Bilancio
d’Esercizio
di UBI Banca Scpa
al 31 dicembre 2014
Relazione
sulla gestione
UBI Banca: principali dati e indicatori1
31.12.2014
31.12.2013
31.12.2012
31.12.2011
31.12.2010
31.12.2009
31.12.2008
INDICI DI STRUTTURA
Crediti netti verso clientela / totale attivo
31,5%
34,1%
30,8%
22,1%
20,5%
19,8%
16,9%
Raccolta diretta da clientela / totale passivo
58,8%
50,6%
42,7%
49,7%
49,1%
33,5%
32,2%
Crediti netti verso clientela / raccolta diretta da clientela
53,5%
67,2%
72,1%
44,6%
41,8%
59,0%
52,4%
Patrimonio netto (incluso utile/perdita d'esercizio) / totale passivo
11,5%
12,5%
11,7%
10,7%
14,6%
16,8%
16,7%
4,0%
0,8%
2,6%
4,2%
2,7%
3,8%
0,2%
INDICI DI REDDITIVITÀ
ROE (Utile/perdita d'esercizio / patrimonio netto incluso utile/perdita d'esercizio)
ROTE (Utile/perdita d'esercizio / pn incluso utile/perdita d'esercizio al netto
delle immobilizzazioni immateriali)
4,0%
0,8%
2,6%
4,2%
2,9%
4,0%
0,2%
ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale attivo)
0,47%
0,10%
0,30%
0,45%
0,40%
0,64%
0,04%
Cost/income (oneri / proventi operativi)
49,2%
47,9%
48,1%
96,9%
59,5%
39,4%
58,9%
Spese per il personale / proventi operativi
22,3%
21,5%
19,5%
43,7%
28,1%
18,0%
24,8%
Dividendi / proventi operativi
40,2%
34,7%
51,0%
135,2%
64,6%
78,0%
141,3%
Risultato netto dell'attività finanziaria / proventi operativi
25,9%
32,7%
37,3%
-2,1%
27,8%
17,9%
-30,1%
4,57%
4,57%
1,83%
-
-
-
-
34,33%
34,93%
48,63%
-
-
-
-
1,36%
1,18%
1,01%
-
-
-
-
55,08%
60,13%
61,25%
-
-
-
-
Tier 1 ratio (Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni / attività di rischio ponderate)
34,60%
50,36%
56,23%
59,23%
67,64%
67,04%
45,89%
Total capital ratio (Totale Fondi propri / attività di rischio ponderate)
43,82%
71,22%
84,49%
85,62%
90,42%
95,15%
64,25%
10.509.912
13.707.454
14.194.716
12.972.683
13.713.202
14.285.982
13.655.979
INDICI DI RISCHIOSITÀ
Sofferenze nette +incagli netti / crediti netti verso clientela
Rettifiche di valore su sofferenze e incagli / sofferenze+incagli lordi
(grado di copertura)
Sofferenze nette / crediti netti verso clientela
Rettifiche di valore su sofferenze / sofferenze lorde
(grado di copertura delle sofferenze)
COEFFICIENTI PATRIMONIALI Basilea 3 dal 31 marzo 20142
Totale Fondi propri (dati in migliaia di euro)
di cui: Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni
Attività di rischio ponderate
8.297.667
9.693.641
9.447.070
8.973.902
10.258.059
10.064.763
9.753.795
23.985.029
19.247.607
16.799.510
15.151.704
15.165.464
15.013.954
21.253.805
23.886
DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI (in migliaia di euro)
OPERATIVI E DI STRUTTURA (numero)
Utile (perdita) d'esercizio
(918.437)
71.340
223.496
(2.713.054)
283.720
406.317
Utile (perdita) d'esercizio ante esodi anticipati e impairment
345.452
382.601
304.265
316.723
302.156
452.430
27.444
Utile d'esercizio normalizzato
207.687
137.718
266.742
70.124
195.474
388.152
441.574
Proventi operativi
Oneri operativi
Crediti netti verso clientela
di cui: sofferenze nette
incagli netti
Raccolta diretta da clientela
Patrimonio netto (incluso utile/perdita d'esercizio)
Attività immateriali
Totale attivo
Sportelli in Italia
Forza lavoro a fine esercizio
(dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto di somministrazione)
Forza lavoro media
(dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto di somministrazione) (*)
687.772
713.096
664.554
262.202
465.070
708.460
640.100
(338.670)
(341.302)
(319.622)
(254.048)
(276.650)
(278.852)
(376.816)
23.330.321
25.168.913
22.584.747
15.692.663
14.536.121
12.560.060
10.446.768
317.590
295.805
227.442
280
277
272
849
749.746
852.993
186.572
-
-
-
-
43.610.938
37.435.005
31.302.960
35.223.005
34.790.516
21.277.596
19.942.079
8.566.696
9.231.816
8.607.721
7.609.829
10.328.266
10.662.230
10.358.682
410
410
410
448
542.792
545.893
596.756
74.171.865
73.914.645
73.336.254
70.895.253
70.897.601
63.450.192
61.983.318
4
4
3
2
2
2
2
1.675
1.588
1.412
1.250
1.380
1.405
1.566
1.579
1.569
1.393
1.212
1.349
1.451
1.509
1. Gli indicatori sono stati costruiti utilizzando i dati riclassificati riportati nel capitolo “Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti
non ricorrenti e prospetti di raccordo”. Le informazioni relative al titolo azionario sono contenute nello specifico capitolo della presente Relazione sulla Gestione. Relativamente agli
esercizi 2014 e 2011, gli indici di redditività sono stati costruiti utilizzando l’utile d’esercizio ante oneri per esodi anticipati e impairment.
2.Gli indicatori al 31 dicembre 2014 sono stati calcolati secondo la metodologia di Basilea 3 entrata in vigore il 1° gennaio 2014 (Regolamento UE n.575/2013). I dati al 31 dicembre 2013
e al 31 dicembre 2012 erano stati calcolati secondo la metodologia Basilea 2 AIRB e si riferiscono rispettivamente agli indicatori: Tier1 (patrimonio di base/attività di rischio ponderate)
e Total capital ratio (patrimonio di vigilanza + Tier 3/attività di rischio ponderate). Il Gruppo era stato infatti autorizzato il 19 luglio 2013 (a far data dalla segnalazione al 30 giugno 2013)
all’utilizzo dei sistemi di rating interno avanzati a fronte del rischio di credito relativo al portafoglio delle PMI e alle esposizioni garantite da immobili residenziali; relativamente al segmento
corporate, l’uso dei modelli interni avanzati era stato autorizzato il 16 maggio 2012 (a far data dalla segnalazione al 30 giugno 2012).
Per i periodi precedenti i dati erano stati calcolati secondo il metodo Basilea 2 Standard.
(*) Nel calcolo della forza lavoro media i dipendenti part-time vengono convenzionalmente considerati al 50%.
390 Relazioni e Bilanci 2014
La struttura organizzativa di UBI Banca
Unione di Banche Italiane Scpa, Banca cooperativa quotata
alla Borsa di Milano, è a capo dell’omonimo Gruppo bancario
strutturato secondo un modello organizzativo di tipo federale,
polifunzionale, con un’offerta differenziata per mercato.
In qualità di Capogruppo, UBI Banca svolge funzioni di
indirizzo strategico (definendo il disegno imprenditoriale
del Gruppo), di presidio delle funzioni di business
(attraverso il supporto ed il coordinamento delle attività
commerciali delle Banche Rete e delle Società Prodotto),
di monitoraggio dei rischi, nonché di fornitura di servizi
accentrati (direttamente o attraverso Società controllate).
Sotto il profilo della governance, UBI Banca ha adottato il
sistema dualistico, nel pieno rispetto delle prerogative e
delle specificità dei due organi sociali cui sono in capo le
responsabilità, distinte, di sorveglianza e di gestione.
Nel corso del 2014 la struttura organizzativa della
Capogruppo, relativamente al primo ambito presentato
nell’organigramma, ha subito parziali modifiche.
Organigramma di UBI Banca Scpa
CONSIGLIO DI
SORVEGLIANZA
CHIEF AUDIT
EXECUTIVE
SUPPORTO AL CONSIGLIO
DI SORVEGLIANZA
CONSIGLIO DI
GESTIONE
AUDIT DI
PROCESS0
E RISCHI
AUDIT
GOVERNANCE E
METHODOLOGIES
CONSIGLIERE
DELEGATO
CHIEF FINANCIAL
OFFICER
AUDIT RETI
DI VENDITA
INVESTOR
E MEDIA
RELATIONS
COMPLIANCE
CONSULENZA E
COMPLIANCE FISCALE
PRINCIPI E CONTROLLI
CONTABILI E LEGGE 262
ANNUAL &
PERIODIC REPORTS
PIANIFICAZIONE
STRATEGICA,
ALM E STUDI
AMMINISTRAZIONE
E ADEMPIMENTI
FISCALI
CONTROLLO
DI GESTIONE
CHIEF RISK OFFICER
DIRETTORE AFFARI
GENERALI E
PARTECIPAZIONI
RISK
GOVERNANCE
CONTROLLO
RISCHI DI CREDITO
CONTROLLO RISCHI
FINANZIARI, OPERATIVI
& DI EQUILIBRIO
STRUTTURALE
AFFARI
LEGALI E
CONTENZIOSO
AFFARI SOCIETARI,
PARTECIPAZIONI
E RAPPORTI CON
LE AUTHORITIES
CONTROLLO RISCHI
DI RICICLAGGIO
& RECLAMI
OPERAZIONI
STRAORDINARIE
DIRETTORE
GENERALE
CUSTOMER CARE
CHIEF BUSINESS
OFFICER
CHIEF LENDING
OFFICER
PREVENZIONE E
PROTEZIONE SUL LAVORO
MODELLI DISTRIBUTIVI,
PIANIFICAZIONE E REPORTING
POLITICHE E QUALITÀ
DEL CREDITO
CREDITI
CHIEF OPERATING
OFFICER
CREDITO
ANOMALO E
RECUPERO CREDITI
RETAIL
CANALI
DIRETTI E
COMUNICAZIONE
ORGANIZZAZIONE
PRIVATE &
CORPORATE
UNITY
GLOBAL
TRANSACTION
E OPERATIONS
OTTIMIZZAZIONE
COSTI
RISORSE
UMANE
UBISS
UBI ACADEMY
FINANZA
Organi di Gestione e Controllo
Area
Servizio
Funzione
Aree, Servizi e Funzioni di Staff
Società in coordinamento operativo
Relazione sulla gestione 391
Con decorrenza 14 luglio sono stati apportati alcuni
adeguamenti in coerenza con l’entrata in vigore delle
nuove disposizioni di Banca d’Italia in materia di “Sistema
dei controlli, sistema informativo e continuità operativa” .
In particolare:
• l’Area compliance è stata riallocata a riporto diretto del
Consigliere Delegato, confermando al proprio interno
l’articolazione in compliance Servizi bancari, Servizi di
investimento e coordinamento compliance Società del
Gruppo;
• è stato istituito, in staff al Chief Financial Officer, il
servizio Consulenza e compliance fiscale;
• è stata rivista l’articolazione delle strutture nell’ambito
del Chief Risk Officer con:
- la riallocazione in staff al CRO del servizio Risk governance;
- la formalizzazione di un’Area controllo rischi di credito
(alle dirette dipendenze del CRO), che riunisce più strutture
specializzate nel controllo del portafoglio creditizio,
nell’AQR, come pure nel presidio dei rating di Gruppo;
- una parziale riconfigurazione e ridenominazione delle
restanti Aree dipendenti dal CRO: l’Area controllo rischi
finanziari, operativi & di equilibrio strutturale e l’Area
controllo rischi di riciclaggio & Reclami.
A partire dal 1° ottobre, nell’ambito di ulteriori interventi
miranti ad ottimizzare la configurazione di alcune strutture,
il Servizio Customer Care, precedentemente in staff al
Chief Risk Officer, è stato riallocato in staff al Direttore
Generale.
Infine, con decorrenza 20 ottobre è divenuta operativa la
nuova configurazione delle strutture facenti capo al Chief
Audit Executive. La revisione – attuata in coerenza con le
già citate disposizioni di vigilanza – si è e resa opportuna
alla luce delle variazioni intervenute nel perimetro delle
Società del Gruppo e nei relativi processi: essa ha portato
ad una semplificazione organizzativa (i riporti diretti al CAE
sono scesi da 5 a 3) unitamente ad una visione più integrata
dei rischi a livello individuale e di Gruppo, in parallelo con
un potenziamento del modello di presidio strutturale per
ambiti specialistici.
Premessa
Per quanto concerne i seguenti aspetti dell’informativa
sull’attività di UBI Banca nel 2014:
- lo SCENARIO DI RIFERIMENTO;
- l’ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO;
- il SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI;
- le NOVITÀ FISCALI,
- gli EVENTI RILEVANTI DELL’ESERCIZIO;
- l’ATTIVITÀ COMMERCIALE, l'INNOVAZIONE DIGITALE e la
MONETICA;
392 Relazioni e Bilanci 2014
si fa rinvio alle specifiche parti della Relazione sulla
gestione consolidata.
Le risorse umane
COMPOSIZIONE DELL'ORGANICO DI UBI BANCA PER FORZA LAVORO
31.12.2014
31.12.2013
Variazione
Dipendenti a libro matricola di UBI Banca
2.487
2.171
316
Dipendenti distaccati presso altre Società del Gruppo
-1.233
-942
291
820
524
296
di cui: presso UBI Sistemi e Servizi
Dipendenti distaccati da altre Società del Gruppo
421
359
62
Dipendenti effettivi in servizio presso UBI Banca
1.675
1.588
87
-
-
-
1.675
1.588
87
Collaboratori con contratto di somministrazione
Forza lavoro
Al 31 dicembre 2014 i lavoratori dipendenti a libro matricola
UBI Banca erano 2.487, in aumento di 316 unità rispetto
all’anno precedente. L’evoluzione è stata determinata
principalmente dai passaggi a libro paga di risorse provenienti
da altre Società del Gruppo (319 in totale, di cui 302 per
trasferimenti, avvenuti con decorrenza 1° gennaio 2014, da
UBI Sistemi e Servizi di risorse la cui operatività è rimasta
in forza alla Società consortile) e, in misura residuale, dagli
inserimenti con contratto a tempo indeterminato (15) e
flessibile (21) realizzati a fronte delle 39 uscite registrate (6
per passaggio ad altra Società del Gruppo, 7 per quiescenza,
3 per termine di contratti flessibili e la restante parte per
motivazioni a diverso titolo riconducibili alla “natural
attrition” aziendale).
In termini di personale effettivamente impiegato dalla
Capogruppo, l’organico a fine esercizio si presentava costituito
da 1.675 risorse, con un incremento, nei dodici mesi, di 87
unità, sostanzialmente dovuto agli accentramenti delle attività
di Governo e Controllo di Prestitalia, UBI Factor e UBI Leasing
(secondo le previsioni dell’intesa sindacale del 15 gennaio
2014) nonché delle attività di gestione, nell’ambito del credito
anomalo, delle "posizioni ristrutturate", precedentemente in
carico alle competenti funzioni delle singole Banche Rete.
Come risulta dalla tabella di dettaglio, i dipendenti distaccati
da UBI Banca presso altre Società del Gruppo a fine 2014
risultavano saliti a 1.233, il 66% dei quali in servizio presso
UBI Sistemi e Servizi (820 risorse), con un incremento netto
rispetto al dicembre 2013 di 296 unità, che rifletteva la
permanenza in distacco presso la Società consortile delle
sopra citate risorse passate a libro matricola da UBI Sistemi e
Servizi a UBI Banca.
Si rileva contestualmente l'incremento di 62 unità delle risorse
distaccate presso la Capogruppo da altre Società del Gruppo,
riconducibile ai richiamati processi di accentramento.
In considerazione delle peculiarità operative di Capogruppo,
la composizione dell’organico per qualifica continua ad
evidenziare, rispetto al dato consolidato, un maggior peso
relativo delle fasce di inquadramento più elevate. Non si
rilevano sostanziali variazioni rispetto a fine 2013.
Relativamente alle previsioni dell’Accordo Quadro del 29
novembre 2012 in materia di accesso alle prestazioni ordinarie
del Fondo di Solidarietà, le circa 13 mila giornate di riduzione
e/o sospensione dell’orario di lavoro richieste per il 2014 dal
personale operativo presso UBI Banca sono state concesse e
fruite tenuto conto delle esigenze produttive e organizzative
delle singole strutture di Capogruppo. L’esercizio si pone in
continuità con quanto avvenuto nel corso del 2013 in termini
di volume di giornate richieste e fruite.
A dicembre l’età media dei dipendenti a libro matricola UBI
Banca si attestava a 45 anni e 5 mesi (rispetto ai 44 anni e 9
mesi del 2013), mentre l’anzianità media risultava di 17 anni
e 3 mesi (16 anni e 8 mesi il dato di raffronto). L’incidenza del
personale femminile era pari al 38,2%, in leggera flessione
rispetto a fine 2013 (39,6%). Il citato passaggio a libro matricola
di UBI Banca delle risorse provenienti da UBI Sistemi e Servizi
ha infatti modificato, per quanto in maniera marginale, le
proporzioni di genere dell'organico della Capogruppo.
In merito alle politiche di remunerazione ed incentivazione si
rinvia alla Relazione sulla remunerazione che viene presentata
in altra parte del presente fascicolo, redatta ai sensi degli artt.
123 ter del TUF e 84 quater del Regolamento Emittenti, nonché
ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza in materia di politiche
e prassi di remunerazione e incentivazione per le banche e i
gruppi bancari emanate il 18 novembre 2014.
Ulteriori elementi informativi sul tema sono riportati nella
Relazione sul governo societario di UBI Banca, sempre in
allegato al presente fascicolo.
Per quanto riguarda, infine, le relazioni sindacali, la formazione,
la comunicazione interna, l’ambiente di lavoro e le iniziative di
welfare, trattandosi di attività coordinate a livello di Gruppo, si
rimanda agli specifici paragrafi contenuti nella Relazione sulla
gestione consolidata dove sono riportate anche le informazioni
relative all'Accordo sindacale del 26 novembre 2014.
COMPOSIZIONE DELL'ORGANICO PER QUALIFICA
31.12.2014
Incidenza %
31.12.2013
Incidenza %
Dirigenti
136
8,1%
134
8,4%
Quadri Direttivi 3º e 4º livello
532
31,8%
495
31,2%
Quadri Direttivi 1º e 2º livello
382
22,8%
373
23,5%
3ª Area Professionale (impiegati)
622
37,1%
583
36,7%
1ª e 2ª Area Professionale (altro personale)
Dipendenti effettivi in servizio presso UBI Banca
3
0,2%
3
0,2%
1.675
100,0%
1.588
100,0%
Relazione sulla gestione 393
Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al
netto delle più significative componenti non ricorrenti e
prospetti di raccordo
Stato patrimoniale riclassificato
Importi in migliaia di euro
31.12.2014
31.12.2013
Variazioni
Variazioni %
ATTIVO
10.
Cassa e disponibilità liquide
20.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
30.
Attività finanziarie valutate al fair value
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
50.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
60.
Crediti verso banche
70.
Crediti verso clientela
80.
Derivati di copertura
90.
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
100.
Partecipazioni
110.
Attività materiali
120.
Attività immateriali
130.
Attività fiscali
140.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
150.
Altre attività
Totale dell'attivo
160.330
151.927
8.403
5,5%
1.544.835
3.191.080
-1.646.245
-51,6%
193.167
208.143
-14.976
-7,2%
18.066.883
14.753.276
3.313.607
22,5%
3.576.951
3.086.815
490.136
15,9%
14.055.649
13.487.366
568.283
4,2%
23.330.321
25.168.913
-1.838.592
-7,3%
647.972
215.310
432.662
200,9%
5.583
5.418
165
3,0%
9.624.011
10.608.614
-984.603
-9,3%
634.178
650.742
-16.564
-2,5%
410
410
-
-
1.688.730
1.727.626
-38.896
-2,3%
507
2.329
-1.822
-78,2%
642.338
656.676
-14.338
-2,2%
74.171.865
73.914.645
257.220
0,3%
-21,2%
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
10.
Debiti verso banche
19.140.417
24.285.811
-5.145.394
20.
Debiti verso clientela
7.065.270
7.223.913
-158.643
-2,2%
30.
Titoli in circolazione
36.545.668
30.211.092
6.334.576
21,0%
40.
Passività finanziarie di negoziazione
722.181
1.531.436
-809.255
-52,8%
60.
Derivati di copertura
937.018
377.702
559.316
148,1%
80.
Passività fiscali
352.883
323.144
29.739
9,2%
100.
Altre passività
751.071
631.077
119.994
19,0%
110.
Trattamento di fine rapporto del personale
45.443
40.166
5.277
13,1%
120.
Fondi per rischi e oneri:
45.218
58.488
-13.270
-22,7%
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
130.+160.+
170.+180.+190.
200.
Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione
e azioni proprie
Utile (perdita) d'esercizio
Totale del passivo e del patrimonio netto
394 Relazioni e Bilanci 2014
1.144
1.061
83
7,8%
44.074
57.427
-13.353
-23,3%
9.485.133
9.160.476
324.657
3,5%
-918.437
71.340
-989.777
n.s.
74.171.865
73.914.645
257.220
0,3%
Relazione sulla gestione 395
Attività fiscali
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Altre attività
130.
140.
150.
1.144
44.074
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
200.
Totale del passivo e del patrimonio netto
Utile (perdita) del periodo
130.+160.+
170.+180.+190. Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione e azioni proprie
45.218
Fondi per rischi e oneri:
120.
74.171.865
-918.437
9.485.133
45.443
751.071
Altre passività
Trattamento di fine rapporto del personale
352.883
100.
Passività fiscali
80.
937.018
722.181
36.545.668
7.065.270
72.591.868
212.354
9.538.886
44.445
1.105
45.550
44.617
580.445
366.121
752.063
675.565
35.242.182
2.180.592
22.953.493
72.591.868
74.171.865
19.140.417
525.106
82.063
1.549.868
410
638.243
10.576.618
5.714
609.406
22.666.345
13.841.245
3.076.556
17.580.462
193.637
1.119.978
126.217
30.9.2014
642.338
507
1.688.730
410
634.178
9.624.011
5.583
647.972
23.330.321
14.055.649
3.576.951
18.066.883
193.167
1.544.835
160.330
31.12.2014
110.
Passività finanziarie di negoziazione
Derivati di copertura
40.
Titoli in circolazione
30.
60.
Debiti verso banche
Debiti verso clientela
10.
20.
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
Totale dell'attivo
Attività materiali
Attività immateriali
Partecipazioni
100.
110.
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
90.
120.
Crediti verso clientela
Derivati di copertura
70.
80.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Crediti verso banche
50.
60.
Attività finanziarie valutate al fair value
Attività finanziarie disponibili per la vendita
30.
20.
40.
Cassa e disponibilità liquide
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
10.
ATTIVO
Importi in migliaia di euro
Evoluzione trimestrale dei dati patrimoniali riclassificati
74.506.075
244.650
9.496.994
48.440
1.114
49.554
43.921
898.336
290.029
573.317
600.017
34.662.145
3.423.416
24.223.696
74.506.075
721.697
82.063
1.538.252
410
642.485
10.625.008
5.751
447.010
23.352.148
15.450.016
3.049.841
15.996.041
192.408
2.280.749
122.196
30.6.2014
75.199.613
227.027
9.500.185
59.776
1.052
60.828
43.545
705.434
451.208
462.440
1.513.524
34.489.699
2.658.889
25.086.834
75.199.613
699.446
2.329
1.684.885
410
645.244
10.708.381
5.606
300.274
23.962.361
14.460.750
3.113.263
15.281.956
193.692
4.011.024
129.992
31.3.2014
73.914.645
71.340
9.160.476
57.427
1.061
58.488
40.166
631.077
323.144
377.702
1.531.436
30.211.092
7.223.913
24.285.811
73.914.645
656.676
2.329
1.727.626
410
650.742
10.608.614
5.418
215.310
25.168.913
13.487.366
3.086.815
14.753.276
208.143
3.191.080
151.927
31.12.2013
73.203.469
139.091
8.983.798
58.771
1.083
59.854
39.127
516.425
231.797
835.256
1.457.552
26.743.945
7.280.405
26.916.219
73.203.469
420.688
2.329
1.531.234
410
628.686
10.976.197
5.692
231.834
26.013.350
12.491.061
3.149.620
13.968.794
207.370
3.449.192
127.012
30.9.2013
75.491.903
144.020
8.883.660
59.437
1.083
60.520
38.995
833.387
172.210
881.210
1.787.611
26.717.190
7.441.689
28.531.411
75.491.903
714.059
2.329
1.552.572
410
633.267
10.975.983
5.961
246.075
26.527.303
13.717.646
3.122.272
12.813.746
206.860
4.858.058
115.362
30.6.2013
71.569.676
96.002
8.561.643
39.133
-
39.133
35.218
608.383
284.167
950.122
1.693.378
23.238.243
7.456.576
28.606.811
71.569.676
729.573
2.329
1.630.799
410
581.597
11.235.287
-
108.737
21.539.134
15.283.251
3.185.071
12.192.040
125.579
4.831.209
124.660
31.3.2013
396 Relazioni e Bilanci 2014
Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte
Utile (perdita) del periodo
210.
290.
345.452
(918.437)
(1.251.894)
(11.995)
260.
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
(15.464)
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente
Utile (perdita) del periodo ante oneri per esodi anticipati e rettifiche/riprese
di valore su partecipazioni del Gruppo
250.
150.a
133.676
360.916
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
210.+240.
(311)
(4.813)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
130.b+c+d
160.
(116.738)
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
71.340
(311.175)
(86)
382.601
246.813
135.788
(6.170)
(1.354)
(40.367)
(188.115)
371.794
(341.302)
(338.670)
349.102
(22.977)
(164.991)
(153.334)
713.096
108.317
232.945
5.239
247.205
119.390
31.12.2013
B
(21.630)
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre
attività/passività finanziarie
Risultato della gestione operativa
Oneri operativi
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
(153.425)
(163.615)
130.a
170.+180.
Spese per il personale
Altre spese amministrative
687.772
Proventi operativi
150.a
112.431
Altri oneri/proventi di gestione
178.153
24.255
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e
delle attività/passività valutate al fair value
Commissioni nette
96.444
276.489
Margine d'interesse
31.12.2014
A
Dividendi e proventi simili
150.b
190.
80.+90.+
100.+110.
40.-50.
70.
10.-20.
Importi in migliaia di euro
Conto economico riclassificato
(989.777)
940.719
11.909
(37.149)
(262.277)
225.128
139.846
(1.043)
(35.554)
(71.377)
(22.692)
(2.632)
(1.347)
(1.376)
91
(25.324)
4.114
(54.792)
19.016
29.284
(22.946)
Variazioni
A-B
n.s.
n.s.
n.s.
(9,7%)
n.s.
165,8%
n.s.
(77,0%)
(88,1%)
(37,9%)
(6,1%)
(0,8%)
(5,9%)
(0,8%)
0,1%
(3,6%)
3,8%
(23,5%)
363,0%
11,8%
(19,2%)
Variazioni %
A/B
(1.130.791)
(1.251.894)
(11.995)
133.098
16.203
116.895
134.153
(1.301)
(3.062)
(32.699)
19.804
(89.421)
(5.326)
(47.302)
(36.793)
109.225
30.197
42.443
10.727
796
25.062
IV trimestre
2014
C
(67.751)
(310.274)
(86)
242.609
218.997
23.612
(6.152)
(523)
(3.103)
(99.321)
132.711
(82.675)
(5.692)
(36.195)
(40.788)
215.386
27.147
121.023
(285)
16.568
50.933
IV trimestre
2013
D
1.063.040
941.620
11.909
(109.511)
(202.794)
93.283
140.305
778
(41)
(66.622)
(112.907)
6.746
(366)
11.107
(3.995)
(106.161)
3.050
(78.580)
11.012
(15.772)
(25.871)
Variazioni
C-D
n.s.
n.s.
n.s.
(45,1%)
(92,6%)
395,1%
n.s.
148,8%
(1,3%)
(67,1%)
(85,1%)
8,2%
(6,4%)
30,7%
(9,8%)
(49,3%)
11,2%
(64,9%)
n.s.
(95,2%)
(50,8%)
Variazioni %
C/D
Relazione sulla gestione 397
Margine d'interesse
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
(5.326)
(1.251.894)
(1.130.791)
Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte
Utile (perdita) del periodo
210.
290.
133.098
Utile (perdita) del periodo ante oneri per esodi anticipati e rettifiche/riprese di valore
su partecipazioni del Gruppo
(11.995)
16.203
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
116.895
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente
250.
260.
150.a
134.153
(1.301)
(3.062)
(32.699)
19.804
(89.421)
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
Risultato della gestione operativa
Oneri operativi
210.+240.
160.
130.b+c+d
130.a
170.+180.
(36.793)
Spese per il personale
Altre spese amministrative
150.a
150.b
(47.302)
109.225
Proventi operativi
42.443
10.727
796
25.062
30.197
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto
e delle attività/passività valutate al fair value
Commissioni nette
Dividendi e proventi simili
IV trimestre
Altri oneri/proventi di gestione
190.
80.+90.+
100.+110.
40.-50.
70.
10.-20.
Importi in migliaia di euro
Evoluzione trimestrale del conto economico riclassificato
(32.296)
-
-
(32.296)
4.253
(36.549)
103
124
(374)
(31.172)
(5.230)
(82.445)
(5.314)
(36.920)
(40.211)
77.215
28.626
8.520
9.636
375
30.058
III trimestre
2014
17.623
-
-
17.623
(24.329)
41.952
334
1.868
(2.263)
(27.221)
69.234
(84.817)
(5.458)
(40.699)
(38.660)
154.051
25.944
69.470
3.491
38.760
16.386
II trimestre
227.027
-
-
227.027
(11.591)
238.618
(914)
(1.002)
886
(25.646)
265.294
(81.987)
(5.532)
(38.694)
(37.761)
347.281
27.664
57.720
401
236.558
24.938
I trimestre
(67.751)
(310.274)
(86)
242.609
218.997
23.612
(6.152)
(523)
(3.103)
(99.321)
132.711
(82.675)
(5.692)
(36.195)
(40.788)
215.386
27.147
121.023
(285)
16.568
50.933
IV trimestre
(4.929)
-
-
(4.929)
10.711
(15.640)
(18)
160
(3.197)
(33.552)
20.967
(84.820)
(5.683)
(41.325)
(37.812)
105.787
25.592
50.158
(880)
1.115
29.802
III trimestre
2013
48.018
-
-
48.018
(7.086)
55.104
23
(1.609)
(32.844)
(30.701)
120.235
(97.423)
(6.040)
(48.699)
(42.684)
217.658
27.487
65.469
9.831
63.705
51.166
II trimestre
96.002
(901)
-
96.903
24.191
72.712
(23)
618
(1.223)
(24.541)
97.881
(76.384)
(5.562)
(38.772)
(32.050)
174.265
28.091
(3.705)
(3.427)
165.817
(12.511)
I trimestre
398 Relazioni e Bilanci 2014
Risultato della gestione operativa
(88)
345.452
(11.995)
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati e rettifiche
di valore su partecipazioni del Gruppo
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
-
11.995
1.251.894
(132.341)
(132.341)
-
-
1.251.894
(9.222)
(9.222)
1.845
(134.186)
(134.186)
-
339.192
207.687
-
-
207.687
(13.019)
220.706
381
(311)
(1.818)
(116.738)
Nel secondo trimestre 2014 fra le componenti non ricorrenti figurava una posta negativa per 17,9 milioni, dovuta all’adeguamento delle attività per imposte anticipate IRAP già iscritte nel Bilancio al 31 dicembre 2013 (cosiddette “differite attive”) per effetto della riduzione
dell’aliquota IRAP dal 4,65% al 4,20% (invariata la maggiorazione fiscale dello 0,92%) introdotta dal D.L. n. 66/2014 a decorrere dall’esercizio 2014. Tale posta è venuta meno per effetto della previsione dell’art. 1, comma 23 della Legge di stabilità 2015, che ha abrogato con
effetto retroattivo la disposizione di cui all’art. 2 del D.L. n. 66/2014, relativa alla riduzione delle aliquote IRAP, ripristinando pertanto le aliquote precedenti già dall’anno 2014 (aliquota base banche 4,65% oltre maggiorazioni).
Utile (perdita) d'esercizio
11.995
688
(9.910)
(9.910)
(918.437)
891
891
-
-
(1.251.894)
2.907
2.907
2.995
360.916
(15.464)
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
891
2.995
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
(311)
(4.813)
-
891
Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte
-
-
-
349.102
(116.738)
133.676
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività
finanziarie
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
-
(21.630)
-
(338.670)
-
-
(21.630)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
(338.670)
(163.615)
Altre spese amministrative
Oneri operativi
(153.425)
(163.615)
-
(153.425)
Proventi operativi
-
Spese per il personale
(9.910)
112.431
-
677.862
-
687.772
-
112.431
Altri oneri/proventi di gestione
168.243
178.153
(9.910)
24.255
24.255
al netto delle
componenti
non ricorrenti
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle
attività/passività valutate al fair value
Rettifiche di
valore su
partecipazioni
del Gruppo
Commissioni nette
Utile cessione
partecipazioni Aviva Vita,
Aviva Assicurazioni Vita
e UBI Assicurazioni
Dividendi e proventi simili
Utile cessione
partecipazione
SIA
96.444
Oneri per esodi
anticipati
(ex Accordo Quadro
26 novembre 2014)
276.489
Adeguamento
del prezzo
di cessione della
controllata BDG
31.12.2014
96.444
Rettifiche e
riprese di valore
su titoli azionari,
obbligazionari e
quote OICR (AFS)
Componenti non ricorrenti
276.489
31.12.2014
Margine d'interesse
Importi in migliaia di euro
Conto economico riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti: dettagli
Relazione sulla gestione 399
-
-
-
-
-
-
-
Utile (perdita) d'esercizio
Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo
al netto delle imposte
311.175
311.175
(311.175)
71.340
(86)
-
16.136
16.136
(53.193)
(53.193)
2.436
2.436
(500)
(500)
(3.228)
(3.228)
1.594
6.561
6.561
382.601
37
(1.174)
Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati e rettifiche/
riprese di valore su partecipazioni del Gruppo
(4.228)
(5.632)
(537)
3.610
246.813
(48.965)
21.768
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
-
6.561
(4.822)
(4.822)
6.561
-
(537)
(6.170)
3.610
135.788
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
21.768
(48.965)
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
(1.354)
-
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
(40.367)
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre
attività/passività finanziarie
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
-
-
-
(450)
(450)
6
(456)
(456)
-
86
86
-
-
-
(212.645)
(212.645)
(212.645)
-
-
137.718
-
-
137.718
24.771
112.947
(65)
(1.354)
(18.599)
(188.115)
321.080
-
-
371.794
(188.115)
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
Risultato della gestione operativa
Oneri operativi
3.610
(22.977)
-
(337.692)
-
-
(161.381)
(153.334)
(22.977)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
3.610
(4.822)
(341.302)
(164.991)
Altre spese amministrative
(537)
658.772
(48.965)
713.096
(153.334)
Spese per il personale
Proventi operativi
178.621
108.317
-
al netto delle
componenti
non ricorrenti
232.945
-
Iscrizione
DTA IRAP su
avviamenti
riallineati
108.317
(4.822)
Oneri
per esodi
anticipati
(ex Accordo
sindacale del
6 marzo 2014)
Altri oneri/proventi di gestione
(537)
Integrazione
prezzo di
cessione della
partecipazione
UBI Insurance
Broker
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto
e delle attività/passività valutate al fair value
Commissioni nette
(48.965)
Cessione della
controllata
Banque de
Dépôts et de
Gestion Sa
(Svizzera)
5.239
Utile da
riacquisto
di passività
finanziarie
(EMTN
subordinato)
247.205
Earn out
Cerved
Group (già
Centrale
Bilanci)
5.239
Canone di
service per
la migrazione
della ex
Centrobanca
sul sistema
target
247.205
Cessione di
azioni Intesa
Sanpaolo
e A2A
(AFS)
Dividendi e proventi simili
Impairment
su titoli
azionari,
obbligazionari
e quote OICR
(AFS)
31.12.2013
119.390
Rettifiche
e riprese di
valore su
partecipazioni
del Gruppo
Componenti non ricorrenti
119.390
31.12.2013
Margine d'interesse
Importi in migliaia di euro
(segue)
Conto economico riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti
Importi in migliaia di euro
Margine d'interesse
Dividendi e proventi simili
Commissioni nette
31.12.2014
al netto delle
componenti
non ricorrenti
31.12.2013
al netto delle
componenti
non ricorrenti
Variazioni
Variazioni %
(19,2%)
96.444
119.390
(22.946)
276.489
247.205
29.284
11,8%
24.255
5.239
19.016
363,0%
(5,8%)
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/
passività valutate al fair value
168.243
178.621
(10.378)
Altri oneri/proventi di gestione
112.431
108.317
4.114
3,8%
Proventi operativi
677.862
658.772
19.090
2,9%
Spese per il personale
(153.425)
(153.334)
91
0,1%
Altre spese amministrative
(163.615)
(161.381)
2.234
1,4%
(21.630)
(22.977)
(1.347)
(5,9%)
(338.670)
(337.692)
978
0,3%
339.192
321.080
18.112
5,6%
(116.738)
(188.115)
(71.377)
(37,9%)
(1.818)
(18.599)
(16.781)
(90,2%)
(311)
(1.354)
(1.043)
(77,0%)
381
(65)
446
n.s.
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
220.706
112.947
107.759
95,4%
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
(13.019)
24.771
(37.790)
n.s.
Utile (perdita) d'esercizio
207.687
137.718
69.969
50,8%
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
Oneri operativi
Risultato della gestione operativa
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
400 Relazioni e Bilanci 2014
Prospetti di raccordo
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO AL 31 DICEMBRE 2014
Importi in migliaia di euro
Schema del
bilancio
dell'impresa
Voci
10.-20.
70.
Margine d'interesse
Dividendi e proventi simili
40.-50.
Commissioni nette
80.+90.+ Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/
100.+110. riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value
190.
150.a
Recupero
imposte
Ammortamenti
per migliorie su
beni di terzi
24.255
24.255
178.153
178.153
695.500
(7.855)
127
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento
di altre attività/passività finanziarie
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo
delle imposte
250.
260.
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
Utile (perdita) del periodo ante oneri per esodi anticipati
e rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo
150.a
210.
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto
delle imposte
290.
Utile (perdita) d'esercizio
Prospetto
riclassificato
96.444
Proventi operativi
Risultato della gestione operativa
Oneri
per esodi
anticipati
276.489
127
Oneri operativi
Rettifiche di valore
su partecipazioni
del Gruppo
96.444
(7.855)
Spese per il personale
31.12.2014
276.489
120.159
Altre spese amministrative
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
170.+180. e immateriali
160.
Riclassifiche
Altri oneri/proventi di gestione
150.b
130.a
130.
b+c+d
31.12.2014
112.431
-
(169.970)
(171.470)
-
687.772
16.545
(153.425)
7.855
(21.503)
(163.615)
(127)
(21.630)
(362.943)
7.855
(127)
-
16.545
332.557
-
-
-
16.545
(338.670)
349.102
(116.738)
(116.738)
(4.813)
(4.813)
(311)
(311)
(1.122.065)
(911.370)
1.255.741
-
-
(7.067)
(918.437)
-
-
1.255.741
16.545
360.916
(3.847)
(4.550)
(15.464)
1.251.894
(918.437)
133.676
11.995
345.452
(11.995)
(11.995)
(1.251.894)
-
-
Recupero
imposte
Ammortamenti
per migliorie su
beni di terzi
(1.251.894)
-
-
Rettifiche di valore
su partecipazioni
del Gruppo
Oneri
per esodi
anticipati
(918.437)
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO AL 31 DICEMBRE 2013
Importi in migliaia di euro
Schema del
bilancio
dell’impresa
Voci
10.-20.
70.
150.a
Prospetto
riclassificato
119.390
119.390
247.205
247.205
5.239
5.239
232.945
232.945
Altri oneri/proventi di gestione
116.334
(8.144)
127
Proventi operativi
721.113
(8.144)
127
Spese per il personale
Altre spese amministrative
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
170.+180. e immateriali
Oneri operativi
Risultato della gestione operativa
160.
31.12.2013
Dividendi e proventi simili
150.b
130.a
130.
b+c+d
Riclassifiche
Margine d'interesse
40.-50.
Commissioni nette
80.+90. Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/
+100.+110. riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value
190.
31.12.2013
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento
di altre attività/passività finanziarie
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo
delle imposte
250.
260.
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati e
rettifiche/riprese di valore su partecipazioni del Gruppo
150.a
210.
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo
al netto delle imposte
290.
Utile (perdita) d'esercizio
108.317
-
(153.453)
(173.135)
-
713.096
119
(153.334)
8.144
(22.850)
(164.991)
(127)
(22.977)
(349.438)
8.144
(127)
-
119
371.675
-
-
-
119
(341.302)
371.794
(188.115)
(188.115)
(40.367)
(40.367)
(1.354)
(1.354)
(316.390)
(174.551)
310.220
-
-
245.891
71.340
-
-
310.220
119
135.788
955
(33)
246.813
86
382.601
(86)
(86)
311.175
71.340
(6.170)
(311.175)
-
-
-
(311.175)
-
71.340
Relazione sulla gestione 401
Note esplicative alla redazione dei prospetti
Gli schemi di bilancio obbligatori sono stati redatti sulla base della Circolare Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi
aggiornamenti, pertanto, ai fini della redazione del presente Bilancio, sono state osservate le previsioni di cui al 3° Aggiornamento del 22
dicembre 2014.
Per consentire una visione più coerente con il profilo gestionale vengono redatti i prospetti riclassificati, in applicazione delle seguenti
regole:
­- i recuperi di imposte iscritti alla voce 190 dello schema contabile (altri oneri/proventi di gestione) sono riclassificati a riduzione delle
imposte indirette incluse fra le altre spese amministrative;
­- la voce rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali include le voci 170 e 180 dello schema contabile, nonché le quote di
ammortamento dei costi sostenuti per migliorie su beni di terzi classificate alla voce 190;
­- gli oneri per esodi anticipati (al netto delle imposte) includono un parziale della voce 150a dello schema contabile;
­- le rettifiche e le riprese di valore su partecipazioni del Gruppo (al netto delle imposte) includono la quasi totalità della voce 210 dello
schema contabile.
La riconduzione delle voci dei prospetti riclassificati ai dati degli schemi di bilancio viene agevolata da un lato con l’inserimento, a margine
di ciascuna voce, del numero corrispondente alla voce di schema obbligatorio ivi ricondotta e dall’altro, con la predisposizione di specifici
prospetti di raccordo.
Si evidenzia inoltre che i commenti andamentali dei principali aggregati patrimoniali ed economici vengono effettuati sulla base dei
prospetti riclassificati, nonché dei prospetti riclassificati riferiti ai periodi di comparazione, cui si uniformano anche le tabelle di dettaglio
inserite nei successivi capitoli della presente Relazione.
Al fine di agevolare l’analisi dell’evoluzione economica di UBI Banca ed in ottemperanza alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del
28 luglio 2006, sono stati inseriti due appositi Prospetti, il primo di sintesi (che consente una lettura comparata dei risultati del periodo in
termini normalizzati), il secondo, di natura analitica, che evidenzia l’impatto economico dei principali eventi ed operazioni non ricorrenti essendo i relativi effetti patrimoniali e finanziari, in quanto strettamente connessi, non significativi - che così si riassumono:
Esercizio 2014:
- rettifiche e riprese di valore su titoli azionari, obbligazionari e
quote OICR (AFS);
­- adeguamento del prezzo di cessione della controllata Banque de
Dépôts et de Gestion Sa (Svizzera);
­- oneri per il Piano di esodi anticipati (ex Accordo Quadro del 26
novembre 2014);
­- utile dalla cessione della partecipazione SIA Spa;
­- utile dalla cessione delle partecipazioni Aviva Vita, Aviva
Assicurazioni Vita e UBI Assicurazioni;
­- rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo (BBS, Carime,
BPA, BRE, UBI Banca International e UBI Leasing).
402 Relazioni e Bilanci 2014
Esercizio 2013:
- rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo (Prestitalia, UBI Leasing, UBI Pramerica SGR e BY YOU);
­- impairment su titoli azionari, obbligazionari e quote OICR (AFS);
­- cessione delle azioni Intesa Sanpaolo e A2A (AFS);
­- canone di service per la migrazione della ex Centrobanca sul sistema
target;
­- adeguamento di prezzo per la cessione della partecipazione in
Centrale Bilanci (ora Cerved Group) avvenuta nel 2008;
­- utile dal riacquisto di titoli obbligazionari subordinati (Tier 2) emessi
nell’ambito del Programma EMTN;
­- cessione della controllata Banque de Dépôts et de Gestion Sa
(Svizzera);
­- integrazione di prezzo per la cessione di UBI Insurance Broker;
­- oneri per esodi anticipati (ex Accordo sindacale del 6 marzo 2014);
­- iscrizione di un credito per imposte anticipate (DTA) IRAP, non
stanziate nei precedenti esercizi, sugli avviamenti riallineati.
Il conto economico
I dati economici commentati fanno riferimento ai prospetti
riclassificati – conto economico, evoluzione trimestrale e conto
economico al netto delle principali componenti non ricorrenti
(sintetico e analitico) – riportati nello specifico capitolo, ai
quali anche le tabelle di dettaglio di seguito inserite sono state
uniformate. Per la descrizione degli interventi, si rinvia alle
Note esplicative che seguono i prospetti riclassificati, nonché
ai prospetti di raccordo. Si precisa inoltre che il commento
proposto esamina le dinamiche che hanno caratterizzato sia
i dodici mesi (l’esercizio 2014 rispetto al precedente), sia il
quarto trimestre (quest’ultimo – evidenziato da un leggero
sfondo – viene raffrontato con il precedente terzo trimestre,
in modo da cogliere fenomeni e tendenze che abbiano
alimentato i risultati progressivi dell’anno).
In un contesto economico che continua a delinearsi difficile,
anzi talvolta avverso, nell’ambito dei periodici test, UBI
Banca ha proceduto a contabilizzare l’impairment delle
partecipazioni detenute nelle Banche del Gruppo, ha cioè
rettificato in termini significativi (1.252 milioni di euro) i
valori contabili a cui gli stessi asset erano stati iscritti.
Parallelamente, a margine degli Accordi sottoscritti il 26
novembre 2014 con le Organizzazioni Sindacali, sono stati
spesati oneri per esodi anticipati per complessivi 12 milioni.
Ai fini di un’analisi coerente del profilo reddituale e gestionale, si è
proceduto ad isolare entrambi gli effetti, sia le rettifiche di valore
rivenienti dalla procedura di impairment – per la cui dinamica tecnica
si rinvia a quanto riportato in Nota Integrativa – sia gli incentivi
all’esodo, allocati in due voci separate (esposte al netto delle
imposte) evidenziate nei prospetti riclassificati alle ultime righe prima
del risultato netto d’esercizio.
Per la Capogruppo, l’esercizio 2014 si è chiuso con un utile
netto ante oneri per incentivi all’esodo e rettifiche/riprese
di valore su partecipazioni del Gruppo pari a 345,5 milioni,
che si raffrontano con i 382,6 milioni conseguiti nel 2013.
Lo schema reddituale della Capogruppo continua ad essere
alimentato principalmente dai dividendi, in presenza di
significativi, ma minori, apporti dall’attività finanziaria
(il cui risultato del 2013 va letto in termini eccezionali)
e dal margine d’interesse (che più riflette le difficoltà del
contesto operativo). La debole dinamica dei ricavi è stata
peraltro accompagnata da un’ulteriore modesta riduzione
degli oneri operativi, ma soprattutto dalla sensibile
diminuzione delle rettifiche sia per deterioramento crediti
sia per deterioramento di attività e passività finanziarie.
Il quarto trimestre del 2014 si è chiuso con un utile
netto ante oneri per esodi anticipati e impairment sulle
partecipazioni del Gruppo di 133,1 milioni, contro i 242,6
milioni dell’analogo periodo 2013 (che aveva beneficiato
di una componente fiscale non ricorrente legata al
reassessment delle differite attive IRAP non stanziate
nei precedenti esercizi sugli avviamenti riallineati), e il
risultato negativo per 32,3 milioni del terzo trimestre
2014 (influenzato dallo scarso apporto di dividendi).
In termini progressivi, i proventi operativi – espressione della
gestione bancaria caratteristica – si sono attestati a 687,8
milioni, contro i 713,1 milioni dell’esercizio di raffronto, per
effetto delle determinanti di seguito specificate.
Prima di analizzare le singole voci di ricavo, è opportuno ricordare
il ruolo di holding che UBI Banca svolge, da un lato gestendo
i flussi di liquidità di tutte le Banche/Società del Gruppo, a cui
garantisce funzionalmente i finanziamenti necessari e la possibilità
di investimento degli eccessi accumulati, e dall’altro agendo
quale gestore unico del portafoglio delle attività finanziarie.
Stante tale ruolo di coordinamento e di indirizzo, conseguente
alla stessa configurazione organizzativa del Gruppo, UBI Banca
detiene partecipazioni in tutte le principali Società consolidate
e gli utili da queste distribuiti ne costituiscono la primaria fonte
reddituale. Tale ruolo si è progressivamente affiancato all’attività
commerciale: creditizia specialistica, derivante dall’operatività della
ex Centrobanca, e quale emittente carte di credito, nonché gestore
dello stock residuale di mutui extra-captive e di prestiti personali e
finalizzati, riveniente dall’attività della ex B@nca 24-7.
I dividendi e proventi simili sono saliti a 276,5 milioni
(+29,3 milioni), provenienti pressoché interamente dalle
partecipazioni del Gruppo, come evidenziato in tabella.
Dell’ammontare complessivamente incassato, 209,5 milioni
derivano dalle Banche Rete (+77,1 milioni rispetto al 2013),
principalmente BPB, BPCI, Carime e BPA, quale riflesso dei
migliorati risultati di esercizio. I 36,1 milioni relativi a BRE
si riferiscono invece alla distribuzione di parte della Riserva
Statutaria (deliberata dall’Assemblea del 25 marzo 2014)
alla luce dell’elevata patrimonializzazione aziendale.
Le Società Prodotto hanno contribuito alla formazione
dell’aggregato con 58,8 milioni (-46,2 milioni), risentendo
soprattutto dei minori dividendi distribuiti da Lombarda Vita
(-31,3 milioni), ma anche dalle altre Società assicurative
(-8,3 milioni), nonché da UBI Pramerica SGR (-5,6 milioni).
Il portafoglio titoli ha incassato complessivamente 8,2
milioni, di cui 3,1 milioni provenienti dalla società SIA Spa
(società leader per le infrastrutture e i servizi tecnologici
nelle aree dei pagamenti e della monetica); nel 2013 erano
stati percepiti dividendi per 9,8 milioni, sostenuti per 3,9
milioni dall’apporto delle azioni Intesa Sanpaolo.
DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI
Importi in migliaia di euro
Banca Popolare di Bergamo Spa
31.12.2014
31.12.2013
129.109
107.433
Banca Regionale Europea Spa
36.111
-
Banca Popolare Commercio e Industria Spa
25.800
11.551
UBI Pramerica SGR Spa
20.053
25.683
Banca Carime
11.180
-
Banca Popolare di Ancona Spa
4.146
-
UBI Banca Private Investment Spa
3.837
2.270
Banco di Brescia Spa
3.151
13.372
14.083
45.361
Lombarda Vita Spa
UBI Factor Spa
Altre partecipazioni (voce 100)
Dividendi percepiti da voce 100 Partecipazioni
Dividendi percepiti da voce 40 AFS
Dividendi percepiti da voce 20 Negoziazione
e voce 30 Fair Value Option
Totale
-
2.275
20.831
29.443
268.301
237.388
5.985
8.600
2.203
1.217
276.489
247.205
Relazione sulla gestione 403
RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE
Importi in migliaia di euro
Plusvalenze
(A)
Utile da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato netto
31.12.2014
[(A+B)-(C+D)]
31.12.2013
1. Attività finanziarie di negoziazione
1.685
29.442
(701)
(1.815)
28.611
59.204
1.093
28.218
(372)
(1.067)
27.872
55.684
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
578
51
(299)
(3)
327
1.966
1.3 Quote di O.I.C.R.
14
42
(30)
(10)
16
70
1.4 Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
1.5 Altre
-
1.131
-
(735)
396
1.484
2. Passività finanziarie di negoziazione
-
13.176
-
(3.519)
9.657
10.749
-
13.176
-
(3.519)
9.657
10.749
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti
-
-
-
-
-
-
2.3 Altre
-
-
-
-
-
-
3. Altre passività finanziarie: differenze di cambio
4. Strumenti derivati
4.1 Derivati finanziari
- su titoli di debito e tassi di interesse
- su titoli di capitale e indici azionari
- su valute e oro
- altri
X
X
X
X
770
(1.116)
355.285
365.232
(386.607)
(340.906)
(5.368)
(23.888)
355.285
365.232
(386.607)
(340.363)
(4.825)
(16.208)
351.082
360.072
(382.805)
(333.701)
(5.352)
(16.409)
554
623
(276)
(1.996)
(1.095)
(1.283)
X
X
X
X
1.628
1.355
3.649
4.537
(3.526)
(4.666)
(6)
129
-
-
-
(543)
(543)
(7.680)
356.970
407.850
(387.308)
(346.240)
33.670
44.949
31.12.2014
31.12.2013
(8.069)
(4.182)
Risultato netto
31.12.2014
31.12.2013
4.2 Derivati su crediti
Totale
RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA
Importi in migliaia di euro
Risultato netto dell'attività di copertura
UTILI (PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO
Importi in migliaia di euro
Utili
Perdite
Attività finanziarie
1. Crediti verso banche
2. Crediti verso clientela
-
-
-
-
2.447
(11.771)
(9.324)
(2.338)
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
167.893
(1.150)
166.743
188.192
138.261
(1.079)
137.182
137.089
51.103
3.1 Titoli di debito
3.2 Titoli di capitale
9.910
(71)
9.839
3.3 Quote di O.I.C.R.
19.722
-
19.722
-
3.4 Finanziamenti
-
-
-
-
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Totale attività
-
-
-
-
170.340
(12.921)
157.419
185.854
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche
-
-
-
-
2. Debiti verso clientela
-
-
-
-
3. Titoli in circolazione
59
(7.999)
(7.940)
3.161
Totale passività
59
(7.999)
(7.940)
3.161
170.399
(20.920)
149.479
189.015
31.12.2014
31.12.2013
3.073
3.163
178.153
232.945
Totale
RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE
Importi in migliaia di euro
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE, DI COPERTURA, DI CESSIONE/RIACQUISTO
E DELLE ATTIVITÀ/PASSIVITÀ VALUTATE AL FAIR VALUE
404 Relazioni e Bilanci 2014
Il risultato netto dell’attività finanziaria ha totalizzato 178,2
milioni generati dalla negoziazione, ma soprattutto dalla
cessione di attività finanziarie (232,9 milioni nel 2013). In
particolare:
• la
negoziazione ha registrato un saldo positivo di 33,7
milioni (45 milioni nel 2013), riconducibile per 27,9
milioni agli utili/perdite conseguiti sul mercato dei titoli
di debito e per 9,7 milioni alla chiusura di tutte le
posizioni scoperte. L’attività in valuta ha generato 2,8
milioni, mentre negativa è stata la contribuzione dei
titoli di capitale e derivati ad essi connessi (-0,8 milioni),
la chiusura dei derivati su crediti (-0,5 milioni), nonché
la negoziazione dei derivati su titoli di debito e tassi
d’interesse (-5,4 milioni, quali utili, plusvalenze e ratei)1;
• la copertura (-8,1 milioni) – che esprime la variazione di
fair value dei derivati e delle poste coperte – si riferisce
principalmente agli effetti della valutazione dei derivati su
titoli AFS, solo in parte mitigati dai derivati sulle emissioni
obbligazionarie (-4,2 milioni nel 2013 da collegarsi ai titoli
AFS, parzialmente compensati dagli effetti positivi della
valutazione dei derivati su prestiti obbligazionari);
• la
valutazione al fair value – relativa agli investimenti
in fondi Tages, alla residuale posizione in hedge fund,
nonché alle partecipazioni di private equity della ex
Corporate Bank del Gruppo – è stata positiva per 3,1
milioni (3,2 milioni nel 2013);
• la cessione di AFS e il riacquisto di passività finanziarie
hanno dato luogo a utili per 149,5 milioni, riconducibili:
per +137,2 milioni ai titoli di debito (di cui +128,9 milioni
dalla vendita di circa 7 miliardi di titoli di Stato italiani);
per +9,8 milioni alla cessione di titoli di capitale (di cui
9,9 milioni dalla vendita di SIA Spa, non ricorrente); per
+19,7 milioni alla dismissione di quote OICR (ETF, cioè
fondi azionari europei che replicano passivamente gli
indici di riferimento); per -9,3 milioni alla cessione di
posizioni deteriorate (in capo alla ex Centrobanca e alla
ex B@nca 24-7, prevalentemente concentrate nel quarto
trimestre)2; nonché per -7,9 milioni al riacquisto di titoli
in circolazione nell’ambito della consueta operatività in
contropartita con la clientela, in un contesto di tassi in
riduzione negli ultimi mesi dell’anno.
Nel 2013 l’attività di cessione e riacquisto aveva dato luogo a
189 milioni di utili, dei quali: 137,1 milioni da titoli di debito
(+138,8 milioni da titoli di Stato italiani e -1,7 milioni da altre
obbligazioni, perlopiù di emittenti bancari); 51,1 milioni dai titoli
di capitale (48,4 milioni dalle azioni Intesa Sanpaolo, 0,6 milioni
da A2A e 0,5 milioni dall’integrazione di prezzo sulla cessione di
Cerved Group del 2008, importi tutti oggetto di normalizzazione,
e 1,6 milioni dalla partecipazione in Unione Fiduciaria); 3,2
milioni dal riacquisto di proprie emissioni obbligazionarie (al
cui interno figuravano i 4,8 milioni, non ricorrenti, rivenienti dal
buy-back del settembre 2013 del prestito Lower Tier 2 callable
con scadenza 2018); nonché -2,3 milioni dalla cessione di diversi
pacchetti di crediti (prevalentemente sofferenze chirografarie
della ex B@nca 24-7 e marginali posizioni della ex Centrobanca).
Gli altri proventi e oneri di gestione sono saliti a 112,4
milioni (+3,8%), sintetizzando soprattutto la consistenza
e la dinamica dei proventi, a fronte di una più contenuta
evoluzione degli oneri sottostanti.
Nel complesso, le voci non mostrano variazioni
significative: minori recuperi spese, maggiori fitti e canoni
attivi dalla gestione immobiliare e sopravvenienze attive/
passive sostanzialmente in linea con il precedente esercizio
(che pure evidenziava un rimborso straordinario di 1,5
milioni quali ritenute fiscali sui dividendi di una Controllata
estera e al passivo 2,4 milioni quali ristori alla clientela di
Prestitalia).
La variazione dell’aggregato va interamente ascritta alla
dinamica dei “Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo”
– peraltro la componente più rilevante – saliti a 64,8 milioni
(+4,5 milioni), riflettendo gli accentramenti in Capogruppo
di attività in ambito Chief Financial Officer e Chief Risk
Officer (da parte di UBI Leasing, UBI Factor e Prestitalia)
avvenuti nel corso del primo semestre dell’anno, la crescita
dei volumi operativi in ambito Finanza, nonché l'attivazione
di nuovi service (quali il servizio studi e l'accentramento
dell'attività di gestione e monitoraggio delle posizioni
ristrutturate); incrementi solo parzialmente compensati
dagli effetti conseguenti all'incorporazione di Centrobanca
(efficace dal 6 maggio 2013).
ALTRI PROVENTI E ONERI DI GESTIONE
Importi in migliaia di euro
Altri proventi di gestione
Recupero spese e altri ricavi su c/c
Recupero altre spese
Recuperi di imposte
31.12.2014
31.12.2013
116.934
112.271
2
1
10.136
11.046
7.855
8.144
Fitti, canoni attivi e altri proventi per gestione immobili
33.456
32.804
Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo
64.797
60.334
Altri proventi e sopravvenienze attive
8.543
8.086
Riclassifica "recuperi di imposte"
(7.855)
(8.144)
Altri oneri di gestione
(4.503)
(3.954)
(127)
(127)
Ammortamento migliorie su beni di terzi
Oneri relativi ai contratti di locazione finanziaria
-
(6)
Altri oneri e sopravvenienze passive
Riclassifica ammortamenti migliorie su beni di terzi
per cespiti in affitto
(4.503)
(3.948)
Totale
127
127
112.431
108.317
Il margine d’interesse ha subito una flessione a 96,4 milioni3,
che recepisce, fra l’altro, anche gli effetti del temporaneo
rialzo della curva dei tassi nel 20144. In dettaglio5:
1 Quest’ultima componente nel 2013 incorporava perdite su derivati riferiti a tassi d’interesse per 33,6 milioni contabilizzati nel primo trimestre, rivenienti principalmente
dalla manovra di parziale rimodulazione delle coperture del rischio tasso (IRS) sui prestiti obbligazionari di propria emissione, sui mutui della ex B@nca 24-7, ma anche
sulle attività e passività delle Società del Gruppo. Tale impatto era stato bilanciato dall’effetto positivo sugli attivi e passivi delle Banche Rete e delle Società Prodotto
con un esito sostanzialmente neutro sul bilancio consolidato.
2 In base al criterio di contabilizzazione degli utili/perdite da cessione di crediti stabilito da Banca d’Italia, il prezzo di cessione viene confrontato con il valore di bilancio
delle posizioni cedute alla chiusura dell’esercizio precedente, senza tenere conto delle eventuali rettifiche di valore operate in corso d’anno. Ne consegue che, ai fini
di una corretta valutazione del risultato netto delle cessioni effettuate, la perdita iscritta alla voce 100a – pari a 9,3 milioni – deve essere letta congiuntamente alle
eventuali riprese di valore sui medesimi crediti ceduti, contabilizzate alla voce 130a (10,1 milioni con riferimento allo stock ceduto nel mese di dicembre).
3 Il margine d’interesse incorpora peraltro il costo finanziario che UBI Banca sostiene a fronte degli investimenti nelle partecipazioni del Gruppo, mentre i correlati ricavi
finanziari alimentano la voce dividendi.
4 La media del tasso Euribor a 1 mese si presenta sostanzialmente stabile nei due esercizi (0,131% nel 2013 e 0,135% nel 2014), benché nella prima parte dell’anno si
siano registrate fluttuazioni di una certa intensità (0,229% la media dei primi 6 mesi a fronte dello 0,042% del secondo semestre).
5 L a ricostruzione dei saldi netti è avvenuta allocando gli interessi attivi e passivi dei derivati di copertura all’interno delle diverse aree di attività (finanziaria, con banche, con clientela).
L’analisi riportata descrive la contribuzione per settore di attività al margine d’interesse, ancorché vada tenuto presente che l’operatività della Capogruppo continua ad essere
caratterizzata da flussi trasversali ai singoli settori (ad esempio provvista da clientela ovvero raccolta dalle Banche Rete per impieghi alle Società Prodotto).
Relazione sulla gestione 405
INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Titoli di debito
Finanziamenti
Altre operazioni
31.12.2014
31.12.2013
22.305
-
-
22.305
50.127
408.737
-
-
408.737
418.007
108.802
3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
97.731
-
-
97.731
4. Crediti verso banche
63.009
23.111
-
86.120
50.259
5. Crediti verso clientela
9.071
455.118
-
464.189
598.453
6. Attività finanziarie valutate al fair value
-
-
-
-
-
7. Derivati di copertura
X
X
43.234
43.234
3.771
8. Altre attività
Totale
X
X
155
155
195
600.853
478.229
43.389
1.122.471
1.229.614
Debiti
Titoli
Altre Passività
31.12.2014
31.12.2013
INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
1. Debiti verso banche centrali
(19.846)
-
-
(19.846)
(67.417)
2. Debiti verso banche
(78.973)
X
-
(78.973)
(191.583)
3. Debiti verso clientela
(20.143)
X
-
(20.143)
(59.860)
X
(890.745)
-
(890.745)
(746.943)
(44.003)
4. Titoli in circolazione
(15.959)
-
-
(15.959)
6. Passività finanziarie valutate al fair value
5. Passività finanziarie di negoziazione
-
-
-
-
-
7. Altre passività e fondi
X
X
(361)
(361)
(418)
8. Derivati di copertura
Totale
X
X
-
-
-
(134.921)
(890.745)
(361)
(1.026.027)
(1.110.224)
96.444
119.390
Margine d'interesse
• il
portafoglio titoli di proprietà ha generato interessi
per 410,9 milioni (406,5 milioni nel 2013), a fronte di
investimenti in titoli di debito cresciuti nei dodici mesi di
2,2 miliardi. I titoli di Stato italiani continuano ad assicurare
un contributo rilevante al margine d’interesse (408,7
milioni dal portafoglio AFS e 97,7 milioni dal portafoglio
HTM), sebbene il comparto incorpori i costi della copertura
(differenziali corrisposti sui derivati per -101,9 milioni, in
diminuzione rispetto ai precedenti -126,4 milioni);
• l’attività
sul mercato interbancario, focalizzata
prevalentemente sull’intermediazione infragruppo, ha dato
luogo ad un saldo negativo di 12,7 milioni, in deciso
miglioramento rispetto ai precedenti -208,7 milioni. Tale
andamento trova giustificazione sia nella flessione della
raccolta da banche (-3,3 miliardi nei dodici mesi) a fronte
di impieghi in moderata crescita (+0,8 miliardi), sia nella
diminuzione degli interessi corrisposti sui finanziamenti
dalla Banca Centrale (scesi da 67,4 a 19,8 milioni, in seguito
alle progressive riduzioni del parametro sulle operazioni
di rifinanziamento principale: dallo 0,75% di inizio 2013
all’attuale 0,05%, in essere dal 10 settembre 2014, ma
anche per effetto dei parziali rimborsi effettuati nel quarto
trimestre);
• l’attività
con la clientela ha evidenziato un risultato
negativo di 301,5 milioni (-78,1 milioni nel 2013), in
relazione sia alla dinamica dei volumi attivi intermediati
(-1,8 miliardi la riduzione degli impieghi alla clientela nei
dodici mesi e -134,3 milioni il minor flusso di interessi
provenienti dai finanziamenti retail e corporate), sia al
costo dei titoli in circolazione che UBI Banca emette
ormai per tutta la clientela ordinaria e istituzionale del
Gruppo. Gli interessi passivi corrisposti ai sottoscrittori
sono infatti saliti da 746,9 a 890,7 milioni, parallelamente
alla crescita dell’ammontare outstanding (+6,3 miliardi
nei dodici mesi, essenzialmente correlati alle obbligazioni
sottoscritte dalla clientela delle Banche Rete e ai Covered
Bond). Stanti tali andamenti, la pur significativa riduzione
del costo della raccolta a vista (-39,7 milioni sulla
scia dell’allentamento monetario e delle manovre di
ottimizzazione) non ha di fatto influenzato il risultato
complessivo originato dall’operatività con clientela.
Il saldo netto beneficia inoltre dei differenziali incassati
sulla copertura dei prestiti obbligazionari di propria
emissione (145,2 milioni, rispetto ai 130,2 milioni del
periodo di raffronto).
Le commissioni nette sono migliorate a 24,3 milioni,
registrando in primis la dinamica delle componenti passive
ed in particolare delle garanzie ricevute.
In seguito all’estinzione anticipata delle obbligazioni con
garanzia dello Stato – emesse nei primi mesi del 2012 per un
ammontare nominale di 6 miliardi al fine di aumentare gli
attivi stanziabili in BCE ed estinte rispettivamente il 7 marzo
per 3 miliardi e il 7 agosto 2014 per i restanti 3 miliardi – si è
azzerato il costo legato a tale concessione. Essendo il costo
rappresentato da una percentuale in base annua applicata
al valore nominale delle obbligazioni in essere, i due esercizi
evidenziano la significativa riduzione di spesa dai 46,5
milioni del 2013 agli attuali 18,4 milioni.
Con riferimento alle altre voci si segnalano invece:
l’incremento della negoziazione di strumenti finanziari,
le riduzioni del collocamento titoli e della consulenza in
materia d’investimenti, ma soprattutto il ridimensionamento
della voce “altri servizi6” (-12,3 milioni, considerata al netto
della corrispettiva voce passiva), dove confluiscono le
6 I dati al 31 dicembre 2013 hanno subito una riclassificazione (pari a 18.318 mila euro) dalla voce “altri servizi” principalmente alla voce “servizi di incasso e
pagamento” (18.309 mila euro) in relazione ad una più opportuna allocazione delle commissioni percepite dai circuiti di pagamento internazionali delle carte di
credito sulle transazioni effettuate dalla clientela.
406 Relazioni e Bilanci 2014
commissioni sui finanziamenti (scese di 10,3 milioni per
effetto della ridotta operatività) e sulle carte di credito (-0,3
milioni).
Al passivo, si osservano d’altro canto le minori commissioni
sostenute per l’offerta fuori sede di strumenti finanziari
(carte di credito e altri prodotti) collocati dalle Banche Rete.
EVOLUZIONE TRIMESTRALE DEL CONTRIBUTO DELL'ATTIVITÀ
FINANZIARIA
COMMISSIONI ATTIVE: COMPOSIZIONE
Attività finanziarie di negoziazione
Importi in migliaia di euro
Passività finanziarie di negoziazione
Importi in migliaia di euro
a) garanzie rilasciate
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli
31.12.2014
31.12.2013
8.360
6.937
17.665
18.080
9.667
7.845
961
920
-
-
999
739
-
-
524
1.721
Altre passività finanziarie:
differenze di cambio
(1.406)
(1.326)
9.777
26.625
Risultato netto dell'attività
di copertura
(4.123)
(471)
(1.827)
(1.648)
Attività finanziarie
49.195
10.609
64.194
33.421
Passività finanziarie
(3.104)
(1.756)
(1.803)
(1.277)
Utili (perdite) da cessione/riacquisto
46.091
8.853
62.391
32.144
9. distribuzione di servizi di terzi
1.154
915
18.107
19.594
d) servizi di incasso e pagamento
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
-
6
22
23
j) altri servizi
39.320
50.149
Totale
83.474
94.789
31.12.2014
31.12.2013
i) tenuta e gestione dei conti correnti
COMMISSIONI PASSIVE: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
a) garanzie ricevute
(18.845)
(46.866)
c) servizi di gestione e intermediazione:
(24.625)
(26.417)
1. negoziazione di strumenti finanziari
(2.537)
(2.845)
(5)
(9)
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
4. custodia e amministrazione di titoli
5. collocamento di strumenti finanziari
6. o fferta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti
e servizi
d) servizi di incasso e pagamento
-
-
(1.411)
(1.080)
-
-
(20.672)
(22.483)
(2.958)
(4.975)
e) altri servizi
(12.791)
(11.292)
Totale
(59.219)
(89.550)
6.464
556
Risultato netto
727
18.593
3.595
Risultato netto dell'attività
di negoziazione
5.933
728
9.381
(402)
1.012
4.361
9.3. altri prodotti
1.390
(1.859)
8.1 in materia di investimenti
-
-
(1.340)
7
188
(753)
602
5.933
426
I
trimestre
(2.916)
(1)
9.2. prodotti assicurativi
II
trimestre
496
4.361
-
III
trimestre
(1.149)
8. attività di consulenza
9.1. gestioni di portafogli
IV
trimestre
Strumenti derivati
Risultato netto delle attività/
passività finanziarie valutate al
fair value
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini
2014
1.881
1.464
(871)
599
42.443
8.520
69.470
57.720
beneficiando delle attese di ulteriori interventi
espansivi da parte della BCE (nei mesi da settembre
a dicembre il rendimento dei titoli di Stato italiani a
10 anni si è ridotto di oltre 45 punti base). Il risultato
è stato infatti sostenuto dalla vendita di titoli di
debito in portafoglio (che ha generato un utile di
48,2 milioni), dalla vendita delle azioni SIA (con
una plusvalenza di 9,9 milioni) e dalla ripresa del
portafoglio valutato a FVO (+1,9 milioni, derivanti
da alcune partecipazioni di private equity e dalle
differenze di cambio positive sulle quote OICR in
valuta); una contribuzione negativa è invece venuta
dalla negoziazione (-1,4 milioni), dalla copertura
(-4,1 milioni), dal riacquisto di titoli in circolazione
in contropartita della clientela (-3,1 milioni), nonché
dalla cessione di crediti (-9 milioni).
Anche nel trimestre di raffronto gli utili erano stati
sostanzialmente originati dalla cessione di titoli di Stato,
ma per un importo di 10,7 milioni, come positiva si era
confermata la valutazione del portafoglio a FVO (+1,5
milioni), mentre la negoziazione aveva avuto un saldo
negativo (-1,3 milioni), parimenti alla copertura (-0,4 milioni)
e al riacquisto di proprie obbligazioni (-1,8 milioni);
• gli altri oneri e proventi di gestione sono saliti a 30,2
Commissioni nette
24.255
5.239
Dal punto di vista congiunturale, nel quarto trimestre
i proventi operativi hanno totalizzato 109,2 milioni
(contro i 215,4 milioni dell’analogo periodo 2013) che si
confrontano con i 77,2 milioni del terzo trimestre 2014.
Rispetto a quest’ultimo periodo, i ricavi crescono di 32
milioni, grazie alle seguenti determinanti:
• i dividendi sono saliti da 0,4 a 0,8 milioni e si
riferiscono per la quasi totalità a incassi avvenuti sulle
partecipazioni di private equity allocate nel portafoglio
valutato con fair value option e solo in via residuale ad
incassi relativi al portafoglio di negoziazione;
• l’attività
finanziaria ha conseguito un risultato di 42,4
milioni (8,5 milioni nel periodo precedente),
milioni dai precedenti 28,6 milioni, riflettendo un
incremento delle sopravvenienze attive legato ad
una penale conseguente all’estinzione anticipata di
un finanziamento;
EVOLUZIONE TRIMESTRALE DEL MARGINE D'INTERESSE
Importi in migliaia di euro
Intermediazione
con la clientela
Attività finanziaria
Interbancario
Componenti residuali
Margine d'interesse
2014
IV
trimestre
III
trimestre
II
trimestre
I
trimestre
(81.279)
(77.158)
(80.314)
(62.767)
97.370
105.777
104.736
102.984
8.922
1.530
(7.965)
(15.186)
49
(91)
(71)
(93)
25.062
30.058
16.386
24.938
Relazione sulla gestione 407
• il
margine d’interesse si è attestato a 25,1 milioni
(-5 milioni), quale conseguenza in gran parte delle
aspettative di ulteriore discesa dei tassi d’interesse.
L’intermediazione con la clientela ha accresciuto
il proprio peso negativo, registrando minori flussi
di interessi attivi (-9,8 milioni) a fronte di volumi
di impieghi sostanzialmente stabili e di un costo
della raccolta parimenti stabile. I titoli di debito in
portafoglio hanno ridotto la propria contribuzione
(-8,4 milioni), anche in seguito alla scadenza dei BTP
a suo tempo iscritti nel portafoglio HTM con cedola
al 6%. L’interbancario per contro ha mostrato
un’evoluzione positiva, quale conseguenza da un
lato dei diminuiti volumi di raccolta (sia verso
Banche Centrali, sia infragruppo) e, dall’altro lato,
per il riposizionamento dei tassi interbancari su
valori prossimi allo zero dopo l’intervento di BCE
sul parametro di rifinanziamento principale (il 10
settembre 2014 allo 0,05%);
• le commissioni nette hanno totalizzato 10,7 milioni (dai
9,6 milioni del terzo trimestre), beneficiando
della dinamica delle commissioni passive a fronte
di componenti attive stabili nei due periodi. Il
miglioramento si spiega in primis con la citata
estinzione (il 7 agosto 2014 degli ultimi 3 miliardi)
delle obbligazioni con garanzia dello Stato, il cui
costo – ricompreso fra le garanzie ricevute – si è
azzerato dopo i 2,7 milioni spesati nel terzo trimestre;
tale andamento ha peraltro più che compensato le
maggiori retrocessioni riconosciute ai promotori
finanziari per l’offerta fuori sede di prodotti e servizi
(+1,2 milioni).
EVOLUZIONE TRIMESTRALE DELLE COMMISSIONI NETTE
Importi in migliaia di euro
2014
IV
trimestre
Servizi di gestione, intermediazione
e consulenza (al netto delle
corrispettive voci passive):
negoziazione di strumenti
finanziari
negoziazione di valute
gestioni di portafogli
III
trimestre
II
trimestre
I
trimestre
(2.422)
(2.078)
(2.746)
286
1.603
1.126
1.936
2.465
244
230
228
254
-
-
-
-
188
(38)
(384)
(178)
collocamento di titoli
402
96
2
24
(4)
(2)
2
3
attività di consulenza
993
1.142
922
1.304
distribuzione
di servizi di terzi
309
278
292
275
(6.157)
(4.910)
(5.744)
(3.861)
offerta fuori sede di strumenti
finanziari, prodotti e servizi
Servizi bancari
(al netto delle corrispettive
voci passive):
13.149
11.714
6.237
115
garanzie
2.790
(1.094)
(3.850)
(8.331)
servizi di incasso
e pagamento
5.320
3.419
3.647
2.763
-
-
-
-
servizi di servicing per operazioni
di cartolarizzazione
tenuta e gestione
dei conti correnti
altri servizi
Commissioni nette
408 Relazioni e Bilanci 2014
• le
spese per il personale (esclusi gli oneri per esodi
anticipati) si sono mantenute stabili a 153,4 milioni,
riassumendo in ogni caso fenomeni diversi. Da un
lato, continua a farsi sentire l’effetto contabile
conseguente ad un rilascio fondi avvenuto nel 2013,
mentre dall’altro agiscono le componenti ordinarie
(l’evoluzione delle retribuzioni e le componenti
variabili, legate ai sistemi incentivanti, nonché il
moderato incremento delle risorse medie impiegate).
Dalla tabella emerge peraltro l’aumento (+20,7 milioni)
dei recuperi di spesa per i dipendenti “distaccati”
presso altre Società; trattasi degli effetti della
parziale “cessione di contratti” relativi al personale
distaccato fra la Capogruppo e UBI.S, così come
sancito dall’Accordo sindacale del 29 novembre 2012,
che in realtà trova esatta compensazione in una posta
di segno contrario allocata fra le spese per il personale
dipendente;
SPESE PER IL PERSONALE: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
31.12.2014
31.12.2013
1) Personale dipendente
(201.646)
(183.298)
a) Salari e Stipendi
(140.427)
(128.725)
(37.650)
(34.135)
(7.846)
(7.160)
b) Oneri sociali
c) Indennità di fine rapporto
d) Spese previdenziali
-
-
(1.031)
(681)
f) Accantonamento al fondo trattamento di
quiescienza e obblighi simili:
(27)
(29)
- a benefici definiti
(27)
(29)
e) Accantonamento al TFR
g) Versamenti ai fondi di previdenza
complementare esterni:
(6.378)
(6.068)
- a contribuzione definita
(6.378)
(6.068)
i) Altri benefici a favore di dipendenti
(8.287)
(6.500)
(308)
(227)
2) Altro personale in attività
- Spese per collaboratori con contratto
di somministrazione
custodia e amministrazione di
titoli
attività di ricezione e trasmissione
di ordini
Sul versante dei costi, gli oneri operativi dell’esercizio
hanno totalizzato 338,7 milioni, in flessione di 2,6 milioni
rispetto al 2013, sintetizzando i seguenti andamenti:
5
6
7
4
5.034
9.383
6.433
5.679
10.727
9.636
3.491
401
- Altre spese
3) Amministratori
4) Personale collocato a riposo
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati
presso altre aziende
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi
distaccati presso la Società
Totale
• le
-
-
(308)
(227)
(6.388)
(6.824)
-
-
87.638
66.970
(32.721)
(29.955)
(153.425)
(153.334)
altre spese amministrative si sono ridotte a 163,6
milioni (-1,4 milioni), grazie all’evoluzione delle uscite
correnti (-2,2 milioni), mentre l’imposizione fiscale
indiretta è cresciuta di 0,8 milioni.
Come si osserva dalla tabella, le principali riduzioni
hanno riguardato: gli affitti passivi (-1,8 milioni,
prevalentemente infragruppo e verso le Banche Rete,
in seguito al rilascio dei locali di Milano, via Moscova,
di proprietà di BPCI), le consulenze strategiche
e organizzative (-1,5 milioni, per il venir meno dei
costi collegati alla validazione dei modelli interni
avanzati, benché parzialmente compensati dai costi
dell’innovazione digitale), le spese postali (-1,1 milioni,
in funzione degli ulteriori passaggi dal cartaceo al
canale elettronico e della rinegoziazione del contratto
con un nuovo fornitore), i premi assicurativi (-1,2
milioni, funzionali ai volumi operativi), nonché
le spese per recupero crediti (-2 milioni, correlati
alle società di recupero utilizzate per l’attività
della ex B@nca 24-7). A tali azioni contenitive,
proseguite peraltro anche per le rimanenti voci,
hanno fatto parzialmente riscontro i maggiori
contributi associativi (+1,3 milioni prevalentemente
verso Consob per un aumento tariffario e per
l’accentramento in Capogruppo dell’emissione dei
prestiti obbligazionari destinati alla clientela delle
Banche Rete), i costi per i servizi in outsourcing (+2
milioni, rivenienti dall’adozione del nuovo modello di
Monetica, nonostante le minori spese sostenute per
l’Assemblea dei Soci 2014), ma soprattutto i canoni
per servizi resi da UBI.S (+5,1 milioni, quali maggiori
costi amministrativi conseguenti all’accentramento
delle strutture e dei processi in ambito CFO e CRO,
gli incrementi legati all'attività commerciale, gli
incrementi del perimetro legato alle incorporazioni
societarie degli esercizi precedenti, nonché i costi
delle iniziative evolutive richieste da UBI Banca).
Va peraltro tenuto presente che il 2013 includeva 3,6
milioni, non ricorrenti, quale canone di service per la
migrazione di Centrobanca sul sistema informativo target
(sempre compresi fra i canoni per servizi riconosciuti a
UBI.S);
ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
31.12.2014
31.12.2013
A. Altre spese amministrative
(155.774)
(157.978)
Affitti passivi
Servizi professionali e consulenze
Canoni locazione hardware,
software ed altri beni
Manutenzioni hardware, software ed altri beni
(7.197)
(8.963)
(23.907)
(25.401)
(3.668)
(3.924)
(506)
(803)
Conduzione immobili
(7.131)
(7.748)
Manutenzione immobili e impianti
(3.239)
(3.412)
Contazione, trasporto e gestione valori
(10)
(4)
Contributi associativi
(3.613)
(2.312)
Informazioni e visure
(773)
(729)
Periodici e volumi
(349)
(386)
Postali
(1.459)
(2.606)
Premi assicurativi
(4.110)
(5.262)
Pubblicità e promozione
(3.249)
(3.412)
Rappresentanza
Telefoniche e trasmissione dati
Servizi in outsourcing
Spese di viaggio
Canoni per servizi resi dalle Società
del Gruppo (UBI.S)
Spese per recupero crediti
Stampati, cancelleria e materiale di consumo
Trasporti e traslochi
Vigilanza
Altre spese
(699)
(939)
(11.047)
(11.449)
(7.994)
(5.981)
(3.419)
(3.933)
(62.094)
(56.967)
(8.408)
(10.388)
(418)
(1.042)
(311)
(419)
(1.528)
(1.258)
(645)
(640)
B. Imposte indirette
(7.841)
(7.013)
Imposte indirette e tasse
(1.278)
(729)
Imposte di bollo
(6.844)
(6.532)
IMU / ICI
(5.965)
(5.693)
Altre imposte
(1.609)
(2.203)
Riclassifica "recuperi di imposte"
Totale
7.855
8.144
(163.615)
(164.991)
• le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali
evidenziano una riduzione di 1,3 milioni rispetto al 2013,
quantificandosi in 21,6 milioni.
In termini congiunturali, gli oneri operativi – 89,4
milioni contro gli 82,7 milioni dell’analogo periodo
2013 – si confrontano con gli 82,4 milioni del terzo
trimestre del 2014.
La variazione congiunturale (+7 milioni) riflette
prevalentemente la dinamica delle altre spese
amministrative (+10,4 milioni, a 47,3 milioni),
sulle quali hanno agito la diversa temporalità di
fatturazione che caratterizza gli ultimi mesi dell’anno
rispetto ai mesi estivi, ma anche alcuni elementi
di spesa sostenuti o avviati a fine anno (quali la
spesa progettuale in ambito Nuova Banca Digitale,
Vigilanza Unica Europea e Cost Optimization; le
spese per recupero crediti relative alla chiusura di
collaborazioni pregresse con relativo conguaglio di
onorari ai professionisti coinvolti; i costi attinenti
alla certificazione di bilancio; nonché l’omaggistica
e le iniziative promozionali di fine anno).
Le spese per il personale hanno subito invece
una contrazione di 3,4 milioni a 36,8 milioni
(sostanzialmente legata all’evoluzione ordinaria
delle retribuzioni), mentre le rettifiche di valore
nette su attività materiali e immateriali non hanno
mostrato variazioni confermandosi a 5,3 milioni.
Per effetto degli andamenti sopradescritti, il risultato
della gestione operativa si è attestato a 349,1 milioni;
nel 2013 era stato pari a 371,8 milioni.
Su base congiunturale, la gestione operativa nel
quarto trimestre ha dato luogo ad un risultato di
19,8 milioni (contro i 132,7 milioni dell’analogo
periodo 2013), a fronte di una perdita di 5,2 milioni
nel terzo trimestre del 2014.
Nel conto economico progressivo dell’esercizio sono
stati inoltre contabilizzati:
• 116,7
milioni quali rettifiche di valore nette per
deterioramento crediti (188,1 milioni nel 2013)
riferibili ai portafogli della ex B@nca 24-7 e della ex
Centrobanca. Come emerge dalla tabella, l’importo è
stato determinato per 121,3 milioni da svalutazioni
specifiche nette [che hanno beneficiato di riprese di
valore – diverse dal time reversal – per 33,4 milioni
(24,5 milioni nel 2013) al cui interno sono compresi
5,6 milioni, di pertinenza del secondo trimestre 2014,
rivenienti dalla chiusura delle posizioni relative alle
società statunitensi del Gruppo Lehman, nonché
10,1 milioni quali riprese di valore su posizioni
cedute – si veda in proposito quanto specificato
a commento della voce cessioni di crediti verso
clientela] e per 4,6 milioni da riprese nette sul
portafoglio in bonis (quale riflesso della dinamica
dei volumi creditizi). La significativa contrazione
delle rettifiche specifiche nette (-76,3 milioni) va
ricondotta alle diminuite esigenze del portafoglio
dopo gli importanti interventi operati negli anni
precedenti, e in particolare nel 2013, a margine
delle incorporazioni societarie perfezionate;
• 4,8
milioni quali rettifiche di valore nette per
deterioramento di altre attività/passività finanziarie
Relazione sulla gestione 409
RETTIFICHE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO CREDITI: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
Rettifiche /riprese di valore nette
Specifiche
Crediti verso banche
31.12.2014
Di portafoglio
Rettifiche /riprese di valore nette
Specifiche
Di portafoglio
IV
trimestre
2014
-
-
-
-
-
-
Crediti verso clientela
(121.320)
4.582
(116.738)
(23.671)
(9.028)
(32.699)
Totale
(121.320)
4.582
(116.738)
(23.671)
(9.028)
(32.699)
Importi in migliaia di euro
Rettifiche /riprese di valore nette
Specifiche
Crediti verso banche
31.12.2013
Di portafoglio
Rettifiche /riprese di valore nette
Specifiche
Di portafoglio
IV
trimestre
2013
-
217
217
-
-
-
Crediti verso clientela
(197.634)
9.302
(188.332)
(98.408)
(913)
(99.321)
Totale
(197.634)
9.519
(188.115)
(98.408)
(913)
(99.321)
(contro i precedenti 40,4 milioni7) derivanti per
-1,8 milioni da rettifiche su crediti di firma e per -3
milioni (non ricorrenti) da rettifiche/riprese di valore
su titoli e fondi AFS in portafoglio (-1,2 milioni
per svalutazioni di OICR, -2,7 milioni per rettifiche
di titoli di capitale e +0,9 milioni quale ripresa di
valore di un titolo obbligazionario);
• 0,3 milioni quali accantonamenti netti ai fondi per rischi
ed oneri, sintesi di accantonamenti per revocatorie,
controversie legali e cause passive con diverse
tipologie di controparti, nonché circa 2 milioni relativi
a contenziosi di natura fiscale, più che compensati
dal rilascio per 2,4 milioni di un fondo costituito in
anni precedenti, a fronte della chiusura della relativa
controversia.
Nel 2013 la voce includeva, fra gli altri, accantonamenti per 1,5
milioni quali oneri connessi alla liquidazione di una partecipata;
ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI
Importi in migliaia di euro
31.12.2014
31.12.2013
Accantonamenti netti ai fondi per rischi su revocatorie
(500)
-
Accantonamenti netti ai fondi per controversie legali
(335)
(46)
Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
524
(1.308)
(311)
(1.354)
Totale
• 133,7
milioni quali utili (perdite) delle partecipazioni e
dalla cessione di investimenti.
Di essi +134,2 milioni (non ricorrenti) derivano dalle
cessioni realizzate nel mese di dicembre di quote
partecipative detenute in Società assicurative (92,2
milioni per il 30% di Aviva Vita, -1,2 milioni per il 30%
di Aviva Assicurazioni Vita e 43,2 milioni per la cessione
integrale del 49,99% di UBI Assicurazioni); -0,9 milioni
(normalizzati) si riferiscono al conguaglio di prezzo resosi
necessario relativamente alla vendita della ex controllata
svizzera BDG; +0,4 milioni sintetizzano gli utili/perdite
conseguiti a margine della chiusura delle Società del
Delaware a suo tempo costituite per l’emissione delle
preference shares, nonché la cessione di investimenti,
essenzialmente di natura immobiliare.
Nel precedente esercizio era stata contabilizzata una perdita
netta di 6,2 milioni, originata per -6,6 milioni (non ricorrenti,
comprensivi degli oneri di transazione) dalla dismissione di
Banque de Dépôts et de Gestion, avvenuta nel quarto trimestre,
a cui si era contrapposto l’aggiustamento di prezzo, +0,4 milioni,
avvenuto a margine della cessione nel dicembre 2012 della ex
UBI Insurance Broker.
Grazie alle plusvalenze conseguite, l’utile dell’operatività
corrente al lordo delle imposte è migliorato a 360,9 milioni,
triplicando quasi i 135,8 milioni del 2013.
Su base congiunturale il quarto trimestre evidenzia un utile
lordo di 116,9 milioni (contro i 23,6 milioni dell’analogo
periodo 2013), nel terzo trimestre dell’esercizio in esame
si era invece generata una perdita lorda di 36,6 milioni.
Parallelamente all’evoluzione della base imponibile, le imposte
sul reddito d’esercizio dell’operatività corrente si sono attestate
a 15,5 milioni8, da ricondurre all’evoluzione del risultato
lordo condizionato, ai fini IRES, dalla parziale indeducibilità
degli interessi passivi (4%), dalle spese e accantonamenti
fiscalmente indeducibili, impatti in parte mitigati dall’effetto
dell’agevolazione ACE (“Aiuto alla crescita economica”) e
dalla limitata imponibilità dei dividendi e delle plusvalenze
7 L’importo derivava per 21,8 milioni da svalutazioni, non ricorrenti, di strumenti detenuti nel portafoglio AFS: di cui 9,4 milioni relativi ad un titolo finanziario
già nel portafoglio della ex Centrobanca, 3,9 milioni al fondo Centrobanca Sviluppo Impresa, 2,3 milioni ad un’obbligazione bancaria, 4,9 milioni a quote OICR
e la rimanente parte a titoli azionari.
Nell’aggregato erano inclusi i 18,6 milioni della voce 130d Rettifiche/riprese per deterioramento di altre operazioni finanziarie, formate da rettifiche su
crediti di firma (19,9 milioni, riconducibili per 17,3 milioni all’escussione nel giugno 2013 della garanzia rilasciata dalla Capogruppo a favore di UBI Banca
International sulla posizione Pescanova) e da riprese su impegni (1,3 milioni, interamente di pertinenza della ex Centrobanca e riferiti ad impegni ad erogare
fondi e/o finanziamenti deliberati ma non ancora erogati).
8 Nel secondo trimestre 2014 fra le componenti non ricorrenti figurava una posta negativa per 17,9 milioni, dovuta all’adeguamento delle attività per
imposte anticipate IRAP già iscritte nel Bilancio al 31 dicembre 2013 (cosiddette “differite attive”) per effetto della riduzione dell’aliquota IRAP dal 4,65%
al 4,20% (invariata la maggiorazione fiscale dello 0,92%) introdotta dal D.L. n. 66/2014 a decorrere dall’esercizio 2014. Tale posta è venuta meno per
effetto della previsione dell’art. 1, comma 23 della Legge di stabilità 2015, che ha abrogato con effetto retroattivo la disposizione di cui all’art. 2 del D.L.
n. 66/2014, relativa alla riduzione delle aliquote IRAP, ripristinando pertanto le aliquote precedenti già dall’anno 2014 (aliquota base banche 4,65% oltre
maggiorazioni).
410 Relazioni e Bilanci 2014
derivanti dalla cessione di partecipazioni in regime PEX; ai
fini IRAP, pesano, oltre al 4% di indeducibilità degli interessi
passivi, l’indeducibilità degli accantonamenti ai fondi rischi
ed oneri, delle rettifiche per deterioramento delle attività
finanziarie, delle spese per il personale, nonché le quote
indeducibili delle spese amministrative e degli ammortamenti.
Nel 2013 le imposte erano risultate positive per 246,8 milioni,
beneficiando di un elemento non ricorrente pari a 212,6 milioni
dovuto al reassessment delle imposte differite attive IRAP, non
stanziate nei precedenti esercizi, sugli avviamenti riallineati9.
Anche al netto delle componenti non ricorrenti, le imposte si
presentavano comunque positive per 24,8 milioni, quale effetto
della diversa composizione del risultato lordo e del nuovo regime
fiscale IRAP introdotto dall’art. 1, comma 158, della Legge di
Stabilità 2014 con riguardo alle rettifiche di valore su crediti a
clientela10.
In voci separate, indicate al netto delle imposte, vengono
infine evidenziate le seguenti componenti non ricorrenti
negative (tutte spesate nel quarto trimestre):
• 12 milioni (16,5 milioni lordi) di oneri per il Piano di esodi
anticipati in relazione alla sottoscrizione dell’Accordo
Quadro con le Organizzazioni sindacali del 26 novembre
2014. L’importo si riferisce ai dipendenti a libro matricola
di UBI Banca, inclusi i distaccati presso altre Società del
Gruppo, per un totale di 50 posizioni;
• 1.251,9
milioni (1.255,7 milioni lordi) quali rettifiche di
valore su partecipazioni del Gruppo scaturite dai periodici
test di impairment condotti a fine esercizio, che hanno
comportato diminuzioni di valore per Banca Carime
(521,5 milioni), BRE (270,6 milioni), Banco Brescia (257,3
milioni), BPA (90,6 milioni), UBI Leasing (78,7 milioni) e
UBI Banca International (33,2 milioni).
Nel 2013 UBI Banca aveva iscritto le seguenti componenti non
ricorrenti nelle medesime voci:
• 8 6 mila euro (119 mila euro lordi) quali oneri per esodi anticipati
•
•
spesati nel quarto trimestre in relazione all’intesa del 6 marzo 2014
con le OO.SS. (domande di esodo anticipato rimaste in sospeso
nell’ambito del Piano definito con l’Accordo del 29 novembre
2012) e ricorrendone i presupposti secondo i principi IAS;
3
10,3 milioni (309,3 milioni lordi) quali rettifiche e riprese di
valore su partecipazioni del Gruppo risultate dagli impairment test
di fine esercizio; avevano subito rettifiche di valore Prestitalia
(285,7 milioni) e UBI Leasing (93 milioni), mentre UBI Pramerica
SGR (oggetto di impairment a fine 2011) aveva registrato
un’integrale ripresa di valore (69,4 milioni, con un effetto fiscale
di 955 mila euro);
0
,9 milioni la rettifica di valore sulla partecipata BY YOU
(distribuzione mutui), il cui valore di bilancio era stato azzerato
nel primo trimestre 2013 alla luce dello stato di liquidazione.
In conseguenza di quanto sopra, il conto economico di UBI
Banca registra una perdita netta di 918,4 milioni di euro,
che si confronta con l’utile netto di 71,3 milioni rilevato
nel 201311.
Il risultato netto del quarto trimestre si è
conseguentemente attestato a -1.130,8 milioni; -67,8
milioni nel corrispondente periodo 2013 e 32,3 milioni
nel terzo trimestre 2014.
9Con l’art. 1, commi da 167 a 170 della Legge n. 147 del 27 dicembre 2013 (Legge di Stabilità 2014) era stata integrata la disciplina che consente di trasformare
in crediti d’imposta le attività per imposte anticipate (DTA – Deferred Tax Asset) iscritte in bilancio relativamente a svalutazioni e perdite su crediti verso clientela
e al riallineamento di valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali. In particolare, veniva previsto, fra l’altro, che qualora la dichiarazione IRAP si fosse
chiusa con un valore della produzione netta negativo, la quota delle DTA IRAP riferita ai predetti elementi fosse trasformata per intero in crediti d'imposta. Per
effetto di tale disposizione, era automaticamente soddisfatto il cosiddetto “probability test”.
UBI Banca, che nei precedenti esercizi non aveva proceduto all’iscrizione di imposte anticipate IRAP sugli avviamenti riallineati, in quanto l’ammortamento
fiscale dei medesimi non avrebbe garantito per gli esercizi successivi redditi imponibili IRAP sufficienti a consentirne il recupero (a differenza dell’IRES, l’IRAP
non consente il riporto a nuovo delle perdite, né l’applicazione dell’istituto del consolidato fiscale), ha proceduto nel 2013 ad operare il reassessment delle
DTA IRAP non iscritte.
10 Tale disposizione, introducendo la nuova lettera c-bis) all’articolo 6, comma 1 del D. Lgs. 446/1997 (Decreto istitutivo dell’IRAP), ha previsto – per gli enti creditizi
e finanziari – che le rettifiche e riprese di valore nette per deterioramento dei crediti verso la clientela iscritte in Bilancio [voce 130 a) di Conto Economico] – dal
periodo d’imposta 2013 – diventino deducibili ai fini IRAP, concorrendo in particolare al valore della produzione netta in quote costanti nell’esercizio e nei 4
successivi.
11 In termini normalizzati, entrambi gli esercizi includono componenti non ricorrenti: negative per 1.126 milioni nel 2014 – rivenienti prevalentemente dalle
rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo, dagli oneri per esodi anticipati, nonché da altre rettifiche su strumenti finanziari in portafoglio, fronteggiati
in parte dalle plusvalenze sulle cessioni di quote partecipative nelle Società assicurative – e altrettanto negative ma per 66,4 milioni nel 2013 – dovute
in gran parte agli impairment sulle partecipazioni del Gruppo, nonostante l’effetto positivo dell’iscrizione di imposte differite attive IRAP sugli avviamenti
riallineati e della cessione delle azioni Intesa Sanpaolo – escludendo le quali il risultato dell’esercizio si attesta a 207,7 milioni, in miglioramento del 51%
rispetto ai 137,7 milioni dei dodici mesi precedenti.
Relazione sulla gestione 411
L’attività di intermediazione
La raccolta
Al 31 dicembre 2014, la raccolta diretta da clientela di UBI
Banca ammontava a 43,6 miliardi, in crescita di 6,2 miliardi
rispetto al dato di un anno prima (37,4 miliardi). L’aggregato
ha evidenziato tendenze diversificate nell’esercizio: la
componente a breve termine, in significativa contrazione
nei primi tre trimestri, si è riportata prossima ai livelli di
fine 2013 (circa 7 miliardi) solo nel quarto trimestre in
seguito all’ aumentato utilizzo del funding con la Cassa
di Compensazione e Garanzia mentre quella a medio/
lungo termine ha mostrato un aumento costante nei dodici
mesi grazie, principalmente, ai volumi delle emissioni
obbligazionarie sottoscritte dalla clientela ordinaria.
Come emerge dalla tabella di dettaglio, i DEBITI VERSO
LA CLIENTELA si sono attestati a 7,1 miliardi, pressoché
stabili rispetto ai 7,2 miliardi di dicembre 2013: in realtà la
voce ha registrato rilevanti cali nei periodi intermedi (2,7
miliardi lo stock in essere a fine marzo, 3,4 miliardi a fine
giugno e 2,2 miliardi a fine settembre) in conseguenza del
diminuito ricorso all’operatività in pronti contro termine
con la Cassa di Compensazione e Garanzia, reso possibile
dalla maggior liquidità a disposizione del Gruppo. Nel
quarto trimestre dell’esercizio, invece, la necessità di
finanziare gli ulteriori investimenti nei portafogli titoli di
proprietà e le uscite legate alle scadenze fiscali, stante
peraltro il rimborso anticipato di 5 miliardi di LTRO, ha
riportato l’indebitamento verso la CCG a 5,5 miliardi,
livello di fine 2013.
Per quanto riguarda le altre forme tecniche, la voce
finanziamenti – altri, pari a 0,5 miliardi, è risultata in
diminuzione in seguito all’estinzione, avvenuta nel primo
trimestre, dei depositi subordinati1 a garanzia delle tre
emissioni di preference shares rimborsate anticipatamente
tra febbraio e marzo 2014.
I conti correnti, pari a 1 miliardo, sostanzialmente
stabili (a circa 0,7 miliardi) fino a metà esercizio, hanno
mostrato un graduale incremento nella seconda parte
dell’anno: l’evoluzione è attribuibile principalmente ad
una controparte istituzionale (in contropartita all’attività
in derivati condotta con UBI Banca) e ad una giacenza
temporanea, generatasi a fine anno, su un conto di transito
infragruppo.
RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA
Importi in migliaia di euro
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Finanziamenti
- pronti contro termine passivi
31.12.2014
Incidenza %
31.12.2013
Incidenza %
Variazioni
in valore
in %
53,7%
1.032.687
2,4%
671.987
1,8%
360.700
-
-
-
-
-
-
6.006.451
13,7%
6.535.873
17,5%
-529.422
-8,1%
5.531.586
12,6%
5.499.671
14,7%
31.915
0,6%
5.531.586
12,6%
5.499.671
14,7%
31.915
0,6%
474.865
1,1%
1.036.202
2,8%
-561.337
-54,2%
26.132
0,1%
16.053
0,0%
10.079
62,8%
7.065.270
16,2%
7.223.913
19,3%
-158.643
-2,2%
Obbligazioni
36.514.980
83,7%
30.161.233
80,6%
6.353.747
21,1%
12.968.784
29,7%
11.865.463
31,7%
1.103.321
9,3%
3.123.932
7,2%
4.157.406
11,1%
-1.033.474
-24,9%
di cui: pct passivi con la CCG
- altri
Altri debiti
Totale debiti verso clientela
- obbligazioni sottoscritte da clientela istituzionale
di cui: EMTN (*)
Covered Bond
- obbligazioni sottoscritte da clientela ordinaria
di cui: clientela extra captive (ex Centrobanca)
- obbligazioni sottoscritte da Banche del Gruppo (infragruppo)
Altri titoli
9.844.852
22,5%
7.708.057
20,6%
2.136.795
27,7%
21.219.512
48,7%
16.420.296
43,9%
4.799.216
29,2%
-10,7%
3.289.203
7,5%
3.683.725
9,8%
-394.522
2.326.684
5,3%
1.875.474
5,0%
451.210
24,1%
30.688
0,1%
49.859
0,1%
-19.171
-38,5%
Totale titoli in circolazione
36.545.668
83,8%
30.211.092
80,7%
6.334.576
21,0%
Totale raccolta da clientela
43.610.938
100,0%
37.435.005
100,0%
6.175.933
16,5%
3.583.881
8,2%
4.955.561
13,2%
-1.371.680
-27,7%
-
-
572.479
1,5%
-572.479
-100,0%
3.583.881
8,2%
4.383.082
11,7%
-799.201
-18,2%
di cui:
passività subordinate
di cui: depositi subordinati
titoli subordinati
(*) I corrispondenti valori nominali ammontano a 3.046 milioni al 31 dicembre 2014 e a 4.125 milioni al 31 dicembre 2013.
1 Depositi costituiti da BPB Funding Llc per nominali 300 milioni, da BPCI Funding Llc per nominali 115,001 milioni e da Banca Lombarda Preferred Capital Co.
Llc per nominali 155 milioni.
412 Relazioni e Bilanci 2014
I TITOLI IN CIRCOLAZIONE, attestatisi a 36,5 miliardi e
pressoché totalmente rappresentati da obbligazioni,
hanno, all’opposto, segnato un trend di progressiva
crescita nell’arco dei dodici mesi (+6,3 miliardi): la
componente sottoscritta dalla clientela ordinaria, con uno
stock pari a 21,2 miliardi, ha contribuito per 4,8 miliardi
alla variazione complessivamente registrata, mentre la
raccolta istituzionale, con una consistenza totale di circa
13 miliardi, ha mostrato una dinamica più contenuta (+1,1
miliardi). Quest’ultima componente è stata unicamente
sostenuta dalle nuove emissioni di Covered Bond, essendo
i volumi relativi alle obbligazioni EMTN tendenzialmente
diminuiti per le significative scadenze intercorse
nell’esercizio.
Alla variazione totale dell’aggregato ha infine contribuito
la raccolta obbligazionaria infragruppo, salita di 0,4
miliardi.
In dettaglio, la raccolta istituzionale di UBI Banca al 31
dicembre 2014 risultava composta da:
• titoli
EMTN per 3,1 miliardi, emessi nell’ambito di un
Programma con massimale di 15 miliardi di euro.
Nei dodici mesi è stata effettuata una sola emissione,
per 1 miliardo, in febbraio, a fronte di scadenze, rimborsi
e riacquisti per complessivi 2,079 miliardi nominali – di
cui 482 milioni nominali nel quarto trimestre – che
hanno portato ad una contrazione dello stock;
• Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bond) per 9,8
miliardi, in crescita di 2,1 miliardi nel confronto con
dicembre 2013 grazie a collocamenti per complessivi 2
miliardi nominali (1 miliardo a febbraio ed 1 miliardo a
novembre) cui hanno fatto fronte marginali diminuzioni
(50,5 milioni nominali nei dodici mesi), legate alle
quote di ammortamento annue di due titoli del tipo
“amortising”.
Nell’ambito del Primo Programma “multioriginator”,
garantito da mutui residenziali, di massimi 15 miliardi,
UBI Banca in chiusura del 2014 aveva in essere 11
Covered Bond per un valore nominale di 9,115 miliardi (al
netto di ammortamenti per complessivi 135,1 milioni)2,
a fronte di un portafoglio segregato pari a 14,5 miliardi3.
È inoltre operativo un Secondo Programma, sempre
“multioriginator”, di massimi 5 miliardi di euro, garantito
da mutui commerciali e da mutui residenziali non utilizzati
nel primo Programma (3,2 miliardi circa il portafoglio
segregato a fine periodo). Ad oggi il Programma è stato
utilizzato soltanto per emissioni self-retained4.
La raccolta obbligazionaria dalla clientela ordinaria – costituita
per lo più da obbligazioni destinate alla clientela delle
Banche Rete, la cui emissione dal 2013 è stata accentrata
in Capogruppo – è salita a 21,2 miliardi (+4,8 miliardi su
base annua): nell’esercizio sono stati collocati 113 prestiti
per nominali 7,8 miliardi (controbilanciati da scadenze per
circa 3 miliardi nominali e da riacquisti per 0,16 miliardi);
nel quarto trimestre, in particolare, le emissioni sono state
16 per 1,1 miliardi nominali circa, fronteggiate da scadenze
e da riacquisti per circa 0,9 miliardi.
Infine, la raccolta obbligazionaria infragruppo – rappresentata
da obbligazioni sottoscritte da alcune Banche del Gruppo
a titolo di investimento della liquidità – si è portata a
2,3 miliardi dagli 1,9 miliardi di fine 2013. Nel 2014 si
sono registrate nuove emissioni per 0,8 miliardi nominali
prevalentemente concentrate nel quarto trimestre (0,7
miliardi nominali), a fronte di scadenze per 0,3 miliardi
nominali.
Relativamente infine alle passività subordinate, scese in
corso d’anno da 5 miliardi circa a 3,6 miliardi, si evidenzia
come la loro evoluzione sia stata influenzata, da un lato,
dal già citato azzeramento dei depositi subordinati (0,6
miliardi a fine 2013) costituiti a garanzia delle emissioni di
preference shares (strumenti anticipatamente rimborsati
nel primo trimestre) e, dall’altro lato, dalla riduzione dei
titoli subordinati (3,6 miliardi dai precedenti 4,4 miliardi).
Quest’ultima riduzione è riconducibile per -0,54 miliardi
alle quote di ammortamento su alcuni titoli e per -0,25
miliardi alla scadenza, nell’ultimo trimestre dell’anno, di
due emissioni.
Nella tabella sono riepilogate le scadenze dei titoli
obbligazionari in essere a fine esercizio.
SCADENZE DEI TITOLI OBBLIGAZIONARI IN ESSERE AL 31 DICEMBRE 2014 (esclusi i titoli infragruppo)
Importi nominali in milioni di euro
Totale
di cui: EMTN
Covered bond
I trimestre
2015
II trimestre
2015
III trimestre
2015
IV trimestre
2015
2016
2017
2018
Anni
successivi
Totale
288
1.083
577
3.387
10.261
3.862
2.928
10.820
33.206
-
-
-
965
100
800
156
1.025
3.046
-
25
-
525
1.801
1.051
51
5.662
9.115
2 L’elenco è riportato nella Nota integrativa, Parte E, Sezione 1. A valere sul medesimo Programma al 31 dicembre erano inoltre in essere tre emissioni selfretained per complessivi 2,4 miliardi nominali: un’emissione da 1 miliardo realizzata nel dicembre 2013, una da 0,7 miliardi effettuata nel marzo 2014 ed una
terza, sempre da 0,7 miliardi, realizzata ad ottobre 2014. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano
evidenza contabile.
3 Le informazioni relative alla composizione del portafoglio di mutui residenziali segregato presso UBI Finance sono dettagliate nella Relazione sull’andamento
della gestione consolidata, alla quale si rimanda.
4 Due emissioni effettuate nel 2012 per complessivi 1,76 miliardi nominali (al netto delle quote di ammortamento nel frattempo maturate) ed un’emissione da
0,2 miliardi realizzata nel marzo 2014. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile.
Le informazioni relative alla composizione del portafoglio segregato presso UBI Finance CB2 sono riportate nella Relazione sull’andamento della gestione
consolidata, alla quale si rimanda.
Relazione sulla gestione 413
Gli impieghi
L’evoluzione del portafoglio crediti
COMPOSIZIONE DEI CREDITI VERSO CLIENTELA
Importi in migliaia di euro
31.12.2014
Incidenza
%
di cui
deteriorate
31.12.2013
Incidenza
%
di cui
deteriorate
Variazioni
in valore
in %
Conti correnti
1.026.327
4,4%
674
1.297.643
5,2%
2.306
-271.316
-20,9%
Pronti contro termine attivi
1.253.175
5,4%
-
1.053.956
4,2%
-
199.219
18,9%
10.604.825
45,5%
1.065.071
11.334.202
45,0%
1.161.847
-729.377
-6,4%
867.951
3,7%
98.160
1.209.478
4,8%
117.507
-341.527
-28,2%
Mutui ipotecari e altri finanziamenti
a medio/lungo termine
Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto
Factoring
6.118
0,0%
-
6.054
0,0%
-
64
1,1%
9.460.565
40,5%
116.872
9.926.369
39,4%
111.946
-465.804
-4,7%
Titoli di debito
111.360
0,5%
-
341.211
1,4%
-
-229.851
-67,4%
di cui: titoli strutturati
110.100
0,5%
-
339.944
1,4%
-
-229.844
-67,6%
1.260
0,0%
-
1.267
0,0%
-
-7
-0,6%
23.330.321
100,0%
1.280.777
25.168.913
100,0%
1.393.606
-1.838.592
-7,3%
Altre operazioni
altri titoli di debito
Totale crediti verso clientela
A fine 2014, gli impieghi della Capogruppo si attestavano
a 23,3 miliardi di euro, in flessione su base annua (-1,8
miliardi; -7,3%), ma sostanzialmente stabili rispetto a
giugno ed in ripresa nel confronto con settembre (+0,7
miliardi; +2,9%).
La variazione annua riflette in primis una significativa
riduzione dei finanziamenti verso le Società del Gruppo
(-1,3 miliardi), prevalentemente riferibile al primo semestre
(-1,1 miliardi), anche in relazione agli impatti sull’operatività
del difficile contesto economico5. È inoltre proseguita la
flessione dei portafogli ex Centrobanca ed ex B@nca 24-7
(complessivamente -1 miliardo), in quest’ultimo caso in
fisiologica contrazione stante il carattere di residualità
dell’attività. A parziale compensazione si evidenzia un
incremento degli stock relativi alle esposizioni di natura
tecnica verso la Cassa di Compensazione e Garanzia (+0,5
miliardi).
Nell’ultimo trimestre il ritorno alla crescita dell’aggregato
complessivo ha beneficiato prevalentemente dell’operatività
con la CCG mentre i crediti verso Società del Gruppo sono
rimasti sostanzialmente stabili.
In dettaglio, a fine dicembre UBI Leasing e UBI Factor erano
destinatarie di crediti rispettivamente per 6,6 miliardi e 1,9 miliardi,
equivalenti al 36,3% degli impieghi6 (6,7 miliardi e 1,8 miliardi a
settembre; 6,8 miliardi e 1,9 miliardi a giugno; 7,1 miliardi e 2,2
miliardi a dicembre 2013).
In chiusura d’anno, i prestiti concessi a Prestitalia – Società
controllata dedicata all’attività di finanziamento contro cessione
del quinto dello stipendio/pensione (CQS) – risultavano pari a circa
2,4 miliardi, rappresentati per 1,4 miliardi da “Mutui ipotecari e altri
finanziamenti a medio/lungo termine”e per 1 miliardo da operazioni
a breve termine7. La variazione nei dodici mesi (-0,3 miliardi) riflette
integralmente la flessione intervenuta nel secondo trimestre che ha
interessato la forma tecnica delle Altre operazioni.
Relativamente all’evoluzione dei portafogli crediti facenti capo alle
ex B@nca 24-7 ed ex Centrobanca, si evidenzia quanto segue.
I volumi afferenti alla ex B@nca 24-7 a fine anno ammontavano a 5,4
miliardi (-0,6 miliardi nei dodici mesi; -0,3 miliardi da fine giugno e -0,1
miliardi nel quarto trimestre), dei quali:
4,4 miliardi riconducibili alla forma tecnica dei “Mutui ipotecari e
altri finanziamenti a medio/lungo termine”;
0,9 miliardi riferibili alle diverse forme di credito al consumo;
84 milioni inclusi tra le Altre operazioni.
•
•
•
I crediti della ex Centrobanca – incorporata nel maggio 2013 –
risultavano in flessione a 4,9 miliardi8 (-0,4 miliardi su base annua;
-0,2 miliardi da giugno e -0,1 miliardi nel quarto trimestre), così
ripartiti:
4,4 miliardi nella forma tecnica dei “Mutui ipotecari e altri
finanziamenti a m/l termine”;
0,5 miliardi riferibili alle “Altre operazioni”;
6,1 milioni per operazioni di factoring.
•
•
•
Lo stock complessivo dei finanziamenti di UBI Banca risente
dell’andamento di alcune esposizioni tecniche nei confronti della CCG,
soggette per loro natura ad una certa variabilità nel corso dell’anno.
L’operatività ordinaria a fine anno totalizzava 1 miliardo, più che
raddoppiata nei dodici mesi per effetto di un significativo incremento
nel quarto trimestre (+0,9 miliardi) dopo la flessione dei mesi estivi
(-0,4 miliardi). In termini di forme tecniche, la dinamica annua ha
interessato integralmente i p/t attivi aventi come sottostante titoli
di Stato italiani, posti in essere quale investimento della liquidità (0,5
miliardi a dicembre 2014, 19 milioni di euro un anno prima), essendo
la restante esposizione rappresentata dalle marginazioni richieste a
garanzia dei p/t passivi su titoli di Stato italiani (0,5 miliardi stabili nel
5 Si ricorda che l’evoluzione nei dodici mesi dell’esposizione infragruppo incorpora altresì gli effetti del rimborso anticipato delle preference shares avvenuto
tra febbraio e marzo del 2014. Tra i titoli di debito risultava infatti iscritto l’importo (229,8 milioni a dicembre 2013) relativo ai riacquisti precedentemente
effettuati.
Alla dinamica hanno contribuito anche le marginazioni sull’operatività in derivati con Società appartenenti al Gruppo (0,7 miliardi), solo parzialmente
riconducibili agli swap che assistono il Programma di Covered Bond e le cartolarizzazioni interne, in progressivo aumento in corso d’anno (+0,1 miliardi) ed
integralmente rappresentate da conti correnti.
6 Il sostegno ad UBI Leasing viene fornito nella forma tecnica dei PCT attivi (titoli stanziabili emessi nell’ambito delle cartolarizzazioni interne), dei mutui, dei
c/c, ma soprattutto delle altre operazioni a breve termine. Il finanziamento ad UBI Factor è invece tutto a breve termine (c/c e Altre operazioni).
7 Fatta eccezione per 200 milioni di “Mutui” erogati dalla ex Centrobanca, trattasi di finanziamenti precedentemente in essere nei confronti di B@nca 24-7.
8 Esclusi i 200 milioni rivenienti dall'incorporazione di Centrobanca, già ricompresi tra i crediti verso Prestitalia.
414 Relazioni e Bilanci 2014
confronto con dicembre 2013). Considerando invece il solo quarto
trimestre l’evoluzione risulta sostenuta sia dai p/t attivi (+0,5 miliardi)
che dalle marginazioni richieste a garanzia dei p/t passivi su titoli di
Stato italiani (+0,4 miliardi), in parallelo con un accresciuto ricorso ai
p/t di finanziamento.
Per quanto riguarda le “grandi esposizioni”, la segnalazione
di fine dicembre 2014 redatta in base alle nuove disposizioni
previste dalla disciplina di Basilea 39, in vigore dal 1°
gennaio 2014, evidenziava per UBI Banca 4 esposizioni, per
cassa e firma, d’importo pari o superiore al 10% del capitale
ammissibile – determinato secondo le regole previste dalla
vigente normativa – per complessivi 88,4 miliardi di euro:
• 58,3 miliardi verso Società consolidate;
• 2 1,9 miliardi verso il Ministero del Tesoro in relazione agli
investimenti in titoli di Stato;
• 6 ,5 miliardi riferibili all’operatività complessiva con la CCG;
• 1,7 miliardi nei confronti del Ministero dell’Economia e
delle Finanze10.
Anche in considerazione dell’applicazione di un fattore
di ponderazione pari a zero ai rapporti con lo Stato,
l’effettiva esposizione al rischio della Capogruppo dopo
le ponderazioni risultava pari a 319,1 milioni (riferiti a
due posizioni) – riconducibili pressoché integralmente
ad alcune società veicolo coinvolte nell’attività di
cartolarizzazione non facenti parte del Gruppo bancario
– e con un’incidenza sul capitale ammissibile del tutto
marginale (le banche appartenenti ai gruppi bancari sono
sottoposte ad un limite individuale pari al 25% del
capitale ammissibile).
Per quanto riguarda infine le garanzie rilasciate alla
clientela, esse ammontavano a 1,63 miliardi di euro, in lieve
riduzione rispetto agli 1,69 miliardi di fine 2013 (-3,3%), e si
presentavano costituite:
• prevalentemente da fidejussioni di natura finanziaria per
oltre 1,58 miliardi (1,68 miliardi a dicembre 2013);
• solo in via residuale per 49 milioni da garanzie di natura
commerciale (5,7 milioni nel 2013).
La rischiosità
CREDITI VERSO CLIENTELA AL 31 DICEMBRE 2014
Importi in migliaia di euro
Esposizione
lorda
Rettifiche
di valore
Valore
di bilancio
Grado di
copertura (*)
Crediti deteriorati
(7,96%)
1.914.296
633.519
(5,49%)
1.280.777
33,09%
- Sofferenze
(2,94%)
706.974
389.384
(1,36%)
317.590
55,08%
- Incagli
(3,82%)
918.211
168.465
(3,21%)
749.746
18,35%
- Crediti ristrutturati
(1,07%)
256.688
74.142
(0,78%)
182.546
28,88%
- Esposizioni scadute/sconfinate
Crediti in bonis
(0,13%)
32.423
1.528
(0,14%)
30.895
4,71%
(92,04%)
22.134.433
84.889
(94,51%)
22.049.544
0,38%
24.048.729
718.408
23.330.321
2,99%
Totale
Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.
CREDITI VERSO CLIENTELA AL 31 DICEMBRE 2013
Importi in migliaia di euro
Esposizione
lorda
Rettifiche
di valore
Valore
di bilancio
Grado di
copertura (*)
Crediti deteriorati
(7,96%)
2.063.185
669.579
(5,54%)
1.393.606
32,45%
- Sofferenze
(2,86%)
741.845
446.040
(1,18%)
295.805
60,13%
- Incagli
(3,95%)
1.023.514
170.521
(3,39%)
852.993
16,66%
- Crediti ristrutturati
(0,88%)
227.803
50.367
(0,70%)
177.436
22,11%
- Esposizioni scadute/sconfinate
Crediti in bonis
(0,27%)
70.023
2.651
(0,27%)
67.372
3,79%
(92,04%)
23.872.034
96.727
(94,46%)
23.775.307
0,41%
25.935.219
766.306
25.168.913
2,95%
Totale
Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.
(*) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda. Per le sofferenze, le rettifiche e le esposizioni lorde sono al netto degli stralci delle posizioni
oggetto di procedura concorsuale.
A fine anno le attività deteriorate al lordo delle svalutazioni
– pari a 1,9 miliardi – si confermavano in progressiva
diminuzione (-149 milioni rispetto a dicembre 2013;
-7,2%), quale effetto anche delle cessioni di crediti
deteriorati effettuate dalla Capogruppo in corso d’anno
(complessivamente 146,1 milioni di euro, dei quali 130,9
milioni sofferenze, 2,8 milioni incagli e 12,4 milioni crediti
ristrutturati).
9 Circolari Banca d’Italia 285 e 286 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti.
10 L’esposizione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze è relativa ad attività fiscali correnti e anticipate.
Relazione sulla gestione 415
Come si può notare dalla tabella dei flussi delle esposizioni
deteriorate lorde, nel corso dell’anno il totale dei nuovi
ingressi da bonis (240,1 milioni) è risultato pari a meno di
un terzo rispetto al dato del 2013, così come in parallelo si
sono ridotti i trasferimenti complessivi tra le varie categorie
di crediti deteriorati.
In dettaglio:
• le esposizioni ristrutturate evidenziano l’azzeramento degli
ingressi da bonis, un incremento dei trasferimenti da altre
categorie di esposizioni deteriorate (+34%), prevalentemente
da incagli, ed una parallela riduzione dei trasferimenti ad
altre categorie di crediti deteriorati, più che dimezzati;
• le
esposizioni scadute/sconfinate mostrano riduzioni
significative in termini sia di ingressi da bonis (-73%) che
di trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
(-69%).
• le sofferenze continuano ad essere alimentate pressoché
integralmente da trasferimenti da altre categorie di
esposizioni deteriorate – prevalentemente da incagli – in
aumento di circa il 60% rispetto all’anno precedente;
• gli
incagli registrano una considerevole flessione sia
degli ingressi da bonis (-58%) che dei trasferimenti da
altre categorie di crediti deteriorati (-64%); si segnala
inoltre un incremento delle uscite verso esposizioni
in bonis (+22%) unitamente ad un incremento dei
trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
– principalmente sofferenze, ma anche crediti ristrutturati
– più che raddoppiate;
Al netto delle rettifiche di valore, i crediti deteriorati
ammontavano a circa 1,3 miliardi di euro, riferibili per l’83% ai
“Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine”.
Anche in considerazione del parziale recupero del portafoglio
complessivo nell’ultimo trimestre dell’anno, l’incidenza
delle esposizioni deteriorate rispetto al totale dei crediti è
rimasta invariata al 7,96% in termini lordi mentre è scesa
marginalmente al 5,49% in termini netti (5,54% a fine 2013).
CREDITI PER CASSA VERSO CLIENTELA: DINAMICA DELLE ESPOSIZIONI DETERIORATE LORDE NEL 2014
Importi in migliaia di euro
Sofferenze
Incagli
Esposizioni
ristrutturate
Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2014
741.845
1.023.514
Variazioni in aumento
206.477
311.568
1.710
105.811
190.335
164.126
14.432
41.631
-241.348
-416.871
ingressi da esposizioni in bonis
trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
altre variazioni in aumento
Variazioni in diminuzione
uscite verso esposizioni in bonis
cancellazioni
Esposizioni
scadute
Totale
227.803
70.023
2.063.185
89.877
137.288
745.210
36
132.524
240.081
79.811
264
434.536
10.030
4.500
70.593
-60.992
-174.888
-894.099
-521
-96.727
-
-38.141
-135.389
-134.623
-3.682
-7.899
-
-146.204
-119.408
incassi
-47.964
-48.994
-18.201
-4.249
realizzi per cessioni
-21.125
-
-
-
-21.125
perdite da cessione
-10.876
-200
-695
-
-11.771
-434.536
trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
altre variazioni in diminuzione
Esposizione lorda finale al 31 dicembre 2014
-573
-267.268
-34.197
-132.498
-25.666
-
-
-
-25.666
706.974
918.211
256.688
32.423
1.914.296
Esposizioni
ristrutturate
Esposizioni
scadute
Totale
CREDITI PER CASSA VERSO CLIENTELA: DINAMICA DELLE ESPOSIZIONI DETERIORATE LORDE NEL 2013
Importi in migliaia di euro
Sofferenze
Incagli
Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2013
586.953
218.967
-
108.074
913.994
Variazioni in aumento
693.958
1.082.808
323.464
530.429
2.630.659
5.615
253.402
9.959
491.530
760.506
trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
ingressi da esposizioni in bonis
119.920
457.752
59.363
581
637.616
operazioni di aggregazione aziendale
508.452
333.946
246.377
30.920
1.119.695
59.971
37.708
7.765
7.398
112.842
-539.066
-278.261
-95.661
-568.480
-1.481.468
altre variazioni in aumento
Variazioni in diminuzione
-707
-79.078
-61
-119.372
-199.218
cancellazioni
uscite verso esposizioni in bonis
-426.416
-6.828
-3.636
-
-436.880
incassi
-199.015
-107.922
-60.925
-9.688
-20.480
realizzi per cessioni
-2.699
-
-2.858
-
-5.557
perdite da cessione
-1.021
-
-1.083
-
-2.104
-637.616
-301
-130.352
-78.335
-428.628
operazioni di aggregazione aziendale
trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
-
-
-
-
-
altre variazioni in diminuzione
-
-1.078
-
-
-1.078
741.845
1.023.514
227.803
70.023
2.063.185
Esposizione lorda finale al 31 dicembre 2013
416 Relazioni e Bilanci 2014
Il grado di copertura è migliorato nei dodici mesi dal
32,45% al 33,09%, pur presentandosi in flessione rispetto
al 34,18% di settembre. La tendenza dell’ultimo trimestre
riflette il trend del grado di copertura delle sofferenze, in
riduzione – nonostante le maggiori svalutazioni che hanno
accompagnato i passaggi di posizioni da incaglio a sofferenza
– per effetto delle cessioni perfezionate nel periodo, riferibili
ai portafogli delle ex B@nca 24-7 ed ex Centrobanca,
rettificate mediamente per il 63,3%. Nel secondo semestre si
segnala un aumento delle rettifiche apportate alla categoria
dei crediti ristrutturati, quale conseguenza anche della
riclassifica da incaglio di alcune posizioni del portafoglio ex
Centrobanca assistite da un elevato grado di copertura.
Al 31 dicembre 2014, le esposizioni forborne, individuate
in applicazione delle regole esposte nella Nota Integrativa,
Parte A – Politiche contabili, erano pari a 472 milioni netti,
di cui 208 milioni performing (classificati fra i crediti in
bonis) e 264 milioni non performing (classificati fra i crediti
deteriorati).
L’operatività sul mercato interbancario
Al 31 dicembre 2014 la posizione interbancaria netta di
UBI Banca si presentava negativa per 5,1 miliardi, più che
dimezzata rispetto ai -10,8 miliardi di un anno prima. Come si
può notare dalla tabella, essa originava da un saldo positivo
dell’operatività infragruppo per 5,3 miliardi, in significativo
miglioramento nel corso dell’esercizio, a fronte di un saldo
negativo dell’interscambio sul mercato per 10,4 miliardi
(comprensivo delle operazioni di rifinanziamento LTRO e
TLTRO con la BCE rispettivamente per 711 e 3,2 miliardi).
L’evoluzione intervenuta nei dodici mesi è riconducibile alla
flessione dell’indebitamento sia verso le Banche Centrali
(-1,9 miliardi), in relazione ai parziali rimborsi anticipati
effettuati nell’ultimo trimestre, che con controparti interne
al Gruppo (-3,1 miliardi).
L’accentramento in UBI Banca delle emissioni dei prestiti
obbligazionari destinati alla clientela ordinaria e collocati dalle
Banche Rete si riflette nella struttura patrimoniale della Capogruppo
che accoglie fra i crediti verso banche (nella voce titoli infragruppo)
le sottoscrizioni – nuove e in crescita – di titoli emessi dalle
Controllate bancarie, registrando al contempo un calo della raccolta
infragruppo in ragione della mutata strategia di gestione del funding
obbligazionario e della liquidità.
In base alla configurazione organizzativa che vede UBI Banca svolgere
un ruolo di indirizzo e di coordinamento per l’intero Gruppo bancario,
l’operatività infragruppo assume una rilevanza strategica nell’ambito
dell’attività complessiva, assicurata proprio dalla gestione accentrata
della liquidità, nonché dalla regolazione dei flussi intercompany. Ad
eccezione di IW Bank e delle Controllate estere, le policy interne
stabiliscono infatti che la composizione dell’attivo e del passivo con
controparti bancarie delle Banche Rete e delle Società Prodotto sia
costituita esclusivamente da rapporti con la Capogruppo. Le stesse
policy ne definiscono le condizioni economiche.
Escludendo l’attività infragruppo e con Banche Centrali,
la posizione debitoria netta nei confronti del mercato
interbancario si quantificava in circa 0,6 miliardi a fronte
di un saldo netto sostanzialmente pareggiato a fine 2013
(circa 7 milioni), quale riflesso di una tendenziale riduzione
dei volumi operativi in corso d’anno, in particolare dal lato
dell’attivo.
MERCATO INTERBANCARIO
Importi in migliaia di euro
Crediti verso banche
- crediti verso Banche Centrali
- infragruppo
di cui: titoli infragruppo
Debiti verso banche
13.841.245
30.6.2014
C
15.450.016
31.3.2014
D
14.460.750
31.12.2013
E
13.487.366
Variazioni A/E
in valore
in %
568.283
4,2%
-32,0%
528.311
557.090
600.376
239.831
776.842
-248.531
12.515.918
12.271.168
13.097.318
12.198.864
10.880.101
1.635.817
15,0%
5.733.044
5.660.990
4.562.111
4.254.091
3.094.120
2.638.924
85,3%
19.140.417
22.953.493
24.223.696
25.086.834
24.285.811
-5.145.394
-21,2%
10.305.964
12.184.683
12.180.750
12.173.833
12.166.333
-1.860.369
-15,3%
7.244.652
8.764.458
9.495.713
10.863.627
10.295.663
-3.051.011
-29,6%
di cui:
- debiti verso Banche Centrali
- infragruppo
di cui: depositi subordinati
Posizione interbancaria netta
14.055.649
30.9.2014
B
di cui:
31.12.2014
A
di cui: infragruppo
banche esterne al Gruppo
Posizione interbancaria netta escluse
Banche Centrali e operatività infragruppo
-
-
-
-
-
-
-
-5.084.768
-9.112.248
-8.773.680
-10.626.084
-10.798.445
-5.713.677
-52,9%
5.271.266
3.506.710
3.601.605
1.335.237
584.438
4.686.828
n.s.
-10.356.034
-12.618.958
-12.375.285
-11.961.321
-11.382.883
-1.026.849
-9,0%
-578.381
-991.365
-794.911
-27.319
6.608
-584.989
n.s.
11 Il 29 gennaio 2015 sono stati rimborsati gli ultimi 2 miliardi relativi al primo finanziamento LTRO che UBI Banca aveva acceso in data 21 dicembre 2011.
Relazione sulla gestione 417
CREDITI VERSO BANCHE: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
31.12.2014
Incidenza %
31.12.2013
Incidenza %
Variazioni
in valore
Crediti verso Banche Centrali
Riserva obbligatoria
Crediti verso banche
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Altri finanziamenti
- pronti contro termine attivi
- altri
Titoli di debito
- titoli strutturati (*)
- altri titoli di debito
Totale
in %
528.311
3,8%
776.842
5,8%
-248.531
-32,0%
528.311
13.527.338
2.767.764
2.430.572
2.595.958
1.872.501
723.457
5.733.044
437.422
5.295.622
14.055.649
3,8%
96,2%
19,7%
17,3%
18,4%
13,3%
5,1%
40,8%
3,1%
37,7%
100,0%
776.842
12.710.524
3.072.078
1.994.591
4.545.725
4.110.910
434.815
3.098.130
402.486
2.695.644
13.487.366
5,8%
94,2%
22,8%
14,7%
33,7%
30,5%
3,2%
23,0%
3,0%
20,0%
100,0%
-248.531
816.814
-304.314
435.981
-1.949.767
-2.238.409
288.642
2.634.914
34.936
2.599.978
568.283
-32,0%
6,4%
-9,9%
21,9%
-42,9%
-54,5%
66,4%
85,0%
8,7%
96,5%
4,2%
(*) Trattasi di titoli aventi nella maggior parte dei casi un’opzione di rimborso anticipato.
attività, quale effetto dell’accentramento in UBI Banca
delle emissioni destinate alla clientela del Gruppo.
I crediti verso banche si sono attestati a 14,1 miliardi,
segnando una crescita di 0,6 miliardi nell’anno: le
disponibilità presso Banche Centrali, relativamente al
conto accentrato della Riserva Obbligatoria, sono risultate
in diminuzione per 0,25 miliardi mentre gli impieghi verso
le altre istituzioni creditizie si sono incrementati per
0,8 miliardi, totalmente riferibili all’attività interna al
Gruppo.
Per quanto riguarda la raccolta da banche, pari
complessivamente a 19,1 miliardi, si evidenzia una flessione
di 5,1 miliardi rispetto al 31 dicembre 2013, da riportare
principalmente alla dinamica dei debiti verso banche (-3,3
miliardi a 8,8 miliardi), ma anche all’esposizione verso
Banche Centrali (-1,8 miliardi a 10,3 miliardi, comprensivi del
rateo interessi) che ha incorporato sia i rimborsi anticipati
dei finanziamenti LTRO (1 miliardo ad ottobre, 3 miliardi a
novembre e 1 miliardo a dicembre) sia la partecipazione
all’asta TLTRO di dicembre per 3,2 miliardi.
L’evoluzione di quest’ultimo aggregato, dall’analisi delle
forme tecniche riepilogate in tabella, evidenzia quanto
segue:
• una riduzione dei conti correnti (-0,3 miliardi), pienamente
controbilanciata dall’aumento, essenzialmente riferito
ad esposizioni infragruppo, dei depositi vincolati (+0,4
miliardi);
• una
significativa diminuzione degli altri finanziamenti
(-1,9 miliardi) riconducibile alla flessione dei pronti
contro termine attivi (-2,2 miliardi), dovuta per -1,3
miliardi all’operatività con Banche del Gruppo12 e per la
restante parte all’azzeramento delle esposizioni verso
controparti estere collegate agli scoperti tecnici su titoli
di Stato francesi e tedeschi, chiusi nel secondo trimestre
dell’esercizio;
• un incremento dei titoli di debito (+2,6 miliardi), costituiti
da obbligazioni delle Banche Rete sottoscritte dalla
Capogruppo e destinate al finanziamento della loro
Il calo del funding con controparti bancarie, come emerge
dal dettaglio fornito in tabella, è riconducibile in primis alla
contrazione dei depositi vincolati (-2,5 miliardi nei dodici
mesi) e, in particolare, al ridimensionamento di posizioni
infragruppo in capo ad UBI Banca International13, Banca
Popolare di Ancona e Banca Carime.
I finanziamenti hanno invece mostrato una moderata
flessione (-0,3 miliardi circa) dovuta sia alla diminuzione
dei p/t passivi con proprie Controllate (-0,15 miliardi) sia
al calo della voce finanziamenti-altri (-0,17 miliardi), in
relazione agli ammortamenti delle erogazioni BEI destinate
al sostegno finanziario a m/l termine delle PMI (735 milioni
dai 910 milioni del dicembre 2013).
DEBITI VERSO BANCHE: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
31.12.2014
Incidenza %
31.12.2013
Incidenza %
Variazioni
in valore
in %
Debiti verso Banche Centrali
10.305.964
53,8%
12.166.333
50,1%
-1.860.369
-15,3%
Debiti verso Banche
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Finanziamenti:
- pronti contro termine passivi
- altri
Altri debiti
Totale
8.834.453
2.408.747
5.010.334
1.349.898
613.158
736.740
65.474
19.140.417
46,2%
12,6%
26,2%
7,1%
3,2%
3,9%
0,3%
100,0%
12.119.478
2.648.228
7.548.582
1.681.052
770.153
910.899
241.616
24.285.811
49,9%
10,9%
31,1%
6,9%
3,2%
3,7%
1,0%
100,0%
-3.285.025
-239.481
-2.538.248
-331.154
-156.995
-174.159
-176.142
-5.145.394
-27,1%
-9,0%
-33,6%
-19,7%
-20,4%
-19,1%
-72,9%
-21,2%
12 L’importo dei p/t attivi in essere a fine 2014, 1,9 miliardi interamente infragruppo, si riferisce per 1,4 miliardi ad operazioni con le Banche Rete aventi quale sottostante
titoli emessi nell’ambito delle cartolarizzazioni interne, utilizzate dalla Capogruppo quale garanzia collaterale per le operazioni di rifinanziamento con la BCE.
13 La Banca lussemburghese trasferisce in Capogruppo tutte le eccedenze, anche temporanee, di liquidità, attingendovi poi in base alle esigenze di
investimento/commerciali manifestate dalla propria clientela.
418 Relazioni e Bilanci 2014
Infine anche gli altri debiti (65 milioni) hanno mostrato una
contrazione attribuibile al rapporto di regolamento delle
carte di credito con l’Istituto Centrale Banche Popolari,
il cui saldo si è ridotto a 37 milioni, dai 210 milioni di fine 2013.
***
Il prospetto “Principali rapporti patrimoniali con partecipate
assoggettate a controllo, controllo congiunto e influenza
notevole”, riportato nella Parte H della Nota Integrativa,
evidenzia il ruolo di UBI Banca quale datore netto ovvero
prenditore netto di fondi nei confronti delle Banche del
Gruppo, tenuto conto anche dell’eventuale sottoscrizione
di titoli infragruppo.
Al 31 dicembre 2014 il saldo interbancario netto della
Capogruppo è risultato positivo verso: Banca Regionale
Europea (2,6 miliardi), Banco di Brescia (3 miliardi), Banca
Popolare Commercio e Industria (1,6 miliardi), Banca
Popolare di Ancona (1,5 miliardi) e Banca di Valle Camonica
(0,5 miliardi).
Si presentava invece negativo nei confronti di: UBI Banca
International (-2,6 miliardi), IW Bank14 (-1,2 miliardi), Banca
Carime14 (-0,6 miliardi) e UBI Banca Private Investment (-0,1
miliardi).
***
Per quanto riguarda la riserva di liquidità rappresentata dai
titoli rifinanziabili presso la Banca Centrale Europea, il relativo
dettaglio trova illustrazione nella Relazione sulla gestione
consolidata, alla quale pertanto si rimanda.
Per ulteriori informazioni in merito alla gestione del rischio
liquidità si veda anche la Nota Integrativa Consolidata, Parte
E, Sezione 3.
14 Al 31 dicembre 2014 l’esposizione debitoria di UBI Banca verso IW Bank e Banca Carime era inoltre costituita da titoli in circolazione sottoscritti dalle due
Banche rispettivamente per 0,8 miliardi e per 1,6 miliardi.
Relazione sulla gestione 419
L’attività finanziaria
Al 31 dicembre 2014 le attività finanziarie di UBI Banca
totalizzavano 23,4 miliardi di euro, in crescita di 2,1
miliardi rispetto a fine 2013. Escludendo le passività
finanziarie, pari a 0,7 miliardi e in diminuzione del 53%
circa nell’esercizio, le attività finanziarie nette si sono
attestate a 22,7 miliardi (19,7 miliardi un anno prima).
Nell’ambito del portafoglio AFS si è invece proceduto
ad effettuare investimenti su titoli di Stato italiani a
lungo termine e a realizzare operazioni di switch mirate
ad un moderato allungamento delle scadenze, per trarre
vantaggio da rendimenti più elevati in ottica di sostegno
al margine di interesse consolidato.
Il 2014 è stato un anno favorevole per i titoli governativi
italiani che hanno toccato massimi storici nelle quotazioni
favoriti dal restringimento dello spread fra BTP e Bund
tedeschi, sceso dai 215 punti base del 30 dicembre
2013 ai 134 punti base del 30 dicembre 2014. Il mercato
italiano è progredito soprattutto sulle scadenze lunghe,
da ultimo sulla scia delle aspettative sulle mosse di
politica monetaria allo studio della BCE.
A fine esercizio, le attività finanziarie continuavano
ad essere principalmente rappresentate (92% circa del
totale) da titoli di Stato italiani, in aumento nel confronto
annuo per effetto dei sopra citati investimenti all’interno
del portafoglio AFS che hanno più che controbilanciato le
vendite realizzate nell’ambito del portafoglio di trading.
La Banca ha proceduto a prese di beneficio che hanno
in particolare interessato, nei due trimestri centrali
dell’anno, il portafoglio di negoziazione, oggetto di
consistenti realizzi.
I restanti portafogli (attività finanziarie detenute sino
alla scadenza e attività finanziarie valutate al fair value)
non hanno mostrato variazioni di rilievo nell’esercizio: i
titoli detenuti sino alla scadenza, giunti a maturazione
nel novembre 2014, sono stati sostituiti da acquisti di
pressoché pari valore nominale (3,050 miliardi di euro).
ATTIVITÀ/PASSIVITÀ FINANZIARIE
Importi in migliaia di euro
Att. fin. detenute per la negoziazione
di cui: contratti derivati finanziari
Att. fin. valutate al fair value
Att. fin. disponibili per la vendita
Att. fin. detenute sino alla scadenza
Attività finanziarie (a)
31.12.2014
30.9.2014
30.6.2014
31.3.2014
31.12.2013
Variazioni (A) / (E)
Valore di
bilancio
(A)
Incid.
%
Valore di
bilancio
(B)
Incid.
%
Valore di
bilancio
(C)
Incid.
%
Valore di
bilancio
(D)
Incid.
%
Valore di
bilancio
(E)
1.544.835
6,6%
1.119.978
5,1%
2.280.749
10,6%
4.011.024
17,7%
3.191.080
743.985
3,2%
715.936
3,3%
620.192
2,9%
575.987
2,5%
605.151
2,8%
138.834
193.167
0,8%
193.637
0,9%
192.408
0,9%
193.692
0,9%
208.143
1,0%
-14.976
-7,2%
18.066.883
77,3%
17.580.462
80,0%
15.996.041
74,3%
15.281.956
67,6%
14.753.276
69,5%
3.313.607
22,5%
3.576.951
15,3%
3.076.556
14,0%
3.049.841
14,2%
3.113.263
13,8%
3.086.815
Incid.
%
in
valore
in %
15,0% -1.646.245 -51,6%
22,9%
14,5%
490.136
15,9%
23.381.836 100,0%
21.970.633 100,0%
21.519.039 100,0%
22.599.935 100,0%
21.239.314 100,0%
2.142.522
10,1%
22.192.154
94,9%
20.869.714
95,0%
20.508.966
95,3%
21.381.286
94,6%
19.988.096
94,1%
2.204.058
11,0%
21.488.819
91,9%
19.975.426
90,9%
19.597.690
91,1%
20.441.219
90,4%
19.058.777
89,7%
2.430.042
12,8%
-20.872
-9,6%
di cui:
- titoli di debito
di cui: titoli di Stato italiani
- titoli di capitale
195.523
0,8%
207.079
0,9%
202.318
0,9%
205.365
0,9%
216.395
1,0%
- quote O.I.C.R.
250.174
1,1%
177.904
0,8%
187.563
0,9%
437.297
1,9%
429.672
2,0%
-179.498 -41,8%
1.531.436 100,0%
-809.255 -52,8%
Passività fin. di negoziazione (b)
722.181 100,0%
675.565 100,0%
600.017 100,0%
722.181 100,0%
675.565 100,0%
600.017 100,0%
di cui: contratti derivati finanziari
Attività finanziarie nette (a-b)
420 Relazioni e Bilanci 2014
22.659.655
21.295.068
20.919.022
1.513.524 100,0%
547.848
21.086.411
36,2%
551.829
19.707.878
36,0%
170.352
30,9%
2.951.777
15,0%
Le Attività finanziarie disponibili
per la vendita
recuperi di valore continuano ad essere iscritti nell’apposita riserva
da valutazione del patrimonio netto se riferiti a titoli di capitale e a
conto economico se riferiti a titoli di debito. Le eventuali riduzioni al
di sotto dei valori di precedenti impairment vengono rilevate a conto
economico.
Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e
3) si rinvia alla Sezione A.3, della Parte A – Politiche contabili della
Nota Integrativa.
Le “Attività finanziarie disponibili per la vendita” (Available for
sale – AFS), voce 40 dell’Attivo, vengono valutate al fair value con
iscrizione delle variazioni nell’apposita riserva da valutazione del
patrimonio netto, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore
ritenute significative o prolungate. In tal caso la riduzione di valore
intervenuta nel periodo viene rilevata a conto economico con rigiro
contabile dell’eventuale riserva negativa/positiva precedentemente
iscritta a patrimonio netto. Successivamente agli impairment, i
ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
31.12.2014
31.12.2013
Valore di
bilancio
L1
L2
L3
Valore di
bilancio
in valore
in %
17.820.144
13.470.640
845.777
4.050
14.320.467
3.499.677
24,4%
17.117.473
12.963.648
428.129
-
13.391.777
3.725.696
27,8%
117.675
119.446
1.426
-
126.717
128.143
-8.697
-6,8%
-
127.293
254.639
50.027
-
304.666
-177.373
-58,2%
L1
L2
Titoli di debito
16.921.010
899.134
16.648.018
469.455
-
1.726
45
83.882
43.411
di cui: titoli di Stato italiani
Titoli di capitale
Quote O.I.C.R.
Finanziamenti
Totale
Variazioni
L3
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
17.006.618
942.590
117.675
18.066.883
13.726.705
895.804
130.767
14.753.276
3.313.607
22,5%
A fine 2014 le attività finanziarie disponibili per la vendita
si erano portate a 18,1 miliardi, in crescita di 3,3 miliardi
rispetto ai 14,8 miliardi del dicembre precedente, sviluppo
ascrivibile al comparto dei titoli di Stato italiani, per
effetto sia dei nuovi investimenti sia del complessivo
apprezzamento del relativo fair value.
L’attività di compravendita si è primariamente concentrata
sui titoli BTP: sono stati effettuati acquisti netti per 0,9
miliardi nominali1 nel secondo trimestre, per 1,25 miliardi
nominali netti2 nel terzo trimestre, accompagnati da un
acquisto di CTZ per 50 milioni, mentre nel quarto trimestre
sono stati realizzati nuovi acquisti di BTP per 2 miliardi
nominali a fronte di scadenze di BOT e CTZ per nominali
1,77 miliardi e marginali vendite per 50 milioni. Come sopra
indicato, l’incremento del valore di bilancio del portafoglio
ha peraltro beneficiato del forte aumento dei corsi dei BTP.
Si ricorda che nell’esercizio sono state inoltre effettuate tre manovre
di switch (di cui una nel quarto trimestre3) per un controvalore
nominale complessivo di 6,2 miliardi nominali che hanno consentito
la rilevazione di plusvalenze lorde complessive pari a oltre 100
milioni (63 milioni nel primo semestre e circa 40 milioni nel quarto
trimestre).
Gli altri titoli di debito (703 milioni) hanno evidenziato
nell’anno una flessione di 226 milioni riconducibile a
rimborsi e vendite di obbligazioni emesse prevalentemente
da società quotate.
Gli investimenti in titoli di capitale (119,4 milioni) hanno
segnato una marginale flessione (-8,7 milioni) riconducibile
alla cessione, effettuata nel mese di dicembre, dell’intera
partecipazione (3,12% del capitale) in SIA Spa (17,9 milioni
il valore di bilancio a fine dicembre 2013), classificata a
livello 3. L’effetto della citata vendita è stato parzialmente
controbilanciato sia da riprese di valore che da nuovi
investimenti.
Infine le quote O.I.C.R., scese da 304,7 milioni a 127,3
milioni, hanno registrato:
- nel secondo trimestre, la vendita, con una plusvalenza
lorda di 19,7 milioni, di tre fondi ETF classificati nel livello
1 di fair value (244 milioni il rispettivo valore di bilancio
a fine 2013);
- nel quarto trimestre, la sottoscrizione di un nuovo fondo
ETF per un controvalore di 73,8 milioni.
Complessivamente a dicembre 2014 i fondi immobiliari in portafoglio
ammontavano a 15,6 milioni (16,1 milioni dodici mesi prima).
1 In dettaglio: acquisti per 1,5 miliardi nominali e vendite per 0,6 miliardi nominali che hanno permesso di registrare a conto economico una plusvalenza lorda
di 15,4 milioni.
2 In dettaglio: acquisti per 1,5 miliardi e vendite per 0,25 miliardi che hanno permesso di registrare a conto economico una plusvalenza lorda di 10,6 milioni.
3 L’operazione ha interessato la vendita di 3 miliardi nominali di BTP, re-investiti per 2 miliardi nominali nel portafoglio AFS e per 1 miliardo nominale
nell’ambito del portafoglio delle attività detenute sino alla scadenza.
Relazione sulla gestione 421
Le Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza
Tali attività sono valutate al costo ammortizzato con imputazione a
conto economico delle eventuali perdite durevoli di valore o delle
eventuali riprese di valore registrate in seguito al venir meno delle
motivazioni che le avevano determinate.
La voce 50 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza” (Held to maturity – HTM) comprende gli strumenti
finanziari che si ha intenzione e capacità di mantenere fino alla
scadenza.
ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA: COMPOSIZIONE
31.12.2014
Importi in migliaia di euro
31.12.2013
Fair Value
Valore di
Bilancio
L1
L2
Variazioni
Fair Value
L3
Totale
Valore di
Bilancio
L1
L2
L3
Totale
in
valore
in %
Titoli di debito
3.576.951
3.607.673
-
-
3.607.673
3.086.815
3.153.553
-
-
3.153.553
490.136
15,9%
3.576.951
3.607.673
-
-
3.607.673
3.086.815
3.153.553
-
-
3.153.553
490.136
15,9%
di cui: titoli di Stato italiani
Finanziamenti
Totale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.576.951
3.607.673
-
-
3.607.673
3.086.815
3.153.553
-
-
3.153.553
490.136
15,9%
Il portafoglio comprendeva, fino al 15 novembre 2014, BTP per
un valore nominale di 3 miliardi, acquistati nel primo trimestre
del 2012. Nei mesi di novembre/dicembre il portafoglio è stato
integralmente ricostituito (investimento totale pari a 3,050
miliardi nominali) mediante investimenti in BTP con scadenze
comprese tra il febbraio 2020 ed il marzo 2022.
Gli strumenti finanziari di negoziazione
Le Attività finanziarie di negoziazione
La voce 20 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute per la
negoziazione” (Held For Trading – HFT) comprende gli strumenti
finanziari di trading “utilizzati al fine di generare un utile dalle
fluttuazioni di prezzo a breve termine”. Essi vengono valutati al fair
value rilevato a conto economico – Fair Value Through Profit or Loss
– FVPL. Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli
1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.3, della Parte A – Politiche contabili
della Nota Integrativa.
ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
31.12.2014
31.12.2013
Variazioni
L1
L2
L3
Valore di
bilancio
L1
L2
L3
Valore di
bilancio
in valore
in %
Titoli di debito
794.399
407
253
795.059
2.580.188
8
618
2.580.814
-1.785.755
-69,2%
794.395
-
-
794.395
2.580.185
-
-
2.580.185
-1.785.790
-69,2%
4.504
-
445
4.949
3.864
-
445
4.309
640
14,9%
Quote O.I.C.R.
241
-
601
842
168
-
638
806
36
4,5%
Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
799.144
407
1.299
800.850
2.584.220
8
1.701
2.585.929
-1.785.079
-69,0%
Derivati finanziari
777
741.828
1.380
743.985
158
604.993
-
605.151
138.834
22,9%
Derivati su crediti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
777
741.828
1.380
743.985
158
604.993
-
605.151
138.834
22,9%
799.921
742.235
2.679
1.544.835
2.584.378
605.001
1.701
3.191.080
-1.646.245
-51,6%
A. Attività per cassa
di cui: titoli di Stato italiani
Titoli di capitale
Totale (a)
B. Strumenti derivati
Totale (b)
Totale (a+b)
Al 31 dicembre 2014 le attività finanziarie detenute per la
negoziazione si presentavano dimezzate a 1,5 miliardi rispetto
ai 3,2 miliardi in essere dodici mesi prima: nel secondo e
terzo trimestre il portafoglio è stato infatti interessato da
significative vendite di titoli di Stato italiani in un’ottica di
realizzo dei profitti generati dal restringimento degli spread.
Sono stati effettuati disinvestimenti netti per 1 miliardo
nominale nel primo semestre4 e per 1,25 miliardi nominali5 nel
terzo trimestre; il quarto trimestre ha invece registrato nuovi
investimenti in CTZ per 0,4 miliardi nominali.
4 In dettaglio: acquisti netti per 0,8 miliardi nominali nel primo trimestre e disinvestimenti netti per 1,8 miliardi nominali nel secondo trimestre.
5 In dettaglio: vendite per 1,65 miliardi nominali e acquisti per 0,4 miliardi nominali.
422 Relazioni e Bilanci 2014
I titoli di capitale si sono mantenuti ad un livello contenuto
nell’esercizio, senza mostrare variazioni di rilievo: 4,9
milioni la loro consistenza a fine 2014 rispetto ai precedenti
4,3 milioni, prevalentemente classificata a livello 1.
Le quote O.I.C.R. – relative agli investimenti residuali
in hedge fund acquistati prima del 30 giugno 2007 – si
attestavano a 0,8 milioni, invariati nel confronto con fine
2013.
Nel portafoglio erano infine presenti strumenti derivati
per 0,7 miliardi (0,6 miliardi a dicembre 2013), totalmente
di natura finanziaria, la cui evoluzione è da leggersi in
correlazione alla corrispondente voce iscritta fra le passività
finanziarie di negoziazione.
Si rimanda al medesimo paragrafo della Relazione sulla gestione
consolidata per quanto concerne la chiusura dei contenziosi nei
confronti delle società del Gruppo Lehman Brothers.
Le Passività finanziarie di negoziazione
PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
31.12.2014
L1
31.12.2013
L2
L3
Valore di
bilancio
L1
L2
Variazioni
L3
Valore di
bilancio
in valore
in %
A. Passività per cassa
Debiti verso banche
-
-
-
-
959.994
-
-
959.994
-959.994
-100,0%
Debiti verso clientela
-
-
-
-
18.968
-
-
18.968
-18.968
-100,0%
Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale (a)
-
-
-
-
978.962
-
-
978.962
-978.962
-100,0%
300
721.881
-
722.181
52
551.777
-
551.829
170.352
30,9%
-
-
-
-
-
-
645
645
-645
-100,0%
B. Strumenti derivati
Derivati finanziari
Derivati creditizi
Totale (b)
300
721.881
-
722.181
52
551.777
645
552.474
169.707
30,7%
Totale (a+b)
300
721.881
-
722.181
979.014
551.777
645
1.531.436
-809.255
-52,8%
A fine 2014 le passività finanziarie di negoziazione,
rappresentate esclusivamente da derivati finanziari,
risultavano scese a 0,7 miliardi dai precedenti 1,5 miliardi:
in corso d’anno sono infatti venute meno le passività
per cassa classificate nel livello 1 di fair value in seguito
all’azzeramento, avvenuto nel secondo trimestre, degli
scoperti tecnici su titoli di Stato francesi, tedeschi ed italiani
in essere a dicembre 2013 per 979 milioni (958 milioni relativi
a titoli governativi esteri, classificati fra i debiti verso banche,
e 21 milioni riferiti a titoli di Stato italiani).
Le Attività finanziarie valutate al fair value
La voce “Attività finanziarie valutate al fair value” comprende gli
strumenti finanziari classificati in tale categoria in applicazione della
Fair Value Option (FVO). Tali attività vengono valutate al fair value
con imputazione delle variazioni a conto economico.
Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e
3) si rinvia alla Sezione A.3, della Parte A – Politiche contabili della
Nota Integrativa.
ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
31.12.2014
L1
Titoli di debito
L2
31.12.2013
L3
Valore di
bilancio
L1
L2
Variazioni
L3
Valore di
bilancio
in valore
in %
-
-
-
-
-
-
-
-
3.224
3.000
64.904
71.128
-
927
83.016
83.943
-12.815
-15,3%
Quote O.I.C.R.
116.802
-
5.237
122.039
117.129
-
7.071
124.200
-2.161
-1,7%
Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
120.026
3.000
70.141
193.167
117.129
927
90.087
208.143
-14.976
-7,2%
Titoli di capitale
Totale
Relazione sulla gestione 423
L’aggregato ammontava a fine esercizio a 193,2 milioni,
in lieve diminuzione rispetto alle consistenze del
dicembre 2013 (208,1 milioni), principalmente in relazione
all’evoluzione dei titoli di capitale. Questa, in dettaglio, la
composizione del portafoglio:
nella simultanea sottoscrizione di “azioni Sviluppo”
di Isagro Spa, contabilizzate nel livello 1. L’incremento
rilevato a livello 2 è invece riconducibile alla ripresa
di valore di una partecipazione industriale, oggetto di
impairment negli scorsi esercizi;
- titoli di capitale, detenuti nell’ambito dell’attività di
merchant banking e di private equity, per 71,1 milioni
(83,9 milioni il dato di confronto). La variazione più
consistente si è registrata nel livello 3 in seguito alla
parziale cessione (3,75% del capitale), avvenuta nel
primo trimestre, della partecipazione detenuta in
Humanitas Spa - con una conseguente riduzione del
valore di bilancio pari a 15,7 milioni. Nel secondo
trimestre è stata invece perfezionata la vendita dell’intera
partecipazione (28,66% del capitale) in Manisa Srl: il
relativo controvalore, 3,2 milioni, è stato reimpiegato
- quote di O.I.C.R. per 122 milioni che comprendono, al
livello 1, i fondi quotati Tages per 116,8 milioni, pressochè
invariati anno su anno e, a livello 3, hedge fund per 5,2
milioni in riduzione rispetto ai 7,1 milioni di fine 2013,
principalmente in seguito a rimborsi parziali su un fondo
realizzati nell’ultimo trimestre. Fondi hedge sono anche
presenti, per 0,8 milioni, all’interno della categoria HFT.
Si rimanda al medesimo paragrafo della Relazione sulla gestione
consolidata per gli aggiornamenti relativi ai contenziosi in essere
conseguenti al crack Madoff.
L’esposizione al rischio sovrano
UBI BANCA: ESPOSIZIONI AL RISCHIO SOVRANO
Paese / portafoglio di classificazione
importi in migliaia di euro
- Italia
attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione
(esposizione netta)
attività finanziarie disponibili per la vendita
attività finanziarie detenute sino alla scadenza
crediti
- Germania
31.12.2014
31.12.2013
Valore
nominale
Valore di
bilancio
Fair Value
Valore
nominale
Valore di
bilancio
Fair Value
18.799.190
21.530.758
21.561.480
18.191.069
19.066.235
19.132.973
800.002
794.395
794.395
2.595.001
2.559.110
2.559.110
14.915.005
17.122.835
17.122.835
12.570.005
13.391.777
13.391.777
3.050.000
3.576.951
3.607.673
3.000.000
3.086.815
3.153.553
34.183
36.577
36.577
26.063
28.533
28.533
-
-
-
-600.000
-646.519
-646.519
attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione
(esposizione netta)
-
-
-
-600.000
-646.519
-646.519
- Francia
-
-
-
-300.000
-311.368
-311.368
-311.368
attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione
(esposizione netta)
-
-
-
-300.000
-311.368
10
10
10
10
10
10
crediti
10
10
10
10
10
10
- Argentina
2
2
2
2
1
1
- Olanda
attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione
(esposizione netta)
Totale esposizioni per cassa
2
2
2
2
1
1
18.799.202
21.530.770
21.561.492
17.291.081
18.108.359
18.175.097
Il dettaglio delle esposizioni di UBI Banca viene declinato tenendo presente che, secondo le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza europea (European Securities and Markets Authority,
ESMA), per "debito sovrano" devono intendersi i titoli obbligazionari emessi dai Governi centrali e locali e dagli Enti governativi, nonché i prestiti agli stessi erogati.
Al 31 dicembre 2014 il valore di bilancio delle esposizioni al
rischio sovrano di UBI Banca ammontava a 21,5 miliardi, in
crescita rispetto ai 18,1 miliardi di fine 2013.
L’esposizione risultava pressochè totalmente concentrata
sul rischio sovrano dell’Italia, la cui dinamica ha anche
causato, in via prevalente, l’incremento registrato nell’anno.
La crescita delle attività finanziarie disponibili per la vendita
a sostegno del margine d’interesse, benchè parzialmente
controbilanciata dalla riduzione delle attività detenute per
424 Relazioni e Bilanci 2014
la negoziazione, ha infatti determinato un aumento di 2,5
miliardi dell’esposizione nazionale complessiva.
Rimane contenuta (36,6 milioni) l’attività di finanziamento
diretto alle amministrazioni pubbliche italiane.
Sono state invece completamente azzerate le esposizioni
verso Germania (646,5 milioni) e Francia (311,4 milioni)
riferite a scoperti su titoli di Stato emessi dai due Paesi,
chiusi nel secondo trimestre dell’esercizio.
La tabella riporta la distribuzione per scadenza dei titoli di Stato italiani in portafoglio.
UBI BANCA: MATURITY DEI TITOLI DI STATO ITALIANI
Importi in migliaia
di euro
31.12.2014
Attività
finanziarie
detenute
per la
negoziazione
(*)
Attività
finanziarie
disponibili
per la
vendita
-
49.925
Fino a 6 mesi
31.12.2013
Attività
finanziarie
detenute
per la
negoziazione
(*)
Attività
finanziarie
disponibili
per la
vendita
Attività
finanziarie
detenute
sino alla
scadenza
Attività
finanziarie
detenute
sino alla
scadenza
Valore di
bilancio
49.925
0,2%
-
-
-
-
-
-
199.612
0,9%
1.437.603
163.870
3.086.815
4.688.288
24,6%
Incidenza
%
Valore di
bilancio
Incidenza
%
Da 6 mesi fino a un anno
199.612
Da un anno fino a 3 anni
594.780
3.548.757
-
4.143.537
19,3%
1.126.778
6.019.350
-
7.146.128
37,5%
-
7.730.427
-
7.730.427
36,0%
-
4.053.721
-
4.053.721
21,3%
Da 3 anni fino a 5 anni
Da 5 anni fino a 10 anni
1
3.395.529
3.576.951
6.972.481
32,5%
-21.075
1.251.004
-
1.229.929
6,5%
Oltre 10 anni
2
2.392.834
-
2.392.836
11,1%
15.804
1.903.832
-
1.919.636
10,1%
794.395
17.117.472
3.576.951
21.488.818
100,0%
2.559.110
13.391.777
3.086.815
19.037.702
100,0%
Totale
(*) al netto dei relativi scoperti tecnici.
Nell’anno si è registrato un quasi totale azzeramento della
fascia temporale da 6 mesi fino a 1 anno per effetto sia
delle vendite effettuate nell’ambito del portafoglio di
negoziazione sia della maturazione dei titoli detenuti sino
alla scadenza.
L’87,8% (65,3% a fine 2013) delle scadenze si presentava
concentrato nell’arco temporale compreso tra 1 anno e 10
anni, risentendo sia degli investimenti nel portafoglio AFS
(prevalentemente concentrati nella fascia da 3 fino a 5 anni)
sia della sostituzione, all’interno del portafoglio detenuto
sino alla scadenza, dei titoli estinti con nuovi investimenti
rientranti nella fascia da 5 a 10 anni.
L’incidenza dei titoli con maturity superiore ai 10 anni
è rimasta sostanzialmente stabile (11,1% rispetto al
precedente 10,1%).
Al 31 dicembre 2014 il portafoglio di negoziazione aveva
una vita media di 1,4 anni (1,6 anni a fine 2013), il
portafoglio AFS di 6,1 anni (6 anni) ed il portafoglio HTM di
5,8 anni (0,9 anni).
***
Nell’ottica di una maggiore trasparenza sulle esposizioni
al rischio di credito rappresentate da titoli di debito diversi
dal debito sovrano – così come sollecitato dalla European
Securities and Markets Authority (ESMA) nel documento
n. 725/2012 del 12 novembre 2012 – viene proposta una
tabella riepilogativa dei titoli di debito diversi dal debito
sovrano complessivamente iscritti nell’attivo patrimoniale
di UBI Banca (Attività finanziarie disponibili per la vendita,
Attività finanziarie detenute per la negoziazione, Crediti
verso banche e Crediti verso clientela).
Il valore di bilancio di tali investimenti totalizzava 6,5 miliardi
(4,4 miliardi a dicembre 2013): la dinamica è da attribuirsi
alla crescita dei titoli di emittenti bancari italiani che per 5,7
miliardi (3,1 miliardi un anno prima) sono stati sottoscritti
nell’ambito dell’attività interbancaria infragruppo.
A completamento dell’informativa richiesta dall’ESMA, si precisa
infine che a dicembre 2014 (così come a dicembre 2013), UBI Banca
non aveva in essere contratti derivati su credito (Credit Default
product) – né tantomeno ha operato su tali strumenti nel corso
dell’esercizio, per incrementare la propria esposizione ovvero per
acquisire protezione.
TITOLI DI DEBITO DIVERSI DAI TITOLI DI STATO ISCRITTI NELL'ATTIVO
DI BILANCIO
Importi in
migliaia di euro
31.12.2014
Nazionalità
Valore di
bilancio
Fair Value
Valore
Nominale
Corporate
Italia
190.916
186.202
187.599
Corporate
Francia
43.967
43.967
40.000
Corporate
Lussemburgo
27.893
27.893
24.715
Corporate
Olanda
28.073
28.073
26.150
Corporate
Regno Unito
10.111
10.111
8.987
Corporate
Spagna
22.640
22.640
20.271
10.000
Emittente
Corporate
Ungheria
10.226
10.226
Corporate
Stati Uniti
10.935
10.935
10.000
344.761
340.047
327.722
Totale Corporate
Bancario
Francia
-
-
-
Bancario
Germania
2
2
3
Bancario
Italia
6.165.609
6.167.915
6.136.931
Bancario
Lussemburgo
21.552
21.552
18.000
Bancario
Regno Unito
10.381
10.381
10.000
Bancario
Cipro
66
66
9.500
Bancario
Svezia
-
-
-
6.197.610
6.199.916
6.174.434
3
3
2
3
3
2
6.542.374
6.539.966
6.502.158
Totale Bancario
B.E.I.
Totale
Sovranazionali
Totale Titoli
di debito
Lussemburgo
Relazione sulla gestione 425
Il patrimonio netto e l’adeguatezza patrimoniale
e -2,6 milioni afferenti a perdite attuariali su piani a
benefici definiti;
Al 31 dicembre 2014 il patrimonio netto contabile di UBI
Banca, comprensivo del risultato di esercizio, si attestava a
8.566,7 milioni di euro che si raffrontano ai 9.231,8 milioni
di fine 2013.
• una
variazione positiva per 0,8 milioni in seguito
all’assegnazione di azioni proprie al Top Management del
Gruppo nell’ambito del sistema incentivante;
Come si può evincere dal Prospetto delle variazioni del
patrimonio netto al 31 dicembre 2014 e dal Prospetto della
redditività complessiva riportati tra gli Schemi del bilancio
dell’impresa, la diminuzione di 665,1 milioni intervenuta nei
dodici mesi può essere ricondotta a:
• l’appostazione della perdita d’esercizio per -918,4 milioni.
RISERVE DA VALUTAZIONE: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
• la destinazione dell’utile d’esercizio 2013 e della Riserva
Attività finanziarie disponibili per la vendita
utili portati a nuovo al pagamento del dividendo e ad
altre attribuzioni per circa 55 milioni complessivi;
31.12.2014
31.12.2013
143.045
-167.049
-243
-243
Differenze di cambio
• una variazione delle riserve da valutazione globalmente
positiva per 307,5 milioni di euro di cui: +310,1 milioni
inerenti alle attività finanziarie disponibili per la vendita
Utili (Perdite) attuariali relativi a piani previdenziali
a benefici definiti
-8.844
-6.265
Leggi speciali di rivalutazione
30.993
30.993
164.951
-142.564
Totale
RISERVE DA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA: VARIAZIONI ANNUE
Importi in migliaia di euro
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di OICR
Finanziamenti
Totale
-167.049
1. Esistenze iniziali al 1° gennaio 2014
-251.345
69.031
15.265
-
2. Variazioni positive
368.799
5.660
5.796
-
380.255
2.1 Incrementi di fair value
338.577
3.540
5.780
-
347.897
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative
- da deterioramento
- da realizzo
4.595
2.115
-
-
6.710
-
2.115
-
-
2.115
4.595
-
-
-
4.595
2.3 Altre variazioni
25.627
5
16
-
25.648
3. Variazioni negative
-43.208
-15.313
-11.640
-
-70.161
-3.683
-
-718
-
-4.401
-
-
-114
-
-114
-33.208
-11.407
-9.620
-
-54.235
3.1 Riduzione di fair value
3.2 Rettifiche da deterioramento
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive
3.4 Altre variazioni
-6.317
-3.906
-1.188
-
-11.411
4. Rimanenze finali al 31 dicembre 2014
74.246
59.378
9.421
-
143.045
Come si può notare dalla tabella di dettaglio, la variazione
di +310,1 milioni complessivamente evidenziata dalle
“Riserve da valutazione delle attività disponibili per la
vendita” riflette i significativi incrementi di fair value che
hanno interessato i titoli di debito in portafoglio (al netto
dell’effetto fiscale) grazie al progressivo miglioramento
delle quotazioni sui mercati finanziari riconducibile anche
all’operato della BCE.
In particolare la riserva relativa a tale categoria, divenuta
positiva, ha visto il proprio saldo migliorare di 325,6 milioni,
evidenziando incrementi di fair value per 338,6 milioni
riferibili per il 95% a titoli di Stato italiani. La riserva sui
titoli di Stato è così passata dai -244 milioni del dicembre
2013 ai +68,5 milioni di fine 2014.
La voce “Rigiro a conto economico di riserve negative”, pari
a 4,6 milioni, è integralmente riferibile alla vendita di titoli.
Tra le variazioni negative si segnalano riduzioni di fair value
per lo più relative a titoli di Stato nonché “Rigiri a conto
economico di riserve positive da realizzo” per 33,2 milioni,
per oltre l’80% riferibili alla cessione di titoli di Stato.
426 Relazioni e Bilanci 2014
Si evidenzia infine che le altre variazioni in aumento ed in
diminuzione, rispettivamente pari a +25,6 milioni e a -6,3
milioni, sono sostanzialmente dovute all’iscrizione delle
imposte differite attive IRAP non stanziate nei precedenti
esercizi sul saldo della riserva AFS titoli in essere al 31
dicembre 2013.
Per quanto attiene ai titoli di capitale, la tabella mostra
incrementi di fair value per 3,5 milioni prevalentemente
relativi alla partecipazione in S.A.C.B.O. e “Rigiri a conto
economico di riserve negative da deterioramento” per 2,1
milioni relativi pressoché integralmente alla partecipazione
in Autostrada Pedemontana Lombarda.
Tra i decrementi si segnalano “Rigiri a conto economico da
riserve positive” per 11,4 milioni integralmente riferibili alla
cessione della partecipazione SIA.
In merito alle quote O.I.C.R., la relativa riserva è stata
movimentata principalmente da incrementi di fair value per
5,8 milioni e da “Rigiri a conto economico da riserve positive”
per 9,6 milioni ascrivibili alla cessione di tre fondi ETF.
Come evidenziato nella Sezione 2, Parte F della Nota
Integrativa, il totale fondi propri di UBI Banca – calcolato
secondo la nuova disciplina prudenziale per le banche e per
le imprese di investimento entrata in vigore il 1° gennaio 2014
(c.d. Basilea 3) – a fine 2014 totalizzava 10.510 milioni di euro,
dei quali 8.298 milioni come Common Equity Tier 1 capital.
I requisiti prudenziali per rischio di credito, di aggiustamento
della valutazione del credito, per rischi di mercato e rischio
operativo – dettagliati nella medesima Sezione della Parte
F – totalizzavano 1.919 milioni di euro, determinando un
Common Equity Tier 1 capital ratio pari al 34,60%, un Tier 1
capital ratio del 34,60% ed un Total capital ratio del 43,82%.
RISERVE DA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA: COMPOSIZIONE
Importi in migliaia di euro
31.12.2014
31.12.2013
Riserva positiva
Riserva negativa
Totale
Riserva positiva
Riserva negativa
Totale
-251.345
1. Titoli di debito
253.440
-179.194
74.246
82.218
-333.563
2. Titoli di capitale
59.396
-18
59.378
71.290
-2.259
69.031
3. Quote di O.I.C.R.
10.165
-744
9.421
15.478
-213
15.265
4. Finanziamenti
Totale
-
-
-
-
-
-
323.001
-179.956
143.045
168.986
-336.035
-167.049
I rapporti verso le imprese del Gruppo
I rapporti verso le Società del Gruppo, distinguendo fra
imprese controllate (consolidate integralmente) e imprese
collegate (consolidate con il metodo del patrimonio
netto), sono dettagliatamente riportati nella Parte H della
Nota Integrativa, nell’ambito dell’informativa sui rapporti
con le parti correlate.
Relazione sulla gestione 427
Le operazioni con parti correlate e con soggetti collegati
Parti correlate
Con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 – modificata
con successiva delibera n. 17389 del 23 giugno 2010 – la
Consob ha approvato un Regolamento recante disposizioni
in materia di operazioni con parti correlate. La normativa
disciplina le procedure da seguire per l’approvazione delle
operazioni poste in essere dalle società quotate – quale è UBI
Banca – con i soggetti in potenziale conflitto d’interesse, tra
cui azionisti di riferimento o di controllo, componenti degli
organi amministrativi e di controllo e alti dirigenti, inclusi i
loro stretti familiari.
L’informativa ai sensi dell’articolo 5, comma 8 della
suddetta Delibera Consob 17221/2010, ed in particolare
quella sulle operazioni di maggiore rilevanza concluse
da UBI Banca con parti correlate nel corso del 2014, è
riportata nella Relazione sulla gestione consolidata, alla
quale si rimanda.
Nella Nota Integrativa, Parte H, vengono inoltre fornite le
informazioni, ai sensi dello IAS 24, sui rapporti patrimoniali
ed economici che UBI Banca intrattiene con le sue parti
correlate, nonché le incidenze che tali rapporti hanno sulle
singole voci del proprio bilancio.
Soggetti collegati
In attuazione dell’articolo 53, commi 4 e seguenti del
TUB e della Deliberazione del CICR del 29 luglio 2008,
n. 277, il 12 dicembre 2011 Banca d’Italia ha emanato il
9° aggiornamento delle “Nuove disposizioni di vigilanza
prudenziale per le banche” (pubblicate nella Gazzetta
Ufficiale del 16 gennaio 2012) in materia di attività di
rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti
collegati alla banca o al gruppo bancario, dove per soggetti
collegati deve intendersi l’insieme costituito da una parte
correlata e da tutti i soggetti ad essa connessi.
La nuova disciplina mira a presidiare il rischio che la vicinanza
di taluni soggetti ai centri decisionali possa compromettere
l’oggettività e l’imparzialità delle deliberazioni relative
a finanziamenti e/o altre transazioni nei confronti dei
medesimi soggetti.
Il primo presidio riguarda pertanto l’introduzione di limiti
prudenziali per le attività di rischio (della banca e/o del
gruppo) verso i soggetti collegati. I limiti si presentano
differenziati in funzione delle diverse tipologie di parti
correlate, con livelli più stringenti nel caso di relazioni
banca-industria.
Ad integrazione dei limiti prudenziali la normativa prevede
apposite procedure deliberative, unitamente a specifiche
indicazioni in merito ad assetti organizzativi e controlli
interni.
In ragione di quanto previsto dal Titolo V, Capitolo 5,
della Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006, UBI Banca ha
adottato uno specifico “Regolamento per la disciplina delle
operazioni con Soggetti Collegati del Gruppo UBI” recante
428 Relazioni e Bilanci 2014
disposizioni in materia di “attività di rischio e conflitti di
interesse nei confronti di soggetti collegati”, che disciplina
le procedure dirette a preservare l’integrità dei processi
decisionali riguardanti le operazioni con soggetti collegati
poste in essere da UBI Banca.
Il Consiglio di Sorveglianza in data 15 maggio 2012 ha
deliberato che in UBI Banca il nuovo “Comitato Soggetti
Collegati” coincida con il già vigente “Comitato Parti
Correlate”, istituito ai sensi delle disposizioni Consob e del
Regolamento che disciplina le operazioni con Parti Correlate
(con delibera del medesimo Consiglio di Sorveglianza
in data 24 novembre 2010), che ha assunto pertanto la
denominazione di “Comitato Parti Correlate e Soggetti
Collegati”.
In tutte le segnalazioni trimestrali all’Organo di Vigilanza
effettuate a partire dal 31 marzo 2014 e fino al 31 dicembre
2014, UBI Banca è sempre risultata nei limiti indicati dalla
normativa prudenziale.
***
Ulteriori informazioni sul Comitato Parti Correlate e
Soggetti Collegati sono contenute nella “Relazione sul
governo societario e gli assetti proprietari di UBI Banca
Scpa”, riportata in altra parte nel presente fascicolo, nella
quale trova peraltro esposizione l’informativa relativa alle
politiche interne in materia di controlli a presidio delle
attività di rischio e dei conflitti di interesse nei confronti dei
soggetti collegati.
Il titolo azionario e la compagine sociale
Il titolo azionario
Blue Chip ed è incluso fra i 40 titoli del paniere FTSE/Mib
Index.
Il titolo azionario UBI Banca è negoziato al Mercato
Telematico Azionario (MTA) della Borsa Italiana, segmento
PERFORMANCE COMPARATA DEL TITOLO AZIONARIO UNIONE DI BANCHE ITALIANE
Importi in euro
30.12.2014
A
30.9.2014
B
30.6.2014
C
31.3.2014
D
30.12.2013
E
Var. %
A/E
2.4.2007
F
Var. %
A/F
Azioni Unione di Banche Italiane
- prezzo ufficiale
5,967
6,568
6,332
6,774
4,924
21,2%
21,486
-72,2%
- prezzo di riferimento
5,960
6,660
6,320
6,840
4,936
20,7%
21,427
-72,2%
Indice FTSE Italia All-Share
20.138
22.030
22.585
23.143
20.204
-0,3%
42.731
-52,9%
Indice FTSE Italia Banche
13.407
15.027
15.058
16.611
12.553
6,8%
54.495
-75,4%
Fonte Datastream
Nel 2014 gli andamenti borsistici, in particolare europei,
hanno evidenziato un susseguirsi di alti e bassi: al
generalizzato rialzo degli indici azionari nel primo semestre
2014 hanno fatto seguito dapprima una fase di leggera
flessione dei listini nel terzo trimestre e quindi, nella parte
finale dell’anno, un ulteriore ripiegamento dovuto alla forte
instabilità generata sia dalle tensioni politiche (Grecia) che
dal debole quadro macroeconomico nell’Eurozona.
Anche il 2015 si è aperto all’insegna della volatilità, in
un clima di attesa per le auspicate mosse della Banca
Centrale Europea: la conferma, il 22 gennaio, del lancio del
programma di Quantitative Easing ha portato sensibili rialzi
su tutte le Borse europee. Il titolo UBI Banca, peraltro già
positivamente influenzato dall’approvazione, nella seduta
del Consiglio dei Ministri del 20 gennaio, del decreto
legge recante l’obbligo per le banche popolari più grandi1
di trasformarsi in società per azioni, dall’ultima decade di
gennaio è tornato sopra i 6 euro.
Per quanto riguarda i principali indici borsistici, il FTSE
Italia All-Share ha chiuso l’esercizio in sostanziale stabilità
(-0,3%) mentre il FTSE Italia Banche ha evidenziato un
modesto rialzo, pari al 6,8%.
In questo contesto il titolo UBI Banca − pur in presenza
di una certa volatilità che ha caratterizzato, in modo
generalizzato, il comparto bancario nell’ultimo trimestre
− ha segnato un consistente progresso nei dodici mesi
(+21,2% la variazione del prezzo ufficiale) rispetto agli
indici di mercato.
Nel corso del 2014 gli scambi di azioni UBI Banca al mercato
telematico hanno riguardato circa 2,3 miliardi di titoli per
un controvalore di 14,2 miliardi di euro (1,8 miliardi di titoli
scambiati per un controvalore di circa 7 miliardi di euro nel
2013).
Grazie alle dinamiche sopra descritte, a fine anno la
capitalizzazione di Borsa (calcolata sul prezzo ufficiale)
risultava salita a 5,4 miliardi dai 4,4 miliardi di dicembre
2013, confermando UBI Banca al 3° posto tra i gruppi
bancari commerciali italiani quotati2 ed al 1° posto tra quelli
a matrice popolare.
A livello europeo, in base alla classifica stilata dall’ABI
nell’European Banking Report – comprendente i Paesi EU15
più la Svizzera – il Gruppo UBI Banca si conferma tra le
prime 45 istituzioni3.
1 Banche con un attivo superiore agli 8 miliardi di euro.
2 Il Gruppo si posiziona al 4° posto considerando tutti i Gruppi bancari quotati.
3 EBR International Flash, gennaio 2015.
Relazione sulla gestione 429
Andamento del titolo azionario UBI Banca dal 2 aprile 2007 (*) e volumi scambiati
prezzi di riferimento in euro
23
22
21
20
19
18
17
16
15
14
13
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
Volumi
60.000.000
55.000.000
50.000.000
45.000.000
40.000.000
35.000.000
30.000.000
25.000.000
20.000.000
15.000.000
10.000.000
5.000.000
0
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014 2015
AMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGF
(*) Primo giorno di quotazione dell’azione UBI Banca, post operazione di fusione per incorporazione di Banca Lombarda e Piemontese Spa in BPU Banca Scpa.
Relativamente ai volumi scambiati, si segnala che i picchi registrati nel 2011 riflettono l’annuncio, l’esecuzione ed il perfezionamento dell’aumento di
capitale da 1 miliardo di UBI Banca.
Andamento comparato del FTSE Italia All-Share, del FTSE Italia Banche e del titolo azionario UBI Banca dal 2 aprile 2007 (*)
110
105
100
95
90
85
80
75
70
65
60
55
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
prezzi di riferimento in euro
UBI Banca
FTSE Italia All-Share
FTSE Italia banche
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
AMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGF
(*) Primo giorno di quotazione dell’azione UBI Banca post operazione di fusione per incorporazione di Banca Lombarda e Piemontese Spa in BPU Banca Scpa.
430 Relazioni e Bilanci 2014
Di seguito si riepilogano le principali informazioni relative al
titolo azionario UBI Banca, nonché i più importanti indicatori
di borsa che, per una migliore significatività, sono stati
costruiti utilizzando grandezze consolidate.
TITOLO AZIONARIO UBI BANCA E PRINCIPALI INDICATORI DI BORSA
Numero di azioni in essere a fine esercizio
Prezzo medio titolo UBI (media dei prezzi ufficiali rilevati giornalmente da Borsa Italiana Spa) - in euro
Prezzo minimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro
Prezzo massimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro
Dividendo unitario - in euro
Dividend Yield (dividendo unitario/prezzo medio)
Dividendi totali - in euro (*)
Book Value (Patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile di esercizio / n. azioni) - in euro
Book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato gli avviamenti di pertinenza del Gruppo - in euro
Book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato tutte le attività immateriali di pertinenza del Gruppo - in euro
Capitalizzazione di Borsa di fine esercizio (prezzi ufficiali) - in milioni di euro
Price / book value [Capitalizzazione di Borsa di fine esercizio / (patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile di esercizio)]
Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato gli avviamenti di pertinenza del Gruppo
Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato tutte le attività immateriali di pertinenza del Gruppo
EPS - Earning per share (utile / perdita netta consolidata per azione ai sensi dello IAS 33) - in euro annualizzato
Anno 2014
Anno 2013
901.748.572
901.748.572
6,193
4,824
7,545
0,08
1,29%
72.021.230
10,87
9,29
8,98
5.381
0,55
0,64
0,66
-0,8070
3,734
2,636
5,220
0,06
1,61%
54.002.914
11,19
8,50
8,09
4.441
0,44
0,58
0,61
0,2689
(*) Il monte dividendi relativo al 2014 è stato calcolato sulle n. 900.265.380 azioni in circolazione alla data di approvazione della proposta di dividendo da parte del Consiglio di Gestione;
tale numero non include le n. 1.483.192 azioni proprie in portafoglio alla medesima data.
Il monte dividendi relativo al 2013 era stato parimenti calcolato sulle n. 900.048.572 azioni in circolazione al netto delle azioni proprie riacquistate (n. 1.700.000).
Ai fini di una più corretta quantificazione del valore patrimoniale del titolo e del price/book value, gli indicatori 2014 sono stati calcolati utilizzando il patrimonio consolidato al netto
della perdita d’esercizio.
Relazione sul governo societario e gli
assetti proprietari
Al 31 dicembre 2014 il capitale sociale di UBI Banca era
pari a 2.254.371.430 euro (invariato alla data della presente
Relazione) costituito da n. 901.748.572 azioni ordinarie,
tutte con godimento regolare 1° gennaio 2014.
Si ricorda che le disposizioni legislative vigenti in materia di banche
popolari (art. 30 del TUB, D.Lgs. 385/1993), richiamate anche nell’art.
18 dello Statuto Sociale, limitano la quota di possesso del capitale
sociale da parte dei soci/azionisti all’1% del capitale sociale. Il limite
alla detenzione di azioni non si applica agli organismi di investimento
collettivo in valori mobiliari, per i quali valgono i limiti previsti
dalla disciplina propria di ciascuno di essi. É inoltre statutariamente
prevista (art. 8, comma 2) la subordinazione dell’ammissione a Socio,
oltre che alla presenza dei requisiti soggettivi, al possesso di un
numero minimo di azioni, il cui venir meno comporta la decadenza
della qualità di socio.
Ogni Socio ha un voto, qualsiasi sia il numero delle azioni possedute.
Il 20 gennaio 2015 il Consiglio dei Ministri ha approvato un
Decreto Legge recante “Disposizioni urgenti per il sistema
bancario e gli investimenti”.
Il testo del Decreto, entrato in vigore il 25 gennaio
dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, prevede
all’articolo 1 un intervento di riforma riguardante le
banche popolari. In particolare, viene modificato l’articolo
29 del TUB prevedendo nel nuovo comma 2 bis un limite
di 8 miliardi di euro all’attivo delle banche popolari e
stabilendo, al comma 2 ter, nel caso di superamento del
limite fissato, l’obbligo di convocazione dell’Assemblea
per la trasformazione dell’istituto in società per azioni. In
sede di prima applicazione del decreto, l’adozione della
nuova forma giuridica da parte delle banche popolari
dovrà essere deliberata entro un arco temporale massimo
di 18 mesi dalla data di entrata in vigore delle disposizioni
attuative di Banca d’Italia.
Ai sensi dell’art. 120, comma 2, del Testo Unico della
Finanza (D.Lgs. 58/1998), coloro che partecipano in misura
superiore al 2% del capitale in un’emittente azioni quotate
avente l'Italia come Stato membro d'origine e che non sia
una PMI, ne danno comunicazione alla società partecipata
ed alla Consob.
Sulla base delle comunicazioni ricevute, alla data della
presente Relazione le partecipazioni superiori al 2%
risulterebbero le seguenti:
- Silchester International Investors LLP, con il 4,903% del
capitale detenuto per finalità di gestione del risparmio
(comunicazione del 18 marzo 2014);
- BlackRock Inc., con il 4,951% del capitale sociale
detenuto attraverso proprie società di gestione del
risparmio (comunicazione del 26 marzo 2013);
- Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo con il 2,230%4.
L’articolo 119 bis (“Esenzioni”) del Regolamento Emittenti ai commi
7 e 8 prevede che le società di gestione e i soggetti abilitati che
4 Avvalendosi della facoltà prevista dall’art. 30, comma 2-bis del TUB, lo Statuto di UBI Banca ha fissato al 3% il limite massimo della partecipazione detenibile
dalle fondazioni di origine bancaria di cui al decreto legislativo 17 maggio 1999, n. 153, che alla data del 19 dicembre 2012 detenevano una partecipazione
superiore all’1%, qualora il superamento del limite sia derivato da operazioni di aggregazione e fermo restando che tale partecipazione non può essere
incrementata.
Relazione sulla gestione 431
hanno acquisito, nell’ambito dell’attività di gestione, partecipazioni in
misura superiore al 2% e inferiore al 5% del capitale di un emittente
azioni quotate, non siano tenute ad obblighi di comunicazione verso
la Consob e la società partecipata. Tale esenzione si applica anche ai
soggetti extracomunitari a condizione che gli stessi, nell’ambito delle
attività di gestione, siano sottoposti, nel paese di origine, a forme di
vigilanza da parte di un’autorità di controllo pubblica o riconosciuta
da un’autorità pubblica.
Da quanto sopra, consegue che le percentuali di partecipazione
indicate potrebbero non essere più quelle effettive qualora fosse nel
frattempo intervenuta una variazione che non comporta obblighi di
comunicazione in capo agli azionisti.
Sulla base delle evidenze relative all’incasso del dividendo,
la Banca ha proceduto ad inviare a tutti i soggetti interessati
la comunicazione relativa al divieto di detenere azioni in
misura superiore all’1% del capitale, chiedendo l’alienazione
della parte eccedente entro 12 mesi dalla suddetta notifica.
In base agli aggiornamenti del Libro Soci, al 31 dicembre
2014 i Soci iscritti erano 79.237 (94.544 a fine 2013)5. Dalle
informazioni rilevate in occasione dello stacco del dividendo
(19 maggio 2014) che tengono conto dei possessori di
azioni non iscritti a Libro Soci, l’insieme dei soci/azionisti si
attesterebbe poco al di sopra delle 155 mila unità (circa 151
mila allo stacco del dividendo 2013).
Secondo i risultati della più recente indagine sull’azionariato
riferita a fine ottobre 2014, la quota di capitale detenuta
da investitori istituzionali identificati nominalmente
rappresenta oltre il 42% del capitale sociale. Tale quota
appare geograficamente distribuita come segue: circa 32%
nel Regno Unito, 25,8% negli USA, 19,5% in Italia, 17,8% nel
Resto dell’Europa Continentale e 4,9% nel Resto del Mondo.
Per quanto riguarda infine le altre informazioni previste
dall’articolo 123-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF),
tra le quali anche l’adesione al Codice di Autodisciplina
delle Società Quotate promosso da Borsa Italiana e
l’accessibilità al pubblico delle relative informazioni, si
rimanda alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti
Proprietari riportata in allegato al presente fascicolo ed
altresì consultabile sul sito istituzionale www.ubibanca.it,
nella sezione Corporate Governance, Documenti societari.
Azioni proprie
Al 31 dicembre 2014 UBI Banca deteneva – esclusivamente
a servizio dei piani incentivanti per il Top Management del
Gruppo – n. 1.483.192 azioni prive di valore nominale, pari
allo 0,16% del capitale sociale.
Si ricorda che a fine 2013 le azioni proprie in portafoglio
erano n. 1.700.000, acquistate in esecuzione delle delibere
assembleari del 30 aprile 2011 (n. 1.200.000 azioni) e del 28
aprile 2012 (n. 500.000 azioni).
Il 1° luglio 2014 infatti UBI Banca ha provveduto ad
assegnare n. 216.808 azioni proprie, riferite al piano di
incentivazione 2011, essendo maturato il termine del
periodo di retention di 2 anni dalla data di attribuzione
(2012) per la componente “up-front” da erogare in
strumenti finanziari (così come previsto dalle Politiche di
Remunerazione e Incentivazione del Gruppo).
5 Alla data della presente Relazione i Soci iscritti risultano 80.114.
432 Relazioni e Bilanci 2014
A fine 2014 circa il 40% delle 1.483.192 azioni proprie
risultava già impegnato, come segue:
• n . 144.538 azioni relative alla quota differita (periodo di
retention di 4 anni dall’anno di attribuzione) del piano di
incentivazione 2011;
• n. 89.010 azioni a copertura del piano di incentivazione
2012;
• n. 114.714 a copertura del piano di incentivazione 2013;
• n. 232.676 azioni, stimate sulla base dei dati di preconsuntivo e suscettibili di eventuali modifiche, in
relazione al piano di incentivazione 2014.
Le rimanenti azioni (n. 902.254) potranno pertanto essere
utilizzate a copertura dei piani di incentivazione annuali
relativi agli esercizi successivi, subordinatamente alla
maturazione degli stessi.
Relazione sull’ammissione di nuovi Soci
(ai sensi dell’art. 2528, comma quinto, del Codice Civile)
Nel 2014 le domande di ammissione a Socio presentate al
Consiglio di Gestione sono state complessivamente 7.808
(14.213 nel 2013, 8.081 nel 2012), totalmente accolte. Nel
dettaglio, 7.722 richieste sono pervenute dalle Banche del
Gruppo, mentre le restanti 86 da altri intermediari.
Le ammissioni dei nuovi Soci sono state deliberate dopo
preventiva valutazione delle domande con riferimento agli
articoli 6 e 9 dello Statuto Sociale. In osservanza dell’art.
8, comma 2 del medesimo Statuto, si è altresì provveduto
a verificare, per tutti gli aspiranti Soci, la dimostrazione del
possesso di almeno 250 azioni UBI Banca.
Complessivamente, nel 2014, la compagine societaria è
diminuita di 15.307 Soci principalmente per effetto delle
cancellazioni operate ai sensi del sopra citato articolo
8, comma 2 dello Statuto, ma anche dei decadimenti
per successione o per iniziativa personale del Socio, pur
in presenza di alcuni reintegri per dimostrato possesso
azionario.
Si ricorda che nell’esercizio, in seguito alla modifica statutaria
approvata dal Consiglio di Sorveglianza del 13 febbraio 2014,
volta ad integrare ex-lege l’art. 8 in modo da recepire le previsioni
in materia di ammissione e decadenza dalla qualità di Socio, sono
state effettuate due cancellazioni dal Libro Soci per mancanza del
possesso azionario minimo, avvenute in due momenti distinti.
La prima è stata portata agli atti dal Consiglio di Gestione del 24 aprile
2014, a margine della conclusione del periodo transitorio concesso
per l’adeguamento del quantitativo minimo di azioni necessario ai
fini del mantenimento della qualità di Socio, ed ha riguardato 20.553
Soci; la seconda, agli atti della seduta consiliare dell’11 novembre
2014, ha invece interessato 2.155 Soci.
Relazione sullo scopo mutualistico
(ai sensi dell’art. 2545 del Codice Civile)
UBI Banca si pone come attore di rilievo nel sistema di
relazioni economiche e sociali delle comunità in cui opera,
in coerenza con i propri obiettivi strategici, i valori e i
principi del Codice Etico.
Coerentemente con lo scopo mutualistico del proprio
modello istituzionale, la Banca offre ai componenti del
corpo sociale un insieme di agevolazioni bancarie e
protezioni assicurative (UBI Club) e partecipa attivamente
allo sviluppo economico e sociale dei territori di
riferimento. Questa partecipazione attiva si realizza sia
attraverso la focalizzazione dell’attività commerciale al
servizio delle famiglie, delle piccole e medie imprese e
delle organizzazioni non profit – con iniziative commerciali
specifiche a sostegno della fasce più deboli della società
– sia con il supporto ad enti e associazioni laiche e
confessionali del territorio attraverso donazioni liberali
e sponsorizzazioni di natura sociale, anche attraverso
specifiche riserve di utili statutariamente previste.
Fra le iniziative commerciali intraprese (dettagliatamente
illustrate nel Bilancio Sociale, al quale si rimanda) si
segnalano in particolare:
• la collaborazione con Associazioni di Categoria ed Enti
di Garanzia per meglio finalizzare l’attività a favore
del tessuto imprenditoriale locale (convenzioni per
l’erogazione di finanziamenti ordinari e di finanziamenti
specifici per lo sviluppo competitivo delle PMI);
• la partecipazione a iniziative di sistema e/o specifiche del
territorio per il supporto alle famiglie e alle imprese in
difficoltà a causa della ancora non risolta crisi economica
o di calamità naturali;
• i servizi di UBI Comunità per le organizzazioni del Terzo
Settore, importanti attori di promozione dello sviluppo e
della coesione sociale, con cui il Gruppo mantiene quote
di raccolta e di impieghi costantemente superiori alla
media di sistema;
• le iniziative in favore delle persone con difficoltà
nell’accesso ai servizi bancari, attraverso la rimozione
delle barriere fisiche (es.: ATM bancomat e siti internet
commerciali con caratteristiche idonee per persone
ipovedenti e non vedenti) e delle barriere linguistiche
(es. attraverso l’offerta multilingue del sito commerciale
di Gruppo e il supporto multilingue di un numero verde
commerciale dedicato).
In relazione all’impegno sociale del Gruppo, UBI Banca, le
Banche Rete e le Fondazioni di emanazione del Gruppo
(queste ultime come realtà del tutto autonome e operanti
esclusivamente nel rispetto delle proprie norme statutarie)
contribuiscono alla vita di numerose organizzazioni
laiche e confessionali sparse sul territorio attraverso
una fitta trama di interventi nei settori delle attività
sociali, ricreative e sportive, dell'assistenza e solidarietà,
dell'istruzione e formazione, della cultura, dell'università e
ricerca, del recupero del patrimonio artistico e della tutela
dell'ambiente.
Per maggiori dettagli e informazioni quantitative sull’attività
commerciale e gli interventi sociali, si rinvia al paragrafo
della presente Relazione sulla gestione consolidata dedicata
alla Responsabilità Sociale e Ambientale e al Bilancio
Sociale.
Poteri degli organi societari e deleghe
loro attribuite
(Raccomandazione Consob n. 97001574 del 20 febbraio 1997)
L’informativa sulle deleghe conferite ai componenti degli
organi societari di Unione di Banche Italiane Scpa, prevista
dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa
con Raccomandazione n. 97001574 del 20 febbraio 1997,
è contenuta nella “Relazione sul Governo Societario e
gli Assetti Proprietari di UBI Banca” allegata al presente
fascicolo.
Relazione sulla gestione 433
Altre informazioni
Informativa sul contenzioso
Nella Nota Integrativa Parte B – Sezione 12 del Passivo
patrimoniale è riportata l’informativa sul contenzioso
fiscale di UBI Banca. Per quanto riguarda il contenzioso
legale si rimanda alla corrispondente Sezione della Nota
Integrativa Consolidata.
La gestione delle controversie
Il modello organizzativo adottato dal Gruppo UBI Banca
in materia di gestione delle controversie attribuisce alla
Capogruppo la gestione diretta delle contestazioni che la
riguardano, unitamente alle contestazioni relative alle attività
della ex B@nca 24-7, per effetto dell’incorporazione avvenuta
nel 2012, e della ex Centrobanca, incorporata nel 2013.
Con riferimento al segmento carte di credito, per cui la
Capogruppo risulta emittente, UBI Banca si avvale, nella
gestione di prima istanza, della partnership specialistica con
CartaSi.
Per quanto attiene al perimetro Banche Rete e Società
Prodotto, la Capogruppo svolge un ruolo di indirizzo e
coordinamento delle strutture dedicate alla gestione dei
reclami.
Le modifiche intervenute nella struttura organizzativa della
Capogruppo, a far data dal 14 luglio 2014, correlate alle
nuove Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le Banche
– “Sistema dei controlli interni, sistema informativo e
continuità operativa” (Circ. Banca d’Italia n. 263 del 2
luglio 2013 – 15° aggiornamento) hanno determinato la
riattribuzione delle attività di gestione dei reclami alla
ridenominata Area Controllo Rischi di Riciclaggio & Reclami,
alle dirette dipendenze del Chief Risk Officer.
I reclami pervenuti ad UBI Banca nell’anno 2014 sono
stati 4.956, (3.888 nel 2013), concentrati soprattutto nel
segmento carte di credito con 3.828 lamentele, gestite
in prima istanza dal service CartaSi, e nel comparto
finanziamenti, con 952 contestazioni di prima istanza. A
tali dati si aggiungono 143 reclami afferenti al comparto
Monetica (gestiti direttamente da UBI Banca), mentre le
2014: Reclami per Prodotto/Servizio
80%
rimanenti contestazioni si riferiscono ad altri Prodotti e
Servizi.
La struttura dei reclami in base al Prodotto e/o Servizio
erogato rispecchia le aree di business della Capogruppo con
la concentrazione sui due raggruppamenti di riferimento.
Durante l’anno UBI Banca ha evaso complessivamente 5.092
reclami (circa il 99% delle contestazioni in gestione), con
circa il 63% di soluzioni a favore della clientela reclamante
(nel 2013 le soluzioni favorevoli alla clientela erano state il
68%).
Le motivazioni sottostanti alle controversie vengono
analizzate nel grafico, che sintetizza il quadro di riferimento.
Oltre ai reclami di prima istanza, la gestione delle controversie
è stata interessata anche dalle pratiche di reiterazione la cui
gestione è attribuita direttamente alla Capogruppo.
Nel periodo sono pervenute 165 Repliche, 119 ricorsi all’ABF
(Arbitro Bancario Finanziario) e 26 esposti alle Autorità di
Vigilanza (Banca d’Italia e Consob). A fronte di ciò sono state
evase 271 reiterazioni (il 95% del totale in gestione), con
l’accoglimento di 119 pratiche (pari al 44% delle evase), in
flessione rispetto al 53% accolto nel 2013.
La reintroduzione obbligatoria dell’istituto della mediazione,
avvenuta a fine 2013, ha determinato i propri effetti nel corso
dell’esercizio; la Capogruppo ha registrato un significativo
aumento delle istanze di mediazione, 206 contro le 18 del
2013, delle quali 190 perfezionate e solamente 12 casi si
sono chiusi con liquidazioni a favore della clientela istante.
2014: Reclami per Motivazioni sottostanti
0%
77,2
70%
Frodi e smarrimenti
60%
Altro
50%
Applicazione
delle condizioni
40%
Condizioni
30%
Esecuzione operazioni
Segnalazione
a centrale rischi
19,2
20%
2,9
0,1
0,1
0,1
0,1
0,0
Conti Correnti e DR
Altro
Prodotti Assicurativi
Servizi di incasso
e pagamento
Aspetti Generali
Anatocismo
0,3
Titoli e Servizi
di Investimento
10%
Carte di credito e debito
gestite direttamente
Finanziamenti
e Mutui
Monetica gestita
da CARTASì
0%
434 Relazioni e Bilanci 2014
10%
20%
30%
40%
50%
45,2%
35,7%
8,2%
5,4%
2,9%
1,8%
0,3%
Comunicazione ed
informazione al cliente
0,2%
Merito del credito o simili
0,1%
Aspetti organizzativi
0,1%
Personale
0,1%
Principali rischi e incertezze cui è esposta UBI Banca
A UBI Banca, in qualità di Capogruppo, fa capo la responsabilità
del processo di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale
a livello consolidato (ICAAP – Internal Capital Adequacy
Assessment Process) ed è suo compito assolvere alle funzioni
di misurazione, controllo e gestione dei rischi elencati nel
corrispondente capitolo della Relazione sulla gestione
consolidata, al quale pertanto si rimanda per una descrizione
puntuale dei medesimi nonché delle principali incertezze.
