Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Scpa al 31 dicembre 2014 Relazione sulla gestione UBI Banca: principali dati e indicatori1 31.12.2014 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2008 INDICI DI STRUTTURA Crediti netti verso clientela / totale attivo 31,5% 34,1% 30,8% 22,1% 20,5% 19,8% 16,9% Raccolta diretta da clientela / totale passivo 58,8% 50,6% 42,7% 49,7% 49,1% 33,5% 32,2% Crediti netti verso clientela / raccolta diretta da clientela 53,5% 67,2% 72,1% 44,6% 41,8% 59,0% 52,4% Patrimonio netto (incluso utile/perdita d'esercizio) / totale passivo 11,5% 12,5% 11,7% 10,7% 14,6% 16,8% 16,7% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,7% 3,8% 0,2% INDICI DI REDDITIVITÀ ROE (Utile/perdita d'esercizio / patrimonio netto incluso utile/perdita d'esercizio) ROTE (Utile/perdita d'esercizio / pn incluso utile/perdita d'esercizio al netto delle immobilizzazioni immateriali) 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale attivo) 0,47% 0,10% 0,30% 0,45% 0,40% 0,64% 0,04% Cost/income (oneri / proventi operativi) 49,2% 47,9% 48,1% 96,9% 59,5% 39,4% 58,9% Spese per il personale / proventi operativi 22,3% 21,5% 19,5% 43,7% 28,1% 18,0% 24,8% Dividendi / proventi operativi 40,2% 34,7% 51,0% 135,2% 64,6% 78,0% 141,3% Risultato netto dell'attività finanziaria / proventi operativi 25,9% 32,7% 37,3% -2,1% 27,8% 17,9% -30,1% 4,57% 4,57% 1,83% - - - - 34,33% 34,93% 48,63% - - - - 1,36% 1,18% 1,01% - - - - 55,08% 60,13% 61,25% - - - - Tier 1 ratio (Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni / attività di rischio ponderate) 34,60% 50,36% 56,23% 59,23% 67,64% 67,04% 45,89% Total capital ratio (Totale Fondi propri / attività di rischio ponderate) 43,82% 71,22% 84,49% 85,62% 90,42% 95,15% 64,25% 10.509.912 13.707.454 14.194.716 12.972.683 13.713.202 14.285.982 13.655.979 INDICI DI RISCHIOSITÀ Sofferenze nette +incagli netti / crediti netti verso clientela Rettifiche di valore su sofferenze e incagli / sofferenze+incagli lordi (grado di copertura) Sofferenze nette / crediti netti verso clientela Rettifiche di valore su sofferenze / sofferenze lorde (grado di copertura delle sofferenze) COEFFICIENTI PATRIMONIALI Basilea 3 dal 31 marzo 20142 Totale Fondi propri (dati in migliaia di euro) di cui: Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni Attività di rischio ponderate 8.297.667 9.693.641 9.447.070 8.973.902 10.258.059 10.064.763 9.753.795 23.985.029 19.247.607 16.799.510 15.151.704 15.165.464 15.013.954 21.253.805 23.886 DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI (in migliaia di euro) OPERATIVI E DI STRUTTURA (numero) Utile (perdita) d'esercizio (918.437) 71.340 223.496 (2.713.054) 283.720 406.317 Utile (perdita) d'esercizio ante esodi anticipati e impairment 345.452 382.601 304.265 316.723 302.156 452.430 27.444 Utile d'esercizio normalizzato 207.687 137.718 266.742 70.124 195.474 388.152 441.574 Proventi operativi Oneri operativi Crediti netti verso clientela di cui: sofferenze nette incagli netti Raccolta diretta da clientela Patrimonio netto (incluso utile/perdita d'esercizio) Attività immateriali Totale attivo Sportelli in Italia Forza lavoro a fine esercizio (dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto di somministrazione) Forza lavoro media (dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto di somministrazione) (*) 687.772 713.096 664.554 262.202 465.070 708.460 640.100 (338.670) (341.302) (319.622) (254.048) (276.650) (278.852) (376.816) 23.330.321 25.168.913 22.584.747 15.692.663 14.536.121 12.560.060 10.446.768 317.590 295.805 227.442 280 277 272 849 749.746 852.993 186.572 - - - - 43.610.938 37.435.005 31.302.960 35.223.005 34.790.516 21.277.596 19.942.079 8.566.696 9.231.816 8.607.721 7.609.829 10.328.266 10.662.230 10.358.682 410 410 410 448 542.792 545.893 596.756 74.171.865 73.914.645 73.336.254 70.895.253 70.897.601 63.450.192 61.983.318 4 4 3 2 2 2 2 1.675 1.588 1.412 1.250 1.380 1.405 1.566 1.579 1.569 1.393 1.212 1.349 1.451 1.509 1. Gli indicatori sono stati costruiti utilizzando i dati riclassificati riportati nel capitolo “Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo”. Le informazioni relative al titolo azionario sono contenute nello specifico capitolo della presente Relazione sulla Gestione. Relativamente agli esercizi 2014 e 2011, gli indici di redditività sono stati costruiti utilizzando l’utile d’esercizio ante oneri per esodi anticipati e impairment. 2.Gli indicatori al 31 dicembre 2014 sono stati calcolati secondo la metodologia di Basilea 3 entrata in vigore il 1° gennaio 2014 (Regolamento UE n.575/2013). I dati al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012 erano stati calcolati secondo la metodologia Basilea 2 AIRB e si riferiscono rispettivamente agli indicatori: Tier1 (patrimonio di base/attività di rischio ponderate) e Total capital ratio (patrimonio di vigilanza + Tier 3/attività di rischio ponderate). Il Gruppo era stato infatti autorizzato il 19 luglio 2013 (a far data dalla segnalazione al 30 giugno 2013) all’utilizzo dei sistemi di rating interno avanzati a fronte del rischio di credito relativo al portafoglio delle PMI e alle esposizioni garantite da immobili residenziali; relativamente al segmento corporate, l’uso dei modelli interni avanzati era stato autorizzato il 16 maggio 2012 (a far data dalla segnalazione al 30 giugno 2012). Per i periodi precedenti i dati erano stati calcolati secondo il metodo Basilea 2 Standard. (*) Nel calcolo della forza lavoro media i dipendenti part-time vengono convenzionalmente considerati al 50%. 390 Relazioni e Bilanci 2014 La struttura organizzativa di UBI Banca Unione di Banche Italiane Scpa, Banca cooperativa quotata alla Borsa di Milano, è a capo dell’omonimo Gruppo bancario strutturato secondo un modello organizzativo di tipo federale, polifunzionale, con un’offerta differenziata per mercato. In qualità di Capogruppo, UBI Banca svolge funzioni di indirizzo strategico (definendo il disegno imprenditoriale del Gruppo), di presidio delle funzioni di business (attraverso il supporto ed il coordinamento delle attività commerciali delle Banche Rete e delle Società Prodotto), di monitoraggio dei rischi, nonché di fornitura di servizi accentrati (direttamente o attraverso Società controllate). Sotto il profilo della governance, UBI Banca ha adottato il sistema dualistico, nel pieno rispetto delle prerogative e delle specificità dei due organi sociali cui sono in capo le responsabilità, distinte, di sorveglianza e di gestione. Nel corso del 2014 la struttura organizzativa della Capogruppo, relativamente al primo ambito presentato nell’organigramma, ha subito parziali modifiche. Organigramma di UBI Banca Scpa CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA CHIEF AUDIT EXECUTIVE SUPPORTO AL CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA CONSIGLIO DI GESTIONE AUDIT DI PROCESS0 E RISCHI AUDIT GOVERNANCE E METHODOLOGIES CONSIGLIERE DELEGATO CHIEF FINANCIAL OFFICER AUDIT RETI DI VENDITA INVESTOR E MEDIA RELATIONS COMPLIANCE CONSULENZA E COMPLIANCE FISCALE PRINCIPI E CONTROLLI CONTABILI E LEGGE 262 ANNUAL & PERIODIC REPORTS PIANIFICAZIONE STRATEGICA, ALM E STUDI AMMINISTRAZIONE E ADEMPIMENTI FISCALI CONTROLLO DI GESTIONE CHIEF RISK OFFICER DIRETTORE AFFARI GENERALI E PARTECIPAZIONI RISK GOVERNANCE CONTROLLO RISCHI DI CREDITO CONTROLLO RISCHI FINANZIARI, OPERATIVI & DI EQUILIBRIO STRUTTURALE AFFARI LEGALI E CONTENZIOSO AFFARI SOCIETARI, PARTECIPAZIONI E RAPPORTI CON LE AUTHORITIES CONTROLLO RISCHI DI RICICLAGGIO & RECLAMI OPERAZIONI STRAORDINARIE DIRETTORE GENERALE CUSTOMER CARE CHIEF BUSINESS OFFICER CHIEF LENDING OFFICER PREVENZIONE E PROTEZIONE SUL LAVORO MODELLI DISTRIBUTIVI, PIANIFICAZIONE E REPORTING POLITICHE E QUALITÀ DEL CREDITO CREDITI CHIEF OPERATING OFFICER CREDITO ANOMALO E RECUPERO CREDITI RETAIL CANALI DIRETTI E COMUNICAZIONE ORGANIZZAZIONE PRIVATE & CORPORATE UNITY GLOBAL TRANSACTION E OPERATIONS OTTIMIZZAZIONE COSTI RISORSE UMANE UBISS UBI ACADEMY FINANZA Organi di Gestione e Controllo Area Servizio Funzione Aree, Servizi e Funzioni di Staff Società in coordinamento operativo Relazione sulla gestione 391 Con decorrenza 14 luglio sono stati apportati alcuni adeguamenti in coerenza con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni di Banca d’Italia in materia di “Sistema dei controlli, sistema informativo e continuità operativa” . In particolare: • l’Area compliance è stata riallocata a riporto diretto del Consigliere Delegato, confermando al proprio interno l’articolazione in compliance Servizi bancari, Servizi di investimento e coordinamento compliance Società del Gruppo; • è stato istituito, in staff al Chief Financial Officer, il servizio Consulenza e compliance fiscale; • è stata rivista l’articolazione delle strutture nell’ambito del Chief Risk Officer con: - la riallocazione in staff al CRO del servizio Risk governance; - la formalizzazione di un’Area controllo rischi di credito (alle dirette dipendenze del CRO), che riunisce più strutture specializzate nel controllo del portafoglio creditizio, nell’AQR, come pure nel presidio dei rating di Gruppo; - una parziale riconfigurazione e ridenominazione delle restanti Aree dipendenti dal CRO: l’Area controllo rischi finanziari, operativi & di equilibrio strutturale e l’Area controllo rischi di riciclaggio & Reclami. A partire dal 1° ottobre, nell’ambito di ulteriori interventi miranti ad ottimizzare la configurazione di alcune strutture, il Servizio Customer Care, precedentemente in staff al Chief Risk Officer, è stato riallocato in staff al Direttore Generale. Infine, con decorrenza 20 ottobre è divenuta operativa la nuova configurazione delle strutture facenti capo al Chief Audit Executive. La revisione – attuata in coerenza con le già citate disposizioni di vigilanza – si è e resa opportuna alla luce delle variazioni intervenute nel perimetro delle Società del Gruppo e nei relativi processi: essa ha portato ad una semplificazione organizzativa (i riporti diretti al CAE sono scesi da 5 a 3) unitamente ad una visione più integrata dei rischi a livello individuale e di Gruppo, in parallelo con un potenziamento del modello di presidio strutturale per ambiti specialistici. Premessa Per quanto concerne i seguenti aspetti dell’informativa sull’attività di UBI Banca nel 2014: - lo SCENARIO DI RIFERIMENTO; - l’ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO; - il SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI; - le NOVITÀ FISCALI, - gli EVENTI RILEVANTI DELL’ESERCIZIO; - l’ATTIVITÀ COMMERCIALE, l'INNOVAZIONE DIGITALE e la MONETICA; 392 Relazioni e Bilanci 2014 si fa rinvio alle specifiche parti della Relazione sulla gestione consolidata. Le risorse umane COMPOSIZIONE DELL'ORGANICO DI UBI BANCA PER FORZA LAVORO 31.12.2014 31.12.2013 Variazione Dipendenti a libro matricola di UBI Banca 2.487 2.171 316 Dipendenti distaccati presso altre Società del Gruppo -1.233 -942 291 820 524 296 di cui: presso UBI Sistemi e Servizi Dipendenti distaccati da altre Società del Gruppo 421 359 62 Dipendenti effettivi in servizio presso UBI Banca 1.675 1.588 87 - - - 1.675 1.588 87 Collaboratori con contratto di somministrazione Forza lavoro Al 31 dicembre 2014 i lavoratori dipendenti a libro matricola UBI Banca erano 2.487, in aumento di 316 unità rispetto all’anno precedente. L’evoluzione è stata determinata principalmente dai passaggi a libro paga di risorse provenienti da altre Società del Gruppo (319 in totale, di cui 302 per trasferimenti, avvenuti con decorrenza 1° gennaio 2014, da UBI Sistemi e Servizi di risorse la cui operatività è rimasta in forza alla Società consortile) e, in misura residuale, dagli inserimenti con contratto a tempo indeterminato (15) e flessibile (21) realizzati a fronte delle 39 uscite registrate (6 per passaggio ad altra Società del Gruppo, 7 per quiescenza, 3 per termine di contratti flessibili e la restante parte per motivazioni a diverso titolo riconducibili alla “natural attrition” aziendale). In termini di personale effettivamente impiegato dalla Capogruppo, l’organico a fine esercizio si presentava costituito da 1.675 risorse, con un incremento, nei dodici mesi, di 87 unità, sostanzialmente dovuto agli accentramenti delle attività di Governo e Controllo di Prestitalia, UBI Factor e UBI Leasing (secondo le previsioni dell’intesa sindacale del 15 gennaio 2014) nonché delle attività di gestione, nell’ambito del credito anomalo, delle "posizioni ristrutturate", precedentemente in carico alle competenti funzioni delle singole Banche Rete. Come risulta dalla tabella di dettaglio, i dipendenti distaccati da UBI Banca presso altre Società del Gruppo a fine 2014 risultavano saliti a 1.233, il 66% dei quali in servizio presso UBI Sistemi e Servizi (820 risorse), con un incremento netto rispetto al dicembre 2013 di 296 unità, che rifletteva la permanenza in distacco presso la Società consortile delle sopra citate risorse passate a libro matricola da UBI Sistemi e Servizi a UBI Banca. Si rileva contestualmente l'incremento di 62 unità delle risorse distaccate presso la Capogruppo da altre Società del Gruppo, riconducibile ai richiamati processi di accentramento. In considerazione delle peculiarità operative di Capogruppo, la composizione dell’organico per qualifica continua ad evidenziare, rispetto al dato consolidato, un maggior peso relativo delle fasce di inquadramento più elevate. Non si rilevano sostanziali variazioni rispetto a fine 2013. Relativamente alle previsioni dell’Accordo Quadro del 29 novembre 2012 in materia di accesso alle prestazioni ordinarie del Fondo di Solidarietà, le circa 13 mila giornate di riduzione e/o sospensione dell’orario di lavoro richieste per il 2014 dal personale operativo presso UBI Banca sono state concesse e fruite tenuto conto delle esigenze produttive e organizzative delle singole strutture di Capogruppo. L’esercizio si pone in continuità con quanto avvenuto nel corso del 2013 in termini di volume di giornate richieste e fruite. A dicembre l’età media dei dipendenti a libro matricola UBI Banca si attestava a 45 anni e 5 mesi (rispetto ai 44 anni e 9 mesi del 2013), mentre l’anzianità media risultava di 17 anni e 3 mesi (16 anni e 8 mesi il dato di raffronto). L’incidenza del personale femminile era pari al 38,2%, in leggera flessione rispetto a fine 2013 (39,6%). Il citato passaggio a libro matricola di UBI Banca delle risorse provenienti da UBI Sistemi e Servizi ha infatti modificato, per quanto in maniera marginale, le proporzioni di genere dell'organico della Capogruppo. In merito alle politiche di remunerazione ed incentivazione si rinvia alla Relazione sulla remunerazione che viene presentata in altra parte del presente fascicolo, redatta ai sensi degli artt. 123 ter del TUF e 84 quater del Regolamento Emittenti, nonché ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza in materia di politiche e prassi di remunerazione e incentivazione per le banche e i gruppi bancari emanate il 18 novembre 2014. Ulteriori elementi informativi sul tema sono riportati nella Relazione sul governo societario di UBI Banca, sempre in allegato al presente fascicolo. Per quanto riguarda, infine, le relazioni sindacali, la formazione, la comunicazione interna, l’ambiente di lavoro e le iniziative di welfare, trattandosi di attività coordinate a livello di Gruppo, si rimanda agli specifici paragrafi contenuti nella Relazione sulla gestione consolidata dove sono riportate anche le informazioni relative all'Accordo sindacale del 26 novembre 2014. COMPOSIZIONE DELL'ORGANICO PER QUALIFICA 31.12.2014 Incidenza % 31.12.2013 Incidenza % Dirigenti 136 8,1% 134 8,4% Quadri Direttivi 3º e 4º livello 532 31,8% 495 31,2% Quadri Direttivi 1º e 2º livello 382 22,8% 373 23,5% 3ª Area Professionale (impiegati) 622 37,1% 583 36,7% 1ª e 2ª Area Professionale (altro personale) Dipendenti effettivi in servizio presso UBI Banca 3 0,2% 3 0,2% 1.675 100,0% 1.588 100,0% Relazione sulla gestione 393 Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo Stato patrimoniale riclassificato Importi in migliaia di euro 31.12.2014 31.12.2013 Variazioni Variazioni % ATTIVO 10. Cassa e disponibilità liquide 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 30. Attività finanziarie valutate al fair value 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 60. Crediti verso banche 70. Crediti verso clientela 80. Derivati di copertura 90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 100. Partecipazioni 110. Attività materiali 120. Attività immateriali 130. Attività fiscali 140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 150. Altre attività Totale dell'attivo 160.330 151.927 8.403 5,5% 1.544.835 3.191.080 -1.646.245 -51,6% 193.167 208.143 -14.976 -7,2% 18.066.883 14.753.276 3.313.607 22,5% 3.576.951 3.086.815 490.136 15,9% 14.055.649 13.487.366 568.283 4,2% 23.330.321 25.168.913 -1.838.592 -7,3% 647.972 215.310 432.662 200,9% 5.583 5.418 165 3,0% 9.624.011 10.608.614 -984.603 -9,3% 634.178 650.742 -16.564 -2,5% 410 410 - - 1.688.730 1.727.626 -38.896 -2,3% 507 2.329 -1.822 -78,2% 642.338 656.676 -14.338 -2,2% 74.171.865 73.914.645 257.220 0,3% -21,2% PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 10. Debiti verso banche 19.140.417 24.285.811 -5.145.394 20. Debiti verso clientela 7.065.270 7.223.913 -158.643 -2,2% 30. Titoli in circolazione 36.545.668 30.211.092 6.334.576 21,0% 40. Passività finanziarie di negoziazione 722.181 1.531.436 -809.255 -52,8% 60. Derivati di copertura 937.018 377.702 559.316 148,1% 80. Passività fiscali 352.883 323.144 29.739 9,2% 100. Altre passività 751.071 631.077 119.994 19,0% 110. Trattamento di fine rapporto del personale 45.443 40.166 5.277 13,1% 120. Fondi per rischi e oneri: 45.218 58.488 -13.270 -22,7% a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 130.+160.+ 170.+180.+190. 200. Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione e azioni proprie Utile (perdita) d'esercizio Totale del passivo e del patrimonio netto 394 Relazioni e Bilanci 2014 1.144 1.061 83 7,8% 44.074 57.427 -13.353 -23,3% 9.485.133 9.160.476 324.657 3,5% -918.437 71.340 -989.777 n.s. 74.171.865 73.914.645 257.220 0,3% Relazione sulla gestione 395 Attività fiscali Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Altre attività 130. 140. 150. 1.144 44.074 a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 200. Totale del passivo e del patrimonio netto Utile (perdita) del periodo 130.+160.+ 170.+180.+190. Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione e azioni proprie 45.218 Fondi per rischi e oneri: 120. 74.171.865 -918.437 9.485.133 45.443 751.071 Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale 352.883 100. Passività fiscali 80. 937.018 722.181 36.545.668 7.065.270 72.591.868 212.354 9.538.886 44.445 1.105 45.550 44.617 580.445 366.121 752.063 675.565 35.242.182 2.180.592 22.953.493 72.591.868 74.171.865 19.140.417 525.106 82.063 1.549.868 410 638.243 10.576.618 5.714 609.406 22.666.345 13.841.245 3.076.556 17.580.462 193.637 1.119.978 126.217 30.9.2014 642.338 507 1.688.730 410 634.178 9.624.011 5.583 647.972 23.330.321 14.055.649 3.576.951 18.066.883 193.167 1.544.835 160.330 31.12.2014 110. Passività finanziarie di negoziazione Derivati di copertura 40. Titoli in circolazione 30. 60. Debiti verso banche Debiti verso clientela 10. 20. PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Totale dell'attivo Attività materiali Attività immateriali Partecipazioni 100. 110. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 90. 120. Crediti verso clientela Derivati di copertura 70. 80. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti verso banche 50. 60. Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita 30. 20. 40. Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie detenute per la negoziazione 10. ATTIVO Importi in migliaia di euro Evoluzione trimestrale dei dati patrimoniali riclassificati 74.506.075 244.650 9.496.994 48.440 1.114 49.554 43.921 898.336 290.029 573.317 600.017 34.662.145 3.423.416 24.223.696 74.506.075 721.697 82.063 1.538.252 410 642.485 10.625.008 5.751 447.010 23.352.148 15.450.016 3.049.841 15.996.041 192.408 2.280.749 122.196 30.6.2014 75.199.613 227.027 9.500.185 59.776 1.052 60.828 43.545 705.434 451.208 462.440 1.513.524 34.489.699 2.658.889 25.086.834 75.199.613 699.446 2.329 1.684.885 410 645.244 10.708.381 5.606 300.274 23.962.361 14.460.750 3.113.263 15.281.956 193.692 4.011.024 129.992 31.3.2014 73.914.645 71.340 9.160.476 57.427 1.061 58.488 40.166 631.077 323.144 377.702 1.531.436 30.211.092 7.223.913 24.285.811 73.914.645 656.676 2.329 1.727.626 410 650.742 10.608.614 5.418 215.310 25.168.913 13.487.366 3.086.815 14.753.276 208.143 3.191.080 151.927 31.12.2013 73.203.469 139.091 8.983.798 58.771 1.083 59.854 39.127 516.425 231.797 835.256 1.457.552 26.743.945 7.280.405 26.916.219 73.203.469 420.688 2.329 1.531.234 410 628.686 10.976.197 5.692 231.834 26.013.350 12.491.061 3.149.620 13.968.794 207.370 3.449.192 127.012 30.9.2013 75.491.903 144.020 8.883.660 59.437 1.083 60.520 38.995 833.387 172.210 881.210 1.787.611 26.717.190 7.441.689 28.531.411 75.491.903 714.059 2.329 1.552.572 410 633.267 10.975.983 5.961 246.075 26.527.303 13.717.646 3.122.272 12.813.746 206.860 4.858.058 115.362 30.6.2013 71.569.676 96.002 8.561.643 39.133 - 39.133 35.218 608.383 284.167 950.122 1.693.378 23.238.243 7.456.576 28.606.811 71.569.676 729.573 2.329 1.630.799 410 581.597 11.235.287 - 108.737 21.539.134 15.283.251 3.185.071 12.192.040 125.579 4.831.209 124.660 31.3.2013 396 Relazioni e Bilanci 2014 Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte Utile (perdita) del periodo 210. 290. 345.452 (918.437) (1.251.894) (11.995) 260. Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte (15.464) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente Utile (perdita) del periodo ante oneri per esodi anticipati e rettifiche/riprese di valore su partecipazioni del Gruppo 250. 150.a 133.676 360.916 Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 210.+240. (311) (4.813) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 130.b+c+d 160. (116.738) Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti 71.340 (311.175) (86) 382.601 246.813 135.788 (6.170) (1.354) (40.367) (188.115) 371.794 (341.302) (338.670) 349.102 (22.977) (164.991) (153.334) 713.096 108.317 232.945 5.239 247.205 119.390 31.12.2013 B (21.630) Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie Risultato della gestione operativa Oneri operativi Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (153.425) (163.615) 130.a 170.+180. Spese per il personale Altre spese amministrative 687.772 Proventi operativi 150.a 112.431 Altri oneri/proventi di gestione 178.153 24.255 Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value Commissioni nette 96.444 276.489 Margine d'interesse 31.12.2014 A Dividendi e proventi simili 150.b 190. 80.+90.+ 100.+110. 40.-50. 70. 10.-20. Importi in migliaia di euro Conto economico riclassificato (989.777) 940.719 11.909 (37.149) (262.277) 225.128 139.846 (1.043) (35.554) (71.377) (22.692) (2.632) (1.347) (1.376) 91 (25.324) 4.114 (54.792) 19.016 29.284 (22.946) Variazioni A-B n.s. n.s. n.s. (9,7%) n.s. 165,8% n.s. (77,0%) (88,1%) (37,9%) (6,1%) (0,8%) (5,9%) (0,8%) 0,1% (3,6%) 3,8% (23,5%) 363,0% 11,8% (19,2%) Variazioni % A/B (1.130.791) (1.251.894) (11.995) 133.098 16.203 116.895 134.153 (1.301) (3.062) (32.699) 19.804 (89.421) (5.326) (47.302) (36.793) 109.225 30.197 42.443 10.727 796 25.062 IV trimestre 2014 C (67.751) (310.274) (86) 242.609 218.997 23.612 (6.152) (523) (3.103) (99.321) 132.711 (82.675) (5.692) (36.195) (40.788) 215.386 27.147 121.023 (285) 16.568 50.933 IV trimestre 2013 D 1.063.040 941.620 11.909 (109.511) (202.794) 93.283 140.305 778 (41) (66.622) (112.907) 6.746 (366) 11.107 (3.995) (106.161) 3.050 (78.580) 11.012 (15.772) (25.871) Variazioni C-D n.s. n.s. n.s. (45,1%) (92,6%) 395,1% n.s. 148,8% (1,3%) (67,1%) (85,1%) 8,2% (6,4%) 30,7% (9,8%) (49,3%) 11,2% (64,9%) n.s. (95,2%) (50,8%) Variazioni % C/D Relazione sulla gestione 397 Margine d'interesse Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (5.326) (1.251.894) (1.130.791) Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte Utile (perdita) del periodo 210. 290. 133.098 Utile (perdita) del periodo ante oneri per esodi anticipati e rettifiche/riprese di valore su partecipazioni del Gruppo (11.995) 16.203 Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte 116.895 Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente 250. 260. 150.a 134.153 (1.301) (3.062) (32.699) 19.804 (89.421) Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti Risultato della gestione operativa Oneri operativi 210.+240. 160. 130.b+c+d 130.a 170.+180. (36.793) Spese per il personale Altre spese amministrative 150.a 150.b (47.302) 109.225 Proventi operativi 42.443 10.727 796 25.062 30.197 Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value Commissioni nette Dividendi e proventi simili IV trimestre Altri oneri/proventi di gestione 190. 80.+90.+ 100.+110. 40.-50. 70. 10.-20. Importi in migliaia di euro Evoluzione trimestrale del conto economico riclassificato (32.296) - - (32.296) 4.253 (36.549) 103 124 (374) (31.172) (5.230) (82.445) (5.314) (36.920) (40.211) 77.215 28.626 8.520 9.636 375 30.058 III trimestre 2014 17.623 - - 17.623 (24.329) 41.952 334 1.868 (2.263) (27.221) 69.234 (84.817) (5.458) (40.699) (38.660) 154.051 25.944 69.470 3.491 38.760 16.386 II trimestre 227.027 - - 227.027 (11.591) 238.618 (914) (1.002) 886 (25.646) 265.294 (81.987) (5.532) (38.694) (37.761) 347.281 27.664 57.720 401 236.558 24.938 I trimestre (67.751) (310.274) (86) 242.609 218.997 23.612 (6.152) (523) (3.103) (99.321) 132.711 (82.675) (5.692) (36.195) (40.788) 215.386 27.147 121.023 (285) 16.568 50.933 IV trimestre (4.929) - - (4.929) 10.711 (15.640) (18) 160 (3.197) (33.552) 20.967 (84.820) (5.683) (41.325) (37.812) 105.787 25.592 50.158 (880) 1.115 29.802 III trimestre 2013 48.018 - - 48.018 (7.086) 55.104 23 (1.609) (32.844) (30.701) 120.235 (97.423) (6.040) (48.699) (42.684) 217.658 27.487 65.469 9.831 63.705 51.166 II trimestre 96.002 (901) - 96.903 24.191 72.712 (23) 618 (1.223) (24.541) 97.881 (76.384) (5.562) (38.772) (32.050) 174.265 28.091 (3.705) (3.427) 165.817 (12.511) I trimestre 398 Relazioni e Bilanci 2014 Risultato della gestione operativa (88) 345.452 (11.995) Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati e rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte - 11.995 1.251.894 (132.341) (132.341) - - 1.251.894 (9.222) (9.222) 1.845 (134.186) (134.186) - 339.192 207.687 - - 207.687 (13.019) 220.706 381 (311) (1.818) (116.738) Nel secondo trimestre 2014 fra le componenti non ricorrenti figurava una posta negativa per 17,9 milioni, dovuta all’adeguamento delle attività per imposte anticipate IRAP già iscritte nel Bilancio al 31 dicembre 2013 (cosiddette “differite attive”) per effetto della riduzione dell’aliquota IRAP dal 4,65% al 4,20% (invariata la maggiorazione fiscale dello 0,92%) introdotta dal D.L. n. 66/2014 a decorrere dall’esercizio 2014. Tale posta è venuta meno per effetto della previsione dell’art. 1, comma 23 della Legge di stabilità 2015, che ha abrogato con effetto retroattivo la disposizione di cui all’art. 2 del D.L. n. 66/2014, relativa alla riduzione delle aliquote IRAP, ripristinando pertanto le aliquote precedenti già dall’anno 2014 (aliquota base banche 4,65% oltre maggiorazioni). Utile (perdita) d'esercizio 11.995 688 (9.910) (9.910) (918.437) 891 891 - - (1.251.894) 2.907 2.907 2.995 360.916 (15.464) Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 891 2.995 Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni (311) (4.813) - 891 Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte - - - 349.102 (116.738) 133.676 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti - (21.630) - (338.670) - - (21.630) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (338.670) (163.615) Altre spese amministrative Oneri operativi (153.425) (163.615) - (153.425) Proventi operativi - Spese per il personale (9.910) 112.431 - 677.862 - 687.772 - 112.431 Altri oneri/proventi di gestione 168.243 178.153 (9.910) 24.255 24.255 al netto delle componenti non ricorrenti Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo Commissioni nette Utile cessione partecipazioni Aviva Vita, Aviva Assicurazioni Vita e UBI Assicurazioni Dividendi e proventi simili Utile cessione partecipazione SIA 96.444 Oneri per esodi anticipati (ex Accordo Quadro 26 novembre 2014) 276.489 Adeguamento del prezzo di cessione della controllata BDG 31.12.2014 96.444 Rettifiche e riprese di valore su titoli azionari, obbligazionari e quote OICR (AFS) Componenti non ricorrenti 276.489 31.12.2014 Margine d'interesse Importi in migliaia di euro Conto economico riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti: dettagli Relazione sulla gestione 399 - - - - - - - Utile (perdita) d'esercizio Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte 311.175 311.175 (311.175) 71.340 (86) - 16.136 16.136 (53.193) (53.193) 2.436 2.436 (500) (500) (3.228) (3.228) 1.594 6.561 6.561 382.601 37 (1.174) Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati e rettifiche/ riprese di valore su partecipazioni del Gruppo (4.228) (5.632) (537) 3.610 246.813 (48.965) 21.768 Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente - 6.561 (4.822) (4.822) 6.561 - (537) (6.170) 3.610 135.788 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 21.768 (48.965) Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni (1.354) - Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte (40.367) Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte - - - (450) (450) 6 (456) (456) - 86 86 - - - (212.645) (212.645) (212.645) - - 137.718 - - 137.718 24.771 112.947 (65) (1.354) (18.599) (188.115) 321.080 - - 371.794 (188.115) Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti Risultato della gestione operativa Oneri operativi 3.610 (22.977) - (337.692) - - (161.381) (153.334) (22.977) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali 3.610 (4.822) (341.302) (164.991) Altre spese amministrative (537) 658.772 (48.965) 713.096 (153.334) Spese per il personale Proventi operativi 178.621 108.317 - al netto delle componenti non ricorrenti 232.945 - Iscrizione DTA IRAP su avviamenti riallineati 108.317 (4.822) Oneri per esodi anticipati (ex Accordo sindacale del 6 marzo 2014) Altri oneri/proventi di gestione (537) Integrazione prezzo di cessione della partecipazione UBI Insurance Broker Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value Commissioni nette (48.965) Cessione della controllata Banque de Dépôts et de Gestion Sa (Svizzera) 5.239 Utile da riacquisto di passività finanziarie (EMTN subordinato) 247.205 Earn out Cerved Group (già Centrale Bilanci) 5.239 Canone di service per la migrazione della ex Centrobanca sul sistema target 247.205 Cessione di azioni Intesa Sanpaolo e A2A (AFS) Dividendi e proventi simili Impairment su titoli azionari, obbligazionari e quote OICR (AFS) 31.12.2013 119.390 Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo Componenti non ricorrenti 119.390 31.12.2013 Margine d'interesse Importi in migliaia di euro (segue) Conto economico riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti Importi in migliaia di euro Margine d'interesse Dividendi e proventi simili Commissioni nette 31.12.2014 al netto delle componenti non ricorrenti 31.12.2013 al netto delle componenti non ricorrenti Variazioni Variazioni % (19,2%) 96.444 119.390 (22.946) 276.489 247.205 29.284 11,8% 24.255 5.239 19.016 363,0% (5,8%) Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/ passività valutate al fair value 168.243 178.621 (10.378) Altri oneri/proventi di gestione 112.431 108.317 4.114 3,8% Proventi operativi 677.862 658.772 19.090 2,9% Spese per il personale (153.425) (153.334) 91 0,1% Altre spese amministrative (163.615) (161.381) 2.234 1,4% (21.630) (22.977) (1.347) (5,9%) (338.670) (337.692) 978 0,3% 339.192 321.080 18.112 5,6% (116.738) (188.115) (71.377) (37,9%) (1.818) (18.599) (16.781) (90,2%) (311) (1.354) (1.043) (77,0%) 381 (65) 446 n.s. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 220.706 112.947 107.759 95,4% Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente (13.019) 24.771 (37.790) n.s. Utile (perdita) d'esercizio 207.687 137.718 69.969 50,8% Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali Oneri operativi Risultato della gestione operativa Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 400 Relazioni e Bilanci 2014 Prospetti di raccordo CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO AL 31 DICEMBRE 2014 Importi in migliaia di euro Schema del bilancio dell'impresa Voci 10.-20. 70. Margine d'interesse Dividendi e proventi simili 40.-50. Commissioni nette 80.+90.+ Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/ 100.+110. riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 190. 150.a Recupero imposte Ammortamenti per migliorie su beni di terzi 24.255 24.255 178.153 178.153 695.500 (7.855) 127 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 250. 260. Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente Utile (perdita) del periodo ante oneri per esodi anticipati e rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo 150.a 210. Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte 290. Utile (perdita) d'esercizio Prospetto riclassificato 96.444 Proventi operativi Risultato della gestione operativa Oneri per esodi anticipati 276.489 127 Oneri operativi Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo 96.444 (7.855) Spese per il personale 31.12.2014 276.489 120.159 Altre spese amministrative Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali 170.+180. e immateriali 160. Riclassifiche Altri oneri/proventi di gestione 150.b 130.a 130. b+c+d 31.12.2014 112.431 - (169.970) (171.470) - 687.772 16.545 (153.425) 7.855 (21.503) (163.615) (127) (21.630) (362.943) 7.855 (127) - 16.545 332.557 - - - 16.545 (338.670) 349.102 (116.738) (116.738) (4.813) (4.813) (311) (311) (1.122.065) (911.370) 1.255.741 - - (7.067) (918.437) - - 1.255.741 16.545 360.916 (3.847) (4.550) (15.464) 1.251.894 (918.437) 133.676 11.995 345.452 (11.995) (11.995) (1.251.894) - - Recupero imposte Ammortamenti per migliorie su beni di terzi (1.251.894) - - Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo Oneri per esodi anticipati (918.437) CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO AL 31 DICEMBRE 2013 Importi in migliaia di euro Schema del bilancio dell’impresa Voci 10.-20. 70. 150.a Prospetto riclassificato 119.390 119.390 247.205 247.205 5.239 5.239 232.945 232.945 Altri oneri/proventi di gestione 116.334 (8.144) 127 Proventi operativi 721.113 (8.144) 127 Spese per il personale Altre spese amministrative Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali 170.+180. e immateriali Oneri operativi Risultato della gestione operativa 160. 31.12.2013 Dividendi e proventi simili 150.b 130.a 130. b+c+d Riclassifiche Margine d'interesse 40.-50. Commissioni nette 80.+90. Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/ +100.+110. riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 190. 31.12.2013 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 250. 260. Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati e rettifiche/riprese di valore su partecipazioni del Gruppo 150.a 210. Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte Rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte 290. Utile (perdita) d'esercizio 108.317 - (153.453) (173.135) - 713.096 119 (153.334) 8.144 (22.850) (164.991) (127) (22.977) (349.438) 8.144 (127) - 119 371.675 - - - 119 (341.302) 371.794 (188.115) (188.115) (40.367) (40.367) (1.354) (1.354) (316.390) (174.551) 310.220 - - 245.891 71.340 - - 310.220 119 135.788 955 (33) 246.813 86 382.601 (86) (86) 311.175 71.340 (6.170) (311.175) - - - (311.175) - 71.340 Relazione sulla gestione 401 Note esplicative alla redazione dei prospetti Gli schemi di bilancio obbligatori sono stati redatti sulla base della Circolare Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, pertanto, ai fini della redazione del presente Bilancio, sono state osservate le previsioni di cui al 3° Aggiornamento del 22 dicembre 2014. Per consentire una visione più coerente con il profilo gestionale vengono redatti i prospetti riclassificati, in applicazione delle seguenti regole: - i recuperi di imposte iscritti alla voce 190 dello schema contabile (altri oneri/proventi di gestione) sono riclassificati a riduzione delle imposte indirette incluse fra le altre spese amministrative; - la voce rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali include le voci 170 e 180 dello schema contabile, nonché le quote di ammortamento dei costi sostenuti per migliorie su beni di terzi classificate alla voce 190; - gli oneri per esodi anticipati (al netto delle imposte) includono un parziale della voce 150a dello schema contabile; - le rettifiche e le riprese di valore su partecipazioni del Gruppo (al netto delle imposte) includono la quasi totalità della voce 210 dello schema contabile. La riconduzione delle voci dei prospetti riclassificati ai dati degli schemi di bilancio viene agevolata da un lato con l’inserimento, a margine di ciascuna voce, del numero corrispondente alla voce di schema obbligatorio ivi ricondotta e dall’altro, con la predisposizione di specifici prospetti di raccordo. Si evidenzia inoltre che i commenti andamentali dei principali aggregati patrimoniali ed economici vengono effettuati sulla base dei prospetti riclassificati, nonché dei prospetti riclassificati riferiti ai periodi di comparazione, cui si uniformano anche le tabelle di dettaglio inserite nei successivi capitoli della presente Relazione. Al fine di agevolare l’analisi dell’evoluzione economica di UBI Banca ed in ottemperanza alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, sono stati inseriti due appositi Prospetti, il primo di sintesi (che consente una lettura comparata dei risultati del periodo in termini normalizzati), il secondo, di natura analitica, che evidenzia l’impatto economico dei principali eventi ed operazioni non ricorrenti essendo i relativi effetti patrimoniali e finanziari, in quanto strettamente connessi, non significativi - che così si riassumono: Esercizio 2014: - rettifiche e riprese di valore su titoli azionari, obbligazionari e quote OICR (AFS); - adeguamento del prezzo di cessione della controllata Banque de Dépôts et de Gestion Sa (Svizzera); - oneri per il Piano di esodi anticipati (ex Accordo Quadro del 26 novembre 2014); - utile dalla cessione della partecipazione SIA Spa; - utile dalla cessione delle partecipazioni Aviva Vita, Aviva Assicurazioni Vita e UBI Assicurazioni; - rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo (BBS, Carime, BPA, BRE, UBI Banca International e UBI Leasing). 402 Relazioni e Bilanci 2014 Esercizio 2013: - rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo (Prestitalia, UBI Leasing, UBI Pramerica SGR e BY YOU); - impairment su titoli azionari, obbligazionari e quote OICR (AFS); - cessione delle azioni Intesa Sanpaolo e A2A (AFS); - canone di service per la migrazione della ex Centrobanca sul sistema target; - adeguamento di prezzo per la cessione della partecipazione in Centrale Bilanci (ora Cerved Group) avvenuta nel 2008; - utile dal riacquisto di titoli obbligazionari subordinati (Tier 2) emessi nell’ambito del Programma EMTN; - cessione della controllata Banque de Dépôts et de Gestion Sa (Svizzera); - integrazione di prezzo per la cessione di UBI Insurance Broker; - oneri per esodi anticipati (ex Accordo sindacale del 6 marzo 2014); - iscrizione di un credito per imposte anticipate (DTA) IRAP, non stanziate nei precedenti esercizi, sugli avviamenti riallineati. Il conto economico I dati economici commentati fanno riferimento ai prospetti riclassificati – conto economico, evoluzione trimestrale e conto economico al netto delle principali componenti non ricorrenti (sintetico e analitico) – riportati nello specifico capitolo, ai quali anche le tabelle di dettaglio di seguito inserite sono state uniformate. Per la descrizione degli interventi, si rinvia alle Note esplicative che seguono i prospetti riclassificati, nonché ai prospetti di raccordo. Si precisa inoltre che il commento proposto esamina le dinamiche che hanno caratterizzato sia i dodici mesi (l’esercizio 2014 rispetto al precedente), sia il quarto trimestre (quest’ultimo – evidenziato da un leggero sfondo – viene raffrontato con il precedente terzo trimestre, in modo da cogliere fenomeni e tendenze che abbiano alimentato i risultati progressivi dell’anno). In un contesto economico che continua a delinearsi difficile, anzi talvolta avverso, nell’ambito dei periodici test, UBI Banca ha proceduto a contabilizzare l’impairment delle partecipazioni detenute nelle Banche del Gruppo, ha cioè rettificato in termini significativi (1.252 milioni di euro) i valori contabili a cui gli stessi asset erano stati iscritti. Parallelamente, a margine degli Accordi sottoscritti il 26 novembre 2014 con le Organizzazioni Sindacali, sono stati spesati oneri per esodi anticipati per complessivi 12 milioni. Ai fini di un’analisi coerente del profilo reddituale e gestionale, si è proceduto ad isolare entrambi gli effetti, sia le rettifiche di valore rivenienti dalla procedura di impairment – per la cui dinamica tecnica si rinvia a quanto riportato in Nota Integrativa – sia gli incentivi all’esodo, allocati in due voci separate (esposte al netto delle imposte) evidenziate nei prospetti riclassificati alle ultime righe prima del risultato netto d’esercizio. Per la Capogruppo, l’esercizio 2014 si è chiuso con un utile netto ante oneri per incentivi all’esodo e rettifiche/riprese di valore su partecipazioni del Gruppo pari a 345,5 milioni, che si raffrontano con i 382,6 milioni conseguiti nel 2013. Lo schema reddituale della Capogruppo continua ad essere alimentato principalmente dai dividendi, in presenza di significativi, ma minori, apporti dall’attività finanziaria (il cui risultato del 2013 va letto in termini eccezionali) e dal margine d’interesse (che più riflette le difficoltà del contesto operativo). La debole dinamica dei ricavi è stata peraltro accompagnata da un’ulteriore modesta riduzione degli oneri operativi, ma soprattutto dalla sensibile diminuzione delle rettifiche sia per deterioramento crediti sia per deterioramento di attività e passività finanziarie. Il quarto trimestre del 2014 si è chiuso con un utile netto ante oneri per esodi anticipati e impairment sulle partecipazioni del Gruppo di 133,1 milioni, contro i 242,6 milioni dell’analogo periodo 2013 (che aveva beneficiato di una componente fiscale non ricorrente legata al reassessment delle differite attive IRAP non stanziate nei precedenti esercizi sugli avviamenti riallineati), e il risultato negativo per 32,3 milioni del terzo trimestre 2014 (influenzato dallo scarso apporto di dividendi). In termini progressivi, i proventi operativi – espressione della gestione bancaria caratteristica – si sono attestati a 687,8 milioni, contro i 713,1 milioni dell’esercizio di raffronto, per effetto delle determinanti di seguito specificate. Prima di analizzare le singole voci di ricavo, è opportuno ricordare il ruolo di holding che UBI Banca svolge, da un lato gestendo i flussi di liquidità di tutte le Banche/Società del Gruppo, a cui garantisce funzionalmente i finanziamenti necessari e la possibilità di investimento degli eccessi accumulati, e dall’altro agendo quale gestore unico del portafoglio delle attività finanziarie. Stante tale ruolo di coordinamento e di indirizzo, conseguente alla stessa configurazione organizzativa del Gruppo, UBI Banca detiene partecipazioni in tutte le principali Società consolidate e gli utili da queste distribuiti ne costituiscono la primaria fonte reddituale. Tale ruolo si è progressivamente affiancato all’attività commerciale: creditizia specialistica, derivante dall’operatività della ex Centrobanca, e quale emittente carte di credito, nonché gestore dello stock residuale di mutui extra-captive e di prestiti personali e finalizzati, riveniente dall’attività della ex B@nca 24-7. I dividendi e proventi simili sono saliti a 276,5 milioni (+29,3 milioni), provenienti pressoché interamente dalle partecipazioni del Gruppo, come evidenziato in tabella. Dell’ammontare complessivamente incassato, 209,5 milioni derivano dalle Banche Rete (+77,1 milioni rispetto al 2013), principalmente BPB, BPCI, Carime e BPA, quale riflesso dei migliorati risultati di esercizio. I 36,1 milioni relativi a BRE si riferiscono invece alla distribuzione di parte della Riserva Statutaria (deliberata dall’Assemblea del 25 marzo 2014) alla luce dell’elevata patrimonializzazione aziendale. Le Società Prodotto hanno contribuito alla formazione dell’aggregato con 58,8 milioni (-46,2 milioni), risentendo soprattutto dei minori dividendi distribuiti da Lombarda Vita (-31,3 milioni), ma anche dalle altre Società assicurative (-8,3 milioni), nonché da UBI Pramerica SGR (-5,6 milioni). Il portafoglio titoli ha incassato complessivamente 8,2 milioni, di cui 3,1 milioni provenienti dalla società SIA Spa (società leader per le infrastrutture e i servizi tecnologici nelle aree dei pagamenti e della monetica); nel 2013 erano stati percepiti dividendi per 9,8 milioni, sostenuti per 3,9 milioni dall’apporto delle azioni Intesa Sanpaolo. DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI Importi in migliaia di euro Banca Popolare di Bergamo Spa 31.12.2014 31.12.2013 129.109 107.433 Banca Regionale Europea Spa 36.111 - Banca Popolare Commercio e Industria Spa 25.800 11.551 UBI Pramerica SGR Spa 20.053 25.683 Banca Carime 11.180 - Banca Popolare di Ancona Spa 4.146 - UBI Banca Private Investment Spa 3.837 2.270 Banco di Brescia Spa 3.151 13.372 14.083 45.361 Lombarda Vita Spa UBI Factor Spa Altre partecipazioni (voce 100) Dividendi percepiti da voce 100 Partecipazioni Dividendi percepiti da voce 40 AFS Dividendi percepiti da voce 20 Negoziazione e voce 30 Fair Value Option Totale - 2.275 20.831 29.443 268.301 237.388 5.985 8.600 2.203 1.217 276.489 247.205 Relazione sulla gestione 403 RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE Importi in migliaia di euro Plusvalenze (A) Utile da negoziazione (B) Minusvalenze (C) Perdite da negoziazione (D) Risultato netto 31.12.2014 [(A+B)-(C+D)] 31.12.2013 1. Attività finanziarie di negoziazione 1.685 29.442 (701) (1.815) 28.611 59.204 1.093 28.218 (372) (1.067) 27.872 55.684 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 578 51 (299) (3) 327 1.966 1.3 Quote di O.I.C.R. 14 42 (30) (10) 16 70 1.4 Finanziamenti - - - - - - 1.5 Altre - 1.131 - (735) 396 1.484 2. Passività finanziarie di negoziazione - 13.176 - (3.519) 9.657 10.749 - 13.176 - (3.519) 9.657 10.749 2.1 Titoli di debito 2.2 Debiti - - - - - - 2.3 Altre - - - - - - 3. Altre passività finanziarie: differenze di cambio 4. Strumenti derivati 4.1 Derivati finanziari - su titoli di debito e tassi di interesse - su titoli di capitale e indici azionari - su valute e oro - altri X X X X 770 (1.116) 355.285 365.232 (386.607) (340.906) (5.368) (23.888) 355.285 365.232 (386.607) (340.363) (4.825) (16.208) 351.082 360.072 (382.805) (333.701) (5.352) (16.409) 554 623 (276) (1.996) (1.095) (1.283) X X X X 1.628 1.355 3.649 4.537 (3.526) (4.666) (6) 129 - - - (543) (543) (7.680) 356.970 407.850 (387.308) (346.240) 33.670 44.949 31.12.2014 31.12.2013 (8.069) (4.182) Risultato netto 31.12.2014 31.12.2013 4.2 Derivati su crediti Totale RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA Importi in migliaia di euro Risultato netto dell'attività di copertura UTILI (PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO Importi in migliaia di euro Utili Perdite Attività finanziarie 1. Crediti verso banche 2. Crediti verso clientela - - - - 2.447 (11.771) (9.324) (2.338) 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 167.893 (1.150) 166.743 188.192 138.261 (1.079) 137.182 137.089 51.103 3.1 Titoli di debito 3.2 Titoli di capitale 9.910 (71) 9.839 3.3 Quote di O.I.C.R. 19.722 - 19.722 - 3.4 Finanziamenti - - - - 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Totale attività - - - - 170.340 (12.921) 157.419 185.854 Passività finanziarie 1. Debiti verso banche - - - - 2. Debiti verso clientela - - - - 3. Titoli in circolazione 59 (7.999) (7.940) 3.161 Totale passività 59 (7.999) (7.940) 3.161 170.399 (20.920) 149.479 189.015 31.12.2014 31.12.2013 3.073 3.163 178.153 232.945 Totale RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE Importi in migliaia di euro Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE, DI COPERTURA, DI CESSIONE/RIACQUISTO E DELLE ATTIVITÀ/PASSIVITÀ VALUTATE AL FAIR VALUE 404 Relazioni e Bilanci 2014 Il risultato netto dell’attività finanziaria ha totalizzato 178,2 milioni generati dalla negoziazione, ma soprattutto dalla cessione di attività finanziarie (232,9 milioni nel 2013). In particolare: • la negoziazione ha registrato un saldo positivo di 33,7 milioni (45 milioni nel 2013), riconducibile per 27,9 milioni agli utili/perdite conseguiti sul mercato dei titoli di debito e per 9,7 milioni alla chiusura di tutte le posizioni scoperte. L’attività in valuta ha generato 2,8 milioni, mentre negativa è stata la contribuzione dei titoli di capitale e derivati ad essi connessi (-0,8 milioni), la chiusura dei derivati su crediti (-0,5 milioni), nonché la negoziazione dei derivati su titoli di debito e tassi d’interesse (-5,4 milioni, quali utili, plusvalenze e ratei)1; • la copertura (-8,1 milioni) – che esprime la variazione di fair value dei derivati e delle poste coperte – si riferisce principalmente agli effetti della valutazione dei derivati su titoli AFS, solo in parte mitigati dai derivati sulle emissioni obbligazionarie (-4,2 milioni nel 2013 da collegarsi ai titoli AFS, parzialmente compensati dagli effetti positivi della valutazione dei derivati su prestiti obbligazionari); • la valutazione al fair value – relativa agli investimenti in fondi Tages, alla residuale posizione in hedge fund, nonché alle partecipazioni di private equity della ex Corporate Bank del Gruppo – è stata positiva per 3,1 milioni (3,2 milioni nel 2013); • la cessione di AFS e il riacquisto di passività finanziarie hanno dato luogo a utili per 149,5 milioni, riconducibili: per +137,2 milioni ai titoli di debito (di cui +128,9 milioni dalla vendita di circa 7 miliardi di titoli di Stato italiani); per +9,8 milioni alla cessione di titoli di capitale (di cui 9,9 milioni dalla vendita di SIA Spa, non ricorrente); per +19,7 milioni alla dismissione di quote OICR (ETF, cioè fondi azionari europei che replicano passivamente gli indici di riferimento); per -9,3 milioni alla cessione di posizioni deteriorate (in capo alla ex Centrobanca e alla ex B@nca 24-7, prevalentemente concentrate nel quarto trimestre)2; nonché per -7,9 milioni al riacquisto di titoli in circolazione nell’ambito della consueta operatività in contropartita con la clientela, in un contesto di tassi in riduzione negli ultimi mesi dell’anno. Nel 2013 l’attività di cessione e riacquisto aveva dato luogo a 189 milioni di utili, dei quali: 137,1 milioni da titoli di debito (+138,8 milioni da titoli di Stato italiani e -1,7 milioni da altre obbligazioni, perlopiù di emittenti bancari); 51,1 milioni dai titoli di capitale (48,4 milioni dalle azioni Intesa Sanpaolo, 0,6 milioni da A2A e 0,5 milioni dall’integrazione di prezzo sulla cessione di Cerved Group del 2008, importi tutti oggetto di normalizzazione, e 1,6 milioni dalla partecipazione in Unione Fiduciaria); 3,2 milioni dal riacquisto di proprie emissioni obbligazionarie (al cui interno figuravano i 4,8 milioni, non ricorrenti, rivenienti dal buy-back del settembre 2013 del prestito Lower Tier 2 callable con scadenza 2018); nonché -2,3 milioni dalla cessione di diversi pacchetti di crediti (prevalentemente sofferenze chirografarie della ex B@nca 24-7 e marginali posizioni della ex Centrobanca). Gli altri proventi e oneri di gestione sono saliti a 112,4 milioni (+3,8%), sintetizzando soprattutto la consistenza e la dinamica dei proventi, a fronte di una più contenuta evoluzione degli oneri sottostanti. Nel complesso, le voci non mostrano variazioni significative: minori recuperi spese, maggiori fitti e canoni attivi dalla gestione immobiliare e sopravvenienze attive/ passive sostanzialmente in linea con il precedente esercizio (che pure evidenziava un rimborso straordinario di 1,5 milioni quali ritenute fiscali sui dividendi di una Controllata estera e al passivo 2,4 milioni quali ristori alla clientela di Prestitalia). La variazione dell’aggregato va interamente ascritta alla dinamica dei “Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo” – peraltro la componente più rilevante – saliti a 64,8 milioni (+4,5 milioni), riflettendo gli accentramenti in Capogruppo di attività in ambito Chief Financial Officer e Chief Risk Officer (da parte di UBI Leasing, UBI Factor e Prestitalia) avvenuti nel corso del primo semestre dell’anno, la crescita dei volumi operativi in ambito Finanza, nonché l'attivazione di nuovi service (quali il servizio studi e l'accentramento dell'attività di gestione e monitoraggio delle posizioni ristrutturate); incrementi solo parzialmente compensati dagli effetti conseguenti all'incorporazione di Centrobanca (efficace dal 6 maggio 2013). ALTRI PROVENTI E ONERI DI GESTIONE Importi in migliaia di euro Altri proventi di gestione Recupero spese e altri ricavi su c/c Recupero altre spese Recuperi di imposte 31.12.2014 31.12.2013 116.934 112.271 2 1 10.136 11.046 7.855 8.144 Fitti, canoni attivi e altri proventi per gestione immobili 33.456 32.804 Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo 64.797 60.334 Altri proventi e sopravvenienze attive 8.543 8.086 Riclassifica "recuperi di imposte" (7.855) (8.144) Altri oneri di gestione (4.503) (3.954) (127) (127) Ammortamento migliorie su beni di terzi Oneri relativi ai contratti di locazione finanziaria - (6) Altri oneri e sopravvenienze passive Riclassifica ammortamenti migliorie su beni di terzi per cespiti in affitto (4.503) (3.948) Totale 127 127 112.431 108.317 Il margine d’interesse ha subito una flessione a 96,4 milioni3, che recepisce, fra l’altro, anche gli effetti del temporaneo rialzo della curva dei tassi nel 20144. In dettaglio5: 1 Quest’ultima componente nel 2013 incorporava perdite su derivati riferiti a tassi d’interesse per 33,6 milioni contabilizzati nel primo trimestre, rivenienti principalmente dalla manovra di parziale rimodulazione delle coperture del rischio tasso (IRS) sui prestiti obbligazionari di propria emissione, sui mutui della ex B@nca 24-7, ma anche sulle attività e passività delle Società del Gruppo. Tale impatto era stato bilanciato dall’effetto positivo sugli attivi e passivi delle Banche Rete e delle Società Prodotto con un esito sostanzialmente neutro sul bilancio consolidato. 2 In base al criterio di contabilizzazione degli utili/perdite da cessione di crediti stabilito da Banca d’Italia, il prezzo di cessione viene confrontato con il valore di bilancio delle posizioni cedute alla chiusura dell’esercizio precedente, senza tenere conto delle eventuali rettifiche di valore operate in corso d’anno. Ne consegue che, ai fini di una corretta valutazione del risultato netto delle cessioni effettuate, la perdita iscritta alla voce 100a – pari a 9,3 milioni – deve essere letta congiuntamente alle eventuali riprese di valore sui medesimi crediti ceduti, contabilizzate alla voce 130a (10,1 milioni con riferimento allo stock ceduto nel mese di dicembre). 3 Il margine d’interesse incorpora peraltro il costo finanziario che UBI Banca sostiene a fronte degli investimenti nelle partecipazioni del Gruppo, mentre i correlati ricavi finanziari alimentano la voce dividendi. 4 La media del tasso Euribor a 1 mese si presenta sostanzialmente stabile nei due esercizi (0,131% nel 2013 e 0,135% nel 2014), benché nella prima parte dell’anno si siano registrate fluttuazioni di una certa intensità (0,229% la media dei primi 6 mesi a fronte dello 0,042% del secondo semestre). 5 L a ricostruzione dei saldi netti è avvenuta allocando gli interessi attivi e passivi dei derivati di copertura all’interno delle diverse aree di attività (finanziaria, con banche, con clientela). L’analisi riportata descrive la contribuzione per settore di attività al margine d’interesse, ancorché vada tenuto presente che l’operatività della Capogruppo continua ad essere caratterizzata da flussi trasversali ai singoli settori (ad esempio provvista da clientela ovvero raccolta dalle Banche Rete per impieghi alle Società Prodotto). Relazione sulla gestione 405 INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioni 31.12.2014 31.12.2013 22.305 - - 22.305 50.127 408.737 - - 408.737 418.007 108.802 3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 97.731 - - 97.731 4. Crediti verso banche 63.009 23.111 - 86.120 50.259 5. Crediti verso clientela 9.071 455.118 - 464.189 598.453 6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - 7. Derivati di copertura X X 43.234 43.234 3.771 8. Altre attività Totale X X 155 155 195 600.853 478.229 43.389 1.122.471 1.229.614 Debiti Titoli Altre Passività 31.12.2014 31.12.2013 INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 1. Debiti verso banche centrali (19.846) - - (19.846) (67.417) 2. Debiti verso banche (78.973) X - (78.973) (191.583) 3. Debiti verso clientela (20.143) X - (20.143) (59.860) X (890.745) - (890.745) (746.943) (44.003) 4. Titoli in circolazione (15.959) - - (15.959) 6. Passività finanziarie valutate al fair value 5. Passività finanziarie di negoziazione - - - - - 7. Altre passività e fondi X X (361) (361) (418) 8. Derivati di copertura Totale X X - - - (134.921) (890.745) (361) (1.026.027) (1.110.224) 96.444 119.390 Margine d'interesse • il portafoglio titoli di proprietà ha generato interessi per 410,9 milioni (406,5 milioni nel 2013), a fronte di investimenti in titoli di debito cresciuti nei dodici mesi di 2,2 miliardi. I titoli di Stato italiani continuano ad assicurare un contributo rilevante al margine d’interesse (408,7 milioni dal portafoglio AFS e 97,7 milioni dal portafoglio HTM), sebbene il comparto incorpori i costi della copertura (differenziali corrisposti sui derivati per -101,9 milioni, in diminuzione rispetto ai precedenti -126,4 milioni); • l’attività sul mercato interbancario, focalizzata prevalentemente sull’intermediazione infragruppo, ha dato luogo ad un saldo negativo di 12,7 milioni, in deciso miglioramento rispetto ai precedenti -208,7 milioni. Tale andamento trova giustificazione sia nella flessione della raccolta da banche (-3,3 miliardi nei dodici mesi) a fronte di impieghi in moderata crescita (+0,8 miliardi), sia nella diminuzione degli interessi corrisposti sui finanziamenti dalla Banca Centrale (scesi da 67,4 a 19,8 milioni, in seguito alle progressive riduzioni del parametro sulle operazioni di rifinanziamento principale: dallo 0,75% di inizio 2013 all’attuale 0,05%, in essere dal 10 settembre 2014, ma anche per effetto dei parziali rimborsi effettuati nel quarto trimestre); • l’attività con la clientela ha evidenziato un risultato negativo di 301,5 milioni (-78,1 milioni nel 2013), in relazione sia alla dinamica dei volumi attivi intermediati (-1,8 miliardi la riduzione degli impieghi alla clientela nei dodici mesi e -134,3 milioni il minor flusso di interessi provenienti dai finanziamenti retail e corporate), sia al costo dei titoli in circolazione che UBI Banca emette ormai per tutta la clientela ordinaria e istituzionale del Gruppo. Gli interessi passivi corrisposti ai sottoscrittori sono infatti saliti da 746,9 a 890,7 milioni, parallelamente alla crescita dell’ammontare outstanding (+6,3 miliardi nei dodici mesi, essenzialmente correlati alle obbligazioni sottoscritte dalla clientela delle Banche Rete e ai Covered Bond). Stanti tali andamenti, la pur significativa riduzione del costo della raccolta a vista (-39,7 milioni sulla scia dell’allentamento monetario e delle manovre di ottimizzazione) non ha di fatto influenzato il risultato complessivo originato dall’operatività con clientela. Il saldo netto beneficia inoltre dei differenziali incassati sulla copertura dei prestiti obbligazionari di propria emissione (145,2 milioni, rispetto ai 130,2 milioni del periodo di raffronto). Le commissioni nette sono migliorate a 24,3 milioni, registrando in primis la dinamica delle componenti passive ed in particolare delle garanzie ricevute. In seguito all’estinzione anticipata delle obbligazioni con garanzia dello Stato – emesse nei primi mesi del 2012 per un ammontare nominale di 6 miliardi al fine di aumentare gli attivi stanziabili in BCE ed estinte rispettivamente il 7 marzo per 3 miliardi e il 7 agosto 2014 per i restanti 3 miliardi – si è azzerato il costo legato a tale concessione. Essendo il costo rappresentato da una percentuale in base annua applicata al valore nominale delle obbligazioni in essere, i due esercizi evidenziano la significativa riduzione di spesa dai 46,5 milioni del 2013 agli attuali 18,4 milioni. Con riferimento alle altre voci si segnalano invece: l’incremento della negoziazione di strumenti finanziari, le riduzioni del collocamento titoli e della consulenza in materia d’investimenti, ma soprattutto il ridimensionamento della voce “altri servizi6” (-12,3 milioni, considerata al netto della corrispettiva voce passiva), dove confluiscono le 6 I dati al 31 dicembre 2013 hanno subito una riclassificazione (pari a 18.318 mila euro) dalla voce “altri servizi” principalmente alla voce “servizi di incasso e pagamento” (18.309 mila euro) in relazione ad una più opportuna allocazione delle commissioni percepite dai circuiti di pagamento internazionali delle carte di credito sulle transazioni effettuate dalla clientela. 406 Relazioni e Bilanci 2014 commissioni sui finanziamenti (scese di 10,3 milioni per effetto della ridotta operatività) e sulle carte di credito (-0,3 milioni). Al passivo, si osservano d’altro canto le minori commissioni sostenute per l’offerta fuori sede di strumenti finanziari (carte di credito e altri prodotti) collocati dalle Banche Rete. EVOLUZIONE TRIMESTRALE DEL CONTRIBUTO DELL'ATTIVITÀ FINANZIARIA COMMISSIONI ATTIVE: COMPOSIZIONE Attività finanziarie di negoziazione Importi in migliaia di euro Passività finanziarie di negoziazione Importi in migliaia di euro a) garanzie rilasciate c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli 4. custodia e amministrazione di titoli 5. banca depositaria 6. collocamento di titoli 31.12.2014 31.12.2013 8.360 6.937 17.665 18.080 9.667 7.845 961 920 - - 999 739 - - 524 1.721 Altre passività finanziarie: differenze di cambio (1.406) (1.326) 9.777 26.625 Risultato netto dell'attività di copertura (4.123) (471) (1.827) (1.648) Attività finanziarie 49.195 10.609 64.194 33.421 Passività finanziarie (3.104) (1.756) (1.803) (1.277) Utili (perdite) da cessione/riacquisto 46.091 8.853 62.391 32.144 9. distribuzione di servizi di terzi 1.154 915 18.107 19.594 d) servizi di incasso e pagamento e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione - 6 22 23 j) altri servizi 39.320 50.149 Totale 83.474 94.789 31.12.2014 31.12.2013 i) tenuta e gestione dei conti correnti COMMISSIONI PASSIVE: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro a) garanzie ricevute (18.845) (46.866) c) servizi di gestione e intermediazione: (24.625) (26.417) 1. negoziazione di strumenti finanziari (2.537) (2.845) (5) (9) 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli 4. custodia e amministrazione di titoli 5. collocamento di strumenti finanziari 6. o fferta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi d) servizi di incasso e pagamento - - (1.411) (1.080) - - (20.672) (22.483) (2.958) (4.975) e) altri servizi (12.791) (11.292) Totale (59.219) (89.550) 6.464 556 Risultato netto 727 18.593 3.595 Risultato netto dell'attività di negoziazione 5.933 728 9.381 (402) 1.012 4.361 9.3. altri prodotti 1.390 (1.859) 8.1 in materia di investimenti - - (1.340) 7 188 (753) 602 5.933 426 I trimestre (2.916) (1) 9.2. prodotti assicurativi II trimestre 496 4.361 - III trimestre (1.149) 8. attività di consulenza 9.1. gestioni di portafogli IV trimestre Strumenti derivati Risultato netto delle attività/ passività finanziarie valutate al fair value 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 2014 1.881 1.464 (871) 599 42.443 8.520 69.470 57.720 beneficiando delle attese di ulteriori interventi espansivi da parte della BCE (nei mesi da settembre a dicembre il rendimento dei titoli di Stato italiani a 10 anni si è ridotto di oltre 45 punti base). Il risultato è stato infatti sostenuto dalla vendita di titoli di debito in portafoglio (che ha generato un utile di 48,2 milioni), dalla vendita delle azioni SIA (con una plusvalenza di 9,9 milioni) e dalla ripresa del portafoglio valutato a FVO (+1,9 milioni, derivanti da alcune partecipazioni di private equity e dalle differenze di cambio positive sulle quote OICR in valuta); una contribuzione negativa è invece venuta dalla negoziazione (-1,4 milioni), dalla copertura (-4,1 milioni), dal riacquisto di titoli in circolazione in contropartita della clientela (-3,1 milioni), nonché dalla cessione di crediti (-9 milioni). Anche nel trimestre di raffronto gli utili erano stati sostanzialmente originati dalla cessione di titoli di Stato, ma per un importo di 10,7 milioni, come positiva si era confermata la valutazione del portafoglio a FVO (+1,5 milioni), mentre la negoziazione aveva avuto un saldo negativo (-1,3 milioni), parimenti alla copertura (-0,4 milioni) e al riacquisto di proprie obbligazioni (-1,8 milioni); • gli altri oneri e proventi di gestione sono saliti a 30,2 Commissioni nette 24.255 5.239 Dal punto di vista congiunturale, nel quarto trimestre i proventi operativi hanno totalizzato 109,2 milioni (contro i 215,4 milioni dell’analogo periodo 2013) che si confrontano con i 77,2 milioni del terzo trimestre 2014. Rispetto a quest’ultimo periodo, i ricavi crescono di 32 milioni, grazie alle seguenti determinanti: • i dividendi sono saliti da 0,4 a 0,8 milioni e si riferiscono per la quasi totalità a incassi avvenuti sulle partecipazioni di private equity allocate nel portafoglio valutato con fair value option e solo in via residuale ad incassi relativi al portafoglio di negoziazione; • l’attività finanziaria ha conseguito un risultato di 42,4 milioni (8,5 milioni nel periodo precedente), milioni dai precedenti 28,6 milioni, riflettendo un incremento delle sopravvenienze attive legato ad una penale conseguente all’estinzione anticipata di un finanziamento; EVOLUZIONE TRIMESTRALE DEL MARGINE D'INTERESSE Importi in migliaia di euro Intermediazione con la clientela Attività finanziaria Interbancario Componenti residuali Margine d'interesse 2014 IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre (81.279) (77.158) (80.314) (62.767) 97.370 105.777 104.736 102.984 8.922 1.530 (7.965) (15.186) 49 (91) (71) (93) 25.062 30.058 16.386 24.938 Relazione sulla gestione 407 • il margine d’interesse si è attestato a 25,1 milioni (-5 milioni), quale conseguenza in gran parte delle aspettative di ulteriore discesa dei tassi d’interesse. L’intermediazione con la clientela ha accresciuto il proprio peso negativo, registrando minori flussi di interessi attivi (-9,8 milioni) a fronte di volumi di impieghi sostanzialmente stabili e di un costo della raccolta parimenti stabile. I titoli di debito in portafoglio hanno ridotto la propria contribuzione (-8,4 milioni), anche in seguito alla scadenza dei BTP a suo tempo iscritti nel portafoglio HTM con cedola al 6%. L’interbancario per contro ha mostrato un’evoluzione positiva, quale conseguenza da un lato dei diminuiti volumi di raccolta (sia verso Banche Centrali, sia infragruppo) e, dall’altro lato, per il riposizionamento dei tassi interbancari su valori prossimi allo zero dopo l’intervento di BCE sul parametro di rifinanziamento principale (il 10 settembre 2014 allo 0,05%); • le commissioni nette hanno totalizzato 10,7 milioni (dai 9,6 milioni del terzo trimestre), beneficiando della dinamica delle commissioni passive a fronte di componenti attive stabili nei due periodi. Il miglioramento si spiega in primis con la citata estinzione (il 7 agosto 2014 degli ultimi 3 miliardi) delle obbligazioni con garanzia dello Stato, il cui costo – ricompreso fra le garanzie ricevute – si è azzerato dopo i 2,7 milioni spesati nel terzo trimestre; tale andamento ha peraltro più che compensato le maggiori retrocessioni riconosciute ai promotori finanziari per l’offerta fuori sede di prodotti e servizi (+1,2 milioni). EVOLUZIONE TRIMESTRALE DELLE COMMISSIONI NETTE Importi in migliaia di euro 2014 IV trimestre Servizi di gestione, intermediazione e consulenza (al netto delle corrispettive voci passive): negoziazione di strumenti finanziari negoziazione di valute gestioni di portafogli III trimestre II trimestre I trimestre (2.422) (2.078) (2.746) 286 1.603 1.126 1.936 2.465 244 230 228 254 - - - - 188 (38) (384) (178) collocamento di titoli 402 96 2 24 (4) (2) 2 3 attività di consulenza 993 1.142 922 1.304 distribuzione di servizi di terzi 309 278 292 275 (6.157) (4.910) (5.744) (3.861) offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi Servizi bancari (al netto delle corrispettive voci passive): 13.149 11.714 6.237 115 garanzie 2.790 (1.094) (3.850) (8.331) servizi di incasso e pagamento 5.320 3.419 3.647 2.763 - - - - servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione tenuta e gestione dei conti correnti altri servizi Commissioni nette 408 Relazioni e Bilanci 2014 • le spese per il personale (esclusi gli oneri per esodi anticipati) si sono mantenute stabili a 153,4 milioni, riassumendo in ogni caso fenomeni diversi. Da un lato, continua a farsi sentire l’effetto contabile conseguente ad un rilascio fondi avvenuto nel 2013, mentre dall’altro agiscono le componenti ordinarie (l’evoluzione delle retribuzioni e le componenti variabili, legate ai sistemi incentivanti, nonché il moderato incremento delle risorse medie impiegate). Dalla tabella emerge peraltro l’aumento (+20,7 milioni) dei recuperi di spesa per i dipendenti “distaccati” presso altre Società; trattasi degli effetti della parziale “cessione di contratti” relativi al personale distaccato fra la Capogruppo e UBI.S, così come sancito dall’Accordo sindacale del 29 novembre 2012, che in realtà trova esatta compensazione in una posta di segno contrario allocata fra le spese per il personale dipendente; SPESE PER IL PERSONALE: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 31.12.2014 31.12.2013 1) Personale dipendente (201.646) (183.298) a) Salari e Stipendi (140.427) (128.725) (37.650) (34.135) (7.846) (7.160) b) Oneri sociali c) Indennità di fine rapporto d) Spese previdenziali - - (1.031) (681) f) Accantonamento al fondo trattamento di quiescienza e obblighi simili: (27) (29) - a benefici definiti (27) (29) e) Accantonamento al TFR g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (6.378) (6.068) - a contribuzione definita (6.378) (6.068) i) Altri benefici a favore di dipendenti (8.287) (6.500) (308) (227) 2) Altro personale in attività - Spese per collaboratori con contratto di somministrazione custodia e amministrazione di titoli attività di ricezione e trasmissione di ordini Sul versante dei costi, gli oneri operativi dell’esercizio hanno totalizzato 338,7 milioni, in flessione di 2,6 milioni rispetto al 2013, sintetizzando i seguenti andamenti: 5 6 7 4 5.034 9.383 6.433 5.679 10.727 9.636 3.491 401 - Altre spese 3) Amministratori 4) Personale collocato a riposo 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la Società Totale • le - - (308) (227) (6.388) (6.824) - - 87.638 66.970 (32.721) (29.955) (153.425) (153.334) altre spese amministrative si sono ridotte a 163,6 milioni (-1,4 milioni), grazie all’evoluzione delle uscite correnti (-2,2 milioni), mentre l’imposizione fiscale indiretta è cresciuta di 0,8 milioni. Come si osserva dalla tabella, le principali riduzioni hanno riguardato: gli affitti passivi (-1,8 milioni, prevalentemente infragruppo e verso le Banche Rete, in seguito al rilascio dei locali di Milano, via Moscova, di proprietà di BPCI), le consulenze strategiche e organizzative (-1,5 milioni, per il venir meno dei costi collegati alla validazione dei modelli interni avanzati, benché parzialmente compensati dai costi dell’innovazione digitale), le spese postali (-1,1 milioni, in funzione degli ulteriori passaggi dal cartaceo al canale elettronico e della rinegoziazione del contratto con un nuovo fornitore), i premi assicurativi (-1,2 milioni, funzionali ai volumi operativi), nonché le spese per recupero crediti (-2 milioni, correlati alle società di recupero utilizzate per l’attività della ex B@nca 24-7). A tali azioni contenitive, proseguite peraltro anche per le rimanenti voci, hanno fatto parzialmente riscontro i maggiori contributi associativi (+1,3 milioni prevalentemente verso Consob per un aumento tariffario e per l’accentramento in Capogruppo dell’emissione dei prestiti obbligazionari destinati alla clientela delle Banche Rete), i costi per i servizi in outsourcing (+2 milioni, rivenienti dall’adozione del nuovo modello di Monetica, nonostante le minori spese sostenute per l’Assemblea dei Soci 2014), ma soprattutto i canoni per servizi resi da UBI.S (+5,1 milioni, quali maggiori costi amministrativi conseguenti all’accentramento delle strutture e dei processi in ambito CFO e CRO, gli incrementi legati all'attività commerciale, gli incrementi del perimetro legato alle incorporazioni societarie degli esercizi precedenti, nonché i costi delle iniziative evolutive richieste da UBI Banca). Va peraltro tenuto presente che il 2013 includeva 3,6 milioni, non ricorrenti, quale canone di service per la migrazione di Centrobanca sul sistema informativo target (sempre compresi fra i canoni per servizi riconosciuti a UBI.S); ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 31.12.2014 31.12.2013 A. Altre spese amministrative (155.774) (157.978) Affitti passivi Servizi professionali e consulenze Canoni locazione hardware, software ed altri beni Manutenzioni hardware, software ed altri beni (7.197) (8.963) (23.907) (25.401) (3.668) (3.924) (506) (803) Conduzione immobili (7.131) (7.748) Manutenzione immobili e impianti (3.239) (3.412) Contazione, trasporto e gestione valori (10) (4) Contributi associativi (3.613) (2.312) Informazioni e visure (773) (729) Periodici e volumi (349) (386) Postali (1.459) (2.606) Premi assicurativi (4.110) (5.262) Pubblicità e promozione (3.249) (3.412) Rappresentanza Telefoniche e trasmissione dati Servizi in outsourcing Spese di viaggio Canoni per servizi resi dalle Società del Gruppo (UBI.S) Spese per recupero crediti Stampati, cancelleria e materiale di consumo Trasporti e traslochi Vigilanza Altre spese (699) (939) (11.047) (11.449) (7.994) (5.981) (3.419) (3.933) (62.094) (56.967) (8.408) (10.388) (418) (1.042) (311) (419) (1.528) (1.258) (645) (640) B. Imposte indirette (7.841) (7.013) Imposte indirette e tasse (1.278) (729) Imposte di bollo (6.844) (6.532) IMU / ICI (5.965) (5.693) Altre imposte (1.609) (2.203) Riclassifica "recuperi di imposte" Totale 7.855 8.144 (163.615) (164.991) • le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali evidenziano una riduzione di 1,3 milioni rispetto al 2013, quantificandosi in 21,6 milioni. In termini congiunturali, gli oneri operativi – 89,4 milioni contro gli 82,7 milioni dell’analogo periodo 2013 – si confrontano con gli 82,4 milioni del terzo trimestre del 2014. La variazione congiunturale (+7 milioni) riflette prevalentemente la dinamica delle altre spese amministrative (+10,4 milioni, a 47,3 milioni), sulle quali hanno agito la diversa temporalità di fatturazione che caratterizza gli ultimi mesi dell’anno rispetto ai mesi estivi, ma anche alcuni elementi di spesa sostenuti o avviati a fine anno (quali la spesa progettuale in ambito Nuova Banca Digitale, Vigilanza Unica Europea e Cost Optimization; le spese per recupero crediti relative alla chiusura di collaborazioni pregresse con relativo conguaglio di onorari ai professionisti coinvolti; i costi attinenti alla certificazione di bilancio; nonché l’omaggistica e le iniziative promozionali di fine anno). Le spese per il personale hanno subito invece una contrazione di 3,4 milioni a 36,8 milioni (sostanzialmente legata all’evoluzione ordinaria delle retribuzioni), mentre le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali non hanno mostrato variazioni confermandosi a 5,3 milioni. Per effetto degli andamenti sopradescritti, il risultato della gestione operativa si è attestato a 349,1 milioni; nel 2013 era stato pari a 371,8 milioni. Su base congiunturale, la gestione operativa nel quarto trimestre ha dato luogo ad un risultato di 19,8 milioni (contro i 132,7 milioni dell’analogo periodo 2013), a fronte di una perdita di 5,2 milioni nel terzo trimestre del 2014. Nel conto economico progressivo dell’esercizio sono stati inoltre contabilizzati: • 116,7 milioni quali rettifiche di valore nette per deterioramento crediti (188,1 milioni nel 2013) riferibili ai portafogli della ex B@nca 24-7 e della ex Centrobanca. Come emerge dalla tabella, l’importo è stato determinato per 121,3 milioni da svalutazioni specifiche nette [che hanno beneficiato di riprese di valore – diverse dal time reversal – per 33,4 milioni (24,5 milioni nel 2013) al cui interno sono compresi 5,6 milioni, di pertinenza del secondo trimestre 2014, rivenienti dalla chiusura delle posizioni relative alle società statunitensi del Gruppo Lehman, nonché 10,1 milioni quali riprese di valore su posizioni cedute – si veda in proposito quanto specificato a commento della voce cessioni di crediti verso clientela] e per 4,6 milioni da riprese nette sul portafoglio in bonis (quale riflesso della dinamica dei volumi creditizi). La significativa contrazione delle rettifiche specifiche nette (-76,3 milioni) va ricondotta alle diminuite esigenze del portafoglio dopo gli importanti interventi operati negli anni precedenti, e in particolare nel 2013, a margine delle incorporazioni societarie perfezionate; • 4,8 milioni quali rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie Relazione sulla gestione 409 RETTIFICHE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO CREDITI: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro Rettifiche /riprese di valore nette Specifiche Crediti verso banche 31.12.2014 Di portafoglio Rettifiche /riprese di valore nette Specifiche Di portafoglio IV trimestre 2014 - - - - - - Crediti verso clientela (121.320) 4.582 (116.738) (23.671) (9.028) (32.699) Totale (121.320) 4.582 (116.738) (23.671) (9.028) (32.699) Importi in migliaia di euro Rettifiche /riprese di valore nette Specifiche Crediti verso banche 31.12.2013 Di portafoglio Rettifiche /riprese di valore nette Specifiche Di portafoglio IV trimestre 2013 - 217 217 - - - Crediti verso clientela (197.634) 9.302 (188.332) (98.408) (913) (99.321) Totale (197.634) 9.519 (188.115) (98.408) (913) (99.321) (contro i precedenti 40,4 milioni7) derivanti per -1,8 milioni da rettifiche su crediti di firma e per -3 milioni (non ricorrenti) da rettifiche/riprese di valore su titoli e fondi AFS in portafoglio (-1,2 milioni per svalutazioni di OICR, -2,7 milioni per rettifiche di titoli di capitale e +0,9 milioni quale ripresa di valore di un titolo obbligazionario); • 0,3 milioni quali accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri, sintesi di accantonamenti per revocatorie, controversie legali e cause passive con diverse tipologie di controparti, nonché circa 2 milioni relativi a contenziosi di natura fiscale, più che compensati dal rilascio per 2,4 milioni di un fondo costituito in anni precedenti, a fronte della chiusura della relativa controversia. Nel 2013 la voce includeva, fra gli altri, accantonamenti per 1,5 milioni quali oneri connessi alla liquidazione di una partecipata; ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI Importi in migliaia di euro 31.12.2014 31.12.2013 Accantonamenti netti ai fondi per rischi su revocatorie (500) - Accantonamenti netti ai fondi per controversie legali (335) (46) Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 524 (1.308) (311) (1.354) Totale • 133,7 milioni quali utili (perdite) delle partecipazioni e dalla cessione di investimenti. Di essi +134,2 milioni (non ricorrenti) derivano dalle cessioni realizzate nel mese di dicembre di quote partecipative detenute in Società assicurative (92,2 milioni per il 30% di Aviva Vita, -1,2 milioni per il 30% di Aviva Assicurazioni Vita e 43,2 milioni per la cessione integrale del 49,99% di UBI Assicurazioni); -0,9 milioni (normalizzati) si riferiscono al conguaglio di prezzo resosi necessario relativamente alla vendita della ex controllata svizzera BDG; +0,4 milioni sintetizzano gli utili/perdite conseguiti a margine della chiusura delle Società del Delaware a suo tempo costituite per l’emissione delle preference shares, nonché la cessione di investimenti, essenzialmente di natura immobiliare. Nel precedente esercizio era stata contabilizzata una perdita netta di 6,2 milioni, originata per -6,6 milioni (non ricorrenti, comprensivi degli oneri di transazione) dalla dismissione di Banque de Dépôts et de Gestion, avvenuta nel quarto trimestre, a cui si era contrapposto l’aggiustamento di prezzo, +0,4 milioni, avvenuto a margine della cessione nel dicembre 2012 della ex UBI Insurance Broker. Grazie alle plusvalenze conseguite, l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte è migliorato a 360,9 milioni, triplicando quasi i 135,8 milioni del 2013. Su base congiunturale il quarto trimestre evidenzia un utile lordo di 116,9 milioni (contro i 23,6 milioni dell’analogo periodo 2013), nel terzo trimestre dell’esercizio in esame si era invece generata una perdita lorda di 36,6 milioni. Parallelamente all’evoluzione della base imponibile, le imposte sul reddito d’esercizio dell’operatività corrente si sono attestate a 15,5 milioni8, da ricondurre all’evoluzione del risultato lordo condizionato, ai fini IRES, dalla parziale indeducibilità degli interessi passivi (4%), dalle spese e accantonamenti fiscalmente indeducibili, impatti in parte mitigati dall’effetto dell’agevolazione ACE (“Aiuto alla crescita economica”) e dalla limitata imponibilità dei dividendi e delle plusvalenze 7 L’importo derivava per 21,8 milioni da svalutazioni, non ricorrenti, di strumenti detenuti nel portafoglio AFS: di cui 9,4 milioni relativi ad un titolo finanziario già nel portafoglio della ex Centrobanca, 3,9 milioni al fondo Centrobanca Sviluppo Impresa, 2,3 milioni ad un’obbligazione bancaria, 4,9 milioni a quote OICR e la rimanente parte a titoli azionari. Nell’aggregato erano inclusi i 18,6 milioni della voce 130d Rettifiche/riprese per deterioramento di altre operazioni finanziarie, formate da rettifiche su crediti di firma (19,9 milioni, riconducibili per 17,3 milioni all’escussione nel giugno 2013 della garanzia rilasciata dalla Capogruppo a favore di UBI Banca International sulla posizione Pescanova) e da riprese su impegni (1,3 milioni, interamente di pertinenza della ex Centrobanca e riferiti ad impegni ad erogare fondi e/o finanziamenti deliberati ma non ancora erogati). 8 Nel secondo trimestre 2014 fra le componenti non ricorrenti figurava una posta negativa per 17,9 milioni, dovuta all’adeguamento delle attività per imposte anticipate IRAP già iscritte nel Bilancio al 31 dicembre 2013 (cosiddette “differite attive”) per effetto della riduzione dell’aliquota IRAP dal 4,65% al 4,20% (invariata la maggiorazione fiscale dello 0,92%) introdotta dal D.L. n. 66/2014 a decorrere dall’esercizio 2014. Tale posta è venuta meno per effetto della previsione dell’art. 1, comma 23 della Legge di stabilità 2015, che ha abrogato con effetto retroattivo la disposizione di cui all’art. 2 del D.L. n. 66/2014, relativa alla riduzione delle aliquote IRAP, ripristinando pertanto le aliquote precedenti già dall’anno 2014 (aliquota base banche 4,65% oltre maggiorazioni). 410 Relazioni e Bilanci 2014 derivanti dalla cessione di partecipazioni in regime PEX; ai fini IRAP, pesano, oltre al 4% di indeducibilità degli interessi passivi, l’indeducibilità degli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri, delle rettifiche per deterioramento delle attività finanziarie, delle spese per il personale, nonché le quote indeducibili delle spese amministrative e degli ammortamenti. Nel 2013 le imposte erano risultate positive per 246,8 milioni, beneficiando di un elemento non ricorrente pari a 212,6 milioni dovuto al reassessment delle imposte differite attive IRAP, non stanziate nei precedenti esercizi, sugli avviamenti riallineati9. Anche al netto delle componenti non ricorrenti, le imposte si presentavano comunque positive per 24,8 milioni, quale effetto della diversa composizione del risultato lordo e del nuovo regime fiscale IRAP introdotto dall’art. 1, comma 158, della Legge di Stabilità 2014 con riguardo alle rettifiche di valore su crediti a clientela10. In voci separate, indicate al netto delle imposte, vengono infine evidenziate le seguenti componenti non ricorrenti negative (tutte spesate nel quarto trimestre): • 12 milioni (16,5 milioni lordi) di oneri per il Piano di esodi anticipati in relazione alla sottoscrizione dell’Accordo Quadro con le Organizzazioni sindacali del 26 novembre 2014. L’importo si riferisce ai dipendenti a libro matricola di UBI Banca, inclusi i distaccati presso altre Società del Gruppo, per un totale di 50 posizioni; • 1.251,9 milioni (1.255,7 milioni lordi) quali rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo scaturite dai periodici test di impairment condotti a fine esercizio, che hanno comportato diminuzioni di valore per Banca Carime (521,5 milioni), BRE (270,6 milioni), Banco Brescia (257,3 milioni), BPA (90,6 milioni), UBI Leasing (78,7 milioni) e UBI Banca International (33,2 milioni). Nel 2013 UBI Banca aveva iscritto le seguenti componenti non ricorrenti nelle medesime voci: • 8 6 mila euro (119 mila euro lordi) quali oneri per esodi anticipati • • spesati nel quarto trimestre in relazione all’intesa del 6 marzo 2014 con le OO.SS. (domande di esodo anticipato rimaste in sospeso nell’ambito del Piano definito con l’Accordo del 29 novembre 2012) e ricorrendone i presupposti secondo i principi IAS; 3 10,3 milioni (309,3 milioni lordi) quali rettifiche e riprese di valore su partecipazioni del Gruppo risultate dagli impairment test di fine esercizio; avevano subito rettifiche di valore Prestitalia (285,7 milioni) e UBI Leasing (93 milioni), mentre UBI Pramerica SGR (oggetto di impairment a fine 2011) aveva registrato un’integrale ripresa di valore (69,4 milioni, con un effetto fiscale di 955 mila euro); 0 ,9 milioni la rettifica di valore sulla partecipata BY YOU (distribuzione mutui), il cui valore di bilancio era stato azzerato nel primo trimestre 2013 alla luce dello stato di liquidazione. In conseguenza di quanto sopra, il conto economico di UBI Banca registra una perdita netta di 918,4 milioni di euro, che si confronta con l’utile netto di 71,3 milioni rilevato nel 201311. Il risultato netto del quarto trimestre si è conseguentemente attestato a -1.130,8 milioni; -67,8 milioni nel corrispondente periodo 2013 e 32,3 milioni nel terzo trimestre 2014. 9Con l’art. 1, commi da 167 a 170 della Legge n. 147 del 27 dicembre 2013 (Legge di Stabilità 2014) era stata integrata la disciplina che consente di trasformare in crediti d’imposta le attività per imposte anticipate (DTA – Deferred Tax Asset) iscritte in bilancio relativamente a svalutazioni e perdite su crediti verso clientela e al riallineamento di valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali. In particolare, veniva previsto, fra l’altro, che qualora la dichiarazione IRAP si fosse chiusa con un valore della produzione netta negativo, la quota delle DTA IRAP riferita ai predetti elementi fosse trasformata per intero in crediti d'imposta. Per effetto di tale disposizione, era automaticamente soddisfatto il cosiddetto “probability test”. UBI Banca, che nei precedenti esercizi non aveva proceduto all’iscrizione di imposte anticipate IRAP sugli avviamenti riallineati, in quanto l’ammortamento fiscale dei medesimi non avrebbe garantito per gli esercizi successivi redditi imponibili IRAP sufficienti a consentirne il recupero (a differenza dell’IRES, l’IRAP non consente il riporto a nuovo delle perdite, né l’applicazione dell’istituto del consolidato fiscale), ha proceduto nel 2013 ad operare il reassessment delle DTA IRAP non iscritte. 10 Tale disposizione, introducendo la nuova lettera c-bis) all’articolo 6, comma 1 del D. Lgs. 446/1997 (Decreto istitutivo dell’IRAP), ha previsto – per gli enti creditizi e finanziari – che le rettifiche e riprese di valore nette per deterioramento dei crediti verso la clientela iscritte in Bilancio [voce 130 a) di Conto Economico] – dal periodo d’imposta 2013 – diventino deducibili ai fini IRAP, concorrendo in particolare al valore della produzione netta in quote costanti nell’esercizio e nei 4 successivi. 11 In termini normalizzati, entrambi gli esercizi includono componenti non ricorrenti: negative per 1.126 milioni nel 2014 – rivenienti prevalentemente dalle rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo, dagli oneri per esodi anticipati, nonché da altre rettifiche su strumenti finanziari in portafoglio, fronteggiati in parte dalle plusvalenze sulle cessioni di quote partecipative nelle Società assicurative – e altrettanto negative ma per 66,4 milioni nel 2013 – dovute in gran parte agli impairment sulle partecipazioni del Gruppo, nonostante l’effetto positivo dell’iscrizione di imposte differite attive IRAP sugli avviamenti riallineati e della cessione delle azioni Intesa Sanpaolo – escludendo le quali il risultato dell’esercizio si attesta a 207,7 milioni, in miglioramento del 51% rispetto ai 137,7 milioni dei dodici mesi precedenti. Relazione sulla gestione 411 L’attività di intermediazione La raccolta Al 31 dicembre 2014, la raccolta diretta da clientela di UBI Banca ammontava a 43,6 miliardi, in crescita di 6,2 miliardi rispetto al dato di un anno prima (37,4 miliardi). L’aggregato ha evidenziato tendenze diversificate nell’esercizio: la componente a breve termine, in significativa contrazione nei primi tre trimestri, si è riportata prossima ai livelli di fine 2013 (circa 7 miliardi) solo nel quarto trimestre in seguito all’ aumentato utilizzo del funding con la Cassa di Compensazione e Garanzia mentre quella a medio/ lungo termine ha mostrato un aumento costante nei dodici mesi grazie, principalmente, ai volumi delle emissioni obbligazionarie sottoscritte dalla clientela ordinaria. Come emerge dalla tabella di dettaglio, i DEBITI VERSO LA CLIENTELA si sono attestati a 7,1 miliardi, pressoché stabili rispetto ai 7,2 miliardi di dicembre 2013: in realtà la voce ha registrato rilevanti cali nei periodi intermedi (2,7 miliardi lo stock in essere a fine marzo, 3,4 miliardi a fine giugno e 2,2 miliardi a fine settembre) in conseguenza del diminuito ricorso all’operatività in pronti contro termine con la Cassa di Compensazione e Garanzia, reso possibile dalla maggior liquidità a disposizione del Gruppo. Nel quarto trimestre dell’esercizio, invece, la necessità di finanziare gli ulteriori investimenti nei portafogli titoli di proprietà e le uscite legate alle scadenze fiscali, stante peraltro il rimborso anticipato di 5 miliardi di LTRO, ha riportato l’indebitamento verso la CCG a 5,5 miliardi, livello di fine 2013. Per quanto riguarda le altre forme tecniche, la voce finanziamenti – altri, pari a 0,5 miliardi, è risultata in diminuzione in seguito all’estinzione, avvenuta nel primo trimestre, dei depositi subordinati1 a garanzia delle tre emissioni di preference shares rimborsate anticipatamente tra febbraio e marzo 2014. I conti correnti, pari a 1 miliardo, sostanzialmente stabili (a circa 0,7 miliardi) fino a metà esercizio, hanno mostrato un graduale incremento nella seconda parte dell’anno: l’evoluzione è attribuibile principalmente ad una controparte istituzionale (in contropartita all’attività in derivati condotta con UBI Banca) e ad una giacenza temporanea, generatasi a fine anno, su un conto di transito infragruppo. RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA Importi in migliaia di euro Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Finanziamenti - pronti contro termine passivi 31.12.2014 Incidenza % 31.12.2013 Incidenza % Variazioni in valore in % 53,7% 1.032.687 2,4% 671.987 1,8% 360.700 - - - - - - 6.006.451 13,7% 6.535.873 17,5% -529.422 -8,1% 5.531.586 12,6% 5.499.671 14,7% 31.915 0,6% 5.531.586 12,6% 5.499.671 14,7% 31.915 0,6% 474.865 1,1% 1.036.202 2,8% -561.337 -54,2% 26.132 0,1% 16.053 0,0% 10.079 62,8% 7.065.270 16,2% 7.223.913 19,3% -158.643 -2,2% Obbligazioni 36.514.980 83,7% 30.161.233 80,6% 6.353.747 21,1% 12.968.784 29,7% 11.865.463 31,7% 1.103.321 9,3% 3.123.932 7,2% 4.157.406 11,1% -1.033.474 -24,9% di cui: pct passivi con la CCG - altri Altri debiti Totale debiti verso clientela - obbligazioni sottoscritte da clientela istituzionale di cui: EMTN (*) Covered Bond - obbligazioni sottoscritte da clientela ordinaria di cui: clientela extra captive (ex Centrobanca) - obbligazioni sottoscritte da Banche del Gruppo (infragruppo) Altri titoli 9.844.852 22,5% 7.708.057 20,6% 2.136.795 27,7% 21.219.512 48,7% 16.420.296 43,9% 4.799.216 29,2% -10,7% 3.289.203 7,5% 3.683.725 9,8% -394.522 2.326.684 5,3% 1.875.474 5,0% 451.210 24,1% 30.688 0,1% 49.859 0,1% -19.171 -38,5% Totale titoli in circolazione 36.545.668 83,8% 30.211.092 80,7% 6.334.576 21,0% Totale raccolta da clientela 43.610.938 100,0% 37.435.005 100,0% 6.175.933 16,5% 3.583.881 8,2% 4.955.561 13,2% -1.371.680 -27,7% - - 572.479 1,5% -572.479 -100,0% 3.583.881 8,2% 4.383.082 11,7% -799.201 -18,2% di cui: passività subordinate di cui: depositi subordinati titoli subordinati (*) I corrispondenti valori nominali ammontano a 3.046 milioni al 31 dicembre 2014 e a 4.125 milioni al 31 dicembre 2013. 1 Depositi costituiti da BPB Funding Llc per nominali 300 milioni, da BPCI Funding Llc per nominali 115,001 milioni e da Banca Lombarda Preferred Capital Co. Llc per nominali 155 milioni. 412 Relazioni e Bilanci 2014 I TITOLI IN CIRCOLAZIONE, attestatisi a 36,5 miliardi e pressoché totalmente rappresentati da obbligazioni, hanno, all’opposto, segnato un trend di progressiva crescita nell’arco dei dodici mesi (+6,3 miliardi): la componente sottoscritta dalla clientela ordinaria, con uno stock pari a 21,2 miliardi, ha contribuito per 4,8 miliardi alla variazione complessivamente registrata, mentre la raccolta istituzionale, con una consistenza totale di circa 13 miliardi, ha mostrato una dinamica più contenuta (+1,1 miliardi). Quest’ultima componente è stata unicamente sostenuta dalle nuove emissioni di Covered Bond, essendo i volumi relativi alle obbligazioni EMTN tendenzialmente diminuiti per le significative scadenze intercorse nell’esercizio. Alla variazione totale dell’aggregato ha infine contribuito la raccolta obbligazionaria infragruppo, salita di 0,4 miliardi. In dettaglio, la raccolta istituzionale di UBI Banca al 31 dicembre 2014 risultava composta da: • titoli EMTN per 3,1 miliardi, emessi nell’ambito di un Programma con massimale di 15 miliardi di euro. Nei dodici mesi è stata effettuata una sola emissione, per 1 miliardo, in febbraio, a fronte di scadenze, rimborsi e riacquisti per complessivi 2,079 miliardi nominali – di cui 482 milioni nominali nel quarto trimestre – che hanno portato ad una contrazione dello stock; • Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bond) per 9,8 miliardi, in crescita di 2,1 miliardi nel confronto con dicembre 2013 grazie a collocamenti per complessivi 2 miliardi nominali (1 miliardo a febbraio ed 1 miliardo a novembre) cui hanno fatto fronte marginali diminuzioni (50,5 milioni nominali nei dodici mesi), legate alle quote di ammortamento annue di due titoli del tipo “amortising”. Nell’ambito del Primo Programma “multioriginator”, garantito da mutui residenziali, di massimi 15 miliardi, UBI Banca in chiusura del 2014 aveva in essere 11 Covered Bond per un valore nominale di 9,115 miliardi (al netto di ammortamenti per complessivi 135,1 milioni)2, a fronte di un portafoglio segregato pari a 14,5 miliardi3. È inoltre operativo un Secondo Programma, sempre “multioriginator”, di massimi 5 miliardi di euro, garantito da mutui commerciali e da mutui residenziali non utilizzati nel primo Programma (3,2 miliardi circa il portafoglio segregato a fine periodo). Ad oggi il Programma è stato utilizzato soltanto per emissioni self-retained4. La raccolta obbligazionaria dalla clientela ordinaria – costituita per lo più da obbligazioni destinate alla clientela delle Banche Rete, la cui emissione dal 2013 è stata accentrata in Capogruppo – è salita a 21,2 miliardi (+4,8 miliardi su base annua): nell’esercizio sono stati collocati 113 prestiti per nominali 7,8 miliardi (controbilanciati da scadenze per circa 3 miliardi nominali e da riacquisti per 0,16 miliardi); nel quarto trimestre, in particolare, le emissioni sono state 16 per 1,1 miliardi nominali circa, fronteggiate da scadenze e da riacquisti per circa 0,9 miliardi. Infine, la raccolta obbligazionaria infragruppo – rappresentata da obbligazioni sottoscritte da alcune Banche del Gruppo a titolo di investimento della liquidità – si è portata a 2,3 miliardi dagli 1,9 miliardi di fine 2013. Nel 2014 si sono registrate nuove emissioni per 0,8 miliardi nominali prevalentemente concentrate nel quarto trimestre (0,7 miliardi nominali), a fronte di scadenze per 0,3 miliardi nominali. Relativamente infine alle passività subordinate, scese in corso d’anno da 5 miliardi circa a 3,6 miliardi, si evidenzia come la loro evoluzione sia stata influenzata, da un lato, dal già citato azzeramento dei depositi subordinati (0,6 miliardi a fine 2013) costituiti a garanzia delle emissioni di preference shares (strumenti anticipatamente rimborsati nel primo trimestre) e, dall’altro lato, dalla riduzione dei titoli subordinati (3,6 miliardi dai precedenti 4,4 miliardi). Quest’ultima riduzione è riconducibile per -0,54 miliardi alle quote di ammortamento su alcuni titoli e per -0,25 miliardi alla scadenza, nell’ultimo trimestre dell’anno, di due emissioni. Nella tabella sono riepilogate le scadenze dei titoli obbligazionari in essere a fine esercizio. SCADENZE DEI TITOLI OBBLIGAZIONARI IN ESSERE AL 31 DICEMBRE 2014 (esclusi i titoli infragruppo) Importi nominali in milioni di euro Totale di cui: EMTN Covered bond I trimestre 2015 II trimestre 2015 III trimestre 2015 IV trimestre 2015 2016 2017 2018 Anni successivi Totale 288 1.083 577 3.387 10.261 3.862 2.928 10.820 33.206 - - - 965 100 800 156 1.025 3.046 - 25 - 525 1.801 1.051 51 5.662 9.115 2 L’elenco è riportato nella Nota integrativa, Parte E, Sezione 1. A valere sul medesimo Programma al 31 dicembre erano inoltre in essere tre emissioni selfretained per complessivi 2,4 miliardi nominali: un’emissione da 1 miliardo realizzata nel dicembre 2013, una da 0,7 miliardi effettuata nel marzo 2014 ed una terza, sempre da 0,7 miliardi, realizzata ad ottobre 2014. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile. 3 Le informazioni relative alla composizione del portafoglio di mutui residenziali segregato presso UBI Finance sono dettagliate nella Relazione sull’andamento della gestione consolidata, alla quale si rimanda. 4 Due emissioni effettuate nel 2012 per complessivi 1,76 miliardi nominali (al netto delle quote di ammortamento nel frattempo maturate) ed un’emissione da 0,2 miliardi realizzata nel marzo 2014. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile. Le informazioni relative alla composizione del portafoglio segregato presso UBI Finance CB2 sono riportate nella Relazione sull’andamento della gestione consolidata, alla quale si rimanda. Relazione sulla gestione 413 Gli impieghi L’evoluzione del portafoglio crediti COMPOSIZIONE DEI CREDITI VERSO CLIENTELA Importi in migliaia di euro 31.12.2014 Incidenza % di cui deteriorate 31.12.2013 Incidenza % di cui deteriorate Variazioni in valore in % Conti correnti 1.026.327 4,4% 674 1.297.643 5,2% 2.306 -271.316 -20,9% Pronti contro termine attivi 1.253.175 5,4% - 1.053.956 4,2% - 199.219 18,9% 10.604.825 45,5% 1.065.071 11.334.202 45,0% 1.161.847 -729.377 -6,4% 867.951 3,7% 98.160 1.209.478 4,8% 117.507 -341.527 -28,2% Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto Factoring 6.118 0,0% - 6.054 0,0% - 64 1,1% 9.460.565 40,5% 116.872 9.926.369 39,4% 111.946 -465.804 -4,7% Titoli di debito 111.360 0,5% - 341.211 1,4% - -229.851 -67,4% di cui: titoli strutturati 110.100 0,5% - 339.944 1,4% - -229.844 -67,6% 1.260 0,0% - 1.267 0,0% - -7 -0,6% 23.330.321 100,0% 1.280.777 25.168.913 100,0% 1.393.606 -1.838.592 -7,3% Altre operazioni altri titoli di debito Totale crediti verso clientela A fine 2014, gli impieghi della Capogruppo si attestavano a 23,3 miliardi di euro, in flessione su base annua (-1,8 miliardi; -7,3%), ma sostanzialmente stabili rispetto a giugno ed in ripresa nel confronto con settembre (+0,7 miliardi; +2,9%). La variazione annua riflette in primis una significativa riduzione dei finanziamenti verso le Società del Gruppo (-1,3 miliardi), prevalentemente riferibile al primo semestre (-1,1 miliardi), anche in relazione agli impatti sull’operatività del difficile contesto economico5. È inoltre proseguita la flessione dei portafogli ex Centrobanca ed ex B@nca 24-7 (complessivamente -1 miliardo), in quest’ultimo caso in fisiologica contrazione stante il carattere di residualità dell’attività. A parziale compensazione si evidenzia un incremento degli stock relativi alle esposizioni di natura tecnica verso la Cassa di Compensazione e Garanzia (+0,5 miliardi). Nell’ultimo trimestre il ritorno alla crescita dell’aggregato complessivo ha beneficiato prevalentemente dell’operatività con la CCG mentre i crediti verso Società del Gruppo sono rimasti sostanzialmente stabili. In dettaglio, a fine dicembre UBI Leasing e UBI Factor erano destinatarie di crediti rispettivamente per 6,6 miliardi e 1,9 miliardi, equivalenti al 36,3% degli impieghi6 (6,7 miliardi e 1,8 miliardi a settembre; 6,8 miliardi e 1,9 miliardi a giugno; 7,1 miliardi e 2,2 miliardi a dicembre 2013). In chiusura d’anno, i prestiti concessi a Prestitalia – Società controllata dedicata all’attività di finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio/pensione (CQS) – risultavano pari a circa 2,4 miliardi, rappresentati per 1,4 miliardi da “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine”e per 1 miliardo da operazioni a breve termine7. La variazione nei dodici mesi (-0,3 miliardi) riflette integralmente la flessione intervenuta nel secondo trimestre che ha interessato la forma tecnica delle Altre operazioni. Relativamente all’evoluzione dei portafogli crediti facenti capo alle ex B@nca 24-7 ed ex Centrobanca, si evidenzia quanto segue. I volumi afferenti alla ex B@nca 24-7 a fine anno ammontavano a 5,4 miliardi (-0,6 miliardi nei dodici mesi; -0,3 miliardi da fine giugno e -0,1 miliardi nel quarto trimestre), dei quali: 4,4 miliardi riconducibili alla forma tecnica dei “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine”; 0,9 miliardi riferibili alle diverse forme di credito al consumo; 84 milioni inclusi tra le Altre operazioni. • • • I crediti della ex Centrobanca – incorporata nel maggio 2013 – risultavano in flessione a 4,9 miliardi8 (-0,4 miliardi su base annua; -0,2 miliardi da giugno e -0,1 miliardi nel quarto trimestre), così ripartiti: 4,4 miliardi nella forma tecnica dei “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a m/l termine”; 0,5 miliardi riferibili alle “Altre operazioni”; 6,1 milioni per operazioni di factoring. • • • Lo stock complessivo dei finanziamenti di UBI Banca risente dell’andamento di alcune esposizioni tecniche nei confronti della CCG, soggette per loro natura ad una certa variabilità nel corso dell’anno. L’operatività ordinaria a fine anno totalizzava 1 miliardo, più che raddoppiata nei dodici mesi per effetto di un significativo incremento nel quarto trimestre (+0,9 miliardi) dopo la flessione dei mesi estivi (-0,4 miliardi). In termini di forme tecniche, la dinamica annua ha interessato integralmente i p/t attivi aventi come sottostante titoli di Stato italiani, posti in essere quale investimento della liquidità (0,5 miliardi a dicembre 2014, 19 milioni di euro un anno prima), essendo la restante esposizione rappresentata dalle marginazioni richieste a garanzia dei p/t passivi su titoli di Stato italiani (0,5 miliardi stabili nel 5 Si ricorda che l’evoluzione nei dodici mesi dell’esposizione infragruppo incorpora altresì gli effetti del rimborso anticipato delle preference shares avvenuto tra febbraio e marzo del 2014. Tra i titoli di debito risultava infatti iscritto l’importo (229,8 milioni a dicembre 2013) relativo ai riacquisti precedentemente effettuati. Alla dinamica hanno contribuito anche le marginazioni sull’operatività in derivati con Società appartenenti al Gruppo (0,7 miliardi), solo parzialmente riconducibili agli swap che assistono il Programma di Covered Bond e le cartolarizzazioni interne, in progressivo aumento in corso d’anno (+0,1 miliardi) ed integralmente rappresentate da conti correnti. 6 Il sostegno ad UBI Leasing viene fornito nella forma tecnica dei PCT attivi (titoli stanziabili emessi nell’ambito delle cartolarizzazioni interne), dei mutui, dei c/c, ma soprattutto delle altre operazioni a breve termine. Il finanziamento ad UBI Factor è invece tutto a breve termine (c/c e Altre operazioni). 7 Fatta eccezione per 200 milioni di “Mutui” erogati dalla ex Centrobanca, trattasi di finanziamenti precedentemente in essere nei confronti di B@nca 24-7. 8 Esclusi i 200 milioni rivenienti dall'incorporazione di Centrobanca, già ricompresi tra i crediti verso Prestitalia. 414 Relazioni e Bilanci 2014 confronto con dicembre 2013). Considerando invece il solo quarto trimestre l’evoluzione risulta sostenuta sia dai p/t attivi (+0,5 miliardi) che dalle marginazioni richieste a garanzia dei p/t passivi su titoli di Stato italiani (+0,4 miliardi), in parallelo con un accresciuto ricorso ai p/t di finanziamento. Per quanto riguarda le “grandi esposizioni”, la segnalazione di fine dicembre 2014 redatta in base alle nuove disposizioni previste dalla disciplina di Basilea 39, in vigore dal 1° gennaio 2014, evidenziava per UBI Banca 4 esposizioni, per cassa e firma, d’importo pari o superiore al 10% del capitale ammissibile – determinato secondo le regole previste dalla vigente normativa – per complessivi 88,4 miliardi di euro: • 58,3 miliardi verso Società consolidate; • 2 1,9 miliardi verso il Ministero del Tesoro in relazione agli investimenti in titoli di Stato; • 6 ,5 miliardi riferibili all’operatività complessiva con la CCG; • 1,7 miliardi nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze10. Anche in considerazione dell’applicazione di un fattore di ponderazione pari a zero ai rapporti con lo Stato, l’effettiva esposizione al rischio della Capogruppo dopo le ponderazioni risultava pari a 319,1 milioni (riferiti a due posizioni) – riconducibili pressoché integralmente ad alcune società veicolo coinvolte nell’attività di cartolarizzazione non facenti parte del Gruppo bancario – e con un’incidenza sul capitale ammissibile del tutto marginale (le banche appartenenti ai gruppi bancari sono sottoposte ad un limite individuale pari al 25% del capitale ammissibile). Per quanto riguarda infine le garanzie rilasciate alla clientela, esse ammontavano a 1,63 miliardi di euro, in lieve riduzione rispetto agli 1,69 miliardi di fine 2013 (-3,3%), e si presentavano costituite: • prevalentemente da fidejussioni di natura finanziaria per oltre 1,58 miliardi (1,68 miliardi a dicembre 2013); • solo in via residuale per 49 milioni da garanzie di natura commerciale (5,7 milioni nel 2013). La rischiosità CREDITI VERSO CLIENTELA AL 31 DICEMBRE 2014 Importi in migliaia di euro Esposizione lorda Rettifiche di valore Valore di bilancio Grado di copertura (*) Crediti deteriorati (7,96%) 1.914.296 633.519 (5,49%) 1.280.777 33,09% - Sofferenze (2,94%) 706.974 389.384 (1,36%) 317.590 55,08% - Incagli (3,82%) 918.211 168.465 (3,21%) 749.746 18,35% - Crediti ristrutturati (1,07%) 256.688 74.142 (0,78%) 182.546 28,88% - Esposizioni scadute/sconfinate Crediti in bonis (0,13%) 32.423 1.528 (0,14%) 30.895 4,71% (92,04%) 22.134.433 84.889 (94,51%) 22.049.544 0,38% 24.048.729 718.408 23.330.321 2,99% Totale Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale. CREDITI VERSO CLIENTELA AL 31 DICEMBRE 2013 Importi in migliaia di euro Esposizione lorda Rettifiche di valore Valore di bilancio Grado di copertura (*) Crediti deteriorati (7,96%) 2.063.185 669.579 (5,54%) 1.393.606 32,45% - Sofferenze (2,86%) 741.845 446.040 (1,18%) 295.805 60,13% - Incagli (3,95%) 1.023.514 170.521 (3,39%) 852.993 16,66% - Crediti ristrutturati (0,88%) 227.803 50.367 (0,70%) 177.436 22,11% - Esposizioni scadute/sconfinate Crediti in bonis (0,27%) 70.023 2.651 (0,27%) 67.372 3,79% (92,04%) 23.872.034 96.727 (94,46%) 23.775.307 0,41% 25.935.219 766.306 25.168.913 2,95% Totale Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale. (*) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda. Per le sofferenze, le rettifiche e le esposizioni lorde sono al netto degli stralci delle posizioni oggetto di procedura concorsuale. A fine anno le attività deteriorate al lordo delle svalutazioni – pari a 1,9 miliardi – si confermavano in progressiva diminuzione (-149 milioni rispetto a dicembre 2013; -7,2%), quale effetto anche delle cessioni di crediti deteriorati effettuate dalla Capogruppo in corso d’anno (complessivamente 146,1 milioni di euro, dei quali 130,9 milioni sofferenze, 2,8 milioni incagli e 12,4 milioni crediti ristrutturati). 9 Circolari Banca d’Italia 285 e 286 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti. 10 L’esposizione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze è relativa ad attività fiscali correnti e anticipate. Relazione sulla gestione 415 Come si può notare dalla tabella dei flussi delle esposizioni deteriorate lorde, nel corso dell’anno il totale dei nuovi ingressi da bonis (240,1 milioni) è risultato pari a meno di un terzo rispetto al dato del 2013, così come in parallelo si sono ridotti i trasferimenti complessivi tra le varie categorie di crediti deteriorati. In dettaglio: • le esposizioni ristrutturate evidenziano l’azzeramento degli ingressi da bonis, un incremento dei trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate (+34%), prevalentemente da incagli, ed una parallela riduzione dei trasferimenti ad altre categorie di crediti deteriorati, più che dimezzati; • le esposizioni scadute/sconfinate mostrano riduzioni significative in termini sia di ingressi da bonis (-73%) che di trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate (-69%). • le sofferenze continuano ad essere alimentate pressoché integralmente da trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate – prevalentemente da incagli – in aumento di circa il 60% rispetto all’anno precedente; • gli incagli registrano una considerevole flessione sia degli ingressi da bonis (-58%) che dei trasferimenti da altre categorie di crediti deteriorati (-64%); si segnala inoltre un incremento delle uscite verso esposizioni in bonis (+22%) unitamente ad un incremento dei trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate – principalmente sofferenze, ma anche crediti ristrutturati – più che raddoppiate; Al netto delle rettifiche di valore, i crediti deteriorati ammontavano a circa 1,3 miliardi di euro, riferibili per l’83% ai “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine”. Anche in considerazione del parziale recupero del portafoglio complessivo nell’ultimo trimestre dell’anno, l’incidenza delle esposizioni deteriorate rispetto al totale dei crediti è rimasta invariata al 7,96% in termini lordi mentre è scesa marginalmente al 5,49% in termini netti (5,54% a fine 2013). CREDITI PER CASSA VERSO CLIENTELA: DINAMICA DELLE ESPOSIZIONI DETERIORATE LORDE NEL 2014 Importi in migliaia di euro Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2014 741.845 1.023.514 Variazioni in aumento 206.477 311.568 1.710 105.811 190.335 164.126 14.432 41.631 -241.348 -416.871 ingressi da esposizioni in bonis trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate altre variazioni in aumento Variazioni in diminuzione uscite verso esposizioni in bonis cancellazioni Esposizioni scadute Totale 227.803 70.023 2.063.185 89.877 137.288 745.210 36 132.524 240.081 79.811 264 434.536 10.030 4.500 70.593 -60.992 -174.888 -894.099 -521 -96.727 - -38.141 -135.389 -134.623 -3.682 -7.899 - -146.204 -119.408 incassi -47.964 -48.994 -18.201 -4.249 realizzi per cessioni -21.125 - - - -21.125 perdite da cessione -10.876 -200 -695 - -11.771 -434.536 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate altre variazioni in diminuzione Esposizione lorda finale al 31 dicembre 2014 -573 -267.268 -34.197 -132.498 -25.666 - - - -25.666 706.974 918.211 256.688 32.423 1.914.296 Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute Totale CREDITI PER CASSA VERSO CLIENTELA: DINAMICA DELLE ESPOSIZIONI DETERIORATE LORDE NEL 2013 Importi in migliaia di euro Sofferenze Incagli Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2013 586.953 218.967 - 108.074 913.994 Variazioni in aumento 693.958 1.082.808 323.464 530.429 2.630.659 5.615 253.402 9.959 491.530 760.506 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate ingressi da esposizioni in bonis 119.920 457.752 59.363 581 637.616 operazioni di aggregazione aziendale 508.452 333.946 246.377 30.920 1.119.695 59.971 37.708 7.765 7.398 112.842 -539.066 -278.261 -95.661 -568.480 -1.481.468 altre variazioni in aumento Variazioni in diminuzione -707 -79.078 -61 -119.372 -199.218 cancellazioni uscite verso esposizioni in bonis -426.416 -6.828 -3.636 - -436.880 incassi -199.015 -107.922 -60.925 -9.688 -20.480 realizzi per cessioni -2.699 - -2.858 - -5.557 perdite da cessione -1.021 - -1.083 - -2.104 -637.616 -301 -130.352 -78.335 -428.628 operazioni di aggregazione aziendale trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - - - - - altre variazioni in diminuzione - -1.078 - - -1.078 741.845 1.023.514 227.803 70.023 2.063.185 Esposizione lorda finale al 31 dicembre 2013 416 Relazioni e Bilanci 2014 Il grado di copertura è migliorato nei dodici mesi dal 32,45% al 33,09%, pur presentandosi in flessione rispetto al 34,18% di settembre. La tendenza dell’ultimo trimestre riflette il trend del grado di copertura delle sofferenze, in riduzione – nonostante le maggiori svalutazioni che hanno accompagnato i passaggi di posizioni da incaglio a sofferenza – per effetto delle cessioni perfezionate nel periodo, riferibili ai portafogli delle ex B@nca 24-7 ed ex Centrobanca, rettificate mediamente per il 63,3%. Nel secondo semestre si segnala un aumento delle rettifiche apportate alla categoria dei crediti ristrutturati, quale conseguenza anche della riclassifica da incaglio di alcune posizioni del portafoglio ex Centrobanca assistite da un elevato grado di copertura. Al 31 dicembre 2014, le esposizioni forborne, individuate in applicazione delle regole esposte nella Nota Integrativa, Parte A – Politiche contabili, erano pari a 472 milioni netti, di cui 208 milioni performing (classificati fra i crediti in bonis) e 264 milioni non performing (classificati fra i crediti deteriorati). L’operatività sul mercato interbancario Al 31 dicembre 2014 la posizione interbancaria netta di UBI Banca si presentava negativa per 5,1 miliardi, più che dimezzata rispetto ai -10,8 miliardi di un anno prima. Come si può notare dalla tabella, essa originava da un saldo positivo dell’operatività infragruppo per 5,3 miliardi, in significativo miglioramento nel corso dell’esercizio, a fronte di un saldo negativo dell’interscambio sul mercato per 10,4 miliardi (comprensivo delle operazioni di rifinanziamento LTRO e TLTRO con la BCE rispettivamente per 711 e 3,2 miliardi). L’evoluzione intervenuta nei dodici mesi è riconducibile alla flessione dell’indebitamento sia verso le Banche Centrali (-1,9 miliardi), in relazione ai parziali rimborsi anticipati effettuati nell’ultimo trimestre, che con controparti interne al Gruppo (-3,1 miliardi). L’accentramento in UBI Banca delle emissioni dei prestiti obbligazionari destinati alla clientela ordinaria e collocati dalle Banche Rete si riflette nella struttura patrimoniale della Capogruppo che accoglie fra i crediti verso banche (nella voce titoli infragruppo) le sottoscrizioni – nuove e in crescita – di titoli emessi dalle Controllate bancarie, registrando al contempo un calo della raccolta infragruppo in ragione della mutata strategia di gestione del funding obbligazionario e della liquidità. In base alla configurazione organizzativa che vede UBI Banca svolgere un ruolo di indirizzo e di coordinamento per l’intero Gruppo bancario, l’operatività infragruppo assume una rilevanza strategica nell’ambito dell’attività complessiva, assicurata proprio dalla gestione accentrata della liquidità, nonché dalla regolazione dei flussi intercompany. Ad eccezione di IW Bank e delle Controllate estere, le policy interne stabiliscono infatti che la composizione dell’attivo e del passivo con controparti bancarie delle Banche Rete e delle Società Prodotto sia costituita esclusivamente da rapporti con la Capogruppo. Le stesse policy ne definiscono le condizioni economiche. Escludendo l’attività infragruppo e con Banche Centrali, la posizione debitoria netta nei confronti del mercato interbancario si quantificava in circa 0,6 miliardi a fronte di un saldo netto sostanzialmente pareggiato a fine 2013 (circa 7 milioni), quale riflesso di una tendenziale riduzione dei volumi operativi in corso d’anno, in particolare dal lato dell’attivo. MERCATO INTERBANCARIO Importi in migliaia di euro Crediti verso banche - crediti verso Banche Centrali - infragruppo di cui: titoli infragruppo Debiti verso banche 13.841.245 30.6.2014 C 15.450.016 31.3.2014 D 14.460.750 31.12.2013 E 13.487.366 Variazioni A/E in valore in % 568.283 4,2% -32,0% 528.311 557.090 600.376 239.831 776.842 -248.531 12.515.918 12.271.168 13.097.318 12.198.864 10.880.101 1.635.817 15,0% 5.733.044 5.660.990 4.562.111 4.254.091 3.094.120 2.638.924 85,3% 19.140.417 22.953.493 24.223.696 25.086.834 24.285.811 -5.145.394 -21,2% 10.305.964 12.184.683 12.180.750 12.173.833 12.166.333 -1.860.369 -15,3% 7.244.652 8.764.458 9.495.713 10.863.627 10.295.663 -3.051.011 -29,6% di cui: - debiti verso Banche Centrali - infragruppo di cui: depositi subordinati Posizione interbancaria netta 14.055.649 30.9.2014 B di cui: 31.12.2014 A di cui: infragruppo banche esterne al Gruppo Posizione interbancaria netta escluse Banche Centrali e operatività infragruppo - - - - - - - -5.084.768 -9.112.248 -8.773.680 -10.626.084 -10.798.445 -5.713.677 -52,9% 5.271.266 3.506.710 3.601.605 1.335.237 584.438 4.686.828 n.s. -10.356.034 -12.618.958 -12.375.285 -11.961.321 -11.382.883 -1.026.849 -9,0% -578.381 -991.365 -794.911 -27.319 6.608 -584.989 n.s. 11 Il 29 gennaio 2015 sono stati rimborsati gli ultimi 2 miliardi relativi al primo finanziamento LTRO che UBI Banca aveva acceso in data 21 dicembre 2011. Relazione sulla gestione 417 CREDITI VERSO BANCHE: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 31.12.2014 Incidenza % 31.12.2013 Incidenza % Variazioni in valore Crediti verso Banche Centrali Riserva obbligatoria Crediti verso banche Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Altri finanziamenti - pronti contro termine attivi - altri Titoli di debito - titoli strutturati (*) - altri titoli di debito Totale in % 528.311 3,8% 776.842 5,8% -248.531 -32,0% 528.311 13.527.338 2.767.764 2.430.572 2.595.958 1.872.501 723.457 5.733.044 437.422 5.295.622 14.055.649 3,8% 96,2% 19,7% 17,3% 18,4% 13,3% 5,1% 40,8% 3,1% 37,7% 100,0% 776.842 12.710.524 3.072.078 1.994.591 4.545.725 4.110.910 434.815 3.098.130 402.486 2.695.644 13.487.366 5,8% 94,2% 22,8% 14,7% 33,7% 30,5% 3,2% 23,0% 3,0% 20,0% 100,0% -248.531 816.814 -304.314 435.981 -1.949.767 -2.238.409 288.642 2.634.914 34.936 2.599.978 568.283 -32,0% 6,4% -9,9% 21,9% -42,9% -54,5% 66,4% 85,0% 8,7% 96,5% 4,2% (*) Trattasi di titoli aventi nella maggior parte dei casi un’opzione di rimborso anticipato. attività, quale effetto dell’accentramento in UBI Banca delle emissioni destinate alla clientela del Gruppo. I crediti verso banche si sono attestati a 14,1 miliardi, segnando una crescita di 0,6 miliardi nell’anno: le disponibilità presso Banche Centrali, relativamente al conto accentrato della Riserva Obbligatoria, sono risultate in diminuzione per 0,25 miliardi mentre gli impieghi verso le altre istituzioni creditizie si sono incrementati per 0,8 miliardi, totalmente riferibili all’attività interna al Gruppo. Per quanto riguarda la raccolta da banche, pari complessivamente a 19,1 miliardi, si evidenzia una flessione di 5,1 miliardi rispetto al 31 dicembre 2013, da riportare principalmente alla dinamica dei debiti verso banche (-3,3 miliardi a 8,8 miliardi), ma anche all’esposizione verso Banche Centrali (-1,8 miliardi a 10,3 miliardi, comprensivi del rateo interessi) che ha incorporato sia i rimborsi anticipati dei finanziamenti LTRO (1 miliardo ad ottobre, 3 miliardi a novembre e 1 miliardo a dicembre) sia la partecipazione all’asta TLTRO di dicembre per 3,2 miliardi. L’evoluzione di quest’ultimo aggregato, dall’analisi delle forme tecniche riepilogate in tabella, evidenzia quanto segue: • una riduzione dei conti correnti (-0,3 miliardi), pienamente controbilanciata dall’aumento, essenzialmente riferito ad esposizioni infragruppo, dei depositi vincolati (+0,4 miliardi); • una significativa diminuzione degli altri finanziamenti (-1,9 miliardi) riconducibile alla flessione dei pronti contro termine attivi (-2,2 miliardi), dovuta per -1,3 miliardi all’operatività con Banche del Gruppo12 e per la restante parte all’azzeramento delle esposizioni verso controparti estere collegate agli scoperti tecnici su titoli di Stato francesi e tedeschi, chiusi nel secondo trimestre dell’esercizio; • un incremento dei titoli di debito (+2,6 miliardi), costituiti da obbligazioni delle Banche Rete sottoscritte dalla Capogruppo e destinate al finanziamento della loro Il calo del funding con controparti bancarie, come emerge dal dettaglio fornito in tabella, è riconducibile in primis alla contrazione dei depositi vincolati (-2,5 miliardi nei dodici mesi) e, in particolare, al ridimensionamento di posizioni infragruppo in capo ad UBI Banca International13, Banca Popolare di Ancona e Banca Carime. I finanziamenti hanno invece mostrato una moderata flessione (-0,3 miliardi circa) dovuta sia alla diminuzione dei p/t passivi con proprie Controllate (-0,15 miliardi) sia al calo della voce finanziamenti-altri (-0,17 miliardi), in relazione agli ammortamenti delle erogazioni BEI destinate al sostegno finanziario a m/l termine delle PMI (735 milioni dai 910 milioni del dicembre 2013). DEBITI VERSO BANCHE: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 31.12.2014 Incidenza % 31.12.2013 Incidenza % Variazioni in valore in % Debiti verso Banche Centrali 10.305.964 53,8% 12.166.333 50,1% -1.860.369 -15,3% Debiti verso Banche Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Finanziamenti: - pronti contro termine passivi - altri Altri debiti Totale 8.834.453 2.408.747 5.010.334 1.349.898 613.158 736.740 65.474 19.140.417 46,2% 12,6% 26,2% 7,1% 3,2% 3,9% 0,3% 100,0% 12.119.478 2.648.228 7.548.582 1.681.052 770.153 910.899 241.616 24.285.811 49,9% 10,9% 31,1% 6,9% 3,2% 3,7% 1,0% 100,0% -3.285.025 -239.481 -2.538.248 -331.154 -156.995 -174.159 -176.142 -5.145.394 -27,1% -9,0% -33,6% -19,7% -20,4% -19,1% -72,9% -21,2% 12 L’importo dei p/t attivi in essere a fine 2014, 1,9 miliardi interamente infragruppo, si riferisce per 1,4 miliardi ad operazioni con le Banche Rete aventi quale sottostante titoli emessi nell’ambito delle cartolarizzazioni interne, utilizzate dalla Capogruppo quale garanzia collaterale per le operazioni di rifinanziamento con la BCE. 13 La Banca lussemburghese trasferisce in Capogruppo tutte le eccedenze, anche temporanee, di liquidità, attingendovi poi in base alle esigenze di investimento/commerciali manifestate dalla propria clientela. 418 Relazioni e Bilanci 2014 Infine anche gli altri debiti (65 milioni) hanno mostrato una contrazione attribuibile al rapporto di regolamento delle carte di credito con l’Istituto Centrale Banche Popolari, il cui saldo si è ridotto a 37 milioni, dai 210 milioni di fine 2013. *** Il prospetto “Principali rapporti patrimoniali con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e influenza notevole”, riportato nella Parte H della Nota Integrativa, evidenzia il ruolo di UBI Banca quale datore netto ovvero prenditore netto di fondi nei confronti delle Banche del Gruppo, tenuto conto anche dell’eventuale sottoscrizione di titoli infragruppo. Al 31 dicembre 2014 il saldo interbancario netto della Capogruppo è risultato positivo verso: Banca Regionale Europea (2,6 miliardi), Banco di Brescia (3 miliardi), Banca Popolare Commercio e Industria (1,6 miliardi), Banca Popolare di Ancona (1,5 miliardi) e Banca di Valle Camonica (0,5 miliardi). Si presentava invece negativo nei confronti di: UBI Banca International (-2,6 miliardi), IW Bank14 (-1,2 miliardi), Banca Carime14 (-0,6 miliardi) e UBI Banca Private Investment (-0,1 miliardi). *** Per quanto riguarda la riserva di liquidità rappresentata dai titoli rifinanziabili presso la Banca Centrale Europea, il relativo dettaglio trova illustrazione nella Relazione sulla gestione consolidata, alla quale pertanto si rimanda. Per ulteriori informazioni in merito alla gestione del rischio liquidità si veda anche la Nota Integrativa Consolidata, Parte E, Sezione 3. 14 Al 31 dicembre 2014 l’esposizione debitoria di UBI Banca verso IW Bank e Banca Carime era inoltre costituita da titoli in circolazione sottoscritti dalle due Banche rispettivamente per 0,8 miliardi e per 1,6 miliardi. Relazione sulla gestione 419 L’attività finanziaria Al 31 dicembre 2014 le attività finanziarie di UBI Banca totalizzavano 23,4 miliardi di euro, in crescita di 2,1 miliardi rispetto a fine 2013. Escludendo le passività finanziarie, pari a 0,7 miliardi e in diminuzione del 53% circa nell’esercizio, le attività finanziarie nette si sono attestate a 22,7 miliardi (19,7 miliardi un anno prima). Nell’ambito del portafoglio AFS si è invece proceduto ad effettuare investimenti su titoli di Stato italiani a lungo termine e a realizzare operazioni di switch mirate ad un moderato allungamento delle scadenze, per trarre vantaggio da rendimenti più elevati in ottica di sostegno al margine di interesse consolidato. Il 2014 è stato un anno favorevole per i titoli governativi italiani che hanno toccato massimi storici nelle quotazioni favoriti dal restringimento dello spread fra BTP e Bund tedeschi, sceso dai 215 punti base del 30 dicembre 2013 ai 134 punti base del 30 dicembre 2014. Il mercato italiano è progredito soprattutto sulle scadenze lunghe, da ultimo sulla scia delle aspettative sulle mosse di politica monetaria allo studio della BCE. A fine esercizio, le attività finanziarie continuavano ad essere principalmente rappresentate (92% circa del totale) da titoli di Stato italiani, in aumento nel confronto annuo per effetto dei sopra citati investimenti all’interno del portafoglio AFS che hanno più che controbilanciato le vendite realizzate nell’ambito del portafoglio di trading. La Banca ha proceduto a prese di beneficio che hanno in particolare interessato, nei due trimestri centrali dell’anno, il portafoglio di negoziazione, oggetto di consistenti realizzi. I restanti portafogli (attività finanziarie detenute sino alla scadenza e attività finanziarie valutate al fair value) non hanno mostrato variazioni di rilievo nell’esercizio: i titoli detenuti sino alla scadenza, giunti a maturazione nel novembre 2014, sono stati sostituiti da acquisti di pressoché pari valore nominale (3,050 miliardi di euro). ATTIVITÀ/PASSIVITÀ FINANZIARIE Importi in migliaia di euro Att. fin. detenute per la negoziazione di cui: contratti derivati finanziari Att. fin. valutate al fair value Att. fin. disponibili per la vendita Att. fin. detenute sino alla scadenza Attività finanziarie (a) 31.12.2014 30.9.2014 30.6.2014 31.3.2014 31.12.2013 Variazioni (A) / (E) Valore di bilancio (A) Incid. % Valore di bilancio (B) Incid. % Valore di bilancio (C) Incid. % Valore di bilancio (D) Incid. % Valore di bilancio (E) 1.544.835 6,6% 1.119.978 5,1% 2.280.749 10,6% 4.011.024 17,7% 3.191.080 743.985 3,2% 715.936 3,3% 620.192 2,9% 575.987 2,5% 605.151 2,8% 138.834 193.167 0,8% 193.637 0,9% 192.408 0,9% 193.692 0,9% 208.143 1,0% -14.976 -7,2% 18.066.883 77,3% 17.580.462 80,0% 15.996.041 74,3% 15.281.956 67,6% 14.753.276 69,5% 3.313.607 22,5% 3.576.951 15,3% 3.076.556 14,0% 3.049.841 14,2% 3.113.263 13,8% 3.086.815 Incid. % in valore in % 15,0% -1.646.245 -51,6% 22,9% 14,5% 490.136 15,9% 23.381.836 100,0% 21.970.633 100,0% 21.519.039 100,0% 22.599.935 100,0% 21.239.314 100,0% 2.142.522 10,1% 22.192.154 94,9% 20.869.714 95,0% 20.508.966 95,3% 21.381.286 94,6% 19.988.096 94,1% 2.204.058 11,0% 21.488.819 91,9% 19.975.426 90,9% 19.597.690 91,1% 20.441.219 90,4% 19.058.777 89,7% 2.430.042 12,8% -20.872 -9,6% di cui: - titoli di debito di cui: titoli di Stato italiani - titoli di capitale 195.523 0,8% 207.079 0,9% 202.318 0,9% 205.365 0,9% 216.395 1,0% - quote O.I.C.R. 250.174 1,1% 177.904 0,8% 187.563 0,9% 437.297 1,9% 429.672 2,0% -179.498 -41,8% 1.531.436 100,0% -809.255 -52,8% Passività fin. di negoziazione (b) 722.181 100,0% 675.565 100,0% 600.017 100,0% 722.181 100,0% 675.565 100,0% 600.017 100,0% di cui: contratti derivati finanziari Attività finanziarie nette (a-b) 420 Relazioni e Bilanci 2014 22.659.655 21.295.068 20.919.022 1.513.524 100,0% 547.848 21.086.411 36,2% 551.829 19.707.878 36,0% 170.352 30,9% 2.951.777 15,0% Le Attività finanziarie disponibili per la vendita recuperi di valore continuano ad essere iscritti nell’apposita riserva da valutazione del patrimonio netto se riferiti a titoli di capitale e a conto economico se riferiti a titoli di debito. Le eventuali riduzioni al di sotto dei valori di precedenti impairment vengono rilevate a conto economico. Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.3, della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa. Le “Attività finanziarie disponibili per la vendita” (Available for sale – AFS), voce 40 dell’Attivo, vengono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni nell’apposita riserva da valutazione del patrimonio netto, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore ritenute significative o prolungate. In tal caso la riduzione di valore intervenuta nel periodo viene rilevata a conto economico con rigiro contabile dell’eventuale riserva negativa/positiva precedentemente iscritta a patrimonio netto. Successivamente agli impairment, i ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 31.12.2014 31.12.2013 Valore di bilancio L1 L2 L3 Valore di bilancio in valore in % 17.820.144 13.470.640 845.777 4.050 14.320.467 3.499.677 24,4% 17.117.473 12.963.648 428.129 - 13.391.777 3.725.696 27,8% 117.675 119.446 1.426 - 126.717 128.143 -8.697 -6,8% - 127.293 254.639 50.027 - 304.666 -177.373 -58,2% L1 L2 Titoli di debito 16.921.010 899.134 16.648.018 469.455 - 1.726 45 83.882 43.411 di cui: titoli di Stato italiani Titoli di capitale Quote O.I.C.R. Finanziamenti Totale Variazioni L3 - - - - - - - - - - 17.006.618 942.590 117.675 18.066.883 13.726.705 895.804 130.767 14.753.276 3.313.607 22,5% A fine 2014 le attività finanziarie disponibili per la vendita si erano portate a 18,1 miliardi, in crescita di 3,3 miliardi rispetto ai 14,8 miliardi del dicembre precedente, sviluppo ascrivibile al comparto dei titoli di Stato italiani, per effetto sia dei nuovi investimenti sia del complessivo apprezzamento del relativo fair value. L’attività di compravendita si è primariamente concentrata sui titoli BTP: sono stati effettuati acquisti netti per 0,9 miliardi nominali1 nel secondo trimestre, per 1,25 miliardi nominali netti2 nel terzo trimestre, accompagnati da un acquisto di CTZ per 50 milioni, mentre nel quarto trimestre sono stati realizzati nuovi acquisti di BTP per 2 miliardi nominali a fronte di scadenze di BOT e CTZ per nominali 1,77 miliardi e marginali vendite per 50 milioni. Come sopra indicato, l’incremento del valore di bilancio del portafoglio ha peraltro beneficiato del forte aumento dei corsi dei BTP. Si ricorda che nell’esercizio sono state inoltre effettuate tre manovre di switch (di cui una nel quarto trimestre3) per un controvalore nominale complessivo di 6,2 miliardi nominali che hanno consentito la rilevazione di plusvalenze lorde complessive pari a oltre 100 milioni (63 milioni nel primo semestre e circa 40 milioni nel quarto trimestre). Gli altri titoli di debito (703 milioni) hanno evidenziato nell’anno una flessione di 226 milioni riconducibile a rimborsi e vendite di obbligazioni emesse prevalentemente da società quotate. Gli investimenti in titoli di capitale (119,4 milioni) hanno segnato una marginale flessione (-8,7 milioni) riconducibile alla cessione, effettuata nel mese di dicembre, dell’intera partecipazione (3,12% del capitale) in SIA Spa (17,9 milioni il valore di bilancio a fine dicembre 2013), classificata a livello 3. L’effetto della citata vendita è stato parzialmente controbilanciato sia da riprese di valore che da nuovi investimenti. Infine le quote O.I.C.R., scese da 304,7 milioni a 127,3 milioni, hanno registrato: - nel secondo trimestre, la vendita, con una plusvalenza lorda di 19,7 milioni, di tre fondi ETF classificati nel livello 1 di fair value (244 milioni il rispettivo valore di bilancio a fine 2013); - nel quarto trimestre, la sottoscrizione di un nuovo fondo ETF per un controvalore di 73,8 milioni. Complessivamente a dicembre 2014 i fondi immobiliari in portafoglio ammontavano a 15,6 milioni (16,1 milioni dodici mesi prima). 1 In dettaglio: acquisti per 1,5 miliardi nominali e vendite per 0,6 miliardi nominali che hanno permesso di registrare a conto economico una plusvalenza lorda di 15,4 milioni. 2 In dettaglio: acquisti per 1,5 miliardi e vendite per 0,25 miliardi che hanno permesso di registrare a conto economico una plusvalenza lorda di 10,6 milioni. 3 L’operazione ha interessato la vendita di 3 miliardi nominali di BTP, re-investiti per 2 miliardi nominali nel portafoglio AFS e per 1 miliardo nominale nell’ambito del portafoglio delle attività detenute sino alla scadenza. Relazione sulla gestione 421 Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Tali attività sono valutate al costo ammortizzato con imputazione a conto economico delle eventuali perdite durevoli di valore o delle eventuali riprese di valore registrate in seguito al venir meno delle motivazioni che le avevano determinate. La voce 50 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute sino alla scadenza” (Held to maturity – HTM) comprende gli strumenti finanziari che si ha intenzione e capacità di mantenere fino alla scadenza. ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA: COMPOSIZIONE 31.12.2014 Importi in migliaia di euro 31.12.2013 Fair Value Valore di Bilancio L1 L2 Variazioni Fair Value L3 Totale Valore di Bilancio L1 L2 L3 Totale in valore in % Titoli di debito 3.576.951 3.607.673 - - 3.607.673 3.086.815 3.153.553 - - 3.153.553 490.136 15,9% 3.576.951 3.607.673 - - 3.607.673 3.086.815 3.153.553 - - 3.153.553 490.136 15,9% di cui: titoli di Stato italiani Finanziamenti Totale - - - - - - - - - - - - 3.576.951 3.607.673 - - 3.607.673 3.086.815 3.153.553 - - 3.153.553 490.136 15,9% Il portafoglio comprendeva, fino al 15 novembre 2014, BTP per un valore nominale di 3 miliardi, acquistati nel primo trimestre del 2012. Nei mesi di novembre/dicembre il portafoglio è stato integralmente ricostituito (investimento totale pari a 3,050 miliardi nominali) mediante investimenti in BTP con scadenze comprese tra il febbraio 2020 ed il marzo 2022. Gli strumenti finanziari di negoziazione Le Attività finanziarie di negoziazione La voce 20 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (Held For Trading – HFT) comprende gli strumenti finanziari di trading “utilizzati al fine di generare un utile dalle fluttuazioni di prezzo a breve termine”. Essi vengono valutati al fair value rilevato a conto economico – Fair Value Through Profit or Loss – FVPL. Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.3, della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa. ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 31.12.2014 31.12.2013 Variazioni L1 L2 L3 Valore di bilancio L1 L2 L3 Valore di bilancio in valore in % Titoli di debito 794.399 407 253 795.059 2.580.188 8 618 2.580.814 -1.785.755 -69,2% 794.395 - - 794.395 2.580.185 - - 2.580.185 -1.785.790 -69,2% 4.504 - 445 4.949 3.864 - 445 4.309 640 14,9% Quote O.I.C.R. 241 - 601 842 168 - 638 806 36 4,5% Finanziamenti - - - - - - - - - - 799.144 407 1.299 800.850 2.584.220 8 1.701 2.585.929 -1.785.079 -69,0% Derivati finanziari 777 741.828 1.380 743.985 158 604.993 - 605.151 138.834 22,9% Derivati su crediti - - - - - - - - - - 777 741.828 1.380 743.985 158 604.993 - 605.151 138.834 22,9% 799.921 742.235 2.679 1.544.835 2.584.378 605.001 1.701 3.191.080 -1.646.245 -51,6% A. Attività per cassa di cui: titoli di Stato italiani Titoli di capitale Totale (a) B. Strumenti derivati Totale (b) Totale (a+b) Al 31 dicembre 2014 le attività finanziarie detenute per la negoziazione si presentavano dimezzate a 1,5 miliardi rispetto ai 3,2 miliardi in essere dodici mesi prima: nel secondo e terzo trimestre il portafoglio è stato infatti interessato da significative vendite di titoli di Stato italiani in un’ottica di realizzo dei profitti generati dal restringimento degli spread. Sono stati effettuati disinvestimenti netti per 1 miliardo nominale nel primo semestre4 e per 1,25 miliardi nominali5 nel terzo trimestre; il quarto trimestre ha invece registrato nuovi investimenti in CTZ per 0,4 miliardi nominali. 4 In dettaglio: acquisti netti per 0,8 miliardi nominali nel primo trimestre e disinvestimenti netti per 1,8 miliardi nominali nel secondo trimestre. 5 In dettaglio: vendite per 1,65 miliardi nominali e acquisti per 0,4 miliardi nominali. 422 Relazioni e Bilanci 2014 I titoli di capitale si sono mantenuti ad un livello contenuto nell’esercizio, senza mostrare variazioni di rilievo: 4,9 milioni la loro consistenza a fine 2014 rispetto ai precedenti 4,3 milioni, prevalentemente classificata a livello 1. Le quote O.I.C.R. – relative agli investimenti residuali in hedge fund acquistati prima del 30 giugno 2007 – si attestavano a 0,8 milioni, invariati nel confronto con fine 2013. Nel portafoglio erano infine presenti strumenti derivati per 0,7 miliardi (0,6 miliardi a dicembre 2013), totalmente di natura finanziaria, la cui evoluzione è da leggersi in correlazione alla corrispondente voce iscritta fra le passività finanziarie di negoziazione. Si rimanda al medesimo paragrafo della Relazione sulla gestione consolidata per quanto concerne la chiusura dei contenziosi nei confronti delle società del Gruppo Lehman Brothers. Le Passività finanziarie di negoziazione PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 31.12.2014 L1 31.12.2013 L2 L3 Valore di bilancio L1 L2 Variazioni L3 Valore di bilancio in valore in % A. Passività per cassa Debiti verso banche - - - - 959.994 - - 959.994 -959.994 -100,0% Debiti verso clientela - - - - 18.968 - - 18.968 -18.968 -100,0% Titoli di debito - - - - - - - - - - Totale (a) - - - - 978.962 - - 978.962 -978.962 -100,0% 300 721.881 - 722.181 52 551.777 - 551.829 170.352 30,9% - - - - - - 645 645 -645 -100,0% B. Strumenti derivati Derivati finanziari Derivati creditizi Totale (b) 300 721.881 - 722.181 52 551.777 645 552.474 169.707 30,7% Totale (a+b) 300 721.881 - 722.181 979.014 551.777 645 1.531.436 -809.255 -52,8% A fine 2014 le passività finanziarie di negoziazione, rappresentate esclusivamente da derivati finanziari, risultavano scese a 0,7 miliardi dai precedenti 1,5 miliardi: in corso d’anno sono infatti venute meno le passività per cassa classificate nel livello 1 di fair value in seguito all’azzeramento, avvenuto nel secondo trimestre, degli scoperti tecnici su titoli di Stato francesi, tedeschi ed italiani in essere a dicembre 2013 per 979 milioni (958 milioni relativi a titoli governativi esteri, classificati fra i debiti verso banche, e 21 milioni riferiti a titoli di Stato italiani). Le Attività finanziarie valutate al fair value La voce “Attività finanziarie valutate al fair value” comprende gli strumenti finanziari classificati in tale categoria in applicazione della Fair Value Option (FVO). Tali attività vengono valutate al fair value con imputazione delle variazioni a conto economico. Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.3, della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa. ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 31.12.2014 L1 Titoli di debito L2 31.12.2013 L3 Valore di bilancio L1 L2 Variazioni L3 Valore di bilancio in valore in % - - - - - - - - 3.224 3.000 64.904 71.128 - 927 83.016 83.943 -12.815 -15,3% Quote O.I.C.R. 116.802 - 5.237 122.039 117.129 - 7.071 124.200 -2.161 -1,7% Finanziamenti - - - - - - - - - - 120.026 3.000 70.141 193.167 117.129 927 90.087 208.143 -14.976 -7,2% Titoli di capitale Totale Relazione sulla gestione 423 L’aggregato ammontava a fine esercizio a 193,2 milioni, in lieve diminuzione rispetto alle consistenze del dicembre 2013 (208,1 milioni), principalmente in relazione all’evoluzione dei titoli di capitale. Questa, in dettaglio, la composizione del portafoglio: nella simultanea sottoscrizione di “azioni Sviluppo” di Isagro Spa, contabilizzate nel livello 1. L’incremento rilevato a livello 2 è invece riconducibile alla ripresa di valore di una partecipazione industriale, oggetto di impairment negli scorsi esercizi; - titoli di capitale, detenuti nell’ambito dell’attività di merchant banking e di private equity, per 71,1 milioni (83,9 milioni il dato di confronto). La variazione più consistente si è registrata nel livello 3 in seguito alla parziale cessione (3,75% del capitale), avvenuta nel primo trimestre, della partecipazione detenuta in Humanitas Spa - con una conseguente riduzione del valore di bilancio pari a 15,7 milioni. Nel secondo trimestre è stata invece perfezionata la vendita dell’intera partecipazione (28,66% del capitale) in Manisa Srl: il relativo controvalore, 3,2 milioni, è stato reimpiegato - quote di O.I.C.R. per 122 milioni che comprendono, al livello 1, i fondi quotati Tages per 116,8 milioni, pressochè invariati anno su anno e, a livello 3, hedge fund per 5,2 milioni in riduzione rispetto ai 7,1 milioni di fine 2013, principalmente in seguito a rimborsi parziali su un fondo realizzati nell’ultimo trimestre. Fondi hedge sono anche presenti, per 0,8 milioni, all’interno della categoria HFT. Si rimanda al medesimo paragrafo della Relazione sulla gestione consolidata per gli aggiornamenti relativi ai contenziosi in essere conseguenti al crack Madoff. L’esposizione al rischio sovrano UBI BANCA: ESPOSIZIONI AL RISCHIO SOVRANO Paese / portafoglio di classificazione importi in migliaia di euro - Italia attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) attività finanziarie disponibili per la vendita attività finanziarie detenute sino alla scadenza crediti - Germania 31.12.2014 31.12.2013 Valore nominale Valore di bilancio Fair Value Valore nominale Valore di bilancio Fair Value 18.799.190 21.530.758 21.561.480 18.191.069 19.066.235 19.132.973 800.002 794.395 794.395 2.595.001 2.559.110 2.559.110 14.915.005 17.122.835 17.122.835 12.570.005 13.391.777 13.391.777 3.050.000 3.576.951 3.607.673 3.000.000 3.086.815 3.153.553 34.183 36.577 36.577 26.063 28.533 28.533 - - - -600.000 -646.519 -646.519 attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) - - - -600.000 -646.519 -646.519 - Francia - - - -300.000 -311.368 -311.368 -311.368 attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) - - - -300.000 -311.368 10 10 10 10 10 10 crediti 10 10 10 10 10 10 - Argentina 2 2 2 2 1 1 - Olanda attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) Totale esposizioni per cassa 2 2 2 2 1 1 18.799.202 21.530.770 21.561.492 17.291.081 18.108.359 18.175.097 Il dettaglio delle esposizioni di UBI Banca viene declinato tenendo presente che, secondo le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza europea (European Securities and Markets Authority, ESMA), per "debito sovrano" devono intendersi i titoli obbligazionari emessi dai Governi centrali e locali e dagli Enti governativi, nonché i prestiti agli stessi erogati. Al 31 dicembre 2014 il valore di bilancio delle esposizioni al rischio sovrano di UBI Banca ammontava a 21,5 miliardi, in crescita rispetto ai 18,1 miliardi di fine 2013. L’esposizione risultava pressochè totalmente concentrata sul rischio sovrano dell’Italia, la cui dinamica ha anche causato, in via prevalente, l’incremento registrato nell’anno. La crescita delle attività finanziarie disponibili per la vendita a sostegno del margine d’interesse, benchè parzialmente controbilanciata dalla riduzione delle attività detenute per 424 Relazioni e Bilanci 2014 la negoziazione, ha infatti determinato un aumento di 2,5 miliardi dell’esposizione nazionale complessiva. Rimane contenuta (36,6 milioni) l’attività di finanziamento diretto alle amministrazioni pubbliche italiane. Sono state invece completamente azzerate le esposizioni verso Germania (646,5 milioni) e Francia (311,4 milioni) riferite a scoperti su titoli di Stato emessi dai due Paesi, chiusi nel secondo trimestre dell’esercizio. La tabella riporta la distribuzione per scadenza dei titoli di Stato italiani in portafoglio. UBI BANCA: MATURITY DEI TITOLI DI STATO ITALIANI Importi in migliaia di euro 31.12.2014 Attività finanziarie detenute per la negoziazione (*) Attività finanziarie disponibili per la vendita - 49.925 Fino a 6 mesi 31.12.2013 Attività finanziarie detenute per la negoziazione (*) Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Valore di bilancio 49.925 0,2% - - - - - - 199.612 0,9% 1.437.603 163.870 3.086.815 4.688.288 24,6% Incidenza % Valore di bilancio Incidenza % Da 6 mesi fino a un anno 199.612 Da un anno fino a 3 anni 594.780 3.548.757 - 4.143.537 19,3% 1.126.778 6.019.350 - 7.146.128 37,5% - 7.730.427 - 7.730.427 36,0% - 4.053.721 - 4.053.721 21,3% Da 3 anni fino a 5 anni Da 5 anni fino a 10 anni 1 3.395.529 3.576.951 6.972.481 32,5% -21.075 1.251.004 - 1.229.929 6,5% Oltre 10 anni 2 2.392.834 - 2.392.836 11,1% 15.804 1.903.832 - 1.919.636 10,1% 794.395 17.117.472 3.576.951 21.488.818 100,0% 2.559.110 13.391.777 3.086.815 19.037.702 100,0% Totale (*) al netto dei relativi scoperti tecnici. Nell’anno si è registrato un quasi totale azzeramento della fascia temporale da 6 mesi fino a 1 anno per effetto sia delle vendite effettuate nell’ambito del portafoglio di negoziazione sia della maturazione dei titoli detenuti sino alla scadenza. L’87,8% (65,3% a fine 2013) delle scadenze si presentava concentrato nell’arco temporale compreso tra 1 anno e 10 anni, risentendo sia degli investimenti nel portafoglio AFS (prevalentemente concentrati nella fascia da 3 fino a 5 anni) sia della sostituzione, all’interno del portafoglio detenuto sino alla scadenza, dei titoli estinti con nuovi investimenti rientranti nella fascia da 5 a 10 anni. L’incidenza dei titoli con maturity superiore ai 10 anni è rimasta sostanzialmente stabile (11,1% rispetto al precedente 10,1%). Al 31 dicembre 2014 il portafoglio di negoziazione aveva una vita media di 1,4 anni (1,6 anni a fine 2013), il portafoglio AFS di 6,1 anni (6 anni) ed il portafoglio HTM di 5,8 anni (0,9 anni). *** Nell’ottica di una maggiore trasparenza sulle esposizioni al rischio di credito rappresentate da titoli di debito diversi dal debito sovrano – così come sollecitato dalla European Securities and Markets Authority (ESMA) nel documento n. 725/2012 del 12 novembre 2012 – viene proposta una tabella riepilogativa dei titoli di debito diversi dal debito sovrano complessivamente iscritti nell’attivo patrimoniale di UBI Banca (Attività finanziarie disponibili per la vendita, Attività finanziarie detenute per la negoziazione, Crediti verso banche e Crediti verso clientela). Il valore di bilancio di tali investimenti totalizzava 6,5 miliardi (4,4 miliardi a dicembre 2013): la dinamica è da attribuirsi alla crescita dei titoli di emittenti bancari italiani che per 5,7 miliardi (3,1 miliardi un anno prima) sono stati sottoscritti nell’ambito dell’attività interbancaria infragruppo. A completamento dell’informativa richiesta dall’ESMA, si precisa infine che a dicembre 2014 (così come a dicembre 2013), UBI Banca non aveva in essere contratti derivati su credito (Credit Default product) – né tantomeno ha operato su tali strumenti nel corso dell’esercizio, per incrementare la propria esposizione ovvero per acquisire protezione. TITOLI DI DEBITO DIVERSI DAI TITOLI DI STATO ISCRITTI NELL'ATTIVO DI BILANCIO Importi in migliaia di euro 31.12.2014 Nazionalità Valore di bilancio Fair Value Valore Nominale Corporate Italia 190.916 186.202 187.599 Corporate Francia 43.967 43.967 40.000 Corporate Lussemburgo 27.893 27.893 24.715 Corporate Olanda 28.073 28.073 26.150 Corporate Regno Unito 10.111 10.111 8.987 Corporate Spagna 22.640 22.640 20.271 10.000 Emittente Corporate Ungheria 10.226 10.226 Corporate Stati Uniti 10.935 10.935 10.000 344.761 340.047 327.722 Totale Corporate Bancario Francia - - - Bancario Germania 2 2 3 Bancario Italia 6.165.609 6.167.915 6.136.931 Bancario Lussemburgo 21.552 21.552 18.000 Bancario Regno Unito 10.381 10.381 10.000 Bancario Cipro 66 66 9.500 Bancario Svezia - - - 6.197.610 6.199.916 6.174.434 3 3 2 3 3 2 6.542.374 6.539.966 6.502.158 Totale Bancario B.E.I. Totale Sovranazionali Totale Titoli di debito Lussemburgo Relazione sulla gestione 425 Il patrimonio netto e l’adeguatezza patrimoniale e -2,6 milioni afferenti a perdite attuariali su piani a benefici definiti; Al 31 dicembre 2014 il patrimonio netto contabile di UBI Banca, comprensivo del risultato di esercizio, si attestava a 8.566,7 milioni di euro che si raffrontano ai 9.231,8 milioni di fine 2013. • una variazione positiva per 0,8 milioni in seguito all’assegnazione di azioni proprie al Top Management del Gruppo nell’ambito del sistema incentivante; Come si può evincere dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2014 e dal Prospetto della redditività complessiva riportati tra gli Schemi del bilancio dell’impresa, la diminuzione di 665,1 milioni intervenuta nei dodici mesi può essere ricondotta a: • l’appostazione della perdita d’esercizio per -918,4 milioni. RISERVE DA VALUTAZIONE: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro • la destinazione dell’utile d’esercizio 2013 e della Riserva Attività finanziarie disponibili per la vendita utili portati a nuovo al pagamento del dividendo e ad altre attribuzioni per circa 55 milioni complessivi; 31.12.2014 31.12.2013 143.045 -167.049 -243 -243 Differenze di cambio • una variazione delle riserve da valutazione globalmente positiva per 307,5 milioni di euro di cui: +310,1 milioni inerenti alle attività finanziarie disponibili per la vendita Utili (Perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti -8.844 -6.265 Leggi speciali di rivalutazione 30.993 30.993 164.951 -142.564 Totale RISERVE DA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA: VARIAZIONI ANNUE Importi in migliaia di euro Titoli di debito Titoli di capitale Quote di OICR Finanziamenti Totale -167.049 1. Esistenze iniziali al 1° gennaio 2014 -251.345 69.031 15.265 - 2. Variazioni positive 368.799 5.660 5.796 - 380.255 2.1 Incrementi di fair value 338.577 3.540 5.780 - 347.897 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative - da deterioramento - da realizzo 4.595 2.115 - - 6.710 - 2.115 - - 2.115 4.595 - - - 4.595 2.3 Altre variazioni 25.627 5 16 - 25.648 3. Variazioni negative -43.208 -15.313 -11.640 - -70.161 -3.683 - -718 - -4.401 - - -114 - -114 -33.208 -11.407 -9.620 - -54.235 3.1 Riduzione di fair value 3.2 Rettifiche da deterioramento 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive 3.4 Altre variazioni -6.317 -3.906 -1.188 - -11.411 4. Rimanenze finali al 31 dicembre 2014 74.246 59.378 9.421 - 143.045 Come si può notare dalla tabella di dettaglio, la variazione di +310,1 milioni complessivamente evidenziata dalle “Riserve da valutazione delle attività disponibili per la vendita” riflette i significativi incrementi di fair value che hanno interessato i titoli di debito in portafoglio (al netto dell’effetto fiscale) grazie al progressivo miglioramento delle quotazioni sui mercati finanziari riconducibile anche all’operato della BCE. In particolare la riserva relativa a tale categoria, divenuta positiva, ha visto il proprio saldo migliorare di 325,6 milioni, evidenziando incrementi di fair value per 338,6 milioni riferibili per il 95% a titoli di Stato italiani. La riserva sui titoli di Stato è così passata dai -244 milioni del dicembre 2013 ai +68,5 milioni di fine 2014. La voce “Rigiro a conto economico di riserve negative”, pari a 4,6 milioni, è integralmente riferibile alla vendita di titoli. Tra le variazioni negative si segnalano riduzioni di fair value per lo più relative a titoli di Stato nonché “Rigiri a conto economico di riserve positive da realizzo” per 33,2 milioni, per oltre l’80% riferibili alla cessione di titoli di Stato. 426 Relazioni e Bilanci 2014 Si evidenzia infine che le altre variazioni in aumento ed in diminuzione, rispettivamente pari a +25,6 milioni e a -6,3 milioni, sono sostanzialmente dovute all’iscrizione delle imposte differite attive IRAP non stanziate nei precedenti esercizi sul saldo della riserva AFS titoli in essere al 31 dicembre 2013. Per quanto attiene ai titoli di capitale, la tabella mostra incrementi di fair value per 3,5 milioni prevalentemente relativi alla partecipazione in S.A.C.B.O. e “Rigiri a conto economico di riserve negative da deterioramento” per 2,1 milioni relativi pressoché integralmente alla partecipazione in Autostrada Pedemontana Lombarda. Tra i decrementi si segnalano “Rigiri a conto economico da riserve positive” per 11,4 milioni integralmente riferibili alla cessione della partecipazione SIA. In merito alle quote O.I.C.R., la relativa riserva è stata movimentata principalmente da incrementi di fair value per 5,8 milioni e da “Rigiri a conto economico da riserve positive” per 9,6 milioni ascrivibili alla cessione di tre fondi ETF. Come evidenziato nella Sezione 2, Parte F della Nota Integrativa, il totale fondi propri di UBI Banca – calcolato secondo la nuova disciplina prudenziale per le banche e per le imprese di investimento entrata in vigore il 1° gennaio 2014 (c.d. Basilea 3) – a fine 2014 totalizzava 10.510 milioni di euro, dei quali 8.298 milioni come Common Equity Tier 1 capital. I requisiti prudenziali per rischio di credito, di aggiustamento della valutazione del credito, per rischi di mercato e rischio operativo – dettagliati nella medesima Sezione della Parte F – totalizzavano 1.919 milioni di euro, determinando un Common Equity Tier 1 capital ratio pari al 34,60%, un Tier 1 capital ratio del 34,60% ed un Total capital ratio del 43,82%. RISERVE DA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA: COMPOSIZIONE Importi in migliaia di euro 31.12.2014 31.12.2013 Riserva positiva Riserva negativa Totale Riserva positiva Riserva negativa Totale -251.345 1. Titoli di debito 253.440 -179.194 74.246 82.218 -333.563 2. Titoli di capitale 59.396 -18 59.378 71.290 -2.259 69.031 3. Quote di O.I.C.R. 10.165 -744 9.421 15.478 -213 15.265 4. Finanziamenti Totale - - - - - - 323.001 -179.956 143.045 168.986 -336.035 -167.049 I rapporti verso le imprese del Gruppo I rapporti verso le Società del Gruppo, distinguendo fra imprese controllate (consolidate integralmente) e imprese collegate (consolidate con il metodo del patrimonio netto), sono dettagliatamente riportati nella Parte H della Nota Integrativa, nell’ambito dell’informativa sui rapporti con le parti correlate. Relazione sulla gestione 427 Le operazioni con parti correlate e con soggetti collegati Parti correlate Con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 – modificata con successiva delibera n. 17389 del 23 giugno 2010 – la Consob ha approvato un Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate. La normativa disciplina le procedure da seguire per l’approvazione delle operazioni poste in essere dalle società quotate – quale è UBI Banca – con i soggetti in potenziale conflitto d’interesse, tra cui azionisti di riferimento o di controllo, componenti degli organi amministrativi e di controllo e alti dirigenti, inclusi i loro stretti familiari. L’informativa ai sensi dell’articolo 5, comma 8 della suddetta Delibera Consob 17221/2010, ed in particolare quella sulle operazioni di maggiore rilevanza concluse da UBI Banca con parti correlate nel corso del 2014, è riportata nella Relazione sulla gestione consolidata, alla quale si rimanda. Nella Nota Integrativa, Parte H, vengono inoltre fornite le informazioni, ai sensi dello IAS 24, sui rapporti patrimoniali ed economici che UBI Banca intrattiene con le sue parti correlate, nonché le incidenze che tali rapporti hanno sulle singole voci del proprio bilancio. Soggetti collegati In attuazione dell’articolo 53, commi 4 e seguenti del TUB e della Deliberazione del CICR del 29 luglio 2008, n. 277, il 12 dicembre 2011 Banca d’Italia ha emanato il 9° aggiornamento delle “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” (pubblicate nella Gazzetta Ufficiale del 16 gennaio 2012) in materia di attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati alla banca o al gruppo bancario, dove per soggetti collegati deve intendersi l’insieme costituito da una parte correlata e da tutti i soggetti ad essa connessi. La nuova disciplina mira a presidiare il rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali possa compromettere l’oggettività e l’imparzialità delle deliberazioni relative a finanziamenti e/o altre transazioni nei confronti dei medesimi soggetti. Il primo presidio riguarda pertanto l’introduzione di limiti prudenziali per le attività di rischio (della banca e/o del gruppo) verso i soggetti collegati. I limiti si presentano differenziati in funzione delle diverse tipologie di parti correlate, con livelli più stringenti nel caso di relazioni banca-industria. Ad integrazione dei limiti prudenziali la normativa prevede apposite procedure deliberative, unitamente a specifiche indicazioni in merito ad assetti organizzativi e controlli interni. In ragione di quanto previsto dal Titolo V, Capitolo 5, della Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006, UBI Banca ha adottato uno specifico “Regolamento per la disciplina delle operazioni con Soggetti Collegati del Gruppo UBI” recante 428 Relazioni e Bilanci 2014 disposizioni in materia di “attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati”, che disciplina le procedure dirette a preservare l’integrità dei processi decisionali riguardanti le operazioni con soggetti collegati poste in essere da UBI Banca. Il Consiglio di Sorveglianza in data 15 maggio 2012 ha deliberato che in UBI Banca il nuovo “Comitato Soggetti Collegati” coincida con il già vigente “Comitato Parti Correlate”, istituito ai sensi delle disposizioni Consob e del Regolamento che disciplina le operazioni con Parti Correlate (con delibera del medesimo Consiglio di Sorveglianza in data 24 novembre 2010), che ha assunto pertanto la denominazione di “Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati”. In tutte le segnalazioni trimestrali all’Organo di Vigilanza effettuate a partire dal 31 marzo 2014 e fino al 31 dicembre 2014, UBI Banca è sempre risultata nei limiti indicati dalla normativa prudenziale. *** Ulteriori informazioni sul Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati sono contenute nella “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di UBI Banca Scpa”, riportata in altra parte nel presente fascicolo, nella quale trova peraltro esposizione l’informativa relativa alle politiche interne in materia di controlli a presidio delle attività di rischio e dei conflitti di interesse nei confronti dei soggetti collegati. Il titolo azionario e la compagine sociale Il titolo azionario Blue Chip ed è incluso fra i 40 titoli del paniere FTSE/Mib Index. Il titolo azionario UBI Banca è negoziato al Mercato Telematico Azionario (MTA) della Borsa Italiana, segmento PERFORMANCE COMPARATA DEL TITOLO AZIONARIO UNIONE DI BANCHE ITALIANE Importi in euro 30.12.2014 A 30.9.2014 B 30.6.2014 C 31.3.2014 D 30.12.2013 E Var. % A/E 2.4.2007 F Var. % A/F Azioni Unione di Banche Italiane - prezzo ufficiale 5,967 6,568 6,332 6,774 4,924 21,2% 21,486 -72,2% - prezzo di riferimento 5,960 6,660 6,320 6,840 4,936 20,7% 21,427 -72,2% Indice FTSE Italia All-Share 20.138 22.030 22.585 23.143 20.204 -0,3% 42.731 -52,9% Indice FTSE Italia Banche 13.407 15.027 15.058 16.611 12.553 6,8% 54.495 -75,4% Fonte Datastream Nel 2014 gli andamenti borsistici, in particolare europei, hanno evidenziato un susseguirsi di alti e bassi: al generalizzato rialzo degli indici azionari nel primo semestre 2014 hanno fatto seguito dapprima una fase di leggera flessione dei listini nel terzo trimestre e quindi, nella parte finale dell’anno, un ulteriore ripiegamento dovuto alla forte instabilità generata sia dalle tensioni politiche (Grecia) che dal debole quadro macroeconomico nell’Eurozona. Anche il 2015 si è aperto all’insegna della volatilità, in un clima di attesa per le auspicate mosse della Banca Centrale Europea: la conferma, il 22 gennaio, del lancio del programma di Quantitative Easing ha portato sensibili rialzi su tutte le Borse europee. Il titolo UBI Banca, peraltro già positivamente influenzato dall’approvazione, nella seduta del Consiglio dei Ministri del 20 gennaio, del decreto legge recante l’obbligo per le banche popolari più grandi1 di trasformarsi in società per azioni, dall’ultima decade di gennaio è tornato sopra i 6 euro. Per quanto riguarda i principali indici borsistici, il FTSE Italia All-Share ha chiuso l’esercizio in sostanziale stabilità (-0,3%) mentre il FTSE Italia Banche ha evidenziato un modesto rialzo, pari al 6,8%. In questo contesto il titolo UBI Banca − pur in presenza di una certa volatilità che ha caratterizzato, in modo generalizzato, il comparto bancario nell’ultimo trimestre − ha segnato un consistente progresso nei dodici mesi (+21,2% la variazione del prezzo ufficiale) rispetto agli indici di mercato. Nel corso del 2014 gli scambi di azioni UBI Banca al mercato telematico hanno riguardato circa 2,3 miliardi di titoli per un controvalore di 14,2 miliardi di euro (1,8 miliardi di titoli scambiati per un controvalore di circa 7 miliardi di euro nel 2013). Grazie alle dinamiche sopra descritte, a fine anno la capitalizzazione di Borsa (calcolata sul prezzo ufficiale) risultava salita a 5,4 miliardi dai 4,4 miliardi di dicembre 2013, confermando UBI Banca al 3° posto tra i gruppi bancari commerciali italiani quotati2 ed al 1° posto tra quelli a matrice popolare. A livello europeo, in base alla classifica stilata dall’ABI nell’European Banking Report – comprendente i Paesi EU15 più la Svizzera – il Gruppo UBI Banca si conferma tra le prime 45 istituzioni3. 1 Banche con un attivo superiore agli 8 miliardi di euro. 2 Il Gruppo si posiziona al 4° posto considerando tutti i Gruppi bancari quotati. 3 EBR International Flash, gennaio 2015. Relazione sulla gestione 429 Andamento del titolo azionario UBI Banca dal 2 aprile 2007 (*) e volumi scambiati prezzi di riferimento in euro 23 22 21 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Volumi 60.000.000 55.000.000 50.000.000 45.000.000 40.000.000 35.000.000 30.000.000 25.000.000 20.000.000 15.000.000 10.000.000 5.000.000 0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 AMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGF (*) Primo giorno di quotazione dell’azione UBI Banca, post operazione di fusione per incorporazione di Banca Lombarda e Piemontese Spa in BPU Banca Scpa. Relativamente ai volumi scambiati, si segnala che i picchi registrati nel 2011 riflettono l’annuncio, l’esecuzione ed il perfezionamento dell’aumento di capitale da 1 miliardo di UBI Banca. Andamento comparato del FTSE Italia All-Share, del FTSE Italia Banche e del titolo azionario UBI Banca dal 2 aprile 2007 (*) 110 105 100 95 90 85 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 prezzi di riferimento in euro UBI Banca FTSE Italia All-Share FTSE Italia banche 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 AMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGFMAMGLASONDGF (*) Primo giorno di quotazione dell’azione UBI Banca post operazione di fusione per incorporazione di Banca Lombarda e Piemontese Spa in BPU Banca Scpa. 430 Relazioni e Bilanci 2014 Di seguito si riepilogano le principali informazioni relative al titolo azionario UBI Banca, nonché i più importanti indicatori di borsa che, per una migliore significatività, sono stati costruiti utilizzando grandezze consolidate. TITOLO AZIONARIO UBI BANCA E PRINCIPALI INDICATORI DI BORSA Numero di azioni in essere a fine esercizio Prezzo medio titolo UBI (media dei prezzi ufficiali rilevati giornalmente da Borsa Italiana Spa) - in euro Prezzo minimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro Prezzo massimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro Dividendo unitario - in euro Dividend Yield (dividendo unitario/prezzo medio) Dividendi totali - in euro (*) Book Value (Patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile di esercizio / n. azioni) - in euro Book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato gli avviamenti di pertinenza del Gruppo - in euro Book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato tutte le attività immateriali di pertinenza del Gruppo - in euro Capitalizzazione di Borsa di fine esercizio (prezzi ufficiali) - in milioni di euro Price / book value [Capitalizzazione di Borsa di fine esercizio / (patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile di esercizio)] Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato gli avviamenti di pertinenza del Gruppo Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato tutte le attività immateriali di pertinenza del Gruppo EPS - Earning per share (utile / perdita netta consolidata per azione ai sensi dello IAS 33) - in euro annualizzato Anno 2014 Anno 2013 901.748.572 901.748.572 6,193 4,824 7,545 0,08 1,29% 72.021.230 10,87 9,29 8,98 5.381 0,55 0,64 0,66 -0,8070 3,734 2,636 5,220 0,06 1,61% 54.002.914 11,19 8,50 8,09 4.441 0,44 0,58 0,61 0,2689 (*) Il monte dividendi relativo al 2014 è stato calcolato sulle n. 900.265.380 azioni in circolazione alla data di approvazione della proposta di dividendo da parte del Consiglio di Gestione; tale numero non include le n. 1.483.192 azioni proprie in portafoglio alla medesima data. Il monte dividendi relativo al 2013 era stato parimenti calcolato sulle n. 900.048.572 azioni in circolazione al netto delle azioni proprie riacquistate (n. 1.700.000). Ai fini di una più corretta quantificazione del valore patrimoniale del titolo e del price/book value, gli indicatori 2014 sono stati calcolati utilizzando il patrimonio consolidato al netto della perdita d’esercizio. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari Al 31 dicembre 2014 il capitale sociale di UBI Banca era pari a 2.254.371.430 euro (invariato alla data della presente Relazione) costituito da n. 901.748.572 azioni ordinarie, tutte con godimento regolare 1° gennaio 2014. Si ricorda che le disposizioni legislative vigenti in materia di banche popolari (art. 30 del TUB, D.Lgs. 385/1993), richiamate anche nell’art. 18 dello Statuto Sociale, limitano la quota di possesso del capitale sociale da parte dei soci/azionisti all’1% del capitale sociale. Il limite alla detenzione di azioni non si applica agli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari, per i quali valgono i limiti previsti dalla disciplina propria di ciascuno di essi. É inoltre statutariamente prevista (art. 8, comma 2) la subordinazione dell’ammissione a Socio, oltre che alla presenza dei requisiti soggettivi, al possesso di un numero minimo di azioni, il cui venir meno comporta la decadenza della qualità di socio. Ogni Socio ha un voto, qualsiasi sia il numero delle azioni possedute. Il 20 gennaio 2015 il Consiglio dei Ministri ha approvato un Decreto Legge recante “Disposizioni urgenti per il sistema bancario e gli investimenti”. Il testo del Decreto, entrato in vigore il 25 gennaio dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, prevede all’articolo 1 un intervento di riforma riguardante le banche popolari. In particolare, viene modificato l’articolo 29 del TUB prevedendo nel nuovo comma 2 bis un limite di 8 miliardi di euro all’attivo delle banche popolari e stabilendo, al comma 2 ter, nel caso di superamento del limite fissato, l’obbligo di convocazione dell’Assemblea per la trasformazione dell’istituto in società per azioni. In sede di prima applicazione del decreto, l’adozione della nuova forma giuridica da parte delle banche popolari dovrà essere deliberata entro un arco temporale massimo di 18 mesi dalla data di entrata in vigore delle disposizioni attuative di Banca d’Italia. Ai sensi dell’art. 120, comma 2, del Testo Unico della Finanza (D.Lgs. 58/1998), coloro che partecipano in misura superiore al 2% del capitale in un’emittente azioni quotate avente l'Italia come Stato membro d'origine e che non sia una PMI, ne danno comunicazione alla società partecipata ed alla Consob. Sulla base delle comunicazioni ricevute, alla data della presente Relazione le partecipazioni superiori al 2% risulterebbero le seguenti: - Silchester International Investors LLP, con il 4,903% del capitale detenuto per finalità di gestione del risparmio (comunicazione del 18 marzo 2014); - BlackRock Inc., con il 4,951% del capitale sociale detenuto attraverso proprie società di gestione del risparmio (comunicazione del 26 marzo 2013); - Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo con il 2,230%4. L’articolo 119 bis (“Esenzioni”) del Regolamento Emittenti ai commi 7 e 8 prevede che le società di gestione e i soggetti abilitati che 4 Avvalendosi della facoltà prevista dall’art. 30, comma 2-bis del TUB, lo Statuto di UBI Banca ha fissato al 3% il limite massimo della partecipazione detenibile dalle fondazioni di origine bancaria di cui al decreto legislativo 17 maggio 1999, n. 153, che alla data del 19 dicembre 2012 detenevano una partecipazione superiore all’1%, qualora il superamento del limite sia derivato da operazioni di aggregazione e fermo restando che tale partecipazione non può essere incrementata. Relazione sulla gestione 431 hanno acquisito, nell’ambito dell’attività di gestione, partecipazioni in misura superiore al 2% e inferiore al 5% del capitale di un emittente azioni quotate, non siano tenute ad obblighi di comunicazione verso la Consob e la società partecipata. Tale esenzione si applica anche ai soggetti extracomunitari a condizione che gli stessi, nell’ambito delle attività di gestione, siano sottoposti, nel paese di origine, a forme di vigilanza da parte di un’autorità di controllo pubblica o riconosciuta da un’autorità pubblica. Da quanto sopra, consegue che le percentuali di partecipazione indicate potrebbero non essere più quelle effettive qualora fosse nel frattempo intervenuta una variazione che non comporta obblighi di comunicazione in capo agli azionisti. Sulla base delle evidenze relative all’incasso del dividendo, la Banca ha proceduto ad inviare a tutti i soggetti interessati la comunicazione relativa al divieto di detenere azioni in misura superiore all’1% del capitale, chiedendo l’alienazione della parte eccedente entro 12 mesi dalla suddetta notifica. In base agli aggiornamenti del Libro Soci, al 31 dicembre 2014 i Soci iscritti erano 79.237 (94.544 a fine 2013)5. Dalle informazioni rilevate in occasione dello stacco del dividendo (19 maggio 2014) che tengono conto dei possessori di azioni non iscritti a Libro Soci, l’insieme dei soci/azionisti si attesterebbe poco al di sopra delle 155 mila unità (circa 151 mila allo stacco del dividendo 2013). Secondo i risultati della più recente indagine sull’azionariato riferita a fine ottobre 2014, la quota di capitale detenuta da investitori istituzionali identificati nominalmente rappresenta oltre il 42% del capitale sociale. Tale quota appare geograficamente distribuita come segue: circa 32% nel Regno Unito, 25,8% negli USA, 19,5% in Italia, 17,8% nel Resto dell’Europa Continentale e 4,9% nel Resto del Mondo. Per quanto riguarda infine le altre informazioni previste dall’articolo 123-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), tra le quali anche l’adesione al Codice di Autodisciplina delle Società Quotate promosso da Borsa Italiana e l’accessibilità al pubblico delle relative informazioni, si rimanda alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari riportata in allegato al presente fascicolo ed altresì consultabile sul sito istituzionale www.ubibanca.it, nella sezione Corporate Governance, Documenti societari. Azioni proprie Al 31 dicembre 2014 UBI Banca deteneva – esclusivamente a servizio dei piani incentivanti per il Top Management del Gruppo – n. 1.483.192 azioni prive di valore nominale, pari allo 0,16% del capitale sociale. Si ricorda che a fine 2013 le azioni proprie in portafoglio erano n. 1.700.000, acquistate in esecuzione delle delibere assembleari del 30 aprile 2011 (n. 1.200.000 azioni) e del 28 aprile 2012 (n. 500.000 azioni). Il 1° luglio 2014 infatti UBI Banca ha provveduto ad assegnare n. 216.808 azioni proprie, riferite al piano di incentivazione 2011, essendo maturato il termine del periodo di retention di 2 anni dalla data di attribuzione (2012) per la componente “up-front” da erogare in strumenti finanziari (così come previsto dalle Politiche di Remunerazione e Incentivazione del Gruppo). 5 Alla data della presente Relazione i Soci iscritti risultano 80.114. 432 Relazioni e Bilanci 2014 A fine 2014 circa il 40% delle 1.483.192 azioni proprie risultava già impegnato, come segue: • n . 144.538 azioni relative alla quota differita (periodo di retention di 4 anni dall’anno di attribuzione) del piano di incentivazione 2011; • n. 89.010 azioni a copertura del piano di incentivazione 2012; • n. 114.714 a copertura del piano di incentivazione 2013; • n. 232.676 azioni, stimate sulla base dei dati di preconsuntivo e suscettibili di eventuali modifiche, in relazione al piano di incentivazione 2014. Le rimanenti azioni (n. 902.254) potranno pertanto essere utilizzate a copertura dei piani di incentivazione annuali relativi agli esercizi successivi, subordinatamente alla maturazione degli stessi. Relazione sull’ammissione di nuovi Soci (ai sensi dell’art. 2528, comma quinto, del Codice Civile) Nel 2014 le domande di ammissione a Socio presentate al Consiglio di Gestione sono state complessivamente 7.808 (14.213 nel 2013, 8.081 nel 2012), totalmente accolte. Nel dettaglio, 7.722 richieste sono pervenute dalle Banche del Gruppo, mentre le restanti 86 da altri intermediari. Le ammissioni dei nuovi Soci sono state deliberate dopo preventiva valutazione delle domande con riferimento agli articoli 6 e 9 dello Statuto Sociale. In osservanza dell’art. 8, comma 2 del medesimo Statuto, si è altresì provveduto a verificare, per tutti gli aspiranti Soci, la dimostrazione del possesso di almeno 250 azioni UBI Banca. Complessivamente, nel 2014, la compagine societaria è diminuita di 15.307 Soci principalmente per effetto delle cancellazioni operate ai sensi del sopra citato articolo 8, comma 2 dello Statuto, ma anche dei decadimenti per successione o per iniziativa personale del Socio, pur in presenza di alcuni reintegri per dimostrato possesso azionario. Si ricorda che nell’esercizio, in seguito alla modifica statutaria approvata dal Consiglio di Sorveglianza del 13 febbraio 2014, volta ad integrare ex-lege l’art. 8 in modo da recepire le previsioni in materia di ammissione e decadenza dalla qualità di Socio, sono state effettuate due cancellazioni dal Libro Soci per mancanza del possesso azionario minimo, avvenute in due momenti distinti. La prima è stata portata agli atti dal Consiglio di Gestione del 24 aprile 2014, a margine della conclusione del periodo transitorio concesso per l’adeguamento del quantitativo minimo di azioni necessario ai fini del mantenimento della qualità di Socio, ed ha riguardato 20.553 Soci; la seconda, agli atti della seduta consiliare dell’11 novembre 2014, ha invece interessato 2.155 Soci. Relazione sullo scopo mutualistico (ai sensi dell’art. 2545 del Codice Civile) UBI Banca si pone come attore di rilievo nel sistema di relazioni economiche e sociali delle comunità in cui opera, in coerenza con i propri obiettivi strategici, i valori e i principi del Codice Etico. Coerentemente con lo scopo mutualistico del proprio modello istituzionale, la Banca offre ai componenti del corpo sociale un insieme di agevolazioni bancarie e protezioni assicurative (UBI Club) e partecipa attivamente allo sviluppo economico e sociale dei territori di riferimento. Questa partecipazione attiva si realizza sia attraverso la focalizzazione dell’attività commerciale al servizio delle famiglie, delle piccole e medie imprese e delle organizzazioni non profit – con iniziative commerciali specifiche a sostegno della fasce più deboli della società – sia con il supporto ad enti e associazioni laiche e confessionali del territorio attraverso donazioni liberali e sponsorizzazioni di natura sociale, anche attraverso specifiche riserve di utili statutariamente previste. Fra le iniziative commerciali intraprese (dettagliatamente illustrate nel Bilancio Sociale, al quale si rimanda) si segnalano in particolare: • la collaborazione con Associazioni di Categoria ed Enti di Garanzia per meglio finalizzare l’attività a favore del tessuto imprenditoriale locale (convenzioni per l’erogazione di finanziamenti ordinari e di finanziamenti specifici per lo sviluppo competitivo delle PMI); • la partecipazione a iniziative di sistema e/o specifiche del territorio per il supporto alle famiglie e alle imprese in difficoltà a causa della ancora non risolta crisi economica o di calamità naturali; • i servizi di UBI Comunità per le organizzazioni del Terzo Settore, importanti attori di promozione dello sviluppo e della coesione sociale, con cui il Gruppo mantiene quote di raccolta e di impieghi costantemente superiori alla media di sistema; • le iniziative in favore delle persone con difficoltà nell’accesso ai servizi bancari, attraverso la rimozione delle barriere fisiche (es.: ATM bancomat e siti internet commerciali con caratteristiche idonee per persone ipovedenti e non vedenti) e delle barriere linguistiche (es. attraverso l’offerta multilingue del sito commerciale di Gruppo e il supporto multilingue di un numero verde commerciale dedicato). In relazione all’impegno sociale del Gruppo, UBI Banca, le Banche Rete e le Fondazioni di emanazione del Gruppo (queste ultime come realtà del tutto autonome e operanti esclusivamente nel rispetto delle proprie norme statutarie) contribuiscono alla vita di numerose organizzazioni laiche e confessionali sparse sul territorio attraverso una fitta trama di interventi nei settori delle attività sociali, ricreative e sportive, dell'assistenza e solidarietà, dell'istruzione e formazione, della cultura, dell'università e ricerca, del recupero del patrimonio artistico e della tutela dell'ambiente. Per maggiori dettagli e informazioni quantitative sull’attività commerciale e gli interventi sociali, si rinvia al paragrafo della presente Relazione sulla gestione consolidata dedicata alla Responsabilità Sociale e Ambientale e al Bilancio Sociale. Poteri degli organi societari e deleghe loro attribuite (Raccomandazione Consob n. 97001574 del 20 febbraio 1997) L’informativa sulle deleghe conferite ai componenti degli organi societari di Unione di Banche Italiane Scpa, prevista dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa con Raccomandazione n. 97001574 del 20 febbraio 1997, è contenuta nella “Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di UBI Banca” allegata al presente fascicolo. Relazione sulla gestione 433 Altre informazioni Informativa sul contenzioso Nella Nota Integrativa Parte B – Sezione 12 del Passivo patrimoniale è riportata l’informativa sul contenzioso fiscale di UBI Banca. Per quanto riguarda il contenzioso legale si rimanda alla corrispondente Sezione della Nota Integrativa Consolidata. La gestione delle controversie Il modello organizzativo adottato dal Gruppo UBI Banca in materia di gestione delle controversie attribuisce alla Capogruppo la gestione diretta delle contestazioni che la riguardano, unitamente alle contestazioni relative alle attività della ex B@nca 24-7, per effetto dell’incorporazione avvenuta nel 2012, e della ex Centrobanca, incorporata nel 2013. Con riferimento al segmento carte di credito, per cui la Capogruppo risulta emittente, UBI Banca si avvale, nella gestione di prima istanza, della partnership specialistica con CartaSi. Per quanto attiene al perimetro Banche Rete e Società Prodotto, la Capogruppo svolge un ruolo di indirizzo e coordinamento delle strutture dedicate alla gestione dei reclami. Le modifiche intervenute nella struttura organizzativa della Capogruppo, a far data dal 14 luglio 2014, correlate alle nuove Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le Banche – “Sistema dei controlli interni, sistema informativo e continuità operativa” (Circ. Banca d’Italia n. 263 del 2 luglio 2013 – 15° aggiornamento) hanno determinato la riattribuzione delle attività di gestione dei reclami alla ridenominata Area Controllo Rischi di Riciclaggio & Reclami, alle dirette dipendenze del Chief Risk Officer. I reclami pervenuti ad UBI Banca nell’anno 2014 sono stati 4.956, (3.888 nel 2013), concentrati soprattutto nel segmento carte di credito con 3.828 lamentele, gestite in prima istanza dal service CartaSi, e nel comparto finanziamenti, con 952 contestazioni di prima istanza. A tali dati si aggiungono 143 reclami afferenti al comparto Monetica (gestiti direttamente da UBI Banca), mentre le 2014: Reclami per Prodotto/Servizio 80% rimanenti contestazioni si riferiscono ad altri Prodotti e Servizi. La struttura dei reclami in base al Prodotto e/o Servizio erogato rispecchia le aree di business della Capogruppo con la concentrazione sui due raggruppamenti di riferimento. Durante l’anno UBI Banca ha evaso complessivamente 5.092 reclami (circa il 99% delle contestazioni in gestione), con circa il 63% di soluzioni a favore della clientela reclamante (nel 2013 le soluzioni favorevoli alla clientela erano state il 68%). Le motivazioni sottostanti alle controversie vengono analizzate nel grafico, che sintetizza il quadro di riferimento. Oltre ai reclami di prima istanza, la gestione delle controversie è stata interessata anche dalle pratiche di reiterazione la cui gestione è attribuita direttamente alla Capogruppo. Nel periodo sono pervenute 165 Repliche, 119 ricorsi all’ABF (Arbitro Bancario Finanziario) e 26 esposti alle Autorità di Vigilanza (Banca d’Italia e Consob). A fronte di ciò sono state evase 271 reiterazioni (il 95% del totale in gestione), con l’accoglimento di 119 pratiche (pari al 44% delle evase), in flessione rispetto al 53% accolto nel 2013. La reintroduzione obbligatoria dell’istituto della mediazione, avvenuta a fine 2013, ha determinato i propri effetti nel corso dell’esercizio; la Capogruppo ha registrato un significativo aumento delle istanze di mediazione, 206 contro le 18 del 2013, delle quali 190 perfezionate e solamente 12 casi si sono chiusi con liquidazioni a favore della clientela istante. 2014: Reclami per Motivazioni sottostanti 0% 77,2 70% Frodi e smarrimenti 60% Altro 50% Applicazione delle condizioni 40% Condizioni 30% Esecuzione operazioni Segnalazione a centrale rischi 19,2 20% 2,9 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 Conti Correnti e DR Altro Prodotti Assicurativi Servizi di incasso e pagamento Aspetti Generali Anatocismo 0,3 Titoli e Servizi di Investimento 10% Carte di credito e debito gestite direttamente Finanziamenti e Mutui Monetica gestita da CARTASì 0% 434 Relazioni e Bilanci 2014 10% 20% 30% 40% 50% 45,2% 35,7% 8,2% 5,4% 2,9% 1,8% 0,3% Comunicazione ed informazione al cliente 0,2% Merito del credito o simili 0,1% Aspetti organizzativi 0,1% Personale 0,1% Principali rischi e incertezze cui è esposta UBI Banca A UBI Banca, in qualità di Capogruppo, fa capo la responsabilità del processo di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale a livello consolidato (ICAAP – Internal Capital Adequacy Assessment Process) ed è suo compito assolvere alle funzioni di misurazione, controllo e gestione dei rischi elencati nel corrispondente capitolo della Relazione sulla gestione consolidata, al quale pertanto si rimanda per una descrizione puntuale dei medesimi nonché delle principali incertezze. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione I principali fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio sono riportati nella Nota Integrativa, Parte A – Politiche contabili, in conformità a quanto previsto dalla Circolare della Banca d’Italia n. 262 del dicembre 2005 e successivi aggiornamenti. Con riferimento invece alla prevedibile evoluzione della gestione, si rimanda a quanto illustrato nel corrispondente capitolo della Relazione sulla gestione consolidata. Relazione sulla gestione 435 Proposta di copertura della perdita d’esercizio e di distribuzione del dividendo Signori Soci, ai fini della copertura della perdita d’esercizio – pari a 918.436.688,78 euro – sono state prese in considerazione le riserve di patrimonio netto, così come riportate nella Nota Integrativa, Parte B, sezione 14.4 del Passivo Patrimoniale1, e segnatamente i criteri di utilizzabilità delle stesse. La quota disponibile di tali riserve ammonta complessivamente a 6.642.090.954,49 euro ed include la Riserva sovrapprezzo azioni per 4.716.866.300,80 euro, le Riserve di utili per 1.653.927.742,79 euro e altre riserve per 271.296.910,90 euro. Il Consiglio di Gestione, conformemente a quanto previsto dall’art. 2364 bis del Codice Civile e dall’art. 52 dello Statuto Sociale, propone la copertura della perdita d’esercizio mediante imputazione della stessa, per 918.436.688,78 euro, alla Riserva sovrapprezzo azioni. Il Consiglio di Gestione, inoltre, in considerazione dell’adeguata patrimonializzazione della Capogruppo e del Gruppo, secondo i parametri stabiliti dalle Regole di Basilea 3 e in conformità alla Comunicazione della Banca Centrale Europea del 28 gennaio 2015 in tema di politiche di distribuzione del dividendo, ritiene di proporre all’Assemblea dei Soci la distribuzione di un dividendo unitario di 0,08 euro alle 900.265.380 azioni ordinarie in circolazione, al netto delle azioni proprie riacquistate, pari ad un monte dividendi di massimi 72.021.230,40 euro prelevato dalla Riserva Straordinaria. Tale importo è calcolato sulla base dell’utile consolidato normalizzato, che esprime la redditività sostenibile del Gruppo e, nel rispetto delle regole di prudente gestione, risulta pari a circa il 50% di tale importo. Il pagamento del dividendo, se deliberato dall’Assemblea dei Soci, avrà luogo a partire dal 20 maggio 2015 – contro stacco della cedola n. 16 – con rispettivamente data di stacco il 18 maggio 2015 e record date il 19 maggio 2015. Per effetto della riforma fiscale entrata in vigore il 1° gennaio 2004 al dividendo non compete alcun credito d’imposta e, a seconda dei percettori, è soggetto a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o concorre limitatamente alla formazione del reddito imponibile2. Bergamo, 11 febbraio 2015 IL CONSIGLIO DI GESTIONE 1 Prospetto di riepilogo delle voci di patrimonio netto distinte secondo l’origine e con l’indicazione della possibilità di utilizzo e della quota distribuibile, ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 7-bis) del Codice Civile. 2 Dal punto di vista fiscale si precisa che: - ai sensi del D.M. 2 aprile 2008, l’intero ammontare del dividendo unitario si considera formato con utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007 e concorre pertanto alla base imponibile IRPEF delle persone fisiche residenti detentrici di partecipazioni qualificate, degli imprenditori individuali residenti e delle società di persone residenti per il 40% del suo ammontare; - nel caso di percipienti non residenti fiscalmente in Italia, ai fini dell’applicazione della ritenuta alla fonte dell’1,375% nei confronti delle società e degli enti non residenti indicati dall’art. 27, comma 3-ter del D.P.R. 600/73, il dividendo unitario si considera formato per l'intero importo da utili prodotti dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007. 436 Relazioni e Bilanci 2014 Attestazione del Consigliere Delegato e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Relazione della Società di Revisione Schemi del Bilancio dell'Impresa Stato Patrimoniale (Importi in unità di euro) 31.12.2014 31.12.2013 ATTIVO 10. Cassa e disponibilità liquide 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 30. Attività finanziarie valutate al fair value 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 50. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 160.329.705 151.927.476 1.544.834.504 3.191.080.275 193.167.320 208.142.641 18.066.883.031 14.753.276.202 3.576.951.039 3.086.814.895 60. Crediti verso banche 14.055.649.000 13.487.366.105 70. Crediti verso clientela 23.330.320.961 25.168.913.254 647.972.267 215.310.404 80. Derivati di copertura 90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica 100. Partecipazioni 110. Attività materiali 120. Attività immateriali 130. Attività fiscali: a) correnti b) anticipate b1) di cui alla Legge 214/2011 140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 150. Altre attività Totale dell'attivo (Importi in unità di euro) 5.582.820 5.417.724 9.624.010.808 10.608.613.890 634.178.193 650.741.768 409.807 409.807 1.688.729.594 1.727.625.788 331.161.797 322.535.986 1.357.567.797 1.405.089.802 1.234.948.850 1.238.385.604 507.355 2.328.961 642.338.795 656.675.528 74.171.865.199 73.914.644.718 31.12.2014 31.12.2013 24.285.811.395 PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 10. Debiti verso banche 19.140.417.449 20. Debiti verso clientela 7.065.270.452 7.223.912.675 30. Titoli in circolazione 36.545.667.992 30.211.092.155 1.531.435.686 40. Passività finanziarie di negoziazione 722.180.510 60. Derivati di copertura 937.017.919 377.701.575 80. Passività fiscali: 352.883.014 323.144.216 a) correnti 169.396.492 232.645.454 b) differite 183.486.522 90.498.762 751.070.156 631.076.359 110. Trattamento di fine rapporto del personale 45.442.639 40.166.437 120. Fondi per rischi e oneri: 45.218.325 58.488.048 100. Altre passività a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 130. Riserve da valutazione 160. Riserve 1.144.094 1.060.768 44.074.231 57.427.280 164.951.251 (142.563.966) 2.354.284.675 2.337.923.506 170. Sovrapprezzi di emissione 4.716.866.301 4.716.866.301 180. Capitale 2.254.371.430 2.254.371.430 (5.340.225) (6.120.840) 190. Azioni proprie 200. Utile (perdita) d'esercizio Totale del passivo e del patrimonio netto 446 Relazioni e Bilanci 2014 (918.436.689) 71.339.741 74.171.865.199 73.914.644.718 Conto Economico (Importi in unità di euro) 10. Interessi attivi e proventi assimilati 31.12.2014 31.12.2013 1.122.470.967 1.229.613.722 (1.026.027.263) (1.110.223.926) 30. Margine di interesse 96.443.704 119.389.796 40. Commissioni attive 83.473.946 94.789.398 50. Commissioni passive (59.219.284) (89.550.299) 20. Interessi passivi e oneri assimilati 60. Commissioni nette 70. Dividendi e proventi simili 24.254.662 5.239.099 276.488.601 247.204.849 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 33.670.433 44.948.538 90. Risultato netto dell'attività di copertura (8.068.567) (4.181.723) 149.479.337 189.014.881 100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie 110. Risultato netto delle attività passività finanziarie valutate al fair value (9.324.152) (2.338.139) 166.743.421 188.191.727 (52) - (7.939.880) 3.161.293 3.072.896 3.162.666 575.341.066 604.778.106 130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (121.551.807) (228.481.440) a) crediti (116.738.207) (188.114.597) b) attività finanziarie disponibili per la vendita (2.995.359) (21.768.167) d) altre operazioni finanziarie (1.818.241) (18.598.676) 120. Margine di intermediazione 140. Risultato netto della gestione finanziaria 150. Spese amministrative 453.789.259 376.296.666 (341.440.036) (326.588.853) a) spese per il personale (169.969.568) (153.453.485) b) altre spese amministrative (171.470.468) (173.135.368) 160. Accantonamenti netti fondi per rischi e oneri 170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali 190. Altri oneri/proventi di gestione 200. Costi operativi 210. Utili (perdite) delle partecipazioni 240. Utili (perdite) della cessione di investimenti 250. Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (310.860) (1.354.332) (21.503.361) (22.849.575) 120.160.606 116.334.872 (243.093.651) (234.457.888) (1.122.126.159) (316.397.366) 60.874 7.293 (911.369.677) (174.551.295) (7.067.012) 245.891.036 270. Utile (perdita) della operatività corrente al netto delle imposte (918.436.689) 71.339.741 290. Utile (Perdita) d'esercizio (918.436.689) 71.339.741 Schemi del Bilancio dell’Impresa 447 Prospetto della redditività complessiva Importi in unità di euro 31.12.2014 31.12.2013 (918.436.689) 71.339.741 (2.579.898) (564.965) 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita 310.095.115 388.088.698 130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 307.515.217 387.523.733 (610.921.472) 458.863.474 10. UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 40. Piani a benefici definiti Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 140. Redditività complessiva (Voce 10 + 130) Il risultato positivo delle “Altre componenti reddituali” è da ascrivere essenzialmente al miglioramento delle riserve da valutazione su titoli di debito classificati nella voce 40 – Attività finanziarie disponibili per la vendita. Per quanto concerne il dettaglio delle diverse componenti si rimanda a quanto riportato in calce al prospetto analitico riportato nella parte D – Redditività Complessiva. 