ambito delle strutture a cui è demandata l’attività di contabilità operativa. Ad essi è demandata la responsabilità di assicurare la corretta e completa contabilizzazione delle perdite operative; - Funzione Assicurazioni: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate nell’ambito delle strutture a cui è demandata l’attività di gestione dei sinistri per i quali è prevista una copertura assicurativa. Ad essi è demandata la responsabilità del corretto e completo censimento dei rimborsi assicurativi e di tutte le informazioni di supporto. Il sistema di misurazione Il sistema di misurazione tiene conto dei dati di perdita operativa interni, esterni, dei fattori del contesto operativo e del sistema dei controlli interni, in modo da cogliere le principali determinanti di rischio (in particolar modo quelle che influiscono sulla coda delle distribuzioni) e da incorporare i cambiamenti intervenuti nel profilo di rischio. Il modello implementato dal Gruppo UBI Banca tiene conto dei fattori del contesto operativo e del sistema dei controlli interni mediante l’utilizzo di tecniche di Self Risk Assessment. Il Sistema di Gestione dei Rischi Operativi del Gruppo è composto da: 10. Definito come il rischio di perdite derivanti da violazioni di leggi e regolamenti, da responsabilità contrattuale o extra-contrattuale ovvero da altre controversie. 11. Definito come il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative o in perdite finanziarie rilevanti in conseguenza di violazioni di norme imperative (di legge o di regolamenti) ovvero di autoregolamentazione (es. statuti, codici di condotta, codici di autodisciplina). 12. Definito come il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell’immagine della Banca da parte di clienti, controparti, azionisti, investitori o autorità di vigilanza. 13. Definito come il rischio connesso ad errate decisioni in materia di strategie di business o ad intempestività nel processo decisionale di adeguamento al mercato. 14. Circolare 263/2006 Banca d’Italia e successivi aggiornamenti. Nota Integrativa 583 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Loss Data Collection (LDC): è un processo decentrato di censimento delle perdite operative finalizzato alla rilevazione integrata e sistematica degli eventi dannosi accaduti che hanno comportato una perdita effettiva, una quasi perdita (“Near Miss”) o un evento profittevole; - Self Risk Assessment (SRA): è un processo di autodiagnosi sull’esposizione potenziale al rischio di perdite future, dell’efficacia del sistema dei controlli e delle misure di mitigazione in essere; - Database Italiano delle Perdite Operative (DIPO): per sopperire all’insufficiente disponibilità di dati interni o per valutare la rischiosità di nuovi segmenti di operatività per i quali non si dispone di serie storiche, il sistema di misurazione tiene conto dei dati esterni. A tal proposito, il Gruppo UBI aderisce dal 2003 al Database Italiano delle Perdite Operative (DIPO) dell’ABI in modo da avere la disponibilità dei dati di perdita di sistema bancario italiano aderente. Per ulteriori dettagli sul funzionamento del modello di calcolo si rimanda al successivo paragrafo dedicato al requisito patrimoniale. Il sistema di reporting Il monitoraggio dei rischi operativi assunti è realizzato mediante un sistema di reporting standard articolato sui medesimi livelli di responsabilità previsti dal modello organizzativo. L’attività di reporting direzionale è svolta in service dalla funzione di controllo dei rischi operativi della Capogruppo che periodicamente predispone: - l’analisi andamentale delle perdite operative rilevate dal sistema di Loss Data Collection; - le analisi di Benchmark con il Database Italiano delle Perdite Operative; - la sintesi delle valutazioni dell’esposizione ai rischi potenziali; - il dettaglio delle aree di vulnerabilità individuate e degli interventi di mitigazione intrapresi. A conclusione della valutazione dell’esposizione ai rischi operativi potenziali eseguita per ciascun ambito di attività analizzato, o in ragione delle perdite operative storicamente rilevate dal processo di Loss Data Collection, sono identificati i più opportuni interventi correttivi, definiti “Progettuali” se confluiscono all’interno del Piano Progetti annuale, o “Ordinari” se inseriti nella pianificazione delle attività di ciascuna struttura competente. Come ulteriore forma di mitigazione, il Gruppo UBI Banca ha stipulato adeguate polizze assicurative a copertura dei principali rischi operativi trasferibili, tenendo conto dei requisiti richiesti dalla normativa di vigilanza prudenziale. Le polizze sono state stipulate da UBI Banca Scpa in nome proprio e per conto delle Banche Rete e Società Prodotto del Gruppo interessate. Rischio legale La banca è coinvolta in una pluralità di procedimenti legali originati dall’ordinario svolgimento della propria attività. A fronte delle richieste ricevute, la Banca ha ritenuto di appostare congrui accantonamenti a bilancio in base alla ricostruzione degli importi potenzialmente a rischio, alla valutazione della rischiosità effettuata in funzione del grado di “probabilità” e/o “possibilità” così come definiti dai Principi Contabili-IAS 37 e tenendo conto della più consolidata giurisprudenza in merito. Pertanto, per quanto non sia possibile prevederne con certezza l’esito finale, si ritiene che l’eventuale risultato sfavorevole di detti procedimenti non avrebbe, sia singolarmente che complessivamente, un effetto negativo rilevante sulla situazione finanziaria ed economica della Banca. I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stato stimato un rischio possibile (una passività potenziale) da parte di UBI Banca riguardano i tre procedimenti avviati nei confronti della ex Centrobanca Spa e quindi di UBI Banca, in qualità di incorporante della stessa, dai Fallimenti delle Società del Gruppo Burani, tutti instaurati presso il Tribunale di Milano: 1) in data 11 ottobre 2011 è stato notificato a Centrobanca Spa da parte del Fallimento Burani Designer Holding NV (“BDH”) un atto di citazione con il quale si afferma una pretesa responsabilità della Banca per “concessione abusiva di credito” in relazione al finanziamento dell’operazione di Offerta Pubblica di Acquisto promossa nel 2008 dalla Mariella Burani Family Holding Spa (“MBFH”) su azioni della Mariella Burani Fashion Group Spa (“MBFG”); 2) in data 1° marzo 2012 è stato notificato analogo atto di citazione da parte del Fallimento MBFH, basato su argomenti in fatto e in diritto assimilabili a quelli della citazione precedente da parte del Fallimento BDH. In entrambe le cause le richieste di risarcimento ammontano a circa 134 milioni di euro e per esse non sono stati effettuati accantonamenti poiché la Banca, supportata dal parere degli autorevoli professionisti legali che la assistono, le ritiene destituite di fondamento, risultando semmai la Banca stessa (regolarmente ammessa quale creditrice al passivo di tutte le procedure concorsuali riguardanti le società del Gruppo Burani) soggetto danneggiato e non certo corresponsabile delle condotte degli Amministratori del Gruppo Burani. Inoltre, poiché i fatti dedotti dai Fallimenti a sostegno delle domande degli stessi risultano in parte comuni a Mediobanca Spa e ad Equita Sim Spa, la Banca ha ritenuto di dover estendere il contraddittorio alle due citate Società; 3) in data 26 marzo 2013 è stato infine notificato un atto di citazione da parte del Fallimento MBFH per ottenere la revoca del pagamento effettuato nell’anno precedente al fallimento in relazione alla rata di 4 milioni di euro scaduta il 30 giugno 2009, pagamento che, secondo la prospettazione dell’attrice, sarebbe stato effettuato con modalità anomala, vale a dire trattenendo il ricavato della vendita di titoli in pegno. Le prime due cause sono state riunite e l’udienza di discussione sui mezzi istruttori risulta rinviata al 6 maggio 2014; per quanto riguarda invece il terzo giudizio, l’udienza di discussione sui mezzi istruttori è stata rinviata al 18 marzo 2014. Si precisa che, nel frattempo, è stata depositata per MBFH ed è in corso di deposito per BDH, proposta di concordato fallimentare per assunzione e che, all’esito delle procedure stesse, anche le pendenze della Banca potrebbero trovare definizione. Si ricorda infine che l'esposizione complessiva lorda del Gruppo UBI Banca verso il Gruppo Burani ammonta a 74,2 milioni di euro, rettificata al 97,75%. I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stata stimata un rischio probabile sono: - controversia derivante da richiesta di risarcimento danni per responsabilità extracontrattuale; - richiesta di riconoscimento delle indennità di fine rapporto conseguenti a revoca per giusta causa del mandato di agenzia; - richiesta di risarcimento danni, a titolo di responsabilità contrattuale, derivante dal recesso da un contratto avente ad oggetto la realizzazione di un software; - contenzioso riveniente da ex Centrobanca Spa con una controparte pubblica avente a oggetto la richiesta di restituzione di un pagamento, incassato a seguito dell’escussione forzosa di una garanzia prestata; - azione di risarcimento riveniente da ex Centrobanca Spa intentata dal liquidatore di una società, per un presunto danno generato dal contenuto di dichiarazioni rilasciate dalla ex Centrobanca a terzi circa la disponibilità di titoli depositati dalla società presso la Banca; - richiesta di riconoscimento rapporto di lavoro subordinato e relativi incentivi, riveniente da ex Centrobanca. Per quanto attiene al contenzioso societario, non direttamente riconducibile allo svolgimento dell’ordinaria attività, e al contenzioso fiscale si rimanda agli specifici paragrafi. 584 Relazioni e Bilanci 2013 Si segnala infine tra i contenziosi rilevanti conclusi la seguente impugnativa assembleare relativa all'assemblea dei soci del 20 aprile 2013. In dettaglio: il 18 luglio 2013 è stato notificato ad UBI Banca, da parte di Giorgio Jannone e di altri Soci, un atto di citazione con il quale si chiede, in sintesi, di dichiarare (i) che l'unica lista valida per la nomina dei componenti del Consiglio di Sorveglianza della Banca sia quella presentata, tra gli altri, dallo stesso Socio Jannone, e ciò previo accertamento di irregolarità delle altre due liste che, in sede di Assemblea del 20 aprile 2013, hanno invece ottenuto il maggior numero di voti; ovvero in alternativa (ii) l'invalidità della delibera assembleare relativa alla nomina delle cariche sociali; ovvero in subordine (iii) l'invalidità di alcuni voti espressi in una particolare fascia oraria dei lavori assembleari (in fase di apertura delle votazioni). La Banca, ritenendo che siano state esercitate correttamente le procedure preassembleari di verifica di tutte le liste presentate, ed altresì che si siano svolti regolarmente gli stessi lavori assembleari, giudica infondate le pretese avanzate con tale citazione. Informazioni di natura quantitativa I grafici sotto riportati evidenziano che le principali fonti di manifestazione del rischio operativo per la Banca nel periodo gennaio 2008 – dicembre 2013 sono “Cause esterne” (86% delle frequenze e 67% del totale impatti rilevati) e “Processi” (12% delle frequenze e 30% del totale impatti rilevati). Il risk driver “Cause esterne”, tra le altre cose, include gli atti umani provocati da terzi e non direttamente controllabili dalla banca. Il risk driver “Processi”, tra le altre cose, include gli errori non intenzionali di esecuzione dei processi e la non corretta applicazione della normativa. Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio 2008 - 31 dicembre 2013) Numerosità eventi 1% Impatto economico 1% 12% 30% 1% 86% 2% 67% Nell’ultimo esercizio le perdite operative risultano concentrati nei fattori di rischio “Processi” (23% delle frequenze e 54% del totale impatti rilevati) e “Cause esterne” (77% delle frequenze e 33% del totale impatti rilevati). Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio 2013 - 31 dicembre 2013) Numerosità eventi Impatto economico 13% 0% 54% 23% 33% 0% 77% 0% Nota Integrativa 585 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Le tipologie di evento che nel periodo oggetto di analisi hanno evidenziato una maggiore concentrazione delle perdite operative sono “Frode esterna” (84% delle frequenze e 66% del totale impatti rilevati) e “Esecuzione, consegna e gestione dei processi” (7% delle frequenze e 16% del totale impatti rilevati). Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2008 - 31 dicembre 2013) Numerosità degli eventi 1% 2% Impatto economico 2% 6% 1% 0% 0% 15% 7% 0% 66% 16,0% 84% Clientela, prodotti e prassi professionali Danni da eventi esterni Esecuzione, consegna e gestione dei processi Frode esterna Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro Nell’ultimo esercizio le perdite operative risultano prevalentemente concentrata nelle tipologie di evento “Clientela, prodotti e prassi professionali” (18% delle frequenze e 46% del totale impatti rilevati) e “Frode esterna” (76% delle frequenze e 33% del totale impatti rilevati). Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2013 - 31 dicembre 2013) Numerosità degli eventi Impatto economico 1% 0% 15% 18% 46% 4% 33% 76% Clientela, prodotti e prassi professionali Danni da eventi esterni 586 Relazioni e Bilanci 2013 6% Esecuzione, consegna e gestione dei processi Frode esterna Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro Requisito patrimoniale Con provvedimento n. 423940 del 16 maggio 2012, il Gruppo UBI è stato autorizzato, da parte di Banca d’Italia, all’utilizzo del modello interno avanzato (AMA) per la determinazione del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi. La prima segnalazione di vigilanza consolidata effettuata sulla base del modello è avvenuta a far data dalla segnalazione al 30 giugno 2012. Il requisito patrimoniale è calcolato a livello consolidato di Gruppo per ciascuna Risk Class utilizzando un approccio di tipo Extreme Value Theory (EVT) in funzione delle perdite operative rilevate internamente (LDC - “Loss Data Collection”), delle evidenze empiriche rilevate esternamente al Gruppo (DIPO - “Database Italiano delle Perdite Operative”) e delle perdite potenziali valutate tramite scenari di self risk assessment (SRA - “Self Risk Assessment”). Le prime due fonti informative rappresentano la componente quantitativa del modello di misurazione e forniscono una prospettiva storica del profilo di rischio interno e del sistema bancario italiano. Le analisi di scenario sono invece una componente informativa di tipo quali-quantitativa, poiché derivano dalle valutazioni di rischiosità fornite nell’ambito del processo interno di Self Risk Assessment, e hanno lo scopo di fornire una visione prospettica del profilo di rischio interno, dei fattori di contesto operativo e del sistema dei controlli interni. Il requisito patrimoniale calcolato a livello consolidato è successivamente allocato a ciascuna entità giuridica in funzione del 50% della rischiosità storica rilevata (LDC), del 10% della rischiosità potenziale stimata tramite (SRA) e per il restante 40% in funzione dei valori di requisito patrimoniale determinati tramite la metodologia standard. Pertanto, eventuali variazioni registrate a livello individuale potrebbero indirettamente riflettere modifiche del profilo di rischio intervenute a livello consolidato. Si precisa che il Gruppo UBI non si è avvalso delle facoltà, previste dalla normativa vigente15, di detrarre dal requisito patrimoniale gli effetti delle polizze assicurative e di altri meccanismi di trasferimento del rischio. Il requisito patrimoniale al 31 dicembre 2013, al netto delle perdite attese coperte da accantonamenti a bilancio, è pari a 54,4 milioni di euro (-36% rispetto a 84,7 milioni di euro del semestre precedente e -26% rispetto ai 73,5 milioni di euro calcolati con metodologia standard) ed è determinato principalmente dalle risk class “Frode Esterna” (33%, dato influenzato dal peso ancora molto rilevante sul sistema di Loss Data Collection degli eventi di natura eccezionale Madoff - 54 milioni di euro - e DD Growth - 25 milioni di euro), “Clientela, prodotti e prassi professionali” (19%, dato influenzato dal peso ancora molto rilevante sul sistema di Loss Data Collection interno e consortile delle contestazioni sul collocamento di strumenti finanziari) e “Frode interna” (17%, dato influenzato dalla maggiore rischiosità rilevata dai dati consortili). Si sottolinea che i valori del requisito patrimoniale al 31 dicembre 2013 non sono direttamente confrontabili con le stime calcolate nel semestre precedente per effetto dei seguenti fattori: modifiche metodologiche apportate al modello di calcolo; estensione del modello avanzato ad IW Bank Spa e alle attività di ex B@nca 24-7 Spa incorporate in UBI Banca; variazione della configurazione organizzativa della Capogruppo e di Banca Regionale Europea Spa a seguito dell’incorporazione di Centrobanca, ex B@nca 24-7 Spa e Banco di San Giorgio Spa riflessa dalle valutazioni espresse dagli esperti di business in fase di stima dell’esposizione al rischio potenziale (Self Risk Assessment); interventi di razionalizzazione e riorganizzazione della libreria rischi utilizzata per la valutazione dell’esposizione al rischio potenziale. • • • • 15. Cfr. circolare n.263 di Banca d’Italia del 27 dicembre 2006, Titolo II, Capitolo 5, Parte terza, Sezione IV. Nota Integrativa 587 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Parte F - Informazioni sul patrimonio SEZIONE 1 - Il Patrimonio dell’Impresa A - Informazioni di natura qualitativa Il patrimonio netto è definito dai principi contabili internazionali in via residuale “ciò che resta delle attività dell’impresa dopo aver dedotto tutte le passività”. In una logica finanziaria il patrimonio rappresenta l’entità monetaria dei mezzi apportati dalla proprietà ovvero generati dall’impresa. Le leve gestionali si sviluppano su un aggregato più ampio, coerente con l’aggregato di vigilanza, caratterizzato non solo da mezzi propri in senso stretto, ma anche da aggregati intermedi quali strumenti innovativi, strumenti ibridi e passività subordinate. In qualità di Capogruppo, UBI Banca esercita un’attività di indirizzo e coordinamento delle Società appartenenti al Gruppo ed a tal fine, ferma restando l’autonomia statutaria ed imprenditoriale di ciascuna di esse, impartisce alle stesse opportune linee guida. Sulla base del piano di sviluppo del Gruppo, dei profili di rischio correlati, e non ultimo, nel rispetto dei vincoli patrimoniali di vigilanza, la Capogruppo analizza e coordina le esigenze di patrimonializzazione, prestandosi come controparte privilegiata nell’acceso ai mercati dei capitali, in un’ ottica integrata di dimensionamento ottimale del patrimonio. B - Informazioni di natura quantitativa B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione Voci/Valori 31.12.2013 31.12.2012 1. Capitale 2.254.371 2.254.368 2. Sovrapprezzi di emissione 4.716.866 4.716.861 3. Riserve 2.337.924 1.919.945 - di utili 1.661.654 1.483.812 566.778 544.428 a) legale b) statutaria c) azioni proprie d) altre - altre 4. Strumenti di capitale - - 7.250 7.250 1.087.626 932.134 676.270 436.133 - - (6.121) (4.375) 6. Riserve da valutazione (142.564) (502.574) - Attività finanziarie disponibili per la vendita (167.049) (526.707) - Attività materiali - - - Attività immateriali - - - Copertura di investimenti esteri - - - Copertura dei flussi finanziari - - (243) (243) 5. (Azioni proprie) - Differenze cambio - Attività non correnti in via di dismissione - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti - Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto - Leggi speciali di rivalutazione 7. Utile (perdita) d'esercizio Totale - - (6.265) (4.921) - - 30.993 29.297 71.340 223.496 9.231.816 8.607.721 B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione 31.12.2013 Attività/Valori 31.12.2012 Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa (631.688) 1.Titoli di debito 82.218 (333.563) 32.388 2. Titoli di capitale 71.290 (2.259) 75.072 (2.307) 3. Quote di O.I.C.R. 15.478 (213) 2.232 (2.404) 4. Finanziamenti Totale 588 Relazioni e Bilanci 2013 - - - - 168.986 (336.035) 109.692 (636.399) Di seguito si fornisce un dettaglio delle principali componenti della riserva da valutazione al netto degli effetti fiscali: Descrizione Riserva Positiva Riserva negativa Totale Titoli di stato ed altri titoli di debito 82.218 (333.563) (251.345) Quote di O.I.C.R. ed altri fondi di Private Equity 15.478 (213) 15.265 (2.156) (2.156) Autostrada Pedermontana Lombarda Spa SIA Spa 12.090 12.090 Istituto Centrale Banche Popolari Italiane 26.347 26.347 Sacbo Spa 30.994 30.994 VISA Inc 1.061 Altri titoli di capitale 1.061 798 (103) 695 168.986 (336.035) (167.049) Quote di O.I.C.R. Finanziamenti B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue Titoli di debito 1. Esistenze iniziali Titoli di capitale (599.300) 72.765 (172) - 2. Variazioni positive 407.941 18.055 15.843 - 2.1 Incrementi di fair value 384.633 17.774 14.138 - 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative 23.294 62 1.705 - 4.586 62 1.705 - 18.708 - - - da deterioramento da realizzo 2.3 Altre variazioni di cui operazioni di aggregazione aziendale 3. Variazioni negative 3.1 Riduzioni di fair value 3.2 Rettifiche da deterioramento 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo 3.4 Altre variazioni 4. Rimanenze finali 14 219 - - 14 219 - - (59.986) (21.789) (406) - (883) (14) (285) - - (1) (2) - (30.542) (21.774) - - (28.561) - (119) - (251.345) 69.031 15.265 - Le variazioni di fair value sono indicate al netto del relativo effetto fiscale. Per quanto concerne le informazioni di dettaglio al lordo della fiscalità si rimanda alle note riportate in calce al prospetto analitico della Redditività Complessiva. B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue Importi in migliaia di euro 31.12.2013 31.12.2012 (4.922) (1.981) 214 1.049 2.1 Incrementi di fair value Actuarial (Gains)/Losses - - 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative - - 214 1.049 (1.557) (3.991) (779) (3.815) 1. Esistenze iniziali 2. Variazioni positive 2.3 Altre variazioni 3. Variazioni negative 3.1 Riduzione di fair value Actuarial (Gains)/Losses 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive - - 3.4 Altre variazioni - - 3.5 Operazioni di aggregazione aziendale 4. Rimanenze finali (778) (176) (6.265) (4.923) La voce Altre Variazioni in aumento contiene l'effetto fiscale conteggiato sulla variazione della Riserva attuariale. La voce Operazioni di aggregazione aziendale contiene il dato riveniente dalle fusioni per incorporazione: - per l'anno 2012 di B@nca 24-7 Spa e di Silf Spa; - per l'anno 2013 di Centrobanca Spa. Nota Integrativa 589 Parte F - Informazioni sul patrimonio SEZIONE 2 - Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza 2.1 PATRIMONIO DI VIGILANZA A - Informazioni di natura qualitativa Relativamente alla metodologia di determinazione, sulla base della normativa in vigore del patrimonio di vigilanza, si rimanda alla corrispondente sezione del bilancio consolidato. Nelle tabelle che seguono viene fornita una sintetica descrizione delle principali caratteristiche contrattuali degli strumenti di debito che compongono il patrimonio di base, il patrimonio supplementare e il patrimonio di terzo livello. Si segnala che la colonna Valore Nominale esprime il valore nominale degli stessi al netto dei riacquisti avvenuti nel corso del tempo. 