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio e
prevedibile evoluzione della gestione
I principali fatti di rilievo successivi alla chiusura
dell’esercizio sono riportati nella Nota Integrativa, Parte A
– Politiche contabili, in conformità a quanto previsto dalla
Circolare della Banca d’Italia n. 262 del dicembre 2005 e
successivi aggiornamenti.
Con riferimento invece alla prevedibile evoluzione della
gestione, si rimanda a quanto illustrato nel corrispondente
capitolo della Relazione sulla gestione consolidata.
Relazione sulla gestione 435
Proposta di copertura della perdita d’esercizio e
di distribuzione del dividendo
Signori Soci,
ai fini della copertura della perdita d’esercizio – pari a
918.436.688,78 euro – sono state prese in considerazione le
riserve di patrimonio netto, così come riportate nella Nota
Integrativa, Parte B, sezione 14.4 del Passivo Patrimoniale1,
e segnatamente i criteri di utilizzabilità delle stesse.
La quota disponibile di tali riserve ammonta
complessivamente a 6.642.090.954,49 euro ed include la
Riserva sovrapprezzo azioni per 4.716.866.300,80 euro, le
Riserve di utili per 1.653.927.742,79 euro e altre riserve per
271.296.910,90 euro.
Il Consiglio di Gestione, conformemente a quanto previsto
dall’art. 2364 bis del Codice Civile e dall’art. 52 dello Statuto
Sociale, propone la copertura della perdita d’esercizio
mediante imputazione della stessa, per 918.436.688,78
euro, alla Riserva sovrapprezzo azioni.
Il Consiglio di Gestione, inoltre, in considerazione
dell’adeguata patrimonializzazione della Capogruppo e
del Gruppo, secondo i parametri stabiliti dalle Regole
di Basilea 3 e in conformità alla Comunicazione della
Banca Centrale Europea del 28 gennaio 2015 in tema di
politiche di distribuzione del dividendo, ritiene di proporre
all’Assemblea dei Soci la distribuzione di un dividendo
unitario di 0,08 euro alle 900.265.380 azioni ordinarie in
circolazione, al netto delle azioni proprie riacquistate,
pari ad un monte dividendi di massimi 72.021.230,40 euro
prelevato dalla Riserva Straordinaria.
Tale importo è calcolato sulla base dell’utile consolidato
normalizzato, che esprime la redditività sostenibile del
Gruppo e, nel rispetto delle regole di prudente gestione,
risulta pari a circa il 50% di tale importo.
Il pagamento del dividendo, se deliberato dall’Assemblea
dei Soci, avrà luogo a partire dal 20 maggio 2015 – contro
stacco della cedola n. 16 – con rispettivamente data di
stacco il 18 maggio 2015 e record date il 19 maggio 2015.
Per effetto della riforma fiscale entrata in vigore il
1° gennaio 2004 al dividendo non compete alcun credito
d’imposta e, a seconda dei percettori, è soggetto a ritenuta
alla fonte a titolo d’imposta o concorre limitatamente alla
formazione del reddito imponibile2.
Bergamo, 11 febbraio 2015
IL CONSIGLIO DI GESTIONE
1 Prospetto di riepilogo delle voci di patrimonio netto distinte secondo l’origine e con l’indicazione della possibilità di utilizzo e della quota distribuibile, ai sensi
dell’art. 2427, comma 1, n. 7-bis) del Codice Civile.
2 Dal punto di vista fiscale si precisa che:
- ai sensi del D.M. 2 aprile 2008, l’intero ammontare del dividendo unitario si considera formato con utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31 dicembre
2007 e concorre pertanto alla base imponibile IRPEF delle persone fisiche residenti detentrici di partecipazioni qualificate, degli imprenditori individuali
residenti e delle società di persone residenti per il 40% del suo ammontare;
- nel caso di percipienti non residenti fiscalmente in Italia, ai fini dell’applicazione della ritenuta alla fonte dell’1,375% nei confronti delle società e degli enti
non residenti indicati dall’art. 27, comma 3-ter del D.P.R. 600/73, il dividendo unitario si considera formato per l'intero importo da utili prodotti dall’esercizio
successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007.
436 Relazioni e Bilanci 2014
Attestazione
del Consigliere
Delegato e del
Dirigente Preposto
alla redazione
dei documenti
contabili societari
Relazione della
Società di Revisione
Schemi del Bilancio
dell'Impresa
Stato Patrimoniale
(Importi in unità di euro)
31.12.2014
31.12.2013
ATTIVO
10. Cassa e disponibilità liquide
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
30. Attività finanziarie valutate al fair value
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
50. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
160.329.705
151.927.476
1.544.834.504
3.191.080.275
193.167.320
208.142.641
18.066.883.031
14.753.276.202
3.576.951.039
3.086.814.895
60. Crediti verso banche
14.055.649.000
13.487.366.105
70. Crediti verso clientela
23.330.320.961
25.168.913.254
647.972.267
215.310.404
80. Derivati di copertura
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica
100. Partecipazioni
110. Attività materiali
120. Attività immateriali
130. Attività fiscali:
a) correnti
b) anticipate
b1) di cui alla Legge 214/2011
140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
150. Altre attività
Totale dell'attivo
(Importi in unità di euro)
5.582.820
5.417.724
9.624.010.808
10.608.613.890
634.178.193
650.741.768
409.807
409.807
1.688.729.594
1.727.625.788
331.161.797
322.535.986
1.357.567.797
1.405.089.802
1.234.948.850
1.238.385.604
507.355
2.328.961
642.338.795
656.675.528
74.171.865.199
73.914.644.718
31.12.2014
31.12.2013
24.285.811.395
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
10. Debiti verso banche
19.140.417.449
20. Debiti verso clientela
7.065.270.452
7.223.912.675
30. Titoli in circolazione
36.545.667.992
30.211.092.155
1.531.435.686
40. Passività finanziarie di negoziazione
722.180.510
60. Derivati di copertura
937.017.919
377.701.575
80. Passività fiscali:
352.883.014
323.144.216
a) correnti
169.396.492
232.645.454
b) differite
183.486.522
90.498.762
751.070.156
631.076.359
110. Trattamento di fine rapporto del personale
45.442.639
40.166.437
120. Fondi per rischi e oneri:
45.218.325
58.488.048
100. Altre passività
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
130. Riserve da valutazione
160. Riserve
1.144.094
1.060.768
44.074.231
57.427.280
164.951.251
(142.563.966)
2.354.284.675
2.337.923.506
170. Sovrapprezzi di emissione
4.716.866.301
4.716.866.301
180. Capitale
2.254.371.430
2.254.371.430
(5.340.225)
(6.120.840)
190. Azioni proprie
200. Utile (perdita) d'esercizio
Totale del passivo e del patrimonio netto
446 Relazioni e Bilanci 2014
(918.436.689)
71.339.741
74.171.865.199
73.914.644.718
Conto Economico
(Importi in unità di euro)
10. Interessi attivi e proventi assimilati
31.12.2014
31.12.2013
1.122.470.967
1.229.613.722
(1.026.027.263)
(1.110.223.926)
30. Margine di interesse
96.443.704
119.389.796
40. Commissioni attive
83.473.946
94.789.398
50. Commissioni passive
(59.219.284)
(89.550.299)
20. Interessi passivi e oneri assimilati
60. Commissioni nette
70. Dividendi e proventi simili
24.254.662
5.239.099
276.488.601
247.204.849
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione
33.670.433
44.948.538
90. Risultato netto dell'attività di copertura
(8.068.567)
(4.181.723)
149.479.337
189.014.881
100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
110. Risultato netto delle attività passività finanziarie valutate al fair value
(9.324.152)
(2.338.139)
166.743.421
188.191.727
(52)
-
(7.939.880)
3.161.293
3.072.896
3.162.666
575.341.066
604.778.106
130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
(121.551.807)
(228.481.440)
a) crediti
(116.738.207)
(188.114.597)
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
(2.995.359)
(21.768.167)
d) altre operazioni finanziarie
(1.818.241)
(18.598.676)
120. Margine di intermediazione
140. Risultato netto della gestione finanziaria
150. Spese amministrative
453.789.259
376.296.666
(341.440.036)
(326.588.853)
a) spese per il personale
(169.969.568)
(153.453.485)
b) altre spese amministrative
(171.470.468)
(173.135.368)
160. Accantonamenti netti fondi per rischi e oneri
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
190. Altri oneri/proventi di gestione
200. Costi operativi
210. Utili (perdite) delle partecipazioni
240. Utili (perdite) della cessione di investimenti
250. Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
(310.860)
(1.354.332)
(21.503.361)
(22.849.575)
120.160.606
116.334.872
(243.093.651)
(234.457.888)
(1.122.126.159)
(316.397.366)
60.874
7.293
(911.369.677)
(174.551.295)
(7.067.012)
245.891.036
270. Utile (perdita) della operatività corrente al netto delle imposte
(918.436.689)
71.339.741
290. Utile (Perdita) d'esercizio
(918.436.689)
71.339.741
Schemi del Bilancio dell’Impresa 447
Prospetto della redditività complessiva
Importi in unità di euro
31.12.2014
31.12.2013
(918.436.689)
71.339.741
(2.579.898)
(564.965)
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita
310.095.115
388.088.698
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
307.515.217
387.523.733
(610.921.472)
458.863.474
10. UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
40. Piani a benefici definiti
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
140. Redditività complessiva (Voce 10 + 130)
Il risultato positivo delle “Altre componenti reddituali” è da ascrivere essenzialmente al miglioramento delle riserve da valutazione su titoli
di debito classificati nella voce 40 – Attività finanziarie disponibili per la vendita. Per quanto concerne il dettaglio delle diverse componenti
si rimanda a quanto riportato in calce al prospetto analitico riportato nella parte D – Redditività Complessiva.
448 Relazioni e Bilanci 2014
Schemi del Bilancio dell’Impresa 449
-
9.231.816.172
71.339.741
Patrimonio Netto
Utile (perdita) di esercizio
-
-6.120.840
Azioni proprie
Strumenti di capitale
30.992.968
-6.264.747
e) altre
-242.544
d) leggi speciali di rivalutazione
c) differenze di cambio
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-167.049.643
a) disponibili per la vendita
b) copertura flussi finanziari
-
676.269.339
-142.563.966
b) altre
Riserve da valutazione:
a) di utili
-
2.337.923.506
1.661.654.167
Riserve:
-
-
4.716.866.301
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione
-
2.254.371.430
2.254.371.430
a) azioni ordinarie
Modifica
saldi
apertura
Capitale:
Esistenze al
31.12.2013
Importi in unità di euro
31 dicembre 2014
9.231.816.172
71.339.741
-6.120.840
-
-6.264.747
30.992.968
-242.544
-
-167.049.643
-142.563.966
676.269.339
1.661.654.167
2.337.923.506
4.716.866.301
-
2.254.371.430
2.254.371.430
Esistenze al
01.01.2014
-
-16.395.490
-
-
-
-
-
-
-
-
-
16.395.490
16.395.490
-
-
-
-
Riserve
-54.944.251
-54.944.251
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Dividendi
e altre
destinazioni
Allocazione risultato
esercizio precedente
-
-
746.294
-
780.615
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-34.321
-
-
-
-
-
-
Emissioni
nuove azioni
-34.321
-
-
-
-
Variazioni di
riserve
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Acquisto
azioni
proprie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Distribuzione
straordinaria
dividendi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Variazione
strumenti
di capitale
Operazioni sul patrimonio netto
Variazioni dell'esercizio
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Derivati
su proprie
azioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Stock
options
-610.921.472
-918.436.689
-
-
-2.579.898
-
-
-
310.095.115
307.515.217
-
-
-
-
-
-
-
Redditvità
complessiva
8.566.696.743
-918.436.689
-5.340.225
-
-8.844.645
30.992.968
-242.544
-
143.045.472
164.951.251
676.235.018
1.678.049.657
2.354.284.675
4.716.866.301
-
2.254.371.430
2.254.371.430
Patrimonio
netto al
31.12.2014
450 Relazioni e Bilanci 2014
-
b) copertura flussi finanziari
Patrimonio Netto
Utile (perdita) di esercizio
Azioni proprie
8.607.720.373
223.496.468
-4.375.290
-
-4.922.234
e) altre
Strumenti di capitale
29.297.305
d) leggi speciali di rivalutazione
-242.544
-526.706.935
a) disponibili per la vendita
c) differenze di cambio
-502.574.408
436.132.984
b) altre
Riserve da valutazione:
1.483.811.752
1.919.944.736
Riserve:
a) di utili
4.716.861.355
-
2.254.367.512
2.254.367.512
Esistenze al
31.12.2012
Sovrapprezzi di emissione
b) altre azioni
a) azioni ordinarie
Capitale:
Importi in unità di euro
31 dicembre 2013
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Modifica
saldi
apertura
8.607.720.373
223.496.468
-4.375.290
-
-4.922.234
29.297.305
-242.544
-
-526.706.935
-502.574.408
436.132.984
1.483.811.752
1.919.944.736
4.716.861.355
-
2.254.367.512
2.254.367.512
Esistenze al
01.01.2013
-
-177.842.415
-
-
-
-
-
-
-
-
-
177.842.415
177.842.415
-
-
-
-
Riserve
-45.654.053
-45.654.053
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Dividendi
e altre
destinazioni
Allocazione risultato
esercizio precedente
212.623.064
-
-
-
-777.548
1.695.663
-
-
-28.431.406
-27.513.291
240.136.355
-
240.136.355
-
-
-
-
Variazioni di
riserve
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto
8.864
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
4.946
-
3.918
3.918
Emissioni
nuove azioni
-1.745.550
-
-1.745.550
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Acquisto
azioni
proprie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Distribuzione
straordinaria
dividendi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Variazione
strumenti
di capitale
Operazioni sul patrimonio netto
Variazioni dell'esercizio
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Derivati
su proprie
azioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Stock
options
458.863.474
71.339.741
-
-
-564.965
-
-
-
388.088.698
387.523.733
-
-
-
-
-
-
-
Redditvità
complessiva
9.231.816.172
71.339.741
-6.120.840
-
-6.264.747
30.992.968
-242.544
-
-167.049.643
-142.563.966
676.269.339
1.661.654.167
2.337.923.506
4.716.866.301
-
2.254.371.430
2.254.371.430
Patrimonio
netto al
31.12.2013
Rendiconto Finanziario (metodo indiretto)
Importi in unità di euro
31.12.2014
31.12.2013
781.680.249
-918.436.689
8.068.567
121.551.807
21.503.361
310.860
7.067.012
1.255.741.179
256.888.410
-771.462.295
696.349.883
18.054.717
-2.213.249.797
-563.960.816
1.720.154.633
-428.810.915
517.626.470
-5.067.236.436
-154.937.324
5.873.471.143
-784.549.956
650.879.043
527.844.424
162.032.679
71.339.741
4.181.723
228.481.441
22.849.575
1.354.332
-245.891.036
310.220.413
-218.326.565
9.351.827.132
2.139.196.301
-4.908.024
-2.170.541.427
4.536.751.987
3.500.604.196
1.350.724.099
-9.353.068.630
-6.127.039.902
-682.482.850
648.626.664
-1.504.809.045
-1.687.363.497
160.791.181
3.534.523.054
265.108.000
268.301.013
3.000.000.000
1.114.041
-3.999.020.998
-452.343.462
-3.543.158.750
-3.518.786
-464.497.944
290.638.826
53.245.002
237.388.487
5.337
-455.568.746
-427.275.653
-28.293.093
-164.929.920
-54.944.251
-54.944.251
8.402.229
-1.736.686
-45.654.053
-47.390.739
-51.529.478
31.12.2014
31.12.2013
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'anno
Operazioni di aggregazione aziendale
151.927.476
-
203.441.643
15.311
Liquidità totale generata / assorbita nell'esercizio
Cassa e disponibilità liquide: effetto delle variazioni dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio
8.402.229
160.329.705
-51.529.478
151.927.476
A. ATTIVITÀ OPERATIVA
1. Gestione
- risultato d'esercizio (+/-)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-)
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-)
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e altri costi/ricavi (+/-)
- imposte e tasse non liquidate (+)
- rettifiche/riprese di valore nette gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-)
- rettifiche/riprese di valore su partecipazioni
- altri aggiustamenti (+/-)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al Fair Value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche: a vista
- crediti verso banche: altri crediti
- crediti verso clientela
- altre attività
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti v/banche a vista
- debiti v/banche altri debiti
- debiti v/clientela
- titoli in circolazione
- passività finanz.di negoziazione
- passività finanziarie valutate al FV
- altre passività
Liquidità generata/assorbita dall'attività operativa
B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d'azienda
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d'azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO
Legenda: (+) Generata (-) Assorbita
Riconciliazione rendiconto finanziario
Voci di bilancio
Schemi del Bilancio dell’Impresa 451
Nota
Parte A – Politiche contabili
A.1 - Parte generale
A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio
A.3 - Informativa sui trasferimenti tra
portafogli di attività finanziarie
A.4 - Informativa sul Fair Value
A.5 - Informativa sul c.d. “Day one profit/loss”
Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Attivo
Passivo
Altre informazioni
Parte C – Informazioni sul Conto Economico
Parte D – Redditività complessiva
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Parte F – Informazioni sul patrimonio
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami
d’azienda
Parte H – Operazioni con parti correlate
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
Parte L - Informativa di settore
I dati contenuti nelle tabelle di Nota Integrativa sono espressi,
ove non diversamente segnalato, in migliaia di euro.
Integrativa
Parte A - Politiche Contabili
A.1 - PARTE GENERALE
SEZIONE 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
Il bilancio è redatto in conformità ai principi contabili IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e alle relative
interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore
al 31 dicembre 2014, recepiti dal nostro ordinamento dal D. Lgs. n. 38/2005 che ha esercitato l’opzione prevista dal Regolamento CE n.
1606/2002 in materia di principi contabili internazionali.
Non sono state effettuate deroghe all’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.
Il bilancio è costituito da Stato Patrimoniale, Conto Economico, Prospetto della Redditività Complessiva, Rendiconto Finanziario, Prospetto
di variazione del Patrimonio Netto, e dalla Nota Integrativa e corredato dalla Relazione sull’andamento della gestione.
Nella Relazione sull’andamento della gestione e nella Nota integrativa sono fornite le informazioni richieste dai principi contabili
internazionali, dalle Leggi, dalla Banca d’Italia e dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa – Consob, oltre ad altre informazioni
non obbligatorie ma ritenute ugualmente necessarie ai fini di una rappresentazione corretta e veritiera della situazione contabile.
Il progetto di bilancio, approvato dal Consiglio di Gestione dell’11 febbraio 2015 e sottoposto all’approvazione del Consiglio di Sorveglianza
dell’11 marzo 2015 è corredato dall’Attestazione del Consigliere Delegato e del Dirigente Preposto ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs.
58/1998 e sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione Deloitte & Touche Spa.
SEZIONE 2 - Principi generali di redazione
La redazione del bilancio è avvenuta in base ai criteri di valutazione, adottati nell’ottica della continuità aziendale ed in ossequio ai principi
di competenza, rilevanza dell’informazione, nonché di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.
Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria, il risultato
economico dell’esercizio, la variazione del patrimonio netto ed i flussi di cassa.
Le informazioni riportate nel presente fascicolo di bilancio, se non diversamente specificato, sono espresse in euro quale moneta di conto
e le situazioni finanziarie, patrimoniali, economiche, le note informative di commento e le tabelle esplicative sono esposte in migliaia di
euro. I relativi arrotondamenti sono stati effettuati tenendo conto delle disposizioni indicate da Banca d’Italia.
Gli schemi di bilancio utilizzati nel presente bilancio sono conformi a quelli definiti dalla Circolare di Banca d’Italia n. 262/2005 e successive
modifiche e integrazioni pertanto, ai fini della redazione del presente bilancio, sono state osservate le previsioni di cui al 3° aggiornamento1
della succitata Circolare emesso, in data 22 dicembre 2014, da Banca d’Italia.
Detti schemi forniscono, oltre al dato contabile al 31 dicembre 2014, l’analoga informazione comparativa al 31 dicembre 2013 (che non
ha necessitato di modifiche rispetto ai dati pubblicati in tale bilancio) e non riportano le voci non valorizzate per l’esercizio corrente e
precedente. In particolare, come più ampiamente riportato nel seguito, l’applicazione dei nuovi principi contabili IFRS 10, IFRS 11, IFRS 12
a partire dal 1° gennaio 2014 non ha determinato la modifica dei dati comparativi al 31 dicembre 2013.
Per completezza si segnala che nella redazione del presente fascicolo di bilancio si è inoltre preso atto dei seguenti documenti:
2
del 28 ottobre 2014, “European common enforcement priorities for 2014 financial statements” volto a promuovere
un'applicazione omogenea dei principi contabili IAS/IFRS, per assicurare la trasparenza e il corretto funzionamento dei mercati finanziari,
individuando talune tematiche ritenute particolarmente significative per i bilanci al 31 dicembre 2014 delle società quotate europee,
anche in considerazione delle attuali condizioni di mercato;
Comunicazione Consob n. 3907 del 19 gennaio 2015 “Comunicazione in merito ai temi di maggior rilevanza delle relazioni finanziarie al
31.12.2014” volta a richiamare l’attenzione dei redattori del bilancio su particolari aree ritenute di maggior rilevanza, evidenziate anche
dal succitato documento dell’ESMA nonché sulla relativa informativa che le società quotate devono riportare nelle rendicontazioni
finanziarie al 31 dicembre 2014 e successive.
• documento ESMA
•
Principi contabili
I principi contabili esposti nella Parte A.2, relativamente alle fasi di classificazione, valutazione e cancellazione, sono sostanzialmente i
medesimi adottati per la redazione del bilancio relativo all’esercizio 2013, salvo per talune previsioni, sostanzialmente definitorie, di cui
agli IFRS 10 e IFRS 11 in materia di controllo e controllo congiunto.
L’applicazione di tali principi, nell’impossibilità di valutare con precisione alcuni elementi di bilancio, comporta talora l’adozione di stime
ed assunzioni in grado di incidere anche significativamente sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico.
1. Tale aggiornamento, sostanzialmente, recepisce le nuove previsioni in materia di informativa di cui all’IFRS 12 “Informativa sulle partecipazioni in altre entità”.
2. European Securities Market Authority.
454 Relazioni e Bilanci 2014
Nel ribadire che l’impiego di stime ragionevoli è parte essenziale della predisposizione del bilancio, si segnalano qui di seguito le voci di
bilancio in cui è più significativo l’utilizzo di stime ed assunzioni:
valutazione dei crediti;
valutazione di attività finanziarie non quotate su mercati attivi;
valutazione di attività immateriali a vita utile indefinita e di partecipazioni;
quantificazione degli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri;
quantificazione della fiscalità differita;
definizione della quota di ammortamento delle attività materiali ed immateriali a vita utile definita;
valutazione del fondo trattamento di fine rapporto.
•
•
•
•
•
•
•
Si evidenzia come la rettifica di una stima possa avvenire a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali la stessa si era basata o in
seguito a nuove informazioni o, ancora, di maggiore esperienza.
L’eventuale mutamento della stima è applicato prospetticamente e genera quindi impatto sul conto economico dell’esercizio in cui avviene
il cambiamento ed, eventualmente, su quello degli esercizi futuri.
A tal proposito si segnala che l’esercizio 2014 non è stato caratterizzato da mutamenti nei criteri di stima già applicati per la redazione del
Bilancio al 31 dicembre 2013.
Con particolare riguardo all’evoluzione normativa dei principi contabili internazionali IAS/IFRS si segnala quanto segue.
Principi contabili internazionali in vigore dal 2014
Nell’esercizio 2014 sono entrate in vigore talune previsioni di cui ai Regolamenti emanati dall’Unione Europea, di seguito riportate con
riguardo agli aspetti di maggior rilevanza ed agli eventuali impatti riferibili al Gruppo UBI.
Regolamento UE n. 1254/2012 che ha:
introdotto gli IFRS 10 “Bilancio consolidato”, IFRS 11 “Accordi a controllo congiunto” e IFRS 12 “Informativa sulle partecipazioni in altre
entità”;
modificato lo IAS 27 “Bilancio consolidato e separato”, ridenominato IAS 27 “Bilancio separato”, e lo IAS 28 “Partecipazioni in società
collegate”;
inserendo, in sostanza, alcune variazioni in merito alle regole che disciplinano la redazione e l’informativa obbligatoria del bilancio
consolidato e del bilancio separato.
•
•
Le principali novità derivanti dall’introduzione dei principi contabili IFRS 10, IFRS 11 e IFRS 12, riguardano pertanto l’adeguamento
dell’informativa di bilancio al 31 dicembre 2014 a seguito dell’introduzione dell’IFRS 12 nonché in ossequio alle previsioni del 3°
aggiornamento della Circolare Banca d’Italia 262/2005.
Per la descrizione delle implicazioni in tema di controllo e di consolidamento, si rimanda a quanto esposto nel medesimo paragrafo del
bilancio consolidato.
Regolamento UE n. 313/2013, modifica dell’IFRS 10 “Bilancio Consolidato”, IFRS 11 “Accordi a controllo congiunto”, IFRS 12 “Informativa
sulle partecipazioni in altre entità” avente lo scopo di chiarire le intenzioni dello IASB al momento della prima pubblicazione della guida
alle disposizioni transitorie dell’IFRS 10, e di rendere meno oneroso il passaggio ai nuovi principi limitando l’obbligo di fornire informazioni
comparative rettificate al solo esercizio comparativo precedente.
Regolamento UE n. 1256/2012, che emenda lo IAS 32 “Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio” al fine di fornire orientamenti
aggiuntivi per ridurre incongruenze nell'applicazione pratica del Principio in materia di compensazione di attività e passività finanziarie.
Regolamento UE n. 1174/2013, modifica dell’IFRS 10 “Bilancio Consolidato”, dell’IFRS 12 “Informativa sulle partecipazioni in altre entità” e
dello IAS 27 “Bilancio separato” avente lo scopo di prescrivere alle c.d. “investment entities” di valutare le proprie partecipazioni in società
controllate a FVTPL in luogo del consolidamento delle medesime.
I requisiti perché una società sia definita “investment entity” sono i seguenti:
ottenere fondi da uno o più investitori al fine di fornire servizi professionali di gestione degli investimenti;
impegnarsi per i propri investitori ad investire fondi solo al fine di ottenere un rendimento in termini di rivalutazione dell’investimento
e/o redditi dal medesimo;
valutare la performance di sostanzialmente tutti i propri investimenti in base al FV.
•
•
•
Regolamento UE n. 1374/2013, che adotta “Informazioni integrative sul valore recuperabile delle attività non finanziarie” apporta
modifiche allo IAS 36 “Riduzione di valore delle attività” che mirano a chiarire che le informazioni da fornire circa il valore recuperabile
delle attività, quando tale valore si basa sul fair value al netto dei costi di dismissione, riguardano soltanto le attività il cui valore ha subito
una riduzione.
Regolamento UE n. 1375/2013, che adotta “Novazione di derivati e continuazione della contabilizzazione di copertura” apporta modifiche
allo IAS 39 “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione” volte a disciplinare le situazioni in cui un derivato designato come strumento
di copertura è oggetto di novazione da una controparte a una controparte centrale in conseguenza di normative o regolamenti. La
contabilizzazione di copertura può così continuare a prescindere dalla novazione, cosa che senza la modifica non sarebbe stata consentita.
L’adozione dei provvedimenti sopra menzionati non ha comportato effetti apprezzabili sul bilancio separato di UBI Banca.
Nota Integrativa 455
Parte A - Politiche contabili
Principi contabili internazionali con applicazione successiva al 2014
In data 13 giugno 2014 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n. 634/2014 che ha introdotto, obbligatoriamente a far
tempo dal bilancio 2015, l’interpretazione IFRIC 21 “Tributi”3.
Il documento in parola tratta la contabilizzazione di una passività relativa al pagamento di un tributo qualora tale passività rientri
nell’ambito di applicazione dello IAS 37 “Accantonamenti, passività e attività potenziali”, chiarendone talune aspetti interpretativi ritenuti
problematici con particolare riguardo al pagamento di un tributo la cui tempistica e il cui importo sono incerti.
In data 18 dicembre 2014 la Commissione Europea ha omologato, mediante il Regolamento (UE) n. 1361/2014, le modifiche ai principi
contabili di cui all’“Annual Improvements to IFRSs: 2011-2013 Cycle”4 relativo al processo annuale di miglioramento degli stessi con riguardo a:
IFRS 3 Business Combinations – Scope exception for joint ventures. La modifica chiarisce che dall’ambito di applicazione dell’IFRS 3 è esclusa
la formazione di tutti i tipi di joint arrangement, come definiti dall’IFRS 11.
IFRS 13 Fair Value Measurement – Scope of portfolio exception (par. 52). La modifica chiarisce che l’eccezione di cui al paragrafo 52 dell’IFRS
13, relativa alla possibilità di valutare il fair value di una posizione netta, si applica a tutti i contratti inclusi nell’ambito di applicazione
dello IAS 39 (e in futuro dell’IFRS 9) indipendentemente dal fatto che soddisfino la definizione di attività e passività finanziarie fornita dallo
IAS 32.
IAS 40 Investment Properties – Interrelationship between IFRS 3 and IAS 40. La modifica chiarisce che l’IFRS 3 e lo IAS 40 non si escludono
vicendevolmente e che, al fine di determinare se l’acquisto di una proprietà immobiliare rientri nell’ambito di applicazione dell’IFRS 3 o
dello IAS 40 occorre far riferimento alle specifiche indicazioni fornite dai rispettivi principi.
L’adozione della succitata interpretazione nonché delle modifiche ai succitati principi non comporterà effetti significativi sul bilancio
separato di UBI Banca.
Principi contabili internazionali non omologati al 31 dicembre 2014
Principio (IAS/IFRS)
Interpretazione (SIC/IFRIC)
Modifiche
Data di pubblicazione
IAS 19
Defined benefit plans: employee contributions
21.11.13 (*)
IFRS 2, IFRS 3, IFRS 8, IFRS 13, IAS 16, IAS 24 e IAS 38
Annual Improvements to IFRSs (2010-2012 cycle)
12.12.13 (*)
IFRS 14
Regulatory deferral accounts
30.01.14
IFRS 11
Accounting for acquisition of interests in joint operation
06.05.14
IAS 16, IAS 38
IAS 16 Property, Plant and Equipment - IAS 38 Intangible Assets
12.05.14
IFRS 15
Revenue from contracts with customers
28.05.14
IAS 16, IAS 41
IAS 16 Property, Plant and Equipment - IAS 41 Agricolture
30.06.14
IFRS 9
Financial Instruments
24.07.14
IAS 27
Equity method in separate financial statements
12.08.14
IFRS 10, IAS 28
Sale contribution of assets between an investor and its Associate or Joint Venture
11.09.14
IFRS 5, IFRS 7 IAS 19 e IAS 34
Annual Improvements to IFRSs (2012-2014 cycle)
25.09.14
(*) La Commissione Europea ha omologato tali emendamenti in data 17 dicembre 2014 mediante pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, in data 9 gennaio 2015, di
appositi Regolamenti comunitari (rispettivamente Reg. UE 2015/29 e Reg. UE 2015/28). Tali emendamenti sono obbligatoriamente applicabili a partire dalla data di inizio del primo
esercizio che cominci il 1° febbraio 2015, ovvero dal bilancio 2016.
I principi sopra elencati non rilevano ai fini della redazione del bilancio al 31 dicembre 2014 posto che la loro applicazione è subordinata
all’omologazione, da parte della Commissione Europea, mediante emissione di appositi Regolamenti comunitari.
Le modifiche dello IAS 39
Con l’avvenuta pubblicazione, in data 24 luglio 2014, del principio contabile IFRS 9 “Financial Instruments”, lo IASB ha concluso il processo,
suddiviso nelle tre fasi “Classification and Measurement”, “Impairment” e “General Hedge Accounting”, di integrale revisione dello IAS 39
“Financial Instruments: Recognition and Measurement”.
Il principio, ora soggetto al processo di omologazione da parte della Commissione Europea5 solo al termine del quale il medesimo diverrà
effettivamente applicabile negli Stati membri dell’Unione, fissa l’adozione obbligatoria delle nuove previsioni al 1° gennaio 2018.
Di seguito si riportano, sinteticamente, le previsioni del nuovo principio.
Classificazione e valutazione
L’IFRS 9 prevede i seguenti criteri per determinare la classificazione delle attività finanziarie6:
a) il modello di business della società per gestire le attività finanziarie; e
b) le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie,
ed in funzione di ciò prevede le seguenti tre categorie nelle quali classificare le medesime:
“Amortised Cost” (AC)
“Fair value through other comprehensive income (FVOCI)"
“Fair value through profit or loss (FVPL)”
•
•
•
3 Applicazione obbligatoria dal 1° gennaio 2015.
4 Applicazione obbligatoria dal 1° gennaio 2015.
5 Allo stato attuale previsto nel corso del secondo semestre 2015.
6 Le attività finanziarie sono classificate nella loro interezza e, pertanto, quelle che contengono derivati incorporati non sono soggette a regole di biforcazione.
456 Relazioni e Bilanci 2014
Categoria “Amortised Cost”
In tale categoria sono classificate le attività finanziarie detenute al fine di incassarne i flussi di cassa contrattuali.
La presenza di un’attività di vendita non è necessariamente incoerente con la definizione del modello di business previsto per la
classificazione nella categoria “Costo ammortizzato”. Per esempio, vendite infrequenti e di modesto importo possono essere realizzate
nell’ambito di tale modello di business se vengono realizzate in caso di incrementi del rischio di credito7.
Categoria “Fair value through other comprehensive income (FVOCI)"
Tale categoria è deputata ad accogliere le attività finanziarie:
i cui flussi di cassa contrattuali sono rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi;
detenute al fine di incassarne i flussi di cassa contrattuali nonché i flussi derivanti dalla vendita delle attività. Tale modello di business
comporta un’attività di vendita più rilevante rispetto a quella prevista per il modello di business associato alla categoria “Costo
ammortizzato”.
Gli interessi attivi, gli utili e perdite da differenze di cambio, le svalutazioni dovute all’impairment degli strumenti finanziari classificati nella
categoria FVOCI, e le correlate riprese di valore sono contabilizzati in conto economico, le altre variazioni di fair value sono contabilizzate
tra le altre componenti del conto economico complessivo (OCI).
Al momento della vendita (o dell’eventuale riclassifica in altre categorie a causa del cambiamento del modello di business), gli utili o le
perdite cumulati rilevati in OCI sono riclassificati in conto economico.
•
•
Categoria “Fair value through profit or loss”
In tale categoria sono classificate le attività finanziarie che non sono gestite in base ai due modelli di business previsti per le categorie
“Amortised Cost” e “Fair value through other comprehensive income” e che, sostanzialmente, sono detenute con finalità di negoziazione8.
Per ciò che concerne le passività finanziarie le disposizioni dello IAS 39 sono state quasi interamente trasposte nell’IFRS 9. Tale principio
consente, come previsto dallo IAS 39, di optare, in presenza di determinate condizioni, per la valutazione delle passività finanziarie in base
al criterio del "Fair value through profit or loss” (c.d. Fair value option), prevedendo che le variazioni di fair value delle passività finanziarie
dovute a variazioni del merito creditizio dell’emittente siano contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di conto economico
complessivo (OCI) e non più a conto economico.
Impairment
L’IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la rilevazione immediata delle perdite su crediti previste
nel corso della vita dello strumento finanziario.
A differenza di quanto previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti considera solo quelle derivanti da eventi
passati e condizioni attuali, l’impairment model dell’IFRS 9 richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base di
informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici9.
Diversamente dallo IAS 39, l’IFRS 9 prevede un unico modello di impairment da applicare a diversi strumenti finanziari quali, ad esempio, le
attività finanziarie valutate a costo ammortizzato e quelle valutate a fair value through other comprehensive income.
In particolare, con riferimento alle attività finanziarie che non siano impaired al momento dell’acquisto (ovvero all’origine), lo stanziamento
per perdite su crediti attese deve essere determinato in base a uno dei seguenti metodi:
commisurandolo all’importo della perdita su crediti attesa nei successivi 12 mesi (perdita attesa che risulti da eventi di default sull’attività
finanziaria che siano ritenuti possibili entro 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio). Tale metodo deve essere applicato quando, alla
data di bilancio, il rischio di credito sia basso o non sia incrementato significativamente rispetto alla rilevazione iniziale; o,
commisurandolo all’importo della perdita su crediti attesa su tutta la vita dello strumento (perdita attesa che risulti da eventi di default
sull’attività finanziaria che siano ritenuti possibili lungo l’intera vita dell’attività finanziaria). Tale metodo deve essere applicato in caso
di incremento significativo del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale, nonché per gli attivi contrattuali e i crediti commerciali che
non contengono componenti finanziarie significative in base alle definizioni dell’IFRS 15.
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Hedge accounting
L’IFRS 9 contiene le disposizioni relative al cosiddetto “general hedge accounting model” volte a meglio riflettere le politiche di gestione
del rischio del management.
A titolo esemplificativo e non esaustivo il principio, pertanto, amplia il perimetro dei rischi per i quali può essere applicato l’hedge
accounting di elementi non finanziari, elimina l’obbligatorietà del test d’efficacia di natura quantitativa, non richiede più la valutazione
retrospettiva dell’efficacia della copertura.
A fronte della maggior flessibilità introdotta, il nuovo principio prevede un’informativa ancor più dettagliata relativamente all’attività di
gestione dei rischi da parte del Risk Management.
Per completezza, con particolare riguardo al c.d. “Macrohedge accounting”, si segnala che lo scorso mese di aprile lo IASB ha pubblicato
il Discussion Paper “Accounting for Dynamic Risk Management: a Portfolio Revaluation Approach to Macro Hedging” che, in linea con le
modalità di gestione dinamica del rischio di tasso adottate dalle banche, delinea un possibile approccio contabile (c.d. Portfolio Revaluation
Approach) mirante a rispecchiare meglio, nel bilancio dell’entità, la natura dinamica di gestione del rischio da parte del Risk Management.
7 Tuttavia, se le vendite realizzate dall’impresa non sono infrequenti e di importo insignificante, è necessario valutare entro quali limiti tale attività di vendita è coerente
con un modello di business consistente principalmente nell’incasso dei flussi di cassa contrattuali.
8 Per completezza si segnala che all’interno di tale categoria è prevista, per i soli titoli di capitale, la possibilità di avvalersi della c.d. “OCI-Option”. Tale opzione prevede
la rilevazione a Conto Economico unicamente dei dividendi; diversamente, tutte le altre componenti che siano esse valutative o realizzative, compresi gli utili/perdite
realizzati in sede di cessione dell’asset, vengono rilevate nel prospetto degli Other Comprehensive Income (OCI).
9 Il principio definisce le perdite su crediti attese come “la media ponderata delle perdite su crediti sulla base delle probabilità che si verifichi un default”.
La stima della perdita attesa deve essere effettuata considerando gli scenari possibili, tenendo pertanto in considerazione le migliori informazioni disponibili su: eventi
passati, condizioni correnti, previsioni supportabili su eventi futuri (cosiddetto “forward looking approach”).
Nota Integrativa 457
Parte A - Politiche contabili
SEZIONE 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente al 31 dicembre 2013, data di riferimento del bilancio, e fino all’11
febbraio 2015, data in cui il progetto di bilancio è stato autorizzato dal Consiglio di Gestione alla presentazione al Consiglio di Sorveglianza,
non sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in bilancio.
A titolo informativo si segnala che:
il 12 gennaio 2015, nell’ambito del programma di progressiva uscita dalle attività non core del Gruppo, è stata perfezionata la cessione
a Corporate Family Office SIM del 100% del capitale di UBI Gestioni Fiduciarie SIM, società fiduciaria di tipo dinamico controllata
indirettamente attraverso UBI Fiduciaria;
29 gennaio 2015, alla scadenza naturale del primo finanziamento LTRO, UBI Banca ha proceduto a rimborsare gli ultimi 2 miliardi. Il
finanziamento era stato acceso in data 21 dicembre 2011 per 6 miliardi ed era stato già parzialmente e progressivamente restituito a
partire dall’ottobre 2014 per complessivi 4 miliardi di euro. Alla data dell’11 febbraio 2015 permangono in essere 5 miliardi (dopo un primo
parziale rimborso di un miliardo di euro effettuato nel corso del mese di dicembre 2014) relativi al secondo finanziamento che il Gruppo si
era aggiudicato in data 29 febbraio 2012.
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SEZIONE 4 - Altri aspetti
Incentivi all’esodo - Riorganizzazione aziendale
Il piano relativo alla ridefinizione dell’assetto distributivo di Gruppo è oggetto di compiuta descrizione nel capitolo “Gli eventi rilevanti
dell’esercizio” della Relazione sulla Gestione, al quale si rimanda.
Per quanto attiene gli aspetti più propriamente contabili relativi all’operazione, si evidenzia che la procedura relativa alla trattativa sindacale
si è conclusa in data 26 novembre u.s. con un accordo contenente previsioni che sostanzialmente contemplano una riduzione di organico,
mediante un piano di esodo anticipato, nonché forme di flessibilità e di riduzione/sospensione dell’orario di lavoro .
Successivamente, in data 9 gennaio 2015 si è conclusa la fase di verifica con le Organizzazioni Sindacali in merito al piano di incentivazione
all’esodo e di riduzione/sospensione dell’orario di lavoro di cui al succitato accordo.
In relazione alla complessiva manovra che ha riguardato il personale, nella voce “Spese per il personale” del conto economico di UBI Banca
dell’esercizio 2014 è stato rilevato un onere, complessivamente pari a euro 12 milioni di euro al netto delle imposte oggetto di normalizzazione
stante la natura non ricorrente del medesimo.
Forbearance
Le esposizioni “Forborne” sono quei contratti di credito a cui sono state applicate Forbearance Measures, che consistono in concessioni nei
confronti di un debitore che affronta, o è in procinto di affrontare, difficoltà nel rispettare i propri impegni finanziari (“Difficoltà Finanziaria ”)10.
Un’esposizione “Forborne” è identificata quando sussistono entrambe le seguenti condizioni:
1. concessione: vi è una modifica dei precedenti termini e condizioni di contratto e/o un rifinanziamento parziale o totale di un debito;
2. difficoltà finanziaria: il cliente, al momento della concessione, si trova in una situazione di difficoltà finanziaria.
La denominazione “Forborne” non è propria dei principi contabili internazionali, secondo i quali esistono due macrocategorie in cui gli
strumenti finanziari possono essere ricondotti ossia impaired/non impaired, ma è un concetto proprio della vigilanza, declinato dall’EBA con
gli “Implementing Technical Standards on supervisory reporting on forbearance and non performing exposures” (c.d. ITS) approvati in data
9 gennaio 2015, da parte della Commissione Europea mediante emissione di Regolamento comunitario che, alla data di redazione della
presente informativa, non risulta ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. L’obiettivo di tale documento è quello di
definire criteri comuni ed elementi di armonizzazione per l’identificazione di misure di forbearance, ai fini di vigilanza regolamentare, così
da mitigare le divergenze nell’implementazione della definizione di default e di impairment.
Gli ITS costituiscono un addendum del corpo normativo delle segnalazioni di vigilanza (FINREP – Financial Reporting); le nuove previsioni
segnaletiche in vigore sono applicabili a partire dalla data del 30 settembre 2014 e la prima segnalazione è stata trasmessa in data 23
gennaio 2015.
È rilevante evidenziare che la definizione di “Forborne” introdotta dall’EBA non sostituisce la nozione di impairment e di default, propria,
rispettivamente, dei principi contabili internazionali e di Basilea 3, ma le affianca perseguendo obiettivi di armonizzazione in tema di qualità
degli asset all’interno dell’Unione Europea.
Lo status “Forborne”, attribuibile ad esposizioni performing e non performing, è trasversale ai portafogli in bonis ed impaired in quanto
sono riscontrabili le seguenti situazioni:
1. la concessione trae origine da motivazioni commerciali o comunque non da difficoltà finanziarie del debitore: in tal caso l’esposizione
resta nel portafoglio bonis;
2. la concessione trae origine da difficoltà finanziarie del debitore, ma non comporta perdite per la banca: in tal caso l’esposizione resta nel
portafoglio bonis ma è qualificabile come forborne performing;
3. la concessione trae origine da difficoltà finanziarie del debitore e comporta perdite per la banca oppure la concessione è a favore di
un’esposizione “non performing” al momento del riconoscimento della misura di forbearance: in tal caso l’esposizione è classificata nel
portafoglio impaired ed è qualificata come forborne non performing.
In particolare, all’interno dei portafogli in bonis, past due ed incagli le posizioni “Forborne” rappresentano un “di cui” del rispettivo
portafoglio di appartenenza, mentre rappresentano la totalità delle posizioni classificate nel portafoglio “ristrutturati”.
10 Definizione ITS EBA par. 163.
458 Relazioni e Bilanci 2014
Identificazione e valutazione esposizioni forborne
La normativa introdotta dall’EBA comporta la necessità di declinare criteri oggettivi e soggettivi in applicazione dei quali viene definito il
perimetro delle esposizioni da annoverare come “forborne”.
L’individuazione delle esposizioni forborne è definita prioritariamente tramite l’applicazione di criteri oggettivi. In particolare una prima
selezione avviene prendendo in considerazione i crediti che sono stati oggetto di determinate concessioni che, per il Gruppo UBI, consistono
attualmente in:
moratorie interne;
moratorie di sistema;
proroga rate;
crediti “ristrutturati”;
rimodulazioni e rinegoziazioni;
rinnovi alla pari.
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Per il perimetro di esposizioni così individuato viene verificata l’eventuale presenza di financial difficulties all’origine della misura di
forbearance accordata. Il Gruppo UBI considera indicatori di possibili difficoltà finanziarie la presenza di un rating alto o di una rata impagata
da almeno 30 giorni al momento di perfezionamento della concessione.
Infine, i crediti inclusi nel perimetro, come sopra definito, sono sottoposti ad una valutazione soggettiva finalizzata ad escludere dal
medesimo le posizioni che sono state destinatarie di concessioni per motivazioni diverse da effettive difficoltà finanziarie del debitore.
Tutto ciò premesso si segnala che, al 31 dicembre 2014, le esposizioni forborne, individuate in applicazione delle regole esposte, sono pari
a euro 472 milioni di euro (valori netti) e così suddivise:
performing euro 208 milioni;
non performing euro 264 milioni.
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Per completezza informativa si segnala che per quanto attiene il bilancio al 31 dicembre 2014, risulta applicabile la Circolare Banca d’Italia
n. 262/2005 – 3° aggiornamento che prevede una classificazione del credito coerente con quanto disposto dalla Circolare Banca d’Italia
n. 272/2008 in vigore al 31 dicembre 201411. Tale ultima Circolare non evidenzia separatamente le esposizioni forborne, che viceversa
restano “distribuite” nelle categorie dei crediti in bonis, past due, incagli e ristrutturati, e che sono valutate in applicazione degli usuali
criteri, propri di ciascuna categoria.
Al 31 dicembre 2014 sono stati pertanto mantenuti i criteri di classificazione e valutazione dei crediti declinati nel Bilancio al 31 dicembre
2013.
Valutazioni collettive sui crediti in bonis: aggiornamento serie storiche
L’approccio utilizzato per la valutazione dei crediti perfoming si basa su metodi di calcolo che prevedono una stima di perdita attesa in una
logica Basilea 2, basata su stime interne di PD (probability of default) e LGD (loss given default) qualora la controparte sia dotata di rating
interno. In tale ambito la svalutazione collettiva tiene conto del merito creditizio del debitore, del livello di rischio assunto e della capacità
di recupero in caso di default.
I succitati parametri di rischio sono determinati sulla base di serie storiche di lungo periodo aggiornate con frequenza almeno annuale in
ossequio alle previsioni dell’Autorità di Vigilanza nell’ambito del Regolamento (UE) n. 575/2013.
Nell’esercizio 2014 si è pertanto provveduto all’aggiornamento dei parametri di rischio non solo volto all’allungamento delle serie storiche,
come previsto dal processo ordinario annuale, ma anche nello svecchiamento delle stesse nonché alla gestione del fenomeno delle
esposizioni past due (90 giorni in luogo dei 180 giorni precedentemente previsti), in ossequio alle comunicazioni di Banca d'Italia in materia
di processo di validazione dei modelli retail (con estensione laddove opportuno anche al segmento corporate).
L’aggiornamento in parola ha comportato un impatto negativo nella determinazione delle rettifiche di valore sul portafoglio crediti pari a
circa 5,2 milioni di euro.
Fondo interbancario tutela dei depositi
Nel mese di novembre 2013 Banca d’Italia aveva richiesto l’intervento di sostegno del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD)
a favore di Banca Tercas a copertura del deficit patrimoniale accertato dal Commissario straordinario, riferibile al periodo precedente
all'amministrazione straordinaria.
Il Fondo Interbancario Tutela dei Depositi aveva inviato alle associate, nel gennaio 2014, una lettera in cui rappresentava in un massimo di
euro 280 milioni l’impegno finanziario a carico del sistema bancario e, in funzione di ciò, sulla base delle aliquote allora vigenti UBI Banca
avrebbe potuto dover corrispondere un importo massimo pari 4 mila euro, importo che risultava oggetto di quantificazione definitiva solo
al termine di una due diligence la cui conclusione era prevista per i primi mesi del 2014.
Al 31 dicembre 2013, stante la probabilità di dover effettivamente sostenere l’importo massimo di contribuzione richiesta, era stato iscritto
il succitato importo nel conto economico alla voce “130d. Rettifiche di valore nette per deterioramento di: altre operazioni finanziarie”,
in ossequio alle previsioni della Circolare Banca d’Italia 262/2005 che equiparano sostanzialmente il FITD alle garanzie finanziarie, in
contropartita alla voce 100 “Altre passività”.
Nel mese di settembre 2014 il FITD ha inviato alle associate un’ulteriore comunicazione precisando che, oltre alla componente per cassa
pari ad euro 265 milioni, in luogo dei predetti 280 milioni, l’intervento di sostegno a favore di Banca Tercas ha dato luogo all’assunzione, da
parte del Fondo, di ulteriori impegni connessi al verificarsi di eventi futuri a fronte dei quali potrebbero pertanto risultare aggiuntivi oneri
a carico del Fondo stesso.
11 Il 7° aggiornamento della Circolare Banca d’Italia n. 272/2008 è stato pubblicato dalla Banca d’Italia in data 20 gennaio 2015. Le relative previsioni sono applicabili
successivamente al bilancio al 31 dicembre 2014.
Nota Integrativa 459
Parte A - Politiche contabili
Tale variazione non ha comportato oneri aggiuntivi a carico di UBI Banca al 31 dicembre 2014. Per la quantificazione a livello di gruppo si
rimanda al paragrafo di riferimento del bilancio consolidato.
Opzione per il consolidato fiscale
Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) prevede la possibilità, per le società appartenenti ad uno stesso gruppo, di determinare
un unico reddito complessivo globale corrispondente, in linea di principio, alla somma algebrica degli imponibili delle diverse società
(controllante e società direttamente e/o indirettamente controllate in misura superiore al 50% secondo certi requisiti) e, conseguentemente,
di determinare un’unica imposta sul reddito delle società del gruppo (c.d. “consolidato fiscale nazionale”, disciplinato dagli artt. 117-129
del TUIR).
In virtù di questa opzione, le società italiane del Gruppo hanno aderito al consolidato fiscale nazionale della capogruppo UBI Banca e
determinano l’onere fiscale di propria pertinenza trasferendo il corrispondente reddito imponibile alla capogruppo.
A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
1. Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazione e Attività e
Passività finanziarie valutate al Fair Value
La categoria comprende:
1.1. Definizione di Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazione
Un’attività o una passività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione (c.d. Fair Value Through Profit or Loss – FVPL), ed
iscritta nella voce “20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione” o voce “40 Passività finanziarie di negoziazione”, se è:
acquisita o sostenuta principalmente al fine di venderla o riacquistarla a breve;
parte di un portafoglio di identificati strumenti finanziari che sono gestiti unitariamente e per i quali esiste evidenza di una recente ed
effettiva strategia rivolta all’ottenimento di un profitto nel breve periodo;
un derivato (fatta eccezione per un derivato che sia designato ed efficace strumento di copertura – vedasi successivo specifico paragrafo).
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•
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1.1.1. Strumenti finanziari derivati
Si definisce “derivato” uno strumento finanziario o altro contratto con le seguenti caratteristiche:
il suo valore cambia in relazione al cambiamento di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento finanziario, del prezzo di una
merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito o di indici di credito o di altra variabile
prestabilita;
non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di quanto sarebbe richiesto per altri tipi di
contratti da cui ci si aspetterebbe una risposta simile a cambiamenti di fattori di mercato;
è regolato a data futura.
•
•
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La Banca detiene strumenti finanziari derivati sia per finalità di negoziazione che per finalità di copertura (per questi ultimi si veda
successivo specifico paragrafo).
1.1.2. Strumenti finanziari derivati incorporati
Si definisce “strumento finanziario derivato incorporato” la componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un
contratto primario non derivato, con l’effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento combinato variano in maniera similare a quelli
del derivato preso a sé stante. Il derivato implicito viene separato dal contratto primario e contabilizzato come un derivato a sé stante se
e soltanto se:
le caratteristiche economiche ed i rischi del derivato incorporato non sono strettamente correlati alle caratteristiche economiche e ai
rischi del contratto primario;
uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato;
lo strumento ibrido (combinato) non è iscritto fra le attività o passività finanziarie detenute per la negoziazione.
•
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1.2. Definizione di Attività e Passività finanziarie valutate al fair value
Un’attività e passività finanziaria può essere designata all’atto della rilevazione iniziale tra le “Attività e passività finanziarie valutate al fair
value” ed iscritta rispettivamente nella voce 30 “Attività finanziarie valutate al fair value” e 50 “Passività finanziarie valutate al fair value” .
Un’attività/passività finanziaria viene designata al fair value rilevato a conto economico in sede di rilevazione iniziale solo quando:
a) si tratta di un contratto ibrido contenente uno o più derivati incorporati e il derivato incorporato modifica significativamente i flussi
finanziari che altrimenti sarebbero previsti dal contratto;
b) la designazione al fair value rilevato a conto economico consente di fornire una migliore informativa in quanto:
elimina o riduce notevolmente una mancanza di uniformità nella valutazione o nella rilevazione che altrimenti risulterebbe dalla
valutazione di attività o passività o dalla rilevazione dei relativi utili e perdite su basi diverse;
un gruppo di attività finanziarie, passività finanziarie o entrambi è gestito e il suo andamento viene valutato in base al fair value secondo
una documentata gestione del rischio o strategia di investimento, e l’informativa sul gruppo è fornita internamente su tale base ai
dirigenti con responsabilità strategiche.
•
•
460 Relazioni e Bilanci 2014
1.3. Criteri di iscrizione
Gli strumenti finanziari “Attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione e attività e passività finanziarie valutate al fair value”
sono iscritti rispettivamente:
al momento di regolamento, se titoli di debito o di capitale; o
alla data di sottoscrizione, se contratti derivati.
Il valore di prima iscrizione è pari al costo inteso come il fair value dello strumento, senza considerare eventuali costi o proventi di
transazione direttamente attribuibili agli strumenti stessi.
1.4. Criteri di valutazione
Successivamente all’iscrizione iniziale, gli strumenti finanziari in questione sono valutati al fair value con imputazione delle variazioni
riscontrate a conto economico, per quanto attiene alle attività/passività di negoziazione, nella voce “80 Risultato netto dell’attività di
negoziazione” e, per quanto riguarda le attività/passività valutate al fair value, nella voce “110 Risultato netto delle attività e passività
finanziarie valutate al fair value”. La determinazione del fair value delle attività o passività in parola è basata su prezzi rilevati in mercati
attivi o su modelli interni di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria come più dettagliatamente descritto nella Parte
A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa consolidata.
1.5. Criteri di cancellazione
Le “Attività e Passività finanziarie detenute per negoziazione e le attività e passività finanziarie valutate al fair value” vengono cancellate
dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività o passività finanziarie o quando l’attività o
passività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà delle stesse. Il risultato
della cessione di attività o passività finanziarie detenute per la negoziazione è imputato a conto economico nella voce “80 Risultato netto
dell’attività di negoziazione”, diversamente il risultato della cessione di attività o passività finanziarie valutate al fair value è imputato a
conto economico nella voce “110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
2.1. Definizione
Si definiscono disponibili per la vendita (c.d. Available for Sale – AFS) quelle attività finanziarie non derivate che sono designate come tali
o non sono classificate come:
(1) crediti e finanziamenti (vedasi successivo paragrafo);
(2) attività finanziarie detenute sino alla scadenza (vedasi successivo paragrafo);
(3) attività finanziarie detenute per la negoziazione e valutate al fair value rilevato a conto economico (vedasi paragrafo precedente).
Tali attività finanziarie sono iscritte nella voce “40 Attività finanziarie disponibili per la vendita”.
2.2. Criteri di iscrizione
Gli strumenti finanziari disponibili per la vendita sono iscritti inizialmente quando, e solo quando, l’azienda diventa parte nelle clausole
contrattuali dello strumento, ossia al momento del regolamento, ad un valore pari al fair value generalmente coincidente con il costo degli
stessi. Tale valore include i costi o i proventi direttamente connessi agli strumenti stessi.
L’iscrizione delle attività finanziarie disponibili per la vendita può derivare anche da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie
detenute fino alla scadenza” oppure, solo e soltanto in rare circostanze e comunque solamente qualora l’attività non sia più posseduta
al fine di venderla o riacquistarla a breve, dal comparto “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”; in tali circostanze il valore di
iscrizione è pari al fair value dell’attività al momento del trasferimento.
2.3. Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al fair value con
imputazione a conto economico della quota interessi (come risultante dall’applicazione del costo ammortizzato) e con imputazione a
patrimonio netto nella voce “140 Riserve da valutazione” delle variazioni di fair value, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore,
fino a quando l’attività finanziaria è eliminata, momento in cui l’utile o la perdita complessiva rilevata precedentemente nel patrimonio
netto deve essere rilevata a conto economico. I titoli di capitale per cui non può essere definito in maniera attendibile il fair value sono
iscritti al costo.
La determinazione del fair value delle attività disponibili per la vendita è basata su prezzi rilevati in mercati attivi o su modelli interni di
valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria come più dettagliatamente descritto nella Parte A.4 “Informativa sul fair value”
della Nota Integrativa consolidata.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore
che, nel caso di titoli di capitale, si ritengano inoltre significative o prolungate.
Con riferimento alla significatività della riduzione di valore, si è in presenza di significativi segnali di impairment nel caso in cui il valore di
mercato del titolo azionario risulti inferiore di più del 35% rispetto al costo storico di acquisto. In questo caso si procede, senza ulteriori
analisi, alla contabilizzazione dell’impairment a conto economico. Nel caso di riduzione di valore di entità inferiore, si contabilizza
l’impairment solo se la valutazione del titolo effettuata sulla base dei suoi fondamentali non confermi la solidità dell’azienda ovvero delle
sue prospettive reddituali.
Con riferimento alla durevolezza della riduzione di valore, questa è definita come prolungata qualora il fair value permanga
continuativamente al di sotto del valore del costo storico di acquisto per un periodo superiore a 18 mesi: in tal caso si procede alla
contabilizzazione dell’impairment a conto economico senza ulteriori analisi. Nel caso di permanenza continuativa del fair value al di sotto
del valore del costo storico di acquisto per periodi di durata inferiore a 18 mesi, l’eventuale impairment da imputare a conto economico
Nota Integrativa 461
Parte A - Politiche contabili
viene individuato anche in considerazione del fatto che la riduzione di valore sia imputabile ad un generalizzato andamento negativo di
borsa piuttosto che allo specifico andamento della singola controparte.
In presenza di perdite di valore, la variazione cumulata, inclusa quella precedentemente iscritta a Patrimonio nella voce anzidetta, è
imputata direttamente a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di b) attività finanziarie
disponibili per la vendita”.
La perdita di valore è registrata nel momento in cui il costo di acquisizione (al netto di qualsiasi rimborso di capitale e ammortamento) di
un’attività finanziaria disponibile per la vendita eccede il suo valore recuperabile. Eventuali riprese di valore, possibili solo a seguito della
rimozione dei motivi che avevano originato la perdita di valore, sono così contabilizzate:
se riferite a investimenti in strumenti azionari, con contropartita diretta a riserva di patrimonio;
se riferite a investimenti in strumenti di debito, sono contabilizzate a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette
per deterioramento di b) attività finanziarie disponibili per la vendita”.
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•
In ogni caso, l’entità della ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo strumento, in assenza di precedenti rettifiche,
avrebbe avuto a quel momento.
In funzione del fatto che UBI Banca applica lo IAS 34 “Bilanci intermedi” alle relazioni finanziarie semestrali, con conseguente identificazione
di un “interim period” semestrale, le eventuali riduzioni di valore registrate vengono storicizzate in sede di chiusura del semestre.
2.4. Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivanti dalle attività finanziarie o quando l’attività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti
dalla proprietà dell’attività stessa. Il risultato della cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita è imputato a conto economico
nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di b) attività finanziarie disponibili per la vendita”. In occasione della cancellazione
si procede inoltre all’azzeramento, contro conto economico, per la quota eventualmente corrispondente, di quanto in precedenza imputato
nella riserva di patrimonio “140 Riserve da valutazione”.
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
3.1. Definizione
Si definiscono detenute sino alla scadenza (c.d. Held to maturity - HTM) le attività finanziarie non derivate, aventi pagamenti fissi o
determinabili e scadenza fissa che si ha l’oggettiva intenzione e capacità di possedere sino alla scadenza. Fanno eccezione quelle:
(a) detenute per la negoziazione e quelle designate al momento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a conto economico (vedasi
paragrafo precedente);
(b) designate come disponibili per la vendita (vedasi paragrafo precedente);
(c) che soddisfano la definizione di crediti e finanziamenti (vedasi paragrafo successivo).
In occasione della redazione del bilancio o di situazioni contabili infrannuali, vengono valutate l’intenzione e la capacità di detenere
l’attività finanziaria sino alla scadenza.
Le attività in parola sono iscritte nella voce “50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza”.
3.2. Criteri di iscrizione
Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono iscritte inizialmente quando, e solo quando, l’azienda diventa parte nelle clausole
contrattuali dello strumento, ossia al momento del regolamento, ad un valore pari al costo, comprensivo degli eventuali costi e proventi
direttamente attribuibili. Qualora l’iscrizione delle attività in questa categoria derivi da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie
disponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare circostanze qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla
a breve, dalle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”, il fair value dell’attività, rilevato al momento del trasferimento, è assunto
quale nuova misura del costo ammortizzato dell’attività stessa.
3.3. Criteri di valutazione
Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo
(per la definizione si rinvia al successivo paragrafo “Crediti e Finanziamenti”). Il risultato derivante dall’applicazione di tale metodologia è
imputato a conto economico nella voce “10 Interessi attivi e proventi assimilati”.
In sede di redazione di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di
valore dell’attività. In presenza di perdite di valore, la differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei flussi finanziari
futuri stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario, è imputata a conto economico alla voce “130 Rettifiche/Riprese di valore
nette per deterioramento di c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. Nella stessa voce di conto economico sono iscritte le
eventuali riprese di valore registrate a seguito del venir meno dei motivi che hanno originato le precedenti rettifiche di valore.
Il fair value delle attività finanziarie detenute sino alla scadenza è determinato per finalità informative ovvero nel caso di coperture efficaci
per il rischio di cambio e rischio di credito (in relazione al rischio oggetto di copertura) ed è stimato come più dettagliatamente descritto
nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa consolidata.
462 Relazioni e Bilanci 2014
3.4. Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti
dalle attività finanziarie o quando l’attività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla
proprietà dell’attività stessa. Il risultato della cessione di attività finanziarie detenute sino alla scadenza è imputato a conto economico
nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza”.
4. Crediti e Finanziamenti
4.1. Definizione
Si definiscono Crediti e finanziamenti (c.d. Loans and Receivables – L&R) le attività finanziarie non derivate, aventi pagamenti fissi o
determinabili, che non sono state quotate in un mercato attivo. Fanno eccezione:
(a) quelle che si intendono vendere immediatamente o a breve, che vengono classificate come possedute per la negoziazione, e quelle
eventualmente iscritte al momento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a conto economico;
(b) quelle rilevate inizialmente come disponibili per la vendita;
(c) quelle per cui il possessore può non recuperare sostanzialmente tutto l’investimento iniziale per cause diverse dal deterioramento del
credito; in tal caso sono classificate come disponibili per la vendita.
I Crediti e finanziamenti sono iscritti nelle voci “60 Crediti verso banche” e “70 Crediti verso clientela”.
4.2. Criteri di iscrizione
I crediti e finanziamenti sono iscritti in bilancio inizialmente quando l’azienda diviene parte di un contratto di finanziamento ossia quando
il creditore acquisisce il diritto al pagamento delle somme contrattualmente pattuite. Tale momento corrisponde alla data di erogazione
del finanziamento.
L’iscrizione in questa categoria può derivare anche da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie disponibili per la vendita”
oppure, solo e soltanto in rare circostanze qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalle “Attività
finanziarie detenute per la negoziazione”.
Il valore di iscrizione iniziale è pari al fair value dello strumento finanziario che corrisponde all’ammontare erogato comprensivo dei costi
o proventi direttamente riconducibili allo stesso e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati.
Non sono inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o che sono
riconducibili a costi interni di carattere amministrativo.
Qualora l’iscrizione derivi da riclassificazione, il fair value dell’attività rilevato al momento del trasferimento è assunto quale nuova misura
del costo ammortizzato dell’attività stessa.
Nel caso di crediti e finanziamenti erogati a condizioni non di mercato, il fair value iniziale è calcolato mediante l’applicazione di apposite
tecniche valutative descritte nel prosieguo; in tali circostanze, la differenza tra il fair value così determinato e l’importo erogato è imputata
direttamente a conto economico nella voce interessi.
I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come
operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come
debiti per l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per
l’importo corrisposto a pronti.
4.3. Criteri di valutazione
I crediti e finanziamenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo.
Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria è il valore a cui la stessa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale
al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall’ammortamento complessivo utilizzando il criterio dell’interesse effettivo
su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, e dedotta qualsiasi riduzione (a seguito di una riduzione di valore o di
irrecuperabilità).
Il criterio dell’interesse effettivo è il metodo di calcolo del costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria (o gruppo di attività
e passività finanziarie) e di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la relativa durata. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che
attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario. Al fine della determinazione
del tasso di interesse effettivo è necessario valutare i flussi finanziari tenendo in considerazione tutti i termini contrattuali dello strumento
finanziario (per esempio, il pagamento anticipato, un’opzione all’acquisto o simili), ma non vanno considerate perdite future su crediti.
Il calcolo include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante del tasso di interesse
effettivo, i costi di transazione, e tutti gli altri premi o sconti.
Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo
di attività finanziarie abbia subito una riduzione di valore. Tale circostanza ricorre quando è prevedibile che l’azienda non sia in grado di
riscuotere l’ammontare dovuto, sulla base delle condizioni contrattuali originarie ossia, ad esempio, in presenza:
(a) di significative difficoltà finanziarie dell’emittente o debitore;
(b) di una violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale;
(c) del fatto che il finanziatore per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria del beneficiario, estende al beneficiario una
concessione che il finanziatore non avrebbe altrimenti preso in considerazione;
(d) della probabilità che il beneficiario dichiari procedure di ristrutturazione finanziaria;
(e) della scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie;
(f) di dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari stimati per un gruppo di attività finanziarie
similari sin dal momento della rilevazione iniziale di quelle attività, sebbene la diminuzione non possa essere ancora identificata con le
singole attività finanziarie nel gruppo.
Nota Integrativa 463
Parte A - Politiche contabili
La valutazione dei crediti non performing (crediti che, in funzione delle definizioni previste dalla vigente normativa di vigilanza da parte
della Banca d’Italia, si trovano in stato di sofferenza, incaglio, ristrutturati, esposizioni scadute) avviene secondo modalità analitiche. La
valutazione dei restanti crediti avviene secondo tecniche collettive, mediante raggruppamenti in classi omogenee di rischio.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti non performing si basano sull’attualizzazione dei flussi finanziari
attesi per capitale ed interessi, tenendo conto delle eventuali garanzie che assistono le posizioni e di eventuali anticipi ricevuti. Ai fini
della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassi stimati,
delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare. L’entità della perdita risulta pari alla differenza tra il valore contabile
dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari attesi, scontati al tasso di interesse effettivo originario.
La valutazione dei crediti performing riguarda portafogli di attività per le quali non sono riscontrati elementi oggettivi di perdita e che
pertanto vengono assoggettati ad una valutazione collettiva. Ai flussi di cassa stimati delle attività, aggregate in classi omogenee con
caratteristiche simili in termini di rischio di credito, vengono applicate le percentuali di perdita desumibili dalle serie storico-statistiche
stimate secondo la metodologia valutativa basata sulla normativa di Basilea 2, cui vengono opportunamente applicati fattori correttivi al
fine di esprimere una valutazione coerente con quanto richiesto dal principio contabile di riferimento.
Se un credito assoggettato a valutazione analitica non evidenzia obiettive riduzioni di valore, lo stesso è inserito in una categoria di attività
finanziarie con caratteristiche similari di rischio di credito e quindi sottoposto a valutazione collettiva.
Le perdite di valore riscontrate sono iscritte immediatamente a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per
deterioramento di a) crediti” così come i recuperi di parte o tutti gli importi oggetto di precedenti svalutazioni. Le riprese di valore sono
iscritte sia a fronte di una migliorata qualità del credito tale da far sorgere la ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale
e degli interessi, secondo i termini contrattuali originari del credito, sia a fronte del progressivo venir meno dell’attualizzazione calcolata
al momento dell’iscrizione della rettifica di valore. Nel caso di valutazione collettiva, le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore
vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento a ciascun credito in bonis alla data di valutazione.
Le modalità di determinazione del fair value dei crediti e dei finanziamenti sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value”
della Nota Integrativa. Il Fair Value è determinato per tutti i crediti ai soli fini di informativa. Nel caso di crediti e finanziamenti oggetto di
coperture efficaci, viene calcolato il fair value in relazione al rischio oggetto di copertura per fini valutativi.
4.4. Criteri di cancellazione
I crediti e finanziamenti vengono cancellati dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari dagli stessi derivanti,
quando tali attività finanziarie sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà, nonché in
dipendenza di eventi estintivi secondo la definizione fornita dalla vigente normativa di vigilanza. In caso contrario i crediti e finanziamenti
continuano ad essere rilevati in bilancio, sebbene la loro titolarità giuridica sia trasferita ad un terzo, per un importo pari al coinvolgimento
residuo.
Le attività in parola sono cancellate dal bilancio anche quando la banca mantiene il diritto contrattuale a ricevere i flussi finanziari derivanti
dalle stesse, ma contestualmente assume l’obbligazione contrattuale a pagare i medesimi flussi ad un soggetto terzo.
Il risultato economico della cancellazione di crediti e finanziamenti, qualora derivante da operazioni di cessione, è imputato a conto
economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di a) crediti” ovvero, in occasione dei succitati eventi estintivi, nella voce
“130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti”. In tale ultimo caso gli eventi estintivi sono contraddistinti da atti
formali assunti dai competenti organi aziendali dai quali risulta la definitiva irrecuperabilità totale o parziale dell’attività finanziaria oppure
la rinuncia all’attività di recupero per motivi di convenienza economica.
5. Derivati di copertura
5.1. Definizione
Le operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare le perdite rilevabili su un determinato elemento (o gruppo di elementi) attribuibili
ad un determinato rischio tramite gli utili rilevabili su un diverso elemento (o gruppo di elementi) nel caso in cui quel particolare rischio
dovesse effettivamente manifestarsi.
La Banca pone in essere le seguenti relazioni di copertura, che trovano coerente rappresentazione contabile, e che sono descritte nel
prosieguo:
Fair Value Hedge: l’obiettivo è quello di contrastare variazioni avverse del fair value dell’attività o passività oggetto di copertura;
Cash Flow Hedge: l’obiettivo perseguito è quello di contrastare il rischio di variabilità dei flussi finanziari attesi rispetto alle ipotesi
iniziali.
•
•
I prodotti derivati stipulati con controparti esterne all’azienda sono designati come strumenti di copertura.
5.2. Criteri di iscrizione
Gli strumenti finanziari derivati di copertura, al pari di tutti i derivati, sono inizialmente iscritti e successivamente misurati al fair value e
sono classificati nella voce di bilancio di attivo patrimoniale “80 Derivati di copertura” e di passivo patrimoniale “60 Derivati di copertura”.
Una relazione si qualifica come di copertura, e trova coerente rappresentazione contabile, se e soltanto se tutte le seguenti condizioni sono
soddisfatte:
all’inizio della copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi della società
nella gestione del rischio e della strategia nell’effettuare la copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di
copertura, l’elemento o l’operazione coperta, la natura del rischio coperto e come l’impresa valuta l’efficacia dello strumento di copertura
nel compensare l’esposizione alle variazioni di fair value dell’elemento coperto o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto;
•
464 Relazioni e Bilanci 2014
• la copertura è attesa altamente efficace;
• la programmata operazione oggetto di copertura, per le coperture di flussi finanziari, è altamente probabile e presenta un’esposizione
alle variazioni di flussi finanziari che potrebbe incidere sul conto economico;
• l’efficacia della copertura può essere attendibilmente valutata;
• la copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità ed è considerata altamente efficace per tutti gli esercizi di riferimento per
cui la copertura era designata.
5.2.1. Metodologie di esecuzione test efficacia
La relazione di copertura è giudicata efficace, e come tale trova coerente rappresentazione contabile, se all’inizio e durante la sua vita i
cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa dell’elemento coperto, riferiti al rischio oggetto di copertura, sono quasi completamente
compensati dai cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa del derivato di copertura. Tale conclusione è raggiunta qualora il risultato
effettivo si colloca all’interno di un intervallo compreso tra 80% e 125%.
La verifica dell’efficacia della copertura avviene in fase iniziale, e ad ogni data di reporting, mediante l’esecuzione del test prospettico volto
a dimostrare l’attesa efficacia della copertura durante la vita della stessa.
Ulteriormente, con cadenza mensile, viene inoltre condotto il test retrospettivo su base cumulata che si pone l’obiettivo di misurare il grado
di efficacia della copertura raggiunto nel periodo di riferimento e quindi verificare che nel periodo trascorso la relazione di copertura sia
stata effettivamente efficace.
Gli strumenti finanziari derivati che sono considerati di copertura dal punto di vista economico, ma che non soddisfano i requisiti per
essere considerati efficaci strumenti di copertura, sono registrati nella voce “20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione” ovvero
“40 Passività finanziarie detenute per la negoziazione” e gli effetti economici nella corrispondente voce “80 Risultato netto dell’attività
di negoziazione”.
Se i succitati test non confermano l’efficacia della copertura, il contratto derivato, se non oggetto di cancellazione, viene riclassificato tra i
derivati di negoziazione e lo strumento coperto riacquisisce il criterio di valutazione di cui alla sua classificazione di bilancio.
5.3. Criteri di valutazione
5.3.1. Copertura di Fair Value
La copertura di fair value è contabilizzata come segue:
l’utile o la perdita risultante dalla misurazione dello strumento di copertura al fair value è iscritto a conto economico nella voce “90
Risultato netto dell’attività di copertura”;
l’utile o la perdita sull’elemento coperto attribuibile al rischio coperto rettifica il valore contabile dell’elemento coperto ed è rilevato
immediatamente, a prescindere dalla categoria di appartenenza dell’attività o passività coperta, a conto economico nella voce anzidetta.
•
•
La contabilizzazione della copertura cessa prospetticamente nei seguenti casi:
1. lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, cessato o esercitato;
2. la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura sopra detti;
3. l’impresa revoca la designazione.
Qualora l’attività o passività coperta sia valutata al costo ammortizzato, il maggiore o minore valore derivante dalla valutazione della stessa
a fair value per effetto della copertura divenuta inefficace viene imputato a conto economico secondo il metodo del tasso di interesse
effettivo, ovvero in caso di copertura di portafogli di attività e passività a quote costanti qualora tale metodo non sia praticabile, oppure in
un’unica soluzione qualora la posta coperta sia oggetto di cancellazione.
Le metodologie utilizzate al fine della determinazione del fair value del rischio coperto nelle attività o passività oggetto di copertura sono
descritte nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa consolidata.
5.3.2. Copertura di flussi finanziari
Quando uno strumento finanziario derivato è designato a copertura della variabilità dei flussi finanziari attesi da una attività o passività
iscritta in bilancio o di una transazione futura ritenuta altamente probabile, la contabilizzazione della copertura avviene nel seguente modo:
gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte efficace della copertura sono registrate nell’apposita
riserva di patrimonio denominata “130 Riserve da valutazione”;
gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte inefficace della copertura sono registrate direttamente
a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura”;
l’attività o passività coperta è valutata secondo i criteri propri della categoria di appartenenza.
•
•
•
Se una transazione futura si verifica comportando l’iscrizione di una attività o passività non finanziaria, i corrispondenti utili o perdite
imputati inizialmente nella voce “130 Riserve da valutazione” sono contestualmente stornati da tale riserva ed imputati quale costo iniziale
all’attività o passività oggetto di rilevazione. Qualora la transazione futura oggetto di copertura comporti successivamente l’iscrizione di
una attività o passività finanziaria, gli utili o perdite associati che erano stati inizialmente rilevati direttamente nella voce “130 Riserve
da valutazione” sono riclassificati a conto economico nello stesso esercizio o negli esercizi durante i quali l’attività acquistata o passività
assunta ha un effetto sul conto economico. Qualora una parte degli utili o perdite imputati alla predetta Riserva non sia considerata
recuperabile, è riclassificata a conto economico nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”.
In tutti i casi diversi da quelli descritti in precedenza, gli utili o le perdite inizialmente imputati nella voce “130 Riserve da valutazione”
sono stornati ed imputati a conto economico con le stesse modalità ed alle stesse scadenze con cui la transazione futura incide sul conto
economico.
In ciascuna delle seguenti circostanze un’impresa deve cessare prospetticamente la contabilizzazione di copertura:
(a) lo strumento di copertura giunge a scadenza o è venduto, cessato o esercitato (a questo scopo, la sostituzione o il riporto di uno
strumento di copertura con un altro strumento di copertura non è una conclusione o una cessazione se tale sostituzione o riporto è parte
della documentata strategia di copertura dell’impresa). In tal caso, l’utile (o perdita) complessivo dello strumento di copertura rimane
Nota Integrativa 465
Parte A - Politiche contabili
rilevato direttamente nel patrimonio netto fino all’esercizio in cui la copertura era efficace e resta separatamente iscritto nel patrimonio
netto sino a quando la programmata operazione, oggetto di copertura, si verifica;
(b) la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura. In tal caso, l’utile o la perdita complessiva dello strumento di
copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto a partire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta
nel patrimonio netto sino a quando la programmata operazione si verifica;
(c) non si ritiene più che la programmata operazione debba accadere, nel qual caso qualsiasi correlato utile o perdita complessiva sullo
strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto dall’esercizio in cui la copertura era efficace va rilevata a conto
economico;
(d) l’impresa revoca la designazione. Per le coperture di una programmata operazione, l’utile o la perdita complessiva dello strumento di
copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto a partire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta
nel patrimonio netto sino a quando la programmata operazione si verifica o ci si attende non debba più accadere.
Se ci si attende che l’operazione non debba più accadere, l’utile (o la perdita) complessivo che era stato rilevato direttamente nel patrimonio
netto è stornato a conto economico.
5.3.3. Copertura di portafogli di attività e passività
La copertura di portafogli di attività e passività (c.d. “macrohedging”) e la coerente rappresentazione contabile è possibile previa:
- identificazione del portafoglio oggetto di copertura e suddivisione dello stesso per scadenze;
- designazione dell’oggetto della copertura;
- identificazione del rischio di tasso di interesse oggetto di copertura;
- designazione degli strumenti di copertura;
- determinazione dell’efficacia.
Il portafoglio oggetto di copertura dal rischio di tasso di interesse può contenere sia attività che passività. Tale portafoglio è suddiviso sulla
base delle scadenze previste di incasso o di “riprezzamento” del tasso previa analisi della struttura dei flussi di cassa.
Le variazioni di fair value registrate sullo strumento coperto sono imputate a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di
copertura” e nello stato patrimoniale nella voce “90 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica” oppure
“70 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica”.
Le variazioni di fair value registrate sullo strumento di copertura sono imputate a conto economico nella voce “90 Risultato netto
dell’attività di copertura” e nello stato patrimoniale attivo nella voce “80 Derivati di copertura” oppure nella voce di stato patrimoniale
passivo “60 Derivati di copertura”.
6. Partecipazioni
6.1. Definizione
6.1.1. Partecipazione controllata
Si definisce “controllata” la società su cui la Capogruppo esercita il controllo. Tale condizione si configura quando quest’ultima è esposta
ai rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la controllata e nel contempo ha la capacità
di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
Per determinare la presenza del controllo è valutata anche la presenza di diritti di voto potenziali che attribuiscano al possessore il potere
di influenzare significativamente i rendimenti della controllata.
6.1.2. Partecipazione controllata congiuntamente
Si definisce “controllata congiuntamente” la società regolata da un accordo contrattuale con il quale le parti che detengono il controllo
congiunto vantano diritti sulle attività nette dell’accordo. Il controllo congiunto presuppone la condivisione, su base contrattuale, del
controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di
tutte le parti che condividono il controllo.
6.1.3. Partecipazione collegata
Si definisce “collegata” la società in cui la partecipante esercita un’influenza notevole. L’influenza notevole è il potere di partecipare alla
determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.
6.2. Criteri di iscrizione
Le partecipazioni sono iscritte in bilancio al costo d’acquisto comprensivo, eccezion fatta per le partecipazioni di controllo acquisite in
operazioni di aggregazione aziendale, degli eventuali oneri accessori.
6.3. Criteri di valutazione
Le partecipazioni sono valutate al costo. Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza
che la partecipazione abbia subito una riduzione di valore. Si procede quindi al calcolo del valore recuperabile tenendo conto del valore
attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento. L’eventuale
minor valore, rispetto al valore contabile, così determinato viene imputato nell’esercizio stesso a conto economico nella voce “210 Utili
(Perdite) delle partecipazioni”. In tale voce confluiscono anche le eventuali future riprese di valore laddove siano venuti meno i motivi che
hanno originato le precedenti svalutazioni.
466 Relazioni e Bilanci 2014
6.4. Criteri di cancellazione
Le partecipazioni vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie
o quando sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla loro proprietà. Il risultato della cessione di
partecipazioni valutate al Patrimonio Netto è imputato a conto economico nella voce “210 Utili (Perdite) delle partecipazioni”.
7. Attività Materiali
7.1. Definizione attività ad uso funzionale
Sono definite “Attività ad uso funzionale” le attività tangibili possedute per essere utilizzate ai fini dell’espletamento dell’attività sociale
ed il cui utilizzo è ipotizzato su un arco temporale maggiore dell’esercizio.
Sono ricompresi anche gli immobili concessi in locazione a dipendenti, ex dipendenti e loro eredi nonché le opere d’arte.
7.2. Definizione attività detenute a scopo di investimento
Sono definite “Attività detenute a scopo di investimento” le proprietà possedute con la finalità di percepire canoni di locazione o
per l’apprezzamento del capitale investito. Di conseguenza, un investimento immobiliare si distingue dall’attività detenuta ad uso del
proprietario per il fatto che origina flussi finanziari ampiamente differenziati dalle altre attività possedute dalla Banca.
Sono ricomprese tra le attività materiali (ad uso funzionale e detenute a scopo di investimento) anche quelle iscritte a seguito di contratti
di leasing finanziario sebbene la titolarità giuridica delle stesse rimanga in capo all’azienda locatrice.
7.3. Criteri di iscrizione
Le attività materiali, strumentali e non, sono iscritte inizialmente ad un valore pari al costo (nella voce “110 Attività Materiali”),
comprensivo di tutti i costi direttamente connessi alla messa in funzione del bene ed alle imposte e tasse di acquisto non recuperabili.
Tale valore è successivamente incrementato delle spese sostenute da cui ci si aspetta di godere dei benefici futuri. I costi di manutenzione
ordinaria effettuata sull’attività sono rilevati a conto economico nel momento in cui si verificano di contro le spese di manutenzione
straordinaria (migliorie) da cui sono attesi benefici economici futuri sono capitalizzate ad incremento del valore dei cespiti cui si riferiscono.
Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi dalle quali si attendono benefici futuri sono iscritte:
se dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività materiali”, nella categoria più idonea, sia che si riferiscano
a beni di terzi utilizzati in forza di un contratto di locazione che a beni detenuti in forza di un contratto di leasing finanziario;
se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività materiali”, ad incremento dell’attività cui si riferiscono,
se utilizzate in forza di un contratto di leasing finanziario ovvero nella voce “150 Altre attività” qualora riferite a beni utilizzati per
effetto di un contratto di locazione.
•
•
Il costo di un’attività materiale è rilevato come un’attività se, e soltanto se:
è probabile che i futuri benefici economici associati al bene affluiranno all’azienda;
il costo del bene può essere attendibilmente determinato.
•
•
7.4. Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale le attività materiali strumentali sono iscritte al costo, come sopra definito, al netto degli
ammortamenti cumulati e di qualsiasi perdita di valore cumulata. Il valore ammortizzabile, pari al costo meno il valore residuo (ossia
l’ammontare previsto che si otterrebbe normalmente dalla dismissione, dedotti i costi attesi di dismissione, se l’attività fosse già nelle
condizioni, anche di vecchiaia, previste alla fine della sua vita utile), è ripartito sistematicamente lungo la vita utile dell’attività materiale
adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. La vita utile, oggetto di periodica revisione al fine di rilevare
eventuali stime significativamente difformi dalle precedenti, è definita come:
il periodo di tempo nel quale ci si attende che un’attività sia utilizzabile dall’azienda o,
la quantità di prodotti o unità similari che l’impresa si aspetta di ottenere dall’utilizzo dell’attività stessa.
•
•
In considerazione della circostanza che le attività materiali possono ricomprendere componenti di diversa vita utile, i terreni, siano essi
a sé stanti o inclusi nel valore del fabbricato, non sono soggetti ad ammortamento in quanto immobilizzazioni a cui è associata vita utile
indefinita. Lo scorporo del valore attribuibile al terreno dal valore complessivo dell’immobile avviene, per tutti i fabbricati, in proporzione
alla percentuale di possesso. I fabbricati sono per contro ammortizzati secondo i criteri sopra esposti.
Le opere d’arte non sono soggette ad ammortamento in quanto il loro valore è generalmente destinato ad aumentare con il trascorrere del
tempo.
L’ammortamento di una attività ha inizio quando la stessa è disponibile per l’uso e cessa quando l’attività è eliminata contabilmente
momento corrispondente alla data più recente tra quella in cui l’attività è classificata per la vendita e la data di eliminazione contabile.
Di conseguenza, l’ammortamento non cessa quando l’attività diventa inutilizzata o è ritirata dall’uso attivo, a meno che l’attività non sia
completamente ammortizzata.
Le migliorie e le spese incrementative sono ammortizzate:
– se dotate di autonoma identificabilità e separabilità, secondo la vita utile presunta come sopra descritta;
– se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità, nel caso di beni utilizzati in forza di un contratto di locazione, secondo il periodo
più breve tra quello in cui le migliorie e le spese possono essere utilizzate e quello di durata residua della locazione tenendo anche conto
di un eventuale singolo rinnovo ovvero, nel caso di beni utilizzati in forza di un contratto di leasing finanziario, secondo la vita utile attesa
dell’attività cui si riferiscono.
L’ammortamento delle migliorie e delle spese incrementative su beni di terzi rilevate alla voce “150 Altre Attività” è iscritto alla voce “190
Altri oneri/proventi di gestione”.
Nota Integrativa 467
Parte A - Politiche contabili
Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’eventuale esistenza di indicazioni che dimostrino la perdita
di valore subita da un’attività. La perdita risulta dal confronto tra il valore di carico dell’attività materiale ed il minor valore di recupero.
Quest’ultimo è il maggior valore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso inteso come il valore
attuale dei flussi futuri originati dal cespite. La perdita viene iscritta immediatamente a conto economico nella voce “170 Rettifiche/Riprese
di valore nette su attività materiali”; in tale voce confluisce anche l’eventuale futura ripresa di valore qualora vengano meno i motivi che
hanno originato la precedente svalutazione.
7.4.1. Definizione e determinazione del fair value
7.4.1.1. Immobili
Le modalità di determinazione del fair value degli immobili sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa.
7.4.1.2. Determinazione valore terreno
Le modalità di determinazione del fair value dei terreni sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa.
7.5. Attività materiali acquisite in leasing finanziario
Il leasing finanziario è un contratto che trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Il diritto di
proprietà può essere trasferito o meno al termine del contratto.
L’inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all’esercizio del suo diritto all’utilizzo del bene locato e
corrisponde quindi alla data di rilevazione iniziale del leasing.
Al momento della decorrenza del contratto, il locatario rileva le operazioni di leasing finanziario come attività e passività nel proprio
bilancio a valori pari al fair value del bene locato o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti. Nel determinare il valore
attuale dei pagamenti minimi dovuti il tasso di attualizzazione utilizzato è il tasso di interesse contrattuale implicito, se determinabile; in
caso contrario viene utilizzato il tasso di interesse del finanziamento marginale del locatario. Eventuali costi diretti iniziali sostenuti dal
locatario sono aggiunti all’importo rilevato come attività.
I pagamenti minimi dovuti sono suddivisi tra costi finanziari e riduzione del debito residuo. I primi sono ripartiti lungo la durata contrattuale
in modo da determinare un tasso d’interesse costante sulla passività residua.
Il contratto di leasing finanziario comporta l’iscrizione della quota di ammortamento delle attività oggetto di contratto e degli oneri
finanziari per ciascun esercizio. Il criterio di ammortamento utilizzato per i beni acquisiti in locazione è coerente con quello adottato per i
beni di proprietà al cui paragrafo si rinvia per una descrizione più dettagliata.
7.6. Criteri di cancellazione
L’attività materiale è eliminata dal bilancio al momento della dismissione o quando la stessa è permanentemente ritirata dall’uso e dalla
sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Le eventuali plusvalenze o le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla
dismissione dell’attività materiale, pari alla differenza tra il corrispettivo netto di cessione ed il valore contabile dell’attività, sono rilevate
a conto economico nella voce “240 Utili (Perdite) da cessione di investimenti”.
8. Attività immateriali
8.1. Definizione
È definita immateriale un’attività non monetaria, identificabile, priva di consistenza fisica ed utilizzata nell’espletamento dell’attività
sociale.
L’attività è identificabile quando:
è separabile, ossia capace di essere separata o scorporata e venduta, trasferita, data in licenza, locata o scambiata;
deriva da diritti contrattuali o altri diritti legali indipendentemente dal fatto che tali diritti siano trasferibili o separabili da altri diritti e
obbligazioni.
•
•
L’attività si caratterizza per la circostanza di essere controllata dall’impresa in conseguenza di eventi passati e nel presupposto che tramite
il suo utilizzo affluiranno benefici economici all’impresa. L’impresa ha il controllo di un’attività se ha il potere di usufruire dei benefici
economici futuri derivanti dalla risorsa in oggetto e può, inoltre, limitare l’accesso a tali benefici da parte di terzi.
I benefici economici futuri derivanti da un’attività immateriale possono includere i proventi originati dalla vendita di prodotti o servizi, i
risparmi di costo od altri benefici derivanti dall’utilizzo dell’attività da parte dell’impresa.
Un’attività immateriale è rilevata come tale se, e solo se:
(a) è probabile che affluiranno all’impresa benefici economici futuri attesi attribuibili all’attività;
(b) il costo dell’attività può essere misurato attendibilmente.
La probabilità che si verifichino benefici economici futuri è valutata usando presupposti ragionevoli e sostenibili che rappresentano la
migliore stima dell’insieme di condizioni economiche che esisteranno nel corso della vita utile dell’attività.
Il grado di probabilità connesso al flusso di benefici economici attribuibili all’utilizzo dell’attività è valutato sulla base delle fonti
d’informazione disponibili al tempo della rilevazione iniziale, dando un maggior peso alle fonti d’informazione esterne.
Sono considerate attività immateriali prevalentemente l’avviamento, il software acquisito da terzi, oppure generato internamente, ad utilità
pluriennale nonché le customer relationship derivanti dall’intermediazione del credito immobiliare a privati.
468 Relazioni e Bilanci 2014
8.1.1. Attività immateriale a vita utile definita
È definita a vita utile definita l’attività per cui è possibile stimare il limite temporale entro il quale ci si attende la produzione dei correlati
benefici economici.
Tra le attività intangibili iscritte sono considerate a vita utile definita il software e le customer relationship derivanti dall’intermediazione
del credito immobiliare a privati.
8.1.2. Attività immateriale a vita utile indefinita
È definita a vita utile indefinita l’attività per cui non è possibile stimare un limite prevedibile al periodo durante il quale ci si attende che
l’attività generi benefici economici per l’azienda. L’attribuzione di vita utile indefinita del bene non deriva dall’aver già programmato spese
future che nel corso del tempo vadano a ripristinare il livello di performance standard dell’attività, prolungando la vita utile.
8.2. Criteri di iscrizione
L’attività, esposta nella voce di stato patrimoniale “120 Attività immateriali”, è iscritta al costo ed eventuali spese successive all’iscrizione
iniziale sono capitalizzate solo se in grado di generare benefici economici futuri e solo se tali spese possono essere determinate ed attribuite
all’attività in modo attendibile.
Il costo di un’attività immateriale include:
il prezzo di acquisto incluse eventuali imposte e tasse su acquisti non recuperabili dopo aver dedotto sconti commerciali e abbuoni;
qualunque costo diretto per predisporre l’attività all’utilizzo.
•
•
8.3. Criteri di valutazione
Successivamente all’iscrizione iniziale le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti
complessivi e delle perdite di valore eventualmente verificatesi. L’ammortamento è calcolato su base sistematica lungo la miglior stima
della vita utile dell’immobilizzazione (vedasi definizione inclusa nel paragrafo “Attività Materiali”) utilizzando il metodo di ripartizione
a quote costanti per tutte le attività immateriali eccezion fatta per le customer relationship derivanti dall’intermediazione del credito
immobiliare a privati il cui processo di ammortamento è calcolato sulla base della vita media di tali relazioni ossia del portafoglio crediti
erogati.
Il processo di ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso e cessa alla data in cui l’attività è eliminata contabilmente.
Le attività immateriali aventi vita utile indefinita (vedasi avviamento, così come definito nel paragrafo successivo qualora positivo) sono
iscritte al costo al netto delle eventuali perdite di valore riscontrate periodicamente in applicazione del test condotto per la verifica
dell’adeguatezza del valore di carico dell’attività (vedasi paragrafo successivo). Per tali attività, di conseguenza, non si procede al calcolo
dell’ammortamento.
Nessuna attività immateriale derivante da ricerca (o dalla fase di ricerca di un progetto interno) è oggetto di rilevazione. Le spese di ricerca
(o della fase di ricerca di un progetto interno) sono rilevate come costo nel momento in cui sono sostenute.
Un’attività immateriale derivante dallo sviluppo (o dalla fase di sviluppo di un progetto interno) è rilevata se, e solo se, può essere
dimostrato quanto segue:
(a) la fattibilità tecnica di completare l’attività immateriale in modo da essere disponibile per l’uso o la vendita;
(b) l’intenzione aziendale di completare l’attività immateriale per usarla o venderla;
(c) la capacità aziendale di usare o vendere l’attività immateriale.
Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’esistenza eventuale di perdite di valore relative ad attività
immateriali. Tali perdite risultano dalla differenza tra il valore d’iscrizione delle attività ed il valore recuperabile e sono iscritte, come le
eventuali riprese di valore, nella voce “180 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali” ad esclusione delle perdite di valore
relative all’avviamento che sono iscritte nella voce “230 Rettifiche di valore dell’avviamento”.
8.4. Avviamento
Si definisce avviamento la differenza tra il costo di acquisto ed il fair value delle attività e passività acquisite nell’ambito di una
aggregazione aziendale che consiste nell’unione di imprese o attività aziendali distinte in un’unica impresa tenuta alla redazione del
bilancio. Il risultato di quasi tutte le aggregazioni aziendali è costituito dal fatto che una sola impresa, l’acquirente, ottiene il controllo
di una o più attività aziendali distinte riferibili all’acquisito. Quando un’impresa acquisisce un gruppo di attività o di attivi netti che non
costituiscono un’attività aziendale, questa alloca il costo dell’assieme alle singole attività e passività identificabili in base ai relativi fair
value alla data di acquisizione.
Un’aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo e controllata nel quale l’acquirente è la controllante
e l’acquisito una controllata dell’acquirente.
Tutte le aggregazioni aziendali sono contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto (c.d. purchase method).
Il metodo dell’acquisto prevede le seguenti fasi:
(a) identificazione dell’acquirente (l’acquirente è l’impresa aggregante che ottiene il controllo delle altre imprese o attività aziendali
aggregate);
(b) determinazione della data di acquisizione;
(c) determinazione del costo dell’aggregazione aziendale inteso come il “corrispettivo” trasferito dall’acquirente ai socie dell’acquisita;
(d) allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell’aggregazione aziendale mediante rilevazione, classificazione e valutazione delle
attività identificabili acquisite nonché delle passività identificabili assunte;
(e) rilevazione dell’eventuale avviamento.
Nota Integrativa 469
Parte A - Politiche contabili
Le operazioni di aggregazione realizzate con società controllate o appartenenti allo stesso gruppo sono contabilizzate in coerenza al
riscontro della significativa sostanza economica delle stesse.
In applicazione di tale principio, l’avviamento derivante da tali operazioni, è iscritto:
(a) a voce 120 dell’attivo di stato patrimoniale nell’ipotesi di riscontro della significativa sostanza economica;
(b) a deduzione del patrimonio netto in caso contrario.
8.4.1. Allocazione del costo di un’aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunte
L’acquirente:
(a) rileva l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale come attività;
(b) misura tale avviamento al relativo costo, in quanto costituisce l’eccedenza del costo dell’aggregazione aziendale rispetto alla quota
d’interessenza dell’acquirente nel fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili.
L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale rappresenta un pagamento effettuato dall’acquirente in previsione di benefici
economici futuri derivanti da attività che non possono essere identificate individualmente e rilevate separatamente.
Dopo la rilevazione iniziale, l’acquirente valuta l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale al relativo costo, al netto delle perdite
di valore accumulate.
L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale non deve essere ammortizzato. L’acquirente, invece, verifica annualmente se abbia
subìto riduzioni di valore, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità che potrebbe aver subito
una riduzione di valore, secondo quanto previsto dall’apposito principio contabile.
Il principio stabilisce che un’attività (ivi incluso l’avviamento) ha subito una riduzione di valore quando il relativo valore contabile supera
il valore recuperabile, quest’ultimo inteso come il maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il valore d’uso, definito dal par. 6
dello IAS 36.
Ai fini della verifica di impairment l’avviamento deve essere allocato ad unità generatrici di flussi finanziari, o a gruppi di unità, nel rispetto
del vincolo massimo di aggregazione che non può superare il segmento di attività identificato ai sensi dell’IFRS 8.
8.4.2. Avviamento negativo
Se la quota di interessenza dell’acquirente nel fair value (valore equo) netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili
eccede il costo dell’aggregazione aziendale, l’acquirente:
(a) rivede l’identificazione e la misurazione delle attività, passività e passività potenziali identificabili dell’acquisito e la determinazione del
costo dell’aggregazione;
(b) rileva immediatamente a conto economico l’eventuale eccedenza residua dopo la nuova misurazione.
8.5. Criteri di cancellazione
L’attività immateriale è cancellata dal bilancio a seguito di dismissione ovvero quando nessun beneficio economico futuro è atteso per il
suo utilizzo o dismissione.
9. Debiti, titoli in circolazione (e passività subordinate)
Le varie forme di provvista interbancaria e con clientela sono rappresentate nelle voci di bilancio “10 Debiti verso banche”, “20 Debiti verso
clientela”, “30 Titoli in circolazione”. In tali voci sono ricompresi anche i debiti iscritti dal locatario nell’ambito di operazioni di leasing
finanziario.
9.1. Criteri di iscrizione
Le passività in questione sono iscritte in bilancio nel momento corrispondente all’atto della ricezione delle somme raccolte o all’emissione
dei titoli di debito. Il valore a cui sono iscritte è pari al relativo fair value, di norma pari al corrispettivo ricevuto o al prezzo di
emissione, comprensivo degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili all’operazione e determinabili sin dall’origine,
indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati. Non sono inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto
di rimborso da parte della controparte creditrice o che sono riconducibili a costi interni di carattere amministrativo.
9.2. Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale le passività finanziarie a medio/lungo termine sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il metodo del
tasso di interesse effettivo così come definito nei paragrafi precedenti.
Le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta non significativo, sono valutate al costo.
Le modalità di determinazione del fair value dei debiti e dei titoli in circolazione, operata per soli fini di informativa, sono descritte nella
Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa.
9.3. Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando estinte o scadute.
Il riacquisto di titoli di propria emissione comporta la cancellazione contabile degli stessi con conseguente ridefinizione del debito per
titoli in circolazione. L’eventuale differenza tra il valore di riacquisto dei titoli propri ed il corrispondente valore contabile della passività
viene iscritto a conto economico nella voce “100 Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di d) passività finanziarie”. L’eventuale successivo
ricollocamento dei titoli propri, oggetto di precedente annullo contabile, costituisce, contabilmente, una nuova emissione con conseguente
iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico.
