N° 10 Settembre/Dicembre 2009
Resoconto 36° corso di Formazione Aprile, Stage e Ricetta del Volontario
Resoconto 36° Corso di Formazione di Base
I partecipanti al 36° Corso di Formazione ritenuti idonei al servizio sono 39 e sono stati inseriti nei
seguenti reparti:
Accettazione e Pronto Soccorso, Accoglienza IOV, Cardiologia, Chirurgia Plastica, Clinica Chirurgica III
e Chirurgia Toracica, Clinica Medica III, Clinica Medica IV, Clinica Medica V, Clinica Otorino - Clinica
Oculistica, D.H. Oncologico 1° piano, D.H. Oncologico 2° piano, Ematologia, Malattie del Metabolismo
Reumatologia, Malattie Infettive, Oncologia Medica, Patologia Ostetrico-Ginecologica, Pediatria 2° piano,
S.A. Accoglienza e Pronto Soccorso, S.A. Recupero e Rieducazione Funzionale, Segreteria, Urologia Azienda,
Baby Animatori Chirurgia Pediatrica, Baby Animatori Monoblocco, Gruppo Giovani IRA, Neurochirurgia,
Lungodegenza GGG, Psichiatrico 2, S.A. Chirurgia.
Resoconto Stage 2009
Anche quest’anno, l’AVO Padova ha aderito al progetto Stage Alternanza Scuola - Lavoro, dando la
disponibilità agli studenti provenienti da vari Istituti Superiori di svolgere questa esperienza nei reparti in
cui i nostri Volontari prestano servizio.
Nei mesi di Giugno, Luglio e Settembre, gli studenti coinvolti negli stages sono stati 9, provenienti dagli
Istituti A. Fusinato, Liceo Magistrale Amedeo di Savoia Duca D’Aosta, Liceo Scientifico E. Fermi, Liceo
Scientifico E. Curiel e Liceo Scientifico I. Nievo.
Gli stagisti sono stati inseriti nei seguenti reparti:
Accoglienza IOV, Accoglienza Monoblocco, Accoglienza S. Antonio, D.H. Oncologico 1° piano, Clinica Medica
I, Clinica Medica IV, Clinica Medica V, Clinica Ortopedica e Chirurgia Rachide 4° piano, Clinica Geriatrica,
Clinica Chirurgica III e Chirurgia Toracica, Urologia Azienda, Cardiochirurgia, Cardiologia, Pediatria 2°
Piano, Pediatria Pronto Soccorso, Patologia Ostetrico-Ginecologica, Lungodegenza 1, Lungodegenza 2,
Ambulatori Policlinico.
Ringraziamo i Responsabili e i Volontari per aver dato a questi ragazzi la possibilità di misurarsi nella
realtà ospedaliera.
L a R icetta D el V olontario
AVO NIUS
Notizie e Informazioni Utili al Servizio
Carissimi Volontari,
eccoci di nuovo insieme, dopo la pausa estiva,
per riprendere il nostro servizio.
Questo numero del notiziario, come vedrete,
è un po’ diverso dagli altri. Abbiamo infatti
deciso, in concomitanza con la 1a Giornata
Nazionale AVO, di dedicarlo al tema del
volontariato, inserendo un interessante articolo
sul volontariato ospedaliero.
Un’intera pagina del numero è dedicata alla
Giornata Nazionale AVO che si terrà il 24
ottobre, alla quale ci auguriamo partecipiate
numerosi.
Rinnoviamo come sempre l’invito a collaborare
per la realizzazione di AVO NIUS, proponendo
le tematiche, inviando le testimonianze della
vostra esperienza in reparto, articoli, libri e
film utili al servizio, ricette o qualsiasi altro
contributo vorrete condividere con gli altri
volontari.
Con l’augurio di una buona ripresa, vi salutiamo
affettuosamente.
Bocconcini d’anatra al radicchio rosso di Giuseppe Pastore (Bando Okkupiamo).