1. Patrimonio di base Tipo Emissione Deposito BPB Funding Llc 2001/ perpetuo tasso misto Valuta euro Depositi subordinati Deposito BPCI Funding Llc 2001/ perpetuo tasso misto Valuta euro Deposito Banca Lombarda Preferred Capital Company Llc 2000/perpetuo tasso misto Valuta euro Cedola Fino al 2011 tasso fisso 8,364% successivamente tasso variabile Euribor 3 mesi + 4,60% Fino al 2011 tasso fisso 8,9% successivamente tasso variabile Euribor 3 mesi + 5,3% Fino al 2010 tasso fisso 8,17% swappato con Euribor 6 mesi + 2,42% successivamente tasso variabile Euribor 3 mesi + 5,94% Data Scadenza Clausola Rimborso Anticipato Valore Nominale Valore IAS 31.12.2013 perpetuo Dal 15.02.2011 300.000 301.847 perpetuo Dal 27.06.2011 115.001 115.072 155.000 155.560 perpetuo 2. Patrimonio supplementare Tipo Emissione Cedola 2004/2014 - tasso variabile ISIN IT0003723357 Valuta euro 2004/2014 - tasso variabile ISIN IT0003754949 Valuta euro 2008/2015 - tasso variabile ISIN IT0004424435 Valuta euro 2010/2017 - tasso variabile ISIN IT0004572860 Valuta euro 2010/2017 - tasso fisso ISIN IT0004572878 Valuta euro 2010/2017 - tasso fisso ISIN IT0004645963 Valuta euro 2011/2018 - tasso fisso ISIN IT0004723489 Valuta euro Prestiti subordinati ordinari (Lower Tier II) 2009/2019 - tasso misto ISIN IT0004457070 Valuta euro 2009/2016 - tasso variabile ISIN IT0004457187 Valuta euro 2009/2016 - tasso variabile ISIN IT0004497068 Valuta euro 2009/2019 - tasso misto ISIN IT0004497050 Valuta euro 2011/2018 - tasso fisso ISIN IT0004718489 Valuta euro 2011/2018 - tasso misto ISIN IT0004767742 Valuta euro 2012/2019 - tasso misto ISIN IT0004841778 Valuta euro 2012/2019 - tasso fisso ISIN IT0004842370 Valuta euro Semestrale Euribor 6M +0,125% per anni 1-5 Euribor 6M +0,725% per anni 6-10 Semestrale Euribor 6M +0,125% per anni 1-5 Euribor 6M +0,725% per anni 6-10 Data Scadenza Clausola Rimborso Anticipato Valore Nominale Valore IAS 31.12.2013 22.10.2014 Dal 22.10.2009 137.911 137.542 23.12.2014 Dal 23.12.2009 110.868 110.373 Trimestrale Euribor 3M +0,85% 28.11.2015 239.760 238.284 Semestrale tasso variabile Euribor 6 mesi +0,40% 23.02.2017 122.070 121.431 Semestrale tasso fisso al 3,10% 23.02.2017 240.000 249.339 Semestrale tasso fisso al 4,30% 05.11.2017 320.000 327.556 Semestrale tasso fisso al 5,40% Semestrale tasso fisso 4,15% fino al 2014 e successivamente variabile Euribor 6M +1,85% 30.06.2018 400.000 417.293 Dal 13.03.2014 Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti annuali dal 13.03.2012 Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti annuali dal 30.06.2012 370.000 371.552 127.195 126.532 94.102 93.404 Dal 30.06.2014 Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti annuali dal 16.06.2014 365.000 364.094 400.000 417.290 222.339 221.871 200.000 201.598 970.457 984.923 Trimestrale Euribor 3M + 1,25% Trimestrale Euribor 3M + 1,25% Semestrale tasso fisso 4% fino al 2014 e successivamente variabile Euribor 6M +1,85% 13.03.2019 13.03.2016 30.06.2016 30.06.2019 Semestrale tasso fisso al 5,50% Trimestrale tasso fisso 6,25% fino al 2014 e successivamente variabile Euribor 3M +1% Trimestrale tasso fisso 7,25% fino al 2014 e successivamente variabile Euribor 3M +5% 08.10.2019 Semestrale tasso fisso al 6,00% 08.10.2019 16.06.2018 18.11.2018 3. Patrimonio di terzo livello Non si segnalano strumenti di debito facenti parte del Patrimonio di terzo livello. 590 Relazioni e Bilanci 2013 Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti annuali dal 30.06.2014 Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti annuali dal 08.10.2015 B - Informazioni di natura quantitativa A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali B. Filtri prudenziali del patrimonio base: 31.12.2013 31.12.2012 9.889.026 9.634.798 3 (9.232) B.1 - Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) 3 240 B.2 - Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) - (9.472) 9.889.029 9.625.566 C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B) D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base 195.283 178.496 E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C - D) 9.693.746 9.447.070 F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 4.238.676 4.963.709 (29.580) (11.744) G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: G.1 - Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) - - G.2 - Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) (29.580) (11.744) 4.209.096 4.951.965 H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F + G) I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H - I) M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare N. Patrimonio di vigilanza (E + L - M) O. Patrimonio di terzo livello (TIER3) (*) P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N + O) 195.283 178.495 4.013.813 4.773.470 - 25.824 13.707.559 14.194.716 - - 13.707.559 14.194.716 2.2 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE A. Informazioni di natura qualitativa I parametri di adeguatezza patrimoniale sono coerenti con la tipologia di attività effettuata dalla Banca in qualità di Capogruppo, intrattenendo rapporti per la quasi totalità con controparti appartenenti al Gruppo stesso. Nella seguente tabella viene indicato l’assorbimento di patrimonio di vigilanza in funzione del requisito di adeguatezza patrimoniale complessivo. A fine anno il rispetto di tale requisito comportava un assorbimento di patrimonio pari a 1.540 milioni di euro. Si segnala che i ratios patrimoniali totali sono passati dal 84,49% al 71,22%. Si evidenzia infine come al 31.12.2013 il Tier 1 capital ratio si sia attestato al 50,36% contro il 56,23% dello scorso anno. B. Informazioni di natura quantitativa Importi non ponderati Importi ponderati 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2013 31.12.2012 79.818.117 18.262.352 21.056.846 A. ATTIVITÀ DI RISCHIO A.1 Rischio di credito e di controparte 1. Metodologia standardizzata 73.572.318 2. Metodologia basata sui rating interni 12.515.081 3. Cartolarizzazioni B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 Rischio di credito e di controparte B.2 Rischi di mercato 1. Metodologia standard 2.938 5.684.791 2.806 2.938 2.600 Requisiti 1.916.006 1.684.756 82.710 30.512 - 13.450 54.362 63.230 B.3 Rischio operativo 1. Metodo base 2. Metodo standardizzato 3. Metodo avanzato B.4 Altri requisiti prudenziali - - B.5 Altri elementi del calcolo (513.269) (447.987) B.6 Totale requisiti prudenziali 1.539.809 1.343.961 C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate 19.247.607 16.799.510 C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (TIER 1 capital ratio) 50,36% 56,23% C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 71,22% 84,49% Per le banche che adottano la metodologia standardizzata l’importo non ponderato rappresenta l’esposizione che tiene conto dei filtri prudenziali, delle tecniche di mitigazione del rischio e dei fattori di conversione del credito. Si segnala che le attività di rischio ponderate sono rappresentate quale reciproco del requisito minimo previsto, pari al 8%, comprendendo lo sconto del 25% per le banche appartenenti ad un gruppo bancario che a livello consolidato rispetti il requisito minimo obbligatorio. Al netto di tale sconto si precisa che i coefficienti indicati alla riga C.2 e C.3 al 31.12.2013 sarebbero pari al 37,77% e 53,41% mentre al 31.12.2012 sarebbero stati pari a 42,53% e 63,39%. Nota Integrativa 591 Parte F - Informazioni sul patrimonio Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda SEZIONE 1 - Operazioni realizzate durante l'esercizio Fusione per incorporazione di Centrobanca Spa Il 6 maggio 2013 è stato sottoscritto l’atto di fusione per incorporazione in UBI Banca di Centrobanca Spa, società per azioni Capitale sociale Euro 369.600.000,00 interamente versato. Codice Fiscale, Partita IVA ed iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n. 00714470150. Sede legale in Corso Europa 16, Milano Banca aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia. Iscritta all’ Albo delle Banche Facente parte del Gruppo bancario Unione di Banche Italiane iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari n. 3111.2. Soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Unione di Banche Italiane Scpa. La fusione ha avuto efficacia giuridica il 6 maggio 2013 con effetti contabili e fiscali a decorrere dal 1 gennaio 2013. L’operazione è finalizzata all’ottenimento di una serie di benefici attinenti la semplificazione societaria e organizzativa con sfruttamento del rilevante potenziale sinergico, la razionalizzazione degli investimenti di Gruppo attraverso l’accentramento dei presidi e il contenimento delle spese amministrative. La prosecuzione delle linee di business presidiate da Centrobanca Spa è stata garantita attraverso collocazione delle strutture preposte all’erogazione dei servizi nell’ambito dell’organigramma di UBI Banca Scpa. SEZIONE 2 - Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio Non si segnalano operazioni di aggregazione realizzate dopo la chiusura dell'esercizio. 