470 Relazioni e Bilanci 2014
10. Attività e passività fiscali
Le attività e le passività fiscali sono esposte nello stato patrimoniale nelle voci “130 Attività fiscali” e “80 Passività fiscali”.
10.1 Attività e passività fiscali correnti
Le imposte correnti dell’esercizio e di quelli precedenti, nella misura in cui esse non siano state pagate, sono rilevate come passività;
l’eventuale eccedenza rispetto al dovuto è rilevata come attività.
Le passività (attività) fiscali correnti, dell’esercizio in corso e di quelli precedenti, sono determinate al valore che si prevede di versare/
recuperare nei confronti delle autorità fiscali, applicando le aliquote fiscali e la normativa fiscale vigenti.
Le attività e passività fiscali correnti vengono cancellate nell’esercizio in cui le attività vengono realizzate o le passività risultano estinte.
10.2 Attività e passività fiscali differite
Per tutte le differenze temporanee imponibili è rilevata una passività fiscale differita, a meno che la passività fiscale differita derivi:
da avviamento il cui ammortamento non sia fiscalmente deducibile o
dalla rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che:
− non sia un’aggregazione di imprese e
− al momento dell’operazione non influisca né sull’utile contabile né sul reddito imponibile.
•
•
Non sono calcolate imposte differite con riguardo a maggiori valori dell’attivo in sospensione d’imposta relativi a partecipazioni e a riserve
in sospensione d’imposta in quanto si ritiene, allo stato, ragionevole che non sussistano i presupposti per la loro futura tassazione.
Le passività fiscali differite sono rilevate nella voce di stato patrimoniale “80 Passività fiscali b) differite”.
Per tutte le differenze temporanee deducibili è rilevata un’attività fiscale differita se sarà probabile che sarà utilizzato un reddito imponibile
a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile, a meno che l’attività fiscale differita derivi da:
avviamento negativo che è trattato come ricavo differito;
rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che:
− non rappresenta una aggregazione di imprese e
− al momento dell’operazione non influenza né l’utile contabile né il reddito imponibile.
•
•
Le attività fiscali anticipate sono rilevate nella voce di stato patrimoniale “130 Attività fiscali b) anticipate”.
Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite sono oggetto di costante monitoraggio e sono quantificate secondo le aliquote
fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, tenuto
conto della normativa fiscale derivante da provvedimenti attualmente in vigore.
Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite vengono cancellate nell’esercizio in cui:
la differenza temporanea che le ha originate diventa imponibile con riferimento alle passività fiscali differite o deducibile con riferimento
alle attività fiscali anticipate;
la differenza temporanea che le ha originate perde rilevanza fiscale.
•
•
Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite non vengono attualizzate e neppure, di norma, tra loro compensate.
11. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Passività associate ad attività in via di dismissione
Le attività e passività non correnti ed i gruppi di attività e passività non correnti per le quali il valore contabile sarà recuperato presumibilmente
tramite la vendita piuttosto che attraverso l’uso continuativo sono classificate, rispettivamente, nelle voci di stato patrimoniale “140 Attività
non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e “90 Passività associate ad attività in via di dismissione”.
Per essere classificate nelle predette voci di bilancio, le attività o passività (o gruppo in dismissione) devono essere immediatamente disponibili
per la vendita e devono essere riscontrati programmi attivi e concreti per giungere alla dismissione dell’attività o passività entro il breve
termine.
Tali attività o passività sono valutate al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di cessione.
Gli utili e le perdite riconducibili a gruppi di attività e passività in via di dismissione sono esposti nel conto economico nella voce “280 Utile
(Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte”.
Gli utili e le perdite riconducibili a singole attività in via di dismissione sono iscritti nella voce più idonea di conto economico.
Nota Integrativa 471
Parte A - Politiche contabili
12. Accantonamenti a fondi per rischi ed oneri
12.1 Definizione
L’accantonamento è definito come una passività con scadenza o ammontare incerti.
Per contro, si definisce passività potenziale:
un’obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o
più eventi futuri non totalmente sotto il controllo dell’azienda;
un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché:
− non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessario l’impiego di risorse finanziarie;
− l’ammontare dell’obbligazione non può essere determinata con sufficiente attendibilità.
•
•
Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile, ma solo di informativa, a meno che siano giudicate remote.
12.2 Criteri di iscrizione e valutazione
L’accantonamento è rilevato in contabilità se e solo se:
vi è un’obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato e
è probabile che per adempiere all’obbligazione si renderà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici; e
può essere effettuata una stima attendibile dell’importo derivante dall’adempimento dell’obbligazione.
•
•
•
L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla
data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. L’importo
dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere l’obbligazione
laddove l’effetto del valore attuale è un aspetto rilevante. I fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere
l’obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno.
Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri includono il rischio derivante dall’eventuale contenzioso tributario.
12.3 Criteri di cancellazione
L’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere
l’obbligazione.
13. Operazioni in valuta estera
13.1 Definizione
La valuta estera è una valuta differente dalla valuta funzionale dell’impresa, che a sua volta è la valuta dell’ambiente economico prevalente
in cui l’impresa stessa opera.
13.2 Criteri di iscrizione
Un’operazione in valuta estera è registrata, al momento della rilevazione iniziale, nella valuta funzionale applicando all’importo in valuta
estera il tasso di cambio a pronti tra la valuta funzionale e la valuta estera in vigore alla data dell’operazione.
13.3 Criteri di valutazione
A ogni data di riferimento del bilancio:
(a) gli elementi monetari12 in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di chiusura;
(b) gli elementi non monetari13 che sono valutati al costo storico in valuta estera sono convertiti usando il tasso di cambio in essere alla
data dell’operazione;
(c) gli elementi non monetari che sono valutati al fair value in una valuta estera sono convertiti utilizzando i tassi di cambio alla data in
cui il fair value è determinato.
Le differenze di cambio derivanti dall’estinzione di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi differenti da quelli
ai quali erano stati convertiti al momento della rilevazione iniziale durante l’esercizio o in bilanci precedenti, sono rilevate nel conto
economico dell’esercizio in cui hanno origine.
Le differenze di cambio derivanti da un elemento monetario che fa parte di un investimento netto in una gestione estera di un’impresa che
redige il bilancio sono rilevate nel conto economico del bilancio individuale dell’impresa che redige il bilancio o del bilancio individuale
della gestione estera.
Quando un utile o una perdita di un elemento non monetario viene rilevato direttamente nel patrimonio netto, ogni componente di cambio
di tale utile o perdita è rilevato direttamente nel patrimonio netto. Viceversa, quando un utile o una perdita di un elemento non monetario
è rilevato nel conto economico, ciascuna componente di cambio di tale utile o perdita è rilevata nel conto economico.
12 Si definiscono “monetari” gli elementi rappresentati da importi determinati di valuta ovvero da attività e passività che devono essere incassate o pagate per un importo
determinato di valuta. La caratteristica di un elemento monetario è quindi il diritto a ricevere o un’obbligazione a pagare un numero fisso o determinabile di unità di valuta.
13 Vedasi, a contrario, quanto detto per gli elementi “monetari”.
472 Relazioni e Bilanci 2014
14. Altre informazioni
Azioni proprie
Le azioni proprie in portafoglio sono dedotte dal patrimonio netto. Nessun utile o perdita derivante da acquisto, vendita, emissione
o cancellazione di azioni proprie viene iscritto al conto economico. Le differenze tra prezzo di acquisto e di vendita derivanti da tali
transazioni sono registrate tra le riserve del patrimonio netto.
Accantonamenti per garanzie rilasciate e impegni
Gli accantonamenti su base analitica e collettiva relativi alla stima dei possibili esborsi connessi all’assunzione del rischio di credito insito
nelle garanzie rilasciate e negli impegni assunti sono determinati in applicazione dei medesimi criteri esposti con riferimento ai crediti.
Tali accantonamenti sono rilevati nella voce 100 “Altre passività” in contropartita alla voce di conto economico 130d “Rettifiche/Riprese
di valore nette per deterioramento di: altre operazioni finanziarie”.
Benefici ai dipendenti
Definizione
Si definiscono benefici ai dipendenti tutti i tipi di remunerazione erogati dall’azienda in cambio dell’attività lavorativa svolta dai dipendenti.
I benefici ai dipendenti si suddividono tra:
benefici a breve termine (diversi dai benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro) che si prevede siano liquidati
interamente entro dodici mesi dal termine dell’esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa;
benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dovuti dopo la conclusione del rapporto di lavoro;
benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro;
altri benefici a lungo termine, diversi dai precedenti, che non si prevede siano estinti interamente entro i dodici mesi dal temine
dell’esercizio in cui i dipendenti hanno svolto la relativa attività lavorativa.
•
•
•
•
Trattamento di Fine Rapporto e fondi a prestazione definita
Criteri di iscrizione
A seguito della riforma della previdenza complementare, di cui al D.Lgs. 252/2005, le quote di trattamento di fine rapporto del personale
maturande a partire dal 1° gennaio 2007 configurano un “piano a contribuzione definita”.
L’onere relativo alle quote è determinato sulla base dei contributi dovuti senza applicazione di alcuna metodologia di natura attuariale.
Diversamente, il trattamento di fine rapporto del personale maturato sino al 31 dicembre 2006 continua a configurare un “beneficio
successivo al rapporto di lavoro” della serie “piano a benefici definiti” e, come tale, richiede la determinazione del valore dell’obbligazione
sulla base di ipotesi attuariali e l’assoggettamento ad attualizzazione in quanto il debito può essere estinto significativamente dopo che i
dipendenti hanno prestato l’attività lavorativa relativa.
L’importo contabilizzato come passività è pari a:
(a) il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio;
(b) più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali) contabilizzati in apposita riserva di patrimonio netto;
(c) meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle eventuali attività poste a servizio del piano.
Criteri di valutazione
Gli “Utili/perdite attuariali”, rilevati in apposita riserva da valutazione del patrimonio netto, comprendono gli effetti di aggiustamenti
derivanti dalla riformulazione di precedenti ipotesi attuariali per effetto di esperienze effettive o a causa di modificazioni delle stesse
ipotesi.
Ai fini dell’attualizzazione viene utilizzato il metodo della “Proiezione unitaria del credito” che considera ogni singolo periodo di servizio
come dante luogo ad una unità addizionale di TFR misurando così ogni unità, separatamente, per costruire l’obbligazione finale. Tale
unità addizionale si ottiene dividendo la prestazione totale attesa per il numero di anni trascorsi dal momento dell’assunzione alla data
attesa della liquidazione. L’applicazione di tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche
e della curva demografica e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. Il tasso utilizzato ai fini
dell’attualizzazione è determinato, con riferimento ai tassi di mercato rilevati alla data di bilancio di titoli obbligazionari di aziende primarie,
come media dei tassi swap, bid e ask opportunamente interpolata per le scadenze intermedie.
Stock Option/Stock Granting
Si definiscono piani di stock option/stock granting i piani di remunerazione del personale ove la prestazione di un’attività da parte di un
dipendente o di un terzo viene remunerata tramite strumenti rappresentativi di capitale (incluse opzioni su azioni).
Il costo di tali operazioni è valutato al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati ed è imputato nella voce di conto
economico “150 Spese Amministrative a) spese per il personale” in quote costanti rispetto alla durata originaria del piano. Il fair value
determinato è riferito agli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla data di assegnazione e tiene conto dei prezzi di mercato, se
disponibili, dei termini e delle condizioni in base ai quali tali strumenti sono stati assegnati.
Informativa di Settore
Con il termine informativa di settore si definisce la modalità di rappresentazione dell’informativa economico finanziaria dell’azienda per
settore operativo.
Nel presente documento non viene fornita evidenza dell’informativa di settore in quanto il bilancio separato di UBI Banca è pubblicato
congiuntamente al bilancio consolidato del Gruppo UBI Banca che riporta tale informativa a livello di gruppo.
Nota Integrativa 473
Parte A - Politiche contabili
Ricavi
Definizione
I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell’attività ordinaria dell’impresa, quando tali flussi determinano
incrementi del patrimonio netto diversi dagli incrementi derivanti dall’apporto degli azionisti.
Criteri di iscrizione
I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono rilevati in contabilità quando possono essere attendibilmente
stimati.
Il risultato di un’operazione di prestazione di servizi può essere attendibilmente stimato quando sono soddisfatte tutte le seguenti
condizioni:
l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato;
è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione affluiranno alla società;
lo stadio di completamento dell’operazione alla data di riferimento del bilancio può essere attendibilmente misurato;
i costi sostenuti per l’operazione e i costi da sostenere per completarla possono essere attendibilmente calcolati.
•
•
•
•
I ricavi iscritti a fronte della prestazione di servizi sono iscritti coerentemente alla fase di completamento dell’operazione.
I ricavi sono rilevati solo quando è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dalla società. Tuttavia quando
la recuperabilità di un valore già ricompreso nei ricavi è connotata da incertezza, il valore non recuperabile, o il valore il cui recupero non
è più probabile, è rilevato come costo piuttosto che come rettifica del ricavo originariamente rilevato.
I ricavi che derivano dall’utilizzo, da parte di terzi, di beni della società che generano interessi o dividendi sono rilevati quando:
è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dall’impresa;
l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato.
•
•
Gli interessi sono rilevati con un criterio temporale che consideri il rendimento effettivo del bene. In particolare:
gli interessi attivi comprendono il valore degli ammortamenti di eventuali scarti, premi o altre differenze tra il valore contabile iniziale
per un titolo e il suo valore alla scadenza;
gli interessi di mora sono contabilizzati nella voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati” per la parte ritenuta recuperabile.
•
•
I dividendi sono iscritti contabilmente in corrispondenza del diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.
Gli eventuali costi o ricavi derivanti dalla compravendita di strumenti finanziari, determinati dalla differenza tra corrispettivo pagato o
incassato della transazione ed il fair value dello strumento sono iscritti a conto economico in sede di iscrizione dello strumento finanziario
solamente quando il fair value è determinato:
facendo riferimento a transazioni di mercato correnti e osservabili del medesimo strumento;
attraverso tecniche di valutazione che utilizzano, quali variabili, solamente dati derivanti da mercati osservabili.
•
•
Costi
I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della correlazione tra costi e ricavi che
derivano direttamente e congiuntamente dalle medesime operazioni o eventi. I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati
immediatamente nel conto economico.
I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dall’origine, indipendentemente
dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo per la
definizione del quale si rinvia al paragrafo “Crediti e Finanziamenti”.
Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell’esercizio in cui sono rilevate.
A.3 - INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE
Non sono state effettuate, né nell’esercizio in corso né in quello precedente, riclassifiche di portafoglio delle attività finanziarie da
categorie valutate al fair value verso categorie valutate al costo ammortizzato con riguardo alle possibilità introdotte dal regolamento CE
n. 1004/2008 della Commissione Europea.
A.4 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
Informativa di natura qualitativa
L’IFRS 13 – “Fair Value Measurement” definisce il fair value come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si
pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Tale valore
si configura quindi come un c.d. “exit price” che riflette le caratteristiche proprie dell’attività o della passività oggetto di valutazione che
sarebbero considerate da un operatore terzo di mercato (c.d. market participant view).
La valutazione al fair value si riferisce ad una transazione ordinaria eseguita o eseguibile tra i partecipanti al mercato, dove, per mercato
si intende:
il mercato principale, cioè il mercato con il maggior volume e livello di transazioni per l’attività o la passività in questione al quale la
Banca ha accesso;
•
474 Relazioni e Bilanci 2014
• o , in assenza di un mercato principale, il mercato più vantaggioso, cioè quello nel quale è possibile ottenere il prezzo più alto per la
vendita di un’attività o il prezzo di acquisto più basso per una passività, tenendo in considerazione anche i costi di transazione e i costi
di trasporto.
Con l’intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l’IFRS 13 statuisce
una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value.
Tale classificazione ha l’obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità
adottato, dando la precedenza all’utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato
utilizzerebbero nella valutazione delle attività e passività.
La gerarchia del fair value è definita in base ai dati di input (con riferimento alla loro origine, tipologia e qualità) utilizzati nei modelli di
determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi; in tale ottica viene data massima priorità agli input di livello 1.
Fair value determinato sulla base di input di livello1
Il fair value è determinato in base ad input osservabili, ossia prezzi quotati in mercati attivi per lo strumento finanziario, ai quali l’entità
può accedere alla data di valutazione dello strumento. L’esistenza di quotazioni in un mercato attivo costituisce la migliore evidenza del
fair value e pertanto tali quotazioni rappresentano gli input da utilizzare in via prioritaria nel processo valutativo.
Ai sensi dell’IFRS 13 il mercato è definito attivo quando la frequenza ed il volume delle transazioni per un’attività/passività è tale da
garantire, su base continuativa, le informazioni necessarie per la sua valutazione.
In particolare sono considerati quotati in un mercato attivo i titoli azionari e obbligazionari quotati su mercati regolamentati (es. MOT/MTS)
e quelli non quotati su mercati regolamentati per i quali sono disponibili con continuità, dalle principali piattaforme di contribuzione, prezzi
che rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato.
Il fair value dei titoli quotati su mercati regolamentati è rappresentato, di norma, dal prezzo di riferimento rilevato all’ultimo giorno
lavorativo del periodo di reporting sui rispettivi mercati di quotazione; per quelli non quotati su mercati regolamentati il fair value è
rappresentato dal prezzo dell’ultimo giorno di transazione ritenuto rappresentativo sulla base delle policy interne.
Con riferimento agli altri strumenti finanziari con input di livello 1, quali ad esempio, derivati, exchange trade fund, fondi immobiliari
quotati, il fair value è rappresentato dal prezzo di chiusura rilevato il giorno cui si riferisce la valutazione oppure, nel caso di quote di OICR,
Fondi Comuni, SICAV e Hedge Funds, dal NAV (Net Asset Value) ufficiale se ritenuto rappresentativo secondo policy interne.
Fair value determinato sulla base di input di livello 2
Qualora non si riscontrino prezzi rilevabili su mercati attivi, il fair value è determinato mediante l’utilizzo di prezzi rilevati su mercati non
attivi oppure tramite modelli valutativi che adottano input di mercato.
La valutazione viene effettuata attraverso l’utilizzo di parametri che siano osservabili, direttamente o indirettamente, quali ad esempio:
prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività similari;
parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, rischio di pagamento anticipato, tassi di default
e fattori di illiquidità.
•
•
In funzione di quanto sopra, la valutazione risultante dalla tecnica adottata prevede un’incidenza marginale di input non osservabili in
quanto i più rilevanti parametri utilizzati per la sua determinazione risultano attinti dal mercato e i risultati delle metodologie di calcolo
utilizzate replicano quotazioni presenti su mercati attivi.
Sono inclusi nel livello 2:
- derivati OTC;
- titoli di capitale;
- titoli obbligazionari;
- quote di fondi di Private Equity.
Le attività e passività valutate al costo o al costo ammortizzato per cui il fair value viene fornito in nota integrativa solo ai fini di
informativa, sono classificate nel livello 2 solo se gli input non osservabili non influenzano in maniera significativa gli esiti valutativi.
Diversamente sono classificate nel livello 3.
Fair value determinato sulla base di input di livello 3
La valutazione viene determinata attraverso l’impiego di input significativi non desumibili dal mercato che pertanto comportano l’adozione
di stime ed assunzioni interne.
Sono compresi nel livello 3 della gerarchia del fair value:
- derivati OTC
- titoli di capitale valutati:
a. con utilizzo di significativi input non osservabili;
b. attraverso metodi basati sull’analisi dei fondamentali della società partecipata;
c. al costo.
- gli Hedge Funds, per i quali si è tenuto in considerazione oltre ai NAV ufficiali il rischio di liquidità e/o di controparte;
- opzioni con sottostante partecipazioni finanziarie;
- titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti.
Si precisa infine che il fair value è classificato nel livello 3 laddove risultante dall’utilizzo di parametri di mercato significativamente
rettificati per riflettere aspetti valutativi propri dello strumento oggetto di valutazione.
Nota Integrativa 475
Parte A - Politiche contabili
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
Nel presente paragrafo vengono fornite informazioni relative alle tecniche di valutazione e agli input utilizzati ai fini della determinazione
del fair value per quanto riguarda le attività e passività oggetto di valutazione al fair value in bilancio e quelle per le quali il fair value
viene fornito solo ai fini di informativa.
Attività e Passività oggetto di valutazione al fair value
Derivati OTC
La metodologia adottata per il calcolo del fair value dei derivati OTC prevede l’utilizzo di modelli a formula chiusa. In particolare, i
principali modelli di pricing utilizzati per i derivati OTC sono: Black Yield, Black Fwd, Black Swap Yield, Cox Fwd, Trinomial, Lnormal e
CMS Convexity Analytical.
Gli strumenti derivati non gestiti negli applicativi target, riferibili a strumenti posti a copertura di alcune tipologie di opzioni implicite nei
prestiti obbligazionari strutturati emessi, vengono valutati con modelli interni (modelli stocastici con simulazioni MonteCarlo).
I modelli di pricing implementati per i derivati sono utilizzati con continuità temporale e sono soggetti a verifiche periodiche volte a
valutarne la consistenza nel tempo.
I dati di mercato utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati sono classificati, secondo la loro disponibilità, in:
prezzi di strumenti quotati: tutti i prodotti quotati dalle principali borse internazionali o sulle principali piattaforme di data providing;
parametri di mercato disponibili su piattaforme di info providing: tutti gli strumenti che, pur non quotati su un mercato ufficiale, sono
prontamente disponibili presso circuiti di info providing, attraverso la contribuzione, garantita nel continuo, da parte di diversi broker/
market maker.
Sono compresi tra gli input utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati OTC le curve di tasso e le volatilità dei Cap&Floor delle principali
divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF), i principali tassi di cambio con le relative volatilità e gli FX swap point. Come successivamente
meglio dettagliato, il fair value di alcune tipologie di derivati OTC tiene conto della rischiosità della controparte; il calcolo di questa
componente avviene tramite l’utilizzo delle probabilità di default e della percentuale di recupero dei crediti della controparte.
•
•
Con riferimento al rischio di credito, si segnala che la prassi di mercato si è orientata verso l’adozione di due misure in grado di cogliere e
imputare a fair value gli impatti generati da eventuali variazioni nel merito creditizio delle controparti: il Credit Value Adjustment (nonperformance risk della controparte) e il Debt Value Adjustment (non-performance risk proprio).
L’approccio adottato dal Gruppo per il calcolo di queste misure, definito “metodologia spreaded curve”, è un’evoluzione della
metodologia precedentemente implementata per il calcolo del Credit Risk Adjustment (utilizzato per il calcolo del non-performance risk
della controparte) e prevede l’utilizzo di curve con spread di credito per il calcolo delle due componenti. In particolare sono previsti i
seguenti passaggi:
- stima dei flussi futuri del derivato OTC utilizzando le curve risk free. Il flusso netto così calcolato viene poi scontato utilizzando le curve
di credito delle controparti (in caso di flussi positivi) o la curva di credito di UBI Banca (in caso di flussi negativi) descritte nei punti
successivi;
- creazione della curva “rettificata” per la controparte, ottenuta applicando alla curva di discounting risk free, per ogni scadenza, il
relativo spread di riferimento;
- creazione della curva “rettificata” per UBI Banca, ottenuta applicando alla curva di discounting risk free, per ogni scadenza, il relativo
spread di riferimento.
La metodologia implementata dal Gruppo si applica ai derivati OTC presenti nei portafogli del Gruppo, stipulati con controparti esterne e
per i quali non siano presenti accordi di CSA con marginazione giornaliera o settimanale completa.
Stante il preponderante utilizzo di input osservabili, il fair value dei derivati OTC viene classificato nel livello 2 della gerarchia fatta
eccezione per quei derivati dove il CVA (stimato internamente) risulti rilevante ai fini della determinazione del fair value; per tali strumenti
il fair value è classificato nel livello 3 della gerarchia.
La policy del Gruppo UBI Banca prevede, per le opzioni su partecipazione, la valorizzazione del fair value tenendo conto della probabilità
di esercizio stante la natura peculiare delle opzioni in parola. Il fair value così determinato risulta classificato nel livello 3 della gerarchia.
Titoli di capitale
Per quanto concerne i metodi di valutazione da utilizzare per la determinazione del fair value dei titoli di capitale non quotati su un
mercato attivo, il Gruppo UBI ha individuato il seguente ordine gerarchico di tecniche di valutazione:
1) Metodo delle transazioni dirette;
2) Metodo delle transazioni comparabili;
3) Metodo dei multipli di borsa;
4) Metodi finanziari e reddituali;
5) Metodi patrimoniali.
Per la valutazione dei titoli di capitale si procede valutando l’applicabilità dei metodi nell’ordine sopra esposto. In ultima istanza,
nell’impossibilità di utilizzare le predette tecniche, tali titoli sono valutati al costo.
Si forniscono di seguito le caratteristiche delle tecniche valutative utilizzate al 31 dicembre 2014.
Metodo delle transazioni dirette
L’applicazione del metodo delle transazioni dirette comporta l’applicazione della valorizzazione implicita derivante dalla più recente
transazione significativa registrata su quote del capitale sociale della partecipata. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto
viene classificato nel livello 2 della gerarchia.
Qualora la transazione verificatasi sul mercato abbia avuto ad oggetto una quota che comporti il controllo ovvero che comporti influenza
significativa sulla partecipata da parte dell’acquirente, è possibile che il prezzo pagato incorpori un premio per il controllo; tale aspetto
viene considerato attraverso l’eventuale rettifica del valore della partecipazione; pertanto il valore pro quota del capitale economico
aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 25% e il 35%. Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input non osservabili e
significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia.
476 Relazioni e Bilanci 2014
Metodo delle transazioni comparabili
L’applicazione del metodo delle transazioni comparabili comporta l’analisi delle operazioni di acquisto di quote di aziende con
caratteristiche economico-patrimoniali omogenee a quelle della partecipata e successivamente la determinazione del multiplo implicito
espresso dal prezzo della transazione. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia.
Qualora la transazione verificatasi sul mercato abbia avuto ad oggetto una quota che comporti il controllo ovvero che comporti influenza
significativa sulla partecipata da parte dell’acquirente, è possibile che il prezzo pagato incorpori un premio per il controllo; tale aspetto
viene considerato attraverso l’eventuale rettifica del valore della partecipazione; pertanto il valore pro quota del capitale economico
aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 25% e il 35% per riflettere la mancanza di poteri all’interno della partecipata. Tale
rettifica, derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia.
Metodo dei multipli di Borsa
Tale metodo consente di valutare una società in base ai dati derivanti dalle quotazioni di società comparabili (in termini di fatturato,
patrimonio netto, leverage), rilevate, sul mercato azionario di riferimento, in periodo compreso tra gli ultimi 30 giorni e l’ultimo anno a
partire dalla data di riferimento della valutazione, attraverso l’elaborazione dei moltiplicatori più significativi (multipli di Borsa) risultanti
dal rapporto esistente tra il valore che il mercato azionario attribuisce a queste società ed i loro indicatori economico-patrimoniali ritenuti
maggiormente significativi. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia.
Nel caso, non infrequente, in cui si presenti la necessità di rettificare le valutazioni ottenute applicando il metodo dei multipli di Borsa
per considerare possibili differenze nella comparabilità delle società utilizzate e nelle liquidità dei titoli oggetto di valutazione, il valore
pro quota del capitale economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 10% e il 40% per riflettere la limitata liquidabilità
dell’investimento e/o le significative differenze dimensionali tra la partecipata e le società inserite nel campione Tale rettifica, derivando
dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia.
Metodi patrimoniali
I metodi patrimoniali forniscono una determinazione del fair value della partecipata a partire dal dato patrimoniale di bilancio, rettificato alla
luce delle plusvalenze e minusvalenze implicite nell’attivo e nel passivo della partecipata e dell’eventuale valorizzazione delle componenti
immateriali. Il fair value determinato dall’utilizzo di tali metodi, basandosi su input non osservabili, è classificato nel livello 3 della gerarchia.
Titoli obbligazionari
La procedura di stima del fair value adottata dal Gruppo UBI Banca per i titoli obbligazionari prevede l’utilizzo di un modello valutativo
specifico, il discounted cash flow model. Il processo di valutazione in oggetto è sintetizzabile nei seguenti step operativi:
1. stima dei flussi di cassa pagati dal titolo, sia per quanto riguarda la parte interessi che il rimborso del capitale;
2. stima di uno spread rappresentativo del merito creditizio dell'emittente del titolo;
3. stima di uno spread rappresentativo dell'illiquidità del titolo al fine di tener conto della scarsa liquidità che caratterizza il pricing di un
titolo non contribuito.
Stante il preponderante utilizzo di input osservabili, il fair value così determinato viene classificato nel livello 2 della gerarchia fatta
eccezione per quei titoli dove la componente dello spread rappresentativo dell’illiquidità risulti essere rilevante ai fini della determinazione
del fair value e per alcuni titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti che sono classificati nel livello 3 della gerarchia.
Sono compresi tra gli input utilizzati per il calcolo del fair value dei titoli obbligazionari le curve di tasso delle principali divise (Euro, dollaro
US, GBP, YEN, CHF), gli spread di credito degli emittenti di cui si sta valutando il titolo (desunti da titoli quotati su mercati considerati attivi)
e uno spread rappresentativo dell’illiquidità del titolo valutato, calcolato in ragione dello spread di credito dell’emittente.
Quote di fondi di Private Equity
Il fair value delle quote di Fondi di Private Equity è determinato partendo dall'ultimo NAV disponibile e considerando le varie comunicazioni
ricevute dal Fondo (es. rimborsi, distribuzioni di dividendi), dalla data dell’ultimo NAV disponibile alla data di valutazione ed eventualmente
rettificando il NAV per tenere in considerazione situazioni di particolare rischio e non performance associato all’investimento.
Quote di Hedge Funds
Il fair value delle quote di Hedge Funds classificate nel livello 3 della gerarchia viene determinato partendo dal NAV ufficiale ed è rettificato
con una percentuale pari ad almeno il 20% per tenere conto dei rischi di liquidità e/o di controparte.
Attività e Passività il cui fair value viene fornito ai fini dell’informativa integrativa
Crediti
La determinazione del fair value per i crediti verso la clientela, elaborato ai fini della presentazione dell’informativa della nota integrativa,
avviene mediante l’utilizzo di tecniche valutative fatta eccezione per quei crediti per i quali il valore contabile è ritenuto essere un’adeguata
rappresentazione del fair value quali, ad esempio, i finanziamenti in default, le operazioni non rateali (conti correnti e crediti di firma) e i
finanziamenti con scadenza inferiore all’anno, classificati per tale motivo nel livello 3 della gerarchia.
La metodologia adottata dal Gruppo UBI per la stima del fair value dei crediti prevede l'attualizzazione dei cash flow, intesi come somma
di capitale e interessi derivanti dalle diverse scadenze del piano di ammortamento, ridotti per la componente di perdita attesa e scontati a
un tasso che incorpora la componente risk free e spread rappresentativo del costo del capitale e del funding.
Sono in particolare utilizzati i seguenti input:
i) discount rate base, riconducibile alla curva dei tassi Euribor;
ii) rischio di default e della potenziale perdita, attesa e inattesa, riscontrabile sullo specifico credito durante l’intera vita del finanziamento.
Tali dimensioni vengono rappresentate dai parametri interni di misurazione del rischio di credito quali il Rating, la PD e la LGD differenziati
per segmento di clientela. La PD associata a ciascun rating è su base pluriennale. Infine, per la componente di perdita inattesa si tiene
conto del costo del capitale del Gruppo;
Nota Integrativa 477
Parte A - Politiche contabili
iii) componenti di funding del Gruppo UBI. Tali componenti sono riconducibili al costo medio di finanziamento sostenuto dal Gruppo per gli
ambiti Wholesale, Retail e Covered Bond con cap a 10 anni.
Ai fini dell’individuazione del corretto livello gerarchico del fair value ottenuto tramite la predetta tecnica di valutazione, deve essere
opportunamente valutato il livello di significatività degli input non osservabili utilizzati.
A tal proposito, il fair value risultante dall’applicazione della metodologia sopra descritta viene confrontato con un’elaborazione
“benchmark” che adotta una curva di sconto composta da dati osservabili di mercato.
Se dal confronto il fair value si discosta in maniera significativa dalla succitata elaborazione “benchmark” il fair value viene classificato nel
livello 3; diversamente si provvede a classificare il fair value nel livello 2.
Il fair value dei crediti verso banche viene di norma calcolato ai fini della presentazione dell’informativa in nota integrativa per le operazioni
per cassa a scadenza con orizzonte temporale superiore all’anno.
La metodologia adottata prevede la determinazione del Net Present Value dei flussi finanziari di tali strumenti sulla base di un tasso
corrente di mercato per operazioni di pari durata e inclusivo degli elementi di rischio impliciti nell’operazione; basandosi su input rilevabili
sul mercato di riferimento, tale metodologia comporta la classificazione del fair value nel livello 2 della gerarchia.
Per le operazioni non rateali (conti correnti e crediti di firma), per eventuali crediti in default e per operazioni con scadenza inferiore
all’anno, il valore contabile è ritenuto un’adeguata approssimazione del fair value, aspetto che comporta la classificazione nel livello 3
della gerarchia.
Attività materiali detenute a scopo di investimento
Ai fini della determinazione del fair value degli immobili detenuti a scopo di investimento viene fatto riferimento al valore di mercato,
prevalentemente determinato attraverso perizie esterne, inteso come il miglior prezzo al quale la vendita di un bene immobile potrà
ragionevolmente ritenersi come incondizionatamente conclusa contro corrispettivo in denaro, alla data della valutazione, tra controparti
indipendenti.
Le metodologie adottate ai fini della determinazione del valore di mercato si rifanno ai seguenti metodi:
- metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto fra il bene in oggetto ed altri simili oggetto di compravendita o
correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali;
- metodo reddituale basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una proprietà simile, ottenuto capitalizzando il reddito ad
un tasso di mercato.
I metodi di cui sopra vengono eseguiti singolarmente ed i valori ottenuti tra loro opportunamente mediati.
Con riferimento ai terreni, la metodologia utilizzata per l’individuazione della percentuale del valore di mercato attribuibile ai medesimi è
basata sull’analisi della localizzazione dell’immobile, tenuto conto della tipologia costruttiva, dello stato di conservazione e del costo di
ricostruzione a nuovo dell’intero immobile.
I fair value così determinati vengono classificati nel livello 3 della gerarchia per l’assenza nel mercato italiano di indici di riferimento che
possano confortare l’affidabilità della valutazione, aspetto che non consente di considerare gli input utilizzati come di livello 2.
Debiti
Il fair value dei debiti verso banche e clientela viene di norma calcolato ai fini della presentazione dell’informativa in nota integrativa per
le passività con scadenza superiore all’anno.
La valutazione viene effettuata attraverso l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri scontati con un tasso di interesse che incorpora la
componente relativa al proprio rischio di credito; basandosi su input rilevabili sul mercato di riferimento tale metodologia comporta la
classificazione del fair value nel livello 2 della gerarchia.
Nel caso di passività con scadenza inferiore all’anno o indeterminata, il valore contabile di iscrizione può essere considerato un’adeguata
approssimazione del fair value, aspetto che comporta la classificazione nel livello 3 della gerarchia.
Tale classificazione viene adottata anche per l’indebitamento con la Banca Centrale Europea.
Titoli emessi
Trattandosi di passività emesse detenute nell’attivo di soggetti terzi, le tecniche valutative utilizzate sono sviluppate dal punto di vista del
market participant che detiene i titoli di debito nel proprio attivo. Nel caso specifico le componenti di cui si tiene conto sono le seguenti:
il valore temporale del denaro, misurato dalla curva dei tassi risk free;
il rischio di inadempimento alle proprie obbligazioni, misurato dal proprio spread di credito.
Gli input utilizzati ai fini della misurazione del fair value includono le curve di tasso delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN,
CHF) e gli spread di emissione di UBI Banca, rilevabili dalle condizioni di raccolta riscontrabili alla data di reporting, distinti per tipologia di
controparte cui il titolo emesso è destinato.
•
•
Gli input utilizzati sono osservabili e comportano la classificazione nel livello 2 della gerarchia ad eccezione dei titoli obbligazionari emessi
dalla banca collegati a finanziamenti concessi alla clientela. In tali casi la determinazione del Fair Value del titolo è effettuata con gli stessi
parametri del credito ed entrambi gli strumenti sono classificati nel livello 3 della gerarchia.
478 Relazioni e Bilanci 2014
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
Il Gruppo UBI si è dotato di specifiche policy per la determinazione delle valutazioni al fair value che hanno trovato formalizzazione
in appositi regolamenti oggetto di approvazione da parte dei compenti Organi aziendali. Tali policy hanno la finalità di garantire
un’applicazione corretta e coerente nel tempo delle previsioni dell’IFRS 13.
Si riporta di seguito l’analisi di sensitività relativa ai titoli di capitale la cui valutazione al fair value è classificata nel livello 3 della gerarchia
a seguito dell’utilizzo di significativi input non osservabili.
Tale analisi è stata condotta sviluppando, sugli input in parola, uno “stress test” che tiene conto del valore minimo e massimo che tali
parametri possono assumere esplicitato, per ogni tecnica di valutazione utilizzata, nel precedente paragrafo A.4.1 “Livelli di fair value 2 e 3”.
Per i titoli di capitale classificati nel portafoglio AFS per i quali è possibile, stante il modello valutativo utilizzato, effettuare un’analisi di
sensitività, in caso di utilizzo del valore massimo previsto per gli input non osservabili si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio,
un minor valore lordo della riserva da valutazione per euro 7,6 milioni senza l’emersione di ulteriori situazioni di impairment; diversamente
in caso di utilizzo del valore minimo si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio, un maggior valore lordo della riserva da
valutazione per euro 15,3 milioni.
Per i titoli di capitale classificati nel portafoglio FVO per i quali è possibile, stante il modello valutativo utilizzato, l’analisi di sensitività si
evidenziano scostamenti marginali rispetto al valore di bilancio.
Con riferimento agli altri strumenti finanziari oggetto di valutazione al fair value e classificati nel livello 3 della gerarchia del fair value
(derivati OTC, hedge funds, titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti e opzioni su partecipazioni), non viene prodotta l’analisi
di sensitività perché le modalità di quantificazione del fair value non permettono di sviluppare ipotesi alternative in merito agli input non
osservabili utilizzati ai fini della valutazione oppure perché gli effetti derivanti dal cambiamento di tali input non sono ritenuti rilevanti.
A.4.3 Gerarchia del fair value
Con riferimento alle attività e passività oggetto di valutazione al fair value su base ricorrente, la classificazione nel corretto livello di
gerarchia del fair value viene effettuata facendo riferimento alle regole e metodologie previste nei regolamenti aziendali. Eventuali
trasferimenti ad un diverso livello di gerarchia sono identificati con periodicità mensile. Si rileva, a titolo esemplificativo, come tali
trasferimenti possono derivare dalla “scomparsa” del mercato attivo di quotazione o dall’utilizzo di un diverso metodo di valutazione in
precedenza non applicabile.
A.4.4 Altre informazioni
Non sono presenti all’interno del Gruppo UBI situazioni in cui il massimo e migliore utilizzo di un’attività non finanziaria differisce dal suo
utilizzo corrente.
Non si riscontrano inoltre situazioni in cui attività e passività finanziarie gestite su base netta relativamente ai rischi di mercato o al rischio
di credito sono oggetto di valutazioni al fair value sulla base del prezzo che si percepirebbe dalla vendita di una posizione netta lunga o dal
trasferimento di una posizione netta corta.
Informativa di natura quantitativa
A.4.5 Gerarchia del fair value
A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value.
Attività/Passività misurate al fair value
31.12.2014
31.12.2013
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
799.921
742.235
2.679
2.584.378
605.001
1.701
2. Attività finanziarie valutate al fair value
120.026
3.000
70.141
117.129
927
90.087
130.767
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Livello 3
17.006.618
942.590
117.675
13.726.705
895.804
4. Derivati di copertura
-
647.972
-
-
215.310
-
5. Attività materiali
-
-
-
-
-
-
6. Attività immateriali
Totale
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione
-
-
-
-
-
-
17.926.565
2.335.797
190.495
16.428.212
1.717.042
222.555
645
300
721.881
-
979.014
551.777
2. Passività finanziarie valutate al fair value
-
-
-
-
-
-
3. Derivati di copertura
-
937.018
-
-
377.702
-
300
1.658.899
-
979.014
929.479
645
Totale
Nota Integrativa 479
Parte A - Politiche contabili
Nella Relazione sulla Gestione e nelle tabelle di Nota Integrativa sono riportate le principali informazioni relative alle consistenze ed alle
movimentazioni delle esposizioni rispetto all’esercizio precedente; di seguito si fornisce un dettaglio circa le principali consistenze del
Livello 3:
Attività finanziarie detenute per la negoziazione:
titolo obbligazionario Cogemeset 09/14 Step Coupon per 253,5 mila euro
XMark Opportunity Fund LTD (OICR) 522 mila euro
The Drake ABSOL B1 (OICR) 78,8 mila euro
Centro Servizi Metalli Spa 444,7 mila euro
Derivati di negoziazione per 1,38 milioni di euro
Attività finanziarie valutate al fair value:
Humanitas Spa per 20,5 milioni di euro
Immobiliare Mirasole Spa ord. 35,6 e priv. 3,5 milioni di euro
Car Testing Srl per 2,2 milioni di euro
E.C.A.S. Spa per 1,7 milioni di euro
Medinvest International SCA per 1,3 milioni di euro
quote residue di Hedge Fund per 5,2 milioni di euro circa
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
Soc. Aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio per 53,4 milioni di euro
Istituto Centrale Banche Popolari Italiane per 32,5 milioni di euro
Autostrada Pedemontana Lombarda Spa per 9,3 milioni di euro
GGP Greenfield azioni ordinarie A3 per 3,5 milioni di euro
Net Insurance Spa per 2,8 milioni di euro
Autostrade Lombarde Spa ord per 2,5 milioni di euro
Panini Spa per 2,8 milioni di euro
Bergamo Fiera Nuova Spa 1,5 milioni di euro
Visa Inc. per 1,6 milioni di euro
Earchimede 1,3 milioni di euro
Banca Emilveneta Spa 1,3 milioni di euro
Altre minori 5,2 milioni di euro
A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
Attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività
finanziarie
valutate al
fair value
Attività
finenziarie
disponibili per
la vendita
Derivati di
copertura
Attività
materiali
Attività
immateriali
1. Esistenze iniziali
1.701
90.087
130.767
-
-
-
2. Aumenti
2.072
20.200
11.440
-
-
-
2.1. Acquisti
36
-
5.645
-
-
-
2.2. Profitti imputati a:
78
3.081
5.795
-
-
-
78
3.081
-
-
-
-
-
1.446
-
-
-
-
X
X
5.795
-
-
-
1.874
-
-
-
-
-
2.2.1. Conto Economico
- di cui plusvalenze
2.2.2. Patrimonio netto
2.3. Trasferimenti da altri livelli
84
17.119
-
-
-
-
3. Diminuzioni
2.4. Altre variazioni in aumento
(1.094)
(40.146)
(24.532)
-
-
-
3.1.Vendite
(711)
(18.886)
(15.574)
-
-
-
(1)
(2.367)
(1.550)
-
-
-
3.2. Rimborsi
3.3. Perdite imputate a:
(382)
(2.346)
(2.559)
-
-
-
(382)
(2.346)
(2.559)
-
-
-
(382)
(2.333)
-
-
-
-
X
X
-
-
-
-
3.3.1. Conto Economico
- di cui minusvalenza
3.3.2. Patrimonio netto
3.4. Trasferimenti ad altri livelli
-
-
-
-
-
-
3.5. Altre variazioni in diminuzione
-
(16.547)
(4.849)
-
-
-
2.679
70.141
117.675
-
-
-
4. Rimanenze finali
Le principali voci di movimentazione riguardano:
Attività finanziare detenute per la negoziazione:
I movimenti in aumento evidenziano i trasferimenti a livello 3, costituiti principalmente dai derivati per i quali la valutazione del rischio di
credito di controparte è risultato superiore al 10% del fair value lordo di bilancio (1,4 milioni di euro).
Le minusvalenze registrate a conto economico attengono principalmente al titolo Cogemeset 09/14 Step Coupon obbligazionario
convertibile per l’importo di 364 mila euro.
480 Relazioni e Bilanci 2014
Attività finanziare valutate al fair value:
Le altre variazioni in aumento e in diminuzione si riferiscono a due operazioni societarie che hanno comportato la sostituzione dei titoli in
portafoglio:
Immobiliare Mirasole Spa: in aumento per azioni ordinarie e privilegiate classe B per 13,6 milioni di euro e in diminuzione, per azioni
privilegiate per l’importo di 13,6 milioni di euro;
Car Testing Srl per la conversione dei titoli in corrispondenza della trasformazione della società in Srl per il controvalore di 2,2 milioni di euro.
L’importo di 3,1 milioni di euro registrato a conto economico è relativo a:
- utili da cessione per 1,7 milioni di euro relativi prevalentemente ai fondi Hedge Fund Pardigma (912 mila euro), ed alla società Manisa Srl
per 650 mila euro;
- plusvalenze per 1,4 milioni di euro relative pressoché totalmente all’Immobiliare Mirasole Spa.
Le diminuzioni per vendite riguardano la società Humanitas Spa per 15 milioni di euro e l'investimento in Manisa Srl per 3,9 milioni di euro.
I rimborsi attengono prevalentemente a titoli hedge fund Paradigma GLB per 2 milioni di euro.
Le minusvalenze registrate a conto economico riguardano principalmente i titoli: ECAS Spa per 498 mila euro, Humanitas Spa per 729 mila
euro ed Hedge Fund per 1,1 milioni di euro.
Attività finanziare disponibili per la vendita:
Fra le movimentazioni in aumento si evidenziano:
Acquisti relativi prevalentemente ad azioni Panini Spa per 2,8 milioni di euro e azioni Bergamo Fiera Spa per 1,5 milioni di euro.
Le registrazioni a patrimonio netto riguardano plusvalenze sulla società SACBO per 3,6 milioni di euro e il rigiro di riserve negative per 2,2
milioni di euro.
Le movimentazioni in diminuzione riguardano le vendite della Sia Spa per 15,6 milioni di euro, mentre le perdite imputate a conto economico
sono relative all'impairment sulla società Autostrada Pedemontana Spa, per 2,2 milioni di euro ed agli strumenti partecipativi Targetti Spa per
0,3 milioni di euro.
A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value (livello 3)
In UBI Banca non sono presenti passività valutate al fair value.
A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente:
ripartizione per livelli di fair value.
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value
1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
31.12.2014
31.12.2013
VB
L1
L2
3.576.951
3.607.673
L3
VB
L1
L3
-
-
-
-
2. Crediti verso banche
14.055.649
- 10.695.978
3.362.424
13.487.366
-
3.378.915 10.007.130
3. Crediti verso clientela
23.330.321
- 13.178.073 10.373.558
5.633.388 19.571.568
4. Attività materiali detenute a scopo di investimento
5. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
25.168.913
-
512.568
-
-
689.032
525.465
-
-
525.465
507
-
-
-
2.329
-
-
2.329
Totale
41.475.996
1. Debiti verso banche
19.140.417
-
- 19.207.310
2. Debiti verso clientela
7.065.270
-
-
7.075.825
36.545.668 16.277.423 21.108.815
-
3. Titoli in circolazione
4. Passività associate ad attività in via di dismissione
Totale
3.086.815 3.153.553
L2
-
3.607.673 23.874.051 14.425.014
-
-
-
62.751.355 16.277.423 21.108.815 26.283.135
42.270.888 3.153.553
9.012.303 30.106.492
24.285.811
-
2.540.469 21.758.898
7.223.913
-
-
7.224.689
30.211.092 17.653.559 12.551.693
-
-
-
-
-
61.720.816 17.653.559 15.092.162 28.983.587
A.5 - INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS”
L’informativa fa riferimento al paragrafo 28 dell’IFRS che tratta le eventuali differenze tra il prezzo della transazione ed il valore ottenuto
attraverso l’utilizzo di tecniche di valutazione, che emergono al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario e non sono
rilevate immediatamente a Conto Economico, in base a quanto previsto dal paragrafo AG76 dello IAS 39.
Laddove si dovesse presentare tale fattispecie devono essere indicate le politiche contabili adottate dalla banca per imputare a Conto
Economico, successivamente alla prima iscrizione dello strumento, le differenze così determinate.
UBI Banca non ha posto in essere operazioni per le quali emerge, al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario, una
differenza tra il prezzo di acquisto ed il valore dello strumento ottenuto attraverso tecniche di valutazione interna.
Nota Integrativa 481
Parte A - Politiche contabili
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
ATTIVO
SEZIONE 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
31.12.2014
31.12.2013
160.330
151.927
a) Cassa
b) Depositi liberi presso Banche Centrali
Totale
-
-
160.330
151.927
La consistenza delle disponibilità liquide in cassa, è relativa all’attività, accentrata presso la Capogruppo, del servizio di cassa centrale per
tutte le Banche del Gruppo.
SEZIONE 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
Voci / Valori
31.12.2014
Livello 1
31.12.2013
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
794.399
407
253
2.580.188
8
618
1
402
253
-
-
618
794.398
5
-
2.580.188
8
-
2. Titoli di capitale
4.504
-
445
3.864
-
445
3. Quote di O.I.C.R.
638
241
-
601
168
-
4. Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
4.1. Pronti contro termine
-
-
-
-
-
-
4.2 Altri
Totale A
-
-
-
-
-
-
799.144
407
1.299
2.584.220
8
1.701
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari:
777
741.828
1.380
158
604.993
-
1.1 di negoziazione
777
741.828
1.380
158
604.993
-
1.2. connessi con la fair value option
-
-
-
-
-
-
1.3 altri
-
-
-
-
-
-
2. Derivati creditizi:
2.1 di negoziazione
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 connessi con la fair value option
-
-
-
-
-
-
2.3 altri
-
-
-
-
-
-
Totale B
Totale (A+B)
777
741.828
1.380
158
604.993
-
799.921
742.235
2.679
2.584.378
605.001
1.701
I derivati finanziari (livello 2) si riferiscono principalmente ad operazioni OTC legate all’attività di negoziazione e sono composti
prevalentemente da interest rate swap per 691 milioni di euro, da opzioni per 34,3 milioni di euro e da forward per 16,5 milioni di euro.
482 Relazioni e Bilanci 2014
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
Voci / Valori
A. ATTIVITÀ PER CASSA
1.Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazioni
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale A
B. STRUMENTI DERIVATI
a) Banche
- fair value
b) Clientela
- fair value
Totale B
Totale (A+B)
31.12.2014
31.12.2013
795.059
794.397
5
657
4.949
4.949
2
596
4.351
842
800.850
2.580.814
2.580.186
10
618
4.309
4.309
343
3.966
806
2.585.929
442.911
407.769
301.074
743.985
1.544.835
197.382
605.151
3.191.080
2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
Totale
Esistenze iniziali
2.580.814
4.309
806
-
2.585.929
B. Aumenti
4.659.930
2.847
506
-
4.663.283
B.1 Acquisti
4.577.193
2.218
366
-
4.579.777
675
578
14
-
1.267
82.062
51
126
-
82.239
C. Diminuzioni
(6.445.685)
(2.207)
(470)
-
(6.448.362)
C.1 Vendite
(5.461.765)
(1.905)
-
-
(5.463.670)
(6)
-
(431)
-
(437)
C.3 Variazioni negative di fair value
(366)
(299)
(29)
-
(694)
C.4 Trasferimenti ad altri portafogli
-
-
-
-
-
(983.548)
(3)
(10)
-
(983.561)
795.059
4.949
842
-
800.850
B.2 Variazioni positive di fair value
B.3 Altre variazioni
C.2 Rimborsi
C.5 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
Nell’ambito dei titoli di debito, nella voce C.5 Altre variazioni in diminuzione è compreso l’importo di 954,6 milioni di euro relativo alla
consistenza degli scoperti tecnici esistenti al termine dell’esercizio precedente, su titoli di Stato tedeschi (valore nominale 600 milioni di
euro), francesi (valore nominale 300 milioni di euro) e italiani (valore nominale 20 milioni di euro). Tali operazioni non sono presenti al 31
dicembre 2014.
Nota Integrativa 483
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
SEZIONE 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30
3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
Voci / Valori
31.12.2014
Livello 1
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
31.12.2013
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Titoli di capitale
3.224
3.000
64.904
-
927
83.016
3. Quote di O.I.C.R.
7.071
116.802
-
5.237
117.129
-
4. Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
4.1 Strutturati
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale
4.2 Altri
120.026
3.000
70.141
117.129
927
90.087
Costo
120.026
3.000
70.141
117.129
927
90.087
Gli investimenti in quote di O.I.C.R. di cui al Livello 1 sono costituiti da hedge fund della società Tages Capital Sgr. Il valore esposto al livello
3 si riferisce al valore residuo degli altri investimenti in hedge fund.
3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti
Voci / Valori
1.Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazioni
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
31.12.2014
31.12.2013
71.128
71.128
24.049
47.079
122.039
193.167
83.943
83.943
39.778
44.165
124.200
208.143
3.3 Attività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
Totale
Esistenze iniziali
-
83.943
124.200
-
208.143
B. Aumenti
-
24.224
2.349
-
26.573
B.1 Acquisti
-
3.886
-
-
3.886
B.2 Variazioni positive di fair value
-
3.565
63
-
3.628
B.3 Altre variazioni
-
16.773
2.286
-
19.059
C. Diminuzioni
-
(37.039)
(4.510)
-
(41.549)
(19.574)
C.1 Vendite
-
(19.574)
-
-
C.2 Rimborsi
-
-
(2.367)
-
(2.367)
C.3 Variazioni negative di fair value
-
(1.647)
(1.399)
-
(3.046)
C.4 Altre variazioni
-
(15.818)
(744)
-
(16.562)
D. Rimanenze finali
-
71.128
122.039
-
193.167
Relativamente alle quote di O.I.C.R, in merito alle movimentazioni si rimanda a quanto riportato in calce alla tabella 7.1 della Sezione 7 del
Conto Economico – Variazione netta di valore delle Attività valutate al fair value.
484 Relazioni e Bilanci 2014
SEZIONE 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
Voci/Valori
31.12.2014
Livello 1
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
2.1 Valutati al fair value
2.2 Valutati al costo
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Totale
31.12.2013
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
16.921.010
899.134
-
13.470.640
845.777
4.050
75.316
641.276
-
248.700
582.907
2.500
16.845.694
257.858
-
13.221.940
262.870
1.550
1.726
45
117.675
1.426
-
126.717
1.726
45
60.568
1.426
-
123.195
-
-
57.107
-
-
3.522
83.882
43.411
-
254.639
50.027
-
-
-
-
-
-
-
17.006.618
942.590
117.675
13.726.705
895.804
130.767
La voce 1. Titoli di debito, relativamente ai titoli strutturati è composta da:
- investimenti obbligazionari emessi da primarie istituzioni bancarie e finanziarie nazionali e internazionali per un valore di 75,3 milioni di
euro, classificati a livello 1;
- investimenti in istituti bancari italiani per un ammontare di 171,9 milioni di euro, da titoli di stato italiani per 469,4 milioni di euro,
classificati a livello 2.
Gli altri titoli di debito sono costituiti:
- per il livello 1 da investimenti in titoli obbligazionari emessi da primarie istituzioni bancarie e finanziarie e corporate nazionali e
internazionali per 197,6 milioni di euro e da titoli di stato italiani per 16,6 miliardi di euro;
- per il livello 2 per la quasi totalità da un titolo obbligazionario emesso da Mediobanca 3,2015% 10/15 EMTN.
I titoli di capitale e OICR valutati al fair value sono costituiti principalmente da:
- livello 1: investimenti in OICR per quote ISHARES EURO STOXX 5 (ETF) per 73,8 milioni di euro, Polis portafoglio immobiliare per 10 milioni
di euro e azioni VISA Inc. per 1,6 milioni di euro;
- livello 2: principalmente da investimenti in fondi Private Equity;
- livello 3: principalmente da investimenti nelle seguenti società:
- SACBO Spa per 53,4 milioni di euro;
- Istituto Centrale Banche Popolari Spa per 32,5 milioni di euro;
- Autostrada Pedemontana Lombarda Spa per 9,3 milioni di euro;
- Autostrade Lombarde Spa per 2,5 milioni di euro;
- Bergamo Fiera Nuova Spa per 1,5 milioni di euro.
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
Voci / Valori
31.12.2014
31.12.2013
1.Titoli di debito
17.820.144
14.320.467
17.122.835
13.391.776
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
-
-
c) Banche
464.564
590.036
d) Altri emittenti
232.745
338.655
2. Titoli di capitale
119.446
128.143
a) Banche
33.980
33.980
b) Altri emittenti:
85.466
94.163
- imprese di assicurazione
2.825
2.825
- società finanziarie
3.382
3.172
79.009
87.916
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
250
250
127.293
304.666
-
-
a) Governi e Banche centrali
-
-
b) Altri enti pubblici
-
-
c) Banche
-
-
d) Altri soggetti
-
-
18.066.883
14.753.276
Totale
Nota Integrativa 485
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica
Voci / Valori
1. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value
31.12.2014
31.12.2013
13.083.168
3.450.280
13.083.168
3.450.280
b) rischio di prezzo
-
-
c) rischio di cambio
-
-
d) rischio di credito
-
-
e) più rischi
-
-
-
-
a) rischio di tasso di interesse
-
-
b) rischio di cambio
-
-
c) altro
-
-
13.083.168
3.450.280
a) rischio di tasso di interesse
2.Attività finanziarie oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
Totale
Le attività oggetto di copertura specifica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da titoli di debito emessi dallo Stato
Italiano e da primari istituti di credito. La valutazione dei titoli in questione e dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce
90 di Conto Economico – Risultato netto delle attività di copertura.
4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
Totale
Esistenze iniziali
14.320.467
128.143
304.666
-
14.753.276
B. Aumenti
13.350.793
14.231
90.365
-
13.455.389
B.1 Acquisti
12.147.314
8.021
76.249
-
12.231.584
1.085.720
3.804
8.637
-
1.098.161
B.3 Riprese di valore
914
2.240
-
-
3.154
- imputate al conto economico
914
x
-
-
914
- imputate al patrimonio netto
-
2.240
-
-
2.240
B.2 Variazioni positive di FV
B.4 Trasferimenti da altri portafogli
B.5 Altre variazioni
-
-
-
-
-
116.845
166
5.479
-
122.490
(10.141.782)
C. Diminuzioni
(9.851.116)
(22.928)
(267.738)
-
C.1 Vendite
(7.910.700)
(17.831)
(249.968)
-
(8.178.499)
C.2 Rimborsi
(1.813.695)
-
(15.311)
-
(1.829.006)
(4.522)
-
(1.072)
-
(5.594)
C.4 Svalutazioni da deterioramento
C.3 Variazioni negative di FV
(16)
(2.677)
(1.387)
-
(4.080)
- imputate al conto economico
(16)
(2.677)
(1.217)
-
(3.910)
- imputate al patrimonio netto
-
-
(170)
-
(170)
-
-
-
-
-
(122.183)
(2.420)
-
-
(124.603)
17.820.144
119.446
127.293
-
18.066.883
C.5 Trasferimenti ad altri portafogli
C.6 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
Gli acquisti e le vendite di titoli di debito hanno riguardato essenzialmente il comparto dei Titoli di Stato italiani, in un ottica di realizzazione
delle plusvalenze e di riposizionamento inteso a sostenere il margine di interesse.
486 Relazioni e Bilanci 2014
SEZIONE 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50
5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica
31.12.2014
Valore di
bilancio
1. Titoli di debito
- strutturati
- altri
2. Finanziamenti
31.12.2013
Fair value
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Valore di
bilancio
Fair value
Livello 1
Livello 2
Livello 3
3.576.951
3.607.673
-
-
3.086.815
3.153.553
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.576.951
3.607.673
-
-
3.086.815
3.153.553
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
La voce si compone di titoli di Stato acquisiti nell’ottica di sostenere il contributo al margine di interesse.
5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2014
1.Titoli di debito
31.12.2013
3.576.951
3.086.815
3.576.951
3.086.815
b) Altri enti pubblici
-
-
c) Banche
-
-
d) Altri emittenti
-
-
-
-
a) Governi e banche centrali
-
-
b) Altri enti pubblici
-
-
c) Banche
-
-
d) Altri soggetti
-
-
Totale
3.576.951
3.086.815
Totale Fair Value
3.607.673
3.153.553
a) Governi e Banche Centrali
2. Finanziamenti
5.3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica
Non esistono attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica.
5.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue
Titoli di debito
Finanziamenti
Totale
Esistenze iniziali
3.086.815
-
3.086.815
B. Aumenti
3.543.159
-
3.543.159
3.543.159
-
3.543.159
B.1 Acquisti
B.2 Riprese di valore
-
-
-
B.3 Trasferimenti da altri portafogli
-
-
-
-
-
-
(3.053.023)
-
(3.053.023)
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rimborsi
-
-
-
(3.000.000)
-
(3.000.000)
C.3 Rettifiche di valore
-
-
-
C.4 Trasferimenti ad altri portafogli
-
-
-
(53.023)
-
(53.023)
3.576.951
-
3.576.951
C.5 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
Le altre variazioni in diminuzione si riferiscono alle partite maturate e registrate a conto economico che hanno contropartita diretta il valore
di bilancio dei titoli. Le partite in questione riguardano lo scarto di emissione per 40 milioni di euro, i ratei interessi per 19 milioni di euro e
la componente del costo ammortizzato negativa per 112 milioni di euro.
Nota Integrativa 487
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
SEZIONE 6 - Crediti verso banche - Voce 60
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2014
FV
31.12.2013
FV
FV
VB
Livello 1
A. Crediti verso banche centrali
FV
FV
FV
Livello 1
Livello 2
Livello 3
VB
Livello 2
Livello 3
528.311
-
-
528.311
776.842
-
-
776.842
-
X
X
X
-
X
X
X
528.311
X
X
X
776.842
X
X
X
3. Pronti contro termine
-
X
X
X
-
X
X
X
4. Altri
-
X
X
X
-
X
X
X
13.527.338
-
10.695.978
2.834.113
12.710.524
-
3.378.915
9.230.287
1. Depositi vincolati
2. Riserva obbligatoria
B. Crediti verso banche
1. Finanziamenti
7.794.294
-
4.960.628
2.834.113
9.612.394
-
387.328
9.230.287
1.1. Conti correnti e depositi liberi
2.767.764
X
X
X
3.072.078
X
X
X
1.2. Depositi vincolati
2.430.572
X
X
X
1.994.591
X
X
X
1.3. Altri finanziamenti:
2.595.958
X
X
X
4.545.725
X
X
X
- Pronti contro termine attivi
1.872.501
X
X
X
4.110.910
X
X
X
- Leasing finanziario
-
X
X
X
-
X
X
X
- Altri
723.457
X
X
X
434.815
X
X
X
5.733.044
-
5.735.350
-
3.098.130
-
2.991.587
-
437.422
X
X
X
402.486
X
X
X
5.295.622
X
X
X
2.695.644
X
X
X
14.055.649
-
10.695.978
3.362.424
13.487.366
-
3.378.915
10.007.129
2. Titoli di debito
2.1. Titoli strutturati
2.2. Altri titoli di debito
Totale
La voce A.2 rappresenta il deposito presso Banca d’Italia relativo alla riserva obbligatoria.
UBI Banca effettua la propria attività di finanziamento prevalentemente nei confronti di Banche del Gruppo.
Fra le componenti principali si evidenziano:
- conti correnti e depositi liberi - con Banche del Gruppo per 1,8 miliardi di euro e con altri istituti di credito (in prevalenza per conti di
marginazione su derivati) per 1 miliardo di euro;
- depositi vincolati – ammontano a 2,4 miliardi di euro e si riferiscono essenzialmente ad operazioni con banche del gruppo;
- fra gli altri finanziamenti, i pronti contro termine attivi si riferiscono ad operazioni sottoscritte con Banche del Gruppo per 1,4 miliardi di
euro e con altri istituti per 512 milioni di euro;
- i titoli di debito – infragruppo per 5,7 miliardi di euro (di cui 1,6 miliardi PO Mirror).
6.2 Crediti verso banche oggetto di copertura specifica
La Banca non ha in essere relazioni di copertura specifica relative a crediti verso banche.
6.3 Leasing finanziario
La Banca non ha in essere crediti per locazione finanziaria.
488 Relazioni e Bilanci 2014
SEZIONE 7 - Crediti verso clientela - Voce 70
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
31.12.2014
31.12.2013
Valore di bilancio
Fair Value
Valore di bilancio
Deteriorati
Tipologia
operazioni/Valori
Finanziamenti
Deteriorati
L1
Bonis
Acquistati
Fair Value
L2
L3
Bonis
Altri
L1
Acquistati
L2
L3
Altri
21.938.184
-
1.280.777
-
13.072.445
10.372.541
23.434.096
-
1.393.606
-
1. Conti correnti
1.025.653
-
674
X
X
X
1.295.337
-
2.306
X
X
X
2. Pronti contro
termine attivi
1.253.175
-
-
X
X
X
1.053.956
-
-
X
X
X
3. Mutui
9.539.754
-
1.065.071
X
X
X
10.172.355
-
1.161.847
X
X
X
769.791
-
98.160
X
X
X
1.091.971
-
117.507
X
X
X
4. Carte di credito,
prestiti personali
e cessioni del
quinto
5. Leasing
finanziario
6. Factoring
7. Altri
finanziamenti
5.304.947 19.571.565
-
-
-
X
X
X
-
-
-
X
X
X
6.118
-
-
X
X
X
6.054
-
-
X
X
X
X
9.343.693
-
116.872
X
X
X
9.814.423
-
111.946
X
X
Titoli di debito
111.360
-
-
-
105.628
1.017
341.211
-
-
-
328.441
3
8. Titoli strutturati
110.100
-
-
X
X
X
339.944
-
-
X
X
X
1.260
-
-
X
X
X
1.267
-
-
X
X
X
22.049.544
-
1.280.777
-
13.178.073
10.373.558
23.775.307
-
1.393.606
-
9. Altri titoli di
debito
Totale
5.633.388 19.571.568
Di seguito si espone il dettaglio delle posizioni più rilevanti:
- i conti correnti sono costituiti da operazioni infragruppo per 842 milioni di euro. I restanti 184,2 milioni di euro circa si riferiscono a rapporti
con clientela istituzionale;
- i pronti contro termine attivi sono relativi a rapporti con UBI Leasing Spa per 712 milioni di euro ed a 541 milioni di euro con la Cassa di
Compensazione e Garanzia Spa, nell'ambito della gestione delle posizioni di liquidità;
- i mutui si riferiscono ad operazioni infragruppo per 1,7 miliardi di euro e, ad operazioni non infragruppo per 8,8 miliardi di euro; fra questi,
la quota riveniente dalla fusione per incorporazione di Centrobanca Spa è pari a 4,4 miliardi di euro (di cui 580 milioni fra le partite
deteriorate) mentre la quota di mutui attinente la ex B@nca 24-7 Spa è pari a 4,4 miliardi di euro (di cui 485 milioni di euro di posizioni
deteriorate);
- le altre operazioni riguardano finanziamenti a Società del Gruppo per 8,2 miliardi di euro, mentre le posizioni non infragruppo per 1,2
miliardi di euro attengono principalmente a finanziamenti a garanzia presso la Cassa di Compensazione e Garanzia Spa per 463,8 milioni
di euro e per 473,4 milioni di euro a finanziamenti rivenienti dalla fusione di Centrobanca Spa (di cui deteriorate 97,8 milioni);
- i titoli di debito sono relativi a operazioni infragruppo per 110 milioni di euro e sono tutti soggetti al vincolo di subordinazione.
Nota Integrativa 489
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
31.12.2014
31.12.2013
Deteriorati
Tipologia operazioni/Valori
Deteriorati
Bonis
Bonis
1. Titoli di debito
Acquistati
Altri
Acquistati
Altri
-
111.360
-
-
341.211
-
a) Governi
-
-
-
-
-
-
b) Altri Enti pubblici
-
-
-
-
-
-
c) Altri emittenti
111.360
-
-
341.211
-
-
1.263
-
-
1.270
-
-
110.097
-
-
339.941
-
-
- assicurazioni
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
21.938.184
-
1.280.777
23.434.096
-
1.393.606
4.651
-
-
4.690
-
-
24.856
-
-
29.820
-
-
21.908.677
-
1.280.777
23.399.586
-
1.393.606
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
2. Finanziamenti verso:
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
Totale
3.771.468
-
649.262
4.194.290
-
668.757
13.051.110
-
27.421
13.590.441
-
35.773
98.050
-
-
98.051
-
105
4.988.049
-
604.094
5.516.804
-
688.971
22.049.544
-
1.280.777
23.775.307
-
1.393.606
7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2014
31.12.2013
29.609
59.637
29.609
59.637
b) rischio di cambio
-
-
c) rischio di credito
-
-
d) più rischi
-
-
-
-
a) rischio di tasso di interesse
-
-
b) rischio di cambio
-
-
c) altro
-
-
29.609
59.637
1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value:
a) rischio di tasso di interesse
2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari:
Totale
Le attività oggetto di copertura specifica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da finanziamenti concessi a clientela
non infragruppo la cui valutazione unitamente a quella dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico
– Risultato netto delle attività di copertura.
7.4 Leasing finanziario
Non sono state poste in essere locazioni finanziarie con clientela.
490 Relazioni e Bilanci 2014
SEZIONE 8 - Derivati di copertura - Voce 80
8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli
FV 31.12.2014
L1
L2
FV 31.12.2013
VN
31.12.2014
L3
L1
L2
L3
VN
31.12.2013
A. Derivati finanziari
-
647.972
-
23.526.955
-
215.310
-
16.711.482
1) Fair value
-
647.972
-
23.526.955
-
215.310
-
16.711.482
2) Flussi finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
3) Investimenti esteri
-
-
-
-
-
-
-
-
B. Derivati creditizi
-
-
-
-
-
-
-
-
1) Fair value
-
-
-
-
-
-
-
-
2) Flussi finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale
-
647.972
-
23.526.955
-
215.310
-
16.711.482
I derivati finanziari si riferiscono esclusivamente a coperture di tasso di interesse del tipo Interest Rate Swap su titoli obbligazionari emessi.
Il risultato della valutazione viene registrato nella voce 90 di Conto Economico - risultato netto dell'attività di copertura.
8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
Operazioni /
Tipo di copertura
Fair Value
Flussi Finanziari
Specifica
Generica
Rischio di
tasso
Rischio di
cambio
Rischio di
credito
1. Attività finanziarie disponibili
per la vendita
-
-
2. Crediti
-
-
3. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
x
4. Portafoglio
x
5, Altre operazioni
-
Totale Attività
1. Passività finanziarie
2. Portafoglio
Specifica
Generica
Rischio di
prezzo
Più rischi
Investimenti
esteri
-
-
-
x
-
x
x
-
x
-
x
-
x
x
-
-
x
-
x
-
x
x
x
x
x
x
-
x
-
x
-
-
-
-
x
-
x
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
647.972
-
-
x
-
x
-
x
x
x
x
x
x
x
x
-
x
-
647.972
-
-
-
-
-
-
-
-
1. Transazioni attese
x
x
x
x
x
x
-
x
x
2. Portafoglio di attività
e passività finanziarie
x
x
x
x
x
-
x
-
-
Totale Passività
Nota Integrativa 491
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
SEZIONE 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura
generica - Voce 90
9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti
Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori
1. Adeguamento positivo
31.12.2014
31.12.2013
5.583
5.418
1.1 di specifici portafogli:
5.583
5.418
a) crediti
5.583
5.418
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
-
-
1.2 complessivo
-
-
-
-
2. Adeguamento negativo
2.1 di specifici portafogli
-
-
a) crediti
-
-
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
-
-
2.2 complessivo
-
-
5.583
5.418
31.12.2014
31.12.2013
Totale
9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse
Attività coperte
1. Crediti
108.283
130.283
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
-
-
3. Portafoglio
-
-
108.283
130.283
Totale
Complessivamente le attività oggetto di copertura generica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da finanziamenti la
cui valutazione unitamente a quella dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto
delle attività di copertura.
492 Relazioni e Bilanci 2014
SEZIONE 10 - Le partecipazioni - Voce 100
10.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi
Denominazione
A. Imprese controllate in via esclusiva
Banca Carime Spa
Banca di Valle Camonica Spa
Banca Popolare Commercio e Industria Spa
Sede legale
Sede operativa
Quota di
partecipazione %
Disponibilità
voti %
Cosenza
Cosenza
99,99%
99,99%
Breno (Bs)
Breno (Bs)
75,29%
84,13%
Milano
Milano
83,76%
83,76%
Banca Popolare di Ancona Spa
Jesi (An)
Jesi (An)
99,53%
99,53%
Banca Popolare di Bergamo Spa
100,00%
Bergamo
Bergamo
100,00%
Banca Regionale Europea Spa
Cuneo
Cuneo
79,88%
75,60%
Banco di Brescia San Paolo CAB Spa
Brescia
Brescia
100,00%
100,00%
Bergamo
Bergamo
100,00%
100,00%
Milano
Milano
100,00%
100,00%
BPB Immobiliare Srl
Centrobanca Sviluppo Impresa Sgr Spa
Coralis Rent Srl
Milano
Milano
100,00%
100,00%
IW Bank Spa
Milano
Milano
100,00%
100,00%
Lombarda Lease Finance 4 Srl
Prestitalia Spa
Brescia
Brescia
10,00%
10,00%
Bergamo
Bergamo
100,00%
100,00%
Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa
Brescia
Brescia
100,00%
100,00%
Società Lombarda Immobiliare Srl - SOLIMM
Brescia
Brescia
100,00%
100,00%
100,00%
UBI Academy Scrl
UBI Banca International Sa
UBI Banca Private Investment Spa
Bergamo
Bergamo
68,50%
Lussemburgo
Lussemburgo
91,20%
100,00%
Brescia
Brescia
100,00%
100,00%
UBI Factor Spa
Milano
Milano
100,00%
100,00%
UBI Fiduciaria Spa
Brescia
Brescia
100,00%
100,00%
UBI Finance CB 2 Srl
Milano
Milano
60,00%
60,00%
UBI Finance Srl
Milano
Milano
60,00%
60,00%
UBI Finance 2 Srl
Brescia
Brescia
10,00%
10,00%
UBI Finance 3 Srl
Brescia
Brescia
10,00%
10,00%
UBI Lease Finance 5 Srl
Milano
Milano
10,00%
10,00%
UBI Leasing Spa
Brescia
Brescia
99,62%
99,62%
UBI Pramerica SGR Spa
UBI Sistemi e Servizi SCpA
Bergamo
Milano
65,00%
65,00%
Brescia
Brescia
71,87%
98,56%
UBI SPV BBS 2012 Srl
Milano
Milano
10,00%
10,00%
UBI SPV BPA 2012 Srl
Milano
Milano
10,00%
10,00%
UBI SPV BPCI 2012 Srl
Milano
Milano
10,00%
10,00%
24-7 Finance Srl
Brescia
Brescia
10,00%
10,00%
B. Imprese controllate in modo congiunto
C. Imprese sottoposte a influenza notevole
Aviva Vita Spa
Milano
Milano
20,00%
20,00%
Aviva Assicurazioni Vita Spa
Milano
Milano
20,00%
20,00%
By you Spa
Milano
Milano
10,00%
10,00%
Lombarda Vita Spa
Brescia
Brescia
40,00%
40,00%
Polis Fondi SGRpA
SF Consulting Srl
Zhong Ou Fund Management Co.
Milano
Milano
19,60%
19,60%
Bergamo
Mantova
35,00%
35,00%
Shanghai (Cina)
Shanghai (Cina)
35,00%
35,00%
Per quanto concerne la Banca Regionale Europea Spa, la percentuale di possesso indicata si riferisce alla quota relativa alle azioni ordinarie.
Tenendo in considerazione anche le azioni Privilegiate e le azioni di Risparmio la quota di partecipazione risulta pari al 74,76%.
La percentuale di disponibilità dei voti tiene conto anche delle quote di partecipazione detenute dalle società controllate dalla Banca.
Nota Integrativa 493
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
10.2 Partecipazioni significative: valore di bilancio, fair value e dividendi percepiti
Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato.
10.3 Partecipazioni significative: informazioni contabili
Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato.
10.4 Partecipazioni non significative: informazioni contabili
Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato.
10.5 Partecipazioni: variazioni annue
A. Esistenze iniziali
31.12.2014
31.12.2013
10.608.614
10.911.721
B. Aumenti
588.149
477.318
B.1 Acquisti
452.349
407.233
di cui operazioni di aggregazione aziendale
-
5.109
B.2 Riprese di valore
-
69.439
B.3 Rivalutazioni
-
-
135.800
646
C. Diminuzioni
(1.572.752)
(780.425)
C.1 Vendite
(265.108)
(394.965)
-
(341.720)
(1.255.741)
(379.659)
B.4 Altre variazioni
di cui operazioni di aggregazione aziendale
C.2 Rettifiche di valore
C.3 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
(51.903)
(5.801)
9.624.011
10.608.614
E. Rivalutazioni totali
F. Rettifiche totali
-
-
(3.652.641)
(2.398.315)
Gli acquisti si riferiscono principalmente al riacquisto delle quote di partecipazioni delle banche rete detenute da Aviva Vita Spa (Banca
Carime Spa per 110,5 milioni di euro, Banca Popolare di Ancona Spa per 71,4 milioni e Banca Popolare Commercio Industria Spa per
145,7 milioni di euro); si segnalano inoltre gli aumenti di capitale della UBI Leasing Spa per 100 milioni di euro e della Banca di Valle
Camonica Spa per 24,4 milioni di euro.
Nel corso dell’esercizio sono state vendute le partecipazioni in UBI Assicurazioni (cessione totale) per 92 milioni di euro; in Aviva Vita Spa
per 138,9 milioni di euro e in Aviva Assicurazioni Vita per 34,2 milioni di euro (cessioni parziali). Gli utili e le perdite rivenienti da tali cessioni
sono stati rilevati a Conto Economico come dettagliato nella relativa Sezione 14.
La voce C.3 Altre variazioni si riferisce principalmente all’operazioni di aumento de capitale sociale della partecipata IW Bank Spa
approvato dall’Assemblea Straordinaria della stessa del 17 settembre 2014.
L’operazione si è articolata in una serie di passaggi, tra cui:
1) la soppressione dell'indicazione del valore nominale delle azioni in circolazione;
2) l’aumento del capitale sociale offerto in opzione a UBI Banca di 1.764.705 euro con sovrapprezzo complessivo di 10.235.289 euro,
eseguito mediante emissione di n. 7.058.820 azioni al prezzo di 1,70 euro per ciascuna azione (di cui 0,25 euro a titolo di conferimento
e quindi imputabile a capitale sociale e 1,45 euro a titolo di sovrapprezzo, pari complessivamente a 11.999.994 euro);
3) l’esecuzione mediante utilizzo, per il corrispondente importo di 11.999.994 euro, della "Riserva versamento in conto futuro aumento di
capitale" costituita in seguito al versamento, effettuato nel settembre 2011, di complessivi 60.179.000 euro;
4) la distribuzione della “Riserva versamento in conto futuro aumento di capitale” (esposta nel Bilancio 2013 nella Voce “160 – Riserve”)
per l’importo residuo di 48.179.006 euro all’azionista unico e conseguente azzeramento della stessa.
Per quanto attiene le Rettifiche di valore su partecipazioni si rimanda al dettaglio esposto nella Sezione 14 del Conto Economico.
10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto
Non si segnalano impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto.
10.7 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole
Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato.
494 Relazioni e Bilanci 2014
10.8 Restrizioni significative
Non sono presenti posizioni oggetto di restrizioni.
10.9 Altre informazioni
Non esistono altre informazioni da segnalare.
SEZIONE 11 - Attività materiali - Voce 110
11.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
1.1 Attività di proprietà
31.12.2014
31.12.2013
121.610
125.277
a) terreni
73.321
73.321
b) fabbricati
40.647
42.993
c) mobili
2.579
3.029
d) impianti elettronici
e) altre
345
568
4.718
5.366
1.2 Attività acquisite in leasing finanziario
-
-
a) terreni
-
-
b) fabbricati
-
-
c) mobili
-
-
d) impianti elettronici
-
-
e) altre
-
-
121.610
125.277
Totale
11.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo
31.12.2014
31.12.2013
Fair value
Attività/Valori
Valore di
bilancio
L1
Fair value
L2
L3
Valore di
bilancio
L1
L2
L3
1. Attività di proprietà
485.393
-
-
661.926
496.151
-
-
658.248
a) terreni
253.480
-
-
257.182
250.816
-
-
273.139
b) fabbricati
231.913
-
-
404.744
245.335
-
-
385.109
2. Attività acquisite in
leasing finanziario
27.175
-
-
27.106
29.314
-
-
28.725
a) terreni
15.074
-
-
13.553
15.719
-
-
14.120
b) fabbricati
12.101
-
-
13.553
13.595
-
-
14.605
512.568
-
-
689.032
525.465
-
-
686.973
Totale
11.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate
In UBI Banca non si segnalano attività materiali ad uso funzionale rivalutate.
11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate
al fair value
In UBI Banca non si segnalano attività materiali detenute a scopo di investimento valutate al fair value.
Nota Integrativa 495
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
11.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Terreni
A. Esistenze iniziali lorde
A.1 Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esistenze iniziali nette
Fabbricati
Mobili
Impianti
elettronici
Altre
Totale
87.016
99.038
68.176
162.318
145.878
562.426
(13.695)
(56.045)
(65.147)
(161.750)
(140.512)
(437.149)
125.277
73.321
42.993
3.029
568
5.366
B. Aumenti
-
-
618
-
3.206
3.824
B.1 Acquisti
-
-
309
-
1.603
1.912
di cui operazioni di aggregazione aziendale
-
-
-
-
-
-
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
-
-
-
-
-
-
B.3 Riprese di valore
-
-
-
-
-
-
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a:
-
-
-
-
-
-
a) patrimonio netto
-
-
-
-
-
-
b) conto economico
-
-
-
-
-
-
B.5 Differenze positive di cambio
-
-
-
-
-
-
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo
di investimento
-
-
-
-
-
-
B.7 Altre variazioni
-
-
309
-
1.603
1.912
(7.491)
C. Diminuzioni
-
(2.346)
(1.068)
(223)
(3.854)
C.1 Vendite
-
-
-
-
(20)
(20)
C.2 Ammortamenti
-
(2.346)
(760)
(222)
(2.227)
(5.555)
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a:
-
-
-
-
-
-
a) patrimonio netto
-
-
-
-
-
-
b) conto economico
-
-
-
-
-
-
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:
-
-
-
-
-
-
a) patrimonio netto
-
-
-
-
-
-
b) conto economico
-
-
-
-
-
-
C.5 Differenze negative di cambio
-
-
-
-
-
-
C.6 Trasferimenti a:
-
-
-
-
-
-
a) attività materiali detenute a scopo di
investimento
-
-
-
-
-
-
b) attività in via di dismissione
-
-
-
-
-
-
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette
D.1 Riduzioni di valore totali nette
D.2 Rimanenze finali lorde
E. Valutazione al costo
496 Relazioni e Bilanci 2014
-
-
(308)
(1)
(1.607)
(1.916)
73.321
40.647
2.579
345
4.718
121.610
(13.695)
(58.391)
(65.859)
(161.036)
(142.045)
(441.026)
87.016
99.038
68.438
161.381
146.763
562.636
-
-
-
-
-
-
11.6 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue
31.12.2014
Terreni
Fabbricati
A. Esistenze iniziali
281.686
566.185
A.1 Riduzione di valore totali nette
(15.150)
(307.256)
A.2 Esistenze iniziali nette
266.536
258.929
4.581
5.218
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
802
804
-
213
B.3 Variazioni positive di fair value
-
-
B.4 Riprese di valore
-
-
B.5 Differenze di cambio positive
-
-
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale
-
-
3.779
4.201
C. Diminuzioni
B.7 Altre variazioni
(2.562)
(20.134)
C.1 Vendite
(545)
(549)
-
(15.852)
C.2 Ammortamenti
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento
-
-
(67)
(29)
C.5 Differenze di cambio negative
-
-
C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività:
-
-
a) immobili ad uso funzionale
-
-
b) attività non correnti in via di dismissione
-
-
(1.950)
(3.704)
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
268.555
244.013
D.1 Riduzione di valore totali nette
(16.455)
(325.154)
D.2 Rimanenze finali lorde
285.010
569.167
E. Valutazione al fair value
270.735
418.297
Ai fini della verifica dell’impairment, sull’intero patrimonio immobiliare è stata effettuata una perizia da parte di consulenti esterni dalla
quale è emersa la congruità dei valori iscritti in bilancio. In tale contesto la determinazione del fair value degli immobili è avvenuta in base
a metodi e principi valutativi di generale accettazione, applicando i seguenti criteri di valutazione:
- metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto tra il bene in oggetto ed altri simili oggetto di compravendita o
correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali;
- metodo reddituale, basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una proprietà, ottenuto capitalizzando il reddito ad un
tasso di mercato.
Gli ammortamenti sono calcolati sulla base della vita utile stimata del bene a partire dalla data di entrata in funzione.
La vita utile stimata in mesi per le principali classi di cespiti è riportata nella tabella seguente
Descrizione
Terreni relativi ad immobili
Ammortamento
Vita utile
NO
Non ammortizzati
Immobili - Immobili in leasing
SI
Sulla base di perizia
Impianti di sollevamento e pesatura
SI
160 mesi
Costruzioni leggere e scaffalature
SI
120 mesi
Mobili e arredi diversi
SI
120 mesi
Mobili e macchine ordinarie d'ufficio
SI
100 mesi
Apparecchiature ATM
SI
96 mesi
Mezzi forti e blindature prefabbricate
SI
80 mesi
Macchinari, apparecchi e attrezzature varie
SI
80 mesi
Impianti antincendio
SI
40 mesi
Macchinari vari, mobili ed arredi
SI
80 mesi
Banconi blindati o con cristalli blindati
SI
60 mesi
Personal Computer
SI
60 mesi
Attrezzatura mensa
SI
48 mesi
Impianti interni speciali di comunicazione
SI
48 mesi
Impianti di allarme
SI
40 mesi
Macchine Ufficio elettriche-elettroniche
SI
30 mesi
Autoveicoli da trasporto
SI
30 mesi
Autovetture
SI
24 mesi
Autovetture in leasing
SI
Sulla base della durata del contratto
Nota Integrativa 497
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
11.7 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74.c)
Non si segnalano impegni per acquisto di attività materiali.
SEZIONE 12 - Attività immateriali - Voce 120
12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
31.12.2014
Attività/Valori
Durata definita
A.1 Avviamento
31.12.2013
Durata indefinita
Durata definita
Durata indefinita
X
-
X
-
A.2 Altre attività immateriali
373
37
373
37
A.2.1 Attività valutate al costo:
373
37
373
37
-
-
-
-
373
37
373
37
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
A.2.2 Attività valutate al fair value
-
-
-
-
a) Attività immateriali generate internamente
-
-
-
-
b) Altre attività
-
-
-
-
373
37
373
37
Totale
12.2 Attività immateriali: variazioni annue
Avviamzento
Altre attività immateriali:
generate internamente
Durata definita
A. Esistenze iniziali
A.1 Riduzione di valore totali nette
Altre attività immateriali:
altre
Durata indefinita
31.12.2014
Durata definita
Durata indefinita
569.694
-
-
90.756
37
660.487
(569.694)
-
-
(90.383)
-
(660.077)
410
A.2 Esistenze iniziali nette
-
-
-
373
37
B. Aumenti
-
-
-
-
-
-
B.1 Acquisti
-
-
-
-
-
-
di cui operazioni di aggregazione aziendale
-
-
-
-
-
-
B.2 Incrementi di attività immateriali interne
x
-
-
-
-
-
B.3 Riprese di valore
x
-
-
-
-
-
B.4 Variazioni positive di fair value
-
-
-
-
-
-
- a patrimonio netto
x
-
-
-
-
-
- a conto economico
x
-
-
-
-
-
B.5 Differenze di cambio positive
-
-
-
-
-
-
B.6 Altre variazioni
-
-
-
-
-
-
C. Diminuzioni
-
-
-
-
-
-
C.1 Vendite
-
-
-
-
-
-
C.2 Rettifiche di valore
-
-
-
-
-
-
- Ammortamenti
x
-
-
-
-
-
- Svalutazioni
-
-
-
-
-
-
+ patrimonio netto
x
-
-
-
-
-
+ conto economico
-
-
-
-
-
-
C.3 Variazioni negative di fair value
-
-
-
-
-
-
- a patrimonio netto
x
-
-
-
-
-
- a conto economico
x
-
-
-
-
-
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti
in via di dismissione
-
-
-
-
-
-
C.5 Differenze di cambio negative
-
-
-
-
-
-
C.6 Altre variazioni
-
-
-
-
-
-
D. Rimanenze finali nette
-
-
-
373
37
410
D.1 Rettifiche di valore totali nette
E. Rimanenze finali lorde
F. Valutazione al costo
498 Relazioni e Bilanci 2014
(569.694)
-
-
(90.383)
-
(660.077)
569.694
-
-
90.756
37
660.487
-
-
-
-
-
-
12.3 Altre informazioni
Per le altre attività immateriali a durata limitata, di seguito si riporta la vita utile, per singola categoria, considerata ai fini della
determinazione dell’ammortamento.
31.12.2014
Elenco immobilizzazioni immateriali
- software
Vita utile
Valore netto
36 mesi
373
Si segnala che il software iscritto tra le attività immateriali non è ancora entrato in funzione, pertanto non ancora ammortizzato.
Non esistono impegni contrattuali per l’acquisto di attività immateriali.
SEZIONE 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali Voce 130 dell’attivo e Voce 80 del passivo
13.1 Attività per imposte anticipate: composizione
31.12.2014
31.12.2013
1.023.210
1.026.462
211.739
211.923
Svalutazione titoli AFS
86.417
123.674
Attività materiali - maggiori ammortamenti IAS
10.808
10.255
Svalutazione crediti non bancari e crediti di firma non dedotti
9.047
11.220
Fondi oneri personale
3.835
3.856
Fondi oneri e rischi non dedotti
9.082
12.499
Avviamento ramo banca depositaria da società del gruppo
1.445
1.445
Oneri aumento capitale sociale deducibili in 5 rate
1.232
2.504
Riserva matematica Fondo Pensione Gestione separata ex Acc. 21.03.89
294
372
Oneri straordinari non dedotti
252
232
Altre minori
207
648
1.357.568
1.405.090
31.12.2014
31.12.2013
135.443
38.814
35.854
39.672
Attività materiali - eccedenza ammortamenti dedotti extracontabilmente
4.646
4.851
Purchase price allocation - Spese di aggregazione
5.274
5.274
Immobili in leasing rilevati al fair value
1.370
1.370
Valutazione Titoli FVO
645
343
Valutazione TFR
255
175
183.487
90.499
Avviamento da fusione riallineato
Svalutazione crediti verso clientela
Totale
13.2 Passività per imposte differite: composizione
Rivalutazione titoli AFS
Purchase price allocation - Partecipazioni
Totale
Nota Integrativa 499
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
31.12.2014
1. Importo iniziale
31.12.2013
1.276.957
948.805
2. Aumenti
31.577
347.187
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
31.577
270.622
a) relative a precedenti esercizi
-
212.645
b) dovute al mutamento dei criteri contabili
-
-
c) riprese di valore
-
-
d) altre
31.577
57.977
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
-
-
2.3 Altri aumenti
-
76.565
di cui operazioni di aggregazione aziendale
3. Diminuzioni
-
76.565
(41.247)
(19.035)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
(41.247)
(19.035)
(41.247)
(17.363)
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
-
(1.672)
c) mutamento dei criteri contabili
-
-
d) altre
-
-
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
-
-
3.3 Altre diminuzioni
-
-
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L. 214/2011
-
-
b) altre
-
-
1.267.287
1.276.957
4. Importo finale
Le imposte anticipate sono rilevate sulla base della probabilità di sufficienti imponibili fiscali futuri, tenuto anche conto del regime di
consolidato fiscale adottato ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. n. 917/86 e dalla possibilità di operare, a determinate condizioni,
la conversione in crediti di imposta delle imposte anticipate iscritte in bilancio relativamente a svalutazioni e perdite su crediti verso la
clientela e al riallineamento del valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali.
A decorrere dal periodo di imposta chiuso al 31 dicembre 2011, infatti è stabilita la conversione in crediti di imposta delle imposte
anticipate (IRES) iscritte in bilancio a fronte di perdite fiscali derivanti dalla deduzione differita delle differenze temporanee relative alle
rettifiche di valore dei crediti verso la clientela e degli avviamenti (art. 2, comma 56-bis, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dall’art.
9, D.L. 6 dicembre 2011 n. 201). A decorrere dal periodo di imposta 2013, analoga conversione è stabilita, qualora dalla dichiarazione IRAP
emerga un valore della produzione netta negativo, relativamente alle imposte anticipate (IRAP) che si riferiscono alle suddette differenze
temporanee che abbiano concorso alla determinazione del valore della produzione netta negativo (art. 2, comma 56-bis.1, D.L. 29 dicembre
2010 n. 225, introdotto dalla L. n. 147/2013). Tali ipotesi di conversione - che si aggiungono a quella già prevista per il caso in cui dal
bilancio individuale risulti una perdita di esercizio (art. 2, commi 55 e 56, D.L. n. 225/2010, come da ultimo modificato dalla L. n. 147/2013)
- hanno introdotto una modalità di recupero aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero delle imposte anticipate
in analisi in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa.
Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle attività per imposte anticipate createsi sino all'anno 2013 in effettiva contropartita al conto
economico.
La valorizzazione delle imposte anticipate è stata operata ai fini dell’IRES con aliquota pari al 27,5% e ai fini IRAP con aliquota pari al
5.57%.
Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio, pari a 31,577 milioni di euro sono costituite per 29,090 milioni dalla quota delle svalutazioni e
delle perdite su crediti deducibile nei quattro esercizi successivi ai fini IRES e IRAP, ai sensi delle disposizioni introdotte per gli enti creditizi
e finanziari dall’art. 1, comma 160, lett. c), n. 1), L. 27 dicembre 2013, n. 147, per 1,093 milioni di euro da svalutazioni di crediti di firma, per
790 mila euro da ammortamenti non deducibili, per 502 mila euro da accantonamenti per fondi rischi non deducibili e per 102 mila euro da
oneri rilevati nel corrente esercizio ma deducibili nel successivo.
Le imposte anticipate annullate nell'esercizio per 41,247 milioni di euro sono costituite per 12,060 milioni dal recupero ai fini IRES di quote
costanti delle svalutazioni crediti delle società incorporate B@nca 24-7 Spa e Centrobanca Spa, per 12,194 milioni dal recupero, ai fini
IRES e IRAP, della quota delle svalutazioni e perdite su crediti rilevate nel 2013, deducibili per quinti, per 4,712 milioni di euro dall'utilizzo/
scioglimento di fondi tassati, per 3,252 milioni dall’ammortamento di avviamenti fiscalmente riconosciuti, per 2,827 milioni dalla chiusura
di crediti in sofferenza verso banche, per 593 mila da riprese di valore su crediti di firma, per 274 mila euro da oneri divenuti deducibili
nell’esercizio, per 236 mila euro da ammortamenti su beni materiali e altri oneri divenuti deducibili nell’esercizio e per 78 mila euro da
recuperi conseguenti ad erogazioni del Fondo Pensione.
La restante quota pari a 5,020 milioni di euro è dovuta ad un aggiustamento delle imposte anticipate, che ha trovato contropartita nelle
imposte correnti, dovuta ad un’interpretazione più favorevole dell’Amministrazione Finanziaria in merito al regime di tassazione delle riprese
di valore da incasso sui crediti verso la clientela (per le quali è stata confermata la tassazione rateizzata per quinti, in luogo dall’integrale
tassazione nell’esercizio) pervenuta dopo la chiusura del bilancio ma prima della presentazione della dichiarazione dei redditi del 2013.
500 Relazioni e Bilanci 2014
13.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico)
31.12.2014
1. Importo iniziale
31.12.2013
1.238.386
920.811
29.090
329.876
3. Diminuzioni
(32.527)
(12.301)
3.1 Rigiri
(27.507)
(12.143)
3.2 Trasformazione in crediti d'imposta
-
-
a) derivante da perdite di esercizio
-
-
b) derivante da perdite fiscali
-
-
(5.020)
(158)
1.234.949
1.238.386
2. Aumenti
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
1. Importo iniziale
31.12.2014
31.12.2013
51.685
50.643
2. Aumenti
432
2.129
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
432
1.000
-
a) relative a precedenti esercizi
-
b) dovute al mutamento di criteri contabili
-
-
c) altre
432
1.000
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
-
-
2.3 Altri aumenti
-
1.129
-
1.129
3. Diminuzioni
di cui operazioni di aggregazione aziendale
(4.074)
(1.087)
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
(4.074)
(1.087)
a) rigiri
(4.074)
(364)
b) dovute al mutamento di criteri contabili
-
-
c) altre
-
(723)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
-
-
3.3 Altre diminuzioni
-
-
48.043
51.685
4. Importo finale
Le imposte differite sono rilevate a fronte delle differenze temporanee tra valore contabile di una attività o di una passività ed il suo valore
fiscale.
In relazione alle rivalutazioni di partecipazioni aventi i requisiti per la participation exemption le imposte differite sono state rilevate sulla
quota imponibile del 5%.
Non sono state rilevate imposte differite sulle riserve in sospensione di imposta poichè non sono previsti eventi che ne facciano venire
meno il regime di non tassabilità.
Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle imposte differite createsi sino all'anno 2013 in effettiva contropartita al conto economico.
Le imposte differite rilevate nell'esercizio per 432 mila euro sono imputabili per 411 mila euro alla quota imponibile delle rivalutazione
di titoli azionari classificati nel comparto fair value option e per 22 mila euro agli ammortamenti su beni materiali e immateriali relativi a
precedenti esercizi.
Le imposte differite annullate nell'esercizio per 4,074 milioni di euro sono rappresentate per 3,847 milioni dall’impairment su partecipazioni
su cui era stata allocata la differenza di fusione (purchase price allocation) in seguito all’incorporazione della Banca Lombarda Piemontese
e per 227 mila euro da differenze tra gli ammortamenti civilistici e fiscali su beni materiali.
Nota Integrativa 501
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
1. Importo iniziale
31.12.2014
31.12.2013
128.133
244.225
2. Aumenti
28.507
12.719
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
28.507
357
a) relative a precedenti esercizi
-
-
b) dovute al mutamento di criteri contabili
-
-
28.507
357
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
-
-
2.3 Altri aumenti
-
12.362
-
12.362
3. Diminuzioni
di cui operazioni di aggregazione aziendale
(66.359)
(128.811)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
(66.359)
(128.811)
a) rigiri
(66.359)
(126.737)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
-
-
c) dovute al mutamento dei criteri contabili
-
-
d) altre
-
(2.074)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
-
-
3.3 Altre diminuzioni
-
-
90.281
128.133
4. Importo finale
Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle attività per imposte anticipate createsi sino all'anno 2013 in contropartita al patrimonio netto.
Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio per 28,507 milioni di euro sono imputabili per 1,967 milioni alla valutazione di titoli e
partecipazioni classificati nel comparto AFS e per 771 mila euro alla quota della riserva negativa relativa al TFR non integralmente
deducibile nell’esercizio.
La restante quota, pari a 25,769 milioni di euro, è riferita al reassessment delle imposte anticipate IRAP sui titoli classificati nel comparto
AFS non iscritte nei precedenti esercizi.
Le imposte annullate per 66,359 milioni di euro sono imputabili per 65,127 milioni alla valutazione di titoli AFS e per 1,232 milioni alla quota
di oneri sostenuti per l’aumento di capitale sociale deducibile nel 2014.
13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
1. Importo iniziale
31.12.2014
31.12.2013
38.814
14.555
2. Aumenti
118.906
35.305
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
118.906
35.305
-
a) relative a precedenti esercizi
-
b) dovute al mutamento dei criteri contabili
-
-
c) altre
118.906
35.305
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
-
-
2.3 Altri aumenti
-
-
-
-
3. Diminuzioni
di cui operazioni di aggregazione aziendale
(22.277)
(11.046)
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
(22.277)
(11.040)
a) rigiri
(22.277)
(11.040)
b) dovute al mutamento dei criteri contabili
-
-
c) altre
-
-
-
-
3.2 Riduzione di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
502 Relazioni e Bilanci 2014
-
(6)
135.443
38.814
Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle passività per imposte differite createsi sino all'anno 2013 in contropartita al patrimonio netto.
Le imposte differite rilevate nell'esercizio per 118,906 milioni di euro sono costituite, per 11,532 milioni dalla rilevazione della fiscalità
IRAP, non iscritta nei precedenti esercizi, sui titoli e partecipazioni classificati nel comparto AFS e per 107,374 milioni euro dalla valutazione
degli stessi titoli a fine esercizio.
Le imposte differite annullate nell'esercizio pari a 22,277 milioni di euro si riferiscono all'effetto fiscale sull'adeguamento delle valutazioni
di titoli e partecipazioni AFS.
13.7 Altre informazioni
Attività fiscali correnti
Nella tabella si evidenziano le consistenze delle attività fiscali correnti
31.12.2014
Acconti versati al Fisco
Ritenute alla fonte
Crediti di imposta per trasformazione DTA in crediti di imposta ex L. 214/2011
Crediti verso erario per istanze irap
Altri crediti verso erario
Saldo al 31.12.2014
208.096
3.013
80.486
39.567
331.162
Passività fiscali correnti
Nella tabella si evidenziano le variazioni delle passività fiscali correnti
31.12.2014
Saldo al 31.12.2013
Accantonamento imposte
Utilizzi per pagamento imposte
Altre variazioni
Saldo al 31.12.2014
232.645
173.174
(236.423)
169.396
Probability Test sulle fiscalità differite
Come riportato nella Parte A – Politiche contabili della presente Nota Integrativa - la rilevazione delle passività e delle attività fiscali
differite avviene, in aderenza ai criteri previsti dal principio IAS 12, rispettivamente:
– per le passività fiscali differite avendo riguardo a tutte le differenze temporanee imponibili, salve alcune specifiche fattispecie;
– per le attività fiscali differite avendo riguardo a tutte le differenze temporanee deducibili se è probabile che sarà realizzato nel futuro un
reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata tale differenza temporanea. Per la determinazione del reddito imponibile sono
presi in considerazione anche gli effetti derivanti dall’articoli 117 e segg. TUIR (Consolidato fiscale).
