Le attività di campionamento delle matrici ambientali – acque e rifiuti Massimo Boasso Area per l’indirizzo e il coordinamento delle attività ambientali di Arpa Piemonte Genova 9 maggio 2008 L’Area SC02 effettua attività di coordinamento delle attività di tutela e produzione dell’Agenzia la definizione di procedure di cui al sistema di qualità; la definizione di linee guida tecniche supporto tecnico su tematiche specifiche la definizione dei flussi documentali e sulle modalità di inserimento dei dati negli applicativi informatici; gestione dei quadri di riferimento normativi gestione dei rapporti con istituzioni e Sistema Agenzie gestione rapporti con altre strutture complesse dell’Agenzia raccolta problematiche e ricerca soluzioni su questioni di carattere gestionale, tecnico, giuridico Le attività sono ricondotte ad un catalogo dei servizi comprendente 5 servizi A – Controllo finalizzato alla verifica di conformità B – Prevenzione dei rischi di origine antropica C – Informazioni di carattere ambientale D – Prevenzione dei rischi di origine naturale E – Attività di interesse sanitario Nell’ambito dei servizi si sviluppano circa 160 risultati attesi con i quali sono catalogate tutte le attività dell’Agenzia Le Aree Funzionali definiscono i PIC alle SC dipartimentali è demandata l’attività e redigono i PEG Le attività vengono svolte nell’ambito delle linee operative e sulla base dei valori obiettivo definiti nell’ambito dei citati documenti programmatici e riguardanti specifici risultati attesi Riferimenti: Metodi analitici per le acque APAT IRSA CNR 29/2003 per le acque UNI 10802 rifiuti Il campionamento Il campionamento può definirsi come l’operazione di prelevamento della parte di una sostanza di dimensione tale che la proprietà misurata nel campione rappresenti, entro un limite accettabile noto, la stessa proprietà nella massa di origine Il campionamento costituisce la prima fase di ogni processo analitico la cui qualità è strettamente correlata a quella del campione prelevato Le fasi che riguardano il campionamento sono: Pianificazione: definizione dell’area, metodo di campionamento, numero dei campioni, massa del campione, tempistica Campionamento: irriproducibilità, contaminazione o perdite Conservazione del campione: perdite per metabolismo, volatilizzazione, ecc Trasporto: perdite per metabolismo, volatilizzazione, ecc Immagazzinamento: contaminazione o perdite, metabolismo, alterazione della forma e del peso originari, solubilità, ecc incertezza: ALTA incertezza : ALTA, PARZIALMENTE CONTROLLABILE incertezza : MEDIA incertezza : BASSA Obiettivi del campionamento: ricerca, monitoraggio, controllo Fissati gli obiettivi le operazioni devono essere effettuate sulla base di uno specifico Piano di campionamento che deve definire nel dettaglio le operazioni secondo criteri e disposizioni che in alcuni casi sono stabilite da normative tecniche di riferimento. Il campionamento deve essere effettuato da personale qualificato e nel rispetto della normativa in materia di sicurezza del lavoro. Piano di campionamento: Definizione obiettivo Descrizione del sito di campionamento Strategia del campionamento Matrici da campionare Metodiche di campionamento Numerosità dei campioni Durata del campionamento Frequenza del campionamento Numero addetti e competenze Modalità trasporto campioni Conservazione campioni Scheda/verbale di campionamento Strategie di campionamento 1 casuale ma non a casaccio, elevata omogeneità del materiale e quando non si hanno sufficienti informazioni stratificato suddivione area in sottoaree, da ciascuna si effettua un campionamento sistematico o casuale. sistematico campionamento ad intervalli regolari di spazio e tempo. Miglior sistema per applicazioni di geostatistica preferenziale o sistematico sulla base della conoscenza dei luoghi o nel tempo permette di campionare in modo “ragionato” Strategie di campionamento 2 istantaneo singolo campione in un’unica soluzione in un tempo determinato e breve. Per scarichi accidentali e/o occasionali di brevissima durata medio un campione da più prelievi in un dato intervallo di tempo, in maniera continua o discontinua, proporzionale o non alla portata dell’effluente medio composito un certo numero di campioni istantanei prelevati ad opportuni intervalli di tempo, in modo proporzionale o no alla portata e mescolati insieme medio continuo prelevando in maniera continua e per un dato intervallo di tempo, una porzione dell’effluente, proporzionale o no alla portata. Determinazione del numero di incrementi (UNI 10802) Il numero minimo di campioni da prelevare in un lotto dipende dalla massa del lotto, dalla massa degli incrementi che si vogliono prelevare e dalla distribuzione dei valori che si vogliono prelevare e dalla distribuzione dei valori che identificano la caratteristica del materiale che si vuole analizzare (varianza di campionamento) La varianza può essere conosciuta a priori solo in alcuni casi, analisi routinarie, o effettuate in passato in condizioni simili Nei casi comuni si deve procedere alla stima che può essere arbitraria assumendo valori dal passato o da letteratura; Sperimentale ricorrendo a metodi indicati nella UNI Appendice C Nel piano di campionamento deve essere indicato il procedimento adottato per ricavare il valore della varianza di campionamento Apparecchiature per il campionamento Devono essere utilizzate apparecchiature adatte allo scopo, pulite ed asciutte. La contaminazione del campione da parte delle apparecchiature può rappresentare una rilevante fonte di incertezza. Da valutare: La capacità di assorbire o rilasciare analiti da parte di tubi, componenti in plastica o in metallo È bene introdurre nell’ambito del processo di campionamento una accurata procedura di decontaminazione delle apparecchiature. (Lavaggio/trattamento vetreria e materiali da laboratorio U.RP.T033 Sistema qualità Arpa Piemonte) Conservazione del campione Deve essere garantita la stabilità e l’inalterabilità di tutti i costituenti del campione nell’intervallo di tempo che intercorre tra il prelievo e l’analisi. Bisogna utilizzare accorgimenti al fine di ridurre al minimo le alterazioni. Il campione dal momento del prelievo inizia a modificarsi: fisicamente: evaporazione, separazione, adsorbimento pareti contenitore, ecc. chimicamente: reazioni di neutralizzazione, trasformazioni ossidative, ecc. biologicamente: attacco batterico, fotosintesi, ecc Recipienti per la raccolta e il trasporto dei campioni Non devono alterare il valore di quei parametri di cui deve essere effettuata la determinazione: Non devono cedere o adsorbire sostanze; Devono essere resistenti ai vari costituenti presenti nel campione Devono garantire la perfetta tenuta, anche per i gas disciolti e per i composti volatili (1) Per profondità < di 3,5-4 m (2) Non adatto per liquidi viscosi (3) Con granulate molto secchi può risultare difficile trattenere il campione (4) Se macinato prima del campionamento Schede di campionamento e verbali in uso c/o Arpa Piemonte Scheda di campionamento Aria interstiziale interno Scheda di campionamento Aria interstiziale esterno Scheda di campionamento Emissioni in atmosfera Scheda di campionamento e scheda di misura laghi Verbale sopralluogo pagina Scheda di campionamento e scheda di misura acque sotterranee Scheda di campionamento e scheda di misura acque superficiali Scheda di campionamento generico Scheda di campionamento Acque reflue pubblica fognatura entrata Scheda di campionamento Acque reflue pubblica fognatura uscita Scheda di campionamento Acque di scarico Scheda di campionamento Acque di balneazione Scheda di campionamento Rifiuti Scheda di misura biogas Scheda campionamento amianto Verbale sommario accertamento illecito amministrativo