592 Relazioni e Bilanci 2013 Parte H - Operazioni con parti correlate 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche Compensi a Consiglieri e Dirigenti Benefici a breve termine - di cui dirigenti con responsabilità strategiche 12.270 5.594 Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro 669 669 - di cui dirigenti con responsabilità strategiche Altri benefici a lungo termine - di cui dirigenti con responsabilità strategiche 76 76 Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro 171 171 - di cui dirigenti con responsabilità strategiche Pagamenti in Azioni 25 25 - di cui dirigenti con responsabilità strategiche In ordine ai compensi erogati nel corso dell’esercizio 2013 a Dirigenti con responsabilità strategiche, compreso il Direttore Generale, si precisa che, in aggiunta alla componente fissa della retribuzione definita tramite accordi individuali, è presente una componente variabile legata al raggiungimento di obiettivi strategici di Gruppo. Con riferimento alla retribuzione fissa si evidenzia la presenza, oltre che della consueta erogazione in forma monetaria, di benefit a completamento del pacchetto remunerativo quali il fondo di previdenza integrativa, la polizza sanitaria, la polizza infortuni e l’eventuale attribuzione di autovettura aziendale ad uso promiscuo. In particolare, si evidenziano i seguenti istituti retributivi (per le cui definizioni si rinvia all’apposito principio contabile): a) Benefici a breve termine Nei benefici a breve termine sono ricompresi stipendi, contributi per oneri sociali, indennità sostitutive per ex festività non godute, assenze per malattia, permessi retribuiti, benefici quali assistenza medica ed abitazione. b)Benefici successivi al rapporto di lavoro Nei benefici successivi al rapporto di lavoro sono ricompresi piani previdenziali, pensionistici, assicurativi nonché il trattamento di fine rapporto. Nei confronti dei dirigenti in questione sono attive forme di assicurazione sulla vita e di previdenza complementare con orizzonte temporale anche successivo alla cessazione del rapporto di lavoro dipendente. 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate Conformemente a quanto disposto dalle vigenti disposizioni, si precisa che tutte le operazioni svolte dalla Capogruppo con le proprie parti correlate sono state effettuate nel rispetto di criteri di correttezza sostanziale e procedurale, a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti. Ai sensi dello IAS 24, di seguito vengono riportate le informazioni sui rapporti patrimoniali ed economici che le parti correlate a UBI Banca intrattengono con le Società del Gruppo, nonché le incidenze che tali rapporti hanno sulle singole voci del Bilancio. Secondo il principio contabile internazionale IAS 24, una parte correlata è una persona o un’entità che è correlata all’entità che redige il bilancio. (a) Una persona o uno stretto familiare di quella persona sono correlati a un’entità che redige il bilancio se tale persona: (i) ha il controllo o il controllo congiunto dell’entità che redige il bilancio; (ii) ha un’influenza notevole sull’entità che redige il bilancio; o (iii) è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità che redige il bilancio o di una sua controllante. (b) Un’entità è correlata a un’entità che redige il bilancio se si applica una qualsiasi delle seguenti condizioni: (i) l’entità e l’entità che redige il bilancio fanno parte dello stesso gruppo (il che significa che ciascuna controllante, controllata e società del gruppo è correlata alle altre); (ii) un’entità è una collegata o una joint venture dell’altra entità (o una collegata o una joint venture facente parte di un gruppo di cui fa parte l’altra entità); (iii) entrambe le entità sono joint venture di una stessa terza controparte; (iv) un’entità è una joint venture di una terza entità e l’altra entità è una collegata della terza entità; (v) l’entità è rappresentata da un piano per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro a favore dei dipendenti dell’entità che redige il bilancio o di un’entità ad essa correlata. Se l’entità che redige il bilancio è essa stessa un piano di questo tipo, anche i datori di lavoro che la sponsorizzano sono correlati all’entità che redige il bilancio; (vi) l’entità è controllata o controllata congiuntamente da una persona identificata al punto (a); (vii) una persona identificata al punto (a)(i) ha un’influenza significativa sull’entità o è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità (o di una sua controllante). Per quanto concerne l’effetto prodotto dall’attività di direzione e coordinamento della Capogruppo, così come previsto dall’art. 2497 bis del Codice Civile, si segnala che, coerentemente con il modello organizzativo adottato che prevede l’accentramento presso UBI Banca delle Nota Integrativa 593 Parte H - Operazioni con parti correlate attività di indirizzo strategico e gestionale, e presso UBI Sistemi e Servizi Scpa delle attività di tipo tecnico-operativo, la Capogruppo e la sua controllata forniscono alle diverse Società del Gruppo una serie di servizi, regolati da appositi contratti infragruppo redatti sulla base dei criteri di congruità, trasparenza ed omogeneità; i corrispettivi pattuiti per i servizi resi a norma di tali contratti sono stati determinati in conformità a condizioni di mercato o, laddove non siano rinvenibili sul mercato idonei parametri di riferimento anche in relazione alle caratteristiche peculiari dei servizi resi, sulla base del costo sostenuto. Tra i principali contratti infragruppo in corso di validità alla data di chiusura dell’anno si segnalano quelli che attuano l’accentramento presso la Capogruppo delle attività nelle Aree di Governo, di Business e che coinvolgono la Capogruppo e le principali banche del Gruppo come pure i contratti attuativi del c.d. consolidato fiscale nazionale (di cui gli articoli da 117 a 129 del D.P.R. n 917/1986 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi) conclusi dalla Capogruppo. Sono inoltre da segnalarsi tutti i contratti infragruppo che attuano l’accentramento presso UBI Sistemi e Servizi delle attività di supporto di tutte le principali Società del Gruppo UBI. Ulteriori informazioni in merito alle operazioni con parti correlate sono riportate nelle successive tabelle. Sintesi dei principali rapporti patrimoniali con parti correlate Parte correlata Attività finanziarie detenute per la negoziazione Controllate dirette Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti verso banche Crediti verso clientela 10.880.101 12.923.371 Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Altre passività Garanzie rilasciate 242.029 10.295.663 Altre attività 282.211 15.488 1.224.482 1.875.474 109.790 221.509 9.430.983 Collegate - 10.301 - 18.310 - - 7.947 - 24 - 27.468 Dirigenti - - - - - - 5 - - - - Altre parti correlate - - - - - - - - - 194 - Incidenza percentuale dei rapporti patrimoniali con parti correlate nei confronti delle voci di Bilancio di UBI Banca Parte correlata Con parti correlate (a) Totale (b) Incidenza % (a/b*100) Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti verso banche Crediti verso clientela Debiti verso banche Altre attività Debiti verso clientela Passività finanziarie di negoziazione Titoli in circolazione Altre passività Garanzie rilasciate 282.211 25.789 10.880.101 12.941.681 242.029 10.295.663 1.232.434 1.875.474 109.814 221.703 9.458.451 3.191.080 14.753.276 13.487.366 25.168.913 656.676 24.285.811 7.223.913 30.211.092 1.531.436 631.076 10.991.666 8,84% 0,17% 17,06% 6,21% 7,17% 35,13% 86,05% 80,67% 51,42% 36,86% 42,39% Sintesi dei principali rapporti economici con parti correlate Altri oneri e proventi di gestione Spese per il personale Altre spese amministrative (65.556) Parte correlata Interessi netti Controllate dirette 29.793 (6.510) 165.363 - 91.399 36.408 180 - 72.026 - 97 468 - Dirigenti - - - - - (13.186) - Altre parti correlate - - - - - - (328) Collegate Dividendi e proventi simili Risultato netto dell'attivita' di negoziazione Commissioni nette Incidenza percentuale dei rapporti economici con parti correlate nei confronti delle voci di Bilancio di UBI Banca Parte correlata Con parti correlate (a) Interessi netti Commissioni nette Dividendi e proventi simili Risultato netto dell'attivita' di negoziazione Altri oneri e proventi di gestione Spese per il personale Altre spese amministrative 29.973 (6.510) 237.389 - 91.496 23.690 (65.884) Totale (b) 119.390 5.239 247.205 44.949 116.335 (153.453) (173.135) Incidenza % (a/b*100) 25,11% -124,26% 96,03% 0,00% 78,65% -15,44% 38,05% 594 Relazioni e Bilanci 2013 Nota Integrativa 595 Parte H - Operazioni con parti correlate Società consolidate con il metodo integrale - - - - UBI SPV BPCI 2012 Srl UBI SPV BPA 2012 Srl UBI Trustee SA - Società Lombarda Immobiliare Spa - Solimm - UBI Finance CB2 UBI SPV BBS 2012 Srl - UBI Gestioni Fiduciarie Sim Spa - - - - - - - - - - UBI Fiduciaria Spa Società Bresciana Immobiliare - Mobiliare SBIM Spa - 4.107 13.322 - Ubi Finance 2 Srl - 16.783 2.938 - 11.000 - Prestitalia Spa UBI Management Company Sa Ubi Lease Finance 5 Srl - Lombarda Lease Finance 4 Srl - - IW Bank Spa - Centrobanca Sviluppo Impresa SGR Spa Coralis Rent Srl 24-7 Finance Srl - - - 21.923 UBI Leasing Spa UBI Factor Spa - 3.549 BPB Immobiliare Srl UBI Banca International Sa - - - - 21.393 37.606 Banca Regionale Europea Spa Banco di Brescia Spa - BPB Capital Trust 55.834 Banca Popolare di Bergamo Spa - - - - - - BPB Funding LLC 39.069 48.443 Banca Popolare Commercio e Industria Spa - BPCI Funding LLC Banca Popolare di Ancona Spa - 480 BPCI Capital Trust UBI Banca Private Investment Spa - Banca Lombarda Preferred Security Trust 1.550 3.027 - - - 15.488 Attivita finanziarie disponibile per la vendita 5.459 - 282.210 Banca Lombarda Preferred Capital Company LLC Banca di Valle Camonica Spa Banca Carime Spa BDG Singapore Pte Ltd Attivita finanziarie detenute per la negoziazione 6 - - - - - - 48 54 52 4 152 - 15.419 15 2.657.353 78.111 - 137.052 - 88 - 7 20 2.166.243 7.142.204 - 15 - 117.796 - - - - - - 48.218 - 63.821 - - - 24 12.923.370 Crediti verso clientela - - - - - - - - 725.502 - - - - 20.326 - - - 2.204.522 2.210.608 1.731.319 1.810.111 1.642.074 - - 12.312 - - 503.970 19.357 - 10.880.101 Crediti verso altre banche - - - - - - 26 773 54 2.952 - 41 - - - - 77 58 5.167 5.322 - 1.494 - - 37.090 22.223 97.354 19.122 21.575 - - 2.413 - - 4.838 5.884 - 242.029 Altre attività - - - - - - - - - - - - - - - 1.985.046 - - - - 3.986.091 - - - 196.151 129.935 1.683.781 709.002 160.656 - - 118.778 - - 11.265 1.314.958 - 10.295.663 Debiti verso banche - - - - - - - - - 304.165 - - - - 2.735 - - - 62.947 25.503 - - 301.847 - - - - - - 115.072 - - - 155.562 - - - 1.224.482 Debiti verso clientela - - - - - - - - - - - - - - - 747.758 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 1.127.716 - 1.875.474 Titoli in circolazione Principali rapporti patrimoniali con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e influenza notevole - - - - - - - - - - 357 - 21.898 - - - - - - 16.809 - - 609 - 13.661 4.540 30.540 4.050 2.813 36 - - - - 1.682 1.359 - 109.791 Passività finanziarie di negoziazione - - - - 6 - 90 966 188 1.825 - - - - - 3 405 - 8.812 25.453 - 1.582 - - 38.964 10.461 91.839 7.803 15.432 - - 1.334 - - 4.666 6.690 - 221.509 Altre passività - - - - - - - - - - - - - - - 2.672 150 - 11.146 14.710 7.110.766 - - - 270.589 20.234 1.609.056 31.794 224.618 123.350 - 1.051 - - 16 10.810 - 9.430.985 Garanzie rilasciate 596 Relazioni e Bilanci 2013 - - LOMBARDA VITA SPA UFI Servizi Srl Ubi Assicurazioni Spa Aviva Assicurazioni Vita Spa - SF Consulting Srl Polis Fondi SGR Spa - - Prisma Srl - - - - - 10.301 - - Aviva Vita SpA 10.301 - UBI Sistemi e Servizi Scpa Società consolidate con il metodo del patrimonio netto Zhong Ou Fund Management Co. - - UBI Academy Scrl UBI Pramerica SGR Spa - - Attivita finanziarie disponibile per la vendita Attivita finanziarie detenute per la negoziazione 11.215 UBI Finance 3 