Le attività fiscali sono quantificate secondo le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale le stesse si
realizzeranno. Le attività sono periodicamente sottoposte a verifica al fine di riscontrare il grado di recuperabilità e il livello di aliquote
applicabili nonché l’eventuale obbligo di rilevazione, c.d. reassessment, di attività non iscritte o cancellate per la mancanza dei requisiti
nei precedenti esercizi.
Alla data della presente relazione le imposte anticipate iscritte alla voce “130 Attività fiscali b) anticipate” ammontano complessivamente
a Euro 1.358 milioni Euro riferibili ai seguenti eventi generatori:
eccedenza rettifiche di valore crediti di cui all’art. 106 c.3 TUIR: Euro 212 milioni (di cui Euro 11,3 milioni iscritte ai fini IRAP ai sensi del
nuovo regime fiscale introdotto dall’art. 1, comma 158, della Legge Stabilità 2014, che ne ha disposto la deducibilità ai fini del tributo
regionale a decorrere dal 2013);
avviamenti ed altre attività immateriali, anche oggetto di affrancamento ai sensi di legge, i cui ammortamenti sono deducibili in esercizi
successivi: 1.023 milioni di euro, ciò con riguardo sia ai valori riportati nel bilancio separato che nel bilancio consolidato (articolo 15 c.
10 bis D.L. 185/2008 introdotto dal D.L. 98/2011 conv. Legge 111/2011);
svalutazioni Titoli Portafoglio AFS, accantonamenti e spese non deducibili per ragioni di competenza ai sensi del TUIR per 123 milioni
di euro.
•
•
•
Nello svolgimento del probability test sulle imposte anticipate iscritte nel bilancio al 31 dicembre 2014, sono state separatamente
considerate quelle derivanti da differenze temporanee deducibili relative a svalutazioni e perdite su crediti, avviamento e altre attività
immateriali a vita indefinita (c.d. “imposte anticipate qualificate”).
Nota Integrativa 503
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
A decorrere dal periodo di imposta chiuso al 31 dicembre 2011, infatti è stabilita la conversione in crediti di imposta delle imposte anticipate
(IRES) iscritte in bilancio a fronte di perdite fiscali derivanti dalla deduzione differita delle differenze temporanee relative alle citate
rettifiche di valore dei crediti verso la clientela e degli avviamenti (art. 2, comma 56-bis, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dall’art.
9, D.L. 6 dicembre 2011 n. 201). A decorrere dal periodo di imposta 2013, analoga conversione è stabilita, qualora dalla dichiarazione IRAP
emerga un valore della produzione netta negativo, relativamente alle imposte anticipate (IRAP) che si riferiscono alle suddette differenze
temporanee che abbiano concorso alla determinazione del valore della produzione netta negativo (art. 2, comma 56-bis.1, D.L. 29 dicembre
2010 n. 225, introdotto dalla L. n. 147/2013). Tali ipotesi di conversione - che si aggiungono a quella già prevista per il caso in cui dal
bilancio individuale risulti una perdita di esercizio (art. 2, commi 55 e 56, D.L. n. 225/2010, come da ultimo modificato dalla L. n. 147/2013)
- hanno introdotto una modalità di recupero aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero delle imposte anticipate
in analisi in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa.
La convertibilità delle imposte anticipate su perdite fiscali IRES e sul valore della produzione netta negativo, ai fini IRAP che siano
determinate da differenze temporanee qualificate si configura pertanto quale sufficiente presupposto per l’iscrizione in bilancio delle
suddette imposte anticipate, rendendo implicitamente superato il relativo probability test. Tale impostazione trova peraltro conferma
nel documento congiunto Banca d’Italia, Consob e ISVAP n. 5 del 15 maggio 2012 (emanato nell’ambito del Tavolo di coordinamento in
materia di applicazione degli IAS/IFRS), relativo al “Trattamento contabile delle imposte anticipate derivante dalla Legge 214/2011”, e nel
successivo documento IAS ABI n. 112 del 31 maggio 2012 (“Credito d’imposta derivante dalla trasformazione delle attività per imposte
anticipate: chiarimenti della Banca d’Italia Consob ed ISVAP in materia di applicazione degli IAS/IFRS).
Sulla base di tali presupposti la Banca ha effettuato le seguenti verifiche:
– individuazione delle imposte anticipate, diverse da quelle relative a svalutazioni e perdite su crediti, avviamento e altre attività immateriali
a vita indefinita (“imposte anticipate non qualificate”), iscritte nel bilancio;
– analisi di tali imposte anticipate non qualificate e delle imposte differite iscritte nel bilancio distinguendole per tipologia prevedibile
timing di riassorbimento;
– quantificazione previsionale della redditività futura, tesa a verificare la capacità di assorbimento delle imposte anticipate.
L’elaborazione svolta ha evidenziato una base imponibile ampiamente capiente ed in grado di riassorbire la fiscalità iscritta nel bilancio al
31 dicembre 2014.
504 Relazioni e Bilanci 2014
SEZIONE 14 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e
passività associate - Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del passivo
14.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia
di attività
31.12.2014
31.12.2013
Totale A
di cui valutate al costo
di cui valutate al fair value livello 1
di cui valutate al fair value livello 2
di cui valutate al fair value livello 3
-
2.329
2.329
2.329
-
Totale B
di cui valutate al costo
di cui valutate al fair value livello 1
di cui valutate al fair value livello 2
di cui valutate al fair value livello 3
507
507
507
-
-
Totale C
di cui valutate al costo
di cui valutate al fair value livello 1
di cui valutate al fair value livello 2
di cui valutate al fair value livello 3
-
-
Totale D
di cui valutate al costo
di cui valutate al fair value livello 1
di cui valutate al fair value livello 2
di cui valutate al fair value livello 3
-
-
A. Singole attività
A.1 Attività finanziarie
A.2 Partecipazioni
A.3 Attività materiali
A.4 Attività immateriali
A.5 Altre attività non correnti
B. Gruppi di attività (unità operative dismesse)
B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione
B.2 Attività finanziarie valutate al fair value
B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita
B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
B.5 Crediti verso banche
B.6 Crediti verso clientela
B.7 Partecipazioni
B.8 Attività materiali
B.9 Attività immateriali
B.10 Altre attività
C. Passività associate a singole attività in via di dismissione
C.1 Debiti
C.2 Titoli
C.3 Altre passività
D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione
D.1 Debiti verso banche
D.2 Debiti verso clientela
D.3 Titoli in circolazione
D.4 Passività finanziarie di negoziazione
D.5 Passività finanziarie valutate al fair value
D.6 Fondi
D.7 Altre passività
14.2 Altre informazioni
Non si segnalano altre informazioni rilevanti.
14.3 Informazioni sulle partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole non valutate
al patrimonio netto
Non vi sono partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole fra le attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione.
Nota Integrativa 505
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Sezione 15 - Altre attività - Voce 150
15.1 Altre attività: composizione
Descrizione/Valori
Saldo partite illiquide di portafoglio
Altre attività - consolidato fiscale
Partite viaggianti attive
31.12.2014
31.12.2013
-
18.044
184.614
223.837
90.302
154.049
110.165
84.289
34.802
29.457
Scarti valuta su operazioni in cambi
3.555
4.095
Assegni di c/c propri
2.287
3.217
Crediti di imposte per ritenute subite
7.225
4.140
Volumi e scorte
3.571
3.592
Appostazioni debitorie in sospeso presso servizi e sportelli
Clienti e corrispondenti per effetto titoli, cedole e competenze da addebitare
Migliorie su beni di terzi
Partite connesse ad operazioni Covered Bond e Cartolarizzazione
Partite debitorie residuali
Totale
404
531
181.089
120.156
24.325
11.268
642.339
656.675
Per maggiore completezza di informazione, si segnala che è stato riclassificato, sul 31.12.2013, il dato relativo agli scarti valuta su
operazioni in cambi, inizialmente contenuto nella voce "Saldo partite illiquide di portafoglio".
506 Relazioni e Bilanci 2014
PASSIVO
SEZIONE 1 - Debiti verso banche - Voce 10
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2014
31.12.2013
1. Debiti verso banche centrali
10.305.964
12.166.333
2. Debiti verso banche
8.834.453
12.119.478
2.1 Conti correnti e depositi liberi
2.408.747
2.648.228
2.2 Depositi vincolati
5.010.334
7.548.582
2.3 Finanziamenti
1.349.898
1.681.052
2.3.1 Pronti contro termine passivi
613.158
770.153
2.3.2 Altri
736.740
910.899
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
2.5 Altri debiti
Totale
-
-
65.474
241.616
19.140.417
24.285.811
Fair value - livello 1
-
-
Fair value - livello 2
-
2.540.469
Fair value - livello 3
19.207.310
21.758.898
Totale Fair value
19.207.310
24.299.367
La voce Debiti verso banche centrali contiene il valore di bilancio residuo dei finanziamenti ottenuti dalla BCE.
Nell’ambito della voce Debiti verso banche – Conti correnti e depositi liberi si segnalano rapporti infragruppo per 1,9 miliardi di euro e
finanziamenti da altri istituti di credito per 483 milioni di euro.
Nei Depositi vincolati sono compresi finanziamenti da Banche del Gruppo per 4,9 miliardi di euro e finanziamenti da altre banche per 47
milioni di euro.
I Pronti contro termine riguardano rapporti con controparti del Gruppo per 333 milioni di euro e per 280 milioni di euro attengono a
posizioni aperte con altre istituzioni creditizie.
I Finanziamenti - altri sono riferiti ad operazioni in essere con la BEI per 735,3 milioni di euro; la parte residuale è relativa a rapporti
infragruppo di importi residuali.
1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati
Non si segnalano Debiti verso banche subordinati.
1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati
La Banca non ha emesso debiti strutturati verso altre istituzioni creditizie.
1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica
Non si segnalano debiti verso banche oggetto di copertura specifica.
1.5 Debiti per leasing finanziario
Non si rilevano debiti verso banche per leasing finanziario.
Nota Integrativa 507
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
SEZIONE 2 - Debiti verso clientela - Voce 20
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2014
31.12.2013
1. Conti correnti e depositi liberi
1.032.687
671.987
2. Depositi vincolati
-
-
3. Finanziamenti
6.006.451
6.535.873
3.1 Pronti contro termine passivi
5.531.586
5.499.671
474.865
1.036.202
3.2 Altri
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
5. Altri debiti
Totale
-
-
26.132
16.053
7.065.270
7.223.913
Fair value - livello 1
-
-
Fair value - livello 2
-
-
Fair value - livello 3
7.075.825
7.224.689
Fair value
7.075.825
7.224.689
Nella voce Conti correnti e depositi liberi, fra le altre, sono comprese: la liquidità delle gestioni e fondi depositata da UBI Pramerica SGR
per 251,2 milioni di euro e le operazioni infragruppo per 572,1 milioni di euro.
I Pronti contro termine passivi sono relativi a operazioni di finanziamento con la Cassa di Compensazione e Garanzia.
I principali Finanziamenti passivi altri, riguardano, per 446,7 milioni di euro le operazioni con la Cassa Depositi e Prestiti e per 24,4 milioni
di euro operazioni infragruppo.
2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati
Descrizione/Valore
31.12.2014
31.12.2013
-
572.479
Debiti verso clientela
Debiti subordinati
I debiti subordinati verso la clientela esistenti nel 2013 erano costituiti dai depositi inerenti le operazioni di preference shares con: BPB
Funding Llc per 301,8 milioni di euro, Banca Lombarda Preferred Capital Company Llc per 155,6 milioni di euro e BPCI Funding Llc per 115,1
milioni di euro.
2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati
La Banca non ha emesso debiti strutturati sottoscritti da clientela.
2.4 Debiti verso clientela: debiti oggetto di copertura specifica
Non vi sono operazioni in essere verso clientela oggetto di copertura specifica.
2.5 Debiti per leasing finanziario
31.12.2014
31.12.2013
- entro 1 anno
1.023
1.066
- tra 1 e 5 anni
4.757
4.482
18.657
19.954
Debito residuo verso società di leasing
- oltre 5 anni
508 Relazioni e Bilanci 2014
SEZIONE 3 - Titoli in circolazione - Voce 30
3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica
31.12.2014
Tipologia titoli/Valori
Valore
Bilancio
31.12.2013
Fair Value
Livello 1
Livello 2
Livello 3
36.514.980
16.277.423
21.078.127
-
3.539.451
978.676
2.544.021
-
32.975.529
15.298.747
18.534.106
30.688
-
-
Valore
Bilancio
Fair Value
Livello 1
Livello 2
Livello 3
30.161.233
17.653.559
12.501.835
-
2.828.329
303.426
2.374.354
-
-
27.332.904
17.350.133
10.127.481
-
30.688
-
49.859
-
49.859
-
-
-
-
-
-
-
-
30.688
-
30.688
-
49.859
-
49.859
-
36.545.668
16.277.423
21.108.815
-
30.211.092
17.653.559
12.551.694
-
A. Titoli
1. obbligazioni
1.1 strutturate
1.2 altre
2. altri titoli
2.1 stutturati
2.2 altri
Totale
Alla fine dell’esercizio i prestiti obbligazionari emessi in relazione ad operazioni di covered bond ammontano a nominali 9,1 miliardi di euro
(il controvalore di bilancio comprensivo del costo ammortizzato e del delta fair value di copertura è pari a 9,8 miliardi di euro).
Il valore di bilancio delle emissioni obbligazionarie sul mercato EMTN ammonta complessivamente a 3,1 miliardi di euro.
3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati
Descrizione/Valore
31.12.2014
31.12.2013
3.583.881
4.383.082
Titoli in circolazione
Titoli in circolazione - Subordinati
L’elenco delle singole emissioni obbligazionarie è riportato nella Sezione 2 – parte F del presente bilancio, relativa alle informazioni sul
capitale.
3.3 Titoli in circolazione oggetto di copertura specifica
31.12.2014
31.12.2013
1. Titoli oggetto di copertura specifica del fair value:
20.355.012
13.336.929
a) rischio di tasso di interesse
20.355.012
13.336.929
b) rischio di cambio
-
-
c) più rischi
-
-
2. Titoli oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari:
-
-
a) rischio di tasso di interesse
-
-
b) rischio di cambio
-
-
c) altro
-
-
La valutazione delle obbligazioni sottostanti e dei relativi contratti di copertura ha generato un risultato netto contabilizzato nella voce 90
di Conto Economico – risultato netto delle operazioni di copertura.
Nota Integrativa 509
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
SEZIONE 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2014
31.12.2013
FV
FV
FV*
VN
L1
L2
VN
L3
FV*
L1
L2
L3
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche
-
-
-
-
-
902.000
959.994
-
-
959.994
2. Debiti verso clientela
-
-
-
-
-
18.000
18.968
-
-
18.968
3. Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.1 Obbligazioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.1.1 Strutturate
-
-
-
-
x
-
-
-
-
x
3.1.2 Altre obbligazioni
-
-
-
-
x
-
-
-
-
x
3.2 Altri titoli
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2.1 Strutturati
-
-
-
-
x
-
-
-
-
x
3.2.2 Altri
Totale A
-
-
-
-
x
-
-
-
-
x
-
-
-
-
-
920.000
978.962
-
-
978.962
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
x
300
721.881
-
x
x
52
551.777
-
x
1.1 Di negoziazione
x
300
721.881
-
x
x
52
551.777
-
x
1.2 Connessi con la fair value option
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
1.3 Altri
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
2. Derivati creditizi
x
-
-
-
x
x
-
-
645
x
2.1 Di negoziazione
x
-
-
-
x
x
-
-
645
x
2.2 Connessi con la fair value option
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
2.3 Altri
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
Totale B
x
300
721.881
-
x
x
52
551.777
645
x
Totale (A+B)
-
300
721.881
-
-
920.000
979.014
551.777
645
978.962
Legenda
FV = fair value
FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione
VN = valore nominale o nozionale
I derivati finanziari (livello 2) si riferiscono principalmente ad operazioni OTC legate all’attività di negoziazione e sono composti
prevalentemente da interest rate swap per 664,9 milioni di euro, da opzioni per 37 milioni di euro e da forward per 16,4 milioni di euro e
commodity 3,6 milioni di euro.
La loro evoluzione è da leggersi in correlazione alla corrispondente voce iscritta fra le attività finanziarie di negoziazione.
4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate
La Banca non ha emesso passività finanziarie di negoziazione subordinate.
4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati
La Banca non ha emesso passività finanziarie di negoziazione strutturate.
4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi “scoperti tecnici”) di negoziazione: variazioni annue
Le passività finanziarie per cassa detenute dalla Banca al 31 dicembre 2013 erano rappresentate esclusivamente da scoperti tecnici,
azzeratesi nel corso del 2014.
510 Relazioni e Bilanci 2014
SEZIONE 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50
La Banca non ha in essere alcuna passività finanziaria valutata al fair value.
SEZIONE 6 - Derivati di copertura - Voce 60
6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici
Fair Value 31.12.2014
L1
L2
L3
A. Derivati finanziari
-
937.018
-
1) Fair value
-
937.018
-
2) Flussi finanziari
-
-
-
3) Investimenti esteri
-
-
B. Derivati creditizi
-
1) Fair value
Fair Value 31.12.2013
VN
31.12.2014
VN
31.12.2013
L1
L2
L3
11.329.852
-
377.702
-
3.860.401
11.329.852
-
377.702
-
3.860.401
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2) Flussi finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale
-
937.018
-
11.329.852
-
377.702
-
3.860.401
I derivati finanziari si riferiscono esclusivamente a coperture di tasso di interesse del tipo Interest Rate Swap.
6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
Operazioni/Tipo di copertura
Fair Value
Flussi Finanziari
Specifica
Rischio di
tasso
1. Attività finanziarie disponibili
per la vendita
2. Crediti
Rischio di
cambio
Generica
Rischio di
credito
Rischio di
prezzo
Specifica
Generica
Investimenti
esteri
Più rischi
921.427
-
-
-
-
x
-
x
x
7.775
-
-
x
-
x
-
x
x
3. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
x
-
-
x
-
x
-
x
x
4. Portafoglio
x
x
x
x
x
6.653
x
-
x
5. Altre operazioni
Totale Attività
1. Passività finanziarie
2. Portafoglio
Totale Passività
-
-
-
-
-
x
-
x
-
929.202
-
-
-
-
6.653
-
-
-
1.163
-
-
x
-
x
-
x
x
-
-
-
-
-
-
-
-
x
1.163
-
-
-
-
-
-
-
-
1. Transazioni attese
x
x
x
x
x
x
-
x
x
2. Portafoglio di attività e passività
finanziarie
x
x
x
x
x
x
x
-
-
Relativamente alle operazioni di copertura specifica, il controvalore dei derivati di copertura su attività disponibili per la vendita si riferisce
in prevalenza alle posizioni su Titoli di Stato italiani.
SEZIONE 7 - Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura
generica - Voce 70
La Banca non ha posto in essere contratti derivati per copertura generica di passività finanziarie.
SEZIONE 8 - Passività fiscali - Voce 80
Vedi sezione 13 dell’attivo.
Nota Integrativa 511
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
SEZIONE 9 - Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 90
Vedi sezione 14 dell’attivo.
SEZIONE 10 - Altre passività - Voce 100
10.1 Altre passività: composizione
Descrizione/Valore
31.12.2014
31.12.2013
Saldo partite illiquide di portafoglio
77.638
-
Altre passività - consolidato fiscale
287.111
219.056
Appostazioni creditorie in sospeso c/o servizi e sportelli
106.761
58.829
32.462
23.797
Ritenute su redditi riconosciuti a terzi
8.401
6.666
Imposte indirette da versare
3.101
6.202
Partite viaggianti passive
Dividendi e somme a disposizione dei soci
Scarti valuta su operazioni in cambi
Debiti verso fornitori
Debiti per scopi di istruzioni culturali, benefici, sociali
Debiti derivanti da garanzie e impegni
86
82
264
4.119
41.138
66.875
6.564
6.503
23.627
26.587
Debiti inerenti al personale
29.141
20.731
Partite creditorie residuali
134.776
191.630
Totale
751.070
631.077
SEZIONE 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110
11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio
B.2 Altre variazioni
di cui operazioni di aggregazione aziendale
31.12.2014
31.12.2013
40.166
43.612
6.706
6.766
168
256
6.538
6.510
-
5.713
C. Diminuzioni
(1.429)
(10.212)
C.1 Liquidazioni effettuate
(1.300)
(5.037)
(129)
(5.175)
45.443
40.166
C.2 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
11.2 Altre informazioni
Ipotesi demografiche ed attuariali adottate per la valutazione del fondo TFR e dei premi d’anzianità
METODOLOGIA UTILIZZATA AL 31.12.2014
Tasso di mortalità
Sono state utilizzate le tavole SIM e SIF 2012.
Anticipazioni di TFR
La probabilità di anticipazione, determinata sulla base dei dati storici aziendali, si attesta al 2% mentre l’importo medio richiesto
si attesta tra il 45% e il 100% del fondo disponibile.
Tassi di inflazione
Lo scenario inflazionistico che si prevede si possa attestare nel lungo periodo ha portato ad utilizzare il tasso del 1,5%.
Tassi di attualizzazione
È stato utilizzato un tasso pari al 1,0766%, ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2014,
utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare e anticipare
fino all’estinzione della popolazione considerata. Ciò in quanto lo IAS 19 dispone di far riferimento ai rendimenti di mercato degli
“high quality corporate bonds”, ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo
riferimento alla definizione di titoli “Investment Grade”, per cui un titolo è definito tale se ha un rating pari o superiore a BBB di
S&P o Baa2 di Moody’s, si è deciso di considerare i soli titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe “A” di rating,
col presupposto che tale classe identifica un livello medio di rating nell’ambito dell’insieme dei titoli “Investment Grade” ed
escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. Considerato che lo IAS 19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico settore
merceologico si è optato per una curva di mercato “Composite” che riassumesse quindi le condizioni di mercato in essere alla
data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial.
Quanto invece all’area geografica è stato fatto riferimento all’area Euro.
512 Relazioni e Bilanci 2014
METODOLOGIA UTILIZZATA AL 31.12.2013
Tasso di mortalità
Sono state utilizzate le tavole RGS48 opportunamente modificate sulla base dei dati storici aziendali.
Anticipazioni di TFR
La probabilità di anticipazione, determinata sulla base dei dati storici aziendali, si attesta al 2% mentre l’importo medio richiesto
si attesta tra il 45% e il 100% del fondo disponibile.
Tassi di inflazione
Lo scenario inflazionistico che si prevede si possa attestare nel lungo periodo ha portato ad utilizzare il tasso del 2%.
Tassi di attualizzazione
È stato utilizzato un tasso pari al 2,1780%, ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2013,
utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare e anticipare
fino all’estinzione della popolazione considerata. Ciò in quanto lo IAS 19 dispone di far riferimento ai rendimenti di mercato degli
“high quality corporate bonds”, ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo
riferimento alla definizione di titoli “Investment Grade”, per cui un titolo è definito tale se ha un rating pari o superiore a BBB di
S&P o Baa2 di Moody’s, si è deciso di considerare i soli titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe “A” di rating,
col presupposto che tale classe identifica un livello medio di rating nell’ambito dell’insieme dei titoli “Investment Grade” ed
escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. Considerato che lo IAS 19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico settore
merceologico si è optato per una curva di mercato “Composite” che riassumesse quindi le condizioni di mercato in essere alla
data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial.
Quanto invece all’area geografica è stato fatto riferimento all’area Euro.
SEZIONE 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce 120
12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione
Voci/Valori
31.12.2014
1. Fondi di quiescenza aziendali
31.12.2013
1.144
1.061
2. Altri fondi rischi e oneri
44.074
57.427
2.1 controversie legali
27.861
27.670
2.2 oneri per il personale
8.262
11.117
2.3 altri
7.951
18.640
45.218
58.488
Totale
Il decremento dei Fondi rischi ed oneri rispetto all’esercizio precedente attiene, per la parte più significativa, alla chiusura della posizione
relativa alla società By You Spa, pari a 13 milioni di euro al 31.12.2013. Tale chiusura ha comportato un utilizzo del fondo esistente pari a
10,6 milioni a copertura di quanto dovuto e un rilascio a Conto Economico dei rimanenti 2,4 milioni di euro.
Per quanto concerne le posizioni più rilevanti si evidenzia:
- fra le controversie legali le posizioni ex Centrobanca Spa per 18,6 milioni; cause diverse per prestiti personali extra captive (ex B@nca 24-7
Spa) per 4,6 milioni di euro e altre posizioni numerose ma di entità minore;
- i fondi per oneri inerenti il personale sono riferiti a esposizioni prevedibili ma non definite in maniera precisa circa la quantità e il momento
dell’esborso.
12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue
Fondi di quiescenza
Altri fondi
Totale
1.061
57.427
58.488
151
12.104
12.255
-
11.595
11.595
27
47
74
-
18
18
B.4 Altre variazioni
124
444
568
C. Diminuzioni
(68)
(25.457)
(25.525)
C.1 Utilizzo dell'esercizio
(68)
(15.618)
(15.686)
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
-
(1)
(1)
C.3 Altre variazioni
-
(9.838)
(9.838)
1.144
44.074
45.218
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
D. Rimanenze finali
12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti
Trattasi di fondo di previdenza integrativo al quale risultano iscritti, ormai in forma residuale, 9 pensionati di ex Centrobanca Spa. Rispetto
allo scorso esercizio non ci sono state variazioni nella popolazioni degli iscritti.
La contribuzione per l’anno 2014 così come stabilita dal “Regolamento del Fondo” è stata determinata in funzione del tasso medio
ponderato dedotto dalla curva adottata nella valutazione svolta (pari al 1,04%).
In contropartita la banca ha beneficiato dei frutti derivanti dall’impiego del patrimonio del fondo. Le consistenze del fondo non risultano
investite in specifiche attività.
Salvo l’importo di cui alla voce 120 a) del passivo, non risultano iscritte nel bilancio della banca altre passività e/o attività.
Nota Integrativa 513
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Le principali ipotesi attuariali sulla base della valutazione del fondo al 31.12.2014 sono costituite da:
- ipotesi demografiche desunte dalle tavole di mortalità elaborate dalla Ragioneria Generale dello Stato, distinte per sesso, RG48;
- tasso di attualizzazione ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2014, utilizzando come pesi i
rapporti tra l’importo pagato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare fino all’estinzione della popolazione.
Il valore attuale del fondo, determinato sulla base di dette ipotesi, ha messo in evidenza una “perdita attuariale” di 124 mila euro (punto
B.4).
MOVIMENTAZIONE AI FINI IAS 19 DELLE PASSIVITÀ DELL’ANNO 2014
A
ESISTENZE INIZIALI
B
AUMENTI
B1
Interessi passivi
B2
Actuarial losses
B3
Accantonamenti
B4
Altre variazioni
124
C
DIMINUZIONI
(68)
C1
Benefit paid
(68)
C2
Actuarial gains
C3
Altre variazioni
D
RIMANENZE FINALI
1.061
151
27
1.144
N. ISCRITTI
9
di cui ATTIVI
0
12.4 Fondi per rischi e oneri - altri fondi
Voci/Componenti
31.12.2014
31.12.2013
2.500
2.000
612
630
Altri fondi per rischi e oneri
1. Fondo per rischi su revocatorie
2. Fondo rettifiche interessi commissioni e spese
3. Fondo per bond in default
-
-
4. Altri fondi per rischi e oneri
4.839
16.010
Totale
7.951
18.640
Passività potenziali
Passività potenziali
Per contenzioso fiscale
Per revocatorie
67.353
531
Per altre controversie legali
348.216
Totale
416.100
Le passività disciplinate dallo IAS 37, caratterizzate dall’assenza di certezza in merito alla scadenza o all’importo della spesa futura richiesta
per l’adempimento di debiti presunti, sono riconducibili alle seguenti tipologie:
• passività probabili;
• passività potenziali (possibili o remote).
La corretta identificazione della natura delle passività è di assoluta importanza perché determina l’obbligo o meno di iscrizione a bilancio
del rischio derivante dall’obbligazione.
L’appostazione a fondo rischi di un accantonamento è rappresentativo di una passività probabile con scadenza o ammontare incerti14 il
cui importo rilevato in bilancio rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di
riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.
L’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere
l’obbligazione, laddove l’effetto dell’attualizzazione è significativo.
14 Per i criteri di rilevazione degli accantonamenti si rinvia alla Parte A.2 della Nota Integrativa “Parte relativa alle principali voci di bilancio”, par. 12 “Accantonamenti a
fondi per rischi e oneri”.
514 Relazioni e Bilanci 2014
I fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere l’obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è
sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno.
Periodicamente viene rivista la misura dell’accantonamento in modo da verificarne la congruità.
Si indicano di seguito i parametri legali generali ed astratti che regolano il processo di attualizzazione degli accantonamenti, che viene
condotto con riferimento a ciascuna singola controversia passiva ed alla durata residua della stessa.
• tipologia/natura della controversia, da determinarsi alla luce del petitum, cioè delle richieste formulate dalla controparte. A tal fine
potranno essere individuate delle “macro-famiglie” quali, ad esempio, controversie societarie, controversie giuslavoristiche, controversie
in materia di intermediazione finanziaria, controversie genericamente definibili come di risarcimento danni (derivanti da inadempimento
contrattuale, da fatto illecito, da violazione di norme imperative) etc.;
• grado di “innovatività” della controversia, da determinarsi tenendo conto del fatto che l’oggetto della stessa verta su materie già
conosciute e opportunamente “ponderate” dalla Banca ovvero su materie assolutamente nuove e quindi bisognose di approfondimento
(ad esempio perché scaturite da un mutamento della normativa o degli orientamenti giurisprudenziali);
• grado di strategicità della controversia per la Banca: la Banca, per ragioni di opportunità commerciale potrebbe ad esempio decidere di
definire la vertenza in modo rapido anche in presenza di argomenti difensivi che consentirebbero di resistere a lungo in giudizio;
• durata media della vertenza, da ponderare tenendo conto anche del dato geografico, cioè della localizzazione del foro presso il quale
la causa è radicata e dello stadio evolutivo del processo. A tal riguardo si dovrà naturalmente operare una scelta della fonte statistica
dalla quale ricavare i dati e ci si potrà avvalere dell’ausilio dei legali che assistono la Banca nella vertenza e che hanno una conoscenza
diretta del foro di volta in volta interessato;
• “natura” della controparte (ad esempio, persona fisica o giuridica, operatore qualificato o meno, consumatore o meno, etc.).
Si definisce passività potenziale:
un’obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o
più eventi futuri non totalmente sotto il controllo dell’azienda;
un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché:
− non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessario l’impiego di risorse finanziarie;
− l’ammontare dell’obbligazione non può essere determinato con sufficiente attendibilità.
•
•
Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile, bensì, qualora ritenute "possibili", unicamente oggetto di informativa.
Diversamente, le passività potenziali ritenute "remote" non richiedono, in ossequio alle previsioni dello IAS 37, alcuna informativa a riguardo.
Analogamente agli importi relativi ad accantonamenti (per passività probabili), anche l’importo delle passività potenziali è soggetto a
periodica verifica perché è possibile che le stesse, con la successione degli eventi, diventino remote oppure probabili con la necessità, in
quest’ultimo caso, di provvedere eventualmente ad un accantonamento.
Si riporta di seguito un elenco di passività potenziali di carattere fiscale.
ATTI DI ACCERTAMENTO
IMPOSTA SOSTITUTIVA EX D.P.R. 601/1973 SUI FINANZIAMENTI A MEDIO/LUNGO TERMINE
Con riferimento all’imposta sostitutiva (0,25%) prevista dagli articoli 15 e seguenti del D.P.R. 601/1973 sui finanziamenti a medio/lungo
termine, l’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 20/E del 28 marzo 2013, aveva affrontato il tema della sua applicazione in relazione allo
specifico caso dei finanziamenti i cui contratti fossero sottoscritti all’estero.
In particolare, l’Agenzia riteneva non rilevante la sottoscrizione di tali atti all’estero – e perciò esclusi dall’imposta sostitutiva – mentre
rileverebbe la concreta formazione dell’atto in Italia (vedi consenso delle parti). Sulla scorta di tale orientamento e sulla base di
documentazione raccolta nel corso di verifiche fiscali effettuate anche presso altre banche partecipanti ad operazioni di finanziamento in
pool, alcuni Uffici locali dell’Agenzia delle Entrate hanno notificato a talune Banche del Gruppo (inclusa la capogruppo UBI Banca, quale
incorporante di Centrobanca) degli avvisi di liquidazione con riguardo sia all’annualità 2009 che all’annualità 2010 e riferiti in prevalenza ad
alcuni “finanziamenti in pool” erogati unitamente ad altri primari istituti di credito nazionali, pure raggiunti da analoghi avvisi di liquidazione.
Le banche destinatarie degli avvisi di liquidazione hanno provveduto ad avviare, d’intesa con ciascun soggetto finanziato ovvero unitamente
agli altri istituti partecipanti al finanziamento, motivati ricorsi fondati principalmente sulla insussistenza degli asseriti elementi documentali
nonché sulla consolidata prassi ministeriale in tema di cartolarità della imposta in parola come chiarito ai fini della imposta di registro.
Nel periodo esaminato si sono svolte alcune udienze di trattazione di ricorsi introduttivi di procedimenti contenziosi avviati nelle sedi
competenti per l’annullamento dei citati avvisi di liquidazione. In particolare, e per quanto concerne UBI Banca:
Commissione Tributaria Provinciale di Milano – udienza del 30 giugno 2014 riguardante UBI Banca quale incorporante di Centrobanca, in
esito alla quale è stata emessa sentenza di accoglimento del ricorso.
Si ha notizia che gli esiti favorevoli per il Gruppo UBI siano in linea con analoghi procedimenti instaurati da altre banche e che in generale la
stessa Amministrazione sia orientata ad emanare provvedimenti di autotutela fatti salvi i casi di rinvenimento di documenti che riproducano
integralmente, compresa la sottoscrizione, il contenuto del contratto successivamente stipulato all’estero.
•
PREFERENCE SHARES
La controversia concerne il regime fiscale applicato di tempo in tempo da UBI Banca e dal Banco di Brescia agli interessi riconosciuti ad
alcune società controllate residenti nel Delaware (USA) a fronte di depositi bancari costituiti da tali società in dipendenza di emissioni sui
mercati internazionali di strumenti finanziari denominati “preference shares”.
L’operazione nel suo complesso, posta in essere per finalità di rafforzamento patrimoniale, era stata debitamente sottoposta alla preventiva
verifica di Banca d’Italia e da questa approvata, in quanto assolutamente conforme alla disposizioni emanate dall’Autorità di Vigilanza.
In linea con i disposti contrattuali alla base dell’operazione, le somme ricevute dalle società statunitensi sono state qualificate come
Nota Integrativa 515
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
“depositi bancari” a fini contabili e fiscali. In dipendenza di tale qualificazione, la banca ha ritenuto non applicabile alcuna forma di ritenuta
alla fonte sui proventi corrisposti a soggetti non residenti a titolo di remunerazione di depositi bancari. Di converso, l’Agenzia delle Entrate
é, invece, giunta alla conclusione che i depositi bancari effettuati dalle società del Delaware debbano, in realtà, essere considerati alla
stregua di “finanziamenti”. Per effetto di tale diversa qualificazione, l’Amministrazione finanziaria ha considerato applicabile ai proventi
riconosciuti alle società estere la ritenuta prevista dall’articolo 26, comma 5, D.P.R. 600/1973 sui proventi corrisposti.
I recenti sviluppi di tale vicenda, che interessa più esercizi a partire dall’esercizio 2004, si possono riassumere come segue:
in data 5 maggio 2014 la Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha respinto il ricorso presentato da UBI Banca per l’anno 2006,
confermando la debenza delle ritenute (euro 4,41 milioni) ed escludendo l’applicabilità delle sanzioni di euro 1,32 milioni per incertezza
normativa. UBI Banca ha proposto appello avverso la sentenza limitatamente alla parte in cui si ritengono dovute le ritenute alla fonte,
mentre l’Agenzia delle Entrate ha appellato la sentenza per la parte in cui vengono disapplicate le sanzioni;
in data 11 settembre 2014 la Commissione Tributaria Regionale di Milano ha respinto l’appello di UBI Banca per l’anno 2004, confermando
la debenza delle ritenute (euro 4,41 milioni) ed escludendo l’applicabilità delle sanzioni di euro 6,55 milioni per incertezza normativa.
Pende il termine per la proposizione del ricorso alla Corte di Cassazione;
in data 19 novembre 2014 la Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha accolto il ricorso presentato da UBI Banca per l’anno 2005,
annullando la pretesa impositiva (ritenute per euro 4,41 milioni e correlate sanzioni) in conseguenza della mancata instaurazione da
parte dell’Agenzia delle Entrate della procedura di contraddittorio preventivo che per norma fiscale e giurisprudenza si ritiene applicabile
a tutti i casi di abuso/elusione.
Analoghe controversie sono presenti presso la controllata Banco di Brescia.
Ciò premesso, anche sulla base di pareri rilasciati da illustri professionisti, la Banca ritiene di aver correttamente operato e che le
argomentazioni addotte a propria difesa poggino su un fondamento giuridico obiettivo. Infine, occorre segnalare che la tematica in oggetto
coinvolge altri primari gruppi bancari: di conseguenza, la vicenda andrà monitorata anche a fronte dell’esito del contenzioso che interessa
gli altri istituti di credito.
Si ricorda che l’ammontare fino ad ora accertato per ritenute ammonta, per UBI Banca a 26,50 milioni di euro con riguardo alle annualità
dal 2004 al 2009 (oltre a sanzioni per 45,3 milioni).
Per completezza, si precisa che nel corso del primo trimestre del 2014, sono state estinte le operazioni di preference share, a fronte del
mutato contesto normativo regolamentare che ha modificato le regole di computo di tali strumenti nel patrimonio di vigilanza.
•
•
•
IMPOSTA DI REGISTRO OPERAZIONI DI CONFERIMENTO SPORTELLI
Nel corso della prima decade del mese di ottobre la capogruppo UBI Banca, come pure talune banche-rete, sono state destinatarie, da
parte dei competenti uffici dell’ Agenzia delle Entrate, di molteplici avvisi di liquidazione di imposta di registro per una presunta omessa
registrazione di contratti verbali di cessione di azienda effettuati nell’anno 2010.
L’operazione di riorganizzazione territoriale che il Gruppo UBI pose in essere in quell’anno, in sintesi, prevedeva:
- un progetto di ottimizzazione territoriale delle banche sopra riportate con l’obiettivo di meglio focalizzare l’attività di tali banche nelle
rispettive aree geografiche di riferimento;
- il conseguente trasferimento infragruppo di 316 filiali attraverso 14 conferimenti di rami d’azienda;
- la successiva cessione alla capogruppo UBI Banca (ed ad altri soggetti) delle partecipazioni rivenienti dai conferimenti al fine di ripristinare
gli originali assetti partecipativi.
Tutti gli avvisi di liquidazione emessi dai diversi uffici dell’Agenzia delle Entrate in relazione al piano di ottimizzazione territoriale
contengono una richiesta di pagamento di imposta di registro (e in taluni casi, anche di imposta ipotecaria e imposta catastale) in misura
proporzionale motivata dal fatto che – a detta dell’amministrazione finanziaria - all’interno dell’operazione di riorganizzazione territoriale
sarebbe possibile individuare la sussistenza di contratti verbali di cessione di ramo d’azienda di volta in volta posti in essere tra le singole
banche conferenti e il “Gruppo UBI” (quest’ultimo soggetto non meglio identificato dall’Agenzia delle Entrate negli avvisi di liquidazione).
L’ammontare complessivo della pretesa erariale, con riguardo agli avvisi di liquidazione notificati alla capogruppo UBI Banca (quale
coobbligata, unitamente ad altri soggetti), ammonta a 33,1 milioni di Euro escluse sanzioni.
Il Gruppo, in dipendenza del dettato normativo in tema di imposta di registro e tenuto conto anche della giurisprudenza nel frattempo
creatasi sulla materia, ritiene che la riorganizzazione posta in essere non sia connotata da alcuna forma di elusività o censurabilità, anche
sulla scorta di autorevoli pareri ricevuti, considerato che essa è supportata da valide ragioni economiche e che le stesse direttive europee
mandano esenti da imposte d’atto simili operazioni.
Per quanto sopra, nella prima decade di dicembre 2014 tali avvisi sono stati impugnati con rituale costituzione in giudizio presso le
competenti Commissioni Tributarie Provinciali.
IRES
Nel novembre 2011 UBI Banca (già BPU Banca ante 1° aprile 2007) è stata destinataria di un avviso di accertamento in merito al trattamento
fiscale ai fini IRPEG applicato sul conferimento di azienda bancaria effettuato il 1° luglio 2003 a favore delle allora neo costituite Banca
Popolare di Bergamo Spa e Banca Popolare Commercio e Industria Spa. In particolare, veniva contesta la deduzione integrale (recte:
recupero fiscale) operata dalla conferente BPU Banca di fondi rischi tassati costituiti in precedenti esercizi.
Da tale avviso scaturivano presunte omesse imposte pari ad euro 17,9 milioni ed euro 25,2 milioni quali sanzioni, oltre interessi. In
considerazione di tali elevati importi veniva avviata una segnalazione al Tribunale Penale di Bergamo che peraltro in data 21 luglio 2010 ne
disponeva l’archiviazione sia per mancanza di dolo specifico che per l’intervenuta prescrizione penale dell’ipotizzato reato.
La banca ha prontamente impugnato presso la competente Commissione Tributaria Provinciale l’avviso in parola evidenziando in via
preliminare l’avvenuta decadenza del termine di accertamento – il termine per l’accertamento dell’esercizio 2003 spirava il 31 dicembre
2008 ai sensi dell’art. 43 DPR 600/1973 mentre l’accertamento è avvenuto nel 2011 -. Il raddoppio dei termini cui si riferisce la sentenza
n. 247 del 25 luglio 2011 della Corte Costituzionale presuppone comunque che l’ufficio accertatore non abbia effettuato strumentalmente
la denuncia penale all’esclusivo fine di invocare il raddoppio dei termini. Nel caso in esame la verifica fiscale – i cui risultati sono stati
richiamati nell’avviso impugnato - fu impropriamente avviata pur essendo già prescritto il reato ed altrettanto risultava già spirato il termine
ordinario di accertamento. La tematica come noto è oggetto di esame nell’ambito della delega fiscale di cui alla L. n. 23/2014 (vedasi
condizioni per il raddoppio dei termini).
Con ordinanza del 14 luglio 2014, a seguito della notifica di una cartella di pagamento di euro 8,3 milioni per riscossione a titolo provvisorio,
la Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha accolto l’istanza di sospensiva della banca con riferimento a tale cartella come pure con
riferimento ad atto di pignoramento presso terzi pure disposto da Equitalia Nord Spa. La trattazione del merito della controversia è stata
fissata al 9 marzo 2015.
516 Relazioni e Bilanci 2014
In considerazione degli autorevoli pareri ricevuti, come pure dell’esito positivo dell’istanza di sospensione, si ritiene non probabile il rischio
di soccombenza.
IMPOSTE IPO-CATASTALI
Con avviso di liquidazione notificato ad UBI Banca nel luglio 2011 veniva contestato l’asserito omesso versamento di imposte ipotecarie
e catastali, per complessivi euro 0,56 milioni, in relazione alla cessione, effettuata nel 2010, di un complesso immobiliare (cessione
assoggettata per contro ad IVA). La Banca ha proposto ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano la quale ha accolto
integralmente il ricorso con sentenza depositata il 1° ottobre 2012. Tale sentenza è stata appellata nell’aprile 2013 con ricorso alla
Commissione Tributaria Regionale da parte dell’Agenzia delle Entrate. La Commissione Regionale, con sentenza depositata il 28 maggio
2014 ha confermato la favorevole decisione di primo grado. L’Agenzia delle Entrate ha notificato nel gennaio 2015 ricorso alla Corte di
cassazione, in relazione al quale la Banca si costituirà in giudizio nei termini di legge con proprio controricorso.
I rischi relativi al contenzioso fiscale sono oggetto di costante analisi e monitoraggio al fine di cogliere tempestivamente eventuali
modifiche nella classificazione del rischio e in conseguenza mantenere idonei presidi patrimoniali.
Relativamente all’informativa sul contenzioso legale, si rimanda alla Sezione 4 Rischi operativi della Parte E della presente nota integrativa.
SEZIONE 13 - Azioni Rimborsabili
Non sono state emesse azioni con diritto di rimborso.
SEZIONE 14 - Patrimonio d’impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200
14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione
Nr azioni ORDINARIE
Nr azioni PROPRIE in portafoglio
31.12.2014
31.12.2013
901.748.572
901.748.572
1.483.192
1.700.000
Il capitale sociale di UBI Banca alla data del 31 dicembre 2014 risulta pari a euro 2.254.371.430,00 suddiviso in numero 901.748.572 azioni
nominative prive di valore nominale, e non ha subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2013.
Nota Integrativa 517
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue
Voci/Tipologie
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio
- interamente liberate
- non interamente liberate
A.1 Azioni proprie (-)
B.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Nuove emissioni
- a pagamento:
- operazioni di aggregazioni di imprese
- conversione di obbligazioni
- esercizio di warrant
- altre
- a titolo gratuito:
- a favore dei dipendenti
- a favore degli amministratori
- altre
B.2 Vendita di azioni proprie
B.3 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Annullamento
C.2 Acquisto di azioni proprie
C.3 Operazioni di cessione di imprese
C. 4 Altre variazioni
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali
D.1 Azioni proprie (+)
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio
- interamente liberate
- non interamente liberate
Ordinarie
Altre
901.748.572
901.748.572
(1.700.000)
900.048.572
216.808
216.808
900.265.380
1.483.192
901.748.572
901.748.572
-
-
14.3 Capitale: altre informazioni
Nel corso dell’esercizio sono state assegnate 216.808 azioni proprie, nell'ambito delle politiche di remunerazione e incentivazione al
"personale più rilevante" come descritto ampiamente nella Parte I della presente Nota. Al 31.12.2014 le azioni proprie in portafoglio sono
pari a 1.483.192 per un controvalore a patrimonio netto pari a euro 5.340.225,00.
14.4 Riserve di utili: altre informazioni
Riserva legale
Riserva ex art. 22 D.Lgs. N. 153/1999
Riserva straordinaria
Riserva acquisto azioni proprie
Riserva tassata di utili
Riserva ex art. 13 c.6 D.Lgs n. 124/1993
Riserva ex art. 6 D.Lgs n. 38/2005
Riserva di utili per ACT - polizza sanitaria
Utili portati a nuovo
31.12.2014
31.12.2013
573.912
566.778
36.494
36.494
1.040.797
1.039.347
7.250
7.250
4
4
762
762
16.515
8.653
2.267
2.267
49
99
1.678.050
1.661.654
31.12.2014
31.12.2013
Riserva val. partecipazioni a patrimonio netto
12.153
12.153
Riserva da storno ammortamenti pregressi
61.649
61.649
Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/1990
75.213
75.213
Riserva ex art. 7 c. 3 Legge n. 218/1990
71.885
71.885
437.854
437.854
Riserve di utili
Riserva da operazioni sottoposte a controllo comune
Riserva da riforma previdenza complementare
-3.618
-3.618
Altre riserve
21.099
21.134
Riserve altre
676.235
676.270
518 Relazioni e Bilanci 2014
Ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 7-bis) del Codice Civile si riporta di seguito il prospetto di riepilogo delle voci di Patrimonio Netto distinte
secondo l’origine e con l’indicazione della possibilità di utilizzo e di quota distribuibile (importi al centesimo di euro):
Valore al 31.12.2014
Quota disponibile
Possibilità Utilizzo
Vincolo fiscale (1)
Utilizzi negli ultimi
3 esercizi
A) CAPITALE
Capitale sociale
B) RISERVE DI CAPITALE
Riserva da sovrapprezzo Azioni
B) RISERVE DI UTILI
Riserva legale
Riserva straordinaria
Riserva ex art. 22 D.Lgs. n. 153/1999
Riserva acquisto azioni proprie
Riserva ex art. 13 C. 6 D. Lgs. 124/93
Riserva indisponibile ex art. 6 D. Lgs. 38/2005
Riserva di Utili per ACT - polizza sanitaria
Altre riserve di utili e utili portati a nuovo
C) RISERVE ALTRE
Riserva val. partecipazioni a patrimonio netto
Riserva da storno ammortamenti pregressi (5)
Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/1990 (5)
Riserva ex art. 7 c. 3 Legge n. 218/1990
Riserva da operazioni under common control
Riserva da riforma previdenza complementare
Altre riserve
D) RISERVE DA VALUTAZIONE
Riserva di rivalutazione Legge n. 350/2003
Riserva da valutazione - attività finanziarie
disponibili per la vendita
Riserva da valutazione – adozione del fair value
in sostituzione del costo (5)
Riserva da utili/perdite attuariali fondo TFR
Altre riserve da valutazione
E) Azioni Proprie
TOTALE
Utile netto
Totale patrimonio netto al 31 dicembre 2014
2.254.371.430,00
512.559.822,43
4.716.866.300,80
4.716.866.300,80
AB (2)(3)
142.676.307,98
573.911.871,93
1.040.797.246,40
36.494.083,45
7.250.000,00
762.160,51
16.514.823,94
2.266.865,22
52.605,46
573.911.871,93
1.040.797.246,40
36.494.083,45
1.909.775,04
762.160,51
B (4)
ABC
ABC
ABC
ABC
52.605,46
ABC
12.152.680,05
61.649.339,66
75.213.372,10
71.884.949,60
437.853.778,96
-3.618.366,73
21.099.264,38
12.152.680,05
61.649.339,66
75.213.372,10
71.884.949,60
AB
ABC (6)
AB (5) (6)
AB (5)
AB (7)
21.099.264,38
ABC
1.844.167,38
1.844.167,38
AB (5)
1.844.167,38
27.453.137,73
AB
27.453.137,73
2.713.053.965,45
45.027.337,95
762.160,51
12.152.680,05
61.649.339,66
65.769.618,41
71.884.949,60
39.125.309,00
143.045.472,26
29.148.801,10
-8.844.645,14
-242.544,13
-5.340.224,96
9.485.133.432,24
-918.436.688,78
8.566.696.743,46
6.642.090.954,49
935.877.492,75
A = per aumento di capitale
B = per copertura perdite
C = per distribuzione ai soci
(1) Importi in sospensione d'imposta.
(2) La riserva sovrapprezzo azioni è stata utilizzata nel 2012 a copertura della perdita di esercizio 2011 per un importo pari a 2.713.053.965,45.
(3) A seguito della fusione con Banca Lombarda Piemontese, la Riserva da sovrapprezzo azioni si è incrementata di 5.790.132.233,70, incremento ridottosi a
3.077.078.268,25 euro nel corso del 2012 per effetto della copertura della perdita rilevata nel 2011. Tale copertura è stata operata attingendo alla quota parte del
suddetto incremento,originariamente pari a 4.096.625.123 euro, ridottosi a 1.383.571.157,55 euro, relativo alla rivalutazione dei valori contabili dell’incorporata ed alla
rilevazione di avviamento a seguito dell’allocazione del prezzo di acquisto (“Purchase Price Allocation”).
In considerazione del non chiaro contesto legislativo in merito alla distribuibilità ai soci di una riserva emersa a seguito di operazioni di fusione contabilizzate secondo
i criteri previsti dal principio IFRS 3, si ritiene distribuibile ai soci: a) la sola quota preesistente ammontante a 1.310.245.825,91; b) la quota accantonata in seguito
all’aumento del capitale sociale avvenuto nel corso del 2011, pari a 329.534.764,34; c) la quota derivante dalla conversione di titoli obbligazionari convertibili per
7.422,30 euro. Ne consegue che l’importo distribuibile è pari a 1.639.788.032,55 euro.
(4) La riserva è disponibile, anche per aumento di capitale e distribuzione, solo per la parte che eccede il quinto del capitale sociale (art. 2430, comma 1, C.C.).
(5) La distribuibilità ai soci è prevista con l'osservanza delle disposizioni di cui ai commi 2 e 3 dell'art. 2445 c.c.. In caso di utilizzo per copertura perdite non si può fare
luogo a distribuzione fino a quando la riserva non è reintegrata.
(6) La Riserva da riallineamento ex Legge 266/2005 in sospensione d'imposta per complessivi euro 90.607.559,00 risulta individuata per euro 27.453.137,73 nella "Riserva
da valutazione - adozione del Fair Value in sostituzione del costo", per euro 61.649.339,66 nella "Riserva da storno ammortamenti pregressi" e per euro 1.505.081,61
nella "Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/90".
(7) La riserva da operazioni under common control si è incrementata nel corso dello scorso esercizio, per euro 239.338.214,08 per effetto dell’annullamento della
partecipazione in Centrobanca Spa dovuta all’operazione di incorporazione perfezionata nel corso dell’esercizio 2013; a fronte dell’incremento, le riserve tassabili
soltanto in caso di distribuzione della società incorporata vengono ricostituite presso l’incorporante in base all’art. 172, comma 5 del TUIR (per euro 39.114.523 in forza
del rinvio dell’art.1, comma 473 L.266/2005 all’art. 13 della L. 342/2000 e per euro 10.786 ai sensi dell’art. 13, comma 6, D.Lgs. 124/1993).
In occasione della distribuzione del dividendo per l’esercizio 2008 è stata utilizzata la riserva straordinaria per l’importo di 273.579.193,83 euro,
mentre in occasione della distribuzione del dividendo 2011 è stata utilizzata per 45.027.337,95 euro.
Come già riportato il sistema di incentivazione 2011 dedicato al Top Management del Gruppo UBI prevede che la controllante UBI Banca consegni
proprie azioni a propri dipendenti ed assegni azioni ai dipendenti delle sue controllate.
Ai sensi delle previsioni dell’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” tale piano configura un’operazione c.d. “equity settled”, ovvero un pagamento
basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di capitale. In funzione di ciò, poiché l’IFRS 2 si pone l’obiettivo di riconoscere nel conto
economico sotto forma di spese per il personale, l’impatto economico della remunerazione corrisposta mediante elementi del patrimonio
netto, UBI Banca, nonché le società controllate coinvolte nel piano, hanno rilevato il costo di competenza dell’esercizio alla voce 150a “Spese
amministrative: spese per il personale” in contropartita ad un incremento del patrimonio netto mediante valorizzazione di un apposita riserva
data la circostanza che l’obbligazione in capo all’azienda verrà estinta mediante consegna di strumenti di patrimonio netto e tale obbligazione
sarà in ogni caso regolata da UBI Banca.
Nota Integrativa 519
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
In tale contesto, nella voce Riserve - altre sono ricomprese anche le riserve di stock granting relative alla componente azionaria del piano
di incentivazione, del personale di UBI Banca, per l’importo di 538 mila euro e, del personale delle società del gruppo, per 470 mila euro.
14.5 Strumenti di capitale
In UBI Banca non si evidenziano strumenti di capitale.
ALTRE INFORMAZIONI
1. Garanzie rilasciate e impegni
Operazioni
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria
31.12.2014
31.12.2013
10.085.508
10.578.953
a) Banche
8.500.266
8.894.241
b) Clientela
1.585.242
1.684.712
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale
463.754
412.737
a) Banche
414.767
407.049
b) Clientela
48.987
5.688
1.632.712
2.289.674
a) Banche
647.782
47.861
i) a utilizzo certo
636.807
47.861
3) Impegni irrevocabili ad erogare fondi
ii) a utilizzo incerto
b) Clientela
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
10.975
-
984.930
2.241.813
29.663
1.071.726
955.267
1.170.087
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
-
-
5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi
-
500
6) Altri impegni
Totale
8.786.031
8.068.818
20.968.005
21.350.682
31.12.2014
31.12.2013
415.950
1.166.735
2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni
Portafogli
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
-
-
10.508.152
5.509.733
1.850.111
3.086.815
5. Crediti verso banche
6. Crediti verso clientela
-
2.184
3.719.615
3.970.220
-
-
7. Attività materiali
Le attività finanziarie riportate nella tabella si riferiscono a titoli di proprietà posti a garanzia di passività e impegni posti in essere dalla
Banca secondo il seguente dettaglio riepilogativo:
Titoli di Proprietà
Portafogli
A garanzia di Passività o Impegni
emessi da terzi
Attività finanziarie per la negoziazione:
PCT Passivi
Attività finanziarie per la vendita:
Anticipazioni Banca d'Italia
6.479.965
PCT Passivi
3.486.135
415.950
Esposizione carte di credito
241.667
Finanziamenti BEI
268.163
Altre operazioni
emessi da società del gruppo
32.222
10.508.152
Attività finanziarie detenute fino alla scdenza:
PCT Passivi
Crediti verso clientela:
Finanziamenti BEI
Emissione Covered Bond
Anticipazioni Banca d'Italia
1.850.111
572.722
321.944
1.980.950
843.999
3.397.671
Nella tabella non sono ricompresi finanziamenti (pari a circa 1 miliardo di euro) posti a garanzia della cartolarizzazione ex B@nca 24-7 Spa
in quanto le obbligazioni sottostanti non sono emesse da UBI Banca ma dalla società veicolo preposta.
520 Relazioni e Bilanci 2014
Unitamente alle sopra riportate attività, sono stati costituiti in garanzia anche titoli secondo il dettaglio riportato di seguito:
Valore nominale titoli
A garanzia di Passività o Impegni
Anticipazioni Banca d'Italia
emessi da società SPV
titoli di propria emissione
3.555.732
4.360.000
3.555.732
4.360.000
I titoli – tranche senior – acquisiti per il tramite di operazioni di pronti contro termine attivi, emessi dai veicoli (SPV) delle cartolarizzazioni
poste in essere dai seguenti “originator”:
• UBI Leasing Spa per un valore nominale di 837 milioni di euro;
• Banca Popolare di Ancona Spa per un valore nominale di 538 milioni di euro;
• Banco di Brescia Spa per un valore nominale di 389 milioni di euro;
• Banca Popolare di Bergamo Spa per un valore nominale di 433 milioni di euro;
• Banca Popolare Commercio e Industria Spa per un valore nominale di 293 milioni di euro.
Unitamente fra i titoli emessi nell’ambito dello operazione di cartolarizzazione UBI Banca (ex B@nca 24-7 Spa) sono stati posti a garanzia
di anticipazioni presso la Banca d’Italia titoli per un controvalore di 1,065 miliardi di euro.
I titoli emessi dalla Banca sono costituiti da obbligazioni covered bond a tasso variabile per un valore nominale di 4,360 miliardi di euro.
3. Informazioni sul leasing operativo
Non sono presenti operazioni di leasing operativo.
4. Gestione e intermediazione per conto terzi
Tipologia servizi
31.12.2014
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela
a) Acquisti
800.343
1. Regolati
800.109
2. Non regolati
234
b) Vendite
646.861
1. Regolate
645.036
2. Non regolate
1.825
2. Gestioni di portafogli
a) individuali
-
b) collettive
-
3. Custodia e amministrazione di titoli
a) titoli di terzi in deposito : connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli)
-
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
-
2. altri titoli
-
b) Titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri
67.189.116
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
19.965.457
2. altri titoli
47.223.659
c) titoli di terzi depositati presso terzi
67.029.383
d) titoli di proprietà depositati presso terzi
29.753.178
4) Altre operazioni
21.916.775
La custodia e amministrazione di titoli fa riferimento a strumenti finanziari di clientela ordinaria delle banche rete.
Nota Integrativa 521
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di
compensazione o ad accordi similari
Forme tecniche
Ammontare
lordo delle
attività
finanziarie (a)
Ammontare
delle attività
finanziarie
compensato in
bilancio (b)
Ammontare
netto delle
attività
finanziarie
riportato
in bilancio
(c=a-b)
Ammontari correlati non oggetto
di compensazione in Bilancio
Depositi
di contante
ricevuti in
garanzia (e)
Strumenti
finanziari (d)
Ammontare
netto
31.12.2014
(f=c-d-e)
Ammontare
netto
31.12.2013
1. Derivati
814.515
-
814.515
504.500
305.570
4.445
1.053
2. Pronti contro termine
540.882
-
540.882
539.230
-
1.652
584
3. Prestito titoli
-
-
-
-
-
-
-
4. Altri
-
-
-
-
-
-
-
Totale 31.12.2014
1.355.397
-
1.355.397
1.043.730
305.570
6.097
x
Totale 31.12.2013
1.369.912
-
1.369.912
1.259.898
108.377
x
1.637
6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro
di compensazione o ad accordi similari
Forme tecniche
Ammontare
lordo delle
passività
finanziarie (a)
Ammontare
delle passività
finanziarie
compensato in
bilancio (b)
Ammontare
netto delle
passività
finanziarie
riportato
in bilancio
(c=a-b)
Ammontari correlati non oggetto
di compensazione in Bilancio
Strumenti
finanziari (d)
Depositi di
contante posti
a garanzia (e)
Ammontare
netto
31.12.2014
(f=c-d-e)
Ammontare
netto
31.12.2013
26.597
1. Derivati
1.562.244
-
1.562.244
504.500
1.033.216
24.528
2. Pronti contro termine
5.811.734
-
5.811.734
5.794.700
17.034
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Prestito titoli
4. Altre operazioni
-
-
-
-
-
-
-
Totale 31.12.2014
7.373.978
-
7.373.978
6.299.200
1.050.250
24.528
x
Totale 31.12.2013
6.578.370
-
6.578.370
6.062.972
488.801
x
26.597
Per quanto concerne i derivati, non sono state poste in essere compensazioni in bilancio fra le medesime controparti in quanto: per i derivati
quotati non sono emerse posizioni di materialità significativa, mentre, per i derivati non quotati non sono risultate previsioni contrattuali
che consentissero il regolamento su base netta con le singole controparti, in conformità a quanto previsto dai principi IAS.
Nelle colonne relative agli ammontari correlati ma non oggetto di compensazione sono stati inseriti: fra gli strumenti finanziari, il valore
del derivato correlato per singola controparte fino a capienza, mentre nella colonna dei depositi ricevuti o concessi sono riportate fino a
capienza le marginazioni, anch’esse correlate per singola controparte.
Di conseguenza, poste le partite correlate di derivati attivi e passivi e l’ammontare dei rispettivi depositi di marginazione ricevuti o
effettuati, la colonna dell’ammontare netto (tabella 5) rappresenta l’ esposizione residua per controparte a carico di UBI Banca per 4,4
milioni di euro mentre l’esposizione residua a carico di terzi (tabella 6) è pari a 24,5 milioni di euro.
Nella tabella sono ricompresi anche i contratti derivati connessi con l’operazione di cartolarizzazione di B@nca 24-7 Spa che sono
classificati nelle altre attività (per un fair value di 5,5 milioni di euro).
Anche per i pronti contro termine non sono state rilevate le condizioni tali per porre in essere compensazioni delle posizioni attive e passive
con le medesime controparti nelle voci di bilancio.
Nelle colonne relative agli ammontari correlati ma non oggetto di compensazione sono stati inseriti: fra gli strumenti finanziari, il fair value
del titolo sottostante per singola controparte fino a capienza, mentre nella colonna dei depositi ricevuti vengono indicate le marginazioni
anch’esse correlate per singola controparte analogamente fino a capienza. (tabella 5. importo a credito 1,7 milioni di euro).
7. Operazioni di prestito titoli
Non si segnalano operazioni di prestito titoli.
8. Informativa sulle attività a controllo congiunto
Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato.
522 Relazioni e Bilanci 2014
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
SEZIONE 1 - Gli interessi - Voci 10 e 20
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
Voci / Forme tecniche
Titoli di Debito
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Finanziamenti
Altre operazioni
31.12.2014
31.12.2013
22.305
-
-
22.305
50.127
408.737
-
-
408.737
418.007
108.802
3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
97.731
-
-
97.731
4. Crediti verso banche
63.009
23.111
-
86.120
50.259
5. Crediti verso clientela
9.071
455.118
-
464.189
598.453
6. Attività finanziarie valutate al fair value
-
-
-
-
-
7. Derivati di copertura
X
X
43.234
43.234
3.771
8. Altre attività
Totale
X
X
155
155
195
600.853
478.229
43.389
1.122.471
1.229.614
L'ammontare degli interessi su attività deteriorate è pari a 47,398 milioni di euro (a dicembre 2013 era pari a 51,244 milioni).
1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Voci
31.12.2014
31.12.2013
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura
308.874
276.427
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura
(265.640)
(272.656)
43.234
3.771
31.12.2014
31.12.2013
8.403
10.836
C. Saldo (A-B)
1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
Voci
Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
1.3.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario
Non vi sono interessi attivi su operazioni di leasing finanziario.
Nota Integrativa 523
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
Voci/Forme tecniche
Debiti
Titoli
Altre operazioni
31.12.2014
31.12.2013
1. Debiti verso banche centrali
(19.846)
X
-
(19.846)
(67.417)
2. Debiti verso banche
(78.973)
X
-
(78.973)
(191.583)
3. Debiti verso clientela
(20.143)
X
-
(20.143)
(59.860)
X
(890.745)
-
(890.745)
(746.943)
(44.003)
4. Titoli in circolazione
(15.959)
-
-
(15.959)
6. Passività finanziarie valutate al fair value
5. Passività finanziarie di negoziazione
-
-
-
-
-
7. Altre passività e fondi
X
X
(361)
(361)
(418)
8. Derivati di copertura
Totale
X
X
-
-
-
(134.921)
(890.745)
(361)
(1.026.027)
(1.110.224)
La voce interessi passivi verso banche centrali è costituita dagli oneri maturati in corso d’anno sui finanziamenti ottenuti dalla BCE. Al 31
dicembre 2014 l’importo residuo è rappresentato dai seguenti finanziamenti:
• Nominali 2 miliardi di euro scadenza 29.1.2015 tasso 0,05%
• Nominali 5 miliardi di euro scadenza 26.2.2015 tasso 0,05%
• Nominali 3,2 miliardi di euro scadenza 26.9.2018 tasso 0,15% (prestito TLTRO)
1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Negli interessi passivi non si rilevano differenziali relativi alle operazioni di copertura.
1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta
Voci
Interessi passivi su passività in valuta
31.12.2014
31.12.2013
(1.038)
(1.158)
31.12.2014
31.12.2013
(361)
(418)
1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario
Voci
Interessi passivi su passività per operazioni di locazione finanziaria
524 Relazioni e Bilanci 2014
SEZIONE 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50
2.1 Commissioni attive: composizione
Tipologia servizi/Valori
31.12.2014
31.12.2013
a) garanzie rilasciate
8.360
6.937
b) derivati su crediti
-
-
17.665
18.071
9.667
7.845
961
920
3. gestioni di portafogli
-
-
3.1. individuali
-
-
3.2. collettive
-
-
999
739
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. mnegoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini
-
-
524
1.721
(1)
7
8. attività di consulenza
4.361
5.933
8.1 in materia di investimenti
4.361
5.933
8.2 in materia di struttura finanziaria
9. distribuzione di servizi di terzi
-
-
1.154
906
9.1. Gestioni di portafogli
-
-
9.1.1. individuali
-
-
9.1.2. collettive
9.2. prodotti assicurativi
9.3. altri prodotti
d) servizi di incasso e pagamento
-
-
426
188
728
727
18.107
19.594
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
-
6
f) servizi per operazioni di factoring
-
-
g) esercizio di esattorie e ricevitorie
-
-
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione
-
-
22
23
j) altri servizi
39.320
50.149
Totale
83.474
94.789
i) tenuta e gestione dei conti correnti
All’interno delle commissioni su altri servizi la diminuzione è dovuta prevalentemente ai minori proventi maturati sui finanziamenti di ex
Centrobanca Spa (incorporata in UBI Banca nel corso dell’esercizio 2013).
Per quanto riguarda il 31.12.2013 si segnala una riclassifica relativa alle commissioni attive incassate dai circuiti legati all’operatività in
carte di credito. Tali commissioni per un importo di 18,3 milioni sono state riclassificate dalla voce j) Altri servizi, alla voce d) Servizi di
incasso e pagamento.
2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi
Canali/Valori
a) Presso propri sportelli:
31.12.2014
31.12.2013
1.678
2.627
1. Gestioni di portafogli
-
-
2. Collocamento di titoli
524
1.721
1.154
906
3. Servizi e prodotti di terzi
b) Offerta fuori sede:
-
-
1. Gestioni di portafogli
-
-
2. Collocamento di titoli
-
-
3. Servizi e prodotti di terzi
-
-
c) Altri canali distributivi:
-
-
1. Gestioni di portafogli
-
-
2. Collocamento di titoli
-
-
3. Servizi e prodotti di terzi
-
-
Nota Integrativa 525
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
2.3 Commissioni passive: composizione
Servizi/Valori
31.12.2014
31.12.2013
a) garanzie ricevute
(18.845)
(46.866)
b) derivati su crediti
-
-
c) servizi di gestione e intermediazione:
(24.625)
(26.417)
1. negoziazione di strumenti finanziari
(2.537)
(2.845)
(5)
(9)
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli:
-
-
3.1. proprie
-
-
3.2. delegate da terzi
4. custodia e amministrazione di titoli
5. collocamento di strumenti finanziari
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
d) servizi di incasso e pagamento
-
-
(1.411)
(1.080)
-
-
(20.672)
(22.483)
(2.958)
(4.975)
e) altri servizi
(12.791)
(11.292)
Totale
(59.219)
(89.550)
Le commissioni per garanzie ricevute si riferiscono in parte prevalente agli oneri sulle fidejussioni rilasciate dal MEF su prestiti obbligazionari
emessi e posti a garanzia di finanziamenti BCE (46,5 milioni di euro nel 2013 e 18,4 milioni di euro nel 2014). Tali posizioni sono state
progressivamente chiuse nel corso dell’esercizio 2014.
Le commissioni passive relative all’offerta fuori sede di strumenti finanziari sono composte prevalentemente da commissioni a fronte della
vendita di carte di credito, da parte di Banche e Società del Gruppo e da commissioni per la distribuzione di prodotti assicurativi, nell’ambito
dell’operatività riveniente da ex B@nca 24-7 Spa.
SEZIONE 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
Voci/Proventi
31.12.2014
Dividendi
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
B. Attività finanziarie disponibili per la vendita
C. Attività finanziarie valutate al fair value
31.12.2013
Proventi da quote
O.I.C.R.
Dividendi
Proventi da quote
O.I.C.R.
34
-
93
-
4.812
1.173
6.420
2.180
2.169
-
1.124
-
D. Partecipazioni
268.301
X
237.388
X
Totale
275.316
1.173
245.025
2.180
Fra i dividendi principali percepiti su Attività finanziarie disponibili per la vendita, si evidenziano quelli percepiti dalla SIA Spa per 3,1 milioni
di euro mentre nel corso del 2013 vi erano quelli maturati su Intesa Sanpaolo Spa per 3,9 milioni di euro.
526 Relazioni e Bilanci 2014
Di seguito si fornisce il dettaglio dei dividendi percepiti dalle partecipazioni in Società controllate e sottoposte a influenza notevole.
Su partecipazioni in Società controllate
31.12.2014
31.12.2013
235.771
165.363
Banca Carime Spa
11.180
-
Banca Popolare Commercio e Industria Spa
25.800
11.551
Banca Popolare di Ancona Spa
Banca Popolare di Bergamo Spa
Banca Regionale Europea Spa
4.146
-
129.109
107.433
36.111
-
3.151
13.372
984
1.168
Banco di Brescia San Paolo CAB Spa
BPB Immobiliare Srl
Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa
1.400
1.610
UBI Banca Private Investment Spa
3.837
2.270
UBI Factor Spa
-
2.276
UBI Pramerica SGR Spa
20.053
25.683
Su partecipazioni in Società sottoposte a influenza notevole
32.530
72.025
Aviva Assicurazioni Vita Spa
5.000
3.500
Aviva Vita Spa
6.000
12.000
Lombarda Vita Spa
14.083
45.361
Polis Fondi SGRpA
119
65
7.328
11.099
268.301
237.388
UBI Assicurazioni Spa
Totale
SEZIONE 4 - Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80
4.1 Il risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione
Operazioni/Componenti reddituali
Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione (B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione (D)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione
1.685
29.442
(701)
(1.815)
28.611
1.1 Titoli di debito
1.093
28.218
(372)
(1.067)
27.872
1.2 Titoli di capitale
578
51
(299)
(3)
327
1.3 Quote di O.I.C.R.
14
42
(30)
(10)
16
1.4 Finanziamenti
-
-
-
-
-
1.5 Altre
-
1.131
-
(735)
396
2. Passività finanziarie di negoziazione
-
13.176
-
(3.519)
9.657
2.1 Titoli di debito
-
13.176
-
(3.519)
9.657
2.2 Debiti
-
-
-
-
-
2.3 Altre
-
-
-
-
-
x
x
x
x
770
4. Strumenti derivati
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio
355.285
365.232
(386.607)
(340.906)
(5.368)
4.1 Derivati finanziari:
355.285
365.232
(386.607)
(340.363)
(4.825)
351.082
360.072
(382.805)
(333.701)
(5.352)
554
623
(276)
(1.996)
(1.095)
x
x
x
x
1.628
3.649
4.537
(3.526)
(4.666)
(6)
-
-
-
(543)
(543)
356.970
407.850
(387.308)
(346.240)
33.670
- Su titoli di debito e tassi di interesse
- Su titoli di capitale e indici azionari
- Su valute e oro
- Altri
4.2 Derivati su crediti
Totale
Le attività di negoziazione hanno registrato un risultato netto di 27,9 milioni di euro sui titoli di debito al quale fa riscontro, gestionalmente,
una perdita di 5,4 milioni di euro nel comparto dei derivati su titoli di debito e tassi di interesse.
Il risultato negativo relativo al comparto dei titoli di capitale al netto dei derivati connessi ammonta a 768 mila euro.
Il risultato dell’attività in cambi è da leggere in correlazione alla voce 1.5 delle Attività di negoziazione – Altre, ed è pari a 1,2 milioni di euro.
Nella voce 2.1 Passività finanziarie di negoziazione – Titoli di debito è indicato il risultato riveniente dall’operatività in scoperti tecnici per
l’importo positivo di 9,7 milioni di euro.
Nota Integrativa 527
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
SEZIONE 5 - Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90
5.1 Il risultato netto dell’attività di copertura: composizione
Componenti reddituali/Valori
31.12.2014
31.12.2013
A.1 Derivati di copertura del fair value
469.047
265.174
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
610.960
1.679
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
39.129
142.796
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
-
-
A.5 Attività e passività in valuta
-
-
1.119.136
409.649
A. Proventi relativi a:
Totale proventi dell'attività di copertura (A)
B. Oneri relativi a:
-
B.1 Derivati di copertura del fair value
(663.982)
(145.458)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
(14.359)
(260.282)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
(448.864)
(8.091)
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
-
-
B.5 Attività e passività in valuta
-
-
(1.127.205)
(413.831)
(8.069)
(4.182)
Totale oneri dell'attività di copertura (B)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B)
Di seguito si riporta il dettaglio del risultato delle operazioni di copertura in relazione alle rispettive posizioni sottostanti:
Descrizione
risultato netto
Attività:
Titoli di debito disponibili per la vendita
-12.944
Crediti verso clientela
182
Passività:
titoli obbligazionari in circolazione
4.693
Risultato della copertura
-8.069
SEZIONE 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100
6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione
Voci/Componenti reddituali
31.12.2014
Utili
31.12.2013
Perdite
Risultato netto
Utili
Perdite
Risultato netto
Attività Finanziarie
1. Crediti verso banche
2. Crediti verso clientela
-
-
-
-
-
-
2.447
(11.771)
(9.324)
166
(2.504)
(2.338)
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
167.893
(1.150)
166.743
192.759
(4.567)
188.192
3.1 Titoli di debito
138.261
(1.079)
137.182
141.615
(4.526)
137.089
3.2 Titoli di capitale
9.910
(71)
9.839
51.144
(41)
51.103
3.3 Quote di O.I.C.R.
19.722
-
19.722
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.4 Finanziamenti
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Totale attività
-
-
-
-
-
-
170.340
(12.921)
157.419
192.925
(7.071)
185.854
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche
-
-
-
-
-
-
2. Debiti verso clientela
-
-
-
-
-
-
3. Titoli di circolazione
59
(7.999)
(7.940)
6.764
(3.603)
3.161
Totale passività
59
(7.999)
(7.940)
6.764
(3.603)
3.161
528 Relazioni e Bilanci 2014
Il risultato netto della cessione dei crediti verso la clientela, negativo per 9,3 milioni di euro attiene all’operazione di cessione di crediti che
si inserisce in un quadro operativo inteso a ridurre l’impatto di posizioni di difficile realizzo e con ingenti costi di gestione.
Relativamente alle Attività finanziarie disponibili per la vendita - Titoli di debito, gli utili sono prevalentemente imputabili a cessioni di titoli
di stato per 128,9 milioni di euro.
Fra i titoli di capitale la componente più rilevante riguarda l’utile relativo alle cessione di SIA Spa per 9,9 milioni di euro.
Il riacquisto di prestiti obbligazionari sottoscritti da controparti istituzionali e da clientela retail ha generato un risultato negativo netto di
7,9 milioni di euro.
SEZIONE 7 - Il risultato netto delle attività e passività valutate al fair value - Voce 110
7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value:
composizione
Operazioni/Componenti reddituali
Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione (B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione (D)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie
3.629
1.933
(3.047)
(14)
2.501
1.1 Titoli di debito
-
-
-
-
-
1.2 Titoli di capitale
3.566
949
(1.648)
-
2.867
1.3 Quote di O.I.C.R.
(366)
63
984
(1.399)
(14)
1.4 Finanziamenti
-
-
-
-
-
2. Passività finanziarie
-
-
-
-
-
2.1 Titoli in circolazione
-
-
-
-
-
2.2 Debiti verso banche
-
-
-
-
-
2.3 Debiti verso clientela
-
-
-
-
-
3. Altre attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio
x
x
x
x
572
4. Derivati creditizi e finanziari
Totale
-
-
-
-
-
3.629
1.933
(3.047)
(14)
3.073
Nella tabella seguente si riportano le valutazioni più significative che hanno riguardato il portafoglio degli O.I.C.R. nel corso dell’esercizio
2014.
Descrizione
Fondi Tages
Altri Hedge Fund
Totale
Situazione iniziale
Altre
variazioni nette
Rimborsi
Utili/perdite
Plus/minus
Effetto cambi
Situazione finale
116.802
117.129
-
-
-
-327
-
7.071
729
-3.096
970
-1.009
572
5.237
124.200
729
-3.096
970
-1.336
572
122.039
Nota Integrativa 529
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
SEZIONE 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130
8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
Operazioni/Componenti
reddituali
Rettifiche di valore
Riprese di valore
Specifiche
Cancellazioni
Specifiche
Altre
Di
portafoglio
Da
interessi
31.12.2014
31.12.2013
Di portafoglio
Altre
riprese
Da
interessi
Altre
riprese
A. Crediti verso banche
-
-
-
-
-
-
-
-
217
- Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
217
- Titoli di debito
B. Crediti verso clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(8.540)
(165.016)
-
18.860
33.376
-
4.582
(116.738)
(188.332)
Crediti deteriorati acquistati
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Finanziamenti
-
-
x
-
-
x
x
-
-
-
-
x
-
-
x
x
-
-
Altri crediti
- Titoli di debito
(8.540)
(165.016)
-
18.860
33.376
-
4.582
(116.738)
(188.332)
- Finanziamenti
(8.540)
(165.016)
-
18.860
33.376
-
4.582
(116.738)
(188.332)
- Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(8.540)
(165.016)
-
18.860
33.376
-
4.582
(116.738)
(188.115)
C. Totale
Le rettifiche di valore specifiche su crediti verso clientela sono costituite da svalutazioni effettuate su mutui e prestiti personali, rivenienti
dalle acquisizioni di B@nca 24-7 Spa e dai crediti rivenienti dalla ex controllata Centrobanca Spa.
8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita:
composizione
Operazioni/Componenti
reddituali
Rettifiche di valore
Riprese di valore
Specifiche
Specifiche
Cancellazioni
Altre
Da interessi
Altre riprese
31.12.2014
31.12.2013
(11.720)
A. Titoli di debito
-
(16)
-
914
898
B. Titoli di capitale
-
(2.676)
-
-
(2.676)
(1.290)
C. Quote O.I.C.R.
-
(1.217)
x
x
(1.217)
(8.758)
D. Finanziamenti a banche
-
-
x
-
-
-
E. Finanziamenti a clientela
-
-
-
-
-
-
Totale
-
(3.909)
-
914
(2.995)
(21.768)
Le riprese di valore dei titoli di debito attengono ai titoli di Banca Marche 05/15 TV per 0,9 milioni di euro.
Per i titoli di capitale le svalutazioni di attività disponibili per la vendita sono pari a 2,7 milioni di euro, tra le quali si segnala quella relativa
alla partecipazione di minoranza in Autostrada Pedemontana Lombarda Spa per 2,2 milioni.
Le rettifiche di valore su quote O.I.C.R. sono rappresentate da svalutazioni di fondi di private equity per 1,2 milioni di euro.
8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza:
composizione
Non sono presenti rettifiche di valore di attività finanziarie detenute fino a scadenza.
530 Relazioni e Bilanci 2014
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione
Operazioni/Componenti
reddituali
Rettifiche di valore
Specifiche
Riprese di valore
Di
portafoglio
Cancellazioni
Altre
A. Garanzie rilasciate
-
(1.575)
B. Derivati su crediti
-
-
C. Impegni ad erogare fondi
-
-
D. Altre operazioni
-
E. Totale
-
Specifiche
31.12.2014
31.12.2013
(19.907)
Di portafoglio
Da interessi
Altre riprese
Da interessi
Altre riprese
(1.516)
-
1.091
-
-
(2.000)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
182
182
1.308
-
-
-
-
-
-
-
-
(1.575)
(1.516)
-
1.091
-
182
(1.818)
(18.599)
Le rettifiche di valore – Altre, si riferiscono a svalutazioni su esposizioni specifiche di garanzie prestate, mentre le rettifiche di portafoglio
sono determinate secondo il metodo di calcolo adottato per determinare le svalutazioni collettive di tutte le Banche del Gruppo.
SEZIONE 9 - Le spese amministrative - Voce 150
9.1 Spese per il personale: composizione
Tipologia di spese/Valori
31.12.2014
31.12.2013
1) Personale dipendente
(218.191)
(183.417)
a) Salari e Stipendi
(140.427)
(128.725)
(37.650)
(34.135)
(7.846)
(7.160)
b) Oneri sociali
c) Indennità di fine rapporto
d) Spese previdenziali
e) Accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale
f) Accantonamento al fondo di trattamento di quescienza e obblighi simili:
- a contribuzione definita
-
-
(1.031)
(681)
(27)
(29)
-
-
(27)
(29)
g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
(6.378)
(6.068)
- a contribuzione definita
(6.378)
(6.068)
- a benefici definiti
-
-
h) Costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
-
-
(24.832)
(6.619)
- a benefici definiti
i) Altri benefici a favore dei dipendenti
2) Altro personale in attività
3) Amministratori e sindaci
4) Personale collocato a riposo
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società
Totale
(308)
(227)
(6.388)
(6.824)
-
-
87.638
66.970
(32.721)
(29.955)
(169.970)
(153.453)
Per quanto concerne l’analisi si rimanda a quanto riportato all’interno dell’apposita sezione della Relazione sulla Gestione.
9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
1) PERSONALE DIPENDENTE
31.12.2014
31.12.2013
1.579
1.569
a. numero dirigenti
135
141
b. numero quadri direttivi
875
853
c. restante personale dipendente
569
575
2) ALTRO PERSONALE
TOTALE
32
32
1.611
1.601
Nota Integrativa 531
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
9.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi
Si rimanda a quanto scritto nella Sezione 12, paragrafo 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti, dello Stato Patrimoniale
passivo.
9.4 Altri benefici a favore di dipendenti
Di seguito si riporta un dettaglio degli altri benefici a favore dei dipendenti.
31.12.2014
Incentivazione all'esodo
31.12.2013
(17.370)
(211)
Spese relative ai buoni pasto
(2.274)
(2.217)
Spese assicurative
(2.905)
(2.367)
Spese per visite mediche
Spese per partecipazione a corsi di formazione del personale
(20)
(27)
(795)
(345)
Spese per Comunicazione interna e convention
(857)
(423)
Altre spese
(611)
(1.029)
(24.832)
(6.619)
Tipologia servizi/Valori
31.12.2014
31.12.2013
A. Altre spese amministrative
(155.774)
(157.978)
Totale
9.5 Altre spese amministrative: composizione
Affitti passivi
Servizi professionali e consulenze
Canoni locazione hardware, software ed altri beni
Manutenzioni hardware, software ed altri beni
(7.197)
(8.963)
(23.907)
(25.401)
(3.668)
(3.924)
(506)
(803)
Conduzione immobili
(7.131)
(7.748)
Manutenzione immobili e impianti
(3.239)
(3.412)
Contazione, trasporto e gestione valori
Contributi associativi
(10)
(4)
(3.613)
(2.312)
Informazioni e visure
(773)
(729)
Periodici e volumi
(349)
(386)
Postali
(1.459)
(2.606)
Premi assicurativi
(4.110)
(5.262)
Pubblicità e promozione
(3.249)
(3.412)
Rappresentanza
Telefoniche e trasmissione dati
(699)
(939)
(11.047)
(11.449)
Servizi di outsourcing
(7.994)
(5.981)
Spese di viaggio
(3.419)
(3.933)
Canoni service resi da società del Gruppo
(62.094)
(56.967)
(8.408)
(10.388)
Stampati, cancelleria e mat. consumo
(418)
(1.042)
Trasporti e traslochi
(311)
(419)
(1.528)
(1.258)
Spese per recupero crediti
Vigilanza
Altre spese
B. Imposte indirette
(645)
(640)
(15.696)
(15.157)
- Imposte indirette e tasse
(1.278)
(729)
- Imposte di bollo
(6.844)
(6.532)
- IMU / ICI
(5.965)
(5.693)
- Altre imposte
(1.609)
(2.203)
(171.470)
(173.135)
Totale
Per quanto concerne l’analisi si rimanda a quanto riportato all’interno dell’apposita sezione in Relazione sulla Gestione.
532 Relazioni e Bilanci 2014
SEZIONE 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 160
10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione
Accantonamenti
Fondi rischi su revocatorie
Riattribuzioni
Accantonamenti
netti al
31.12.2013
Accantonamenti
netti al
31.12.2014
(500)
-
(500)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Oneri per il personale
Fondi per bond in default
Accantonamenti netti ai fondi per controversie legali
Accantonamenti
Riattribuzioni
-
-
-
-
-
-
(1.327)
992
(335)
(942)
896
(46)
Fondi per rischi ed oneri
(1.954)
2.478
524
(2.109)
801
(1.308)
Totale
(3.781)
3.470
(311)
(3.051)
1.697
(1.354)
Gli accantonamenti per rischi e oneri sono inerenti a rischi e vertenze fiscali e legali per 3,8 milioni di euro.
In merito ai rilasci dei fondi rischi e oneri si evidenzia la posizione di By You per 2,4 milioni di euro in coincidenza con il mancato utilizzo
dei fondi preesistenti in occasione delle procedure di chiusura della liquidazione.
I rilasci per controversie legali si riferiscono a molteplici posizioni singole di importi singoli non rilevanti per le quali sono venuti meno i
presupposti per il mantenimento di un fondo rischi a sostegno di eventuali esborsi della Banca.
SEZIONE 11 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 170
11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
Attività/Componente reddituale
Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese
di valore
(c)
Risultato netto
(a+b-c)
31.12.2013
(22.326)
A. Attività materiali
(20.906)
(96)
-
(21.002)
- Ad uso funzionale
(5.555)
-
-
(5.555)
(6.975)
- Per investimento
(15.351)
(96)
-
(15.447)
(15.351)
(524)
A.1 Di proprietà
A.2 Acquisite in leasing finanziario
- Ad uso funzionale
- Per investimento
Totale
(501)
-
-
(501)
-
-
-
-
-
(501)
-
-
(501)
(524)
(21.407)
(96)
-
(21.503)
(22.850)
SEZIONE 12 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 180
12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
Non si rilevano rettifiche di valore su attività immateriali.
Nota Integrativa 533
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
SEZIONE 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190
13.1 Altri oneri di gestione: composizione
Altri oneri di gestione
Ammortamento su migliorie beni di terzi
Oneri da operazioni Cartolarizzazione/Cover Bond
Oneri di gestione Social Bond
Altri oneri e sopravvenienze passive
31.12.2014
31.12.2013
(4.628)
(4.081)
(127)
(127)
-
(255)
(500)
(500)
(4.001)
(3.199)
31.12.2014
31.12.2013
124.789
120.415
13.2 Altri proventi di gestione: composizione
Altri proventi di gestione
Recuperi di imposte
Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo
Addebiti a terzi per costi su depositi e c/c
Recupero premi assicurativi
Altri proventi per affitti e gestione immobili infragruppo
Fitti e canoni attivi -altri
Proventi da operazioni Cartolarizzazione/Cover Bond
Altri proventi, recuperi di spese e sopravvenienze attive
7.855
8.144
64.797
60.334
2
1
5.140
5.494
31.999
31.381
1.457
1.422
616
-
12.923
13.639
31.12.2014
31.12.2013
136.393
69.909
La voce “Altri proventi, recuperi di spese e sopravvenienze attive” comprende:
− recuperi di spese per operatività in carte di credito per 3 milioni di euro,
− incassi di spese connesse alla gestione di finanziamenti ex B@nca 24-7 Spa per 800 mila euro;
− recuperi su pratiche in contenzioso per 2 milioni di euro;
− recupero compensi amministratori per 523 mila euro;
− proventi attinenti a operazioni infragruppo con la società Prestitalia Spa per 4 milioni di euro;
− altre sopravvenienze attive per 2,6 milioni di euro.
SEZIONE 14 - Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 210
14.1 Utili (Perdite) delle partecipazioni: composizione
Componente reddituale/Valori
A.Proventi
1. Rivalutazioni
2. Utili da cessione
3. Riprese di valore
4. Altri proventi
B. Oneri
1. Svalutazioni
2. Rettifiche di valore da deterioramento
3. Perdite da cessione
-
-
135.380
470
-
69.439
1.013
-
(1.258.519)
(386.306)
-
-
(1.255.741)
(379.659)
(2.081)
(6.561)
4. Altri oneri
(697)
(86)
Risultato netto
(1.122.126)
(316.397)
Come riportato nella Sezione A.2 della Nota Integrativa del bilancio separato “Parte relativa alle principali voci di bilancio”, il valore delle
partecipazioni è soggetto a verifica sistematica della congruità del proprio valore di iscrizione in bilancio al fine di verificare l’eventuale evidenza
di riduzioni di valore.
534 Relazioni e Bilanci 2014
Tale test di impaiment ha richiesto di verificare che il valore contabile cui è iscritta la singola partecipazione non sia superiore al maggiore tra il
valore in uso ed il fair value dedotti i costi di vendita (valore recuperabile).
La configurazione di valore assunta ai fini di impairment test è rappresentata dal valore d’uso per le partecipazioni di controllo, ad eccezione di
IW Bank ed UBI Pramerica, in quanto nell’ultimo periodo non vi sono state transazioni di società comparabili. Per quanto attiene IW Bank ed UBI
Pramerica il fair value less cost to sell è stato ricavato da multipli di società comparabili.
I valori in uso delle partecipazioni sono pari ai corrispondenti valori delle CGU cui viene sommato il valore di carico delle partecipazioni detenute
all’attivo dalla specifica legal entity sottoposta ad impairment test. Al valore così ottenuto è stato sommato il dividendo in corso di distribuzione.
Nello svolgimento del processo di impairment test è stata mantenuta la coerenza a livello di CGU tra bilancio consolidato e bilancio separato,
sebbene gli impatti nei due bilanci siano differenti a causa dei diversi carrying amount. Inoltre, a livello di bilancio consolidato l’impairment non
può eccedere i valori patrimoniali degli assets oggetto di impairment test ovvero andare a rettificare i valori contabili di attività al di fuori del
campo di applicazione dello IAS 36. Le partecipazioni di controllo nel bilancio separato, attribuite ad una data CGU oggetto di impairment nel
bilancio consolidato, è effettuata in accordo ai principi di riferimento fino al valore d’uso e può quindi differire a livello di bilancio consolidato.
Per quanto concerne gli elementi alla base delle proiezioni effettuate e le assunzioni sottostanti, si rimanda a quanto riportato nella Nota
Integrativa consolidata al punto 13.3 dell’attivo – Impairment test dell’avviamento.
Nel bilancio separato le rettifiche di valore delle partecipazioni oggetto di impairment complessivamente ammontano a 1.255.741 migliaia di euro
al lordo dell’effetto delle imposte differite.
Di seguito si riporta il dettaglio delle partecipazioni del gruppo sulle quali sono state operate le svalutazioni.
Partecipazione
Valore partecipazione
ante impairment
Impairment 2014
Valore di bilancio
31.12.2014
Banca Carime Spa
1.587.159
(521.518)
1.065.641
105.607
(33.340)
72.267
1.096.715
(90.578)
1.006.137
Banca Regionale Europea Spa
1.265.688
(270.726)
994.962
Banco di Brescia San Paolo Cab Spa
2.347.331
(260.920)
2.086.411
Ubi Banca International Sa
Banca Popolare di Ancona Spa
Ubi Leasing Spa
403.208
(78.659)
324.549
6.805.708
(1.255.741)
5.549.967
Fra le movimentazioni più rilevanti si segnala che gli utili da cessione si riferiscono alla vendita delle partecipazioni Aviva Vita Spa per euro
92,2 milioni di euro e UBI Assicurazioni Spa per 43,2 milioni di euro.
La cessione della partecipazione Aviva Assicurazioni Vita Spa ha comportato una perdita pari a 1,2 milioni di euro.
SEZIONE 15 - Risultato netto delle valutazioni al fair value delle attività materiali e
immateriali - Voce 220
Per la Banca non esiste tale fattispecie.
SEZIONE 16 - Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 230
L’avviamento è stato completamente azzerato negli esercizi precedenti.
SEZIONE 17 - Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240
17.1 Utili (Perdite) da cessione di investimenti: composizione
Componente reddituale/Valori
A. Immobili
31.12.2014
31.12.2013
82
-
- Utili da cessione
133
-
- Perdite da cessione
(51)
-
(21)
7
B. Altre attività
- Utili da cessione
- Perdite da cessione
Risultato netto
-
12
(21)
(5)
61
7
Nota Integrativa 535
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
SEZIONE 18 - Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 260
18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione
Componenti reddituali/Valori
31.12.2014
31.12.2013
(6.059)
(7.042)
5.020
1.259
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
-
-
3. bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+)
-
-
(9.670)
251.587
1. Imposte correnti (-)
2. Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-)
5. Variazione delle imposte differite (+/-)
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5)
3.642
87
(7.067)
245.891
Le imposte correnti, pari a 6,059 milioni di euro, sono costituite per 7,585 milioni dall’accantonamento dell’IRES e dell’IRAP di competenza
dell’esercizio.
Tale importo è rettificato dalle componenti positive derivanti dall’adesione al consolidato fiscale per complessivi 1,222 milioni di euro e
delle valutazioni di titoli AFS per 304 mila euro.
La variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi, positiva per 5,020 milioni di euro, deriva dall’aggiustamento della
fiscalità corrente, che ha trovato contropartita nella variazione delle imposte anticipate, dovuta ad un’interpretazione più favorevole
dell’Amministrazione Finanziaria in merito al regime di tassazione delle riprese di valore da incasso sui crediti verso la clientela (per le
quali è stata confermata la tassazione rateizzata per quinti, in luogo dell’integrale tassazione nell’esercizio) pervenuta dopo la chiusura del
bilancio ma prima della presentazione della dichiarazione dei redditi del 2013.
La variazione delle imposte anticipate pari a 9,67 milioni di euro è costituita dalla differenza tra il saldo degli aumenti e diminuzioni di cui
alla tabella 13.3 (punti 2 e 3).
La variazione delle imposte differite, per 3,642 milioni di euro, è costituita dal saldo degli aumenti e diminuzioni di cui alla tabella 13.4
(punti 2 e 3).
536 Relazioni e Bilanci 2014
18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
IRES
Onere fiscale IRES teorico
Imponibile
IRES
%
(911.370)
250.627
27,50%
-37,62%
Variazioni in aumento permamenti
1.246.775
(342.863)
- Interessi passivi indeducibili
- Minus indeducibili e impairment
36.456
(10.025)
-1,10%
- Oneri e altri accantonamenti non deducibili
11.803
(3.246)
-0,36%
- I.M.U. e altre imposte non pagate
4.552
(1.252)
-0,14%
- Minus indeducibili su cessione partecipazioni
2.849
(784)
-0,09%
- Acc.to fondo imposte contenzioso
1.954
(537)
-0,06%
- Costi auto indeducibili
1.291
(355)
-0,04%
- Erogazioni liberali indeducibili
538
(148)
-0,02%
- Spese ufficio di rappresentanza
499
(137)
-0,02%
- Spese rappresentanza
257
(71)
-0,01%
- Fabbricati non strumentali
277
(76)
-0,01%
- Imposte es. precedenti
-
(550)
- Acc.to rischi contenzioso
-
(5.816)
-0,64%
Variazioni in diminuzione permamenti
- Dividendi Esenti
(260.854)
71.735
7,87%
- Plusvalenze PEX
(138.026)
37.957
4,16%
(19.324)
5.314
0,58%
- Deduzione IRAP forfetaria 10% e costo del lavoro
- Agevolazione ACE 2014
(3.008)
827
0,09%
- Riprese di valore su partecipazioni FVO
(2.073)
570
0,06%
- Sterilizzazione plus cessione partecipaz. in minus fiscale
(493)
136
0,01%
- Altre variazioni
(412)
113
0,01%
-
-
0,00%
(28.307)
1.419
0,16%
Imponibile
IRAP
%
(911.370)
50.763
5,57%
1.122.126
(62.502)
-6,86%
169.970
(9.467)
-1,04%
- Altri impatti minori
Onere fiscale IRES effettivo
IRAP
Onere fiscale IRAP teorico
Variazioni in aumento permamenti
- Impairment su partecipazioni (voce 210)
- Costi del personale (voce 150 a)
- Rettifiche di valore su AFS e cred. Firma (voce 130 b e d)
- Interessi passivi indeducibili
4.814
(268)
-0,03%
41.041
(2.286)
-0,25%
- Recupero tassazione proventi gestione
24.960
(1.390)
-0,15%
- Spese amministrative - 10% (voce 150 b)
17.147
(955)
-0,10%
- Ammortamenti - 10% e non funzionali (voce 170)
15.227
(848)
-0,09%
5.087
(283)
-0,03%
- I.M.U.
- Altre variazioni
3.039
(169)
-0,02%
- Riprese di valore anni precedenti su partecipazioni cedute
2.877
(160)
-0,02%
311
(17)
0,00%
73
(4)
0,00%
- Accantonamenti a fondi rischi (voce 160)
- Minus strumentali (voce 240)
Variazioni in diminuzione permamenti
- Dividendi non tassati
(136.557)
7.606
0,83%
- Ricavi non tassati ai fini IRAP (voce 190)
(120.161)
6.693
0,73%
- Cuneo fiscale
(50.083)
2.790
0,31%
- rettifiche di valore su crediti ceduti
(36.155)
2.014
0,22%
152.345
(8.486)
-0,93%
(911.370)
(7.067)
-0,78%
Onere fiscale IRAP effettivo
Totale onere fiscale effettivo IRES e IRAP
Nota Integrativa 537
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
SEZIONE 19 - Utili (Perdite) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle
imposte - Voce 280
Non si rilevano utili o perdite su gruppi di attività in via di dismissione.
SEZIONE 20 - Altre informazioni
Non si rilevano ulteriori informazioni di particolare interesse.
SEZIONE 21 - Utile per azione
21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito
Le previsioni dei principi contabili internazionali, di cui allo IAS 33, forniscono una specifica metodologia di calcolo dell’utile per azione
(earning per share - EPS), e prevedono una doppia formulazione: l’utile base per azione e l’utile diluito per azione.
L’EPS “base” è stato calcolato dividendo il risultato economico attribuibile ai possessori di azioni ordinarie della Capogruppo per la media
ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio.
21.2 Altre informazioni
Di seguito si riportano i valori dell’EPS “base” e dell’EPS “diluito” relativi al Bilancio Individuale di UBI Banca, mentre per maggiori
approfondimenti circa le metodologie di calcolo e per i risultati a livello di Gruppo, si rimanda alla specifica sezione del Bilancio Consolidato.