Ingredienti per 6 persone: 2 petti d’anatra, 100 g di burro, 1 scalogno, 1 spicchio d’aglio, 1 bicchiere
di vino bianco secco, 500 g di radicchio rosso di Treviso, 1/2 l di brodo, sale e pepe
Tema
pag 2
Per Approfondire
pag 4
Calendario Appuntamenti
pag 5
Segnaliamo
pag 6
Speciale Giornata Nazionale AVO
pag 7
Resoconto 36° Corso Formazione
pag 8
Resoconto Stage
pag 8
La Ricetta del Volontario
pag 8
La Redazione
Grigliare le foglie di radicchio. In una padella a fondo largo preparare un soffritto con il burro,
lo scalogno tritato e lo spicchio d’aglio. Una volta raggiunto un colore dorato, adagiare i 2 petti
d’anatra disossati e tagliati a cubetti. Condire la carne con sale e pepe, rosolandola d’ambo le parti
e bagnarla con il vino, che dovrà essere lasciato evaporare, quindi versare il brodo e portare la
carne a metà cottura (10/15 minuti circa). A questo punto spegnere la fiamma e avvolgere uno
alla volta i cubetti di carne con il radicchio già grigliato. Nel caso ce ne fosse bisogno fissare i
bocconcini con degli stuzzicadenti. Riposizionali nella pentola e lasciali cuocere per alcuni minuti
per farli insaporire ulteriormente. Si consiglia di servire i bocconcini su un letto di pomodori tagliati
a fette e completare con il sugo di cottura.
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Associazione Volontari Ospedalieri
Via Gattamelata 62/64, 35128 Padova
Tel.049/8215669 Fax 049/8215709
sito www.avopadova.org - e-mail [email protected]
Redattore: Giuseppe Pastore
Coordinatori: Antonio Stella, Manuela Lotto, Marisa Bagno, Umberto Giaretta
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Tema
Speciale Giornata Nazionale AVO
Tema
Una passione per la vita: il volontariato, il
malato e l’amore che cura
Il volontario è un compagno di viaggio, di un
viaggio particolare, il più umano e terribile dei
viaggi: quello che attraversa, insieme col malato,
i territori impervi della malattia e del dolore,
della disabilità e della perdita di autonomia,
della dipendenza fisica e psichica, della paura e
della solitudine, della speranza e della morte.
Per affrontare questo viaggio bisogna conoscere
le proprie motivazioni, perché il viaggio sarà
lungo e difficile, entusiasmante ed inquietante
insieme. Sarebbe rischioso – e controproducente,
anche per il nostro compagno di viaggio – avere
motivazioni spurie, riparative, autocelebrative o
narcisistiche (“Quanto sono buono….o bravo!”)
Bisogna poi conoscere la propria forza e le
proprie vulnerabilità, per mantenere un equilibrio
profondo, che sappia essere empatico, capace
di risonanze sincere con le emozioni, il dolore e
la solitudine dell’altro, e al tempo stesso solido,
così da non lasciarsene travolgere o non turbare
il malato con un’emozionalità non controllata.
Il voler bene diventa allora presenza, ascolto,
spesso silenzioso ma intenso, conforto. Diventa
amore che cura. Perché nello stare vicino, nel far
sentire la propria presenza affettuosa, il volontario
trasmette anche un senso generoso ed etico della
vita, che merita di essere ancora vissuta. Attraverso
il proprio esempio di solidarietà, incoraggia a
guardare la vita con occhi nuovi. Attraverso il
conforto, lenisce la depressione e l’ansia. E può
incoraggiare a reagire meglio anche alla malattia.