Srl UBI Finance Srl (segue) - - - - - - - - - - - - - - - Crediti verso altre banche 15.038 3.059 - 38 - 7 - - 169 18.310 15.455 740 61 134.625 345.787 Crediti verso clientela - - - - - - - - - - 14.720 469 377 - - Altre attività - - - - - - - - - - - - - - - Debiti verso banche - - - 169 - - - - 7.778 7.947 - 256.651 - - - Debiti verso clientela - - - - - - - - - - - - - - - Titoli in circolazione 24 - - - - - - - - 24 - - - 11.437 - Passività finanziarie di negoziazione - - - - - - - - - - 4.955 35 - - - Altre passività 1.231 - - 24.969 - - - - 1.268 27.469 23 - - - - Garanzie rilasciate Principali rapporti economici con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e influenza notevole Società consolidate con il metodo integrale BDG Singapore Pte Ltd Banca Carime Spa Banca di Valle Camonica Spa Banca Lombarda Preferred Capital Company LLC Banca Lombarda Preferred Security Trust UBI Banca Private Investment Spa BPCI Capital Trust BPCI Funding LLC Banca Popolare Commercio e Industria Spa Banca Popolare di Ancona Spa Banca Popolare di Bergamo Spa Banca Regionale Europea Spa Banco di Brescia Spa BPB Capital Trust BPB Funding LLC BPB Immobiliare Srl UBI Banca International Sa UBI Leasing Spa UBI Factor Spa Centrobanca Sviluppo Impresa SGR Spa Coralis Rent Srl IW Bank Spa 24-7 Finance Srl Lombarda Lease Finance 4 Srl Ubi Lease Finance 5 Srl UBI Management Company Sa Ubi Finance 2 Srl Prestitalia Spa UBI Fiduciaria Spa Società Bresciana Immobiliare - Mobiliare SBIM Spa UBI Gestioni Fiduciarie Sim Spa UBI Finance CB2 Società Lombarda Immobiliare Spa - Solimm UBI SPV BBS 2012 Srl UBI SPV BPCI 2012 Srl UBI SPV BPA 2012 Srl UBI Trustee SA UBI Finance Srl UBI Finance 3 Srl UBI Academy Scrl UBI Pramerica SGR Spa UBI Sistemi e Servizi SCpA Società consolidate con il metodo del patrimonio netto Aviva Vita SpA Zhong Ou Fund Management Co. Prisma Srl SF Consulting Srl Polis Fondi SGR Spa Lombarda Vita SPA UFI Servizi Srl Ubi Assicurazioni Spa Aviva Assicurazioni Vita Spa Interessi netti Commissioni nette Dividendi Risultato netto dell'attività di negoziazione Altri proventi / oneri di gestione Spese per il personale Altre spese amministrative 29.793 (65.927) 4.321 (9.660) 9.329 (2.871) 8.683 (6.426) 1.359 3.921 (37.820) 11.054 9.164 14.946 (14.647) (12.385) 107.022 7.469 (75.302) (69) 134 65 77.411 117 27 112 (275) 41 179 30 149 (6.510) (2.358) (147) 1.093 (2.001) (1.847) (3.001) (928) (556) 1.663 38 618 1 915 - 165.362 2.270 11.551 107.433 13.372 1.168 2.275 1.610 25.683 72.025 12.000 65 45.361 11.099 3.500 - 91.399 6.173 1.753 1.736 12.056 7.145 33.604 7.760 9.431 194 133 753 397 97 40 579 2 170 848 37 105 53 283 15 125 126 120 607 282 284 269 6.222 97 6 91 - 36.407 (1.970) 290 132 (1.682) (1.894) (4.180) (1.568) (2.342) 414 368 1.302 417 295 314 1.366 98 5.551 223 79 105 53 1.357 1.909 35.770 468 468 - (65.556) (277) (6) (934) (223) (163) (1.553) (75) (1.056) 6 (43) (101) 1 (32) (4.460) (679) (286) (55.675) - Nota Integrativa 597 Parte H - Operazioni con parti correlate Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali A. Informazioni di natura qualitativa In attuazione dell’aggiornamento delle “Politiche di remunerazione e incentivazione del Gruppo UBI Banca” (c.d. Policy), che sono state deliberate dal Consiglio di Sorveglianza, sentito il Comitato per la Remunerazione, in coerenza con le “Disposizioni di vigilanza in materia di politiche e prassi di remunerazione ed incentivazione nelle banche e nei gruppi bancari” emanate dalla Banca d’Italia, l’Assemblea ordinaria dei Soci di UBI Banca del 28 aprile 2012 ha approvato la valorizzazione della componente variabile del premio da erogare mediante l’utilizzo di azioni per il Top Management e i Responsabili di livello più elevato delle Funzioni di Controllo. I sistemi di incentivazione per l’anno 2013, descritti nella “Relazione annuale all'Assemblea dei Soci sulle Politiche di remunerazione e incentivazione 2013” cui si rimanda, sono sottoposti a specifiche condizioni di attivazione che garantiscono la stabilità patrimoniale (Core Tier 1) e di liquidità del Gruppo UBI Banca (Net Stable Funding Ratio), nonché la capacità di generare valore da parte del Gruppo e delle singole Società (Economic Value Added). Il calcolo del premio è correlato al livello di raggiungimento degli obiettivi assegnati, ciascuno per il relativo peso, in ragione dell’importanza relativa. Nei confronti del Top Management e dei Responsabili di livello più elevato delle Funzioni di Controllo, è stato confermato, in continuità con il 2012: il differimento di una quota (in considerazione del ruolo ricoperto) compresa tra il 40% ed il 60% del premio annuo eventualmente maturato; l’attribuzione di strumenti finanziari, mediante assegnazione di azioni ordinarie della Capogruppo UBI Banca, per una quota pari ad almeno il 50% della retribuzione variabile, prevedendo per essa un adeguato periodo di mantenimento (retention), al fine di allineare gli incentivi con gli interessi di medio-lungo termine della Banca. • • In conseguenza di quanto precede, la prima quota di premio commutato corrisposto in azioni verrebbe assegnata nel corso del terzo anno successivo a quello di riferimento, mentre la seconda quota verrebbe assegnata nel corso del quinto anno successivo a quello di riferimento. Al fine di garantire nel tempo la capacità di generare valore da parte del Gruppo, è altresì previsto che la seconda quota differita sia subordinata al raggiungimento di predefinite condizioni correlate alla creazione di valore corretta per il rischio, ovvero alla redditività. B. Informazioni di natura quantitativa Ai sensi delle previsioni dell’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” il piano in parola configura un’operazione c.d. “equity settled”, ovvero un pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di capitale. In funzione di ciò, poiché l’IFRS 2 si pone l’obiettivo di riconoscere nel Conto Economico, sotto forma di spese per il personale, l’impatto economico della remunerazione corrisposta mediante elementi del patrimonio netto, UBI Banca ha rilevato il costo di competenza dell’esercizio alla voce 150a “Spese amministrative: spese per il personale” in contropartita ad un incremento del patrimonio netto mediante valorizzazione di un’apposita riserva data la circostanza che l’obbligazione in capo all’azienda verrà estinta mediante consegna di strumenti di patrimonio netto. Con particolare riguardo alla quantificazione del costo del piano si specifica che, in ossequio alle previsioni dell’IFRS 2, nell’impossibilità di quantificare con precisione il valore dei servizi offerti dai dipendenti, il medesimo è calcolato in funzione del fair value dell’azione UBI alla data di assegnazione16 moltiplicato per il numero di azioni che si stima matureranno. Nel dettaglio, il fair value degli strumenti di patrimonio netto assegnati, è determinato tenendo in considerazione che la consegna dei medesimi avverrà, come previsto, a partire dal 2014 e sino al 2017; tali stime, muovendo dal prezzo di mercato delle azioni, escludono l’effetto ascrivibile agli eventuali dividendi distribuiti nel periodo e, in generale, ponderano adeguatamente i termini e le condizioni in base ai quali gli strumenti sono assegnati. Il costo complessivo del piano così stimato è pari a 308 mila euro, e risulta così ripartito: • q uote up-front, valorizzate in n. 17.697 azioni da assegnare nel 2014, equivalente a 50 mila euro; • q uote up-front, valorizzate in n. 30.020 azioni da assegnare nel 2016, equivalente a 140 mila euro; • q uote differite, valorizzate (fatta salva la verifica delle condizioni cui è subordinato il differimento) in n. 11.798 azioni da assegnare nel 2016, equivalente a 31 mila euro; • q uote differite, valorizzate (fatta salva la verifica delle condizioni cui è subordinato il differimento) in n. 20.015 azioni da assegnare nel 2018, equivalente a 87 mila euro. In funzione delle condizioni di maturazione (di risultato e/o servizio) ipotizzate, il predetto costo del piano è ripartito lungo tutto il periodo di maturazione previsto dal medesimo, imputando a Conto Economico la quota parte di competenza comprensiva di contributi che, per l’esercizio in corso, è pari a 76 mila euro. Si segnala inoltre che l’eventuale variazione del costo avverrà solamente in funzione della non maturazione dei requisiti, per non soddisfacimento delle condizioni di risultato previste dal piano in funzione del numero di azioni che saranno effettivamente consegnate, e non anche in funzione delle variazioni di fair value delle azioni UBI. 16. In questo caso corrisponde alla data di acquisto delle azioni proprie in quanto, solo in tale data, risulta stimabile il numero di strumenti finanziari necessari per onorare l’obbligazione assunta dall’azienda. 598 Relazioni e Bilanci 2013 Parte L - Informativa di settore Per l’informativa di settore si rimanda a quanto riportato sull’argomento nella sezione relativa del Bilancio Consolidato. Nota Integrativa 599 Parte L - Informativa di settore Allegati al Bilancio d’Esercizio Elenco degli immobili Obbligazioni convertibili Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile (Regolamento Emittenti Consob art. 149 duodecies) Elenco degli immobili (Importi al centesimo di euro) Ubicazione Rivalutazioni di legge Rivalutazioni da Fusioni Rivalutazioni in sede di F.T.A. Valori Lordi Altre Movimentazioni Fondi Ammort. Valori in bilancio 1.348.370,66 - - 149.323,41 1.497.694,07 - -739.287,30 758.406,77 517.017,94 540.939,12 - 125.049,29 1.183.006,35 - -456.132,36 726.873,99 912.764,12 671.708,52 - 188.602,42 1.773.075,06 - -527.641,70 1.245.433,36 Prop./ Leasing Investimenti 1 ABBIATEGRASSO-MI-P.ZZA CAVOUR, 11 P 2 ALBANO SANT ALESSANDRO-BG-VIA CAVOUR, 2 P 3 ALBINO-BG-VIA MAZZINI, 181 P 4 ALME-BG-VIA TEOBALDO CALISSANO, 9 P 549.587,59 955.591,35 - 147.706,44 1.652.885,38 - -504.671,76 1.148.213,62 5 ALMENNO SAN BARTOLOMEO-BG-VIA FALCONE, 2 P 549.177,01 - - 142.545,15 691.722,16 - -190.618,75 501.103,41 6 ALMENNO SAN SALVATORE-BG-VIA MARCONI, 3 P 459.148,82 524.901,58 - 89.960,32 1.074.010,72 - -944.714,17 129.296,55 7 ALZANO LOMBARDO-BG-P.ZZA GARIBALDI, 3 P 1.080.468,91 780.530,73 - 264.470,20 2.125.469,84 - -797.540,77 1.327.929,07 8 ALZANO LOMBARDO-BG-VIA EUROPA, 67 P 20.382,05 - - 281.932,63 302.314,68 - -95.819,69 206.494,99 9 ANGERA-VA-VIA M. GREPPI, 33 P 166.386,85 444.930,52 - 175.948,70 787.266,07 - -353.077,14 434.188,93 10 ARCENE-BG-CORSO EUROPA, 7 P 544.716,17 507.105,34 - 86.447,03 1.138.268,54 - -859.959,35 278.309,19 11 ARCORE-MI-VIA CASATI, 45 P 977.807,23 242.785,55 - 176.942,62 1.397.535,40 - -771.786,12 625.749,28 12 ARDESIO-BG-VIA LOCATELLI, 8 P 145.284,01 633.300,47 - 126.889,62 905.474,10 - -718.823,66 186.650,44 13 ARLUNO-MI-VIA PIAVE, 5 P 1.260.946,93 - - -479.342,67 781.604,26 - -186.663,80 594.940,46 14 ASSAGO-MI-VIALE MILANOFIORI P 9.917.653,29 370.406,90 - -2.169.504,33 8.118.555,86 - -3.648.840,01 4.469.715,85 15 AZZANO SAN PAOLO-BG-PIAZZA IV NOVEMBRE, 4 P 383.348,91 720.230,46 - 137.908,63 1.241.488,00 - -906.532,31 334.955,69 16 AZZATE-VA-VIA V.VENETO, 23 P 950.916,00 181.771,24 495.054,37 201.911,04 1.829.652,65 - -806.897,30 1.022.755,35 17 BAGNOLO SAN VITO-VIA DI VITTORIO, 35 P 131.968,60 372.581,85 121.159,50 82.796,84 708.506,79 - -514.997,23 193.509,56 18 BERBENNO-VIA ANTONIO STOPPANI, 102 P 756.979,09 - - - 756.979,09 - -79.554,31 677.424,78 19 BERGAMO-BORGO PALAZZO, 51 P 1.121.597,00 1.191.955,96 - 181.657,06 2.495.210,02 - -1.046.941,31 1.448.268,71 20 BERGAMO-P.LE RISORGIMENTO, 15 P 1.053.420,36 574.958,09 - 16.438,02 1.644.816,47 - -770.099,47 874.717,00 21 BERGAMO-P.ZZA PONTIDA, 36/42 P 2.259.854,24 789.282,49 - 75.595,51 3.124.732,24 - -1.382.085,79 1.742.646,45 22 BERGAMO-PIAZZA VITTORIO -VENETO, 8 P 35.351.442,80 85.664.910,69 294.388,88 2.511.566,91 123.822.309,28 - -49.923.533,95 73.898.775,33 23 BERGAMO-VIA BORGO PALAZZO, 135 P 3.350.015,99 1.643.531,56 - 175.577,89 5.169.125,44 - -2.977.217,71 2.191.907,73 24 BERGAMO-VIA BORGO S.CATERINA, 6 P 921.346,04 693.858,54 - 86.848,23 1.702.052,81 - -565.839,00 1.136.213,81 25 BERGAMO-VIA D.L.PALAZZOLO 71 P 22.108.827,08 24.996.012,57 701.397,15 1.707.839,02 49.514.075,82 - -27.658.621,53 21.855.454,29 26 BERGAMO-VIA F.LLI CALVI, 9 P 16.163.671,59 4.232.571,42 23.075,33 -1.061.498,67 19.357.819,67 - -6.452.163,31 12.905.656,36 27 BERGAMO-VIA GOMBITO, 2/C P 137.366,80 1.059.591,45 - 89.643,09 1.286.601,34 - -609.976,38 676.624,96 28 BERGAMO-VIA LEONE XIII, 2 P 28.537,26 448.491,84 - 43.188,08 520.217,18 - -372.431,53 147.785,65 29 BERGAMO-VIA LOCATELLI, 37 P 5.640,00 - - - 5.640,00 - -476,58 5.163,42 30 BERGAMO-VIA MATTIOLI, 69 P 608.963,45 628.076,80 - 57.693,81 1.294.734,06 - -455.630,89 839.103,17 31 BERGAMO-VIA SAN BERNARDINO,96 P 1.955.066,74 1.221.161,76 - 30.955,49 3.207.183,99 - -1.811.371,43 1.395.812,56 32 BERGAMO-VIA TIRABOSCHI, 57 P 4.560,00 - - - 4.560,00 - -355,68 4.204,32 33 BESOZZO-VIA XXV APRILE, 24 P 137.252,44 694.784,05 - 364.080,01 1.196.116,50 - -527.780,81 668.335,69 34 BESOZZO-VIA XXV APRILE, 77 P 513.204,39 349.551,60 324.324,01 111.233,86 1.298.313,86 - -785.748,96 512.564,90 35 BIELLA-VIA SAURO, 2 P 652.786,99 662.729,30 62.116,88 -189.245,32 1.188.387,85 - -501.303,87 687.083,98 36 BISUSCHIO-VIA MAZZINI, 28 P 171.346,39 258.221,79 - 78.995,63 508.563,81 - -201.197,70 307.366,11 37 BOLOGNA-VIA REPUBBLICA, 29 P 840.896,42 21.118,32 - -175.892,65 686.122,09 - -161.118,84 525.003,25 38 BOLTIERE-PIAZZA IV NOVEMBRE, 14 P 287.605,68 158.268,69 - 82.590,04 528.464,41 - -141.575,62 386.888,79 39 BREMBILLA-VIA LIBERTA', 25 P 648.972,22 361.575,07 - 58.264,25 1.068.811,54 - -976.083,94 92.727,60 40 BRESCIA-VIA BREDINA, 2 P 2.685,58 463.764,42 - - 466.450,00 85.924,78 -74.924,36 477.450,42 41 BRESCIA-VIA CEFALONIA, 62 P 13.406.697,93 32.789.671,20 - - 46.196.369,13 10.951.720,75 -17.605.135,41 39.542.954,47 42 BRESCIA-VIA CIPRO, 54 P 6.760.711,43 - - - 6.760.711,43 - -2.908.287,57 3.852.423,86 43 BRESCIA-VIA CROCIFISSA ROSA, 1 P 7.117,05 - - 1.572.178,80 1.579.295,85 - -453.738,38 1.125.557,47 456.300,55 44 BRESCIA-VIA FARFENGO, 65 P 2.369,50 - - 710.185,73 712.555,23 - -256.254,68 45 BRESCIA-VIA GABRIELE ROSA, 71 P 154,94 468.576,65 - - 468.731,59 212.333,37 -163.036,97 518.027,99 46 BRESCIA-VIA GRAMSCI, 39 P 3.063.806,23 11.030.406,06 570.801,35 92.247,11 14.757.260,75 - -9.230.028,03 5.527.232,72 47 BRESCIA-VIA SOLDINI, 25 P 41.987,95 1.401.996,05 - - 1.443.984,00 855.912,55 -814.359,29 1.485.537,26 48 BRESCIA-VIA TRENTO, 5/7 P 797.240,86 6.950.467,87 - - 7.747.708,73 91.474,06 -3.083.966,35 4.755.216,44 49 BRESCIA-VIA VITTORIO EMANUELE, 60 P 1.370.137,16 91.200,25 - 35.262,39 1.496.599,80 - -444.708,90 1.051.890,90 50 BRIGNANO GERA D ADDA-PIAZZA MONSIGNOR DONINI, 1 P 621.767,52 604.977,47 - 220.865,61 1.447.610,60 - -775.002,40 672.608,20 51 BULCIAGO-VIA DON DAVIDE CANALI, 33/35 P 63.891,84 456.650,05 - 70.450,65 590.992,54 - -243.021,28 347.971,26 52 BUSTO ARSIZIO-P.ZZA S.GIOVANNI, 3/A P 3.364.165,32 5.333.880,25 1.364.348,30 808.210,12 10.870.603,99 - -4.927.852,16 5.942.751,83 53 BUSTO ARSIZIO-VIA FOSCOLO, 10 P 2.116.377,81 703.886,44 - 225.707,16 3.045.971,41 -273.859,89 -1.266.847,78 1.505.263,74 54 BUSTO ARSIZIO-VIA MAGENTA, 64 P 640.220,64 321.366,12 38.728,74 -143.461,10 856.854,40 - -429.886,74 426.967,66 55 BUSTO ARSIZIO-VIALE CADORNA, 4 P 2.228.244,91 775.192,51 - 196.879,35 3.200.316,77 - -1.689.166,52 1.511.150,25 56 CAIRATE-VA-VIA MAZZINI, 13 P 142.562,37 244.680,85 316.367,18 102.490,01 806.100,41 - -564.642,00 241.458,41 57 CALCIO-BG-VIA P. GIOVANNI XXIII, 153 P 529.561,96 187.376,66 - 80.100,81 797.039,43 - -378.487,62 418.551,81 58 CALOLZIOCORTE-LC-P.ZZA V.VENETO, 18/A P 1.127.737,41 353.193,48 - -309.382,40 1.171.548,49 - -414.159,52 757.388,97 602 Relazioni e Bilanci 2013 (segue) Ubicazione Rivalutazioni in sede di F.T.A. Valori Lordi - 94,71 1.037.420,65 - -406.952,33 630.468,32 - 391.415,07 745.461,12 - -359.995,44 385.465,68 Prop./ Leasing Investimenti Rivalutazioni di legge Rivalutazioni da Fusioni 59 CALUSCO D'ADDA-BG-VIA V. EMANUELE, 35 P 584.456,68 452.869,26 60 CANNOBIO-VB-VIA UMBERTO I, 2 P 112.620,89 241.425,16 Altre Movimentazioni Fondi Ammort. Valori in bilancio 61 CANTELLO-VA-VIA TURCONI, 1 P 789.611,84 272.664,26 - 95.806,50 1.158.082,60 -275.425,14 -476.055,38 406.602,08 62 CARAVAGGIO-BG-PIAZZA GARIBALDI, 1 P 672.002,20 1.093.316,87 - 178.274,08 1.943.593,15 - -1.727.731,11 215.862,04 63 CARDANO AL CAMPO-VA-VIA G. DA CARDANO, 19 P 498.905,46 118.232,07 684.246,62 177.995,50 1.479.379,65 - -637.474,56 841.905,09 64 CARONNO PERTUSELLA-VA-VIA ROMA, 190 P 1.094.866,17 248.746,12 495.118,52 273.819,79 2.112.550,60 - -825.836,25 1.286.714,35 65 CARVICO-BG-VIA EUROPA UNITA , 3 P 1.108.279,50 521.112,70 - 115.687,56 1.745.079,76 - -1.031.415,48 713.664,28 66 CASAZZA-BG-STR.NAZ.DEL TONALE,92 P 235.154,76 666.007,04 - 112.689,37 1.013.851,17 - -914.851,60 98.999,57 67 CASORATE SEMPIONE-VA-VIA MILANO, 17 P 619.750,32 150.867,79 66.688,21 123.011,05 960.317,37 - -477.213,29 483.104,08 68 CASSANO D ADDA-MI-VIA MILANO, 14 P 1.259.734,57 1.083.226,98 - 398.243,13 2.741.204,68 - -2.001.566,83 739.637,85 69 CASSINA DE PECCHI-MI-VIA CARDUCCI, 74 P 3.873,43 6.774,52 - 3.397,03 14.044,98 - -11.796,71 2.248,27 70 CASSINA DE PECCHI-MI-VIA MATTEOTTI, 2/4 P 799.800,49 587.516,32 - 5.038,89 1.392.355,70 - -544.952,82 847.402,88 565.144,00 71 CASTEL MELLA-BS-VIA QUINZANO, 80/A P 660.764,26 - - 172.730,44 833.494,70 - -268.350,70 72 CASTIONE DELLA PRESOLANA-BG-VIA MANZONI, 20 P 79.418,46 365.664,10 - 67.983,08 513.065,64 - -457.757,00 55.308,64 73 CASTRONNO-VA-VIA ROMA, 51 P 454.577,31 801.314,36 - 334.085,29 1.589.976,96 - -1.036.680,44 553.296,52 74 CENE-BG-VIA V.VENETO, 9 P 231.970,33 737.520,91 - 159.197,12 1.128.688,36 - -793.277,48 335.410,88 75 CERMENATE-CO-VIA MATTEOTTI, 28 P 1.482.116,60 1.138.872,31 - 312.228,24 2.933.217,15 - -1.706.217,27 1.226.999,88 76 CESANO MADERNO-MI-VIA CONCILIAZIONE, 28 P 813.616,21 91.949,55 - -294.942,43 610.623,33 - -152.882,62 457.740,71 77 CHIARI-BS-VIA BETTOLINI, 6 P 1.266.771,26 1.885.202,58 - 490.849,50 3.642.823,34 - -1.447.258,29 2.195.565,05 78 CHIUDUNO-BG-VIA C.BATTISTI, 1 P 360.882,78 519.549,12 - 175.302,89 1.055.734,79 -137.242,00 -325.110,50 593.382,29 79 CINISELLO BALSAMO-MI-VIA LIBERTA', 68 P 445.533,64 35.806,58 - 33.290,05 514.630,27 - -133.011,27 381.619,00 80 CISANO BERGAMASCO-BG-VIA PASCOLI, 1 P 200.764,42 1.124.656,71 - 192.632,03 1.518.053,16 - -1.318.823,36 199.229,80 81 CISERANO-BG-CORSO EUROPA, 17 P 423.540,94 861.183,93 - 185.339,67 1.470.064,54 -631.529,74 -731.863,26 106.671,54 82 CISLAGO-VA-VIA IV NOVEMBRE, 250 P 794.801,88 28.545,63 500.822,70 -187.600,37 1.136.569,84 - -407.402,61 729.167,23 83 CITTIGLIO-VA-VIA VALCUVIA, 19 P 175.448,37 501.776,79 - 119.189,29 796.414,45 - -467.353,18 329.061,27 84 CLUSONE-BG-VIA VERDI, 3 P 812.026,26 1.271.882,54 - 256.029,95 2.339.938,75 - -2.039.717,92 300.220,83 85 CODOGNO-LO-VIA VITTORIO EMANUELE, 35 P 603.971,83 1.514.031,18 - 479.316,49 2.597.319,50 - -1.865.901,80 731.417,70 86 COLERE-BG-VIA GIOVANNI XXIII, 33 P 23.218,93 210.357,59 - 40.918,81 274.495,33 - -240.484,05 34.011,28 87 COMERIO-VA-VIA AL LAGO, 2 P 1.243.671,64 675.712,57 - 229.671,70 2.149.055,91 - -1.379.130,71 769.925,20 88 COMO-CO-VIA ALDO MORO, 46/48 P 758.223,64 - - 320.220,71 1.078.444,35 - -344.211,56 734.232,79 89 COMO-CO-VIA CATTANEO, 3 P 465.143,48 2.441.785,01 - -247.088,45 2.659.840,04 - -1.791.009,92 868.830,12 90 COMO-CO-VIA GIOVIO, 4 P 2.259.909,73 5.116.802,76 775.298,65 863.028,37 9.015.039,51 - -4.890.484,35 4.124.555,16 91 COMUN NUOVO-BG-VIA C.BATTISTI, 3 P 182.746,11 47.517,62 - 36.807,08 267.070,81 - -99.885,55 167.185,26 92 CONCESIO-BS-VIALE EUROPA, 183 P 1.995.092,87 582.587,76 - 289.026,46 2.866.707,09 - -1.935.671,43 931.035,66 93 CORNAREDO-MI-PIAZZA LIBERTA', 62 P 856.302,43 17.667,41 - -375.797,67 498.172,17 - -131.036,86 367.135,31 94 CORNATE D ADDA-MI-VIA CIRCONVALLAZIONE, 12 P 362.726,51 109.589,60 - -9.234,77 463.081,34 - -220.094,66 242.986,68 95 CORSICO-MI-VIA LIBERAZIONE, 26/28 P 959.229,16 73.217,47 - 97.630,25 1.130.076,88 - -396.869,37 733.207,51 96 COSSATO-BI-VIA PAJETTA P 58.454,65 179.362,97 - 53.640,83 291.458,45 - -90.070,57 201.387,88 97 COSTA VOLPINO-BG-VIA NAZIONALE, 150 P 266.835,41 997.084,61 - 191.717,85 1.455.637,87 - -997.058,86 458.579,01 98 CREMONA-CR-VIA GIORDANO, 9/21 P 715.645,83 33.603,51 - 234.382,24 983.631,58 - -336.677,57 646.954,01 647.095,47 99 CUNARDO-VA-VIA LUINESE, 1 P 1.019.742,55 376.413,10 - 299.283,76 1.695.439,41 - -1.048.343,94 100 CURNO-BG-LARGO VITTORIA, 31 P 797.649,45 85.343,51 - 63.323,21 946.316,17 - -305.730,85 640.585,32 101 CUVEGLIO-VA-VIA BATTAGLIA SAN MARTINO, 50 P 810.197,92 618.677,66 - -191.881,54 1.236.994,04 - -851.105,98 385.888,06 102 CUVIO-VA-VIA MAGGI, 20 P 342.956,37 18.785,28 249.427,23 43.584,53 654.753,41 - -275.695,52 379.057,89 103 DALMINE-BG-VIA BUTTARO N.2 P 2.398.327,05 1.211.238,38 - 252.983,38 3.862.548,81 - -1.666.652,69 2.195.896,12 104 DARFO BOARIO TERME-BS-PIAZZA LORENZINI, 6 P 626.383,13 1.038.400,90 - 169.024,72 1.833.808,75 - -1.630.941,10 202.867,65 105 DESIO-MI-VIA MATTEOTTI, 10 P 3.950.832,89 408.994,01 - 409.845,70 4.769.672,60 - -2.248.537,42 2.521.135,18 106 ERBA-CO-VIA LEOPARDI, 7/E P 1.483.898,86 186.267,51 - 219.792,83 1.889.959,20 - -930.476,97 959.482,23 107 FAGNANO OLONA-VA-PIAZZA CAVOUR, 11 P 129.505,30 222.872,16 757.263,46 121.805,53 1.231.446,45 - -1.057.994,40 173.452,05 108 FERNO-VA-PIAZZA DANTE, 7 P 1.756.904,10 230.927,71 92.520,46 67.171,24 2.147.523,51 -760.879,63 -863.897,90 522.745,98 109 FONTANELLA-BG-VIA CAVOUR, 156 P 2.101,90 - - 502.170,54 504.272,44 - -198.753,98 305.518,46 110 FORMIGINE-MO-VIA GIARDINI SUD, 22 P 1.874.321,37 - - - 1.874.321,37 - -126.908,35 1.747.413,02 111 GALLARATE-VA-VIA MANZONI N. 12 P 2.619.953,52 1.645.212,28 1.342.766,34 528.620,53 6.136.552,67 - -2.569.573,49 3.566.979,18 112 GALLARATE-VA-VIA MARSALA, 34 P 422.744,00 59.140,47 19.507,33 86.736,48 588.128,28 - -314.916,17 273.212,11 113 GALLARATE-VA-VIA VARESE, 7A P 342.012,52 97.202,49 298.506,02 115.441,18 853.162,21 - -316.792,44 536.369,77 114 GANDINO-BG-VIA BATTISTI, 5 P 821.455,12 885.805,14 - 242.201,51 1.949.461,77 - -1.359.208,75 590.253,02 115 GARBAGNATE MILANESE-MI-VIA J. F. KENNEDY, 