448 Relazioni e Bilanci 2014 Schemi del Bilancio dell’Impresa 449 - 9.231.816.172 71.339.741 Patrimonio Netto Utile (perdita) di esercizio - -6.120.840 Azioni proprie Strumenti di capitale 30.992.968 -6.264.747 e) altre -242.544 d) leggi speciali di rivalutazione c) differenze di cambio - - - - - - - - - - -167.049.643 a) disponibili per la vendita b) copertura flussi finanziari - 676.269.339 -142.563.966 b) altre Riserve da valutazione: a) di utili - 2.337.923.506 1.661.654.167 Riserve: - - 4.716.866.301 b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione - 2.254.371.430 2.254.371.430 a) azioni ordinarie Modifica saldi apertura Capitale: Esistenze al 31.12.2013 Importi in unità di euro 31 dicembre 2014 9.231.816.172 71.339.741 -6.120.840 - -6.264.747 30.992.968 -242.544 - -167.049.643 -142.563.966 676.269.339 1.661.654.167 2.337.923.506 4.716.866.301 - 2.254.371.430 2.254.371.430 Esistenze al 01.01.2014 - -16.395.490 - - - - - - - - - 16.395.490 16.395.490 - - - - Riserve -54.944.251 -54.944.251 - - - - - - - - - - - - - - - Dividendi e altre destinazioni Allocazione risultato esercizio precedente - - 746.294 - 780.615 - - - - - - - - - - - - - - - -34.321 - - - - - - Emissioni nuove azioni -34.321 - - - - Variazioni di riserve Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto - - - - - - - - - - - - - - - - - Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - - - - - - - Distribuzione straordinaria dividendi - - - - - - - - - - - - - - - - - Variazione strumenti di capitale Operazioni sul patrimonio netto Variazioni dell'esercizio - - - - - - - - - - - - - - - - - Derivati su proprie azioni - - - - - - - - - - - - - - - - - Stock options -610.921.472 -918.436.689 - - -2.579.898 - - - 310.095.115 307.515.217 - - - - - - - Redditvità complessiva 8.566.696.743 -918.436.689 -5.340.225 - -8.844.645 30.992.968 -242.544 - 143.045.472 164.951.251 676.235.018 1.678.049.657 2.354.284.675 4.716.866.301 - 2.254.371.430 2.254.371.430 Patrimonio netto al 31.12.2014 450 Relazioni e Bilanci 2014 - b) copertura flussi finanziari Patrimonio Netto Utile (perdita) di esercizio Azioni proprie 8.607.720.373 223.496.468 -4.375.290 - -4.922.234 e) altre Strumenti di capitale 29.297.305 d) leggi speciali di rivalutazione -242.544 -526.706.935 a) disponibili per la vendita c) differenze di cambio -502.574.408 436.132.984 b) altre Riserve da valutazione: 1.483.811.752 1.919.944.736 Riserve: a) di utili 4.716.861.355 - 2.254.367.512 2.254.367.512 Esistenze al 31.12.2012 Sovrapprezzi di emissione b) altre azioni a) azioni ordinarie Capitale: Importi in unità di euro 31 dicembre 2013 - - - - - - - - - - - - - - - - - Modifica saldi apertura 8.607.720.373 223.496.468 -4.375.290 - -4.922.234 29.297.305 -242.544 - -526.706.935 -502.574.408 436.132.984 1.483.811.752 1.919.944.736 4.716.861.355 - 2.254.367.512 2.254.367.512 Esistenze al 01.01.2013 - -177.842.415 - - - - - - - - - 177.842.415 177.842.415 - - - - Riserve -45.654.053 -45.654.053 - - - - - - - - - - - - - - - Dividendi e altre destinazioni Allocazione risultato esercizio precedente 212.623.064 - - - -777.548 1.695.663 - - -28.431.406 -27.513.291 240.136.355 - 240.136.355 - - - - Variazioni di riserve Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto 8.864 - - - - - - - - - - - - 4.946 - 3.918 3.918 Emissioni nuove azioni -1.745.550 - -1.745.550 - - - - - - - - - - - - - - Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - - - - - - - Distribuzione straordinaria dividendi - - - - - - - - - - - - - - - - - Variazione strumenti di capitale Operazioni sul patrimonio netto Variazioni dell'esercizio - - - - - - - - - - - - - - - - - Derivati su proprie azioni - - - - - - - - - - - - - - - - - Stock options 458.863.474 71.339.741 - - -564.965 - - - 388.088.698 387.523.733 - - - - - - - Redditvità complessiva 9.231.816.172 71.339.741 -6.120.840 - -6.264.747 30.992.968 -242.544 - -167.049.643 -142.563.966 676.269.339 1.661.654.167 2.337.923.506 4.716.866.301 - 2.254.371.430 2.254.371.430 Patrimonio netto al 31.12.2013 Rendiconto Finanziario (metodo indiretto) Importi in unità di euro 31.12.2014 31.12.2013 781.680.249 -918.436.689 8.068.567 121.551.807 21.503.361 310.860 7.067.012 1.255.741.179 256.888.410 -771.462.295 696.349.883 18.054.717 -2.213.249.797 -563.960.816 1.720.154.633 -428.810.915 517.626.470 -5.067.236.436 -154.937.324 5.873.471.143 -784.549.956 650.879.043 527.844.424 162.032.679 71.339.741 4.181.723 228.481.441 22.849.575 1.354.332 -245.891.036 310.220.413 -218.326.565 9.351.827.132 2.139.196.301 -4.908.024 -2.170.541.427 4.536.751.987 3.500.604.196 1.350.724.099 -9.353.068.630 -6.127.039.902 -682.482.850 648.626.664 -1.504.809.045 -1.687.363.497 160.791.181 3.534.523.054 265.108.000 268.301.013 3.000.000.000 1.114.041 -3.999.020.998 -452.343.462 -3.543.158.750 -3.518.786 -464.497.944 290.638.826 53.245.002 237.388.487 5.337 -455.568.746 -427.275.653 -28.293.093 -164.929.920 -54.944.251 -54.944.251 8.402.229 -1.736.686 -45.654.053 -47.390.739 -51.529.478 31.12.2014 31.12.2013 Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'anno Operazioni di aggregazione aziendale 151.927.476 - 203.441.643 15.311 Liquidità totale generata / assorbita nell'esercizio Cassa e disponibilità liquide: effetto delle variazioni dei cambi Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 8.402.229 160.329.705 -51.529.478 151.927.476 A. ATTIVITÀ OPERATIVA 1. Gestione - risultato d'esercizio (+/-) - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e altri costi/ricavi (+/-) - imposte e tasse non liquidate (+) - rettifiche/riprese di valore nette gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-) - rettifiche/riprese di valore su partecipazioni - altri aggiustamenti (+/-) 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie - attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie valutate al Fair Value - attività finanziarie disponibili per la vendita - crediti verso banche: a vista - crediti verso banche: altri crediti - crediti verso clientela - altre attività 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie - debiti v/banche a vista - debiti v/banche altri debiti - debiti v/clientela - titoli in circolazione - passività finanz.di negoziazione - passività finanziarie valutate al FV - altre passività Liquidità generata/assorbita dall'attività operativa B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da - vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - vendite di attività materiali - vendite di attività immateriali - vendite di rami d'azienda 2. Liquidità assorbita da - acquisti di partecipazioni - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - acquisti di attività materiali - acquisti di attività immateriali - acquisti di rami d'azienda Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA - emissioni/acquisti di azioni proprie - emissioni/acquisti di strumenti di capitale - distribuzione dividendi e altre finalità Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO Legenda: (+) Generata (-) Assorbita Riconciliazione rendiconto finanziario Voci di bilancio Schemi del Bilancio dell’Impresa 451 Nota Parte A – Politiche contabili A.1 - Parte generale A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio A.3 - Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie A.4 - Informativa sul Fair Value A.5 - Informativa sul c.d. “Day one profit/loss” Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale Attivo Passivo Altre informazioni Parte C – Informazioni sul Conto Economico Parte D – Redditività complessiva Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Parte F – Informazioni sul patrimonio Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda Parte H – Operazioni con parti correlate Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali Parte L - Informativa di settore I dati contenuti nelle tabelle di Nota Integrativa sono espressi, ove non diversamente segnalato, in migliaia di euro. Integrativa Parte A - Politiche Contabili A.1 - PARTE GENERALE SEZIONE 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali Il bilancio è redatto in conformità ai principi contabili IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e alle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 31 dicembre 2014, recepiti dal nostro ordinamento dal D. Lgs. n. 38/2005 che ha esercitato l’opzione prevista dal Regolamento CE n. 1606/2002 in materia di principi contabili internazionali. Non sono state effettuate deroghe all’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS. Il bilancio è costituito da Stato Patrimoniale, Conto Economico, Prospetto della Redditività Complessiva, Rendiconto Finanziario, Prospetto di variazione del Patrimonio Netto, e dalla Nota Integrativa e corredato dalla Relazione sull’andamento della gestione. Nella Relazione sull’andamento della gestione e nella Nota integrativa sono fornite le informazioni richieste dai principi contabili internazionali, dalle Leggi, dalla Banca d’Italia e dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa – Consob, oltre ad altre informazioni non obbligatorie ma ritenute ugualmente necessarie ai fini di una rappresentazione corretta e veritiera della situazione contabile. Il progetto di bilancio, approvato dal Consiglio di Gestione dell’11 febbraio 2015 e sottoposto all’approvazione del Consiglio di Sorveglianza dell’11 marzo 2015 è corredato dall’Attestazione del Consigliere Delegato e del Dirigente Preposto ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs. 58/1998 e sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione Deloitte & Touche Spa. SEZIONE 2 - Principi generali di redazione La redazione del bilancio è avvenuta in base ai criteri di valutazione, adottati nell’ottica della continuità aziendale ed in ossequio ai principi di competenza, rilevanza dell’informazione, nonché di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria, il risultato economico dell’esercizio, la variazione del patrimonio netto ed i flussi di cassa. Le informazioni riportate nel presente fascicolo di bilancio, se non diversamente specificato, sono espresse in euro quale moneta di conto e le situazioni finanziarie, patrimoniali, economiche, le note informative di commento e le tabelle esplicative sono esposte in migliaia di euro. I relativi arrotondamenti sono stati effettuati tenendo conto delle disposizioni indicate da Banca d’Italia. Gli schemi di bilancio utilizzati nel presente bilancio sono conformi a quelli definiti dalla Circolare di Banca d’Italia n. 262/2005 e successive modifiche e integrazioni pertanto, ai fini della redazione del presente bilancio, sono state osservate le previsioni di cui al 3° aggiornamento1 della succitata Circolare emesso, in data 22 dicembre 2014, da Banca d’Italia. Detti schemi forniscono, oltre al dato contabile al 31 dicembre 2014, l’analoga informazione comparativa al 31 dicembre 2013 (che non ha necessitato di modifiche rispetto ai dati pubblicati in tale bilancio) e non riportano le voci non valorizzate per l’esercizio corrente e precedente. In particolare, come più ampiamente riportato nel seguito, l’applicazione dei nuovi principi contabili IFRS 10, IFRS 11, IFRS 12 a partire dal 1° gennaio 2014 non ha determinato la modifica dei dati comparativi al 31 dicembre 2013. Per completezza si segnala che nella redazione del presente fascicolo di bilancio si è inoltre preso atto dei seguenti documenti: 2 del 28 ottobre 2014, “European common enforcement priorities for 2014 financial statements” volto a promuovere un'applicazione omogenea dei principi contabili IAS/IFRS, per assicurare la trasparenza e il corretto funzionamento dei mercati finanziari, individuando talune tematiche ritenute particolarmente significative per i bilanci al 31 dicembre 2014 delle società quotate europee, anche in considerazione delle attuali condizioni di mercato; Comunicazione Consob n. 3907 del 19 gennaio 2015 “Comunicazione in merito ai temi di maggior rilevanza delle relazioni finanziarie al 31.12.2014” volta a richiamare l’attenzione dei redattori del bilancio su particolari aree ritenute di maggior rilevanza, evidenziate anche dal succitato documento dell’ESMA nonché sulla relativa informativa che le società quotate devono riportare nelle rendicontazioni finanziarie al 31 dicembre 2014 e successive. • documento ESMA • Principi contabili I principi contabili esposti nella Parte A.2, relativamente alle fasi di classificazione, valutazione e cancellazione, sono sostanzialmente i medesimi adottati per la redazione del bilancio relativo all’esercizio 2013, salvo per talune previsioni, sostanzialmente definitorie, di cui agli IFRS 10 e IFRS 11 in materia di controllo e controllo congiunto. L’applicazione di tali principi, nell’impossibilità di valutare con precisione alcuni elementi di bilancio, comporta talora l’adozione di stime ed assunzioni in grado di incidere anche significativamente sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico. 1. Tale aggiornamento, sostanzialmente, recepisce le nuove previsioni in materia di informativa di cui all’IFRS 12 “Informativa sulle partecipazioni in altre entità”. 2. European Securities Market Authority. 454 Relazioni e Bilanci 2014 Nel ribadire che l’impiego di stime ragionevoli è parte essenziale della predisposizione del bilancio, si segnalano qui di seguito le voci di bilancio in cui è più significativo l’utilizzo di stime ed assunzioni: valutazione dei crediti; valutazione di attività finanziarie non quotate su mercati attivi; valutazione di attività immateriali a vita utile indefinita e di partecipazioni; quantificazione degli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri; quantificazione della fiscalità differita; definizione della quota di ammortamento delle attività materiali ed immateriali a vita utile definita; valutazione del fondo trattamento di fine rapporto. • • • • • • • Si evidenzia come la rettifica di una stima possa avvenire a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali la stessa si era basata o in seguito a nuove informazioni o, ancora, di maggiore esperienza. L’eventuale mutamento della stima è applicato prospetticamente e genera quindi impatto sul conto economico dell’esercizio in cui avviene il cambiamento ed, eventualmente, su quello degli esercizi futuri. A tal proposito si segnala che l’esercizio 2014 non è stato caratterizzato da mutamenti nei criteri di stima già applicati per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2013. Con particolare riguardo all’evoluzione normativa dei principi contabili internazionali IAS/IFRS si segnala quanto segue. Principi contabili internazionali in vigore dal 2014 Nell’esercizio 2014 sono entrate in vigore talune previsioni di cui ai Regolamenti emanati dall’Unione Europea, di seguito riportate con riguardo agli aspetti di maggior rilevanza ed agli eventuali impatti riferibili al Gruppo UBI. Regolamento UE n. 1254/2012 che ha: introdotto gli IFRS 10 “Bilancio consolidato”, IFRS 11 “Accordi a controllo congiunto” e IFRS 12 “Informativa sulle partecipazioni in altre entità”; modificato lo IAS 27 “Bilancio consolidato e separato”, ridenominato IAS 27 “Bilancio separato”, e lo IAS 28 “Partecipazioni in società collegate”; inserendo, in sostanza, alcune variazioni in merito alle regole che disciplinano la redazione e l’informativa obbligatoria del bilancio consolidato e del bilancio separato. • • Le principali novità derivanti dall’introduzione dei principi contabili IFRS 10, IFRS 11 e IFRS 12, riguardano pertanto l’adeguamento dell’informativa di bilancio al 31 dicembre 2014 a seguito dell’introduzione dell’IFRS 12 nonché in ossequio alle previsioni del 3° aggiornamento della Circolare Banca d’Italia 262/2005. Per la descrizione delle implicazioni in tema di controllo e di consolidamento, si rimanda a quanto esposto nel medesimo paragrafo del bilancio consolidato. Regolamento UE n. 313/2013, modifica dell’IFRS 10 “Bilancio Consolidato”, IFRS 11 “Accordi a controllo congiunto”, IFRS 12 “Informativa sulle partecipazioni in altre entità” avente lo scopo di chiarire le intenzioni dello IASB al momento della prima pubblicazione della guida alle disposizioni transitorie dell’IFRS 10, e di rendere meno oneroso il passaggio ai nuovi principi limitando l’obbligo di fornire informazioni comparative rettificate al solo esercizio comparativo precedente. Regolamento UE n. 1256/2012, che emenda lo IAS 32 “Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio” al fine di fornire orientamenti aggiuntivi per ridurre incongruenze nell'applicazione pratica del Principio in materia di compensazione di attività e passività finanziarie. Regolamento UE n. 1174/2013, modifica dell’IFRS 10 “Bilancio Consolidato”, dell’IFRS 12 “Informativa sulle partecipazioni in altre entità” e dello IAS 27 “Bilancio separato” avente lo scopo di prescrivere alle c.d. “investment entities” di valutare le proprie partecipazioni in società controllate a FVTPL in luogo del consolidamento delle medesime. I requisiti perché una società sia definita “investment entity” sono i seguenti: ottenere fondi da uno o più investitori al fine di fornire servizi professionali di gestione degli investimenti; impegnarsi per i propri investitori ad investire fondi solo al fine di ottenere un rendimento in termini di rivalutazione dell’investimento e/o redditi dal medesimo; valutare la performance di sostanzialmente tutti i propri investimenti in base al FV. • • • Regolamento UE n. 1374/2013, che adotta “Informazioni integrative sul valore recuperabile delle attività non finanziarie” apporta modifiche allo IAS 36 “Riduzione di valore delle attività” che mirano a chiarire che le informazioni da fornire circa il valore recuperabile delle attività, quando tale valore si basa sul fair value al netto dei costi di dismissione, riguardano soltanto le attività il cui valore ha subito una riduzione. Regolamento UE n. 1375/2013, che adotta “Novazione di derivati e continuazione della contabilizzazione di copertura” apporta modifiche allo IAS 39 “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione” volte a disciplinare le situazioni in cui un derivato designato come strumento di copertura è oggetto di novazione da una controparte a una controparte centrale in conseguenza di normative o regolamenti. La contabilizzazione di copertura può così continuare a prescindere dalla novazione, cosa che senza la modifica non sarebbe stata consentita. L’adozione dei provvedimenti sopra menzionati non ha comportato effetti apprezzabili sul bilancio separato di UBI Banca. Nota Integrativa 455 Parte A - Politiche contabili Principi contabili internazionali con applicazione successiva al 2014 In data 13 giugno 2014 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n. 634/2014 che ha introdotto, obbligatoriamente a far tempo dal bilancio 2015, l’interpretazione IFRIC 21 “Tributi”3. Il documento in parola tratta la contabilizzazione di una passività relativa al pagamento di un tributo qualora tale passività rientri nell’ambito di applicazione dello IAS 37 “Accantonamenti, passività e attività potenziali”, chiarendone talune aspetti interpretativi ritenuti problematici con particolare riguardo al pagamento di un tributo la cui tempistica e il cui importo sono incerti. In data 18 dicembre 2014 la Commissione Europea ha omologato, mediante il Regolamento (UE) n. 1361/2014, le modifiche ai principi contabili di cui all’“Annual Improvements to IFRSs: 2011-2013 Cycle”4 relativo al processo annuale di miglioramento degli stessi con riguardo a: IFRS 3 Business Combinations – Scope exception for joint ventures. La modifica chiarisce che dall’ambito di applicazione dell’IFRS 3 è esclusa la formazione di tutti i tipi di joint arrangement, come definiti dall’IFRS 11. IFRS 13 Fair Value Measurement – Scope of portfolio exception (par. 52). La modifica chiarisce che l’eccezione di cui al paragrafo 52 dell’IFRS 13, relativa alla possibilità di valutare il fair value di una posizione netta, si applica a tutti i contratti inclusi nell’ambito di applicazione dello IAS 39 (e in futuro dell’IFRS 9) indipendentemente dal fatto che soddisfino la definizione di attività e passività finanziarie fornita dallo IAS 32. IAS 40 Investment Properties – Interrelationship between IFRS 3 and IAS 40. La modifica chiarisce che l’IFRS 3 e lo IAS 40 non si escludono vicendevolmente e che, al fine di determinare se l’acquisto di una proprietà immobiliare rientri nell’ambito di applicazione dell’IFRS 3 o dello IAS 40 occorre far riferimento alle specifiche indicazioni fornite dai rispettivi principi. L’adozione della succitata interpretazione nonché delle modifiche ai succitati principi non comporterà effetti significativi sul bilancio separato di UBI Banca. Principi contabili internazionali non omologati al 31 dicembre 2014 Principio (IAS/IFRS) Interpretazione (SIC/IFRIC) Modifiche Data di pubblicazione IAS 19 Defined benefit plans: employee contributions 21.11.13 (*) IFRS 2, IFRS 3, IFRS 8, IFRS 13, IAS 16, IAS 24 e IAS 38 Annual Improvements to IFRSs (2010-2012 cycle) 12.12.13 (*) IFRS 14 Regulatory deferral accounts 30.01.14 IFRS 11 Accounting for acquisition of interests in joint operation 06.05.14 IAS 16, IAS 38 IAS 16 Property, Plant and Equipment - IAS 38 Intangible Assets 12.05.14 IFRS 15 Revenue from contracts with customers 28.05.14 IAS 16, IAS 41 IAS 16 Property, Plant and Equipment - IAS 41 Agricolture 30.06.14 IFRS 9 Financial Instruments 24.07.14 IAS 27 Equity method in separate financial statements 12.08.14 IFRS 10, IAS 28 Sale contribution of assets between an investor and its Associate or Joint Venture 11.09.14 IFRS 5, IFRS 7 IAS 19 e IAS 34 Annual Improvements to IFRSs (2012-2014 cycle) 25.09.14 (*) La Commissione Europea ha omologato tali emendamenti in data 17 dicembre 2014 mediante pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, in data 9 gennaio 2015, di appositi Regolamenti comunitari (rispettivamente Reg. UE 2015/29 e Reg. UE 2015/28). Tali emendamenti sono obbligatoriamente applicabili a partire dalla data di inizio del primo esercizio che cominci il 1° febbraio 2015, ovvero dal bilancio 2016. I principi sopra elencati non rilevano ai fini della redazione del bilancio al 31 dicembre 2014 posto che la loro applicazione è subordinata all’omologazione, da parte della Commissione Europea, mediante emissione di appositi Regolamenti comunitari. Le modifiche dello IAS 39 Con l’avvenuta pubblicazione, in data 24 luglio 2014, del principio contabile IFRS 9 “Financial Instruments”, lo IASB ha concluso il processo, suddiviso nelle tre fasi “Classification and Measurement”, “Impairment” e “General Hedge Accounting”, di integrale revisione dello IAS 39 “Financial Instruments: Recognition and Measurement”. Il principio, ora soggetto al processo di omologazione da parte della Commissione Europea5 solo al termine del quale il medesimo diverrà effettivamente applicabile negli Stati membri dell’Unione, fissa l’adozione obbligatoria delle nuove previsioni al 1° gennaio 2018. Di seguito si riportano, sinteticamente, le previsioni del nuovo principio. Classificazione e valutazione L’IFRS 9 prevede i seguenti criteri per determinare la classificazione delle attività finanziarie6: a) il modello di business della società per gestire le attività finanziarie; e b) le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie, ed in funzione di ciò prevede le seguenti tre categorie nelle quali classificare le medesime: “Amortised Cost” (AC) “Fair value through other comprehensive income (FVOCI)" “Fair value through profit or loss (FVPL)” • • • 3 Applicazione obbligatoria dal 1° gennaio 2015. 4 Applicazione obbligatoria dal 1° gennaio 2015. 5 Allo stato attuale previsto nel corso del secondo semestre 2015. 6 Le attività finanziarie sono classificate nella loro interezza e, pertanto, quelle che contengono derivati incorporati non sono soggette a regole di biforcazione. 456 Relazioni e Bilanci 2014 Categoria “Amortised Cost” In tale categoria sono classificate le attività finanziarie detenute al fine di incassarne i flussi di cassa contrattuali. La presenza di un’attività di vendita non è necessariamente incoerente con la definizione del modello di business previsto per la classificazione nella categoria “Costo ammortizzato”. Per esempio, vendite infrequenti e di modesto importo possono essere realizzate nell’ambito di tale modello di business se vengono realizzate in caso di incrementi del rischio di credito7. Categoria “Fair value through other comprehensive income (FVOCI)" Tale categoria è deputata ad accogliere le attività finanziarie: i cui flussi di cassa contrattuali sono rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi; detenute al fine di incassarne i flussi di cassa contrattuali nonché i flussi derivanti dalla vendita delle attività. Tale modello di business comporta un’attività di vendita più rilevante rispetto a quella prevista per il modello di business associato alla categoria “Costo ammortizzato”. Gli interessi attivi, gli utili e perdite da differenze di cambio, le svalutazioni dovute all’impairment degli strumenti finanziari classificati nella categoria FVOCI, e le correlate riprese di valore sono contabilizzati in conto economico, le altre variazioni di fair value sono contabilizzate tra le altre componenti del conto economico complessivo (OCI). Al momento della vendita (o dell’eventuale riclassifica in altre categorie a causa del cambiamento del modello di business), gli utili o le perdite cumulati rilevati in OCI sono riclassificati in conto economico. • • Categoria “Fair value through profit or loss” In tale categoria sono classificate le attività finanziarie che non sono gestite in base ai due modelli di business previsti per le categorie “Amortised Cost” e “Fair value through other comprehensive income” e che, sostanzialmente, sono detenute con finalità di negoziazione8. Per ciò che concerne le passività finanziarie le disposizioni dello IAS 39 sono state quasi interamente trasposte nell’IFRS 9. Tale principio consente, come previsto dallo IAS 39, di optare, in presenza di determinate condizioni, per la valutazione delle passività finanziarie in base al criterio del "Fair value through profit or loss” (c.d. Fair value option), prevedendo che le variazioni di fair value delle passività finanziarie dovute a variazioni del merito creditizio dell’emittente siano contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo (OCI) e non più a conto economico. Impairment L’IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la rilevazione immediata delle perdite su crediti previste nel corso della vita dello strumento finanziario. A differenza di quanto previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti considera solo quelle derivanti da eventi passati e condizioni attuali, l’impairment model dell’IFRS 9 richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici9. Diversamente dallo IAS 39, l’IFRS 9 prevede un unico modello di impairment da applicare a diversi strumenti finanziari quali, ad esempio, le attività finanziarie valutate a costo ammortizzato e quelle valutate a fair value through other comprehensive income. In particolare, con riferimento alle attività finanziarie che non siano impaired al momento dell’acquisto (ovvero all’origine), lo stanziamento per perdite su crediti attese deve essere determinato in base a uno dei seguenti metodi: commisurandolo all’importo della perdita su crediti attesa nei successivi 12 mesi (perdita attesa che risulti da eventi di default sull’attività finanziaria che siano ritenuti possibili entro 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio). Tale metodo deve essere applicato quando, alla data di bilancio, il rischio di credito sia basso o non sia incrementato significativamente rispetto alla rilevazione iniziale; o, commisurandolo all’importo della perdita su crediti attesa su tutta la vita dello strumento (perdita attesa che risulti da eventi di default sull’attività finanziaria che siano ritenuti possibili lungo l’intera vita dell’attività finanziaria). Tale metodo deve essere applicato in caso di incremento significativo del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale, nonché per gli attivi contrattuali e i crediti commerciali che non contengono componenti finanziarie significative in base alle definizioni dell’IFRS 15. • • Hedge accounting L’IFRS 9 contiene le disposizioni relative al cosiddetto “general hedge accounting model” volte a meglio riflettere le politiche di gestione del rischio del management. A titolo esemplificativo e non esaustivo il principio, pertanto, amplia il perimetro dei rischi per i quali può essere applicato l’hedge accounting di elementi non finanziari, elimina l’obbligatorietà del test d’efficacia di natura quantitativa, non richiede più la valutazione retrospettiva dell’efficacia della copertura. A fronte della maggior flessibilità introdotta, il nuovo principio prevede un’informativa ancor più dettagliata relativamente all’attività di gestione dei rischi da parte del Risk Management. Per completezza, con particolare riguardo al c.d. “Macrohedge accounting”, si segnala che lo scorso mese di aprile lo IASB ha pubblicato il Discussion Paper “Accounting for Dynamic Risk Management: a Portfolio Revaluation Approach to Macro Hedging” che, in linea con le modalità di gestione dinamica del rischio di tasso adottate dalle banche, delinea un possibile approccio contabile (c.d. Portfolio Revaluation Approach) mirante a rispecchiare meglio, nel bilancio dell’entità, la natura dinamica di gestione del rischio da parte del Risk Management. 7 Tuttavia, se le vendite realizzate dall’impresa non sono infrequenti e di importo insignificante, è necessario valutare entro quali limiti tale attività di vendita è coerente con un modello di business consistente principalmente nell’incasso dei flussi di cassa contrattuali. 8 Per completezza si segnala che all’interno di tale categoria è prevista, per i soli titoli di capitale, la possibilità di avvalersi della c.d. “OCI-Option”. Tale opzione prevede la rilevazione a Conto Economico unicamente dei dividendi; diversamente, tutte le altre componenti che siano esse valutative o realizzative, compresi gli utili/perdite realizzati in sede di cessione dell’asset, vengono rilevate nel prospetto degli Other Comprehensive Income (OCI). 9 Il principio definisce le perdite su crediti attese come “la media ponderata delle perdite su crediti sulla base delle probabilità che si verifichi un default”. La stima della perdita attesa deve essere effettuata considerando gli scenari possibili, tenendo pertanto in considerazione le migliori informazioni disponibili su: eventi passati, condizioni correnti, previsioni supportabili su eventi futuri (cosiddetto “forward looking approach”). Nota Integrativa 457 Parte A - Politiche contabili SEZIONE 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente al 31 dicembre 2013, data di riferimento del bilancio, e fino all’11 febbraio 2015, data in cui il progetto di bilancio è stato autorizzato dal Consiglio di Gestione alla presentazione al Consiglio di Sorveglianza, non sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in bilancio. A titolo informativo si segnala che: il 12 gennaio 2015, nell’ambito del programma di progressiva uscita dalle attività non core del Gruppo, è stata perfezionata la cessione a Corporate Family Office SIM del 100% del capitale di UBI Gestioni Fiduciarie SIM, società fiduciaria di tipo dinamico controllata indirettamente attraverso UBI Fiduciaria; 29 gennaio 2015, alla scadenza naturale del primo finanziamento LTRO, UBI Banca ha proceduto a rimborsare gli ultimi 2 miliardi. Il finanziamento era stato acceso in data 21 dicembre 2011 per 6 miliardi ed era stato già parzialmente e progressivamente restituito a partire dall’ottobre 2014 per complessivi 4 miliardi di euro. Alla data dell’11 febbraio 2015 permangono in essere 5 miliardi (dopo un primo parziale rimborso di un miliardo di euro effettuato nel corso del mese di dicembre 2014) relativi al secondo finanziamento che il Gruppo si era aggiudicato in data 29 febbraio 2012. • • SEZIONE 4 - Altri aspetti Incentivi all’esodo - Riorganizzazione aziendale Il piano relativo alla ridefinizione dell’assetto distributivo di Gruppo è oggetto di compiuta descrizione nel capitolo “Gli eventi rilevanti dell’esercizio” della Relazione sulla Gestione, al quale si rimanda. Per quanto attiene gli aspetti più propriamente contabili relativi all’operazione, si evidenzia che la procedura relativa alla trattativa sindacale si è conclusa in data 26 novembre u.s. con un accordo contenente previsioni che sostanzialmente contemplano una riduzione di organico, mediante un piano di esodo anticipato, nonché forme di flessibilità e di riduzione/sospensione dell’orario di lavoro . Successivamente, in data 9 gennaio 2015 si è conclusa la fase di verifica con le Organizzazioni Sindacali in merito al piano di incentivazione all’esodo e di riduzione/sospensione dell’orario di lavoro di cui al succitato accordo. In relazione alla complessiva manovra che ha riguardato il personale, nella voce “Spese per il personale” del conto economico di UBI Banca dell’esercizio 2014 è stato rilevato un onere, complessivamente pari a euro 12 milioni di euro al netto delle imposte oggetto di normalizzazione stante la natura non ricorrente del medesimo. Forbearance Le esposizioni “Forborne” sono quei contratti di credito a cui sono state applicate Forbearance Measures, che consistono in concessioni nei confronti di un debitore che affronta, o è in procinto di affrontare, difficoltà nel rispettare i propri impegni finanziari (“Difficoltà Finanziaria ”)10. Un’esposizione “Forborne” è identificata quando sussistono entrambe le seguenti condizioni: 1. concessione: vi è una modifica dei precedenti termini e condizioni di contratto e/o un rifinanziamento parziale o totale di un debito; 2. difficoltà finanziaria: il cliente, al momento della concessione, si trova in una situazione di difficoltà finanziaria. La denominazione “Forborne” non è propria dei principi contabili internazionali, secondo i quali esistono due macrocategorie in cui gli strumenti finanziari possono essere ricondotti ossia impaired/non impaired, ma è un concetto proprio della vigilanza, declinato dall’EBA con gli “Implementing Technical Standards on supervisory reporting on forbearance and non performing exposures” (c.d. ITS) approvati in data 9 gennaio 2015, da parte della Commissione Europea mediante emissione di Regolamento comunitario che, alla data di redazione della presente informativa, non risulta ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. L’obiettivo di tale documento è quello di definire criteri comuni ed elementi di armonizzazione per l’identificazione di misure di forbearance, ai fini di vigilanza regolamentare, così da mitigare le divergenze nell’implementazione della definizione di default e di impairment. Gli ITS costituiscono un addendum del corpo normativo delle segnalazioni di vigilanza (FINREP – Financial Reporting); le nuove previsioni segnaletiche in vigore sono applicabili a partire dalla data del 30 settembre 2014 e la prima segnalazione è stata trasmessa in data 23 gennaio 2015. È rilevante evidenziare che la definizione di “Forborne” introdotta dall’EBA non sostituisce la nozione di impairment e di default, propria, rispettivamente, dei principi contabili internazionali e di Basilea 3, ma le affianca perseguendo obiettivi di armonizzazione in tema di qualità degli asset all’interno dell’Unione Europea. Lo status “Forborne”, attribuibile ad esposizioni performing e non performing, è trasversale ai portafogli in bonis ed impaired in quanto sono riscontrabili le seguenti situazioni: 1. la concessione trae origine da motivazioni commerciali o comunque non da difficoltà finanziarie del debitore: in tal caso l’esposizione resta nel portafoglio bonis; 2. la concessione trae origine da difficoltà finanziarie del debitore, ma non comporta perdite per la banca: in tal caso l’esposizione resta nel portafoglio bonis ma è qualificabile come forborne performing; 3. la concessione trae origine da difficoltà finanziarie del debitore e comporta perdite per la banca oppure la concessione è a favore di un’esposizione “non performing” al momento del riconoscimento della misura di forbearance: in tal caso l’esposizione è classificata nel portafoglio impaired ed è qualificata come forborne non performing. In particolare, all’interno dei portafogli in bonis, past due ed incagli le posizioni “Forborne” rappresentano un “di cui” del rispettivo portafoglio di appartenenza, mentre rappresentano la totalità delle posizioni classificate nel portafoglio “ristrutturati”. 10 Definizione ITS EBA par. 163. 458 Relazioni e Bilanci 2014 Identificazione e valutazione esposizioni forborne La normativa introdotta dall’EBA comporta la necessità di declinare criteri oggettivi e soggettivi in applicazione dei quali viene definito il perimetro delle esposizioni da annoverare come “forborne”. L’individuazione delle esposizioni forborne è definita prioritariamente tramite l’applicazione di criteri oggettivi. In particolare una prima selezione avviene prendendo in considerazione i crediti che sono stati oggetto di determinate concessioni che, per il Gruppo UBI, consistono attualmente in: moratorie interne; moratorie di sistema; proroga rate; crediti “ristrutturati”; rimodulazioni e rinegoziazioni; rinnovi alla pari. • • • • • • Per il perimetro di esposizioni così individuato viene verificata l’eventuale presenza di financial difficulties all’origine della misura di forbearance accordata. Il Gruppo UBI considera indicatori di possibili difficoltà finanziarie la presenza di un rating alto o di una rata impagata da almeno 30 giorni al momento di perfezionamento della concessione. Infine, i crediti inclusi nel perimetro, come sopra definito, sono sottoposti ad una valutazione soggettiva finalizzata ad escludere dal medesimo le posizioni che sono state destinatarie di concessioni per motivazioni diverse da effettive difficoltà finanziarie del debitore. Tutto ciò premesso si segnala che, al 31 dicembre 2014, le esposizioni forborne, individuate in applicazione delle regole esposte, sono pari a euro 472 milioni di euro (valori netti) e così suddivise: performing euro 208 milioni; non performing euro 264 milioni. • • Per completezza informativa si segnala che per quanto attiene il bilancio al 31 dicembre 2014, risulta applicabile la Circolare Banca d’Italia n. 262/2005 – 3° aggiornamento che prevede una classificazione del credito coerente con quanto disposto dalla Circolare Banca d’Italia n. 272/2008 in vigore al 31 dicembre 201411. Tale ultima Circolare non evidenzia separatamente le esposizioni forborne, che viceversa restano “distribuite” nelle categorie dei crediti in bonis, past due, incagli e ristrutturati, e che sono valutate in applicazione degli usuali criteri, propri di ciascuna categoria. Al 31 dicembre 2014 sono stati pertanto mantenuti i criteri di classificazione e valutazione dei crediti declinati nel Bilancio al 31 dicembre 2013. Valutazioni collettive sui crediti in bonis: aggiornamento serie storiche L’approccio utilizzato per la valutazione dei crediti perfoming si basa su metodi di calcolo che prevedono una stima di perdita attesa in una logica Basilea 2, basata su stime interne di PD (probability of default) e LGD (loss given default) qualora la controparte sia dotata di rating interno. In tale ambito la svalutazione collettiva tiene conto del merito creditizio del debitore, del livello di rischio assunto e della capacità di recupero in caso di default. I succitati parametri di rischio sono determinati sulla base di serie storiche di lungo periodo aggiornate con frequenza almeno annuale in ossequio alle previsioni dell’Autorità di Vigilanza nell’ambito del Regolamento (UE) n. 575/2013. Nell’esercizio 2014 si è pertanto provveduto all’aggiornamento dei parametri di rischio non solo volto all’allungamento delle serie storiche, come previsto dal processo ordinario annuale, ma anche nello svecchiamento delle stesse nonché alla gestione del fenomeno delle esposizioni past due (90 giorni in luogo dei 180 giorni precedentemente previsti), in ossequio alle comunicazioni di Banca d'Italia in materia di processo di validazione dei modelli retail (con estensione laddove opportuno anche al segmento corporate). L’aggiornamento in parola ha comportato un impatto negativo nella determinazione delle rettifiche di valore sul portafoglio crediti pari a circa 5,2 milioni di euro. Fondo interbancario tutela dei depositi Nel mese di novembre 2013 Banca d’Italia aveva richiesto l’intervento di sostegno del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) a favore di Banca Tercas a copertura del deficit patrimoniale accertato dal Commissario straordinario, riferibile al periodo precedente all'amministrazione straordinaria. Il Fondo Interbancario Tutela dei Depositi aveva inviato alle associate, nel gennaio 2014, una lettera in cui rappresentava in un massimo di euro 280 milioni l’impegno finanziario a carico del sistema bancario e, in funzione di ciò, sulla base delle aliquote allora vigenti UBI Banca avrebbe potuto dover corrispondere un importo massimo pari 4 mila euro, importo che risultava oggetto di quantificazione definitiva solo al termine di una due diligence la cui conclusione era prevista per i primi mesi del 2014. Al 31 dicembre 2013, stante la probabilità di dover effettivamente sostenere l’importo massimo di contribuzione richiesta, era stato iscritto il succitato importo nel conto economico alla voce “130d. Rettifiche di valore nette per deterioramento di: altre operazioni finanziarie”, in ossequio alle previsioni della Circolare Banca d’Italia 262/2005 che equiparano sostanzialmente il FITD alle garanzie finanziarie, in contropartita alla voce 100 “Altre passività”. Nel mese di settembre 2014 il FITD ha inviato alle associate un’ulteriore comunicazione precisando che, oltre alla componente per cassa pari ad euro 265 milioni, in luogo dei predetti 280 milioni, l’intervento di sostegno a favore di Banca Tercas ha dato luogo all’assunzione, da parte del Fondo, di ulteriori impegni connessi al verificarsi di eventi futuri a fronte dei quali potrebbero pertanto risultare aggiuntivi oneri a carico del Fondo stesso. 11 Il 7° aggiornamento della Circolare Banca d’Italia n. 272/2008 è stato pubblicato dalla Banca d’Italia in data 20 gennaio 2015. Le relative previsioni sono applicabili successivamente al bilancio al 31 dicembre 2014. Nota Integrativa 459 Parte A - Politiche contabili Tale variazione non ha comportato oneri aggiuntivi a carico di UBI Banca al 31 dicembre 2014. Per la quantificazione a livello di gruppo si rimanda al paragrafo di riferimento del bilancio consolidato. Opzione per il consolidato fiscale Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) prevede la possibilità, per le società appartenenti ad uno stesso gruppo, di determinare un unico reddito complessivo globale corrispondente, in linea di principio, alla somma algebrica degli imponibili delle diverse società (controllante e società direttamente e/o indirettamente controllate in misura superiore al 50% secondo certi requisiti) e, conseguentemente, di determinare un’unica imposta sul reddito delle società del gruppo (c.d. “consolidato fiscale nazionale”, disciplinato dagli artt. 117-129 del TUIR). In virtù di questa opzione, le società italiane del Gruppo hanno aderito al consolidato fiscale nazionale della capogruppo UBI Banca e determinano l’onere fiscale di propria pertinenza trasferendo il corrispondente reddito imponibile alla capogruppo. A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO 1. Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazione e Attività e Passività finanziarie valutate al Fair Value La categoria comprende: 1.1. Definizione di Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazione Un’attività o una passività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione (c.d. Fair Value Through Profit or Loss – FVPL), ed iscritta nella voce “20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione” o voce “40 Passività finanziarie di negoziazione”, se è: acquisita o sostenuta principalmente al fine di venderla o riacquistarla a breve; parte di un portafoglio di identificati strumenti finanziari che sono gestiti unitariamente e per i quali esiste evidenza di una recente ed effettiva strategia rivolta all’ottenimento di un profitto nel breve periodo; un derivato (fatta eccezione per un derivato che sia designato ed efficace strumento di copertura – vedasi successivo specifico paragrafo). • • • 1.1.1. Strumenti finanziari derivati Si definisce “derivato” uno strumento finanziario o altro contratto con le seguenti caratteristiche: il suo valore cambia in relazione al cambiamento di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito o di indici di credito o di altra variabile prestabilita; non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di quanto sarebbe richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una risposta simile a cambiamenti di fattori di mercato; è regolato a data futura. • • • La Banca detiene strumenti finanziari derivati sia per finalità di negoziazione che per finalità di copertura (per questi ultimi si veda successivo specifico paragrafo). 1.1.2. Strumenti finanziari derivati incorporati Si definisce “strumento finanziario derivato incorporato” la componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non derivato, con l’effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento combinato variano in maniera similare a quelli del derivato preso a sé stante. Il derivato implicito viene separato dal contratto primario e contabilizzato come un derivato a sé stante se e soltanto se: le caratteristiche economiche ed i rischi del derivato incorporato non sono strettamente correlati alle caratteristiche economiche e ai rischi del contratto primario; uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato; lo strumento ibrido (combinato) non è iscritto fra le attività o passività finanziarie detenute per la negoziazione. • • • 1.2. Definizione di Attività e Passività finanziarie valutate al fair value Un’attività e passività finanziaria può essere designata all’atto della rilevazione iniziale tra le “Attività e passività finanziarie valutate al fair value” ed iscritta rispettivamente nella voce 30 “Attività finanziarie valutate al fair value” e 50 “Passività finanziarie valutate al fair value” . Un’attività/passività finanziaria viene designata al fair value rilevato a conto economico in sede di rilevazione iniziale solo quando: a) si tratta di un contratto ibrido contenente uno o più derivati incorporati e il derivato incorporato modifica significativamente i flussi finanziari che altrimenti sarebbero previsti dal contratto; b) la designazione al fair value rilevato a conto economico consente di fornire una migliore informativa in quanto: elimina o riduce notevolmente una mancanza di uniformità nella valutazione o nella rilevazione che altrimenti risulterebbe dalla valutazione di attività o passività o dalla rilevazione dei relativi utili e perdite su basi diverse; un gruppo di attività finanziarie, passività finanziarie o entrambi è gestito e il suo andamento viene valutato in base al fair value secondo una documentata gestione del rischio o strategia di investimento, e l’informativa sul gruppo è fornita internamente su tale base ai dirigenti con responsabilità strategiche. • • 460 Relazioni e Bilanci 2014 1.3. Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari “Attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione e attività e passività finanziarie valutate al fair value” sono iscritti rispettivamente: al momento di regolamento, se titoli di debito o di capitale; o alla data di sottoscrizione, se contratti derivati. Il valore di prima iscrizione è pari al costo inteso come il fair value dello strumento, senza considerare eventuali costi o proventi di transazione direttamente attribuibili agli strumenti stessi. 1.4. Criteri di valutazione Successivamente all’iscrizione iniziale, gli strumenti finanziari in questione sono valutati al fair value con imputazione delle variazioni riscontrate a conto economico, per quanto attiene alle attività/passività di negoziazione, nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione” e, per quanto riguarda le attività/passività valutate al fair value, nella voce “110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. La determinazione del fair value delle attività o passività in parola è basata su prezzi rilevati in mercati attivi o su modelli interni di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria come più dettagliatamente descritto nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa consolidata. 1.5. Criteri di cancellazione Le “Attività e Passività finanziarie detenute per negoziazione e le attività e passività finanziarie valutate al fair value” vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività o passività finanziarie o quando l’attività o passività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà delle stesse. Il risultato della cessione di attività o passività finanziarie detenute per la negoziazione è imputato a conto economico nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”, diversamente il risultato della cessione di attività o passività finanziarie valutate al fair value è imputato a conto economico nella voce “110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2.1. Definizione Si definiscono disponibili per la vendita (c.d. Available for Sale – AFS) quelle attività finanziarie non derivate che sono designate come tali o non sono classificate come: (1) crediti e finanziamenti (vedasi successivo paragrafo); (2) attività finanziarie detenute sino alla scadenza (vedasi successivo paragrafo); (3) attività finanziarie detenute per la negoziazione e valutate al fair value rilevato a conto economico (vedasi paragrafo precedente). Tali attività finanziarie sono iscritte nella voce “40 Attività finanziarie disponibili per la vendita”. 2.2. Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari disponibili per la vendita sono iscritti inizialmente quando, e solo quando, l’azienda diventa parte nelle clausole contrattuali dello strumento, ossia al momento del regolamento, ad un valore pari al fair value generalmente coincidente con il costo degli stessi. Tale valore include i costi o i proventi direttamente connessi agli strumenti stessi. L’iscrizione delle attività finanziarie disponibili per la vendita può derivare anche da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie detenute fino alla scadenza” oppure, solo e soltanto in rare circostanze e comunque solamente qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dal comparto “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”; in tali circostanze il valore di iscrizione è pari al fair value dell’attività al momento del trasferimento. 2.3. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al fair value con imputazione a conto economico della quota interessi (come risultante dall’applicazione del costo ammortizzato) e con imputazione a patrimonio netto nella voce “140 Riserve da valutazione” delle variazioni di fair value, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore, fino a quando l’attività finanziaria è eliminata, momento in cui l’utile o la perdita complessiva rilevata precedentemente nel patrimonio netto deve essere rilevata a conto economico. I titoli di capitale per cui non può essere definito in maniera attendibile il fair value sono iscritti al costo. La determinazione del fair value delle attività disponibili per la vendita è basata su prezzi rilevati in mercati attivi o su modelli interni di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria come più dettagliatamente descritto nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa consolidata. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore che, nel caso di titoli di capitale, si ritengano inoltre significative o prolungate. Con riferimento alla significatività della riduzione di valore, si è in presenza di significativi segnali di impairment nel caso in cui il valore di mercato del titolo azionario risulti inferiore di più del 35% rispetto al costo storico di acquisto. In questo caso si procede, senza ulteriori analisi, alla contabilizzazione dell’impairment a conto economico. Nel caso di riduzione di valore di entità inferiore, si contabilizza l’impairment solo se la valutazione del titolo effettuata sulla base dei suoi fondamentali non confermi la solidità dell’azienda ovvero delle sue prospettive reddituali. Con riferimento alla durevolezza della riduzione di valore, questa è definita come prolungata qualora il fair value permanga continuativamente al di sotto del valore del costo storico di acquisto per un periodo superiore a 18 mesi: in tal caso si procede alla contabilizzazione dell’impairment a conto economico senza ulteriori analisi. Nel caso di permanenza continuativa del fair value al di sotto del valore del costo storico di acquisto per periodi di durata inferiore a 18 mesi, l’eventuale impairment da imputare a conto economico Nota Integrativa 461 Parte A - Politiche contabili viene individuato anche in considerazione del fatto che la riduzione di valore sia imputabile ad un generalizzato andamento negativo di borsa piuttosto che allo specifico andamento della singola controparte. In presenza di perdite di valore, la variazione cumulata, inclusa quella precedentemente iscritta a Patrimonio nella voce anzidetta, è imputata direttamente a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di b) attività finanziarie disponibili per la vendita”. La perdita di valore è registrata nel momento in cui il costo di acquisizione (al netto di qualsiasi rimborso di capitale e ammortamento) di un’attività finanziaria disponibile per la vendita eccede il suo valore recuperabile. Eventuali riprese di valore, possibili solo a seguito della rimozione dei motivi che avevano originato la perdita di valore, sono così contabilizzate: se riferite a investimenti in strumenti azionari, con contropartita diretta a riserva di patrimonio; se riferite a investimenti in strumenti di debito, sono contabilizzate a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di b) attività finanziarie disponibili per la vendita”. • • In ogni caso, l’entità della ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo strumento, in assenza di precedenti rettifiche, avrebbe avuto a quel momento. In funzione del fatto che UBI Banca applica lo IAS 34 “Bilanci intermedi” alle relazioni finanziarie semestrali, con conseguente identificazione di un “interim period” semestrale, le eventuali riduzioni di valore registrate vengono storicizzate in sede di chiusura del semestre. 2.4. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando l’attività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà dell’attività stessa. Il risultato della cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita è imputato a conto economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di b) attività finanziarie disponibili per la vendita”. In occasione della cancellazione si procede inoltre all’azzeramento, contro conto economico, per la quota eventualmente corrispondente, di quanto in precedenza imputato nella riserva di patrimonio “140 Riserve da valutazione”. 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.1. Definizione Si definiscono detenute sino alla scadenza (c.d. Held to maturity - HTM) le attività finanziarie non derivate, aventi pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa che si ha l’oggettiva intenzione e capacità di possedere sino alla scadenza. Fanno eccezione quelle: (a) detenute per la negoziazione e quelle designate al momento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a conto economico (vedasi paragrafo precedente); (b) designate come disponibili per la vendita (vedasi paragrafo precedente); (c) che soddisfano la definizione di crediti e finanziamenti (vedasi paragrafo successivo). In occasione della redazione del bilancio o di situazioni contabili infrannuali, vengono valutate l’intenzione e la capacità di detenere l’attività finanziaria sino alla scadenza. Le attività in parola sono iscritte nella voce “50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. 3.2. Criteri di iscrizione Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono iscritte inizialmente quando, e solo quando, l’azienda diventa parte nelle clausole contrattuali dello strumento, ossia al momento del regolamento, ad un valore pari al costo, comprensivo degli eventuali costi e proventi direttamente attribuibili. Qualora l’iscrizione delle attività in questa categoria derivi da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie disponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare circostanze qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”, il fair value dell’attività, rilevato al momento del trasferimento, è assunto quale nuova misura del costo ammortizzato dell’attività stessa. 3.3. Criteri di valutazione Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo (per la definizione si rinvia al successivo paragrafo “Crediti e Finanziamenti”). Il risultato derivante dall’applicazione di tale metodologia è imputato a conto economico nella voce “10 Interessi attivi e proventi assimilati”. In sede di redazione di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore dell’attività. In presenza di perdite di valore, la differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario, è imputata a conto economico alla voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. Nella stessa voce di conto economico sono iscritte le eventuali riprese di valore registrate a seguito del venir meno dei motivi che hanno originato le precedenti rettifiche di valore. Il fair value delle attività finanziarie detenute sino alla scadenza è determinato per finalità informative ovvero nel caso di coperture efficaci per il rischio di cambio e rischio di credito (in relazione al rischio oggetto di copertura) ed è stimato come più dettagliatamente descritto nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa consolidata. 462 Relazioni e Bilanci 2014 3.4. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando l’attività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà dell’attività stessa. Il risultato della cessione di attività finanziarie detenute sino alla scadenza è imputato a conto economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. 4. Crediti e Finanziamenti 4.1. Definizione Si definiscono Crediti e finanziamenti (c.d. Loans and Receivables – L&R) le attività finanziarie non derivate, aventi pagamenti fissi o determinabili, che non sono state quotate in un mercato attivo. Fanno eccezione: (a) quelle che si intendono vendere immediatamente o a breve, che vengono classificate come possedute per la negoziazione, e quelle eventualmente iscritte al momento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a conto economico; (b) quelle rilevate inizialmente come disponibili per la vendita; (c) quelle per cui il possessore può non recuperare sostanzialmente tutto l’investimento iniziale per cause diverse dal deterioramento del credito; in tal caso sono classificate come disponibili per la vendita. I Crediti e finanziamenti sono iscritti nelle voci “60 Crediti verso banche” e “70 Crediti verso clientela”. 4.2. Criteri di iscrizione I crediti e finanziamenti sono iscritti in bilancio inizialmente quando l’azienda diviene parte di un contratto di finanziamento ossia quando il creditore acquisisce il diritto al pagamento delle somme contrattualmente pattuite. Tale momento corrisponde alla data di erogazione del finanziamento. L’iscrizione in questa categoria può derivare anche da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie disponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare circostanze qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”. Il valore di iscrizione iniziale è pari al fair value dello strumento finanziario che corrisponde all’ammontare erogato comprensivo dei costi o proventi direttamente riconducibili allo stesso e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati. Non sono inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o che sono riconducibili a costi interni di carattere amministrativo. Qualora l’iscrizione derivi da riclassificazione, il fair value dell’attività rilevato al momento del trasferimento è assunto quale nuova misura del costo ammortizzato dell’attività stessa. Nel caso di crediti e finanziamenti erogati a condizioni non di mercato, il fair value iniziale è calcolato mediante l’applicazione di apposite tecniche valutative descritte nel prosieguo; in tali circostanze, la differenza tra il fair value così determinato e l’importo erogato è imputata direttamente a conto economico nella voce interessi. I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l’importo corrisposto a pronti. 4.3. Criteri di valutazione I crediti e finanziamenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria è il valore a cui la stessa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall’ammortamento complessivo utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, e dedotta qualsiasi riduzione (a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità). Il criterio dell’interesse effettivo è il metodo di calcolo del costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria (o gruppo di attività e passività finanziarie) e di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la relativa durata. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario. Al fine della determinazione del tasso di interesse effettivo è necessario valutare i flussi finanziari tenendo in considerazione tutti i termini contrattuali dello strumento finanziario (per esempio, il pagamento anticipato, un’opzione all’acquisto o simili), ma non vanno considerate perdite future su crediti. Il calcolo include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo, i costi di transazione, e tutti gli altri premi o sconti. Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie abbia subito una riduzione di valore. Tale circostanza ricorre quando è prevedibile che l’azienda non sia in grado di riscuotere l’ammontare dovuto, sulla base delle condizioni contrattuali originarie ossia, ad esempio, in presenza: (a) di significative difficoltà finanziarie dell’emittente o debitore; (b) di una violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale; (c) del fatto che il finanziatore per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria del beneficiario, estende al beneficiario una concessione che il finanziatore non avrebbe altrimenti preso in considerazione; (d) della probabilità che il beneficiario dichiari procedure di ristrutturazione finanziaria; (e) della scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie; (f) di dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari stimati per un gruppo di attività finanziarie similari sin dal momento della rilevazione iniziale di quelle attività, sebbene la diminuzione non possa essere ancora identificata con le singole attività finanziarie nel gruppo. Nota Integrativa 463 Parte A - Politiche contabili La valutazione dei crediti non performing (crediti che, in funzione delle definizioni previste dalla vigente normativa di vigilanza da parte della Banca d’Italia, si trovano in stato di sofferenza, incaglio, ristrutturati, esposizioni scadute) avviene secondo modalità analitiche. La valutazione dei restanti crediti avviene secondo tecniche collettive, mediante raggruppamenti in classi omogenee di rischio. I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti non performing si basano sull’attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale ed interessi, tenendo conto delle eventuali garanzie che assistono le posizioni e di eventuali anticipi ricevuti. Ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare. L’entità della perdita risulta pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari attesi, scontati al tasso di interesse effettivo originario. La valutazione dei crediti performing riguarda portafogli di attività per le quali non sono riscontrati elementi oggettivi di perdita e che pertanto vengono assoggettati ad una valutazione collettiva. Ai flussi di cassa stimati delle attività, aggregate in classi omogenee con caratteristiche simili in termini di rischio di credito, vengono applicate le percentuali di perdita desumibili dalle serie storico-statistiche stimate secondo la metodologia valutativa basata sulla normativa di Basilea 2, cui vengono opportunamente applicati fattori correttivi al fine di esprimere una valutazione coerente con quanto richiesto dal principio contabile di riferimento. Se un credito assoggettato a valutazione analitica non evidenzia obiettive riduzioni di valore, lo stesso è inserito in una categoria di attività finanziarie con caratteristiche similari di rischio di credito e quindi sottoposto a valutazione collettiva. Le perdite di valore riscontrate sono iscritte immediatamente a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti” così come i recuperi di parte o tutti gli importi oggetto di precedenti svalutazioni. Le riprese di valore sono iscritte sia a fronte di una migliorata qualità del credito tale da far sorgere la ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale e degli interessi, secondo i termini contrattuali originari del credito, sia a fronte del progressivo venir meno dell’attualizzazione calcolata al momento dell’iscrizione della rettifica di valore. Nel caso di valutazione collettiva, le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento a ciascun credito in bonis alla data di valutazione. Le modalità di determinazione del fair value dei crediti e dei finanziamenti sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa. Il Fair Value è determinato per tutti i crediti ai soli fini di informativa. Nel caso di crediti e finanziamenti oggetto di coperture efficaci, viene calcolato il fair value in relazione al rischio oggetto di copertura per fini valutativi. 4.4. Criteri di cancellazione I crediti e finanziamenti vengono cancellati dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari dagli stessi derivanti, quando tali attività finanziarie sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà, nonché in dipendenza di eventi estintivi secondo la definizione fornita dalla vigente normativa di vigilanza. In caso contrario i crediti e finanziamenti continuano ad essere rilevati in bilancio, sebbene la loro titolarità giuridica sia trasferita ad un terzo, per un importo pari al coinvolgimento residuo. Le attività in parola sono cancellate dal bilancio anche quando la banca mantiene il diritto contrattuale a ricevere i flussi finanziari derivanti dalle stesse, ma contestualmente assume l’obbligazione contrattuale a pagare i medesimi flussi ad un soggetto terzo. Il risultato economico della cancellazione di crediti e finanziamenti, qualora derivante da operazioni di cessione, è imputato a conto economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di a) crediti” ovvero, in occasione dei succitati eventi estintivi, nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti”. In tale ultimo caso gli eventi estintivi sono contraddistinti da atti formali assunti dai competenti organi aziendali dai quali risulta la definitiva irrecuperabilità totale o parziale dell’attività finanziaria oppure la rinuncia all’attività di recupero per motivi di convenienza economica. 5. Derivati di copertura 5.1. Definizione Le operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare le perdite rilevabili su un determinato elemento (o gruppo di elementi) attribuibili ad un determinato rischio tramite gli utili rilevabili su un diverso elemento (o gruppo di elementi) nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi. La Banca pone in essere le seguenti relazioni di copertura, che trovano coerente rappresentazione contabile, e che sono descritte nel prosieguo: Fair Value Hedge: l’obiettivo è quello di contrastare variazioni avverse del fair value dell’attività o passività oggetto di copertura; Cash Flow Hedge: l’obiettivo perseguito è quello di contrastare il rischio di variabilità dei flussi finanziari attesi rispetto alle ipotesi iniziali. • • I prodotti derivati stipulati con controparti esterne all’azienda sono designati come strumenti di copertura. 5.2. Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari derivati di copertura, al pari di tutti i derivati, sono inizialmente iscritti e successivamente misurati al fair value e sono classificati nella voce di bilancio di attivo patrimoniale “80 Derivati di copertura” e di passivo patrimoniale “60 Derivati di copertura”. Una relazione si qualifica come di copertura, e trova coerente rappresentazione contabile, se e soltanto se tutte le seguenti condizioni sono soddisfatte: all’inizio della copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi della società nella gestione del rischio e della strategia nell’effettuare la copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, l’elemento o l’operazione coperta, la natura del rischio coperto e come l’impresa valuta l’efficacia dello strumento di copertura nel compensare l’esposizione alle variazioni di fair value dell’elemento coperto o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto; • 464 Relazioni e Bilanci 2014 • la copertura è attesa altamente efficace; • la programmata operazione oggetto di copertura, per le coperture di flussi finanziari, è altamente probabile e presenta un’esposizione alle variazioni di flussi finanziari che potrebbe incidere sul conto economico; • l’efficacia della copertura può essere attendibilmente valutata; • la copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità ed è considerata altamente efficace per tutti gli esercizi di riferimento per cui la copertura era designata. 5.2.1. Metodologie di esecuzione test efficacia La relazione di copertura è giudicata efficace, e come tale trova coerente rappresentazione contabile, se all’inizio e durante la sua vita i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa dell’elemento coperto, riferiti al rischio oggetto di copertura, sono quasi completamente compensati dai cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa del derivato di copertura. Tale conclusione è raggiunta qualora il risultato effettivo si colloca all’interno di un intervallo compreso tra 80% e 125%. La verifica dell’efficacia della copertura avviene in fase iniziale, e ad ogni data di reporting, mediante l’esecuzione del test prospettico volto a dimostrare l’attesa efficacia della copertura durante la vita della stessa. Ulteriormente, con cadenza mensile, viene inoltre condotto il test retrospettivo su base cumulata che si pone l’obiettivo di misurare il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo di riferimento e quindi verificare che nel periodo trascorso la relazione di copertura sia stata effettivamente efficace. Gli strumenti finanziari derivati che sono considerati di copertura dal punto di vista economico, ma che non soddisfano i requisiti per essere considerati efficaci strumenti di copertura, sono registrati nella voce “20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione” ovvero “40 Passività finanziarie detenute per la negoziazione” e gli effetti economici nella corrispondente voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”. Se i succitati test non confermano l’efficacia della copertura, il contratto derivato, se non oggetto di cancellazione, viene riclassificato tra i derivati di negoziazione e lo strumento coperto riacquisisce il criterio di valutazione di cui alla sua classificazione di bilancio. 5.3. Criteri di valutazione 5.3.1. Copertura di Fair Value La copertura di fair value è contabilizzata come segue: l’utile o la perdita risultante dalla misurazione dello strumento di copertura al fair value è iscritto a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura”; l’utile o la perdita sull’elemento coperto attribuibile al rischio coperto rettifica il valore contabile dell’elemento coperto ed è rilevato immediatamente, a prescindere dalla categoria di appartenenza dell’attività o passività coperta, a conto economico nella voce anzidetta. • • La contabilizzazione della copertura cessa prospetticamente nei seguenti casi: 1. lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, cessato o esercitato; 2. la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura sopra detti; 3. l’impresa revoca la designazione. Qualora l’attività o passività coperta sia valutata al costo ammortizzato, il maggiore o minore valore derivante dalla valutazione della stessa a fair value per effetto della copertura divenuta inefficace viene imputato a conto economico secondo il metodo del tasso di interesse effettivo, ovvero in caso di copertura di portafogli di attività e passività a quote costanti qualora tale metodo non sia praticabile, oppure in un’unica soluzione qualora la posta coperta sia oggetto di cancellazione. Le metodologie utilizzate al fine della determinazione del fair value del rischio coperto nelle attività o passività oggetto di copertura sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa consolidata. 5.3.2. Copertura di flussi finanziari Quando uno strumento finanziario derivato è designato a copertura della variabilità dei flussi finanziari attesi da una attività o passività iscritta in bilancio o di una transazione futura ritenuta altamente probabile, la contabilizzazione della copertura avviene nel seguente modo: gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte efficace della copertura sono registrate nell’apposita riserva di patrimonio denominata “130 Riserve da valutazione”; gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte inefficace della copertura sono registrate direttamente a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura”; l’attività o passività coperta è valutata secondo i criteri propri della categoria di appartenenza. • • • Se una transazione futura si verifica comportando l’iscrizione di una attività o passività non finanziaria, i corrispondenti utili o perdite imputati inizialmente nella voce “130 Riserve da valutazione” sono contestualmente stornati da tale riserva ed imputati quale costo iniziale all’attività o passività oggetto di rilevazione. Qualora la transazione futura oggetto di copertura comporti successivamente l’iscrizione di una attività o passività finanziaria, gli utili o perdite associati che erano stati inizialmente rilevati direttamente nella voce “130 Riserve da valutazione” sono riclassificati a conto economico nello stesso esercizio o negli esercizi durante i quali l’attività acquistata o passività assunta ha un effetto sul conto economico. Qualora una parte degli utili o perdite imputati alla predetta Riserva non sia considerata recuperabile, è riclassificata a conto economico nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”. In tutti i casi diversi da quelli descritti in precedenza, gli utili o le perdite inizialmente imputati nella voce “130 Riserve da valutazione” sono stornati ed imputati a conto economico con le stesse modalità ed alle stesse scadenze con cui la transazione futura incide sul conto economico. In ciascuna delle seguenti circostanze un’impresa deve cessare prospetticamente la contabilizzazione di copertura: (a) lo strumento di copertura giunge a scadenza o è venduto, cessato o esercitato (a questo scopo, la sostituzione o il riporto di uno strumento di copertura con un altro strumento di copertura non è una conclusione o una cessazione se tale sostituzione o riporto è parte della documentata strategia di copertura dell’impresa). In tal caso, l’utile (o perdita) complessivo dello strumento di copertura rimane Nota Integrativa 465 Parte A - Politiche contabili rilevato direttamente nel patrimonio netto fino all’esercizio in cui la copertura era efficace e resta separatamente iscritto nel patrimonio netto sino a quando la programmata operazione, oggetto di copertura, si verifica; (b) la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura. In tal caso, l’utile o la perdita complessiva dello strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto a partire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta nel patrimonio netto sino a quando la programmata operazione si verifica; (c) non si ritiene più che la programmata operazione debba accadere, nel qual caso qualsiasi correlato utile o perdita complessiva sullo strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto dall’esercizio in cui la copertura era efficace va rilevata a conto economico; (d) l’impresa revoca la designazione. Per le coperture di una programmata operazione, l’utile o la perdita complessiva dello strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto a partire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta nel patrimonio netto sino a quando la programmata operazione si verifica o ci si attende non debba più accadere. Se ci si attende che l’operazione non debba più accadere, l’utile (o la perdita) complessivo che era stato rilevato direttamente nel patrimonio netto è stornato a conto economico. 5.3.3. Copertura di portafogli di attività e passività La copertura di portafogli di attività e passività (c.d. “macrohedging”) e la coerente rappresentazione contabile è possibile previa: - identificazione del portafoglio oggetto di copertura e suddivisione dello stesso per scadenze; - designazione dell’oggetto della copertura; - identificazione del rischio di tasso di interesse oggetto di copertura; - designazione degli strumenti di copertura; - determinazione dell’efficacia. Il portafoglio oggetto di copertura dal rischio di tasso di interesse può contenere sia attività che passività. Tale portafoglio è suddiviso sulla base delle scadenze previste di incasso o di “riprezzamento” del tasso previa analisi della struttura dei flussi di cassa. Le variazioni di fair value registrate sullo strumento coperto sono imputate a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura” e nello stato patrimoniale nella voce “90 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica” oppure “70 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica”. Le variazioni di fair value registrate sullo strumento di copertura sono imputate a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura” e nello stato patrimoniale attivo nella voce “80 Derivati di copertura” oppure nella voce di stato patrimoniale passivo “60 Derivati di copertura”. 6. Partecipazioni 6.1. Definizione 6.1.1. Partecipazione controllata Si definisce “controllata” la società su cui la Capogruppo esercita il controllo. Tale condizione si configura quando quest’ultima è esposta ai rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la controllata e nel contempo ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità. Per determinare la presenza del controllo è valutata anche la presenza di diritti di voto potenziali che attribuiscano al possessore il potere di influenzare significativamente i rendimenti della controllata. 6.1.2. Partecipazione controllata congiuntamente Si definisce “controllata congiuntamente” la società regolata da un accordo contrattuale con il quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell’accordo. Il controllo congiunto presuppone la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo. 6.1.3. Partecipazione collegata Si definisce “collegata” la società in cui la partecipante esercita un’influenza notevole. L’influenza notevole è il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. 6.2. Criteri di iscrizione Le partecipazioni sono iscritte in bilancio al costo d’acquisto comprensivo, eccezion fatta per le partecipazioni di controllo acquisite in operazioni di aggregazione aziendale, degli eventuali oneri accessori. 6.3. Criteri di valutazione Le partecipazioni sono valutate al costo. Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che la partecipazione abbia subito una riduzione di valore. Si procede quindi al calcolo del valore recuperabile tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento. L’eventuale minor valore, rispetto al valore contabile, così determinato viene imputato nell’esercizio stesso a conto economico nella voce “210 Utili (Perdite) delle partecipazioni”. In tale voce confluiscono anche le eventuali future riprese di valore laddove siano venuti meno i motivi che hanno originato le precedenti svalutazioni. 466 Relazioni e Bilanci 2014 6.4. Criteri di cancellazione Le partecipazioni vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla loro proprietà. Il risultato della cessione di partecipazioni valutate al Patrimonio Netto è imputato a conto economico nella voce “210 Utili (Perdite) delle partecipazioni”. 7. Attività Materiali 7.1. Definizione attività ad uso funzionale Sono definite “Attività ad uso funzionale” le attività tangibili possedute per essere utilizzate ai fini dell’espletamento dell’attività sociale ed il cui utilizzo è ipotizzato su un arco temporale maggiore dell’esercizio. Sono ricompresi anche gli immobili concessi in locazione a dipendenti, ex dipendenti e loro eredi nonché le opere d’arte. 7.2. Definizione attività detenute a scopo di investimento Sono definite “Attività detenute a scopo di investimento” le proprietà possedute con la finalità di percepire canoni di locazione o per l’apprezzamento del capitale investito. Di conseguenza, un investimento immobiliare si distingue dall’attività detenuta ad uso del proprietario per il fatto che origina flussi finanziari ampiamente differenziati dalle altre attività possedute dalla Banca. Sono ricomprese tra le attività materiali (ad uso funzionale e detenute a scopo di investimento) anche quelle iscritte a seguito di contratti di leasing finanziario sebbene la titolarità giuridica delle stesse rimanga in capo all’azienda locatrice. 7.3. Criteri di iscrizione Le attività materiali, strumentali e non, sono iscritte inizialmente ad un valore pari al costo (nella voce “110 Attività Materiali”), comprensivo di tutti i costi direttamente connessi alla messa in funzione del bene ed alle imposte e tasse di acquisto non recuperabili. Tale valore è successivamente incrementato delle spese sostenute da cui ci si aspetta di godere dei benefici futuri. I costi di manutenzione ordinaria effettuata sull’attività sono rilevati a conto economico nel momento in cui si verificano di contro le spese di manutenzione straordinaria (migliorie) da cui sono attesi benefici economici futuri sono capitalizzate ad incremento del valore dei cespiti cui si riferiscono. Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi dalle quali si attendono benefici futuri sono iscritte: se dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività materiali”, nella categoria più idonea, sia che si riferiscano a beni di terzi utilizzati in forza di un contratto di locazione che a beni detenuti in forza di un contratto di leasing finanziario; se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività materiali”, ad incremento dell’attività cui si riferiscono, se utilizzate in forza di un contratto di leasing finanziario ovvero nella voce “150 Altre attività” qualora riferite a beni utilizzati per effetto di un contratto di locazione. • • Il costo di un’attività materiale è rilevato come un’attività se, e soltanto se: è probabile che i futuri benefici economici associati al bene affluiranno all’azienda; il costo del bene può essere attendibilmente determinato. • • 7.4. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le attività materiali strumentali sono iscritte al costo, come sopra definito, al netto degli ammortamenti cumulati e di qualsiasi perdita di valore cumulata. Il valore ammortizzabile, pari al costo meno il valore residuo (ossia l’ammontare previsto che si otterrebbe normalmente dalla dismissione, dedotti i costi attesi di dismissione, se l’attività fosse già nelle condizioni, anche di vecchiaia, previste alla fine della sua vita utile), è ripartito sistematicamente lungo la vita utile dell’attività materiale adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. La vita utile, oggetto di periodica revisione al fine di rilevare eventuali stime significativamente difformi dalle precedenti, è definita come: il periodo di tempo nel quale ci si attende che un’attività sia utilizzabile dall’azienda o, la quantità di prodotti o unità similari che l’impresa si aspetta di ottenere dall’utilizzo dell’attività stessa. • • In considerazione della circostanza che le attività materiali possono ricomprendere componenti di diversa vita utile, i terreni, siano essi a sé stanti o inclusi nel valore del fabbricato, non sono soggetti ad ammortamento in quanto immobilizzazioni a cui è associata vita utile indefinita. Lo scorporo del valore attribuibile al terreno dal valore complessivo dell’immobile avviene, per tutti i fabbricati, in proporzione alla percentuale di possesso. I fabbricati sono per contro ammortizzati secondo i criteri sopra esposti. Le opere d’arte non sono soggette ad ammortamento in quanto il loro valore è generalmente destinato ad aumentare con il trascorrere del tempo. L’ammortamento di una attività ha inizio quando la stessa è disponibile per l’uso e cessa quando l’attività è eliminata contabilmente momento corrispondente alla data più recente tra quella in cui l’attività è classificata per la vendita e la data di eliminazione contabile. Di conseguenza, l’ammortamento non cessa quando l’attività diventa inutilizzata o è ritirata dall’uso attivo, a meno che l’attività non sia completamente ammortizzata. Le migliorie e le spese incrementative sono ammortizzate: – se dotate di autonoma identificabilità e separabilità, secondo la vita utile presunta come sopra descritta; – se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità, nel caso di beni utilizzati in forza di un contratto di locazione, secondo il periodo più breve tra quello in cui le migliorie e le spese possono essere utilizzate e quello di durata residua della locazione tenendo anche conto di un eventuale singolo rinnovo ovvero, nel caso di beni utilizzati in forza di un contratto di leasing finanziario, secondo la vita utile attesa dell’attività cui si riferiscono. L’ammortamento delle migliorie e delle spese incrementative su beni di terzi rilevate alla voce “150 Altre Attività” è iscritto alla voce “190 Altri oneri/proventi di gestione”. Nota Integrativa 467 Parte A - Politiche contabili Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’eventuale esistenza di indicazioni che dimostrino la perdita di valore subita da un’attività. La perdita risulta dal confronto tra il valore di carico dell’attività materiale ed il minor valore di recupero. Quest’ultimo è il maggior valore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. La perdita viene iscritta immediatamente a conto economico nella voce “170 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali”; in tale voce confluisce anche l’eventuale futura ripresa di valore qualora vengano meno i motivi che hanno originato la precedente svalutazione. 7.4.1. Definizione e determinazione del fair value 7.4.1.1. Immobili Le modalità di determinazione del fair value degli immobili sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa. 7.4.1.2. Determinazione valore terreno Le modalità di determinazione del fair value dei terreni sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa. 7.5. Attività materiali acquisite in leasing finanziario Il leasing finanziario è un contratto che trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Il diritto di proprietà può essere trasferito o meno al termine del contratto. L’inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all’esercizio del suo diritto all’utilizzo del bene locato e corrisponde quindi alla data di rilevazione iniziale del leasing. Al momento della decorrenza del contratto, il locatario rileva le operazioni di leasing finanziario come attività e passività nel proprio bilancio a valori pari al fair value del bene locato o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti. Nel determinare il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti il tasso di attualizzazione utilizzato è il tasso di interesse contrattuale implicito, se determinabile; in caso contrario viene utilizzato il tasso di interesse del finanziamento marginale del locatario. Eventuali costi diretti iniziali sostenuti dal locatario sono aggiunti all’importo rilevato come attività. I pagamenti minimi dovuti sono suddivisi tra costi finanziari e riduzione del debito residuo. I primi sono ripartiti lungo la durata contrattuale in modo da determinare un tasso d’interesse costante sulla passività residua. Il contratto di leasing finanziario comporta l’iscrizione della quota di ammortamento delle attività oggetto di contratto e degli oneri finanziari per ciascun esercizio. Il criterio di ammortamento utilizzato per i beni acquisiti in locazione è coerente con quello adottato per i beni di proprietà al cui paragrafo si rinvia per una descrizione più dettagliata. 7.6. Criteri di cancellazione L’attività materiale è eliminata dal bilancio al momento della dismissione o quando la stessa è permanentemente ritirata dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Le eventuali plusvalenze o le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione dell’attività materiale, pari alla differenza tra il corrispettivo netto di cessione ed il valore contabile dell’attività, sono rilevate a conto economico nella voce “240 Utili (Perdite) da cessione di investimenti”. 8. Attività immateriali 8.1. Definizione È definita immateriale un’attività non monetaria, identificabile, priva di consistenza fisica ed utilizzata nell’espletamento dell’attività sociale. L’attività è identificabile quando: è separabile, ossia capace di essere separata o scorporata e venduta, trasferita, data in licenza, locata o scambiata; deriva da diritti contrattuali o altri diritti legali indipendentemente dal fatto che tali diritti siano trasferibili o separabili da altri diritti e obbligazioni. • • L’attività si caratterizza per la circostanza di essere controllata dall’impresa in conseguenza di eventi passati e nel presupposto che tramite il suo utilizzo affluiranno benefici economici all’impresa. L’impresa ha il controllo di un’attività se ha il potere di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dalla risorsa in oggetto e può, inoltre, limitare l’accesso a tali benefici da parte di terzi. I benefici economici futuri derivanti da un’attività immateriale possono includere i proventi originati dalla vendita di prodotti o servizi, i risparmi di costo od altri benefici derivanti dall’utilizzo dell’attività da parte dell’impresa. Un’attività immateriale è rilevata come tale se, e solo se: (a) è probabile che affluiranno all’impresa benefici economici futuri attesi attribuibili all’attività; (b) il costo dell’attività può essere misurato attendibilmente. La probabilità che si verifichino benefici economici futuri è valutata usando presupposti ragionevoli e sostenibili che rappresentano la migliore stima dell’insieme di condizioni economiche che esisteranno nel corso della vita utile dell’attività. Il grado di probabilità connesso al flusso di benefici economici attribuibili all’utilizzo dell’attività è valutato sulla base delle fonti d’informazione disponibili al tempo della rilevazione iniziale, dando un maggior peso alle fonti d’informazione esterne. Sono considerate attività immateriali prevalentemente l’avviamento, il software acquisito da terzi, oppure generato internamente, ad utilità pluriennale nonché le customer relationship derivanti dall’intermediazione del credito immobiliare a privati. 468 Relazioni e Bilanci 2014 8.1.1. Attività immateriale a vita utile definita È definita a vita utile definita l’attività per cui è possibile stimare il limite temporale entro il quale ci si attende la produzione dei correlati benefici economici. Tra le attività intangibili iscritte sono considerate a vita utile definita il software e le customer relationship derivanti dall’intermediazione del credito immobiliare a privati. 8.1.2. Attività immateriale a vita utile indefinita È definita a vita utile indefinita l’attività per cui non è possibile stimare un limite prevedibile al periodo durante il quale ci si attende che l’attività generi benefici economici per l’azienda. L’attribuzione di vita utile indefinita del bene non deriva dall’aver già programmato spese future che nel corso del tempo vadano a ripristinare il livello di performance standard dell’attività, prolungando la vita utile. 8.2. Criteri di iscrizione L’attività, esposta nella voce di stato patrimoniale “120 Attività immateriali”, è iscritta al costo ed eventuali spese successive all’iscrizione iniziale sono capitalizzate solo se in grado di generare benefici economici futuri e solo se tali spese possono essere determinate ed attribuite all’attività in modo attendibile. Il costo di un’attività immateriale include: il prezzo di acquisto incluse eventuali imposte e tasse su acquisti non recuperabili dopo aver dedotto sconti commerciali e abbuoni; qualunque costo diretto per predisporre l’attività all’utilizzo. • • 8.3. Criteri di valutazione Successivamente all’iscrizione iniziale le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti complessivi e delle perdite di valore eventualmente verificatesi. L’ammortamento è calcolato su base sistematica lungo la miglior stima della vita utile dell’immobilizzazione (vedasi definizione inclusa nel paragrafo “Attività Materiali”) utilizzando il metodo di ripartizione a quote costanti per tutte le attività immateriali eccezion fatta per le customer relationship derivanti dall’intermediazione del credito immobiliare a privati il cui processo di ammortamento è calcolato sulla base della vita media di tali relazioni ossia del portafoglio crediti erogati. Il processo di ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso e cessa alla data in cui l’attività è eliminata contabilmente. Le attività immateriali aventi vita utile indefinita (vedasi avviamento, così come definito nel paragrafo successivo qualora positivo) sono iscritte al costo al netto delle eventuali perdite di valore riscontrate periodicamente in applicazione del test condotto per la verifica dell’adeguatezza del valore di carico dell’attività (vedasi paragrafo successivo). Per tali attività, di conseguenza, non si procede al calcolo dell’ammortamento. Nessuna attività immateriale derivante da ricerca (o dalla fase di ricerca di un progetto interno) è oggetto di rilevazione. Le spese di ricerca (o della fase di ricerca di un progetto interno) sono rilevate come costo nel momento in cui sono sostenute. Un’attività immateriale derivante dallo sviluppo (o dalla fase di sviluppo di un progetto interno) è rilevata se, e solo se, può essere dimostrato quanto segue: (a) la fattibilità tecnica di completare l’attività immateriale in modo da essere disponibile per l’uso o la vendita; (b) l’intenzione aziendale di completare l’attività immateriale per usarla o venderla; (c) la capacità aziendale di usare o vendere l’attività immateriale. Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’esistenza eventuale di perdite di valore relative ad attività immateriali. Tali perdite risultano dalla differenza tra il valore d’iscrizione delle attività ed il valore recuperabile e sono iscritte, come le eventuali riprese di valore, nella voce “180 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali” ad esclusione delle perdite di valore relative all’avviamento che sono iscritte nella voce “230 Rettifiche di valore dell’avviamento”. 8.4. Avviamento Si definisce avviamento la differenza tra il costo di acquisto ed il fair value delle attività e passività acquisite nell’ambito di una aggregazione aziendale che consiste nell’unione di imprese o attività aziendali distinte in un’unica impresa tenuta alla redazione del bilancio. Il risultato di quasi tutte le aggregazioni aziendali è costituito dal fatto che una sola impresa, l’acquirente, ottiene il controllo di una o più attività aziendali distinte riferibili all’acquisito. Quando un’impresa acquisisce un gruppo di attività o di attivi netti che non costituiscono un’attività aziendale, questa alloca il costo dell’assieme alle singole attività e passività identificabili in base ai relativi fair value alla data di acquisizione. Un’aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo e controllata nel quale l’acquirente è la controllante e l’acquisito una controllata dell’acquirente. Tutte le aggregazioni aziendali sono contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto (c.d. purchase method). Il metodo dell’acquisto prevede le seguenti fasi: (a) identificazione dell’acquirente (l’acquirente è l’impresa aggregante che ottiene il controllo delle altre imprese o attività aziendali aggregate); (b) determinazione della data di acquisizione; (c) determinazione del costo dell’aggregazione aziendale inteso come il “corrispettivo” trasferito dall’acquirente ai socie dell’acquisita; (d) allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell’aggregazione aziendale mediante rilevazione, classificazione e valutazione delle attività identificabili acquisite nonché delle passività identificabili assunte; (e) rilevazione dell’eventuale avviamento. Nota Integrativa 469 Parte A - Politiche contabili Le operazioni di aggregazione realizzate con società controllate o appartenenti allo stesso gruppo sono contabilizzate in coerenza al riscontro della significativa sostanza economica delle stesse. In applicazione di tale principio, l’avviamento derivante da tali operazioni, è iscritto: (a) a voce 120 dell’attivo di stato patrimoniale nell’ipotesi di riscontro della significativa sostanza economica; (b) a deduzione del patrimonio netto in caso contrario. 8.4.1. Allocazione del costo di un’aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunte L’acquirente: (a) rileva l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale come attività; (b) misura tale avviamento al relativo costo, in quanto costituisce l’eccedenza del costo dell’aggregazione aziendale rispetto alla quota d’interessenza dell’acquirente nel fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili. L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale rappresenta un pagamento effettuato dall’acquirente in previsione di benefici economici futuri derivanti da attività che non possono essere identificate individualmente e rilevate separatamente. Dopo la rilevazione iniziale, l’acquirente valuta l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale al relativo costo, al netto delle perdite di valore accumulate. L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale non deve essere ammortizzato. L’acquirente, invece, verifica annualmente se abbia subìto riduzioni di valore, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità che potrebbe aver subito una riduzione di valore, secondo quanto previsto dall’apposito principio contabile. Il principio stabilisce che un’attività (ivi incluso l’avviamento) ha subito una riduzione di valore quando il relativo valore contabile supera il valore recuperabile, quest’ultimo inteso come il maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il valore d’uso, definito dal par. 6 dello IAS 36. Ai fini della verifica di impairment l’avviamento deve essere allocato ad unità generatrici di flussi finanziari, o a gruppi di unità, nel rispetto del vincolo massimo di aggregazione che non può superare il segmento di attività identificato ai sensi dell’IFRS 8. 