Questioni bioetiche
e
diritti individuali
Rita Innocenti
Quali diritti?
Un possibile percorso per
educare alla cittadinanza
11 febbraio 2010
Fondazione Memoria della
Deportazione
Via Dogana 3, Milano
Definire la Bioetica
• Definizione di Van Rensselaer Potter
“Ho scelto bio- per rappresentare la conoscenza
biologica e la vita in senso lato, non solo l’uomo [...]
ed -etica per rappresentare la conoscenza del
sistema dei valori umani”.
Bioethics. A bridge to the future, 1971
Nuova scienza di matrice biologica (biological science)
Definire la Bioetica
Definizione di W.T. Reich (Kennedy Institute, Washington D.C.)
La bioetica è “lo studio sistematico della condotta
umana nell’ambito delle scienze della vita e della
cura della salute, in quanto tale condotta sia
esaminata alla luce di valori e principi morali.”
Encyclopedia of Bioethics, 1978
Branca dell’etica applicata (applied ethics)
Definire la Bioetica
• Bioetica medica: ramo dell’etica che tratta dell’uomo,
della vita, della morte, della salute e dei problemi normativi
inerenti
• Bioetica globale: bioetica medica + bioetica ecologica,
“scienza della sopravvivenza”, non solo dell’uomo ma
dell’intero pianeta
Definire la Bioetica
Due differenti genealogie:
un dibattito italiano
• Processo di
Norimberga, Codice
di Norimberga (1947),
Dichiarazione
universale dei diritti
dell’uomo (1948),
rinascita del
giusnaturalismo
• Temperie e cesura
degli anni ‘60/’70,
“rivoluzione
biologica”,
“rivoluzione culturale
e sessuale”,
“a situazioni nuove
forme etiche nuove”
(M. Mori)
Bioetica/bioetiche
Il termine “bioetica” più che a una disciplina specifica
si riferisce a “un movimento di idee e problemi
caratteristici di un particolare momento storico.
La bioetica, dunque, come esigenza condivisa che
nasce dal comune sentire e come ponte tra le scienze
della vita e le scelte che la riguardano.”
Gianna Milano
“Di bioetica non possiamo che parlare al plurale.”
H. Tristram Engelhardt Jr.
Due paradigmi bioetici
• Bioetica cattolica della “indisponibilità
(o sacralità) della vita”
• Bioetica laica della “disponibilità (o qualità)
della vita”
Bioetica cattolica
• Sacralità della vita: creaturalità, non disponibilità,
inviolabilità;
• l’uomo è persona;
• coincidenza fra ordine della natura, legge naturale e
legge divina;
• razionalità e conoscibilità della legge naturale;
• morale universale ed eterna fondata sulla natura
umana;
• deontologismo rigoroso e assoluti morali negativi;
• atteggiamento “limitante” nei confronti della
conoscenza;
• critica del relativismo etico;
• limiti alla separazione tra morale e diritto.
Bioetica laica
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•
•
Pensare etsi Deus non daretur;
autonomia del singolo, qualità e disponibilità della vita;
concetto “funzionalista” di persona;
rifiuto del concetto di “natura” in senso normativo;
umanità della morale;
rifiuto di principi deontologici assoluti;
atteggiamento “aperto” nei confronti della conoscenza;
pluralismo come valore;
ottica liberale sui diritti dell’individuo e distinzione tra
morale e diritto;
L’inizio della vita
e il diritto alla libertà procreativa:
aborto
Posizioni a favore
Posizioni contro
• è atto contro natura, e quindi
contro Dio
•
• è uccisione di un essere
umano innocente
•
• diritti dell’embrione/feto come
persona
•
•
•
•
fallacia naturalistica
dell’equiparare naturale a buono
il diritto alla vita della donna
sopravanza quello del feto
differenza tra investimento
naturale e umano nella vita (R.
Dworkin)
problematicità dello statuto
dell’embrione/feto, privo della
capacità di sentire, di
autocoscienza e razionalità
il “diritto alla vita” implica il diritto
all'uso del corpo altrui? (J.