3 P 1.369.074,76 - - - 1.369.074,76 - -164.973,16 1.204.101,60 116 GAVIRATE-VA-P.ZZA LIBERTA' P 300.612,42 1.411.845,75 989.682,45 293.983,71 2.996.124,33 - -1.521.106,91 1.475.017,42 Allegati al Bilancio d’Esercizio 603 (segue) Prop./ Leasing Investimenti Rivalutazioni di legge Rivalutazioni da Fusioni Rivalutazioni in sede di F.T.A. Valori Lordi Altre Movimentazioni Fondi Ammort. Valori in bilancio 117 GAZZADA SCHIANNO-VA-VIA ROMA, 47/B P 832.764,66 719.147,70 178.009,15 309.902,21 2.039.823,72 - -1.213.693,07 826.130,65 118 GAZZANIGA-BG-VIA MARCONI, 14 P 820.947,13 451.394,50 435.364,90 156.404,94 1.864.111,47 - -1.733.795,10 130.316,37 119 GENOVA-GE-VIA FIESCHI, 11 P 1.994.025,48 4.261.950,88 - -423.268,23 5.832.708,13 - -3.024.673,93 2.808.034,20 120 GENOVA-GE-VIA MERANO, 1/A NERO P 204.642,60 341.265,06 - 97.097,39 643.005,05 - -148.426,77 494.578,28 121 GORGONZOLA-MI-PIAZZA CAGNOLA -VICOLO CORRIDONI P 1.453.314,91 - - - 1.453.314,91 - -183.808,36 1.269.506,55 Ubicazione 122 GORLA MAGGIORE-VA-VIA G.VERDI, 2 P 1.537.138,82 - - -309.773,26 1.227.365,56 - -405.262,37 822.103,19 123 GORLAGO-BG-PIAZZA GREGIS, 12 P 303.550,52 456.798,52 - 114.232,45 874.581,49 - -350.598,62 523.982,87 124 GRASSOBBIO-BG-VIALE EUROPA, 8/B P 40.681,09 281.919,10 - 69.128,64 391.728,83 - -130.832,60 260.896,23 125 GRUMELLO DEL MONTE-BG-VIA MARTIRI D. LIB.14 P 261.723,81 923.153,28 - 195.143,44 1.380.020,53 - -624.378,33 755.642,20 126 INDUNO OLONA-VA-VIA PORRO, 46 P 275.273,42 672.530,58 99.900,50 103.501,46 1.151.205,96 - -504.708,95 646.497,01 127 ISPRA-VA-VIA MAZZINI, 5 P 595.811,07 185.352,30 394.460,51 89.054,07 1.264.677,95 - -830.134,18 434.543,77 128 JERAGO CON ORAGO-VA-VIA MATTEOTTI, 15 P 1.806.065,06 - - - 1.806.065,06 -186.206,36 -139.859,15 1.479.999,55 129 LAINATE-MI-VIA GARZOLI, 17/19 P 213.013,71 729.733,26 - 93.378,46 1.036.125,43 - -495.762,51 540.362,92 130 LAVENA PONTE TRESA-VA-PIAZZA GRAMSCI, 8 P 479.992,49 686.229,36 - 243.450,02 1.409.671,87 - -1.225.630,63 184.041,24 131 LAVENO-MOMBELLO-VA-VIA LABIENA, 51/53 P 503.572,34 359.912,42 335.418,52 116.849,91 1.315.753,19 - -728.255,04 587.498,15 132 LECCO-LC-CORSO MATTEOTTI, 3 P 6.206.082,91 4.274.614,11 - -2.777.915,51 7.702.781,51 - -3.683.901,08 4.018.880,43 133 LEFFE-BG-VIA G. MOSCONI, 1 P 842.808,10 1.218.140,03 - 229.772,41 2.290.720,54 - -1.064.313,94 1.226.406,60 134 LEGGIUNO-VA-VIA BERNARDONI, 9 P 113.091,98 382.146,88 - 144.671,95 639.910,81 - -574.260,75 65.650,06 135 LEGNANO-MI-VIA TOSELLI, 68 P 49.184,24 6.097,36 - 9.805,63 65.087,23 - -23.262,39 41.824,84 136 LEGNANO-MI-VIA TOSELLI, 74 P 1.547.863,61 - 92.504,76 173.656,45 1.814.024,82 - -811.121,94 1.002.902,88 137 LODI-LO-VIA DALMAZIA P 14.107,33 11.551,50 - -2.658,05 23.000,78 - -7.460,83 15.539,95 138 LODI-LO-VIA INCORONATA, 12 P 657.248,12 2.503.863,52 - 704.483,27 3.865.594,91 - -1.300.248,66 2.565.346,25 139 LONATE POZZOLO-VA-PIAZZA MAZZINI, 2 P 580.176,48 102.307,16 331.453,68 122.877,00 1.136.814,32 - -459.161,05 677.653,27 140 LOVERE-BG-VIA TADINI, 30 P 703.360,10 873.401,42 - 269.282,57 1.846.044,09 - -1.108.650,67 737.393,42 141 LUGANO PIAZZA RIFORMA, 2 / 3 P 26.103.661,84 - - - 26.103.661,84 - -83.487,19 26.020.174,65 142 LUINO-VA-VIA PIERO CHIARA, 7/9 P 694.194,68 1.561.186,53 209.525,88 132.928,82 2.597.835,91 - -1.227.211,09 1.370.624,82 143 LUINO-VA-VIA V.VENETO, 6/A-B P 806.712,56 6.827.496,32 - 699.267,74 8.333.476,62 - -6.310.084,17 2.023.392,45 144 LURATE CACCIVIO-CO-VIA VARESINA, 88 P 354.367,67 427.340,22 - 169.535,24 951.243,13 - -410.472,75 540.770,38 145 MADONE-BG-VIA PAPA GIOVANNI XXIII, 44 P 517.290,07 782.374,32 - 133.981,12 1.433.645,51 - -1.107.605,75 326.039,76 146 MALNATE-VA-P.ZZA REPUBBLICA / ANG. VIA GARIBALDI L 2.092.932,13 - - - 2.092.932,13 -187.665,92 -263.027,42 1.642.238,79 147 MANERBIO-BS-VIA D.ALIGHIERI, 5 P 922.839,19 1.258.583,13 - 276.298,29 2.457.720,61 - -1.695.368,94 762.351,67 148 MARCHIROLO-VA-PIAZZA BORASIO, 12 P 189.792,52 155.883,17 - 52.498,93 398.174,62 - -205.026,51 193.148,11 149 MARIANO COMENSE-CO-CORSO BRIANZA, 20 P 343.167,69 168.668,17 94.789,87 109.942,77 716.568,50 - -314.839,89 401.728,61 150 MARNATE-VA-VIA DIAZ ANGOLO VIA GENOVA P 541.275,04 481.053,04 476.251,61 231.863,71 1.730.443,40 - -714.560,24 1.015.883,16 151 MARTINENGO-BG-VIA PINETTI, 20 P 757.998,73 409.405,14 - 221.210,88 1.388.614,75 - -467.650,53 920.964,22 152 MILANO - P.ZZA TOMMASEO P 70.128,45 - - - 70.128,45 - -31.300,75 38.827,70 153 MILANO CORSO EUROPA 16 P 4.131.655,19 7.638.500,83 - 20.342.420,20 32.112.576,22 - -7.671.996,61 24.440.579,61 154 MILANO CORSO EUROPA 20 P 2.249.835,90 26.254.884,08 - 22.223.555,42 50.728.275,40 - -20.340.286,01 30.387.989,39 155 MILANO VIA MASCAGNI P 358.038,13 - - 431.830,01 789.868,14 - -187.385,30 602.482,84 156 MILANO-MI-CORSO ITALIA, 20-22 P 4.359.275,73 9.549.009,54 24.273,47 -2.756.830,82 11.175.727,92 - -3.219.581,13 7.956.146,79 157 MILANO-MI-P.LE ZAVATTARI, 12 L 30.165.849,87 - - - 30.165.849,87 - -2.494.803,23 27.671.046,64 158 MILANO-MI-P.ZZA 5 GIORNATE, 1 P 1.831.351,82 2.752.151,53 - -1.054.390,58 3.529.112,77 - -1.052.504,58 2.476.608,19 159 MILANO-MI-P.ZZA TOMMASEO P - - - 57.699,20 57.699,20 - -8.683,18 49.016,02 160 MILANO-MI-PIAZZA PIOLA, 8 P 822.473,03 - - -219.305,77 603.167,26 - -111.441,70 491.725,56 161 MILANO-MI-VIA BIONDI, 1 P 513.505,96 306.102,04 1.446.378,73 -117.038,27 2.148.948,46 82.710,40 -615.726,58 1.615.932,28 162 MILANO-MI-VIA BOCCACCIO, 2 P 3.676.015,70 10.309.603,00 - 6.443.734,30 20.429.353,00 - -3.229.468,38 17.199.884,62 163 MILANO-MI-VIA BOCCHETTO, 13/15 P 865.905,80 5.932.491,44 - -2.206.788,22 4.591.609,02 - -770.074,75 3.821.534,27 164 MILANO-MI-VIA BORGOGNA, 2/4 P 1.207.723,22 5.160.001,56 - 1.139.105,37 7.506.830,15 - -1.840.638,38 5.666.191,77 165 MILANO-MI-VIA BUONARROTI, 22 P 2.732.186,32 7.621.838,92 - 23.105,47 10.377.130,71 - -4.191.397,08 6.185.733,63 166 MILANO-MI-VIA CIRO MENOTTI, 21 P 345.373,51 1.260.180,31 1.248.828,77 -649.000,47 2.205.382,12 - -650.749,34 1.554.632,78 167 MILANO-MI-VIA DELLA MOSCOVA, 38 P 814,79 773.378,70 - -164.604,51 609.588,98 - -123.742,29 485.846,69 168 MILANO-MI-VIA DELLA MOSCOVA, 40/1 P 744.949,97 - - 446.501,39 1.191.451,36 - -158.529,07 1.032.922,29 169 MILANO-MI-VIA G.B. GRASSI, 89 P 1.335.715,77 1.003.435,40 - 357.837,60 2.696.988,77 - -1.333.493,84 1.363.494,93 170 MILANO-MI-VIA LOVANIO, 5/A P 1.041.947,88 1.104.882,62 - 25.364,28 2.172.194,78 - -291.020,58 1.881.174,20 171 MILANO-MI-VIA MANZONI, 7 P 18.244.046,86 7.663.576,59 16.408.125,98 2.768.353,06 45.084.102,49 - -6.024.277,33 39.059.825,16 172 MILANO-MI-VIA MONTE SANTO, 2 P 433.495,98 1.348.271,97 - 155.902,36 1.937.670,31 - -210.621,59 1.727.048,72 173 MILANO-MI-VIA PADOVA, 97 P 1.475.906,60 - - 737,27 1.476.643,87 -139.144,03 -308.862,69 1.028.637,15 174 MILANO-MI-VIA ROSELLINI, 2 P 899.366,97 1.457.082,17 - 577.230,31 2.933.679,45 - -983.896,04 1.949.783,41 604 Relazioni e Bilanci 2013 (segue) Rivalutazioni in sede di F.T.A. Valori Lordi - -44.947,36 - 750.318,11 - 55.323,18 3.001.925,00 - P 4.885.663,18 P 126.637,16 183 NAPOLI-NA-VIA SANTA BRIGIDA, 62/63 P 184 NEMBRO-BG-PIAZZA DELLA LIBERTA' P 185 NOVA MILANESE-MI-VIA BRODOLINI, 1 P Ubicazione Altre Movimentazioni Fondi Ammort. 5.295.436,13 - -927.992,64 4.367.443,49 3.441.467,40 - -719.578,02 2.721.889,38 - 455.561,84 78.550,03 -190.277,33 343.834,54 - 106.023,10 42.316,65 -37.063,18 111.276,57 226.056,58 -151.256,26 857.418,10 - -402.780,35 454.637,75 - -924.667,17 2.077.257,83 - -463.578,51 1.613.679,32 3.588.165,85 - 220.444,43 8.694.273,46 - -4.550.894,25 4.143.379,21 192.786,22 434.080,23 99.704,06 853.207,67 - -704.948,90 148.258,77 1.864.197,10 - - 69.102,26 1.933.299,36 - -298.360,40 1.634.938,96 2.134.739,10 4.450,27 - 331.939,46 2.471.128,83 - -1.205.586,51 1.265.542,32 966.654,63 500.577,80 730.980,88 527.419,10 2.725.632,41 - -891.823,46 1.833.808,95 Prop./ Leasing Investimenti Rivalutazioni di legge 175 MILANO-MI-VIA SAFFI, 6/5 ANG. VIA MONTI P 5.245.633,96 94.749,53 176 MILANO-MI-VIA SECCHI, 2 P 2.524.312,69 166.836,60 177 MILANO-MI-VIA STARO, 1 P 130.223,14 325.338,70 178 MILANO-MI-ZURETTI, 1 P 5.637,45 100.385,65 179 MONCALIERI-TO-STRADA VILLASTELLONE, 2 P 727.294,60 180 MONZA-MI-PIAZZA GIUSEPPE CAMBIAGHI, 1 P 181 MONZA-MI-VIA BORGAZZI, 83 182 MORNAGO-VA-VIA CELLINI - ANGOLO VIA CARUGO Rivalutazioni da Fusioni Valori in bilancio 186 NOVARA-NO-CORSO DELLA VITTORIA, 1 P 2.216.624,18 688.842,81 - -295.255,54 2.610.211,45 - -1.121.761,06 1.488.450,39 187 NOVARA-NO-LARGO DON MINZONI, 1 P 3.194.684,75 93.250,95 152.046,45 -203.461,37 3.236.520,78 - -1.119.247,54 2.117.273,24 188 NOVARA-NO-VIA SOLFERINO P 173.529,51 23.971,12 - -66.836,42 130.664,21 - -48.161,95 82.502,26 189 OLGIATE OLONA-VA-VIA MAZZINI, 54/56 P 325.724,31 236.897,41 206.371,83 -69.769,81 699.223,74 - -297.214,38 402.009,36 190 ORIGGIO-VA-VIA REPUBBLICA 10 P 494.812,53 47.520,35 - 71.405,65 613.738,53 - -257.311,93 356.426,60 191 ORZINUOVI-BS-P.ZA V.EMANUELE, 31/33 P 681.328,53 307.827,14 - 111.612,08 1.100.767,75 - -384.246,64 716.521,11 192 OSIO SOTTO-BG-VIA CAVOUR, 2 P 788.885,09 755.038,69 - 266.698,76 1.810.622,54 - -779.196,47 1.031.426,07 193 OSPITALETTO-BS-VIA M.D.LIBERTA', 27 P 2.085.732,69 768.771,35 - 326.047,27 3.180.551,31 - -1.970.345,22 1.210.206,09 194 PALADINA-BG-VIA IV NOVEMBRE, 13 P 331.135,18 408.403,74 - 73.903,02 813.441,94 - -752.335,21 61.106,73 195 PALAZZOLO SULL OGLIO-BS-PIAZZA ROMA, 1 P 350.073,67 1.388.091,49 - 180.356,07 1.918.521,23 - -969.980,46 948.540,77 196 PAVIA-PV-PIAZZA DUOMO, 1 P 446.217,06 588.387,60 - 553.293,40 1.587.898,06 - -606.858,29 981.039,77 197 PAVIA-PV-VIA MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA, 2 P 444.869,33 955.931,86 - 1.038.088,80 2.438.889,99 - -1.551.736,00 887.153,99 198 PERUGIA-PG-VIA DEI FILOSOFI, 36 P 151.589,80 148.860,67 - 6.965,21 307.415,68 - -66.073,69 241.341,99 199 PIACENZA-PC-VIA VERDI, 48 P 3.550.621,14 1.730.724,78 - 649.858,93 5.931.204,85 - -3.130.239,42 2.800.965,43 200 PIAZZA BREMBANA-BG-VIA BELOTTI, 10 P 333.259,42 241.400,70 - 75.771,40 650.431,52 - -435.113,11 215.318,41 201 POGGIO RUSCO-MN-VIA TRENTO E TRIESTE, 9 P 1.772.102,39 1.314.622,43 1.070.389,61 384.094,82 4.541.209,25 - -2.183.153,16 2.358.056,09 202 PONTE NOSSA-BG-VIA G. FRUA, 24 P 680.063,69 393.984,57 - 132.516,89 1.206.565,15 - -839.210,21 367.354,94 203 PONTE SAN PIETRO-BG-P.ZZA SS.PIETRO E PAOLO, 19 P 1.405.541,59 1.561.117,33 - 345.879,38 3.312.538,30 - -1.878.378,43 1.434.159,87 204 PONTERANICA-BG-VIA PONTESECCO, 32 P 372.407,90 319.110,88 - 100.488,64 792.007,42 - -282.576,16 509.431,26 205 PONTIDA-BG-VIA LEGA LOMBARDA, 161 P 701.416,00 - - - 701.416,00 - -93.774,16 607.641,84 206 PORTO CERESIO-VA-VIA ROMA, 2 P 1.014.941,17 161.518,28 - 180.677,11 1.357.136,56 -606.844,35 -191.643,40 558.648,81 207 RANICA-BG-PIAZZA EUROPA, 2 P 79.928,46 726.162,49 - 126.700,02 932.790,97 - -756.520,76 176.270,21 208 RAPALLO-GE-VIA DIAZ, 6 P 45.351,56 522.555,39 - 135.054,40 702.961,35 - -168.970,54 533.990,81 209 REZZATO-BS-VIA EUROPA, 5 P 58.757,17 572.633,99 - 139.925,69 771.316,85 - -258.890,86 512.425,99 210 ROMANO DI LOMBARDIA-BG-VIA TADINI, 