8.4.2. Avviamento negativo Se la quota di interessenza dell’acquirente nel fair value (valore equo) netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili eccede il costo dell’aggregazione aziendale, l’acquirente: (a) rivede l’identificazione e la misurazione delle attività, passività e passività potenziali identificabili dell’acquisito e la determinazione del costo dell’aggregazione; (b) rileva immediatamente a conto economico l’eventuale eccedenza residua dopo la nuova misurazione. 8.5. Criteri di cancellazione L’attività immateriale è cancellata dal bilancio a seguito di dismissione ovvero quando nessun beneficio economico futuro è atteso per il suo utilizzo o dismissione. 9. Debiti, titoli in circolazione (e passività subordinate) Le varie forme di provvista interbancaria e con clientela sono rappresentate nelle voci di bilancio “10 Debiti verso banche”, “20 Debiti verso clientela”, “30 Titoli in circolazione”. In tali voci sono ricompresi anche i debiti iscritti dal locatario nell’ambito di operazioni di leasing finanziario. 9.1. Criteri di iscrizione Le passività in questione sono iscritte in bilancio nel momento corrispondente all’atto della ricezione delle somme raccolte o all’emissione dei titoli di debito. Il valore a cui sono iscritte è pari al relativo fair value, di norma pari al corrispettivo ricevuto o al prezzo di emissione, comprensivo degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili all’operazione e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati. Non sono inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della controparte creditrice o che sono riconducibili a costi interni di carattere amministrativo. 9.2. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale le passività finanziarie a medio/lungo termine sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo così come definito nei paragrafi precedenti. Le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta non significativo, sono valutate al costo. Le modalità di determinazione del fair value dei debiti e dei titoli in circolazione, operata per soli fini di informativa, sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa. 9.3. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando estinte o scadute. Il riacquisto di titoli di propria emissione comporta la cancellazione contabile degli stessi con conseguente ridefinizione del debito per titoli in circolazione. L’eventuale differenza tra il valore di riacquisto dei titoli propri ed il corrispondente valore contabile della passività viene iscritto a conto economico nella voce “100 Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di d) passività finanziarie”. L’eventuale successivo ricollocamento dei titoli propri, oggetto di precedente annullo contabile, costituisce, contabilmente, una nuova emissione con conseguente iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico. 470 Relazioni e Bilanci 2014 10. Attività e passività fiscali Le attività e le passività fiscali sono esposte nello stato patrimoniale nelle voci “130 Attività fiscali” e “80 Passività fiscali”. 10.1 Attività e passività fiscali correnti Le imposte correnti dell’esercizio e di quelli precedenti, nella misura in cui esse non siano state pagate, sono rilevate come passività; l’eventuale eccedenza rispetto al dovuto è rilevata come attività. Le passività (attività) fiscali correnti, dell’esercizio in corso e di quelli precedenti, sono determinate al valore che si prevede di versare/ recuperare nei confronti delle autorità fiscali, applicando le aliquote fiscali e la normativa fiscale vigenti. Le attività e passività fiscali correnti vengono cancellate nell’esercizio in cui le attività vengono realizzate o le passività risultano estinte. 10.2 Attività e passività fiscali differite Per tutte le differenze temporanee imponibili è rilevata una passività fiscale differita, a meno che la passività fiscale differita derivi: da avviamento il cui ammortamento non sia fiscalmente deducibile o dalla rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che: − non sia un’aggregazione di imprese e − al momento dell’operazione non influisca né sull’utile contabile né sul reddito imponibile. • • Non sono calcolate imposte differite con riguardo a maggiori valori dell’attivo in sospensione d’imposta relativi a partecipazioni e a riserve in sospensione d’imposta in quanto si ritiene, allo stato, ragionevole che non sussistano i presupposti per la loro futura tassazione. Le passività fiscali differite sono rilevate nella voce di stato patrimoniale “80 Passività fiscali b) differite”. Per tutte le differenze temporanee deducibili è rilevata un’attività fiscale differita se sarà probabile che sarà utilizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile, a meno che l’attività fiscale differita derivi da: avviamento negativo che è trattato come ricavo differito; rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che: − non rappresenta una aggregazione di imprese e − al momento dell’operazione non influenza né l’utile contabile né il reddito imponibile. • • Le attività fiscali anticipate sono rilevate nella voce di stato patrimoniale “130 Attività fiscali b) anticipate”. Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite sono oggetto di costante monitoraggio e sono quantificate secondo le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, tenuto conto della normativa fiscale derivante da provvedimenti attualmente in vigore. Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite vengono cancellate nell’esercizio in cui: la differenza temporanea che le ha originate diventa imponibile con riferimento alle passività fiscali differite o deducibile con riferimento alle attività fiscali anticipate; la differenza temporanea che le ha originate perde rilevanza fiscale. • • Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite non vengono attualizzate e neppure, di norma, tra loro compensate. 11. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Passività associate ad attività in via di dismissione Le attività e passività non correnti ed i gruppi di attività e passività non correnti per le quali il valore contabile sarà recuperato presumibilmente tramite la vendita piuttosto che attraverso l’uso continuativo sono classificate, rispettivamente, nelle voci di stato patrimoniale “140 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e “90 Passività associate ad attività in via di dismissione”. Per essere classificate nelle predette voci di bilancio, le attività o passività (o gruppo in dismissione) devono essere immediatamente disponibili per la vendita e devono essere riscontrati programmi attivi e concreti per giungere alla dismissione dell’attività o passività entro il breve termine. Tali attività o passività sono valutate al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di cessione. Gli utili e le perdite riconducibili a gruppi di attività e passività in via di dismissione sono esposti nel conto economico nella voce “280 Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte”. Gli utili e le perdite riconducibili a singole attività in via di dismissione sono iscritti nella voce più idonea di conto economico. Nota Integrativa 471 Parte A - Politiche contabili 12. Accantonamenti a fondi per rischi ed oneri 12.1 Definizione L’accantonamento è definito come una passività con scadenza o ammontare incerti. Per contro, si definisce passività potenziale: un’obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri non totalmente sotto il controllo dell’azienda; un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché: − non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessario l’impiego di risorse finanziarie; − l’ammontare dell’obbligazione non può essere determinata con sufficiente attendibilità. • • Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile, ma solo di informativa, a meno che siano giudicate remote. 12.2 Criteri di iscrizione e valutazione L’accantonamento è rilevato in contabilità se e solo se: vi è un’obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato e è probabile che per adempiere all’obbligazione si renderà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici; e può essere effettuata una stima attendibile dell’importo derivante dall’adempimento dell’obbligazione. • • • L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. L’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere l’obbligazione laddove l’effetto del valore attuale è un aspetto rilevante. I fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere l’obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno. Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri includono il rischio derivante dall’eventuale contenzioso tributario. 12.3 Criteri di cancellazione L’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione. 13. Operazioni in valuta estera 13.1 Definizione La valuta estera è una valuta differente dalla valuta funzionale dell’impresa, che a sua volta è la valuta dell’ambiente economico prevalente in cui l’impresa stessa opera. 13.2 Criteri di iscrizione Un’operazione in valuta estera è registrata, al momento della rilevazione iniziale, nella valuta funzionale applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio a pronti tra la valuta funzionale e la valuta estera in vigore alla data dell’operazione. 13.3 Criteri di valutazione A ogni data di riferimento del bilancio: (a) gli elementi monetari12 in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di chiusura; (b) gli elementi non monetari13 che sono valutati al costo storico in valuta estera sono convertiti usando il tasso di cambio in essere alla data dell’operazione; (c) gli elementi non monetari che sono valutati al fair value in una valuta estera sono convertiti utilizzando i tassi di cambio alla data in cui il fair value è determinato. Le differenze di cambio derivanti dall’estinzione di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi differenti da quelli ai quali erano stati convertiti al momento della rilevazione iniziale durante l’esercizio o in bilanci precedenti, sono rilevate nel conto economico dell’esercizio in cui hanno origine. Le differenze di cambio derivanti da un elemento monetario che fa parte di un investimento netto in una gestione estera di un’impresa che redige il bilancio sono rilevate nel conto economico del bilancio individuale dell’impresa che redige il bilancio o del bilancio individuale della gestione estera. Quando un utile o una perdita di un elemento non monetario viene rilevato direttamente nel patrimonio netto, ogni componente di cambio di tale utile o perdita è rilevato direttamente nel patrimonio netto. Viceversa, quando un utile o una perdita di un elemento non monetario è rilevato nel conto economico, ciascuna componente di cambio di tale utile o perdita è rilevata nel conto economico. 12 Si definiscono “monetari” gli elementi rappresentati da importi determinati di valuta ovvero da attività e passività che devono essere incassate o pagate per un importo determinato di valuta. La caratteristica di un elemento monetario è quindi il diritto a ricevere o un’obbligazione a pagare un numero fisso o determinabile di unità di valuta. 13 Vedasi, a contrario, quanto detto per gli elementi “monetari”. 472 Relazioni e Bilanci 2014 14. Altre informazioni Azioni proprie Le azioni proprie in portafoglio sono dedotte dal patrimonio netto. Nessun utile o perdita derivante da acquisto, vendita, emissione o cancellazione di azioni proprie viene iscritto al conto economico. Le differenze tra prezzo di acquisto e di vendita derivanti da tali transazioni sono registrate tra le riserve del patrimonio netto. Accantonamenti per garanzie rilasciate e impegni Gli accantonamenti su base analitica e collettiva relativi alla stima dei possibili esborsi connessi all’assunzione del rischio di credito insito nelle garanzie rilasciate e negli impegni assunti sono determinati in applicazione dei medesimi criteri esposti con riferimento ai crediti. Tali accantonamenti sono rilevati nella voce 100 “Altre passività” in contropartita alla voce di conto economico 130d “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: altre operazioni finanziarie”. Benefici ai dipendenti Definizione Si definiscono benefici ai dipendenti tutti i tipi di remunerazione erogati dall’azienda in cambio dell’attività lavorativa svolta dai dipendenti. I benefici ai dipendenti si suddividono tra: benefici a breve termine (diversi dai benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro) che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell’esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa; benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dovuti dopo la conclusione del rapporto di lavoro; benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro; altri benefici a lungo termine, diversi dai precedenti, che non si prevede siano estinti interamente entro i dodici mesi dal temine dell’esercizio in cui i dipendenti hanno svolto la relativa attività lavorativa. • • • • Trattamento di Fine Rapporto e fondi a prestazione definita Criteri di iscrizione A seguito della riforma della previdenza complementare, di cui al D.Lgs. 252/2005, le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007 configurano un “piano a contribuzione definita”. L’onere relativo alle quote è determinato sulla base dei contributi dovuti senza applicazione di alcuna metodologia di natura attuariale. Diversamente, il trattamento di fine rapporto del personale maturato sino al 31 dicembre 2006 continua a configurare un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” della serie “piano a benefici definiti” e, come tale, richiede la determinazione del valore dell’obbligazione sulla base di ipotesi attuariali e l’assoggettamento ad attualizzazione in quanto il debito può essere estinto significativamente dopo che i dipendenti hanno prestato l’attività lavorativa relativa. L’importo contabilizzato come passività è pari a: (a) il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio; (b) più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali) contabilizzati in apposita riserva di patrimonio netto; (c) meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle eventuali attività poste a servizio del piano. Criteri di valutazione Gli “Utili/perdite attuariali”, rilevati in apposita riserva da valutazione del patrimonio netto, comprendono gli effetti di aggiustamenti derivanti dalla riformulazione di precedenti ipotesi attuariali per effetto di esperienze effettive o a causa di modificazioni delle stesse ipotesi. Ai fini dell’attualizzazione viene utilizzato il metodo della “Proiezione unitaria del credito” che considera ogni singolo periodo di servizio come dante luogo ad una unità addizionale di TFR misurando così ogni unità, separatamente, per costruire l’obbligazione finale. Tale unità addizionale si ottiene dividendo la prestazione totale attesa per il numero di anni trascorsi dal momento dell’assunzione alla data attesa della liquidazione. L’applicazione di tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. Il tasso utilizzato ai fini dell’attualizzazione è determinato, con riferimento ai tassi di mercato rilevati alla data di bilancio di titoli obbligazionari di aziende primarie, come media dei tassi swap, bid e ask opportunamente interpolata per le scadenze intermedie. Stock Option/Stock Granting Si definiscono piani di stock option/stock granting i piani di remunerazione del personale ove la prestazione di un’attività da parte di un dipendente o di un terzo viene remunerata tramite strumenti rappresentativi di capitale (incluse opzioni su azioni). Il costo di tali operazioni è valutato al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati ed è imputato nella voce di conto economico “150 Spese Amministrative a) spese per il personale” in quote costanti rispetto alla durata originaria del piano. Il fair value determinato è riferito agli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla data di assegnazione e tiene conto dei prezzi di mercato, se disponibili, dei termini e delle condizioni in base ai quali tali strumenti sono stati assegnati. Informativa di Settore Con il termine informativa di settore si definisce la modalità di rappresentazione dell’informativa economico finanziaria dell’azienda per settore operativo. Nel presente documento non viene fornita evidenza dell’informativa di settore in quanto il bilancio separato di UBI Banca è pubblicato congiuntamente al bilancio consolidato del Gruppo UBI Banca che riporta tale informativa a livello di gruppo. Nota Integrativa 473 Parte A - Politiche contabili Ricavi Definizione I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell’attività ordinaria dell’impresa, quando tali flussi determinano incrementi del patrimonio netto diversi dagli incrementi derivanti dall’apporto degli azionisti. Criteri di iscrizione I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono rilevati in contabilità quando possono essere attendibilmente stimati. Il risultato di un’operazione di prestazione di servizi può essere attendibilmente stimato quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni: l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato; è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione affluiranno alla società; lo stadio di completamento dell’operazione alla data di riferimento del bilancio può essere attendibilmente misurato; i costi sostenuti per l’operazione e i costi da sostenere per completarla possono essere attendibilmente calcolati. • • • • I ricavi iscritti a fronte della prestazione di servizi sono iscritti coerentemente alla fase di completamento dell’operazione. I ricavi sono rilevati solo quando è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dalla società. Tuttavia quando la recuperabilità di un valore già ricompreso nei ricavi è connotata da incertezza, il valore non recuperabile, o il valore il cui recupero non è più probabile, è rilevato come costo piuttosto che come rettifica del ricavo originariamente rilevato. I ricavi che derivano dall’utilizzo, da parte di terzi, di beni della società che generano interessi o dividendi sono rilevati quando: è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dall’impresa; l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato. • • Gli interessi sono rilevati con un criterio temporale che consideri il rendimento effettivo del bene. In particolare: gli interessi attivi comprendono il valore degli ammortamenti di eventuali scarti, premi o altre differenze tra il valore contabile iniziale per un titolo e il suo valore alla scadenza; gli interessi di mora sono contabilizzati nella voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati” per la parte ritenuta recuperabile. • • I dividendi sono iscritti contabilmente in corrispondenza del diritto degli azionisti a ricevere il pagamento. Gli eventuali costi o ricavi derivanti dalla compravendita di strumenti finanziari, determinati dalla differenza tra corrispettivo pagato o incassato della transazione ed il fair value dello strumento sono iscritti a conto economico in sede di iscrizione dello strumento finanziario solamente quando il fair value è determinato: facendo riferimento a transazioni di mercato correnti e osservabili del medesimo strumento; attraverso tecniche di valutazione che utilizzano, quali variabili, solamente dati derivanti da mercati osservabili. • • Costi I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della correlazione tra costi e ricavi che derivano direttamente e congiuntamente dalle medesime operazioni o eventi. I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati immediatamente nel conto economico. I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo per la definizione del quale si rinvia al paragrafo “Crediti e Finanziamenti”. Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell’esercizio in cui sono rilevate. A.3 - INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE Non sono state effettuate, né nell’esercizio in corso né in quello precedente, riclassifiche di portafoglio delle attività finanziarie da categorie valutate al fair value verso categorie valutate al costo ammortizzato con riguardo alle possibilità introdotte dal regolamento CE n. 1004/2008 della Commissione Europea. A.4 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE Informativa di natura qualitativa L’IFRS 13 – “Fair Value Measurement” definisce il fair value come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Tale valore si configura quindi come un c.d. “exit price” che riflette le caratteristiche proprie dell’attività o della passività oggetto di valutazione che sarebbero considerate da un operatore terzo di mercato (c.d. market participant view). La valutazione al fair value si riferisce ad una transazione ordinaria eseguita o eseguibile tra i partecipanti al mercato, dove, per mercato si intende: il mercato principale, cioè il mercato con il maggior volume e livello di transazioni per l’attività o la passività in questione al quale la Banca ha accesso; • 474 Relazioni e Bilanci 2014 • o , in assenza di un mercato principale, il mercato più vantaggioso, cioè quello nel quale è possibile ottenere il prezzo più alto per la vendita di un’attività o il prezzo di acquisto più basso per una passività, tenendo in considerazione anche i costi di transazione e i costi di trasporto. Con l’intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l’IFRS 13 statuisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value. Tale classificazione ha l’obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all’utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione delle attività e passività. La gerarchia del fair value è definita in base ai dati di input (con riferimento alla loro origine, tipologia e qualità) utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi; in tale ottica viene data massima priorità agli input di livello 1. Fair value determinato sulla base di input di livello1 Il fair value è determinato in base ad input osservabili, ossia prezzi quotati in mercati attivi per lo strumento finanziario, ai quali l’entità può accedere alla data di valutazione dello strumento. L’esistenza di quotazioni in un mercato attivo costituisce la migliore evidenza del fair value e pertanto tali quotazioni rappresentano gli input da utilizzare in via prioritaria nel processo valutativo. Ai sensi dell’IFRS 13 il mercato è definito attivo quando la frequenza ed il volume delle transazioni per un’attività/passività è tale da garantire, su base continuativa, le informazioni necessarie per la sua valutazione. In particolare sono considerati quotati in un mercato attivo i titoli azionari e obbligazionari quotati su mercati regolamentati (es. MOT/MTS) e quelli non quotati su mercati regolamentati per i quali sono disponibili con continuità, dalle principali piattaforme di contribuzione, prezzi che rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato. Il fair value dei titoli quotati su mercati regolamentati è rappresentato, di norma, dal prezzo di riferimento rilevato all’ultimo giorno lavorativo del periodo di reporting sui rispettivi mercati di quotazione; per quelli non quotati su mercati regolamentati il fair value è rappresentato dal prezzo dell’ultimo giorno di transazione ritenuto rappresentativo sulla base delle policy interne. Con riferimento agli altri strumenti finanziari con input di livello 1, quali ad esempio, derivati, exchange trade fund, fondi immobiliari quotati, il fair value è rappresentato dal prezzo di chiusura rilevato il giorno cui si riferisce la valutazione oppure, nel caso di quote di OICR, Fondi Comuni, SICAV e Hedge Funds, dal NAV (Net Asset Value) ufficiale se ritenuto rappresentativo secondo policy interne. Fair value determinato sulla base di input di livello 2 Qualora non si riscontrino prezzi rilevabili su mercati attivi, il fair value è determinato mediante l’utilizzo di prezzi rilevati su mercati non attivi oppure tramite modelli valutativi che adottano input di mercato. La valutazione viene effettuata attraverso l’utilizzo di parametri che siano osservabili, direttamente o indirettamente, quali ad esempio: prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività similari; parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, rischio di pagamento anticipato, tassi di default e fattori di illiquidità. • • In funzione di quanto sopra, la valutazione risultante dalla tecnica adottata prevede un’incidenza marginale di input non osservabili in quanto i più rilevanti parametri utilizzati per la sua determinazione risultano attinti dal mercato e i risultati delle metodologie di calcolo utilizzate replicano quotazioni presenti su mercati attivi. Sono inclusi nel livello 2: - derivati OTC; - titoli di capitale; - titoli obbligazionari; - quote di fondi di Private Equity. Le attività e passività valutate al costo o al costo ammortizzato per cui il fair value viene fornito in nota integrativa solo ai fini di informativa, sono classificate nel livello 2 solo se gli input non osservabili non influenzano in maniera significativa gli esiti valutativi. Diversamente sono classificate nel livello 3. Fair value determinato sulla base di input di livello 3 La valutazione viene determinata attraverso l’impiego di input significativi non desumibili dal mercato che pertanto comportano l’adozione di stime ed assunzioni interne. Sono compresi nel livello 3 della gerarchia del fair value: - derivati OTC - titoli di capitale valutati: a. con utilizzo di significativi input non osservabili; b. attraverso metodi basati sull’analisi dei fondamentali della società partecipata; c. al costo. - gli Hedge Funds, per i quali si è tenuto in considerazione oltre ai NAV ufficiali il rischio di liquidità e/o di controparte; - opzioni con sottostante partecipazioni finanziarie; - titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti. Si precisa infine che il fair value è classificato nel livello 3 laddove risultante dall’utilizzo di parametri di mercato significativamente rettificati per riflettere aspetti valutativi propri dello strumento oggetto di valutazione. Nota Integrativa 475 Parte A - Politiche contabili A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati Nel presente paragrafo vengono fornite informazioni relative alle tecniche di valutazione e agli input utilizzati ai fini della determinazione del fair value per quanto riguarda le attività e passività oggetto di valutazione al fair value in bilancio e quelle per le quali il fair value viene fornito solo ai fini di informativa. Attività e Passività oggetto di valutazione al fair value Derivati OTC La metodologia adottata per il calcolo del fair value dei derivati OTC prevede l’utilizzo di modelli a formula chiusa. In particolare, i principali modelli di pricing utilizzati per i derivati OTC sono: Black Yield, Black Fwd, Black Swap Yield, Cox Fwd, Trinomial, Lnormal e CMS Convexity Analytical. Gli strumenti derivati non gestiti negli applicativi target, riferibili a strumenti posti a copertura di alcune tipologie di opzioni implicite nei prestiti obbligazionari strutturati emessi, vengono valutati con modelli interni (modelli stocastici con simulazioni MonteCarlo). I modelli di pricing implementati per i derivati sono utilizzati con continuità temporale e sono soggetti a verifiche periodiche volte a valutarne la consistenza nel tempo. I dati di mercato utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati sono classificati, secondo la loro disponibilità, in: prezzi di strumenti quotati: tutti i prodotti quotati dalle principali borse internazionali o sulle principali piattaforme di data providing; parametri di mercato disponibili su piattaforme di info providing: tutti gli strumenti che, pur non quotati su un mercato ufficiale, sono prontamente disponibili presso circuiti di info providing, attraverso la contribuzione, garantita nel continuo, da parte di diversi broker/ market maker. Sono compresi tra gli input utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati OTC le curve di tasso e le volatilità dei Cap&Floor delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF), i principali tassi di cambio con le relative volatilità e gli FX swap point. Come successivamente meglio dettagliato, il fair value di alcune tipologie di derivati OTC tiene conto della rischiosità della controparte; il calcolo di questa componente avviene tramite l’utilizzo delle probabilità di default e della percentuale di recupero dei crediti della controparte. • • Con riferimento al rischio di credito, si segnala che la prassi di mercato si è orientata verso l’adozione di due misure in grado di cogliere e imputare a fair value gli impatti generati da eventuali variazioni nel merito creditizio delle controparti: il Credit Value Adjustment (nonperformance risk della controparte) e il Debt Value Adjustment (non-performance risk proprio). L’approccio adottato dal Gruppo per il calcolo di queste misure, definito “metodologia spreaded curve”, è un’evoluzione della metodologia precedentemente implementata per il calcolo del Credit Risk Adjustment (utilizzato per il calcolo del non-performance risk della controparte) e prevede l’utilizzo di curve con spread di credito per il calcolo delle due componenti. In particolare sono previsti i seguenti passaggi: - stima dei flussi futuri del derivato OTC utilizzando le curve risk free. Il flusso netto così calcolato viene poi scontato utilizzando le curve di credito delle controparti (in caso di flussi positivi) o la curva di credito di UBI Banca (in caso di flussi negativi) descritte nei punti successivi; - creazione della curva “rettificata” per la controparte, ottenuta applicando alla curva di discounting risk free, per ogni scadenza, il relativo spread di riferimento; - creazione della curva “rettificata” per UBI Banca, ottenuta applicando alla curva di discounting risk free, per ogni scadenza, il relativo spread di riferimento. La metodologia implementata dal Gruppo si applica ai derivati OTC presenti nei portafogli del Gruppo, stipulati con controparti esterne e per i quali non siano presenti accordi di CSA con marginazione giornaliera o settimanale completa. Stante il preponderante utilizzo di input osservabili, il fair value dei derivati OTC viene classificato nel livello 2 della gerarchia fatta eccezione per quei derivati dove il CVA (stimato internamente) risulti rilevante ai fini della determinazione del fair value; per tali strumenti il fair value è classificato nel livello 3 della gerarchia. La policy del Gruppo UBI Banca prevede, per le opzioni su partecipazione, la valorizzazione del fair value tenendo conto della probabilità di esercizio stante la natura peculiare delle opzioni in parola. Il fair value così determinato risulta classificato nel livello 3 della gerarchia. Titoli di capitale Per quanto concerne i metodi di valutazione da utilizzare per la determinazione del fair value dei titoli di capitale non quotati su un mercato attivo, il Gruppo UBI ha individuato il seguente ordine gerarchico di tecniche di valutazione: 1) Metodo delle transazioni dirette; 2) Metodo delle transazioni comparabili; 3) Metodo dei multipli di borsa; 4) Metodi finanziari e reddituali; 5) Metodi patrimoniali. Per la valutazione dei titoli di capitale si procede valutando l’applicabilità dei metodi nell’ordine sopra esposto. In ultima istanza, nell’impossibilità di utilizzare le predette tecniche, tali titoli sono valutati al costo. Si forniscono di seguito le caratteristiche delle tecniche valutative utilizzate al 31 dicembre 2014. Metodo delle transazioni dirette L’applicazione del metodo delle transazioni dirette comporta l’applicazione della valorizzazione implicita derivante dalla più recente transazione significativa registrata su quote del capitale sociale della partecipata. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia. Qualora la transazione verificatasi sul mercato abbia avuto ad oggetto una quota che comporti il controllo ovvero che comporti influenza significativa sulla partecipata da parte dell’acquirente, è possibile che il prezzo pagato incorpori un premio per il controllo; tale aspetto viene considerato attraverso l’eventuale rettifica del valore della partecipazione; pertanto il valore pro quota del capitale economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 25% e il 35%. Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia. 476 Relazioni e Bilanci 2014 Metodo delle transazioni comparabili L’applicazione del metodo delle transazioni comparabili comporta l’analisi delle operazioni di acquisto di quote di aziende con caratteristiche economico-patrimoniali omogenee a quelle della partecipata e successivamente la determinazione del multiplo implicito espresso dal prezzo della transazione. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia. Qualora la transazione verificatasi sul mercato abbia avuto ad oggetto una quota che comporti il controllo ovvero che comporti influenza significativa sulla partecipata da parte dell’acquirente, è possibile che il prezzo pagato incorpori un premio per il controllo; tale aspetto viene considerato attraverso l’eventuale rettifica del valore della partecipazione; pertanto il valore pro quota del capitale economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 25% e il 35% per riflettere la mancanza di poteri all’interno della partecipata. Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia. Metodo dei multipli di Borsa Tale metodo consente di valutare una società in base ai dati derivanti dalle quotazioni di società comparabili (in termini di fatturato, patrimonio netto, leverage), rilevate, sul mercato azionario di riferimento, in periodo compreso tra gli ultimi 30 giorni e l’ultimo anno a partire dalla data di riferimento della valutazione, attraverso l’elaborazione dei moltiplicatori più significativi (multipli di Borsa) risultanti dal rapporto esistente tra il valore che il mercato azionario attribuisce a queste società ed i loro indicatori economico-patrimoniali ritenuti maggiormente significativi. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia. Nel caso, non infrequente, in cui si presenti la necessità di rettificare le valutazioni ottenute applicando il metodo dei multipli di Borsa per considerare possibili differenze nella comparabilità delle società utilizzate e nelle liquidità dei titoli oggetto di valutazione, il valore pro quota del capitale economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 10% e il 40% per riflettere la limitata liquidabilità dell’investimento e/o le significative differenze dimensionali tra la partecipata e le società inserite nel campione Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia. Metodi patrimoniali I metodi patrimoniali forniscono una determinazione del fair value della partecipata a partire dal dato patrimoniale di bilancio, rettificato alla luce delle plusvalenze e minusvalenze implicite nell’attivo e nel passivo della partecipata e dell’eventuale valorizzazione delle componenti immateriali. Il fair value determinato dall’utilizzo di tali metodi, basandosi su input non osservabili, è classificato nel livello 3 della gerarchia. Titoli obbligazionari La procedura di stima del fair value adottata dal Gruppo UBI Banca per i titoli obbligazionari prevede l’utilizzo di un modello valutativo specifico, il discounted cash flow model. Il processo di valutazione in oggetto è sintetizzabile nei seguenti step operativi: 1. stima dei flussi di cassa pagati dal titolo, sia per quanto riguarda la parte interessi che il rimborso del capitale; 2. stima di uno spread rappresentativo del merito creditizio dell'emittente del titolo; 3. stima di uno spread rappresentativo dell'illiquidità del titolo al fine di tener conto della scarsa liquidità che caratterizza il pricing di un titolo non contribuito. Stante il preponderante utilizzo di input osservabili, il fair value così determinato viene classificato nel livello 2 della gerarchia fatta eccezione per quei titoli dove la componente dello spread rappresentativo dell’illiquidità risulti essere rilevante ai fini della determinazione del fair value e per alcuni titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti che sono classificati nel livello 3 della gerarchia. Sono compresi tra gli input utilizzati per il calcolo del fair value dei titoli obbligazionari le curve di tasso delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF), gli spread di credito degli emittenti di cui si sta valutando il titolo (desunti da titoli quotati su mercati considerati attivi) e uno spread rappresentativo dell’illiquidità del titolo valutato, calcolato in ragione dello spread di credito dell’emittente. Quote di fondi di Private Equity Il fair value delle quote di Fondi di Private Equity è determinato partendo dall'ultimo NAV disponibile e considerando le varie comunicazioni ricevute dal Fondo (es. rimborsi, distribuzioni di dividendi), dalla data dell’ultimo NAV disponibile alla data di valutazione ed eventualmente rettificando il NAV per tenere in considerazione situazioni di particolare rischio e non performance associato all’investimento. Quote di Hedge Funds Il fair value delle quote di Hedge Funds classificate nel livello 3 della gerarchia viene determinato partendo dal NAV ufficiale ed è rettificato con una percentuale pari ad almeno il 20% per tenere conto dei rischi di liquidità e/o di controparte. Attività e Passività il cui fair value viene fornito ai fini dell’informativa integrativa Crediti La determinazione del fair value per i crediti verso la clientela, elaborato ai fini della presentazione dell’informativa della nota integrativa, avviene mediante l’utilizzo di tecniche valutative fatta eccezione per quei crediti per i quali il valore contabile è ritenuto essere un’adeguata rappresentazione del fair value quali, ad esempio, i finanziamenti in default, le operazioni non rateali (conti correnti e crediti di firma) e i finanziamenti con scadenza inferiore all’anno, classificati per tale motivo nel livello 3 della gerarchia. La metodologia adottata dal Gruppo UBI per la stima del fair value dei crediti prevede l'attualizzazione dei cash flow, intesi come somma di capitale e interessi derivanti dalle diverse scadenze del piano di ammortamento, ridotti per la componente di perdita attesa e scontati a un tasso che incorpora la componente risk free e spread rappresentativo del costo del capitale e del funding. Sono in particolare utilizzati i seguenti input: i) discount rate base, riconducibile alla curva dei tassi Euribor; ii) rischio di default e della potenziale perdita, attesa e inattesa, riscontrabile sullo specifico credito durante l’intera vita del finanziamento. Tali dimensioni vengono rappresentate dai parametri interni di misurazione del rischio di credito quali il Rating, la PD e la LGD differenziati per segmento di clientela. La PD associata a ciascun rating è su base pluriennale. Infine, per la componente di perdita inattesa si tiene conto del costo del capitale del Gruppo; Nota Integrativa 477 Parte A - Politiche contabili iii) componenti di funding del Gruppo UBI. Tali componenti sono riconducibili al costo medio di finanziamento sostenuto dal Gruppo per gli ambiti Wholesale, Retail e Covered Bond con cap a 10 anni. Ai fini dell’individuazione del corretto livello gerarchico del fair value ottenuto tramite la predetta tecnica di valutazione, deve essere opportunamente valutato il livello di significatività degli input non osservabili utilizzati. A tal proposito, il fair value risultante dall’applicazione della metodologia sopra descritta viene confrontato con un’elaborazione “benchmark” che adotta una curva di sconto composta da dati osservabili di mercato. Se dal confronto il fair value si discosta in maniera significativa dalla succitata elaborazione “benchmark” il fair value viene classificato nel livello 3; diversamente si provvede a classificare il fair value nel livello 2. Il fair value dei crediti verso banche viene di norma calcolato ai fini della presentazione dell’informativa in nota integrativa per le operazioni per cassa a scadenza con orizzonte temporale superiore all’anno. La metodologia adottata prevede la determinazione del Net Present Value dei flussi finanziari di tali strumenti sulla base di un tasso corrente di mercato per operazioni di pari durata e inclusivo degli elementi di rischio impliciti nell’operazione; basandosi su input rilevabili sul mercato di riferimento, tale metodologia comporta la classificazione del fair value nel livello 2 della gerarchia. Per le operazioni non rateali (conti correnti e crediti di firma), per eventuali crediti in default e per operazioni con scadenza inferiore all’anno, il valore contabile è ritenuto un’adeguata approssimazione del fair value, aspetto che comporta la classificazione nel livello 3 della gerarchia. Attività materiali detenute a scopo di investimento Ai fini della determinazione del fair value degli immobili detenuti a scopo di investimento viene fatto riferimento al valore di mercato, prevalentemente determinato attraverso perizie esterne, inteso come il miglior prezzo al quale la vendita di un bene immobile potrà ragionevolmente ritenersi come incondizionatamente conclusa contro corrispettivo in denaro, alla data della valutazione, tra controparti indipendenti. Le metodologie adottate ai fini della determinazione del valore di mercato si rifanno ai seguenti metodi: - metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto fra il bene in oggetto ed altri simili oggetto di compravendita o correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali; - metodo reddituale basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una proprietà simile, ottenuto capitalizzando il reddito ad un tasso di mercato. I metodi di cui sopra vengono eseguiti singolarmente ed i valori ottenuti tra loro opportunamente mediati. Con riferimento ai terreni, la metodologia utilizzata per l’individuazione della percentuale del valore di mercato attribuibile ai medesimi è basata sull’analisi della localizzazione dell’immobile, tenuto conto della tipologia costruttiva, dello stato di conservazione e del costo di ricostruzione a nuovo dell’intero immobile. I fair value così determinati vengono classificati nel livello 3 della gerarchia per l’assenza nel mercato italiano di indici di riferimento che possano confortare l’affidabilità della valutazione, aspetto che non consente di considerare gli input utilizzati come di livello 2. Debiti Il fair value dei debiti verso banche e clientela viene di norma calcolato ai fini della presentazione dell’informativa in nota integrativa per le passività con scadenza superiore all’anno. La valutazione viene effettuata attraverso l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri scontati con un tasso di interesse che incorpora la componente relativa al proprio rischio di credito; basandosi su input rilevabili sul mercato di riferimento tale metodologia comporta la classificazione del fair value nel livello 2 della gerarchia. Nel caso di passività con scadenza inferiore all’anno o indeterminata, il valore contabile di iscrizione può essere considerato un’adeguata approssimazione del fair value, aspetto che comporta la classificazione nel livello 3 della gerarchia. Tale classificazione viene adottata anche per l’indebitamento con la Banca Centrale Europea. Titoli emessi Trattandosi di passività emesse detenute nell’attivo di soggetti terzi, le tecniche valutative utilizzate sono sviluppate dal punto di vista del market participant che detiene i titoli di debito nel proprio attivo. Nel caso specifico le componenti di cui si tiene conto sono le seguenti: il valore temporale del denaro, misurato dalla curva dei tassi risk free; il rischio di inadempimento alle proprie obbligazioni, misurato dal proprio spread di credito. Gli input utilizzati ai fini della misurazione del fair value includono le curve di tasso delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF) e gli spread di emissione di UBI Banca, rilevabili dalle condizioni di raccolta riscontrabili alla data di reporting, distinti per tipologia di controparte cui il titolo emesso è destinato. • • Gli input utilizzati sono osservabili e comportano la classificazione nel livello 2 della gerarchia ad eccezione dei titoli obbligazionari emessi dalla banca collegati a finanziamenti concessi alla clientela. In tali casi la determinazione del Fair Value del titolo è effettuata con gli stessi parametri del credito ed entrambi gli strumenti sono classificati nel livello 3 della gerarchia. 478 Relazioni e Bilanci 2014 A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni Il Gruppo UBI si è dotato di specifiche policy per la determinazione delle valutazioni al fair value che hanno trovato formalizzazione in appositi regolamenti oggetto di approvazione da parte dei compenti Organi aziendali. Tali policy hanno la finalità di garantire un’applicazione corretta e coerente nel tempo delle previsioni dell’IFRS 13. Si riporta di seguito l’analisi di sensitività relativa ai titoli di capitale la cui valutazione al fair value è classificata nel livello 3 della gerarchia a seguito dell’utilizzo di significativi input non osservabili. Tale analisi è stata condotta sviluppando, sugli input in parola, uno “stress test” che tiene conto del valore minimo e massimo che tali parametri possono assumere esplicitato, per ogni tecnica di valutazione utilizzata, nel precedente paragrafo A.4.1 “Livelli di fair value 2 e 3”. Per i titoli di capitale classificati nel portafoglio AFS per i quali è possibile, stante il modello valutativo utilizzato, effettuare un’analisi di sensitività, in caso di utilizzo del valore massimo previsto per gli input non osservabili si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio, un minor valore lordo della riserva da valutazione per euro 7,6 milioni senza l’emersione di ulteriori situazioni di impairment; diversamente in caso di utilizzo del valore minimo si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio, un maggior valore lordo della riserva da valutazione per euro 15,3 milioni. Per i titoli di capitale classificati nel portafoglio FVO per i quali è possibile, stante il modello valutativo utilizzato, l’analisi di sensitività si evidenziano scostamenti marginali rispetto al valore di bilancio. Con riferimento agli altri strumenti finanziari oggetto di valutazione al fair value e classificati nel livello 3 della gerarchia del fair value (derivati OTC, hedge funds, titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti e opzioni su partecipazioni), non viene prodotta l’analisi di sensitività perché le modalità di quantificazione del fair value non permettono di sviluppare ipotesi alternative in merito agli input non osservabili utilizzati ai fini della valutazione oppure perché gli effetti derivanti dal cambiamento di tali input non sono ritenuti rilevanti. A.4.3 Gerarchia del fair value Con riferimento alle attività e passività oggetto di valutazione al fair value su base ricorrente, la classificazione nel corretto livello di gerarchia del fair value viene effettuata facendo riferimento alle regole e metodologie previste nei regolamenti aziendali. Eventuali trasferimenti ad un diverso livello di gerarchia sono identificati con periodicità mensile. Si rileva, a titolo esemplificativo, come tali trasferimenti possono derivare dalla “scomparsa” del mercato attivo di quotazione o dall’utilizzo di un diverso metodo di valutazione in precedenza non applicabile. A.4.4 Altre informazioni Non sono presenti all’interno del Gruppo UBI situazioni in cui il massimo e migliore utilizzo di un’attività non finanziaria differisce dal suo utilizzo corrente. Non si riscontrano inoltre situazioni in cui attività e passività finanziarie gestite su base netta relativamente ai rischi di mercato o al rischio di credito sono oggetto di valutazioni al fair value sulla base del prezzo che si percepirebbe dalla vendita di una posizione netta lunga o dal trasferimento di una posizione netta corta. Informativa di natura quantitativa A.4.5 Gerarchia del fair value A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value. Attività/Passività misurate al fair value 31.12.2014 31.12.2013 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 799.921 742.235 2.679 2.584.378 605.001 1.701 2. Attività finanziarie valutate al fair value 120.026 3.000 70.141 117.129 927 90.087 130.767 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita Livello 3 17.006.618 942.590 117.675 13.726.705 895.804 4. Derivati di copertura - 647.972 - - 215.310 - 5. Attività materiali - - - - - - 6. Attività immateriali Totale 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - - 17.926.565 2.335.797 190.495 16.428.212 1.717.042 222.555 645 300 721.881 - 979.014 551.777 2. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - - 3. Derivati di copertura - 937.018 - - 377.702 - 300 1.658.899 - 979.014 929.479 645 Totale Nota Integrativa 479 Parte A - Politiche contabili Nella Relazione sulla Gestione e nelle tabelle di Nota Integrativa sono riportate le principali informazioni relative alle consistenze ed alle movimentazioni delle esposizioni rispetto all’esercizio precedente; di seguito si fornisce un dettaglio circa le principali consistenze del Livello 3: Attività finanziarie detenute per la negoziazione: titolo obbligazionario Cogemeset 09/14 Step Coupon per 253,5 mila euro XMark Opportunity Fund LTD (OICR) 522 mila euro The Drake ABSOL B1 (OICR) 78,8 mila euro Centro Servizi Metalli Spa 444,7 mila euro Derivati di negoziazione per 1,38 milioni di euro Attività finanziarie valutate al fair value: Humanitas Spa per 20,5 milioni di euro Immobiliare Mirasole Spa ord. 35,6 e priv. 3,5 milioni di euro Car Testing Srl per 2,2 milioni di euro E.C.A.S. Spa per 1,7 milioni di euro Medinvest International SCA per 1,3 milioni di euro quote residue di Hedge Fund per 5,2 milioni di euro circa Attività finanziarie disponibili per la vendita: Soc. Aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio per 53,4 milioni di euro Istituto Centrale Banche Popolari Italiane per 32,5 milioni di euro Autostrada Pedemontana Lombarda Spa per 9,3 milioni di euro GGP Greenfield azioni ordinarie A3 per 3,5 milioni di euro Net Insurance Spa per 2,8 milioni di euro Autostrade Lombarde Spa ord per 2,5 milioni di euro Panini Spa per 2,8 milioni di euro Bergamo Fiera Nuova Spa 1,5 milioni di euro Visa Inc. per 1,6 milioni di euro Earchimede 1,3 milioni di euro Banca Emilveneta Spa 1,3 milioni di euro Altre minori 5,2 milioni di euro A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3) Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività finenziarie disponibili per la vendita Derivati di copertura Attività materiali Attività immateriali 1. Esistenze iniziali 1.701 90.087 130.767 - - - 2. Aumenti 2.072 20.200 11.440 - - - 2.1. Acquisti 36 - 5.645 - - - 2.2. Profitti imputati a: 78 3.081 5.795 - - - 78 3.081 - - - - - 1.446 - - - - X X 5.795 - - - 1.874 - - - - - 2.2.1. Conto Economico - di cui plusvalenze 2.2.2. Patrimonio netto 2.3. Trasferimenti da altri livelli 84 17.119 - - - - 3. Diminuzioni 2.4. Altre variazioni in aumento (1.094) (40.146) (24.532) - - - 3.1.Vendite (711) (18.886) (15.574) - - - (1) (2.367) (1.550) - - - 3.2. Rimborsi 3.3. Perdite imputate a: (382) (2.346) (2.559) - - - (382) (2.346) (2.559) - - - (382) (2.333) - - - - X X - - - - 3.3.1. Conto Economico - di cui minusvalenza 3.3.2. Patrimonio netto 3.4. Trasferimenti ad altri livelli - - - - - - 3.5. Altre variazioni in diminuzione - (16.547) (4.849) - - - 2.679 70.141 117.675 - - - 4. Rimanenze finali Le principali voci di movimentazione riguardano: Attività finanziare detenute per la negoziazione: I movimenti in aumento evidenziano i trasferimenti a livello 3, costituiti principalmente dai derivati per i quali la valutazione del rischio di credito di controparte è risultato superiore al 10% del fair value lordo di bilancio (1,4 milioni di euro). Le minusvalenze registrate a conto economico attengono principalmente al titolo Cogemeset 09/14 Step Coupon obbligazionario convertibile per l’importo di 364 mila euro. 480 Relazioni e Bilanci 2014 Attività finanziare valutate al fair value: Le altre variazioni in aumento e in diminuzione si riferiscono a due operazioni societarie che hanno comportato la sostituzione dei titoli in portafoglio: Immobiliare Mirasole Spa: in aumento per azioni ordinarie e privilegiate classe B per 13,6 milioni di euro e in diminuzione, per azioni privilegiate per l’importo di 13,6 milioni di euro; Car Testing Srl per la conversione dei titoli in corrispondenza della trasformazione della società in Srl per il controvalore di 2,2 milioni di euro. L’importo di 3,1 milioni di euro registrato a conto economico è relativo a: - utili da cessione per 1,7 milioni di euro relativi prevalentemente ai fondi Hedge Fund Pardigma (912 mila euro), ed alla società Manisa Srl per 650 mila euro; - plusvalenze per 1,4 milioni di euro relative pressoché totalmente all’Immobiliare Mirasole Spa. Le diminuzioni per vendite riguardano la società Humanitas Spa per 15 milioni di euro e l'investimento in Manisa Srl per 3,9 milioni di euro. I rimborsi attengono prevalentemente a titoli hedge fund Paradigma GLB per 2 milioni di euro. Le minusvalenze registrate a conto economico riguardano principalmente i titoli: ECAS Spa per 498 mila euro, Humanitas Spa per 729 mila euro ed Hedge Fund per 1,1 milioni di euro. Attività finanziare disponibili per la vendita: Fra le movimentazioni in aumento si evidenziano: Acquisti relativi prevalentemente ad azioni Panini Spa per 2,8 milioni di euro e azioni Bergamo Fiera Spa per 1,5 milioni di euro. Le registrazioni a patrimonio netto riguardano plusvalenze sulla società SACBO per 3,6 milioni di euro e il rigiro di riserve negative per 2,2 milioni di euro. Le movimentazioni in diminuzione riguardano le vendite della Sia Spa per 15,6 milioni di euro, mentre le perdite imputate a conto economico sono relative all'impairment sulla società Autostrada Pedemontana Spa, per 2,2 milioni di euro ed agli strumenti partecipativi Targetti Spa per 0,3 milioni di euro. A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value (livello 3) In UBI Banca non sono presenti passività valutate al fair value. A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value. Attività/Passività finanziarie misurate al fair value 1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 31.12.2014 31.12.2013 VB L1 L2 3.576.951 3.607.673 L3 VB L1 L3 - - - - 2. Crediti verso banche 14.055.649 - 10.695.978 3.362.424 13.487.366 - 3.378.915 10.007.130 3. Crediti verso clientela 23.330.321 - 13.178.073 10.373.558 5.633.388 19.571.568 4. Attività materiali detenute a scopo di investimento 5. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 25.168.913 - 512.568 - - 689.032 525.465 - - 525.465 507 - - - 2.329 - - 2.329 Totale 41.475.996 1. Debiti verso banche 19.140.417 - - 19.207.310 2. Debiti verso clientela 7.065.270 - - 7.075.825 36.545.668 16.277.423 21.108.815 - 3. Titoli in circolazione 4. Passività associate ad attività in via di dismissione Totale 3.086.815 3.153.553 L2 - 3.607.673 23.874.051 14.425.014 - - - 62.751.355 16.277.423 21.108.815 26.283.135 42.270.888 3.153.553 9.012.303 30.106.492 24.285.811 - 2.540.469 21.758.898 7.223.913 - - 7.224.689 30.211.092 17.653.559 12.551.693 - - - - - 61.720.816 17.653.559 15.092.162 28.983.587 A.5 - INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS” L’informativa fa riferimento al paragrafo 28 dell’IFRS che tratta le eventuali differenze tra il prezzo della transazione ed il valore ottenuto attraverso l’utilizzo di tecniche di valutazione, che emergono al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario e non sono rilevate immediatamente a Conto Economico, in base a quanto previsto dal paragrafo AG76 dello IAS 39. Laddove si dovesse presentare tale fattispecie devono essere indicate le politiche contabili adottate dalla banca per imputare a Conto Economico, successivamente alla prima iscrizione dello strumento, le differenze così determinate. UBI Banca non ha posto in essere operazioni per le quali emerge, al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario, una differenza tra il prezzo di acquisto ed il valore dello strumento ottenuto attraverso tecniche di valutazione interna. Nota Integrativa 481 Parte A - Politiche contabili Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale ATTIVO SEZIONE 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione 31.12.2014 31.12.2013 160.330 151.927 a) Cassa b) Depositi liberi presso Banche Centrali Totale - - 160.330 151.927 La consistenza delle disponibilità liquide in cassa, è relativa all’attività, accentrata presso la Capogruppo, del servizio di cassa centrale per tutte le Banche del Gruppo. SEZIONE 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica Voci / Valori 31.12.2014 Livello 1 31.12.2013 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 A. Attività per cassa 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 794.399 407 253 2.580.188 8 618 1 402 253 - - 618 794.398 5 - 2.580.188 8 - 2. Titoli di capitale 4.504 - 445 3.864 - 445 3. Quote di O.I.C.R. 638 241 - 601 168 - 4. Finanziamenti - - - - - - 4.1. Pronti contro termine - - - - - - 4.2 Altri Totale A - - - - - - 799.144 407 1.299 2.584.220 8 1.701 B. Strumenti derivati 1. Derivati finanziari: 777 741.828 1.380 158 604.993 - 1.1 di negoziazione 777 741.828 1.380 158 604.993 - 1.2. connessi con la fair value option - - - - - - 1.3 altri - - - - - - 2. Derivati creditizi: 2.1 di negoziazione - - - - - - - - - - - - 2.2 connessi con la fair value option - - - - - - 2.3 altri - - - - - - Totale B Totale (A+B) 777 741.828 1.380 158 604.993 - 799.921 742.235 2.679 2.584.378 605.001 1.701 I derivati finanziari (livello 2) si riferiscono principalmente ad operazioni OTC legate all’attività di negoziazione e sono composti prevalentemente da interest rate swap per 691 milioni di euro, da opzioni per 34,3 milioni di euro e da forward per 16,5 milioni di euro. 482 Relazioni e Bilanci 2014 2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti Voci / Valori A. ATTIVITÀ PER CASSA 1.Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti: - imprese di assicurazioni - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale A B. STRUMENTI DERIVATI a) Banche - fair value b) Clientela - fair value Totale B Totale (A+B) 31.12.2014 31.12.2013 795.059 794.397 5 657 4.949 4.949 2 596 4.351 842 800.850 2.580.814 2.580.186 10 618 4.309 4.309 343 3.966 806 2.585.929 442.911 407.769 301.074 743.985 1.544.835 197.382 605.151 3.191.080 2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti Totale Esistenze iniziali 2.580.814 4.309 806 - 2.585.929 B. Aumenti 4.659.930 2.847 506 - 4.663.283 B.1 Acquisti 4.577.193 2.218 366 - 4.579.777 675 578 14 - 1.267 82.062 51 126 - 82.239 C. Diminuzioni (6.445.685) (2.207) (470) - (6.448.362) C.1 Vendite (5.461.765) (1.905) - - (5.463.670) (6) - (431) - (437) C.3 Variazioni negative di fair value (366) (299) (29) - (694) C.4 Trasferimenti ad altri portafogli - - - - - (983.548) (3) (10) - (983.561) 795.059 4.949 842 - 800.850 B.2 Variazioni positive di fair value B.3 Altre variazioni C.2 Rimborsi C.5 Altre variazioni D. Rimanenze finali Nell’ambito dei titoli di debito, nella voce C.5 Altre variazioni in diminuzione è compreso l’importo di 954,6 milioni di euro relativo alla consistenza degli scoperti tecnici esistenti al termine dell’esercizio precedente, su titoli di Stato tedeschi (valore nominale 600 milioni di euro), francesi (valore nominale 300 milioni di euro) e italiani (valore nominale 20 milioni di euro). Tali operazioni non sono presenti al 31 dicembre 2014. Nota Integrativa 483 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale SEZIONE 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30 3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica Voci / Valori 31.12.2014 Livello 1 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 31.12.2013 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 - - - - - - - - - - - - - - - - - - 2. Titoli di capitale 3.224 3.000 64.904 - 927 83.016 3. Quote di O.I.C.R. 7.071 116.802 - 5.237 117.129 - 4. Finanziamenti - - - - - - 4.1 Strutturati - - - - - - - - - - - - Totale 4.2 Altri 120.026 3.000 70.141 117.129 927 90.087 Costo 120.026 3.000 70.141 117.129 927 90.087 Gli investimenti in quote di O.I.C.R. di cui al Livello 1 sono costituiti da hedge fund della società Tages Capital Sgr. Il valore esposto al livello 3 si riferisce al valore residuo degli altri investimenti in hedge fund. 3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti Voci / Valori 1.Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti: - imprese di assicurazioni - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale 31.12.2014 31.12.2013 71.128 71.128 24.049 47.079 122.039 193.167 83.943 83.943 39.778 44.165 124.200 208.143 3.3 Attività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti Totale Esistenze iniziali - 83.943 124.200 - 208.143 B. Aumenti - 24.224 2.349 - 26.573 B.1 Acquisti - 3.886 - - 3.886 B.2 Variazioni positive di fair value - 3.565 63 - 3.628 B.3 Altre variazioni - 16.773 2.286 - 19.059 C. Diminuzioni - (37.039) (4.510) - (41.549) (19.574) C.1 Vendite - (19.574) - - C.2 Rimborsi - - (2.367) - (2.367) C.3 Variazioni negative di fair value - (1.647) (1.399) - (3.046) C.4 Altre variazioni - (15.818) (744) - (16.562) D. Rimanenze finali - 71.128 122.039 - 193.167 Relativamente alle quote di O.I.C.R, in merito alle movimentazioni si rimanda a quanto riportato in calce alla tabella 7.1 della Sezione 7 del Conto Economico – Variazione netta di valore delle Attività valutate al fair value. 484 Relazioni e Bilanci 2014 SEZIONE 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40 4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica Voci/Valori 31.12.2014 Livello 1 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 2.1 Valutati al fair value 2.2 Valutati al costo 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti Totale 31.12.2013 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 16.921.010 899.134 - 13.470.640 845.777 4.050 75.316 641.276 - 248.700 582.907 2.500 16.845.694 257.858 - 13.221.940 262.870 1.550 1.726 45 117.675 1.426 - 126.717 1.726 45 60.568 1.426 - 123.195 - - 57.107 - - 3.522 83.882 43.411 - 254.639 50.027 - - - - - - - 17.006.618 942.590 117.675 13.726.705 895.804 130.767 La voce 1. Titoli di debito, relativamente ai titoli strutturati è composta da: - investimenti obbligazionari emessi da primarie istituzioni bancarie e finanziarie nazionali e internazionali per un valore di 75,3 milioni di euro, classificati a livello 1; - investimenti in istituti bancari italiani per un ammontare di 171,9 milioni di euro, da titoli di stato italiani per 469,4 milioni di euro, classificati a livello 2. Gli altri titoli di debito sono costituiti: - per il livello 1 da investimenti in titoli obbligazionari emessi da primarie istituzioni bancarie e finanziarie e corporate nazionali e internazionali per 197,6 milioni di euro e da titoli di stato italiani per 16,6 miliardi di euro; - per il livello 2 per la quasi totalità da un titolo obbligazionario emesso da Mediobanca 3,2015% 10/15 EMTN. I titoli di capitale e OICR valutati al fair value sono costituiti principalmente da: - livello 1: investimenti in OICR per quote ISHARES EURO STOXX 5 (ETF) per 73,8 milioni di euro, Polis portafoglio immobiliare per 10 milioni di euro e azioni VISA Inc. per 1,6 milioni di euro; - livello 2: principalmente da investimenti in fondi Private Equity; - livello 3: principalmente da investimenti nelle seguenti società: - SACBO Spa per 53,4 milioni di euro; - Istituto Centrale Banche Popolari Spa per 32,5 milioni di euro; - Autostrada Pedemontana Lombarda Spa per 9,3 milioni di euro; - Autostrade Lombarde Spa per 2,5 milioni di euro; - Bergamo Fiera Nuova Spa per 1,5 milioni di euro. 4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti Voci / Valori 31.12.2014 31.12.2013 1.Titoli di debito 17.820.144 14.320.467 17.122.835 13.391.776 a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici - - c) Banche 464.564 590.036 d) Altri emittenti 232.745 338.655 2. Titoli di capitale 119.446 128.143 a) Banche 33.980 33.980 b) Altri emittenti: 85.466 94.163 - imprese di assicurazione 2.825 2.825 - società finanziarie 3.382 3.172 79.009 87.916 - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti 250 250 127.293 304.666 - - a) Governi e Banche centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - - 18.066.883 14.753.276 Totale Nota Integrativa 485 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica Voci / Valori 1. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value 31.12.2014 31.12.2013 13.083.168 3.450.280 13.083.168 3.450.280 b) rischio di prezzo - - c) rischio di cambio - - d) rischio di credito - - e) più rischi - - - - a) rischio di tasso di interesse - - b) rischio di cambio - - c) altro - - 13.083.168 3.450.280 a) rischio di tasso di interesse 2.Attività finanziarie oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari Totale Le attività oggetto di copertura specifica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da titoli di debito emessi dallo Stato Italiano e da primari istituti di credito. La valutazione dei titoli in questione e dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto delle attività di copertura. 4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti Totale Esistenze iniziali 14.320.467 128.143 304.666 - 14.753.276 B. Aumenti 13.350.793 14.231 90.365 - 13.455.389 B.1 Acquisti 12.147.314 8.021 76.249 - 12.231.584 1.085.720 3.804 8.637 - 1.098.161 B.3 Riprese di valore 914 2.240 - - 3.154 - imputate al conto economico 914 x - - 914 - imputate al patrimonio netto - 2.240 - - 2.240 B.2 Variazioni positive di FV B.4 Trasferimenti da altri portafogli B.5 Altre variazioni - - - - - 116.845 166 5.479 - 122.490 (10.141.782) C. Diminuzioni (9.851.116) (22.928) (267.738) - C.1 Vendite (7.910.700) (17.831) (249.968) - (8.178.499) C.2 Rimborsi (1.813.695) - (15.311) - (1.829.006) (4.522) - (1.072) - (5.594) C.4 Svalutazioni da deterioramento C.3 Variazioni negative di FV (16) (2.677) (1.387) - (4.080) - imputate al conto economico (16) (2.677) (1.217) - (3.910) - imputate al patrimonio netto - - (170) - (170) - - - - - (122.183) (2.420) - - (124.603) 17.820.144 119.446 127.293 - 18.066.883 C.5 Trasferimenti ad altri portafogli C.6 Altre variazioni D. Rimanenze finali Gli acquisti e le vendite di titoli di debito hanno riguardato essenzialmente il comparto dei Titoli di Stato italiani, in un ottica di realizzazione delle plusvalenze e di riposizionamento inteso a sostenere il margine di interesse. 486 Relazioni e Bilanci 2014 SEZIONE 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50 5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica 31.12.2014 Valore di bilancio 1. Titoli di debito - strutturati - altri 2. Finanziamenti 31.12.2013 Fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Valore di bilancio Fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 3.576.951 3.607.673 - - 3.086.815 3.153.553 - - - - - - - - - - 3.576.951 3.607.673 - - 3.086.815 3.153.553 - - - - - - - - - - La voce si compone di titoli di Stato acquisiti nell’ottica di sostenere il contributo al margine di interesse. 5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti Tipologia operazioni/Valori 31.12.2014 1.Titoli di debito 31.12.2013 3.576.951 3.086.815 3.576.951 3.086.815 b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri emittenti - - - - a) Governi e banche centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - - Totale 3.576.951 3.086.815 Totale Fair Value 3.607.673 3.153.553 a) Governi e Banche Centrali 2. Finanziamenti 5.3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica Non esistono attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica. 5.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue Titoli di debito Finanziamenti Totale Esistenze iniziali 3.086.815 - 3.086.815 B. Aumenti 3.543.159 - 3.543.159 3.543.159 - 3.543.159 B.1 Acquisti B.2 Riprese di valore - - - B.3 Trasferimenti da altri portafogli - - - - - - (3.053.023) - (3.053.023) B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rimborsi - - - (3.000.000) - (3.000.000) C.3 Rettifiche di valore - - - C.4 Trasferimenti ad altri portafogli - - - (53.023) - (53.023) 3.576.951 - 3.576.951 C.5 Altre variazioni D. Rimanenze finali Le altre variazioni in diminuzione si riferiscono alle partite maturate e registrate a conto economico che hanno contropartita diretta il valore di bilancio dei titoli. Le partite in questione riguardano lo scarto di emissione per 40 milioni di euro, i ratei interessi per 19 milioni di euro e la componente del costo ammortizzato negativa per 112 milioni di euro. Nota Integrativa 487 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale SEZIONE 6 - Crediti verso banche - Voce 60 6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 31.12.2014 FV 31.12.2013 FV FV VB Livello 1 A. Crediti verso banche centrali FV FV FV Livello 1 Livello 2 Livello 3 VB Livello 2 Livello 3 528.311 - - 528.311 776.842 - - 776.842 - X X X - X X X 528.311 X X X 776.842 X X X 3. Pronti contro termine - X X X - X X X 4. Altri - X X X - X X X 13.527.338 - 10.695.978 2.834.113 12.710.524 - 3.378.915 9.230.287 1. Depositi vincolati 2. Riserva obbligatoria B. Crediti verso banche 1. Finanziamenti 7.794.294 - 4.960.628 2.834.113 9.612.394 - 387.328 9.230.287 1.1. Conti correnti e depositi liberi 2.767.764 X X X 3.072.078 X X X 1.2. Depositi vincolati 2.430.572 X X X 1.994.591 X X X 1.3. Altri finanziamenti: 2.595.958 X X X 4.545.725 X X X - Pronti contro termine attivi 1.872.501 X X X 4.110.910 X X X - Leasing finanziario - X X X - X X X - Altri 723.457 X X X 434.815 X X X 5.733.044 - 5.735.350 - 3.098.130 - 2.991.587 - 437.422 X X X 402.486 X X X 5.295.622 X X X 2.695.644 X X X 14.055.649 - 10.695.978 3.362.424 13.487.366 - 3.378.915 10.007.129 2. Titoli di debito 2.1. Titoli strutturati 2.2. Altri titoli di debito Totale La voce A.2 rappresenta il deposito presso Banca d’Italia relativo alla riserva obbligatoria. UBI Banca effettua la propria attività di finanziamento prevalentemente nei confronti di Banche del Gruppo. Fra le componenti principali si evidenziano: - conti correnti e depositi liberi - con Banche del Gruppo per 1,8 miliardi di euro e con altri istituti di credito (in prevalenza per conti di marginazione su derivati) per 1 miliardo di euro; - depositi vincolati – ammontano a 2,4 miliardi di euro e si riferiscono essenzialmente ad operazioni con banche del gruppo; - fra gli altri finanziamenti, i pronti contro termine attivi si riferiscono ad operazioni sottoscritte con Banche del Gruppo per 1,4 miliardi di euro e con altri istituti per 512 milioni di euro; - i titoli di debito – infragruppo per 5,7 miliardi di euro (di cui 1,6 miliardi PO Mirror). 6.2 Crediti verso banche oggetto di copertura specifica La Banca non ha in essere relazioni di copertura specifica relative a crediti verso banche. 6.3 Leasing finanziario La Banca non ha in essere crediti per locazione finanziaria. 488 Relazioni e Bilanci 2014 SEZIONE 7 - Crediti verso clientela - Voce 70 7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica 31.12.2014 31.12.2013 Valore di bilancio Fair Value Valore di bilancio Deteriorati Tipologia operazioni/Valori Finanziamenti Deteriorati L1 Bonis Acquistati Fair Value L2 L3 Bonis Altri L1 Acquistati L2 L3 Altri 21.938.184 - 1.280.777 - 13.072.445 10.372.541 23.434.096 - 1.393.606 - 1. Conti correnti 1.025.653 - 674 X X X 1.295.337 - 2.306 X X X 2. Pronti contro termine attivi 1.253.175 - - X X X 1.053.956 - - X X X 3. Mutui 9.539.754 - 1.065.071 X X X 10.172.355 - 1.161.847 X X X 769.791 - 98.160 X X X 1.091.971 - 117.507 X X X 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 5. Leasing finanziario 6. Factoring 7. Altri finanziamenti 5.304.947 19.571.565 - - - X X X - - - X X X 6.118 - - X X X 6.054 - - X X X X 9.343.693 - 116.872 X X X 9.814.423 - 111.946 X X Titoli di debito 111.360 - - - 105.628 1.017 341.211 - - - 328.441 3 8. Titoli strutturati 110.100 - - X X X 339.944 - - X X X 1.260 - - X X X 1.267 - - X X X 22.049.544 - 1.280.777 - 13.178.073 10.373.558 23.775.307 - 1.393.606 - 9. Altri titoli di debito Totale 5.633.388 19.571.568 Di seguito si espone il dettaglio delle posizioni più rilevanti: - i conti correnti sono costituiti da operazioni infragruppo per 842 milioni di euro. I restanti 184,2 milioni di euro circa si riferiscono a rapporti con clientela istituzionale; - i pronti contro termine attivi sono relativi a rapporti con UBI Leasing Spa per 712 milioni di euro ed a 541 milioni di euro con la Cassa di Compensazione e Garanzia Spa, nell'ambito della gestione delle posizioni di liquidità; - i mutui si riferiscono ad operazioni infragruppo per 1,7 miliardi di euro e, ad operazioni non infragruppo per 8,8 miliardi di euro; fra questi, la quota riveniente dalla fusione per incorporazione di Centrobanca Spa è pari a 4,4 miliardi di euro (di cui 580 milioni fra le partite deteriorate) mentre la quota di mutui attinente la ex B@nca 24-7 Spa è pari a 4,4 miliardi di euro (di cui 485 milioni di euro di posizioni deteriorate); - le altre operazioni riguardano finanziamenti a Società del Gruppo per 8,2 miliardi di euro, mentre le posizioni non infragruppo per 1,2 miliardi di euro attengono principalmente a finanziamenti a garanzia presso la Cassa di Compensazione e Garanzia Spa per 463,8 milioni di euro e per 473,4 milioni di euro a finanziamenti rivenienti dalla fusione di Centrobanca Spa (di cui deteriorate 97,8 milioni); - i titoli di debito sono relativi a operazioni infragruppo per 110 milioni di euro e sono tutti soggetti al vincolo di subordinazione. Nota Integrativa 489 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti 31.12.2014 31.12.2013 Deteriorati Tipologia operazioni/Valori Deteriorati Bonis Bonis 1. Titoli di debito Acquistati Altri Acquistati Altri - 111.360 - - 341.211 - a) Governi - - - - - - b) Altri Enti pubblici - - - - - - c) Altri emittenti 111.360 - - 341.211 - - 1.263 - - 1.270 - - 110.097 - - 339.941 - - - assicurazioni - - - - - - - altri - - - - - - 21.938.184 - 1.280.777 23.434.096 - 1.393.606 4.651 - - 4.690 - - 24.856 - - 29.820 - - 21.908.677 - 1.280.777 23.399.586 - 1.393.606 - imprese non finanziarie - imprese finanziarie 2. Finanziamenti verso: a) Governi b) Altri Enti pubblici c) Altri soggetti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri Totale 3.771.468 - 649.262 4.194.290 - 668.757 13.051.110 - 27.421 13.590.441 - 35.773 98.050 - - 98.051 - 105 4.988.049 - 604.094 5.516.804 - 688.971 22.049.544 - 1.280.777 23.775.307 - 1.393.606 7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica Tipologia operazioni/Valori 31.12.2014 31.12.2013 29.609 59.637 29.609 59.637 b) rischio di cambio - - c) rischio di credito - - d) più rischi - - - - a) rischio di tasso di interesse - - b) rischio di cambio - - c) altro - - 29.609 59.637 1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value: a) rischio di tasso di interesse 2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari: Totale Le attività oggetto di copertura specifica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da finanziamenti concessi a clientela non infragruppo la cui valutazione unitamente a quella dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto delle attività di copertura. 7.4 Leasing finanziario Non sono state poste in essere locazioni finanziarie con clientela. 490 Relazioni e Bilanci 2014 SEZIONE 8 - Derivati di copertura - Voce 80 8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli FV 31.12.2014 L1 L2 FV 31.12.2013 VN 31.12.2014 L3 L1 L2 L3 VN 31.12.2013 A. Derivati finanziari - 647.972 - 23.526.955 - 215.310 - 16.711.482 1) Fair value - 647.972 - 23.526.955 - 215.310 - 16.711.482 2) Flussi finanziari - - - - - - - - 3) Investimenti esteri - - - - - - - - B. Derivati creditizi - - - - - - - - 1) Fair value - - - - - - - - 2) Flussi finanziari - - - - - - - - Totale - 647.972 - 23.526.955 - 215.310 - 16.711.482 I derivati finanziari si riferiscono esclusivamente a coperture di tasso di interesse del tipo Interest Rate Swap su titoli obbligazionari emessi. Il risultato della valutazione viene registrato nella voce 90 di Conto Economico - risultato netto dell'attività di copertura. 8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura Operazioni / Tipo di copertura Fair Value Flussi Finanziari Specifica Generica Rischio di tasso Rischio di cambio Rischio di credito 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - 2. Crediti - - 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza x 4. Portafoglio x 5, Altre operazioni - Totale Attività 1. Passività finanziarie 2. Portafoglio Specifica Generica Rischio di prezzo Più rischi Investimenti esteri - - - x - x x - x - x - x x - - x - x - x x x x x x - x - x - - - - x - x - - - - - - - - - - 647.972 - - x - x - x x x x x x x x - x - 647.972 - - - - - - - - 1. Transazioni attese x x x x x x - x x 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie x x x x x - x - - Totale Passività Nota Integrativa 491 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale SEZIONE 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 90 9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori 1. Adeguamento positivo 31.12.2014 31.12.2013 5.583 5.418 1.1 di specifici portafogli: 5.583 5.418 a) crediti 5.583 5.418 b) attività finanziarie disponibili per la vendita - - 1.2 complessivo - - - - 2. Adeguamento negativo 2.1 di specifici portafogli - - a) crediti - - b) attività finanziarie disponibili per la vendita - - 2.2 complessivo - - 5.583 5.418 31.12.2014 31.12.2013 Totale 9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse Attività coperte 1. Crediti 108.283 130.283 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - 3. Portafoglio - - 108.283 130.283 Totale Complessivamente le attività oggetto di copertura generica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da finanziamenti la cui valutazione unitamente a quella dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto delle attività di copertura. 492 Relazioni e Bilanci 2014 SEZIONE 10 - Le partecipazioni - Voce 100 10.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi Denominazione A. Imprese controllate in via esclusiva Banca Carime Spa Banca di Valle Camonica Spa Banca Popolare Commercio e Industria Spa Sede legale Sede operativa Quota di partecipazione % Disponibilità voti % Cosenza Cosenza 99,99% 99,99% Breno (Bs) Breno (Bs) 75,29% 84,13% Milano Milano 83,76% 83,76% Banca Popolare di Ancona Spa Jesi (An) Jesi (An) 99,53% 99,53% Banca Popolare di Bergamo Spa 100,00% Bergamo Bergamo 100,00% Banca Regionale Europea Spa Cuneo Cuneo 79,88% 75,60% Banco di Brescia San Paolo CAB Spa Brescia Brescia 100,00% 100,00% Bergamo Bergamo 100,00% 100,00% Milano Milano 100,00% 100,00% BPB Immobiliare Srl Centrobanca Sviluppo Impresa Sgr Spa Coralis Rent Srl Milano Milano 100,00% 100,00% IW Bank Spa Milano Milano 100,00% 100,00% Lombarda Lease Finance 4 Srl Prestitalia Spa Brescia Brescia 10,00% 10,00% Bergamo Bergamo 100,00% 100,00% Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa Brescia Brescia 100,00% 100,00% Società Lombarda Immobiliare Srl - SOLIMM Brescia Brescia 100,00% 100,00% 100,00% UBI Academy Scrl UBI Banca International Sa UBI Banca Private Investment Spa Bergamo Bergamo 68,50% Lussemburgo Lussemburgo 91,20% 100,00% Brescia Brescia 100,00% 100,00% UBI Factor Spa Milano Milano 100,00% 100,00% UBI Fiduciaria Spa Brescia Brescia 100,00% 100,00% UBI Finance CB 2 Srl Milano Milano 60,00% 60,00% UBI Finance Srl Milano Milano 60,00% 60,00% UBI Finance 2 Srl Brescia Brescia 10,00% 10,00% UBI Finance 3 Srl Brescia Brescia 10,00% 10,00% UBI Lease Finance 5 Srl Milano Milano 10,00% 10,00% UBI Leasing Spa Brescia Brescia 99,62% 99,62% UBI Pramerica SGR Spa UBI Sistemi e Servizi SCpA Bergamo Milano 65,00% 65,00% Brescia Brescia 71,87% 98,56% UBI SPV BBS 2012 Srl Milano Milano 10,00% 10,00% UBI SPV BPA 2012 Srl Milano Milano 10,00% 10,00% UBI SPV BPCI 2012 Srl Milano Milano 10,00% 10,00% 24-7 Finance Srl Brescia Brescia 10,00% 10,00% B. Imprese controllate in modo congiunto C. Imprese sottoposte a influenza notevole Aviva Vita Spa Milano Milano 20,00% 20,00% Aviva Assicurazioni Vita Spa Milano Milano 20,00% 20,00% By you Spa Milano Milano 10,00% 10,00% Lombarda Vita Spa Brescia Brescia 40,00% 40,00% Polis Fondi SGRpA SF Consulting Srl Zhong Ou Fund Management Co. Milano Milano 19,60% 19,60% Bergamo Mantova 35,00% 35,00% Shanghai (Cina) Shanghai (Cina) 35,00% 35,00% Per quanto concerne la Banca Regionale Europea Spa, la percentuale di possesso indicata si riferisce alla quota relativa alle azioni ordinarie. Tenendo in considerazione anche le azioni Privilegiate e le azioni di Risparmio la quota di partecipazione risulta pari al 74,76%. La percentuale di disponibilità dei voti tiene conto anche delle quote di partecipazione detenute dalle società controllate dalla Banca. Nota Integrativa 493 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 10.2 Partecipazioni significative: valore di bilancio, fair value e dividendi percepiti Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato. 10.3 Partecipazioni significative: informazioni contabili Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato. 10.4 Partecipazioni non significative: informazioni contabili Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato. 10.5 Partecipazioni: variazioni annue A. Esistenze iniziali 31.12.2014 31.12.2013 10.608.614 10.911.721 B. Aumenti 588.149 477.318 B.1 Acquisti 452.349 407.233 di cui operazioni di aggregazione aziendale - 5.109 B.2 Riprese di valore - 69.439 B.3 Rivalutazioni - - 135.800 646 C. Diminuzioni (1.572.752) (780.425) C.1 Vendite (265.108) (394.965) - (341.720) (1.255.741) (379.659) B.4 Altre variazioni di cui operazioni di aggregazione aziendale C.2 Rettifiche di valore C.3 Altre variazioni D. Rimanenze finali (51.903) (5.801) 9.624.011 10.608.614 E. Rivalutazioni totali F. Rettifiche totali - - (3.652.641) (2.398.315) Gli acquisti si riferiscono principalmente al riacquisto delle quote di partecipazioni delle banche rete detenute da Aviva Vita Spa (Banca Carime Spa per 110,5 milioni di euro, Banca Popolare di Ancona Spa per 71,4 milioni e Banca Popolare Commercio Industria Spa per 145,7 milioni di euro); si segnalano inoltre gli aumenti di capitale della UBI Leasing Spa per 100 milioni di euro e della Banca di Valle Camonica Spa per 24,4 milioni di euro. Nel corso dell’esercizio sono state vendute le partecipazioni in UBI Assicurazioni (cessione totale) per 92 milioni di euro; in Aviva Vita Spa per 138,9 milioni di euro e in Aviva Assicurazioni Vita per 34,2 milioni di euro (cessioni parziali). Gli utili e le perdite rivenienti da tali cessioni sono stati rilevati a Conto Economico come dettagliato nella relativa Sezione 14. La voce C.3 Altre variazioni si riferisce principalmente all’operazioni di aumento de capitale sociale della partecipata IW Bank Spa approvato dall’Assemblea Straordinaria della stessa del 17 settembre 2014. L’operazione si è articolata in una serie di passaggi, tra cui: 1) la soppressione dell'indicazione del valore nominale delle azioni in circolazione; 2) l’aumento del capitale sociale offerto in opzione a UBI Banca di 1.764.705 euro con sovrapprezzo complessivo di 10.235.289 euro, eseguito mediante emissione di n. 7.058.820 azioni al prezzo di 1,70 euro per ciascuna azione (di cui 0,25 euro a titolo di conferimento e quindi imputabile a capitale sociale e 1,45 euro a titolo di sovrapprezzo, pari complessivamente a 11.999.994 euro); 3) l’esecuzione mediante utilizzo, per il corrispondente importo di 11.999.994 euro, della "Riserva versamento in conto futuro aumento di capitale" costituita in seguito al versamento, effettuato nel settembre 2011, di complessivi 60.179.000 euro; 4) la distribuzione della “Riserva versamento in conto futuro aumento di capitale” (esposta nel Bilancio 2013 nella Voce “160 – Riserve”) per l’importo residuo di 48.179.006 euro all’azionista unico e conseguente azzeramento della stessa. Per quanto attiene le Rettifiche di valore su partecipazioni si rimanda al dettaglio esposto nella Sezione 14 del Conto Economico. 10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto Non si segnalano impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto. 10.7 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato. 494 Relazioni e Bilanci 2014 10.8 Restrizioni significative Non sono presenti posizioni oggetto di restrizioni. 10.9 Altre informazioni Non esistono altre informazioni da segnalare. SEZIONE 11 - Attività materiali - Voce 110 11.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo 1.1 Attività di proprietà 31.12.2014 31.12.2013 121.610 125.277 a) terreni 73.321 73.321 b) fabbricati 40.647 42.993 c) mobili 2.579 3.029 d) impianti elettronici e) altre 345 568 4.718 5.366 1.2 Attività acquisite in leasing finanziario - - a) terreni - - b) fabbricati - - c) mobili - - d) impianti elettronici - - e) altre - - 121.610 125.277 Totale 11.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo 31.12.2014 31.12.2013 Fair value Attività/Valori Valore di bilancio L1 Fair value L2 L3 Valore di bilancio L1 L2 L3 1. Attività di proprietà 485.393 - - 661.926 496.151 - - 658.248 a) terreni 253.480 - - 257.182 250.816 - - 273.139 b) fabbricati 231.913 - - 404.744 245.335 - - 385.109 2. Attività acquisite in leasing finanziario 27.175 - - 27.106 29.314 - - 28.725 a) terreni 15.074 - - 13.553 15.719 - - 14.120 b) fabbricati 12.101 - - 13.553 13.595 - - 14.605 512.568 - - 689.032 525.465 - - 686.973 Totale 11.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate In UBI Banca non si segnalano attività materiali ad uso funzionale rivalutate. 11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value In UBI Banca non si segnalano attività materiali detenute a scopo di investimento valutate al fair value. Nota Integrativa 495 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 11.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue Terreni A. Esistenze iniziali lorde A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette Fabbricati Mobili Impianti elettronici Altre Totale 87.016 99.038 68.176 162.318 145.878 562.426 (13.695) (56.045) (65.147) (161.750) (140.512) (437.149) 125.277 73.321 42.993 3.029 568 5.366 B. Aumenti - - 618 - 3.206 3.824 B.1 Acquisti - - 309 - 1.603 1.912 di cui operazioni di aggregazione aziendale - - - - - - B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - - B.3 Riprese di valore - - - - - - B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: - - - - - - a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - - B.5 Differenze positive di cambio - - - - - - B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento - - - - - - B.7 Altre variazioni - - 309 - 1.603 1.912 (7.491) C. Diminuzioni - (2.346) (1.068) (223) (3.854) C.1 Vendite - - - - (20) (20) C.2 Ammortamenti - (2.346) (760) (222) (2.227) (5.555) C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: - - - - - - a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - - C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: - - - - - - a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - - C.5 Differenze negative di cambio - - - - - - C.6 Trasferimenti a: - - - - - - a) attività materiali detenute a scopo di investimento - - - - - - b) attività in via di dismissione - - - - - - C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 Rimanenze finali lorde E. Valutazione al costo 496 Relazioni e Bilanci 2014 - - (308) (1) (1.607) (1.916) 73.321 40.647 2.579 345 4.718 121.610 (13.695) (58.391) (65.859) (161.036) (142.045) (441.026) 87.016 99.038 68.438 161.381 146.763 562.636 - - - - - - 11.6 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue 31.12.2014 Terreni Fabbricati A. Esistenze iniziali 281.686 566.185 A.1 Riduzione di valore totali nette (15.150) (307.256) A.2 Esistenze iniziali nette 266.536 258.929 4.581 5.218 B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate 802 804 - 213 B.3 Variazioni positive di fair value - - B.4 Riprese di valore - - B.5 Differenze di cambio positive - - B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale - - 3.779 4.201 C. Diminuzioni B.7 Altre variazioni (2.562) (20.134) C.1 Vendite (545) (549) - (15.852) C.2 Ammortamenti C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Rettifiche di valore da deterioramento - - (67) (29) C.5 Differenze di cambio negative - - C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività: - - a) immobili ad uso funzionale - - b) attività non correnti in via di dismissione - - (1.950) (3.704) C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali 268.555 244.013 D.1 Riduzione di valore totali nette (16.455) (325.154) D.2 Rimanenze finali lorde 285.010 569.167 E. Valutazione al fair value 270.735 418.297 Ai fini della verifica dell’impairment, sull’intero patrimonio immobiliare è stata effettuata una perizia da parte di consulenti esterni dalla quale è emersa la congruità dei valori iscritti in bilancio. In tale contesto la determinazione del fair value degli immobili è avvenuta in base a metodi e principi valutativi di generale accettazione, applicando i seguenti criteri di valutazione: - metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto tra il bene in oggetto ed altri simili oggetto di compravendita o correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali; - metodo reddituale, basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una proprietà, ottenuto capitalizzando il reddito ad un tasso di mercato. Gli ammortamenti sono calcolati sulla base della vita utile stimata del bene a partire dalla data di entrata in funzione. La vita utile stimata in mesi per le principali classi di cespiti è riportata nella tabella seguente Descrizione Terreni relativi ad immobili Ammortamento Vita utile NO Non ammortizzati Immobili - Immobili in leasing SI Sulla base di perizia Impianti di sollevamento e pesatura SI 160 mesi Costruzioni leggere e scaffalature SI 120 mesi Mobili e arredi diversi SI 120 mesi Mobili e macchine ordinarie d'ufficio SI 100 mesi Apparecchiature ATM SI 96 mesi Mezzi forti e blindature prefabbricate SI 80 mesi Macchinari, apparecchi e attrezzature varie SI 80 mesi Impianti antincendio SI 40 mesi Macchinari vari, mobili ed arredi SI 80 mesi Banconi blindati o con cristalli blindati SI 60 mesi Personal Computer SI 60 mesi Attrezzatura mensa SI 48 mesi Impianti interni speciali di comunicazione SI 48 mesi Impianti di allarme SI 40 mesi Macchine Ufficio elettriche-elettroniche SI 30 mesi Autoveicoli da trasporto SI 30 mesi Autovetture SI 24 mesi Autovetture in leasing SI Sulla base della durata del contratto Nota Integrativa 497 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 11.7 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74.c) Non si segnalano impegni per acquisto di attività materiali. SEZIONE 12 - Attività immateriali - Voce 120 12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività 31.12.2014 Attività/Valori Durata definita A.1 Avviamento 31.12.2013 Durata indefinita Durata definita Durata indefinita X - X - A.2 Altre attività immateriali 373 37 373 37 A.2.1 Attività valutate al costo: 373 37 373 37 - - - - 373 37 373 37 a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività A.2.2 Attività valutate al fair value - - - - a) Attività immateriali generate internamente - - - - b) Altre attività - - - - 373 37 373 37 Totale 12.2 Attività immateriali: variazioni annue Avviamzento Altre attività immateriali: generate internamente Durata definita A. Esistenze iniziali A.1 Riduzione di valore totali nette Altre attività immateriali: altre Durata indefinita 31.12.2014 Durata definita Durata indefinita 569.694 - - 90.756 37 660.487 (569.694) - - (90.383) - (660.077) 410 A.2 Esistenze iniziali nette - - - 373 37 B. Aumenti - - - - - - B.1 Acquisti - - - - - - di cui operazioni di aggregazione aziendale - - - - - - B.2 Incrementi di attività immateriali interne x - - - - - B.3 Riprese di valore x - - - - - B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - - - a patrimonio netto x - - - - - - a conto economico x - - - - - B.5 Differenze di cambio positive - - - - - - B.6 Altre variazioni - - - - - - C. Diminuzioni - - - - - - C.1 Vendite - - - - - - C.2 Rettifiche di valore - - - - - - - Ammortamenti x - - - - - - Svalutazioni - - - - - - + patrimonio netto x - - - - - + conto economico - - - - - - C.3 Variazioni negative di fair value - - - - - - - a patrimonio netto x - - - - - - a conto economico x - - - - - C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione - - - - - - C.5 Differenze di cambio negative - - - - - - C.6 Altre variazioni - - - - - - D. Rimanenze finali nette - - - 373 37 410 D.1 Rettifiche di valore totali nette E. Rimanenze finali lorde F. Valutazione al costo 498 Relazioni e Bilanci 2014 (569.694) - - (90.383) - (660.077) 569.694 - - 90.756 37 660.487 - - - - - - 12.3 Altre informazioni Per le altre attività immateriali a durata limitata, di seguito si riporta la vita utile, per singola categoria, considerata ai fini della determinazione dell’ammortamento. 31.12.2014 Elenco immobilizzazioni immateriali - software Vita utile Valore netto 36 mesi 373 Si segnala che il software iscritto tra le attività immateriali non è ancora entrato in funzione, pertanto non ancora ammortizzato. Non esistono impegni contrattuali per l’acquisto di attività immateriali. SEZIONE 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali Voce 130 dell’attivo e Voce 80 del passivo 13.1 Attività per imposte anticipate: composizione 31.12.2014 31.12.2013 1.023.210 1.026.462 211.739 211.923 Svalutazione titoli AFS 86.417 123.674 Attività materiali - maggiori ammortamenti IAS 10.808 10.255 Svalutazione crediti non bancari e crediti di firma non dedotti 9.047 11.220 Fondi oneri personale 3.835 3.856 Fondi oneri e rischi non dedotti 9.082 12.499 Avviamento ramo banca depositaria da società del gruppo 1.445 1.445 Oneri aumento capitale sociale deducibili in 5 rate 1.232 2.504 Riserva matematica Fondo Pensione Gestione separata ex Acc. 21.03.89 294 372 Oneri straordinari non dedotti 252 232 Altre minori 207 648 1.357.568 1.405.090 31.12.2014 31.12.2013 135.443 38.814 35.854 39.672 Attività materiali - eccedenza ammortamenti dedotti extracontabilmente 4.646 4.851 Purchase price allocation - Spese di aggregazione 5.274 5.274 Immobili in leasing rilevati al fair value 1.370 1.370 Valutazione Titoli FVO 645 343 Valutazione TFR 255 175 183.487 90.499 Avviamento da fusione riallineato Svalutazione crediti verso clientela Totale 13.2 Passività per imposte differite: composizione Rivalutazione titoli AFS Purchase price allocation - Partecipazioni Totale Nota Integrativa 499 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) 31.12.2014 1. Importo iniziale 31.12.2013 1.276.957 948.805 2. Aumenti 31.577 347.187 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 31.577 270.622 a) relative a precedenti esercizi - 212.645 b) dovute al mutamento dei criteri contabili - - c) riprese di valore - - d) altre 31.577 57.977 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - 2.3 Altri aumenti - 76.565 di cui operazioni di aggregazione aziendale 3. Diminuzioni - 76.565 (41.247) (19.035) 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (41.247) (19.035) (41.247) (17.363) a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - (1.672) c) mutamento dei criteri contabili - - d) altre - - 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - - 3.3 Altre diminuzioni - - a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L. 214/2011 - - b) altre - - 1.267.287 1.276.957 4. Importo finale Le imposte anticipate sono rilevate sulla base della probabilità di sufficienti imponibili fiscali futuri, tenuto anche conto del regime di consolidato fiscale adottato ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. n. 917/86 e dalla possibilità di operare, a determinate condizioni, la conversione in crediti di imposta delle imposte anticipate iscritte in bilancio relativamente a svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela e al riallineamento del valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali. A decorrere dal periodo di imposta chiuso al 31 dicembre 2011, infatti è stabilita la conversione in crediti di imposta delle imposte anticipate (IRES) iscritte in bilancio a fronte di perdite fiscali derivanti dalla deduzione differita delle differenze temporanee relative alle rettifiche di valore dei crediti verso la clientela e degli avviamenti (art. 2, comma 56-bis, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dall’art. 9, D.L. 6 dicembre 2011 n. 201). A decorrere dal periodo di imposta 2013, analoga conversione è stabilita, qualora dalla dichiarazione IRAP emerga un valore della produzione netta negativo, relativamente alle imposte anticipate (IRAP) che si riferiscono alle suddette differenze temporanee che abbiano concorso alla determinazione del valore della produzione netta negativo (art. 2, comma 56-bis.1, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dalla L. n. 147/2013). Tali ipotesi di conversione - che si aggiungono a quella già prevista per il caso in cui dal bilancio individuale risulti una perdita di esercizio (art. 2, commi 55 e 56, D.L. n. 225/2010, come da ultimo modificato dalla L. n. 147/2013) - hanno introdotto una modalità di recupero aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero delle imposte anticipate in analisi in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa. Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle attività per imposte anticipate createsi sino all'anno 2013 in effettiva contropartita al conto economico. La valorizzazione delle imposte anticipate è stata operata ai fini dell’IRES con aliquota pari al 27,5% e ai fini IRAP con aliquota pari al 5.57%. Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio, pari a 31,577 milioni di euro sono costituite per 29,090 milioni dalla quota delle svalutazioni e delle perdite su crediti deducibile nei quattro esercizi successivi ai fini IRES e IRAP, ai sensi delle disposizioni introdotte per gli enti creditizi e finanziari dall’art. 1, comma 160, lett. c), n. 1), L. 27 dicembre 2013, n. 147, per 1,093 milioni di euro da svalutazioni di crediti di firma, per 790 mila euro da ammortamenti non deducibili, per 502 mila euro da accantonamenti per fondi rischi non deducibili e per 102 mila euro da oneri rilevati nel corrente esercizio ma deducibili nel successivo. Le imposte anticipate annullate nell'esercizio per 41,247 milioni di euro sono costituite per 12,060 milioni dal recupero ai fini IRES di quote costanti delle svalutazioni crediti delle società incorporate B@nca 24-7 Spa e Centrobanca Spa, per 12,194 milioni dal recupero, ai fini IRES e IRAP, della quota delle svalutazioni e perdite su crediti rilevate nel 2013, deducibili per quinti, per 4,712 milioni di euro dall'utilizzo/ scioglimento di fondi tassati, per 3,252 milioni dall’ammortamento di avviamenti fiscalmente riconosciuti, per 2,827 milioni dalla chiusura di crediti in sofferenza verso banche, per 593 mila da riprese di valore su crediti di firma, per 274 mila euro da oneri divenuti deducibili nell’esercizio, per 236 mila euro da ammortamenti su beni materiali e altri oneri divenuti deducibili nell’esercizio e per 78 mila euro da recuperi conseguenti ad erogazioni del Fondo Pensione. La restante quota pari a 5,020 milioni di euro è dovuta ad un aggiustamento delle imposte anticipate, che ha trovato contropartita nelle imposte correnti, dovuta ad un’interpretazione più favorevole dell’Amministrazione Finanziaria in merito al regime di tassazione delle riprese di valore da incasso sui crediti verso la clientela (per le quali è stata confermata la tassazione rateizzata per quinti, in luogo dall’integrale tassazione nell’esercizio) pervenuta dopo la chiusura del bilancio ma prima della presentazione della dichiarazione dei redditi del 2013. 500 Relazioni e Bilanci 2014 13.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico) 31.12.2014 1. Importo iniziale 31.12.2013 1.238.386 920.811 29.090 329.876 3. Diminuzioni (32.527) (12.301) 3.1 Rigiri (27.507) (12.143) 3.2 Trasformazione in crediti d'imposta - - a) derivante da perdite di esercizio - - b) derivante da perdite fiscali - - (5.020) (158) 1.234.949 1.238.386 2. Aumenti 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico) 1. Importo iniziale 31.12.2014 31.12.2013 51.685 50.643 2. Aumenti 432 2.129 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 432 1.000 - a) relative a precedenti esercizi - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre 432 1.000 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - 2.3 Altri aumenti - 1.129 - 1.129 3. Diminuzioni di cui operazioni di aggregazione aziendale (4.074) (1.087) 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio (4.074) (1.087) a) rigiri (4.074) (364) b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre - (723) 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - - 3.3 Altre diminuzioni - - 48.043 51.685 4. Importo finale Le imposte differite sono rilevate a fronte delle differenze temporanee tra valore contabile di una attività o di una passività ed il suo valore fiscale. In relazione alle rivalutazioni di partecipazioni aventi i requisiti per la participation exemption le imposte differite sono state rilevate sulla quota imponibile del 5%. Non sono state rilevate imposte differite sulle riserve in sospensione di imposta poichè non sono previsti eventi che ne facciano venire meno il regime di non tassabilità. Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle imposte differite createsi sino all'anno 2013 in effettiva contropartita al conto economico. Le imposte differite rilevate nell'esercizio per 432 mila euro sono imputabili per 411 mila euro alla quota imponibile delle rivalutazione di titoli azionari classificati nel comparto fair value option e per 22 mila euro agli ammortamenti su beni materiali e immateriali relativi a precedenti esercizi. Le imposte differite annullate nell'esercizio per 4,074 milioni di euro sono rappresentate per 3,847 milioni dall’impairment su partecipazioni su cui era stata allocata la differenza di fusione (purchase price allocation) in seguito all’incorporazione della Banca Lombarda Piemontese e per 227 mila euro da differenze tra gli ammortamenti civilistici e fiscali su beni materiali. Nota Integrativa 501 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) 1. Importo iniziale 31.12.2014 31.12.2013 128.133 244.225 2. Aumenti 28.507 12.719 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 28.507 357 a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - 28.507 357 c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - 2.3 Altri aumenti - 12.362 - 12.362 3. Diminuzioni di cui operazioni di aggregazione aziendale (66.359) (128.811) 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (66.359) (128.811) a) rigiri (66.359) (126.737) b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - - c) dovute al mutamento dei criteri contabili - - d) altre - (2.074) 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - - 3.3 Altre diminuzioni - - 90.281 128.133 4. Importo finale Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle attività per imposte anticipate createsi sino all'anno 2013 in contropartita al patrimonio netto. Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio per 28,507 milioni di euro sono imputabili per 1,967 milioni alla valutazione di titoli e partecipazioni classificati nel comparto AFS e per 771 mila euro alla quota della riserva negativa relativa al TFR non integralmente deducibile nell’esercizio. La restante quota, pari a 25,769 milioni di euro, è riferita al reassessment delle imposte anticipate IRAP sui titoli classificati nel comparto AFS non iscritte nei precedenti esercizi. Le imposte annullate per 66,359 milioni di euro sono imputabili per 65,127 milioni alla valutazione di titoli AFS e per 1,232 milioni alla quota di oneri sostenuti per l’aumento di capitale sociale deducibile nel 2014. 13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) 1. Importo iniziale 31.12.2014 31.12.2013 38.814 14.555 2. Aumenti 118.906 35.305 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 118.906 35.305 - a) relative a precedenti esercizi - b) dovute al mutamento dei criteri contabili - - c) altre 118.906 35.305 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - 2.3 Altri aumenti - - - - 3. Diminuzioni di cui operazioni di aggregazione aziendale (22.277) (11.046) 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio (22.277) (11.040) a) rigiri (22.277) (11.040) b) dovute al mutamento dei criteri contabili - - c) altre - - - - 3.2 Riduzione di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 502 Relazioni e Bilanci 2014 - (6) 135.443 38.814 Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle passività per imposte differite createsi sino all'anno 2013 in contropartita al patrimonio netto. Le imposte differite rilevate nell'esercizio per 118,906 milioni di euro sono costituite, per 11,532 milioni dalla rilevazione della fiscalità IRAP, non iscritta nei precedenti esercizi, sui titoli e partecipazioni classificati nel comparto AFS e per 107,374 milioni euro dalla valutazione degli stessi titoli a fine esercizio. Le imposte differite annullate nell'esercizio pari a 22,277 milioni di euro si riferiscono all'effetto fiscale sull'adeguamento delle valutazioni di titoli e partecipazioni AFS. 13.7 Altre informazioni Attività fiscali correnti Nella tabella si evidenziano le consistenze delle attività fiscali correnti 31.12.2014 Acconti versati al Fisco Ritenute alla fonte Crediti di imposta per trasformazione DTA in crediti di imposta ex L. 214/2011 Crediti verso erario per istanze irap Altri crediti verso erario Saldo al 31.12.2014 208.096 3.013 80.486 39.567 331.162 Passività fiscali correnti Nella tabella si evidenziano le variazioni delle passività fiscali correnti 31.12.2014 Saldo al 31.12.2013 Accantonamento imposte Utilizzi per pagamento imposte Altre variazioni Saldo al 31.12.2014 232.645 173.174 (236.423) 169.396 Probability Test sulle fiscalità differite Come riportato nella Parte A – Politiche contabili della presente Nota Integrativa - la rilevazione delle passività e delle attività fiscali differite avviene, in aderenza ai criteri previsti dal principio IAS 12, rispettivamente: – per le passività fiscali differite avendo riguardo a tutte le differenze temporanee imponibili, salve alcune specifiche fattispecie; – per le attività fiscali differite avendo riguardo a tutte le differenze temporanee deducibili se è probabile che sarà realizzato nel futuro un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata tale differenza temporanea. Per la determinazione del reddito imponibile sono presi in considerazione anche gli effetti derivanti dall’articoli 117 e segg. TUIR (Consolidato fiscale). Le attività fiscali sono quantificate secondo le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale le stesse si realizzeranno. Le attività sono periodicamente sottoposte a verifica al fine di riscontrare il grado di recuperabilità e il livello di aliquote applicabili nonché l’eventuale obbligo di rilevazione, c.d. reassessment, di attività non iscritte o cancellate per la mancanza dei requisiti nei precedenti esercizi. Alla data della presente relazione le imposte anticipate iscritte alla voce “130 Attività fiscali b) anticipate” ammontano complessivamente a Euro 1.358 milioni Euro riferibili ai seguenti eventi generatori: eccedenza rettifiche di valore crediti di cui all’art. 106 c.3 TUIR: Euro 212 milioni (di cui Euro 11,3 milioni iscritte ai fini IRAP ai sensi del nuovo regime fiscale introdotto dall’art. 1, comma 158, della Legge Stabilità 2014, che ne ha disposto la deducibilità ai fini del tributo regionale a decorrere dal 2013); avviamenti ed altre attività immateriali, anche oggetto di affrancamento ai sensi di legge, i cui ammortamenti sono deducibili in esercizi successivi: 1.023 milioni di euro, ciò con riguardo sia ai valori riportati nel bilancio separato che nel bilancio consolidato (articolo 15 c. 10 bis D.L. 185/2008 introdotto dal D.L. 98/2011 conv. Legge 111/2011); svalutazioni Titoli Portafoglio AFS, accantonamenti e spese non deducibili per ragioni di competenza ai sensi del TUIR per 123 milioni di euro. • • • Nello svolgimento del probability test sulle imposte anticipate iscritte nel bilancio al 31 dicembre 2014, sono state separatamente considerate quelle derivanti da differenze temporanee deducibili relative a svalutazioni e perdite su crediti, avviamento e altre attività immateriali a vita indefinita (c.d. “imposte anticipate qualificate”). Nota Integrativa 503 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale A decorrere dal periodo di imposta chiuso al 31 dicembre 2011, infatti è stabilita la conversione in crediti di imposta delle imposte anticipate (IRES) iscritte in bilancio a fronte di perdite fiscali derivanti dalla deduzione differita delle differenze temporanee relative alle citate rettifiche di valore dei crediti verso la clientela e degli avviamenti (art. 2, comma 56-bis, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dall’art. 9, D.L. 6 dicembre 2011 n. 201). A decorrere dal periodo di imposta 2013, analoga conversione è stabilita, qualora dalla dichiarazione IRAP emerga un valore della produzione netta negativo, relativamente alle imposte anticipate (IRAP) che si riferiscono alle suddette differenze temporanee che abbiano concorso alla determinazione del valore della produzione netta negativo (art. 2, comma 56-bis.1, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dalla L. n. 147/2013). Tali ipotesi di conversione - che si aggiungono a quella già prevista per il caso in cui dal bilancio individuale risulti una perdita di esercizio (art. 2, commi 55 e 56, D.L. n. 225/2010, come da ultimo modificato dalla L. n. 147/2013) - hanno introdotto una modalità di recupero aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero delle imposte anticipate in analisi in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa. La convertibilità delle imposte anticipate su perdite fiscali IRES e sul valore della produzione netta negativo, ai fini IRAP che siano determinate da differenze temporanee qualificate si configura pertanto quale sufficiente presupposto per l’iscrizione in bilancio delle suddette imposte anticipate, rendendo implicitamente superato il relativo probability test. Tale impostazione trova peraltro conferma nel documento congiunto Banca d’Italia, Consob e ISVAP n. 5 del 15 maggio 2012 (emanato nell’ambito del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli IAS/IFRS), relativo al “Trattamento contabile delle imposte anticipate derivante dalla Legge 214/2011”, e nel successivo documento IAS ABI n. 112 del 31 maggio 2012 (“Credito d’imposta derivante dalla trasformazione delle attività per imposte anticipate: chiarimenti della Banca d’Italia Consob ed ISVAP in materia di applicazione degli IAS/IFRS). Sulla base di tali presupposti la Banca ha effettuato le seguenti verifiche: – individuazione delle imposte anticipate, diverse da quelle relative a svalutazioni e perdite su crediti, avviamento e altre attività immateriali a vita indefinita (“imposte anticipate non qualificate”), iscritte nel bilancio; – analisi di tali imposte anticipate non qualificate e delle imposte differite iscritte nel bilancio distinguendole per tipologia prevedibile timing di riassorbimento; – quantificazione previsionale della redditività futura, tesa a verificare la capacità di assorbimento delle imposte anticipate. L’elaborazione svolta ha evidenziato una base imponibile ampiamente capiente ed in grado di riassorbire la fiscalità iscritta nel bilancio al 31 dicembre 2014. 504 Relazioni e Bilanci 2014 SEZIONE 14 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate - Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del passivo 14.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività 31.12.2014 31.12.2013 Totale A di cui valutate al costo di cui valutate al fair value livello 1 di cui valutate al fair value livello 2 di cui valutate al fair value livello 3 - 2.329 2.329 2.329 - Totale B di cui valutate al costo di cui valutate al fair value livello 1 di cui valutate al fair value livello 2 di cui valutate al fair value livello 3 507 507 507 - - Totale C di cui valutate al costo di cui valutate al fair value livello 1 di cui valutate al fair value livello 2 di cui valutate al fair value livello 3 - - Totale D di cui valutate al costo di cui valutate al fair value livello 1 di cui valutate al fair value livello 2 di cui valutate al fair value livello 3 - - A. Singole attività A.1 Attività finanziarie A.2 Partecipazioni A.3 Attività materiali A.4 Attività immateriali A.5 Altre attività non correnti B. Gruppi di attività (unità operative dismesse) B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione B.2 Attività finanziarie valutate al fair value B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza B.5 Crediti verso banche B.6 Crediti verso clientela B.7 Partecipazioni B.8 Attività materiali B.9 Attività immateriali B.10 Altre attività C. Passività associate a singole attività in via di dismissione C.1 Debiti C.2 Titoli C.3 Altre passività D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione D.1 Debiti verso banche D.2 Debiti verso clientela D.3 Titoli in circolazione D.4 Passività finanziarie di negoziazione D.5 Passività finanziarie valutate al fair value D.6 Fondi D.7 Altre passività 14.2 Altre informazioni Non si segnalano altre informazioni rilevanti. 14.3 Informazioni sulle partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole non valutate al patrimonio netto Non vi sono partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole fra le attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione. Nota Integrativa 505 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Sezione 15 - Altre attività - Voce 150 15.1 Altre attività: composizione Descrizione/Valori Saldo partite illiquide di portafoglio Altre attività - consolidato fiscale Partite viaggianti attive 31.12.2014 31.12.2013 - 18.044 184.614 223.837 90.302 154.049 110.165 84.289 34.802 29.457 Scarti valuta su operazioni in cambi 3.555 4.095 Assegni di c/c propri 2.287 3.217 Crediti di imposte per ritenute subite 7.225 4.140 Volumi e scorte 3.571 3.592 Appostazioni debitorie in sospeso presso servizi e sportelli Clienti e corrispondenti per effetto titoli, cedole e competenze da addebitare Migliorie su beni di terzi Partite connesse ad operazioni Covered Bond e Cartolarizzazione Partite debitorie residuali Totale 404 531 181.089 120.156 24.325 11.268 642.339 656.675 Per maggiore completezza di informazione, si segnala che è stato riclassificato, sul 31.12.2013, il dato relativo agli scarti valuta su operazioni in cambi, inizialmente contenuto nella voce "Saldo partite illiquide di portafoglio". 506 Relazioni e Bilanci 2014 PASSIVO SEZIONE 1 - Debiti verso banche - Voce 10 1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 31.12.2014 31.12.2013 1. Debiti verso banche centrali 10.305.964 12.166.333 2. Debiti verso banche 8.834.453 12.119.478 2.1 Conti correnti e depositi liberi 2.408.747 2.648.228 2.2 Depositi vincolati 5.010.334 7.548.582 2.3 Finanziamenti 1.349.898 1.681.052 2.3.1 Pronti contro termine passivi 613.158 770.153 2.3.2 Altri 736.740 910.899 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 2.5 Altri debiti Totale - - 65.474 241.616 19.140.417 24.285.811 Fair value - livello 1 - - Fair value - livello 2 - 2.540.469 Fair value - livello 3 19.207.310 21.758.898 Totale Fair value 19.207.310 24.299.367 La voce Debiti verso banche centrali contiene il valore di bilancio residuo dei finanziamenti ottenuti dalla BCE. Nell’ambito della voce Debiti verso banche – Conti correnti e depositi liberi si segnalano rapporti infragruppo per 1,9 miliardi di euro e finanziamenti da altri istituti di credito per 483 milioni di euro. Nei Depositi vincolati sono compresi finanziamenti da Banche del Gruppo per 4,9 miliardi di euro e finanziamenti da altre banche per 47 milioni di euro. I Pronti contro termine riguardano rapporti con controparti del Gruppo per 333 milioni di euro e per 280 milioni di euro attengono a posizioni aperte con altre istituzioni creditizie. I Finanziamenti - altri sono riferiti ad operazioni in essere con la BEI per 735,3 milioni di euro; la parte residuale è relativa a rapporti infragruppo di importi residuali. 1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati Non si segnalano Debiti verso banche subordinati. 1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati La Banca non ha emesso debiti strutturati verso altre istituzioni creditizie. 1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica Non si segnalano debiti verso banche oggetto di copertura specifica. 1.5 Debiti per leasing finanziario Non si rilevano debiti verso banche per leasing finanziario. Nota Integrativa 507 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale SEZIONE 2 - Debiti verso clientela - Voce 20 2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 31.12.2014 31.12.2013 1. Conti correnti e depositi liberi 1.032.687 671.987 2. Depositi vincolati - - 3. Finanziamenti 6.006.451 6.535.873 3.1 Pronti contro termine passivi 5.531.586 5.499.671 474.865 1.036.202 3.2 Altri 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 5. Altri debiti Totale - - 26.132 16.053 7.065.270 7.223.913 Fair value - livello 1 - - Fair value - livello 2 - - Fair value - livello 3 7.075.825 7.224.689 Fair value 7.075.825 7.224.689 Nella voce Conti correnti e depositi liberi, fra le altre, sono comprese: la liquidità delle gestioni e fondi depositata da UBI Pramerica SGR per 251,2 milioni di euro e le operazioni infragruppo per 572,1 milioni di euro. I Pronti contro termine passivi sono relativi a operazioni di finanziamento con la Cassa di Compensazione e Garanzia. I principali Finanziamenti passivi altri, riguardano, per 446,7 milioni di euro le operazioni con la Cassa Depositi e Prestiti e per 24,4 milioni di euro operazioni infragruppo. 2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati Descrizione/Valore 31.12.2014 31.12.2013 - 572.479 Debiti verso clientela Debiti subordinati I debiti subordinati verso la clientela esistenti nel 2013 erano costituiti dai depositi inerenti le operazioni di preference shares con: BPB Funding Llc per 301,8 milioni di euro, Banca Lombarda Preferred Capital Company Llc per 155,6 milioni di euro e BPCI Funding Llc per 115,1 milioni di euro. 2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati La Banca non ha emesso debiti strutturati sottoscritti da clientela. 2.4 Debiti verso clientela: debiti oggetto di copertura specifica Non vi sono operazioni in essere verso clientela oggetto di copertura specifica. 2.5 Debiti per leasing finanziario 31.12.2014 31.12.2013 - entro 1 anno 1.023 1.066 - tra 1 e 5 anni 4.757 4.482 18.657 19.954 Debito residuo verso società di leasing - oltre 5 anni 508 Relazioni e Bilanci 2014 SEZIONE 3 - Titoli in circolazione - Voce 30 3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica 31.12.2014 Tipologia titoli/Valori Valore Bilancio 31.12.2013 Fair Value Livello 1 Livello 2 Livello 3 36.514.980 16.277.423 21.078.127 - 3.539.451 978.676 2.544.021 - 32.975.529 15.298.747 18.534.106 30.688 - - Valore Bilancio Fair Value Livello 1 Livello 2 Livello 3 30.161.233 17.653.559 12.501.835 - 2.828.329 303.426 2.374.354 - - 27.332.904 17.350.133 10.127.481 - 30.688 - 49.859 - 49.859 - - - - - - - - 30.688 - 30.688 - 49.859 - 49.859 - 36.545.668 16.277.423 21.108.815 - 30.211.092 17.653.559 12.551.694 - A. Titoli 1. obbligazioni 1.1 strutturate 1.2 altre 2. altri titoli 2.1 stutturati 2.2 altri Totale Alla fine dell’esercizio i prestiti obbligazionari emessi in relazione ad operazioni di covered bond ammontano a nominali 9,1 miliardi di euro (il controvalore di bilancio comprensivo del costo ammortizzato e del delta fair value di copertura è pari a 9,8 miliardi di euro). Il valore di bilancio delle emissioni obbligazionarie sul mercato EMTN ammonta complessivamente a 3,1 miliardi di euro. 3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati Descrizione/Valore 31.12.2014 31.12.2013 3.583.881 4.383.082 Titoli in circolazione Titoli in circolazione - Subordinati L’elenco delle singole emissioni obbligazionarie è riportato nella Sezione 2 – parte F del presente bilancio, relativa alle informazioni sul capitale. 3.3 Titoli in circolazione oggetto di copertura specifica 31.12.2014 31.12.2013 1. Titoli oggetto di copertura specifica del fair value: 20.355.012 13.336.929 a) rischio di tasso di interesse 20.355.012 13.336.929 b) rischio di cambio - - c) più rischi - - 2. Titoli oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari: - - a) rischio di tasso di interesse - - b) rischio di cambio - - c) altro - - La valutazione delle obbligazioni sottostanti e dei relativi contratti di copertura ha generato un risultato netto contabilizzato nella voce 90 di Conto Economico – risultato netto delle operazioni di copertura. Nota Integrativa 509 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale SEZIONE 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40 4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 31.12.2014 31.12.2013 FV FV FV* VN L1 L2 VN L3 FV* L1 L2 L3 A. Passività per cassa 1. Debiti verso banche - - - - - 902.000 959.994 - - 959.994 2. Debiti verso clientela - - - - - 18.000 18.968 - - 18.968 3. Titoli di debito - - - - - - - - - - 3.1 Obbligazioni - - - - - - - - - - 3.1.1 Strutturate - - - - x - - - - x 3.1.2 Altre obbligazioni - - - - x - - - - x 3.2 Altri titoli - - - - - - - - - - 3.2.1 Strutturati - - - - x - - - - x 3.2.2 Altri Totale A - - - - x - - - - x - - - - - 920.000 978.962 - - 978.962 B. Strumenti derivati 1. Derivati finanziari x 300 721.881 - x x 52 551.777 - x 1.1 Di negoziazione x 300 721.881 - x x 52 551.777 - x 1.2 Connessi con la fair value option x - - - x x - - - x 1.3 Altri x - - - x x - - - x 2. Derivati creditizi x - - - x x - - 645 x 2.1 Di negoziazione x - - - x x - - 645 x 2.2 Connessi con la fair value option x - - - x x - - - x 2.3 Altri x - - - x x - - - x Totale B x 300 721.881 - x x 52 551.777 645 x Totale (A+B) - 300 721.881 - - 920.000 979.014 551.777 645 978.962 Legenda FV = fair value FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione VN = valore nominale o nozionale I derivati finanziari (livello 2) si riferiscono principalmente ad operazioni OTC legate all’attività di negoziazione e sono composti prevalentemente da interest rate swap per 664,9 milioni di euro, da opzioni per 37 milioni di euro e da forward per 16,4 milioni di euro e commodity 3,6 milioni di euro. La loro evoluzione è da leggersi in correlazione alla corrispondente voce iscritta fra le attività finanziarie di negoziazione. 4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate La Banca non ha emesso passività finanziarie di negoziazione subordinate. 4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati La Banca non ha emesso passività finanziarie di negoziazione strutturate. 4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi “scoperti tecnici”) di negoziazione: variazioni annue Le passività finanziarie per cassa detenute dalla Banca al 31 dicembre 2013 erano rappresentate esclusivamente da scoperti tecnici, azzeratesi nel corso del 2014. 510 Relazioni e Bilanci 2014 SEZIONE 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50 La Banca non ha in essere alcuna passività finanziaria valutata al fair value. SEZIONE 6 - Derivati di copertura - Voce 60 6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici Fair Value 31.12.2014 L1 L2 L3 A. Derivati finanziari - 937.018 - 1) Fair value - 937.018 - 2) Flussi finanziari - - - 3) Investimenti esteri - - B. Derivati creditizi - 1) Fair value Fair Value 31.12.2013 VN 31.12.2014 VN 31.12.2013 L1 L2 L3 11.329.852 - 377.702 - 3.860.401 11.329.852 - 377.702 - 3.860.401 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 2) Flussi finanziari - - - - - - - - Totale - 937.018 - 11.329.852 - 377.702 - 3.860.401 I derivati finanziari si riferiscono esclusivamente a coperture di tasso di interesse del tipo Interest Rate Swap. 6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura Operazioni/Tipo di copertura Fair Value Flussi Finanziari Specifica Rischio di tasso 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2. Crediti Rischio di cambio Generica Rischio di credito Rischio di prezzo Specifica Generica Investimenti esteri Più rischi 921.427 - - - - x - x x 7.775 - - x - x - x x 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza x - - x - x - x x 4. Portafoglio x x x x x 6.653 x - x 5. Altre operazioni Totale Attività 1. Passività finanziarie 2. Portafoglio Totale Passività - - - - - x - x - 929.202 - - - - 6.653 - - - 1.163 - - x - x - x x - - - - - - - - x 1.163 - - - - - - - - 1. Transazioni attese x x x x x x - x x 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie x x x x x x x - - Relativamente alle operazioni di copertura specifica, il controvalore dei derivati di copertura su attività disponibili per la vendita si riferisce in prevalenza alle posizioni su Titoli di Stato italiani. SEZIONE 7 - Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 70 La Banca non ha posto in essere contratti derivati per copertura generica di passività finanziarie. SEZIONE 8 - Passività fiscali - Voce 80 Vedi sezione 13 dell’attivo. Nota Integrativa 511 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale SEZIONE 9 - Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 90 Vedi sezione 14 dell’attivo. SEZIONE 10 - Altre passività - Voce 100 10.1 Altre passività: composizione Descrizione/Valore 31.12.2014 31.12.2013 Saldo partite illiquide di portafoglio 77.638 - Altre passività - consolidato fiscale 287.111 219.056 Appostazioni creditorie in sospeso c/o servizi e sportelli 106.761 58.829 32.462 23.797 Ritenute su redditi riconosciuti a terzi 8.401 6.666 Imposte indirette da versare 3.101 6.202 Partite viaggianti passive Dividendi e somme a disposizione dei soci Scarti valuta su operazioni in cambi Debiti verso fornitori Debiti per scopi di istruzioni culturali, benefici, sociali Debiti derivanti da garanzie e impegni 86 82 264 4.119 41.138 66.875 6.564 6.503 23.627 26.587 Debiti inerenti al personale 29.141 20.731 Partite creditorie residuali 134.776 191.630 Totale 751.070 631.077 SEZIONE 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110 11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio B.2 Altre variazioni di cui operazioni di aggregazione aziendale 31.12.2014 31.12.2013 40.166 43.612 6.706 6.766 168 256 6.538 6.510 - 5.713 C. Diminuzioni (1.429) (10.212) C.1 Liquidazioni effettuate (1.300) (5.037) (129) (5.175) 45.443 40.166 C.2 Altre variazioni D. Rimanenze finali 11.2 Altre informazioni Ipotesi demografiche ed attuariali adottate per la valutazione del fondo TFR e dei premi d’anzianità METODOLOGIA UTILIZZATA AL 31.12.2014 Tasso di mortalità Sono state utilizzate le tavole SIM e SIF 2012. Anticipazioni di TFR La probabilità di anticipazione, determinata sulla base dei dati storici aziendali, si attesta al 2% mentre l’importo medio richiesto si attesta tra il 45% e il 100% del fondo disponibile. Tassi di inflazione Lo scenario inflazionistico che si prevede si possa attestare nel lungo periodo ha portato ad utilizzare il tasso del 1,5%. Tassi di attualizzazione È stato utilizzato un tasso pari al 1,0766%, ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2014, utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare e anticipare fino all’estinzione della popolazione considerata. Ciò in quanto lo IAS 19 dispone di far riferimento ai rendimenti di mercato degli “high quality corporate bonds”, ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo riferimento alla definizione di titoli “Investment Grade”, per cui un titolo è definito tale se ha un rating pari o superiore a BBB di S&P o Baa2 di Moody’s, si è deciso di considerare i soli titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe “A” di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello medio di rating nell’ambito dell’insieme dei titoli “Investment Grade” ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. Considerato che lo IAS 19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico settore merceologico si è optato per una curva di mercato “Composite” che riassumesse quindi le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all’area geografica è stato fatto riferimento all’area Euro. 512 Relazioni e Bilanci 2014 METODOLOGIA UTILIZZATA AL 31.12.2013 Tasso di mortalità Sono state utilizzate le tavole RGS48 opportunamente modificate sulla base dei dati storici aziendali. Anticipazioni di TFR La probabilità di anticipazione, determinata sulla base dei dati storici aziendali, si attesta al 2% mentre l’importo medio richiesto si attesta tra il 45% e il 100% del fondo disponibile. Tassi di inflazione Lo scenario inflazionistico che si prevede si possa attestare nel lungo periodo ha portato ad utilizzare il tasso del 2%. Tassi di attualizzazione È stato utilizzato un tasso pari al 2,1780%, ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2013, utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare e anticipare fino all’estinzione della popolazione considerata. Ciò in quanto lo IAS 19 dispone di far riferimento ai rendimenti di mercato degli “high quality corporate bonds”, ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo riferimento alla definizione di titoli “Investment Grade”, per cui un titolo è definito tale se ha un rating pari o superiore a BBB di S&P o Baa2 di Moody’s, si è deciso di considerare i soli titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe “A” di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello medio di rating nell’ambito dell’insieme dei titoli “Investment Grade” ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. Considerato che lo IAS 19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico settore merceologico si è optato per una curva di mercato “Composite” che riassumesse quindi le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all’area geografica è stato fatto riferimento all’area Euro. SEZIONE 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce 120 12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione Voci/Valori 31.12.2014 1. Fondi di quiescenza aziendali 31.12.2013 1.144 1.061 2. Altri fondi rischi e oneri 44.074 57.427 2.1 controversie legali 27.861 27.670 2.2 oneri per il personale 8.262 11.117 2.3 altri 7.951 18.640 45.218 58.488 Totale Il decremento dei Fondi rischi ed oneri rispetto all’esercizio precedente attiene, per la parte più significativa, alla chiusura della posizione relativa alla società By You Spa, pari a 13 milioni di euro al 31.12.2013. Tale chiusura ha comportato un utilizzo del fondo esistente pari a 10,6 milioni a copertura di quanto dovuto e un rilascio a Conto Economico dei rimanenti 2,4 milioni di euro. Per quanto concerne le posizioni più rilevanti si evidenzia: - fra le controversie legali le posizioni ex Centrobanca Spa per 18,6 milioni; cause diverse per prestiti personali extra captive (ex B@nca 24-7 Spa) per 4,6 milioni di euro e altre posizioni numerose ma di entità minore; - i fondi per oneri inerenti il personale sono riferiti a esposizioni prevedibili ma non definite in maniera precisa circa la quantità e il momento dell’esborso. 12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue Fondi di quiescenza Altri fondi Totale 1.061 57.427 58.488 151 12.104 12.255 - 11.595 11.595 27 47 74 - 18 18 B.4 Altre variazioni 124 444 568 C. Diminuzioni (68) (25.457) (25.525) C.1 Utilizzo dell'esercizio (68) (15.618) (15.686) C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - (1) (1) C.3 Altre variazioni - (9.838) (9.838) 1.144 44.074 45.218 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio B.2 Variazioni dovute al passare del tempo B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto D. Rimanenze finali 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti Trattasi di fondo di previdenza integrativo al quale risultano iscritti, ormai in forma residuale, 9 pensionati di ex Centrobanca Spa. Rispetto allo scorso esercizio non ci sono state variazioni nella popolazioni degli iscritti. La contribuzione per l’anno 2014 così come stabilita dal “Regolamento del Fondo” è stata determinata in funzione del tasso medio ponderato dedotto dalla curva adottata nella valutazione svolta (pari al 1,04%). In contropartita la banca ha beneficiato dei frutti derivanti dall’impiego del patrimonio del fondo. Le consistenze del fondo non risultano investite in specifiche attività. Salvo l’importo di cui alla voce 120 a) del passivo, non risultano iscritte nel bilancio della banca altre passività e/o attività. Nota Integrativa 513 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Le principali ipotesi attuariali sulla base della valutazione del fondo al 31.12.2014 sono costituite da: - ipotesi demografiche desunte dalle tavole di mortalità elaborate dalla Ragioneria Generale dello Stato, distinte per sesso, RG48; - tasso di attualizzazione ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2014, utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo pagato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare fino all’estinzione della popolazione. Il valore attuale del fondo, determinato sulla base di dette ipotesi, ha messo in evidenza una “perdita attuariale” di 124 mila euro (punto B.4). MOVIMENTAZIONE AI FINI IAS 19 DELLE PASSIVITÀ DELL’ANNO 2014 A ESISTENZE INIZIALI B AUMENTI B1 Interessi passivi B2 Actuarial losses B3 Accantonamenti B4 Altre variazioni 124 C DIMINUZIONI (68) C1 Benefit paid (68) C2 Actuarial gains C3 Altre variazioni D RIMANENZE FINALI 1.061 151 27 1.144 N. ISCRITTI 9 di cui ATTIVI 0 12.4 Fondi per rischi e oneri - altri fondi Voci/Componenti 31.12.2014 31.12.2013 2.500 2.000 612 630 Altri fondi per rischi e oneri 1. Fondo per rischi su revocatorie 2. Fondo rettifiche interessi commissioni e spese 3. Fondo per bond in default - - 4. Altri fondi per rischi e oneri 4.839 16.010 Totale 7.951 18.640 Passività potenziali Passività potenziali Per contenzioso fiscale Per revocatorie 67.353 531 Per altre controversie legali 348.216 Totale 416.100 Le passività disciplinate dallo IAS 37, caratterizzate dall’assenza di certezza in merito alla scadenza o all’importo della spesa futura richiesta per l’adempimento di debiti presunti, sono riconducibili alle seguenti tipologie: • passività probabili; • passività potenziali (possibili o remote). La corretta identificazione della natura delle passività è di assoluta importanza perché determina l’obbligo o meno di iscrizione a bilancio del rischio derivante dall’obbligazione. L’appostazione a fondo rischi di un accantonamento è rappresentativo di una passività probabile con scadenza o ammontare incerti14 il cui importo rilevato in bilancio rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. L’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere l’obbligazione, laddove l’effetto dell’attualizzazione è significativo. 14 Per i criteri di rilevazione degli accantonamenti si rinvia alla Parte A.2 della Nota Integrativa “Parte relativa alle principali voci di bilancio”, par. 12 “Accantonamenti a fondi per rischi e oneri”. 514 Relazioni e Bilanci 2014 I fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere l’obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno. Periodicamente viene rivista la misura dell’accantonamento in modo da verificarne la congruità. Si indicano di seguito i parametri legali generali ed astratti che regolano il processo di attualizzazione degli accantonamenti, che viene condotto con riferimento a ciascuna singola controversia passiva ed alla durata residua della stessa. • tipologia/natura della controversia, da determinarsi alla luce del petitum, cioè delle richieste formulate dalla controparte. A tal fine potranno essere individuate delle “macro-famiglie” quali, ad esempio, controversie societarie, controversie giuslavoristiche, controversie in materia di intermediazione finanziaria, controversie genericamente definibili come di risarcimento danni (derivanti da inadempimento contrattuale, da fatto illecito, da violazione di norme imperative) etc.; • grado di “innovatività” della controversia, da determinarsi tenendo conto del fatto che l’oggetto della stessa verta su materie già conosciute e opportunamente “ponderate” dalla Banca ovvero su materie assolutamente nuove e quindi bisognose di approfondimento (ad esempio perché scaturite da un mutamento della normativa o degli orientamenti giurisprudenziali); • grado di strategicità della controversia per la Banca: la Banca, per ragioni di opportunità commerciale potrebbe ad esempio decidere di definire la vertenza in modo rapido anche in presenza di argomenti difensivi che consentirebbero di resistere a lungo in giudizio; • durata media della vertenza, da ponderare tenendo conto anche del dato geografico, cioè della localizzazione del foro presso il quale la causa è radicata e dello stadio evolutivo del processo. A tal riguardo si dovrà naturalmente operare una scelta della fonte statistica dalla quale ricavare i dati e ci si potrà avvalere dell’ausilio dei legali che assistono la Banca nella vertenza e che hanno una conoscenza diretta del foro di volta in volta interessato; • “natura” della controparte (ad esempio, persona fisica o giuridica, operatore qualificato o meno, consumatore o meno, etc.). Si definisce passività potenziale: un’obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri non totalmente sotto il controllo dell’azienda; un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché: − non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessario l’impiego di risorse finanziarie; − l’ammontare dell’obbligazione non può essere determinato con sufficiente attendibilità. • • Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile, bensì, qualora ritenute "possibili", unicamente oggetto di informativa. Diversamente, le passività potenziali ritenute "remote" non richiedono, in ossequio alle previsioni dello IAS 37, alcuna informativa a riguardo. Analogamente agli importi relativi ad accantonamenti (per passività probabili), anche l’importo delle passività potenziali è soggetto a periodica verifica perché è possibile che le stesse, con la successione degli eventi, diventino remote oppure probabili con la necessità, in quest’ultimo caso, di provvedere eventualmente ad un accantonamento. Si riporta di seguito un elenco di passività potenziali di carattere fiscale. ATTI DI ACCERTAMENTO IMPOSTA SOSTITUTIVA EX D.P.R. 601/1973 SUI FINANZIAMENTI A MEDIO/LUNGO TERMINE Con riferimento all’imposta sostitutiva (0,25%) prevista dagli articoli 15 e seguenti del D.P.R. 601/1973 sui finanziamenti a medio/lungo termine, l’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 20/E del 28 marzo 2013, aveva affrontato il tema della sua applicazione in relazione allo specifico caso dei finanziamenti i cui contratti fossero sottoscritti all’estero. In particolare, l’Agenzia riteneva non rilevante la sottoscrizione di tali atti all’estero – e perciò esclusi dall’imposta sostitutiva – mentre rileverebbe la concreta formazione dell’atto in Italia (vedi consenso delle parti). Sulla scorta di tale orientamento e sulla base di documentazione raccolta nel corso di verifiche fiscali effettuate anche presso altre banche partecipanti ad operazioni di finanziamento in pool, alcuni Uffici locali dell’Agenzia delle Entrate hanno notificato a talune Banche del Gruppo (inclusa la capogruppo UBI Banca, quale incorporante di Centrobanca) degli avvisi di liquidazione con riguardo sia all’annualità 2009 che all’annualità 2010 e riferiti in prevalenza ad alcuni “finanziamenti in pool” erogati unitamente ad altri primari istituti di credito nazionali, pure raggiunti da analoghi avvisi di liquidazione. Le banche destinatarie degli avvisi di liquidazione hanno provveduto ad avviare, d’intesa con ciascun soggetto finanziato ovvero unitamente agli altri istituti partecipanti al finanziamento, motivati ricorsi fondati principalmente sulla insussistenza degli asseriti elementi documentali nonché sulla consolidata prassi ministeriale in tema di cartolarità della imposta in parola come chiarito ai fini della imposta di registro. Nel periodo esaminato si sono svolte alcune udienze di trattazione di ricorsi introduttivi di procedimenti contenziosi avviati nelle sedi competenti per l’annullamento dei citati avvisi di liquidazione. In particolare, e per quanto concerne UBI Banca: Commissione Tributaria Provinciale di Milano – udienza del 30 giugno 2014 riguardante UBI Banca quale incorporante di Centrobanca, in esito alla quale è stata emessa sentenza di accoglimento del ricorso. Si ha notizia che gli esiti favorevoli per il Gruppo UBI siano in linea con analoghi procedimenti instaurati da altre banche e che in generale la stessa Amministrazione sia orientata ad emanare provvedimenti di autotutela fatti salvi i casi di rinvenimento di documenti che riproducano integralmente, compresa la sottoscrizione, il contenuto del contratto successivamente stipulato all’estero. • PREFERENCE SHARES La controversia concerne il regime fiscale applicato di tempo in tempo da UBI Banca e dal Banco di Brescia agli interessi riconosciuti ad alcune società controllate residenti nel Delaware (USA) a fronte di depositi bancari costituiti da tali società in dipendenza di emissioni sui mercati internazionali di strumenti finanziari denominati “preference shares”. L’operazione nel suo complesso, posta in essere per finalità di rafforzamento patrimoniale, era stata debitamente sottoposta alla preventiva verifica di Banca d’Italia e da questa approvata, in quanto assolutamente conforme alla disposizioni emanate dall’Autorità di Vigilanza. In linea con i disposti contrattuali alla base dell’operazione, le somme ricevute dalle società statunitensi sono state qualificate come Nota Integrativa 515 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale “depositi bancari” a fini contabili e fiscali. In dipendenza di tale qualificazione, la banca ha ritenuto non applicabile alcuna forma di ritenuta alla fonte sui proventi corrisposti a soggetti non residenti a titolo di remunerazione di depositi bancari. Di converso, l’Agenzia delle Entrate é, invece, giunta alla conclusione che i depositi bancari effettuati dalle società del Delaware debbano, in realtà, essere considerati alla stregua di “finanziamenti”. Per effetto di tale diversa qualificazione, l’Amministrazione finanziaria ha considerato applicabile ai proventi riconosciuti alle società estere la ritenuta prevista dall’articolo 26, comma 5, D.P.R. 600/1973 sui proventi corrisposti. I recenti sviluppi di tale vicenda, che interessa più esercizi a partire dall’esercizio 2004, si possono riassumere come segue: in data 5 maggio 2014 la Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha respinto il ricorso presentato da UBI Banca per l’anno 2006, confermando la debenza delle ritenute (euro 4,41 milioni) ed escludendo l’applicabilità delle sanzioni di euro 1,32 milioni per incertezza normativa. UBI Banca ha proposto appello avverso la sentenza limitatamente alla parte in cui si ritengono dovute le ritenute alla fonte, mentre l’Agenzia delle Entrate ha appellato la sentenza per la parte in cui vengono disapplicate le sanzioni; in data 11 settembre 2014 la Commissione Tributaria Regionale di Milano ha respinto l’appello di UBI Banca per l’anno 2004, confermando la debenza delle ritenute (euro 4,41 milioni) ed escludendo l’applicabilità delle sanzioni di euro 6,55 milioni per incertezza normativa. Pende il termine per la proposizione del ricorso alla Corte di Cassazione; in data 19 novembre 2014 la Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha accolto il ricorso presentato da UBI Banca per l’anno 2005, annullando la pretesa impositiva (ritenute per euro 4,41 milioni e correlate sanzioni) in conseguenza della mancata instaurazione da parte dell’Agenzia delle Entrate della procedura di contraddittorio preventivo che per norma fiscale e giurisprudenza si ritiene applicabile a tutti i casi di abuso/elusione. Analoghe controversie sono presenti presso la controllata Banco di Brescia. Ciò premesso, anche sulla base di pareri rilasciati da illustri professionisti, la Banca ritiene di aver correttamente operato e che le argomentazioni addotte a propria difesa poggino su un fondamento giuridico obiettivo. Infine, occorre segnalare che la tematica in oggetto coinvolge altri primari gruppi bancari: di conseguenza, la vicenda andrà monitorata anche a fronte dell’esito del contenzioso che interessa gli altri istituti di credito. Si ricorda che l’ammontare fino ad ora accertato per ritenute ammonta, per UBI Banca a 26,50 milioni di euro con riguardo alle annualità dal 2004 al 2009 (oltre a sanzioni per 45,3 milioni). Per completezza, si precisa che nel corso del primo trimestre del 2014, sono state estinte le operazioni di preference share, a fronte del mutato contesto normativo regolamentare che ha modificato le regole di computo di tali strumenti nel patrimonio di vigilanza. • • • IMPOSTA DI REGISTRO OPERAZIONI DI CONFERIMENTO SPORTELLI Nel corso della prima decade del mese di ottobre la capogruppo UBI Banca, come pure talune banche-rete, sono state destinatarie, da parte dei competenti uffici dell’ Agenzia delle Entrate, di molteplici avvisi di liquidazione di imposta di registro per una presunta omessa registrazione di contratti verbali di cessione di azienda effettuati nell’anno 2010. L’operazione di riorganizzazione territoriale che il Gruppo UBI pose in essere in quell’anno, in sintesi, prevedeva: - un progetto di ottimizzazione territoriale delle banche sopra riportate con l’obiettivo di meglio focalizzare l’attività di tali banche nelle rispettive aree geografiche di riferimento; - il conseguente trasferimento infragruppo di 316 filiali attraverso 14 conferimenti di rami d’azienda; - la successiva cessione alla capogruppo UBI Banca (ed ad altri soggetti) delle partecipazioni rivenienti dai conferimenti al fine di ripristinare gli originali assetti partecipativi. Tutti gli avvisi di liquidazione emessi dai diversi uffici dell’Agenzia delle Entrate in relazione al piano di ottimizzazione territoriale contengono una richiesta di pagamento di imposta di registro (e in taluni casi, anche di imposta ipotecaria e imposta catastale) in misura proporzionale motivata dal fatto che – a detta dell’amministrazione finanziaria - all’interno dell’operazione di riorganizzazione territoriale sarebbe possibile individuare la sussistenza di contratti verbali di cessione di ramo d’azienda di volta in volta posti in essere tra le singole banche conferenti e il “Gruppo UBI” (quest’ultimo soggetto non meglio identificato dall’Agenzia delle Entrate negli avvisi di liquidazione). L’ammontare complessivo della pretesa erariale, con riguardo agli avvisi di liquidazione notificati alla capogruppo UBI Banca (quale coobbligata, unitamente ad altri soggetti), ammonta a 33,1 milioni di Euro escluse sanzioni. Il Gruppo, in dipendenza del dettato normativo in tema di imposta di registro e tenuto conto anche della giurisprudenza nel frattempo creatasi sulla materia, ritiene che la riorganizzazione posta in essere non sia connotata da alcuna forma di elusività o censurabilità, anche sulla scorta di autorevoli pareri ricevuti, considerato che essa è supportata da valide ragioni economiche e che le stesse direttive europee mandano esenti da imposte d’atto simili operazioni. Per quanto sopra, nella prima decade di dicembre 2014 tali avvisi sono stati impugnati con rituale costituzione in giudizio presso le competenti Commissioni Tributarie Provinciali. IRES Nel novembre 2011 UBI Banca (già BPU Banca ante 1° aprile 2007) è stata destinataria di un avviso di accertamento in merito al trattamento fiscale ai fini IRPEG applicato sul conferimento di azienda bancaria effettuato il 1° luglio 2003 a favore delle allora neo costituite Banca Popolare di Bergamo Spa e Banca Popolare Commercio e Industria Spa. In particolare, veniva contesta la deduzione integrale (recte: recupero fiscale) operata dalla conferente BPU Banca di fondi rischi tassati costituiti in precedenti esercizi. Da tale avviso scaturivano presunte omesse imposte pari ad euro 17,9 milioni ed euro 25,2 milioni quali sanzioni, oltre interessi. In considerazione di tali elevati importi veniva avviata una segnalazione al Tribunale Penale di Bergamo che peraltro in data 21 luglio 2010 ne disponeva l’archiviazione sia per mancanza di dolo specifico che per l’intervenuta prescrizione penale dell’ipotizzato reato. La banca ha prontamente impugnato presso la competente Commissione Tributaria Provinciale l’avviso in parola evidenziando in via preliminare l’avvenuta decadenza del termine di accertamento – il termine per l’accertamento dell’esercizio 2003 spirava il 31 dicembre 2008 ai sensi dell’art. 43 DPR 600/1973 mentre l’accertamento è avvenuto nel 2011 -. Il raddoppio dei termini cui si riferisce la sentenza n. 247 del 25 luglio 2011 della Corte Costituzionale presuppone comunque che l’ufficio accertatore non abbia effettuato strumentalmente la denuncia penale all’esclusivo fine di invocare il raddoppio dei termini. Nel caso in esame la verifica fiscale – i cui risultati sono stati richiamati nell’avviso impugnato - fu impropriamente avviata pur essendo già prescritto il reato ed altrettanto risultava già spirato il termine ordinario di accertamento. La tematica come noto è oggetto di esame nell’ambito della delega fiscale di cui alla L. n. 23/2014 (vedasi condizioni per il raddoppio dei termini). Con ordinanza del 14 luglio 2014, a seguito della notifica di una cartella di pagamento di euro 8,3 milioni per riscossione a titolo provvisorio, la Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha accolto l’istanza di sospensiva della banca con riferimento a tale cartella come pure con riferimento ad atto di pignoramento presso terzi pure disposto da Equitalia Nord Spa. La trattazione del merito della controversia è stata fissata al 9 marzo 2015. 516 Relazioni e Bilanci 2014 In considerazione degli autorevoli pareri ricevuti, come pure dell’esito positivo dell’istanza di sospensione, si ritiene non probabile il rischio di soccombenza. IMPOSTE IPO-CATASTALI Con avviso di liquidazione notificato ad UBI Banca nel luglio 2011 veniva contestato l’asserito omesso versamento di imposte ipotecarie e catastali, per complessivi euro 0,56 milioni, in relazione alla cessione, effettuata nel 2010, di un complesso immobiliare (cessione assoggettata per contro ad IVA). La Banca ha proposto ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano la quale ha accolto integralmente il ricorso con sentenza depositata il 1° ottobre 2012. Tale sentenza è stata appellata nell’aprile 2013 con ricorso alla Commissione Tributaria Regionale da parte dell’Agenzia delle Entrate. La Commissione Regionale, con sentenza depositata il 28 maggio 2014 ha confermato la favorevole decisione di primo grado. L’Agenzia delle Entrate ha notificato nel gennaio 2015 ricorso alla Corte di cassazione, in relazione al quale la Banca si costituirà in giudizio nei termini di legge con proprio controricorso. I rischi relativi al contenzioso fiscale sono oggetto di costante analisi e monitoraggio al fine di cogliere tempestivamente eventuali modifiche nella classificazione del rischio e in conseguenza mantenere idonei presidi patrimoniali. Relativamente all’informativa sul contenzioso legale, si rimanda alla Sezione 4 Rischi operativi della Parte E della presente nota integrativa. SEZIONE 13 - Azioni Rimborsabili Non sono state emesse azioni con diritto di rimborso. SEZIONE 14 - Patrimonio d’impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200 14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione Nr azioni ORDINARIE Nr azioni PROPRIE in portafoglio 31.12.2014 31.12.2013 901.748.572 901.748.572 1.483.192 1.700.000 Il capitale sociale di UBI Banca alla data del 31 dicembre 2014 risulta pari a euro 2.254.371.430,00 suddiviso in numero 901.748.572 azioni nominative prive di valore nominale, e non ha subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2013. Nota Integrativa 517 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue Voci/Tipologie A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio - interamente liberate - non interamente liberate A.1 Azioni proprie (-) B.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Nuove emissioni - a pagamento: - operazioni di aggregazioni di imprese - conversione di obbligazioni - esercizio di warrant - altre - a titolo gratuito: - a favore dei dipendenti - a favore degli amministratori - altre B.2 Vendita di azioni proprie B.3 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Annullamento C.2 Acquisto di azioni proprie C.3 Operazioni di cessione di imprese C. 4 Altre variazioni D. Azioni in circolazione: rimanenze finali D.1 Azioni proprie (+) D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio - interamente liberate - non interamente liberate Ordinarie Altre 901.748.572 901.748.572 (1.700.000) 900.048.572 216.808 216.808 900.265.380 1.483.192 901.748.572 901.748.572 - - 14.3 Capitale: altre informazioni Nel corso dell’esercizio sono state assegnate 216.808 azioni proprie, nell'ambito delle politiche di remunerazione e incentivazione al "personale più rilevante" come descritto ampiamente nella Parte I della presente Nota. Al 31.12.2014 le azioni proprie in portafoglio sono pari a 1.483.192 per un controvalore a patrimonio netto pari a euro 5.340.225,00. 14.4 Riserve di utili: altre informazioni Riserva legale Riserva ex art. 22 D.Lgs. N. 153/1999 Riserva straordinaria Riserva acquisto azioni proprie Riserva tassata di utili Riserva ex art. 13 c.6 D.Lgs n. 124/1993 Riserva ex art. 6 D.Lgs n. 38/2005 Riserva di utili per ACT - polizza sanitaria Utili portati a nuovo 31.12.2014 31.12.2013 573.912 566.778 36.494 36.494 1.040.797 1.039.347 7.250 7.250 4 4 762 762 16.515 8.653 2.267 2.267 49 99 1.678.050 1.661.654 31.12.2014 31.12.2013 Riserva val. partecipazioni a patrimonio netto 12.153 12.153 Riserva da storno ammortamenti pregressi 61.649 61.649 Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/1990 75.213 75.213 Riserva ex art. 7 c. 3 Legge n. 218/1990 71.885 71.885 437.854 437.854 Riserve di utili Riserva da operazioni sottoposte a controllo comune Riserva da riforma previdenza complementare -3.618 -3.618 Altre riserve 21.099 21.134 Riserve altre 676.235 676.270 518 Relazioni e Bilanci 2014 Ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 7-bis) del Codice Civile si riporta di seguito il prospetto di riepilogo delle voci di Patrimonio Netto distinte secondo l’origine e con l’indicazione della possibilità di utilizzo e di quota distribuibile (importi al centesimo di euro): Valore al 31.12.2014 Quota disponibile Possibilità Utilizzo Vincolo fiscale (1) Utilizzi negli ultimi 3 esercizi A) CAPITALE Capitale sociale B) RISERVE DI CAPITALE Riserva da sovrapprezzo Azioni B) RISERVE DI UTILI Riserva legale Riserva straordinaria Riserva ex art. 22 D.Lgs. n. 153/1999 Riserva acquisto azioni proprie Riserva ex art. 13 C. 6 D. Lgs. 124/93 Riserva indisponibile ex art. 6 D. Lgs. 38/2005 Riserva di Utili per ACT - polizza sanitaria Altre riserve di utili e utili portati a nuovo C) RISERVE ALTRE Riserva val. partecipazioni a patrimonio netto Riserva da storno ammortamenti pregressi (5) Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/1990 (5) Riserva ex art. 7 c. 3 Legge n. 218/1990 Riserva da operazioni under common control Riserva da riforma previdenza complementare Altre riserve D) RISERVE DA VALUTAZIONE Riserva di rivalutazione Legge n. 350/2003 Riserva da valutazione - attività finanziarie disponibili per la vendita Riserva da valutazione – adozione del fair value in sostituzione del costo (5) Riserva da utili/perdite attuariali fondo TFR Altre riserve da valutazione E) Azioni Proprie TOTALE Utile netto Totale patrimonio netto al 31 dicembre 2014 2.254.371.430,00 512.559.822,43 4.716.866.300,80 4.716.866.300,80 AB (2)(3) 142.676.307,98 573.911.871,93 1.040.797.246,40 36.494.083,45 7.250.000,00 762.160,51 16.514.823,94 2.266.865,22 52.605,46 573.911.871,93 1.040.797.246,40 36.494.083,45 1.909.775,04 762.160,51 B (4) ABC ABC ABC ABC 52.605,46 ABC 12.152.680,05 61.649.339,66 75.213.372,10 71.884.949,60 437.853.778,96 -3.618.366,73 21.099.264,38 12.152.680,05 61.649.339,66 75.213.372,10 71.884.949,60 AB ABC (6) AB (5) (6) AB (5) AB (7) 21.099.264,38 ABC 1.844.167,38 1.844.167,38 AB (5) 1.844.167,38 27.453.137,73 AB 27.453.137,73 2.713.053.965,45 45.027.337,95 762.160,51 12.152.680,05 61.649.339,66 65.769.618,41 71.884.949,60 39.125.309,00 143.045.472,26 29.148.801,10 -8.844.645,14 -242.544,13 -5.340.224,96 9.485.133.432,24 -918.436.688,78 8.566.696.743,46 6.642.090.954,49 935.877.492,75 A = per aumento di capitale B = per copertura perdite C = per distribuzione ai soci (1) Importi in sospensione d'imposta. (2) La riserva sovrapprezzo azioni è stata utilizzata nel 2012 a copertura della perdita di esercizio 2011 per un importo pari a 2.713.053.965,45. (3) A seguito della fusione con Banca Lombarda Piemontese, la Riserva da sovrapprezzo azioni si è incrementata di 5.790.132.233,70, incremento ridottosi a 3.077.078.268,25 euro nel corso del 2012 per effetto della copertura della perdita rilevata nel 2011. Tale copertura è stata operata attingendo alla quota parte del suddetto incremento,originariamente pari a 4.096.625.123 euro, ridottosi a 1.383.571.157,55 euro, relativo alla rivalutazione dei valori contabili dell’incorporata ed alla rilevazione di avviamento a seguito dell’allocazione del prezzo di acquisto (“Purchase Price Allocation”). In considerazione del non chiaro contesto legislativo in merito alla distribuibilità ai soci di una riserva emersa a seguito di operazioni di fusione contabilizzate secondo i criteri previsti dal principio IFRS 3, si ritiene distribuibile ai soci: a) la sola quota preesistente ammontante a 1.310.245.825,91; b) la quota accantonata in seguito all’aumento del capitale sociale avvenuto nel corso del 2011, pari a 329.534.764,34; c) la quota derivante dalla conversione di titoli obbligazionari convertibili per 7.422,30 euro. Ne consegue che l’importo distribuibile è pari a 1.639.788.032,55 euro. (4) La riserva è disponibile, anche per aumento di capitale e distribuzione, solo per la parte che eccede il quinto del capitale sociale (art. 2430, comma 1, C.C.). (5) La distribuibilità ai soci è prevista con l'osservanza delle disposizioni di cui ai commi 2 e 3 dell'art. 2445 c.c.. In caso di utilizzo per copertura perdite non si può fare luogo a distribuzione fino a quando la riserva non è reintegrata. (6) La Riserva da riallineamento ex Legge 266/2005 in sospensione d'imposta per complessivi euro 90.607.559,00 risulta individuata per euro 27.453.137,73 nella "Riserva da valutazione - adozione del Fair Value in sostituzione del costo", per euro 61.649.339,66 nella "Riserva da storno ammortamenti pregressi" e per euro 1.505.081,61 nella "Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/90". (7) La riserva da operazioni under common control si è incrementata nel corso dello scorso esercizio, per euro 239.338.214,08 per effetto dell’annullamento della partecipazione in Centrobanca Spa dovuta all’operazione di incorporazione perfezionata nel corso dell’esercizio 2013; a fronte dell’incremento, le riserve tassabili soltanto in caso di distribuzione della società incorporata vengono ricostituite presso l’incorporante in base all’art. 172, comma 5 del TUIR (per euro 39.114.523 in forza del rinvio dell’art.1, comma 473 L.266/2005 all’art. 13 della L. 342/2000 e per euro 10.786 ai sensi dell’art. 13, comma 6, D.Lgs. 124/1993). In occasione della distribuzione del dividendo per l’esercizio 2008 è stata utilizzata la riserva straordinaria per l’importo di 273.579.193,83 euro, mentre in occasione della distribuzione del dividendo 2011 è stata utilizzata per 45.027.337,95 euro. Come già riportato il sistema di incentivazione 2011 dedicato al Top Management del Gruppo UBI prevede che la controllante UBI Banca consegni proprie azioni a propri dipendenti ed assegni azioni ai dipendenti delle sue controllate. Ai sensi delle previsioni dell’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” tale piano configura un’operazione c.d. “equity settled”, ovvero un pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di capitale. In funzione di ciò, poiché l’IFRS 2 si pone l’obiettivo di riconoscere nel conto economico sotto forma di spese per il personale, l’impatto economico della remunerazione corrisposta mediante elementi del patrimonio netto, UBI Banca, nonché le società controllate coinvolte nel piano, hanno rilevato il costo di competenza dell’esercizio alla voce 150a “Spese amministrative: spese per il personale” in contropartita ad un incremento del patrimonio netto mediante valorizzazione di un apposita riserva data la circostanza che l’obbligazione in capo all’azienda verrà estinta mediante consegna di strumenti di patrimonio netto e tale obbligazione sarà in ogni caso regolata da UBI Banca. Nota Integrativa 519 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale In tale contesto, nella voce Riserve - altre sono ricomprese anche le riserve di stock granting relative alla componente azionaria del piano di incentivazione, del personale di UBI Banca, per l’importo di 538 mila euro e, del personale delle società del gruppo, per 470 mila euro. 14.5 Strumenti di capitale In UBI Banca non si evidenziano strumenti di capitale. ALTRE INFORMAZIONI 1. Garanzie rilasciate e impegni Operazioni 1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 31.12.2014 31.12.2013 10.085.508 10.578.953 a) Banche 8.500.266 8.894.241 b) Clientela 1.585.242 1.684.712 2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 463.754 412.737 a) Banche 414.767 407.049 b) Clientela 48.987 5.688 1.632.712 2.289.674 a) Banche 647.782 47.861 i) a utilizzo certo 636.807 47.861 3) Impegni irrevocabili ad erogare fondi ii) a utilizzo incerto b) Clientela i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto 10.975 - 984.930 2.241.813 29.663 1.071.726 955.267 1.170.087 4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione - - 5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi - 500 6) Altri impegni Totale 8.786.031 8.068.818 20.968.005 21.350.682 31.12.2014 31.12.2013 415.950 1.166.735 2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni Portafogli 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - 10.508.152 5.509.733 1.850.111 3.086.815 5. Crediti verso banche 6. Crediti verso clientela - 2.184 3.719.615 3.970.220 - - 7. Attività materiali Le attività finanziarie riportate nella tabella si riferiscono a titoli di proprietà posti a garanzia di passività e impegni posti in essere dalla Banca secondo il seguente dettaglio riepilogativo: Titoli di Proprietà Portafogli A garanzia di Passività o Impegni emessi da terzi Attività finanziarie per la negoziazione: PCT Passivi Attività finanziarie per la vendita: Anticipazioni Banca d'Italia 6.479.965 PCT Passivi 3.486.135 415.950 Esposizione carte di credito 241.667 Finanziamenti BEI 268.163 Altre operazioni emessi da società del gruppo 32.222 10.508.152 Attività finanziarie detenute fino alla scdenza: PCT Passivi Crediti verso clientela: Finanziamenti BEI Emissione Covered Bond Anticipazioni Banca d'Italia 1.850.111 572.722 321.944 1.980.950 843.999 3.397.671 Nella tabella non sono ricompresi finanziamenti (pari a circa 1 miliardo di euro) posti a garanzia della cartolarizzazione ex B@nca 24-7 Spa in quanto le obbligazioni sottostanti non sono emesse da UBI Banca ma dalla società veicolo preposta. 520 Relazioni e Bilanci 2014 Unitamente alle sopra riportate attività, sono stati costituiti in garanzia anche titoli secondo il dettaglio riportato di seguito: Valore nominale titoli A garanzia di Passività o Impegni Anticipazioni Banca d'Italia emessi da società SPV titoli di propria emissione 3.555.732 4.360.000 3.555.732 4.360.000 I titoli – tranche senior – acquisiti per il tramite di operazioni di pronti contro termine attivi, emessi dai veicoli (SPV) delle cartolarizzazioni poste in essere dai seguenti “originator”: • UBI Leasing Spa per un valore nominale di 837 milioni di euro; • Banca Popolare di Ancona Spa per un valore nominale di 538 milioni di euro; • Banco di Brescia Spa per un valore nominale di 389 milioni di euro; • Banca Popolare di Bergamo Spa per un valore nominale di 433 milioni di euro; • Banca Popolare Commercio e Industria Spa per un valore nominale di 293 milioni di euro. Unitamente fra i titoli emessi nell’ambito dello operazione di cartolarizzazione UBI Banca (ex B@nca 24-7 Spa) sono stati posti a garanzia di anticipazioni presso la Banca d’Italia titoli per un controvalore di 1,065 miliardi di euro. I titoli emessi dalla Banca sono costituiti da obbligazioni covered bond a tasso variabile per un valore nominale di 4,360 miliardi di euro. 3. Informazioni sul leasing operativo Non sono presenti operazioni di leasing operativo. 4. Gestione e intermediazione per conto terzi Tipologia servizi 31.12.2014 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela a) Acquisti 800.343 1. Regolati 800.109 2. Non regolati 234 b) Vendite 646.861 1. Regolate 645.036 2. Non regolate 1.825 2. Gestioni di portafogli a) individuali - b) collettive - 3. Custodia e amministrazione di titoli a) titoli di terzi in deposito : connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) - 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio - 2. altri titoli - b) Titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 67.189.116 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 19.965.457 2. altri titoli 47.223.659 c) titoli di terzi depositati presso terzi 67.029.383 d) titoli di proprietà depositati presso terzi 29.753.178 4) Altre operazioni 21.916.775 La custodia e amministrazione di titoli fa riferimento a strumenti finanziari di clientela ordinaria delle banche rete. Nota Integrativa 521 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari Forme tecniche Ammontare lordo delle attività finanziarie (a) Ammontare delle attività finanziarie compensato in bilancio (b) Ammontare netto delle attività finanziarie riportato in bilancio (c=a-b) Ammontari correlati non oggetto di compensazione in Bilancio Depositi di contante ricevuti in garanzia (e) Strumenti finanziari (d) Ammontare netto 31.12.2014 (f=c-d-e) Ammontare netto 31.12.2013 1. Derivati 814.515 - 814.515 504.500 305.570 4.445 1.053 2. Pronti contro termine 540.882 - 540.882 539.230 - 1.652 584 3. Prestito titoli - - - - - - - 4. Altri - - - - - - - Totale 31.12.2014 1.355.397 - 1.355.397 1.043.730 305.570 6.097 x Totale 31.12.2013 1.369.912 - 1.369.912 1.259.898 108.377 x 1.637 6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari Forme tecniche Ammontare lordo delle passività finanziarie (a) Ammontare delle passività finanziarie compensato in bilancio (b) Ammontare netto delle passività finanziarie riportato in bilancio (c=a-b) Ammontari correlati non oggetto di compensazione in Bilancio Strumenti finanziari (d) Depositi di contante posti a garanzia (e) Ammontare netto 31.12.2014 (f=c-d-e) Ammontare netto 31.12.2013 26.597 1. Derivati 1.562.244 - 1.562.244 504.500 1.033.216 24.528 2. Pronti contro termine 5.811.734 - 5.811.734 5.794.700 17.034 - - - - - - - - - 3. Prestito titoli 4. Altre operazioni - - - - - - - Totale 31.12.2014 7.373.978 - 7.373.978 6.299.200 1.050.250 24.528 x Totale 31.12.2013 6.578.370 - 6.578.370 6.062.972 488.801 x 26.597 Per quanto concerne i derivati, non sono state poste in essere compensazioni in bilancio fra le medesime controparti in quanto: per i derivati quotati non sono emerse posizioni di materialità significativa, mentre, per i derivati non quotati non sono risultate previsioni contrattuali che consentissero il regolamento su base netta con le singole controparti, in conformità a quanto previsto dai principi IAS. Nelle colonne relative agli ammontari correlati ma non oggetto di compensazione sono stati inseriti: fra gli strumenti finanziari, il valore del derivato correlato per singola controparte fino a capienza, mentre nella colonna dei depositi ricevuti o concessi sono riportate fino a capienza le marginazioni, anch’esse correlate per singola controparte. Di conseguenza, poste le partite correlate di derivati attivi e passivi e l’ammontare dei rispettivi depositi di marginazione ricevuti o effettuati, la colonna dell’ammontare netto (tabella 5) rappresenta l’ esposizione residua per controparte a carico di UBI Banca per 4,4 milioni di euro mentre l’esposizione residua a carico di terzi (tabella 6) è pari a 24,5 milioni di euro. Nella tabella sono ricompresi anche i contratti derivati connessi con l’operazione di cartolarizzazione di B@nca 24-7 Spa che sono classificati nelle altre attività (per un fair value di 5,5 milioni di euro). Anche per i pronti contro termine non sono state rilevate le condizioni tali per porre in essere compensazioni delle posizioni attive e passive con le medesime controparti nelle voci di bilancio. Nelle colonne relative agli ammontari correlati ma non oggetto di compensazione sono stati inseriti: fra gli strumenti finanziari, il fair value del titolo sottostante per singola controparte fino a capienza, mentre nella colonna dei depositi ricevuti vengono indicate le marginazioni anch’esse correlate per singola controparte analogamente fino a capienza. (tabella 5. importo a credito 1,7 milioni di euro). 7. Operazioni di prestito titoli Non si segnalano operazioni di prestito titoli. 8. Informativa sulle attività a controllo congiunto Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato. 522 Relazioni e Bilanci 2014 Parte C - Informazioni sul Conto Economico SEZIONE 1 - Gli interessi - Voci 10 e 20 1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione Voci / Forme tecniche Titoli di Debito 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita Finanziamenti Altre operazioni 31.12.2014 31.12.2013 22.305 - - 22.305 50.127 408.737 - - 408.737 418.007 108.802 3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 97.731 - - 97.731 4. Crediti verso banche 63.009 23.111 - 86.120 50.259 5. Crediti verso clientela 9.071 455.118 - 464.189 598.453 6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - 7. Derivati di copertura X X 43.234 43.234 3.771 8. Altre attività Totale X X 155 155 195 600.853 478.229 43.389 1.122.471 1.229.614 L'ammontare degli interessi su attività deteriorate è pari a 47,398 milioni di euro (a dicembre 2013 era pari a 51,244 milioni). 1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura Voci 31.12.2014 31.12.2013 A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 308.874 276.427 B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (265.640) (272.656) 43.234 3.771 31.12.2014 31.12.2013 8.403 10.836 C. Saldo (A-B) 1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni 1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta Voci Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 1.3.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario Non vi sono interessi attivi su operazioni di leasing finanziario. Nota Integrativa 523 Parte C - Informazioni sul Conto Economico 1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni 31.12.2014 31.12.2013 1. Debiti verso banche centrali (19.846) X - (19.846) (67.417) 2. Debiti verso banche (78.973) X - (78.973) (191.583) 3. Debiti verso clientela (20.143) X - (20.143) (59.860) X (890.745) - (890.745) (746.943) (44.003) 4. Titoli in circolazione (15.959) - - (15.959) 6. Passività finanziarie valutate al fair value 5. Passività finanziarie di negoziazione - - - - - 7. Altre passività e fondi X X (361) (361) (418) 8. Derivati di copertura Totale X X - - - (134.921) (890.745) (361) (1.026.027) (1.110.224) La voce interessi passivi verso banche centrali è costituita dagli oneri maturati in corso d’anno sui finanziamenti ottenuti dalla BCE. Al 31 dicembre 2014 l’importo residuo è rappresentato dai seguenti finanziamenti: • Nominali 2 miliardi di euro scadenza 29.1.2015 tasso 0,05% • Nominali 5 miliardi di euro scadenza 26.2.2015 tasso 0,05% • Nominali 3,2 miliardi di euro scadenza 26.9.2018 tasso 0,15% (prestito TLTRO) 1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura Negli interessi passivi non si rilevano differenziali relativi alle operazioni di copertura. 1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni 1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta Voci Interessi passivi su passività in valuta 31.12.2014 31.12.2013 (1.038) (1.158) 31.12.2014 31.12.2013 (361) (418) 1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario Voci Interessi passivi su passività per operazioni di locazione finanziaria 524 Relazioni e Bilanci 2014 SEZIONE 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50 2.1 Commissioni attive: composizione Tipologia servizi/Valori 31.12.2014 31.12.2013 a) garanzie rilasciate 8.360 6.937 b) derivati su crediti - - 17.665 18.071 9.667 7.845 961 920 3. gestioni di portafogli - - 3.1. individuali - - 3.2. collettive - - 999 739 c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 1. mnegoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 4. custodia e amministrazione di titoli 5. banca depositaria 6. collocamento di titoli 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini - - 524 1.721 (1) 7 8. attività di consulenza 4.361 5.933 8.1 in materia di investimenti 4.361 5.933 8.2 in materia di struttura finanziaria 9. distribuzione di servizi di terzi - - 1.154 906 9.1. Gestioni di portafogli - - 9.1.1. individuali - - 9.1.2. collettive 9.2. prodotti assicurativi 9.3. altri prodotti d) servizi di incasso e pagamento - - 426 188 728 727 18.107 19.594 e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione - 6 f) servizi per operazioni di factoring - - g) esercizio di esattorie e ricevitorie - - h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione - - 22 23 j) altri servizi 39.320 50.149 Totale 83.474 94.789 i) tenuta e gestione dei conti correnti All’interno delle commissioni su altri servizi la diminuzione è dovuta prevalentemente ai minori proventi maturati sui finanziamenti di ex Centrobanca Spa (incorporata in UBI Banca nel corso dell’esercizio 2013). Per quanto riguarda il 31.12.2013 si segnala una riclassifica relativa alle commissioni attive incassate dai circuiti legati all’operatività in carte di credito. Tali commissioni per un importo di 18,3 milioni sono state riclassificate dalla voce j) Altri servizi, alla voce d) Servizi di incasso e pagamento. 2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi Canali/Valori a) Presso propri sportelli: 31.12.2014 31.12.2013 1.678 2.627 1. Gestioni di portafogli - - 2. Collocamento di titoli 524 1.721 1.154 906 3. Servizi e prodotti di terzi b) Offerta fuori sede: - - 1. Gestioni di portafogli - - 2. Collocamento di titoli - - 3. Servizi e prodotti di terzi - - c) Altri canali distributivi: - - 1. Gestioni di portafogli - - 2. Collocamento di titoli - - 3. Servizi e prodotti di terzi - - Nota Integrativa 525 Parte C - Informazioni sul Conto Economico 2.3 Commissioni passive: composizione Servizi/Valori 31.12.2014 31.12.2013 a) garanzie ricevute (18.845) (46.866) b) derivati su crediti - - c) servizi di gestione e intermediazione: (24.625) (26.417) 1. negoziazione di strumenti finanziari (2.537) (2.845) (5) (9) 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli: - - 3.1. proprie - - 3.2. delegate da terzi 4. custodia e amministrazione di titoli 5. collocamento di strumenti finanziari 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi d) servizi di incasso e pagamento - - (1.411) (1.080) - - (20.672) (22.483) (2.958) (4.975) e) altri servizi (12.791) (11.292) Totale (59.219) (89.550) Le commissioni per garanzie ricevute si riferiscono in parte prevalente agli oneri sulle fidejussioni rilasciate dal MEF su prestiti obbligazionari emessi e posti a garanzia di finanziamenti BCE (46,5 milioni di euro nel 2013 e 18,4 milioni di euro nel 2014). Tali posizioni sono state progressivamente chiuse nel corso dell’esercizio 2014. Le commissioni passive relative all’offerta fuori sede di strumenti finanziari sono composte prevalentemente da commissioni a fronte della vendita di carte di credito, da parte di Banche e Società del Gruppo e da commissioni per la distribuzione di prodotti assicurativi, nell’ambito dell’operatività riveniente da ex B@nca 24-7 Spa. SEZIONE 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70 3.1 Dividendi e proventi simili: composizione Voci/Proventi 31.12.2014 Dividendi A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione B. Attività finanziarie disponibili per la vendita C. Attività finanziarie valutate al fair value 31.12.2013 Proventi da quote O.I.C.R. Dividendi Proventi da quote O.I.C.R. 34 - 93 - 4.812 1.173 6.420 2.180 2.169 - 1.124 - D. Partecipazioni 268.301 X 237.388 X Totale 275.316 1.173 245.025 2.180 Fra i dividendi principali percepiti su Attività finanziarie disponibili per la vendita, si evidenziano quelli percepiti dalla SIA Spa per 3,1 milioni di euro mentre nel corso del 2013 vi erano quelli maturati su Intesa Sanpaolo Spa per 3,9 milioni di euro. 526 Relazioni e Bilanci 2014 Di seguito si fornisce il dettaglio dei dividendi percepiti dalle partecipazioni in Società controllate e sottoposte a influenza notevole. Su partecipazioni in Società controllate 31.12.2014 31.12.2013 235.771 165.363 Banca Carime Spa 11.180 - Banca Popolare Commercio e Industria Spa 25.800 11.551 Banca Popolare di Ancona Spa Banca Popolare di Bergamo Spa Banca Regionale Europea Spa 4.146 - 129.109 107.433 36.111 - 3.151 13.372 984 1.168 Banco di Brescia San Paolo CAB Spa BPB Immobiliare Srl Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa 1.400 1.610 UBI Banca Private Investment Spa 3.837 2.270 UBI Factor Spa - 2.276 UBI Pramerica SGR Spa 20.053 25.683 Su partecipazioni in Società sottoposte a influenza notevole 32.530 72.025 Aviva Assicurazioni Vita Spa 5.000 3.500 Aviva Vita Spa 6.000 12.000 Lombarda Vita Spa 14.083 45.361 Polis Fondi SGRpA 119 65 7.328 11.099 268.301 237.388 UBI Assicurazioni Spa Totale SEZIONE 4 - Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80 4.1 Il risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da negoziazione (B) Minusvalenze (C) Perdite da negoziazione (D) Risultato netto [(A+B)-(C+D)] 1. Attività finanziarie di negoziazione 1.685 29.442 (701) (1.815) 28.611 1.1 Titoli di debito 1.093 28.218 (372) (1.067) 27.872 1.2 Titoli di capitale 578 51 (299) (3) 327 1.3 Quote di O.I.C.R. 14 42 (30) (10) 16 1.4 Finanziamenti - - - - - 1.5 Altre - 1.131 - (735) 396 2. Passività finanziarie di negoziazione - 13.176 - (3.519) 9.657 2.1 Titoli di debito - 13.176 - (3.519) 9.657 2.2 Debiti - - - - - 2.3 Altre - - - - - x x x x 770 4. Strumenti derivati 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio 355.285 365.232 (386.607) (340.906) (5.368) 4.1 Derivati finanziari: 355.285 365.232 (386.607) (340.363) (4.825) 351.082 360.072 (382.805) (333.701) (5.352) 554 623 (276) (1.996) (1.095) x x x x 1.628 3.649 4.537 (3.526) (4.666) (6) - - - (543) (543) 356.970 407.850 (387.308) (346.240) 33.670 - Su titoli di debito e tassi di interesse - Su titoli di capitale e indici azionari - Su valute e oro - Altri 4.2 Derivati su crediti Totale Le attività di negoziazione hanno registrato un risultato netto di 27,9 milioni di euro sui titoli di debito al quale fa riscontro, gestionalmente, una perdita di 5,4 milioni di euro nel comparto dei derivati su titoli di debito e tassi di interesse. Il risultato negativo relativo al comparto dei titoli di capitale al netto dei derivati connessi ammonta a 768 mila euro. Il risultato dell’attività in cambi è da leggere in correlazione alla voce 1.5 delle Attività di negoziazione – Altre, ed è pari a 1,2 milioni di euro. Nella voce 2.1 Passività finanziarie di negoziazione – Titoli di debito è indicato il risultato riveniente dall’operatività in scoperti tecnici per l’importo positivo di 9,7 milioni di euro. Nota Integrativa 527 Parte C - Informazioni sul Conto Economico SEZIONE 5 - Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90 5.1 Il risultato netto dell’attività di copertura: composizione Componenti reddituali/Valori 31.12.2014 31.12.2013 A.1 Derivati di copertura del fair value 469.047 265.174 A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 610.960 1.679 A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 39.129 142.796 A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - - A.5 Attività e passività in valuta - - 1.119.136 409.649 A. Proventi relativi a: Totale proventi dell'attività di copertura (A) B. Oneri relativi a: - B.1 Derivati di copertura del fair value (663.982) (145.458) B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (14.359) (260.282) B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) (448.864) (8.091) B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - - B.5 Attività e passività in valuta - - (1.127.205) (413.831) (8.069) (4.182) Totale oneri dell'attività di copertura (B) C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B) Di seguito si riporta il dettaglio del risultato delle operazioni di copertura in relazione alle rispettive posizioni sottostanti: Descrizione risultato netto Attività: Titoli di debito disponibili per la vendita -12.944 Crediti verso clientela 182 Passività: titoli obbligazionari in circolazione 4.693 Risultato della copertura -8.069 SEZIONE 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100 6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione Voci/Componenti reddituali 31.12.2014 Utili 31.12.2013 Perdite Risultato netto Utili Perdite Risultato netto Attività Finanziarie 1. Crediti verso banche 2. Crediti verso clientela - - - - - - 2.447 (11.771) (9.324) 166 (2.504) (2.338) 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 167.893 (1.150) 166.743 192.759 (4.567) 188.192 3.1 Titoli di debito 138.261 (1.079) 137.182 141.615 (4.526) 137.089 3.2 Titoli di capitale 9.910 (71) 9.839 51.144 (41) 51.103 3.3 Quote di O.I.C.R. 19.722 - 19.722 - - - - - - - - - 3.4 Finanziamenti 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Totale attività - - - - - - 170.340 (12.921) 157.419 192.925 (7.071) 185.854 Passività finanziarie 1. Debiti verso banche - - - - - - 2. Debiti verso clientela - - - - - - 3. Titoli di circolazione 59 (7.999) (7.940) 6.764 (3.603) 3.161 Totale passività 59 (7.999) (7.940) 6.764 (3.603) 3.161 528 Relazioni e Bilanci 2014 Il risultato netto della cessione dei crediti verso la clientela, negativo per 9,3 milioni di euro attiene all’operazione di cessione di crediti che si inserisce in un quadro operativo inteso a ridurre l’impatto di posizioni di difficile realizzo e con ingenti costi di gestione. Relativamente alle Attività finanziarie disponibili per la vendita - Titoli di debito, gli utili sono prevalentemente imputabili a cessioni di titoli di stato per 128,9 milioni di euro. Fra i titoli di capitale la componente più rilevante riguarda l’utile relativo alle cessione di SIA Spa per 9,9 milioni di euro. Il riacquisto di prestiti obbligazionari sottoscritti da controparti istituzionali e da clientela retail ha generato un risultato negativo netto di 7,9 milioni di euro. SEZIONE 7 - Il risultato netto delle attività e passività valutate al fair value - Voce 110 7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da negoziazione (B) Minusvalenze (C) Perdite da negoziazione (D) Risultato netto [(A+B)-(C+D)] 1. Attività finanziarie 3.629 1.933 (3.047) (14) 2.501 1.1 Titoli di debito - - - - - 1.2 Titoli di capitale 3.566 949 (1.648) - 2.867 1.3 Quote di O.I.C.R. (366) 63 984 (1.399) (14) 1.4 Finanziamenti - - - - - 2. Passività finanziarie - - - - - 2.1 Titoli in circolazione - - - - - 2.2 Debiti verso banche - - - - - 2.3 Debiti verso clientela - - - - - 3. Altre attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio x x x x 572 4. Derivati creditizi e finanziari Totale - - - - - 3.629 1.933 (3.047) (14) 3.073 Nella tabella seguente si riportano le valutazioni più significative che hanno riguardato il portafoglio degli O.I.C.R. nel corso dell’esercizio 2014. Descrizione Fondi Tages Altri Hedge Fund Totale Situazione iniziale Altre variazioni nette Rimborsi Utili/perdite Plus/minus Effetto cambi Situazione finale 116.802 117.129 - - - -327 - 7.071 729 -3.096 970 -1.009 572 5.237 124.200 729 -3.096 970 -1.336 572 122.039 Nota Integrativa 529 Parte C - Informazioni sul Conto Economico SEZIONE 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130 8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore Riprese di valore Specifiche Cancellazioni Specifiche Altre Di portafoglio Da interessi 31.12.2014 31.12.2013 Di portafoglio Altre riprese Da interessi Altre riprese A. Crediti verso banche - - - - - - - - 217 - Finanziamenti - - - - - - - - 217 - Titoli di debito B. Crediti verso clientela - - - - - - - - - (8.540) (165.016) - 18.860 33.376 - 4.582 (116.738) (188.332) Crediti deteriorati acquistati - - - - - - - - - - Finanziamenti - - x - - x x - - - - x - - x x - - Altri crediti - Titoli di debito (8.540) (165.016) - 18.860 33.376 - 4.582 (116.738) (188.332) - Finanziamenti (8.540) (165.016) - 18.860 33.376 - 4.582 (116.738) (188.332) - Titoli di debito - - - - - - - - - (8.540) (165.016) - 18.860 33.376 - 4.582 (116.738) (188.115) C. Totale Le rettifiche di valore specifiche su crediti verso clientela sono costituite da svalutazioni effettuate su mutui e prestiti personali, rivenienti dalle acquisizioni di B@nca 24-7 Spa e dai crediti rivenienti dalla ex controllata Centrobanca Spa. 8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore Riprese di valore Specifiche Specifiche Cancellazioni Altre Da interessi Altre riprese 31.12.2014 31.12.2013 (11.720) A. Titoli di debito - (16) - 914 898 B. Titoli di capitale - (2.676) - - (2.676) (1.290) C. Quote O.I.C.R. - (1.217) x x (1.217) (8.758) D. Finanziamenti a banche - - x - - - E. Finanziamenti a clientela - - - - - - Totale - (3.909) - 914 (2.995) (21.768) Le riprese di valore dei titoli di debito attengono ai titoli di Banca Marche 05/15 TV per 0,9 milioni di euro. Per i titoli di capitale le svalutazioni di attività disponibili per la vendita sono pari a 2,7 milioni di euro, tra le quali si segnala quella relativa alla partecipazione di minoranza in Autostrada Pedemontana Lombarda Spa per 2,2 milioni. Le rettifiche di valore su quote O.I.C.R. sono rappresentate da svalutazioni di fondi di private equity per 1,2 milioni di euro. 8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione Non sono presenti rettifiche di valore di attività finanziarie detenute fino a scadenza. 530 Relazioni e Bilanci 2014 8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore Specifiche Riprese di valore Di portafoglio Cancellazioni Altre A. Garanzie rilasciate - (1.575) B. Derivati su crediti - - C. Impegni ad erogare fondi - - D. Altre operazioni - E. Totale - Specifiche 31.12.2014 31.12.2013 (19.907) Di portafoglio Da interessi Altre riprese Da interessi Altre riprese (1.516) - 1.091 - - (2.000) - - - - - - - - - - - 182 182 1.308 - - - - - - - - (1.575) (1.516) - 1.091 - 182 (1.818) (18.599) Le rettifiche di valore – Altre, si riferiscono a svalutazioni su esposizioni specifiche di garanzie prestate, mentre le rettifiche di portafoglio sono determinate secondo il metodo di calcolo adottato per determinare le svalutazioni collettive di tutte le Banche del Gruppo. SEZIONE 9 - Le spese amministrative - Voce 150 9.1 Spese per il personale: composizione Tipologia di spese/Valori 31.12.2014 31.12.2013 1) Personale dipendente (218.191) (183.417) a) Salari e Stipendi (140.427) (128.725) (37.650) (34.135) (7.846) (7.160) b) Oneri sociali c) Indennità di fine rapporto d) Spese previdenziali e) Accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale f) Accantonamento al fondo di trattamento di quescienza e obblighi simili: - a contribuzione definita - - (1.031) (681) (27) (29) - - (27) (29) g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (6.378) (6.068) - a contribuzione definita (6.378) (6.068) - a benefici definiti - - h) Costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - - (24.832) (6.619) - a benefici definiti i) Altri benefici a favore dei dipendenti 2) Altro personale in attività 3) Amministratori e sindaci 4) Personale collocato a riposo 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società Totale (308) (227) (6.388) (6.824) - - 87.638 66.970 (32.721) (29.955) (169.970) (153.453) Per quanto concerne l’analisi si rimanda a quanto riportato all’interno dell’apposita sezione della Relazione sulla Gestione. 9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria 1) PERSONALE DIPENDENTE 31.12.2014 31.12.2013 1.579 1.569 a. numero dirigenti 135 141 b. numero quadri direttivi 875 853 c. restante personale dipendente 569 575 2) ALTRO PERSONALE TOTALE 32 32 1.611 1.601 Nota Integrativa 531 Parte C - Informazioni sul Conto Economico 9.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi Si rimanda a quanto scritto nella Sezione 12, paragrafo 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti, dello Stato Patrimoniale passivo. 9.4 Altri benefici a favore di dipendenti Di seguito si riporta un dettaglio degli altri benefici a favore dei dipendenti. 31.12.2014 Incentivazione all'esodo 31.12.2013 (17.370) (211) Spese relative ai buoni pasto (2.274) (2.217) Spese assicurative (2.905) (2.367) Spese per visite mediche Spese per partecipazione a corsi di formazione del personale (20) (27) (795) (345) Spese per Comunicazione interna e convention (857) (423) Altre spese (611) (1.029) (24.832) (6.619) Tipologia servizi/Valori 31.12.2014 31.12.2013 A. Altre spese amministrative (155.774) (157.978) Totale 9.5 Altre spese amministrative: composizione Affitti passivi Servizi professionali e consulenze Canoni locazione hardware, software ed altri beni Manutenzioni hardware, software ed altri beni (7.197) (8.963) (23.907) (25.401) (3.668) (3.924) (506) (803) Conduzione immobili (7.131) (7.748) Manutenzione immobili e impianti (3.239) (3.412) Contazione, trasporto e gestione valori Contributi associativi (10) (4) (3.613) (2.312) Informazioni e visure (773) (729) Periodici e volumi (349) (386) Postali (1.459) (2.606) Premi assicurativi (4.110) (5.262) Pubblicità e promozione (3.249) (3.412) Rappresentanza Telefoniche e trasmissione dati (699) (939) (11.047) (11.449) Servizi di outsourcing (7.994) (5.981) Spese di viaggio (3.419) (3.933) Canoni service resi da società del Gruppo (62.094) (56.967) (8.408) (10.388) Stampati, cancelleria e mat. consumo (418) (1.042) Trasporti e traslochi (311) (419) (1.528) (1.258) Spese per recupero crediti Vigilanza Altre spese B. Imposte indirette (645) (640) (15.696) (15.157) - Imposte indirette e tasse (1.278) (729) - Imposte di bollo (6.844) (6.532) - IMU / ICI (5.965) (5.693) - Altre imposte (1.609) (2.203) (171.470) (173.135) Totale Per quanto concerne l’analisi si rimanda a quanto riportato all’interno dell’apposita sezione in Relazione sulla Gestione. 532 Relazioni e Bilanci 2014 SEZIONE 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 160 10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione Accantonamenti Fondi rischi su revocatorie Riattribuzioni Accantonamenti netti al 31.12.2013 Accantonamenti netti al 31.12.2014 (500) - (500) - - - - - - - - - Oneri per il personale Fondi per bond in default Accantonamenti netti ai fondi per controversie legali Accantonamenti Riattribuzioni - - - - - - (1.327) 992 (335) (942) 896 (46) Fondi per rischi ed oneri (1.954) 2.478 524 (2.109) 801 (1.308) Totale (3.781) 3.470 (311) (3.051) 1.697 (1.354) Gli accantonamenti per rischi e oneri sono inerenti a rischi e vertenze fiscali e legali per 3,8 milioni di euro. In merito ai rilasci dei fondi rischi e oneri si evidenzia la posizione di By You per 2,4 milioni di euro in coincidenza con il mancato utilizzo dei fondi preesistenti in occasione delle procedure di chiusura della liquidazione. I rilasci per controversie legali si riferiscono a molteplici posizioni singole di importi singoli non rilevanti per le quali sono venuti meno i presupposti per il mantenimento di un fondo rischi a sostegno di eventuali esborsi della Banca. SEZIONE 11 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 170 11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione Attività/Componente reddituale Ammortamento (a) Rettifiche di valore per deterioramento (b) Riprese di valore (c) Risultato netto (a+b-c) 31.12.2013 (22.326) A. Attività materiali (20.906) (96) - (21.002) - Ad uso funzionale (5.555) - - (5.555) (6.975) - Per investimento (15.351) (96) - (15.447) (15.351) (524) A.1 Di proprietà A.2 Acquisite in leasing finanziario - Ad uso funzionale - Per investimento Totale (501) - - (501) - - - - - (501) - - (501) (524) (21.407) (96) - (21.503) (22.850) SEZIONE 12 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 180 12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione Non si rilevano rettifiche di valore su attività immateriali. Nota Integrativa 533 Parte C - Informazioni sul Conto Economico SEZIONE 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190 13.1 Altri oneri di gestione: composizione Altri oneri di gestione Ammortamento su migliorie beni di terzi Oneri da operazioni Cartolarizzazione/Cover Bond Oneri di gestione Social Bond Altri oneri e sopravvenienze passive 31.12.2014 31.12.2013 (4.628) (4.081) (127) (127) - (255) (500) (500) (4.001) (3.199) 31.12.2014 31.12.2013 124.789 120.415 13.2 Altri proventi di gestione: composizione Altri proventi di gestione Recuperi di imposte Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo Addebiti a terzi per costi su depositi e c/c Recupero premi assicurativi Altri proventi per affitti e gestione immobili infragruppo Fitti e canoni attivi -altri Proventi da operazioni Cartolarizzazione/Cover Bond Altri proventi, recuperi di spese e sopravvenienze attive 7.855 8.144 64.797 60.334 2 1 5.140 5.494 31.999 31.381 1.457 1.422 616 - 12.923 13.639 31.12.2014 31.12.2013 136.393 69.909 La voce “Altri proventi, recuperi di spese e sopravvenienze attive” comprende: − recuperi di spese per operatività in carte di credito per 3 milioni di euro, − incassi di spese connesse alla gestione di finanziamenti ex B@nca 24-7 Spa per 800 mila euro; − recuperi su pratiche in contenzioso per 2 milioni di euro; − recupero compensi amministratori per 523 mila euro; − proventi attinenti a operazioni infragruppo con la società Prestitalia Spa per 4 milioni di euro; − altre sopravvenienze attive per 2,6 milioni di euro. SEZIONE 14 - Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 210 14.1 Utili (Perdite) delle partecipazioni: composizione Componente reddituale/Valori A.Proventi 1. Rivalutazioni 2. Utili da cessione 3. Riprese di valore 4. Altri proventi B. Oneri 1. Svalutazioni 2. Rettifiche di valore da deterioramento 3. Perdite da cessione - - 135.380 470 - 69.439 1.013 - (1.258.519) (386.306) - - (1.255.741) (379.659) (2.081) (6.561) 4. Altri oneri (697) (86) Risultato netto (1.122.126) (316.397) Come riportato nella Sezione A.2 della Nota Integrativa del bilancio separato “Parte relativa alle principali voci di bilancio”, il valore delle partecipazioni è soggetto a verifica sistematica della congruità del proprio valore di iscrizione in bilancio al fine di verificare l’eventuale evidenza di riduzioni di valore. 