Thomson)
la maternità è relazione fisica e
mentale: solo la donna può
accoglierla o rifiutarla
Contraccezione e riproduzione
assistita
Posizioni contro
• interferenza nei processi
naturali, e quindi nel disegno
divino, di trasmissione
della vita;
• disgiungere momento unitivo
e procreativo della sessualità
è atto contro natura;
• tutela del bene del nascituro
Posizioni a favore
• critica della “sessualità
secondo natura”;
• autonomia del singolo e
disponibilità della vita;
• come si tutela qualcuno
impedendogli di nascere?
• nuove forme di riproduzione
umana comportano la stessa,
se non maggiore,
responsabilità di quelle
naturali;
• maggiore tutela della salute
del nascituro
L'essere madri, non è il destino di ogni donna,
è piuttosto una scelta umana, di un agente
responsabile; né è un fatto naturale, è
culturalmente connotato, ancorché nei vincoli
della natura.
La gravidanza va prima di tutto riconosciuta
come una sfera di esperienza umana in cui si
danno dilemmi morali; in secondo luogo le
donne vanno considerate come le agenti
principali della scelta responsabile in questa
sfera.
Caterina Botti
La fine della vita
Eutanasia attiva volontaria e suicidio assistito
Posizioni contro
• la morte è un evento
naturale e non
disponibile per l’uomo;
• l’eutanasia e il suicidio
sono gravi violazioni
della legge di Dio;
• l’autonomia del singolo
nasconde solitudine e
abbandono;
• valore della sofferenza;
• “non uccidere” è un
assoluto morale negativo
Posizioni a favore
• la medicalizzazione ha
allontanato la morte
dalla sua naturalità;
• la fine della propria vita è
per ogni individuo evento
disponibile;
• rivendicazione del
principio di autonomia;
• non esiste un “dovere
di vivere”;
• doveri prima facie e
critica dell’argomento del
“pendio scivoloso”
Eutanasia volontaria e non volontaria in
pazienti in stato vegetativo
Posizioni contro
• la persona rimane tale
anche in assenza di
coscienza
• “mostruosità di un amore
che uccide” (C.M. Martini)
Posizioni a favore
• differenza tra “essere vivi”
e “avere una vita” (J.
Rachels, R. Dworkin)
• volontaria: rispetto della
persona e delle sue
“direttive anticipate” (caso
Cruzan ed Englaro)
• non volontaria: giudizio
sulla qualità della vita (caso
Bland)
• alimentazione e idratazione
non sono terapie mediche
• alimentazione e idratazione
sono equiparabili a
terapie mediche
Eutanasia passiva vs attiva
Posizioni a favore
Posizioni critiche
• differenza essenziale • infondatezza sul
tra uccidere e lasciar
piano etico della
morire, azione e
differenza tra
omissione, mezzi
uccidere e lasciar
ordinari e
morire,
straordinari di cura
azione e omissione,
mezzi ordinari e
straordinari di cura
Bio-diritto
la ricerca di un ambito di convivenza
• Le questioni attinenti alla vita e alla morte sono
la nuova frontiera dei diritti
• Lo stato del dibattito in Italia:
“Senza norme giuridiche non vi è certezza del diritto e
discrimine tra lecito e illecito”
“Meglio non avere norme piuttosto che norme autoritarie; la
Costituzione è elemento sufficiente per salvaguardare i
diritti legati al corpo” (S. Rodotà)
“Bio-diritto conforme a etiche particolari o punto di equilibrio
tra “stranieri morali” e interessi differenti?” (R. Dworkin)
Bisogna riprendere una discussione
costituzionale, perché ai principi e ai diritti
sanciti nella prima parte della Costituzione si
contrappongono valori cristiani di cui si
afferma in modo perentorio l'essenzialità e
l'irrinunciabilità.
Viene così sostanzialmente negata una doppia
legittimità: quella dello Stato di intervenire
autonomamente in una serie di materie; quella
dei singoli di autodeterminarsi nelle questioni
riguardanti vita e salute, di costruire
liberamente la propria personalità, di veder
tutelate le scelte esistenziali nella diversità
delle formazioni sociali.
S. Rodotà
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