« La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella giornata [...] sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nordorientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all'estero. » (legge 30 marzo 2004 n. 92) Ogni anno celebriamo questa giornata nella nostra scuola con approfondimenti e ricerche, riflessioni e letture , per non dimenticare e perchè ciò che è stato non accada mai più. Abbiamo cercato cartine geografiche di vari periodi storici per vedere e capire come l’Italia sia cambiata nel corso del secoli, dall’antichità fino ai giorni nostri. In questo periodo il nostro Paese era diviso in numerosi Stati e Staterelli, sotto diverse dominazioni. L’Italia nel 1815 dopo il Congresso di Vienna. L’Italia nel Risorgimento prima dell’Unità del 1861. L’Italia nel 1870 L’Italia nel 1924 con le province di Fiume Pola e Zara ITALIA OGGI Alla fine della Seconda guerra mondiale, mentre tutta l’Italia, grazie all’esercito Anglo-Americano, veniva liberata dall’occupazione nazista, a Trieste e nell’Istria (sino ad allora territorio italiano) la liberazione avvenne ad opera dell’esercito jugoslavo agli ordini del maresciallo Tito. 350.000 italiani abitanti dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia dovettero fuggire ed abbandonare la loro terra, le case, il lavoro, gli amici e gli affetti, per fuggire dai pericoli della nuova occupazione. Il 10 febbraio è il “Giorno del Ricordo” che l’Italia dedica alla memoria della tragedia degli italiani vittime delle foibe e dell’Esodo dalle loro terre di Istriani, Fiumani e Dalmati. Trieste visse per 9 anni sotto il controllo di un Governo Militare Alleato (americano ed inglese), in attesa che le diplomazie decidessero la sua sorte. . Nell’ottobre del 1954 l’Italia prese il pieno controllo di Trieste, lasciando l’Istria all’amministrazione jugoslava. In molte città italiane possiamo trovare monumenti e lapidi che commemorano le vittime di questi tristi eventi. “Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo ancora imparato la semplice arte di vivere insieme come fratelli” Martin Luther King