31.12.2014
Risultato
"attribuibile"
Media
ponderata
azioni
ordinarie
31.12.2013
Risultato
per azione
Risultato
"attribuibile"
Media
ponderata
azioni
ordinarie
Risultato
per azione
EPS base
-917.775
900.157.867
-1,0196
62.534
900.134.245
0,0695
EPS diluito
-917.775
900.157.867
-1,0196
62.534
900.134.245
0,0695
538 Relazioni e Bilanci 2014
Parte D - Redditività complessiva
Prospetto analitico della redditività complessiva
Voci
31.12.2014
10. Utile (Perdita) d'esercizio
Importo Lordo
Imposta sul reddito
Importo Netto
X
X
(918.437)
(3.558)
978
(2.580)
511.735
(154.000)
357.735
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
20. Attività materiali
30. Attività immateriali
40. Piani a benefici definiti
50. Attività non correnti in via di dismissione
60. Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
70. Copertura investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
80. Differenze di cambio:
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
90. Copertura dei flussi finanziari
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
2.070
(69)
2.001
(69.384)
19.744
(49.640)
440.863
(133.347)
c) altre variazioni
110. Attività non correnti in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
120. Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili e perdite da realizzo
c) altre variazioni
130. Totale altre componenti reddituali
140. Redditività complessiva (Voce 10 + 130)
307.516
(610.921)
Nota Integrativa 539
Parte D - Redditività complessiva
Di seguito si fornisce il dettaglio relativo alle principali variazioni di fair value e di rigiro a Conto Economico (rettifiche da deterioramento):
a) variazioni di fair value
Titoli di Stato
variazione di riserva lorda
effetto fiscale
variazione di riserva netta
476.398
-138.801
337.597
Altri titoli di debito
23.968
-7.360
16.608
Altri titoli
11.369
-7.839
3.530
511.735
-154.000
357.735
La variazione della riserva dei Titoli di Stato e titoli di debito è determinata dalla componente rischio di credito insita nel prezzo di mercato
dei titoli, mentre la componente rischio di tasso per i titoli oggetto di copertura viene rilevata a Conto Economico nella voce 90- Risultato
delle operazioni di copertura. Nel corso dell’esercizio si è manifestata una contrazione del rischio paese Italia che ha determinato una ripresa
dei prezzi di mercato sui titoli debito emessi dallo Stato Italiano e dalle istituzioni creditizie.
b) rigiro a conto economico (rettifiche da deterioramento)
Autostrada Pedemontana
Altri
c) rigiro a conto economico (utile e perdita da cessione)
variazione di riserva lorda
effetto fiscale
variazione di riserva netta
2.157
-120
2.037
-87
51
-36
2.070
-69
2.001
variazione di riserva lorda
effetto fiscale
variazione di riserva netta
BTP-01AG16 3,75%
-6.312
2.087
-4.225
BTP-15NV16 2,75%
-3.908
1.292
-2.616
-12.547
BTP-01NV2015 3%
-18.746
6.199
BTP-15LG15 4,50%
-6.668
2.205
-4.463
BTP-01DC15 2,75%
-3.216
1.064
-2.152
-11.408
-12.259
851
GEN FIN 07-PERP TV%
SIA Spa
2.541
-840
1.701
ETF TRACK DJEUR50 EU
-3.059
1.011
-2.048
LYXOR ETF EU.ST50
-176
577
401
-2.794
924
-1.870
ISHS ESTOXX50
-9.569
3.164
-6.405
SKANDINAV 07
-2.579
853
-1.726
BPCE 10/PERP RC SUB
ALTRI TITOLI
540 Relazioni e Bilanci 2014
-2.639
357
-2.282
-69.384
19.744
-49.640
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche
di copertura
Nel rispetto delle vigenti previsioni normative, il Gruppo UBI si è dotato di un sistema di controllo dei rischi che regola in modo integrato le
linee guida del Sistema dei Controlli Interni, da intendersi come ambito organizzativo, regolamentare e metodologico a cui tutte le Società
del Gruppo devono attenersi al fine di consentire alla Capogruppo di poter esercitare, in modo efficace ed economico, le attività d’indirizzo
e di controllo strategico, gestionale e tecnico-operativo.
La Banca collabora pro-attivamente all’individuazione dei rischi cui è soggetta e alla definizione dei relativi criteri di misurazione, gestione
e controllo.
I principi cardine ai quali fanno riferimento l’analisi e la gestione dei rischi del Gruppo, al fine di perseguire una sempre più consapevole ed
efficiente allocazione del capitale economico e regolamentare, sono:
- rigoroso contenimento dei rischi finanziari e creditizi e forte presidio su tutte le tipologie di rischio;
- utilizzo di logiche di sostenibile creazione del valore nel processo di definizione della propensione al rischio ed allocazione del capitale;
- declinazione della propensione al rischio del Gruppo con riferimento alle specifiche fattispecie di rischio e/o specifiche attività in un corpo
normativo di policy a livello di Gruppo e di singola entità.
Nella presente Parte sono fornite le informazioni riguardanti i profili di rischio di seguito indicati, le relative politiche di gestione e copertura
messe in atto dalla Banca, l’operatività in strumenti finanziari derivati:
a) rischio di credito;
b) rischi di mercato:
- di tasso di interesse,
- di prezzo,
- di cambio,
c) rischio di liquidità;
d) rischi operativi.
Per un quadro complessivo dei rischi e delle incertezze che gravano sulla Banca, si rimanda allo specifico paragrafo della Relazione sulla
Gestione, redatto in ottemperanza a quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 32 del 2 febbraio 2007, di attuazione della direttiva 2003/51/CE.
SEZIONE 1 - Rischio di credito
Informazioni di natura qualitativa
1. Aspetti generali
Le linee strategiche, le policy e gli strumenti per l’assunzione e per la gestione del rischio di credito sono definiti, nell’ambito della
Capogruppo, dal Chief Risk Officer di concerto con il Chief Lending Officer e con il supporto e la condivisione delle strutture specialistiche
preposte.
Nell’elaborazione delle politiche a presidio dei rischi creditizi viene posta particolare attenzione al mantenimento di un adeguato profilo
rischio/rendimento e all’assunzione dei rischi coerenti con la propensione al rischio definita dall’Alta Direzione e, più in generale, con la
mission del Gruppo UBI.
Le politiche a presidio dei rischi creditizi sono prioritariamente orientate al sostegno delle economie locali, delle famiglie, degli imprenditori,
dei professionisti e delle piccole-medie imprese.
La particolare attenzione posta al mantenimento delle relazioni instaurate con la clientela e al loro sviluppo nel tempo rappresentano un
punto di forza del Gruppo, favorendo l’abbattimento di asimmetrie informative e offrendo continuità di rapporto e supporto alla clientela
stessa, in una prospettiva di lungo periodo.
Anche nella perdurante e complessa fase congiunturale in atto, la Banca assicura un’adeguata disponibilità di credito all’economia,
aderendo fra l’altro agli “Accordi” stipulati fra l’Associazione Bancaria Italiana, il Ministero delle Finanze e le Associazioni di categoria, pur
preservando la qualità degli attivi ed in particolare agendo con estrema selettività per quanto riguarda le esposizioni “non core”.
Con specifico riferimento alla clientela “imprese” sono declinate e adottate regole creditizie inerenti l’erogazione e la gestione del credito,
che si traducono operativamente in interventi che vanno dallo sviluppo al contenimento delle esposizioni. Tali regole si basano su una
pluralità di driver rappresentati da:
rating interno della controparte (rating medio ponderato in caso di gruppo economico), abbinato al grado di protezione fornito da
eventuali garanzie accessorie;
quota di inserimento del Gruppo UBI sulla controparte / gruppo economico;
settore di attività economica di appartenenza della controparte / gruppo economico in ottica di:
− livello di rischiosità del settore;
− livello di concentrazione complessivo del Gruppo UBI nel singolo settore economico (con verifica anche della concentrazione a livello
di singola Banca/Società).
•
•
•
Nota Integrativa 541
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Infine, viene prestata particolare attenzione alla definizione delle linee di trattamento dei nuovi prodotti, elaborando adeguata informativa
ai vertici aziendali circa il rispetto degli obiettivi rischio/rendimento, calcolo dei tassi minimi di erogazione, qualità del prenditore, garanzie
ricevute e tassi di recupero attesi in caso di insolvenza.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
2.1 Aspetti organizzativi
Nello svolgimento dell’attività tradizionale di intermediazione creditizia, la Banca è esposta al rischio che i crediti erogati non vengano
rimborsati dai prenditori alla scadenza e debbano essere parzialmente o integralmente svalutati. Più in dettaglio, il profilo di rischio
degli impieghi è sensibile all’andamento dell’economia nel suo complesso, al deteriorarsi delle condizioni finanziarie delle controparti
(mancanza di liquidità, insolvenza, etc.) o al mutamento della loro posizione competitiva, ai cambiamenti strutturali o tecnologici delle
imprese debitrici, e ad altri fattori esterni (es. modifiche normative, deterioramento del valore delle garanzie finanziarie ed ipotecarie legato
all’andamento dei mercati). Un ulteriore elemento di rischio cui si presta particolare attenzione, è il livello di diversificazione del portafoglio
impieghi fra i diversi prenditori e fra i diversi settori in cui essi operano.
Il modello organizzativo in base al quale sono state strutturate le unità che presiedono all’attività creditizia, presenta la seguente
articolazione:
Strutture della Capogruppo di controllo accentrato e coordinamento;
Direzioni Generali delle Banche e delle Società controllate, dalle quali dipendono:
- Direzioni Crediti,
- Crediti territoriali,
- Filiali,
- Private & Corporate Unity.
•
•
Nel complesso le caratteristiche di tale modello organizzativo consentono una forte omogeneità tra la struttura Crediti della Capogruppo e
le analoghe strutture delle Banche Rete, con conseguente linearità dei processi ed ottimizzazione dei flussi informativi. La concessione del
credito risulta inoltre differenziata, a livello territoriale, per segmento di clientela (Retail/Private/Corporate e Istituzionale) e specializzata
per stato dello stesso: “in bonis” (gestito dalle Unità Crediti Retail, Private e Corporate) e a default (gestito dalle Unità di Credito Anomalo).
Nell’ambito delle Banche, inoltre, l’introduzione delle strutture organizzative dei Crediti Territoriali decentrati, a supporto delle Filiali Retail,
delle unità per la gestione della clientela Corporate e della clientela Private, garantisce l’efficace coordinamento e raccordo delle unità
operanti nel mercato di competenza. La Capogruppo, attraverso le strutture riferite al Chief Lending Officer, Controllo Rischi e Sviluppo
e Pianificazione Strategica e all’Audit di Capogruppo e di Gruppo, presiede alla gestione delle politiche, al monitoraggio complessivo del
portafoglio, all’affinamento dei sistemi di valutazione, alla gestione del credito problematico ed al rispetto delle norme.
Per tutti i soggetti (singoli o gruppi economici) con affidamenti in essere presso le Banche e Società del Gruppo (comprese le attività di
rischio riconducibili al rischio emittente ed al rischio derivati) complessivamente superiori a 50 milioni di euro (35 milioni nel caso di
soggetti singoli o gruppi economici classificati a “rischio alto”), la Capogruppo deve deliberare un Limite Operativo da intendersi come
limite massimo di affidabilità della controparte stessa a livello di Gruppo UBI.
Le Banche e le Società del Gruppo, inoltre, devono richiedere alla Capogruppo l’espressione di un Parere preventivo consultivo non
vincolante a fronte di combinazioni di: a) importi di affidamento e b) determinate classi di rating interno.
Le strutture attraverso le quali si articolano le Banche e le Società prodotto assumono competenze di ordine creditizio e commerciale,
nonché responsabilità di controllo sull’attività svolta direttamente e su quella posta in essere dalle unità gerarchicamente dipendenti. In
particolare la responsabilità della gestione e del monitoraggio del credito in bonis è attribuita, in prima istanza, ai Gestori di Relazione
che intrattengono quotidianamente il rapporto con la Clientela e che hanno l’immediata percezione di eventuali segnali di difficoltà o di
deterioramento della qualità del credito. Tuttavia, tutti i dipendenti delle Società del Gruppo sono chiamati a segnalare tempestivamente
tutte le informazioni che possano consentire il riconoscimento precoce di difficoltà o possano consigliare diverse modalità di gestione dei
rapporti, partecipando - di fatto - al processo di monitoraggio.
In seconda istanza l’unità organizzativa preposta al monitoraggio del rischio di credito - denominata Presidio Monitoraggio Qualità del
Credito - svolge attività di controllo, supervisione ed analisi delle posizioni “in bonis” sia in termini analitici che aggregati, con intensità
e profondità graduate in funzione delle fasce di rischio attribuite alle controparti e della gravità delle anomalie andamentali rilevate
avvalendosi della collaborazione delle strutture Crediti Territoriali. La struttura - non coinvolta nell’iter deliberativo degli affidamenti
- di propria iniziativa o su proposta, valuta e dispone (o propone agli Organi decisori superiori quando la decisione eccede le proprie
competenze) idonea classificazione peggiorativa di controparti “in bonis” chiedendo all’Area Crediti – Servizio Crediti Italia di UBI Banca,
nei casi previsti dal Regolamento Fidi, il rilascio di parere preventivo non vincolante.
Il Servizio Politiche e Qualità del Credito di UBI Banca ha compiti di coordinamento e definizione delle linee guida per il monitoraggio del
portafoglio crediti, di presidio nello sviluppo degli strumenti di monitoraggio, di controllo delle policies crediti e di predisposizione della
reportistica direzionale.
La gestione delle posizioni a “sofferenza” di tutte le Banche Rete del Gruppo UBI risulta affidata all’Area Credito Anomalo e Recupero
Crediti di UBI Banca, all’interno della struttura riferita al Chief Lending Officer.
Tale struttura è stata oggetto, nel corso del 2013 di un importante intervento organizzativo nell’ambito dell’implementazione del nuovo
modello di gestione delle sofferenze, finalizzato al potenziamento dei processi di recupero del credito, tramite:
– l’introduzione di logiche di segmentazione e portafogliazione delle pratiche a sofferenza, in funzione della dimensione e della complessità
del credito;
– la specializzazione dei processi di recupero e delle strutture preposte, coerentemente con i segmenti ed i portafogli individuati;
– il monitoraggio dei processi di gestione delle pratiche;
– l’assegnazione di obiettivi di recupero ai gestori e la valutazione dei risultati conseguiti;
– l’attivazione di strategie mirate ad ottimizzare il recupero su specifici portafogli, quali, per esempio, il ricorso a operatori immobiliari per
la valorizzazione degli immobili a garanzia dei finanziamenti ipotecari.
542 Relazioni e Bilanci 2014
Nell’ambito di tale iniziativa, all’interno della sopracitata Area, sono stati creati tre servizi specializzati su segmenti specifici:
– Servizio Recupero Piccoli Tagli, preposto alla gestione crediti in sofferenza chirografari relativi a privati di importo inferiore ai 25.000 euro;
– Servizio Recupero Crediti Rilevanti, specializzato nella gestione dei crediti in sofferenza sia privati che imprese, di importo superiore a
un milione di euro, o con valore netto di bilancio superiore a 500.000 euro. Sono ricondotte a tale servizio anche specifiche tipologie di
pratiche di particolare complessità (es. finanziamenti in pool, ecc.);
– Servizio Recupero Crediti Privati e Aziende, preposto alla gestione delle altre tipologie di crediti che non risultano incluse nel perimetro
dei due servizi di cui sopra. Tale struttura risulta articolata in 6 Funzioni specializzate con criterio territoriale.
Inoltre, nel corso del 2014 è stata accentrata presso l’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti della Capogruppo la gestione controparti in
corso di ristrutturazione o classificate a Crediti per cassa ristrutturati delle Banche Rete, di UBI Banca e di UBI Leasing Spa.
2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
L’Area Controllo Rischi di Credito della Capogruppo è responsabile della produzione dell’informativa sui rischi di credito della Banca, volta
a monitorare l’andamento della rischiosità degli impieghi. I report - sottoposti trimestralmente all’attenzione del Consiglio di Gestione
della Banca - illustrano le distribuzioni per classi di rating interno, LGD e Perdita Attesa e quindi l’andamento della rischiosità media del
portafoglio crediti, con focus sul Mercato Corporate, ed il Mercato Retail, distintamente per le imprese e privati; descrivono l’andamento
dei tassi di decadimento degli impieghi; contengono una sezione dedicata al monitoraggio trimestrale delle policy di concentrazione e di
qualità del credito in termini di distribuzioni degli impieghi e valori dei parametri di rischio.
Il complesso dei modelli che costituisce il Sistema di Rating Interni del Gruppo è gestito dalla struttura riferita al Chief Risk Officer con il
supporto dell’Area Crediti.
Allo stato attuale la struttura prevede l’utilizzo di modelli automatici per le imprese medio-grandi, per i privati e per le imprese di minori
dimensioni.
Il rating viene calcolato secondo un approccio per controparte ed è rivisto e aggiornato – di norma - almeno una volta l’anno. Per il
portafoglio regolamentare “esposizioni verso Imprese”, i modelli di PD sviluppati dal Gruppo UBI esprimono una valutazione complessiva
del rischio delle controparti attraverso la combinazione di una componente quantitativa e una componente qualitativa. La componente
quantitativa è sviluppata e integrata statisticamente: la tecnica scelta è quella della regressione logistica, tipicamente utilizzata per
valutare i casi in cui la variabile dipendente (target) risulta essere di tipo dicotomico default/bonis. La componente qualitativa del modello
di rating, basata su informazioni raccolte dal Gestore della relazione o da una struttura centrale1 di UBI Banca per le posizioni Large
Corporate, risponde all’esigenza di incorporare nello stesso aspetti qualitativi e informazioni sulla clientela che affianchino e completino le
analisi quantitative per meglio intercettare le tendenze evolutive e la solidità creditizia delle controparti.
Per le classi di Esposizioni al Dettaglio (per Imprese Retail e Privati), valgono le stesse considerazioni di cui sopra, fatto salvo che non viene
considerata la componente qualitativa. La componente quantitativa di monitoraggio ed erogazione valuta il merito creditizio delle imprese
di minori dimensioni integrando valutazioni di tipo geosettoriale, economico-finanziarie, andamentali esterne ed interne; la componente
quantitativa di monitoraggio dei mutui ai privati valuta il merito creditizio integrando informazioni di tipo anagrafico e andamentale esterne
ed interne; la componente quantitativa di erogazione dei mutui ai privati valuta la rischiosità della controparte integrando informazioni di
tipo anagrafico e di prodotto.
L’output dei modelli è rappresentato da 9 classi di rating a cui corrispondono le relative PD.
Con riferimento alla LGD i parametri determinanti sono: 1) LGD Sofferenza 2) LGD Downturn 3) Danger Rate.
1)LGD Sofferenza, è calcolata come complemento ad uno del rapporto tra flussi di recupero netti osservati durante la vita della sofferenza
ed esposizione al passaggio a sofferenza comprensiva del capitale girato a sofferenza e della quota di interessi capitalizzati. In
allineamento alla definizione di LGD economica indicata in normativa, i flussi di recupero sono attualizzati ad un tasso risk-adjusted che
riflette il valore monetario del tempo ed un premio al rischio determinato sulla base della volatilità dei recuperi osservata rispetto ad un
indice di mercato prescelto.
2)LGD Downturn è stato adottato un approccio idoneo a dar conto degli effetti di condizioni economiche avverse sulle aspettative di
recupero, partendo dall’identificazione del periodo recessivo, considerando lo scenario economico corrente e incorporando dinamiche
macroeconomiche storiche e prospettiche.
3)Danger Rate tale parametro corregge la LGD stimata sulle sole sofferenze in considerazione di alcuni precisi elementi: 1) composizione
del default: non tutti i nuovi default attesi sono sofferenze che provengono direttamente dallo stato di bonis; 2) migrazione fra stati
di default: non tutti i default diversi dalla sofferenza arriveranno sino allo stato più grave ed assorbente di sofferenza; 3) variazione
dell’esposizione: per i default che migrano sino a sofferenza l’esposizione nel tempo può cambiare.
I processi del credito si articolano sulle informazioni veicolate dal sistema di rating, come sotto dettagliato.
Le unità operative coinvolte nel processo di erogazione e rinnovo del credito utilizzano i rating interni, che costituiscono elementi essenziali
e imprescindibili delle valutazioni formulate in sede di istruttoria e revisione dei fidi; l’articolazione delle deleghe è definita tenendo conto
del profilo di rischio del cliente e della transazione così come rappresentato dal rating e dalla Perdita Attesa, e gestita tramite l’applicativo
della Pratica Elettronica di Fido (PEF). I rating sono utilizzati anche nel monitoraggio del credito e nell’ambito sia del sistema di reporting
direzionale, sia dei flussi informativi resi disponibili alle strutture della banca coinvolta nel processo del credito.
L'attribuzione di una classe di rating diversa da quella calcolata dal Sistema di Rating Interno in base ai modelli adottati avviene attraverso
la proposta di un override sul rating. Tali variazioni sono motivate dalla valutazione di informazioni non già considerate dal modello di
rating, non adeguatamente pesate dal modello o la cui influenza futura si intende anticipare.
1 Tale soluzione è stata adottata per garantire un presidio accentrato da parte di specialisti nella valutazione di posizioni di grandi dimensioni, con uniformità di valutazioni
all’interno del Gruppo.
Nota Integrativa 543
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Per il processo di calcolo dell’impairment collettivo sui crediti viene utilizzata una metodologia basata sui rating interni e sulle stime interne
di perdita in caso di insolvenza (LGD).
Nel corso del 2014 inoltre, è proseguita l’attività di revisione, aggiornamento e adozione di policy e di regolamenti per la gestione del
rischio di credito.
Di seguito vengono elencate le policy in essere, con un cenno ai principali contenuti.
- Policy a presidio dei Rischi Creditizi, che disciplina in un unico testo, le disposizioni relative al presidio di fattispecie di rischio di credito
in precedenza trattate in diverse policy. In questa policy vengono normate le seguenti fattispecie:
- clientela ordinaria, che stabilisce norme, principi e limiti per la gestione del credito a clientela ordinaria sulla base della disponibilità dei
rating interni. L’articolazione dei limiti si sostanzia in una serie di indicatori espressi in termini di: allocazione di capitale, valori massimi
di rischiosità (intesa come perdita attesa massima e target), limiti di assunzione dei rischi in termini di distribuzione delle esposizioni per
classi di rating e in presidi qualitativi;
- controparti istituzionali e ordinarie residenti in Paesi a rischio, per le quali la policy a presidio dei rischi e i relativi regolamenti attuativi
e documenti di declinazione limiti stabiliscono norme e principi per la gestione del credito concesso a clientela istituzionale residente e
non residente, nonché a clientela ordinaria residente in Paesi a rischio. Come nel caso della clientela ordinaria, l’articolazione dei limiti si
sostanzia in una serie di indicatori espressi in termini di: allocazione di capitale, limiti di assunzione dei rischi in termini di distribuzione
delle esposizioni per classi di rating e Paese e in presidi qualitativi;
- rischio di concentrazione single name, che stabilisce limiti massimi di esposizione sulla singola controparte, al fine di limitare i rischi di
instabilità che deriverebbero da elevati tassi di concentrazione degli impieghi sui grandi prenditori nel caso di un eventuale default degli
stessi;
- Policy di offerta di mutui tramite intermediari, che disciplina le modalità di ricorso a reti esterne per l’offerta di mutui a clientela non
captive, al fine di contenere potenziali rischi di credito, rischi operativi e rischi reputazionali;
- Policy sulla portabilità, rinegoziazione, sostituzione ed estinzione anticipata dei mutui della clientela diretta delle banche reti, che fornisce
le linee guida del Gruppo UBI per la realizzazione delle operazioni di portabilità attiva e passiva, di rinegoziazione, di sostituzione e di
estinzione anticipata (parziale o totale) dei mutui, nell’ottica di garantire (anche attraverso la definizione di livelli minimi di servizio) la
massima riduzione dei tempi, degli adempimenti e dei costi connessi, nonché di dotare il Gruppo degli opportuni processi e strumenti per
il presidio dei rischi relativi (di credito, operativi e reputazionali);
- Policy sulla portabilità, rinegoziazione, sostituzione ed estinzione anticipata dei mutui intermediati, con riferimento all’operatività sui
mutui intermediati sulla base di convenzioni tra le società/ banche del Gruppo e specifiche reti distributive;
- Policy sul rischio derivante da cartolarizzazioni, che definisce le linee guida che il Gruppo si pone con riferimento alla gestione del rischio
derivante dalle attività di cartolarizzazione;
- Policy sul rischio residuo, che definisce gli orientamenti strategici relativi alla gestione del “rischio residuo” definendo il processo di
controllo sull’acquisizione e utilizzo delle tecniche di attenuazione del rischio di credito per la mitigazione del rischio in oggetto.
- Policy in materia di controlli interni a presidio delle attività di rischio e dei conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati, che
recepisce le disposizioni emanate da Banca d’Italia. La policy definisce le linee guida e i criteri per l’adozione da parte del Gruppo nel suo
complesso e delle singole banche e società del Gruppo di opportuni assetti organizzativi, sistemi di controlli interni e specifiche politiche
interne a presidio di tale rischio nei due ambiti definiti dalla normativa: limiti prudenziali e procedure deliberative.
- Policy a presidio del rischio partecipativo che definisce opportuni presidi diretti a: contenere il rischio di un eccessivo immobilizzo
dell’attivo derivante da investimenti partecipativi in imprese finanziarie e non finanziarie e, con specifico riferimento alle imprese non
finanziarie, promuovere una gestione dei rischi e dei conflitti di interesse conforme al criterio della sana e prudente gestione.
2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
La Banca impiega tecniche di mitigazione del rischio tipiche dell’attività bancaria acquisendo dalla controparte, per talune tipologie di
affidamenti, garanzie reali, immobiliari e finanziarie, e garanzie personali. La determinazione dell’ammontare complessivo degli affidamenti
concedibili allo stesso cliente e/o gruppo giuridico ed economico tiene conto di appositi criteri per la ponderazione delle diverse categorie
di rischio e delle garanzie. In particolare, al valore di stima delle garanzie reali vengono applicati “scarti” prudenziali, differenziati per
tipologia di garanzia.
Le principali tipologie di garanzie reali accettate dal Gruppo sono rappresentate da:
- ipoteca reale;
- pegno.
Al fine di assicurare la sussistenza dei requisiti generali e specifici richiesti per il riconoscimento a fini prudenziali delle garanzie reali,
annoverate fra le tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) – secondo quanto previsto dalla Normativa di Vigilanza - il Gruppo UBI ha:
- ridefinito i processi del credito relativi alla raccolta e gestione delle garanzie. Con particolare riferimento alle garanzie ipotecarie, nelle
Banche Rete è previsto l’obbligo di inserimento, nell’apposito applicativo informatico a disposizione dei gestori, di tutti i dati relativi
all’immobile necessari a rendere la garanzia eligible. Particolare attenzione è stata posta all’obbligatorietà della perizia ed alla tempestività
di recupero delle informazioni ad essa inerenti, ivi comprese quelle notarili (estremi di registrazione notarili), elementi determinanti per il
perfezionamento della garanzia.
- recuperato per le garanzie ipotecarie in essere tutte le informazioni necessarie ad assicurarne l’ammissibilità in linea con le disposizioni
di Basilea 2 in termini di requisiti specifici.
2.4 Attività finanziarie deteriorate
La classificazione del portafoglio problematico coincide con quanto disposto dalla normativa e può essere così sintetizzata:
crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa,
crediti ristrutturati,
incagli,
sofferenze.
•
•
•
•
544 Relazioni e Bilanci 2014
Tale classificazione è stato oggetto di revisione ad inizio 2015 per disposizione normativa.
Oltre alle suddette classi, permane la fattispecie dei crediti problematici relativi al “rischio paese” per esposizioni non garantite verso la
clientela, istituzionale ed ordinaria, appartenente a paesi definiti “a rischio” come definito dall’Organo di Vigilanza.
In particolare, per quanto riguarda gli “incagli”, al fine di ottimizzarne il presidio se ne effettua, ad esclusivo fine gestionale, una suddivisione
fra le posizioni in cui la temporanea situazione di obiettiva difficoltà si ritenga risolvibile in brevissimo tempo), e le restanti posizioni, per
le quali si ritenga opportuno il disimpegno dalla relazione con un recupero extragiudiziale entro un periodo di tempo superiore. Inoltre i
“crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” sono oggetto di controlli per determinarne, entro un limite massimo gestionale di 180
giorni, il rientro “in bonis” ovvero il passaggio ad altri stati di credito anomalo.
La gestione dei crediti problematici è presidiata in funzione del relativo livello di rischiosità ed è in carico alle strutture organizzative
preposte alla gestione del Credito Anomalo della Banca per quanto riguarda i “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” e gli
“incagli”. Per quanto riguarda le posizioni a “sofferenza” e le posizioni “Ristrutturate/In corso di Ristrutturazione”, la gestione è in carico
alla Capogruppo. In particolare, nel corso del 2014 è stata accentrata presso l’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti della Capogruppo
la gestione delle controparti in corso di ristrutturazione o classificate a Crediti per cassa ristrutturati.
La valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore avviene analiticamente, per singola posizione, assicurando adeguati livelli di
copertura delle perdite previste.
L’analisi delle esposizioni deteriorate viene costantemente effettuata dalle singole unità operative che ne presidiano i rischi e dalla
Capogruppo.
La risoluzione da parte delle controparti dello stato di difficoltà è il fattore determinante per il rientro delle posizioni ”in bonis”; tale evento
è sostanzialmente concentrato nelle relazioni con “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” ed in quelle in “incaglio”.
Informazioni di natura quantitativa
A. QUALITÀ DEL CREDITO
A.1 Esposizioni deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione
economica e territoriale
A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
Portafogli/qualità
Sofferenze
Incagli
Esposizioni
ristrutturate
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Altre attività
Totale
255
104
-
-
-
1.538.684
1.539.043
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
-
-
36
-
-
17.820.109
17.820.145
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
-
-
-
-
-
3.576.951
3.576.951
4. Crediti verso banche
-
-
-
-
120.970
13.934.679
14.055.649
317.590
749.746
182.546
30.895
893.912
21.155.632
23.330.321
-
-
-
-
-
-
-
507
-
-
-
-
-
507
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie valutate al fair value
7. Attività finanziarie in corso di dismissione
-
-
-
-
-
647.972
647.972
Totale 31.12.2014
318.352
749.850
182.582
30.895
1.014.882
58.674.027
60.970.588
Totale 31.12.2013
295.805
853.271
177.436
67.372
1.356.002
56.714.950
59.464.836
8. Derivati di copertura
A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
Attività deteriorate
In bonis
Esposizione
Lorda
Rettifiche
specifiche
Esposizione
Netta
Esposizione
Lorda
Rettifiche di
portafoglio
Esposizione
Netta
Totale
(Esposizione
netta)
1. Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
375
(16)
359
X
X
1.538.684
1.539.043
2. Attività finanziarie disponibili
per la vendita
36
-
36
17.820.109
-
17.820.109
17.820.145
Portafogli/Qualità
3. Attività finanziarie detenute sino
alla scadenza
-
-
-
3.576.951
-
3.576.951
3.576.951
4. Crediti verso banche
-
-
-
14.055.649
-
14.055.649
14.055.649
1.914.296
(633.519)
1.280.777
22.134.433
(84.889)
22.049.544
23.330.321
-
-
-
X
X
-
-
25.667
(25.160)
507
-
-
-
507
-
-
-
X
X
647.972
647.972
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie valutate al fair value
7. Attività finanziarie in corso
di dismissione
8. Derivati di copertura
Totale 31.12.2014
1.940.374
(658.695)
1.281.679
57.587.142
(84.889)
59.688.909
60.970.588
Totale 31.12.2013
2.063.493
(669.609)
1.393.884
54.766.682
(96.727)
58.070.952
59.464.836
Nota Integrativa 545
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Le attività finanziarie detenute per la negoziazione deteriorate si riferiscono a posizioni in derivati, classificati a sofferenza e incaglio in
correlazione con lo status dei finanziamenti con le controparti di riferimento principali.
Le attività finanziarie disponibili per la vendita deteriorate si riferiscono al titolo obbligazionario Gabetti PS 23 Convertibile.
Le attività finanziarie in corso di dismissione attengono a posizioni creditizie a sofferenza per le quali sono stati predisposti gli accordi
contrattuali per la cessione pro soluto ma non sono stati ancora perfezionati al 31 dicembre 2014.
A.1.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie in bonis rinegoziate e non rinegoziate per portafogli di appartenenza
Esposizione oggetto di rinegoziazione nell'ambito di Accordi Collettivi
Altre Esposizioni
Scaduti fino
a 3 mesi
Scaduti da
oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
Scaduti da
oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Scaduti da
oltre 1 anno
Non
scaduti
Scaduti fino
a 3 mesi
Scaduti da
oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
Scaduti da
oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Scaduti da
oltre 1 anno
Non scaduti
Totale
(Esposizione
Netta)
1.Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.538.686
1.538.686
2. Attività finanziarie
disponibili per la vendita
-
-
-
-
-
-
-
-
- 17.820.109 17.820.109
Portafoglio/Qualità
del credito
3. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
-
-
-
-
-
-
-
-
-
4. Crediti verso banche
-
-
-
-
-
120.970
-
-
- 13.934.679 14.055.649
5. Crediti verso clientela
-
-
-
-
-
813.171
51.201
29.539
- 21.155.633 22.049.544
6. Attività finanziarie valutate
al fair value
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.576.951
3.576.951
-
-
7. Attività finanziarie in corso
di dismissione
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
8. Derivati di copertura
-
-
-
-
-
-
-
-
-
647.972
647.972
Totale 31.12.2014
-
-
-
-
-
934.141
51.201
29.539
- 58.674.030 59.688.911
Totale 31.12.2013
-
-
-
-
20.746
1.331.458
17.497
7.046
- 56.694.205 58.070.952
A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
Tipologie esposizioni/valori
Esposizione
lorda
Rettifiche di valore
specifiche
Rettifiche di valore
di portafoglio
Esposizione
netta
A. Esposizione per cassa
a) Sofferenze
-
-
X
-
b) Incagli
-
-
X
-
c) Esposizione ristrutturate
-
-
X
-
d) Esposizione scadute deteriorate
-
-
X
-
14.520.152
X
-
14.520.152
14.520.152
-
-
14.520.152
e) Altre attività
Totale A
B. Esposizione fuori bilancio
a) Deteriorate
1
(1)
X
-
18.369.160
X
(16)
18.369.144
Totale B
18.369.161
(1)
(16)
18.369.144
Totale A+B
32.889.313
(1)
(16)
32.889.296
b) Altre
A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
Non si evidenziano esposizioni deteriorate verso banche.
A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Non si evidenziano rettifiche di valore su esposizioni deteriorate verso banche.
546 Relazioni e Bilanci 2014
A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
Tipologie esposizioni/valori
Esposizione
lorda
Rettifiche di valore
specifiche
Rettifiche di valore
di portafoglio
Esposizione
netta
318.352
A. Esposizione per cassa
a) Sofferenze
732.896
(414.544)
X
b) Incagli
918.211
(168.465)
X
749.746
c) Esposizione ristrutturate
256.723
(74.141)
X
182.582
d) Esposizione scadute deteriorate
e) Altre attività
Totale A
32.423
(1.528)
X
30.895
43.861.855
X
(84.951)
43.776.904
45.802.108
(658.678)
(84.951)
45.058.479
114.386
(4.061)
X
110.325
3.396.354
X
(19.566)
3.376.788
B. Esposizione fuori bilancio
a) Deteriorate
b) Altre
Totale B
Totale A+B
3.510.740
(4.061)
(19.566)
3.487.113
49.312.848
(662.739)
(104.517)
48.545.592
A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
Causali/Categorie
A. Esposizione lorda iniziale
- di cui esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 ingressi da esposizioni creditizie in bonis
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.3 Altre variazioni in aumento
C. Variazioni in diminuzione
C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis
C.2 cancellazioni
C.3 incassi
Sofferenze
Incagli
Esposizioni
ristrutturate
Esposizioni
scadute
741.845
1.023.514
227.803
70.023
-
-
-
-
206.733
311.568
89.912
137.288
132.524
1.710
105.811
36
190.335
164.126
79.811
263
14.688
41.631
10.065
4.501
(215.682)
(416.871)
(60.992)
(174.888)
(521)
(96.727)
-
(38.141)
(134.623)
(3.682)
(7.899)
-
(47.964)
(48.994)
(18.201)
(4.249)
-
C.4 realizzi per cessioni
(21.125)
-
-
C.4.bis perdite da cessione
(10.876)
(200)
(695)
-
(573)
(267.268)
(34.197)
(132.498)
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.6 altre variazioni in diminuzione
D. Esposizione lorda finale
- di cui esposizioni cedute non cancellate
-
-
-
-
732.896
918.211
256.723
32.423
-
-
-
-
A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Causali/Categorie
Sofferenze
Incagli
Esposizioni
ristrutturate
Esposizioni
scadute
(446.040)
(170.521)
(50.367)
(2.651)
-
-
-
-
B. Variazioni in aumento
(148.290)
(81.367)
(42.392)
(1.938)
B.1 rettifiche di valore
(87.806)
(67.348)
(21.900)
(1.125)
B.1 bis perdite da cessione
(10.876)
(200)
(695)
-
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizione deteriorate
(42.225)
(9.580)
(19.797)
(341)
(7.383)
(4.239)
-
(472)
179.786
83.423
18.618
3.061
22.967
4.042
1.409
156
8.568
13.198
796
1.099
-
A. Rettifiche complessive iniziali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B.3 altre variazioni in aumento
C. Variazioni in diminuzione
C.1 riprese di valore da valutazione
C.2 riprese di valore da incasso
C.2 bis utili da cessione
C.3 cancellazioni
C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizione deteriorate
C.5 altre variazioni in diminuzione
D. Rettifiche complessive finali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
2.447
-
-
134.623
3.682
7.899
-
17
62.301
7.818
1.806
11.164
200
696
-
(414.544)
(168.465)
(74.141)
(1.528)
-
-
-
-
Nelle voci ‘B1bis perdite da cessione’ e ‘C.2 bis utili da cessione’ è stato rilevato il risultato di cessioni di portafogli di sofferenze, per un
valore totale lordo di 131 milioni di euro, rettificati per 100 milioni di euro; con un prezzo di cessione pari 22 milioni di euro.
Nota Integrativa 547
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Crediti verso clientela: valori lordi e netti
31.12.2014
Sofferenze
Incagli
Esposizioni
ristrutturate
Esposizioni
scadute
Crediti in bonis
Esposizione lorda
706.974
918.211
256.688
32.423
22.134.433
- Finanziamenti
706.974
918.211
256.688
32.423
22.023.073
-
-
-
-
111.360
Rettifiche di valore specifiche
(389.384)
(168.465)
(74.142)
(1.528)
X
- Finanziamenti
(389.384)
(168.465)
(74.142)
(1.528)
X
- Titoli
-
-
-
-
X
Rettifiche di valore di portafoglio
-
-
-
-
(84.889)
- Finanziamenti
-
-
-
-
(84.889)
- Titoli
-
-
-
-
-
Totale
317.590
749.746
182.546
30.895
22.049.544
- Titoli
A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni
A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni
Classi di rating esterni
Esposizioni
A. Esposizioni creditizie per cassa
Classe 1
Classe 2
Classe 3
Classe 4
Classe 5
Classe 6
Senza rating
Infragruppo
Totale
165.060
5.860.325
21.776.072
42.861
14.117
2
7.814.301
24.156.067
59.828.805
B. Derivati
10.920
109.070
49.666
2.183
-
-
374.872
333.349
880.060
B.1 Derivati finanziari
10.920
109.070
49.666
2.183
-
-
374.872
333.349
880.060
-
-
-
-
-
-
-
-
-
35
499.055
171.301
-
-
-
916.564
8.962.308
10.549.263
D. Impegni a erogare fondi
-
162.738
514.680
-
1.012
-
954.282
8.778.600
10.411.312
E. Altre
-
1.024
-
-
-
-
14.600
-
15.624
176.015
6.632.212
22.511.719
45.044
15.129
2
10.074.619
42.230.324
81.685.064
B.2 Derivati creditizi
C. Garanzie rilasciate
Totale
Nella seguente legenda si espone la corrispondenza tra le classi di rating esterne indicate in tabella e le classi dalla società di riferimento
Moody’s.
Classe
Rating Moody's
1
Aaa,Aa,Aa1,Aa2,Aa3
2
A,A1,A2,A3
3
Baa,Baa1,Baa2,Baa3
4
Ba,Ba1,Ba2,Ba3
5
B,B1,B2,B3
6
Caa,Caa1,Caa2,Caa3,Ca,C,DDD,DD,D
A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni
Classi di rating interni
Esposizioni
A. Esposizioni per cassa
1
2
3
4
5
54.229 312.326 484.888 386.724 4.153.440
6
7
66.612 1.575.926
Senza
rating
Totale
855.481 101.780 348.732 214.586 113.998 70.582 60.004 50.779.324
59.578.632
8
9
10
11
12
13
14
B. Derivati
-
30.653
-
7.372
39.445
4.548
134.109
7.897
3.160
8.860
751
82
-
-
643.183
880.060
B.1 Derivati finanziari
-
30.653
-
7.372
39.445
4.548
134.109
7.897
3.160
8.860
751
82
-
-
643.183
880.060
B.2 Derivati creditizi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- 158.027
509.548
-
111.769
20.202
30
7.810
1.500
-
9.516.414
10.549.264
- 289.352
200.031
2.338
165.576
91.586
300
12.619
21.037
-
1.511
9.555.453
10.411.312
-
-
-
-
-
-
-
-
-
15.624
15.624
975.166 105.270 378.021 237.874 114.080 70.582 61.515 70.509.998
81.434.892
C. Garanzie rilasciate
22.167 201.797
D. Impegni a erogare
fondi
-
71.509
E. Altre
-
-
Totale
-
-
76.396 616.285 484.888 841.475 4.902.464
548 Relazioni e Bilanci 2014
73.498 1.987.380
Nelle esposizioni per cassa non sono ricompresi gli strumenti di capitale e le quote di O.I.C.R., in coerenza con quanto esposto nelle
precedenti tabelle A.1.3 e A.1.6.
Si segnala che solamente il 13% delle esposizioni per cassa è dotato di rating interno. Ciò a causa della assoluta marginalità dell’attività
creditizia tradizionale verso clientela ordinaria ed alla preponderanza delle posizioni in strumenti finanziari.
A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia
A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite
Valore
esposizione
netta
Garanzie reali (1)
Immobili
Ipoteche
Garanzie personali (2)
Titoli
Altre
garanzie
reali
Derivati su crediti
Crediti di firma
Altri derivati
Governi Altri Enti Banche
e banche pubblici
centrali
CLN
Leasing
finanziario
Totale
(1)+(2)
Governi
e banche
centrali
Altri Enti
pubblici
Banche
Altri
soggetti
Altri
soggetti
1. Esposizioni creditizie per
cassa garantite
1.890.905
60.620
- 2.164.890
-
-
-
-
-
-
-
-
15
-
2.225.525
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.2. parzialmente
garantite
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.1. totalmente garantite
- di cui deteriorate
- di cui deteriorate
2. Esposizioni creditizie
"fuori bilancio" garantite
2.1. totalmente garantite
2.2. parzialmente
garantite
69.473
-
-
- 71.290
-
-
-
-
-
-
-
-
-
71.290
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- di cui deteriorate
-
75.684
-
-
- 71.765
-
-
-
-
-
-
-
-
-
71.765
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- di cui deteriorate
-
A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite
Valore
esposizione
netta
Garanzie reali (1)
Immobili
Ipoteche
Garanzie personali (2)
Titoli
Altre
garanzie
reali
Derivati su crediti
Crediti di firma
Altri derivati
Governi Altri Enti Banche
e banche pubblici
centrali
CLN
Leasing
finanziario
Totale
(1)+(2)
Governi
e banche
centrali
Altri Enti Banche
pubblici
Altri
soggetti
Altri
soggetti
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite
1.1. totalmente garantite
- di cui deteriorate
1.2. parzialmente garantite
- di cui deteriorate
8.935.938 13.211.348
18.430.775
- 1.719.042
-
-
-
-
-
-
-
265 173.751 3.326.369
917.162 2.514.289
-
1.861
-
-
-
-
-
-
-
265
3.593
762.338
3.282.346
585.961
17.318
-
88.823
-
-
-
-
-
-
-
-
98.009
77.386
281.536
31.294
1.470
-
9.819
-
-
-
-
-
-
-
-
343
12.714
24.346
276.749
10.503
-
-
-
-
-
-
-
-
262
31.239
266.981
5.564
8.889
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
8.889
10.217
-
-
213
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
213
659
-
-
183
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
183
2. Esposizioni creditizie
"fuori bilancio" garantite
2.1. totalmente garantite
- di cui deteriorate
2.2. parzialmente garantite
- di cui deteriorate
58.597 166.380
Nota Integrativa 549
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE
B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela
(valore di bilancio)
Esposizioni/
Controparti
Governi
Esposizione
netta
Altri enti pubblici
Rettifiche
valore
specifiche
Rettifiche
valore di
portafoglio
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
specifiche
Società finanziarie
Rettifiche
valore di
portafoglio
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
specifiche
Rettifiche
valore di
portafoglio
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
2
-
x
-
-
x
12.200
(13.450)
x
A.2 Incagli
-
-
x
-
-
x
10.868
(2.851)
x
A.3 Esposizioni
ristrutturate
-
-
x
-
-
x
4.353
(2.659)
x
A.4 Esposizioni
scadute
-
-
x
-
-
x
-
-
x
A.5 Altre esposizioni
21.493.468
x
(61)
24.856
x
(69)
13.211.365
x
(2.741)
Totale A
21.493.470
-
(61)
24.856
-
(69)
13.238.786
(18.960)
(2.741)
B.1 Sofferenze
-
-
x
-
-
x
921
(1.710)
x
B.2 Incagli
-
-
x
-
-
x
-
-
x
-
-
x
-
-
x
-
-
-
412.003
x
-
89.626
x
(374)
826.193
x
(10.209)
B. Esposizioni
"fuori bilancio"
B.3 Altre attività
deteriorate
B.4 Altre esposizioni
Totale B
412.003
-
-
89.626
-
(374)
827.114
(1.710)
(10.209)
Totale (A+B) 31.12.2014
21.905.473
-
(61)
114.482
-
(443)
14.065.900
(20.670)
(12.950)
Totale (A+B) 31.12.2013
19.103.630
-
-
119.554
-
(329)
15.990.605
(18.976)
(12.837)
B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio”
verso clientela (valore di bilancio)
Esposizioni/
Aree geografiche
ITALIA
ALTRI PAESI EUROPEI
AMERICA
ASIA
RESTO DEL MONDO
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
1
(2)
1
-
-
(3)
-
-
20.969
(6.784)
-
-
-
-
-
-
9.400
(2.140)
-
-
-
-
-
-
(1.528)
-
-
-
-
-
-
-
-
43.402.972
(84.015)
361.076
(930)
12.828
(6)
8
-
20
-
44.654.177
(733.764)
391.446
(9.856)
12.829
(6)
8
(3)
20
-
2.365
(2.495)
-
-
-
-
-
-
1
-
94.308
(16)
-
-
-
-
-
-
-
(1)
-
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A.1 Sofferenze
318.350
(414.539)
A.2 Incagli
728.777
(161.681)
A.3 Esposizioni ristrutturate
173.183
(72.001)
30.895
A.5 Altre esposizioni
TOTALE A
Esposizione
netta
A. Esposizioni per cassa
A.4 Esposizioni scadute
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività deteriorate
13.652
(1.549)
-
(1)
-
-
-
-
-
B.4 Altre esposizioni
3.187.611
(19.563)
189.177
(2)
-
-
-
-
-
-
TOTALE B
3.297.936
(23.623)
189.177
(3)
-
-
-
-
-
(1)
Totale (A+B) 31.12.2014
47.952.113
(757.387)
580.623
(9.859)
12.829
(6)
8
(3)
21
(1)
Totale (A+B) 31.12.2013
47.720.959
(781.263)
620.424
(6.798)
385.502
(7)
10
(4.836)
21
(1)
550 Relazioni e Bilanci 2014
Società di assicurazione
Imprese non finanziarie
Altri soggetti
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
specifiche
Rettifiche
valore di
portafoglio
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
specifiche
Rettifiche
valore di
portafoglio
x
95.060
(87.635)
x
211.090
(313.459)
x
x
366.012
(73.626)
x
372.866
(91.988)
x
-
x
178.230
(71.482)
x
-
-
x
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
specifiche
Rettifiche
valore di
portafoglio
-
-
-
-
-
-
x
10.287
(443)
x
20.608
(1.085)
-
108.826
x
-
3.950.337
x
(25.566)
4.988.052
x
(56.514)
108.826
-
-
4.599.926
(233.186)
(25.566)
5.592.616
(406.532)
(56.514)
-
-
x
1.445
(786)
x
-
-
x
-
-
x
94.307
(16)
x
-
-
x
-
-
x
13.652
(1.549)
x
-
-
x
24.956
x
(51)
1.898.840
x
(3.380)
125.170
x
(5.551)
24.956
-
(51)
2.008.244
(2.351)
(3.380)
125.170
-
(5.551)
133.782
-
(51)
6.608.170
(235.537)
(28.946)
5.717.786
(406.532)
(62.065)
133.820
(19)
(31)
7.106.714
(253.572)
(25.223)
6.272.593
(410.381)
(71.537)
Nota Integrativa 551
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche
(valore di bilancio)
Esposizioni/
Aree geografiche
ITALIA
ALTRI PAESI EUROPEI
AMERICA
ASIA
RESTO DEL MONDO
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A.1 Sofferenze
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.2 Incagli
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.3 Esposizioni ristrutturate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.4 Esposizioni scadute
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.5 Altre esposizioni
13.450.562
-
1.063.287
-
5.027
-
1.117
-
160
-
TOTALE A
13.450.562
-
1.063.287
-
5.027
-
1.117
-
160
-
B.1 Sofferenze
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.2 Incagli
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.3 Altre attività deteriorate
-
(1)
-
-
-
-
-
-
-
-
B.4 Altre esposizioni
2.721.616
-
15.631.906
(16)
-
-
-
-
-
-
TOTALE B
2.721.616
(1)
15.631.906
(16)
-
-
-
-
-
-
Totale (A+B) 31.12.2014
16.172.178
(1)
16.695.193
(16)
5.027
-
1.117
-
160
-
Totale (A+B) 31.12.2013
17.739.547
(4)
13.731.951
(13)
15.268
-
4.994
-
539
-
A. Esposizioni per cassa
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.4 Grandi esposizioni
Sulla base delle circolari n.285 del 17 dicembre 2013 e n.286 del 17 dicembre 2013, il numero dei grandi rischi esposto in tabella è stato
determinato facendo riferimento alle “esposizioni” non ponderate, incluse quelle verso controparti del Gruppo, di importo nominale
pari o superiore al 10% del Patrimonio di Vigilanza, dove per “esposizioni” si intende la somma delle attività di rischio per cassa e delle
operazioni fuori bilancio (escluse quelle dedotte dal patrimonio di vigilanza) nei confronti di un cliente o di un gruppo di clienti connessi,
senza l’applicazione dei fattori di ponderazione.
Tali criteri espositivi portano a ricomprendere nella tabella di Bilancio relativa ai grandi rischi anche soggetti che – pur con ponderazione
pari allo 0% - presentano un’esposizione non ponderata pari o superiore al 10% del patrimonio valido ai fini dei grandi rischi.
Le singole banche appartenenti a gruppi bancari sono sottoposte ad un limite individuale pari al 25% del proprio Patrimonio di Vigilanza.
Quest’ultimo limite è riferito alla “posizione di rischio” ovvero l’esposizione ponderata secondo le regole previste dalla presente disciplina.
31.12.2014
Numero posizioni
4
Esposizione
88.416.158
di cui infragruppo
58.299.674
Posizione di rischio
319.080
di cui infragruppo
318.957
Le esposizioni nei confronti di altre società del Gruppo ammontano a 58.300 milioni (319 milioni considerando i fattori di ponderazione). Gli
altri “grandi rischi” sono rappresentate da esposizioni verso: il Ministero del Tesoro per 21,9 miliardi (0 considerando i fattori di ponderazione)
principalmente in relazione agli investimenti in titoli di Stato; la Cassa di Compensazione e Garanzia per 6.545 milioni (0,1 milioni considerando
i fattori di ponderazione); l’Agenzia delle Entrate per 1,7 miliardi di euro (0 considerando i fattori di ponderazione).
C. Operazioni di cartolarizzazione
Informazioni di natura qualitativa
Le operazioni di cartolarizzazione con sottostanti portafogli originati da banche del Gruppo UBI non sono oggetto di trattazione nella
presente sezione, in quanto i titoli cartolarizzati sono stati interamente sottoscritti da ciascun originator all’atto dell’emissione. Come
previsto dalla normativa, non vengono pertanto compilate le relative sezioni della Nota integrativa; per completezza d’informazione, si
riportano comunque di seguito le principali caratteristiche delle operazioni in essere alla data di redazione della presente nota o estinte
nell’esercizio appena concluso.
Operazione UBI Finance 2
Nel primo semestre del 2009 è stata effettuata un’operazione di cartolarizzazione mediante cessione ad una società veicolo denominata
UBI Finance 2 Srl di finanziamenti prevalentemente a piccole medie imprese, classificati in bonis, detenuti dal Banco di Brescia Spa.
Il portafoglio ceduto, che in virtù dei vigenti principi contabili internazionali è rimasto contabilmente iscritto negli attivi del Banco di
Brescia, ammontava originariamente ad oltre 2 miliardi di euro.
L’operazione è stata finalizzata alla costituzione di titoli da utilizzarsi quali poste stanziabili: a tal fine i titoli emessi a valere sul portafoglio
ceduto sono stati interamente riacquistati dall’originator Banco di Brescia, e successivamente i titoli Senior sono stati messi a disposizione
della Capogruppo - tramite operazioni di pronti contro termine - per essere utilizzati in operazioni di rifinanziamento con gli Istituti Centrali.
552 Relazioni e Bilanci 2014
Queste le principali caratteristiche dei titoli UBI Finance 2, emessi in data 27 febbraio 2009:
Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 1.559.500.000,00 a tasso variabile, dotati inizialmente di massimo rating da parte di Fitch e
Moody’s (ridotto successivamente ad A+ per Fitch e A2 per Moody’s in seguito al progressivo declassamento del rating dell’Italia e della
Capogruppo UBI Banca operato dalle due agenzie negli esercizi 2011 e 2012);
Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 519.850.000,00 senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione.
•
•
A partire dal 20 luglio 2011 si è proceduto al progressivo ammortamento del titolo Classe A, per complessivi 1,460 milioni di euro.
Nel corso del primo semestre del 2014, in considerazione del ridotto valore residuo del portafoglio cartolarizzato e dei titoli stanziabili da
esso garantiti, è stato deciso di procedere alla chiusura anticipata dell’operazione. In data 14 aprile 2014 i titoli sono stati ritirati dal pool
di garanzie presso la Banca d’Italia, mentre il successivo 17 aprile è stata sottoscritta dalle varie controparti la documentazione preliminare
necessaria per procedere al riacquisto del portafoglio da parte dell’originator ed alla conseguente estinzione dei titoli cartolarizzati.
Alla data di pagamento straordinaria del 29 maggio, quindi, coerentemente con quanto previsto dalla contrattualistica dell’operazione,
UBI Finance 2 ha proceduto all’integrale rimborso del titolo Senior, alla chiusura dei contratti di swap, alla restituzione ad UBI Banca della
somma di 16,3 milioni di euro erogata a favore di UBI Finance 2 in qualità di Liquidity Facility Provider, al pagamento dell’ excess spread ed
al rimborso del titolo Junior per un ammontare pari a 509.479.457 milioni (pari al 98% del suo valore nominale).
Nella tabella seguente si riporta l’ammontare rimborsato per le due classi di titoli:
UBI FINANCE 2 - TITOLI
CARTOLARIZZATI
ISIN
Valore Nominale
all'emissione
Valore rimborsato
al 31.12.2014
Class A
IT0004456197
1.559.500.000
Class B
IT0004456171
519.850.000
2.079.350.000
Total
Valore Nominale Residuo
al 31.12.2014
% rimborsata
1.559.500.000
-
100,0%
509.479.457
-
98,0%
2.068.979.457
-
99,5%
In tale occasione è stato inoltre rimborsato ad UBI Banca il deposito a garanzia del c.d. “rischio di commingling”2, pari a 34 milioni di euro
alla data di estinzione dell’operazione.
Nell’ambito dell’operazione di cartolarizzazione, il ruolo di Cash Manager ed English Account Bank è stato svolto da The Bank of New York
Mellon, mentre UBI Banca, in qualità di Capogruppo, ha ricoperto il ruolo di Italian Account Bank, Calculation Agent e Servicer. L’originator
Banco di Brescia, ha svolto in qualità di Sub-servicer, l’attività di incasso e la gestione dei rapporti cartolarizzati (con esclusione dei rapporti
passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Crediti della Capogruppo).
Per le attività sopra indicate UBI Banca ha ricevuto un compenso che, per l’esercizio 2014 fino alla chiusura dell’operazione, ammonta
complessivamente a 58 mila euro.
Operazione UBI Finance 3
La strutturazione dell’operazione UBI Finance 3, è stata avviata alla fine del 2010 mediante cessione ad una società veicolo denominata UBI
Finance 3 Srl di un portafoglio di 2,8 miliardi di euro di finanziamenti prevalentemente a piccole medie imprese, classificati in bonis, detenuti
dalla Banca Popolare di Bergamo Spa; i titoli cartolarizzati sono stati quindi emessi dalla società veicolo nel successivo esercizio 2011.
L’operazione è finalizzata alla costituzione di titoli da utilizzarsi quali poste stanziabili: a tal fine i titoli emessi sono stati interamente
riacquistati dall’originator Banca Popolare di Bergamo, che successivamente ha messo i titoli Senior a disposizione della Capogruppo tramite operazioni di pronti contro termine – per essere utilizzati in operazioni di rifinanziamento con gli Istituti Centrali.
Di seguito si espongono le caratteristiche dei titoli emessi:
Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 1.863.600.000,00 a tasso variabile, scadenza 2050, con rating attribuito da Fitch e Moody’s.
Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 897.300.000,00, scadenza 2050, senza rating e con rendimento pari all’additional return
dell’operazione; questi titoli sono interamente detenuti dall’originator Banca Popolare di Bergamo.
•
•
L’ammortamento del titolo classe A è iniziato alla data di pagamento del 24 aprile 2013; si riporta nella tabella seguente l’importo
rimborsato e l’ammontare dei titoli al 31 dicembre 2014:
UBI FINANCE 3 - TITOLI
CARTOLARIZZATI
ISIN
Valore Nominale
all'emissione
Valore rimborsato
al 31.12.2014
Class A
IT0004675861
1.863.600.000
Class B
IT0004675879
897.300.000
2.760.900.000
Total
Valore Nominale Residuo al
31.12.2014
% rimborsata
1.430.656.406
432.943.594
76,8%
-
897.300.000
0,0%
1.430.656.406
1.330.243.594
51,8%
Si segnala per completezza di informazione che alla successiva data di pagamento del 24 gennaio 2015 sono stati rimborsati ulteriori 86
milioni di euro sul titolo Classe A, mentre il titolo classe B, in virtù delle clausole di subordinazione, non ha ricevuto alcun rimborso.
I titoli classe A, dotati inizialmente di massimo rating da parte di Fitch e Moody’s, presentavano al 31.12.2014 rating A+ per Fitch e A2
per Moody’s, avendo risentito del progressivo declassamento del rating dell’Italia e della Capogruppo UBI Banca operato dalle due agenzie
negli esercizi 2011 e 2012. Si segnala per completezza che nel mese di gennaio 2015 l’agenzia Moody’s ha innalzato il rating dei titoli al
livello di Aa2.
I rating assegnati ai titoli di cui sopra sono compatibili con i requisiti per la stanziabilità dei titoli per le operazioni di rifinanziamento presso
la Banca Centrale.
2 Il rischio di commingling è relativo al ruolo di Account Bank svolto dalla Capogruppo e rappresenta il rischio che si verifichi, in caso di downgrade che comporti il trasferimento
dei conti correnti della SPV dal Gruppo UBI ad una società terza, il mancato trasferimento immediato su tali conti delle somme incassate dal Servicer.
Nota Integrativa 553
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
La cartolarizzazione UBI Finance 3 è un’operazione “revolving”: prima dell’inizio del periodo di ammortamento, nel corso dell’esercizio
2012, sono state fatte due ulteriori cessioni di crediti con cui la Banca Popolare di Bergamo ha trasferito ad UBI Finance 3 nuovi attivi, con
caratteristiche analoghe a quelli del portafoglio ceduto inizialmente. Tali operazioni, perfezionatesi nei mesi di marzo e di settembre 2012,
hanno interessato crediti rispettivamente per 594 milioni di euro e 125 milioni di euro di debito residuo capitale. Non sono previste ulteriori
cessioni dopo l’inizio del periodo di ammortamento.
Il portafoglio cartolarizzato, originariamente pari a 3,5 miliardi di euro (incluse le cessioni “revolving” di cui sopra), si attesta quindi a fine
2014, in virtù del progressivo ammortamento dei mutui sottostanti, ad un valore pari a 1,45 miliardi di euro di debito residuo capitale.
Nelle tabelle seguenti si riporta la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia qualitativa dei crediti al 31.12.2014 in base
alla classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio), ed in base alla classificazione della reportistica
dell’operazione (in termini di debito residuo capitale “vista cliente”).
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione di bilancio)
Crediti in bonis
Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni
Crediti ristrutturati
Valore di bilancio
al 31.12.2014
1.257.442
8.075
692
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione ai fini dell'operazione)
Performing Loans
Arrears Loans
COLLATERAL PORTFOLIO
Crediti incagliati
74.118
Defaulted Loans
Crediti in sofferenza
97.130
TOTALE PORTAFOGLIO UBI FINANCE 3
TOTALE Attivi ceduti da Banca Popolare
di Bergamo a UBI Finance 3
Debito residuo capitale
al 31.12.2014
1.209.738
42.931
1.252.669
201.592
1.454.261
1.437.457
Anche l’operazione UBI Finance 3 il ruolo di Cash Manager ed English Account Bank è svolto da The Bank of New york Mellon, mentre UBI
Banca, in qualità di Capogruppo, ricopre il ruolo di Italian Account Bank, Calculation Agent e Servicer; le attività di incasso e la gestione dei
rapporti cartolarizzati sono state da questa demandate all’originator Banca Popolare di Bergamo, in qualità di Sub-servicer (anche in questo
caso con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, che vengono presi in carico dall’Area Crediti della Capogruppo).
Per le attività sopra indicate UBI Banca ha ricevuto un compenso che, per l’esercizio 2014 ammonta complessivamente a 304 mila euro.
Si ricorda inoltre che UBI Banca, in qualità di Liquidity Facility Provider, e come effetto dell’abbassamento del proprio rating a fine 2011, ha
provveduto a mettere a disposizione sui conti della Società Veicolo la somma di 28 milioni di euro, per fronteggiare il rischio di eventuali
temporanee carenze di liquidità oltre a depositare a garanzia del c.d. “rischio di commingling” un ulteriore importo che alla data del
31 dicembre 2014 è pari a 33,7 milioni di euro (per la definizione dei rischi di “set-off” e di “comminging” vedi anche quanto indicato più
oltre nella sezione E.4 Operazioni di Covered Bond. In merito agli effetti dell’abbassamento del rating di UBI Banca, oltre a quanto indicato
più sopra, si segnala che anche l’originator Banca Popolare di Bergamo nell’ultimo trimestre 2011 ha erogato a favore della società veicolo
un Finanziamento Subordinato di 50 milioni di euro volto a coprire i potenziali esborsi legati ad alcuni specifici rischi (c.d. “rischio di setoff”); tale finanziamento è stato successivamente integrato di ulteriori 72,6 milioni di euro per far fronte ai medesimi rischi sottostanti i
portafogli revolving ceduti nel corso del 2012.
Operazioni di Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012, UBI SPV BPCI 2012 e UBI SPV BBS 2012
Nel corso dell’esercizio 2012 è stata completata la contemporanea strutturazione di tre nuove operazioni di cartolarizzazione, mediante
cessione a tre nuove società veicolo, denominate UBI SPV BPA 2012 Srl, UBI SPV BPCI 2012 Srl e UBI SPV BBS 2012 Srl, di finanziamenti
a piccole medie imprese, classificati in bonis e detenuti rispettivamente da Banca Popolare di Ancona Spa, Banca Popolare Commercio ed
Industria Spa e Banco di Brescia Spa.
Anche queste nuove cartolarizzazioni sono state strutturate con l’obiettivo di costituire per il Gruppo poste stanziabili presso gli Istituti
Centrali, secondo il modello sopra descritto; di conseguenza anche in questa occasione le banche originator hanno sottoscritto all’atto
dell’emissione l’intero ammontare dei titoli cartolarizzati, per poi mettere a disposizione di UBI Banca, tramite operazioni di pronti contro
termine, i soli titoli di classe A.
Si riporta di seguito, per ciascuna cartolarizzazione, le caratteristiche dei titoli, emessi contestualmente per tutte e tre le operazioni in data
30 ottobre 2012:
1) Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012
Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 709.800.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di
Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS;
Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 307.800.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return
dell’operazione.
•
•
2) Cartolarizzazione UBI SPV BPCI 2012
Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 575.600.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di
Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS;
Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 277.100.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return
dell’operazione.
•
•
3) Cartolarizzazione UBI SPV BBS 2012
Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 644.600.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di
Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS;
Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 244.400.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return
dell’operazione.
•
•
554 Relazioni e Bilanci 2014
Anche in questo caso, i rating assegnati ai titoli di cui sopra – che restano validi anche al 31 dicembre 2014 - sono compatibili con i requisiti
per la stanziabilità presso la Banca Centrale.
L’ammortamento dei titoli è iniziato alla data di pagamento del 7 luglio 2014; a partire da tale data sono stati parzialmente rimborsati i
titoli Classe A. Si riporta nella tabella seguente, per ciascuna operazione, gli importi rimborsati ed il valore residuo de titoli alla data di
riferimento del presente bilancio:
UBI SPV BPA 2012 Srl TITOLI CARTOLARIZZATI
ISIN
Valore Nominale
all'emissione
Valore rimborsato
al 31.12.2014
Valore Nominale Residuo
al 31.12.2014
% rimborsata
24,2%
Class A
IT0004841141
709.800.000
171.582.871
538.217.129
Class B
IT0004841158
307.800.000
-
307.800.000
0,0%
1.017.600.000
171.582.871
846.017.129
16,9%
Valore Nominale
all'emissione
Valore rimborsato
al 31.12.2014
Valore Nominale Residuo
al 31.12.2014
% rimborsata
49,2%
Total
UBI SPV BPCI 2012 Srl TITOLI CARTOLARIZZATI
ISIN
Class A
IT0004840994
575.600.000
282.932.755
292.667.245
Class B
IT0004841000
277.100.000
-
277.100.000
0,0%
852.700.000
282.932.755
569.767.245
33,2%
ISIN
Valore Nominale
all'emissione
Valore rimborsato
al 31.12.2014
Valore Nominale Residuo
al 31.12.2014
% rimborsata
Class A
IT0004841125
644.600.000
255.382.862
389.217.138
39,6%
Class B
IT0004841133
244.400.000
-
244.400.000
0,0%
889.000.000
255.382.862
633.617.138
28,7%
Total
UBI SPV BBS 2012 Srl TITOLI CARTOLARIZZATI
Total
Si segnala, per completezza di informazione, che alla successiva data di pagamento del 7 gennaio 2015 sono stati fatti ulteriori rimborsi sui
titoli Classe A, pari a 50,2 milioni per UBI SPV BPA 2012, 36,4 milioni per UBI SPV BPCI 2012 e 37 milioni per UBI SPV BBS 2012.
I titoli Classe B di ciascuna operazione, invece, in virtù delle clausole di subordinazione, non hanno finora ricevuto alcun rimborso.
Per quanto riguarda il portafoglio originariamente ceduto, esso ammontava complessivamente a 2,76 miliardi di euro, così ripartiti fra le
tre banche originator: 1,017 miliardi Banca Popolare di Ancona Spa, 852 milioni Banca Popolare Commercio ed Industria Spa e 889 milioni
Banco di Brescia Spa.
Le operazioni in esame sono operazioni “revolving”: era pertanto prevista la possibilità, entro 18 mesi dall’emissione, di ulteriori cessioni
di mutui da parte delle banche originator, da finanziarsi da parte delle società veicolo con gli incassi generati da ciascun portafoglio
cartolarizzato. Coerentemente con tale previsione, nei primi mesi del 2014 è stata perfezionata una ulteriore cessione di attivi, con efficacia
contabile ed economica a far data dallo scorso 17 marzo, per complessivi 647 milioni di euro, così ripartiti fra le tre cartolarizzazioni (in
termini di debito residuo capitale):
- Banca Popolare di Ancona / UBI SPV BPA 2012: 317 milioni di euro
- Banca Popolare Commercio ed Industria / UBI SPV BPCI 2012: 137 milioni di euro
- Banco di Brescia / UBI SPV BBS 2012: 193 milioni di euro.
Nel corso del primo trimestre 2014 ciascuna Banca Originator, con la finalità di migliorare la qualità complessiva del portafoglio, ha
perfezionato un’operazione di riacquisto volontario di crediti in bonis a rischio alto, che ha interessato complessivamente 136 milioni di
euro di crediti dei portafogli inizialmente ceduti; questi i crediti riacquistati per ogni originator / SPV (in termini di debito residuo capitale):
- Banca Popolare di Ancona / UBI SPV BPA 2012: 42 milioni di euro
- Banca Popolare Commercio ed Industria / UBI SPV BPCI 2012: 27 milioni di euro
- Banco di Brescia / UBI SPV BBS 2012: 67 milioni di euro.
Tenuto conto delle due operazioni sopra descritte, e del naturale ammortamento dei finanziamenti, il portafoglio complessivamente ceduto
dalle tre banche originator – anche in questo caso ancora contabilmente inscritto nei bilanci degli originator- si attesta al 31 dicembre 2014
a 1,934 miliardi di euro di debito residuo capitale.
Nota Integrativa 555
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Nelle tabelle seguenti si riporta, per ciascuna banca cedente, la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia qualitativa dei
crediti al 31.12.2014 in base alla classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio) ed alla classificazione della
reportistica dell’operazione (in termini di debito residuo capitale):
1) Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione di bilancio)
Valore di bilancio al 31.12.2014
(migliaia di euro)
Crediti in bonis
738.989
Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni
10.447
Crediti ristrutturati
2.046
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione ai fini dell'operazione)
Performing Loans
Arrears Loans
COLLATERAL PORTFOLIO
Crediti incagliati
35.696
Defaulted Loans
Crediti in sofferenza
10.391
TOTALE PORTAFOGLIO UBI SPV BPA 2012
TOTALE Attivi ceduti da Banca Popolare di
Ancona a UBISPV BPA 2012
Debito residuo capitale
al 31.12.2014 (migliaia di euro)
729.942
9.348
739.290
64.677
803.967
797.569
2) Cartolarizzazione UBI SPV BPCI 2012
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione di bilancio)
Valore di bilancio al 31.12.2014
(migliaia di euro)
Crediti in bonis
509.895
Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni
1.828
Crediti ristrutturati
199
Crediti incagliati
15.724
Crediti in sofferenza
5.943
TOTALE Attivi ceduti da Banca Pop. Comm.
Industria a UBISPV BPCI 2012
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione ai fini dell'operazione)
Performing Loans
Arrears Loans
COLLATERAL PORTFOLIO
Defaulted Loans
TOTALE PORTAFOGLIO UBI SPV BPCI 2012
Debito residuo capitale
al 31.12.2014 (migliaia di euro)
499.814
9.817
509.631
26.700
536.331
533.588
3) Cartolarizzazione UBI SPV BBS 2012
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione di bilancio)
Crediti in bonis
Valore di bilancio al 31.12.2014
(migliaia di euro)
544.115
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione ai fini dell'operazione)
Performing Loans
Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni
5.373
Arrears Loans
Crediti ristrutturati
1.974
COLLATERAL PORTFOLIO
Crediti incagliati
23.478
Defaulted Loans
Crediti in sofferenza
13.995
TOTALE PORTAFOGLIO UBI SPV BPA 2012
TOTALE Attivi ceduti da Banco di Brescia a
UBISPV BBS 2012
Debito residuo capitale al
31.12.2014 (migliaia di euro)
540.914
5.112
546.026
47.808
593.834
588.935
La struttura dell’operazione, conformemente al modello adottato anche per le altre operazioni, prevede che UBI Banca, in qualità di
Capogruppo, svolga il ruolo di Servicer mentre le attività di incasso e la gestione dei rapporti cartolarizzati sono state demandate alle tre
banche originator, in qualità di Sub-servicer (anche in questo caso con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area
Crediti della Capogruppo).
Il compenso spettante ad UBI Banca per l’esercizio 2014 per le attività di servicing sopra indicate ammonta in totale ad euro 526 mila.
Le tre banche originator svolgono inoltre il ruolo di Subordinated Loan Provider: al fine di costituire una riserva di cassa per fronteggiare
alcuni rischi connessi con le operazioni, nel 2012 sono stati infatti erogati da ciascuna banca originator dei finanziamenti subordinati, del
valore rispettivamente di:
- 26,6 milioni di euro da parte della Banca Popolare di Ancona, incrementati di 8,8 milioni nell’esercizio 2013 e di ulteriori 11,3 milioni nel
2014, in occasione della cessione “revolving”;
- 26,3 milioni di euro da parte della Banca Popolare Commercio ed Industria, incrementati di ulteriori 4,9 milioni in occasione del “revolving”
del 2014;
- 23 milioni di euro da parte del Banco di Brescia, incrementati successivamente di 2,8 milioni nell’esercizio 2013 e di ulteriori 3,6 milioni
in occasione del “revolving” del 2014.
Come già per le altre operazioni sopra descritte, il ruolo di Cash Manager ed English Account Bank è svolto, per tutte e tre le operazioni da
The Bank of New York Mellon.
Operazione 24-7 Finance
L’operazione di cartolarizzazione 24-7 Finance Srl è stata effettuata nel corso dell’esercizio 2008 con sottostanti attivi detenuti da Banca
24-7 Spa, società come noto incorporata in UBI Banca nell’esercizio 2012.
556 Relazioni e Bilanci 2014
Le tipologie di attivi, a suo tempo cartolarizzati mediante cessione ad una unica società veicolo 24-7 Finance Srl, erano rappresentate da
tre diversi portafogli:
1) Mutui: crediti in bonis derivanti da Mutui ipotecari concessi a privati residenti in Italia, garantiti da ipoteca di primo grado su beni immobili
residenziali situati in Italia ed interamente edificati;
2) Cessioni del Quinto: crediti in bonis derivanti da Cessioni del Quinto dello stipendio a privati residenti in Italia, garantiti da clausola
“riscosso per non riscosso” e da assicurazione su perdita di impiego;
3) Prestiti al consumo: crediti in bonis derivanti da Prestiti Personali e Prestiti Finalizzati rilasciati a privati residenti in Italia;
Su tali attivi erano state strutturate da parte di 24-7 Finance tre diverse emissioni di titoli cartolarizzati.
L’operazione di cartolarizzazione avente per oggetto Finanziamenti contro Cessione del Quinto dello stipendio è stata chiusa
anticipatamente nel corso dell’esercizio 2011.
Analogamente nel corso dell’esercizio 2012 è stata chiusa anticipatamente anche l’operazione avente per sottostante il portafoglio di
Prestiti al consumo.
Al 31.12.2014 pertanto è ancora in essere soltanto l’operazione Mutui, il cui portafoglio ammonta, a tale data, a 1,44 miliardi di euro (debito
residuo capitale).
Nelle tabelle seguenti si riporta la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia qualitativa dei crediti al 31.12.2014 in base alla
classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio) ed alla classificazione della reportistica dell’operazione (in
termini di debito residuo capitale “vista cliente”):
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione di bilancio)
Valore di bilancio al 31.12.2014
(migliaia di euro)
Crediti in bonis
1.279.995
Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni
6.530
Crediti ristrutturati
-
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione ai fini dell'operazione)
Performing Loans
1.205.988
Arrears Loans
37.716
COLLATERAL PORTFOLIO
1.243.704
Crediti incagliati
99.426
Defaulted Loans
Crediti in sofferenza
78.380
TOTALE PORTAFOGLIO 24-7 FINANCE
TOTALE Attivi ceduti da UBI Banca
a 24-7 Finance
Debito residuo capitale
al 31.12.2014 (migliaia di euro)
195.854
1.439.558
1.464.330
Di seguito si riportano le caratteristiche dei titoli emessi:
Titoli di classe A (titoli senior): nominale 2.279.250.000 euro, a tasso variabile, a cui è stato inizialmente attribuito rating Aaa da parte
di Moody’s; l’attuale livello di rating per Moody’s è A2, mentre il secondo rating - attribuito da DBRS nell’esercizio 2011 per ottemperare
ai requisiti di stanziabilità - è pari ad A (high).
Titoli di classe B (titoli junior): nominale 225.416.196 euro, scadenza 2055, senza rating e con rendimento pari all’additional return del
portafoglio sottostante.
•
•
I titoli cartolarizzati sono interamente posseduti da UBI Banca che utilizza le tranche senior, come per i titoli delle cartolarizzazioni sopra
descritte, quale poste stanziabili per il rifinanziamento presso gli Istituti Centrali.
L’ammortamento dei titoli Classe A è iniziato a partire dal febbraio 2010; si riporta nella tabella seguente il totale ammortizzato ed il valore
residuo dei titoli al 31.12.2014:
24/7 FINANCE SRL TITOLI CARTOLARIZZATI
ISIN
Valore Nominale
all'emissione
Valore rimborsato
al 31.12.2014
Valore Nominale Residuo
al 31.12.2014
% rimborsata
Class A
IT0004376437
2.279.250.000
1.213.853.813
1.065.396.187
53,3%
Class B
IT0004376445
225.416.196
-
225.416.196
0,0%
2.504.666.196
1.213.853.813
1.290.812.383
48,5%
Total
Nell’ambito dell’ operazione, il ruolo di Cash Manager e Calculation Agent è svolto da Bank of New York Mellon che agisce anche in qualità
di Account Bank; Banca 24-7, ricopriva, oltre al ruolo di originator, anche la funzione di Servicer dell’operazione, ruolo che adesso è svolto
da UBI Banca a seguito della intervenuta fusione delle due entità.
Il compenso spettante ad UBI Banca per le attività di servicing, svolte nel corso dell’esercizio 2014, ammonta complessivamente ad euro
379 mila.
Si segnala per completezza che Banca 24-7 Finance svolgeva anche il ruolo di Subordinated Loan Provider avendo erogato un finanziamento
subordinato atto a costituire una riserva iniziale di cassa destinata a fronteggiare eventuali carenze di liquidità dell’operazione; al momento
della fusione in UBI Banca nel 2012 era in essere un finanziamento subordinato di 24,4 milioni di euro, incrementato successivamente, nel
corso dell’esercizio 2013, di ulteriori 73 milioni di euro.
Nota Integrativa 557
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Informazioni di natura quantitativa
C.1. Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività sottostanti
Non si segnalano esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione.
C.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite per tipologia di attività
cartolarizzate e per tipologia di esposizioni
Non si evidenziano esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazioni proprie.
C.3 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite per tipologia delle attività
cartolarizzate e per tipo di esposizione
Non si rilevano esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione di “terzi”.
C.4 Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione ripartite per portafoglio e per tipologia
Esposizione/portafoglio
1. Esposizioni per cassa
Attività finanziarie
detenute
per negoziazione
Attività
finanziarie
fair value option
Attività finanziarie
disponibili
per la vendita
Attività finanziarie
detenute sino
alla scadenza
Crediti
31.12.2014
31.12.2013
2.938
-
-
-
-
-
-
- "Senior"
-
-
-
-
-
-
-
- "Mezzanine"
-
-
-
-
-
-
2.938
- "Junior"
2. Esposizioni fuori bilancio
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- "Senior"
-
-
-
-
-
-
-
- "Mezzanine"
-
-
-
-
-
-
-
- "Junior"
-
-
-
-
-
-
-
558 Relazioni e Bilanci 2014
C.5 Ammontare complessivo delle attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre forme di sostegno creditizio
Non si rilevano attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre forme di sostegno creditizio.
C.6 Società veicolo per la cartolarizzazione
Si segnala la sola operazione legata alla 24-7 Finance, le cui caratteristiche sono ampiamente descritte in precedenza nella parte relativa
alle informazioni di natura qualitativa.
C.7 Società veicolo per la cartolarizzazione non consolidate
Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato.
C.8 Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo
per la cartolarizzazione
Come indicato nella parte C.1, l’operazione è stata chiusa nel corso del mese di aprile 2013 .
D. Informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente (diverse dalle
società veicolo per la cartolarizzazione)
Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato.
Nota Integrativa 559
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
E. Operazioni di cessione
A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente
Informazioni di natura quantitativa
E.1 Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e valore intero
rilevate parzialmente
(intero valore)
rilevate per intero
(VB)
rilevate parzialmente
(VB)
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
rilevate parzialmente
(intero valore)
rilevate per intero
(VB)
rilevate parzialmente
(VB)
Attività finanziarie valutate
al fair value
rilevate parzialmente
(intero valore)
rilevate parzialmente
(VB)
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
rilevate per intero
(VB)
Forme tecniche/ Portafoglio
A. Attività per cassa
415.950
-
-
-
-
-
3.486.135
-
-
1. Titoli di debito
415.950
-
-
-
-
-
3.486.135
-
-
2. Titoli di capitale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3. O.I.C.R.
-
-
-
-
-
-
-
-
-
4. Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B. Strumenti derivati
-
-
-
x
x
x
x
x
x
415.950
-
-
-
-
-
3.486.135
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.166.735
-
-
-
-
-
4.685.702
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale 31.12.2014
di cui deteriorate
Totale 31.12.2013
di cui deteriorate
E.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio
Passività/Portafoglio attività
Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
valutate al fair value
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
1. Debiti verso clientela
415.669
-
3.122.594
a) a fronte di attività rilevate per intero
415.669
-
3.122.594
b) a fronte di attività rilevate parzialmente
-
-
-
2. Debiti verso banche
-
-
330.010
a) a fronte di attività rilevate per intero
-
-
330.010
b) a fronte di attività rilevate parzialmente
-
-
-
Totale 31.12.2014
415.669
-
3.452.604
Totale 31.12.2013
1.165.110
-
4.646.546
E.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute: fair value
Forme tecniche/Portafoglio
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie valutate
al fair value
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza (fair value)
A
B
A
B
A
B
A
B
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
415.950
-
-
-
3.486.135
-
1.850.111
-
2. Titoli di capitale
-
-
-
-
-
-
X
X
3. O.I.C.R.
-
-
-
-
-
-
X
X
4. Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
B. Strumenti derivati
-
-
X
X
X
X
X
X
415.950
-
-
-
3.486.135
-
1.850.111
-
415.669
-
-
-
3.122.594
-
1.856.404
-
-
-
-
-
330.010
-
-
-
415.669
-
-
-
3.452.604
-
1.856.404
-
Valore netto 31.12.2014
281
-
-
-
33.531
-
(6.293)
-
Valore netto 31.12.2013
1.625
-
-
-
39.156
-
-
-
Totale attività
C. Passività associate
1. Debiti verso clientela
2. Debiti verso banche
Totale passività
B. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento
Non si rilevano attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento.
560 Relazioni e Bilanci 2014
Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
rilevate per intero
(VB)
rilevate parzialmente
(VB)
rilevate parzialmente
(intero valore)
-
-
-
-
-
-
-
5.752.196
5.854.621
-
-
-
-
-
-
-
-
5.752.196
5.854.621
x
x
x
x
x
x
x
x
x
-
-
x
x
x
x
x
x
x
x
x
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
x
x
x
x
x
x
x
x
-
-
1.850.111
-
-
-
-
-
-
-
-
5.752.196
x
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
-
-
-
2.184
-
-
-
-
-
x
5.854.621
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
-
31.12.2013
rilevate parzialmente
(intero valore)
-
31.12.2014
rilevate parzialmente
(VB)
1.850.111
1.850.111
rilevate per intero
(VB)
rilevate parzialmente
(intero valore)
Totale
rilevate parzialmente
(VB)
Crediti v/clientela
rilevate per intero
(VB)
Crediti v/banche
Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
Crediti v/banche
Crediti v/clientela
Totale
1.856.404
-
-
5.394.667
1.856.404
-
-
5.394.667
-
-
-
-
-
-
-
330.010
-
-
-
330.010
-
-
-
-
1.856.404
-
-
5.724.677
-
1.998
-
5.813.654
Crediti verso banche (fair value)
A
Crediti verso clientela (fair value)
B
A
Totale
31.12.2014
Totale
31.12.2013
B
-
-
-
-
5.752.196
5.854.631
X
X
X
X
-
-
X
X
X
X
-
-
-
-
-
-
-
-
X
X
X
X
-
-
-
-
-
-
5.752.196
5.854.631
-
-
-
-
5.394.667
X
-
-
-
-
330.010
X
-
-
-
-
5.724.677
5.813.654
-
-
-
-
27.519
X
196
-
-
-
X
40.977
Nota Integrativa 561
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
E.4 Operazioni di covered bond
Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 15 miliardi – “Programma Residenziale”
Gli Obiettivi
Nell’esercizio 2008 il Consiglio di Gestione di UBI Banca ha deliberato di procedere nella realizzazione di un programma di emissione di
obbligazioni bancarie garantite strutturato, finalizzato al beneficio in termini di funding contestualmente al contenimento del costo della
raccolta.
In particolare, il Consiglio di Gestione ha:
individuato gli obiettivi del programma;
individuato la struttura base di un’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite alla luce della normativa, enucleando ed
esaminando i principali elementi, tra cui il portafoglio iniziale di crediti e i criteri di selezione dello stesso nonché la struttura finanziaria
dell’operazione ed i test;
valutato ed approvato gli impatti ed i necessari adeguamenti collegati di natura organizzativa, informatica e contabile. Tali adeguamenti
sono stati realizzati per garantire il corretto presidio dei rischi anche sulle singole banche partecipanti. Nella predisposizione delle
relative procedure si è altresì tenuto conto dei requisiti fissati dalla normativa emanata dalla Banca d’Italia;
valutato i rischi connessi con l’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite;
valutato gli assetti organizzativi e gestionali della società veicolo al fine di verificare che i documenti contrattuali dell’operazione
contenessero clausole atte ad assicurare un regolare ed efficiente svolgimento delle proprie funzioni da parte della società veicolo stessa;
valutato i profili giuridici, attraverso un’approfondita disamina delle strutture e degli schemi contrattuali impiegati, con particolare
attenzione alle caratteristiche della garanzia prestata dalla società veicolo e al complesso dei rapporti intercorrenti tra la banca
emittente, le banche cedenti e la società veicolo.
•
•
•
•
•
•
In particolare, gli obiettivi del programma consistono principalmente:
- nella raccolta istituzionale a lungo termine con costi maggiormente competitivi rispetto alla raccolta effettuata con strumenti alternativi
quali i programmi EMTN o le operazioni di cartolarizzazione;
- nell’accesso, tramite le emissioni di obbligazioni bancarie garantite, a tipologie di investitori specializzati che attualmente non investono
negli altri strumenti di raccolta utilizzati e utilizzabili dal Gruppo UBI Banca.
La struttura
La struttura base dell’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite prevede che vengano realizzate le seguenti attività:
Una banca (la Banca Cedente o Originator) trasferisce un insieme di asset aventi determinate caratteristiche ad un veicolo, formando
un patrimonio segregato (cover pool); tale patrimonio, in virtù dei vigenti principi contabili internazionali, non viene però cancellato dal
bilancio della banca cedente;
La stessa banca cedente (qui come Banca Finanziatrice) eroga al veicolo un prestito subordinato finalizzato a finanziare il pagamento del
prezzo di acquisto degli asset da parte del veicolo;
La banca (la Banca Emittente) emette obbligazioni bancarie garantite supportate da una garanzia primaria, non condizionata e irrevocabile
emessa dalla società veicolo ad esclusivo beneficio degli investitori detentori delle obbligazioni bancarie garantite e delle controparti di
hedging coinvolte nella transazione. La garanzia è supportata da tutti gli asset ceduti al veicolo e che fanno parte del cover pool.
•
•
•
Nell’ambito del modello sopra descritto, il Gruppo UBI Banca ha avviato un programma di Obbligazioni Bancarie Garantite (di seguito anche
OBG o “covered bond”) da dieci miliardi di euro di emissioni, massimale che nell’esercizio 2014 è stato aumentato a quindici miliardi di
euro. La struttura che è stata adottata prevede peraltro che i portafogli che costituiscono il patrimonio separato della società veicolo siano
ceduti da più Banche Originator (le Banche Cedenti).
A tal fine è stata costituita, ai sensi della legge 130/1999, un’apposita società veicolo, UBI Finance Srl, partecipata al 60% da UBI Banca3,
che in qualità di garante delle emissioni fatte da UBI Banca ha assunto un portafoglio di mutui ipotecari residenziali ceduti dalle banche rete
del Gruppo, partecipanti al programma sia come Banche Originator, che come Banche Finanziatrici. Ad esse nell’esercizio 2013 si è aggiunta
come Banca Cedente e Finanziatrice anche UBI Banca, che in qualità di Capogruppo, riveste inoltre il ruolo di Master Servicer, Calculation
Agent e Cash Manager dell’operazione.
Il ruolo di Paying Agent è svolto da The Bank of New York Mellon (Luxembourg) Sa, mentre il Rappresentante degli Obbligazionisti è BNY
Mellon Corporate Trustee Services Limited.
UBI Banca ha poi delegato alle Banche Originator, in qualità di Sub-servicer, le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e
dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto da ciascun Originator (con esclusione della gestione dei portafogli di propria
pertinenza e dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Crediti della Capogruppo).
3 La società viene consolidata da UBI Banca nel Bilancio Consolidato di Gruppo, secondo le norme contabili vigenti.
562 Relazioni e Bilanci 2014
Si riporta di seguito una sintesi delle principali caratteristiche della struttura del Programma Covered Bond di UBI Banca:
Coupon (fisso)
annuale
Asset
Monitor
OBG
Accensione
Prestito
Obbligazionario
Interessi
Prestito
Obbligazionario
(mensile)
Investitori
Raccolta da
OBG
Emissione
Garanzia
Covered Bond
Interessi sul Finanziamento
Subordinato
Euribor + spread
Sellers
Asset SWAP
UBI Finance SRL
SPE
Interessi Cover Pool
Accensione Finanziamento
Subordinato
Euribor + spread
variabile
LIABILITY SWAPS
Coupon (fisso)
Portafoglio mutui
A) Obbligazioni Bancarie Garantite. UBI Banca Scpa emette obbligazioni bancarie garantite a valere sul Programma;
B) Prestito Obbligazionario. Per permettere la retrocessione alle banche originator del funding raccolto sui mercati istituzionali con
l’emissione dei Covered Bond, è previsto che le Banche Cedenti abbiano la facoltà di emettere, nei limiti della propria quota di partecipazione
al Programma, prestiti obbligazionari e il diritto di richiederne la sottoscrizione da parte di UBI Banca. Tali prestiti obbligazionari avranno la
medesima scadenza delle Obbligazioni Bancarie Garantite e remunerazione stabilita secondo le politiche di funding aziendale;
C) Finanziamento Subordinato. Le Banche Cedenti, per finanziare l’acquisto dei mutui da parte della Società Veicolo, erogano a quest’ultima
dei prestiti subordinati; la remunerazione di tali finanziamenti subordinati è calcolata come “Premium” ovvero “Extra-spread” che sarà dato
dall’ammontare degli interessi incassati che rimane nei conti della Società Veicolo una volta dedotti gli importi previsti come prioritari
nella cascata dei pagamenti, relativi ad esempio ai costi sostenuti dal veicolo, ai pagamenti alle controparti swap ed agli accantonamenti
per “reserve accounts”;
D) Swap a copertura di rischio di tasso. Qualora l’emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite sia a tasso fisso, UBI Banca può provvedere
ad effettuare la copertura del rischio tasso con la stipula di uno swap con controparti di mercato trasformando la sua esposizione a tasso
variabile. Tale swap è al di fuori del perimetro del Programma e la sua stipula viene decisa in ottica di gestione del rischio tasso in sede di
ALM della Capogruppo;
E) Liability swap. Ad ogni emissione di Covered Bond a tasso fisso inoltre viene stipulato un contratto di liability swap tra UBI Banca e UBI
Finance, finalizzato a proteggere dal rischio di tasso, che potrebbe interessare i flussi ricevuti dalla Società Veicolo e quanto dovuto dalla
stessa Società Veicolo agli investitori (cedole a tasso fisso sulle obbligazioni bancarie garantite) nel caso in cui si verifichi un evento di
default di UBI Banca e la soceità veicolo debba intervenire per pagare le cedole agli investitori.
Il notional amount dei liability swap deve essere pari al livello necessario a garantire la copertura del rischio di tasso correlata alla quota di
rendimento a tasso variabile dei portafogli sottostanti il patrimonio separato di UBI Finance, tenuto conto che la quota di portafoglio mutui
a tasso fisso costituisce di per sé una parziale copertura naturale rispetto alle obbligazioni bancarie garantite a tasso fisso. Tale quota è
attualmente paria al 70% ed è coerente con quanto richiesto dalle Agenzie per mantenere un adeguato livello rating.
La struttura dei liability swap prevede lo scambio di flussi tra UBI Banca e la Società Veicolo solo al verificarsi di un evento di default di UBI
Banca oppure al momento dell’assegnazione dello swap da UBI Banca ad altra controparte eligible;
F) Conti correnti. il Programma prevede un’articolata struttura di conti correnti sui quali sono appoggiati i flussi finanziari dell’operazione.
Al riguardo sono aperti una serie di conti intestati alla Società Veicolo per ciascuna Banca Cedente ed in particolare:
• Collection Account presso UBI Banca S.c.p.a. collegati a ciascuna Banca Cedente sui quali verranno accreditate le somme incassate, per
•
•
•
•
interesse e capitale, sul portafogli di pertinenza di ciascun Originator, e - ove applicabile- degli altri assets ceduti alla Società Veicolo
nel contesto del Programma (cd. Eligible Assets e Top-Up Assets);
Interest Account presso Bank of New York Mellon, London Branch collegati a ciascuna Banca Cedente sul quale vengono trasferiti, con
cadenza giornaliera, tutti gli importi in linea interessi accreditati sui Collection Account, nonché tutti gli importi pagati alla Società
Veicolo dalle Controparti dei Contratti di Swap;
Principal Account presso Bank of New York Mellon, London Branch collegati a ciascuna Banca Cedente, sul quale saranno trasferiti
giornalmente tutti gli importi in linea capitale accreditati sui Collection Account;
un Reserve Fund Account, presso Bank of New York Mellon, London Branch (sul quale vengono accreditati mensilmente i ratei di interesse
maturati sulle obbligazioni bancarie garantite emesse, a garanzia del pagamento delle cedole in corso;
un Expense Account, sul quale vengono versate mensilmente, a valere sui fondi disponibili in linea interessi e proporzionalmente alla
quota di partecipazione al Programma di ogni Banca Cedente, le somme necessarie per le spese della Società Veicolo.
I Test di Efficacia.
Su base mensile vengono eseguiti i test di efficacia, sia a livello complessivo che separatamente in relazione ai portafogli ceduti da ciascun
Originator, per determinare la tenuta finanziaria del portafoglio di ciascuna banca. Come previsto dalla normativa, essendo il Programma
multioriginator, caratterizzato da una cross-collateralization dei portafogli delle Banche Cedenti, l’unico test valido per gli Investitori è il test
Nota Integrativa 563
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
di tenuta del portafoglio calcolato a livello complessivo, mentre i test calcolati a livello di singolo portafoglio servono per determinare la
tenuta del portafoglio di pertinenza di ciascun cedente ai fini della cross-collateralization fra le diverse banche cedenti.
In particolare:
il Nominal Value Test verifica se il Valore Nominale dei crediti rimanenti nel portafoglio ceduto è maggiore del Valore Nominale
delle obbligazioni bancarie garantite emesse; al fine assicurare un adeguato livello di overcollateralization nel portafoglio, è disposto
che mentre le obbligazioni sono considerate al loro valore nominale, i crediti in portafoglio sono ponderati con riferimento al valore
della relativa garanzia e l’importo complessivo è ulteriormente ridotto di una c.d. Asset Percentage. Il calcolo del Nominal Value Test
tiene inoltre conto di potenziali rischi aggiuntivi, quali ad esempio il rischio di compensazione (c.d. “rischio di set-off”) o il “rischio di
commingling”;
il Net Present Value Test verifica se il valore attuale dei crediti rimanenti nel portafoglio è maggiore del valore attuale delle obbligazioni
bancarie garantite emesse;
l’Interest Cover Test verifica se gli interessi incassati e giacenti sui conti e i flussi di interessi da incassare, al netto dei costi del veicolo,
sono maggiori degli interessi da riconoscere ai titolari delle obbligazioni bancarie garantite;
l’Amortisation Test (segue logiche analoghe al Nominal Value Test, ma viene fatto soltanto qualora UBI Banca dovesse subire un
downgrade da parte delle Agenzie di Rating);
il Top-up Assets Test verifica se, prima del default di UBI Banca, l’ammontare complessivo degli attivi integrativi e della liquidità non sia
superiore al 15% del Valore Nominale dei crediti rimanenti nel portafoglio ceduto, in conformità a quanto previsto dal Decreto MEF e
dalle Istruzioni di Banca d’Italia.
•
•
•
•
•
Qualora tutti i test siano contemporaneamente rispettati, la Società Veicolo può procedere al pagamento di tutti gli attori del processo, ivi
comprese le Banche Originator in qualità di prestatrici del Finanziamento Subordinato, secondo l’ordine di priorità indicato nella “cascata
dei pagamenti”.
Diversamente, qualora i test non siano rispettati, la documentazione contrattuale prevede a carico del Gruppo UBI Banca un obbligo di
integrazione della collateralization del portafoglio attraverso la cessione di nuovi mutui, ovvero di attivi integrativi. Il mancato rispetto
dei test, una volta trascorso il termine concesso al Gruppo per procedere all’integrazione, comporta il verificarsi di un inadempimento
dell’emittente (Issuer Event of Default) con conseguente azionamento della garanzia rilasciata da UBI Finance; in tal caso le Banche
Originator riceverebbero i pagamenti a valere sul Finanziamento Subordinato solo dopo l’avvenuto rimborso delle obbligazioni bancarie
garantite da parte della società veicolo, e nei limiti dei fondi residui.
Gli adeguamenti organizzativi e le procedure di controllo
Il sistema organizzativo attualmente adottato nel Gruppo UBI per la strutturazione e gestione dei Programmi di obbligazioni bancarie
garantite è il risultato di una generale revisione organizzativa attuata nell’esercizio 2013 come frutto della evoluzione dei processi di
emissione e gestione sperimentati nel corso dei primi anni di vita del Programma.
Si distinguono, in tale sistema, due ambiti di intervento:
1) il primo ambito riguarda le attività necessarie per l’allestimento del Programma, che vengono attuate una tantum nella fase propedeutica
all’emissione dei titoli, di cui si fornisce di seguito una descrizione sintetica:
le ipotesi strutturazione di un nuovo Programma vengono valutate dai competenti Comitati interni di UBI Banca ed approvate nelle
loro linee di indirizzo dal Consiglio di Gestione; segue l’individuazione dei soggetti esterni che dovranno assistere la Capogruppo nella
strutturazione e l’emissione del Programma (Studi Legali, Arranger, Asset Monitor, Agenzie di Rating); la definizione degli asset che
dovranno far parte del portafoglio e la definizione della contrattualistica relativa all’operazione da parte di strutture interne ed esterne
alla banca. Successivamente si procede a:
- la costituzione della Società Veicolo e le attività necessarie alla cessione degli attivi al veicolo ed alla corretta segregazione
patrimoniale del portafoglio a garanzia;
- l’attribuzione del Rating al Programma, inclusa la site visit da parte delle Agenzie di Rating;
- la presentazione della Relazione di Compliance del Programma.
2) il secondo ambito riguarda invece le attività ricorrenti per la gestione, monitoraggio e controllo, che sono organizzate nei quattro macro
processi che si descrivono di seguito:
A. Pianificazione annuale: la definizione delle emissioni di covered bond da effettuarsi nell’anno viene fatta dalla competenti strutture di UBI
Banca nell’ambito della più generale definizione delle modalità di copertura delle esigenze di liquidità, sulla base degli indirizzi strategici
e con gli obiettivi di crescita e di rischio espressi dai competenti Organi Aziendali. Alla definizione del planning annuale sulle emissioni
segue la fase di analisi annuale volta a definire l’ammontare del collateral che il Gruppo dovrà essere in grado prospetticamente di
assicurare per garantire le emissioni in essere e quelle future previste. Il Consiglio di Gestione della Capogruppo, previa verifica da parte
dei competenti Comitati interni, è quindi chiamato a deliberare annualmente in merito a:
- Cessioni di nuovi mutui da parte delle Banche Originator partecipanti al Programma ed eventuali riacquisti;
- Nuove emissioni di covered bond.
B. Cessioni periodiche di attivi alla Società Veicolo: in base alle linee guida definite come da punto precedente, vengono identificati in
dettaglio i portafogli di attivi da cedere. Le competenti strutture della Capogruppo, con il supporto degli Studi Legali e degli Arranger ove necessario -, predispongono quindi la documentazione contrattuale, effettuano i controlli preventivi e procedono agli adempimenti
tecnici necessari per la segregazione e corretta gestione dei portafogli da parte dei Servicer e Sub-servicer. Le Banche originator inoltre,
provvedono ad integrare i Finanziamenti Subordinati per quanto necessario in relazione all’ammontare dei nuovi portafogli ceduti.
C. Emissione di nuove obbligazioni bancarie garantite: nell’ambito delle emissioni pianificate secondo quanto descritto ai punti precedenti,
le competenti strutture di UBI Banca definiscono le caratteristiche dell’ emissione e costituiscono il Sindacato di Banche partecipanti
all’emissione; con il supporto degli Studi Legali e degli Arranger, predispongono la documentazione contrattuale necessaria per la nuova
emissione, a cui segue la fase di contrattazione sui mercati e quindi il settlement del titolo stesso.
D. Gestione on going del Programma di emissione: questo macro processo regola le attività necessarie alla gestione nel quotidiano dei
portafogli ceduti alla SPV, al regolamento dei flussi finanziari, all’espletamento dei controlli previsti dalla normativa ed alla produzione
564 Relazioni e Bilanci 2014
dell’informativa obbligatoria e per i mercati. Questi i principali sottoprocessi, attuati dalle competenti strutture della Capogruppo (che
agisce in qualità di Master Servicer e Calculation Agent del Programma), o delle Banche Rete (in qualità di Sub-Servicer):
- Regolamento giornaliero dei flussi finanziari rivenienti dal portafoglio a garanzia;
- Determinazione mensile dei Test di Efficacia;
- Determinazione della cascata dei pagamenti mensile e gestione della liquidità;
- Produzione dell’informativa periodica alle varie controparti, agli investitori (nel rispetto dei requisiti di disclosure richiesti dalle Istruzioni
di Vigilanza ai fini del trattamento prudenziale delle OBG) ed alle Agenzie di Rating;
- Regolamento delle cedole delle emissioni in essere (con cadenza annuale o infra-annuale a seconda dell’emissione);
- Determinazione (con cadenza semestrale) dei controlli previsti dalla normativa per monitorare i requisiti atti a garantire la qualità e
l’integrità degli attivi ceduti a garanzia e valutazione dell’eventuale riacquisto di attivi non più eligible.