Per questo, se si vuol fare il volontario
speranza, dove è esaltante accompagnare il
malato nel percorso di guarigione, che è tanto più
gratificante quanto più il percorso di riconquista
della salute fisica si accompagni ad una crescita
interiore, emotiva e spirituale, nel senso più
profondo e laico, oltre che, se desiderato, anche
religioso. Il percorso, però, potrà aprirsi su baratri
inattesi, quando l’angoscia di morte esplode per
un peggioramento improvviso; oppure per una
tardiva consapevolezza su quanta vita sia stata
sprecata e quanto poca ne resti per ridare un
senso al proprio esistere; o, ancora, per un dolore
fisico così ottenebrante e incurabile da desiderare
di morire, per avere finalmente un po’ di pace.
Con l’esperienza e la condivisione – critica e umile
– dell’esperienza di assistere i malati, il volontario
può crescere molto. Può crescere in umanità,
il metro ultimo del valore di una persona, in
conoscenza di sé, indispensabile quando ci si voglia
confrontare con il lato oscuro dell’esistenza, quello
che abbraccia la malattia, il dolore e la morte. Può
crescere nella capacità di confortare e nella capacità
di ascoltare, non solo con l’udito, ma con lo sguardo
e con il cuore, e con il contatto della mano, che
così tanto ci dice sulla paura, sulla solitudine, sul
bisogno di consolazione che ogni malato ha, non
solo in ospedale, ma anche nelle nostre famiglie.
Il volontario che voglia mantenere la verità
profonda dell’esperienza di aiuto, dovrà guardarsi
tuttavia da insidie e sirene, presenti in ogni viaggio
esistenziale: dal rischio che l’assistenza diventi
compiaciuto mestiere, fatto di liturgie e riti e frasi
fatte; oppure presunzione di bontà o di eccellenza
umana; o, ancora, alibi per non guardare altri aspetti
bui della propria vita, per cui si assiste volentieri lo
ospedaliero, bisogna prepararsi bene, dal punto
di vista non solo emotivo, ma anche del terreno
umanissimo che si andrà ad attraversare.
Bisogna sapere che il percorso potrà aprirsi su
sentieri luminosi, di fiducia, di rinascita e di
sconosciuto in ospedale e non i propri genitori, a casa.
Pur con tutti i chiaroscuri presenti anche dentro
la più nobile delle motivazioni, il volontario è
oggi una figura centrale della realtà ospedaliera.
Prezioso per portare il calore di un sorriso, di una
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GIORNATA NAZIONALE AVO
Per richiamare l’attenzione sulla propria attività, e soprattutto sull’efficacia del servizio svolto su
tutto il territorio italiano, la FEDERAVO ha deciso di indire per il 24 ottobre 2009 la 1a giornata
Nazionale AVO, che coinvolgerà tutti i volontari, e si rivolgerà ai malati, ai loro familiari e a tutta la
cittadinanza.
La Giornata Nazionale AVO si pone come obiettivi principali la promozione del volontariato sanitario, la
sensibilizzazione della cittadinanza ai valori della solidarietà attiva attraverso la promozione dell’opera
di sostegno dei volontari e il rafforzamento del senso di appartenenza dei propri volontari.
Seguendo le linee guida della FEDERAVO, verranno allestiti un banchetto nell’atrio del Monoblocco,
un banchetto in Piazza delle Frutta e un gazebo in Piazza Garibaldi, dove verranno distribuiti gadget
e opuscoli informativi.
Si invitano tutti i volontari a partecipare numerosi alla Giornata e a renderla un
momento di incontro e confronto speciale
Il programma della Giornata
Dalle 9:00 alle 19:00
Banchetto informativo presso l’Atrio Monoblocco
Dalle 9:00 alle 19:00
Gazebo presso Piazza Garibaldi
Dalle 9:00 alle 19:00
Banchetto presso Piazza della Frutta
Ore 21:00
Concerto “Movie Trio in Concerto - La grande musica
per il cinema”, con la partecipazione straordinaria della
cantante lirica Stefania Miotto, presso la Sala Polivalente
dell’Istituto Don Bosco
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Calendario Appuntamenti e Segnaliamo
Programma 37° Corso di Formazione per Volontari Ospedalieri
3-26 Novembre 2009 c/o Sala Polivalente via D.Valeri 19 Padova
Martedì 3
Saluto e presentazione dell’Associazione. F. Zoppelli (Presidente AVO Padova)
Presentazione del Corso. L. Sanavio (Vicepresidente AVO Padova)
Storia e finalità dell’ AVO. M. Bertante ( Presidente AVO Regionale Veneto)
Giovedì 5
L’umanizzazione delle cure. F. Sartori (Università di Padova)
Martedì 10
Il volontario AVO. F. Mogliani (Commissione Probiviri AVO)
I volontari raccontano: testimonianze dai vari reparti.