2 P 666.927,28 573.922,63 - 192.184,07 1.433.033,98 - -547.725,63 885.308,35 211 ROMA-RM-CORSO VITTORIO EMANUELE, 25/27 P 1.542.739,99 1.914.853,11 - -378.063,56 3.079.529,54 - -731.080,02 2.348.449,52 212 ROMA-RM-VIA DEI CROCIFERI, 44 P 12.160.223,88 18.111.353,67 - 3.862.345,24 34.133.922,79 - -3.133.684,12 31.000.238,67 213 ROMA-RM-VIALE DELLE PROVINCIE, 34/36 P 1.391.883,25 - - -356.529,88 1.035.353,37 - -109.644,81 925.708,56 214 ROSASCO-PV-VIA ROMA, 4 P 42.352,68 293.806,91 - 467.297,63 803.457,22 - -619.876,64 183.580,58 215 ROVELLASCA-CO-VIA VOLTA, 1 P 2.207,70 - - 638.358,20 640.565,90 - -260.650,23 379.915,67 216 ROVETTA-BG-VIA TOSI, 13 P 828.169,69 443.574,39 - 76.516,13 1.348.260,21 - -1.220.704,56 127.555,65 217 ROZZANO-MI-P.ZZA BERLINGUER, 6 P 874.314,34 - - 281.840,27 1.156.154,61 - -311.220,60 844.934,01 218 ROZZANO-MI-VIALE LOMBARDIA, 17 P 851.954,35 - - -334.236,66 517.717,69 - -120.946,54 396.771,15 219 SAN GIOVANNI BIANCO-BG-V MARTIRI DI CANTIGLIO, 19 P 159.471,15 541.085,49 - 125.156,92 825.713,56 - -364.579,00 461.134,56 220 SAN GIULIANO MILANESE-MI-VIA F.LLI CERVI, 31 P 687.797,88 - - -286.795,29 401.002,59 - -102.963,14 298.039,45 221 SAN LAZZARO DI SAVENA-BO-VIA EMILIA, 208 P 1.078.461,33 - - -218.375,97 860.085,36 - -212.702,68 647.382,68 222 SAN PAOLO-BS-VIA MAZZINI, 60 P 731.503,50 208.477,41 - 40.835,71 980.816,62 -295.448,06 -501.285,32 184.083,24 223 SAN PELLEGRINO TERME-BG-VIA SAN CARLO, 3 P 306.129,17 310.504,84 - 107.525,92 724.159,93 - -271.615,85 452.544,08 224 SAN ZENO NAVIGLIO-BS-VIA TITO SPERI, 1 P 579.652,34 1.020.574,43 - 260.257,44 1.860.484,21 - -1.310.594,04 549.890,17 225 SANT OMOBONO TERME-BG-VIA ALLE FONTI, 8 P 281.498,71 405.402,75 - 83.480,52 770.381,98 - -462.927,61 307.454,37 226 SANTENA-TO-VIA CAVOUR, 43 P 605.388,24 194.215,54 110.053,06 27.222,83 936.879,67 - -375.785,68 561.093,99 227 SARNICO-BG-PIAZZA UMBERTO I, 1 P 1.734.688,03 1.600.442,38 - -265.926,35 3.069.204,06 - -1.049.897,26 2.019.306,80 228 SARONNO-VA-VIA PIETRO MICCA, 10 P 3.080.462,42 1.991.266,58 1.614.741,58 628.253,71 7.314.724,29 - -3.358.161,31 3.956.562,98 229 SARONNO-VA-VICOLO DEL CALDO, 30 P 85.747,78 28.842,22 - 19.484,48 134.074,48 - -48.614,93 85.459,55 230 SCANZOROSCIATE-BG-VIA ROMA, 27 P 797.137,29 448.290,73 - 254.181,55 1.499.609,57 - -447.861,69 1.051.747,88 231 SCHILPARIO-BG-VIA TORRI, 8 P 138.116,82 208.828,19 - 46.931,33 393.876,34 - -262.999,67 130.876,67 232 SERIATE-BG-VIALE ITALIA, 24 P 1.177.828,79 821.983,40 - 267.309,26 2.267.121,45 - -883.785,77 1.383.335,68 233 SESTO CALENDE-VA-V. XX SETTEMBRE,35/37 P 748.816,95 270.516,58 420.566,91 108.172,50 1.548.072,94 - -788.282,71 759.790,23 Allegati al Bilancio d’Esercizio 605 (segue) Ubicazione Prop./ Leasing Investimenti Rivalutazioni di legge Rivalutazioni da Fusioni Rivalutazioni in sede di F.T.A. Valori Lordi Altre Movimentazioni Fondi Ammort. Valori in bilancio 234 SOLARO-MI-VIA MAZZINI, 66 P 54.878,25 - - 712.670,75 767.549,00 - -204.912,58 562.636,42 235 SOLBIATE ARNO-VA-VIA A.AGNELLI, 7 P 683.021,85 528.794,06 227.093,53 190.498,99 1.629.408,43 - -809.282,58 820.125,85 236 SONCINO-CR-VIA IV NOVEMBRE, 25 P 736.252,57 588.843,73 33.053,24 246.146,92 1.604.296,46 - -796.873,64 807.422,82 237 SOVERE-BG-VIA BARONI, 5 P 71.367,17 249.196,76 - 49.531,64 370.095,57 - -152.271,93 217.823,64 238 SPIRANO-BG-VIA DANTE ALIGHIERI P 755.239,07 716.704,44 - 212.846,87 1.684.790,38 - -969.863,36 714.927,02 239 STEZZANO-BG-VIA BERGAMO, 1 P 24.087,68 1.008.464,25 - 159.854,99 1.192.406,92 - -530.134,46 662.272,46 240 SUISIO-BG-VIA CARABELLO POMA, 31 P 406.362,37 - - -102.674,03 303.688,34 - -101.072,41 202.615,93 241 TALEGGIO-BG-VIA ROMA, 63 P 112.461,72 64.696,88 - 33.085,92 210.244,52 - -119.593,63 90.650,89 242 TAVERNOLA BERGAMASCA-BG-VIA ROMA, 12 P 157.047,45 253.070,33 - 70.647,08 480.764,86 - -218.197,05 262.567,81 243 TELGATE-BG-VIA MORENGHI, 17/ANG. VIA ARICI P 4.364,00 - - 637.617,50 641.981,50 - -244.782,08 397.199,42 244 TORINO-TO-P.ZZA GRAN MADRE DI DIO, 12/A P 1.178.105,85 - 167.214,92 -33.252,54 1.312.068,23 - -323.517,34 988.550,89 245 TORINO-TO-PIAZZA ADRIANO, 5 P 754.099,91 357.556,91 497.391,39 -8.031,06 1.601.017,15 - -834.712,48 766.304,67 246 TORINO-TO-VIA VITTORIO ALFIERI, 17 P 3.633.729,18 2.588.920,46 1.131.012,86 -954.050,68 6.399.611,82 - -1.559.991,13 4.839.620,69 247 TORREVECCHIA PIA-PV-VIA MOLINO, 9 P 100.297,94 89.849,31 - 61.796,04 251.943,29 - -101.148,76 150.794,53 248 TRADATE-VA-VIA XXV APRILE, 1 P 2.192.198,25 762.038,01 797.883,38 283.164,96 4.035.284,60 - -1.614.830,91 2.420.453,69 249 TRAVEDONA-MONATE-VA-VIA ROMA, 1 P 507.774,94 356.284,64 - 117.739,77 981.799,35 -130.584,00 -330.137,80 521.077,55 250 TRESCORE BALNEARIO-BG-VIA LOCATELLI, 45 P 1.407.196,75 467.598,45 - 95.299,34 1.970.094,54 - -938.260,47 1.031.834,07 251 TREVIGLIO-BG-VIALE FILAGNO, 11 P 1.469.373,83 2.522.977,97 - 466.849,13 4.459.200,93 - -1.767.656,25 2.691.544,68 252 TREZZANO ROSA-MI-VIA RAFFAELLO SANZIO, 13/S P 256.033,85 - - 76.426,67 332.460,52 - -131.317,91 201.142,61 253 TREZZO SULL' ADDA-MI-VIA A.SALA, 11 P 934.031,88 874.765,54 - 261.005,50 2.069.802,92 - -871.554,36 1.198.248,56 254 UBOLDO-VA-VIA R.SANZIO, 46 P 700.119,32 536.698,70 66.779,14 19.028,67 1.322.625,83 - -720.692,05 601.933,78 255 URGNANO-BG-VIA MATTEOTTI, 157 P 22.637,86 372.725,77 - 85.864,76 481.228,39 - -124.123,42 357.104,97 256 VARANO BORGHI-VA-VIA V.VENETO, 6 P 853.088,44 91.169,61 372.728,08 97.095,41 1.414.081,54 -169.070,71 -483.731,82 761.279,01 257 VARESE-VA-P.ZZA IV NOVEMBRE, 1 P 672.607,28 178.911,63 512.895,22 86.340,01 1.450.754,14 - -658.850,39 791.903,75 258 VARESE-VA-PIAZZA BATTISTERO, 2 P 3.240.677,41 6.202.412,32 - 2.683.802,46 12.126.892,19 - -5.292.050,39 6.834.841,80 259 VARESE-VA-VIA SAN MICHELE, 6A P 170.613,65 29.531,55 31.849,23 6.314,07 238.308,50 - -109.362,48 128.946,02 260 VARESE-VA-VIA V.VENETO, 2 P 10.548.887,36 9.982.212,99 7.526.419,21 657.192,43 28.714.711,99 26.972,25 -11.113.658,59 17.628.025,65 261 VARESE-VA-VIA VIRGILIO, 27 P 243.494,88 27.727,21 288.933,92 44.529,15 604.685,16 - -232.375,42 372.309,74 262 VARESE-VA-VIALE BORRI, 155 P 613.216,98 13.123,48 513.063,75 57.651,89 1.197.056,10 - -441.683,21 755.372,89 263 VENEGONO INFERIORE-VA-VIA MAUCERI, 16 P 197.216,47 109.441,44 370.764,64 87.417,85 764.840,40 - -638.860,92 125.979,48 264 VENEZIA-VE-VIA CAPPUCCINA, 181 P 17.306,75 350.693,25 - - 368.000,00 30.840,02 -104.432,70 294.407,32 265 VERDELLO-BG-VIA CASTELLO, 31 P 918.201,39 238.867,12 - 37.285,63 1.194.354,14 - -430.325,13 764.029,01 266 VERONA-VR-VIA CITTA' DI NIMES, 4/8 P 1.732.852,18 - - 205.281,93 1.938.134,11 - -421.870,10 1.516.264,01 267 VERTOVA-BG-VIA S.ROCCO, 37 P 309.206,19 592.575,77 - 106.370,89 1.008.152,85 - -831.624,74 176.528,11 268 VESTONE-BS-VIA TEOBALDO CALISSANO, 9 P 0,02 - - - 0,02 209.999,98 - 210.000,00 269 VIGEVANO-PV-VIA DANTE, 39 P 546.572,16 3.767.489,65 - 1.301.707,94 5.615.769,75 - -2.892.148,86 2.723.620,89 270 VIGEVANO-PV-VIA DE AMICIS, 5 P 85.401,89 547.550,89 - 156.823,93 789.776,71 - -477.308,13 312.468,58 271 VIGEVANO-PV-VIA MADONNA DEGLI ANGELI, 2 P 17.991,11 417.889,31 - 27.743,58 463.624,00 - -224.886,32 238.737,68 272 VIGEVANO-PV-VICOLO BARBAVARA, 5/7 P 1.127,43 108.977,93 - 47.002,63 157.107,99 - -130.879,74 26.228,25 273 VIGGIU-VA-VIA CASTAGNA, 1 P 190.312,69 102.838,76 317.479,20 64.093,53 674.724,18 - -600.140,82 74.583,36 274 VILLA D ADDA-BG-VIA FOSSA, 8 P 347.286,88 113.881,51 - 70.314,67 531.483,06 - -238.895,90 292.587,16 275 VILLA POMA-MN-PIAZZA MAZZALI, 7 P 590.531,45 - - -62.406,01 528.125,44 - -132.573,39 395.552,05 276 VILLONGO-BG-VIA BELLINI, 20 P 733.939,16 443.868,55 - 173.443,41 1.351.251,12 - -504.938,02 846.313,10 277 VILMINORE DI SCALVE-BG-VIA PAPA GIOVANNI XXIII, 2 P 13.236,10 237.793,28 - 43.752,95 294.782,33 - -258.916,24 35.866,09 278 VIMERCATE-MI-VIA B. CREMAGNANI, 20/A P 1.593.586,57 746.313,12 - 233.728,54 2.573.628,23 - -1.278.614,99 1.295.013,24 279 VIMERCATE-MI-VIA GARIBALDI, 12 P 383.936,62 - - 2.102,49 386.039,11 - -129.376,48 256.662,63 280 VIMERCATE-MI-VIA TORRI BIANCHE, 3 P 518.431,86 - - 37.604,00 556.035,86 - -161.491,01 394.544,85 281 VITERBO-VT-P.ZZA MARTIRI D'UNGHERIA P 12.116.947,46 - - - 12.116.947,46 207.894,43 -6.511.722,69 5.813.119,20 282 VITERBO-VT-VIA BUSSI, 19-21 P 22.915,22 181.605,46 - - 204.520,68 29.783,35 -131.466,52 102.837,51 283 ZOGNO-BG-VIA M.D.LIBERTA', 1 P 531.695,30 1.288.500,95 - 219.247,85 2.039.444,10 - -933.663,91 1.105.780,19 453.188.057,78 438.211.485,30 50.178.744,85 86.394.994,25 1.027.973.282,18 9.112.532,79 606 Relazioni e Bilanci 2013 -395.306.566,72 641.779.248,25 Obbligazioni convertibili (Importi in unità di euro) 31.12.2012 CODICE DESCRIZIONE DIVISA VALORI NOMINALI VARIAZIONI VALORI DI BILANCIO VALORI NOMINALI 31.12.2013 VALORI DI BILANCIO VALORI NOMINALI VALORI DI BILANCIO IT0003331888 ALITALIA 7,5 10 CV EUR 10 - 22 - 32 - IT0003873467 SNIA SPA 3% 05/10 CV EUR 8 - - - 8 2.499.944 IT0004953425 PRELIOS 13/19 ONE CP EUR - - 2.490.000 2.499.944 2.490.000 IT0003563035 BCA CARIGE 14 1,5 CV EUR - - 3 3 3 3 IT0004447014 COGEMESET 14 SC CV EUR - - 2.534.999 633.750 2.534.999 633.750 IT0004689623 BIOCELL 0,5% 11/14 EUR TOTALE - - 1.266.650 1.267.212 1.266.650 1.267.212 18 - 6.291.674 4.400.909 6.291.692 4.400.909 Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione a norma del Regolamento Emittenti Consob art. 149 duodecies. Ai sensi di quanto disposto dall’art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob si riportano, nella tabella che segue, le informazioni riguardanti i corrispettivi erogati a favore della società di revisione Deloitte & Touche Spa ed alle società appartenenti alla stessa rete per i seguenti servizi: 1) Servizi di revisione che comprendono: - l'attività di controllo dei conti annuali, finalizzata all'espressione di un giudizio professionale; - l'attività di controllo dei conti infrannuali. 2)Servizi di attestazione che comprendono incarichi con cui il revisore valuta uno specifico elemento, la cui determinazione è effettuata - da un altro soggetto che ne è responsabile, attraverso opportuni criteri, al fine di esprimere una conclusione che fornisca al destinatario - un grado di affidabilità in relazione a tale specifico elemento. 3) Servizi di consulenza fiscale. 4) Altri servizi. I corrispettivi esposti in tabella, di competenza dell’esercizio 2013, sono quelli contrattualizzati, comprensivi di eventuali indicizzazioni (ma non anche di spese vive, dell’eventuale contributo di vigilanza ed IVA). Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario del servizio Compensi (migliaia di euro) Revisione contabile Deloitte & Touche Spa UBI Banca Scpa 971 Servizi di attestazione Deloitte & Touche Spa UBI Banca Scpa 997 Tipologia di servizio Servizi di consulenza fiscale Altri servizi: Deloitte Consulting Srl UBI Banca Scpa 350 Supporto metodologico per la mappatura dei sistemi di rating Deloitte Consulting Srl UBI Banca Scpa 131 Supporto metodologico allo sviluppo del sistema di rating a distanza della rete commerciale Deloitte Consulting Srl UBI Banca Scpa Totale 219 2.318 Allegati al Bilancio d’Esercizio 607