I regolamenti e le normative interne di Gruppo disciplinano in dettaglio gli attori e le singole attività dei processi sopra delineati.
I rischi connessi con l’operazione:
Nel corso degli esercizi 2012 e 2013 la Banca ha provveduto ad una revisione dell’analisi dei rischi individuati in sede di approvazione
del Programma nel giugno 2008, e ha elaborato una nuova mappatura degli stessi. L’elenco di rischi qui di seguito individuati è derivato
dell’attuale framework regolamentare (comunitario ed italiano) e fa riferimento alle attuali metodologie delle agenzie di rating.
Le diverse tipologie di rischio sono ricondotte alle 4 seguenti macro categorie:
1. Rischio downgrade di UBI Banca, che comprende il rischio relativo ai contratti swap in cui UBI Banca è controparte ed il rischio relativo
alle attività di Account Bank svolte da UBI Banca, in quanto in entrambi i casi un eventuale downgrade potrebbe comportare per UBI
Banca la perdita della qualità di controparte “eligible” nei ruoli sopra indicati. In particolare, per quanto riguarda il ruolo di Account Bank,
in caso di downgrade che comporti il trasferimento dei conti correnti della SPV ad una società terza, il mancato trasferimento immediato
su tali conti delle somme incassate rappresenta il c.d. “commingling risk” di cui si tiene conto, come indicato, in sede di calcolo dei Test
Normativi.
2. Rischio legato ai mutui sottostanti (Collateral); L’emissione di obbligazioni bancarie garantite poggia le basi del suo rating sul credit
enhancement fornito dal portafoglio di mutui ceduto a garanzia alla Società Veicolo. I criteri delle agenzie di rating prevedono infatti
che l’ammontare del portafoglio mutui a garanzia si mantenga su livelli più alti rispetto al valore delle obbligazioni emesse (c.d. over
collateralization). Una diminuzione del livello di over collateralization porterebbe in primis a un downgrade dell’operazione e, nei casi
più gravi, al default dell’emittente, nel caso non fosse garantito il livello minimo previsto contrattualmente e/o non fossero superati i test
regolamentari. Per fronteggiare questi rischi sono previsti diversi meccanismi all’interno del Programma, quali il Nominal Value Test e e
vari gradi di over-collateralisation, che mirano ad assicurare che la Società Veicolo sia in grado di garantire integralmente le obbligazioni
bancarie garantite emesse anche a fronte di alcuni default sugli asset sottostanti; la possibilità di apportare denaro liquido a garanzia
delle emissioni (nei limiti del 15% dell’importo complessivo degli attivi detenuti dalla Società Veicolo); la possibilità di inserire nel
Portafoglio anche asset con rating più elevato, ed infine, per quanto riguarda il rimborso del capitale a scadenza da parte della Società
Veicolo (in caso di default di UBI Banca), è stata prevista la possibilità di estendere la scadenza delle obbligazioni bancarie garantite di
un anno (c.d. soft bullet maturity).
In ogni caso è previsto che, con cadenza periodica, le strutture preposte di UBI Banca procedano alla verifica dell’adeguata disponibilità
di mutui negli attivi delle banche del Gruppo per garantire la dovuta overcollateralisation a fronte delle obbligazioni bancarie garantite
già emesse e di quelle che saranno emesse negli anni a venire.
3. Rischi connessi con la gestione del Programma nel continuo: il Programma coinvolge alcuni soggetti terzi (l’Asset Monitor, i Bank
Account Providers, i Trustees, eventuali Swap Providers), per ciascuno dei quali sussiste il rischio che possa divenire inadempiente; al fine
di limitare tale rischio sono state previste regole di sostituzione delle controparti al ricorrere di determinati eventi.
Il Programma richiede poi una gestione nel continuo di tematiche quali l’attività di servicing, l’attività di investimento, la gestione degli
eventuali contratti swap, il calcolo dei test regolamentari e la produzione di reportistica. L’adozione del modello organizzativo di cui si è
dato conto nelle pagine precedenti ha permesso un ulteriore miglioramento nella gestione dei processi e dei rischi operativi correlati ed
ha incrementato i punti di presidio e controllo grazie ad una più dettagliata attribuzione di responsabilità formalizzate sulle competenti
strutture di Capogruppo.
4. Rischi legali, fra i quali si segnala, per la particolare struttura Multi Originator del Programma UBI Banca, il Rischio di crosscollateralization: la partecipazione al Programma di più Banche Originator fa sì infatti che tutte le Banche Cedenti concorrano, pari
passu tra loro, quali creditori subordinati della Società Veicolo e, soprattutto, assumano l’obbligo di ripristinare il portafoglio ai livelli
previsti dai test in caso di violazione degli stessi, anche qualora la violazione non sia dovuta ad asset di propria pertinenza. Per mitigare
tale rischio, la documentazione contrattuale prevede che, qualora la Banca Cedente tenuta ad reintegrare gli attivi non adempia a tale
obbligo, sarà tenuta in prima istanza la Capogruppo ad integrare il portafoglio fino al raggiungimento del livello di over-collateralization
richiesto, mentre le altre Banche Cedenti si troveranno a dover integrare il portafoglio solo qualora anche la Capogruppo non vi provveda.
L’evoluzione del Programma Residenziale di Covered Bond UBI Banca
Nell’ambito del modello sopra descritto, il Gruppo UBI Banca ha avviato il programma da dieci miliardi di emissioni di obbligazioni bancarie
garantite nel luglio 2008 effettuando le prime cessioni di mutui da parte di due banche del Gruppo, Banco di Brescia e Banca Regionale
Europea, per un valore complessivo, a tale data, di 2 miliardi di euro. Successivamente, nel corso degli esercizi 2008 – 2010, tutte le banche
rete del Gruppo sono entrate a far parte del programma cedendo progressivamente quote dei propri attivi; ulteriori cessioni di attivi sono
state poi concluse in ciascuno degli esercizi successivi.
In particolare, nel corso dell’esercizio 2014, sono state effettuate due cessioni di attivi: la prima in data 1 giugno 2014, per complessivi
625 milioni di euro e la seconda, con efficacia dal 1 novembre 2014, per complessivi 586 milioni di euro. Questa la ripartizione degli attivi
ceduti fra le banche originator:
CESSIONI DI ATTIVI A UBI
FINANCE – ANNO 2014
(dati in migliaia di euro)
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
DI CUI UBI
BANCA
DI CUI
BANCA
POP.
COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA
DI VALLE
CAMONICA
DI CUI
UBI BANCA
PRIVATE
CESSIONE
TOTALE
DI CUI BRE
Cessione del 01.06.2014
625.118
254.632
-
-
141.576
-
127.893
101.016
-
-
Cessione del 01.11.2014
586.162
-
243.586
244.927
-
54.555
-
-
22.542
20.551
1.211.280
254.632
243.586
244.927
141.576
54.555
127.893
101.016
22.542
20.551
Totale cessioni 2014
Nota Integrativa 565
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Si segnala inoltre, per completezza di informazione, che nel corso del secondo semestre 2014 sono stati retrocessi da UBI Finance alle
Banche Originator alcuni attivi che non rispettavano i criteri per l’eligibilità nel cover pool dell’operazione.-Di seguito gli importi retrocessi
a ciascuna Banca Originator, in termini di debito residuo capitale:
RETROCESSIONI DI ATTIVI
A BANCHE ORIGINATOR –
ANNO 2014
(dati in migliaia di euro)
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
DI CUI UBI
BANCA
DI CUI
BANCA
POP.
COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA
DI VALLE
CAMONICA
DI CUI UBI
BANCA
PRIVATE
RETROCESSIONE
TOTALE
DI CUI
BRE
Retrocessione del 08.09.2014
4.923
1.118
505
949
1.052
-
1.299
-
-
-
Retrocessione del 05.10.2014
17.247
4.001
4.871
2.805
2.454
-
1.691
866
560
-
Totale retrocessioni 2014
22.170
5.119
5.376
3.753
3.506
-
2.990
866
560
-
Alla data del 31 dicembre 2014 il portafoglio di mutui ceduto a garanzia delle emissioni, che contabilmente è rimasto iscritto negli attivi di
ciascuna banca cedente, ammontava ad oltre 14,530 miliardi di euro complessivi in termini di debito residuo capitale.
La tabella seguente espone, nel totale e per ciascuna Banca Originator, la distribuzione del portafoglio (debito residuo capitale) per classe
qualitativa dei crediti al 31.12.2014, secondo la classificazione utilizzata nella documentazione dell’operazione OBG:
TIPOLOGIA DI CREDITI
dati al 31.12.2014
(Debito residuo capitale in migliaia di euro)
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
DI CUI UBI
BANCA
DI CUI
BANCA
POP.
COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA
DI VALLE
CAMONICA
DI CUI UBI
BANCA
PRIVATE
205.176
PORTAFOGLIO
COMPLESSIVO
DI CUI BRE
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
12.286.517
1.407.450
2.238.520
2.872.063
1.054.581
1.712.784
1.735.308
851.856
208.779
1.840.732
233.263
380.631
364.622
191.759
241.471
254.636
108.835
39.106
26.408
14.127.249
1.640.713
2.619.152
3.236.686
1.246.339
1.954.256
1.989.943
960.691
247.885
231.584
402.865
56.291
91.386
87.278
26.314
27.732
52.875
38.903
13.073
9.013
14.530.115
1.697.004
2.710.538
3.323.963
1.272.653
1.981.988
2.042.818
999.595
260.959
240.597
Performing loans
Arrears loans
Collateral Portfolio (1+2)
Defaulted Loans
Totale portafoglio
UBI Finance
Nel corso dell’esercizio 2014 tale portafoglio ha generato incassi complessivi per 1,644 miliardi di euro, così ripartiti fra i portafogli dei
diversi Originator:
INCASSI
(dati in migliaia di euro)
PORTAFOGLIO
COMPLESSIVO
DI CUI BRE
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
1.644.277
198.600
300.802
Incassi esercizio 2014 (*)
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
405.336
157.548
DI CUI UBI
BANCA
DI CUI
BANCA
POP.
COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA
DI VALLE
CAMONICA
DI CUI UBI
BANCA
PRIVATE
149.471
239.641
136.205
31.725
24.950
(*) Nota: incluso - ove del caso - quanto derivante dalla retrocessione di attivi agli originator.
Nell’ambito del plafond di emissioni previste dal Programma, che come già ricordato è stato recentemente innalzato dai dieci miliardi iniziali
a quindici miliardi, dei, UBI Banca ha emesso Obbligazioni bancarie garantite per complessivi 11,515 miliardi di euro; nella tabella seguente
si riportano le caratteristiche delle singole emissioni:
N. serie (*)
ISIN
Denominazione
Data di
emissione
Data di
scadenza
Capitale
(**)
Mercato
1
IT0004533896
UBI BANCA 3,625% CB due 23.9.2016
23.09.2009
23.09.2016
1.000.000.000
Investitori istituzionali
2
IT0004558794
UBI BANCA 4,000% CB due 16.12.2019
16.12.2009
16.12.2019
1.000.000.000
Investitori istituzionali
3
IT0004599491
UBI BANCA TV CB due 30.04.2022
30.04.2010
30.04.2022
170.454.548
privata - BEI
4
IT0004619109
UBI BANCA 3,375% CB due 15.09.2017
15.09.2010
15.09.2017
1.000.000.000
Investitori istituzionali
5
IT0004649700
UBI BANCA 3,125% CB due 18.10.2015
18.10.2010
18.10.2015
500.000.000
Investitori istituzionali
6
IT0004682305
UBI BANCA 5,250% CB due 28.01.2021
28.01.2011
28.01.2021
1.000.000.000
Investitori istituzionali
7
IT0004692346
UBI BANCA 4,500% CB due 22.02.2016
22.02.2011
22.02.2016
750.000.000
Investitori istituzionali
8
IT0004777444
UBI BANCA TV CB due 18.11.2021
18.11.2011
18.11.2021
194.400.000
privata - BEI
12
IT0004966195
UBI BANCA 3,125% CB due 14.10.2020
14.10.2013
14.10.2020
1.500.000.000
Investitori istituzionali
13
IT0004983760
UBI BANCA TV CB due 23.12.2018
23.12.2013
24.12.2018
1.000.000.000
Retained
14
IT0004992878
UBI BANCA 3,125% CB due 05.02.2024
05.02.2014
05.02.2024
1.000.000.000
Investitori istituzionali
15
IT0005002677
UBI BANCA TV CB due 05.03.2019
05.03.2014
05.03.2019
700.000.000
Retained
16
IT0005057945
UBI BANCA TV CB due 13.10.2017
13.10.2014
13.10.2017
700.000.000
Retained
17
IT0005067076
UBI BANCA TV CB due 07.02.2025
07.11.2014
07.02.2025
1.000.000.000
Investitori istituzionali
TOTALE
11.514.854.548
Note: (*) Le emissioni serie n. 9, 10 e 11 (retained) sono state estinte per naturale scadenza nel febbraio 2014.
(**) per le obbligazioni in ammortamento si indica il valore nominale residuo alla data di riferimento del presente bilancio
566 Relazioni e Bilanci 2014
Tutte le obbligazioni sopra indicate presentavano, alla data del 31 dicembre 2014, rating pari ad A+ (negative watch) da parte di Fitch e
A2 (negative watch) da parte di Moody’s; si segnala tuttavia che nel mese di gennaio 2015 l’agenzia Moody’s ha provveduto ad innalzare
il rating del programma al livello Aa3.
Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 5 miliardi - “Programma Retained”
Nel corso del primo semestre 2012 è stata perfezionata la strutturazione di un nuovo programma di obbligazioni bancarie garantite,
finalizzato ad emettere nuovi titoli obbligazionari che saranno “retained”, ovvero saranno sottoscritti dalla stessa UBI Banca e saranno
utilizzati per la stanziabilità in Banca Centrale Europea andando a rafforzare il pool di attivi rifinanziabili a disposizione del Gruppo.
A tal fine è stata appositamente costituita una nuova Società Veicolo denominata UBI Finance CB2 Srl, anch’essa partecipata al 60% da
UBI Banca4, che riveste la funzione di garante delle emissioni della nuova serie di covered bond. Ad UBI Finance CB2 Srl vengono ceduti
dalle banche del Gruppo principalmente mutui commerciali e, in aggiunta, mutui residenziali eleggibili per la normativa nazionale ma non
contemplati nelle metodologie delle Agenzie di rating per il primo programma. Infatti, diversamente da quanto effettuato in relazione al
Programma Residenziale, il Programma Retained è stato inizialmente strutturato senza prevedere una valutazione da parte delle Agenzie di
Rating e pertanto ha beneficiato soltanto dei rating senior della Capogruppo UBI Banca.
Nel corso del successivo esercizio 2013, è stata però prevista la possibilità che nell’ambito del Programma siano effettuate emissioni di
Obbligazioni Bancarie Garantite “pubbliche”. A tal fine è stata chiesta all’agenzia Fitch di attribuire un rating anche al Programma da 5
miliardi; il rating, attribuito a fine 2013, è pari, alla data di redazione del presente bilancio, a BBB+.
A valere su tale programma, UBI Banca potrà emettere Obbligazioni Bancarie Garantite per un importo complessivo di tempo in tempo in
essere non superiore a 5 miliardi di euro.
Anche per questo secondo programma, il Consiglio di Gestione ha:
• individuato gli obiettivi del programma e della prima emissione;
• individuato la struttura base dell’operazione, esaminando il portafoglio iniziale di crediti e i criteri di selezione dello stesso nonché la
struttura finanziaria dell’operazione ed i test;
• v alutato ed approvato gli impatti ed i necessari adeguamenti di natura organizzativa, informatica, considerando che tali interventi erano
già stati realizzati per garantire il corretto presidio dei rischi relativi al primo programma;
• valutato i rischi connessi con l’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite;
• valutato gli assetti organizzativi e gestionali della società veicolo;
• valutato i profili giuridici del Programma.
Si fa rimando a quanto indicato più sopra in merito al Programma Residenziale per quanto riguarda gli aspetti strutturali, organizzativi
ed i rischi dell’operazione, mentre ci si limita a segnalare di seguito i soli punti per i quali il programma da 5 miliardi differisce da quanto
indicato in precedenza:
A. Liability Swap: al momento non sono state fatte emissioni a tasso fisso e non sono presenti pertanto contratti di liability swap tra la
Società Veicolo e controparti terze.
B. Conti correnti. Per il secondo programma i conti Interest e Principal Collection sono aperti presso UBI Banca International e non su Bank
of New York Mellon.
C. La liquidità generata dal Programma In considerazione della tipologia di operazione posta in essere dal Gruppo con il Programma Retained,
funzionale ad aumentare la quantità di attivi disponibili per operazioni di rifinanziamento con l’Eurosistema, non era stata prevista
in questo caso l’emissione di prestiti obbligazionari per la retrocessione del funding alle banche cedenti. Qualora invece si dovesse
procedere a delle emissioni “pubbliche”, come indicato più sopra, a ciascuna Banca Originator verrà riconosciuta, nei limiti della propria
quota di partecipazione al Programma, la facoltà di emettere prestiti obbligazionari e il diritto di richiederne la sottoscrizione da parte di
UBI Banca, in analogia quanto avviene per il Programma da 15 miliardi.
L’evoluzione del Programma Retained di Covered Bond UBI Banca
Il portafoglio iniziale a garanzia delle emissioni del Programma Retained è stato ceduto in due tranches nel corso del primo semestre 2012,
ed ha interessato attivi per complessivi 3 miliardi di euro. Hanno ceduto i propri attivi Banca Regionale Europea, Banca Popolare di Ancona,
Banca Popolare Commercio ed Industria, Banca di Valle Camonica Banca Popolare di Bergamo, Banco di Brescia, Banco di San Giorgio (poi
incorporato in Banca Regionale Europea) e Banca Carime, mentre UBI Banca Private ha aderito anch’essa al secondo programma di Covered
Bond, ma non ha effettuato finora alcuna cessione di attivi.
Nel corso dell’esercizio 2014 sono state perfezionate nuove cessioni per 350 milioni di euro. Nella tabella seguente si riporta il dettaglio
degli importi ceduti nel 2014 da ciascun originator:
CESSIONI DI ATTIVI A UBI FINANCE CB2
- ANNO 2014
(dati in migliaia di euro)
DI CUI
BANCA POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA POP.
ANCONA
DI CUI
BANCA POP.
COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA
DI VALLE
CAMONICA
-
-
59.640
28.597
38.459
-
90.344
84.926
-
-
-
-
84.926
59.640
28.597
38.459
-
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
CESSIONE
TOTALE
DI CUI BRE
Cessione del 01.06.2014
174.502
47.807
Cessione del 01.11.2014
175.270
-
totale cessioni 2014
349.772
47.807
90.344
Il portafoglio ceduto, che – come già per il primo programma - è rimasto contabilmente iscritto negli attivi di ciascuna banca cedente,
ammontava al 31 dicembre 2014 a poco meno di 3,154 miliardi di euro complessivi.
4 La società viene consolidata da UBI Banca nel Bilancio Consolidato di Gruppo, secondo le norme contabili vigenti.
Nota Integrativa 567
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Nella tabella seguente si riporta, nel totale e per ciascuna Banca Originator, la distribuzione del portafoglio (debito residuo capitale) per
classe qualitativa dei crediti al 31.12.2014:
TIPOLOGIA DI CREDITI - dati
al 31/12/2014 (Debito residuo
capitale - in migliaia di euro)
Performing loans
Arrears loans
Collateral Portfolio (1+2)
Defaulted Loans
Totale portafoglio
UBI Finance Cb 2
PORTAFOGLIO
COMPLESSIVO
DI CUI BRE
DI CUI BANCO
DI BRESCIA
DI CUI
BANCA POP.
BERGAMO
DI CUI BANCA
POP. ANCONA
DI CUI BANCA
POP. COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI BANCA
CARIME
DI CUI BANCA
DI VALLE
CAMONICA
2.545.516
491.157
494.417
609.684
352.799
266.223
246.303
84.934
425.389
78.519
81.508
72.198
122.131
23.748
30.324
16.961
2.970.905
569.675
575.925
681.881
474.930
289.972
276.626
101.895
183.705
19.059
38.301
23.360
46.239
18.591
32.366
5.789
3.154.611
588.735
614.226
705.241
521.169
308.563
308.992
107.684
Anche per il portafoglio ceduto a UBI Finance CB 2, il Master Servicer UBI Banca ha delegato alle Banche Originator, in qualità di Subservicer, le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto da ciascun
Originator, con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Crediti della Capogruppo.
Di seguito si riporta l’ammontare delle somme complessivamente incassate su ogni portafoglio nel’esercizio 2014:
INCASSI
(dati in migliaia
di euro)
PORTAFOGLIO
COMPLESSIVO
DI CUI BRE
DI CUI BANCO
DI BRESCIA
DI CUI
BANCA POP.
BERGAMO
DI CUI BANCA
POP. ANCONA
DI CUI BANCA
POP. COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI BANCA
CARIME
DI CUI BANCA
DI VALLE
CAMONICA
437.341
84.787
80.572
99.187
64.287
47.119
43.510
17.878
incassi esercizio 2014
Nell’ambito del Programma sono state fatte due emissioni di Covered Bond nell’esercizio 2012, ed una nell’esercizio 2014, per complessivi
2,3 miliardi di euro. Alla data di redazione del presente bilancio non sono state fatte emissioni pubbliche e pertanto tutte le emissioni in
essere ad oggi sono “retained” nel portafoglio di UBI Banca.
Si riportano di seguito le caratteristiche delle singole emissioni:
N. serie
ISIN
Denominazione
Data di
emissione
Data
di scadenza
Capitale (*)
Mercato
1
IT0004818701
UBI BANCA TV CB2 due 28.05.2018
28.05.2012
28.05.2018
1.260.000.000
Retained
2
IT0004864663
UBI BANCA TV CB2 due 29.10.2022
29.10.2012
29.10.2022
500.000.000
Retained
3
IT0005002842
UBI BANCA TV CB2 due 05.03.2019
05.03.2014
05.03.2019
200.000.000
Retained
Totale
1.960.000.000
Nota: (*) per le obbligazioni in ammortamento si indica il valore nominale residuo alla data di riferimento del presente bilancio.
F. Modelli per la misurazione del rischio di credito
In merito alla misurazione del rischio di credito, Il Gruppo UBI ha sviluppato un modello di Portfolio Credit Risk attraverso il motore di calcolo
PCRE di Algorithmics: esso considera il rischio complessivo di un portafoglio di crediti modellizzando e catturando la componente derivante
dalla correlazione dei default delle controparti, calcolando le perdite creditizie e il capitale a rischio di credito a livello di portafoglio. Il
modello annovera, fra i vari input, le variabili di PD e LGD utilizzate per finalità di vigilanza.
SEZIONE 2 - Rischi di mercato
2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vigilanza
Informazioni di natura qualitativa
Per quanto riguarda gli aspetti generali e organizzativi si rimanda alla corrispondente informativa relativa al “rischio di tasso di interesseportafoglio di negoziazione” presente nel bilancio consolidato.
Di seguito si riportano i principali limiti operativi per il 2014 (incluse riallocazioni e eventuali nuovi limiti definiti nel corso del secondo
semestre):
•M
assima Perdita Accettabile UBI Trading Book
• E arly Warning su Massima Perdita Accettabile
• L imite di VaR a 1 giorno UBI Trading Book
• Early Warning su VaR
568 Relazioni e Bilanci 2014
Euro 141,4 milioni
70% MPA
Euro 28,3 milioni
80% VaR
Informazioni di natura quantitativa
1.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle
passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione EURO
Tipologia/Durata residua
A vista
Fino a 3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa
-
2
656
199.612
594.781
1
4
-
1.1 Titoli di debito
-
2
656
199.612
594.781
1
4
-
- con opzione rimborso
anticipato
-
-
401
-
1
-
-
-
- altri
-
2
255
199.612
594.780
1
4
-
1.2 Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività per cassa
-
415.669
-
-
-
-
-
-
2.1 P.C.T. passivi
-
415.669
-
-
-
-
-
-
2.2 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
(70.865)
(649.954)
373.813
39.730
466.329
150.260
443.643
-
-
(397.862)
428
(22)
397.930
(92)
-
-
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(397.862)
428
(22)
397.930
(92)
-
-
- Altri derivati
- Posizioni lunghe
-
40.264
17.299
332
399.441
2
-
-
- Posizioni corte
-
438.126
16.871
354
1.511
94
-
-
(70.865)
(252.092)
373.385
39.752
68.399
150.352
443.643
-
-
(122.715)
(4)
(7.688)
(7.333)
1.096
136.666
-
3.2 Senza titolo
sottostante
- Opzioni
- Posizioni lunghe
-
3.010.309
164.251
192.206
178.336
345.250
2.588.698
-
- Posizioni corte
-
3.133.024
164.255
199.894
185.669
344.154
2.452.032
-
- Altri derivati
(70.865)
(129.377)
373.389
47.440
75.732
149.256
306.977
-
- Posizioni lunghe
199.227
15.336.254
3.128.667
1.232.614
9.202.260
6.057.890
2.778.490
-
- Posizioni corte
270.092
15.465.631
2.755.278
1.185.174
9.126.528
5.908.634
2.471.513
-
1.2 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle
passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione DOLLARO STATI UNITI
Tipologia/Durata residua
A vista
Fino a 3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
1.1 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione rimborso
anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
1.2 Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
2.1 P.C.T. passivi
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
(5.133)
(8.220)
(4.316)
1.099
(412)
-
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo
sottostante
-
(5.133)
(8.220)
(4.316)
1.099
(412)
-
-
-
(14)
-
(7)
-
-
-
-
- Opzioni
- Posizioni lunghe
-
105.249
140.905
183.602
57.951
-
-
-
- Posizioni corte
-
105.263
140.905
183.609
57.951
-
-
-
- Altri derivati
-
(5.119)
(8.220)
(4.309)
1.099
(412)
-
-
- Posizioni lunghe
-
615.316
15.422
30.880
32.585
41.183
-
-
- Posizioni corte
-
620.435
23.642
35.189
31.486
41.595
-
-
Nota Integrativa 569
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
1.3 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle
passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione FRANCO SVIZZERO
Tipologia/Durata residua
A vista
Fino a 3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
1.1 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione rimborso
anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
1.2 Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
2.1 P.C.T. passivi
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
(603.098)
(749)
(715)
183
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo
sottostante
-
(603.098)
(749)
(715)
183
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
- Posizioni lunghe
-
-
4.005
8.327
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
4.005
8.327
-
-
-
-
- Altri derivati
-
(603.098)
(749)
(715)
183
-
-
-
- Posizioni lunghe
-
5.670
-
366
183
-
-
-
- Posizioni corte
-
608.768
749
1.081
-
-
-
-
1.4 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle
passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione STERLINA INGLESE
Tipologia/Durata residua
A vista
Fino a 3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
1.1 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione rimborso
anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
1.2 Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
2.1 P.C.T. passivi
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
(18.609)
(257)
514
-
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo
sottostante
-
(18.609)
(257)
514
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
- Posizioni lunghe
-
2.365
787
2.199
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
2.365
787
2.199
-
-
-
-
- Altri derivati
-
(18.609)
(257)
514
-
-
-
-
- Posizioni lunghe
-
73.872
385
514
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
92.481
642
-
-
-
-
-
570 Relazioni e Bilanci 2014
1.5 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle
passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione DOLLARO CANADESE
Tipologia/Durata residua
A vista
Fino a 3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
1.1 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione rimborso
anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
1.2 Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
2.1 P.C.T. passivi
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
(26)
-
-
-
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo
sottostante
-
(26)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
- Posizioni lunghe
-
56
-
110
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
56
-
110
-
-
-
-
- Altri derivati
-
(26)
-
-
-
-
-
-
- Posizioni lunghe
-
9.724
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
9.750
-
-
-
-
-
-
1.6 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle
passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione YEN GIAPPONE
Tipologia/Durata residua
A vista
Fino a 3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
1.1 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione rimborso
anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
1.2 Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
2.1 P.C.T. passivi
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
(606)
(109)
(344)
-
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo
sottostante
-
(606)
(109)
(344)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
- Posizioni lunghe
-
112
335
317
207
-
-
-
- Posizioni corte
-
112
335
317
207
-
-
-
- Altri derivati
-
(606)
(109)
(344)
-
-
-
-
- Posizioni lunghe
-
156.348
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
156.954
109
344
-
-
-
-
Nota Integrativa 571
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
1.7 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle
passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione ALTRE VALUTE
Tipologia/Durata residua
A vista
Fino a 3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
1.1 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione rimborso
anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
1.2 Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
2.1 P.C.T. passivi
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
(112.662)
702
234
-
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo
sottostante
-
(112.662)
702
234
-
-
-
-
-
(1)
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
- Posizioni lunghe
-
747
1.403
1.153
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
748
1.403
1.153
-
-
-
-
- Altri derivati
-
(112.661)
702
234
-
-
-
-
- Posizioni lunghe
-
22.475
1.873
1.107
293
-
-
-
- Posizioni corte
-
135.136
1.171
873
293
-
-
-
2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i
principali Paesi del mercato di quotazione
Quotati
Tipologia operazioni/Indice quotazione
Non quotati
ITALIA
STATI UNITI
GERMANIA
A. Titoli di capitale
4.504
-
-
445
- posizioni lunghe
4.504
-
-
445
-
-
-
-
(1)
-
-
-
- posizioni lunghe
-
-
-
-
- posizioni corte
1
-
-
-
C. Altri derivati su titoli di capitale
-
-
-
-
- posizioni lunghe
-
-
-
-
- posizioni corte
-
-
-
-
D. Derivati su indici azionari
1.907
(15.637)
16.635
-
- posizioni lunghe
1.907
-
16.635
-
-
15.637
-
-
- posizioni corte
B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale
- posizioni corte
La voce A. Titoli di capitale posizioni lunghe, si riferisce ai titoli di capitale di proprietà in valute diverse dall’euro; i derivati si riferiscono a
contratti futures su indici azionari e su titoli di capitale.
572 Relazioni e Bilanci 2014
3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi di sensitività
Il grafico seguente mostra l’andamento del VaR nel corso del 2014 per i portafogli di Trading di UBI Banca.
Evoluzione rischi di mercato: Market VaR giornaliero UBI Banca nel 2014
25.000.000
20.000.000
15.000.000
10.000.000
5.000.000
14
.1
2.
20
14
02
02
.1
1.
20
14
.1
0.
20
14
02
02
.0
9.
20
14
02
.0
8.
20
14
.0
7.
20
14
02
02
.0
6.
20
14
.0
5.
20
14
02
02
.0
4.
20
14
02
.0
3.
20
14
20
2.
.0
02
02
.0
1.
20
14
0
Si riporta di seguito il VaR distinto per fattori di rischio, calcolato sul portafoglio di negoziazione totale di UBI Banca al 31 dicembre 2014.
Evoluzione rischi di mercato: Market VaR giornaliero UBI Banca nel 2014
Portafoglio di Trading di UBI Banca
31.12.2014
Rischio cambio
4.262
Rischio tasso
1.154.672
Rischio azionario
386.859
Rischio credito
2.254.334
Rischio volatilità
22.489
Effetto diversificazione(1)
(829.406)
Totale
2.993.209
(1) L'effetto di diversificazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio del Gruppo.
Analisi di Backtesting
L’analisi di backtesting, finalizzata a verificare la capacità previsionale del modello di VaR adottato, utilizza un Profit & Loss effettivo
calcolato sulla base dei rendimenti delle posizioni del portafoglio alla giornata precedente.
Viene presentata di seguito l’analisi di backtesting sul portafoglio di negoziazione di UBI Banca per il 2014.
UBI Banca Trading Book: Backtesting 2014
Milioni
VaR
9
P&L
6
3
0
-3
-6
-9
-12
-15
-18
-21
-24
02.01
27.01
21.02
18.03
12.04
07.05
01.06
26.06
21.07
15.08
09.09
04.10
29.10
23.11
18.12
Nota Integrativa 573
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Analisi di Stress Test
Il Gruppo dispone di un programma di stress testing, volto ad analizzare la reazione dei portafogli a shock dei fattori di rischio, con
l’obiettivo di verificare la capacità del patrimonio di vigilanza di assorbire ingenti perdite potenziali e di individuare le eventuali misure
necessarie a ridurre i rischi e a preservare il patrimonio stesso.
Le prove di stress basate su shock teorici hanno ad oggetto movimenti estremi creati ad hoc delle curve di tasso (a breve, medio e lungo
termine), dei credit spread, dei tassi di cambio, dei prezzi delle azioni e delle volatilità.
Nella tabella sottostante vengono riportati i risultati degli stress test teorici effettuati sui portafogli di UBI Banca.
Effetto degli shock teorici sui portafogli di Trading e Banking Book UBI Banca
Dati al 31.12.2014
Risk Factors
IR
Shock
Shock +1bp
Risk Factors
IR
Shock
Shock -1bp
Risk Factors
IR
Shock
Bear Steepening
Risk Factors
IR
Shock
Bull steepening
Risk Factors
IR
Shock
Bear Flattening
Risk Factors
IR
Shock
Bull Flattening
Risk Factors
Equity
Shock
+10%
Risk Factors
Equity
Shock
-10%
Risk Factors
Volatility
Shock
+20%
Risk Factors
Volatility
Shock
-20%
Risk Factors
Forex
Shock
+15%
Risk Factors
Forex
Shock
-15%
Risk Factors
Credit Spread
UBI TRADING BOOK VIG 31.12.14
UBI BANKING BOOK 31.12.14
TOTALE UBI 31.12.14
Variazione NAV
Variazione NAV
Variazione NAV
-149.020
-0,01%
-720.648
0,00%
-869.669
0,00%
148.584
0,01%
719.739
0,00%
868.323
0,00%
-996.414
-0,09%
-7.383.478
-0,05%
-8.379.892
-0,05%
1.175.322
0,10%
27.148.174
0,17%
28.323.496
0,16%
-1.146.486
-0,10%
-28.001.139
-0,17%
-29.147.624
-0,16%
979.367
0,08%
4.054.397
0,03%
5.033.764
0,03%
793.213
0,06%
8.964.112
0,05%
9.757.325
0,05%
-793.213
-0,06%
-8.964.112
-0,05%
-9.757.325
-0,05%
-22.964
0,00%
1.318.318
0,01%
1.295.353
0,01%
33.166
0,00%
-1.412.138
-0,01%
-1.378.972
-0,01%
-26.681
0,00%
-745.128
0,00%
-771.809
0,00%
26.681
0,00%
745.128
0,00%
771.809
0,00%
Shock
-17.803.002
-1,45%
-872.767.542
-5,14%
-890.570.544
-4,89%
Flight to quality scenario
-18.865.687
-1,54%
-880.463.548
-5,18%
-899.329.235
-4,94%
L’analisi evidenzia una spiccata sensibilità dei portafogli di UBI Banca a shock sui credit spread (coerentemente con la presenza di titoli
governativi italiani e di titoli corporate) e a shock dei tassi di interesse (coerentemente con la presenza di titoli obbligazionari e derivati su
tasso all’interno dei portafogli di UBI).
Il sistema dei controlli per i portafogli di Trading Book è ripreso anche per alcuni portafogli appartenenti al Banking Book.
Il grafico seguente mostra l’andamento del VaR nel corso del 2014 per i portafogli di Banking di UBI Banca.
Evoluzione rischi di mercato: Market VaR giornaliero dei portafogli bancari di UBI Banca nel 2014
220.000.000
200.000.000
180.000.000
160.000.000
140.000.000
120.000.000
14
.1
2.
20
14
02
02
.1
1.
20
14
.1
0.
20
14
02
02
.0
9.
20
14
02
.0
8.
20
14
.0
7.
20
14
02
02
.0
6.
20
14
.0
5.
20
14
02
02
.0
4.
20
14
.0
3.
20
14
02
20
2.
.0
02
02
.0
1.
20
14
100.000.000
Il market VaR non comprende il VaR sui titoli classificati nella categoria contabile Held to Maturity e il VaR sugli Hedge Fund.
574 Relazioni e Bilanci 2014
Si riporta di seguito il VaR distinto per fattori di rischio, calcolato sul portafoglio bancario totale di UBI Banca al 31 dicembre 2014.
Portafoglio di Banking di UBI Banca
31.12.2014
Rischio cambio
53.381
Rischio tasso
12.956.186
Rischio azionario
2.025.334
Rischio credito
130.604.936
Rischio volatilità
316.405
Effetto diversificazione(1)
(14.984.967)
Totale
130.971.275
(1) L'effetto di diversificazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio del Gruppo.
2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo - Portafoglio bancario
Il portafoglio bancario è costituito da tutti gli strumenti finanziari attivi e passivi non compresi nel portafoglio di negoziazione di cui alla
sezione 2.1.
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo
Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:
sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili della banca (cash flow risk);
sul valore attuale netto degli assets e delle liabilities, impattando sul valore attuale dei cash flows futuri (fair value risk).
Il controllo e la gestione del rischio di tasso di interesse strutturale - da fair value e da cash flow - vengono effettuati in modo accentrato
dalla Capogruppo, all’interno del framework definito annualmente della Policy a presidio dei Rischi Finanziari del Gruppo UBI Banca che
individua metodologie e modelli di misurazione e limiti o soglie di attenzione, riguardo al margine di interesse e alla sensitivity del valore
economico del Gruppo.
La misurazione, il monitoraggio ed il reporting dell’esposizione al rischio tasso di interesse sono effettuati a livello consolidato ed individuale
dall’Area Controllo Rischi Finanziari, Operativi e di Equilibrio Strutturale della Capogruppo, che provvede su base mensile:
ad effettuare un’analisi di sensitività finalizzata alla misurazione della variazione del valore del patrimonio sulla base di shocks paralleli
dei livelli dei tassi su tutti i bucket temporali della curva;
ad effettuare, attraverso un’analisi di gap statico (assumendo cioè che le posizioni siano costanti nel corso del periodo), una simulazione
di impatto sul margine di interesse dell’esercizio in corso, considerando l’effetto derivante dall’elasticità delle poste a vista.
Sulla base dell’informativa periodicamente prodotta, il servizio ALM della Capogruppo provvede a porre in essere le opportune manovre al
fine di evitare lo sconfinamento dei limiti ed eventualmente delle soglie di early warning.
L’esposizione al rischio di tasso viene misurata, attraverso modelli di Gap analysis e Sensitivity analysis, su tutti gli strumenti finanziari, attivi
e passivi, non inclusi nel portafoglio di negoziazione ai sensi della normativa di vigilanza.
L’analisi di sensitivity del valore economico include una stima degli impatti derivanti dal fenomeno di estinzione anticipata di mutui e
prestiti, indipendentemente dalla presenza di opzioni di rimborso anticipato definite contrattualmente.
Ad essa è affiancata una stima della variazione del margine di interesse. L’analisi di impatto sul margine di interesse viene sviluppata su un orizzonte
temporale di 12 mesi, tenendo in considerazione sia la variazione del margine sulle poste a vista (comprensiva del fenomeno della vischiosità)
sia quella sulle poste a scadenza. In tale analisi viene inoltre inclusa una stima dell’effetto reinvestimento/rifinanziamento dei flussi in scadenza.
La Policy a presidio dei Rischi Finanziari del Gruppo UBI Banca 2014 stabilisce, per la Sensitivity delle poste a scadenza e delle poste a vista
rappresentate mediante il modello comportamentale, un livello Target pari al 7,5% del Patrimonio di Vigilanza individuale ed un Early
Warning pari al 10% (soglia definita dall’Autorità di Vigilanza con riferimento al rischio tasso del Banking Book). Il valore da confrontare
con la soglia di attenzione è dato dal valore assoluto della Sensitivity negativa che deriva dalla applicazione di due scenari distinti di tasso
(shock parallelo di +/-100 b.p. della curva dei tassi).
Il rispetto dei limiti individuali è perseguito dalle Società del Gruppo tramite contratti derivati di copertura conclusi con la Capogruppo. UBI
Banca procede eventualmente alla chiusura delle posizioni con controparti esterne al Gruppo, operando coerentemente con gli indirizzi
strategici e nell’ambito dei limiti consolidati definiti dagli Organi di Governo societario.
Per ulteriori dettagli, si rimanda al corrispondente paragrafo presente nella Nota Informativa del Bilancio consolidato.
•
•
•
•
B. Attività di copertura del fair value
Al fine di ridurre l’esposizione a variazioni avverse di fair value (fair value hedge) dovute al rischio di tasso di interesse, al 31 dicembre 2014
sono in essere coperture tramite strumenti finanziari derivati.
Nello specifico sono in essere:
coperture specifiche su titoli available for sale a tasso fisso per circa 11,17 miliardi di euro di nominale;
coperture specifiche su finanziamenti a tasso fisso per circa 29,6 milioni di euro di nominale;
macro coperture generiche su finanziamenti a tasso fisso per circa 26,9 milioni di euro di nominale;
coperture specifiche su titoli obbligazionari per circa 19,40 miliardi di euro di nozionale.
•
•
•
•
I contratti derivati utilizzati sono del tipo Interest Rate Swap e CAP.
L’attività di verifica dell’efficacia delle coperture è svolta dall’Area Controllo Rischi Finanziari, Operativi e di Equilibrio Strutturale della
Capogruppo. Nel dettaglio, le verifiche di efficacia vengono effettuate secondo quanto previsto dai Principi contabili internazionali
attraverso test prospettici all’attivazione della copertura, cui seguono test prospettici e retrospettivi svolti con cadenza mensile.
C. Attività di copertura dei flussi finanziari
Per UBI Banca non sono presenti relazioni di copertura di flussi finanziari (Cash Flow Hedge).
Nota Integrativa 575
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Informazioni di natura quantitativa
1.1 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento)
delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione EURO
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
A vista
Fino a
3 mesi
1. Attività per cassa
11.614.290
15.970.127
5.090.556
394.841
13.735.599
7.536.726
3.160.010
-
1.1 Titoli di debito
191.666
4.462.177
2.346.461
20.664
11.204.232
6.588.671
2.368.518
-
Tipologia/Durata residua
- con opzione rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche
- Riserva obbligatoria
- altri
1.3 Finanziamenti a clientela
Durata
indeterminata
4.161
569.861
2.882
10.494
20.788
-
-
-
187.505
3.892.316
2.343.579
10.170
11.183.444
6.588.671
2.368.518
-
2.822.560
4.130.024
304.981
48.310
190.472
-
-
-
x
528.311
x
x
x
x
x
x
2.822.560
3.601.713
304.981
48.310
190.472
-
-
-
8.600.064
7.377.926
2.439.114
325.867
2.340.895
948.055
791.492
-
- c/c
1.001.653
-
-
-
-
675
-
-
- altri finanziamenti
7.598.411
7.377.926
2.439.114
325.867
2.340.895
947.380
791.492
-
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
152.659
2.917.069
589.629
273.832
2.066.668
336.640
754.415
-
7.445.752
4.460.857
1.849.485
52.035
274.227
610.740
37.077
-
2. Passività per cassa
3.944.531
24.246.184
4.968.803
5.084.987
17.904.200
4.048.483
1.024.036
-
2.1 Debiti verso clientela
1.052.368
5.405.522
20.167
137.344
4.624
7.581
12.041
-
- c/c
1.026.436
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
25.932
5.405.522
20.167
137.344
4.624
7.581
12.041
-
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
25.932
5.405.522
20.167
137.344
4.624
7.581
12.041
-
2.2 Debiti verso banche
2.593.867
13.646.764
1.093.065
1.260.345
-
-
-
-
- c/c
2.002.327
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
591.540
13.646.764
1.093.065
1.260.345
-
-
-
-
297.970
5.193.898
3.855.571
3.687.298
17.899.576
4.040.902
1.011.995
-
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
3. Derivati finanziari
1.176
111.177
193.693
8.639
34.644
35.373
25.070
-
296.794
5.082.721
3.661.878
3.678.659
17.864.932
4.005.529
986.925
-
326
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
326
-
-
-
-
-
-
-
-
(15.633.201)
8.079.835
1.424.342
6.374.839
1.393.697
(1.915.461)
-
3.1 Con titolo sottostante
-
113
-
1.645
(16)
(94.752)
(182.941)
-
-
113
-
1.645
(16)
(94.752)
(182.941)
-
- Opzioni
- Posizioni lunghe
-
113
-
1.645
-
96.480
52
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
16
191.232
182.993
-
- Altri derivati
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo sottostante
-
(15.633.314)
8.079.835
1.422.697
6.374.855
1.488.449
(1.732.520)
-
-
(1.574.106)
(38.705)
(18.294)
1.628.653
1.099
1.355
-
-
54.053
114
179.331
1.861.407
1.446
1.355
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
-
1.628.159
38.819
197.625
232.754
347
-
-
-
(14.059.208)
8.118.540
1.440.991
4.746.202
1.487.350
(1.733.875)
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
5.723.718
8.154.108
1.453.586
11.447.279
3.938.887
-
+ Posizioni corte
-
19.782.926
35.568
12.595
6.701.077
2.451.537
1.733.875
-
225.246
(225.245)
-
-
-
-
-
-
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
576 Relazioni e Bilanci 2014
1.072.370
1.254
-
-
-
-
-
-
847.124
226.499
-
-
-
-
-
-
1.2 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento)
delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione DOLLARO STATI UNITI
Tipologia/Durata residua
A vista
Fino a
3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa
29.752
357.913
17.327
1.274
37.636
7.724
-
-
1.1 Titoli di debito
450
-
-
-
27.443
-
-
-
- con opzione rimborso anticipato
450
-
-
-
27.443
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.887
177.296
560
-
-
-
-
-
x
-
x
x
x
x
x
x
1.2 Finanziamenti a banche
- Riserva obbligatoria
- altri
1.3 Finanziamenti a clientela
2.887
177.296
560
-
-
-
-
-
26.415
180.617
16.767
1.274
10.193
7.724
-
-
- c/c
15.129
-
-
-
-
-
-
-
- altri finanziamenti
11.286
180.617
16.767
1.274
10.193
7.724
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2. Passività per cassa
18
11.064
-
225
1.804
2.480
-
-
11.268
169.553
16.767
1.049
8.389
5.244
-
-
312.162
145.540
655
-
-
-
-
-
2.1 Debiti verso clientela
67
-
-
-
-
-
-
-
- c/c
67
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Debiti verso banche
312.095
145.540
655
-
-
-
-
-
- c/c
312.086
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
9
145.540
655
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.4 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
3. Derivati finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
-
24.710
-
-
(24.710)
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo sottostante
-
24.710
-
-
(24.710)
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
24.710
-
-
(24.710)
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
24.710
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
24.710
-
-
-
4. Altre operazioni fuori bilancio
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
Nota Integrativa 577
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
1.3 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento)
delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione STERLINA INGLESE
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
A vista
Fino a
3 mesi
1. Attività per cassa
4.306
2.953
4.311
9.291
16.851
-
-
-
1.1 Titoli di debito
765
-
4.311
9.291
16.851
-
-
-
Tipologia/Durata residua
- con opzione rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche
- Riserva obbligatoria
- altri
Durata
indeterminata
-
-
-
-
-
-
-
-
765
-
4.311
9.291
16.851
-
-
-
3.471
-
-
-
-
-
-
-
x
-
x
x
x
x
x
x
3.471
-
-
-
-
-
-
-
1.3 Finanziamenti a clientela
70
2.953
-
-
-
-
-
-
- c/c
69
-
-
-
-
-
-
-
- altri finanziamenti
1
2.953
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
1
2.953
-
-
-
-
-
-
13.682
8.859
-
-
-
-
-
-
2.1 Debiti verso clientela
2. Passività per cassa
2.584
-
-
-
-
-
-
-
- c/c
2.584
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Debiti verso banche
11.098
8.859
-
-
-
-
-
-
- c/c
11.097
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
1
8.859
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.4 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
3. Derivati finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
-
28.245
-
(8.987)
(19.258)
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo sottostante
-
28.245
-
(8.987)
(19.258)
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
28.245
-
(8.987)
(19.258)
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
28.245
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
8.987
19.258
-
-
-
4. Altre operazioni fuori bilancio
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
578 Relazioni e Bilanci 2014
1.4 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento)
delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione FRANCO SVIZZERO
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
A vista
Fino a
3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
1. Attività per cassa
3.984
607.452
32.377
-
-
-
-
-
1.1 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
Tipologia/Durata residua
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
- con opzione rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
3.835
607.452
9.148
-
-
-
-
-
x
-
x
x
x
x
x
x
3.835
607.452
9.148
-
-
-
-
-
149
-
23.229
-
-
-
-
-
1.2 Finanziamenti a banche
- Riserva obbligatoria
- altri
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
59
-
-
-
-
-
-
-
- altri finanziamenti
90
-
23.229
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2. Passività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
90
-
23.229
-
-
-
-
-
29.889
12.891
-
-
-
-
-
-
2.1 Debiti verso clientela
13
-
-
-
-
-
-
-
- c/c
13
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Debiti verso banche
29.876
12.891
-
-
-
-
-
-
- c/c
29.876
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
-
12.891
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.4 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
3. Derivati finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
(204.590)
(12.475)
217.065
-
-
-
-
-
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe
12.475
-
217.065
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
217.065
12.475
-
-
-
-
-
-
Nota Integrativa 579
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
1.5 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività
finanziarie - Valuta di denominazione DOLLARO CANADESE
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
A vista
Fino a
3 mesi
1. Attività per cassa
376
1.422
-
-
-
-
-
-
1.1 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
Tipologia/Durata residua
Durata
indeterminata
- con opzione rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
322
1.422
-
-
-
-
-
-
x
-
x
x
x
x
x
x
1.2 Finanziamenti a banche
- Riserva obbligatoria
- altri
322
1.422
-
-
-
-
-
-
1.3 Finanziamenti a clientela
54
-
-
-
-
-
-
-
- c/c
54
-
-
-
-
-
-
-
- altri finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
1.708
640
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Debiti verso banche
1.708
640
-
-
-
-
-
-
- c/c
1.708
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
-
640
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.4 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
3. Derivati finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
4. Altre operazioni fuori bilancio
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
580 Relazioni e Bilanci 2014
1.6 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività
finanziarie - Valuta di denominazione YEN GIAPPONE
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
A vista
Fino a
3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
1. Attività per cassa
3.449
1.614
867
-
-
-
-
-
1.1 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
Tipologia/Durata residua
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
- con opzione rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
3.325
1.614
867
-
-
-
-
-
x
-
x
x
x
x
x
x
1.2 Finanziamenti a banche
- Riserva obbligatoria
- altri
3.325
1.614
867
-
-
-
-
-
1.3 Finanziamenti a clientela
124
-
-
-
-
-
-
-
- c/c
124
-
-
-
-
-
-
-
- altri finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
1.713
3.443
-
-
-
-
-
-
2.1 Debiti verso clientela
2. Passività per cassa
2
-
-
-
-
-
-
-
- c/c
2
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Debiti verso banche
1.711
3.443
-
-
-
-
-
-
- c/c
1.711
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
-
3.443
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.4 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
3. Derivati finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
4. Altre operazioni fuori bilancio
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
Nota Integrativa 581
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
1.7 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività
finanziarie - Valuta di denominazione ALTRE VALUTE
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
A vista
Fino a
3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
1. Attività per cassa
19.454
112.194
984
-
-
-
-
-
1.1 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
Tipologia/Durata residua
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
- con opzione rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
10.734
2.339
984
-
-
-
-
-
x
-
x
x
x
x
x
x
1.2 Finanziamenti a banche
- Riserva obbligatoria
- altri
10.734
2.339
984
-
-
-
-
-
1.3 Finanziamenti a clientela
8.720
109.855
-
-
-
-
-
-
- c/c
8.565
-
-
-
-
-
-
-
- altri finanziamenti
155
109.855
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
155
109.855
-
-
-
-
-
-
2. Passività per cassa
7.717
13.717
-
-
-
-
-
-
2.1 Debiti verso clientela
3.585
-
-
-
-
-
-
-
- c/c
3.585
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Debiti verso banche
4.132
13.717
-
-
-
-
-
-
- c/c
4.131
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
1
13.717
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.4 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
3. Derivati finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(2.749)
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
(2.749)
-
-
-
-
-
-
-
(2.749)
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
2.749
-
-
-
- Altri derivati
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
(211)
211
-
-
-
-
-
-
801
1.012
-
-
-
-
-
-
1.012
801
-
-
-
-
-
-
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
582 Relazioni e Bilanci 2014
2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività
Per UBI Banca, al 31 dicembre 2014 sono stati rilevati livelli di sensitivity positivi in entrambi gli scenari contemplati dalla Policy aziendale
sui rischi finanziari. Più in dettaglio:
nello scenario di variazione positiva della curva dei tassi (+100 bp), l’esposizione registrata in termini di sensitivity risulta pari a +12,40
milioni.
nello scenario di variazione negativa della curva dei tassi (-100 bp), invece, si evidenzia un livello di sensitivity pari a +17,67 milioni di
euro. Tale esposizione risulta influenzata dal vincolo di non negatività imposto ai tassi (ad oggi prossimi a zero) e dunque dall’applicazione
di un floor allo shift della relativa curva.
•
•
Entrambi i livelli presentati includono, coerentemente con quanto previsto dai documenti di Policy, la modellizzazione del profilo
comportamentale delle poste a vista secondo il modello interno stimato.
Gli indicatori risentono dell’incorporazione di Banca 24-7 e Centrobanca in UBI Banca.
La normativa prudenziale prevede inoltre che tutti gli intermediari valutino l’effetto sull’esposizione al rischio tasso di una variazione dei
tassi di +/- 200 b.p. Nel caso in cui si determini una riduzione del valore economico della banca superiore al 20% dei fondi propri, la Banca
Centrale Europea e la Banca d’Italia approfondiscono con la banca i risultati e si riserva di adottare opportuni interventi.
La tabella sottostante riporta le misure di rischio rilevate per UBI Banca nello scenario di riferimento, che al 31 dicembre 2014 risulta essere
lo scenario di variazione parallela dei tassi di riferimento pari a +200 bp, rapportate al totale Fondi Propri.
Indicatori di rischiosità - valori puntuali
31.12.2014
31.12.2013
1,93%
2,90%
shift parallelo di +200 bp
Riduzione del valore economico / Fondi Propri
Al 31 dicembre 2014, l’impatto sul margine di interesse, in ipotesi di shift della curva dei tassi di riferimento pari a +100 basis point, è pari a
-35,36 milioni di euro, mentre in ipotesi di riduzione degli stessi (-100 bp) l’impatto sul margine di interesse è stimato in -2,51 milioni di euro.
Di seguito è riportato il profilo dei capitali per data di repricing in input al modello interno per il calcolo dell’esposizione al rischio tasso
di interesse.
Profilo del Gap di periodo (Milioni)
10000
Sbilancio Attivo/Passivo
Derivati copertura
Estinzioni anticipate
Gap Complessivo
5000
0
-5000
-10000
-15000
VISTA
Sbilancio
2.839,59
Attivo/Passivo
Derivati di
copertura
Estinzioni
Anticipate
Gap
2.839,59
Complessivo
1M
-5.940,25
3M
6M
1Y
3Y
5Y
6.202,68
1.640,88
-4.387,44
-6.261,11 -2.584,78
-7.398,95 -10.014,20
626,77
1.450,99
4.978,93
7Y
10Y
15Y
20Y
Oltre
238,87
1.870,81
-605,31
894,42
987,51
6.448,31
2.921,08
995,94
-3,28
-2,84
-2,76
5,23
9,30
13,03
21,21
43,52
16,88
15,99
16,03
-16,28
-47,34
-77,56
-13.339,19
-3.811,51
2.267,65
-2.936,45
-1.282,18
3.863,53
3.159,96
2.866,75
-608,59
891,58
984,76
Nota Integrativa 583
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
2.3 Rischio di cambio
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio
Il rischio di cambio è determinato sulla base della metodologia proposta da Banca Italia ed è quantificata nell’8% della posizione netta
in cambi. Quest’ultima è determinata come la componente più elevata (in valore assoluto) fra la sommatoria delle posizioni nette lunghe
e la sommatoria delle posizioni nette corte (posizione per singola valuta), cui si aggiunge l’esposizione al rischio cambio implicita negli
investimenti in OICR.
B. Attività di copertura del rischio di cambio
Per quanto attiene l’analisi della copertura del rischio di cambio si rimanda a quanto esposto nel paragrafo relativo all’analisi del rischio di
tasso di interesse.
Informazioni di natura quantitativa
L’assorbimento per il rischio cambio di fine esercizio è nullo.
1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati
Voci
A. Attività finanziarie
A.1 Titoli di debito
A.2 Titoli di capitale
A.3 Finanziamenti a banche
A.4 Finanziamenti a clientela
A.5 Altre attività finanziarie
B. Altre attività
C. Passività finanziarie
C.1 Debiti verso banche
C.2 Debiti verso clientela
C.3 Titoli di debito
C.4 Altre passività finanziarie
D. Altre passività
E. Derivati finanziari
- Opzioni
+ Posizioni Lunghe
+ Posizioni Corte
- Altri derivati
+ Posizioni Lunghe
+ Posizioni Corte
Totale attività
Totale passività
Sbilancio (+/-)
Valute
Dollari usa
Sterline
Yen
Dollari
canadesi
Franchi
svizzeri
Altre
valute
Totale
458.832
27.893
7.202
180.745
242.992
7.390
458.358
458.291
67
(16.955)
(20)
487.705
487.725
(16.935)
545.709
562.644
1.499.636
1.508.727
(9.091)
37.713
31.218
3.471
3.024
3.790
22.541
19.957
2.584
(18.351)
5.351
5.351
(18.351)
74.772
93.123
121.626
121.015
611
5.931
5.807
124
285
5.156
5.154
2
(1.059)
970
970
(1.059)
156.348
157.407
163.534
163.533
1
1.798
1.744
54
589
2.347
2.347
(26)
166
166
(26)
9.724
9.750
12.277
12.263
14
643.813
620.434
23.379
3.568
42.780
42.767
13
(604.381)
12.331
12.331
(604.381)
6.218
610.599
665.930
665.710
220
132.642
14.057
118.585
1.127
21.432
17.847
3.585
(111.724)
3.304
3.304
(111.724)
23.994
135.718
161.067
160.454
613
1.280.729
59.111
7.202
826.258
388.158
16.749
552.614
546.363
6.251
(752.496)
(20)
509.827
509.847
(752.476)
816.765
1.569.241
2.624.070
2.631.702
(7.632)
2. Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività
Si veda quanto riportato nella analoga parte relativa al “rischio di tasso di interesse e di prezzo” (sezione 2.1- 2.2).
584 Relazioni e Bilanci 2014
2.4 Gli strumenti derivati
A. DERIVATI FINANZIARI
A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi
Attività sottostanti/Tipologie derivati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Altri sottostanti
Totale
Valori medi
31.12.2014
31.12.2013
Over the counter
Controparti Centrali
Over the counter
Controparti Centrali
43.547.214
7.195.389
36.351.825
4.315.237
2.078.438
2.236.799
36.869
47.899.320
47.199.589
268.550
268.550
34.304
125
34.179
302.854
771.684
56.901.293
8.481.760
48.419.533
4.704.640
2.427.028
2.277.612
21.820
61.627.753
61.839.886
1.240.405
75.850
1.164.555
109
109
1.240.514
994.355
A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi
A.2.1 Di copertura
31.12.2014
Attività sottostanti/Tipologie derivati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse
a) Opzioni
b) Swap
31.12.2013
Over the counter
Controparti Centrali
Over the counter
Controparti Centrali
34.856.807
-
20.571.883
-
4.086.274
-
4.299.106
-
30.770.533
-
16.272.777
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
-
-
-
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b) Swap
-
-
-
-
2. Titoli di capitale e indici azionari
c) Forward
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
3. Valute e oro
-
-
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b) Swap
-
-
-
-
c) Forward
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
4. Merci
-
-
-
-
5. Altri sottostanti
-
-
-
-
Totale
34.856.807
-
20.571.883
-
Valori medi
32.727.914
-
18.015.906
-
Nella tabella vengono riportati i valori nozionali dei contratti derivati distinti per tipologia contrattuale. I contratti swap si riferiscono a
operazioni derivate per lo scambio di tasso di interesse effettuate essenzialmente per le coperture di attività disponibili per la vendita e
prestiti obbligazionari di propria emissione.
Nota Integrativa 585
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
A.2.2 Altri derivati
31.12.2014
Attività sottostanti/Tipologie derivati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse
31.12.2013
Over the counter
Controparti Centrali
Over the counter
Controparti Centrali
-
-
-
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b) Swap
-
-
-
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
-
-
-
635.724
-
1.141.654
-
635.724
-
1.141.654
-
b) Swap
-
-
-
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
3. Valute e oro
-
-
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b) Swap
-
-
-
-
c) Forward
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
4. Merci
-
-
-
-
5. Altri sottostanti
-
-
-
-
Totale
635.724
-
1.141.654
-
Valori medi
546.269
-
1.141.417
-
A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti
Portafogli/Tipologie derivati
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
B. Portafoglio bancario - di copertura
a) Opzioni
b) Interest rate swap
Fair value positivo
Fair value positivo
31.12.2014
31.12.2013
Over the counter
Controparti Centrali
Over the counter
Controparti Centrali
743.207
778
604.993
158
39.311
80
29.005
86
683.739
-
554.554
-
-
-
-
-
-
-
-
-
16.576
-
20.401
72
-
698
-
3.581
-
1.033
-
647.972
-
215.310
-
-
-
-
-
647.972
-
215.310
-
c) Cross currency swap
-
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
e) Forward
-
-
-
-
f) Futures
-
-
-
-
g) Altri
C. Portafoglio bancario - altri derivati
-
-
-
-
-
-
-
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b) Interest rate swap
-
-
-
-
c) Cross currency swap
-
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
e) Forward
-
-
-
-
f) Futures
-
-
-
-
g) Altri
Totale
586 Relazioni e Bilanci 2014
-
-
-
-
1.391.179
778
820.303
158
A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti
Portafogli/Tipologie derivati
Fair value negativo
Fair value negativo
31.12.2014
31.12.2013
Over the counter
Controparti Centrali
Over the counter
Controparti Centrali
721.880
300
551.777
52
36.953
-
23.116
3
664.892
-
506.613
-
-
-
-
-
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
B. Portafoglio bancario - di copertura
a) Opzioni
b) Interest rate swap
-
-
-
-
16.459
-
21.054
49
-
300
-
3.576
-
994
-
937.018
-
377.702
-
-
-
-
-
937.018
-
377.702
-
c) Cross currency swap
-
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
e) Forward
-
-
-
-
f) Futures
-
-
-
-
g) Altri
C.Portafoglio bancario - altri derivati
-
-
-
-
-
-
-
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b) Interest rate swap
-
-
-
-
c) Cross currency swap
-
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
e) Forward
-
-
-
-
f) Futures
-
-
-
-
g) Altri
Totale
-
-
-
-
1.658.898
300
929.479
52
A.5 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi
per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione
Contratti non rientranti in accordi
di compensazione
Governi e
Banche Centrali
Altri enti
pubblici
Banche
Società
finanziarie
Società di
assicurazione
Imprese non
finanziarie
Altri soggetti
- valore nozionale
-
-
14.430.611
11.910.710
-
1.461.580
-
- fair value positivo
-
-
262.627
51.007
-
230.352
-
- fair value negativo
-
-
21.196
29.260
-
83
-
- esposizione futura
-
-
80.571
63.339
-
14.871
-
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
-
-
-
-
- valore nozionale
-
-
2.506.280
769.254
520
-
-
- fair value positivo
-
-
14.383
10.563
8
-
-
- fair value negativo
-
-
39.982
2.371
-
-
-
- esposizione futura
-
-
22.651
7.693
5
-
-
- valore nozionale
-
-
18.437
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
1.422
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
2.165
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
1.887
-
-
-
-
1) Titoli di debito e tassi di interesse
2) Titoli di capitale e indici azionari
3) Valute e oro
4) Altri valori
Nota Integrativa 587
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
A.6 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi
per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione
Contratti rientranti in accordi
di compensazione
Governi e
Banche Centrali
Altri enti
pubblici
Banche
Società
finanziarie
Società di
assicurazione
Imprese non
finanziarie
Altri soggetti
640.717
1) Titoli di debito e tassi di interesse
- valore nozionale
-
-
14.877.350
226.247
-
-
- fair value positivo
-
-
140.844
1.824
-
-
2.112
- fair value negativo
-
-
577.510
8.282
-
-
31.231
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
2) Titoli di capitale e indici azionari
3) Valute e oro
- valore nozionale
-
-
836.379
192.674
-
-
10.129
- fair value positivo
-
-
20.808
4.511
-
-
576
- fair value negativo
-
-
6.987
1.391
-
-
-
- valore nozionale
-
-
17.340
1.092
-
-
-
- fair value positivo
-
-
2.129
41
-
-
-
- fair valure negativo
-
-
1.349
74
-
-
-
4) Altri valori
A.7 Derivati finanziari OTC – portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti –
contratti non rientranti in accordi di compensazione
Contratti non rientranti in accordi
di compensazione
Governi e
Banche Centrali
Altri enti
pubblici
Banche
Società
finanziarie
Società di
assicurazione
Imprese non
finanziarie
Altri soggetti
1) Titoli di debito e tassi di interesse
- valore nozionale
-
-
43.656
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
12.557
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
1.897
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
268
-
-
-
22
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
-
-
7.354
245.610
253.019
67.297
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
24.555
25.302
71
-
3) Valute e oro
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
-
-
-
-
4) Altri valori
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
-
-
-
-
588 Relazioni e Bilanci 2014
A.8 Derivati finanziari OTC – portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti –
contratti rientranti in accordi di compensazione
Contratti rientranti in accordi
di compensazione
Governi e
Banche Centrali
Altri enti
pubblici
Banche
Società
finanziarie
Società di
assicurazione
Imprese non
finanziarie
Altri soggetti
1) Titoli di debito e tassi di interesse
- valore nozionale
-
-
27.506.804
3.635.126
-
-
3.671.221
- fair value positivo
-
-
393.054
53.617
-
-
188.744
- fair value negativo
-
-
756.101
149.363
-
-
29.657
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
3) Valute e oro
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
4) Altri valori
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali
Sottostanti/Vita residua
A)Portafoglio di negoziazione di vigilanza
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro
A.4 Derivati finanziari su altri valori
Fino a 1 anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre 5 anni
Totale
9.185.417
18.491.909
20.221.993
47.899.319
5.078.719
18.246.502
20.221.993
43.547.214
-
-
-
-
4.074.567
240.669
-
4.315.236
32.131
4.738
-
36.869
2.593.907
24.124.500
8.774.124
35.492.531
B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse
2.590.404
24.117.104
8.149.299
34.856.807
B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
3.503
7.396
624.825
635.724
B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro
-
-
-
-
B.4 Derivati finanziari su altri valori
-
-
-
-
B)Portafoglio bancario
Totale 31.12.2014
11.779.324
42.616.409
28.996.117
83.391.850
Totale 31.12.2013
23.493.639
33.644.020
26.203.630
83.341.289
A.10 Derivati finanziari OTC: rischio di controparte / rischio finanziario – Modelli interni
UBI Banca non utilizza modelli interni per la valutazione del rischio finanziario di controparte dei derivati finanziari OTC.
Nota Integrativa 589
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
B. DERIVATI CREDITIZI
B.1 Derivati creditizi: valori nozionali di fine periodo e medi
Categorie di operazioni
Portafoglio di negoziazione di vigilanza
su un singolo
soggetto
Portafoglio bancario
su più soggetti
(basket)
su un singolo
soggetto
su più soggetti
(basket)
1. Acquisti di protezione
a) Credit default products
-
-
-
-
b) Credit spread products
-
-
-
-
c) Total rate of return swap
-
-
-
-
d) Altri
-
-
-
-
Totale 31.12.2014
-
-
-
-
Valori medi
-
-
-
-
415.000
-
-
-
Totale 31.12.2013
2. Vendite di protezione
a) Credit default products
-
-
-
-
b) Credit spread products
-
-
-
-
c) Total rate of return swap
-
-
-
-
d) Altri
-
-
-
-
Totale 31.12.2014
-
-
-
-
Valori medi
-
-
-
-
Totale 31.12.2013
-
-
-
-
Il dato dei Credit default products per il 31.12.2013 si riferiva a contratti derivati creditizi stipulati nell’ambito delle emissioni delle
preference shares di BPB Funding Llc per 300 milioni di euro, BPCI Funding Llc per 115 milioni di euro. Tali posizioni sono state chiuse nel
corso dell’esercizio.
B.2 Derivati creditizi OTC: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotti
Non si segnalano derivati creditizi OTC con fair value lordo positivo.
B.3 Derivati creditizi OTC: fair value lordo negativo – ripartizione per prodotti
Non si segnalano Derivati creditizi OTC con fair value lordo negativo.
B.4 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti non rientranti in accordi di
compensazione
Non si rilevano derivati creditizi OTC con contratti non rientranti in accordi di compensazione.
B.5 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti rientranti in accordi di
compensazione
Non si rilevano derivati creditizi OTC con contratti rientranti in accordi di compensazione.
B.6 Vita residua dei derivati creditizi: valori nozionali
Sottostanti/Vita residua
Fino a 1 anno
Oltre 1 anno
e fino a 5 anni
Oltre 5 anni
Totale
A) Portafoglio di negoziazione di vigilanza
A.1 Derivati su crediti con "reference obligation" "qualificata"
-
-
-
-
A.2 Derivati su crediti con "reference obligation" "non qualificata"
-
-
-
-
B) Portafoglio bancario
B.1 Derivati su crediti con "reference obligation" "qualificata"
-
-
-
-
B.2 Derivati su crediti con "reference obligation" "non qualificata"
-
-
-
-
Totale 31.12.2014
-
-
-
-
Totale 31.12.2013
415.000
-
-
415.000
590 Relazioni e Bilanci 2014
B.7 Derivati creditizi: rischio di controparte e finanziario – Modelli interni
UBI Banca non utilizza modelli interni per la valutazione del rischio finanziario e di controparte dei derivati creditizi.
C. DERIVATI FINANZIARI E CREDITIZI
C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti
Governi e
Banche Centrali
1) Accordi bilaterali Derivati Finanziari
- fair value positivo
Altri enti
pubblici
Banche
Società
finanziarie
Società di
assicurazione
Imprese non
finanziarie
Altri soggetti
-
-
1.347.468
201.432
-
-
197.260
-
-
145.677
33.398
-
-
130.543
- fair value negativo
-
-
918.788
132.514
-
-
-
- esposizione futura
-
-
140.053
18.141
-
-
34.197
32.520
- rischio di controparte netto
2) Accordi bilaterali Derivati Creditizi
- fair value positivo
-
-
142.950
17.379
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
-
-
-
-
- rischio di controparte netto
3) Accordi "Cross product"
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
-
-
-
-
- rischio di controparte netto
-
-
-
-
-
-
-
SEZIONE 3 - Rischio di liquidità
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità
Il rischio di liquidità si riferisce alla capacità o meno della Banca di far fronte alle proprie obbligazioni di pagamento e/o di raccogliere
sul mercato fondi addizionali (funding liquidity risk), oppure alla possibilità che il valore di una eventuale liquidazione di alcune attività
differisca significativamente dai correnti valori di mercato (asset liquidity risk).
A livello consolidato ed individuale il rischio di liquidità è regolato nell’ambito della Policy a presidio dei Rischi Finanziari che, oltre
alla definizione dei limiti di esposizione e delle relative soglie di early warning, declina anche le regole volte al perseguimento ed al
mantenimento, mediante politiche di raccolta e impiego coordinate ed efficienti, dell’equilibrio strutturale per le Banche Rete e le Società
Prodotto.
La Policy ha infine l’obiettivo di rendere omogenee, per tutte le società del Gruppo, sia le modalità di intervento che i criteri di identificazione
delle condizioni economiche, individuando eventualmente a priori le specifiche eccezioni.
I presidi del rischio di liquidità per conto delle Banche Rete sono accentrati presso la Capogruppo e competono:
alle strutture del Chief Business Officer (presidio di 1° livello) che provvede al monitoraggio giornaliero della liquidità e alla gestione del
rischio nell’ambito dei limiti definiti;
all’Area Rischi di Gestione (presidio di 2° livello), cui compete la misurazione degli indicatori sintetici di rischio e la verifica periodica
del rispetto dei limiti.
Con particolare riferimento alla posizione in termini di equilibrio strutturale, il rischio di liquidità è monitorato principalmente attraverso un
modello di liquidity gap in cui viene determinata l’evoluzione temporale dei flussi di cassa netti, allo scopo di evidenziare eventuali criticità
nelle condizioni di liquidità attesa. A livello individuale è stabilito un livello target di sostanziale equilibrio tra raccolta, valutata in base al
grado di stabilità, e impieghi, valutati in base al grado di liquidabilità.
•
•
Nota Integrativa 591
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
592 Relazioni e Bilanci 2014
-
- Posizioni corte
-
- Posizioni lunghe
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
-
- Posizioni corte
-
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
-
-
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
- Posizioni lunghe
1.482
847.124
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
6.198
(840.926)
-
226.499
- Posizioni lunghe
C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi
- Posizioni corte
- Posizioni lunghe
226.499
661.065
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
683.122
- Posizioni lunghe
22.057
-
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
-
-
- Posizioni lunghe
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
(590.888)
202.541
B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio"
7.813
B.2 Titoli di debito
1.026.436
3.446.644
B.1 Depositi e conti correnti
- Clientela
3.656.998
Passività per cassa
2.420.208
8.325.818
- Clientela
- Banche
2.822.525
- Banche
244.613
11.148.343
A.4 Finanziamenti
A.3 Quote OICR
3.010
-
A.2 Altri titoli di debito
11.395.966
A.1 Titoli di Stato
A vista
Attività per cassa
Voci/Scaglioni temporali
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.254
1.254
-
-
-
1.065
425
(640)
458.416
319.120
(139.296)
(138.682)
4.242.393
2.338
-
564.996
564.996
4.809.727
547.509
1.479.963
2.027.472
-
-
-
2.027.472
Da oltre 1 giorno
a 7 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
5.515
1.210
(4.305)
11.891
11.445
(446)
(4.751)
810.397
6.583
-
1.159.912
1.159.912
1.976.892
474.876
-
474.876
-
71.897
-
546.773
Da oltre 7 giorni
a 15 giorni
-
-
-
-
-
-
-
921
-
6.700
6.700
226.499
-
(226.499)
6.703
10.444
3.741
705.428
795.843
90.415
(124.722)
2.399.941
62.574
-
625.662
625.662
3.088.177
939.921
378.639
1.318.560
-
-
-
1.318.560
Da oltre 15 giorni
a 1 mese
-
-
-
-
-
-
-
-
-
93.470
93.470
-
-
-
37.619
174.091
136.472
101.906
493.553
391.647
621.589
5.542.551
461.238
-
423.162
423.162
6.426.951
1.266.434
1.324.910
2.591.344
-
303.676
158.131
3.053.151
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
14.209
14.209
-
-
-
55.162
43.984
(11.178)
154.992
163.025
8.033
11.064
166.122
1.215.342
-
418.415
418.415
1.799.879
721.115
386.412
1.107.527
-
25.782
236.049
1.369.358
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
5.095
5.095
-
-
-
104.828
119.259
14.431
180.232
186.313
6.081
25.607
258.370
4.527.457
-
1.260.466
1.260.466
6.046.293
749.859
103.179
853.038
-
123.000
535.637
1.511.675
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
1.1 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: EURO
Informazioni di natura quantitativa
-
-
-
-
-
-
-
8.724
-
680.027
680.027
-
-
-
-
-
-
57.608
459.377
401.769
1.090.520
3.840.114
24.775.849
-
-
-
28.615.963
4.772.350
472.454
5.244.804
-
5.074.486
11.004.785
21.324.075
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
40.172
40.172
-
-
-
-
-
-
374.325
96.581
(277.744)
(237.572)
301.051
5.259.739
-
-
-
5.560.790
5.038.464
6.695
5.045.159
-
940.179
7.500.002
13.485.340
Oltre 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
528.311
528.311
-
254
2
528.567
Durata
indeterminata
Nota Integrativa 593
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
69.962
357.454
357.454
- Clientela
Passività per cassa
B.1 Depositi e conti correnti
-
B.3 Altre passività
-
- Posizioni corte
-
- Posizioni lunghe
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
-
- Posizioni corte
-
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
-
-
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
-
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi
-
- Posizioni lunghe
-
11.689
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
11.255
- Posizioni lunghe
(434)
-
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
-
-
- Posizioni lunghe
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
(434)
-
B.2 Titoli di debito
Operazioni "fuori bilancio"
67
- Clientela
357.387
15.204
- Banche
- Banche
85.166
A.4 Finanziamenti
-
A.2 Altri titoli di debito
5.560
-
A.3 Quote OICR
90.726
A.1 Titoli di Stato
A vista
Attività per cassa
Voci/Scaglioni temporali
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
32.362
29.432
(2.930)
(2.930)
-
-
-
37.231
37.231
37.231
-
5.676
5.676
-
-
-
5.676
Da oltre 1 giorno
a 7 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
20.341
21.073
732
732
-
-
-
12.356
12.356
12.356
-
5.486
5.486
-
-
-
5.486
Da oltre 7 giorni
a 15 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
475.012
475.371
359
359
-
-
-
12.357
12.357
12.357
98.464
93.059
191.523
-
-
-
191.523
Da oltre 15 giorni
a 1 mese
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
602
28
(574)
87.883
84.178
(3.705)
(4.279)
-
-
-
38.320
38.320
38.320
1.469
60.814
62.283
-
636
-
62.919
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
18
18
154.093
145.873
(8.220)
(8.202)
-
-
-
656
656
656
2.183
560
2.743
-
-
-
2.743
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
590
40
(550)
182.068
177.751
(4.317)
(4.867)
-
-
-
-
-
-
3.674
-
3.674
-
636
-
4.310
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
1.2 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: USD
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
57.348
58.447
1.099
1.099
-
-
-
-
-
-
32.475
-
32.475
-
24.710
-
57.185
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
40.337
-
40.337
-
-
-
40.337
Oltre 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Durata
indeterminata
594 Relazioni e Bilanci 2014
-
B.3 Altre passività
-
- Posizioni corte
-
- Posizioni lunghe
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
-
- Posizioni corte
-
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
-
-
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
- Posizioni lunghe
-
217.065
-
(217.065)
-
12.475
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
- Posizioni corte
- Posizioni lunghe
C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi
- Posizioni corte
- Posizioni lunghe
12.475
-
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
-
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
-
-
- Posizioni lunghe
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
(204.590)
-
B.2 Titoli di debito
Operazioni "fuori bilancio"
13
- Clientela
29.876
29.889
B.1 Depositi e conti correnti
- Banche
29.889
152
- Clientela
Passività per cassa
3.728
-
A.3 Quote OICR
- Banche
-
A.2 Altri titoli di debito
3.880
-
A.4 Finanziamenti
3.880
A.1 Titoli di Stato
A vista
Attività per cassa
Voci/Scaglioni temporali
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
12.475
-
(12.475)
-
-
-
215.945
1.542
(214.403)
(226.878)
-
-
-
12.891
12.891
12.891
-
219.633
219.633
-
-
-
219.633
Da oltre 1 giorno
a 7 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
125
-
(125)
(125)
-
-
-
-
-
-
-
1.996
1.996
-
-
-
1.996
Da oltre 7 giorni
a 15 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.992
3.962
(30)
(30)
-
-
-
-
-
-
-
7.069
7.069
-
-
-
7.069
Da oltre 15 giorni
a 1 mese
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
388.707
166
(388.541)
(388.541)
-
-
-
-
-
-
-
378.861
378.861
-
-
-
378.861
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
217.065
217.065
-
-
-
-
-
-
4.754
4.005
(749)
216.316
-
-
-
-
-
-
-
9.151
9.151
-
-
-
9.151
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
9.408
8.693
(715)
(715)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
1.3 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: CHF
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
183
183
183
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
23.287
-
23.287
-
-
-
23.287
Oltre 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Durata
indeterminata
Nota Integrativa 595
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
-
- Posizioni corte
-
- Posizioni lunghe
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
-
- Posizioni corte
-
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
-
-
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
-
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi
-
- Posizioni lunghe
-
7
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
7
-
- Posizioni lunghe
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
-
-
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni corte
-
Operazioni "fuori bilancio"
-
-
B.3 Altre passività
- Posizioni lunghe
-
2.584
- Clientela
B.2 Titoli di debito
11.097
13.681
B.1 Depositi e conti correnti
- Banche
13.681
72
Passività per cassa
- Clientela
3.471
-
A.3 Quote OICR
- Banche
-
A.2 Altri titoli di debito
3.543
-
A.4 Finanziamenti
3.543
A.1 Titoli di Stato
A vista
Attività per cassa
Voci/Scaglioni temporali
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
20.465
1.037
(19.428)
(19.428)
-
-
-
7.062
7.062
7.062
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 1 giorno
a 7 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
266
266
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 7 giorni
a 15 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
69.951
69.869
(82)
(82)
-
-
-
-
-
-
2.953
-
2.953
-
-
-
2.953
Da oltre 15 giorni
a 1 mese
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
320
81
(239)
2.465
3.364
899
660
-
-
-
1.799
1.799
1.799
-
-
-
-
960
-
960
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
243
53
(190)
1.260
1.003
(257)
(447)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
328
-
328
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
549
100
(449)
2.199
2.712
513
64
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
9.887
-
9.887
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
1.4 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: GPB
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
15.406
-
15.406
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.852
-
3.852
Oltre 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Durata
indeterminata
596 Relazioni e Bilanci 2014
1.713
1.713
Passività per cassa
B.1 Depositi e conti correnti
-
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
-
- Posizioni corte
-
- Posizioni lunghe
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
-
- Posizioni corte
-
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
-
-
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
-
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi
-
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
-
-
- Posizioni lunghe
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
-
-
Operazioni "fuori bilancio"
- Posizioni corte
-
B.3 Altre passività
-
-
B.2 Titoli di debito
- Posizioni lunghe
2
- Clientela
1.711
127
- Clientela
- Banche
3.324
-
A.3 Quote OICR
- Banche
-
A.2 Altri titoli di debito
3.451
-
A.4 Finanziamenti
3.451
A.1 Titoli di Stato
A vista
Attività per cassa
Voci/Scaglioni temporali
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
4.362
4.318
(44)
(44)
-
-
-
-
-
-
-
59
59
-
-
-
59
Da oltre 1 giorno
a 7 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
538
538
-
-
-
538
Da oltre 7 giorni
a 15 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
151.762
151.686
(76)
(76)
-
-
-
3.443
3.443
3.443
-
544
544
-
-
-
544
Da oltre 15 giorni
a 1 mese
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
942
456
(486)
(486)
-
-
-
-
-
-
-
474
474
-
-
-
474
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
445
335
(110)
(110)
-
-
-
-
-
-
-
867
867
-
-
-
867
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
661
317
(344)
(344)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
1.5 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: JPY
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
207
207
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Oltre 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Durata
indeterminata
Nota Integrativa 597
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
-
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
-
- Posizioni corte
-
- Posizioni lunghe
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
-
- Posizioni corte
-
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
-
-
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
-
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi
-
- Posizioni lunghe
-
-
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
-
-
- Posizioni lunghe
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
-
-
Operazioni "fuori bilancio"
- Posizioni corte
-
B.3 Altre passività
-
-
B.2 Titoli di debito
- Posizioni lunghe
-
- Clientela
1.708
1.708
B.1 Depositi e conti correnti
- Banche
1.708
55
Passività per cassa
- Clientela
1.744
-
A.3 Quote OICR
- Banche
-
A.2 Altri titoli di debito
1.799
-
A.4 Finanziamenti
1.799
A.1 Titoli di Stato
A vista
Attività per cassa
Voci/Scaglioni temporali
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
79
65
(14)
(14)
-
-
-
640
640
640
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 1 giorno
a 7 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
56
56
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 7 giorni
a 15 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
9.671
9.660
(11)
(11)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 15 giorni
a 1 mese
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
110
110
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
1.6 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: CAD
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Oltre 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Durata
indeterminata
598 Relazioni e Bilanci 2014
-
- Posizioni corte
-
- Posizioni lunghe
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
-
- Posizioni corte
-
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
-
-
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
- Posizioni lunghe
-
1.012
-
(1.012)
-
801
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
- Posizioni corte
- Posizioni lunghe
C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi
- Posizioni corte
- Posizioni lunghe
801
84
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
85
- Posizioni lunghe
1
-
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
-
-
- Posizioni lunghe
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
(210)
-
B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio"
-
B.2 Titoli di debito
3.585
7.950
B.1 Depositi e conti correnti
- Clientela
7.950
Passività per cassa
4.365
8.679
- Clientela
- Banche
10.733
-
A.3 Quote OICR
- Banche
-
A.2 Altri titoli di debito
19.412
-
A.4 Finanziamenti
19.412
A.1 Titoli di Stato
A vista
Attività per cassa
Voci/Scaglioni temporali
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.012
1.012
801
-
(801)
-
-
-
27.742
3.944
(23.798)
(23.587)
-
-
-
10.901
10.901
10.901
-
1.012
1.012
-
-
-
1.012
Da oltre 1 giorno
a 7 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
9.595
9.370
(225)
(225)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 7 giorni
a 15 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
96.417
7.761
(88.656)
(88.656)
-
-
-
2.586
2.586
2.586
109.918
1.328
111.246
-
-
-
111.246
Da oltre 15 giorni
a 1 mese
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.381
1.400
19
19
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
1.7 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Altre valute
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.309
2.011
702
702
-
-
-
-
-
-
-
986
986
-
-
-
986
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.733
1.967
234
234
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.749
-
(2.749)
(2.749)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
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Oltre 5 anni
-
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-
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-
-
-
Durata
indeterminata
2 Informativa sulle attività impegnate iscritte in bilancio
Forme
tecniche
1. Cassa e disponibilità liquide
2. Titoli di debito
3. Titoli di capitale
4. Finanziamenti
Impegnate
VB
Non Impegnate
FV
31.12.2014
VB
31.12.2013
FV
-
x
160.330
x
160.330
151.927
12.775.830
12.790.941
15.260.728
15.273.931
28.036.558
23.427.438
-
-
9.819.535
9.819.535
9.819.535
10.825.008
7.525.239
x
24.016.834
x
31.542.073
35.216.937
5. Altre attività finanziarie
-
x
1.647.713
x
1.647.713
1.255.551
6. Attività non finanziarie
-
x
2.965.656
x
2.965.656
3.037.784
Totale 31.12.2014
20.301.069
12.790.941
53.870.796
25.093.466
74.171.865
x
Totale 31.12.2013
17.236.517
9.840.654
56.678.128
24.359.219
x
73.914.645
La voce 2. Titoli di debito contiene tutti i titoli di proprietà impegnati per 12,774 miliardi di euro (come specificato in calce alla tabella
relativa alle Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni) e, in aggiunta, i titoli relativi a depositi cauzionali per assegni
circolari per 1,6 milioni di euro.
Per quanto concerne i finanziamenti impegnati la composizione attiene al valore di bilancio di:
- attività cedute e non cancellate sottostanti l’emissione di Covered Bond per 2,1 miliardi di euro;
- attività cedute e non cancellate sottostanti l’operazione di cartolarizzazione ex B@nca 24-7 Spa per 1,5 miliardi di euro e relativi depositi
cauzionali per 33,8 milioni di euro;
- attività cedute e non cancellate sottostanti il sistema di regolamento ABACO per 844 milioni di euro;
- i crediti oggetto di finanziamento a garanzia dei finanziamenti BEI per 735 milioni di euro di euro
- depositi di marginazioni relative a derivati per 1,7 miliardi di euro
- depositi cauzionali per operatività con la CCG per 464 milioni di euro.
3 Informativa sulle attività di proprietà impegnate non iscritte in bilancio
Forme
tecniche
Impegnate
Non Impegnate
31.12.2014
31.12.2013
1. Attività finanziarie
8.341.790
7.772.212
16.114.002
15.512.388
- Titoli
8.341.790
7.772.212
16.114.002
15.512.388
- Altre
-
-
-
-
2. Attività non finanziarie
-
-
-
-
Totale 31.12.2014
8.341.790
7.772.212
16.114.002
x
Totale 31.12.2013
14.286.972
1.225.416
x
15.512.388
I titoli impegnati non iscritti in bilancio si compongono di:
- titoli classe A inerenti l’ operazione di cartolarizzazione ex B@nca 24-7 Spa e nettati in bilancio con i debiti correlati per 1,1 miliardi di euro;
- titoli acquisiti tramite operazioni di P/T attivi con le banche del gruppo emessi dai veicoli attinenti le operazioni di cartolarizzazione ed
utilizzati per operazioni di rifinanziamento per l’importo di 2,4 miliardi di euro;
- titoli obbligazionari Covered Bond emessi, riacquistati e posti in garanzia per operazioni di rifinanziamento per 4,4 miliardi di euro;
- titoli acquisiti tramite operazioni di PCT attivi per 422 milioni di euro.
Con riferimento alle medesime forme tecniche dei titoli posti a garanzia, le quote non impegnate si riferiscono a:
- titoli classe B inerenti l’operazione di cartolarizzazione ex B@nca 24-7 Spa e nettati in bilancio con i debiti correlati per 0,2 miliardi di euro;
- titoli obbligazionari emessi e riacquistati non a garanzia, per 6,9 miliardi di euro;
- titoli acquisiti tramite operazioni di PCT attivi per 630 milioni di euro.
Nota Integrativa 599
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
SEZIONE 4 - Rischi operativi
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo
Per rischio operativo s’intende il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e
sistemi interni, oppure da eventi esterni. Rientrano in tale definizione il rischio legale5 e di non conformità6, mentre sono esclusi il rischio
reputazionale7 e strategico8.
Con il fine di garantire un profilo di rischio coerente con la propensione definita dall’Organo di supervisione strategica, il Gruppo ha
definito un Modello Organizzativo basato sulla combinazione di diverse componenti individuate in funzione del ruolo ricoperto e dalla
responsabilità assegnata dall’organigramma aziendale. Le diverse componenti sono individuate centralmente, presso la Capogruppo, e
localmente, presso le singole entità giuridiche, in coerenza con il modello federale del Gruppo.
Il modello prevede l’accentramento presso la Capogruppo delle funzioni di indirizzo e del sistema dei controlli di secondo e terzo livello
come di seguito descritti:
Comitato Rischi Operativi (CRO): è l’organo consultivo e informativo per l’intero processo di gestione dei Rischi Operativi. La composizione,
le regole di funzionamento e le attribuzioni sono disciplinate dal Regolamento Generale Aziendale.
Funzioni di Controllo di II livello: in coerenza con la normativa vigente tali attività sono demandate alle Funzioni Rischi Operativi e
Convalida Interna.
Funzione di Controllo di III livello: in coerenza con le prescrizioni della Banca d’Italia tali attività sono demandate alla funzione di revisione
interna.
In ciascuna entità giuridica sono stati individuati più livelli di responsabilità, di seguito elencati, attribuiti in funzione dell’ambito di
operatività:
Referente Rischi Operativi (RRO): presso la Capogruppo è individuato nella figura del Direttore Generale. Nelle altre entità giuridiche è
individuato nella figura dell’Amministratore Delegato o del Direttore Generale, secondo il proprio regolamento aziendale. Il Referente Rischi
Operativi è il responsabile, nell’ambito della propria entità giuridica, dell’intero sistema di gestione dei rischi operativi definito dalla Policy
di Gruppo;
Supporto Rischi Operativi Locale (SROL): tale ruolo è individuato nella figura del responsabile della struttura preposta al controllo rischi
locale. Nell’ambito della propria entità giuridica supporta il Referente Rischi Operativi nella realizzazione e nel coordinamento del sistema
di gestione dei rischi operativi definito dalla Policy di Gruppo;
Risk Champion (RC): tale ruolo è attribuito ai responsabili delle strutture a diretto riporto della Direzione Generale, ai responsabili delle
Direzioni (incluse quelle Territoriali ove presenti), ai responsabili delle strutture a cui sono demandate attività specialistiche quali la
gestione di:
- sicurezza logica
- sicurezza fisica
- disaster recovery e continuità operativa
- prevenzione e protezione sul lavoro come definita dalla normativa 81/2008
- attività di antiriciclaggio e antiterrorismo
- controlli contabili come definiti dalla normativa 262/2005
- reclami
- intermediazione titoli
- pratiche legali e fiscali.
Ad essi è demandata la responsabilità di presidiare operativamente il corretto svolgimento del processo di gestione dei rischi operativi in
relazione all’attività di competenza e di coordinare i Risk Owner di riferimento;
Risk Owner (RO): tale ruolo è attribuito ai responsabili delle strutture con riporto gerarchico a un Risk Champion. Ad essi è demandato il
compito di riconoscere e segnalare gli eventi di perdita e/o potenziali riconducibili a fattori di rischio operativo che si manifestano nel corso
delle attività quotidiane;
Addetto Contabile: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate nell’ambito delle strutture a cui è demandata
l’attività di contabilità operativa. Ad essi è demandata la responsabilità di assicurare la corretta e completa contabilizzazione delle perdite
operative;
Funzione Assicurazioni: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate nell’ambito delle strutture a cui è demandata
l’attività di gestione dei sinistri per i quali è prevista una copertura assicurativa. Ad essi è demandata la responsabilità del corretto e
completo censimento dei rimborsi assicurativi e di tutte le informazioni di supporto.
Il sistema di misurazione
Il sistema di misurazione tiene conto dei dati di perdita operativa interni, esterni, dei fattori del contesto operativo e del sistema dei controlli
interni, in modo da cogliere le principali determinanti di rischio (in particolar modo quelle che influiscono sulla coda delle distribuzioni) e
da incorporare i cambiamenti intervenuti nel profilo di rischio. Il modello implementato dal Gruppo UBI Banca tiene conto dei fattori del
contesto operativo e del sistema dei controlli interni mediante l’utilizzo di tecniche di Self Risk Assessment.
5 Definito come il rischio di perdite derivanti da violazioni di leggi e regolamenti, da responsabilità contrattuale o extra-contrattuale ovvero da altre controversie.
6 Definito come il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative o in perdite finanziarie rilevanti in conseguenza di violazioni di norme imperative (di legge o di
regolamenti) ovvero di autoregolamentazione (es. statuti, codici di condotta, codici di autodisciplina).
7 Definito come il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell’immagine della Banca da parte di clienti, controparti,
azionisti, investitori o autorità di vigilanza.
8 Definito come il rischio connesso ad errate decisioni in materia di strategie di business o ad intempestività nel processo decisionale di adeguamento al mercato.
600 Relazioni e Bilanci 2014
Il Sistema di Gestione dei Rischi Operativi del Gruppo è composto da:
– Loss Data Collection (LDC): è un processo decentrato di censimento delle perdite operative finalizzato alla rilevazione integrata e sistematica
degli eventi dannosi accaduti che hanno comportato una perdita effettiva, una quasi perdita (“Near Miss”) o un evento profittevole;
– Self Risk Assessment (SRA): è un processo di autodiagnosi sull’esposizione potenziale al rischio di perdite future, dell’efficacia del sistema dei
controlli e delle misure di mitigazione in essere;
– Database Italiano delle Perdite Operative (DIPO): per sopperire all’insufficiente disponibilità di dati interni o per valutare la rischiosità di nuovi
segmenti di operatività per i quali non si dispone di serie storiche, il sistema di misurazione tiene conto dei dati esterni. A tal proposito, il
Gruppo UBI aderisce dal 2003 al Database Italiano delle Perdite Operative (DIPO) dell’ABI in modo da avere la disponibilià dei dati di perdita
di sistema bancario italiano aderente.
Per ulteriori dettagli sul funzionamento del modello di calcolo si rimanda al successivo paragrafo dedicato al requisito patrimoniale.
Il sistema di reporting
Il monitoraggio dei rischi operativi assunti è realizzato mediante un sistema di reporting standard articolato sui medesimi livelli di responsabilità
previsti dal modello organizzativo. L’attività di reporting direzionale è svolta in service dalla funzione di controllo dei rischi operativi della
Capogruppo che periodicamente predispone:
- l’analisi andamentale delle perdite operative rilevate dal sistema di Loss Data Collection;
- le analisi di Benchmark con il Database Italiano delle Perdite Operative;
- la sintesi delle valutazioni dell’esposizione ai rischi potenziali;
- il dettaglio delle aree di vulnerabilità individuate e degli interventi di mitigazione intrapresi.
A conclusione della valutazione dell’esposizione ai rischi operativi potenziali eseguita per ciascun ambito di attività analizzato, o in ragione
delle perdite operative storicamente rilevate dal processo di Loss Data Collection, sono identificati i più opportuni interventi correttivi, definiti
“Progettuali” se confluiscono all’interno del Piano Progetti annuale, o “Ordinari” se inseriti nella pianificazione delle attività di ciascuna struttura
competente.
Come ulteriore forma di mitigazione, il Gruppo UBI Banca ha stipulato adeguate polizze assicurative a copertura dei principali rischi operativi
trasferibili, tenendo conto dei requisiti richiesti dalla normativa di vigilanza prudenziale. Le polizze sono state stipulate da UBI Banca Scpa in
nome proprio e per conto delle Banche Rete e Società Prodotto del Gruppo interessate.
Rischio legale
La Banca è coinvolta in una pluralità di procedimenti legali originati dall’ordinario svolgimento della propria attività. A fronte delle richieste
ricevute, la Banca ha ritenuto di appostare congrui accantonamenti a bilancio in base alla ricostruzione degli importi potenzialmente a rischio,
alla valutazione della rischiosità effettuata in funzione del grado di “probabilità” e/o “possibilità” così come definiti dai Principi Contabili (IAS
37) e tenendo conto della più consolidata giurisprudenza in merito. Pertanto, per quanto non sia possibile prevederne con certezza l’esito finale,
si ritiene che l’eventuale risultato sfavorevole di detti procedimenti non avrebbe, sia singolarmente che complessivamente, un effetto negativo
rilevante sulla situazione finanziaria ed economica della Banca.
I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stato stimato un rischio probabile sono:
- richiesta di risarcimento danni, a titolo di responsabilità contrattuale, derivante dal recesso da un contratto avente ad oggetto la realizzazione
di un software;
- richiesta di risarcimento danni, a titolo di responsabilità contrattuale, derivante dal recesso da un contratto di agenzia della ex Silf Spa;
- causa di lavoro avviata nei confronti della ex Centrobanca, vinta in primo grado e quindi appellata nei confronti di UBI Banca;
- contenzioso riveniente dalla ex Centrobanca con una controparte pubblica avente ad oggetto la richiesta di restituzione di un pagamento,
incassato a seguito dell’escussione forzosa di una garanzia prestata.
I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stato stimato un rischio possibile (o una passività potenziale)
sono:
- i tre procedimenti avviati nei confronti della ex Centrobanca e quindi di UBI Banca, in qualità di incorporante della stessa, dai Fallimenti delle
Società del Gruppo Burani, tutti instaurati presso il Tribunale di Milano:
1) in data 11 ottobre 2011 è stato notificato a Centrobanca da parte del Fallimento Burani Designer Holding NV (“BDH”) un atto di citazione con
il quale si afferma una pretesa responsabilità della Banca per “concessione abusiva di credito” in relazione al finanziamento dell’operazione
di Offerta Pubblica di Acquisto promossa nel 2008 dalla Mariella Burani Family Holding Spa (“MBFH”) su azioni della Mariella Burani Fashion
Group Spa (“MBFG”);
2) in data 1° marzo 2012 è stato notificato analogo atto di citazione da parte del Fallimento MBFH, basato su argomenti in fatto e in diritto
assimilabili a quelli della citazione precedente da parte del Fallimento BDH.
In entrambe le cause le richieste di risarcimento ammontano a circa 134 milioni di euro e per esse non sono stati effettuati accantonamenti
poiché la Banca, supportata dal parere degli autorevoli professionisti legali che la assistono, le ritiene destituite di fondamento, risultando
semmai la Banca stessa (regolarmente ammessa quale creditrice al passivo di tutte le procedure concorsuali riguardanti le società del Gruppo
Burani) soggetto danneggiato e non certo corresponsabile delle condotte degli Amministratori del Gruppo Burani. Inoltre, poiché i fatti dedotti
dai Fallimenti a sostegno delle domande degli stessi risultano in parte comuni a Mediobanca Spa e ad Equita Sim Spa, la Banca ha ritenuto di
dover estendere il contraddittorio alle due citate Società;
3) in data 26 marzo 2013 è stato infine notificato un atto di citazione da parte del Fallimento MBFH per ottenere la revoca del pagamento
effettuato nell’anno precedente al fallimento in relazione alla rata di 4 milioni di euro scaduta il 30 giugno 2009, pagamento che, secondo
la prospettazione dell’attrice, sarebbe stato effettuato con modalità anomala, vale a dire trattenendo il ricavato della vendita dei titoli dati
in pegno.
Si precisa che sono state depositate per entrambi i fallimenti (MBFH e BDH) proposte di concordato fallimentare per assunzione e, pur essendo
stata dichiarata improcedibile, allo stato, quella nei confronti di BDH, l’assuntore ha manifestato l’intenzione di ripresentarla. All’esito delle
procedure stesse, anche le pendenze della Banca potrebbero trovare definizione.
Si ricorda che l'esposizione complessiva lorda del Gruppo UBI Banca verso il Gruppo Burani ammonta a 59,9 milioni di euro, rettificata al 98,67%.
- azione di risarcimento riveniente dalla ex Centrobanca intentata dal liquidatore di una società, per un presunto danno generato dal contenuto
di dichiarazioni rilasciate dalla ex Centrobanca a terzi circa la disponibilità di titoli depositati dalla società presso la Banca.
Nota Integrativa 601
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Rispetto a quanto commentato nella Nota integrativa al Bilancio al 31 dicembre 2013, si registra quale contenzioso rilevante concluso
l’azione di risarcimento danni per responsabilità extracontrattuale.
Per quanto attiene al contenzioso societario, non direttamente riconducibile allo svolgimento dell’ordinaria attività, e al contenzioso fiscale
si rimanda agli specifici paragrafi.