Giovedì 12
Motivazioni ed aspettative per una scelta di volontariato.
M. Lotto (Psicologa AVO)
Testimonianze dei volontari.
TEST PSICO-ATTITUDINALE.
Martedì 17
La comunicazione nella relazione di aiuto: l’ascolto e la risposta empatica.
V. Manani (Consulente Avo Regionale Veneto)
Giovedì 19
Realtà ed organizzazione ospedaliera.
M. L. Chiozza (Responsabile Servizio Qualità Azienda Ospedaliera)
Il volontariato nella vita di reparto. P. Mantovani (Caposala Clinica Toracica)
Martedì 24
Il malato anziano: diabete e patologie concomitanti.
A. Tiengo (Università di Padova)
Testimonianze dei volontari.
Giovedì 26
Riflessioni di bioetica. P. Benciolini
(Presidente Commissione Regionale Bioetica)
QUESTIONARIO DI GRADIMENTO.
Segnaliamo...
Ricordiamo a tutti i volontari che la nostra sede è fornita di una biblioteca nella quale sono presenti
testi che possono essere consultati o presi in prestito. Per qualsiasi informazione e per il prestito dei
libri potete rivolgervi alla segreteria. Invieremo presto in tutti i reparti un elenco dei testi presenti
in biblioteca con una piccola descrizione.
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Tema
parola sincera e confortante, di una presenza
affettuosa e lieve insieme, dentro la freddezza
tecnologica dei nostri ospedali, dove un malato è
sempre più un corpo oggetto di cure e non una
persona che soffre, dove la malattia interessa più
del malato, e il costo delle cure più delle qualità
umane, oltre che terapeutiche, delle stesse.
La necessità che i volontari soddisfano con
la loro presenza preziosa e la loro dedizione,
indica bene il grande buco nero della medicina
contemporanea, che è diventata così fredda, e così
incapace di umanità, al punto che altri, volontari
e psicologi, si trovano a fare quello che, una
volta, ogni buon medico sapeva fare: confortare.
proprie competenze, l’eccellenza raggiunta, o fare
un drastico cambiamento di campo. Per la maggior
parte di noi significa una diversa distribuzione
dell’energia, un’apertura di altre finestre sul
mondo, una maggiore generosità verso gli altri,
che il volontario ospedaliero colloca nell’assistere,
per l’appunto, la persona malata, che soffre e si
trova in un ben definito spazio sociale: l’ospedale.
La realizzazione personale e i gradi di
rilevanza nel mondo
Due sono i grandi obiettivi su cui si misura
l’espressione della nostra vita: la realizzazione
personale e la rilevanza nel mondo. Per una
realizzazione personale di qualità,
Realizzazione personale e generosità
Il volontario ospedaliero si trova di
fronte a una straordinaria possibilità
evolutiva: uscire dalla sola prospettiva
della
realizzazione
personale
per
aprirsi a una misura più grande:
essere generoso di sé, di quello che
ha appreso dalla vita, e delle risorse affettive,
intellettuali, e umane, che ha fatto sbocciare
e coltivato. E’ il passaggio dalla realizzazione
personale alla passione civile, e spirituale.