534 Relazioni e Bilanci 2014 Tale test di impaiment ha richiesto di verificare che il valore contabile cui è iscritta la singola partecipazione non sia superiore al maggiore tra il valore in uso ed il fair value dedotti i costi di vendita (valore recuperabile). La configurazione di valore assunta ai fini di impairment test è rappresentata dal valore d’uso per le partecipazioni di controllo, ad eccezione di IW Bank ed UBI Pramerica, in quanto nell’ultimo periodo non vi sono state transazioni di società comparabili. Per quanto attiene IW Bank ed UBI Pramerica il fair value less cost to sell è stato ricavato da multipli di società comparabili. I valori in uso delle partecipazioni sono pari ai corrispondenti valori delle CGU cui viene sommato il valore di carico delle partecipazioni detenute all’attivo dalla specifica legal entity sottoposta ad impairment test. Al valore così ottenuto è stato sommato il dividendo in corso di distribuzione. Nello svolgimento del processo di impairment test è stata mantenuta la coerenza a livello di CGU tra bilancio consolidato e bilancio separato, sebbene gli impatti nei due bilanci siano differenti a causa dei diversi carrying amount. Inoltre, a livello di bilancio consolidato l’impairment non può eccedere i valori patrimoniali degli assets oggetto di impairment test ovvero andare a rettificare i valori contabili di attività al di fuori del campo di applicazione dello IAS 36. Le partecipazioni di controllo nel bilancio separato, attribuite ad una data CGU oggetto di impairment nel bilancio consolidato, è effettuata in accordo ai principi di riferimento fino al valore d’uso e può quindi differire a livello di bilancio consolidato. Per quanto concerne gli elementi alla base delle proiezioni effettuate e le assunzioni sottostanti, si rimanda a quanto riportato nella Nota Integrativa consolidata al punto 13.3 dell’attivo – Impairment test dell’avviamento. Nel bilancio separato le rettifiche di valore delle partecipazioni oggetto di impairment complessivamente ammontano a 1.255.741 migliaia di euro al lordo dell’effetto delle imposte differite. Di seguito si riporta il dettaglio delle partecipazioni del gruppo sulle quali sono state operate le svalutazioni. Partecipazione Valore partecipazione ante impairment Impairment 2014 Valore di bilancio 31.12.2014 Banca Carime Spa 1.587.159 (521.518) 1.065.641 105.607 (33.340) 72.267 1.096.715 (90.578) 1.006.137 Banca Regionale Europea Spa 1.265.688 (270.726) 994.962 Banco di Brescia San Paolo Cab Spa 2.347.331 (260.920) 2.086.411 Ubi Banca International Sa Banca Popolare di Ancona Spa Ubi Leasing Spa 403.208 (78.659) 324.549 6.805.708 (1.255.741) 5.549.967 Fra le movimentazioni più rilevanti si segnala che gli utili da cessione si riferiscono alla vendita delle partecipazioni Aviva Vita Spa per euro 92,2 milioni di euro e UBI Assicurazioni Spa per 43,2 milioni di euro. La cessione della partecipazione Aviva Assicurazioni Vita Spa ha comportato una perdita pari a 1,2 milioni di euro. SEZIONE 15 - Risultato netto delle valutazioni al fair value delle attività materiali e immateriali - Voce 220 Per la Banca non esiste tale fattispecie. SEZIONE 16 - Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 230 L’avviamento è stato completamente azzerato negli esercizi precedenti. SEZIONE 17 - Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240 17.1 Utili (Perdite) da cessione di investimenti: composizione Componente reddituale/Valori A. Immobili 31.12.2014 31.12.2013 82 - - Utili da cessione 133 - - Perdite da cessione (51) - (21) 7 B. Altre attività - Utili da cessione - Perdite da cessione Risultato netto - 12 (21) (5) 61 7 Nota Integrativa 535 Parte C - Informazioni sul Conto Economico SEZIONE 18 - Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 260 18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione Componenti reddituali/Valori 31.12.2014 31.12.2013 (6.059) (7.042) 5.020 1.259 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - - 3. bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+) - - (9.670) 251.587 1. Imposte correnti (-) 2. Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 5. Variazione delle imposte differite (+/-) 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) 3.642 87 (7.067) 245.891 Le imposte correnti, pari a 6,059 milioni di euro, sono costituite per 7,585 milioni dall’accantonamento dell’IRES e dell’IRAP di competenza dell’esercizio. Tale importo è rettificato dalle componenti positive derivanti dall’adesione al consolidato fiscale per complessivi 1,222 milioni di euro e delle valutazioni di titoli AFS per 304 mila euro. La variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi, positiva per 5,020 milioni di euro, deriva dall’aggiustamento della fiscalità corrente, che ha trovato contropartita nella variazione delle imposte anticipate, dovuta ad un’interpretazione più favorevole dell’Amministrazione Finanziaria in merito al regime di tassazione delle riprese di valore da incasso sui crediti verso la clientela (per le quali è stata confermata la tassazione rateizzata per quinti, in luogo dell’integrale tassazione nell’esercizio) pervenuta dopo la chiusura del bilancio ma prima della presentazione della dichiarazione dei redditi del 2013. La variazione delle imposte anticipate pari a 9,67 milioni di euro è costituita dalla differenza tra il saldo degli aumenti e diminuzioni di cui alla tabella 13.3 (punti 2 e 3). La variazione delle imposte differite, per 3,642 milioni di euro, è costituita dal saldo degli aumenti e diminuzioni di cui alla tabella 13.4 (punti 2 e 3). 536 Relazioni e Bilanci 2014 18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio IRES Onere fiscale IRES teorico Imponibile IRES % (911.370) 250.627 27,50% -37,62% Variazioni in aumento permamenti 1.246.775 (342.863) - Interessi passivi indeducibili - Minus indeducibili e impairment 36.456 (10.025) -1,10% - Oneri e altri accantonamenti non deducibili 11.803 (3.246) -0,36% - I.M.U. e altre imposte non pagate 4.552 (1.252) -0,14% - Minus indeducibili su cessione partecipazioni 2.849 (784) -0,09% - Acc.to fondo imposte contenzioso 1.954 (537) -0,06% - Costi auto indeducibili 1.291 (355) -0,04% - Erogazioni liberali indeducibili 538 (148) -0,02% - Spese ufficio di rappresentanza 499 (137) -0,02% - Spese rappresentanza 257 (71) -0,01% - Fabbricati non strumentali 277 (76) -0,01% - Imposte es. precedenti - (550) - Acc.to rischi contenzioso - (5.816) -0,64% Variazioni in diminuzione permamenti - Dividendi Esenti (260.854) 71.735 7,87% - Plusvalenze PEX (138.026) 37.957 4,16% (19.324) 5.314 0,58% - Deduzione IRAP forfetaria 10% e costo del lavoro - Agevolazione ACE 2014 (3.008) 827 0,09% - Riprese di valore su partecipazioni FVO (2.073) 570 0,06% - Sterilizzazione plus cessione partecipaz. in minus fiscale (493) 136 0,01% - Altre variazioni (412) 113 0,01% - - 0,00% (28.307) 1.419 0,16% Imponibile IRAP % (911.370) 50.763 5,57% 1.122.126 (62.502) -6,86% 169.970 (9.467) -1,04% - Altri impatti minori Onere fiscale IRES effettivo IRAP Onere fiscale IRAP teorico Variazioni in aumento permamenti - Impairment su partecipazioni (voce 210) - Costi del personale (voce 150 a) - Rettifiche di valore su AFS e cred. Firma (voce 130 b e d) - Interessi passivi indeducibili 4.814 (268) -0,03% 41.041 (2.286) -0,25% - Recupero tassazione proventi gestione 24.960 (1.390) -0,15% - Spese amministrative - 10% (voce 150 b) 17.147 (955) -0,10% - Ammortamenti - 10% e non funzionali (voce 170) 15.227 (848) -0,09% 5.087 (283) -0,03% - I.M.U. - Altre variazioni 3.039 (169) -0,02% - Riprese di valore anni precedenti su partecipazioni cedute 2.877 (160) -0,02% 311 (17) 0,00% 73 (4) 0,00% - Accantonamenti a fondi rischi (voce 160) - Minus strumentali (voce 240) Variazioni in diminuzione permamenti - Dividendi non tassati (136.557) 7.606 0,83% - Ricavi non tassati ai fini IRAP (voce 190) (120.161) 6.693 0,73% - Cuneo fiscale (50.083) 2.790 0,31% - rettifiche di valore su crediti ceduti (36.155) 2.014 0,22% 152.345 (8.486) -0,93% (911.370) (7.067) -0,78% Onere fiscale IRAP effettivo Totale onere fiscale effettivo IRES e IRAP Nota Integrativa 537 Parte C - Informazioni sul Conto Economico SEZIONE 19 - Utili (Perdite) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - Voce 280 Non si rilevano utili o perdite su gruppi di attività in via di dismissione. SEZIONE 20 - Altre informazioni Non si rilevano ulteriori informazioni di particolare interesse. SEZIONE 21 - Utile per azione 21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito Le previsioni dei principi contabili internazionali, di cui allo IAS 33, forniscono una specifica metodologia di calcolo dell’utile per azione (earning per share - EPS), e prevedono una doppia formulazione: l’utile base per azione e l’utile diluito per azione. L’EPS “base” è stato calcolato dividendo il risultato economico attribuibile ai possessori di azioni ordinarie della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio. 21.2 Altre informazioni Di seguito si riportano i valori dell’EPS “base” e dell’EPS “diluito” relativi al Bilancio Individuale di UBI Banca, mentre per maggiori approfondimenti circa le metodologie di calcolo e per i risultati a livello di Gruppo, si rimanda alla specifica sezione del Bilancio Consolidato. 31.12.2014 Risultato "attribuibile" Media ponderata azioni ordinarie 31.12.2013 Risultato per azione Risultato "attribuibile" Media ponderata azioni ordinarie Risultato per azione EPS base -917.775 900.157.867 -1,0196 62.534 900.134.245 0,0695 EPS diluito -917.775 900.157.867 -1,0196 62.534 900.134.245 0,0695 538 Relazioni e Bilanci 2014 Parte D - Redditività complessiva Prospetto analitico della redditività complessiva Voci 31.12.2014 10. Utile (Perdita) d'esercizio Importo Lordo Imposta sul reddito Importo Netto X X (918.437) (3.558) 978 (2.580) 511.735 (154.000) 357.735 Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 20. Attività materiali 30. Attività immateriali 40. Piani a benefici definiti 50. Attività non correnti in via di dismissione 60. Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 70. Copertura investimenti esteri: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 80. Differenze di cambio: a) variazioni di valore b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 90. Copertura dei flussi finanziari a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo 2.070 (69) 2.001 (69.384) 19.744 (49.640) 440.863 (133.347) c) altre variazioni 110. Attività non correnti in via di dismissione: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 120. Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utili e perdite da realizzo c) altre variazioni 130. Totale altre componenti reddituali 140. Redditività complessiva (Voce 10 + 130) 307.516 (610.921) Nota Integrativa 539 Parte D - Redditività complessiva Di seguito si fornisce il dettaglio relativo alle principali variazioni di fair value e di rigiro a Conto Economico (rettifiche da deterioramento): a) variazioni di fair value Titoli di Stato variazione di riserva lorda effetto fiscale variazione di riserva netta 476.398 -138.801 337.597 Altri titoli di debito 23.968 -7.360 16.608 Altri titoli 11.369 -7.839 3.530 511.735 -154.000 357.735 La variazione della riserva dei Titoli di Stato e titoli di debito è determinata dalla componente rischio di credito insita nel prezzo di mercato dei titoli, mentre la componente rischio di tasso per i titoli oggetto di copertura viene rilevata a Conto Economico nella voce 90- Risultato delle operazioni di copertura. Nel corso dell’esercizio si è manifestata una contrazione del rischio paese Italia che ha determinato una ripresa dei prezzi di mercato sui titoli debito emessi dallo Stato Italiano e dalle istituzioni creditizie. b) rigiro a conto economico (rettifiche da deterioramento) Autostrada Pedemontana Altri c) rigiro a conto economico (utile e perdita da cessione) variazione di riserva lorda effetto fiscale variazione di riserva netta 2.157 -120 2.037 -87 51 -36 2.070 -69 2.001 variazione di riserva lorda effetto fiscale variazione di riserva netta BTP-01AG16 3,75% -6.312 2.087 -4.225 BTP-15NV16 2,75% -3.908 1.292 -2.616 -12.547 BTP-01NV2015 3% -18.746 6.199 BTP-15LG15 4,50% -6.668 2.205 -4.463 BTP-01DC15 2,75% -3.216 1.064 -2.152 -11.408 -12.259 851 GEN FIN 07-PERP TV% SIA Spa 2.541 -840 1.701 ETF TRACK DJEUR50 EU -3.059 1.011 -2.048 LYXOR ETF EU.ST50 -176 577 401 -2.794 924 -1.870 ISHS ESTOXX50 -9.569 3.164 -6.405 SKANDINAV 07 -2.579 853 -1.726 BPCE 10/PERP RC SUB ALTRI TITOLI 540 Relazioni e Bilanci 2014 -2.639 357 -2.282 -69.384 19.744 -49.640 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Nel rispetto delle vigenti previsioni normative, il Gruppo UBI si è dotato di un sistema di controllo dei rischi che regola in modo integrato le linee guida del Sistema dei Controlli Interni, da intendersi come ambito organizzativo, regolamentare e metodologico a cui tutte le Società del Gruppo devono attenersi al fine di consentire alla Capogruppo di poter esercitare, in modo efficace ed economico, le attività d’indirizzo e di controllo strategico, gestionale e tecnico-operativo. La Banca collabora pro-attivamente all’individuazione dei rischi cui è soggetta e alla definizione dei relativi criteri di misurazione, gestione e controllo. I principi cardine ai quali fanno riferimento l’analisi e la gestione dei rischi del Gruppo, al fine di perseguire una sempre più consapevole ed efficiente allocazione del capitale economico e regolamentare, sono: - rigoroso contenimento dei rischi finanziari e creditizi e forte presidio su tutte le tipologie di rischio; - utilizzo di logiche di sostenibile creazione del valore nel processo di definizione della propensione al rischio ed allocazione del capitale; - declinazione della propensione al rischio del Gruppo con riferimento alle specifiche fattispecie di rischio e/o specifiche attività in un corpo normativo di policy a livello di Gruppo e di singola entità. Nella presente Parte sono fornite le informazioni riguardanti i profili di rischio di seguito indicati, le relative politiche di gestione e copertura messe in atto dalla Banca, l’operatività in strumenti finanziari derivati: a) rischio di credito; b) rischi di mercato: - di tasso di interesse, - di prezzo, - di cambio, c) rischio di liquidità; d) rischi operativi. Per un quadro complessivo dei rischi e delle incertezze che gravano sulla Banca, si rimanda allo specifico paragrafo della Relazione sulla Gestione, redatto in ottemperanza a quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 32 del 2 febbraio 2007, di attuazione della direttiva 2003/51/CE. SEZIONE 1 - Rischio di credito Informazioni di natura qualitativa 1. Aspetti generali Le linee strategiche, le policy e gli strumenti per l’assunzione e per la gestione del rischio di credito sono definiti, nell’ambito della Capogruppo, dal Chief Risk Officer di concerto con il Chief Lending Officer e con il supporto e la condivisione delle strutture specialistiche preposte. Nell’elaborazione delle politiche a presidio dei rischi creditizi viene posta particolare attenzione al mantenimento di un adeguato profilo rischio/rendimento e all’assunzione dei rischi coerenti con la propensione al rischio definita dall’Alta Direzione e, più in generale, con la mission del Gruppo UBI. Le politiche a presidio dei rischi creditizi sono prioritariamente orientate al sostegno delle economie locali, delle famiglie, degli imprenditori, dei professionisti e delle piccole-medie imprese. La particolare attenzione posta al mantenimento delle relazioni instaurate con la clientela e al loro sviluppo nel tempo rappresentano un punto di forza del Gruppo, favorendo l’abbattimento di asimmetrie informative e offrendo continuità di rapporto e supporto alla clientela stessa, in una prospettiva di lungo periodo. Anche nella perdurante e complessa fase congiunturale in atto, la Banca assicura un’adeguata disponibilità di credito all’economia, aderendo fra l’altro agli “Accordi” stipulati fra l’Associazione Bancaria Italiana, il Ministero delle Finanze e le Associazioni di categoria, pur preservando la qualità degli attivi ed in particolare agendo con estrema selettività per quanto riguarda le esposizioni “non core”. Con specifico riferimento alla clientela “imprese” sono declinate e adottate regole creditizie inerenti l’erogazione e la gestione del credito, che si traducono operativamente in interventi che vanno dallo sviluppo al contenimento delle esposizioni. Tali regole si basano su una pluralità di driver rappresentati da: rating interno della controparte (rating medio ponderato in caso di gruppo economico), abbinato al grado di protezione fornito da eventuali garanzie accessorie; quota di inserimento del Gruppo UBI sulla controparte / gruppo economico; settore di attività economica di appartenenza della controparte / gruppo economico in ottica di: − livello di rischiosità del settore; − livello di concentrazione complessivo del Gruppo UBI nel singolo settore economico (con verifica anche della concentrazione a livello di singola Banca/Società). • • • Nota Integrativa 541 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Infine, viene prestata particolare attenzione alla definizione delle linee di trattamento dei nuovi prodotti, elaborando adeguata informativa ai vertici aziendali circa il rispetto degli obiettivi rischio/rendimento, calcolo dei tassi minimi di erogazione, qualità del prenditore, garanzie ricevute e tassi di recupero attesi in caso di insolvenza. 2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti organizzativi Nello svolgimento dell’attività tradizionale di intermediazione creditizia, la Banca è esposta al rischio che i crediti erogati non vengano rimborsati dai prenditori alla scadenza e debbano essere parzialmente o integralmente svalutati. Più in dettaglio, il profilo di rischio degli impieghi è sensibile all’andamento dell’economia nel suo complesso, al deteriorarsi delle condizioni finanziarie delle controparti (mancanza di liquidità, insolvenza, etc.) o al mutamento della loro posizione competitiva, ai cambiamenti strutturali o tecnologici delle imprese debitrici, e ad altri fattori esterni (es. modifiche normative, deterioramento del valore delle garanzie finanziarie ed ipotecarie legato all’andamento dei mercati). Un ulteriore elemento di rischio cui si presta particolare attenzione, è il livello di diversificazione del portafoglio impieghi fra i diversi prenditori e fra i diversi settori in cui essi operano. Il modello organizzativo in base al quale sono state strutturate le unità che presiedono all’attività creditizia, presenta la seguente articolazione: Strutture della Capogruppo di controllo accentrato e coordinamento; Direzioni Generali delle Banche e delle Società controllate, dalle quali dipendono: - Direzioni Crediti, - Crediti territoriali, - Filiali, - Private & Corporate Unity. • • Nel complesso le caratteristiche di tale modello organizzativo consentono una forte omogeneità tra la struttura Crediti della Capogruppo e le analoghe strutture delle Banche Rete, con conseguente linearità dei processi ed ottimizzazione dei flussi informativi. La concessione del credito risulta inoltre differenziata, a livello territoriale, per segmento di clientela (Retail/Private/Corporate e Istituzionale) e specializzata per stato dello stesso: “in bonis” (gestito dalle Unità Crediti Retail, Private e Corporate) e a default (gestito dalle Unità di Credito Anomalo). Nell’ambito delle Banche, inoltre, l’introduzione delle strutture organizzative dei Crediti Territoriali decentrati, a supporto delle Filiali Retail, delle unità per la gestione della clientela Corporate e della clientela Private, garantisce l’efficace coordinamento e raccordo delle unità operanti nel mercato di competenza. La Capogruppo, attraverso le strutture riferite al Chief Lending Officer, Controllo Rischi e Sviluppo e Pianificazione Strategica e all’Audit di Capogruppo e di Gruppo, presiede alla gestione delle politiche, al monitoraggio complessivo del portafoglio, all’affinamento dei sistemi di valutazione, alla gestione del credito problematico ed al rispetto delle norme. Per tutti i soggetti (singoli o gruppi economici) con affidamenti in essere presso le Banche e Società del Gruppo (comprese le attività di rischio riconducibili al rischio emittente ed al rischio derivati) complessivamente superiori a 50 milioni di euro (35 milioni nel caso di soggetti singoli o gruppi economici classificati a “rischio alto”), la Capogruppo deve deliberare un Limite Operativo da intendersi come limite massimo di affidabilità della controparte stessa a livello di Gruppo UBI. Le Banche e le Società del Gruppo, inoltre, devono richiedere alla Capogruppo l’espressione di un Parere preventivo consultivo non vincolante a fronte di combinazioni di: a) importi di affidamento e b) determinate classi di rating interno. Le strutture attraverso le quali si articolano le Banche e le Società prodotto assumono competenze di ordine creditizio e commerciale, nonché responsabilità di controllo sull’attività svolta direttamente e su quella posta in essere dalle unità gerarchicamente dipendenti. In particolare la responsabilità della gestione e del monitoraggio del credito in bonis è attribuita, in prima istanza, ai Gestori di Relazione che intrattengono quotidianamente il rapporto con la Clientela e che hanno l’immediata percezione di eventuali segnali di difficoltà o di deterioramento della qualità del credito. Tuttavia, tutti i dipendenti delle Società del Gruppo sono chiamati a segnalare tempestivamente tutte le informazioni che possano consentire il riconoscimento precoce di difficoltà o possano consigliare diverse modalità di gestione dei rapporti, partecipando - di fatto - al processo di monitoraggio. In seconda istanza l’unità organizzativa preposta al monitoraggio del rischio di credito - denominata Presidio Monitoraggio Qualità del Credito - svolge attività di controllo, supervisione ed analisi delle posizioni “in bonis” sia in termini analitici che aggregati, con intensità e profondità graduate in funzione delle fasce di rischio attribuite alle controparti e della gravità delle anomalie andamentali rilevate avvalendosi della collaborazione delle strutture Crediti Territoriali. La struttura - non coinvolta nell’iter deliberativo degli affidamenti - di propria iniziativa o su proposta, valuta e dispone (o propone agli Organi decisori superiori quando la decisione eccede le proprie competenze) idonea classificazione peggiorativa di controparti “in bonis” chiedendo all’Area Crediti – Servizio Crediti Italia di UBI Banca, nei casi previsti dal Regolamento Fidi, il rilascio di parere preventivo non vincolante. Il Servizio Politiche e Qualità del Credito di UBI Banca ha compiti di coordinamento e definizione delle linee guida per il monitoraggio del portafoglio crediti, di presidio nello sviluppo degli strumenti di monitoraggio, di controllo delle policies crediti e di predisposizione della reportistica direzionale. La gestione delle posizioni a “sofferenza” di tutte le Banche Rete del Gruppo UBI risulta affidata all’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti di UBI Banca, all’interno della struttura riferita al Chief Lending Officer. Tale struttura è stata oggetto, nel corso del 2013 di un importante intervento organizzativo nell’ambito dell’implementazione del nuovo modello di gestione delle sofferenze, finalizzato al potenziamento dei processi di recupero del credito, tramite: – l’introduzione di logiche di segmentazione e portafogliazione delle pratiche a sofferenza, in funzione della dimensione e della complessità del credito; – la specializzazione dei processi di recupero e delle strutture preposte, coerentemente con i segmenti ed i portafogli individuati; – il monitoraggio dei processi di gestione delle pratiche; – l’assegnazione di obiettivi di recupero ai gestori e la valutazione dei risultati conseguiti; – l’attivazione di strategie mirate ad ottimizzare il recupero su specifici portafogli, quali, per esempio, il ricorso a operatori immobiliari per la valorizzazione degli immobili a garanzia dei finanziamenti ipotecari. 542 Relazioni e Bilanci 2014 Nell’ambito di tale iniziativa, all’interno della sopracitata Area, sono stati creati tre servizi specializzati su segmenti specifici: – Servizio Recupero Piccoli Tagli, preposto alla gestione crediti in sofferenza chirografari relativi a privati di importo inferiore ai 25.000 euro; – Servizio Recupero Crediti Rilevanti, specializzato nella gestione dei crediti in sofferenza sia privati che imprese, di importo superiore a un milione di euro, o con valore netto di bilancio superiore a 500.000 euro. Sono ricondotte a tale servizio anche specifiche tipologie di pratiche di particolare complessità (es. finanziamenti in pool, ecc.); – Servizio Recupero Crediti Privati e Aziende, preposto alla gestione delle altre tipologie di crediti che non risultano incluse nel perimetro dei due servizi di cui sopra. Tale struttura risulta articolata in 6 Funzioni specializzate con criterio territoriale. Inoltre, nel corso del 2014 è stata accentrata presso l’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti della Capogruppo la gestione controparti in corso di ristrutturazione o classificate a Crediti per cassa ristrutturati delle Banche Rete, di UBI Banca e di UBI Leasing Spa. 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo L’Area Controllo Rischi di Credito della Capogruppo è responsabile della produzione dell’informativa sui rischi di credito della Banca, volta a monitorare l’andamento della rischiosità degli impieghi. I report - sottoposti trimestralmente all’attenzione del Consiglio di Gestione della Banca - illustrano le distribuzioni per classi di rating interno, LGD e Perdita Attesa e quindi l’andamento della rischiosità media del portafoglio crediti, con focus sul Mercato Corporate, ed il Mercato Retail, distintamente per le imprese e privati; descrivono l’andamento dei tassi di decadimento degli impieghi; contengono una sezione dedicata al monitoraggio trimestrale delle policy di concentrazione e di qualità del credito in termini di distribuzioni degli impieghi e valori dei parametri di rischio. Il complesso dei modelli che costituisce il Sistema di Rating Interni del Gruppo è gestito dalla struttura riferita al Chief Risk Officer con il supporto dell’Area Crediti. Allo stato attuale la struttura prevede l’utilizzo di modelli automatici per le imprese medio-grandi, per i privati e per le imprese di minori dimensioni. Il rating viene calcolato secondo un approccio per controparte ed è rivisto e aggiornato – di norma - almeno una volta l’anno. Per il portafoglio regolamentare “esposizioni verso Imprese”, i modelli di PD sviluppati dal Gruppo UBI esprimono una valutazione complessiva del rischio delle controparti attraverso la combinazione di una componente quantitativa e una componente qualitativa. La componente quantitativa è sviluppata e integrata statisticamente: la tecnica scelta è quella della regressione logistica, tipicamente utilizzata per valutare i casi in cui la variabile dipendente (target) risulta essere di tipo dicotomico default/bonis. La componente qualitativa del modello di rating, basata su informazioni raccolte dal Gestore della relazione o da una struttura centrale1 di UBI Banca per le posizioni Large Corporate, risponde all’esigenza di incorporare nello stesso aspetti qualitativi e informazioni sulla clientela che affianchino e completino le analisi quantitative per meglio intercettare le tendenze evolutive e la solidità creditizia delle controparti. Per le classi di Esposizioni al Dettaglio (per Imprese Retail e Privati), valgono le stesse considerazioni di cui sopra, fatto salvo che non viene considerata la componente qualitativa. La componente quantitativa di monitoraggio ed erogazione valuta il merito creditizio delle imprese di minori dimensioni integrando valutazioni di tipo geosettoriale, economico-finanziarie, andamentali esterne ed interne; la componente quantitativa di monitoraggio dei mutui ai privati valuta il merito creditizio integrando informazioni di tipo anagrafico e andamentale esterne ed interne; la componente quantitativa di erogazione dei mutui ai privati valuta la rischiosità della controparte integrando informazioni di tipo anagrafico e di prodotto. L’output dei modelli è rappresentato da 9 classi di rating a cui corrispondono le relative PD. Con riferimento alla LGD i parametri determinanti sono: 1) LGD Sofferenza 2) LGD Downturn 3) Danger Rate. 1)LGD Sofferenza, è calcolata come complemento ad uno del rapporto tra flussi di recupero netti osservati durante la vita della sofferenza ed esposizione al passaggio a sofferenza comprensiva del capitale girato a sofferenza e della quota di interessi capitalizzati. In allineamento alla definizione di LGD economica indicata in normativa, i flussi di recupero sono attualizzati ad un tasso risk-adjusted che riflette il valore monetario del tempo ed un premio al rischio determinato sulla base della volatilità dei recuperi osservata rispetto ad un indice di mercato prescelto. 2)LGD Downturn è stato adottato un approccio idoneo a dar conto degli effetti di condizioni economiche avverse sulle aspettative di recupero, partendo dall’identificazione del periodo recessivo, considerando lo scenario economico corrente e incorporando dinamiche macroeconomiche storiche e prospettiche. 3)Danger Rate tale parametro corregge la LGD stimata sulle sole sofferenze in considerazione di alcuni precisi elementi: 1) composizione del default: non tutti i nuovi default attesi sono sofferenze che provengono direttamente dallo stato di bonis; 2) migrazione fra stati di default: non tutti i default diversi dalla sofferenza arriveranno sino allo stato più grave ed assorbente di sofferenza; 3) variazione dell’esposizione: per i default che migrano sino a sofferenza l’esposizione nel tempo può cambiare. I processi del credito si articolano sulle informazioni veicolate dal sistema di rating, come sotto dettagliato. Le unità operative coinvolte nel processo di erogazione e rinnovo del credito utilizzano i rating interni, che costituiscono elementi essenziali e imprescindibili delle valutazioni formulate in sede di istruttoria e revisione dei fidi; l’articolazione delle deleghe è definita tenendo conto del profilo di rischio del cliente e della transazione così come rappresentato dal rating e dalla Perdita Attesa, e gestita tramite l’applicativo della Pratica Elettronica di Fido (PEF). I rating sono utilizzati anche nel monitoraggio del credito e nell’ambito sia del sistema di reporting direzionale, sia dei flussi informativi resi disponibili alle strutture della banca coinvolta nel processo del credito. L'attribuzione di una classe di rating diversa da quella calcolata dal Sistema di Rating Interno in base ai modelli adottati avviene attraverso la proposta di un override sul rating. Tali variazioni sono motivate dalla valutazione di informazioni non già considerate dal modello di rating, non adeguatamente pesate dal modello o la cui influenza futura si intende anticipare. 1 Tale soluzione è stata adottata per garantire un presidio accentrato da parte di specialisti nella valutazione di posizioni di grandi dimensioni, con uniformità di valutazioni all’interno del Gruppo. Nota Integrativa 543 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Per il processo di calcolo dell’impairment collettivo sui crediti viene utilizzata una metodologia basata sui rating interni e sulle stime interne di perdita in caso di insolvenza (LGD). Nel corso del 2014 inoltre, è proseguita l’attività di revisione, aggiornamento e adozione di policy e di regolamenti per la gestione del rischio di credito. Di seguito vengono elencate le policy in essere, con un cenno ai principali contenuti. - Policy a presidio dei Rischi Creditizi, che disciplina in un unico testo, le disposizioni relative al presidio di fattispecie di rischio di credito in precedenza trattate in diverse policy. In questa policy vengono normate le seguenti fattispecie: - clientela ordinaria, che stabilisce norme, principi e limiti per la gestione del credito a clientela ordinaria sulla base della disponibilità dei rating interni. L’articolazione dei limiti si sostanzia in una serie di indicatori espressi in termini di: allocazione di capitale, valori massimi di rischiosità (intesa come perdita attesa massima e target), limiti di assunzione dei rischi in termini di distribuzione delle esposizioni per classi di rating e in presidi qualitativi; - controparti istituzionali e ordinarie residenti in Paesi a rischio, per le quali la policy a presidio dei rischi e i relativi regolamenti attuativi e documenti di declinazione limiti stabiliscono norme e principi per la gestione del credito concesso a clientela istituzionale residente e non residente, nonché a clientela ordinaria residente in Paesi a rischio. Come nel caso della clientela ordinaria, l’articolazione dei limiti si sostanzia in una serie di indicatori espressi in termini di: allocazione di capitale, limiti di assunzione dei rischi in termini di distribuzione delle esposizioni per classi di rating e Paese e in presidi qualitativi; - rischio di concentrazione single name, che stabilisce limiti massimi di esposizione sulla singola controparte, al fine di limitare i rischi di instabilità che deriverebbero da elevati tassi di concentrazione degli impieghi sui grandi prenditori nel caso di un eventuale default degli stessi; - Policy di offerta di mutui tramite intermediari, che disciplina le modalità di ricorso a reti esterne per l’offerta di mutui a clientela non captive, al fine di contenere potenziali rischi di credito, rischi operativi e rischi reputazionali; - Policy sulla portabilità, rinegoziazione, sostituzione ed estinzione anticipata dei mutui della clientela diretta delle banche reti, che fornisce le linee guida del Gruppo UBI per la realizzazione delle operazioni di portabilità attiva e passiva, di rinegoziazione, di sostituzione e di estinzione anticipata (parziale o totale) dei mutui, nell’ottica di garantire (anche attraverso la definizione di livelli minimi di servizio) la massima riduzione dei tempi, degli adempimenti e dei costi connessi, nonché di dotare il Gruppo degli opportuni processi e strumenti per il presidio dei rischi relativi (di credito, operativi e reputazionali); - Policy sulla portabilità, rinegoziazione, sostituzione ed estinzione anticipata dei mutui intermediati, con riferimento all’operatività sui mutui intermediati sulla base di convenzioni tra le società/ banche del Gruppo e specifiche reti distributive; - Policy sul rischio derivante da cartolarizzazioni, che definisce le linee guida che il Gruppo si pone con riferimento alla gestione del rischio derivante dalle attività di cartolarizzazione; - Policy sul rischio residuo, che definisce gli orientamenti strategici relativi alla gestione del “rischio residuo” definendo il processo di controllo sull’acquisizione e utilizzo delle tecniche di attenuazione del rischio di credito per la mitigazione del rischio in oggetto. - Policy in materia di controlli interni a presidio delle attività di rischio e dei conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati, che recepisce le disposizioni emanate da Banca d’Italia. La policy definisce le linee guida e i criteri per l’adozione da parte del Gruppo nel suo complesso e delle singole banche e società del Gruppo di opportuni assetti organizzativi, sistemi di controlli interni e specifiche politiche interne a presidio di tale rischio nei due ambiti definiti dalla normativa: limiti prudenziali e procedure deliberative. - Policy a presidio del rischio partecipativo che definisce opportuni presidi diretti a: contenere il rischio di un eccessivo immobilizzo dell’attivo derivante da investimenti partecipativi in imprese finanziarie e non finanziarie e, con specifico riferimento alle imprese non finanziarie, promuovere una gestione dei rischi e dei conflitti di interesse conforme al criterio della sana e prudente gestione. 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito La Banca impiega tecniche di mitigazione del rischio tipiche dell’attività bancaria acquisendo dalla controparte, per talune tipologie di affidamenti, garanzie reali, immobiliari e finanziarie, e garanzie personali. La determinazione dell’ammontare complessivo degli affidamenti concedibili allo stesso cliente e/o gruppo giuridico ed economico tiene conto di appositi criteri per la ponderazione delle diverse categorie di rischio e delle garanzie. In particolare, al valore di stima delle garanzie reali vengono applicati “scarti” prudenziali, differenziati per tipologia di garanzia. Le principali tipologie di garanzie reali accettate dal Gruppo sono rappresentate da: - ipoteca reale; - pegno. Al fine di assicurare la sussistenza dei requisiti generali e specifici richiesti per il riconoscimento a fini prudenziali delle garanzie reali, annoverate fra le tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) – secondo quanto previsto dalla Normativa di Vigilanza - il Gruppo UBI ha: - ridefinito i processi del credito relativi alla raccolta e gestione delle garanzie. Con particolare riferimento alle garanzie ipotecarie, nelle Banche Rete è previsto l’obbligo di inserimento, nell’apposito applicativo informatico a disposizione dei gestori, di tutti i dati relativi all’immobile necessari a rendere la garanzia eligible. Particolare attenzione è stata posta all’obbligatorietà della perizia ed alla tempestività di recupero delle informazioni ad essa inerenti, ivi comprese quelle notarili (estremi di registrazione notarili), elementi determinanti per il perfezionamento della garanzia. - recuperato per le garanzie ipotecarie in essere tutte le informazioni necessarie ad assicurarne l’ammissibilità in linea con le disposizioni di Basilea 2 in termini di requisiti specifici. 2.4 Attività finanziarie deteriorate La classificazione del portafoglio problematico coincide con quanto disposto dalla normativa e può essere così sintetizzata: crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa, crediti ristrutturati, incagli, sofferenze. • • • • 544 Relazioni e Bilanci 2014 Tale classificazione è stato oggetto di revisione ad inizio 2015 per disposizione normativa. Oltre alle suddette classi, permane la fattispecie dei crediti problematici relativi al “rischio paese” per esposizioni non garantite verso la clientela, istituzionale ed ordinaria, appartenente a paesi definiti “a rischio” come definito dall’Organo di Vigilanza. In particolare, per quanto riguarda gli “incagli”, al fine di ottimizzarne il presidio se ne effettua, ad esclusivo fine gestionale, una suddivisione fra le posizioni in cui la temporanea situazione di obiettiva difficoltà si ritenga risolvibile in brevissimo tempo), e le restanti posizioni, per le quali si ritenga opportuno il disimpegno dalla relazione con un recupero extragiudiziale entro un periodo di tempo superiore. Inoltre i “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” sono oggetto di controlli per determinarne, entro un limite massimo gestionale di 180 giorni, il rientro “in bonis” ovvero il passaggio ad altri stati di credito anomalo. La gestione dei crediti problematici è presidiata in funzione del relativo livello di rischiosità ed è in carico alle strutture organizzative preposte alla gestione del Credito Anomalo della Banca per quanto riguarda i “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” e gli “incagli”. Per quanto riguarda le posizioni a “sofferenza” e le posizioni “Ristrutturate/In corso di Ristrutturazione”, la gestione è in carico alla Capogruppo. In particolare, nel corso del 2014 è stata accentrata presso l’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti della Capogruppo la gestione delle controparti in corso di ristrutturazione o classificate a Crediti per cassa ristrutturati. La valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore avviene analiticamente, per singola posizione, assicurando adeguati livelli di copertura delle perdite previste. L’analisi delle esposizioni deteriorate viene costantemente effettuata dalle singole unità operative che ne presidiano i rischi e dalla Capogruppo. La risoluzione da parte delle controparti dello stato di difficoltà è il fattore determinante per il rientro delle posizioni ”in bonis”; tale evento è sostanzialmente concentrato nelle relazioni con “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” ed in quelle in “incaglio”. Informazioni di natura quantitativa A. QUALITÀ DEL CREDITO A.1 Esposizioni deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio) Portafogli/qualità Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute deteriorate Esposizioni scadute non deteriorate Altre attività Totale 255 104 - - - 1.538.684 1.539.043 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - 36 - - 17.820.109 17.820.145 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - 3.576.951 3.576.951 4. Crediti verso banche - - - - 120.970 13.934.679 14.055.649 317.590 749.746 182.546 30.895 893.912 21.155.632 23.330.321 - - - - - - - 507 - - - - - 507 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - 647.972 647.972 Totale 31.12.2014 318.352 749.850 182.582 30.895 1.014.882 58.674.027 60.970.588 Totale 31.12.2013 295.805 853.271 177.436 67.372 1.356.002 56.714.950 59.464.836 8. Derivati di copertura A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti) Attività deteriorate In bonis Esposizione Lorda Rettifiche specifiche Esposizione Netta Esposizione Lorda Rettifiche di portafoglio Esposizione Netta Totale (Esposizione netta) 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 375 (16) 359 X X 1.538.684 1.539.043 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 36 - 36 17.820.109 - 17.820.109 17.820.145 Portafogli/Qualità 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - 3.576.951 - 3.576.951 3.576.951 4. Crediti verso banche - - - 14.055.649 - 14.055.649 14.055.649 1.914.296 (633.519) 1.280.777 22.134.433 (84.889) 22.049.544 23.330.321 - - - X X - - 25.667 (25.160) 507 - - - 507 - - - X X 647.972 647.972 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziarie in corso di dismissione 8. Derivati di copertura Totale 31.12.2014 1.940.374 (658.695) 1.281.679 57.587.142 (84.889) 59.688.909 60.970.588 Totale 31.12.2013 2.063.493 (669.609) 1.393.884 54.766.682 (96.727) 58.070.952 59.464.836 Nota Integrativa 545 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Le attività finanziarie detenute per la negoziazione deteriorate si riferiscono a posizioni in derivati, classificati a sofferenza e incaglio in correlazione con lo status dei finanziamenti con le controparti di riferimento principali. Le attività finanziarie disponibili per la vendita deteriorate si riferiscono al titolo obbligazionario Gabetti PS 23 Convertibile. Le attività finanziarie in corso di dismissione attengono a posizioni creditizie a sofferenza per le quali sono stati predisposti gli accordi contrattuali per la cessione pro soluto ma non sono stati ancora perfezionati al 31 dicembre 2014. A.1.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie in bonis rinegoziate e non rinegoziate per portafogli di appartenenza Esposizione oggetto di rinegoziazione nell'ambito di Accordi Collettivi Altre Esposizioni Scaduti fino a 3 mesi Scaduti da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Scaduti da oltre 6 mesi fino a 1 anno Scaduti da oltre 1 anno Non scaduti Scaduti fino a 3 mesi Scaduti da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Scaduti da oltre 6 mesi fino a 1 anno Scaduti da oltre 1 anno Non scaduti Totale (Esposizione Netta) 1.Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - - - - - 1.538.686 1.538.686 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - - - - - 17.820.109 17.820.109 Portafoglio/Qualità del credito 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - - - - - 4. Crediti verso banche - - - - - 120.970 - - - 13.934.679 14.055.649 5. Crediti verso clientela - - - - - 813.171 51.201 29.539 - 21.155.633 22.049.544 6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - - - - - 3.576.951 3.576.951 - - 7. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - - - - - - 8. Derivati di copertura - - - - - - - - - 647.972 647.972 Totale 31.12.2014 - - - - - 934.141 51.201 29.539 - 58.674.030 59.688.911 Totale 31.12.2013 - - - - 20.746 1.331.458 17.497 7.046 - 56.694.205 58.070.952 A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione netta A. Esposizione per cassa a) Sofferenze - - X - b) Incagli - - X - c) Esposizione ristrutturate - - X - d) Esposizione scadute deteriorate - - X - 14.520.152 X - 14.520.152 14.520.152 - - 14.520.152 e) Altre attività Totale A B. Esposizione fuori bilancio a) Deteriorate 1 (1) X - 18.369.160 X (16) 18.369.144 Totale B 18.369.161 (1) (16) 18.369.144 Totale A+B 32.889.313 (1) (16) 32.889.296 b) Altre A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Non si evidenziano esposizioni deteriorate verso banche. A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive Non si evidenziano rettifiche di valore su esposizioni deteriorate verso banche. 546 Relazioni e Bilanci 2014 A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione netta 318.352 A. Esposizione per cassa a) Sofferenze 732.896 (414.544) X b) Incagli 918.211 (168.465) X 749.746 c) Esposizione ristrutturate 256.723 (74.141) X 182.582 d) Esposizione scadute deteriorate e) Altre attività Totale A 32.423 (1.528) X 30.895 43.861.855 X (84.951) 43.776.904 45.802.108 (658.678) (84.951) 45.058.479 114.386 (4.061) X 110.325 3.396.354 X (19.566) 3.376.788 B. Esposizione fuori bilancio a) Deteriorate b) Altre Totale B Totale A+B 3.510.740 (4.061) (19.566) 3.487.113 49.312.848 (662.739) (104.517) 48.545.592 A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Causali/Categorie A. Esposizione lorda iniziale - di cui esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 ingressi da esposizioni creditizie in bonis B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 Altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis C.2 cancellazioni C.3 incassi Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute 741.845 1.023.514 227.803 70.023 - - - - 206.733 311.568 89.912 137.288 132.524 1.710 105.811 36 190.335 164.126 79.811 263 14.688 41.631 10.065 4.501 (215.682) (416.871) (60.992) (174.888) (521) (96.727) - (38.141) (134.623) (3.682) (7.899) - (47.964) (48.994) (18.201) (4.249) - C.4 realizzi per cessioni (21.125) - - C.4.bis perdite da cessione (10.876) (200) (695) - (573) (267.268) (34.197) (132.498) C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.6 altre variazioni in diminuzione D. Esposizione lorda finale - di cui esposizioni cedute non cancellate - - - - 732.896 918.211 256.723 32.423 - - - - A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute (446.040) (170.521) (50.367) (2.651) - - - - B. Variazioni in aumento (148.290) (81.367) (42.392) (1.938) B.1 rettifiche di valore (87.806) (67.348) (21.900) (1.125) B.1 bis perdite da cessione (10.876) (200) (695) - B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizione deteriorate (42.225) (9.580) (19.797) (341) (7.383) (4.239) - (472) 179.786 83.423 18.618 3.061 22.967 4.042 1.409 156 8.568 13.198 796 1.099 - A. Rettifiche complessive iniziali - di cui: esposizioni cedute non cancellate B.3 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 riprese di valore da valutazione C.2 riprese di valore da incasso C.2 bis utili da cessione C.3 cancellazioni C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizione deteriorate C.5 altre variazioni in diminuzione D. Rettifiche complessive finali - di cui: esposizioni cedute non cancellate 2.447 - - 134.623 3.682 7.899 - 17 62.301 7.818 1.806 11.164 200 696 - (414.544) (168.465) (74.141) (1.528) - - - - Nelle voci ‘B1bis perdite da cessione’ e ‘C.2 bis utili da cessione’ è stato rilevato il risultato di cessioni di portafogli di sofferenze, per un valore totale lordo di 131 milioni di euro, rettificati per 100 milioni di euro; con un prezzo di cessione pari 22 milioni di euro. Nota Integrativa 547 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Crediti verso clientela: valori lordi e netti 31.12.2014 Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute Crediti in bonis Esposizione lorda 706.974 918.211 256.688 32.423 22.134.433 - Finanziamenti 706.974 918.211 256.688 32.423 22.023.073 - - - - 111.360 Rettifiche di valore specifiche (389.384) (168.465) (74.142) (1.528) X - Finanziamenti (389.384) (168.465) (74.142) (1.528) X - Titoli - - - - X Rettifiche di valore di portafoglio - - - - (84.889) - Finanziamenti - - - - (84.889) - Titoli - - - - - Totale 317.590 749.746 182.546 30.895 22.049.544 - Titoli A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni Classi di rating esterni Esposizioni A. Esposizioni creditizie per cassa Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Classe 6 Senza rating Infragruppo Totale 165.060 5.860.325 21.776.072 42.861 14.117 2 7.814.301 24.156.067 59.828.805 B. Derivati 10.920 109.070 49.666 2.183 - - 374.872 333.349 880.060 B.1 Derivati finanziari 10.920 109.070 49.666 2.183 - - 374.872 333.349 880.060 - - - - - - - - - 35 499.055 171.301 - - - 916.564 8.962.308 10.549.263 D. Impegni a erogare fondi - 162.738 514.680 - 1.012 - 954.282 8.778.600 10.411.312 E. Altre - 1.024 - - - - 14.600 - 15.624 176.015 6.632.212 22.511.719 45.044 15.129 2 10.074.619 42.230.324 81.685.064 B.2 Derivati creditizi C. Garanzie rilasciate Totale Nella seguente legenda si espone la corrispondenza tra le classi di rating esterne indicate in tabella e le classi dalla società di riferimento Moody’s. Classe Rating Moody's 1 Aaa,Aa,Aa1,Aa2,Aa3 2 A,A1,A2,A3 3 Baa,Baa1,Baa2,Baa3 4 Ba,Ba1,Ba2,Ba3 5 B,B1,B2,B3 6 Caa,Caa1,Caa2,Caa3,Ca,C,DDD,DD,D A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni Classi di rating interni Esposizioni A. Esposizioni per cassa 1 2 3 4 5 54.229 312.326 484.888 386.724 4.153.440 6 7 66.612 1.575.926 Senza rating Totale 855.481 101.780 348.732 214.586 113.998 70.582 60.004 50.779.324 59.578.632 8 9 10 11 12 13 14 B. Derivati - 30.653 - 7.372 39.445 4.548 134.109 7.897 3.160 8.860 751 82 - - 643.183 880.060 B.1 Derivati finanziari - 30.653 - 7.372 39.445 4.548 134.109 7.897 3.160 8.860 751 82 - - 643.183 880.060 B.2 Derivati creditizi - - - - - - - - - - - - - - 158.027 509.548 - 111.769 20.202 30 7.810 1.500 - 9.516.414 10.549.264 - 289.352 200.031 2.338 165.576 91.586 300 12.619 21.037 - 1.511 9.555.453 10.411.312 - - - - - - - - - 15.624 15.624 975.166 105.270 378.021 237.874 114.080 70.582 61.515 70.509.998 81.434.892 C. Garanzie rilasciate 22.167 201.797 D. Impegni a erogare fondi - 71.509 E. Altre - - Totale - - 76.396 616.285 484.888 841.475 4.902.464 548 Relazioni e Bilanci 2014 73.498 1.987.380 Nelle esposizioni per cassa non sono ricompresi gli strumenti di capitale e le quote di O.I.C.R., in coerenza con quanto esposto nelle precedenti tabelle A.1.3 e A.1.6. Si segnala che solamente il 13% delle esposizioni per cassa è dotato di rating interno. Ciò a causa della assoluta marginalità dell’attività creditizia tradizionale verso clientela ordinaria ed alla preponderanza delle posizioni in strumenti finanziari. A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite Valore esposizione netta Garanzie reali (1) Immobili Ipoteche Garanzie personali (2) Titoli Altre garanzie reali Derivati su crediti Crediti di firma Altri derivati Governi Altri Enti Banche e banche pubblici centrali CLN Leasing finanziario Totale (1)+(2) Governi e banche centrali Altri Enti pubblici Banche Altri soggetti Altri soggetti 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite 1.890.905 60.620 - 2.164.890 - - - - - - - - 15 - 2.225.525 - - - - - - - - - - - - - - - 1.2. parzialmente garantite - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 1.1. totalmente garantite - di cui deteriorate - di cui deteriorate 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite 2.1. totalmente garantite 2.2. parzialmente garantite 69.473 - - - 71.290 - - - - - - - - - 71.290 - - - - - - - - - - - - - - - di cui deteriorate - 75.684 - - - 71.765 - - - - - - - - - 71.765 - - - - - - - - - - - - - - - di cui deteriorate - A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite Valore esposizione netta Garanzie reali (1) Immobili Ipoteche Garanzie personali (2) Titoli Altre garanzie reali Derivati su crediti Crediti di firma Altri derivati Governi Altri Enti Banche e banche pubblici centrali CLN Leasing finanziario Totale (1)+(2) Governi e banche centrali Altri Enti Banche pubblici Altri soggetti Altri soggetti 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite 1.1. totalmente garantite - di cui deteriorate 1.2. parzialmente garantite - di cui deteriorate 8.935.938 13.211.348 18.430.775 - 1.719.042 - - - - - - - 265 173.751 3.326.369 917.162 2.514.289 - 1.861 - - - - - - - 265 3.593 762.338 3.282.346 585.961 17.318 - 88.823 - - - - - - - - 98.009 77.386 281.536 31.294 1.470 - 9.819 - - - - - - - - 343 12.714 24.346 276.749 10.503 - - - - - - - - 262 31.239 266.981 5.564 8.889 - - - - - - - - - - - - 8.889 10.217 - - 213 - - - - - - - - - - 213 659 - - 183 - - - - - - - - - - 183 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite 2.1. totalmente garantite - di cui deteriorate 2.2. parzialmente garantite - di cui deteriorate 58.597 166.380 Nota Integrativa 549 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio) Esposizioni/ Controparti Governi Esposizione netta Altri enti pubblici Rettifiche valore specifiche Rettifiche valore di portafoglio Esposizione netta Rettifiche valore specifiche Società finanziarie Rettifiche valore di portafoglio Esposizione netta Rettifiche valore specifiche Rettifiche valore di portafoglio A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze 2 - x - - x 12.200 (13.450) x A.2 Incagli - - x - - x 10.868 (2.851) x A.3 Esposizioni ristrutturate - - x - - x 4.353 (2.659) x A.4 Esposizioni scadute - - x - - x - - x A.5 Altre esposizioni 21.493.468 x (61) 24.856 x (69) 13.211.365 x (2.741) Totale A 21.493.470 - (61) 24.856 - (69) 13.238.786 (18.960) (2.741) B.1 Sofferenze - - x - - x 921 (1.710) x B.2 Incagli - - x - - x - - x - - x - - x - - - 412.003 x - 89.626 x (374) 826.193 x (10.209) B. Esposizioni "fuori bilancio" B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni Totale B 412.003 - - 89.626 - (374) 827.114 (1.710) (10.209) Totale (A+B) 31.12.2014 21.905.473 - (61) 114.482 - (443) 14.065.900 (20.670) (12.950) Totale (A+B) 31.12.2013 19.103.630 - - 119.554 - (329) 15.990.605 (18.976) (12.837) B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio) Esposizioni/ Aree geografiche ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive 1 (2) 1 - - (3) - - 20.969 (6.784) - - - - - - 9.400 (2.140) - - - - - - (1.528) - - - - - - - - 43.402.972 (84.015) 361.076 (930) 12.828 (6) 8 - 20 - 44.654.177 (733.764) 391.446 (9.856) 12.829 (6) 8 (3) 20 - 2.365 (2.495) - - - - - - 1 - 94.308 (16) - - - - - - - (1) - Esposizione netta Rettifiche valore complessive A.1 Sofferenze 318.350 (414.539) A.2 Incagli 728.777 (161.681) A.3 Esposizioni ristrutturate 173.183 (72.001) 30.895 A.5 Altre esposizioni TOTALE A Esposizione netta A. Esposizioni per cassa A.4 Esposizioni scadute B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate 13.652 (1.549) - (1) - - - - - B.4 Altre esposizioni 3.187.611 (19.563) 189.177 (2) - - - - - - TOTALE B 3.297.936 (23.623) 189.177 (3) - - - - - (1) Totale (A+B) 31.12.2014 47.952.113 (757.387) 580.623 (9.859) 12.829 (6) 8 (3) 21 (1) Totale (A+B) 31.12.2013 47.720.959 (781.263) 620.424 (6.798) 385.502 (7) 10 (4.836) 21 (1) 550 Relazioni e Bilanci 2014 Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti Esposizione netta Rettifiche valore specifiche Rettifiche valore di portafoglio Esposizione netta Rettifiche valore specifiche Rettifiche valore di portafoglio x 95.060 (87.635) x 211.090 (313.459) x x 366.012 (73.626) x 372.866 (91.988) x - x 178.230 (71.482) x - - x Esposizione netta Rettifiche valore specifiche Rettifiche valore di portafoglio - - - - - - x 10.287 (443) x 20.608 (1.085) - 108.826 x - 3.950.337 x (25.566) 4.988.052 x (56.514) 108.826 - - 4.599.926 (233.186) (25.566) 5.592.616 (406.532) (56.514) - - x 1.445 (786) x - - x - - x 94.307 (16) x - - x - - x 13.652 (1.549) x - - x 24.956 x (51) 1.898.840 x (3.380) 125.170 x (5.551) 24.956 - (51) 2.008.244 (2.351) (3.380) 125.170 - (5.551) 133.782 - (51) 6.608.170 (235.537) (28.946) 5.717.786 (406.532) (62.065) 133.820 (19) (31) 7.106.714 (253.572) (25.223) 6.272.593 (410.381) (71.537) Nota Integrativa 551 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche (valore di bilancio) Esposizioni/ Aree geografiche ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive A.1 Sofferenze - - - - - - - - - - A.2 Incagli - - - - - - - - - - A.3 Esposizioni ristrutturate - - - - - - - - - - A.4 Esposizioni scadute - - - - - - - - - - A.5 Altre esposizioni 13.450.562 - 1.063.287 - 5.027 - 1.117 - 160 - TOTALE A 13.450.562 - 1.063.287 - 5.027 - 1.117 - 160 - B.1 Sofferenze - - - - - - - - - - B.2 Incagli - - - - - - - - - - B.3 Altre attività deteriorate - (1) - - - - - - - - B.4 Altre esposizioni 2.721.616 - 15.631.906 (16) - - - - - - TOTALE B 2.721.616 (1) 15.631.906 (16) - - - - - - Totale (A+B) 31.12.2014 16.172.178 (1) 16.695.193 (16) 5.027 - 1.117 - 160 - Totale (A+B) 31.12.2013 17.739.547 (4) 13.731.951 (13) 15.268 - 4.994 - 539 - A. Esposizioni per cassa B. Esposizioni "fuori bilancio" B.4 Grandi esposizioni Sulla base delle circolari n.285 del 17 dicembre 2013 e n.286 del 17 dicembre 2013, il numero dei grandi rischi esposto in tabella è stato determinato facendo riferimento alle “esposizioni” non ponderate, incluse quelle verso controparti del Gruppo, di importo nominale pari o superiore al 10% del Patrimonio di Vigilanza, dove per “esposizioni” si intende la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio (escluse quelle dedotte dal patrimonio di vigilanza) nei confronti di un cliente o di un gruppo di clienti connessi, senza l’applicazione dei fattori di ponderazione. Tali criteri espositivi portano a ricomprendere nella tabella di Bilancio relativa ai grandi rischi anche soggetti che – pur con ponderazione pari allo 0% - presentano un’esposizione non ponderata pari o superiore al 10% del patrimonio valido ai fini dei grandi rischi. Le singole banche appartenenti a gruppi bancari sono sottoposte ad un limite individuale pari al 25% del proprio Patrimonio di Vigilanza. Quest’ultimo limite è riferito alla “posizione di rischio” ovvero l’esposizione ponderata secondo le regole previste dalla presente disciplina. 31.12.2014 Numero posizioni 4 Esposizione 88.416.158 di cui infragruppo 58.299.674 Posizione di rischio 319.080 di cui infragruppo 318.957 Le esposizioni nei confronti di altre società del Gruppo ammontano a 58.300 milioni (319 milioni considerando i fattori di ponderazione). Gli altri “grandi rischi” sono rappresentate da esposizioni verso: il Ministero del Tesoro per 21,9 miliardi (0 considerando i fattori di ponderazione) principalmente in relazione agli investimenti in titoli di Stato; la Cassa di Compensazione e Garanzia per 6.545 milioni (0,1 milioni considerando i fattori di ponderazione); l’Agenzia delle Entrate per 1,7 miliardi di euro (0 considerando i fattori di ponderazione). C. Operazioni di cartolarizzazione Informazioni di natura qualitativa Le operazioni di cartolarizzazione con sottostanti portafogli originati da banche del Gruppo UBI non sono oggetto di trattazione nella presente sezione, in quanto i titoli cartolarizzati sono stati interamente sottoscritti da ciascun originator all’atto dell’emissione. Come previsto dalla normativa, non vengono pertanto compilate le relative sezioni della Nota integrativa; per completezza d’informazione, si riportano comunque di seguito le principali caratteristiche delle operazioni in essere alla data di redazione della presente nota o estinte nell’esercizio appena concluso. Operazione UBI Finance 2 Nel primo semestre del 2009 è stata effettuata un’operazione di cartolarizzazione mediante cessione ad una società veicolo denominata UBI Finance 2 Srl di finanziamenti prevalentemente a piccole medie imprese, classificati in bonis, detenuti dal Banco di Brescia Spa. Il portafoglio ceduto, che in virtù dei vigenti principi contabili internazionali è rimasto contabilmente iscritto negli attivi del Banco di Brescia, ammontava originariamente ad oltre 2 miliardi di euro. L’operazione è stata finalizzata alla costituzione di titoli da utilizzarsi quali poste stanziabili: a tal fine i titoli emessi a valere sul portafoglio ceduto sono stati interamente riacquistati dall’originator Banco di Brescia, e successivamente i titoli Senior sono stati messi a disposizione della Capogruppo - tramite operazioni di pronti contro termine - per essere utilizzati in operazioni di rifinanziamento con gli Istituti Centrali. 552 Relazioni e Bilanci 2014 Queste le principali caratteristiche dei titoli UBI Finance 2, emessi in data 27 febbraio 2009: Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 1.559.500.000,00 a tasso variabile, dotati inizialmente di massimo rating da parte di Fitch e Moody’s (ridotto successivamente ad A+ per Fitch e A2 per Moody’s in seguito al progressivo declassamento del rating dell’Italia e della Capogruppo UBI Banca operato dalle due agenzie negli esercizi 2011 e 2012); Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 519.850.000,00 senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione. • • A partire dal 20 luglio 2011 si è proceduto al progressivo ammortamento del titolo Classe A, per complessivi 1,460 milioni di euro. Nel corso del primo semestre del 2014, in considerazione del ridotto valore residuo del portafoglio cartolarizzato e dei titoli stanziabili da esso garantiti, è stato deciso di procedere alla chiusura anticipata dell’operazione. In data 14 aprile 2014 i titoli sono stati ritirati dal pool di garanzie presso la Banca d’Italia, mentre il successivo 17 aprile è stata sottoscritta dalle varie controparti la documentazione preliminare necessaria per procedere al riacquisto del portafoglio da parte dell’originator ed alla conseguente estinzione dei titoli cartolarizzati. Alla data di pagamento straordinaria del 29 maggio, quindi, coerentemente con quanto previsto dalla contrattualistica dell’operazione, UBI Finance 2 ha proceduto all’integrale rimborso del titolo Senior, alla chiusura dei contratti di swap, alla restituzione ad UBI Banca della somma di 16,3 milioni di euro erogata a favore di UBI Finance 2 in qualità di Liquidity Facility Provider, al pagamento dell’ excess spread ed al rimborso del titolo Junior per un ammontare pari a 509.479.457 milioni (pari al 98% del suo valore nominale). Nella tabella seguente si riporta l’ammontare rimborsato per le due classi di titoli: UBI FINANCE 2 - TITOLI CARTOLARIZZATI ISIN Valore Nominale all'emissione Valore rimborsato al 31.12.2014 Class A IT0004456197 1.559.500.000 Class B IT0004456171 519.850.000 2.079.350.000 Total Valore Nominale Residuo al 31.12.2014 % rimborsata 1.559.500.000 - 100,0% 509.479.457 - 98,0% 2.068.979.457 - 99,5% In tale occasione è stato inoltre rimborsato ad UBI Banca il deposito a garanzia del c.d. “rischio di commingling”2, pari a 34 milioni di euro alla data di estinzione dell’operazione. Nell’ambito dell’operazione di cartolarizzazione, il ruolo di Cash Manager ed English Account Bank è stato svolto da The Bank of New York Mellon, mentre UBI Banca, in qualità di Capogruppo, ha ricoperto il ruolo di Italian Account Bank, Calculation Agent e Servicer. L’originator Banco di Brescia, ha svolto in qualità di Sub-servicer, l’attività di incasso e la gestione dei rapporti cartolarizzati (con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Crediti della Capogruppo). Per le attività sopra indicate UBI Banca ha ricevuto un compenso che, per l’esercizio 2014 fino alla chiusura dell’operazione, ammonta complessivamente a 58 mila euro. Operazione UBI Finance 3 La strutturazione dell’operazione UBI Finance 3, è stata avviata alla fine del 2010 mediante cessione ad una società veicolo denominata UBI Finance 3 Srl di un portafoglio di 2,8 miliardi di euro di finanziamenti prevalentemente a piccole medie imprese, classificati in bonis, detenuti dalla Banca Popolare di Bergamo Spa; i titoli cartolarizzati sono stati quindi emessi dalla società veicolo nel successivo esercizio 2011. L’operazione è finalizzata alla costituzione di titoli da utilizzarsi quali poste stanziabili: a tal fine i titoli emessi sono stati interamente riacquistati dall’originator Banca Popolare di Bergamo, che successivamente ha messo i titoli Senior a disposizione della Capogruppo tramite operazioni di pronti contro termine – per essere utilizzati in operazioni di rifinanziamento con gli Istituti Centrali. Di seguito si espongono le caratteristiche dei titoli emessi: Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 1.863.600.000,00 a tasso variabile, scadenza 2050, con rating attribuito da Fitch e Moody’s. Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 897.300.000,00, scadenza 2050, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione; questi titoli sono interamente detenuti dall’originator Banca Popolare di Bergamo. • • L’ammortamento del titolo classe A è iniziato alla data di pagamento del 24 aprile 2013; si riporta nella tabella seguente l’importo rimborsato e l’ammontare dei titoli al 31 dicembre 2014: UBI FINANCE 3 - TITOLI CARTOLARIZZATI ISIN Valore Nominale all'emissione Valore rimborsato al 31.12.2014 Class A IT0004675861 1.863.600.000 Class B IT0004675879 897.300.000 2.760.900.000 Total Valore Nominale Residuo al 31.12.2014 % rimborsata 1.430.656.406 432.943.594 76,8% - 897.300.000 0,0% 1.430.656.406 1.330.243.594 51,8% Si segnala per completezza di informazione che alla successiva data di pagamento del 24 gennaio 2015 sono stati rimborsati ulteriori 86 milioni di euro sul titolo Classe A, mentre il titolo classe B, in virtù delle clausole di subordinazione, non ha ricevuto alcun rimborso. I titoli classe A, dotati inizialmente di massimo rating da parte di Fitch e Moody’s, presentavano al 31.12.2014 rating A+ per Fitch e A2 per Moody’s, avendo risentito del progressivo declassamento del rating dell’Italia e della Capogruppo UBI Banca operato dalle due agenzie negli esercizi 2011 e 2012. Si segnala per completezza che nel mese di gennaio 2015 l’agenzia Moody’s ha innalzato il rating dei titoli al livello di Aa2. I rating assegnati ai titoli di cui sopra sono compatibili con i requisiti per la stanziabilità dei titoli per le operazioni di rifinanziamento presso la Banca Centrale. 2 Il rischio di commingling è relativo al ruolo di Account Bank svolto dalla Capogruppo e rappresenta il rischio che si verifichi, in caso di downgrade che comporti il trasferimento dei conti correnti della SPV dal Gruppo UBI ad una società terza, il mancato trasferimento immediato su tali conti delle somme incassate dal Servicer. Nota Integrativa 553 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura La cartolarizzazione UBI Finance 3 è un’operazione “revolving”: prima dell’inizio del periodo di ammortamento, nel corso dell’esercizio 2012, sono state fatte due ulteriori cessioni di crediti con cui la Banca Popolare di Bergamo ha trasferito ad UBI Finance 3 nuovi attivi, con caratteristiche analoghe a quelli del portafoglio ceduto inizialmente. Tali operazioni, perfezionatesi nei mesi di marzo e di settembre 2012, hanno interessato crediti rispettivamente per 594 milioni di euro e 125 milioni di euro di debito residuo capitale. Non sono previste ulteriori cessioni dopo l’inizio del periodo di ammortamento. Il portafoglio cartolarizzato, originariamente pari a 3,5 miliardi di euro (incluse le cessioni “revolving” di cui sopra), si attesta quindi a fine 2014, in virtù del progressivo ammortamento dei mutui sottostanti, ad un valore pari a 1,45 miliardi di euro di debito residuo capitale. Nelle tabelle seguenti si riporta la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia qualitativa dei crediti al 31.12.2014 in base alla classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio), ed in base alla classificazione della reportistica dell’operazione (in termini di debito residuo capitale “vista cliente”). TIPOLOGIA DI CREDITI (classificazione di bilancio) Crediti in bonis Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni Crediti ristrutturati Valore di bilancio al 31.12.2014 1.257.442 8.075 692 TIPOLOGIA DI CREDITI (classificazione ai fini dell'operazione) Performing Loans Arrears Loans COLLATERAL PORTFOLIO Crediti incagliati 74.118 Defaulted Loans Crediti in sofferenza 97.130 TOTALE PORTAFOGLIO UBI FINANCE 3 TOTALE Attivi ceduti da Banca Popolare di Bergamo a UBI Finance 3 Debito residuo capitale al 31.12.2014 1.209.738 42.931 1.252.669 201.592 1.454.261 1.437.457 Anche l’operazione UBI Finance 3 il ruolo di Cash Manager ed English Account Bank è svolto da The Bank of New york Mellon, mentre UBI Banca, in qualità di Capogruppo, ricopre il ruolo di Italian Account Bank, Calculation Agent e Servicer; le attività di incasso e la gestione dei rapporti cartolarizzati sono state da questa demandate all’originator Banca Popolare di Bergamo, in qualità di Sub-servicer (anche in questo caso con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, che vengono presi in carico dall’Area Crediti della Capogruppo). Per le attività sopra indicate UBI Banca ha ricevuto un compenso che, per l’esercizio 2014 ammonta complessivamente a 304 mila euro. Si ricorda inoltre che UBI Banca, in qualità di Liquidity Facility Provider, e come effetto dell’abbassamento del proprio rating a fine 2011, ha provveduto a mettere a disposizione sui conti della Società Veicolo la somma di 28 milioni di euro, per fronteggiare il rischio di eventuali temporanee carenze di liquidità oltre a depositare a garanzia del c.d. “rischio di commingling” un ulteriore importo che alla data del 31 dicembre 2014 è pari a 33,7 milioni di euro (per la definizione dei rischi di “set-off” e di “comminging” vedi anche quanto indicato più oltre nella sezione E.4 Operazioni di Covered Bond. In merito agli effetti dell’abbassamento del rating di UBI Banca, oltre a quanto indicato più sopra, si segnala che anche l’originator Banca Popolare di Bergamo nell’ultimo trimestre 2011 ha erogato a favore della società veicolo un Finanziamento Subordinato di 50 milioni di euro volto a coprire i potenziali esborsi legati ad alcuni specifici rischi (c.d. “rischio di setoff”); tale finanziamento è stato successivamente integrato di ulteriori 72,6 milioni di euro per far fronte ai medesimi rischi sottostanti i portafogli revolving ceduti nel corso del 2012. Operazioni di Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012, UBI SPV BPCI 2012 e UBI SPV BBS 2012 Nel corso dell’esercizio 2012 è stata completata la contemporanea strutturazione di tre nuove operazioni di cartolarizzazione, mediante cessione a tre nuove società veicolo, denominate UBI SPV BPA 2012 Srl, UBI SPV BPCI 2012 Srl e UBI SPV BBS 2012 Srl, di finanziamenti a piccole medie imprese, classificati in bonis e detenuti rispettivamente da Banca Popolare di Ancona Spa, Banca Popolare Commercio ed Industria Spa e Banco di Brescia Spa. Anche queste nuove cartolarizzazioni sono state strutturate con l’obiettivo di costituire per il Gruppo poste stanziabili presso gli Istituti Centrali, secondo il modello sopra descritto; di conseguenza anche in questa occasione le banche originator hanno sottoscritto all’atto dell’emissione l’intero ammontare dei titoli cartolarizzati, per poi mettere a disposizione di UBI Banca, tramite operazioni di pronti contro termine, i soli titoli di classe A. Si riporta di seguito, per ciascuna cartolarizzazione, le caratteristiche dei titoli, emessi contestualmente per tutte e tre le operazioni in data 30 ottobre 2012: 1) Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012 Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 709.800.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS; Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 307.800.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione. • • 2) Cartolarizzazione UBI SPV BPCI 2012 Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 575.600.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS; Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 277.100.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione. • • 3) Cartolarizzazione UBI SPV BBS 2012 Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 644.600.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS; Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 244.400.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione. • • 554 Relazioni e Bilanci 2014 Anche in questo caso, i rating assegnati ai titoli di cui sopra – che restano validi anche al 31 dicembre 2014 - sono compatibili con i requisiti per la stanziabilità presso la Banca Centrale. L’ammortamento dei titoli è iniziato alla data di pagamento del 7 luglio 2014; a partire da tale data sono stati parzialmente rimborsati i titoli Classe A. Si riporta nella tabella seguente, per ciascuna operazione, gli importi rimborsati ed il valore residuo de titoli alla data di riferimento del presente bilancio: UBI SPV BPA 2012 Srl TITOLI CARTOLARIZZATI ISIN Valore Nominale all'emissione Valore rimborsato al 31.12.2014 Valore Nominale Residuo al 31.12.2014 % rimborsata 24,2% Class A IT0004841141 709.800.000 171.582.871 538.217.129 Class B IT0004841158 307.800.000 - 307.800.000 0,0% 1.017.600.000 171.582.871 846.017.129 16,9% Valore Nominale all'emissione Valore rimborsato al 31.12.2014 Valore Nominale Residuo al 31.12.2014 % rimborsata 49,2% Total UBI SPV BPCI 2012 Srl TITOLI CARTOLARIZZATI ISIN Class A IT0004840994 575.600.000 282.932.755 292.667.245 Class B IT0004841000 277.100.000 - 277.100.000 0,0% 852.700.000 282.932.755 569.767.245 33,2% ISIN Valore Nominale all'emissione Valore rimborsato al 31.12.2014 Valore Nominale Residuo al 31.12.2014 % rimborsata Class A IT0004841125 644.600.000 255.382.862 389.217.138 39,6% Class B IT0004841133 244.400.000 - 244.400.000 0,0% 889.000.000 255.382.862 633.617.138 28,7% Total UBI SPV BBS 2012 Srl TITOLI CARTOLARIZZATI Total Si segnala, per completezza di informazione, che alla successiva data di pagamento del 7 gennaio 2015 sono stati fatti ulteriori rimborsi sui titoli Classe A, pari a 50,2 milioni per UBI SPV BPA 2012, 36,4 milioni per UBI SPV BPCI 2012 e 37 milioni per UBI SPV BBS 2012. I titoli Classe B di ciascuna operazione, invece, in virtù delle clausole di subordinazione, non hanno finora ricevuto alcun rimborso. Per quanto riguarda il portafoglio originariamente ceduto, esso ammontava complessivamente a 2,76 miliardi di euro, così ripartiti fra le tre banche originator: 1,017 miliardi Banca Popolare di Ancona Spa, 852 milioni Banca Popolare Commercio ed Industria Spa e 889 milioni Banco di Brescia Spa. Le operazioni in esame sono operazioni “revolving”: era pertanto prevista la possibilità, entro 18 mesi dall’emissione, di ulteriori cessioni di mutui da parte delle banche originator, da finanziarsi da parte delle società veicolo con gli incassi generati da ciascun portafoglio cartolarizzato. Coerentemente con tale previsione, nei primi mesi del 2014 è stata perfezionata una ulteriore cessione di attivi, con efficacia contabile ed economica a far data dallo scorso 17 marzo, per complessivi 647 milioni di euro, così ripartiti fra le tre cartolarizzazioni (in termini di debito residuo capitale): - Banca Popolare di Ancona / UBI SPV BPA 2012: 317 milioni di euro - Banca Popolare Commercio ed Industria / UBI SPV BPCI 2012: 137 milioni di euro - Banco di Brescia / UBI SPV BBS 2012: 193 milioni di euro. Nel corso del primo trimestre 2014 ciascuna Banca Originator, con la finalità di migliorare la qualità complessiva del portafoglio, ha perfezionato un’operazione di riacquisto volontario di crediti in bonis a rischio alto, che ha interessato complessivamente 136 milioni di euro di crediti dei portafogli inizialmente ceduti; questi i crediti riacquistati per ogni originator / SPV (in termini di debito residuo capitale): - Banca Popolare di Ancona / UBI SPV BPA 2012: 42 milioni di euro - Banca Popolare Commercio ed Industria / UBI SPV BPCI 2012: 27 milioni di euro - Banco di Brescia / UBI SPV BBS 2012: 67 milioni di euro. Tenuto conto delle due operazioni sopra descritte, e del naturale ammortamento dei finanziamenti, il portafoglio complessivamente ceduto dalle tre banche originator – anche in questo caso ancora contabilmente inscritto nei bilanci degli originator- si attesta al 31 dicembre 2014 a 1,934 miliardi di euro di debito residuo capitale. Nota Integrativa 555 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Nelle tabelle seguenti si riporta, per ciascuna banca cedente, la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia qualitativa dei crediti al 31.12.2014 in base alla classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio) ed alla classificazione della reportistica dell’operazione (in termini di debito residuo capitale): 1) Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012 TIPOLOGIA DI CREDITI (classificazione di bilancio) Valore di bilancio al 31.12.2014 (migliaia di euro) Crediti in bonis 738.989 Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni 10.447 Crediti ristrutturati 2.046 TIPOLOGIA DI CREDITI (classificazione ai fini dell'operazione) Performing Loans Arrears Loans COLLATERAL PORTFOLIO Crediti incagliati 35.696 Defaulted Loans Crediti in sofferenza 10.391 TOTALE PORTAFOGLIO UBI SPV BPA 2012 TOTALE Attivi ceduti da Banca Popolare di Ancona a UBISPV BPA 2012 Debito residuo capitale al 31.12.2014 (migliaia di euro) 729.942 9.348 739.290 64.677 803.967 797.569 2) Cartolarizzazione UBI SPV BPCI 2012 TIPOLOGIA DI CREDITI (classificazione di bilancio) Valore di bilancio al 31.12.2014 (migliaia di euro) Crediti in bonis 509.895 Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni 1.828 Crediti ristrutturati 199 Crediti incagliati 15.724 Crediti in sofferenza 5.943 TOTALE Attivi ceduti da Banca Pop. Comm. Industria a UBISPV BPCI 2012 TIPOLOGIA DI CREDITI (classificazione ai fini dell'operazione) Performing Loans Arrears Loans COLLATERAL PORTFOLIO Defaulted Loans TOTALE PORTAFOGLIO UBI SPV BPCI 2012 Debito residuo capitale al 31.12.2014 (migliaia di euro) 499.814 9.817 509.631 26.700 536.331 533.588 3) Cartolarizzazione UBI SPV BBS 2012 TIPOLOGIA DI CREDITI (classificazione di bilancio) Crediti in bonis Valore di bilancio al 31.12.2014 (migliaia di euro) 544.115 TIPOLOGIA DI CREDITI (classificazione ai fini dell'operazione) Performing Loans Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni 5.373 Arrears Loans Crediti ristrutturati 1.974 COLLATERAL PORTFOLIO Crediti incagliati 23.478 Defaulted Loans Crediti in sofferenza 13.995 TOTALE PORTAFOGLIO UBI SPV BPA 2012 TOTALE Attivi ceduti da Banco di Brescia a UBISPV BBS 2012 Debito residuo capitale al 31.12.2014 (migliaia di euro) 540.914 5.112 546.026 47.808 593.834 588.935 La struttura dell’operazione, conformemente al modello adottato anche per le altre operazioni, prevede che UBI Banca, in qualità di Capogruppo, svolga il ruolo di Servicer mentre le attività di incasso e la gestione dei rapporti cartolarizzati sono state demandate alle tre banche originator, in qualità di Sub-servicer (anche in questo caso con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Crediti della Capogruppo). Il compenso spettante ad UBI Banca per l’esercizio 2014 per le attività di servicing sopra indicate ammonta in totale ad euro 526 mila. Le tre banche originator svolgono inoltre il ruolo di Subordinated Loan Provider: al fine di costituire una riserva di cassa per fronteggiare alcuni rischi connessi con le operazioni, nel 2012 sono stati infatti erogati da ciascuna banca originator dei finanziamenti subordinati, del valore rispettivamente di: - 26,6 milioni di euro da parte della Banca Popolare di Ancona, incrementati di 8,8 milioni nell’esercizio 2013 e di ulteriori 11,3 milioni nel 2014, in occasione della cessione “revolving”; - 26,3 milioni di euro da parte della Banca Popolare Commercio ed Industria, incrementati di ulteriori 4,9 milioni in occasione del “revolving” del 2014; - 23 milioni di euro da parte del Banco di Brescia, incrementati successivamente di 2,8 milioni nell’esercizio 2013 e di ulteriori 3,6 milioni in occasione del “revolving” del 2014. Come già per le altre operazioni sopra descritte, il ruolo di Cash Manager ed English Account Bank è svolto, per tutte e tre le operazioni da The Bank of New York Mellon. Operazione 24-7 Finance L’operazione di cartolarizzazione 24-7 Finance Srl è stata effettuata nel corso dell’esercizio 2008 con sottostanti attivi detenuti da Banca 24-7 Spa, società come noto incorporata in UBI Banca nell’esercizio 2012. 556 Relazioni e Bilanci 2014 Le tipologie di attivi, a suo tempo cartolarizzati mediante cessione ad una unica società veicolo 24-7 Finance Srl, erano rappresentate da tre diversi portafogli: 1) Mutui: crediti in bonis derivanti da Mutui ipotecari concessi a privati residenti in Italia, garantiti da ipoteca di primo grado su beni immobili residenziali situati in Italia ed interamente edificati; 2) Cessioni del Quinto: crediti in bonis derivanti da Cessioni del Quinto dello stipendio a privati residenti in Italia, garantiti da clausola “riscosso per non riscosso” e da assicurazione su perdita di impiego; 3) Prestiti al consumo: crediti in bonis derivanti da Prestiti Personali e Prestiti Finalizzati rilasciati a privati residenti in Italia; Su tali attivi erano state strutturate da parte di 24-7 Finance tre diverse emissioni di titoli cartolarizzati. L’operazione di cartolarizzazione avente per oggetto Finanziamenti contro Cessione del Quinto dello stipendio è stata chiusa anticipatamente nel corso dell’esercizio 2011. Analogamente nel corso dell’esercizio 2012 è stata chiusa anticipatamente anche l’operazione avente per sottostante il portafoglio di Prestiti al consumo. Al 31.12.2014 pertanto è ancora in essere soltanto l’operazione Mutui, il cui portafoglio ammonta, a tale data, a 1,44 miliardi di euro (debito residuo capitale). Nelle tabelle seguenti si riporta la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia qualitativa dei crediti al 31.12.2014 in base alla classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio) ed alla classificazione della reportistica dell’operazione (in termini di debito residuo capitale “vista cliente”): TIPOLOGIA DI CREDITI (classificazione di bilancio) Valore di bilancio al 31.12.2014 (migliaia di euro) Crediti in bonis 1.279.995 Crediti scaduti o sconfinanti da più di 90 giorni 6.530 Crediti ristrutturati - TIPOLOGIA DI CREDITI (classificazione ai fini dell'operazione) Performing Loans 1.205.988 Arrears Loans 37.716 COLLATERAL PORTFOLIO 1.243.704 Crediti incagliati 99.426 Defaulted Loans Crediti in sofferenza 78.380 TOTALE PORTAFOGLIO 24-7 FINANCE TOTALE Attivi ceduti da UBI Banca a 24-7 Finance Debito residuo capitale al 31.12.2014 (migliaia di euro) 195.854 1.439.558 1.464.330 Di seguito si riportano le caratteristiche dei titoli emessi: Titoli di classe A (titoli senior): nominale 2.279.250.000 euro, a tasso variabile, a cui è stato inizialmente attribuito rating Aaa da parte di Moody’s; l’attuale livello di rating per Moody’s è A2, mentre il secondo rating - attribuito da DBRS nell’esercizio 2011 per ottemperare ai requisiti di stanziabilità - è pari ad A (high). Titoli di classe B (titoli junior): nominale 225.416.196 euro, scadenza 2055, senza rating e con rendimento pari all’additional return del portafoglio sottostante. • • I titoli cartolarizzati sono interamente posseduti da UBI Banca che utilizza le tranche senior, come per i titoli delle cartolarizzazioni sopra descritte, quale poste stanziabili per il rifinanziamento presso gli Istituti Centrali. L’ammortamento dei titoli Classe A è iniziato a partire dal febbraio 2010; si riporta nella tabella seguente il totale ammortizzato ed il valore residuo dei titoli al 31.12.2014: 24/7 FINANCE SRL TITOLI CARTOLARIZZATI ISIN Valore Nominale all'emissione Valore rimborsato al 31.12.2014 Valore Nominale Residuo al 31.12.2014 % rimborsata Class A IT0004376437 2.279.250.000 1.213.853.813 1.065.396.187 53,3% Class B IT0004376445 225.416.196 - 225.416.196 0,0% 2.504.666.196 1.213.853.813 1.290.812.383 48,5% Total Nell’ambito dell’ operazione, il ruolo di Cash Manager e Calculation Agent è svolto da Bank of New York Mellon che agisce anche in qualità di Account Bank; Banca 24-7, ricopriva, oltre al ruolo di originator, anche la funzione di Servicer dell’operazione, ruolo che adesso è svolto da UBI Banca a seguito della intervenuta fusione delle due entità. Il compenso spettante ad UBI Banca per le attività di servicing, svolte nel corso dell’esercizio 2014, ammonta complessivamente ad euro 379 mila. Si segnala per completezza che Banca 24-7 Finance svolgeva anche il ruolo di Subordinated Loan Provider avendo erogato un finanziamento subordinato atto a costituire una riserva iniziale di cassa destinata a fronteggiare eventuali carenze di liquidità dell’operazione; al momento della fusione in UBI Banca nel 2012 era in essere un finanziamento subordinato di 24,4 milioni di euro, incrementato successivamente, nel corso dell’esercizio 2013, di ulteriori 73 milioni di euro. Nota Integrativa 557 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Informazioni di natura quantitativa C.1. Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività sottostanti Non si segnalano esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione. C.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni Non si evidenziano esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazioni proprie. C.3 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizione Non si rilevano esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione di “terzi”. C.4 Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione ripartite per portafoglio e per tipologia Esposizione/portafoglio 1. Esposizioni per cassa Attività finanziarie detenute per negoziazione Attività finanziarie fair value option Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti 31.12.2014 31.12.2013 2.938 - - - - - - - "Senior" - - - - - - - - "Mezzanine" - - - - - - 2.938 - "Junior" 2. Esposizioni fuori bilancio - - - - - - - - - - - - - - - "Senior" - - - - - - - - "Mezzanine" - - - - - - - - "Junior" - - - - - - - 558 Relazioni e Bilanci 2014 C.5 Ammontare complessivo delle attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre forme di sostegno creditizio Non si rilevano attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre forme di sostegno creditizio. C.6 Società veicolo per la cartolarizzazione Si segnala la sola operazione legata alla 24-7 Finance, le cui caratteristiche sono ampiamente descritte in precedenza nella parte relativa alle informazioni di natura qualitativa. C.7 Società veicolo per la cartolarizzazione non consolidate Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato. C.8 Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo per la cartolarizzazione Come indicato nella parte C.1, l’operazione è stata chiusa nel corso del mese di aprile 2013 . D. Informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente (diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione) Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato. Nota Integrativa 559 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura E. Operazioni di cessione A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente Informazioni di natura quantitativa E.1 Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e valore intero rilevate parzialmente (intero valore) rilevate per intero (VB) rilevate parzialmente (VB) Attività finanziarie disponibili per la vendita rilevate parzialmente (intero valore) rilevate per intero (VB) rilevate parzialmente (VB) Attività finanziarie valutate al fair value rilevate parzialmente (intero valore) rilevate parzialmente (VB) Attività finanziarie detenute per la negoziazione rilevate per intero (VB) Forme tecniche/ Portafoglio A. Attività per cassa 415.950 - - - - - 3.486.135 - - 1. Titoli di debito 415.950 - - - - - 3.486.135 - - 2. Titoli di capitale - - - - - - - - - 3. O.I.C.R. - - - - - - - - - 4. Finanziamenti - - - - - - - - - B. Strumenti derivati - - - x x x x x x 415.950 - - - - - 3.486.135 - - - - - - - - - - - 1.166.735 - - - - - 4.685.702 - - - - - - - - - - - Totale 31.12.2014 di cui deteriorate Totale 31.12.2013 di cui deteriorate E.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio Passività/Portafoglio attività Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita 1. Debiti verso clientela 415.669 - 3.122.594 a) a fronte di attività rilevate per intero 415.669 - 3.122.594 b) a fronte di attività rilevate parzialmente - - - 2. Debiti verso banche - - 330.010 a) a fronte di attività rilevate per intero - - 330.010 b) a fronte di attività rilevate parzialmente - - - Totale 31.12.2014 415.669 - 3.452.604 Totale 31.12.2013 1.165.110 - 4.646.546 E.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute: fair value Forme tecniche/Portafoglio Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza (fair value) A B A B A B A B A. Attività per cassa 1. Titoli di debito 415.950 - - - 3.486.135 - 1.850.111 - 2. Titoli di capitale - - - - - - X X 3. O.I.C.R. - - - - - - X X 4. Finanziamenti - - - - - - - - B. Strumenti derivati - - X X X X X X 415.950 - - - 3.486.135 - 1.850.111 - 415.669 - - - 3.122.594 - 1.856.404 - - - - - 330.010 - - - 415.669 - - - 3.452.604 - 1.856.404 - Valore netto 31.12.2014 281 - - - 33.531 - (6.293) - Valore netto 31.12.2013 1.625 - - - 39.156 - - - Totale attività C. Passività associate 1. Debiti verso clientela 2. Debiti verso banche Totale passività B. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento Non si rilevano attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento. 560 Relazioni e Bilanci 2014 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza rilevate per intero (VB) rilevate parzialmente (VB) rilevate parzialmente (intero valore) - - - - - - - 5.752.196 5.854.621 - - - - - - - - 5.752.196 5.854.621 x x x x x x x x x - - x x x x x x x x x - - - - - - - - - - - - - x x x x x x x x x - - 1.850.111 - - - - - - - - 5.752.196 x - - - - - - - - - - x - - - 2.184 - - - - - x 5.854.621 - - - - - - - - - x - 31.12.2013 rilevate parzialmente (intero valore) - 31.12.2014 rilevate parzialmente (VB) 1.850.111 1.850.111 rilevate per intero (VB) rilevate parzialmente (intero valore) Totale rilevate parzialmente (VB) Crediti v/clientela rilevate per intero (VB) Crediti v/banche Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti v/banche Crediti v/clientela Totale 1.856.404 - - 5.394.667 1.856.404 - - 5.394.667 - - - - - - - 330.010 - - - 330.010 - - - - 1.856.404 - - 5.724.677 - 1.998 - 5.813.654 Crediti verso banche (fair value) A Crediti verso clientela (fair value) B A Totale 31.12.2014 Totale 31.12.2013 B - - - - 5.752.196 5.854.631 X X X X - - X X X X - - - - - - - - X X X X - - - - - - 5.752.196 5.854.631 - - - - 5.394.667 X - - - - 330.010 X - - - - 5.724.677 5.813.654 - - - - 27.519 X 196 - - - X 40.977 Nota Integrativa 561 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura E.4 Operazioni di covered bond Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 15 miliardi – “Programma Residenziale” Gli Obiettivi Nell’esercizio 2008 il Consiglio di Gestione di UBI Banca ha deliberato di procedere nella realizzazione di un programma di emissione di obbligazioni bancarie garantite strutturato, finalizzato al beneficio in termini di funding contestualmente al contenimento del costo della raccolta. In particolare, il Consiglio di Gestione ha: individuato gli obiettivi del programma; individuato la struttura base di un’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite alla luce della normativa, enucleando ed esaminando i principali elementi, tra cui il portafoglio iniziale di crediti e i criteri di selezione dello stesso nonché la struttura finanziaria dell’operazione ed i test; valutato ed approvato gli impatti ed i necessari adeguamenti collegati di natura organizzativa, informatica e contabile. Tali adeguamenti sono stati realizzati per garantire il corretto presidio dei rischi anche sulle singole banche partecipanti. Nella predisposizione delle relative procedure si è altresì tenuto conto dei requisiti fissati dalla normativa emanata dalla Banca d’Italia; valutato i rischi connessi con l’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite; valutato gli assetti organizzativi e gestionali della società veicolo al fine di verificare che i documenti contrattuali dell’operazione contenessero clausole atte ad assicurare un regolare ed efficiente svolgimento delle proprie funzioni da parte della società veicolo stessa; valutato i profili giuridici, attraverso un’approfondita disamina delle strutture e degli schemi contrattuali impiegati, con particolare attenzione alle caratteristiche della garanzia prestata dalla società veicolo e al complesso dei rapporti intercorrenti tra la banca emittente, le banche cedenti e la società veicolo. • • • • • • In particolare, gli obiettivi del programma consistono principalmente: - nella raccolta istituzionale a lungo termine con costi maggiormente competitivi rispetto alla raccolta effettuata con strumenti alternativi quali i programmi EMTN o le operazioni di cartolarizzazione; - nell’accesso, tramite le emissioni di obbligazioni bancarie garantite, a tipologie di investitori specializzati che attualmente non investono negli altri strumenti di raccolta utilizzati e utilizzabili dal Gruppo UBI Banca. La struttura La struttura base dell’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite prevede che vengano realizzate le seguenti attività: Una banca (la Banca Cedente o Originator) trasferisce un insieme di asset aventi determinate caratteristiche ad un veicolo, formando un patrimonio segregato (cover pool); tale patrimonio, in virtù dei vigenti principi contabili internazionali, non viene però cancellato dal bilancio della banca cedente; La stessa banca cedente (qui come Banca Finanziatrice) eroga al veicolo un prestito subordinato finalizzato a finanziare il pagamento del prezzo di acquisto degli asset da parte del veicolo; La banca (la Banca Emittente) emette obbligazioni bancarie garantite supportate da una garanzia primaria, non condizionata e irrevocabile emessa dalla società veicolo ad esclusivo beneficio degli investitori detentori delle obbligazioni bancarie garantite e delle controparti di hedging coinvolte nella transazione. La garanzia è supportata da tutti gli asset ceduti al veicolo e che fanno parte del cover pool. • • • Nell’ambito del modello sopra descritto, il Gruppo UBI Banca ha avviato un programma di Obbligazioni Bancarie Garantite (di seguito anche OBG o “covered bond”) da dieci miliardi di euro di emissioni, massimale che nell’esercizio 2014 è stato aumentato a quindici miliardi di euro. La struttura che è stata adottata prevede peraltro che i portafogli che costituiscono il patrimonio separato della società veicolo siano ceduti da più Banche Originator (le Banche Cedenti). A tal fine è stata costituita, ai sensi della legge 130/1999, un’apposita società veicolo, UBI Finance Srl, partecipata al 60% da UBI Banca3, che in qualità di garante delle emissioni fatte da UBI Banca ha assunto un portafoglio di mutui ipotecari residenziali ceduti dalle banche rete del Gruppo, partecipanti al programma sia come Banche Originator, che come Banche Finanziatrici. Ad esse nell’esercizio 2013 si è aggiunta come Banca Cedente e Finanziatrice anche UBI Banca, che in qualità di Capogruppo, riveste inoltre il ruolo di Master Servicer, Calculation Agent e Cash Manager dell’operazione. Il ruolo di Paying Agent è svolto da The Bank of New York Mellon (Luxembourg) Sa, mentre il Rappresentante degli Obbligazionisti è BNY Mellon Corporate Trustee Services Limited. UBI Banca ha poi delegato alle Banche Originator, in qualità di Sub-servicer, le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto da ciascun Originator (con esclusione della gestione dei portafogli di propria pertinenza e dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Crediti della Capogruppo). 3 La società viene consolidata da UBI Banca nel Bilancio Consolidato di Gruppo, secondo le norme contabili vigenti. 