IMPUGNATIVA ASSEMBLEARE
Il 18 luglio 2013 è stato notificato ad UBI Banca, da parte di Giorgio Jannone e di altri Soci, un atto di citazione con il quale si chiede, in
sintesi, di dichiarare (i) che l'unica lista valida per la nomina dei componenti del Consiglio di Sorveglianza della Banca sia quella presentata,
tra gli altri, dallo stesso Socio Jannone, e ciò previo accertamento di irregolarità delle altre due liste che, in sede di Assemblea del 20 aprile
2013, hanno invece ottenuto il maggior numero di voti; ovvero in alternativa (ii) l'invalidità della delibera assembleare relativa alla nomina
delle cariche sociali; ovvero in subordine (iii) l'invalidità di alcuni voti espressi in una particolare fascia oraria dei lavori assembleari (in fase
di apertura delle votazioni). La Banca, ritenendo che siano state esercitate correttamente le procedure preassembleari di verifica di tutte
le liste presentate, ed altresì che si siano svolti regolarmente gli stessi lavori assembleari, giudica infondate le pretese avanzate con tale
citazione.
All'udienza del 19 giugno 2014 il Giudice Istruttore, ritenendo rilevante la questione preliminare sollevata da UBI Banca sulla carenza di
legittimazione degli attori, ha disposto una consulenza tecnica d’ufficio finalizzata a verificare il soddisfacimento del quorum necessario
all’impugnativa della citata deliberazione assembleare.
Informazioni di natura quantitativa
I grafici sotto riportati evidenziano che le principali fonti di manifestazione del rischio operativo per la Banca nel periodo gennaio 2010 –
dicembre 2014 sono “Processi” (25% delle frequenze e 61% del totale impatti rilevati) e “Cause esterne” (73% delle frequenze e 29% del
totale impatti rilevati).
Il risk driver “Processi”, tra le altre cose, include gli errori non intenzionali di esecuzione dei processi e la non corretta applicazione della
normativa. Il risk driver “Cause esterne”, tra le altre cose, include gli atti umani provocati da terzi e non direttamente controllabili dalla
banca.
Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio 2010 - 31 dicembre 2014)
Numerosità eventi
Impatto economico
1%
4%
25%
29%
1%
73%
602 Relazioni e Bilanci 2014
61%
6%
Le tipologie di evento che nel periodo oggetto di analisi hanno evidenziato una maggiore concentrazione delle perdite operative sono
“Esecuzione, consegna e gestione dei processi” (9% delle frequenze e 36% del totale impatti rilevati), “Frode esterna” (69% delle
frequenze e 26% del totale impatti rilevati) e “Clientela, prodotti e prassi professionali” (16% delle frequenze e 25% del totale impatti
rilevati).
Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2010 - 31 dicembre 2014)
Numerosità degli eventi
Impatto economico
4%
16%
1%
4%
8%
25%
1%
9%
1%
26%
69%
36%
Clientela, prodotti e prassi professionali
Danni da eventi esterni
Esecuzione, consegna e gestione dei processi
Frode esterna
Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi
Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro
Nell’ultimo esercizio le perdite operative risultano concentrate nei fattori di rischio “Processi” (67% delle frequenze e 92% del totale
impatti rilevati) e “Cause esterne” (33% delle frequenze e 8% del totale impatti rilevati).
Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio 2014 - 31 dicembre 2014)
Numerosità eventi
Impatto economico
8%
33%
67%
92%
Nota Integrativa 603
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Nell’ultimo esercizio le perdite operative risultano prevalentemente concentrate nelle tipologie di evento “Clientela, prodotti e prassi
professionali” (63% delle frequenze e 86% del totale impatti rilevati) e “Esecuzione, consegna e gestione dei processi” (8% delle frequenze
e 8% del totale impatti rilevati).
Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2014 - 31 dicembre 2014)
Numerosità degli eventi
Impatto economico
0%
6%
0%
8%
0%
29%
63%
8%
0%
86%
Clientela, prodotti e prassi professionali
Danni da eventi esterni
Esecuzione, consegna e gestione dei processi
Frode esterna
Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi
Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro
Requisito patrimoniale
Con provvedimento di Banca d’Italia la Banca è stata autorizzata, a far data dalla segnalazione su dati al 30 giugno 2012, all’utilizzo del
modello interno di tipo Avanzato (AMA). La misurazione del rischio è effettuata con un approccio di tipo Extreme Value Theory (EVT) in
funzione delle perdite operative rilevate internamente (LDC - “Loss Data Collection”), delle evidenze empiriche rilevate esternamente al
Gruppo (DIPO - “Database Italiano delle Perdite Operative”) e delle perdite potenziali valutate tramite scenari di self risk assessment (SRA “Self Risk Assessment”). Le prime due fonti informative rappresentano la componente quantitativa del modello di misurazione e forniscono
una prospettiva storica del profilo di rischio interno e del sistema bancario italiano. Le analisi di scenario sono invece una componente
informativa di tipo quali-quantitativa, poiché derivano dalle valutazioni di rischiosità fornite nell’ambito del processo interno di Self Risk
Assessment, e hanno lo scopo di fornire una visione prospettica del profilo di rischio interno, dei fattori di contesto operativo e del sistema
dei controlli interni.
Il modello sviluppato è di tipo Loss Distribution Approach e prevede che per ciascuna classe di rischio la stima delle distribuzioni di severity
sia eseguita secondo due componenti distinte: una Generalized Pareto Distribution (GPD) per la coda e una distribuzione empirica per il
corpo. Le stime di severity ottenute sulle code sono successivamente integrate con le informazioni di rischiosità valutate dal processo di
Self Risk Assessment (SRA). Le probabilità di accadimento degli eventi sono descritte utilizzando curve Poissoniane. La stima del capitale a
rischio è ottenuta tagliando, al 99.9-esimo percentile, la curva delle perdite annue risultante dal processo di convoluzione tra le probabilità
di accadimento degli eventi e la curva di severity integrata. Il requisito patrimoniale consolidato è determinato come somma del capitale
a rischio stimato su ciascuna classe di rischio. La robustezza del modello, e delle ipotesi sottostanti, è verificata mediante un processo di
stress testing che fornisce una stima degli impatti sulle misure di perdita attesa e di VaR al verificarsi di particolari condizioni di stress.
Il Capitale a Rischio calcolato su base consolidata per ciascuna classe di rischio è allocato alle diverse entità giuridiche in funzione di un
indicatore di sintesi determinato dalla rischiosità storica e prospettica rilevata e dal valore del requisito patrimoniale determinato tramite
metodologia Standardizzata.
Come forma di mitigazione del rischio, il Gruppo UBI Banca ha stipulato adeguate polizze assicurative a copertura dei principali rischi
operativi trasferibili, tenendo conto dei requisiti richiesti dalla normativa di vigilanza prudenziale. Si precisa che il Gruppo UBI non si avvale
delle facoltà, previste dalla normativa vigente, di detrarre dal requisito patrimoniale gli effetti delle polizze assicurative e di altri meccanismi
di trasferimento del rischio.
Il requisito patrimoniale al netto delle perdite attese coperte da accantonamenti a Fondo Rischi e Oneri è pari a 34,3 milioni di euro (-18%
rispetto ai 41,6 milioni del semestre precedente). Tale riduzione è stata determinata principalmente dall’effetto congiunto, registrato
a livello consolidato di Gruppo, del raggiungimento dei 10 anni di profondità delle serie storiche utilizzate per il calcolo del requisito
patrimoniale sul primo perimetro di validazione, che ha comportato l’esclusione dal dataset di calcolo degli eventi relativi all’esercizio
2004, e dal riposizionamento delle valutazioni dell’esposizione al rischio potenziale effettuate nell’ambito del processo di Risk Assessment.
Le variazioni più significative si riferiscono al riposizionamento della probabilità di accadimento e delle massime perdite potenziali stimate
per gli scenari di rischio riconducibili alla non conformità (in coerenza con i valori sanzionatori registrati storicamente e tenuto conto dei
presidi organizzativi adottati dal Gruppo), riposizionamento delle valutazioni effettuate nell’ambito dell’ esecuzione dell’operatività dovuto
alla contrazione dei volumi gestiti e al potenziamento del sistema dei controlli in essere e sulla base dei riscontri registrati dal sistema di
Loss Data Collection.
Un ulteriore fattore che ha determinato la riduzione del requisito è stato il sensibile calo degli infortuni sul lavoro rilevati dal sistema di
Loss Data Collection interno e dalle valutazioni dell’esposizione al rischio potenziale.
604 Relazioni e Bilanci 2014
Parte F - Informazioni sul patrimonio
SEZIONE 1 - Il Patrimonio dell’Impresa
A - Informazioni di natura qualitativa
Il patrimonio netto è definito dai principi contabili internazionali in via residuale “ciò che resta delle attività dell’impresa dopo aver dedotto
tutte le passività”. In una logica finanziaria il patrimonio rappresenta l’entità monetaria dei mezzi apportati dalla proprietà ovvero generati
dall’impresa.
Le leve gestionali si sviluppano su un aggregato più ampio, coerente con l’aggregato di vigilanza, caratterizzato non solo da mezzi propri in
senso stretto, ma anche da aggregati intermedi quali strumenti innovativi, strumenti ibridi e passività subordinate.
In qualità di Capogruppo, UBI Banca esercita un’attività di indirizzo e coordinamento delle Società appartenenti al Gruppo ed a tal fine,
ferma restando l’autonomia statutaria ed imprenditoriale di ciascuna di esse, impartisce alle stesse opportune linee guida.
Sulla base del piano di sviluppo del Gruppo, dei profili di rischio correlati, e non ultimo, nel rispetto dei vincoli patrimoniali di vigilanza, la
Capogruppo analizza e coordina le esigenze di patrimonializzazione, prestandosi come controparte privilegiata nell’acceso ai mercati dei
capitali, in un’ottica integrata di dimensionamento ottimale del patrimonio.
B - Informazioni di natura quantitativa
B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione
Voci/Valori
31.12.2014
31.12.2013
1. Capitale
2.254.371
2.254.371
2. Sovrapprezzi di emissione
4.716.866
4.716.866
3. Riserve
2.354.285
2.337.924
- di utili
1.678.050
1.661.654
573.912
566.778
a) legale
b) statutaria
c) azioni proprie
d) altre
- altre
4. Strumenti di capitale
-
-
7.250
7.250
1.096.888
1.087.626
676.235
676.270
-
-
(5.340)
(6.121)
6. Riserve da valutazione
164.951
(142.564)
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
143.045
(167.049)
- Attività materiali
-
-
- Attività immateriali
-
-
- Copertura di investimenti esteri
-
-
- Copertura dei flussi finanziari
-
-
(243)
(243)
5. (Azioni proprie)
- Differenze cambio
- Attività non correnti in via di dismissione
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto
- Leggi speciali di rivalutazione
-
-
(8.844)
(6.265)
-
-
30.993
30.993
7. Utile (perdita) d'esercizio
(918.437)
71.340
Totale
8.566.696
9.231.816
Nota Integrativa 605
Parte F - Informazioni sul patrimonio
B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
31.12.2014
Attività/Valori
1.Titoli di debito
31.12.2013
Riserva positiva
Riserva negativa
Riserva positiva
Riserva negativa
253.440
(179.194)
82.218
(333.563)
2. Titoli di capitale
59.396
(18)
71.290
(2.259)
3. Quote di O.I.C.R.
10.165
(744)
15.478
(213)
-
-
-
-
323.001
(179.956)
168.986
(336.035)
4. Finanziamenti
Totale
Di seguito si fornisce un dettaglio delle principali componenti della riserva da valutazione al netto degli effetti fiscali:
Titoli di Stato ed altri titoli di debito
Riserva Positiva
Riserva Negativa
Totale
74.246
253.440
(179.194)
Quote di O.I.C.R. ed altri fondi di Private Equity
10.165
(744)
9.421
Istituto Centrale Banche Popolari Italiane
24.859
-
24.859
Sacbo Spa
32.552
-
32.552
VISA Inc.
1.231
-
1.231
754
(18)
736
323.001
(179.956)
143.045
Finanziamenti
Altri titoli di capitale
B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
1. Esistenze iniziali
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
(251.345)
69.031
15.265
-
2. Variazioni positive
368.799
5.660
5.796
-
2.1 Incrementi di fair value
338.577
3.540
5.780
-
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative
4.595
2.115
-
-
-
2.115
-
-
4.595
-
-
-
da deterioramento
da realizzo
2.3 Altre variazioni
25.627
5
16
-
3. Variazioni negative
(43.208)
(15.313)
(11.640)
-
3.1 Riduzioni di fair value
3.2 Rettifiche da deterioramento
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo
3.4 Altre variazioni
4. Rimanenze finali
(3.683)
-
(718)
-
-
-
(114)
-
(33.208)
(11.407)
(9.620)
-
(6.317)
(3.906)
(1.188)
-
74.246
59.378
9.421
-
Le variazioni di fair value sono indicate al netto del relativo effetto fiscale. Per quanto concerne le informazioni di dettaglio al lordo della
fiscalità si rimanda alle note riportate in calce al prospetto analitico della Redditività Complessiva.
606 Relazioni e Bilanci 2014
B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue
Importi in migliaia di euro
1. Esistenze iniziali
2. Variazioni positive
31.12.2014
31.12.2013
(6.265)
(4.922)
978
214
2.1 Incrementi di fair value Actuarial (Gains)/Losses
-
-
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative
-
-
978
214
2.3 Altre variazioni
2.4 Operazioni di aggregazione aziendale
3. Variazioni negative
3.1 Riduzione di fair value Actuarial (Gains)/Losses
-
-
(3.557)
(1.557)
(3.557)
(779)
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive
-
-
3.4 Altre variazioni
-
-
3.5 Operazioni di aggregazione aziendale
4. Rimanenze finali
-
(778)
(8.844)
(6.265)
La voce Altre Variazioni contiene l'effetto fiscale conteggiato sulla variazione della Riserva attuariale.
SEZIONE 2 - I fondi propri e i coefficienti di vigilanza
2.1 FONDI PROPRI
A - Informazioni di natura qualitativa
Relativamente alla metodologia di determinazione, sulla base della normativa in vigore, del Patrimonio di Vigilanza, si rimanda alla
corrispondente sezione del Bilancio Consolidato.
Nelle tabelle che seguono viene fornita una sintetica descrizione delle principali caratteristiche contrattuali degli strumenti di debito che
compongono il patrimonio di base, il patrimonio supplementare e il patrimonio di terzo livello. Si segnala che la colonna Valore Nominale
esprime il valore nominale degli stessi al netto dei riacquisti avvenuti nel corso del tempo.
1. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1)
Il capitale primario di classe 1 è composto come segue:
Importi in migliaia di euro
31.12.2014
Capitale versato
2.254.371
Sovrapprezzo di emissione
4.716.866
Riserve di utili
1.678.050
Risultato d'esercizio
-918.437
Altre componenti di conto economico accumulate
164.951
Riserve - altre
Totale
676.235
8.572.036
2. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)
Non si segnala in UBI Banca Capitale aggiuntivo di classe 1.
Nota Integrativa 607
Parte F - Informazioni sul patrimonio
3. Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2)
Tipo Emissione
Cedola
2008/2015 - tasso variabile
ISIN IT0004424435
Valuta euro
2010/2017 - tasso variabile
ISIN IT0004572860
Valuta euro
2010/2017 - tasso fisso
ISIN IT0004572878
Valuta euro
2010/2017 - tasso fisso
ISIN IT0004645963
Valuta euro
2011/2018 - tasso fisso
ISIN IT0004723489
Valuta euro
Prestiti subordinati
ordinari (Lower Tier II)
2009/2019 - tasso misto
ISIN IT0004457070
Valuta euro
2009/2016 - tasso variabile
ISIN IT0004457187
Valuta euro
2009/2016 - tasso variabile
ISIN IT0004497068
Valuta euro
2009/2019 - tasso misto
ISIN IT0004497050
Valuta euro
2011/2018 - tasso fisso
ISIN IT0004718489
Valuta euro
2011/2018 - tasso misto
ISIN IT0004767742
Valuta euro
2012/2019 - tasso misto
ISIN IT0004841778
Valuta euro
Data
Scadenza
Clausola
Rimborso Anticipato
Valore
Nominale
Valore IAS
31.12.2014
Trimestrale
Euribor 3M +0,85%
Semestrale
tasso variabile
Euribor 6 mesi +0,40%
28.11.2015
119.880
119.426
23.02.2017
91.552
91.272
Semestrale
tasso fisso al 3,10%
23.02.2017
180.000
185.489
Semestrale
tasso fisso al 4,30%
05.11.2017
240.000
244.825
320.000
331.197
Dal 13.03.2014
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote costanti
annuali dal 13.03.2012
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote costanti
annuali dal 30.06.2012
370.000
368.105
84.797
84.557
62.735
62.422
Dal 30.06.2014
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote costanti
annuali dal 16.06.2014
365.000
360.646
320.000
331.286
18.11.2018
222.339
219.228
08.10.2019
200.000
200.831
Semestrale
tasso fisso al 5,40%
Semestrale
tasso fisso 4,15% fino al 2014 e
successivamente variabile Euribor
6M +1,85%
Trimestrale
Euribor 3M + 1,25%
Trimestrale
Euribor 3M + 1,25%
Semestrale
tasso fisso 4% fino al 2014 e
successivamente variabile Euribor
6M +1,85%
Semestrale
tasso fisso al 5,50%
Trimestrale
tasso fisso 6,25% fino al 2014 e
successivamente variabile Euribor
3M +1%
Trimestrale
tasso fisso 7,25% fino al 2014 e
successivamente variabile Euribor
3M +5%
30.06.2018
13.03.2019
13.03.2016
30.06.2016
30.06.2019
16.06.2018
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote costanti
annuali dal 30.06.2014
B - Informazioni di natura quantitativa
31.12.2014
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-)
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A+/-B)
D. Elementi da dedurre dal CET1
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-)
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C-D+/-E)
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie
8.572.036
-2.576
8.569.460
874.666
602.873
8.297.667
-
H. Elementi da dedurre dall'AT1
740.334
I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-)
740.334
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (additional Tier 1 - AT1) (G-H+/-I)
M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie
N. Elementi da dedurre dal T2
O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-)
P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M-N+/-O)
Q. Totale fondi propri (F+L+P)
608 Relazioni e Bilanci 2014
2.196.908
15.035
30.372
2.212.245
10.509.912
2.2 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE
A. Informazioni di natura qualitativa
I parametri di adeguatezza patrimoniale sono coerenti con la tipologia di attività effettuata dalla Banca in qualità di Capogruppo,
intrattenendo rapporti per la quasi totalità con controparti appartenenti al Gruppo stesso.
Nella seguente tabella viene indicato l’assorbimento di patrimonio di vigilanza in funzione del requisito di adeguatezza patrimoniale
complessivo.
A fine anno il rispetto di tale requisito comportava un assorbimento di patrimonio pari a 1.919 milioni di euro.
Considerate le modifiche regolamentari intervenute, non è possibile raffrontare i nuovi valori dei coefficienti patrimoniali con quelli relativi
al 31.12.2013, calcolati secondo la precedente normativa prudenziale Basilea 2. Per completezza informativa si riportano i Ratio a fine
dicembre 2013: la Banca presentava un Tier 1 Capital Ratio del 50,36% e un Total Capital Ratio pari al 71,22.
B. Informazioni di natura quantitativa
Importi non ponderati
Importi ponderati
31.12.2014
31.12.2014
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte
1. Metodologia standardizzata
75.660.132
17.012.843
2. Metodologia basata sui rating interni
11.595.293
5.695.336
11.595.293
5.695.336
2.1 Base
2.2 Avanzata
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
Requisiti
B.1 Rischio di credito e di controparte
1.816.654
B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito
14.644
B.3 Rischio di regolamento
B.4 Rischi di mercato
1. Metodologia standard
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
53.251
B.5 Rischio operativo
1. Metodo base
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
34.253
B.6 Altri elementi del calcolo
B.7 Totale requisiti prudenziali
1.918.802
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate
23.985.029
C.2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio)
34,60%
C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)
34,60%
C.4 Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)
43,82%
Per le banche che adottano la metodologia standardizzata l’importo non ponderato rappresenta l’esposizione che tiene conto dei filtri
prudenziali, delle tecniche di mitigazione del rischio e dei fattori di conversione del credito.
Si segnala che le attività di rischio ponderate sono rappresentate quale reciproco del requisito minimo previsto pari al 8%.
Nota Integrativa 609
Parte F - Informazioni sul patrimonio
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese
o rami d’azienda
SEZIONE 1 - Operazioni realizzate durante l'esercizio
Non si segnalano operazioni di aggregazione realizzate durante l’esercizio.
SEZIONE 2 - Operazioni realizzate dopo la chiusura dell’esercizio
Non si segnalano operazioni di aggregazione realizzate dopo la chiusura dell’esercizio.
610 Relazioni e Bilanci 2014
Parte H - Operazioni con parti correlate
1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica
Compensi a Consiglieri e Dirigenti
Benefici a breve termine
12.325
- di cui dirigenti con responsabilità strategiche
5.941
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
635
635
- di cui dirigenti con responsabilità strategiche
Altri benefici a lungo termine
427
427
- di cui dirigenti con responsabilità strategiche
Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro
565
565
- di cui dirigenti con responsabilità strategiche
Pagamenti in Azioni
170
170
- di cui dirigenti con responsabilità strategiche
In ordine ai compensi erogati nel corso dell’esercizio 2014 a Dirigenti con responsabilità strategiche, compreso il Direttore Generale, si
precisa che, in aggiunta alla componente fissa della retribuzione definita tramite accordi individuali, è presente una componente variabile
legata al raggiungimento di obiettivi strategici di Gruppo.
Con riferimento alla retribuzione fissa si evidenzia la presenza, oltre che della consueta erogazione in forma monetaria, di benefit a
completamento del pacchetto remunerativo quali il fondo di previdenza integrativa, la polizza sanitaria, la polizza infortuni e l’eventuale
attribuzione di autovettura aziendale ad uso promiscuo.
In particolare, si evidenziano i seguenti istituti retributivi (per le cui definizioni si rinvia all’apposito principio contabile):
a) Benefici a breve termine
Nei benefici a breve termine sono ricompresi stipendi, contributi per oneri sociali, indennità sostitutive per ex festività non godute, assenze
per malattia, permessi retribuiti, benefici quali assistenza medica ed abitazione.
b) Benefici successivi al rapporto di lavoro
Nei benefici successivi al rapporto di lavoro sono ricompresi piani previdenziali, pensionistici, assicurativi nonché il trattamento di fine
rapporto.
Nei confronti dei dirigenti in questione sono attive forme di assicurazione sulla vita e di previdenza complementare con orizzonte temporale
anche successivo alla cessazione del rapporto di lavoro dipendente.
2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Conformemente a quanto disposto dalle vigenti disposizioni, si precisa che tutte le operazioni svolte dalla Capogruppo con le proprie parti
correlate sono state effettuate nel rispetto di criteri di correttezza sostanziale e procedurale, a condizioni analoghe a quelle applicate per
operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti.
Ai sensi dello IAS 24, di seguito vengono riportate le informazioni sui rapporti patrimoniali ed economici che le parti correlate a UBI Banca
intrattengono con le Società del Gruppo, nonché le incidenze che tali rapporti hanno sulle singole voci del Bilancio.
Secondo il principio contabile internazionale IAS 24, una parte correlata è una persona o un’entità che è correlata all’entità che redige il
bilancio.
(a) Una persona o uno stretto familiare di quella persona sono correlati a un’entità che redige il bilancio se tale persona:
(i) ha il controllo o il controllo congiunto dell’entità che redige il bilancio;
(ii) ha un’influenza notevole sull’entità che redige il bilancio; o
(iii) è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità che redige il bilancio o di una sua controllante.
(b) Un’entità è correlata a un’entità che redige il bilancio se si applica una qualsiasi delle seguenti condizioni:
(i) l’entità e l’entità che redige il bilancio fanno parte dello stesso gruppo (il che significa che ciascuna controllante, controllata e società
del gruppo è correlata alle altre);
(ii) un’entità è una collegata o una joint venture dell’altra entità (o una collegata o una joint venture facente parte di un gruppo di cui
fa parte l’altra entità);
(iii) entrambe le entità sono joint venture di una stessa terza controparte;
(iv) un’entità è una joint venture di una terza entità e l’altra entità è una collegata della terza entità;
(v) l’entità è rappresentata da un piano per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro a favore dei dipendenti dell’entità che
redige il bilancio o di un’entità ad essa correlata. Se l’entità che redige il bilancio è essa stessa un piano di questo tipo, anche i datori
di lavoro che la sponsorizzano sono correlati all’entità che redige il bilancio;
(vi) l’entità è controllata o controllata congiuntamente da una persona identificata al punto (a);
(vii) una persona identificata al punto (a)(i) ha un’influenza significativa sull’entità o è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche
dell’entità (o di una sua controllante).
Nota Integrativa 611
Parte H - Operazioni con parti correlate
Per quanto concerne l’effetto prodotto dall’attività di direzione e coordinamento della Capogruppo, così come previsto dall’art. 2497 bis
del Codice Civile, si segnala che, coerentemente con il modello organizzativo adottato che prevede l’accentramento presso UBI Banca delle
attività di indirizzo strategico e gestionale, e presso UBI Sistemi e Servizi Scpa delle attività di tipo tecnico-operativo, la Capogruppo e la
sua controllata forniscono alle diverse Società del Gruppo una serie di servizi, regolati da appositi contratti infragruppo redatti sulla base
dei criteri di congruità, trasparenza ed omogeneità; i corrispettivi pattuiti per i servizi resi a norma di tali contratti sono stati determinati
in conformità a condizioni di mercato o, laddove non siano rinvenibili sul mercato idonei parametri di riferimento anche in relazione alle
caratteristiche peculiari dei servizi resi, sulla base del costo sostenuto.
Tra i principali contratti infragruppo in corso di validità alla data di chiusura dell’anno si segnalano quelli che attuano l’accentramento
presso la Capogruppo delle attività nelle Aree di Governo, di Business e che coinvolgono la Capogruppo e le principali banche del Gruppo
come pure i contratti attuativi del c.d. consolidato fiscale nazionale (di cui gli articoli da 117 a 129 del D.P.R. n 917/1986 del Testo Unico
delle Imposte sui Redditi) conclusi dalla Capogruppo. Sono inoltre da segnalarsi tutti i contratti infragruppo che attuano l’accentramento
presso UBI Sistemi e Servizi delle attività di supporto di tutte le principali Società del Gruppo UBI.
Ulteriori informazioni in merito alle operazioni con parti correlate sono riportate nelle successive tabelle.
Sintesi dei principali rapporti patrimoniali con parti correlate
Parte correlata
Attività
finanziarie
detenute
per la
negoziazione
Controllate dirette
Attività
finanziarie
disponibili
per la
vendita
Crediti
verso
clientela
Altre
attività
Debiti
verso
banche
Debiti
verso
clientela
Titoli in
circolazione
Passività
finanziarie di
negoziazione
Altre
passività
Garanzie
rilasciate
12.515.918 11.634.010
Crediti
verso
banche
333.348
6.139
204.141
7.244.652
837.795
2.326.684
90.338
295.258
8.962.306
Collegate
8
10.082
-
80.196
-
-
35.994
-
-
-
24.949
Dirigenti
-
-
-
-
-
-
22
-
-
-
-
Altre parti correlate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
333.356
16.221
12.515.918 11.714.206
204.141
7.244.652
873.811
2.326.684
90.338
295.258
8.987.255
Totale
Incidenza percentuale dei rapporti patrimoniali con parti correlate nei confronti delle voci di Bilancio di UBI Banca
Parte correlata
Con parti correlate (a)
Totale (b)
Incidenza % (a/b*100)
Attività
finanziarie
detenute
per la
negoziazione
Attività
finanziarie
disponibili
per la
vendita
Crediti
verso
banche
Crediti
verso
clientela
Altre
attività
Debiti
verso
banche
Debiti
verso
clientela
Passività
finanziarie di
negoziazione
Titoli in
circolazione
Altre
passività
Garanzie
rilasciate
333.356
16.221
12.515.918 11.714.206
204.141
7.244.652
873.811
2.326.684
90.338
295.258
8.987.255
1.544.835
18.066.883
14.055.649 23.330.321
642.339 19.140.417
7.065.270
36.545.668
722.181
751.070
10.549.238
21,58%
0,09%
12,37%
6,37%
12,51%
39,31%
85,19%
89,05%
50,21%
31,78%
37,85%
Sintesi dei principali rapporti economici con parti correlate
Altri oneri e
proventi di
gestione
Spese per il
personale
Altre spese
amministrative
(69.215)
Parte correlata
Interessi netti
Controllate dirette
105.837
(8.818)
235.772
-
101.094
54.456
176
-
32.530
-
106
346
-
-
-
-
-
-
(13.952)
-
Collegate
Dirigenti
Altre parti correlate
Totale
Dividendi e
proventi simili
Risultato netto
dell'attività di
negoziazione
Commissioni
nette
-
-
-
-
-
-
(70)
106.013
(8.818)
268.302
-
101.200
40.850
(69.285)
Incidenza percentuale dei rapporti economici con parti correlate nei confronti delle voci di Bilancio di UBI Banca
Parte correlata
Con parti correlate (a)
Totale (b)
Incidenza % (a/b*100)
612 Relazioni e Bilanci 2014
Dividendi e
proventi simili
Risultato netto
dell'attivita' di
negoziazione
Altri oneri
e proventi di
gestione
Spese per il
personale
Altre spese
amministrative
Interessi netti
Commissioni
nette
106.013
(8.818)
268.302
-
101.200
40.850
(69.285)
96.444
24.255
276.489
33.670
120.161
(169.970)
(171.470)
109,92%
-36,36%
97,04%
0,00%
84,22%
-24,03%
40,41%
Nota Integrativa 613
Parte H - Operazioni con parti correlate
Società consolidate con il metodo integrale
-
-
-
-
Centrobanca Sviluppo Impresa SGR Spa
Coralis Rent Srl
-
-
29.260
-
-
19.480
4.878
UBI Finance 3 Srl
UBI Academy Scrl
UBI Sistemi e Servizi Scpa
-
-
-
UBI Finance Srl
UBI Pramerica SGR Spa
-
-
UBI Trustee SA
-
-
-
-
-
UBI SPV BPCI 2012 Srl
-
-
-
-
-
UBI SPV BPA 2012 Srl
-
Società Lombarda Immobiliare Spa - Solimm
UBI SPV BBS 2012 Srl
-
UBI Gestioni Fiduciarie Sim Spa
UBI Finance CB2
-
UBI Fiduciaria Spa
Società Bresciana Immobiliare - Mobiliare SBIM Spa
-
-
Ubi Finance 2 Srl
Prestitalia Spa
-
-
UBI Management Company Sa
Ubi Lease Finance 5 Srl
-
-
Lombarda Lease Finance 4 Srl
-
-
IW Bank Spa
24-7 Finance Srl
6.139
-
-
UBI Leasing Spa
-
-
-
UBI Factor Spa
UBI Banca International Sa
2.233
24.405
49.452
Banca Regionale Europea Spa
Banco di Brescia Spa
BPB Immobiliare Srl
-
61.816
Banca Popolare di Bergamo Spa
-
52.999
70.302
Banca Popolare Commercio e Industria Spa
Banca Popolare di Ancona Spa
-
-
5.310
1.239
Banca di Valle Camonica Spa
-
-
6.139
Attività
finanziarie
disponibile per
la vendita
11.974
-
333.348
UBI Banca Private Investment Spa
Banca Carime Spa
UBI Capital Singapore in liquidazione
Attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
-
-
-
-
42.975
1.381
192
94.429
568.300
-
-
-
-
16
-
91
13.593
38
2.368.188
-
-
75.810
-
-
-
44
96
1.882.340
6.586.328
-
189
-
-
-
-
-
-
-
-
-
11.634.010
Crediti verso
clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
523.864
-
-
-
-
48.893
-
3.147.662
2.659.523
2.213.869
1.607.494
1.738.428
3.549
545.232
27.404
-
12.515.918
Crediti verso
altre banche
16.202
501
391
-
-
40
-
-
-
1
-
28
960
57
1.245
-
42
-
-
-
2.181
69
38
3.468
1.942
-
1.331
37.036
13.118
82.453
16.655
20.359
2.282
3.742
-
-
204.141
Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.680.355
-
-
-
-
2.619.820
-
156.127
101.538
1.645.864
108.094
122.797
129.630
13.234
667.193
-
7.244.652
Debiti verso
banche
-
266.411
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
509.720
-
-
-
-
1.109
-
-
-
31.624
28.931
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
837.795
Debiti verso
clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.801
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
757.033
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.566.850
-
2.326.684
Titoli in
circolazione
Principali rapporti patrimoniali con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e influenza notevole
-
299
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
29.260
-
-
9.663
4.914
31.535
4.993
8.052
-
1.291
331
-
90.338
Passività
finanziarie di
negoziazione
7.435
240
-
-
-
-
-
-
-
1
-
68
826
288
4.026
-
-
-
-
-
7.130
478
-
5.630
5.869
-
1.579
45.273
28.079
108.358
23.515
29.527
2.638
5.584
18.714
-
295.258
Altre passività
23
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.760
150
-
1.276
64.734
6.709.742
-
273.244
21.337
1.624.567
18.759
231.795
1.071
2.237
10.611
-
8.962.306
Garanzie
rilasciate
614 Relazioni e Bilanci 2014
-
8
Aviva Assicurazioni Vita Spa
-
-
-
10.082
-
-
-
-
-
-
-
-
Crediti verso
altre banche
15.036
-
-
-
-
-
65.160
80.196
Crediti verso
clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
Debiti verso
banche
1.310
-
313
-
-
-
34.371
35.994
Debiti verso
clientela
Per quanto attiene UBI Assicurazioni Spa, i rapporti patrimoniali in essere alla data del 31.12.2014 non vengono esposti in quanto la partecipazione è stata ceduta nel corso del mese di dicembre.
-
Lombarda Vita Spa
UFI Servizi Srl
-
SF Consulting Srl
Polis Fondi SGR Spa
-
-
Zhong Ou Fund Management Co.
-
-
10.082
8
Attività
finanziarie
disponibile per
la vendita
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
Aviva Vita Spa
(segue)
-
-
-
-
-
-
-
-
Titoli in
circolazione
-
-
-
-
-
-
-
-
Passività
finanziarie di
negoziazione
-
-
-
-
-
-
-
-
Altre passività
-
-
24.949
-
-
-
-
24.949
Garanzie
rilasciate
Principali rapporti economici con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e
influenza notevole
Interessi
netti
Commissioni
nette
Dividendi
Risultato
netto
dell'attività di
negoziazione
Altri
proventi /
oneri
di gestione
Spese per
il personale
Altre spese
amministrative
Società consolidate con il metodo integrale
UBI Capital Singapore in liquidazione
105.837
-
(8.818)
-
235.772
-
-
101.094
-
54.456
-
(69.215)
-
Banca Carime Spa
(44.619)
(2.103)
11.180
-
7.058
(1.588)
(228)
6.990
(10)
-
-
1.922
531
(7)
(1.452)
1.257
3.837
-
2.217
644
(1)
4.797
(2.168)
25.800
-
11.997
(1.689)
(126)
Banca Popolare di Ancona Spa
13.137
(1.597)
4.147
-
7.422
(2.029)
(197)
Banca Popolare di Bergamo Spa
(4.405)
(3.400)
129.109
-
33.374
(4.502)
(191)
Banca Regionale Europea Spa
17.935
(447)
36.111
-
7.824
(1.714)
(1.002)
Banco di Brescia Spa
22.522
(380)
3.151
-
10.942
(2.638)
(90)
-
-
984
-
189
369
(1.124)
Banca di Valle Camonica Spa
UBI Banca Private Investment Spa
Banca Popolare Commercio e Industria Spa
BPB Immobiliare Srl
UBI Banca International Sa
(11.356)
1.593
-
-
79
451
6
UBI Leasing Spa
87.569
305
-
-
1.168
624
(18)
UBI Factor Spa
6.686
690
-
-
749
32
-
-
-
-
-
115
236
2
Centrobanca Sviluppo Impresa SGR Spa
Coralis Rent Srl
IW Bank Spa
-
-
-
-
44
282
-
(39.210)
(3.646)
-
-
662
1.713
(28)
24-7 Finance Srl
-
-
-
-
-
-
-
Lombarda Lease Finance 4 Srl
6
-
-
-
-
-
-
Ubi Lease Finance 5 Srl
-
-
-
-
2
-
-
UBI Management Company Sa
-
-
-
-
-
176
-
27
-
-
-
58
-
-
47.053
-
-
-
6.125
4.505
(86)
-
-
-
-
40
212
-
108
-
1.400
-
115
59
(4.397)
UBI Gestioni Fiduciarie Sim Spa
-
-
-
-
92
108
-
UBI Finance CB2
-
-
-
-
378
-
-
(28)
-
-
-
16
-
-
UBI SPV BBS 2012 Srl
-
-
-
-
157
-
-
UBI SPV BPCI 2012 Srl
-
-
-
-
138
-
-
UBI SPV BPA 2012 Srl
-
-
-
-
237
-
-
UBI Trustee SA
-
-
-
-
-
158
(4)
UBI Finance Srl
-
Ubi Finance 2 Srl
Prestitalia Spa
UBI Fiduciaria Spa
Società Bresciana Immobiliare - Mobiliare SBIM Spa
Società Lombarda Immobiliare Spa - Solimm
115
-
-
-
852
-
UBI Finance 3 Srl
-
-
-
-
305
-
-
UBI Academy Scrl
-
-
-
-
292
1.360
(775)
(89)
1.088
20.053
-
341
1.959
(431)
51
-
-
-
6.184
55.197
(60.518)
UBI Pramerica SGR Spa
UBI Sistemi e Servizi Scpa
176
-
32.530
-
106
346
-
Aviva Vita Spa
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
-
-
6.000
-
-
-
-
Zhong Ou Fund Management Co.
-
-
-
-
-
-
-
29
-
7.328
-
100
346
-
SF Consulting Srl
-
-
-
-
-
-
-
Polis Fondi SGR Spa
-
-
119
-
-
-
-
Lombarda Vita Spa
-
-
14.083
-
6
-
-
UFI Servizi Srl
-
-
-
-
-
-
-
147
-
5.000
-
-
-
-
Ubi Assicurazioni Spa
Aviva Assicurazioni Vita Spa
Nota Integrativa 615
Parte H - Operazioni con parti correlate
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti
patrimoniali
A. Informazioni di natura qualitativa
In attuazione delle “Politiche di remunerazione e incentivazione del Gruppo UBI Banca 2014” (c.d. Policy), che sono state deliberate il 4
marzo 2014 dal Consiglio di Sorveglianza, sentito il Comitato per la Remunerazione, l’Assemblea ordinaria dei Soci di UBI Banca del 10
maggio 2014 ha approvato per il ”Personale più Rilevante” la valorizzazione della componente variabile del premio da erogare mediante
l’utilizzo di azioni.
I sistemi di incentivazione 2014, descritti nella “Relazione annuale all'Assemblea dei Soci sulle Politiche di remunerazione e incentivazione”,
cui si rimanda, sono sottoposti a condizioni di attivazione a livello di Gruppo che garantiscono la stabilità patrimoniale (Common Equity
Tier 1) e la liquidità (Net Stable Funding Ratio), nonché il raggiungimento di determinati livelli di redditività corretta per il rischio (Return
On Risk Adjusted - RORAC).
Il calcolo del premio individuale è correlato al livello di raggiungimento degli obiettivi assegnati, ciascuno per il relativo peso, in ragione
dell’importanza relativa.
Nei confronti del ”Personale più Rilevante”, è stato confermato, in continuità con il 2013:
il differimento di una quota (in considerazione del ruolo ricoperto) compresa tra il 40% ed il 60% del premio annuo eventualmente maturato;
l’attribuzione di strumenti finanziari, mediante assegnazione di azioni ordinarie della Capogruppo UBI Banca, per una quota pari ad
almeno il 50% della retribuzione variabile, prevedendo per essa un adeguato periodo di mantenimento (retention), al fine di allineare gli
incentivi con gli interessi di medio-lungo termine della Banca.
•
•
In conseguenza di quanto precede, la prima quota di premio commutato in azioni verrebbe assegnata nel corso del terzo anno successivo
a quello di riferimento, mentre la seconda quota verrebbe assegnata nel corso del quinto anno successivo a quello di riferimento. Al fine
di garantire nel tempo la capacità di generare valore da parte del Gruppo, è previsto che la seconda quota differita venga erogata solo se
presenti a livello di Gruppo condizioni prestabilite di stabilità patrimoniale (Common Equity Tier 1), liquidità (Net Stable Funding Ratio) e
redditività corretta per il rischio (Return On Risk Adjusted – RORAC).
In caso di premi maturati inferiori ai 50.000 euro, le modalità di erogazione saranno interamente “up-front”, ovvero:
il 50% del premio assegnato in denaro al momento della maturazione;
il restante 50% assegnato in azioni ordinarie UBI con una retention di 2 anni.
Tale modalità è stata applicata a partire dalla maturazione dei premi del Sistema Incentivante 2013.
•
•
Di seguito si riportano le tempistiche con le quali verranno erogate le quote di premio da erogare in strumenti finanziari:
nell’anno 2014 è stata assegnata la prima quota di azioni riferita ai premi maturati per il 2011;
nell’anno 2015 è prevista l’assegnazione della prima quota di azioni riferita ai premi maturati per il 2012;
nell’anno 2016 è prevista l’assegnazione della prima quota di azioni o della quota per premi maturati inferiori ai 50.000 euro riferita al 2013;
nell’anno 2016 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il 2011;
nell’anno 2017 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il 2012;
nell’anno 2017 è prevista l’assegnazione della prima quota di azioni o della quota per premi maturati inferiori ai 50.000 euro riferita al 2014;
nell’anno 2018 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il 2013;
nell’anno 2019 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il 2014.
•
•
•
•
•
•
•
•
B. Informazioni di natura quantitativa
Ai sensi delle previsioni dell’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” il piano in parola configura un’operazione c.d. “equity settled”, ovvero
un pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di capitale. In funzione di ciò, poiché l’IFRS 2 si pone l’obiettivo di
riconoscere nel conto economico, sotto forma di spese per il personale, l’impatto economico della remunerazione corrisposta mediante
elementi del patrimonio netto, UBI Banca, nonché le società controllate coinvolte nel piano, hanno rilevato il costo di competenza
dell’esercizio alla voce 150a “Spese amministrative: spese per il personale” in contropartita ad un incremento del patrimonio netto
mediante valorizzazione di un’apposita riserva data la circostanza che l’obbligazione in capo all’azienda verrà estinta mediante consegna
di strumenti di patrimonio netto e tale obbligazione sarà in ogni caso regolata dalla Capogruppo.
Con particolare riguardo alla quantificazione del costo del piano si specifica che, in ossequio alle previsioni dell’IFRS 2, nell’impossibilità di
quantificare con precisione il valore dei servizi offerti dai dipendenti, il medesimo è calcolato in funzione del fair value dell’azione UBI alla
data di assegnazione moltiplicato per il numero di azioni che si stima matureranno.
Nel dettaglio, il fair value degli strumenti di patrimonio netto assegnati, è determinato tenendo in considerazione che la consegna dei
medesimi avverrà, come previsto, a partire dal 2014 e sino al 2018; tali stime, muovendo dal prezzo di mercato delle azioni, escludono
l’effetto ascrivibile agli eventuali dividendi distribuiti nel periodo e, in generale, ponderano adeguatamente i termini e le condizioni in base
ai quali gli strumenti sono assegnati.
616 Relazioni e Bilanci 2014
Il costo complessivo del piano così stimato è pari a 1.107 migliaia di euro, e risulta così ripartito:
• quote up-front, valorizzate in n. azioni 17.697 assegnate nel 2014, equivalenti a 50 mila euro;
• quote up-front, valorizzate in n. azioni 43.164 da assegnare nel 2016, equivalenti a 201 mila euro;
• quote up-front, valorizzate in n. azioni 90.121 da assegnare nel 2017, equivalenti a 503 mila euro;
• q uote differite, valorizzate (fatta salva la verifica delle condizioni cui è subordinato il differimento) in n. 11.798 azioni da assegnare nel
2016, equivalenti a 31 mila euro;
• q uote differite, valorizzate (fatta salva la verifica delle condizioni cui è subordinato il differimento) in n. 4.902 azioni da assegnare nel
2018, equivalenti a 21 mila euro;
• q uote differite, valorizzate(fatta salva la verifica delle condizioni cui è subordinato il differimento) in n. 57.650 azioni da assegnare nel
2019, equivalenti a 301 mila euro;
In funzione delle condizioni di maturazione ipotizzate, il predetto costo del piano è ripartito lungo tutto il periodo di maturazione previsto
dal medesimo, imputando a conto economico la quota parte di competenza che, per l’esercizio in corso, è pari a 273 mila euro. Si segnala
inoltre che l’eventuale variazione del costo avverrà solamente in funzione della non maturazione dei requisiti, per non raggiungimento delle
condizioni di servizio e/o risultato previste dal piano in funzione del numero di azioni che saranno effettivamente consegnate, e non anche
in funzione delle variazioni di fair value delle azioni UBI.
Parte L - Informativa di settore
Per l’informativa di settore si rimanda a quanto riportato sull’argomento nella sezione relativa del Bilancio Consolidato.
Nota Integrativa 617
Parte L - Informativa di settore
Allegati al
Bilancio d’Esercizio
Elenco degli immobili
Obbligazioni convertibili
Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile
(Regolamento Emittenti Consob art. 149 duodecies)
Elenco degli immobili
(Importi al centesimo di euro)
Ubicazione
Rivalutazioni
in sede di
F.T.A.
Valori Lordi
Altre
Movimentazioni
Fondi Ammort.
Valori in
bilancio
-
149.323,41
1.497.694,07
-
-772.994,37
724.699,70
-
125.049,29
1.183.006,35
-
-480.215,89
702.790,46
-
188.602,42
1.773.075,06
-
-559.464,10
1.213.610,96
955.591,35
-
147.706,44
1.652.885,38
-758,80
-534.988,79
1.117.137,79
-
-
142.545,15
691.722,16
-
-208.117,63
483.604,53
459.148,82
524.901,58
-
89.960,32
1.074.010,72
-
-944.714,17
129.296,55
1.080.468,91
780.530,73
-
264.470,20
2.125.469,84
-
-833.717,59
1.291.752,25
Prop./
Leasing
Investimenti
Rivalutazioni
di legge
1 ABBIATEGRASSO-MI-P.ZZA CAVOUR, 11
P
1.348.370,66
-
2 ALBANO SANT ALESSANDRO-BG-VIA CAVOUR, 2
P
517.017,94
540.939,12
3 ALBINO-BG-VIA MAZZINI, 181
P
912.764,12
671.708,52
4 ALME-BG-VIA TORRE D'ORO, 2
P
549.587,59
5 ALMENNO SAN BARTOLOMEO-BG-VIA FALCONE, 2
P
549.177,01
6 ALMENNO SAN SALVATORE-BG-VIA MARCONI, 3
P
7 ALZANO LOMBARDO-BG-P.ZZA GARIBALDI, 3
P
Rivalutazioni
da Fusioni
8 ALZANO LOMBARDO-BG-VIA EUROPA, 67
P
20.382,05
-
-
281.932,63
302.314,68
-
-105.332,98
196.981,70
9 ANGERA-VA-VIA M. GREPPI, 33
P
166.386,85
444.930,52
-
175.948,70
787.266,07
-
-365.077,80
422.188,27
10 ARCENE-BG-CORSO EUROPA, 7
P
544.716,17
507.105,34
-
86.447,03
1.138.268,54
-
-946.489,73
191.778,81
11 ARCORE-MI-VIA CASATI, 45
P
977.807,23
242.785,55
-
176.942,62
1.397.535,40
-
-788.233,10
609.302,30
12 ARDESIO-BG-VIA LOCATELLI, 8
P
145.284,01
633.300,47
-
126.889,62
905.474,10
-
-776.142,85
129.331,25
13 ARLUNO-MI-VIA PIAVE, 5
P
1.260.946,93
-
-
-479.342,67
781.604,26
-
-202.574,76
579.029,50
14 ASSAGO-MI-VIALE MILANOFIORI
P
9.917.653,29
370.406,90
-
-2.169.504,33
8.118.555,86
-
-3.940.446,36
4.178.109,50
15 AZZANO SAN PAOLO-BG-PIAZZA IV NOVEMBRE, 4
P
383.348,91
720.230,46
-
137.908,63
1.241.488,00
-
-993.637,20
247.850,80
16 AZZATE-VA-VIA V.VENETO, 23
P
950.916,00
181.771,24
495.054,37
201.911,04
1.829.652,65
-
-840.640,49
989.012,16
17 BAGNOLO SAN VITO-CN-VIA DI VITTORIO, 35
P
131.968,60
372.581,85
121.159,50
82.796,84
708.506,79
-
-540.827,37
167.679,42
18 BERBENNO-BG-VIA ANTONIO STOPPANI, 102
P
756.979,09
-
-
-
756.979,09
-
-96.722,08
660.257,01
19 BERGAMO-BG-BORGO PALAZZO, 51
P
1.121.597,00
1.191.955,96
-
181.657,06
2.495.210,02
-
-1.094.651,44
1.400.558,58
20 BERGAMO-BG-P.LE RISORGIMENTO, 15
P
1.053.420,36
574.958,09
-
16.438,02
1.644.816,47
-
-792.438,56
852.377,91
21 BERGAMO-BG-P.ZZA PONTIDA, 36/42
P
2.259.854,24
789.282,49
-
75.595,51
3.124.732,24
-
-1.428.319,33
1.696.412,91
22 BERGAMO-BG-PIAZZA VITTORIO -VENETO, 8
P
35.350.702,58
85.664.910,69
294.388,88
2.511.566,91
123.821.569,06
-
-51.756.299,97
72.065.269,09
23 BERGAMO-BG-VIA BORGO PALAZZO, 135
P
1.901.500,15
871.879,13
-
93.137,24
2.866.516,52
-
-1.640.664,11
1.225.852,41
24 BERGAMO-BG-VIA BORGO S.CATERINA, 6
P
921.346,04
693.858,54
-
86.848,23
1.702.052,81
-
-593.037,26
1.109.015,55
25 BERGAMO-BG-VIA D.L.PALAZZOLO 71
P
22.108.728,11
24.996.012,57
701.397,15
1.707.839,02
49.513.976,85
-
-29.303.920,64
20.210.056,21
26 BERGAMO-BG-VIA F.LLI CALVI, 9
P
16.163.671,59
4.232.571,42
23.075,33
-1.061.498,67
19.357.819,67
-
-6.819.694,64
12.538.125,03
27 BERGAMO-BG-VIA GOMBITO, 2/C
P
137.366,80
1.059.591,45
-
89.643,09
1.286.601,34
-
-646.884,04
639.717,30
28 BERGAMO-BG-VIA LEONE XIII, 2
P
28.537,26
448.491,84
-
43.188,08
520.217,18
-
-372.431,53
147.785,65
29 BERGAMO-BG-VIA LOCATELLI, 37
P
5.640,00
-
-
-
5.640,00
-
-586,56
5.053,44
30 BERGAMO-BG-VIA MATTIOLI, 69
P
608.963,45
628.076,80
-
57.693,81
1.294.734,06
-
-478.258,98
816.475,08
31 BERGAMO-BG-VIA SAN BERNARDINO,96
P
1.955.066,74
1.221.161,76
-
30.955,49
3.207.183,99
-
-1.883.954,05
1.323.229,94
32 BERGAMO-BG-VIA TIRABOSCHI, 57
P
4.560,00
-
-
-
4.560,00
-
-437,76
4.122,24
33 BESOZZO-VA-VIA XXV APRILE, 24
P
137.252,44
694.784,05
-
364.080,01
1.196.116,50
-
-550.058,68
646.057,82
34 BESOZZO-VA-VIA XXV APRILE, 77
P
513.204,39
349.551,60
324.324,01
111.233,86
1.298.313,86
-
-908.621,37
389.692,49
35 BIELLA-BI-VIA SAURO, 2
P
652.786,99
662.729,30
62.116,88
-189.245,32
1.188.387,85
-
-526.811,42
661.576,43
36 BISUSCHIO-VA-VIA MAZZINI, 28
P
171.346,39
258.221,79
-
78.995,63
508.563,81
-
-209.697,18
298.866,63
37 BOLOGNA-BO-VIA REPUBBLICA, 29
P
840.896,42
21.118,32
-
-175.892,65
686.122,09
-
-171.634,40
514.487,69
38 BOLTIERE-BG-PIAZZA IV NOVEMBRE, 14
P
287.605,68
158.268,69
-
82.590,04
528.464,41
-1.033,41
-154.080,90
373.350,10
39 BREMBILLA-BG-VIA LIBERTA', 25
P
648.972,22
361.575,07
-
58.264,25
1.068.811,54
-
-976.083,94
92.727,60
40 BRESCIA-BS-VIA BREDINA, 2
P
2.685,58
463.764,42
-
-
466.450,00
85.924,78
-79.702,11
472.672,67
41 BRESCIA-BS-VIA CEFALONIA, 62
P
13.406.697,93
32.789.671,20
-
-
46.196.369,13
10.951.720,75
-18.106.400,78
39.041.689,10
42 BRESCIA-BS-VIA CIPRO, 54
P
6.760.711,43
-
-
-
6.760.711,43
-
-2.978.704,11
3.782.007,32
43 BRESCIA-BS-VIA CODIGNOLE
P
3.885.969,63
-
-
-
3.885.969,63
-
-1.641.533,66
2.244.435,97
44 BRESCIA-BS-VIA CROCIFISSA ROSA, 1
P
7.117,05
-
-
1.572.178,80
1.579.295,85
-
-484.238,66
1.095.057,19
45 BRESCIA-BS-VIA FARFENGO, 65
P
2.369,50
-
-
710.185,73
712.555,23
-
-272.479,03
440.076,20
46 BRESCIA-BS-VIA GABRIELE ROSA, 71
P
154,94
468.576,65
-
-
468.731,59
212.333,37
-170.588,38
510.476,58
47 BRESCIA-BS-VIA GRAMSCI, 39
P
3.063.806,23
11.030.406,06
570.801,35
92.247,11
14.757.260,75
-
-9.663.088,26
5.094.172,49
48 BRESCIA-BS-VIA SOLDINI, 25
P
41.987,95
1.401.996,05
-
-
1.443.984,00
855.912,55
-867.613,05
1.432.283,50
49 BRESCIA-BS-VIA TRENTO, 5/7
P
797.240,86
6.950.467,87
-
-
7.747.708,73
91.474,06
-3.108.851,48
4.730.331,31
50 BRESCIA-BS-VIA VITTORIO EMANUELE, 60
P
1.370.137,16
91.200,25
-
35.262,39
1.496.599,80
-
-470.914,80
1.025.685,00
51 BRIGNANO GERA D'ADDA-BG-PIAZZA MONSIGNOR
DONINI, 1
P
621.767,52
604.977,47
-
220.865,61
1.447.610,60
-
-828.811,51
618.799,09
52 BULCIAGO-LC-VIA DON DAVIDE CANALI, 33/35
P
63.891,84
456.650,05
-
70.450,65
590.992,54
-
-253.769,07
337.223,47
53 BUSTO ARSIZIO-VA-P.ZZA S.GIOVANNI, 3/A
P
3.364.165,32
5.333.880,25
1.364.348,30
808.210,12
10.870.603,99
-
-5.193.042,24
5.677.561,75
54 BUSTO ARSIZIO-VA-VIA FOSCOLO, 10
P
2.116.377,81
703.886,44
-
225.707,16
3.045.971,41
-273.859,89
-1.307.610,01
1.464.501,51
55 BUSTO ARSIZIO-VA-VIA MAGENTA, 64
P
640.220,64
321.366,12
38.728,74
-143.461,10
856.854,40
-
-456.161,89
400.692,51
56 BUSTO ARSIZIO-VA-VIALE CADORNA, 4
P
2.228.244,91
775.192,51
-
196.879,35
3.200.316,77
-
-1.762.652,22
1.437.664,55
57 CAIRATE-VA-VIA MAZZINI, 13
P
142.562,37
244.680,85
316.367,18
102.490,01
806.100,41
-
-596.307,50
209.792,91
58 CALCIO-BG-VIA P. GIOVANNI XXIII, 153
P
529.561,96
187.376,66
-
80.100,81
797.039,43
-
-394.299,58
402.739,85
59 CALOLZIOCORTE-LC-P.ZZA V.VENETO, 18/A
P
1.127.737,41
353.193,48
-
-309.382,40
1.171.548,49
-
-435.180,54
736.367,95
620 Relazioni e Bilanci 2014
(segue)
Rivalutazioni
in sede di
F.T.A.
Valori Lordi
Altre
Movimentazioni
Fondi Ammort.
Valori in
bilancio
-
94,71
1.037.420,65
-
-426.439,54
610.981,11
-
391.415,07
745.461,12
-
-370.546,47
374.914,65
272.664,26
-
95.806,50
1.158.082,60
-275.425,14
-494.699,64
387.957,82
672.002,20
1.093.316,87
-
178.274,08
1.943.593,15
- -1.727.731,11
215.862,04
P
498.905,46
118.232,07
684.246,62
177.995,50
1.479.379,65
-
-661.831,16
817.548,49
65 CARONNO PERTUSELLA-VA-VIA ROMA, 190
P
1.094.866,17
248.746,12
495.118,52
273.819,79
2.112.550,60
-
-860.666,78 1.251.883,82
66 CARVICO-BG-VIA EUROPA UNITA , 3
P
1.108.279,50
521.112,70
-
115.687,56
1.745.079,76
- -1.128.429,70
67 CASAZZA-BG-STR.NAZ.DEL TONALE,92
P
235.154,76
666.007,04
-
112.689,37
1.013.851,17
-
-914.851,60
98.999,57
68 CASORATE SEMPIONE-VA-VIA MILANO, 17
P
619.750,32
150.867,79
66.688,21
123.011,05
960.317,37
-
-499.409,99
460.907,38
69 CASSANO D ADDA-MI-VIA MILANO, 14
P
1.259.734,57
1.083.226,98
-
398.243,13
2.741.204,68
- -2.116.019,33
625.185,35
70 CASSINA DE PECCHI-MI-VIA CARDUCCI, 74
P
3.873,43
6.774,52
-
3.397,03
14.044,98
-
-11.796,71
2.248,27
71 CASSINA DE PECCHI-MI-VIA MATTEOTTI, 2/4
P
799.800,49
587.516,32
-
5.038,89
1.392.355,70
-
-567.508,80
824.846,90
72 CASTEL MELLA-BS-VIA QUINZANO, 80/A
P
660.764,26
-
-
172.730,44
833.494,70
-
-286.485,09
547.009,61
73 CASTIONE DELLA PRESOLANA-BG-VIA
MANZONI, 20
P
79.418,46
365.664,10
-
67.983,08
513.065,64
-53,10
-457.757,00
55.255,54
74 CASTRONNO-VA-VIA ROMA, 51
P
454.577,31
801.314,36
-
334.085,29
1.589.976,96
- -1.093.391,79
496.585,17
75 CENE-BG-VIA V.VENETO, 9
P
231.970,33
737.520,91
-
159.197,12
1.128.688,36
-
283.026,28
76 CERMENATE-CO-VIA MATTEOTTI, 28
P
1.482.116,60
1.138.872,31
-
312.228,24
2.933.217,15
- -1.785.676,63 1.147.540,52
77 CESANO MADERNO-MI-VIA
CONCILIAZIONE, 28
P
813.616,21
91.949,55
-
-294.942,43
610.623,33
78 CHIARI-BS-VIA BETTOLINI, 6
P
1.266.771,26
1.885.202,58
-
490.849,50
3.642.823,34
79 CHIUDUNO-BG-VIA C.BATTISTI, 1
P
360.882,78
519.549,12
-
175.302,89
1.055.734,79
-137.242,00
-341.210,25
80 CINISELLO BALSAMO-MI-VIA LIBERTA', 68
P
445.533,64
35.806,58
-
33.290,05
514.630,27
-
-144.794,73
369.835,54
81 CISANO BERGAMASCO-BG-VIA PASCOLI, 1
P
200.764,42
1.124.656,71
-
192.632,03
1.518.053,16
- -1.318.823,36
199.229,80
82 CISERANO-BG-CORSO EUROPA, 17
P
423.540,94
861.183,93
-
185.339,67
1.470.064,54
-631.529,77
-740.145,68
98.389,09
83 CISLAGO-VA-VIA IV NOVEMBRE, 250
P
794.801,88
28.545,63
500.822,70
-187.600,37
1.136.569,84
-
-426.174,39
710.395,45
84 CITTIGLIO-VA-VIA VALCUVIA, 19
P
175.448,37
501.776,79
-
119.189,29
796.414,45
-
-494.570,06
301.844,39
85 CLUSONE-BG-VIA VERDI, 3
P
812.026,26
1.271.882,54
-
256.029,95
2.339.938,75
- -2.039.717,92
300.220,83
86 CODOGNO-LO-VIA VITTORIO EMANUELE, 35
P
603.971,83
1.514.031,18
-
479.316,49
2.597.319,50
- -1.963.753,21
633.566,29
87 COLERE-BG-VIA GIOVANNI XXIII, 33
P
23.218,93
210.357,59
-
40.918,81
274.495,33
88 COMERIO-VA-VIA AL LAGO, 2
P
1.243.671,64
675.712,57
-
229.671,70
89 COMO-CO-VIA ALDO MORO, 46/48
P
758.223,64
-
-
90 COMO-CO-VIA CATTANEO, 3
P
465.143,48
2.441.785,01
-
91 COMO-CO-VIA GIOVIO, 4
P
2.259.909,73
5.116.802,76
775.298,65
863.028,37
92 COMUN NUOVO-BG-VIA C.BATTISTI, 3
P
182.746,11
47.517,62
-
36.807,08
267.070,81
93 CONCESIO-BS-VIALE EUROPA, 183
P
1.995.092,87
582.587,76
-
289.026,46
2.866.707,09
94 CORNAREDO-MI-PIAZZA LIBERTA', 62
P
856.302,43
17.667,41
-
-375.797,67
498.172,17
-
-141.189,24
356.982,93
95 CORNATE D ADDA-MI-VIA
CIRCONVALLAZIONE, 12
P
362.726,51
109.589,60
-
-9.234,77
463.081,34
-
-230.358,33
232.723,01
96 CORSICO-MI-VIA LIBERAZIONE, 26/28
P
959.229,16
73.217,47
-
97.630,25
1.130.076,88
-
-416.814,78
713.262,10
97 COSSATO-BI-VIA PAJETTA
P
58.454,65
179.362,97
-
53.640,83
291.458,45
-
-98.259,45
193.199,00
98 COSTA VOLPINO-BG-VIA NAZIONALE, 150
P
266.835,41
997.084,61
-
191.717,85
1.455.637,87
- -1.057.027,22
398.610,65
99 CREMONA-CR-VIA GIORDANO, 9/21
P
715.645,83
33.603,51
-
234.382,24
983.631,58
100 CUNARDO-VA-VIA LUINESE, 1
P
1.019.742,55
376.413,10
-
299.283,76
1.695.439,41
101 CURNO-BG-LARGO VITTORIA, 31
P
797.649,45
85.343,51
-
63.323,21
102 CUVEGLIO-VA-VIA BATTAGLIA SAN
MARTINO, 50
P
810.197,92
618.677,66
-
-191.881,54
103 CUVIO-VA-VIA MAGGI, 20
P
342.956,37
18.785,28
249.427,23
43.584,53
654.753,41
104 DALMINE-BG-VIA BUTTARO N.2
P
2.398.327,05
1.211.238,38
-
252.983,38
3.862.548,81
- -1.722.862,36 2.139.686,45
105 DARFO BOARIO TERME-BS-PIAZZA
LORENZINI, 6
P
626.383,13
1.038.400,90
-
169.024,72
1.833.808,75
- -1.630.941,10
106 DESIO-MI-VIA MATTEOTTI, 10
P
3.950.832,89
408.994,01
-
409.845,70
4.769.672,60
107 ERBA-CO-VIA LEOPARDI, 7/E
P
1.483.898,86
186.267,51
-
219.792,83
1.889.959,20
-
-969.402,32
920.556,88
108 FAGNANO OLONA-VA-PIAZZA CAVOUR, 11
P
129.505,30
222.872,16
757.263,46
121.805,53
1.231.446,45
- -1.057.994,40
173.452,05
109 FERNO-VA-PIAZZA DANTE, 7
P
1.756.904,10
230.927,71
92.520,46
67.171,24
2.147.523,51
-760.879,63
-933.201,46
453.442,42
110 FONTANELLA-BG-VIA CAVOUR, 156
P
2.101,90
-
-
502.170,54
504.272,44
-
-210.794,63
293.477,81
111 FORMIGINE-MO-VIA GIARDINI SUD, 22
P
1.874.321,37
-
-
-
1.874.321,37
-
-168.706,42 1.705.614,95
112 GALLARATE-VA-VIA MANZONI N. 12
P
2.619.953,52
1.645.212,28
1.342.766,34
528.620,53
6.136.552,67
- -2.668.119,58 3.468.433,09
113 GALLARATE-VA-VIA MARSALA, 34
P
422.744,00
59.140,47
19.507,33
86.736,48
588.128,28
-
-328.990,77
114 GALLARATE-VA-VIA VARESE, 7A
P
342.012,52
97.202,49
298.506,02
115.441,18
853.162,21
-
-331.264,10
521.898,11
115 GANDINO-BG-VIA BATTISTI, 5
P
821.455,12
885.805,14
-
242.201,51
1.949.461,77
- -1.437.196,69
512.265,08
Ubicazione
Prop./
Leasing
Investimenti
Rivalutazioni
di legge
Rivalutazioni
da Fusioni
60 CALUSCO D ADDA-BG-VIA V. EMANUELE, 35
P
584.456,68
452.869,26
61 CANNOBIO-VB-VIA UMBERTO I, 2
P
112.620,89
241.425,16
62 CANTELLO-VA-VIA TURCONI, 1
P
789.611,84
63 CARAVAGGIO-BG-PIAZZA GARIBALDI, 1
P
64 CARDANO AL CAMPO-VA-VIA G. DA
CARDANO, 19
-
-845.662,08
-165.971,70
616.650,06
444.651,63
- -1.509.988,73 2.132.834,61
-
577.282,54
-240.484,05
34.011,28
2.149.055,91
- -1.507.147,70
641.908,21
320.220,71
1.078.444,35
-
-361.215,77
717.228,58
-247.088,45
2.659.840,04
- -1.791.009,92
868.830,12
9.015.039,51
- -5.189.366,71 3.825.672,80
-105.729,20
161.341,61
-3.959,24 -2.004.529,19
-
858.218,66
-
-354.126,22
629.505,36
- -1.082.625,16
612.814,25
946.316,17
-
-333.446,70
612.869,47
1.236.994,04
-
-887.450,31
349.543,73
-
-287.520,30
367.233,11
202.867,65
-3.379,06 -2.336.134,12 2.430.159,42
259.137,51
Allegati al Bilancio d’Esercizio 621
(segue)
Prop./
Leasing
Investimenti
Rivalutazioni
di legge
Rivalutazioni
da Fusioni
Rivalutazioni
in sede di
F.T.A.
Valori Lordi
Altre
Movimentazioni
116 GARBAGNATE MILANESE-MI-VIA J. F.
KENNEDY, 3
P
1.369.074,76
-
-
-
1.369.074,76
-
117 GAVIRATE-VA-P.ZZA LIBERTA'
P
300.612,42
1.411.845,75
989.682,45
293.983,71
2.996.124,33
-
-1.580.223,45
1.415.900,88
118 GAZZADA SCHIANNO-VA-VIA ROMA, 47/B
P
832.764,66
719.147,70
178.009,15
309.902,21
2.039.823,72
-
-1.271.585,93
768.237,79
119 GAZZANIGA-BG-VIA MARCONI, 14
P
820.947,13
451.394,50
435.364,90
156.404,94
1.864.111,47
-
-1.733.795,10
130.316,37
120 GENOVA-GE-VIA FIESCHI, 11
P
1.994.025,48
4.261.950,88
-
-423.268,23
5.832.708,13
-
-3.081.313,68
2.751.394,45
121 GENOVA-GE-VIA MERANO, 1/A NERO
P
204.642,60
341.265,06
-
97.097,39
643.005,05
-
-167.049,53
475.955,52
122 GORGONZOLA-MI-PIAZZA CAGNOLA
-VICOLO CORRIDONI
P
1.453.314,91
-
-
-
1.453.314,91
-
-212.010,00
1.241.304,91
123 GORLA MAGGIORE-VA-VIA G.VERDI, 2
P
1.537.138,82
-
-
-309.773,26
1.227.365,56
-
-433.489,98
793.875,58
124 GORLAGO-BG-PIAZZA GREGIS, 12
P
303.550,52
456.798,52
-
114.232,45
874.581,49
-1.253,75
-367.418,58
505.909,16
125 GRASSOBBIO-BG-VIALE EUROPA, 8/B
P
40.681,09
281.919,10
-
69.128,64
391.728,83
-
-142.819,73
248.909,10
126 GRUMELLO DEL MONTE-BG-VIA MARTIRI
D. LIB.14
P
261.723,81
923.153,28
-
195.143,44
1.380.020,53
-
-657.598,16
722.422,37
127 INDUNO OLONA-VA-VIA PORRO, 46
P
275.273,42
672.530,58
99.900,50
103.501,46
1.151.205,96
-
-539.807,61
611.398,35
128 ISPRA-VA-VIA MAZZINI, 5
P
595.811,07
185.352,30
394.460,51
89.054,07
1.264.677,95
-
-930.395,96
334.281,99
129 JERAGO CON ORAGO-VA-VIA MATTEOTTI, 15
P
1.806.065,06
-
-
-
1.806.065,06
-186.206,36
-164.291,78
1.455.566,92
130 LAINATE-MI-VIA GARZOLI, 17/19
P
213.013,71
729.733,26
-
93.378,46
1.036.125,43
-1.712,17
-513.896,61
520.516,65
131 LAVENA PONTE TRESA-VA-PIAZZA
GRAMSCI, 8
P
479.992,49
686.229,36
-
243.450,02
1.409.671,87
-
-1.225.630,63
184.041,24
132 LAVENO-MOMBELLOVA-VIA LABIENA, 51/53
P
503.572,34
359.912,42
335.418,52
116.849,91
1.315.753,19
-
-816.074,91
499.678,28
133 LECCO-LC-CORSO MATTEOTTI, 3
P
6.206.082,91
4.274.614,11
- -2.777.915,51
7.702.781,51
-
-3.856.837,28
3.845.944,23
134 LEFFE-BG-VIA G. MOSCONI, 1
P
842.808,10
1.218.140,03
-
229.772,41
2.290.720,54
-
-1.098.683,56
1.192.036,98
135 LEGGIUNO-VA-VIA BERNARDONI, 9
P
113.091,98
382.146,88
-
144.671,95
639.910,81
-
-574.260,75
65.650,06
136 LEGNANO-MI-VIA TOSELLI, 68
P
49.184,24
6.097,36
-
9.805,63
65.087,23
-
-25.230,60
39.856,63
137 LEGNANO-MI-VIA TOSELLI, 74
P
1.547.863,61
-
92.504,76
173.656,45
1.814.024,82
-
-852.809,92
961.214,90
138 LODI-LO-VIA DALMAZIA
P
14.107,33
11.551,50
-
-2.658,05
23.000,78
-
-7.914,08
15.086,70
139 LODI-LO-VIA INCORONATA, 12
P
657.248,12
2.503.863,52
-
704.483,27
3.865.594,91
-
-1.354.552,24
2.511.042,67
140 LONATE POZZOLO-VA-PIAZZA MAZZINI, 2
P
580.176,48
102.307,16
331.453,68
122.877,00
1.136.814,32
-17.083,14
-479.501,12
640.230,06
141 LOVERE-BG-VIA TADINI, 30
P
703.360,10
873.401,42
-
269.282,57
1.846.044,09
-
-1.154.029,07
692.015,02
142 LUGANO PIAZZA RIFORMA, 2 / 3
P
26.103.661,84
-
-
-
26.103.661,84
-
143 LUINO-VA-VIA PIERO CHIARA, 7/9
P
806.712,56
6.827.496,32
-
699.267,74
8.333.476,62
-
-6.743.119,10
1.590.357,52
144 LUINO-VA-VIA V.VENETO, 6/A-B
P
694.194,68
1.561.186,53
209.525,88
132.928,82
2.597.835,91
-
-1.267.822,22
1.330.013,69
145 LURATE CACCIVIO-CO-VIA VARESINA, 88
P
354.367,67
427.340,22
-
169.535,24
951.243,13
-
-425.432,25
525.810,88
146 MADONE-BG-VIA PAPA GIOVANNI XXIII, 44
P
517.290,07
782.374,32
-
133.981,12
1.433.645,51
-
-1.257.318,29
176.327,22
147 MALNATE-VA-P.ZZA REPUBBLICA / ANG.
VIA GARIBALDI
P
2.097.965,27
-
-
-
2.097.965,27
-187.665,92
-295.010,03
1.615.289,32
148 MANERBIO-BS-VIA D.ALIGHIERI, 5
P
922.839,19
1.258.583,13
-
276.298,29
2.457.720,61
-
-1.784.270,92
673.449,69
149 MARCHIROLO-VA-PIAZZA BORASIO, 12
P
189.792,52
155.883,17
-
52.498,93
398.174,62
-
-214.768,61
183.406,01
150 MARIANO COMENSE-CO-CORSO BRIANZA, 20
P
343.167,69
168.668,17
94.789,87
109.942,77
716.568,50
-
-331.754,79
384.813,71
151 MARNATE-VA-VIA DIAZ ANGOLO VIA
GENOVA
P
541.275,04
481.053,04
476.251,61
231.863,71
1.730.443,40
-
-743.565,89
986.877,51
152 MARTINENGO-BG-VIA PINETTI, 20
P
757.998,73
409.405,14
-
221.210,88
1.388.614,75
-
-492.498,82
896.115,93
153 MILANO - P.ZZA TOMMASEO
P
70.128,45
-
-
-
70.128,45
-
-33.595,98
36.532,47
154 MILANO-MI-CORSO EUROPA 16
P
4.131.655,19
7.638.500,83
- 20.342.420,20
32.112.576,22
-
-7.954.003,30 24.158.572,92
155 MILANO-MI-CORSO EUROPA 20
P
2.249.835,90
26.254.884,08
- 22.223.555,42
50.728.275,40
-
-20.991.457,25 29.736.818,15
156 MILANO-MI-CORSO ITALIA, 20-22
P
4.359.275,73
9.549.009,54
24.273,47 -2.756.830,82
11.175.727,92
-
-3.341.843,67
157 MILANO-MI-P.LE ZAVATTARI, 12
L
30.165.849,87
-
-
30.165.849,87
-
-2.990.552,56 27.175.297,31
158 MILANO-MI-P.ZZA 5 GIORNATE, 1
P
1.831.351,82
2.752.151,53
- -1.054.390,58
3.529.112,77
-
-1.099.678,59
159 MILANO-MI-P.ZZA TOMMASEO
P
-
-
-
57.699,20
57.699,20
-
-9.582,96
48.116,24
160 MILANO-MI-PIAZZA PIOLA, 8
P
822.473,03
-
-
-219.305,77
603.167,26
-
-118.733,26
484.434,00
161 MILANO-MI-VIA BIONDI, 1
P
513.505,96
306.102,04
1.446.378,73
-117.038,27
2.148.948,46
82.710,40
-638.015,42
1.593.643,44
162 MILANO-MI-VIA BOCCACCIO, 2
P
3.676.015,70
10.309.603,00
- 6.443.734,30
20.429.353,00
-
163 MILANO-MI-VIA BOCCHETTO, 13/15
P
865.905,80
5.932.491,44
- -2.206.788,22
4.591.609,02
-
-809.888,17
164 MILANO-MI-VIA BORGOGNA, 2/4
P
1.207.723,22
5.160.001,56
- 1.139.105,37
7.506.830,15
-
-1.948.933,03
5.557.897,12
165 MILANO-MI-VIA BUONARROTI, 22
P
2.732.186,32
7.621.838,92
-
23.105,47
10.377.130,71
-
-4.401.864,21
5.975.266,50
166 MILANO-MI-VIA CIRO MENOTTI, 21
P
345.373,51
1.260.180,31
1.248.828,77
-649.000,47
2.205.382,12
-
-684.063,93
1.521.318,19
167 MILANO-MI-VIA DELLA MOSCOVA, 38
P
814,79
773.378,70
-
-164.604,51
609.588,98
-
-130.682,94
478.906,04
168 MILANO-MI-VIA DELLA MOSCOVA, 40/1
P
744.949,97
-
-
446.501,39
1.191.451,36
-
-169.165,97
1.022.285,39
Ubicazione
-
Fondi Ammort.
Valori in
bilancio
-192.309,92 1.176.764,84
-584.410,34 25.519.251,50
7.833.884,25
2.429.434,18
-3.390.545,15 17.038.807,85
3.781.720,85
169 MILANO-MI-VIA F. LONDONIO, 29
P
9.165,68
23.927,53
-
-
33.093,21
17.979,30
-5.908,69
45.163,82
170 MILANO-MI-VIA G.B. GRASSI, 89
P
1.335.715,77
1.003.435,40
-
357.837,60
2.696.988,77
-
-1.388.952,52
1.308.036,25
622 Relazioni e Bilanci 2014
(segue)
Ubicazione
Prop./
Leasing
Investimenti
Rivalutazioni
di legge
Valori Lordi
Altre
Movimentazioni
25.364,28
2.172.194,78
-
16.408.125,98 2.768.353,06
45.084.102,49
-
Rivalutazioni
da Fusioni
Rivalutazioni
in sede di
F.T.A.
-
Fondi Ammort.
Valori in
bilancio
-312.384,05
1.859.810,73
171 MILANO-MI-VIA LOVANIO, 5/A
P
1.041.947,88
1.104.882,62
172 MILANO-MI-VIA MANZONI, 7
P
18.244.046,86
7.663.576,59
173 MILANO-MI-VIA MASCAGNI
P
358.038,13
-
-
431.830,01
789.868,14
-
-194.337,00
174 MILANO-MI-VIA MONTE SANTO, 2
P
433.495,98
1.348.271,97
-
155.902,36
1.937.670,31
-
-227.979,86 1.709.690,45
-139.144,03
-335.650,49 1.001.849,35
-6.334.076,66 38.750.025,83
595.531,14
175 MILANO-MI-VIA PADOVA, 97
P
1.475.906,60
-
-
737,27
1.476.643,87
176 MILANO-MI-VIA ROSELLINI, 2
P
899.366,97
1.457.082,17
-
577.230,31
2.933.679,45
- -1.011.913,56 1.921.765,89
177 MILANO-MI-VIA SAFFI, 6/5 ANG. VIA
MONTI
P
5.245.633,96
94.749,53
-
-44.947,36
5.295.436,13
-
-973.173,09 4.322.263,04
-755.090,10 2.686.537,15
178 MILANO-MI-VIA SECCHI, 2
P
2.524.472,54
166.836,60
-
750.318,11
3.441.627,25
-
179 MILANO-MI-VIA SOLFERINO, 23
P
1.601.524,88
-
-
-
1.601.524,88
-
180 MILANO-MI-VIA STARO, 1
P
130.223,14
325.338,70
-
-
455.561,84
78.550,03
-195.190,73
338.921,14
181 MILANO-MI-ZURETTI, 1
P
5.637,45
100.385,65
-
-
106.023,10
42.316,65
-38.235,65
110.104,10
182 MONCALIERI-TO-STRADA VILLASTELLONE, 2
P
727.294,60
55.323,18
226.056,58
-151.256,26
857.418,10
-
-424.200,36
433.217,74
183 MONZA-MI-PIAZZA GIUSEPPE CAMBIAGHI, 1
P
3.001.925,00
-
-
-924.667,17
2.077.257,83
-
-489.461,58 1.587.796,25
184 MONZA-MI-VIA BORGAZZI, 83
P
4.882.395,79
3.588.165,85
-
220.444,43
8.691.006,07
185 MORNAGO-VA-VIA CELLINI - ANGOLO VIA
CARUGO
P
126.637,16
192.786,22
434.080,23
99.704,06
853.207,67
-10.030,72 1.591.494,16
-3.352,18 -4.793.001,63 3.894.652,26
-
-751.560,60
101.647,07
-322.466,11 1.610.833,25
186 NAPOLI-NA-VIA SANTA BRIGIDA, 62/63
P
1.864.197,10
-
-
69.102,26
1.933.299,36
-
187 NEMBRO-BG-PIAZZA DELLA LIBERTA'
P
2.134.739,10
4.450,27
-
331.939,46
2.471.128,83
- -1.263.733,10 1.207.395,73
188 NOVA MILANESE-MI-VIA BRODOLINI, 1
P
966.654,63
500.577,80
730.980,88
527.419,10
2.725.632,41
189 NOVARA-NO-CORSO DELLA VITTORIA, 1
P
2.216.624,18
688.842,81
-
-295.255,54
2.610.211,45
-46.900,36
-939.145,94 1.739.586,11
- -1.169.132,32 1.441.079,13
190 NOVARA-NO-LARGO DON MINZONI, 1
P
3.194.684,75
93.250,95
152.046,45
-203.461,37
3.236.520,78
191 NOVARA-NO-VIA SOLFERINO
P
173.529,51
23.971,12
-
-66.836,42
130.664,21
-
- -1.158.077,31 2.078.443,47
-52.134,31
78.529,90
192 OLGIATE OLONA-VA-VIA MAZZINI, 54/56
P
325.724,31
236.897,41
206.371,83
-69.769,81
699.223,74
-
-309.347,42
389.876,32
193 ORIGGIO-VA-VIA REPUBBLICA 10
P
494.816,12
47.520,35
-
71.405,65
613.742,12
-
-268.361,00
345.381,12
194 ORZINUOVI-BS-P.ZA V.EMANUELE, 31/33
P
681.328,53
307.827,14
-
111.612,08
1.100.767,75
-
-402.765,33
698.002,42
-806.517,22 1.004.105,32
195 OSIO SOTTO-BG-VIA CAVOUR, 2
P
788.885,09
755.038,69
-
266.698,76
1.810.622,54
-
196 OSPITALETTO-BS-VIA M.D.LIBERTA', 27
P
2.085.732,69
768.771,35
-
326.047,27
3.180.551,31
- -2.059.280,34 1.121.270,97
197 PALADINA-BG-VIA IV NOVEMBRE, 13
P
331.135,18
408.403,74
-
73.903,02
813.441,94
-
-752.335,21
61.106,73
198 PALAZZOLO SULL OGLIO-BS-PIAZZA
ROMA, 1
P
350.073,67
1.388.091,49
-
180.356,07
1.918.521,23
-
-999.170,97
919.350,26
199 PAVIA-PV-PIAZZA DUOMO, 1
P
446.217,06
588.387,60
-
553.293,40
1.587.898,06
-
-634.592,04
953.306,02
200 PAVIA-PV-VIA MONTEBELLO DELLA
BATTAGLIA, 2
P
444.869,33
955.931,86
- 1.038.088,80
2.438.889,99
- -1.614.007,48
824.882,51
-
235.872,07
201 PERUGIA-PG-VIA DEI FILOSOFI, 36
P
151.589,80
148.860,67
-
6.965,21
307.415,68
202 PIACENZA-PC-VIA VERDI, 48
P
3.550.621,14
1.730.724,78
-
649.858,93
5.931.204,85
203 PIAZZA BREMBANA-BG-VIA BELOTTI, 10
P
333.259,42
241.400,70
-
75.771,40
650.431,52
204 POGGIO RUSCO-MN-VIA TRENTO
E TRIESTE, 9
P
1.772.102,39
1.314.622,43
1.070.389,61
384.094,82
4.541.209,25
-71.543,61
- -3.232.860,42 2.698.344,43
-
-454.478,21
195.953,31
-4.701,98 -2.251.922,73 2.284.584,54
205 PONTE NOSSA-BG-VIA G. FRUA, 24
P
680.063,69
393.984,57
-
132.516,89
1.206.565,15
-
206 PONTE SAN PIETRO-BG-P.ZZA SS.PIETRO
E PAOLO, 19
P
1.405.541,59
1.561.117,33
-
345.879,38
3.312.538,30
- -1.941.163,35 1.371.374,95
-872.180,44
334.384,71
207 PONTERANICA-BG-VIA PONTESECCO, 32
P
372.407,90
319.110,88
-
100.488,64
792.007,42
-
-297.472,63
494.534,79
208 PONTIDA-BG-VIA LEGA LOMBARDA, 161
P
701.416,00
-
-
-
701.416,00
-
-107.533,99
593.882,01
209 PORTO CERESIO-VA-VIA ROMA, 2
P
1.014.941,17
161.518,28
-
180.677,11
1.357.136,56
-606.844,35
-208.223,21
542.069,00
210 RANICA-BG-PIAZZA EUROPA, 2
P
79.928,46
726.162,49
-
126.700,02
932.790,97
-
-756.520,76
176.270,21
211 RAPALLO-GE-VIA DIAZ, 6
P
45.351,56
522.555,39
-
135.054,40
702.961,35
-
-184.287,62
518.673,73
212 REZZATO-BS-VIA EUROPA, 5
P
58.757,17
572.633,99
-
139.925,69
771.316,85
-
-282.434,77
488.882,08
213 ROMANO DI LOMBARDIA-BG-VIA TADINI, 2
P
666.927,28
573.922,63
-
192.184,07
1.433.033,98
-
-574.129,61
858.904,37
214 ROMA-RM-CORSO VITTORIO EMANUELE,
25/27
P
1.542.739,99
1.914.853,11
-
-378.063,56
3.079.529,54
-
-787.130,98
2.292.398,56
215 ROMA-RM-VIA DEI CROCIFERI, 44
P 12.160.249,72 18.111.353,67
- 3.862.345,24 34.133.948,63
- -3.395.694,46 30.738.254,17
216 ROMA-RM-VIALE DELLE PROVINCIE, 34/36
P
1.391.883,25
-
-
-356.529,88
1.035.353,37
-
-119.441,34
217 ROSASCO-PV-VIA ROMA, 4
P
42.352,68
293.806,91
-
467.297,63
803.457,22
-
-651.346,31
152.110,91
218 ROVELLASCA-CO-VIA VOLTA, 1
P
2.207,70
-
-
638.358,20
640.565,90
-
-276.403,36
364.162,54
219 ROVETTA-BG-VIA TOSI, 13
P
828.169,69
443.574,39
-
76.516,13
1.348.260,21
220 ROZZANO-MI-P.ZZA BERLINGUER, 6
P
874.314,34
-
-
281.840,27
1.156.154,61
-37,77 -1.220.704,56
-
-342.822,54
915.912,03
127.517,88
813.332,07
221 ROZZANO-MI-VIALE LOMBARDIA, 17
P
851.954,35
-
-
-334.236,66
517.717,69
-
-131.468,50
386.249,19
222 SAN GIOVANNI BIANCO-BG-V MARTIRI DI
CANTIGLIO, 19
P
159.471,15
541.085,49
-
125.156,92
825.713,56
-
-385.768,52
439.945,04
223 SAN GIULIANO MILANESE-MI-VIA F.LLI
CERVI, 31
P
687.797,88
-
-
-286.795,29
401.002,59
-
-111.813,64
289.188,95
Allegati al Bilancio d’Esercizio 623
(segue)
Ubicazione
224 SAN LAZZARO DI SAVENA-BOVIA EMILIA, 208
Prop./
Leasing
Investimenti
Rivalutazioni
di legge
Rivalutazioni
da Fusioni
Rivalutazioni
in sede di
F.T.A.
Valori Lordi
Altre
Movimentazioni
Fondi Ammort.
Valori in
bilancio
P
1.078.461,33
-
-
-218.375,97
860.085,36
-
-231.052,46
629.032,90
225 SAN PAOLO-BS-VIA MAZZINI, 60
P
731.503,50
208.477,41
-
40.835,71
980.816,62
-295.448,06
-552.508,57
132.859,99
226 SAN PELLEGRINO TERME-BG-VIA SAN
CARLO, 3
P
306.129,17
310.504,84
-
107.525,92
724.159,93
-
-285.540,32
438.619,61
227 SAN ZENO NAVIGLIO-BS-VIA TITO SPERI, 1
P
579.652,34
1.020.574,43
-
260.257,44
1.860.484,21
228 SANT OMOBONO TERME-BG-VIA ALLE
FONTI, 8
P
281.498,71
405.402,75
-
83.480,52
770.381,98
229 SANTENA-TO-VIA CAVOUR, 43
P
605.388,24
194.215,54
110.053,06
27.222,83
936.879,67
230 SARNICO-BG-PIAZZA UMBERTO I, 1
P
1.734.688,03
1.600.442,38
-
-265.926,35
3.069.204,06
- -1.395.578,35
464.905,86
-
-511.245,71
259.136,27
-
-390.168,25
546.711,42
-1.370,15 -1.110.942,83 1.956.891,08
231 SARONNO-VA-VIA PIETRO MICCA, 10
P
3.080.462,42
1.991.266,58
1.614.741,58
628.253,71
7.314.724,29
232 SARONNO-VA-VICOLO DEL CALDO, 30
P
85.747,78
28.842,22
-
19.484,48
134.074,48
-
- -3.479.280,59 3.835.443,70
233 SCANZOROSCIATE-BG-VIA ROMA, 27
P
797.137,29
448.290,73
-
254.181,55
1.499.609,57
-
-52.033,32
82.041,16
-478.224,03 1.021.385,54
234 SCHILPARIO-BG-VIA TORRI, 8
P
138.116,82
208.828,19
-
46.931,33
393.876,34
-
-274.723,93
235 SERIATE-BG-VIALE ITALIA, 24
P
1.177.828,79
821.983,40
-
267.309,26
2.267.121,45
-
-923.309,66 1.343.811,79
119.152,41
236 SESTO CALENDE-VA-V. XX
SETTEMBRE,35/37
P
748.816,95
270.516,58
420.566,91
108.172,50
1.548.072,94
-
-846.582,55
701.490,39
237 SOLARO-MI-VIA MAZZINI, 66
P
54.878,25
-
-
712.670,75
767.549,00
-
-224.482,56
543.066,44
238 SOLBIATE ARNO-VA-VIA A.AGNELLI, 7
P
683.021,85
528.794,06
227.093,53
190.498,99
1.629.408,43
-
-840.265,12
789.143,31
239 SONCINO-CR-VIA IV NOVEMBRE, 25
P
736.252,57
588.843,73
33.053,24
246.146,92
1.604.296,46
-557,76
-836.145,86
767.592,84
240 SOVERE-BG-VIA BARONI, 5
P
71.367,17
249.196,76
-
49.531,64
370.095,57
-
-159.879,23
210.216,34
241 SPIRANO-BG-VIA DANTE ALIGHIERI
P
755.239,07
716.704,44
-
212.846,87
1.684.790,38
242 STEZZANO-BG-VIA BERGAMO, 1
P
24.087,68
1.008.464,25
-
159.854,99
1.192.406,92
-673,83 -1.017.654,06
-
666.462,49
-563.372,11
629.034,81
195.771,77
243 SUISIO-BG-VIA CARABELLO POMA, 31
P
406.362,37
-
-
-102.674,03
303.688,34
-
-107.916,57
244 TALEGGIO-BG-VIA ROMA, 63
P
112.461,72
64.696,88
-
33.085,92
210.244,52
-
-124.908,11
85.336,41
245 TAVERNOLA BERGAMASCA-BGVIA ROMA, 12
P
157.047,45
253.070,33
-
70.647,08
480.764,86
-
-228.117,33
252.647,53
246 TELGATE-BG-VIA MORENGHI, 17/ANG.
VIA ARICI
P
4.364,00
-
-
637.617,50
641.981,50
-
-259.793,88
382.187,62
247 TORINO-TO-P.ZZA GRAN MADRE DI DIO,
12/A
P
1.178.105,85
-
167.214,92
-33.252,54
1.312.068,23
-
-340.881,71
971.186,52
-883.202,23
717.814,92
248 TORINO-TO-PIAZZA ADRIANO, 5
P
754.099,91
357.556,91
497.391,39
-8.031,06
1.601.017,15
-
249 TORINO-TO-VIA VITTORIO ALFIERI, 17
P
3.633.729,18
2.588.920,46
1.131.012,86
-954.050,68
6.399.611,82
- -1.632.433,97 4.767.177,85
250 TORREVECCHIA PIA-PV-VIA MOLINO, 9
P
100.297,94
89.849,31
-
61.796,04
251.943,29
251 TRADATE-VA-VIA XXV APRILE, 1
P
2.192.198,25
762.038,01
797.883,38
283.164,96
4.035.284,60
-
-105.319,77
146.623,52
- -1.679.803,80 2.355.480,80
252 TRAVEDONA-MONATE-VA-VIA ROMA, 1
P
507.774,94
356.284,64
-
117.739,77
981.799,35
-130.584,00
-343.967,71
507.247,64
253 TRESCORE BALNEARIO-BGVIA LOCATELLI, 45
P
1.407.196,75
467.598,45
-
95.299,34
1.970.094,54
-
-979.162,25
990.932,29
254 TREVIGLIO-BG-VIALE FILAGNO, 11
P
1.469.373,83
2.522.977,97
-
466.849,13
4.459.200,93
255 TREZZANO ROSA-MI-VIA RAFFAELLO
SANZIO, 13/S
P
256.033,85
-
-
76.426,67
332.460,52
- -1.832.171,55 2.627.029,38
-
-139.453,69
193.006,83
256 TREZZO SULL' ADDA-MI-VIA A.SALA, 11
P
934.031,88
874.765,54
-
261.005,50
2.069.802,92
-
-908.423,79 1.161.379,13
257 UBOLDO-VA-VIA R.SANZIO, 46
P
700.119,32
536.698,70
66.779,14
19.028,67
1.322.625,83
-
-757.992,45
564.633,38
258 URGNANO-BG-VIA MATTEOTTI, 157
P
22.637,86
372.725,77
-
85.864,76
481.228,39
-
-135.161,22
346.067,17
259 VARANO BORGHI-VA-VIA V.VENETO, 6
P
853.088,44
91.169,61
372.728,08
97.095,41
1.414.081,54
-169.070,71
-510.395,51
734.615,32
260 VARESE-VA-P.ZZA IV NOVEMBRE, 1
P
672.607,28
178.911,63
512.895,22
86.340,01
1.450.754,14
-
-684.047,43
766.706,71
261 VARESE-VA-PIAZZA BATTISTERO, 2
P
3.240.677,41
6.202.412,32
262 VARESE-VA-VIA SAN MICHELE, 6A
P
170.613,65
29.531,55
31.849,23
- 2.683.802,46 12.126.892,19
263 VARESE-VA-VIA V.VENETO, 2
P 10.548.887,36
9.982.212,99
7.526.419,21
6.314,07
238.308,50
657.192,43 28.714.711,99
-2.250,09 -5.466.838,78 6.657.803,32
-
-114.331,73
123.976,77
26.972,25 -11.447.019,23 17.294.665,01
264 VARESE-VA-VIA VIRGILIO, 27
P
243.494,88
27.727,21
288.933,92
44.529,15
604.685,16
-
-242.735,02
361.950,14
265 VARESE-VA-VIALE BORRI, 155
P
613.259,07
13.123,48
513.063,75
57.651,89
1.197.098,19
-
-463.357,64
733.740,55
266 VENEGONO INFERIORE-VAVIA MAUCERI, 16
P
197.216,47
109.441,44
370.764,64
87.417,85
764.840,40
-
-677.772,33
87.068,07
267 VENEZIA-VE-VIA CAPPUCCINA, 181
P
17.306,75
350.693,25
-
-
368.000,00
30.840,02
-113.083,25
285.756,77
268 VERDELLO-BG-VIA CASTELLO, 31
P
918.201,39
238.867,12
-
37.285,63
1.194.354,14
-
-454.831,73
739.522,41
269 VERONA-VR-VIA CITTA' DI NIMES, 4/8
P
1.732.852,18
-
-
205.281,93
1.938.134,11
-
-465.484,00 1.472.650,11
270 VERTOVA-BG-VIA S.ROCCO, 37
P
309.206,19
592.575,77
-
106.370,89
1.008.152,85
-
-920.715,98
87.436,87
271 VESTONE-BS-VIA PERLASCA
P
0,02
-
-
-
0,02
209.999,98
-
210.000,00
- 1.301.707,94
5.615.769,75
272 VIGEVANO-PV-VIA DANTE, 39
P
546.572,16
3.767.489,65
273 VIGEVANO-PV-VIA DE AMICIS, 5
P
85.401,89
547.550,89
-
156.823,93
789.776,71
-
-494.068,68
295.708,03
274 VIGEVANO-PV-VIA MADONNA DEGLI
ANGELI, 2
P
17.991,11
417.889,31
-
27.743,58
463.624,00
-
-232.605,14
231.018,86
275 VIGEVANO-PV-VICOLO BARBAVARA, 5/7
P
1.127,43
108.977,93
-
47.002,63
157.107,99
-
-130.879,74
26.228,25
276 VIGGIU-VA-VIA CASTAGNA, 1
P
190.312,69
102.838,76
317.479,20
64.093,53
674.724,18
-
-600.140,82
74.583,36
624 Relazioni e Bilanci 2014
- -3.007.055,45 2.608.714,30
(segue)
Ubicazione
Prop./
Leasing
Investimenti
Rivalutazioni
di legge
Rivalutazioni
da Fusioni
Valori Lordi
Rivalutazioni
in sede di
F.T.A.
Altre
Movimentazioni
Fondi Ammort.
Valori in
bilancio
277 VILLA D ADDA-BG-VIA FOSSA, 8
P
347.286,88
113.881,51
-
70.314,67
531.483,06
-
-249.949,20
281.533,86
278 VILLA POMA-MN-PIAZZA MAZZALI, 7
P
590.531,45
-
-
-62.406,01
528.125,44
-1.584,54
-144.152,37
382.388,53
279 VILLONGO-BG-VIA BELLINI, 20
P
733.939,16
443.868,55
-
173.443,41
1.351.251,12
-
-528.496,69
822.754,43
280 VILMINORE DI SCALVE-BG-VIA PAPA
GIOVANNI XXIII, 2
P
13.236,10
237.793,28
-
43.752,95
294.782,33
-
-258.916,24
35.866,09
281 VIMERCATE-MI-VIA B. CREMAGNANI, 20/A
P
1.593.586,57
746.313,12
-
233.728,54
2.573.628,23
282 VIMERCATE-MI-VIA GARIBALDI, 12
P
383.936,62
-
-
2.102,49
386.039,11
-
- -1.321.812,45 1.251.815,78
-137.288,99
248.750,12
283 VIMERCATE-MI-VIA TORRI BIANCHE, 3
P
518.431,86
-
-
37.604,00
556.035,86
-
-173.686,51
382.349,35
284 VITERBO-VT-P.ZZA MARTIRI D'UNGHERIA
P 12.116.947,46
-
-
- 12.116.947,46
285 VITERBO-VT-VIA BUSSI, 19-21
P
22.915,22
181.605,46
-
-
204.520,68
29.783,35
286 ZOGNO-BG-VIA M.D.LIBERTA', 1
P
528.743,90
1.288.500,95
-
219.247,85
2.036.492,70
-
457.234.408,66
437.463.760,40
50.178.744,85 86.312.553,60 1.031.189.467,51
207.894,43 -6.598.322,39 5.726.519,50
-134.675,91
99.628,12
-964.756,76 1.071.735,94
9.039.850,73 -413.693.600,84 626.535.717,40
Obbligazioni convertibili
(Importi in unità di euro)
31.12.2013
CODICE
DESCRIZIONE
DIVISA
VALORI
NOMINALI
VARIAZIONI
VALORI DI
BILANCIO
VALORI
NOMINALI
31.12.2014
VALORI DI
BILANCIO
VALORI
NOMINALI
VALORI DI
BILANCIO
IT0003331888
ALITALIA 7,5 10 CV
EUR
32
-
-
-
32
-
IT0003873467
SNIA SPA 3% 05/10 CV
EUR
8
-
-
-
8
-
IT0004953425
PRELIOS 13/19 ONE CP
EUR
2.490.000
2.499.944
-2.490.000
-2.499.944
-
-
IT0003563035
BCA CARIGE 14 1,5 CV
EUR
3
3
-3
-3
-
-
IT0004447014
COGEMESET 14 SC CV
EUR
2.534.999
633.750
-
-380.250
2.534.999
253.500
IT0004689623
BIOCELL 0,5% 11/14
EUR
1.266.650
1.267.212
-16.650
-7.486
1.250.000
1.259.726
IT0005001273
GABETTI PS 23 TVP CV
EUR
-
-
68.463
35.994
68.463
35.994
IT0005004186
IPO CHALLEN. 0,50 15
EUR
-
-
400.000
401.991
400.000
401.991
6.291.692
4.400.909
-2.038.190
-2.449.698
4.253.502
1.951.211
TOTALE
Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei
servizi diversi dalla revisione a norma del Regolamento
Emittenti Consob art. 149 duodecies.
Ai sensi di quanto disposto dall’art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob si riportano, nella tabella che segue, le informazioni
riguardanti i corrispettivi erogati a favore della società di revisione Deloitte & Touche Spa ed alle società appartenenti alla stessa rete per
i seguenti servizi:
1) Servizi di revisione che comprendono:
l'attività di controllo dei conti annuali, finalizzata all'espressione di un giudizio professionale;
l'attività di controllo dei conti infrannuali.
2) Servizi di attestazione che comprendono incarichi con cui il revisore valuta uno specifico elemento, la cui determinazione è effettuata
da un altro soggetto che ne è responsabile, attraverso opportuni criteri, al fine di esprimere una conclusione che fornisca al destinatario
un grado di affidabilità in relazione a tale specifico elemento.
3) Servizi di consulenza fiscale.
4) Altri servizi.
I corrispettivi esposti in tabella, di competenza dell’esercizio 2014, sono quelli contrattualizzati, comprensivi di eventuali indicizzazioni (ma
non anche di spese vive, dell’eventuale contributo di vigilanza ed IVA).
•
•
Soggetto che ha
erogato il servizio
Destinatario
del servizio
Revisione contabile
Deloitte & Touche Spa
UBI Banca Scpa
968
Servizi di attestazione
Deloitte & Touche Spa
UBI Banca Scpa
1.082
Deloitte Consulting Srl, Deloitte Ers Srl
UBI Banca Scpa
Tipologia di servizio
Compensi
(migliaia di euro)
Servizi di consulenza fiscale
Altri servizi
Totale
60
2.110
Allegati al Bilancio d’Esercizio 625
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UBI Banca: Bilancio d`esercizio al 31 dicembre 2014