E’ possibile farlo seguendo una prospettiva
evolutiva, in cui ognuno di noi possa trovare
i passaggi essenziali delle proprie scelte e del
proprio percorso per essere compiutamente
se stesso in modo da farci aprire al mondo e
consentirci di incidere in modo significativo sul
mondo che ci circonda, ciascuno con il proprio stile.
sentendosi davvero se stessi
dando un senso alla propria vita,
ci vogliono coraggio, tenacia, e
disciplina. Il volontariato offre
uno spazio intenso di crescita
personale, umana, e di conquista
di senso perché si apre non solo
ad orizzonti interiori più vasti e consapevoli, ma si
traduce in “pragmatica dell’anima”. Consente cioè
ad ognuno di noi di uscire dalla piccola sfera privata,
umana e spirituale, per incidere positivamente
nel mondo che ci circonda, agendo sul dolore,
fisico e psichico. Il volontario non predica, fa.
Ed è questa etica del fare, per lenire, il dolore
del cuore, del corpo e dell’anima di una persona
malata, una delle caratteristiche più vere e incisive
di chi faccia del volontariato una scelta profonda
per esprimere i propri talenti affettivi e umani.
La scoperta della vocazione personale
Le scelte più importanti della vita, personali e
professionali, nascono dagli incontri, che fanno
emergere in noi la passione e poi la vocazione, il
sogno dentro l’anima che grazie a un incontro può
diventare progetto e poi realizzazione. Questo non
significa abbandonare la propria professione, le
La passione civile e la possibilità di cura
In quale ambito possiamo esprimere il nostro
sogno nel cassetto di avere più significato,
più senso, di incidere di più nel mondo che ci
circonda? In che modo possiamo essere generosi,
di noi, di quello che abbiamo appreso dalla vita,
ma anche di entusiasmo, di passione, di slancio
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Tema, Per Approfondire
Calendario Appuntamenti
etico, di voglia di migliorare questo mondo alla
deriva, sempre più sporco, cinico, sempre più
povero soprattutto di ideali e di sogni, ma anche
di cultura e di possibilità reali per i più giovani?
A tutti noi, che abbiamo assistito impotenti persone
care, familiari e amici, tormentati dal dolore e dalla
malattia, è chiaro quanto ancora si possa e di debba
fare sul fronte della cura del dolore, dell’assistenza,
del conforto affettuoso che più di tutto può lenire
la solitudine e la disperazione. E sul fronte della
cultura del dolore, che è doveroso alleviare, con
tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, gli
analgesici farmacologici e la nostra disponibilità di
affetto, che è il più potente analgesico dell’anima.
Nell’essere generosi di noi, ora che la maturità ci
consente di vivere con passione e distacco, c’è la
possibilità di una felicità diversa, più interiore, meno
eclatante. Ma anche la possibilità di incoraggiare
la voglia di guarire, la voglia di vivere, in chi è
malato, stanco, sfiduciato, e ha bisogno di essere
accompagnato nel percorso interiore per ritrovare
fiducia e speranza. Fino a potenziare anche la
propria capacità di guarire. Davvero, nel percorso
di una vita, fermarsi alla realizzazione personale è
come fermarsi a metà del guado. Perché nell’altra
metà sta il grado di rilevanza, il significato che ogni
persona raggiunge nel proprio mondo. Un significato
affettivo, familiare, professionale, etico, spirituale.
Chi ha perseguito una realizzazione personale vera,
non conformista, ed etica, tende a perseguire una
rilevanza spirituale, indipendentemente dall’ambito
di eccellenza raggiunto. Lì si misura la sua
generosità: di sé, di energie, di incoraggiamento,
di affetto, di stimoli a ritrovare la voglia di vivere,
di conforto. Chi sa essere generoso sa che nel
percorso della vita, in cui tutti diventeremo
polvere e ombra, l’unica traccia indelebile di sé
che merita di essere lasciata sarà la traccia etica.