562 Relazioni e Bilanci 2014 Si riporta di seguito una sintesi delle principali caratteristiche della struttura del Programma Covered Bond di UBI Banca: Coupon (fisso) annuale Asset Monitor OBG Accensione Prestito Obbligazionario Interessi Prestito Obbligazionario (mensile) Investitori Raccolta da OBG Emissione Garanzia Covered Bond Interessi sul Finanziamento Subordinato Euribor + spread Sellers Asset SWAP UBI Finance SRL SPE Interessi Cover Pool Accensione Finanziamento Subordinato Euribor + spread variabile LIABILITY SWAPS Coupon (fisso) Portafoglio mutui A) Obbligazioni Bancarie Garantite. UBI Banca Scpa emette obbligazioni bancarie garantite a valere sul Programma; B) Prestito Obbligazionario. Per permettere la retrocessione alle banche originator del funding raccolto sui mercati istituzionali con l’emissione dei Covered Bond, è previsto che le Banche Cedenti abbiano la facoltà di emettere, nei limiti della propria quota di partecipazione al Programma, prestiti obbligazionari e il diritto di richiederne la sottoscrizione da parte di UBI Banca. Tali prestiti obbligazionari avranno la medesima scadenza delle Obbligazioni Bancarie Garantite e remunerazione stabilita secondo le politiche di funding aziendale; C) Finanziamento Subordinato. Le Banche Cedenti, per finanziare l’acquisto dei mutui da parte della Società Veicolo, erogano a quest’ultima dei prestiti subordinati; la remunerazione di tali finanziamenti subordinati è calcolata come “Premium” ovvero “Extra-spread” che sarà dato dall’ammontare degli interessi incassati che rimane nei conti della Società Veicolo una volta dedotti gli importi previsti come prioritari nella cascata dei pagamenti, relativi ad esempio ai costi sostenuti dal veicolo, ai pagamenti alle controparti swap ed agli accantonamenti per “reserve accounts”; D) Swap a copertura di rischio di tasso. Qualora l’emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite sia a tasso fisso, UBI Banca può provvedere ad effettuare la copertura del rischio tasso con la stipula di uno swap con controparti di mercato trasformando la sua esposizione a tasso variabile. Tale swap è al di fuori del perimetro del Programma e la sua stipula viene decisa in ottica di gestione del rischio tasso in sede di ALM della Capogruppo; E) Liability swap. Ad ogni emissione di Covered Bond a tasso fisso inoltre viene stipulato un contratto di liability swap tra UBI Banca e UBI Finance, finalizzato a proteggere dal rischio di tasso, che potrebbe interessare i flussi ricevuti dalla Società Veicolo e quanto dovuto dalla stessa Società Veicolo agli investitori (cedole a tasso fisso sulle obbligazioni bancarie garantite) nel caso in cui si verifichi un evento di default di UBI Banca e la soceità veicolo debba intervenire per pagare le cedole agli investitori. Il notional amount dei liability swap deve essere pari al livello necessario a garantire la copertura del rischio di tasso correlata alla quota di rendimento a tasso variabile dei portafogli sottostanti il patrimonio separato di UBI Finance, tenuto conto che la quota di portafoglio mutui a tasso fisso costituisce di per sé una parziale copertura naturale rispetto alle obbligazioni bancarie garantite a tasso fisso. Tale quota è attualmente paria al 70% ed è coerente con quanto richiesto dalle Agenzie per mantenere un adeguato livello rating. La struttura dei liability swap prevede lo scambio di flussi tra UBI Banca e la Società Veicolo solo al verificarsi di un evento di default di UBI Banca oppure al momento dell’assegnazione dello swap da UBI Banca ad altra controparte eligible; F) Conti correnti. il Programma prevede un’articolata struttura di conti correnti sui quali sono appoggiati i flussi finanziari dell’operazione. Al riguardo sono aperti una serie di conti intestati alla Società Veicolo per ciascuna Banca Cedente ed in particolare: • Collection Account presso UBI Banca S.c.p.a. collegati a ciascuna Banca Cedente sui quali verranno accreditate le somme incassate, per • • • • interesse e capitale, sul portafogli di pertinenza di ciascun Originator, e - ove applicabile- degli altri assets ceduti alla Società Veicolo nel contesto del Programma (cd. Eligible Assets e Top-Up Assets); Interest Account presso Bank of New York Mellon, London Branch collegati a ciascuna Banca Cedente sul quale vengono trasferiti, con cadenza giornaliera, tutti gli importi in linea interessi accreditati sui Collection Account, nonché tutti gli importi pagati alla Società Veicolo dalle Controparti dei Contratti di Swap; Principal Account presso Bank of New York Mellon, London Branch collegati a ciascuna Banca Cedente, sul quale saranno trasferiti giornalmente tutti gli importi in linea capitale accreditati sui Collection Account; un Reserve Fund Account, presso Bank of New York Mellon, London Branch (sul quale vengono accreditati mensilmente i ratei di interesse maturati sulle obbligazioni bancarie garantite emesse, a garanzia del pagamento delle cedole in corso; un Expense Account, sul quale vengono versate mensilmente, a valere sui fondi disponibili in linea interessi e proporzionalmente alla quota di partecipazione al Programma di ogni Banca Cedente, le somme necessarie per le spese della Società Veicolo. I Test di Efficacia. Su base mensile vengono eseguiti i test di efficacia, sia a livello complessivo che separatamente in relazione ai portafogli ceduti da ciascun Originator, per determinare la tenuta finanziaria del portafoglio di ciascuna banca. Come previsto dalla normativa, essendo il Programma multioriginator, caratterizzato da una cross-collateralization dei portafogli delle Banche Cedenti, l’unico test valido per gli Investitori è il test Nota Integrativa 563 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura di tenuta del portafoglio calcolato a livello complessivo, mentre i test calcolati a livello di singolo portafoglio servono per determinare la tenuta del portafoglio di pertinenza di ciascun cedente ai fini della cross-collateralization fra le diverse banche cedenti. In particolare: il Nominal Value Test verifica se il Valore Nominale dei crediti rimanenti nel portafoglio ceduto è maggiore del Valore Nominale delle obbligazioni bancarie garantite emesse; al fine assicurare un adeguato livello di overcollateralization nel portafoglio, è disposto che mentre le obbligazioni sono considerate al loro valore nominale, i crediti in portafoglio sono ponderati con riferimento al valore della relativa garanzia e l’importo complessivo è ulteriormente ridotto di una c.d. Asset Percentage. Il calcolo del Nominal Value Test tiene inoltre conto di potenziali rischi aggiuntivi, quali ad esempio il rischio di compensazione (c.d. “rischio di set-off”) o il “rischio di commingling”; il Net Present Value Test verifica se il valore attuale dei crediti rimanenti nel portafoglio è maggiore del valore attuale delle obbligazioni bancarie garantite emesse; l’Interest Cover Test verifica se gli interessi incassati e giacenti sui conti e i flussi di interessi da incassare, al netto dei costi del veicolo, sono maggiori degli interessi da riconoscere ai titolari delle obbligazioni bancarie garantite; l’Amortisation Test (segue logiche analoghe al Nominal Value Test, ma viene fatto soltanto qualora UBI Banca dovesse subire un downgrade da parte delle Agenzie di Rating); il Top-up Assets Test verifica se, prima del default di UBI Banca, l’ammontare complessivo degli attivi integrativi e della liquidità non sia superiore al 15% del Valore Nominale dei crediti rimanenti nel portafoglio ceduto, in conformità a quanto previsto dal Decreto MEF e dalle Istruzioni di Banca d’Italia. • • • • • Qualora tutti i test siano contemporaneamente rispettati, la Società Veicolo può procedere al pagamento di tutti gli attori del processo, ivi comprese le Banche Originator in qualità di prestatrici del Finanziamento Subordinato, secondo l’ordine di priorità indicato nella “cascata dei pagamenti”. Diversamente, qualora i test non siano rispettati, la documentazione contrattuale prevede a carico del Gruppo UBI Banca un obbligo di integrazione della collateralization del portafoglio attraverso la cessione di nuovi mutui, ovvero di attivi integrativi. Il mancato rispetto dei test, una volta trascorso il termine concesso al Gruppo per procedere all’integrazione, comporta il verificarsi di un inadempimento dell’emittente (Issuer Event of Default) con conseguente azionamento della garanzia rilasciata da UBI Finance; in tal caso le Banche Originator riceverebbero i pagamenti a valere sul Finanziamento Subordinato solo dopo l’avvenuto rimborso delle obbligazioni bancarie garantite da parte della società veicolo, e nei limiti dei fondi residui. Gli adeguamenti organizzativi e le procedure di controllo Il sistema organizzativo attualmente adottato nel Gruppo UBI per la strutturazione e gestione dei Programmi di obbligazioni bancarie garantite è il risultato di una generale revisione organizzativa attuata nell’esercizio 2013 come frutto della evoluzione dei processi di emissione e gestione sperimentati nel corso dei primi anni di vita del Programma. Si distinguono, in tale sistema, due ambiti di intervento: 1) il primo ambito riguarda le attività necessarie per l’allestimento del Programma, che vengono attuate una tantum nella fase propedeutica all’emissione dei titoli, di cui si fornisce di seguito una descrizione sintetica: le ipotesi strutturazione di un nuovo Programma vengono valutate dai competenti Comitati interni di UBI Banca ed approvate nelle loro linee di indirizzo dal Consiglio di Gestione; segue l’individuazione dei soggetti esterni che dovranno assistere la Capogruppo nella strutturazione e l’emissione del Programma (Studi Legali, Arranger, Asset Monitor, Agenzie di Rating); la definizione degli asset che dovranno far parte del portafoglio e la definizione della contrattualistica relativa all’operazione da parte di strutture interne ed esterne alla banca. Successivamente si procede a: - la costituzione della Società Veicolo e le attività necessarie alla cessione degli attivi al veicolo ed alla corretta segregazione patrimoniale del portafoglio a garanzia; - l’attribuzione del Rating al Programma, inclusa la site visit da parte delle Agenzie di Rating; - la presentazione della Relazione di Compliance del Programma. 2) il secondo ambito riguarda invece le attività ricorrenti per la gestione, monitoraggio e controllo, che sono organizzate nei quattro macro processi che si descrivono di seguito: A. Pianificazione annuale: la definizione delle emissioni di covered bond da effettuarsi nell’anno viene fatta dalla competenti strutture di UBI Banca nell’ambito della più generale definizione delle modalità di copertura delle esigenze di liquidità, sulla base degli indirizzi strategici e con gli obiettivi di crescita e di rischio espressi dai competenti Organi Aziendali. Alla definizione del planning annuale sulle emissioni segue la fase di analisi annuale volta a definire l’ammontare del collateral che il Gruppo dovrà essere in grado prospetticamente di assicurare per garantire le emissioni in essere e quelle future previste. Il Consiglio di Gestione della Capogruppo, previa verifica da parte dei competenti Comitati interni, è quindi chiamato a deliberare annualmente in merito a: - Cessioni di nuovi mutui da parte delle Banche Originator partecipanti al Programma ed eventuali riacquisti; - Nuove emissioni di covered bond. B. Cessioni periodiche di attivi alla Società Veicolo: in base alle linee guida definite come da punto precedente, vengono identificati in dettaglio i portafogli di attivi da cedere. Le competenti strutture della Capogruppo, con il supporto degli Studi Legali e degli Arranger ove necessario -, predispongono quindi la documentazione contrattuale, effettuano i controlli preventivi e procedono agli adempimenti tecnici necessari per la segregazione e corretta gestione dei portafogli da parte dei Servicer e Sub-servicer. Le Banche originator inoltre, provvedono ad integrare i Finanziamenti Subordinati per quanto necessario in relazione all’ammontare dei nuovi portafogli ceduti. C. Emissione di nuove obbligazioni bancarie garantite: nell’ambito delle emissioni pianificate secondo quanto descritto ai punti precedenti, le competenti strutture di UBI Banca definiscono le caratteristiche dell’ emissione e costituiscono il Sindacato di Banche partecipanti all’emissione; con il supporto degli Studi Legali e degli Arranger, predispongono la documentazione contrattuale necessaria per la nuova emissione, a cui segue la fase di contrattazione sui mercati e quindi il settlement del titolo stesso. D. Gestione on going del Programma di emissione: questo macro processo regola le attività necessarie alla gestione nel quotidiano dei portafogli ceduti alla SPV, al regolamento dei flussi finanziari, all’espletamento dei controlli previsti dalla normativa ed alla produzione 564 Relazioni e Bilanci 2014 dell’informativa obbligatoria e per i mercati. Questi i principali sottoprocessi, attuati dalle competenti strutture della Capogruppo (che agisce in qualità di Master Servicer e Calculation Agent del Programma), o delle Banche Rete (in qualità di Sub-Servicer): - Regolamento giornaliero dei flussi finanziari rivenienti dal portafoglio a garanzia; - Determinazione mensile dei Test di Efficacia; - Determinazione della cascata dei pagamenti mensile e gestione della liquidità; - Produzione dell’informativa periodica alle varie controparti, agli investitori (nel rispetto dei requisiti di disclosure richiesti dalle Istruzioni di Vigilanza ai fini del trattamento prudenziale delle OBG) ed alle Agenzie di Rating; - Regolamento delle cedole delle emissioni in essere (con cadenza annuale o infra-annuale a seconda dell’emissione); - Determinazione (con cadenza semestrale) dei controlli previsti dalla normativa per monitorare i requisiti atti a garantire la qualità e l’integrità degli attivi ceduti a garanzia e valutazione dell’eventuale riacquisto di attivi non più eligible. I regolamenti e le normative interne di Gruppo disciplinano in dettaglio gli attori e le singole attività dei processi sopra delineati. I rischi connessi con l’operazione: Nel corso degli esercizi 2012 e 2013 la Banca ha provveduto ad una revisione dell’analisi dei rischi individuati in sede di approvazione del Programma nel giugno 2008, e ha elaborato una nuova mappatura degli stessi. L’elenco di rischi qui di seguito individuati è derivato dell’attuale framework regolamentare (comunitario ed italiano) e fa riferimento alle attuali metodologie delle agenzie di rating. Le diverse tipologie di rischio sono ricondotte alle 4 seguenti macro categorie: 1. Rischio downgrade di UBI Banca, che comprende il rischio relativo ai contratti swap in cui UBI Banca è controparte ed il rischio relativo alle attività di Account Bank svolte da UBI Banca, in quanto in entrambi i casi un eventuale downgrade potrebbe comportare per UBI Banca la perdita della qualità di controparte “eligible” nei ruoli sopra indicati. In particolare, per quanto riguarda il ruolo di Account Bank, in caso di downgrade che comporti il trasferimento dei conti correnti della SPV ad una società terza, il mancato trasferimento immediato su tali conti delle somme incassate rappresenta il c.d. “commingling risk” di cui si tiene conto, come indicato, in sede di calcolo dei Test Normativi. 2. Rischio legato ai mutui sottostanti (Collateral); L’emissione di obbligazioni bancarie garantite poggia le basi del suo rating sul credit enhancement fornito dal portafoglio di mutui ceduto a garanzia alla Società Veicolo. I criteri delle agenzie di rating prevedono infatti che l’ammontare del portafoglio mutui a garanzia si mantenga su livelli più alti rispetto al valore delle obbligazioni emesse (c.d. over collateralization). Una diminuzione del livello di over collateralization porterebbe in primis a un downgrade dell’operazione e, nei casi più gravi, al default dell’emittente, nel caso non fosse garantito il livello minimo previsto contrattualmente e/o non fossero superati i test regolamentari. Per fronteggiare questi rischi sono previsti diversi meccanismi all’interno del Programma, quali il Nominal Value Test e e vari gradi di over-collateralisation, che mirano ad assicurare che la Società Veicolo sia in grado di garantire integralmente le obbligazioni bancarie garantite emesse anche a fronte di alcuni default sugli asset sottostanti; la possibilità di apportare denaro liquido a garanzia delle emissioni (nei limiti del 15% dell’importo complessivo degli attivi detenuti dalla Società Veicolo); la possibilità di inserire nel Portafoglio anche asset con rating più elevato, ed infine, per quanto riguarda il rimborso del capitale a scadenza da parte della Società Veicolo (in caso di default di UBI Banca), è stata prevista la possibilità di estendere la scadenza delle obbligazioni bancarie garantite di un anno (c.d. soft bullet maturity). In ogni caso è previsto che, con cadenza periodica, le strutture preposte di UBI Banca procedano alla verifica dell’adeguata disponibilità di mutui negli attivi delle banche del Gruppo per garantire la dovuta overcollateralisation a fronte delle obbligazioni bancarie garantite già emesse e di quelle che saranno emesse negli anni a venire. 3. Rischi connessi con la gestione del Programma nel continuo: il Programma coinvolge alcuni soggetti terzi (l’Asset Monitor, i Bank Account Providers, i Trustees, eventuali Swap Providers), per ciascuno dei quali sussiste il rischio che possa divenire inadempiente; al fine di limitare tale rischio sono state previste regole di sostituzione delle controparti al ricorrere di determinati eventi. Il Programma richiede poi una gestione nel continuo di tematiche quali l’attività di servicing, l’attività di investimento, la gestione degli eventuali contratti swap, il calcolo dei test regolamentari e la produzione di reportistica. L’adozione del modello organizzativo di cui si è dato conto nelle pagine precedenti ha permesso un ulteriore miglioramento nella gestione dei processi e dei rischi operativi correlati ed ha incrementato i punti di presidio e controllo grazie ad una più dettagliata attribuzione di responsabilità formalizzate sulle competenti strutture di Capogruppo. 4. Rischi legali, fra i quali si segnala, per la particolare struttura Multi Originator del Programma UBI Banca, il Rischio di crosscollateralization: la partecipazione al Programma di più Banche Originator fa sì infatti che tutte le Banche Cedenti concorrano, pari passu tra loro, quali creditori subordinati della Società Veicolo e, soprattutto, assumano l’obbligo di ripristinare il portafoglio ai livelli previsti dai test in caso di violazione degli stessi, anche qualora la violazione non sia dovuta ad asset di propria pertinenza. Per mitigare tale rischio, la documentazione contrattuale prevede che, qualora la Banca Cedente tenuta ad reintegrare gli attivi non adempia a tale obbligo, sarà tenuta in prima istanza la Capogruppo ad integrare il portafoglio fino al raggiungimento del livello di over-collateralization richiesto, mentre le altre Banche Cedenti si troveranno a dover integrare il portafoglio solo qualora anche la Capogruppo non vi provveda. L’evoluzione del Programma Residenziale di Covered Bond UBI Banca Nell’ambito del modello sopra descritto, il Gruppo UBI Banca ha avviato il programma da dieci miliardi di emissioni di obbligazioni bancarie garantite nel luglio 2008 effettuando le prime cessioni di mutui da parte di due banche del Gruppo, Banco di Brescia e Banca Regionale Europea, per un valore complessivo, a tale data, di 2 miliardi di euro. Successivamente, nel corso degli esercizi 2008 – 2010, tutte le banche rete del Gruppo sono entrate a far parte del programma cedendo progressivamente quote dei propri attivi; ulteriori cessioni di attivi sono state poi concluse in ciascuno degli esercizi successivi. In particolare, nel corso dell’esercizio 2014, sono state effettuate due cessioni di attivi: la prima in data 1 giugno 2014, per complessivi 625 milioni di euro e la seconda, con efficacia dal 1 novembre 2014, per complessivi 586 milioni di euro. Questa la ripartizione degli attivi ceduti fra le banche originator: CESSIONI DI ATTIVI A UBI FINANCE – ANNO 2014 (dati in migliaia di euro) DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA POP. COMM. E INDUSTRIA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI UBI BANCA PRIVATE CESSIONE TOTALE DI CUI BRE Cessione del 01.06.2014 625.118 254.632 - - 141.576 - 127.893 101.016 - - Cessione del 01.11.2014 586.162 - 243.586 244.927 - 54.555 - - 22.542 20.551 1.211.280 254.632 243.586 244.927 141.576 54.555 127.893 101.016 22.542 20.551 Totale cessioni 2014 Nota Integrativa 565 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Si segnala inoltre, per completezza di informazione, che nel corso del secondo semestre 2014 sono stati retrocessi da UBI Finance alle Banche Originator alcuni attivi che non rispettavano i criteri per l’eligibilità nel cover pool dell’operazione.-Di seguito gli importi retrocessi a ciascuna Banca Originator, in termini di debito residuo capitale: RETROCESSIONI DI ATTIVI A BANCHE ORIGINATOR – ANNO 2014 (dati in migliaia di euro) DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA POP. COMM. E INDUSTRIA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI UBI BANCA PRIVATE RETROCESSIONE TOTALE DI CUI BRE Retrocessione del 08.09.2014 4.923 1.118 505 949 1.052 - 1.299 - - - Retrocessione del 05.10.2014 17.247 4.001 4.871 2.805 2.454 - 1.691 866 560 - Totale retrocessioni 2014 22.170 5.119 5.376 3.753 3.506 - 2.990 866 560 - Alla data del 31 dicembre 2014 il portafoglio di mutui ceduto a garanzia delle emissioni, che contabilmente è rimasto iscritto negli attivi di ciascuna banca cedente, ammontava ad oltre 14,530 miliardi di euro complessivi in termini di debito residuo capitale. La tabella seguente espone, nel totale e per ciascuna Banca Originator, la distribuzione del portafoglio (debito residuo capitale) per classe qualitativa dei crediti al 31.12.2014, secondo la classificazione utilizzata nella documentazione dell’operazione OBG: TIPOLOGIA DI CREDITI dati al 31.12.2014 (Debito residuo capitale in migliaia di euro) DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA POP. COMM. E INDUSTRIA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI UBI BANCA PRIVATE 205.176 PORTAFOGLIO COMPLESSIVO DI CUI BRE DI CUI BANCO DI BRESCIA 12.286.517 1.407.450 2.238.520 2.872.063 1.054.581 1.712.784 1.735.308 851.856 208.779 1.840.732 233.263 380.631 364.622 191.759 241.471 254.636 108.835 39.106 26.408 14.127.249 1.640.713 2.619.152 3.236.686 1.246.339 1.954.256 1.989.943 960.691 247.885 231.584 402.865 56.291 91.386 87.278 26.314 27.732 52.875 38.903 13.073 9.013 14.530.115 1.697.004 2.710.538 3.323.963 1.272.653 1.981.988 2.042.818 999.595 260.959 240.597 Performing loans Arrears loans Collateral Portfolio (1+2) Defaulted Loans Totale portafoglio UBI Finance Nel corso dell’esercizio 2014 tale portafoglio ha generato incassi complessivi per 1,644 miliardi di euro, così ripartiti fra i portafogli dei diversi Originator: INCASSI (dati in migliaia di euro) PORTAFOGLIO COMPLESSIVO DI CUI BRE DI CUI BANCO DI BRESCIA 1.644.277 198.600 300.802 Incassi esercizio 2014 (*) DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA 405.336 157.548 DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA POP. COMM. E INDUSTRIA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI UBI BANCA PRIVATE 149.471 239.641 136.205 31.725 24.950 (*) Nota: incluso - ove del caso - quanto derivante dalla retrocessione di attivi agli originator. Nell’ambito del plafond di emissioni previste dal Programma, che come già ricordato è stato recentemente innalzato dai dieci miliardi iniziali a quindici miliardi, dei, UBI Banca ha emesso Obbligazioni bancarie garantite per complessivi 11,515 miliardi di euro; nella tabella seguente si riportano le caratteristiche delle singole emissioni: N. serie (*) ISIN Denominazione Data di emissione Data di scadenza Capitale (**) Mercato 1 IT0004533896 UBI BANCA 3,625% CB due 23.9.2016 23.09.2009 23.09.2016 1.000.000.000 Investitori istituzionali 2 IT0004558794 UBI BANCA 4,000% CB due 16.12.2019 16.12.2009 16.12.2019 1.000.000.000 Investitori istituzionali 3 IT0004599491 UBI BANCA TV CB due 30.04.2022 30.04.2010 30.04.2022 170.454.548 privata - BEI 4 IT0004619109 UBI BANCA 3,375% CB due 15.09.2017 15.09.2010 15.09.2017 1.000.000.000 Investitori istituzionali 5 IT0004649700 UBI BANCA 3,125% CB due 18.10.2015 18.10.2010 18.10.2015 500.000.000 Investitori istituzionali 6 IT0004682305 UBI BANCA 5,250% CB due 28.01.2021 28.01.2011 28.01.2021 1.000.000.000 Investitori istituzionali 7 IT0004692346 UBI BANCA 4,500% CB due 22.02.2016 22.02.2011 22.02.2016 750.000.000 Investitori istituzionali 8 IT0004777444 UBI BANCA TV CB due 18.11.2021 18.11.2011 18.11.2021 194.400.000 privata - BEI 12 IT0004966195 UBI BANCA 3,125% CB due 14.10.2020 14.10.2013 14.10.2020 1.500.000.000 Investitori istituzionali 13 IT0004983760 UBI BANCA TV CB due 23.12.2018 23.12.2013 24.12.2018 1.000.000.000 Retained 14 IT0004992878 UBI BANCA 3,125% CB due 05.02.2024 05.02.2014 05.02.2024 1.000.000.000 Investitori istituzionali 15 IT0005002677 UBI BANCA TV CB due 05.03.2019 05.03.2014 05.03.2019 700.000.000 Retained 16 IT0005057945 UBI BANCA TV CB due 13.10.2017 13.10.2014 13.10.2017 700.000.000 Retained 17 IT0005067076 UBI BANCA TV CB due 07.02.2025 07.11.2014 07.02.2025 1.000.000.000 Investitori istituzionali TOTALE 11.514.854.548 Note: (*) Le emissioni serie n. 9, 10 e 11 (retained) sono state estinte per naturale scadenza nel febbraio 2014. (**) per le obbligazioni in ammortamento si indica il valore nominale residuo alla data di riferimento del presente bilancio 566 Relazioni e Bilanci 2014 Tutte le obbligazioni sopra indicate presentavano, alla data del 31 dicembre 2014, rating pari ad A+ (negative watch) da parte di Fitch e A2 (negative watch) da parte di Moody’s; si segnala tuttavia che nel mese di gennaio 2015 l’agenzia Moody’s ha provveduto ad innalzare il rating del programma al livello Aa3. Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 5 miliardi - “Programma Retained” Nel corso del primo semestre 2012 è stata perfezionata la strutturazione di un nuovo programma di obbligazioni bancarie garantite, finalizzato ad emettere nuovi titoli obbligazionari che saranno “retained”, ovvero saranno sottoscritti dalla stessa UBI Banca e saranno utilizzati per la stanziabilità in Banca Centrale Europea andando a rafforzare il pool di attivi rifinanziabili a disposizione del Gruppo. A tal fine è stata appositamente costituita una nuova Società Veicolo denominata UBI Finance CB2 Srl, anch’essa partecipata al 60% da UBI Banca4, che riveste la funzione di garante delle emissioni della nuova serie di covered bond. Ad UBI Finance CB2 Srl vengono ceduti dalle banche del Gruppo principalmente mutui commerciali e, in aggiunta, mutui residenziali eleggibili per la normativa nazionale ma non contemplati nelle metodologie delle Agenzie di rating per il primo programma. Infatti, diversamente da quanto effettuato in relazione al Programma Residenziale, il Programma Retained è stato inizialmente strutturato senza prevedere una valutazione da parte delle Agenzie di Rating e pertanto ha beneficiato soltanto dei rating senior della Capogruppo UBI Banca. Nel corso del successivo esercizio 2013, è stata però prevista la possibilità che nell’ambito del Programma siano effettuate emissioni di Obbligazioni Bancarie Garantite “pubbliche”. A tal fine è stata chiesta all’agenzia Fitch di attribuire un rating anche al Programma da 5 miliardi; il rating, attribuito a fine 2013, è pari, alla data di redazione del presente bilancio, a BBB+. A valere su tale programma, UBI Banca potrà emettere Obbligazioni Bancarie Garantite per un importo complessivo di tempo in tempo in essere non superiore a 5 miliardi di euro. Anche per questo secondo programma, il Consiglio di Gestione ha: • individuato gli obiettivi del programma e della prima emissione; • individuato la struttura base dell’operazione, esaminando il portafoglio iniziale di crediti e i criteri di selezione dello stesso nonché la struttura finanziaria dell’operazione ed i test; • v alutato ed approvato gli impatti ed i necessari adeguamenti di natura organizzativa, informatica, considerando che tali interventi erano già stati realizzati per garantire il corretto presidio dei rischi relativi al primo programma; • valutato i rischi connessi con l’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite; • valutato gli assetti organizzativi e gestionali della società veicolo; • valutato i profili giuridici del Programma. Si fa rimando a quanto indicato più sopra in merito al Programma Residenziale per quanto riguarda gli aspetti strutturali, organizzativi ed i rischi dell’operazione, mentre ci si limita a segnalare di seguito i soli punti per i quali il programma da 5 miliardi differisce da quanto indicato in precedenza: A. Liability Swap: al momento non sono state fatte emissioni a tasso fisso e non sono presenti pertanto contratti di liability swap tra la Società Veicolo e controparti terze. B. Conti correnti. Per il secondo programma i conti Interest e Principal Collection sono aperti presso UBI Banca International e non su Bank of New York Mellon. C. La liquidità generata dal Programma In considerazione della tipologia di operazione posta in essere dal Gruppo con il Programma Retained, funzionale ad aumentare la quantità di attivi disponibili per operazioni di rifinanziamento con l’Eurosistema, non era stata prevista in questo caso l’emissione di prestiti obbligazionari per la retrocessione del funding alle banche cedenti. Qualora invece si dovesse procedere a delle emissioni “pubbliche”, come indicato più sopra, a ciascuna Banca Originator verrà riconosciuta, nei limiti della propria quota di partecipazione al Programma, la facoltà di emettere prestiti obbligazionari e il diritto di richiederne la sottoscrizione da parte di UBI Banca, in analogia quanto avviene per il Programma da 15 miliardi. L’evoluzione del Programma Retained di Covered Bond UBI Banca Il portafoglio iniziale a garanzia delle emissioni del Programma Retained è stato ceduto in due tranches nel corso del primo semestre 2012, ed ha interessato attivi per complessivi 3 miliardi di euro. Hanno ceduto i propri attivi Banca Regionale Europea, Banca Popolare di Ancona, Banca Popolare Commercio ed Industria, Banca di Valle Camonica Banca Popolare di Bergamo, Banco di Brescia, Banco di San Giorgio (poi incorporato in Banca Regionale Europea) e Banca Carime, mentre UBI Banca Private ha aderito anch’essa al secondo programma di Covered Bond, ma non ha effettuato finora alcuna cessione di attivi. Nel corso dell’esercizio 2014 sono state perfezionate nuove cessioni per 350 milioni di euro. Nella tabella seguente si riporta il dettaglio degli importi ceduti nel 2014 da ciascun originator: CESSIONI DI ATTIVI A UBI FINANCE CB2 - ANNO 2014 (dati in migliaia di euro) DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI BANCA POP. COMM. E INDUSTRIA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA - - 59.640 28.597 38.459 - 90.344 84.926 - - - - 84.926 59.640 28.597 38.459 - DI CUI BANCO DI BRESCIA CESSIONE TOTALE DI CUI BRE Cessione del 01.06.2014 174.502 47.807 Cessione del 01.11.2014 175.270 - totale cessioni 2014 349.772 47.807 90.344 Il portafoglio ceduto, che – come già per il primo programma - è rimasto contabilmente iscritto negli attivi di ciascuna banca cedente, ammontava al 31 dicembre 2014 a poco meno di 3,154 miliardi di euro complessivi. 4 La società viene consolidata da UBI Banca nel Bilancio Consolidato di Gruppo, secondo le norme contabili vigenti. Nota Integrativa 567 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Nella tabella seguente si riporta, nel totale e per ciascuna Banca Originator, la distribuzione del portafoglio (debito residuo capitale) per classe qualitativa dei crediti al 31.12.2014: TIPOLOGIA DI CREDITI - dati al 31/12/2014 (Debito residuo capitale - in migliaia di euro) Performing loans Arrears loans Collateral Portfolio (1+2) Defaulted Loans Totale portafoglio UBI Finance Cb 2 PORTAFOGLIO COMPLESSIVO DI CUI BRE DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI BANCA POP. COMM. E INDUSTRIA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA 2.545.516 491.157 494.417 609.684 352.799 266.223 246.303 84.934 425.389 78.519 81.508 72.198 122.131 23.748 30.324 16.961 2.970.905 569.675 575.925 681.881 474.930 289.972 276.626 101.895 183.705 19.059 38.301 23.360 46.239 18.591 32.366 5.789 3.154.611 588.735 614.226 705.241 521.169 308.563 308.992 107.684 Anche per il portafoglio ceduto a UBI Finance CB 2, il Master Servicer UBI Banca ha delegato alle Banche Originator, in qualità di Subservicer, le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto da ciascun Originator, con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Crediti della Capogruppo. Di seguito si riporta l’ammontare delle somme complessivamente incassate su ogni portafoglio nel’esercizio 2014: INCASSI (dati in migliaia di euro) PORTAFOGLIO COMPLESSIVO DI CUI BRE DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI BANCA POP. COMM. E INDUSTRIA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA 437.341 84.787 80.572 99.187 64.287 47.119 43.510 17.878 incassi esercizio 2014 Nell’ambito del Programma sono state fatte due emissioni di Covered Bond nell’esercizio 2012, ed una nell’esercizio 2014, per complessivi 2,3 miliardi di euro. Alla data di redazione del presente bilancio non sono state fatte emissioni pubbliche e pertanto tutte le emissioni in essere ad oggi sono “retained” nel portafoglio di UBI Banca. Si riportano di seguito le caratteristiche delle singole emissioni: N. serie ISIN Denominazione Data di emissione Data di scadenza Capitale (*) Mercato 1 IT0004818701 UBI BANCA TV CB2 due 28.05.2018 28.05.2012 28.05.2018 1.260.000.000 Retained 2 IT0004864663 UBI BANCA TV CB2 due 29.10.2022 29.10.2012 29.10.2022 500.000.000 Retained 3 IT0005002842 UBI BANCA TV CB2 due 05.03.2019 05.03.2014 05.03.2019 200.000.000 Retained Totale 1.960.000.000 Nota: (*) per le obbligazioni in ammortamento si indica il valore nominale residuo alla data di riferimento del presente bilancio. F. Modelli per la misurazione del rischio di credito In merito alla misurazione del rischio di credito, Il Gruppo UBI ha sviluppato un modello di Portfolio Credit Risk attraverso il motore di calcolo PCRE di Algorithmics: esso considera il rischio complessivo di un portafoglio di crediti modellizzando e catturando la componente derivante dalla correlazione dei default delle controparti, calcolando le perdite creditizie e il capitale a rischio di credito a livello di portafoglio. Il modello annovera, fra i vari input, le variabili di PD e LGD utilizzate per finalità di vigilanza. SEZIONE 2 - Rischi di mercato 2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vigilanza Informazioni di natura qualitativa Per quanto riguarda gli aspetti generali e organizzativi si rimanda alla corrispondente informativa relativa al “rischio di tasso di interesseportafoglio di negoziazione” presente nel bilancio consolidato. Di seguito si riportano i principali limiti operativi per il 2014 (incluse riallocazioni e eventuali nuovi limiti definiti nel corso del secondo semestre): •M assima Perdita Accettabile UBI Trading Book • E arly Warning su Massima Perdita Accettabile • L imite di VaR a 1 giorno UBI Trading Book • Early Warning su VaR 568 Relazioni e Bilanci 2014 Euro 141,4 milioni 70% MPA Euro 28,3 milioni 80% VaR Informazioni di natura quantitativa 1.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione EURO Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni Durata indeterminata 1. Attività per cassa - 2 656 199.612 594.781 1 4 - 1.1 Titoli di debito - 2 656 199.612 594.781 1 4 - - con opzione rimborso anticipato - - 401 - 1 - - - - altri - 2 255 199.612 594.780 1 4 - 1.2 Altre attività - - - - - - - - 2. Passività per cassa - 415.669 - - - - - - 2.1 P.C.T. passivi - 415.669 - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - - 3. Derivati finanziari (70.865) (649.954) 373.813 39.730 466.329 150.260 443.643 - - (397.862) 428 (22) 397.930 (92) - - 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - (397.862) 428 (22) 397.930 (92) - - - Altri derivati - Posizioni lunghe - 40.264 17.299 332 399.441 2 - - - Posizioni corte - 438.126 16.871 354 1.511 94 - - (70.865) (252.092) 373.385 39.752 68.399 150.352 443.643 - - (122.715) (4) (7.688) (7.333) 1.096 136.666 - 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni - Posizioni lunghe - 3.010.309 164.251 192.206 178.336 345.250 2.588.698 - - Posizioni corte - 3.133.024 164.255 199.894 185.669 344.154 2.452.032 - - Altri derivati (70.865) (129.377) 373.389 47.440 75.732 149.256 306.977 - - Posizioni lunghe 199.227 15.336.254 3.128.667 1.232.614 9.202.260 6.057.890 2.778.490 - - Posizioni corte 270.092 15.465.631 2.755.278 1.185.174 9.126.528 5.908.634 2.471.513 - 1.2 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione DOLLARO STATI UNITI Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni Durata indeterminata 1. Attività per cassa - - - - - - - - 1.1 Titoli di debito - - - - - - - - - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 1.2 Altre attività - - - - - - - - 2. Passività per cassa - - - - - - - - 2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - (5.133) (8.220) (4.316) 1.099 (412) - - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - Altri derivati - Posizioni lunghe - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - (5.133) (8.220) (4.316) 1.099 (412) - - - (14) - (7) - - - - - Opzioni - Posizioni lunghe - 105.249 140.905 183.602 57.951 - - - - Posizioni corte - 105.263 140.905 183.609 57.951 - - - - Altri derivati - (5.119) (8.220) (4.309) 1.099 (412) - - - Posizioni lunghe - 615.316 15.422 30.880 32.585 41.183 - - - Posizioni corte - 620.435 23.642 35.189 31.486 41.595 - - Nota Integrativa 569 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 1.3 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione FRANCO SVIZZERO Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni Durata indeterminata 1. Attività per cassa - - - - - - - - 1.1 Titoli di debito - - - - - - - - - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 1.2 Altre attività - - - - - - - - 2. Passività per cassa - - - - - - - - 2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - (603.098) (749) (715) 183 - - - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - Altri derivati - Posizioni lunghe - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - (603.098) (749) (715) 183 - - - - - - - - - - - - Opzioni - Posizioni lunghe - - 4.005 8.327 - - - - - Posizioni corte - - 4.005 8.327 - - - - - Altri derivati - (603.098) (749) (715) 183 - - - - Posizioni lunghe - 5.670 - 366 183 - - - - Posizioni corte - 608.768 749 1.081 - - - - 1.4 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione STERLINA INGLESE Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni Durata indeterminata 1. Attività per cassa - - - - - - - - 1.1 Titoli di debito - - - - - - - - - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 1.2 Altre attività - - - - - - - - 2. Passività per cassa - - - - - - - - 2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - (18.609) (257) 514 - - - - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - Altri derivati - Posizioni lunghe - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - (18.609) (257) 514 - - - - - - - - - - - - - Opzioni - Posizioni lunghe - 2.365 787 2.199 - - - - - Posizioni corte - 2.365 787 2.199 - - - - - Altri derivati - (18.609) (257) 514 - - - - - Posizioni lunghe - 73.872 385 514 - - - - - Posizioni corte - 92.481 642 - - - - - 570 Relazioni e Bilanci 2014 1.5 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione DOLLARO CANADESE Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni Durata indeterminata 1. Attività per cassa - - - - - - - - 1.1 Titoli di debito - - - - - - - - - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 1.2 Altre attività - - - - - - - - 2. Passività per cassa - - - - - - - - 2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - (26) - - - - - - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - Altri derivati - Posizioni lunghe - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - (26) - - - - - - - - - - - - - - - Opzioni - Posizioni lunghe - 56 - 110 - - - - - Posizioni corte - 56 - 110 - - - - - Altri derivati - (26) - - - - - - - Posizioni lunghe - 9.724 - - - - - - - Posizioni corte - 9.750 - - - - - - 1.6 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione YEN GIAPPONE Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni Durata indeterminata 1. Attività per cassa - - - - - - - - 1.1 Titoli di debito - - - - - - - - - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 1.2 Altre attività - - - - - - - - 2. Passività per cassa - - - - - - - - 2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - (606) (109) (344) - - - - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - Altri derivati - Posizioni lunghe - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - (606) (109) (344) - - - - - - - - - - - - - Opzioni - Posizioni lunghe - 112 335 317 207 - - - - Posizioni corte - 112 335 317 207 - - - - Altri derivati - (606) (109) (344) - - - - - Posizioni lunghe - 156.348 - - - - - - - Posizioni corte - 156.954 109 344 - - - - Nota Integrativa 571 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 1.7 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione ALTRE VALUTE Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni Durata indeterminata 1. Attività per cassa - - - - - - - - 1.1 Titoli di debito - - - - - - - - - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 1.2 Altre attività - - - - - - - - 2. Passività per cassa - - - - - - - - 2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - (112.662) 702 234 - - - - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - Altri derivati - Posizioni lunghe - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - (112.662) 702 234 - - - - - (1) - - - - - - - Opzioni - Posizioni lunghe - 747 1.403 1.153 - - - - - Posizioni corte - 748 1.403 1.153 - - - - - Altri derivati - (112.661) 702 234 - - - - - Posizioni lunghe - 22.475 1.873 1.107 293 - - - - Posizioni corte - 135.136 1.171 873 293 - - - 2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione Quotati Tipologia operazioni/Indice quotazione Non quotati ITALIA STATI UNITI GERMANIA A. Titoli di capitale 4.504 - - 445 - posizioni lunghe 4.504 - - 445 - - - - (1) - - - - posizioni lunghe - - - - - posizioni corte 1 - - - C. Altri derivati su titoli di capitale - - - - - posizioni lunghe - - - - - posizioni corte - - - - D. Derivati su indici azionari 1.907 (15.637) 16.635 - - posizioni lunghe 1.907 - 16.635 - - 15.637 - - - posizioni corte B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale - posizioni corte La voce A. Titoli di capitale posizioni lunghe, si riferisce ai titoli di capitale di proprietà in valute diverse dall’euro; i derivati si riferiscono a contratti futures su indici azionari e su titoli di capitale. 572 Relazioni e Bilanci 2014 3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi di sensitività Il grafico seguente mostra l’andamento del VaR nel corso del 2014 per i portafogli di Trading di UBI Banca. Evoluzione rischi di mercato: Market VaR giornaliero UBI Banca nel 2014 25.000.000 20.000.000 15.000.000 10.000.000 5.000.000 14 .1 2. 20 14 02 02 .1 1. 20 14 .1 0. 20 14 02 02 .0 9. 20 14 02 .0 8. 20 14 .0 7. 20 14 02 02 .0 6. 20 14 .0 5. 20 14 02 02 .0 4. 20 14 02 .0 3. 20 14 20 2. .0 02 02 .0 1. 20 14 0 Si riporta di seguito il VaR distinto per fattori di rischio, calcolato sul portafoglio di negoziazione totale di UBI Banca al 31 dicembre 2014. Evoluzione rischi di mercato: Market VaR giornaliero UBI Banca nel 2014 Portafoglio di Trading di UBI Banca 31.12.2014 Rischio cambio 4.262 Rischio tasso 1.154.672 Rischio azionario 386.859 Rischio credito 2.254.334 Rischio volatilità 22.489 Effetto diversificazione(1) (829.406) Totale 2.993.209 (1) L'effetto di diversificazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio del Gruppo. Analisi di Backtesting L’analisi di backtesting, finalizzata a verificare la capacità previsionale del modello di VaR adottato, utilizza un Profit & Loss effettivo calcolato sulla base dei rendimenti delle posizioni del portafoglio alla giornata precedente. Viene presentata di seguito l’analisi di backtesting sul portafoglio di negoziazione di UBI Banca per il 2014. UBI Banca Trading Book: Backtesting 2014 Milioni VaR 9 P&L 6 3 0 -3 -6 -9 -12 -15 -18 -21 -24 02.01 27.01 21.02 18.03 12.04 07.05 01.06 26.06 21.07 15.08 09.09 04.10 29.10 23.11 18.12 Nota Integrativa 573 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Analisi di Stress Test Il Gruppo dispone di un programma di stress testing, volto ad analizzare la reazione dei portafogli a shock dei fattori di rischio, con l’obiettivo di verificare la capacità del patrimonio di vigilanza di assorbire ingenti perdite potenziali e di individuare le eventuali misure necessarie a ridurre i rischi e a preservare il patrimonio stesso. Le prove di stress basate su shock teorici hanno ad oggetto movimenti estremi creati ad hoc delle curve di tasso (a breve, medio e lungo termine), dei credit spread, dei tassi di cambio, dei prezzi delle azioni e delle volatilità. Nella tabella sottostante vengono riportati i risultati degli stress test teorici effettuati sui portafogli di UBI Banca. Effetto degli shock teorici sui portafogli di Trading e Banking Book UBI Banca Dati al 31.12.2014 Risk Factors IR Shock Shock +1bp Risk Factors IR Shock Shock -1bp Risk Factors IR Shock Bear Steepening Risk Factors IR Shock Bull steepening Risk Factors IR Shock Bear Flattening Risk Factors IR Shock Bull Flattening Risk Factors Equity Shock +10% Risk Factors Equity Shock -10% Risk Factors Volatility Shock +20% Risk Factors Volatility Shock -20% Risk Factors Forex Shock +15% Risk Factors Forex Shock -15% Risk Factors Credit Spread UBI TRADING BOOK VIG 31.12.14 UBI BANKING BOOK 31.12.14 TOTALE UBI 31.12.14 Variazione NAV Variazione NAV Variazione NAV -149.020 -0,01% -720.648 0,00% -869.669 0,00% 148.584 0,01% 719.739 0,00% 868.323 0,00% -996.414 -0,09% -7.383.478 -0,05% -8.379.892 -0,05% 1.175.322 0,10% 27.148.174 0,17% 28.323.496 0,16% -1.146.486 -0,10% -28.001.139 -0,17% -29.147.624 -0,16% 979.367 0,08% 4.054.397 0,03% 5.033.764 0,03% 793.213 0,06% 8.964.112 0,05% 9.757.325 0,05% -793.213 -0,06% -8.964.112 -0,05% -9.757.325 -0,05% -22.964 0,00% 1.318.318 0,01% 1.295.353 0,01% 33.166 0,00% -1.412.138 -0,01% -1.378.972 -0,01% -26.681 0,00% -745.128 0,00% -771.809 0,00% 26.681 0,00% 745.128 0,00% 771.809 0,00% Shock -17.803.002 -1,45% -872.767.542 -5,14% -890.570.544 -4,89% Flight to quality scenario -18.865.687 -1,54% -880.463.548 -5,18% -899.329.235 -4,94% L’analisi evidenzia una spiccata sensibilità dei portafogli di UBI Banca a shock sui credit spread (coerentemente con la presenza di titoli governativi italiani e di titoli corporate) e a shock dei tassi di interesse (coerentemente con la presenza di titoli obbligazionari e derivati su tasso all’interno dei portafogli di UBI). Il sistema dei controlli per i portafogli di Trading Book è ripreso anche per alcuni portafogli appartenenti al Banking Book. Il grafico seguente mostra l’andamento del VaR nel corso del 2014 per i portafogli di Banking di UBI Banca. Evoluzione rischi di mercato: Market VaR giornaliero dei portafogli bancari di UBI Banca nel 2014 220.000.000 200.000.000 180.000.000 160.000.000 140.000.000 120.000.000 14 .1 2. 20 14 02 02 .1 1. 20 14 .1 0. 20 14 02 02 .0 9. 20 14 02 .0 8. 20 14 .0 7. 20 14 02 02 .0 6. 20 14 .0 5. 20 14 02 02 .0 4. 20 14 .0 3. 20 14 02 20 2. .0 02 02 .0 1. 20 14 100.000.000 Il market VaR non comprende il VaR sui titoli classificati nella categoria contabile Held to Maturity e il VaR sugli Hedge Fund. 574 Relazioni e Bilanci 2014 Si riporta di seguito il VaR distinto per fattori di rischio, calcolato sul portafoglio bancario totale di UBI Banca al 31 dicembre 2014. Portafoglio di Banking di UBI Banca 31.12.2014 Rischio cambio 53.381 Rischio tasso 12.956.186 Rischio azionario 2.025.334 Rischio credito 130.604.936 Rischio volatilità 316.405 Effetto diversificazione(1) (14.984.967) Totale 130.971.275 (1) L'effetto di diversificazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio del Gruppo. 2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo - Portafoglio bancario Il portafoglio bancario è costituito da tutti gli strumenti finanziari attivi e passivi non compresi nel portafoglio di negoziazione di cui alla sezione 2.1. Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono: sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili della banca (cash flow risk); sul valore attuale netto degli assets e delle liabilities, impattando sul valore attuale dei cash flows futuri (fair value risk). Il controllo e la gestione del rischio di tasso di interesse strutturale - da fair value e da cash flow - vengono effettuati in modo accentrato dalla Capogruppo, all’interno del framework definito annualmente della Policy a presidio dei Rischi Finanziari del Gruppo UBI Banca che individua metodologie e modelli di misurazione e limiti o soglie di attenzione, riguardo al margine di interesse e alla sensitivity del valore economico del Gruppo. La misurazione, il monitoraggio ed il reporting dell’esposizione al rischio tasso di interesse sono effettuati a livello consolidato ed individuale dall’Area Controllo Rischi Finanziari, Operativi e di Equilibrio Strutturale della Capogruppo, che provvede su base mensile: ad effettuare un’analisi di sensitività finalizzata alla misurazione della variazione del valore del patrimonio sulla base di shocks paralleli dei livelli dei tassi su tutti i bucket temporali della curva; ad effettuare, attraverso un’analisi di gap statico (assumendo cioè che le posizioni siano costanti nel corso del periodo), una simulazione di impatto sul margine di interesse dell’esercizio in corso, considerando l’effetto derivante dall’elasticità delle poste a vista. Sulla base dell’informativa periodicamente prodotta, il servizio ALM della Capogruppo provvede a porre in essere le opportune manovre al fine di evitare lo sconfinamento dei limiti ed eventualmente delle soglie di early warning. L’esposizione al rischio di tasso viene misurata, attraverso modelli di Gap analysis e Sensitivity analysis, su tutti gli strumenti finanziari, attivi e passivi, non inclusi nel portafoglio di negoziazione ai sensi della normativa di vigilanza. L’analisi di sensitivity del valore economico include una stima degli impatti derivanti dal fenomeno di estinzione anticipata di mutui e prestiti, indipendentemente dalla presenza di opzioni di rimborso anticipato definite contrattualmente. Ad essa è affiancata una stima della variazione del margine di interesse. L’analisi di impatto sul margine di interesse viene sviluppata su un orizzonte temporale di 12 mesi, tenendo in considerazione sia la variazione del margine sulle poste a vista (comprensiva del fenomeno della vischiosità) sia quella sulle poste a scadenza. In tale analisi viene inoltre inclusa una stima dell’effetto reinvestimento/rifinanziamento dei flussi in scadenza. La Policy a presidio dei Rischi Finanziari del Gruppo UBI Banca 2014 stabilisce, per la Sensitivity delle poste a scadenza e delle poste a vista rappresentate mediante il modello comportamentale, un livello Target pari al 7,5% del Patrimonio di Vigilanza individuale ed un Early Warning pari al 10% (soglia definita dall’Autorità di Vigilanza con riferimento al rischio tasso del Banking Book). Il valore da confrontare con la soglia di attenzione è dato dal valore assoluto della Sensitivity negativa che deriva dalla applicazione di due scenari distinti di tasso (shock parallelo di +/-100 b.p. della curva dei tassi). Il rispetto dei limiti individuali è perseguito dalle Società del Gruppo tramite contratti derivati di copertura conclusi con la Capogruppo. UBI Banca procede eventualmente alla chiusura delle posizioni con controparti esterne al Gruppo, operando coerentemente con gli indirizzi strategici e nell’ambito dei limiti consolidati definiti dagli Organi di Governo societario. Per ulteriori dettagli, si rimanda al corrispondente paragrafo presente nella Nota Informativa del Bilancio consolidato. • • • • B. Attività di copertura del fair value Al fine di ridurre l’esposizione a variazioni avverse di fair value (fair value hedge) dovute al rischio di tasso di interesse, al 31 dicembre 2014 sono in essere coperture tramite strumenti finanziari derivati. Nello specifico sono in essere: coperture specifiche su titoli available for sale a tasso fisso per circa 11,17 miliardi di euro di nominale; coperture specifiche su finanziamenti a tasso fisso per circa 29,6 milioni di euro di nominale; macro coperture generiche su finanziamenti a tasso fisso per circa 26,9 milioni di euro di nominale; coperture specifiche su titoli obbligazionari per circa 19,40 miliardi di euro di nozionale. • • • • I contratti derivati utilizzati sono del tipo Interest Rate Swap e CAP. L’attività di verifica dell’efficacia delle coperture è svolta dall’Area Controllo Rischi Finanziari, Operativi e di Equilibrio Strutturale della Capogruppo. Nel dettaglio, le verifiche di efficacia vengono effettuate secondo quanto previsto dai Principi contabili internazionali attraverso test prospettici all’attivazione della copertura, cui seguono test prospettici e retrospettivi svolti con cadenza mensile. C. Attività di copertura dei flussi finanziari Per UBI Banca non sono presenti relazioni di copertura di flussi finanziari (Cash Flow Hedge). Nota Integrativa 575 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Informazioni di natura quantitativa 1.1 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione EURO Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni A vista Fino a 3 mesi 1. Attività per cassa 11.614.290 15.970.127 5.090.556 394.841 13.735.599 7.536.726 3.160.010 - 1.1 Titoli di debito 191.666 4.462.177 2.346.461 20.664 11.204.232 6.588.671 2.368.518 - Tipologia/Durata residua - con opzione rimborso anticipato - altri 1.2 Finanziamenti a banche - Riserva obbligatoria - altri 1.3 Finanziamenti a clientela Durata indeterminata 4.161 569.861 2.882 10.494 20.788 - - - 187.505 3.892.316 2.343.579 10.170 11.183.444 6.588.671 2.368.518 - 2.822.560 4.130.024 304.981 48.310 190.472 - - - x 528.311 x x x x x x 2.822.560 3.601.713 304.981 48.310 190.472 - - - 8.600.064 7.377.926 2.439.114 325.867 2.340.895 948.055 791.492 - - c/c 1.001.653 - - - - 675 - - - altri finanziamenti 7.598.411 7.377.926 2.439.114 325.867 2.340.895 947.380 791.492 - - con opzione di rimborso anticipato - altri 152.659 2.917.069 589.629 273.832 2.066.668 336.640 754.415 - 7.445.752 4.460.857 1.849.485 52.035 274.227 610.740 37.077 - 2. Passività per cassa 3.944.531 24.246.184 4.968.803 5.084.987 17.904.200 4.048.483 1.024.036 - 2.1 Debiti verso clientela 1.052.368 5.405.522 20.167 137.344 4.624 7.581 12.041 - - c/c 1.026.436 - - - - - - - - altri debiti 25.932 5.405.522 20.167 137.344 4.624 7.581 12.041 - - con opzione di rimborso anticipato - altri - - - - - - - - 25.932 5.405.522 20.167 137.344 4.624 7.581 12.041 - 2.2 Debiti verso banche 2.593.867 13.646.764 1.093.065 1.260.345 - - - - - c/c 2.002.327 - - - - - - - - altri debiti 591.540 13.646.764 1.093.065 1.260.345 - - - - 297.970 5.193.898 3.855.571 3.687.298 17.899.576 4.040.902 1.011.995 - 2.3 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri 2.4 Altre passività - con opzione di rimborso anticipato - altri 3. Derivati finanziari 1.176 111.177 193.693 8.639 34.644 35.373 25.070 - 296.794 5.082.721 3.661.878 3.678.659 17.864.932 4.005.529 986.925 - 326 - - - - - - - - - - - - - - - 326 - - - - - - - - (15.633.201) 8.079.835 1.424.342 6.374.839 1.393.697 (1.915.461) - 3.1 Con titolo sottostante - 113 - 1.645 (16) (94.752) (182.941) - - 113 - 1.645 (16) (94.752) (182.941) - - Opzioni - Posizioni lunghe - 113 - 1.645 - 96.480 52 - - Posizioni corte - - - - 16 191.232 182.993 - - Altri derivati - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - (15.633.314) 8.079.835 1.422.697 6.374.855 1.488.449 (1.732.520) - - (1.574.106) (38.705) (18.294) 1.628.653 1.099 1.355 - - 54.053 114 179.331 1.861.407 1.446 1.355 - - Opzioni + Posizioni lunghe + Posizioni corte - 1.628.159 38.819 197.625 232.754 347 - - - (14.059.208) 8.118.540 1.440.991 4.746.202 1.487.350 (1.733.875) - - Altri derivati + Posizioni lunghe - 5.723.718 8.154.108 1.453.586 11.447.279 3.938.887 - + Posizioni corte - 19.782.926 35.568 12.595 6.701.077 2.451.537 1.733.875 - 225.246 (225.245) - - - - - - 4. Altre operazioni fuori bilancio + Posizioni lunghe + Posizioni corte 576 Relazioni e Bilanci 2014 1.072.370 1.254 - - - - - - 847.124 226.499 - - - - - - 1.2 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione DOLLARO STATI UNITI Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni Durata indeterminata 1. Attività per cassa 29.752 357.913 17.327 1.274 37.636 7.724 - - 1.1 Titoli di debito 450 - - - 27.443 - - - - con opzione rimborso anticipato 450 - - - 27.443 - - - - altri - - - - - - - - 2.887 177.296 560 - - - - - x - x x x x x x 1.2 Finanziamenti a banche - Riserva obbligatoria - altri 1.3 Finanziamenti a clientela 2.887 177.296 560 - - - - - 26.415 180.617 16.767 1.274 10.193 7.724 - - - c/c 15.129 - - - - - - - - altri finanziamenti 11.286 180.617 16.767 1.274 10.193 7.724 - - - con opzione di rimborso anticipato - altri 2. Passività per cassa 18 11.064 - 225 1.804 2.480 - - 11.268 169.553 16.767 1.049 8.389 5.244 - - 312.162 145.540 655 - - - - - 2.1 Debiti verso clientela 67 - - - - - - - - c/c 67 - - - - - - - - altri debiti - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.2 Debiti verso banche 312.095 145.540 655 - - - - - - c/c 312.086 - - - - - - - - altri debiti 9 145.540 655 - - - - - - - - - - - - - 2.3 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.4 Altre passività - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri 3. Derivati finanziari - - - - - - - - - 24.710 - - (24.710) - - - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - - - - - - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - Altri derivati - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - 24.710 - - (24.710) - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - 24.710 - - (24.710) - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - 24.710 - - - - - + Posizioni corte - - - - 24.710 - - - 4. Altre operazioni fuori bilancio - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - Nota Integrativa 577 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 1.3 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione STERLINA INGLESE Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni A vista Fino a 3 mesi 1. Attività per cassa 4.306 2.953 4.311 9.291 16.851 - - - 1.1 Titoli di debito 765 - 4.311 9.291 16.851 - - - Tipologia/Durata residua - con opzione rimborso anticipato - altri 1.2 Finanziamenti a banche - Riserva obbligatoria - altri Durata indeterminata - - - - - - - - 765 - 4.311 9.291 16.851 - - - 3.471 - - - - - - - x - x x x x x x 3.471 - - - - - - - 1.3 Finanziamenti a clientela 70 2.953 - - - - - - - c/c 69 - - - - - - - - altri finanziamenti 1 2.953 - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri 1 2.953 - - - - - - 13.682 8.859 - - - - - - 2.1 Debiti verso clientela 2. Passività per cassa 2.584 - - - - - - - - c/c 2.584 - - - - - - - - altri debiti - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.2 Debiti verso banche 11.098 8.859 - - - - - - - c/c 11.097 - - - - - - - - altri debiti 1 8.859 - - - - - - - - - - - - - - 2.3 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.4 Altre passività - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri 3. Derivati finanziari - - - - - - - - - 28.245 - (8.987) (19.258) - - - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - - - - - - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - Altri derivati - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - 28.245 - (8.987) (19.258) - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - 28.245 - (8.987) (19.258) - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - 28.245 - - - - - + Posizioni corte - - - 8.987 19.258 - - - 4. Altre operazioni fuori bilancio - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 578 Relazioni e Bilanci 2014 1.4 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione FRANCO SVIZZERO Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi 1. Attività per cassa 3.984 607.452 32.377 - - - - - 1.1 Titoli di debito - - - - - - - - Tipologia/Durata residua Oltre 10 anni Durata indeterminata - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 3.835 607.452 9.148 - - - - - x - x x x x x x 3.835 607.452 9.148 - - - - - 149 - 23.229 - - - - - 1.2 Finanziamenti a banche - Riserva obbligatoria - altri 1.3 Finanziamenti a clientela - c/c 59 - - - - - - - - altri finanziamenti 90 - 23.229 - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - altri 2. Passività per cassa - - - - - - - - 90 - 23.229 - - - - - 29.889 12.891 - - - - - - 2.1 Debiti verso clientela 13 - - - - - - - - c/c 13 - - - - - - - - altri debiti - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.2 Debiti verso banche 29.876 12.891 - - - - - - - c/c 29.876 - - - - - - - - altri debiti - 12.891 - - - - - - - - - - - - - - 2.3 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.4 Altre passività - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri 3. Derivati finanziari - - - - - - - - - - - - - - - - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - - - - - - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - Altri derivati - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - (204.590) (12.475) 217.065 - - - - - 4. Altre operazioni fuori bilancio + Posizioni lunghe 12.475 - 217.065 - - - - - + Posizioni corte 217.065 12.475 - - - - - - Nota Integrativa 579 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 1.5 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione DOLLARO CANADESE Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni A vista Fino a 3 mesi 1. Attività per cassa 376 1.422 - - - - - - 1.1 Titoli di debito - - - - - - - - Tipologia/Durata residua Durata indeterminata - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 322 1.422 - - - - - - x - x x x x x x 1.2 Finanziamenti a banche - Riserva obbligatoria - altri 322 1.422 - - - - - - 1.3 Finanziamenti a clientela 54 - - - - - - - - c/c 54 - - - - - - - - altri finanziamenti - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 1.708 640 - - - - - - - - - - - - - - 2. Passività per cassa 2.1 Debiti verso clientela - c/c - - - - - - - - - altri debiti - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.2 Debiti verso banche 1.708 640 - - - - - - - c/c 1.708 - - - - - - - - altri debiti - 640 - - - - - - - - - - - - - - 2.3 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.4 Altre passività - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri 3. Derivati finanziari - - - - - - - - - - - - - - - - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - - - - - - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - Altri derivati - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 4. Altre operazioni fuori bilancio - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 580 Relazioni e Bilanci 2014 1.6 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione YEN GIAPPONE Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi 1. Attività per cassa 3.449 1.614 867 - - - - - 1.1 Titoli di debito - - - - - - - - Tipologia/Durata residua Oltre 10 anni Durata indeterminata - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 3.325 1.614 867 - - - - - x - x x x x x x 1.2 Finanziamenti a banche - Riserva obbligatoria - altri 3.325 1.614 867 - - - - - 1.3 Finanziamenti a clientela 124 - - - - - - - - c/c 124 - - - - - - - - altri finanziamenti - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 1.713 3.443 - - - - - - 2.1 Debiti verso clientela 2. Passività per cassa 2 - - - - - - - - c/c 2 - - - - - - - - altri debiti - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.2 Debiti verso banche 1.711 3.443 - - - - - - - c/c 1.711 - - - - - - - - altri debiti - 3.443 - - - - - - - - - - - - - - 2.3 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.4 Altre passività - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri 3. Derivati finanziari - - - - - - - - - - - - - - - - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - - - - - - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - Altri derivati - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 4. Altre operazioni fuori bilancio - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - Nota Integrativa 581 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 1.7 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione ALTRE VALUTE Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi 1. Attività per cassa 19.454 112.194 984 - - - - - 1.1 Titoli di debito - - - - - - - - Tipologia/Durata residua Oltre 10 anni Durata indeterminata - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 10.734 2.339 984 - - - - - x - x x x x x x 1.2 Finanziamenti a banche - Riserva obbligatoria - altri 10.734 2.339 984 - - - - - 1.3 Finanziamenti a clientela 8.720 109.855 - - - - - - - c/c 8.565 - - - - - - - - altri finanziamenti 155 109.855 - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - altri - - - - - - - - 155 109.855 - - - - - - 2. Passività per cassa 7.717 13.717 - - - - - - 2.1 Debiti verso clientela 3.585 - - - - - - - - c/c 3.585 - - - - - - - - altri debiti - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.2 Debiti verso banche 4.132 13.717 - - - - - - - c/c 4.131 - - - - - - - - altri debiti 1 13.717 - - - - - - - - - - - - - - 2.3 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.4 Altre passività - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri 3. Derivati finanziari - - - - - - - - - - - - (2.749) - - - 3.1 Con titolo sottostante - - - - (2.749) - - - - - - - (2.749) - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - 2.749 - - - - Altri derivati - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - - - - - - - - - Altri derivati + Posizioni lunghe - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - (211) 211 - - - - - - 801 1.012 - - - - - - 1.012 801 - - - - - - 4. Altre operazioni fuori bilancio + Posizioni lunghe + Posizioni corte 582 Relazioni e Bilanci 2014 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività Per UBI Banca, al 31 dicembre 2014 sono stati rilevati livelli di sensitivity positivi in entrambi gli scenari contemplati dalla Policy aziendale sui rischi finanziari. Più in dettaglio: nello scenario di variazione positiva della curva dei tassi (+100 bp), l’esposizione registrata in termini di sensitivity risulta pari a +12,40 milioni. nello scenario di variazione negativa della curva dei tassi (-100 bp), invece, si evidenzia un livello di sensitivity pari a +17,67 milioni di euro. Tale esposizione risulta influenzata dal vincolo di non negatività imposto ai tassi (ad oggi prossimi a zero) e dunque dall’applicazione di un floor allo shift della relativa curva. • • Entrambi i livelli presentati includono, coerentemente con quanto previsto dai documenti di Policy, la modellizzazione del profilo comportamentale delle poste a vista secondo il modello interno stimato. Gli indicatori risentono dell’incorporazione di Banca 24-7 e Centrobanca in UBI Banca. La normativa prudenziale prevede inoltre che tutti gli intermediari valutino l’effetto sull’esposizione al rischio tasso di una variazione dei tassi di +/- 200 b.p. Nel caso in cui si determini una riduzione del valore economico della banca superiore al 20% dei fondi propri, la Banca Centrale Europea e la Banca d’Italia approfondiscono con la banca i risultati e si riserva di adottare opportuni interventi. La tabella sottostante riporta le misure di rischio rilevate per UBI Banca nello scenario di riferimento, che al 31 dicembre 2014 risulta essere lo scenario di variazione parallela dei tassi di riferimento pari a +200 bp, rapportate al totale Fondi Propri. Indicatori di rischiosità - valori puntuali 31.12.2014 31.12.2013 1,93% 2,90% shift parallelo di +200 bp Riduzione del valore economico / Fondi Propri Al 31 dicembre 2014, l’impatto sul margine di interesse, in ipotesi di shift della curva dei tassi di riferimento pari a +100 basis point, è pari a -35,36 milioni di euro, mentre in ipotesi di riduzione degli stessi (-100 bp) l’impatto sul margine di interesse è stimato in -2,51 milioni di euro. Di seguito è riportato il profilo dei capitali per data di repricing in input al modello interno per il calcolo dell’esposizione al rischio tasso di interesse. Profilo del Gap di periodo (Milioni) 10000 Sbilancio Attivo/Passivo Derivati copertura Estinzioni anticipate Gap Complessivo 5000 0 -5000 -10000 -15000 VISTA Sbilancio 2.839,59 Attivo/Passivo Derivati di copertura Estinzioni Anticipate Gap 2.839,59 Complessivo 1M -5.940,25 3M 6M 1Y 3Y 5Y 6.202,68 1.640,88 -4.387,44 -6.261,11 -2.584,78 -7.398,95 -10.014,20 626,77 1.450,99 4.978,93 7Y 10Y 15Y 20Y Oltre 238,87 1.870,81 -605,31 894,42 987,51 6.448,31 2.921,08 995,94 -3,28 -2,84 -2,76 5,23 9,30 13,03 21,21 43,52 16,88 15,99 16,03 -16,28 -47,34 -77,56 -13.339,19 -3.811,51 2.267,65 -2.936,45 -1.282,18 3.863,53 3.159,96 2.866,75 -608,59 891,58 984,76 Nota Integrativa 583 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 2.3 Rischio di cambio Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio Il rischio di cambio è determinato sulla base della metodologia proposta da Banca Italia ed è quantificata nell’8% della posizione netta in cambi. Quest’ultima è determinata come la componente più elevata (in valore assoluto) fra la sommatoria delle posizioni nette lunghe e la sommatoria delle posizioni nette corte (posizione per singola valuta), cui si aggiunge l’esposizione al rischio cambio implicita negli investimenti in OICR. B. Attività di copertura del rischio di cambio Per quanto attiene l’analisi della copertura del rischio di cambio si rimanda a quanto esposto nel paragrafo relativo all’analisi del rischio di tasso di interesse. Informazioni di natura quantitativa L’assorbimento per il rischio cambio di fine esercizio è nullo. 1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati Voci A. Attività finanziarie A.1 Titoli di debito A.2 Titoli di capitale A.3 Finanziamenti a banche A.4 Finanziamenti a clientela A.5 Altre attività finanziarie B. Altre attività C. Passività finanziarie C.1 Debiti verso banche C.2 Debiti verso clientela C.3 Titoli di debito C.4 Altre passività finanziarie D. Altre passività E. Derivati finanziari - Opzioni + Posizioni Lunghe + Posizioni Corte - Altri derivati + Posizioni Lunghe + Posizioni Corte Totale attività Totale passività Sbilancio (+/-) Valute Dollari usa Sterline Yen Dollari canadesi Franchi svizzeri Altre valute Totale 458.832 27.893 7.202 180.745 242.992 7.390 458.358 458.291 67 (16.955) (20) 487.705 487.725 (16.935) 545.709 562.644 1.499.636 1.508.727 (9.091) 37.713 31.218 3.471 3.024 3.790 22.541 19.957 2.584 (18.351) 5.351 5.351 (18.351) 74.772 93.123 121.626 121.015 611 5.931 5.807 124 285 5.156 5.154 2 (1.059) 970 970 (1.059) 156.348 157.407 163.534 163.533 1 1.798 1.744 54 589 2.347 2.347 (26) 166 166 (26) 9.724 9.750 12.277 12.263 14 643.813 620.434 23.379 3.568 42.780 42.767 13 (604.381) 12.331 12.331 (604.381) 6.218 610.599 665.930 665.710 220 132.642 14.057 118.585 1.127 21.432 17.847 3.585 (111.724) 3.304 3.304 (111.724) 23.994 135.718 161.067 160.454 613 1.280.729 59.111 7.202 826.258 388.158 16.749 552.614 546.363 6.251 (752.496) (20) 509.827 509.847 (752.476) 816.765 1.569.241 2.624.070 2.631.702 (7.632) 2. Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività Si veda quanto riportato nella analoga parte relativa al “rischio di tasso di interesse e di prezzo” (sezione 2.1- 2.2). 584 Relazioni e Bilanci 2014 2.4 Gli strumenti derivati A. DERIVATI FINANZIARI A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi Attività sottostanti/Tipologie derivati 1. Titoli di debito e tassi d'interesse a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 2. Titoli di capitale e indici azionari a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 3. Valute e oro a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 4. Merci 5. Altri sottostanti Totale Valori medi 31.12.2014 31.12.2013 Over the counter Controparti Centrali Over the counter Controparti Centrali 43.547.214 7.195.389 36.351.825 4.315.237 2.078.438 2.236.799 36.869 47.899.320 47.199.589 268.550 268.550 34.304 125 34.179 302.854 771.684 56.901.293 8.481.760 48.419.533 4.704.640 2.427.028 2.277.612 21.820 61.627.753 61.839.886 1.240.405 75.850 1.164.555 109 109 1.240.514 994.355 A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi A.2.1 Di copertura 31.12.2014 Attività sottostanti/Tipologie derivati 1. Titoli di debito e tassi d'interesse a) Opzioni b) Swap 31.12.2013 Over the counter Controparti Centrali Over the counter Controparti Centrali 34.856.807 - 20.571.883 - 4.086.274 - 4.299.106 - 30.770.533 - 16.272.777 - c) Forward - - - - d) Futures - - - - e) Altri - - - - - - - - a) Opzioni - - - - b) Swap - - - - 2. Titoli di capitale e indici azionari c) Forward - - - d) Futures - - - - e) Altri - - - - 3. Valute e oro - - - a) Opzioni - - - - b) Swap - - - - c) Forward - - - d) Futures - - - - e) Altri - - - - 4. Merci - - - - 5. Altri sottostanti - - - - Totale 34.856.807 - 20.571.883 - Valori medi 32.727.914 - 18.015.906 - Nella tabella vengono riportati i valori nozionali dei contratti derivati distinti per tipologia contrattuale. I contratti swap si riferiscono a operazioni derivate per lo scambio di tasso di interesse effettuate essenzialmente per le coperture di attività disponibili per la vendita e prestiti obbligazionari di propria emissione. Nota Integrativa 585 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura A.2.2 Altri derivati 31.12.2014 Attività sottostanti/Tipologie derivati 1. Titoli di debito e tassi d'interesse 31.12.2013 Over the counter Controparti Centrali Over the counter Controparti Centrali - - - - a) Opzioni - - - - b) Swap - - - - c) Forward - - - - d) Futures - - - - e) Altri 2. Titoli di capitale e indici azionari a) Opzioni - - - 635.724 - 1.141.654 - 635.724 - 1.141.654 - b) Swap - - - - c) Forward - - - - d) Futures - - - - e) Altri - - - - 3. Valute e oro - - - a) Opzioni - - - - b) Swap - - - - c) Forward - - - d) Futures - - - - e) Altri - - - - 4. Merci - - - - 5. Altri sottostanti - - - - Totale 635.724 - 1.141.654 - Valori medi 546.269 - 1.141.417 - A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti Portafogli/Tipologie derivati A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri B. Portafoglio bancario - di copertura a) Opzioni b) Interest rate swap Fair value positivo Fair value positivo 31.12.2014 31.12.2013 Over the counter Controparti Centrali Over the counter Controparti Centrali 743.207 778 604.993 158 39.311 80 29.005 86 683.739 - 554.554 - - - - - - - - - 16.576 - 20.401 72 - 698 - 3.581 - 1.033 - 647.972 - 215.310 - - - - - 647.972 - 215.310 - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri C. Portafoglio bancario - altri derivati - - - - - - - - a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap - - - - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri Totale 586 Relazioni e Bilanci 2014 - - - - 1.391.179 778 820.303 158 A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti Portafogli/Tipologie derivati Fair value negativo Fair value negativo 31.12.2014 31.12.2013 Over the counter Controparti Centrali Over the counter Controparti Centrali 721.880 300 551.777 52 36.953 - 23.116 3 664.892 - 506.613 - - - - - A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri B. Portafoglio bancario - di copertura a) Opzioni b) Interest rate swap - - - - 16.459 - 21.054 49 - 300 - 3.576 - 994 - 937.018 - 377.702 - - - - - 937.018 - 377.702 - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri C.Portafoglio bancario - altri derivati - - - - - - - - a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap - - - - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri Totale - - - - 1.658.898 300 929.479 52 A.5 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione Contratti non rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Centrali Altri enti pubblici Banche Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti - valore nozionale - - 14.430.611 11.910.710 - 1.461.580 - - fair value positivo - - 262.627 51.007 - 230.352 - - fair value negativo - - 21.196 29.260 - 83 - - esposizione futura - - 80.571 63.339 - 14.871 - - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - - - valore nozionale - - 2.506.280 769.254 520 - - - fair value positivo - - 14.383 10.563 8 - - - fair value negativo - - 39.982 2.371 - - - - esposizione futura - - 22.651 7.693 5 - - - valore nozionale - - 18.437 - - - - - fair value positivo - - 1.422 - - - - - fair value negativo - - 2.165 - - - - - esposizione futura - - 1.887 - - - - 1) Titoli di debito e tassi di interesse 2) Titoli di capitale e indici azionari 3) Valute e oro 4) Altri valori Nota Integrativa 587 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura A.6 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione Contratti rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Centrali Altri enti pubblici Banche Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti 640.717 1) Titoli di debito e tassi di interesse - valore nozionale - - 14.877.350 226.247 - - - fair value positivo - - 140.844 1.824 - - 2.112 - fair value negativo - - 577.510 8.282 - - 31.231 - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - 2) Titoli di capitale e indici azionari 3) Valute e oro - valore nozionale - - 836.379 192.674 - - 10.129 - fair value positivo - - 20.808 4.511 - - 576 - fair value negativo - - 6.987 1.391 - - - - valore nozionale - - 17.340 1.092 - - - - fair value positivo - - 2.129 41 - - - - fair valure negativo - - 1.349 74 - - - 4) Altri valori A.7 Derivati finanziari OTC – portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione Contratti non rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Centrali Altri enti pubblici Banche Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti 1) Titoli di debito e tassi di interesse - valore nozionale - - 43.656 - - - - - fair value positivo - - 12.557 - - - - - fair value negativo - - 1.897 - - - - - esposizione futura - - 268 - - - 22 2) Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - - 7.354 245.610 253.019 67.297 - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - 24.555 25.302 71 - 3) Valute e oro - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - - 4) Altri valori - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - - 588 Relazioni e Bilanci 2014 A.8 Derivati finanziari OTC – portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione Contratti rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Centrali Altri enti pubblici Banche Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti 1) Titoli di debito e tassi di interesse - valore nozionale - - 27.506.804 3.635.126 - - 3.671.221 - fair value positivo - - 393.054 53.617 - - 188.744 - fair value negativo - - 756.101 149.363 - - 29.657 2) Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - 3) Valute e oro - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - 4) Altri valori - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali Sottostanti/Vita residua A)Portafoglio di negoziazione di vigilanza A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro A.4 Derivati finanziari su altri valori Fino a 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale 9.185.417 18.491.909 20.221.993 47.899.319 5.078.719 18.246.502 20.221.993 43.547.214 - - - - 4.074.567 240.669 - 4.315.236 32.131 4.738 - 36.869 2.593.907 24.124.500 8.774.124 35.492.531 B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 2.590.404 24.117.104 8.149.299 34.856.807 B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 3.503 7.396 624.825 635.724 B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro - - - - B.4 Derivati finanziari su altri valori - - - - B)Portafoglio bancario Totale 31.12.2014 11.779.324 42.616.409 28.996.117 83.391.850 Totale 31.12.2013 23.493.639 33.644.020 26.203.630 83.341.289 A.10 Derivati finanziari OTC: rischio di controparte / rischio finanziario – Modelli interni UBI Banca non utilizza modelli interni per la valutazione del rischio finanziario di controparte dei derivati finanziari OTC. Nota Integrativa 589 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura B. DERIVATI CREDITIZI B.1 Derivati creditizi: valori nozionali di fine periodo e medi Categorie di operazioni Portafoglio di negoziazione di vigilanza su un singolo soggetto Portafoglio bancario su più soggetti (basket) su un singolo soggetto su più soggetti (basket) 1. Acquisti di protezione a) Credit default products - - - - b) Credit spread products - - - - c) Total rate of return swap - - - - d) Altri - - - - Totale 31.12.2014 - - - - Valori medi - - - - 415.000 - - - Totale 31.12.2013 2. Vendite di protezione a) Credit default products - - - - b) Credit spread products - - - - c) Total rate of return swap - - - - d) Altri - - - - Totale 31.12.2014 - - - - Valori medi - - - - Totale 31.12.2013 - - - - Il dato dei Credit default products per il 31.12.2013 si riferiva a contratti derivati creditizi stipulati nell’ambito delle emissioni delle preference shares di BPB Funding Llc per 300 milioni di euro, BPCI Funding Llc per 115 milioni di euro. Tali posizioni sono state chiuse nel corso dell’esercizio. B.2 Derivati creditizi OTC: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotti Non si segnalano derivati creditizi OTC con fair value lordo positivo. B.3 Derivati creditizi OTC: fair value lordo negativo – ripartizione per prodotti Non si segnalano Derivati creditizi OTC con fair value lordo negativo. B.4 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione Non si rilevano derivati creditizi OTC con contratti non rientranti in accordi di compensazione. B.5 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione Non si rilevano derivati creditizi OTC con contratti rientranti in accordi di compensazione. B.6 Vita residua dei derivati creditizi: valori nozionali Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale A) Portafoglio di negoziazione di vigilanza A.1 Derivati su crediti con "reference obligation" "qualificata" - - - - A.2 Derivati su crediti con "reference obligation" "non qualificata" - - - - B) Portafoglio bancario B.1 Derivati su crediti con "reference obligation" "qualificata" - - - - B.2 Derivati su crediti con "reference obligation" "non qualificata" - - - - Totale 31.12.2014 - - - - Totale 31.12.2013 415.000 - - 415.000 590 Relazioni e Bilanci 2014 B.7 Derivati creditizi: rischio di controparte e finanziario – Modelli interni UBI Banca non utilizza modelli interni per la valutazione del rischio finanziario e di controparte dei derivati creditizi. C. DERIVATI FINANZIARI E CREDITIZI C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti Governi e Banche Centrali 1) Accordi bilaterali Derivati Finanziari - fair value positivo Altri enti pubblici Banche Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti - - 1.347.468 201.432 - - 197.260 - - 145.677 33.398 - - 130.543 - fair value negativo - - 918.788 132.514 - - - - esposizione futura - - 140.053 18.141 - - 34.197 32.520 - rischio di controparte netto 2) Accordi bilaterali Derivati Creditizi - fair value positivo - - 142.950 17.379 - - - - - - - - - - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - - - rischio di controparte netto 3) Accordi "Cross product" - - - - - - - - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - - - rischio di controparte netto - - - - - - - SEZIONE 3 - Rischio di liquidità Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità Il rischio di liquidità si riferisce alla capacità o meno della Banca di far fronte alle proprie obbligazioni di pagamento e/o di raccogliere sul mercato fondi addizionali (funding liquidity risk), oppure alla possibilità che il valore di una eventuale liquidazione di alcune attività differisca significativamente dai correnti valori di mercato (asset liquidity risk). A livello consolidato ed individuale il rischio di liquidità è regolato nell’ambito della Policy a presidio dei Rischi Finanziari che, oltre alla definizione dei limiti di esposizione e delle relative soglie di early warning, declina anche le regole volte al perseguimento ed al mantenimento, mediante politiche di raccolta e impiego coordinate ed efficienti, dell’equilibrio strutturale per le Banche Rete e le Società Prodotto. La Policy ha infine l’obiettivo di rendere omogenee, per tutte le società del Gruppo, sia le modalità di intervento che i criteri di identificazione delle condizioni economiche, individuando eventualmente a priori le specifiche eccezioni. I presidi del rischio di liquidità per conto delle Banche Rete sono accentrati presso la Capogruppo e competono: alle strutture del Chief Business Officer (presidio di 1° livello) che provvede al monitoraggio giornaliero della liquidità e alla gestione del rischio nell’ambito dei limiti definiti; all’Area Rischi di Gestione (presidio di 2° livello), cui compete la misurazione degli indicatori sintetici di rischio e la verifica periodica del rispetto dei limiti. Con particolare riferimento alla posizione in termini di equilibrio strutturale, il rischio di liquidità è monitorato principalmente attraverso un modello di liquidity gap in cui viene determinata l’evoluzione temporale dei flussi di cassa netti, allo scopo di evidenziare eventuali criticità nelle condizioni di liquidità attesa. A livello individuale è stabilito un livello target di sostanziale equilibrio tra raccolta, valutata in base al grado di stabilità, e impieghi, valutati in base al grado di liquidabilità. • • Nota Integrativa 591 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 592 Relazioni e Bilanci 2014 - - Posizioni corte - - Posizioni lunghe C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - - Posizioni corte - C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - Posizioni lunghe 1.482 847.124 - Posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate 6.198 (840.926) - 226.499 - Posizioni lunghe C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi - Posizioni corte - Posizioni lunghe 226.499 661.065 - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere 683.122 - Posizioni lunghe 22.057 - - Posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - - - Posizioni lunghe C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale (590.888) 202.541 B.3 Altre passività Operazioni "fuori bilancio" 7.813 B.2 Titoli di debito 1.026.436 3.446.644 B.1 Depositi e conti correnti - Clientela 3.656.998 Passività per cassa 2.420.208 8.325.818 - Clientela - Banche 2.822.525 - Banche 244.613 11.148.343 A.4 Finanziamenti A.3 Quote OICR 3.010 - A.2 Altri titoli di debito 11.395.966 A.1 Titoli di Stato A vista Attività per cassa Voci/Scaglioni temporali - - - - - - - - - 1.254 1.254 - - - 1.065 425 (640) 458.416 319.120 (139.296) (138.682) 4.242.393 2.338 - 564.996 564.996 4.809.727 547.509 1.479.963 2.027.472 - - - 2.027.472 Da oltre 1 giorno a 7 giorni - - - - - - - - - - - - - - 5.515 1.210 (4.305) 11.891 11.445 (446) (4.751) 810.397 6.583 - 1.159.912 1.159.912 1.976.892 474.876 - 474.876 - 71.897 - 546.773 Da oltre 7 giorni a 15 giorni - - - - - - - 921 - 6.700 6.700 226.499 - (226.499) 6.703 10.444 3.741 705.428 795.843 90.415 (124.722) 2.399.941 62.574 - 625.662 625.662 3.088.177 939.921 378.639 1.318.560 - - - 1.318.560 Da oltre 15 giorni a 1 mese - - - - - - - - - 93.470 93.470 - - - 37.619 174.091 136.472 101.906 493.553 391.647 621.589 5.542.551 461.238 - 423.162 423.162 6.426.951 1.266.434 1.324.910 2.591.344 - 303.676 158.131 3.053.151 Da oltre 1 mese fino a 3 mesi - - - - - - - - - 14.209 14.209 - - - 55.162 43.984 (11.178) 154.992 163.025 8.033 11.064 166.122 1.215.342 - 418.415 418.415 1.799.879 721.115 386.412 1.107.527 - 25.782 236.049 1.369.358 Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi - - - - - - - - - 5.095 5.095 - - - 104.828 119.259 14.431 180.232 186.313 6.081 25.607 258.370 4.527.457 - 1.260.466 1.260.466 6.046.293 749.859 103.179 853.038 - 123.000 535.637 1.511.675 Da oltre 6 mesi fino a 1 anno 1.1 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: EURO Informazioni di natura quantitativa - - - - - - - 8.724 - 680.027 680.027 - - - - - - 57.608 459.377 401.769 1.090.520 3.840.114 24.775.849 - - - 28.615.963 4.772.350 472.454 5.244.804 - 5.074.486 11.004.785 21.324.075 Da oltre 1 anno fino a 5 anni - - - - - - - - - 40.172 40.172 - - - - - - 374.325 96.581 (277.744) (237.572) 301.051 5.259.739 - - - 5.560.790 5.038.464 6.695 5.045.159 - 940.179 7.500.002 13.485.340 Oltre 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 528.311 528.311 - 254 2 528.567 Durata indeterminata Nota Integrativa 593 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 69.962 357.454 357.454 - Clientela Passività per cassa B.1 Depositi e conti correnti - B.3 Altre passività - - Posizioni corte - - Posizioni lunghe C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - - Posizioni corte - C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi - - Posizioni lunghe - 11.689 - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere 11.255 - Posizioni lunghe (434) - - Posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - - - Posizioni lunghe C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale (434) - B.2 Titoli di debito Operazioni "fuori bilancio" 67 - Clientela 357.387 15.204 - Banche - Banche 85.166 A.4 Finanziamenti - A.2 Altri titoli di debito 5.560 - A.3 Quote OICR 90.726 A.1 Titoli di Stato A vista Attività per cassa Voci/Scaglioni temporali - - - - - - - - - - - - - - - - - 32.362 29.432 (2.930) (2.930) - - - 37.231 37.231 37.231 - 5.676 5.676 - - - 5.676 Da oltre 1 giorno a 7 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 20.341 21.073 732 732 - - - 12.356 12.356 12.356 - 5.486 5.486 - - - 5.486 Da oltre 7 giorni a 15 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 475.012 475.371 359 359 - - - 12.357 12.357 12.357 98.464 93.059 191.523 - - - 191.523 Da oltre 15 giorni a 1 mese - - - - - - - - - - - - - - 602 28 (574) 87.883 84.178 (3.705) (4.279) - - - 38.320 38.320 38.320 1.469 60.814 62.283 - 636 - 62.919 Da oltre 1 mese fino a 3 mesi - - - - - - - - - - - - - - - 18 18 154.093 145.873 (8.220) (8.202) - - - 656 656 656 2.183 560 2.743 - - - 2.743 Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi - - - - - - - - - - - - - - 590 40 (550) 182.068 177.751 (4.317) (4.867) - - - - - - 3.674 - 3.674 - 636 - 4.310 Da oltre 6 mesi fino a 1 anno 1.2 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: USD - - - - - - - - - - - - - - - - - 57.348 58.447 1.099 1.099 - - - - - - 32.475 - 32.475 - 24.710 - 57.185 Da oltre 1 anno fino a 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 40.337 - 40.337 - - - 40.337 Oltre 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Durata indeterminata 594 Relazioni e Bilanci 2014 - B.3 Altre passività - - Posizioni corte - - Posizioni lunghe C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - - Posizioni corte - C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - Posizioni lunghe - 217.065 - (217.065) - 12.475 C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - Posizioni corte - Posizioni lunghe C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi - Posizioni corte - Posizioni lunghe 12.475 - - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - - - Posizioni lunghe C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale (204.590) - B.2 Titoli di debito Operazioni "fuori bilancio" 13 - Clientela 29.876 29.889 B.1 Depositi e conti correnti - Banche 29.889 152 - Clientela Passività per cassa 3.728 - A.3 Quote OICR - Banche - A.2 Altri titoli di debito 3.880 - A.4 Finanziamenti 3.880 A.1 Titoli di Stato A vista Attività per cassa Voci/Scaglioni temporali - - - - - - - - - - - 12.475 - (12.475) - - - 215.945 1.542 (214.403) (226.878) - - - 12.891 12.891 12.891 - 219.633 219.633 - - - 219.633 Da oltre 1 giorno a 7 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 125 - (125) (125) - - - - - - - 1.996 1.996 - - - 1.996 Da oltre 7 giorni a 15 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 3.992 3.962 (30) (30) - - - - - - - 7.069 7.069 - - - 7.069 Da oltre 15 giorni a 1 mese - - - - - - - - - - - - - - - - - 388.707 166 (388.541) (388.541) - - - - - - - 378.861 378.861 - - - 378.861 Da oltre 1 mese fino a 3 mesi - - - - - - - - - 217.065 217.065 - - - - - - 4.754 4.005 (749) 216.316 - - - - - - - 9.151 9.151 - - - 9.151 Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi - - - - - - - - - - - - - - - - - 9.408 8.693 (715) (715) - - - - - - - - - - - - - Da oltre 6 mesi fino a 1 anno 1.3 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: CHF - - - - - - - - - - - - - - - - - - 183 183 183 - - - - - - - - - - - - - Da oltre 1 anno fino a 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 23.287 - 23.287 - - - 23.287 Oltre 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Durata indeterminata Nota Integrativa 595 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - - Posizioni corte - - Posizioni lunghe C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - - Posizioni corte - C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi - - Posizioni lunghe - 7 - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere 7 - - Posizioni lunghe C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - - C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - Posizioni corte - Operazioni "fuori bilancio" - - B.3 Altre passività - Posizioni lunghe - 2.584 - Clientela B.2 Titoli di debito 11.097 13.681 B.1 Depositi e conti correnti - Banche 13.681 72 Passività per cassa - Clientela 3.471 - A.3 Quote OICR - Banche - A.2 Altri titoli di debito 3.543 - A.4 Finanziamenti 3.543 A.1 Titoli di Stato A vista Attività per cassa Voci/Scaglioni temporali - - - - - - - - - - - - - - - - - 20.465 1.037 (19.428) (19.428) - - - 7.062 7.062 7.062 - - - - - - - Da oltre 1 giorno a 7 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 266 266 - - - - - - - - - - - - - - - Da oltre 7 giorni a 15 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 69.951 69.869 (82) (82) - - - - - - 2.953 - 2.953 - - - 2.953 Da oltre 15 giorni a 1 mese - - - - - - - - - - - - - - 320 81 (239) 2.465 3.364 899 660 - - - 1.799 1.799 1.799 - - - - 960 - 960 Da oltre 1 mese fino a 3 mesi - - - - - - - - - - - - - - 243 53 (190) 1.260 1.003 (257) (447) - - - - - - - - - - 328 - 328 Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi - - - - - - - - - - - - - - 549 100 (449) 2.199 2.712 513 64 - - - - - - - - - - 9.887 - 9.887 Da oltre 6 mesi fino a 1 anno 1.4 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: GPB - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 15.406 - 15.406 Da oltre 1 anno fino a 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 3.852 - 3.852 Oltre 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Durata indeterminata 596 Relazioni e Bilanci 2014 1.713 1.713 Passività per cassa B.1 Depositi e conti correnti - C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - - Posizioni corte - - Posizioni lunghe C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - - Posizioni corte - C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi - - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - - - Posizioni lunghe C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - - Operazioni "fuori bilancio" - Posizioni corte - B.3 Altre passività - - B.2 Titoli di debito - Posizioni lunghe 2 - Clientela 1.711 127 - Clientela - Banche 3.324 - A.3 Quote OICR - Banche - A.2 Altri titoli di debito 3.451 - A.4 Finanziamenti 3.451 A.1 Titoli di Stato A vista Attività per cassa Voci/Scaglioni temporali - - - - - - - - - - - - - - - - - 4.362 4.318 (44) (44) - - - - - - - 59 59 - - - 59 Da oltre 1 giorno a 7 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 538 538 - - - 538 Da oltre 7 giorni a 15 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 151.762 151.686 (76) (76) - - - 3.443 3.443 3.443 - 544 544 - - - 544 Da oltre 15 giorni a 1 mese - - - - - - - - - - - - - - - - - 942 456 (486) (486) - - - - - - - 474 474 - - - 474 Da oltre 1 mese fino a 3 mesi - - - - - - - - - - - - - - - - - 445 335 (110) (110) - - - - - - - 867 867 - - - 867 Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi - - - - - - - - - - - - - - - - - 661 317 (344) (344) - - - - - - - - - - - - - Da oltre 6 mesi fino a 1 anno 1.5 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: JPY - - - - - - - - - - - - - - - - - 207 207 - - - - - - - - - - - - - - - Da oltre 1 anno fino a 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Oltre 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Durata indeterminata Nota Integrativa 597 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - - Posizioni corte - - Posizioni lunghe C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - - Posizioni corte - C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi - - Posizioni lunghe - - - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - - - Posizioni lunghe C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - - Operazioni "fuori bilancio" - Posizioni corte - B.3 Altre passività - - B.2 Titoli di debito - Posizioni lunghe - - Clientela 1.708 1.708 B.1 Depositi e conti correnti - Banche 1.708 55 Passività per cassa - Clientela 1.744 - A.3 Quote OICR - Banche - A.2 Altri titoli di debito 1.799 - A.4 Finanziamenti 1.799 A.1 Titoli di Stato A vista Attività per cassa Voci/Scaglioni temporali - - - - - - - - - - - - - - - - - 79 65 (14) (14) - - - 640 640 640 - - - - - - - Da oltre 1 giorno a 7 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 56 56 - - - - - - - - - - - - - - - Da oltre 7 giorni a 15 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 9.671 9.660 (11) (11) - - - - - - - - - - - - - Da oltre 15 giorni a 1 mese - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Da oltre 1 mese fino a 3 mesi - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi - - - - - - - - - - - - - - - - - 110 110 - - - - - - - - - - - - - - - Da oltre 6 mesi fino a 1 anno 1.6 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: CAD - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Da oltre 1 anno fino a 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Oltre 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Durata indeterminata 598 Relazioni e Bilanci 2014 - - Posizioni corte - - Posizioni lunghe C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - - Posizioni corte - C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - Posizioni lunghe - 1.012 - (1.012) - 801 C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - Posizioni corte - Posizioni lunghe C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi - Posizioni corte - Posizioni lunghe 801 84 - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere 85 - Posizioni lunghe 1 - - Posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - - - Posizioni lunghe C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale (210) - B.3 Altre passività Operazioni "fuori bilancio" - B.2 Titoli di debito 3.585 7.950 B.1 Depositi e conti correnti - Clientela 7.950 Passività per cassa 4.365 8.679 - Clientela - Banche 10.733 - A.3 Quote OICR - Banche - A.2 Altri titoli di debito 19.412 - A.4 Finanziamenti 19.412 A.1 Titoli di Stato A vista Attività per cassa Voci/Scaglioni temporali - - - - - - - - - 1.012 1.012 801 - (801) - - - 27.742 3.944 (23.798) (23.587) - - - 10.901 10.901 10.901 - 1.012 1.012 - - - 1.012 Da oltre 1 giorno a 7 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 9.595 9.370 (225) (225) - - - - - - - - - - - - - Da oltre 7 giorni a 15 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 96.417 7.761 (88.656) (88.656) - - - 2.586 2.586 2.586 109.918 1.328 111.246 - - - 111.246 Da oltre 15 giorni a 1 mese - - - - - - - - - - - - - - - - - 1.381 1.400 19 19 - - - - - - - - - - - - - Da oltre 1 mese fino a 3 mesi 1.7 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Altre valute - - - - - - - - - - - - - - - - - 1.309 2.011 702 702 - - - - - - - 986 986 - - - 986 Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi - - - - - - - - - - - - - - - - - 1.733 1.967 234 234 - - - - - - - - - - - - - Da oltre 6 mesi fino a 1 anno - - - - - - - - - - - - - - - - - 2.749 - (2.749) (2.749) - - - - - - - - - - - - - Da oltre 1 anno fino a 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Oltre 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Durata indeterminata 2 Informativa sulle attività impegnate iscritte in bilancio Forme tecniche 1. Cassa e disponibilità liquide 2. Titoli di debito 3. Titoli di capitale 4. Finanziamenti Impegnate VB Non Impegnate FV 31.12.2014 VB 31.12.2013 FV - x 160.330 x 160.330 151.927 12.775.830 12.790.941 15.260.728 15.273.931 28.036.558 23.427.438 - - 9.819.535 9.819.535 9.819.535 10.825.008 7.525.239 x 24.016.834 x 31.542.073 35.216.937 5. Altre attività finanziarie - x 1.647.713 x 1.647.713 1.255.551 6. Attività non finanziarie - x 2.965.656 x 2.965.656 3.037.784 Totale 31.12.2014 20.301.069 12.790.941 53.870.796 25.093.466 74.171.865 x Totale 31.12.2013 17.236.517 9.840.654 56.678.128 24.359.219 x 73.914.645 La voce 2. Titoli di debito contiene tutti i titoli di proprietà impegnati per 12,774 miliardi di euro (come specificato in calce alla tabella relativa alle Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni) e, in aggiunta, i titoli relativi a depositi cauzionali per assegni circolari per 1,6 milioni di euro. Per quanto concerne i finanziamenti impegnati la composizione attiene al valore di bilancio di: - attività cedute e non cancellate sottostanti l’emissione di Covered Bond per 2,1 miliardi di euro; - attività cedute e non cancellate sottostanti l’operazione di cartolarizzazione ex B@nca 24-7 Spa per 1,5 miliardi di euro e relativi depositi cauzionali per 33,8 milioni di euro; - attività cedute e non cancellate sottostanti il sistema di regolamento ABACO per 844 milioni di euro; - i crediti oggetto di finanziamento a garanzia dei finanziamenti BEI per 735 milioni di euro di euro - depositi di marginazioni relative a derivati per 1,7 miliardi di euro - depositi cauzionali per operatività con la CCG per 464 milioni di euro. 3 Informativa sulle attività di proprietà impegnate non iscritte in bilancio Forme tecniche Impegnate Non Impegnate 31.12.2014 31.12.2013 1. Attività finanziarie 8.341.790 7.772.212 16.114.002 15.512.388 - Titoli 8.341.790 7.772.212 16.114.002 15.512.388 - Altre - - - - 2. Attività non finanziarie - - - - Totale 31.12.2014 8.341.790 7.772.212 16.114.002 x Totale 31.12.2013 14.286.972 1.225.416 x 15.512.388 I titoli impegnati non iscritti in bilancio si compongono di: - titoli classe A inerenti l’ operazione di cartolarizzazione ex B@nca 24-7 Spa e nettati in bilancio con i debiti correlati per 1,1 miliardi di euro; - titoli acquisiti tramite operazioni di P/T attivi con le banche del gruppo emessi dai veicoli attinenti le operazioni di cartolarizzazione ed utilizzati per operazioni di rifinanziamento per l’importo di 2,4 miliardi di euro; - titoli obbligazionari Covered Bond emessi, riacquistati e posti in garanzia per operazioni di rifinanziamento per 4,4 miliardi di euro; - titoli acquisiti tramite operazioni di PCT attivi per 422 milioni di euro. Con riferimento alle medesime forme tecniche dei titoli posti a garanzia, le quote non impegnate si riferiscono a: - titoli classe B inerenti l’operazione di cartolarizzazione ex B@nca 24-7 Spa e nettati in bilancio con i debiti correlati per 0,2 miliardi di euro; - titoli obbligazionari emessi e riacquistati non a garanzia, per 6,9 miliardi di euro; - titoli acquisiti tramite operazioni di PCT attivi per 630 milioni di euro. Nota Integrativa 599 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura SEZIONE 4 - Rischi operativi Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo Per rischio operativo s’intende il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esterni. Rientrano in tale definizione il rischio legale5 e di non conformità6, mentre sono esclusi il rischio reputazionale7 e strategico8. Con il fine di garantire un profilo di rischio coerente con la propensione definita dall’Organo di supervisione strategica, il Gruppo ha definito un Modello Organizzativo basato sulla combinazione di diverse componenti individuate in funzione del ruolo ricoperto e dalla responsabilità assegnata dall’organigramma aziendale. Le diverse componenti sono individuate centralmente, presso la Capogruppo, e localmente, presso le singole entità giuridiche, in coerenza con il modello federale del Gruppo. Il modello prevede l’accentramento presso la Capogruppo delle funzioni di indirizzo e del sistema dei controlli di secondo e terzo livello come di seguito descritti: Comitato Rischi Operativi (CRO): è l’organo consultivo e informativo per l’intero processo di gestione dei Rischi Operativi. La composizione, le regole di funzionamento e le attribuzioni sono disciplinate dal Regolamento Generale Aziendale. Funzioni di Controllo di II livello: in coerenza con la normativa vigente tali attività sono demandate alle Funzioni Rischi Operativi e Convalida Interna. Funzione di Controllo di III livello: in coerenza con le prescrizioni della Banca d’Italia tali attività sono demandate alla funzione di revisione interna. In ciascuna entità giuridica sono stati individuati più livelli di responsabilità, di seguito elencati, attribuiti in funzione dell’ambito di operatività: Referente Rischi Operativi (RRO): presso la Capogruppo è individuato nella figura del Direttore Generale. Nelle altre entità giuridiche è individuato nella figura dell’Amministratore Delegato o del Direttore Generale, secondo il proprio regolamento aziendale. Il Referente Rischi Operativi è il responsabile, nell’ambito della propria entità giuridica, dell’intero sistema di gestione dei rischi operativi definito dalla Policy di Gruppo; Supporto Rischi Operativi Locale (SROL): tale ruolo è individuato nella figura del responsabile della struttura preposta al controllo rischi locale. Nell’ambito della propria entità giuridica supporta il Referente Rischi Operativi nella realizzazione e nel coordinamento del sistema di gestione dei rischi operativi definito dalla Policy di Gruppo; Risk Champion (RC): tale ruolo è attribuito ai responsabili delle strutture a diretto riporto della Direzione Generale, ai responsabili delle Direzioni (incluse quelle Territoriali ove presenti), ai responsabili delle strutture a cui sono demandate attività specialistiche quali la gestione di: - sicurezza logica - sicurezza fisica - disaster recovery e continuità operativa - prevenzione e protezione sul lavoro come definita dalla normativa 81/2008 - attività di antiriciclaggio e antiterrorismo - controlli contabili come definiti dalla normativa 262/2005 - reclami - intermediazione titoli - pratiche legali e fiscali. Ad essi è demandata la responsabilità di presidiare operativamente il corretto svolgimento del processo di gestione dei rischi operativi in relazione all’attività di competenza e di coordinare i Risk Owner di riferimento; Risk Owner (RO): tale ruolo è attribuito ai responsabili delle strutture con riporto gerarchico a un Risk Champion. Ad essi è demandato il compito di riconoscere e segnalare gli eventi di perdita e/o potenziali riconducibili a fattori di rischio operativo che si manifestano nel corso delle attività quotidiane; Addetto Contabile: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate nell’ambito delle strutture a cui è demandata l’attività di contabilità operativa. Ad essi è demandata la responsabilità di assicurare la corretta e completa contabilizzazione delle perdite operative; Funzione Assicurazioni: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate nell’ambito delle strutture a cui è demandata l’attività di gestione dei sinistri per i quali è prevista una copertura assicurativa. Ad essi è demandata la responsabilità del corretto e completo censimento dei rimborsi assicurativi e di tutte le informazioni di supporto. Il sistema di misurazione Il sistema di misurazione tiene conto dei dati di perdita operativa interni, esterni, dei fattori del contesto operativo e del sistema dei controlli interni, in modo da cogliere le principali determinanti di rischio (in particolar modo quelle che influiscono sulla coda delle distribuzioni) e da incorporare i cambiamenti intervenuti nel profilo di rischio. Il modello implementato dal Gruppo UBI Banca tiene conto dei fattori del contesto operativo e del sistema dei controlli interni mediante l’utilizzo di tecniche di Self Risk Assessment. 5 Definito come il rischio di perdite derivanti da violazioni di leggi e regolamenti, da responsabilità contrattuale o extra-contrattuale ovvero da altre controversie. 6 Definito come il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative o in perdite finanziarie rilevanti in conseguenza di violazioni di norme imperative (di legge o di regolamenti) ovvero di autoregolamentazione (es. statuti, codici di condotta, codici di autodisciplina). 7 Definito come il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell’immagine della Banca da parte di clienti, controparti, azionisti, investitori o autorità di vigilanza. 8 Definito come il rischio connesso ad errate decisioni in materia di strategie di business o ad intempestività nel processo decisionale di adeguamento al mercato. 600 Relazioni e Bilanci 2014 Il Sistema di Gestione dei Rischi Operativi del Gruppo è composto da: – Loss Data Collection (LDC): è un processo decentrato di censimento delle perdite operative finalizzato alla rilevazione integrata e sistematica degli eventi dannosi accaduti che hanno comportato una perdita effettiva, una quasi perdita (“Near Miss”) o un evento profittevole; – Self Risk Assessment (SRA): è un processo di autodiagnosi sull’esposizione potenziale al rischio di perdite future, dell’efficacia del sistema dei controlli e delle misure di mitigazione in essere; – Database Italiano delle Perdite Operative (DIPO): per sopperire all’insufficiente disponibilità di dati interni o per valutare la rischiosità di nuovi segmenti di operatività per i quali non si dispone di serie storiche, il sistema di misurazione tiene conto dei dati esterni. A tal proposito, il Gruppo UBI aderisce dal 2003 al Database Italiano delle Perdite Operative (DIPO) dell’ABI in modo da avere la disponibilià dei dati di perdita di sistema bancario italiano aderente. Per ulteriori dettagli sul funzionamento del modello di calcolo si rimanda al successivo paragrafo dedicato al requisito patrimoniale. Il sistema di reporting Il monitoraggio dei rischi operativi assunti è realizzato mediante un sistema di reporting standard articolato sui medesimi livelli di responsabilità previsti dal modello organizzativo. L’attività di reporting direzionale è svolta in service dalla funzione di controllo dei rischi operativi della Capogruppo che periodicamente predispone: - l’analisi andamentale delle perdite operative rilevate dal sistema di Loss Data Collection; - le analisi di Benchmark con il Database Italiano delle Perdite Operative; - la sintesi delle valutazioni dell’esposizione ai rischi potenziali; - il dettaglio delle aree di vulnerabilità individuate e degli interventi di mitigazione intrapresi. A conclusione della valutazione dell’esposizione ai rischi operativi potenziali eseguita per ciascun ambito di attività analizzato, o in ragione delle perdite operative storicamente rilevate dal processo di Loss Data Collection, sono identificati i più opportuni interventi correttivi, definiti “Progettuali” se confluiscono all’interno del Piano Progetti annuale, o “Ordinari” se inseriti nella pianificazione delle attività di ciascuna struttura competente. Come ulteriore forma di mitigazione, il Gruppo UBI Banca ha stipulato adeguate polizze assicurative a copertura dei principali rischi operativi trasferibili, tenendo conto dei requisiti richiesti dalla normativa di vigilanza prudenziale. Le polizze sono state stipulate da UBI Banca Scpa in nome proprio e per conto delle Banche Rete e Società Prodotto del Gruppo interessate. Rischio legale La Banca è coinvolta in una pluralità di procedimenti legali originati dall’ordinario svolgimento della propria attività. A fronte delle richieste ricevute, la Banca ha ritenuto di appostare congrui accantonamenti a bilancio in base alla ricostruzione degli importi potenzialmente a rischio, alla valutazione della rischiosità effettuata in funzione del grado di “probabilità” e/o “possibilità” così come definiti dai Principi Contabili (IAS 37) e tenendo conto della più consolidata giurisprudenza in merito. Pertanto, per quanto non sia possibile prevederne con certezza l’esito finale, si ritiene che l’eventuale risultato sfavorevole di detti procedimenti non avrebbe, sia singolarmente che complessivamente, un effetto negativo rilevante sulla situazione finanziaria ed economica della Banca. I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stato stimato un rischio probabile sono: - richiesta di risarcimento danni, a titolo di responsabilità contrattuale, derivante dal recesso da un contratto avente ad oggetto la realizzazione di un software; - richiesta di risarcimento danni, a titolo di responsabilità contrattuale, derivante dal recesso da un contratto di agenzia della ex Silf Spa; - causa di lavoro avviata nei confronti della ex Centrobanca, vinta in primo grado e quindi appellata nei confronti di UBI Banca; - contenzioso riveniente dalla ex Centrobanca con una controparte pubblica avente ad oggetto la richiesta di restituzione di un pagamento, incassato a seguito dell’escussione forzosa di una garanzia prestata. I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stato stimato un rischio possibile (o una passività potenziale) sono: - i tre procedimenti avviati nei confronti della ex Centrobanca e quindi di UBI Banca, in qualità di incorporante della stessa, dai Fallimenti delle Società del Gruppo Burani, tutti instaurati presso il Tribunale di Milano: 1) in data 11 ottobre 2011 è stato notificato a Centrobanca da parte del Fallimento Burani Designer Holding NV (“BDH”) un atto di citazione con il quale si afferma una pretesa responsabilità della Banca per “concessione abusiva di credito” in relazione al finanziamento dell’operazione di Offerta Pubblica di Acquisto promossa nel 2008 dalla Mariella Burani Family Holding Spa (“MBFH”) su azioni della Mariella Burani Fashion Group Spa (“MBFG”); 2) in data 1° marzo 2012 è stato notificato analogo atto di citazione da parte del Fallimento MBFH, basato su argomenti in fatto e in diritto assimilabili a quelli della citazione precedente da parte del Fallimento BDH. In entrambe le cause le richieste di risarcimento ammontano a circa 134 milioni di euro e per esse non sono stati effettuati accantonamenti poiché la Banca, supportata dal parere degli autorevoli professionisti legali che la assistono, le ritiene destituite di fondamento, risultando semmai la Banca stessa (regolarmente ammessa quale creditrice al passivo di tutte le procedure concorsuali riguardanti le società del Gruppo Burani) soggetto danneggiato e non certo corresponsabile delle condotte degli Amministratori del Gruppo Burani. Inoltre, poiché i fatti dedotti dai Fallimenti a sostegno delle domande degli stessi risultano in parte comuni a Mediobanca Spa e ad Equita Sim Spa, la Banca ha ritenuto di dover estendere il contraddittorio alle due citate Società; 3) in data 26 marzo 2013 è stato infine notificato un atto di citazione da parte del Fallimento MBFH per ottenere la revoca del pagamento effettuato nell’anno precedente al fallimento in relazione alla rata di 4 milioni di euro scaduta il 30 giugno 2009, pagamento che, secondo la prospettazione dell’attrice, sarebbe stato effettuato con modalità anomala, vale a dire trattenendo il ricavato della vendita dei titoli dati in pegno. Si precisa che sono state depositate per entrambi i fallimenti (MBFH e BDH) proposte di concordato fallimentare per assunzione e, pur essendo stata dichiarata improcedibile, allo stato, quella nei confronti di BDH, l’assuntore ha manifestato l’intenzione di ripresentarla. All’esito delle procedure stesse, anche le pendenze della Banca potrebbero trovare definizione. Si ricorda che l'esposizione complessiva lorda del Gruppo UBI Banca verso il Gruppo Burani ammonta a 59,9 milioni di euro, rettificata al 98,67%. - azione di risarcimento riveniente dalla ex Centrobanca intentata dal liquidatore di una società, per un presunto danno generato dal contenuto di dichiarazioni rilasciate dalla ex Centrobanca a terzi circa la disponibilità di titoli depositati dalla società presso la Banca. Nota Integrativa 601 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Rispetto a quanto commentato nella Nota integrativa al Bilancio al 31 dicembre 2013, si registra quale contenzioso rilevante concluso l’azione di risarcimento danni per responsabilità extracontrattuale. Per quanto attiene al contenzioso societario, non direttamente riconducibile allo svolgimento dell’ordinaria attività, e al contenzioso fiscale si rimanda agli specifici paragrafi. IMPUGNATIVA ASSEMBLEARE Il 18 luglio 2013 è stato notificato ad UBI Banca, da parte di Giorgio Jannone e di altri Soci, un atto di citazione con il quale si chiede, in sintesi, di dichiarare (i) che l'unica lista valida per la nomina dei componenti del Consiglio di Sorveglianza della Banca sia quella presentata, tra gli altri, dallo stesso Socio Jannone, e ciò previo accertamento di irregolarità delle altre due liste che, in sede di Assemblea del 20 aprile 2013, hanno invece ottenuto il maggior numero di voti; ovvero in alternativa (ii) l'invalidità della delibera assembleare relativa alla nomina delle cariche sociali; ovvero in subordine (iii) l'invalidità di alcuni voti espressi in una particolare fascia oraria dei lavori assembleari (in fase di apertura delle votazioni). La Banca, ritenendo che siano state esercitate correttamente le procedure preassembleari di verifica di tutte le liste presentate, ed altresì che si siano svolti regolarmente gli stessi lavori assembleari, giudica infondate le pretese avanzate con tale citazione. All'udienza del 19 giugno 2014 il Giudice Istruttore, ritenendo rilevante la questione preliminare sollevata da UBI Banca sulla carenza di legittimazione degli attori, ha disposto una consulenza tecnica d’ufficio finalizzata a verificare il soddisfacimento del quorum necessario all’impugnativa della citata deliberazione assembleare. Informazioni di natura quantitativa I grafici sotto riportati evidenziano che le principali fonti di manifestazione del rischio operativo per la Banca nel periodo gennaio 2010 – dicembre 2014 sono “Processi” (25% delle frequenze e 61% del totale impatti rilevati) e “Cause esterne” (73% delle frequenze e 29% del totale impatti rilevati). Il risk driver “Processi”, tra le altre cose, include gli errori non intenzionali di esecuzione dei processi e la non corretta applicazione della normativa. Il risk driver “Cause esterne”, tra le altre cose, include gli atti umani provocati da terzi e non direttamente controllabili dalla banca. Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio 2010 - 31 dicembre 2014) Numerosità eventi Impatto economico 1% 4% 25% 29% 1% 73% 602 Relazioni e Bilanci 2014 61% 6% Le tipologie di evento che nel periodo oggetto di analisi hanno evidenziato una maggiore concentrazione delle perdite operative sono “Esecuzione, consegna e gestione dei processi” (9% delle frequenze e 36% del totale impatti rilevati), “Frode esterna” (69% delle frequenze e 26% del totale impatti rilevati) e “Clientela, prodotti e prassi professionali” (16% delle frequenze e 25% del totale impatti rilevati). Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2010 - 31 dicembre 2014) Numerosità degli eventi Impatto economico 4% 16% 1% 4% 8% 25% 1% 9% 1% 26% 69% 36% Clientela, prodotti e prassi professionali Danni da eventi esterni Esecuzione, consegna e gestione dei processi Frode esterna Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro Nell’ultimo esercizio le perdite operative risultano concentrate nei fattori di rischio “Processi” (67% delle frequenze e 92% del totale impatti rilevati) e “Cause esterne” (33% delle frequenze e 8% del totale impatti rilevati). Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio 2014 - 31 dicembre 2014) Numerosità eventi Impatto economico 8% 33% 67% 92% Nota Integrativa 603 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Nell’ultimo esercizio le perdite operative risultano prevalentemente concentrate nelle tipologie di evento “Clientela, prodotti e prassi professionali” (63% delle frequenze e 86% del totale impatti rilevati) e “Esecuzione, consegna e gestione dei processi” (8% delle frequenze e 8% del totale impatti rilevati). Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2014 - 31 dicembre 2014) Numerosità degli eventi Impatto economico 0% 6% 0% 8% 0% 29% 63% 8% 0% 86% Clientela, prodotti e prassi professionali Danni da eventi esterni Esecuzione, consegna e gestione dei processi Frode esterna Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro Requisito patrimoniale Con provvedimento di Banca d’Italia la Banca è stata autorizzata, a far data dalla segnalazione su dati al 30 giugno 2012, all’utilizzo del modello interno di tipo Avanzato (AMA). La misurazione del rischio è effettuata con un approccio di tipo Extreme Value Theory (EVT) in funzione delle perdite operative rilevate internamente (LDC - “Loss Data Collection”), delle evidenze empiriche rilevate esternamente al Gruppo (DIPO - “Database Italiano delle Perdite Operative”) e delle perdite potenziali valutate tramite scenari di self risk assessment (SRA “Self Risk Assessment”). Le prime due fonti informative rappresentano la componente quantitativa del modello di misurazione e forniscono una prospettiva storica del profilo di rischio interno e del sistema bancario italiano. Le analisi di scenario sono invece una componente informativa di tipo quali-quantitativa, poiché derivano dalle valutazioni di rischiosità fornite nell’ambito del processo interno di Self Risk Assessment, e hanno lo scopo di fornire una visione prospettica del profilo di rischio interno, dei fattori di contesto operativo e del sistema dei controlli interni. Il modello sviluppato è di tipo Loss Distribution Approach e prevede che per ciascuna classe di rischio la stima delle distribuzioni di severity sia eseguita secondo due componenti distinte: una Generalized Pareto Distribution (GPD) per la coda e una distribuzione empirica per il corpo. Le stime di severity ottenute sulle code sono successivamente integrate con le informazioni di rischiosità valutate dal processo di Self Risk Assessment (SRA). Le probabilità di accadimento degli eventi sono descritte utilizzando curve Poissoniane. La stima del capitale a rischio è ottenuta tagliando, al 99.9-esimo percentile, la curva delle perdite annue risultante dal processo di convoluzione tra le probabilità di accadimento degli eventi e la curva di severity integrata. Il requisito patrimoniale consolidato è determinato come somma del capitale a rischio stimato su ciascuna classe di rischio. La robustezza del modello, e delle ipotesi sottostanti, è verificata mediante un processo di stress testing che fornisce una stima degli impatti sulle misure di perdita attesa e di VaR al verificarsi di particolari condizioni di stress. Il Capitale a Rischio calcolato su base consolidata per ciascuna classe di rischio è allocato alle diverse entità giuridiche in funzione di un indicatore di sintesi determinato dalla rischiosità storica e prospettica rilevata e dal valore del requisito patrimoniale determinato tramite metodologia Standardizzata. Come forma di mitigazione del rischio, il Gruppo UBI Banca ha stipulato adeguate polizze assicurative a copertura dei principali rischi operativi trasferibili, tenendo conto dei requisiti richiesti dalla normativa di vigilanza prudenziale. Si precisa che il Gruppo UBI non si avvale delle facoltà, previste dalla normativa vigente, di detrarre dal requisito patrimoniale gli effetti delle polizze assicurative e di altri meccanismi di trasferimento del rischio. Il requisito patrimoniale al netto delle perdite attese coperte da accantonamenti a Fondo Rischi e Oneri è pari a 34,3 milioni di euro (-18% rispetto ai 41,6 milioni del semestre precedente). Tale riduzione è stata determinata principalmente dall’effetto congiunto, registrato a livello consolidato di Gruppo, del raggiungimento dei 10 anni di profondità delle serie storiche utilizzate per il calcolo del requisito patrimoniale sul primo perimetro di validazione, che ha comportato l’esclusione dal dataset di calcolo degli eventi relativi all’esercizio 2004, e dal riposizionamento delle valutazioni dell’esposizione al rischio potenziale effettuate nell’ambito del processo di Risk Assessment. Le variazioni più significative si riferiscono al riposizionamento della probabilità di accadimento e delle massime perdite potenziali stimate per gli scenari di rischio riconducibili alla non conformità (in coerenza con i valori sanzionatori registrati storicamente e tenuto conto dei presidi organizzativi adottati dal Gruppo), riposizionamento delle valutazioni effettuate nell’ambito dell’ esecuzione dell’operatività dovuto alla contrazione dei volumi gestiti e al potenziamento del sistema dei controlli in essere e sulla base dei riscontri registrati dal sistema di Loss Data Collection. Un ulteriore fattore che ha determinato la riduzione del requisito è stato il sensibile calo degli infortuni sul lavoro rilevati dal sistema di Loss Data Collection interno e dalle valutazioni dell’esposizione al rischio potenziale. 604 Relazioni e Bilanci 2014 Parte F - Informazioni sul patrimonio SEZIONE 1 - Il Patrimonio dell’Impresa A - Informazioni di natura qualitativa Il patrimonio netto è definito dai principi contabili internazionali in via residuale “ciò che resta delle attività dell’impresa dopo aver dedotto tutte le passività”. In una logica finanziaria il patrimonio rappresenta l’entità monetaria dei mezzi apportati dalla proprietà ovvero generati dall’impresa. Le leve gestionali si sviluppano su un aggregato più ampio, coerente con l’aggregato di vigilanza, caratterizzato non solo da mezzi propri in senso stretto, ma anche da aggregati intermedi quali strumenti innovativi, strumenti ibridi e passività subordinate. In qualità di Capogruppo, UBI Banca esercita un’attività di indirizzo e coordinamento delle Società appartenenti al Gruppo ed a tal fine, ferma restando l’autonomia statutaria ed imprenditoriale di ciascuna di esse, impartisce alle stesse opportune linee guida. Sulla base del piano di sviluppo del Gruppo, dei profili di rischio correlati, e non ultimo, nel rispetto dei vincoli patrimoniali di vigilanza, la Capogruppo analizza e coordina le esigenze di patrimonializzazione, prestandosi come controparte privilegiata nell’acceso ai mercati dei capitali, in un’ottica integrata di dimensionamento ottimale del patrimonio. B - Informazioni di natura quantitativa B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione Voci/Valori 31.12.2014 31.12.2013 1. Capitale 2.254.371 2.254.371 2. Sovrapprezzi di emissione 4.716.866 4.716.866 3. Riserve 2.354.285 2.337.924 - di utili 1.678.050 1.661.654 573.912 566.778 a) legale b) statutaria c) azioni proprie d) altre - altre 4. Strumenti di capitale - - 7.250 7.250 1.096.888 1.087.626 676.235 676.270 - - (5.340) (6.121) 6. Riserve da valutazione 164.951 (142.564) - Attività finanziarie disponibili per la vendita 143.045 (167.049) - Attività materiali - - - Attività immateriali - - - Copertura di investimenti esteri - - - Copertura dei flussi finanziari - - (243) (243) 5. (Azioni proprie) - Differenze cambio - Attività non correnti in via di dismissione - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti - Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto - Leggi speciali di rivalutazione - - (8.844) (6.265) - - 30.993 30.993 7. Utile (perdita) d'esercizio (918.437) 71.340 Totale 8.566.696 9.231.816 Nota Integrativa 605 Parte F - Informazioni sul patrimonio B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione 31.12.2014 Attività/Valori 1.Titoli di debito 31.12.2013 Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa 253.440 (179.194) 82.218 (333.563) 2. Titoli di capitale 59.396 (18) 71.290 (2.259) 3. Quote di O.I.C.R. 10.165 (744) 15.478 (213) - - - - 323.001 (179.956) 168.986 (336.035) 4. Finanziamenti Totale Di seguito si fornisce un dettaglio delle principali componenti della riserva da valutazione al netto degli effetti fiscali: Titoli di Stato ed altri titoli di debito Riserva Positiva Riserva Negativa Totale 74.246 253.440 (179.194) Quote di O.I.C.R. ed altri fondi di Private Equity 10.165 (744) 9.421 Istituto Centrale Banche Popolari Italiane 24.859 - 24.859 Sacbo Spa 32.552 - 32.552 VISA Inc. 1.231 - 1.231 754 (18) 736 323.001 (179.956) 143.045 Finanziamenti Altri titoli di capitale B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue 1. Esistenze iniziali Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. (251.345) 69.031 15.265 - 2. Variazioni positive 368.799 5.660 5.796 - 2.1 Incrementi di fair value 338.577 3.540 5.780 - 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative 4.595 2.115 - - - 2.115 - - 4.595 - - - da deterioramento da realizzo 2.3 Altre variazioni 25.627 5 16 - 3. Variazioni negative (43.208) (15.313) (11.640) - 3.1 Riduzioni di fair value 3.2 Rettifiche da deterioramento 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo 3.4 Altre variazioni 4. Rimanenze finali (3.683) - (718) - - - (114) - (33.208) (11.407) (9.620) - (6.317) (3.906) (1.188) - 74.246 59.378 9.421 - Le variazioni di fair value sono indicate al netto del relativo effetto fiscale. Per quanto concerne le informazioni di dettaglio al lordo della fiscalità si rimanda alle note riportate in calce al prospetto analitico della Redditività Complessiva. 606 Relazioni e Bilanci 2014 B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue Importi in migliaia di euro 1. Esistenze iniziali 2. Variazioni positive 31.12.2014 31.12.2013 (6.265) (4.922) 978 214 2.1 Incrementi di fair value Actuarial (Gains)/Losses - - 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative - - 978 214 2.3 Altre variazioni 2.4 Operazioni di aggregazione aziendale 3. Variazioni negative 3.1 Riduzione di fair value Actuarial (Gains)/Losses - - (3.557) (1.557) (3.557) (779) 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive - - 3.4 Altre variazioni - - 3.5 Operazioni di aggregazione aziendale 4. Rimanenze finali - (778) (8.844) (6.265) La voce Altre Variazioni contiene l'effetto fiscale conteggiato sulla variazione della Riserva attuariale. SEZIONE 2 - I fondi propri e i coefficienti di vigilanza 2.1 FONDI PROPRI A - Informazioni di natura qualitativa Relativamente alla metodologia di determinazione, sulla base della normativa in vigore, del Patrimonio di Vigilanza, si rimanda alla corrispondente sezione del Bilancio Consolidato. Nelle tabelle che seguono viene fornita una sintetica descrizione delle principali caratteristiche contrattuali degli strumenti di debito che compongono il patrimonio di base, il patrimonio supplementare e il patrimonio di terzo livello. Si segnala che la colonna Valore Nominale esprime il valore nominale degli stessi al netto dei riacquisti avvenuti nel corso del tempo. 1. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1) Il capitale primario di classe 1 è composto come segue: Importi in migliaia di euro 31.12.2014 Capitale versato 2.254.371 Sovrapprezzo di emissione 4.716.866 Riserve di utili 1.678.050 Risultato d'esercizio -918.437 Altre componenti di conto economico accumulate 164.951 Riserve - altre Totale 676.235 8.572.036 2. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1) Non si segnala in UBI Banca Capitale aggiuntivo di classe 1. Nota Integrativa 607 Parte F - Informazioni sul patrimonio 3. Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2) Tipo Emissione Cedola 2008/2015 - tasso variabile ISIN IT0004424435 Valuta euro 2010/2017 - tasso variabile ISIN IT0004572860 Valuta euro 2010/2017 - tasso fisso ISIN IT0004572878 Valuta euro 2010/2017 - tasso fisso ISIN IT0004645963 Valuta euro 2011/2018 - tasso fisso ISIN IT0004723489 Valuta euro Prestiti subordinati ordinari (Lower Tier II) 2009/2019 - tasso misto ISIN IT0004457070 Valuta euro 2009/2016 - tasso variabile ISIN IT0004457187 Valuta euro 2009/2016 - tasso variabile ISIN IT0004497068 Valuta euro 2009/2019 - tasso misto ISIN IT0004497050 Valuta euro 2011/2018 - tasso fisso ISIN IT0004718489 Valuta euro 2011/2018 - tasso misto ISIN IT0004767742 Valuta euro 2012/2019 - tasso misto ISIN IT0004841778 Valuta euro Data Scadenza Clausola Rimborso Anticipato Valore Nominale Valore IAS 31.12.2014 Trimestrale Euribor 3M +0,85% Semestrale tasso variabile Euribor 6 mesi +0,40% 28.11.2015 119.880 119.426 23.02.2017 91.552 91.272 Semestrale tasso fisso al 3,10% 23.02.2017 180.000 185.489 Semestrale tasso fisso al 4,30% 05.11.2017 240.000 244.825 320.000 331.197 Dal 13.03.2014 Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti annuali dal 13.03.2012 Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti annuali dal 30.06.2012 370.000 368.105 84.797 84.557 62.735 62.422 Dal 30.06.2014 Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti annuali dal 16.06.2014 365.000 360.646 320.000 331.286 18.11.2018 222.339 219.228 08.10.2019 200.000 200.831 Semestrale tasso fisso al 5,40% Semestrale tasso fisso 4,15% fino al 2014 e successivamente variabile Euribor 6M +1,85% Trimestrale Euribor 3M + 1,25% Trimestrale Euribor 3M + 1,25% Semestrale tasso fisso 4% fino al 2014 e successivamente variabile Euribor 6M +1,85% Semestrale tasso fisso al 5,50% Trimestrale tasso fisso 6,25% fino al 2014 e successivamente variabile Euribor 3M +1% Trimestrale tasso fisso 7,25% fino al 2014 e successivamente variabile Euribor 3M +5% 30.06.2018 13.03.2019 13.03.2016 30.06.2016 30.06.2019 16.06.2018 Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti annuali dal 30.06.2014 B - Informazioni di natura quantitativa 31.12.2014 A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A+/-B) D. Elementi da dedurre dal CET1 E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-) F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C-D+/-E) G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie 8.572.036 -2.576 8.569.460 874.666 602.873 8.297.667 - H. Elementi da dedurre dall'AT1 740.334 I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-) 740.334 L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (additional Tier 1 - AT1) (G-H+/-I) M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie N. Elementi da dedurre dal T2 O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-) P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M-N+/-O) Q. Totale fondi propri (F+L+P) 608 Relazioni e Bilanci 2014 2.196.908 15.035 30.372 2.212.245 10.509.912 2.2 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE A. Informazioni di natura qualitativa I parametri di adeguatezza patrimoniale sono coerenti con la tipologia di attività effettuata dalla Banca in qualità di Capogruppo, intrattenendo rapporti per la quasi totalità con controparti appartenenti al Gruppo stesso. Nella seguente tabella viene indicato l’assorbimento di patrimonio di vigilanza in funzione del requisito di adeguatezza patrimoniale complessivo. A fine anno il rispetto di tale requisito comportava un assorbimento di patrimonio pari a 1.919 milioni di euro. Considerate le modifiche regolamentari intervenute, non è possibile raffrontare i nuovi valori dei coefficienti patrimoniali con quelli relativi al 31.12.2013, calcolati secondo la precedente normativa prudenziale Basilea 2. Per completezza informativa si riportano i Ratio a fine dicembre 2013: la Banca presentava un Tier 1 Capital Ratio del 50,36% e un Total Capital Ratio pari al 71,22. B. Informazioni di natura quantitativa Importi non ponderati Importi ponderati 31.12.2014 31.12.2014 A. ATTIVITA' DI RISCHIO A.1 Rischio di credito e di controparte 1. Metodologia standardizzata 75.660.132 17.012.843 2. Metodologia basata sui rating interni 11.595.293 5.695.336 11.595.293 5.695.336 2.1 Base 2.2 Avanzata 3. Cartolarizzazioni B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA Requisiti B.1 Rischio di credito e di controparte 1.816.654 B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito 14.644 B.3 Rischio di regolamento B.4 Rischi di mercato 1. Metodologia standard 2. Modelli interni 3. Rischio di concentrazione 53.251 B.5 Rischio operativo 1. Metodo base 2. Metodo standardizzato 3. Metodo avanzato 34.253 B.6 Altri elementi del calcolo B.7 Totale requisiti prudenziali 1.918.802 C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate 23.985.029 C.2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) 34,60% C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 34,60% C.4 Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 43,82% Per le banche che adottano la metodologia standardizzata l’importo non ponderato rappresenta l’esposizione che tiene conto dei filtri prudenziali, delle tecniche di mitigazione del rischio e dei fattori di conversione del credito. Si segnala che le attività di rischio ponderate sono rappresentate quale reciproco del requisito minimo previsto pari al 8%. Nota Integrativa 609 Parte F - Informazioni sul patrimonio Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda SEZIONE 1 - Operazioni realizzate durante l'esercizio Non si segnalano operazioni di aggregazione realizzate durante l’esercizio. SEZIONE 2 - Operazioni realizzate dopo la chiusura dell’esercizio Non si segnalano operazioni di aggregazione realizzate dopo la chiusura dell’esercizio. 610 Relazioni e Bilanci 2014 Parte H - Operazioni con parti correlate 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica Compensi a Consiglieri e Dirigenti Benefici a breve termine 12.325 - di cui dirigenti con responsabilità strategiche 5.941 Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro 635 635 - di cui dirigenti con responsabilità strategiche Altri benefici a lungo termine 427 427 - di cui dirigenti con responsabilità strategiche Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro 565 565 - di cui dirigenti con responsabilità strategiche Pagamenti in Azioni 170 170 - di cui dirigenti con responsabilità strategiche In ordine ai compensi erogati nel corso dell’esercizio 2014 a Dirigenti con responsabilità strategiche, compreso il Direttore Generale, si precisa che, in aggiunta alla componente fissa della retribuzione definita tramite accordi individuali, è presente una componente variabile legata al raggiungimento di obiettivi strategici di Gruppo. Con riferimento alla retribuzione fissa si evidenzia la presenza, oltre che della consueta erogazione in forma monetaria, di benefit a completamento del pacchetto remunerativo quali il fondo di previdenza integrativa, la polizza sanitaria, la polizza infortuni e l’eventuale attribuzione di autovettura aziendale ad uso promiscuo. In particolare, si evidenziano i seguenti istituti retributivi (per le cui definizioni si rinvia all’apposito principio contabile): a) Benefici a breve termine Nei benefici a breve termine sono ricompresi stipendi, contributi per oneri sociali, indennità sostitutive per ex festività non godute, assenze per malattia, permessi retribuiti, benefici quali assistenza medica ed abitazione. b) Benefici successivi al rapporto di lavoro Nei benefici successivi al rapporto di lavoro sono ricompresi piani previdenziali, pensionistici, assicurativi nonché il trattamento di fine rapporto. Nei confronti dei dirigenti in questione sono attive forme di assicurazione sulla vita e di previdenza complementare con orizzonte temporale anche successivo alla cessazione del rapporto di lavoro dipendente. 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate Conformemente a quanto disposto dalle vigenti disposizioni, si precisa che tutte le operazioni svolte dalla Capogruppo con le proprie parti correlate sono state effettuate nel rispetto di criteri di correttezza sostanziale e procedurale, a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti. Ai sensi dello IAS 24, di seguito vengono riportate le informazioni sui rapporti patrimoniali ed economici che le parti correlate a UBI Banca intrattengono con le Società del Gruppo, nonché le incidenze che tali rapporti hanno sulle singole voci del Bilancio. Secondo il principio contabile internazionale IAS 24, una parte correlata è una persona o un’entità che è correlata all’entità che redige il bilancio. (a) Una persona o uno stretto familiare di quella persona sono correlati a un’entità che redige il bilancio se tale persona: (i) ha il controllo o il controllo congiunto dell’entità che redige il bilancio; (ii) ha un’influenza notevole sull’entità che redige il bilancio; o (iii) è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità che redige il bilancio o di una sua controllante. (b) Un’entità è correlata a un’entità che redige il bilancio se si applica una qualsiasi delle seguenti condizioni: (i) l’entità e l’entità che redige il bilancio fanno parte dello stesso gruppo (il che significa che ciascuna controllante, controllata e società del gruppo è correlata alle altre); (ii) un’entità è una collegata o una joint venture dell’altra entità (o una collegata o una joint venture facente parte di un gruppo di cui fa parte l’altra entità); (iii) entrambe le entità sono joint venture di una stessa terza controparte; (iv) un’entità è una joint venture di una terza entità e l’altra entità è una collegata della terza entità; (v) l’entità è rappresentata da un piano per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro a favore dei dipendenti dell’entità che redige il bilancio o di un’entità ad essa correlata. Se l’entità che redige il bilancio è essa stessa un piano di questo tipo, anche i datori di lavoro che la sponsorizzano sono correlati all’entità che redige il bilancio; (vi) l’entità è controllata o controllata congiuntamente da una persona identificata al punto (a); (vii) una persona identificata al punto (a)(i) ha un’influenza significativa sull’entità o è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità (o di una sua controllante). Nota Integrativa 611 Parte H - Operazioni con parti correlate Per quanto concerne l’effetto prodotto dall’attività di direzione e coordinamento della Capogruppo, così come previsto dall’art. 2497 bis del Codice Civile, si segnala che, coerentemente con il modello organizzativo adottato che prevede l’accentramento presso UBI Banca delle attività di indirizzo strategico e gestionale, e presso UBI Sistemi e Servizi Scpa delle attività di tipo tecnico-operativo, la Capogruppo e la sua controllata forniscono alle diverse Società del Gruppo una serie di servizi, regolati da appositi contratti infragruppo redatti sulla base dei criteri di congruità, trasparenza ed omogeneità; i corrispettivi pattuiti per i servizi resi a norma di tali contratti sono stati determinati in conformità a condizioni di mercato o, laddove non siano rinvenibili sul mercato idonei parametri di riferimento anche in relazione alle caratteristiche peculiari dei servizi resi, sulla base del costo sostenuto. Tra i principali contratti infragruppo in corso di validità alla data di chiusura dell’anno si segnalano quelli che attuano l’accentramento presso la Capogruppo delle attività nelle Aree di Governo, di Business e che coinvolgono la Capogruppo e le principali banche del Gruppo come pure i contratti attuativi del c.d. consolidato fiscale nazionale (di cui gli articoli da 117 a 129 del D.P.R. n 917/1986 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi) conclusi dalla Capogruppo. Sono inoltre da segnalarsi tutti i contratti infragruppo che attuano l’accentramento presso UBI Sistemi e Servizi delle attività di supporto di tutte le principali Società del Gruppo UBI. Ulteriori informazioni in merito alle operazioni con parti correlate sono riportate nelle successive tabelle. Sintesi dei principali rapporti patrimoniali con parti correlate Parte correlata Attività finanziarie detenute per la negoziazione Controllate dirette Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti verso clientela Altre attività Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Altre passività Garanzie rilasciate 12.515.918 11.634.010 Crediti verso banche 333.348 6.139 204.141 7.244.652 837.795 2.326.684 90.338 295.258 8.962.306 Collegate 8 10.082 - 80.196 - - 35.994 - - - 24.949 Dirigenti - - - - - - 22 - - - - Altre parti correlate - - - - - - - - - - - 333.356 16.221 12.515.918 11.714.206 204.141 7.244.652 873.811 2.326.684 90.338 295.258 8.987.255 Totale Incidenza percentuale dei rapporti patrimoniali con parti correlate nei confronti delle voci di Bilancio di UBI Banca Parte correlata Con parti correlate (a) Totale (b) Incidenza % (a/b*100) Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti verso banche Crediti verso clientela Altre attività Debiti verso banche Debiti verso clientela Passività finanziarie di negoziazione Titoli in circolazione Altre passività Garanzie rilasciate 333.356 16.221 12.515.918 11.714.206 204.141 7.244.652 873.811 2.326.684 90.338 295.258 8.987.255 1.544.835 18.066.883 14.055.649 23.330.321 642.339 19.140.417 7.065.270 36.545.668 722.181 751.070 10.549.238 21,58% 0,09% 12,37% 6,37% 12,51% 39,31% 85,19% 89,05% 50,21% 31,78% 37,85% Sintesi dei principali rapporti economici con parti correlate Altri oneri e proventi di gestione Spese per il personale Altre spese amministrative (69.215) Parte correlata Interessi netti Controllate dirette 105.837 (8.818) 235.772 - 101.094 54.456 176 - 32.530 - 106 346 - - - - - - (13.952) - Collegate Dirigenti Altre parti correlate Totale Dividendi e proventi simili Risultato netto dell'attività di negoziazione Commissioni nette - - - - - - (70) 106.013 (8.818) 268.302 - 101.200 40.850 (69.285) Incidenza percentuale dei rapporti economici con parti correlate nei confronti delle voci di Bilancio di UBI Banca Parte correlata Con parti correlate (a) Totale (b) Incidenza % (a/b*100) 612 Relazioni e Bilanci 2014 Dividendi e proventi simili Risultato netto dell'attivita' di negoziazione Altri oneri e proventi di gestione Spese per il personale Altre spese amministrative Interessi netti Commissioni nette 106.013 (8.818) 268.302 - 101.200 40.850 (69.285) 96.444 24.255 276.489 33.670 120.161 (169.970) (171.470) 109,92% -36,36% 97,04% 0,00% 84,22% -24,03% 40,41% Nota Integrativa 613 Parte H - Operazioni con parti correlate Società consolidate con il metodo integrale - - - - Centrobanca Sviluppo Impresa SGR Spa Coralis Rent Srl - - 29.260 - - 19.480 4.878 UBI Finance 3 Srl UBI Academy Scrl UBI Sistemi e Servizi Scpa - - - UBI Finance Srl UBI Pramerica SGR Spa - - UBI Trustee SA - - - - - UBI SPV BPCI 2012 Srl - - - - - UBI SPV BPA 2012 Srl - Società Lombarda Immobiliare Spa - Solimm UBI SPV BBS 2012 Srl - UBI Gestioni Fiduciarie Sim Spa UBI Finance CB2 - UBI Fiduciaria Spa Società Bresciana Immobiliare - Mobiliare SBIM Spa - - Ubi Finance 2 Srl Prestitalia Spa - - UBI Management Company Sa Ubi Lease Finance 5 Srl - - Lombarda Lease Finance 4 Srl - - IW Bank Spa 24-7 Finance Srl 6.139 - - UBI Leasing Spa - - - UBI Factor Spa UBI Banca International Sa 2.233 24.405 49.452 Banca Regionale Europea Spa Banco di Brescia Spa BPB Immobiliare Srl - 61.816 Banca Popolare di Bergamo Spa - 52.999 70.302 Banca Popolare Commercio e Industria Spa Banca Popolare di Ancona Spa - - 5.310 1.239 Banca di Valle Camonica Spa - - 6.139 Attività finanziarie disponibile per la vendita 11.974 - 333.348 UBI Banca Private Investment Spa Banca Carime Spa UBI Capital Singapore in liquidazione Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - 42.975 1.381 192 94.429 568.300 - - - - 16 - 91 13.593 38 2.368.188 - - 75.810 - - - 44 96 1.882.340 6.586.328 - 189 - - - - - - - - - 11.634.010 Crediti verso clientela - - - - - - - - - - - - - - 523.864 - - - - 48.893 - 3.147.662 2.659.523 2.213.869 1.607.494 1.738.428 3.549 545.232 27.404 - 12.515.918 Crediti verso altre banche 16.202 501 391 - - 40 - - - 1 - 28 960 57 1.245 - 42 - - - 2.181 69 38 3.468 1.942 - 1.331 37.036 13.118 82.453 16.655 20.359 2.282 3.742 - - 204.141 Altre attività - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 1.680.355 - - - - 2.619.820 - 156.127 101.538 1.645.864 108.094 122.797 129.630 13.234 667.193 - 7.244.652 Debiti verso banche - 266.411 - - - - - - - - - - - - 509.720 - - - - 1.109 - - - 31.624 28.931 - - - - - - - - - - - 837.795 Debiti verso clientela - - - - - - - - - 2.801 - - - - - - - - - - 757.033 - - - - - - - - - - - - - 1.566.850 - 2.326.684 Titoli in circolazione Principali rapporti patrimoniali con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e influenza notevole - 299 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 29.260 - - 9.663 4.914 31.535 4.993 8.052 - 1.291 331 - 90.338 Passività finanziarie di negoziazione 7.435 240 - - - - - - - 1 - 68 826 288 4.026 - - - - - 7.130 478 - 5.630 5.869 - 1.579 45.273 28.079 108.358 23.515 29.527 2.638 5.584 18.714 - 295.258 Altre passività 23 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 2.760 150 - 1.276 64.734 6.709.742 - 273.244 21.337 1.624.567 18.759 231.795 1.071 2.237 10.611 - 8.962.306 Garanzie rilasciate 614 Relazioni e Bilanci 2014 - 8 Aviva Assicurazioni Vita Spa - - - 10.082 - - - - - - - - Crediti verso altre banche 15.036 - - - - - 65.160 80.196 Crediti verso clientela - - - - - - - - Altre attività - - - - - - - - Debiti verso banche 1.310 - 313 - - - 34.371 35.994 Debiti verso clientela Per quanto attiene UBI Assicurazioni Spa, i rapporti patrimoniali in essere alla data del 31.12.2014 non vengono esposti in quanto la partecipazione è stata ceduta nel corso del mese di dicembre. - Lombarda Vita Spa UFI Servizi Srl - SF Consulting Srl Polis Fondi SGR Spa - - Zhong Ou Fund Management Co. - - 10.082 8 Attività finanziarie disponibile per la vendita Società consolidate con il metodo del patrimonio netto Attività finanziarie detenute per la negoziazione Aviva Vita Spa (segue) - - - - - - - - Titoli in circolazione - - - - - - - - Passività finanziarie di negoziazione - - - - - - - - Altre passività - - 24.949 - - - - 24.949 Garanzie rilasciate Principali rapporti economici con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e influenza notevole Interessi netti Commissioni nette Dividendi Risultato netto dell'attività di negoziazione Altri proventi / oneri di gestione Spese per il personale Altre spese amministrative Società consolidate con il metodo integrale UBI Capital Singapore in liquidazione 105.837 - (8.818) - 235.772 - - 101.094 - 54.456 - (69.215) - Banca Carime Spa (44.619) (2.103) 11.180 - 7.058 (1.588) (228) 6.990 (10) - - 1.922 531 (7) (1.452) 1.257 3.837 - 2.217 644 (1) 4.797 (2.168) 25.800 - 11.997 (1.689) (126) Banca Popolare di Ancona Spa 13.137 (1.597) 4.147 - 7.422 (2.029) (197) Banca Popolare di Bergamo Spa (4.405) (3.400) 129.109 - 33.374 (4.502) (191) Banca Regionale Europea Spa 17.935 (447) 36.111 - 7.824 (1.714) (1.002) Banco di Brescia Spa 22.522 (380) 3.151 - 10.942 (2.638) (90) - - 984 - 189 369 (1.124) Banca di Valle Camonica Spa UBI Banca Private Investment Spa Banca Popolare Commercio e Industria Spa BPB Immobiliare Srl UBI Banca International Sa (11.356) 1.593 - - 79 451 6 UBI Leasing Spa 87.569 305 - - 1.168 624 (18) UBI Factor Spa 6.686 690 - - 749 32 - - - - - 115 236 2 Centrobanca Sviluppo Impresa SGR Spa Coralis Rent Srl IW Bank Spa - - - - 44 282 - (39.210) (3.646) - - 662 1.713 (28) 24-7 Finance Srl - - - - - - - Lombarda Lease Finance 4 Srl 6 - - - - - - Ubi Lease Finance 5 Srl - - - - 2 - - UBI Management Company Sa - - - - - 176 - 27 - - - 58 - - 47.053 - - - 6.125 4.505 (86) - - - - 40 212 - 108 - 1.400 - 115 59 (4.397) UBI Gestioni Fiduciarie Sim Spa - - - - 92 108 - UBI Finance CB2 - - - - 378 - - (28) - - - 16 - - UBI SPV BBS 2012 Srl - - - - 157 - - UBI SPV BPCI 2012 Srl - - - - 138 - - UBI SPV BPA 2012 Srl - - - - 237 - - UBI Trustee SA - - - - - 158 (4) UBI Finance Srl - Ubi Finance 2 Srl Prestitalia Spa UBI Fiduciaria Spa Società Bresciana Immobiliare - Mobiliare SBIM Spa Società Lombarda Immobiliare Spa - Solimm 115 - - - 852 - UBI Finance 3 Srl - - - - 305 - - UBI Academy Scrl - - - - 292 1.360 (775) (89) 1.088 20.053 - 341 1.959 (431) 51 - - - 6.184 55.197 (60.518) UBI Pramerica SGR Spa UBI Sistemi e Servizi Scpa 176 - 32.530 - 106 346 - Aviva Vita Spa Società consolidate con il metodo del patrimonio netto - - 6.000 - - - - Zhong Ou Fund Management Co. - - - - - - - 29 - 7.328 - 100 346 - SF Consulting Srl - - - - - - - Polis Fondi SGR Spa - - 119 - - - - Lombarda Vita Spa - - 14.083 - 6 - - UFI Servizi Srl - - - - - - - 147 - 5.000 - - - - Ubi Assicurazioni Spa Aviva Assicurazioni Vita Spa Nota Integrativa 615 Parte H - Operazioni con parti correlate Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali A. Informazioni di natura qualitativa In attuazione delle “Politiche di remunerazione e incentivazione del Gruppo UBI Banca 2014” (c.d. Policy), che sono state deliberate il 4 marzo 2014 dal Consiglio di Sorveglianza, sentito il Comitato per la Remunerazione, l’Assemblea ordinaria dei Soci di UBI Banca del 10 maggio 2014 ha approvato per il ”Personale più Rilevante” la valorizzazione della componente variabile del premio da erogare mediante l’utilizzo di azioni. I sistemi di incentivazione 2014, descritti nella “Relazione annuale all'Assemblea dei Soci sulle Politiche di remunerazione e incentivazione”, cui si rimanda, sono sottoposti a condizioni di attivazione a livello di Gruppo che garantiscono la stabilità patrimoniale (Common Equity Tier 1) e la liquidità (Net Stable Funding Ratio), nonché il raggiungimento di determinati livelli di redditività corretta per il rischio (Return On Risk Adjusted - RORAC). Il calcolo del premio individuale è correlato al livello di raggiungimento degli obiettivi assegnati, ciascuno per il relativo peso, in ragione dell’importanza relativa. Nei confronti del ”Personale più Rilevante”, è stato confermato, in continuità con il 2013: il differimento di una quota (in considerazione del ruolo ricoperto) compresa tra il 40% ed il 60% del premio annuo eventualmente maturato; l’attribuzione di strumenti finanziari, mediante assegnazione di azioni ordinarie della Capogruppo UBI Banca, per una quota pari ad almeno il 50% della retribuzione variabile, prevedendo per essa un adeguato periodo di mantenimento (retention), al fine di allineare gli incentivi con gli interessi di medio-lungo termine della Banca. • • In conseguenza di quanto precede, la prima quota di premio commutato in azioni verrebbe assegnata nel corso del terzo anno successivo a quello di riferimento, mentre la seconda quota verrebbe assegnata nel corso del quinto anno successivo a quello di riferimento. Al fine di garantire nel tempo la capacità di generare valore da parte del Gruppo, è previsto che la seconda quota differita venga erogata solo se presenti a livello di Gruppo condizioni prestabilite di stabilità patrimoniale (Common Equity Tier 1), liquidità (Net Stable Funding Ratio) e redditività corretta per il rischio (Return On Risk Adjusted – RORAC). In caso di premi maturati inferiori ai 50.000 euro, le modalità di erogazione saranno interamente “up-front”, ovvero: il 50% del premio assegnato in denaro al momento della maturazione; il restante 50% assegnato in azioni ordinarie UBI con una retention di 2 anni. Tale modalità è stata applicata a partire dalla maturazione dei premi del Sistema Incentivante 2013. • • Di seguito si riportano le tempistiche con le quali verranno erogate le quote di premio da erogare in strumenti finanziari: nell’anno 2014 è stata assegnata la prima quota di azioni riferita ai premi maturati per il 2011; nell’anno 2015 è prevista l’assegnazione della prima quota di azioni riferita ai premi maturati per il 2012; nell’anno 2016 è prevista l’assegnazione della prima quota di azioni o della quota per premi maturati inferiori ai 50.000 euro riferita al 2013; nell’anno 2016 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il 2011; nell’anno 2017 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il 2012; nell’anno 2017 è prevista l’assegnazione della prima quota di azioni o della quota per premi maturati inferiori ai 50.000 euro riferita al 2014; nell’anno 2018 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il 2013; nell’anno 2019 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il 2014. • • • • • • • • B. Informazioni di natura quantitativa Ai sensi delle previsioni dell’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” il piano in parola configura un’operazione c.d. “equity settled”, ovvero un pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di capitale. In funzione di ciò, poiché l’IFRS 2 si pone l’obiettivo di riconoscere nel conto economico, sotto forma di spese per il personale, l’impatto economico della remunerazione corrisposta mediante elementi del patrimonio netto, UBI Banca, nonché le società controllate coinvolte nel piano, hanno rilevato il costo di competenza dell’esercizio alla voce 150a “Spese amministrative: spese per il personale” in contropartita ad un incremento del patrimonio netto mediante valorizzazione di un’apposita riserva data la circostanza che l’obbligazione in capo all’azienda verrà estinta mediante consegna di strumenti di patrimonio netto e tale obbligazione sarà in ogni caso regolata dalla Capogruppo. Con particolare riguardo alla quantificazione del costo del piano si specifica che, in ossequio alle previsioni dell’IFRS 2, nell’impossibilità di quantificare con precisione il valore dei servizi offerti dai dipendenti, il medesimo è calcolato in funzione del fair value dell’azione UBI alla data di assegnazione moltiplicato per il numero di azioni che si stima matureranno. Nel dettaglio, il fair value degli strumenti di patrimonio netto assegnati, è determinato tenendo in considerazione che la consegna dei medesimi avverrà, come previsto, a partire dal 2014 e sino al 2018; tali stime, muovendo dal prezzo di mercato delle azioni, escludono l’effetto ascrivibile agli eventuali dividendi distribuiti nel periodo e, in generale, ponderano adeguatamente i termini e le condizioni in base ai quali gli strumenti sono assegnati. 616 Relazioni e Bilanci 2014 Il costo complessivo del piano così stimato è pari a 1.107 migliaia di euro, e risulta così ripartito: • quote up-front, valorizzate in n. azioni 17.697 assegnate nel 2014, equivalenti a 50 mila euro; • quote up-front, valorizzate in n. azioni 43.164 da assegnare nel 2016, equivalenti a 201 mila euro; • quote up-front, valorizzate in n. azioni 90.121 da assegnare nel 2017, equivalenti a 503 mila euro; • q uote differite, valorizzate (fatta salva la verifica delle condizioni cui è subordinato il differimento) in n. 11.798 azioni da assegnare nel 2016, equivalenti a 31 mila euro; • q uote differite, valorizzate (fatta salva la verifica delle condizioni cui è subordinato il differimento) in n. 4.902 azioni da assegnare nel 2018, equivalenti a 21 mila euro; • q uote differite, valorizzate(fatta salva la verifica delle condizioni cui è subordinato il differimento) in n. 57.650 azioni da assegnare nel 2019, equivalenti a 301 mila euro; In funzione delle condizioni di maturazione ipotizzate, il predetto costo del piano è ripartito lungo tutto il periodo di maturazione previsto dal medesimo, imputando a conto economico la quota parte di competenza che, per l’esercizio in corso, è pari a 273 mila euro. Si segnala inoltre che l’eventuale variazione del costo avverrà solamente in funzione della non maturazione dei requisiti, per non raggiungimento delle condizioni di servizio e/o risultato previste dal piano in funzione del numero di azioni che saranno effettivamente consegnate, e non anche in funzione delle variazioni di fair value delle azioni UBI. Parte L - Informativa di settore Per l’informativa di settore si rimanda a quanto riportato sull’argomento nella sezione relativa del Bilancio Consolidato. Nota Integrativa 617 Parte L - Informativa di settore Allegati al Bilancio d’Esercizio Elenco degli immobili Obbligazioni convertibili Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile (Regolamento Emittenti Consob art. 149 duodecies) Elenco degli immobili (Importi al centesimo di euro) Ubicazione Rivalutazioni in sede di F.T.A. Valori Lordi Altre Movimentazioni Fondi Ammort. Valori in bilancio - 149.323,41 1.497.694,07 - -772.994,37 724.699,70 - 125.049,29 1.183.006,35 - -480.215,89 702.790,46 - 188.602,42 1.773.075,06 - -559.464,10 1.213.610,96 955.591,35 - 147.706,44 1.652.885,38 -758,80 -534.988,79 1.117.137,79 - - 142.545,15 691.722,16 - -208.117,63 483.604,53 459.148,82 524.901,58 - 89.960,32 1.074.010,72 - -944.714,17 129.296,55 1.080.468,91 780.530,73 - 264.470,20 2.125.469,84 - -833.717,59 1.291.752,25 Prop./ Leasing Investimenti Rivalutazioni di legge 1 ABBIATEGRASSO-MI-P.ZZA CAVOUR, 11 P 1.348.370,66 - 2 ALBANO SANT ALESSANDRO-BG-VIA CAVOUR, 2 P 517.017,94 540.939,12 3 ALBINO-BG-VIA MAZZINI, 181 P 912.764,12 671.708,52 4 ALME-BG-VIA TORRE D'ORO, 2 P 549.587,59 5 ALMENNO SAN BARTOLOMEO-BG-VIA FALCONE, 2 P 549.177,01 6 ALMENNO SAN SALVATORE-BG-VIA MARCONI, 3 P 7 ALZANO LOMBARDO-BG-P.ZZA GARIBALDI, 3 P Rivalutazioni da Fusioni 8 ALZANO LOMBARDO-BG-VIA EUROPA, 67 P 20.382,05 - - 281.932,63 302.314,68 - -105.332,98 196.981,70 9 ANGERA-VA-VIA M. GREPPI, 33 P 166.386,85 444.930,52 - 175.948,70 787.266,07 - -365.077,80 422.188,27 10 ARCENE-BG-CORSO EUROPA, 7 P 544.716,17 507.105,34 - 86.447,03 1.138.268,54 - -946.489,73 191.778,81 11 ARCORE-MI-VIA CASATI, 45 P 977.807,23 242.785,55 - 176.942,62 1.397.535,40 - -788.233,10 609.302,30 12 ARDESIO-BG-VIA LOCATELLI, 8 P 145.284,01 633.300,47 - 126.889,62 905.474,10 - -776.142,85 129.331,25 13 ARLUNO-MI-VIA PIAVE, 5 P 1.260.946,93 - - -479.342,67 781.604,26 - -202.574,76 579.029,50 14 ASSAGO-MI-VIALE MILANOFIORI P 9.917.653,29 370.406,90 - -2.169.504,33 8.118.555,86 - -3.940.446,36 4.178.109,50 15 AZZANO SAN PAOLO-BG-PIAZZA IV NOVEMBRE, 4 P 383.348,91 720.230,46 - 137.908,63 1.241.488,00 - -993.637,20 247.850,80 16 AZZATE-VA-VIA V.VENETO, 23 P 950.916,00 181.771,24 495.054,37 201.911,04 1.829.652,65 - -840.640,49 989.012,16 17 BAGNOLO SAN VITO-CN-VIA DI VITTORIO, 35 P 131.968,60 372.581,85 121.159,50 82.796,84 708.506,79 - -540.827,37 167.679,42 18 BERBENNO-BG-VIA ANTONIO STOPPANI, 102 P 756.979,09 - - - 756.979,09 - -96.722,08 660.257,01 19 BERGAMO-BG-BORGO PALAZZO, 51 P 1.121.597,00 1.191.955,96 - 181.657,06 2.495.210,02 - -1.094.651,44 1.400.558,58 20 BERGAMO-BG-P.LE RISORGIMENTO, 15 P 1.053.420,36 574.958,09 - 16.438,02 1.644.816,47 - -792.438,56 852.377,91 21 BERGAMO-BG-P.ZZA PONTIDA, 36/42 P 2.259.854,24 789.282,49 - 75.595,51 3.124.732,24 - -1.428.319,33 1.696.412,91 22 BERGAMO-BG-PIAZZA VITTORIO -VENETO, 8 P 35.350.702,58 85.664.910,69 294.388,88 2.511.566,91 123.821.569,06 - -51.756.299,97 72.065.269,09 23 BERGAMO-BG-VIA BORGO PALAZZO, 135 P 1.901.500,15 871.879,13 - 93.137,24 2.866.516,52 - -1.640.664,11 1.225.852,41 24 BERGAMO-BG-VIA BORGO S.CATERINA, 6 P 921.346,04 693.858,54 - 86.848,23 1.702.052,81 - -593.037,26 1.109.015,55 25 BERGAMO-BG-VIA D.L.PALAZZOLO 71 P 22.108.728,11 24.996.012,57 701.397,15 1.707.839,02 49.513.976,85 - -29.303.920,64 20.210.056,21 26 BERGAMO-BG-VIA F.LLI CALVI, 9 P 16.163.671,59 4.232.571,42 23.075,33 -1.061.498,67 19.357.819,67 - -6.819.694,64 12.538.125,03 27 BERGAMO-BG-VIA GOMBITO, 2/C P 137.366,80 1.059.591,45 - 89.643,09 1.286.601,34 - -646.884,04 639.717,30 28 BERGAMO-BG-VIA LEONE XIII, 2 P 28.537,26 448.491,84 - 43.188,08 520.217,18 - -372.431,53 147.785,65 29 BERGAMO-BG-VIA LOCATELLI, 37 P 5.640,00 - - - 5.640,00 - -586,56 5.053,44 30 BERGAMO-BG-VIA MATTIOLI, 69 P 608.963,45 628.076,80 - 57.693,81 1.294.734,06 - -478.258,98 816.475,08 31 BERGAMO-BG-VIA SAN BERNARDINO,96 P 1.955.066,74 1.221.161,76 - 30.955,49 3.207.183,99 - -1.883.954,05 1.323.229,94 32 BERGAMO-BG-VIA TIRABOSCHI, 57 P 4.560,00 - - - 4.560,00 - -437,76 4.122,24 33 BESOZZO-VA-VIA XXV APRILE, 24 P 137.252,44 694.784,05 - 364.080,01 1.196.116,50 - -550.058,68 646.057,82 34 BESOZZO-VA-VIA XXV APRILE, 77 P 513.204,39 349.551,60 324.324,01 111.233,86 1.298.313,86 - -908.621,37 389.692,49 35 BIELLA-BI-VIA SAURO, 2 P 652.786,99 662.729,30 62.116,88 -189.245,32 1.188.387,85 - -526.811,42 661.576,43 36 BISUSCHIO-VA-VIA MAZZINI, 28 P 171.346,39 258.221,79 - 78.995,63 508.563,81 - -209.697,18 298.866,63 37 BOLOGNA-BO-VIA REPUBBLICA, 29 P 840.896,42 21.118,32 - -175.892,65 686.122,09 - -171.634,40 514.487,69 38 BOLTIERE-BG-PIAZZA IV NOVEMBRE, 14 P 287.605,68 158.268,69 - 82.590,04 528.464,41 -1.033,41 -154.080,90 373.350,10 39 BREMBILLA-BG-VIA LIBERTA', 25 P 648.972,22 361.575,07 - 58.264,25 1.068.811,54 - -976.083,94 92.727,60 40 BRESCIA-BS-VIA BREDINA, 2 P 2.685,58 463.764,42 - - 466.450,00 85.924,78 -79.702,11 472.672,67 41 BRESCIA-BS-VIA CEFALONIA, 62 P 13.406.697,93 32.789.671,20 - - 46.196.369,13 10.951.720,75 -18.106.400,78 39.041.689,10 42 BRESCIA-BS-VIA CIPRO, 54 P 6.760.711,43 - - - 6.760.711,43 - -2.978.704,11 3.782.007,32 43 BRESCIA-BS-VIA CODIGNOLE P 3.885.969,63 - - - 3.885.969,63 - -1.641.533,66 2.244.435,97 44 BRESCIA-BS-VIA CROCIFISSA ROSA, 1 P 7.117,05 - - 1.572.178,80 1.579.295,85 - -484.238,66 1.095.057,19 45 BRESCIA-BS-VIA FARFENGO, 65 P 2.369,50 - - 710.185,73 712.555,23 - -272.479,03 440.076,20 46 BRESCIA-BS-VIA GABRIELE ROSA, 71 P 154,94 468.576,65 - - 468.731,59 212.333,37 -170.588,38 510.476,58 47 BRESCIA-BS-VIA GRAMSCI, 39 P 3.063.806,23 11.030.406,06 570.801,35 92.247,11 14.757.260,75 - -9.663.088,26 5.094.172,49 48 BRESCIA-BS-VIA SOLDINI, 25 P 41.987,95 1.401.996,05 - - 1.443.984,00 855.912,55 -867.613,05 1.432.283,50 49 BRESCIA-BS-VIA TRENTO, 5/7 P 797.240,86 6.950.467,87 - - 7.747.708,73 91.474,06 -3.108.851,48 4.730.331,31 50 BRESCIA-BS-VIA VITTORIO EMANUELE, 60 P 1.370.137,16 91.200,25 - 35.262,39 1.496.599,80 - -470.914,80 1.025.685,00 51 BRIGNANO GERA D'ADDA-BG-PIAZZA MONSIGNOR DONINI, 1 P 621.767,52 604.977,47 - 220.865,61 1.447.610,60 - -828.811,51 618.799,09 52 BULCIAGO-LC-VIA DON DAVIDE CANALI, 33/35 P 63.891,84 456.650,05 - 70.450,65 590.992,54 - -253.769,07 337.223,47 53 BUSTO ARSIZIO-VA-P.ZZA S.GIOVANNI, 3/A P 3.364.165,32 5.333.880,25 1.364.348,30 808.210,12 10.870.603,99 - -5.193.042,24 5.677.561,75 54 BUSTO ARSIZIO-VA-VIA FOSCOLO, 10 P 2.116.377,81 703.886,44 - 225.707,16 3.045.971,41 -273.859,89 -1.307.610,01 1.464.501,51 55 BUSTO ARSIZIO-VA-VIA MAGENTA, 64 P 640.220,64 321.366,12 38.728,74 -143.461,10 856.854,40 - -456.161,89 400.692,51 56 BUSTO ARSIZIO-VA-VIALE CADORNA, 4 P 2.228.244,91 775.192,51 - 196.879,35 3.200.316,77 - -1.762.652,22 1.437.664,55 57 CAIRATE-VA-VIA MAZZINI, 13 P 142.562,37 244.680,85 316.367,18 102.490,01 806.100,41 - -596.307,50 209.792,91 58 CALCIO-BG-VIA P. GIOVANNI XXIII, 153 P 529.561,96 187.376,66 - 80.100,81 797.039,43 - -394.299,58 402.739,85 59 CALOLZIOCORTE-LC-P.ZZA V.VENETO, 18/A P 1.127.737,41 353.193,48 - -309.382,40 1.171.548,49 - -435.180,54 736.367,95 620 Relazioni e Bilanci 2014 (segue) Rivalutazioni in sede di F.T.A. Valori Lordi Altre Movimentazioni Fondi Ammort. Valori in bilancio - 94,71 1.037.420,65 - -426.439,54 610.981,11 - 391.415,07 745.461,12 - -370.546,47 374.914,65 272.664,26 - 95.806,50 1.158.082,60 -275.425,14 -494.699,64 387.957,82 672.002,20 1.093.316,87 - 178.274,08 1.943.593,15 - -1.727.731,11 215.862,04 P 498.905,46 118.232,07 684.246,62 177.995,50 1.479.379,65 - -661.831,16 817.548,49 65 CARONNO PERTUSELLA-VA-VIA ROMA, 190 P 1.094.866,17 248.746,12 495.118,52 273.819,79 2.112.550,60 - -860.666,78 1.251.883,82 66 CARVICO-BG-VIA EUROPA UNITA , 3 P 1.108.279,50 521.112,70 - 115.687,56 1.745.079,76 - -1.128.429,70 67 CASAZZA-BG-STR.NAZ.DEL TONALE,92 P 235.154,76 666.007,04 - 112.689,37 1.013.851,17 - -914.851,60 98.999,57 68 CASORATE SEMPIONE-VA-VIA MILANO, 17 P 619.750,32 150.867,79 66.688,21 123.011,05 960.317,37 - -499.409,99 460.907,38 69 CASSANO D ADDA-MI-VIA MILANO, 14 P 1.259.734,57 1.083.226,98 - 398.243,13 2.741.204,68 - -2.116.019,33 625.185,35 70 CASSINA DE PECCHI-MI-VIA CARDUCCI, 74 P 3.873,43 6.774,52 - 3.397,03 14.044,98 - -11.796,71 2.248,27 71 CASSINA DE PECCHI-MI-VIA MATTEOTTI, 2/4 P 799.800,49 587.516,32 - 5.038,89 1.392.355,70 - -567.508,80 824.846,90 72 CASTEL MELLA-BS-VIA QUINZANO, 80/A P 660.764,26 - - 172.730,44 833.494,70 - -286.485,09 547.009,61 73 CASTIONE DELLA PRESOLANA-BG-VIA MANZONI, 20 P 79.418,46 365.664,10 - 67.983,08 513.065,64 -53,10 -457.757,00 55.255,54 74 CASTRONNO-VA-VIA ROMA, 51 P 454.577,31 801.314,36 - 334.085,29 1.589.976,96 - -1.093.391,79 496.585,17 75 CENE-BG-VIA V.VENETO, 9 P 231.970,33 737.520,91 - 159.197,12 1.128.688,36 - 283.026,28 76 CERMENATE-CO-VIA MATTEOTTI, 28 P 1.482.116,60 1.138.872,31 - 312.228,24 2.933.217,15 - -1.785.676,63 1.147.540,52 77 CESANO MADERNO-MI-VIA CONCILIAZIONE, 28 P 813.616,21 91.949,55 - -294.942,43 610.623,33 78 CHIARI-BS-VIA BETTOLINI, 6 P 1.266.771,26 1.885.202,58 - 490.849,50 3.642.823,34 79 CHIUDUNO-BG-VIA C.BATTISTI, 1 P 360.882,78 519.549,12 - 175.302,89 1.055.734,79 -137.242,00 -341.210,25 80 CINISELLO BALSAMO-MI-VIA LIBERTA', 68 P 445.533,64 35.806,58 - 33.290,05 514.630,27 - -144.794,73 369.835,54 81 CISANO BERGAMASCO-BG-VIA PASCOLI, 1 P 200.764,42 1.124.656,71 - 192.632,03 1.518.053,16 - -1.318.823,36 199.229,80 82 CISERANO-BG-CORSO EUROPA, 17 P 423.540,94 861.183,93 - 185.339,67 1.470.064,54 -631.529,77 -740.145,68 98.389,09 83 CISLAGO-VA-VIA IV NOVEMBRE, 250 P 794.801,88 28.545,63 500.822,70 -187.600,37 1.136.569,84 - -426.174,39 710.395,45 84 CITTIGLIO-VA-VIA VALCUVIA, 19 P 175.448,37 501.776,79 - 119.189,29 796.414,45 - -494.570,06 301.844,39 85 CLUSONE-BG-VIA VERDI, 3 P 812.026,26 1.271.882,54 - 256.029,95 2.339.938,75 - -2.039.717,92 300.220,83 86 CODOGNO-LO-VIA VITTORIO EMANUELE, 35 P 603.971,83 1.514.031,18 - 479.316,49 2.597.319,50 - -1.963.753,21 633.566,29 87 COLERE-BG-VIA GIOVANNI XXIII, 33 P 23.218,93 210.357,59 - 40.918,81 274.495,33 88 COMERIO-VA-VIA AL LAGO, 2 P 1.243.671,64 675.712,57 - 229.671,70 89 COMO-CO-VIA ALDO MORO, 46/48 P 758.223,64 - - 90 COMO-CO-VIA CATTANEO, 3 P 465.143,48 2.441.785,01 - 91 COMO-CO-VIA GIOVIO, 4 P 2.259.909,73 5.116.802,76 775.298,65 863.028,37 92 COMUN NUOVO-BG-VIA C.BATTISTI, 3 P 182.746,11 47.517,62 - 36.807,08 267.070,81 93 CONCESIO-BS-VIALE EUROPA, 183 P 1.995.092,87 582.587,76 - 289.026,46 2.866.707,09 94 CORNAREDO-MI-PIAZZA LIBERTA', 62 P 856.302,43 17.667,41 - -375.797,67 498.172,17 - -141.189,24 356.982,93 95 CORNATE D ADDA-MI-VIA CIRCONVALLAZIONE, 12 P 362.726,51 109.589,60 - -9.234,77 463.081,34 - -230.358,33 232.723,01 96 CORSICO-MI-VIA LIBERAZIONE, 26/28 P 959.229,16 73.217,47 - 97.630,25 1.130.076,88 - -416.814,78 713.262,10 97 COSSATO-BI-VIA PAJETTA P 58.454,65 179.362,97 - 53.640,83 291.458,45 - -98.259,45 193.199,00 98 COSTA VOLPINO-BG-VIA NAZIONALE, 150 P 266.835,41 997.084,61 - 191.717,85 1.455.637,87 - -1.057.027,22 398.610,65 99 CREMONA-CR-VIA GIORDANO, 9/21 P 715.645,83 33.603,51 - 234.382,24 983.631,58 100 CUNARDO-VA-VIA LUINESE, 1 P 1.019.742,55 376.413,10 - 299.283,76 1.695.439,41 101 CURNO-BG-LARGO VITTORIA, 31 P 797.649,45 85.343,51 - 63.323,21 102 CUVEGLIO-VA-VIA BATTAGLIA SAN MARTINO, 50 P 810.197,92 618.677,66 - -191.881,54 103 CUVIO-VA-VIA MAGGI, 20 P 342.956,37 18.785,28 249.427,23 43.584,53 654.753,41 104 DALMINE-BG-VIA BUTTARO N.2 P 2.398.327,05 1.211.238,38 - 252.983,38 3.862.548,81 - -1.722.862,36 2.139.686,45 105 DARFO BOARIO TERME-BS-PIAZZA LORENZINI, 6 P 626.383,13 1.038.400,90 - 169.024,72 1.833.808,75 - -1.630.941,10 106 DESIO-MI-VIA MATTEOTTI, 10 P 3.950.832,89 408.994,01 - 409.845,70 4.769.672,60 107 ERBA-CO-VIA LEOPARDI, 7/E P 1.483.898,86 186.267,51 - 219.792,83 1.889.959,20 - -969.402,32 920.556,88 108 FAGNANO OLONA-VA-PIAZZA CAVOUR, 11 P 129.505,30 222.872,16 757.263,46 121.805,53 1.231.446,45 - -1.057.994,40 173.452,05 109 FERNO-VA-PIAZZA DANTE, 7 P 1.756.904,10 230.927,71 92.520,46 67.171,24 2.147.523,51 -760.879,63 -933.201,46 453.442,42 110 FONTANELLA-BG-VIA CAVOUR, 156 P 2.101,90 - - 502.170,54 504.272,44 - -210.794,63 293.477,81 111 FORMIGINE-MO-VIA GIARDINI SUD, 22 P 1.874.321,37 - - - 1.874.321,37 - -168.706,42 1.705.614,95 112 GALLARATE-VA-VIA MANZONI N. 12 P 2.619.953,52 1.645.212,28 1.342.766,34 528.620,53 6.136.552,67 - -2.668.119,58 3.468.433,09 113 GALLARATE-VA-VIA MARSALA, 34 P 422.744,00 59.140,47 19.507,33 86.736,48 588.128,28 - -328.990,77 114 GALLARATE-VA-VIA VARESE, 7A P 342.012,52 97.202,49 298.506,02 115.441,18 853.162,21 - -331.264,10 521.898,11 115 GANDINO-BG-VIA BATTISTI, 5 P 821.455,12 885.805,14 - 242.201,51 1.949.461,77 - -1.437.196,69 512.265,08 Ubicazione Prop./ Leasing Investimenti Rivalutazioni di legge Rivalutazioni da Fusioni 60 CALUSCO D ADDA-BG-VIA V. EMANUELE, 35 P 584.456,68 452.869,26 61 CANNOBIO-VB-VIA UMBERTO I, 2 P 112.620,89 241.425,16 62 CANTELLO-VA-VIA TURCONI, 1 P 789.611,84 63 CARAVAGGIO-BG-PIAZZA GARIBALDI, 1 P 64 CARDANO AL CAMPO-VA-VIA G. DA CARDANO, 19 - -845.662,08 -165.971,70 616.650,06 444.651,63 - -1.509.988,73 2.132.834,61 - 577.282,54 -240.484,05 34.011,28 2.149.055,91 - -1.507.147,70 641.908,21 320.220,71 1.078.444,35 - -361.215,77 717.228,58 -247.088,45 2.659.840,04 - -1.791.009,92 868.830,12 9.015.039,51 - -5.189.366,71 3.825.672,80 -105.729,20 161.341,61 -3.959,24 -2.004.529,19 - 858.218,66 - -354.126,22 629.505,36 - -1.082.625,16 612.814,25 946.316,17 - -333.446,70 612.869,47 1.236.994,04 - -887.450,31 349.543,73 - -287.520,30 367.233,11 202.867,65 -3.379,06 -2.336.134,12 2.430.159,42 259.137,51 Allegati al Bilancio d’Esercizio 621 (segue) Prop./ Leasing Investimenti Rivalutazioni di legge Rivalutazioni da Fusioni Rivalutazioni in sede di F.T.A. Valori Lordi Altre Movimentazioni 116 GARBAGNATE MILANESE-MI-VIA J. F. KENNEDY, 3 P 1.369.074,76 - - - 1.369.074,76 - 117 GAVIRATE-VA-P.ZZA LIBERTA' P 300.612,42 1.411.845,75 989.682,45 293.983,71 2.996.124,33 - -1.580.223,45 1.415.900,88 118 GAZZADA SCHIANNO-VA-VIA ROMA, 47/B P 832.764,66 719.147,70 178.009,15 309.902,21 2.039.823,72 - -1.271.585,93 768.237,79 119 GAZZANIGA-BG-VIA MARCONI, 14 P 820.947,13 451.394,50 435.364,90 156.404,94 1.864.111,47 - -1.733.795,10 130.316,37 120 GENOVA-GE-VIA FIESCHI, 11 P 1.994.025,48 4.261.950,88 - -423.268,23 5.832.708,13 - -3.081.313,68 2.751.394,45 121 GENOVA-GE-VIA MERANO, 1/A NERO P 204.642,60 341.265,06 - 97.097,39 643.005,05 - -167.049,53 475.955,52 122 GORGONZOLA-MI-PIAZZA CAGNOLA -VICOLO CORRIDONI P 1.453.314,91 - - - 1.453.314,91 - -212.010,00 1.241.304,91 123 GORLA MAGGIORE-VA-VIA G.VERDI, 2 P 1.537.138,82 - - -309.773,26 1.227.365,56 - -433.489,98 793.875,58 124 GORLAGO-BG-PIAZZA GREGIS, 12 P 303.550,52 456.798,52 - 114.232,45 874.581,49 -1.253,75 -367.418,58 505.909,16 125 GRASSOBBIO-BG-VIALE EUROPA, 8/B P 40.681,09 281.919,10 - 69.128,64 391.728,83 - -142.819,73 248.909,10 126 GRUMELLO DEL MONTE-BG-VIA MARTIRI D. LIB.14 P 261.723,81 923.153,28 - 195.143,44 1.380.020,53 - -657.598,16 722.422,37 127 INDUNO OLONA-VA-VIA PORRO, 46 P 275.273,42 672.530,58 99.900,50 103.501,46 1.151.205,96 - -539.807,61 611.398,35 128 ISPRA-VA-VIA MAZZINI, 5 P 595.811,07 185.352,30 394.460,51 89.054,07 1.264.677,95 - -930.395,96 334.281,99 129 JERAGO CON ORAGO-VA-VIA MATTEOTTI, 15 P 1.806.065,06 - - - 1.806.065,06 -186.206,36 -164.291,78 1.455.566,92 130 LAINATE-MI-VIA GARZOLI, 17/19 P 213.013,71 729.733,26 - 93.378,46 1.036.125,43 -1.712,17 -513.896,61 520.516,65 131 LAVENA PONTE TRESA-VA-PIAZZA GRAMSCI, 8 P 479.992,49 686.229,36 - 243.450,02 1.409.671,87 - -1.225.630,63 184.041,24 132 LAVENO-MOMBELLOVA-VIA LABIENA, 51/53 P 503.572,34 359.912,42 335.418,52 116.849,91 1.315.753,19 - -816.074,91 499.678,28 133 LECCO-LC-CORSO MATTEOTTI, 3 P 6.206.082,91 4.274.614,11 - -2.777.915,51 7.702.781,51 - -3.856.837,28 3.845.944,23 134 LEFFE-BG-VIA G. MOSCONI, 1 P 842.808,10 1.218.140,03 - 229.772,41 2.290.720,54 - -1.098.683,56 1.192.036,98 135 LEGGIUNO-VA-VIA BERNARDONI, 9 P 113.091,98 382.146,88 - 144.671,95 639.910,81 - -574.260,75 65.650,06 136 LEGNANO-MI-VIA TOSELLI, 68 P 49.184,24 6.097,36 - 9.805,63 65.087,23 - -25.230,60 39.856,63 137 LEGNANO-MI-VIA TOSELLI, 74 P 1.547.863,61 - 92.504,76 173.656,45 1.814.024,82 - -852.809,92 961.214,90 138 LODI-LO-VIA DALMAZIA P 14.107,33 11.551,50 - -2.658,05 23.000,78 - -7.914,08 15.086,70 139 LODI-LO-VIA INCORONATA, 12 P 657.248,12 2.503.863,52 - 704.483,27 3.865.594,91 - -1.354.552,24 2.511.042,67 140 LONATE POZZOLO-VA-PIAZZA MAZZINI, 2 P 580.176,48 102.307,16 331.453,68 122.877,00 1.136.814,32 -17.083,14 -479.501,12 640.230,06 141 LOVERE-BG-VIA TADINI, 30 P 703.360,10 873.401,42 - 269.282,57 1.846.044,09 - -1.154.029,07 692.015,02 142 LUGANO PIAZZA RIFORMA, 2 / 3 P 26.103.661,84 - - - 26.103.661,84 - 143 LUINO-VA-VIA PIERO CHIARA, 7/9 P 806.712,56 6.827.496,32 - 699.267,74 8.333.476,62 - -6.743.119,10 1.590.357,52 144 LUINO-VA-VIA V.VENETO, 6/A-B P 694.194,68 1.561.186,53 209.525,88 132.928,82 2.597.835,91 - -1.267.822,22 1.330.013,69 145 LURATE CACCIVIO-CO-VIA VARESINA, 88 P 354.367,67 427.340,22 - 169.535,24 951.243,13 - -425.432,25 525.810,88 146 MADONE-BG-VIA PAPA GIOVANNI XXIII, 44 P 517.290,07 782.374,32 - 133.981,12 1.433.645,51 - -1.257.318,29 176.327,22 147 MALNATE-VA-P.ZZA REPUBBLICA / ANG. VIA GARIBALDI P 2.097.965,27 - - - 2.097.965,27 -187.665,92 -295.010,03 1.615.289,32 148 MANERBIO-BS-VIA D.ALIGHIERI, 5 P 922.839,19 1.258.583,13 - 276.298,29 2.457.720,61 - -1.784.270,92 673.449,69 149 MARCHIROLO-VA-PIAZZA BORASIO, 12 P 189.792,52 155.883,17 - 52.498,93 398.174,62 - -214.768,61 183.406,01 150 MARIANO COMENSE-CO-CORSO BRIANZA, 20 P 343.167,69 168.668,17 94.789,87 109.942,77 716.568,50 - -331.754,79 384.813,71 151 MARNATE-VA-VIA DIAZ ANGOLO VIA GENOVA P 541.275,04 481.053,04 476.251,61 231.863,71 1.730.443,40 - -743.565,89 986.877,51 152 MARTINENGO-BG-VIA PINETTI, 20 P 757.998,73 409.405,14 - 221.210,88 1.388.614,75 - -492.498,82 896.115,93 153 MILANO - P.ZZA TOMMASEO P 70.128,45 - - - 70.128,45 - -33.595,98 36.532,47 154 MILANO-MI-CORSO EUROPA 16 P 4.131.655,19 7.638.500,83 - 20.342.420,20 32.112.576,22 - -7.954.003,30 24.158.572,92 155 MILANO-MI-CORSO EUROPA 20 P 2.249.835,90 26.254.884,08 - 22.223.555,42 50.728.275,40 - -20.991.457,25 29.736.818,15 156 MILANO-MI-CORSO ITALIA, 20-22 P 4.359.275,73 9.549.009,54 24.273,47 -2.756.830,82 11.175.727,92 - -3.341.843,67 157 MILANO-MI-P.LE ZAVATTARI, 12 L 30.165.849,87 - - 30.165.849,87 - -2.990.552,56 27.175.297,31 158 MILANO-MI-P.ZZA 5 GIORNATE, 1 P 1.831.351,82 2.752.151,53 - -1.054.390,58 3.529.112,77 - -1.099.678,59 159 MILANO-MI-P.ZZA TOMMASEO P - - - 57.699,20 57.699,20 - -9.582,96 48.116,24 160 MILANO-MI-PIAZZA PIOLA, 8 P 822.473,03 - - -219.305,77 603.167,26 - -118.733,26 484.434,00 161 MILANO-MI-VIA BIONDI, 1 P 513.505,96 306.102,04 1.446.378,73 -117.038,27 2.148.948,46 82.710,40 -638.015,42 1.593.643,44 162 MILANO-MI-VIA BOCCACCIO, 2 P 3.676.015,70 10.309.603,00 - 6.443.734,30 20.429.353,00 - 163 MILANO-MI-VIA BOCCHETTO, 13/15 P 865.905,80 5.932.491,44 - -2.206.788,22 4.591.609,02 - -809.888,17 164 MILANO-MI-VIA BORGOGNA, 2/4 P 1.207.723,22 5.160.001,56 - 1.139.105,37 7.506.830,15 - -1.948.933,03 5.557.897,12 165 MILANO-MI-VIA BUONARROTI, 22 P 2.732.186,32 7.621.838,92 - 23.105,47 10.377.130,71 - -4.401.864,21 5.975.266,50 166 MILANO-MI-VIA CIRO MENOTTI, 21 P 345.373,51 1.260.180,31 1.248.828,77 -649.000,47 2.205.382,12 - -684.063,93 1.521.318,19 167 MILANO-MI-VIA DELLA MOSCOVA, 38 P 814,79 773.378,70 - -164.604,51 609.588,98 - -130.682,94 478.906,04 168 MILANO-MI-VIA DELLA MOSCOVA, 40/1 P 744.949,97 - - 446.501,39 1.191.451,36 - -169.165,97 1.022.285,39 Ubicazione - Fondi Ammort. Valori in bilancio -192.309,92 1.176.764,84 -584.410,34 25.519.251,50 7.833.884,25 2.429.434,18 -3.390.545,15 17.038.807,85 3.781.720,85 169 MILANO-MI-VIA F. LONDONIO, 29 P 9.165,68 23.927,53 - - 33.093,21 17.979,30 -5.908,69 45.163,82 170 MILANO-MI-VIA G.B. GRASSI, 89 P 1.335.715,77 1.003.435,40 - 357.837,60 2.696.988,77 - -1.388.952,52 1.308.036,25 622 Relazioni e Bilanci 2014 (segue) Ubicazione Prop./ Leasing Investimenti Rivalutazioni di legge Valori Lordi Altre Movimentazioni 25.364,28 2.172.194,78 - 16.408.125,98 2.768.353,06 45.084.102,49 - Rivalutazioni da Fusioni Rivalutazioni in sede di F.T.A. - Fondi Ammort. Valori in bilancio -312.384,05 1.859.810,73 171 MILANO-MI-VIA LOVANIO, 5/A P 1.041.947,88 1.104.882,62 172 MILANO-MI-VIA MANZONI, 7 P 18.244.046,86 7.663.576,59 173 MILANO-MI-VIA MASCAGNI P 358.038,13 - - 431.830,01 789.868,14 - -194.337,00 174 MILANO-MI-VIA MONTE SANTO, 2 P 433.495,98 1.348.271,97 - 155.902,36 1.937.670,31 - -227.979,86 1.709.690,45 -139.144,03 -335.650,49 1.001.849,35 -6.334.076,66 38.750.025,83 595.531,14 175 MILANO-MI-VIA PADOVA, 97 P 1.475.906,60 - - 737,27 1.476.643,87 176 MILANO-MI-VIA ROSELLINI, 2 P 899.366,97 1.457.082,17 - 577.230,31 2.933.679,45 - -1.011.913,56 1.921.765,89 177 MILANO-MI-VIA SAFFI, 6/5 ANG. VIA MONTI P 5.245.633,96 94.749,53 - -44.947,36 5.295.436,13 - -973.173,09 4.322.263,04 -755.090,10 2.686.537,15 178 MILANO-MI-VIA SECCHI, 2 P 2.524.472,54 166.836,60 - 750.318,11 3.441.627,25 - 179 MILANO-MI-VIA SOLFERINO, 23 P 1.601.524,88 - - - 1.601.524,88 - 180 MILANO-MI-VIA STARO, 1 P 130.223,14 325.338,70 - - 455.561,84 78.550,03 -195.190,73 338.921,14 181 MILANO-MI-ZURETTI, 1 P 5.637,45 100.385,65 - - 106.023,10 42.316,65 -38.235,65 110.104,10 182 MONCALIERI-TO-STRADA VILLASTELLONE, 2 P 727.294,60 55.323,18 226.056,58 -151.256,26 857.418,10 - -424.200,36 433.217,74 183 MONZA-MI-PIAZZA GIUSEPPE CAMBIAGHI, 1 P 3.001.925,00 - - -924.667,17 2.077.257,83 - -489.461,58 1.587.796,25 184 MONZA-MI-VIA BORGAZZI, 83 P 4.882.395,79 3.588.165,85 - 220.444,43 8.691.006,07 185 MORNAGO-VA-VIA CELLINI - ANGOLO VIA CARUGO P 126.637,16 192.786,22 434.080,23 99.704,06 853.207,67 -10.030,72 1.591.494,16 -3.352,18 -4.793.001,63 3.894.652,26 - -751.560,60 101.647,07 -322.466,11 1.610.833,25 186 NAPOLI-NA-VIA SANTA BRIGIDA, 62/63 P 1.864.197,10 - - 69.102,26 1.933.299,36 - 187 NEMBRO-BG-PIAZZA DELLA LIBERTA' P 2.134.739,10 4.450,27 - 331.939,46 2.471.128,83 - -1.263.733,10 1.207.395,73 188 NOVA MILANESE-MI-VIA BRODOLINI, 1 P 966.654,63 500.577,80 730.980,88 527.419,10 2.725.632,41 189 NOVARA-NO-CORSO DELLA VITTORIA, 1 P 2.216.624,18 688.842,81 - -295.255,54 2.610.211,45 -46.900,36 -939.145,94 1.739.586,11 - -1.169.132,32 1.441.079,13 190 NOVARA-NO-LARGO DON MINZONI, 1 P 3.194.684,75 93.250,95 152.046,45 -203.461,37 3.236.520,78 191 NOVARA-NO-VIA SOLFERINO P 173.529,51 23.971,12 - -66.836,42 130.664,21 - - -1.158.077,31 2.078.443,47 -52.134,31 78.529,90 192 OLGIATE OLONA-VA-VIA MAZZINI, 54/56 P 325.724,31 236.897,41 206.371,83 -69.769,81 699.223,74 - -309.347,42 389.876,32 193 ORIGGIO-VA-VIA REPUBBLICA 10 P 494.816,12 47.520,35 - 71.405,65 613.742,12 - -268.361,00 345.381,12 194 ORZINUOVI-BS-P.ZA V.EMANUELE, 31/33 P 681.328,53 307.827,14 - 111.612,08 1.100.767,75 - -402.765,33 698.002,42 -806.517,22 1.004.105,32 195 OSIO SOTTO-BG-VIA CAVOUR, 2 P 788.885,09 755.038,69 - 266.698,76 1.810.622,54 - 196 OSPITALETTO-BS-VIA M.D.LIBERTA', 27 P 2.085.732,69 768.771,35 - 326.047,27 3.180.551,31 - -2.059.280,34 1.121.270,97 197 PALADINA-BG-VIA IV NOVEMBRE, 13 P 331.135,18 408.403,74 - 73.903,02 813.441,94 - -752.335,21 61.106,73 198 PALAZZOLO SULL OGLIO-BS-PIAZZA ROMA, 1 P 350.073,67 1.388.091,49 - 180.356,07 1.918.521,23 - -999.170,97 919.350,26 199 PAVIA-PV-PIAZZA DUOMO, 1 P 446.217,06 588.387,60 - 553.293,40 1.587.898,06 - -634.592,04 953.306,02 200 PAVIA-PV-VIA MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA, 2 P 444.869,33 955.931,86 - 1.038.088,80 2.438.889,99 - -1.614.007,48 824.882,51 - 235.872,07 201 PERUGIA-PG-VIA DEI FILOSOFI, 36 P 151.589,80 148.860,67 - 6.965,21 307.415,68 202 PIACENZA-PC-VIA VERDI, 48 P 3.550.621,14 1.730.724,78 - 649.858,93 5.931.204,85 203 PIAZZA BREMBANA-BG-VIA BELOTTI, 10 P 333.259,42 241.400,70 - 75.771,40 650.431,52 204 POGGIO RUSCO-MN-VIA TRENTO E TRIESTE, 9 P 1.772.102,39 1.314.622,43 1.070.389,61 384.094,82 4.541.209,25 -71.543,61 - -3.232.860,42 2.698.344,43 - -454.478,21 195.953,31 -4.701,98 -2.251.922,73 2.284.584,54 205 PONTE NOSSA-BG-VIA G. FRUA, 24 P 680.063,69 393.984,57 - 132.516,89 1.206.565,15 - 206 PONTE SAN PIETRO-BG-P.ZZA SS.PIETRO E PAOLO, 19 P 1.405.541,59 1.561.117,33 - 345.879,38 3.312.538,30 - -1.941.163,35 1.371.374,95 -872.180,44 334.384,71 207 PONTERANICA-BG-VIA PONTESECCO, 32 P 372.407,90 319.110,88 - 100.488,64 792.007,42 - -297.472,63 494.534,79 208 PONTIDA-BG-VIA LEGA LOMBARDA, 161 P 701.416,00 - - - 701.416,00 - -107.533,99 593.882,01 209 PORTO CERESIO-VA-VIA ROMA, 2 P 1.014.941,17 161.518,28 - 180.677,11 1.357.136,56 -606.844,35 -208.223,21 542.069,00 210 RANICA-BG-PIAZZA EUROPA, 2 P 79.928,46 726.162,49 - 126.700,02 932.790,97 - -756.520,76 176.270,21 211 RAPALLO-GE-VIA DIAZ, 6 P 45.351,56 522.555,39 - 135.054,40 702.961,35 - -184.287,62 518.673,73 212 REZZATO-BS-VIA EUROPA, 5 P 58.757,17 572.633,99 - 139.925,69 771.316,85 - -282.434,77 488.882,08 213 ROMANO DI LOMBARDIA-BG-VIA TADINI, 2 P 666.927,28 573.922,63 - 192.184,07 1.433.033,98 - -574.129,61 858.904,37 214 ROMA-RM-CORSO VITTORIO EMANUELE, 25/27 P 1.542.739,99 1.914.853,11 - -378.063,56 3.079.529,54 - -787.130,98 2.292.398,56 215 ROMA-RM-VIA DEI CROCIFERI, 44 P 12.160.249,72 18.111.353,67 - 3.862.345,24 34.133.948,63 - -3.395.694,46 30.738.254,17 216 ROMA-RM-VIALE DELLE PROVINCIE, 34/36 P 1.391.883,25 - - -356.529,88 1.035.353,37 - -119.441,34 217 ROSASCO-PV-VIA ROMA, 4 P 42.352,68 293.806,91 - 467.297,63 803.457,22 - -651.346,31 152.110,91 218 ROVELLASCA-CO-VIA VOLTA, 1 P 2.207,70 - - 638.358,20 640.565,90 - -276.403,36 364.162,54 219 ROVETTA-BG-VIA TOSI, 13 P 828.169,69 443.574,39 - 76.516,13 1.348.260,21 220 ROZZANO-MI-P.ZZA BERLINGUER, 6 P 874.314,34 - - 281.840,27 1.156.154,61 -37,77 -1.220.704,56 - -342.822,54 915.912,03 127.517,88 813.332,07 221 ROZZANO-MI-VIALE LOMBARDIA, 17 P 851.954,35 - - -334.236,66 517.717,69 - -131.468,50 386.249,19 222 SAN GIOVANNI BIANCO-BG-V MARTIRI DI CANTIGLIO, 19 P 159.471,15 541.085,49 - 125.156,92 825.713,56 - -385.768,52 439.945,04 223 SAN GIULIANO MILANESE-MI-VIA F.LLI CERVI, 31 P 687.797,88 - - -286.795,29 401.002,59 - -111.813,64 289.188,95 Allegati al Bilancio d’Esercizio 623 (segue) Ubicazione 224 SAN LAZZARO DI SAVENA-BOVIA EMILIA, 208 Prop./ Leasing Investimenti Rivalutazioni di legge Rivalutazioni da Fusioni Rivalutazioni in sede di F.T.A. Valori Lordi Altre Movimentazioni Fondi Ammort. Valori in bilancio P 1.078.461,33 - - -218.375,97 860.085,36 - -231.052,46 629.032,90 225 SAN PAOLO-BS-VIA MAZZINI, 60 P 731.503,50 208.477,41 - 40.835,71 980.816,62 -295.448,06 -552.508,57 132.859,99 226 SAN PELLEGRINO TERME-BG-VIA SAN CARLO, 3 P 306.129,17 310.504,84 - 107.525,92 724.159,93 - -285.540,32 438.619,61 227 SAN ZENO NAVIGLIO-BS-VIA TITO SPERI, 1 P 579.652,34 1.020.574,43 - 260.257,44 1.860.484,21 228 SANT OMOBONO TERME-BG-VIA ALLE FONTI, 8 P 281.498,71 405.402,75 - 83.480,52 770.381,98 229 SANTENA-TO-VIA CAVOUR, 43 P 605.388,24 194.215,54 110.053,06 27.222,83 936.879,67 230 SARNICO-BG-PIAZZA UMBERTO I, 1 P 1.734.688,03 1.600.442,38 - -265.926,35 3.069.204,06 - -1.395.578,35 464.905,86 - -511.245,71 259.136,27 - -390.168,25 546.711,42 -1.370,15 -1.110.942,83 1.956.891,08 231 SARONNO-VA-VIA PIETRO MICCA, 10 P 3.080.462,42 1.991.266,58 1.614.741,58 628.253,71 7.314.724,29 232 SARONNO-VA-VICOLO DEL CALDO, 30 P 85.747,78 28.842,22 - 19.484,48 134.074,48 - - -3.479.280,59 3.835.443,70 233 SCANZOROSCIATE-BG-VIA ROMA, 27 P 797.137,29 448.290,73 - 254.181,55 1.499.609,57 - -52.033,32 82.041,16 -478.224,03 1.021.385,54 234 SCHILPARIO-BG-VIA TORRI, 8 P 138.116,82 208.828,19 - 46.931,33 393.876,34 - -274.723,93 235 SERIATE-BG-VIALE ITALIA, 24 P 1.177.828,79 821.983,40 - 267.309,26 2.267.121,45 - -923.309,66 1.343.811,79 119.152,41 236 SESTO CALENDE-VA-V. XX SETTEMBRE,35/37 P 748.816,95 270.516,58 420.566,91 108.172,50 1.548.072,94 - -846.582,55 701.490,39 237 SOLARO-MI-VIA MAZZINI, 66 P 54.878,25 - - 712.670,75 767.549,00 - -224.482,56 543.066,44 238 SOLBIATE ARNO-VA-VIA A.AGNELLI, 7 P 683.021,85 528.794,06 227.093,53 190.498,99 1.629.408,43 - -840.265,12 789.143,31 239 SONCINO-CR-VIA IV NOVEMBRE, 25 P 736.252,57 588.843,73 33.053,24 246.146,92 1.604.296,46 -557,76 -836.145,86 767.592,84 240 SOVERE-BG-VIA BARONI, 5 P 71.367,17 249.196,76 - 49.531,64 370.095,57 - -159.879,23 210.216,34 241 SPIRANO-BG-VIA DANTE ALIGHIERI P 755.239,07 716.704,44 - 212.846,87 1.684.790,38 242 STEZZANO-BG-VIA BERGAMO, 1 P 24.087,68 1.008.464,25 - 159.854,99 1.192.406,92 -673,83 -1.017.654,06 - 666.462,49 -563.372,11 629.034,81 195.771,77 243 SUISIO-BG-VIA CARABELLO POMA, 31 P 406.362,37 - - -102.674,03 303.688,34 - -107.916,57 244 TALEGGIO-BG-VIA ROMA, 63 P 112.461,72 64.696,88 - 33.085,92 210.244,52 - -124.908,11 85.336,41 245 TAVERNOLA BERGAMASCA-BGVIA ROMA, 12 P 157.047,45 253.070,33 - 70.647,08 480.764,86 - -228.117,33 252.647,53 246 TELGATE-BG-VIA MORENGHI, 17/ANG. VIA ARICI P 4.364,00 - - 637.617,50 641.981,50 - -259.793,88 382.187,62 247 TORINO-TO-P.ZZA GRAN MADRE DI DIO, 12/A P 1.178.105,85 - 167.214,92 -33.252,54 1.312.068,23 - -340.881,71 971.186,52 -883.202,23 717.814,92 248 TORINO-TO-PIAZZA ADRIANO, 5 P 754.099,91 357.556,91 497.391,39 -8.031,06 1.601.017,15 - 249 TORINO-TO-VIA VITTORIO ALFIERI, 17 P 3.633.729,18 2.588.920,46 1.131.012,86 -954.050,68 6.399.611,82 - -1.632.433,97 4.767.177,85 250 TORREVECCHIA PIA-PV-VIA MOLINO, 9 P 100.297,94 89.849,31 - 61.796,04 251.943,29 251 TRADATE-VA-VIA XXV APRILE, 1 P 2.192.198,25 762.038,01 797.883,38 283.164,96 4.035.284,60 - -105.319,77 146.623,52 - -1.679.803,80 2.355.480,80 252 TRAVEDONA-MONATE-VA-VIA ROMA, 1 P 507.774,94 356.284,64 - 117.739,77 981.799,35 -130.584,00 -343.967,71 507.247,64 253 TRESCORE BALNEARIO-BGVIA LOCATELLI, 45 P 1.407.196,75 467.598,45 - 95.299,34 1.970.094,54 - -979.162,25 990.932,29 254 TREVIGLIO-BG-VIALE FILAGNO, 11 P 1.469.373,83 2.522.977,97 - 466.849,13 4.459.200,93 255 TREZZANO ROSA-MI-VIA RAFFAELLO SANZIO, 13/S P 256.033,85 - - 76.426,67 332.460,52 - -1.832.171,55 2.627.029,38 - -139.453,69 193.006,83 256 TREZZO SULL' ADDA-MI-VIA A.SALA, 11 P 934.031,88 874.765,54 - 261.005,50 2.069.802,92 - -908.423,79 1.161.379,13 257 UBOLDO-VA-VIA R.SANZIO, 46 P 700.119,32 536.698,70 66.779,14 19.028,67 1.322.625,83 - -757.992,45 564.633,38 258 URGNANO-BG-VIA MATTEOTTI, 157 P 22.637,86 372.725,77 - 85.864,76 481.228,39 - -135.161,22 346.067,17 259 VARANO BORGHI-VA-VIA V.VENETO, 6 P 853.088,44 91.169,61 372.728,08 97.095,41 1.414.081,54 -169.070,71 -510.395,51 734.615,32 260 VARESE-VA-P.ZZA IV NOVEMBRE, 1 P 672.607,28 178.911,63 512.895,22 86.340,01 1.450.754,14 - -684.047,43 766.706,71 261 VARESE-VA-PIAZZA BATTISTERO, 2 P 3.240.677,41 6.202.412,32 262 VARESE-VA-VIA SAN MICHELE, 6A P 170.613,65 29.531,55 31.849,23 - 2.683.802,46 12.126.892,19 263 VARESE-VA-VIA V.VENETO, 2 P 10.548.887,36 9.982.212,99 7.526.419,21 6.314,07 238.308,50 657.192,43 28.714.711,99 -2.250,09 -5.466.838,78 6.657.803,32 - -114.331,73 123.976,77 26.972,25 -11.447.019,23 17.294.665,01 264 VARESE-VA-VIA VIRGILIO, 27 P 243.494,88 27.727,21 288.933,92 44.529,15 604.685,16 - -242.735,02 361.950,14 265 VARESE-VA-VIALE BORRI, 155 P 613.259,07 13.123,48 513.063,75 57.651,89 1.197.098,19 - -463.357,64 733.740,55 266 VENEGONO INFERIORE-VAVIA MAUCERI, 16 P 197.216,47 109.441,44 370.764,64 87.417,85 764.840,40 - -677.772,33 87.068,07 267 VENEZIA-VE-VIA CAPPUCCINA, 181 P 17.306,75 350.693,25 - - 368.000,00 30.840,02 -113.083,25 285.756,77 268 VERDELLO-BG-VIA CASTELLO, 31 P 918.201,39 238.867,12 - 37.285,63 1.194.354,14 - -454.831,73 739.522,41 269 VERONA-VR-VIA CITTA' DI NIMES, 4/8 P 1.732.852,18 - - 205.281,93 1.938.134,11 - -465.484,00 1.472.650,11 270 VERTOVA-BG-VIA S.ROCCO, 37 P 309.206,19 592.575,77 - 106.370,89 1.008.152,85 - -920.715,98 87.436,87 271 VESTONE-BS-VIA PERLASCA P 0,02 - - - 0,02 209.999,98 - 210.000,00 - 1.301.707,94 5.615.769,75 272 VIGEVANO-PV-VIA DANTE, 39 P 546.572,16 3.767.489,65 273 VIGEVANO-PV-VIA DE AMICIS, 5 P 85.401,89 547.550,89 - 156.823,93 789.776,71 - -494.068,68 295.708,03 274 VIGEVANO-PV-VIA MADONNA DEGLI ANGELI, 2 P 17.991,11 417.889,31 - 27.743,58 463.624,00 - -232.605,14 231.018,86 275 VIGEVANO-PV-VICOLO BARBAVARA, 5/7 P 1.127,43 108.977,93 - 47.002,63 157.107,99 - -130.879,74 26.228,25 276 VIGGIU-VA-VIA CASTAGNA, 1 P 190.312,69 102.838,76 317.479,20 64.093,53 674.724,18 - -600.140,82 74.583,36 624 Relazioni e Bilanci 2014 - -3.007.055,45 2.608.714,30 (segue) Ubicazione Prop./ Leasing Investimenti Rivalutazioni di legge Rivalutazioni da Fusioni Valori Lordi Rivalutazioni in sede di F.T.A. Altre Movimentazioni Fondi Ammort. Valori in bilancio 277 VILLA D ADDA-BG-VIA FOSSA, 8 P 347.286,88 113.881,51 - 70.314,67 531.483,06 - -249.949,20 281.533,86 278 VILLA POMA-MN-PIAZZA MAZZALI, 7 P 590.531,45 - - -62.406,01 528.125,44 -1.584,54 -144.152,37 382.388,53 279 VILLONGO-BG-VIA BELLINI, 20 P 733.939,16 443.868,55 - 173.443,41 1.351.251,12 - -528.496,69 822.754,43 280 VILMINORE DI SCALVE-BG-VIA PAPA GIOVANNI XXIII, 2 P 13.236,10 237.793,28 - 43.752,95 294.782,33 - -258.916,24 35.866,09 281 VIMERCATE-MI-VIA B. CREMAGNANI, 20/A P 1.593.586,57 746.313,12 - 233.728,54 2.573.628,23 282 VIMERCATE-MI-VIA GARIBALDI, 12 P 383.936,62 - - 2.102,49 386.039,11 - - -1.321.812,45 1.251.815,78 -137.288,99 248.750,12 283 VIMERCATE-MI-VIA TORRI BIANCHE, 3 P 518.431,86 - - 37.604,00 556.035,86 - -173.686,51 382.349,35 284 VITERBO-VT-P.ZZA MARTIRI D'UNGHERIA P 12.116.947,46 - - - 12.116.947,46 285 VITERBO-VT-VIA BUSSI, 19-21 P 22.915,22 181.605,46 - - 204.520,68 29.783,35 286 ZOGNO-BG-VIA M.D.LIBERTA', 1 P 528.743,90 1.288.500,95 - 219.247,85 2.036.492,70 - 457.234.408,66 437.463.760,40 50.178.744,85 86.312.553,60 1.031.189.467,51 207.894,43 -6.598.322,39 5.726.519,50 -134.675,91 99.628,12 -964.756,76 1.071.735,94 9.039.850,73 -413.693.600,84 626.535.717,40 Obbligazioni convertibili (Importi in unità di euro) 31.12.2013 CODICE DESCRIZIONE DIVISA VALORI NOMINALI VARIAZIONI VALORI DI BILANCIO VALORI NOMINALI 31.12.2014 VALORI DI BILANCIO VALORI NOMINALI VALORI DI BILANCIO IT0003331888 ALITALIA 7,5 10 CV EUR 32 - - - 32 - IT0003873467 SNIA SPA 3% 05/10 CV EUR 8 - - - 8 - IT0004953425 PRELIOS 13/19 ONE CP EUR 2.490.000 2.499.944 -2.490.000 -2.499.944 - - IT0003563035 BCA CARIGE 14 1,5 CV EUR 3 3 -3 -3 - - IT0004447014 COGEMESET 14 SC CV EUR 2.534.999 633.750 - -380.250 2.534.999 253.500 IT0004689623 BIOCELL 0,5% 11/14 EUR 1.266.650 1.267.212 -16.650 -7.486 1.250.000 1.259.726 IT0005001273 GABETTI PS 23 TVP CV EUR - - 68.463 35.994 68.463 35.994 IT0005004186 IPO CHALLEN. 0,50 15 EUR - - 400.000 401.991 400.000 401.991 6.291.692 4.400.909 -2.038.190 -2.449.698 4.253.502 1.951.211 TOTALE Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione a norma del Regolamento Emittenti Consob art. 149 duodecies. Ai sensi di quanto disposto dall’art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob si riportano, nella tabella che segue, le informazioni riguardanti i corrispettivi erogati a favore della società di revisione Deloitte & Touche Spa ed alle società appartenenti alla stessa rete per i seguenti servizi: 1) Servizi di revisione che comprendono: l'attività di controllo dei conti annuali, finalizzata all'espressione di un giudizio professionale; l'attività di controllo dei conti infrannuali. 2) Servizi di attestazione che comprendono incarichi con cui il revisore valuta uno specifico elemento, la cui determinazione è effettuata da un altro soggetto che ne è responsabile, attraverso opportuni criteri, al fine di esprimere una conclusione che fornisca al destinatario un grado di affidabilità in relazione a tale specifico elemento. 3) Servizi di consulenza fiscale. 4) Altri servizi. I corrispettivi esposti in tabella, di competenza dell’esercizio 2014, sono quelli contrattualizzati, comprensivi di eventuali indicizzazioni (ma non anche di spese vive, dell’eventuale contributo di vigilanza ed IVA). • • Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario del servizio Revisione contabile Deloitte & Touche Spa UBI Banca Scpa 968 Servizi di attestazione Deloitte & Touche Spa UBI Banca Scpa 1.082 Deloitte Consulting Srl, Deloitte Ers Srl UBI Banca Scpa Tipologia di servizio Compensi (migliaia di euro) Servizi di consulenza fiscale Altri servizi Totale 60 2.110 Allegati al Bilancio d’Esercizio 625