Una traccia di bellezza, e di eccellenza,
nell’arte come nella vita. Il nostro impegno
civile,
anche
nel
volontariato,
ne
darà
testimonianza. Questa alimenterà altre scintille
di vita, e la passione di essere se stessi, dentro
il cuore e l’anima delle generazioni più giovani.
Tratto da un articolo della
Dott.ssa Alessandra Graziottin
disponibile sul sito www.alessandragraziottin.it
Articolo segnalato da Manuela Peron,
tirocinante Lungodenza Gruppo Geriatrico Giovani .
P er A pprofondire ...
libri
Far bene il bene di Arnaldo Pangrazzi
2005, Edizioni Camilliane
Essere volontari é un’opportunità unica di accostarsi a chi soffre, scoprire se stessi, vivere la
solidarietà, irradiare la speranza e trasformare la società.
Questo libro, disponible nella biblioteca della nostra sede, può essere visto come un piccolo
vademecum per i volontari e quanti rivestono ruoli di leadership o di animazione all’interno dei
gruppi o delle associazioni.
E’ articolato in diversi capitoli che delineano e sviluppano un quadro di tematiche rilevanti per il
modo di “essere volontario” e di “fare volontariato”.
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Appuntamenti AVO
SETTEMBRE
Mercoledì 23
c/o Aula Magna Croce Verde, dalle 15:30 alle 17:30, 2a Riunione Plenaria dei
Responsabili
Sabato 26
c/o Aula Magna Croce Verde, ore 15:30 Convegno AVO “Il malato oncologico:
una priorità terapeutica e assistenziale”, organizzato dall’ Avo Regionale Veneto in
collaborazione con l’Istituto Oncologico Veneto (IOV)
Alle ore 21:00, c/o Centro Culturale Altinate - San Gaetano, concerto “Sulle
Ali della Voce”
Domenica 27
c/o le piazze del centro storico, Festa Provinciale del Volontariato, promossa dal
Centro Servizi Volontariato provinciale di Padova, Ulss 16, Legambiente Padova,CSI
Padova e Pastorale Nuovi Stili di Vita. L’AVO Padova parteciperà all’iniziativa con un
proprio banchetto
OTTOBRE
Domenica 4
c/o sede AVO Padova, Giornata di Formazione Consiglieri e Coordinatori, tenuta
dal Dott. C. Lodoli
Mercoledì 7
c/o Aula Magna Croce Verde, ore 15:30, Riunione Volontari del 1° Centro:
“Incontro con il mondo islamico - Usi, Costumi, Mentalità. Quali le concordanze,
quali le differenze”, tenuta dalla Dott.ssa R.Stimamiglio
Giovedì 8-15-22
c/o sede AVO Padova dalle 15:30 alle 18:30, Corso “DRA - Dialogo e Relazione
d’Aiuto”, tenuto dalla Dott.ssa V. Manani. (Iscrizioni in Segreteria)
Sabato 24
Giornata Nazionale AVO (il programma della giornata è a pag. 7)
NOVEMBRE
Tutti i martedì e i c/o Sala Polivalente via D. Valeri 19 dalle 17:00 alle 19:00, Corso di Formazione
e Aggiornamento per volontari ospedalieri (il programma è a pag. 6)
giovedì
Lunedì 9
c/o Aula Didattica 1° Piano dello IOV dalle 16:30 alle 18:30, 2° incontro
Tirocinanti
DICEMBRE
Domenica 13
c/o Aula Magna Croce Verde Giornata del Volontario: consegna del riconoscimento
per i 10 e i 25 anni di servizio e consegna distintivi ai tirocinanti
Venerdì 18 e
Sabato 19
c/o Atrio del Monoblocco, dalle 9:00 alle 19:00, banchetto di beneficenza
Domenica 20
c/o Chiesa del Monoblocco ore 16:00, Concerto di Natale
Martedì 22
c/o Chiesa del Monoblocco, ore 19:00, partecipazione alla Santa Messa celebrata
dal Vescovo
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